Ottima prova di Renato Paratore al Cazoo Open supported by Gareth Bale, torneo del DP World Tour sponsorizzato per il secondo anno di fila dal campione di calcio gallese e vinto da Callum Shinkwin con un totale di 272 (69 68 65 70, -12) colpi. Il romano ha chiuso al terzo posto con uno score di 279 (70 71 72 66, -5), ottenendo la prima top ten stagionale. L'azzurro, 21/o al termine del 'moving day', grazie ad un ultimo giro in 66 (-5) colpi con cinque birdie, un eagle e due bogey, è riuscito a rimontare 18 posizioni firmando il miglior score di giornata. Un risultato importante per il classe 1996, il migliore fino a questo momento nel 2022. Nell'evento che si è svolto a City of Newport (Galles), sul percorso del The Celtic Manor Resort (par 71), che nel 2010 ospitò la Ryder Cup, l’inglese Shinkwin si è imposto davanti allo scozzese Connor Syme, secondo con 276 (-8).
Tra gli altri azzurri in gara, Francesco Laporta (70 74 73 75) e Lorenzo Gagli (72 71 76 73) hanno chiuso 55/i con 292 (+8). Mentre non hanno superato il taglio Edoardo Molinari, 79/o con 148 /75 73, +6), l'amateur Filippo Celli, 104/o con 150 (76 74, +8), e Lorenzo Scalise, 129/o con 153 (78 75, +11).
Grazie a questo successo, il secondo in carriera sul DP World Tour dopo quello ottenuto nel 2020 all'Aphrodite Hills Cyprus Open, Callum Shinkwin ha incassato un assegno di 297.500 euro su un montepremi complessivo di 1.750.000, succedendo nell'albo d'oro a Nacho Elvira, vincitore nel 2021.
TERZO GIRO - L’inglese Callum Shinkwin, leader con 202 (69 68 65, -11) colpi, e il francese Julien Guerrier, secondo con 203 67 68 68, (-10), hanno fatto il vuoto nel “moving day” del Cazoo Open, torneo del DP World Tour supportato dal campione di calcio gallese Gareth Bale, grande appassionato di golf, che termina con la disputa del quarto round sul percorso del The Celtic Manor Resort (par 71), circolo che ha ospitato la Ryder Cup 2010, a Newport, in Galles. Infatti hanno preso un vantaggio notevole sugli altri e probabilmente tra di loro si svolgerà una sorta di match play per decidere il vincitore.
Hanno perso terreno gli italiani: Renato Paratore è sceso dal 16° al 21° posto con 213 (70 71 72, par), Francesco Laporta dal 39° al 44° con 217 (70 74 73, +4), e Lorenzo Gagli dal 28° al 59° con 219 (72 71 76, +6).
Difficilmente potranno entrare nella lotta per il titolo lo scozzese Connor Syme, anche se terzo, che ha un distacco di sei colpi (208, -5) dalla vetta, così come il finlandese Mikko Korhonen, l’inglese Paul Waring e lo statunitense Johannes Veerman (209, -4) che ne accusano sette. Decisamente fuori gioco il danese Lucas Bjerregaard, lo spagnolo Nacho Elvira, il sudafricano Bryce Easton e lo scozzese Ewen Ferguson, settimi con 211 (-2).
Shinkwin, 29enne di Watford, un titolo sul circuito (Cyprus Open, 2020), ha realizzato un 65 (-6, sette birdie, un bogey) e Guerrier, 37enne di Evreux, due successi sul Challenge Tour e in vetta dopo due round, non ha potuto evitare il sorpasso con un 68 (-3, quattro birdie, un bogey).
Paratore ha girato in 72 (+1) con tre birdie, un doppio bogey e due bogey che, giunti nel finale, lo hanno messo fuori dalla top ten. Laporta ha segnato un 73 (+2) con due birdie e quattro bogey e Gagli un 76 (+5) con quattro birdie, cinque bogey e due doppi bogey.
Sono usciti al taglio Edoardo Molinari, 78° con 148 (+6), il dilettante Filippo Celli, 104° con 150 (+8), e Lorenzo Scalise, 129° con 153 (+11). Il montepremi è di 1.750.000 euro con prima moneta di 297.500 euro.
SECONDO GIRO - Il francese Julien Guerrier è rimasto solitario al comando con 137 (67 68, -7) colpi nel Cazoo Open, torneo del DP World Tour supportato dal campione di calcio Gareth Bale, grande appassionato di golf, che si sta svolgendo a Newport, in Galles, sul percorso del The Celtic Manor Resort (par 71), circolo che ha ospitato la Ryder Cup 2010.
Il 37enne di Evreux, due titoli sul Challenge Tour, ha realizzato cinque birdie e due bogey per il 68 (-3) con il quale ha preso un colpo di vantaggio sull’inglese Callum Shinkwin e sullo statunitense Johannes Veerman (136, -6). Seguono con 138 (-4) il belga Thomas Detry, il norvegese Espen Kofstad e gli inglesi Marcus Armitage e Jack Senior.
E’ rimasto sostanzialmente stabile Renato Paratore, 16° con 141 (70 71, -1) e sono più indietro Lorenzo Gagli, 28° con 143 (72 71, +1), e Francesco Laporta, 39° con 144 (70 74, +2). Sono usciti al taglio Edoardo Molinari, 78° con 148 (+6), il dilettante Filippo Celli, 104° con 150 (+8), e Lorenzo Scalise, 129° con 153 (+11). Il montepremi è di 1.750.000 euro con prima moneta di 297.500 euro.
PRIMO GIRO - In Galles il Cazoo Open, torneo del DP World Tour supportato da Gareth Bale, è iniziato all'insegna dell'equilibrio. A Newport, sul percorso del The Celtic Manor Resort (par 71), circolo che ha ospitato la Ryder Cup 2010, è bagarre in vetta alla classifica. Con un totale di 67 (-4) colpi,sono in vetta il francese Julien Guerrier, lo scozzese Connor Syme e l'inglese Dale Whitnell. Dietro di loro, quarti con 68 (-3), sei inseguitori: i britannici Eddie Pepperell e Marcus Armitage, il tedesco Maximilian Kieffer, lo scozzese Ewen Ferguson, lo spagnolo Ivan Cantero Gutierrez e il finlandese Mikko Korhonen.
Tra gli azzurri, i migliori dopo le prime 18 buche sono il pugliese Francesco Laporta e il romano Renato Paratore, entrambi 15.i con 70 (-1). Un eagle, cinque birdie, tre bogey e un triplo bogey per Laporta che, partito dalla 10, s'è reso protagonista con un bel finale di gara. Rimpianti per Paratore che ha sprecato molto nel finale. Per lui un eagle, quattro birdie, tre bogey (di cui uno alla 17) e un doppio bogey alla 18 che non gli ha permesso di rimanere a contatto con i leader. Stesso score di Laporta e Paratore per lo spagnolo Nacho Elvira, che difende il titolo. Più indietro il fiorentino Lorenzo Gagli, 57° con 72 (+1). Deludono il torinese Edoardo Molinari, 111° con 75 (+4), il giovane amateur romano Filippo Celli, 123° con 76 (+5), e il brianzolo Lorenzo Scalise, 137° con 78 (+7). Il montepremi è di 1.750.000 euro con prima moneta di 297.500 euro.
LA VIGILIA - Terza gara consecutiva del DP World Tour in Gran Bretagna che fa tappa in Galles per il Cazoo Open supported by Gareth Bale (4-7 agosto), sponsorizzato per il secondo anno di fila dal campione di calcio gallese e grande appassionato di golf. A Newport, sul percorso del The Celtic Manor Resort, che ha ospitato la Ryder Cup nel 2010, saranno sul tee di partenza: Edoardo Molinari, Renato Paratore, Francesco Laporta, Lorenzo Gagli, Lorenzo Scalise e il campione europeo dilettanti Filippo Celli, che a luglio ha conquistato la prestigiosa Silver Medal, riservata al miglior amateur nel The Open, il quarto major stagionale.
Nacho Elvira defender - Difende l’unico titolo ottenuto sul circuito lo spagnolo Nacho Elvira, 35enne madrileno quattro volte a segno sul Challenge Tour, in una stagione con due top ten in diciannove gare e otto tagli subiti, di cui l’ultimo la scorsa settimana nell’Hero Open. Nel field un altro past winner, il francese Gregory Bourdy (2013), e tre vincitori stagionali, lo scozzese Ewen Ferguson, il danese Thorbjorn Olesen e lo statunitense Sean Crocker, reduce dalla prodezza proprio nell’Hero Open.
In gara anche l’inglese Andy Sullivan, lo scozzese David Law, lo spagnolo Jorge Campillo, il belga Thomas Detry, il tedesco Maximilian Kieffer, i sudafricani Brandon Stone, Juan Carlo Ritchie e Darren Fichardt e il thailandese Jazz Janewattananond. Taglierà il traguardo delle 700 presenze sul circuito David Howell, 47enne di Swindon, cinque titoli tra il 1999 e il 2013, in squadra nel Team Europe vittorioso nelle Ryder Cup del 2004 e del 2006, da 27 anni sul tour e oltre 14.700.000 euro guadagnati. Solo due giocatori hanno più presenze, lo spagnolo Miguel Angel Jimenez (717) e lo scozzese Sam Torrance (706).
Gli italiani - Prova a riprendere il cammino interrotto Edoardo Molinari. Il vicecapitano del Team Europe alla Ryder Cup 2023 dopo dieci tornei a premio con tre piazzamenti tra i top ten, è uscito tre volte di fila al taglio. Laporta, Paratore e Gagli hanno necessità di trovare continuità in un’annata piuttosto altalenante, mentre Scalise, impegnato sul Challenge Tour per la conquista di una ‘carta’ per il DP World Tour 2023, ha un’occasione da non sprecare in un impegno di livello superiore. Il montepremi è di 1.750.000 euro con prima moneta di 297.500 euro.
E’ la 18ª edizione dell’Open nazionale gallese, nato nel 2000 come Wales Open, giocato di seguito fino al 2014 e ripreso nel 2020, per poi cambiare dizione nel 2021. Dopo gli eventi in Inghilterra, Scozia e ora in Galles il quartetto di gare del DP World Tour in terra britannica si esaurirà la prossima settimana in Irlanda del Nord con l’ISPS Handa World Invitational (Galgorm Castle & Massereene, 11-14 agosto).
ll torneo su GOLFTV e su Eurosport 2 – Il Cazoo Open sarà trasmesso da GOLFTV e da Eurosport 2 ai seguenti orari. GOLFTV: giovedì 4 agosto e venerdì 5, dalle ore 15,30 alle ore 21; sabato 6 e domenica 7, dalle ore 11,30 alle ore 16,30. Eurosport 2: giovedì 4 agosto e venerdì 5, dalle ore 17 alle ore 21; sabato 6, dalle ore 12,30 alle ore 16,30; domenica 7, dalle ore 13,30 alle ore 16,30. Commento tecnico di Isabella Calogero e di Federico Colombo.
Giovanni Manzoni ed Elisa Galli, entrambi terzi, sono stati tra i protagonisti dello Swiss International Amateur Championship, che si è disputato al Golf & Country Club Schönenberg (par 72), a Schönenberg, una frazione di Wädenswil nel Canton Zurigo in Svizzera, dove hanno vinto l’elvetico Marc Keller e la francese Ariane Klotz.
Nel torneo maschile Keller si è imposto con 274 (68 70 68 68, – 14) colpi davanti al connazionale Nicola Gerhardsen e a Giovanni Manzoni (74 66 69 68), stesso 277 (-11) per entrambi, ma elvetico in seconda posizione per miglior score sulle ultime 36 buche. L’azzurro, giunto secondo lo scorso anno e vincitore nel 2019, ha condotto una bella gara sempre in alta classifica contro un avversario che non ha concesso praticamente nulla, in vetta sin dal primo turno in compagnia e poi da solo. Al quarto posto con 279 (-9) il francese Ylan Guerin Pozzalo e lo svizzero Pedro Messerli.
Tra i top ten anche Leonardo Rigamonti, nono con 284 (-4), nel contento di una bella prova di squadra con Massimiliano Campigli e Gianmarco Manfredi 14.i con 287 (-1) e con Matteo Cristoni e Riccardo Fantinelli 23.i con 290 (+2). Il team è stato accompagnato dall’Allenatore Federale Alain Vergari.
Non hanno superato il taglio dopo 36 buche, caduto a 149 (+5), Alessio Scaramastra (152, +8), Andrea Zancolò (154, +10), Lodovico Gallavresi (154, +10), Dylan De Prosperis (164, +20) e Denis Dymov (178, +34), tutti partecipanti a titolo personale.
Nel torneo femminile dominio della francese Ariane Klotz con 280 (74 67 65 74, -8) colpi, unica giocatrice sotto par, che ha preceduto la svizzera Yana Beeli ed Elisa Galli (70 73 72 73) entrambe con lo score di 288 (par), ma con l’italiana, come accaduto a Manzoni, terza perché penalizzata dallo score peggiore sulle ultime 36 buche. La Galli è stata al comando dopo un turno e poi ha inseguito tenacemente la transalpina che però ha messo fuori gioco le avversarie con un decisivo 65 (-7) nel terzo round. Hanno preso parte alla gara anche Giulia Scarcello, 14ª con 301 (+13), e Alessia Fornara, che spesso gioca sul LET Access, 19ª con 308 (+20).
LA VIGILIA - In Svizzera azzurri impegnati nello Swiss International Amateur Championship, che si svolge dal 3 al 5 agosto al Golf & Country Club Schönenberg, a Schönenberg, una frazione di Wädenswil nel Canton Zurigo.
Il team italiano è formato da Massimiliano Campigli, Matteo Cristoni, Riccardo Fantinelli, Gianmarco Manfredi, Giovanni Manzoni e Leonardo Rigamonti, accompagnati dall’Allenatore Federale Alain Vergari. Nella scorsa edizione gli azzurri sono stati protagonisti con Giovanni Manzoni (vincitore nel 2019) e con Matteo Cristoni, secondo e terzo, preceduti dallo svizzero Cedric Gugler che difenderà il titolo.
In gara, a titolo personale, anche Dylan De Prosperis, Denis Dymov, Lodovico Gallavresi, Alessio Scaramastra e Andrea Zancolò.
Non vi sarà rappresentativa ufficiale azzurra nel torneo femminile, che nel 2012 fu vinto da Giulia Molinaro, ma scenderanno in campo Alessia Fornara, che spesso gioca sul LET Access, Elisa Galli, Carlotta Locatelli e Giulia Scarcello, Nel 2021 terminò al secondo posto Matilde Innocenti Angelini, superata dalla francese Yvie Chaucheprat, oggi professionista.
I due eventi si disputano sulla distanza di 72 buche, formula Stroke Play, con la partecipazione di 140 concorrenti, 91 ragazzi e 49 ragazze. Dopo 36 buche i primi 39 classificati nella gara maschile e le prime 21 in quella femminile saranno ammessi alle ultime 36 che si effettueranno nella terza giornata. I due vincitori avranno un posto rispettivamente nel field dell’Omega European Masters (DP World Tour, 25-28 agosto) e del VP Bank Swiss Ladies Open (Ladies European Tour, 8-10 settembre).
L’amateur Sara Ericsson (70 67 73) ha vinto il Vasteras Open presented by PadelPitch, torneo del LET Access (secondo circuito europeo femminile) che si è svolto sul percorso dell’Orresta Golf & Konferens (par 72) di Vasteras (capoluogo della contea di Västmanland). La dilettante svedese si è imposta al playoff davanti alla neozelandese Hanee Song (70 68 72), dopo che entrambe avevano chiuso le 54 buche regolamentari con un totale di 210 (-6) colpi. Al terzo posto con 216 (par) altre quattro amateur svedesi: Kajsa Arwefjall, Louise Rydqvist, Matilda Bjorkman e Andrea Grimberg Lignell.
Prestazione positiva per Clara Manzalini, che dopo il 16/o posto ottenuto in Spagna al Santander Tour Malaga, ha chiuso in top ten in 7/a posizione con uno score di 217 (73 74 70, +1). Tra le migliori venti anche Lucrezia Colombotto Rosso, 15/a con 224 (77 76 71, +8). Non hanno superato il taglio, invece, Erika De Martini e la giovane amateur Giulia Lombardo, rispettivamente 77/a con 159 (70 80, +15) e 120/a con 177 (92 85, +33).
LA VIGILIA - Dopo una settimana di stop, il LET Access (secondo circuito europeo femminile) torna protagonista e dalla Spagna si sposta in Svezia per il Vasteras Open presented by PadelPitch. Sul percorso dell’Orresta Golf & Konferens di Vasteras (capoluogo della contea di Västmanland), dal 3 al 5 agosto saranno quattro le azzurre in gara: con Lucrezia Colombotto Rosso, decima nell’ordine di merito e vincitrice quest’anno del Terre Blanche Ladies Open, ci saranno anche Erika De Martini, Clara Manzalini e la giovane amateur Giulia Lombardo.
La Manzalini è reduce dal 16/o posto ottenuto in Spagna al Santander Tour Malaga, evento che ha visto Virginia Elena Carta classificarsi seconda, dopo una prova da protagonista, alle spalle di Sara Kouskova. Proprio la proette ceca sarà tra le concorrenti più attese in Svezia insieme alla tedesca Chiara Noja (in testa all’ordine di merito), alla dilettante olandese Lauren Holmey (terza), alla tedesca Patricia Isabel Schmidt (quarta) e alla svedese Anna Magnusson (quinta). In un evento che mette in palio 40.000 euro.
Arian Rodriguez Burgos ha vinto l’English Boys’ U14 Open Amateur Stroke Play Championship, un evento per Under 14 più noto come “Reid Trophy”, con un totale di 213 (73 72 68, par) colpi. Sul percorso del Lincoln Golf Club (par71), a Torksey in Inghilterra, lo spagnolo si è imposto davanti all’inglese Charlie Rusbridge, secondo con 214 (+1). Edoardo Spluga, il migliore degli italiani in gara, si è piazzato in top ten chiudendo 8° con 219 (77 70 72, +6). Bene anche Giovanni Bernardi, 11° con 221 (76 70 75, +8), e Paolo Perrino, 17° o con 223 (79 74 70, +10).
Tra gli altri italiani, accompagnati dall’Allenatore Federale Carlo Basciu, Giampaolo Gagliardi 23° con 225 (77 77 71, +12), Filippo Bonomi 27° con 226 (78 72 76, +13), Simone Cavaliere 67° con 236 (75 79 82, +23). Non ha superato il taglio, invece, Pietro Imperlati.
LA VIGILIA - Quintetto italiano all’English Boys’ U14 Open Amateur Stroke Play Championship, un classico evento per Under 14 più noto come “Reid Trophy” in programma dal 2 al 4 agosto sul percorso del Lincoln Golf Club, a Torksey in Inghilterra. Difendono i colori azzurri Giovanni Bernardi, campione italiano Pulcini, Simone Cavaliere, Giampaolo Gagliardi, Paolo Perrino ed Edoardo Spluga, che sono accompagnati dall’Allenatore Federale Carlo Basciu. Partecipano a titolo personale Filippo Bonomi e Pietro Imperlati.
La gara, alla quale prendono parte 144 concorrenti, si disputa sulla distanza di 54 buche. Dopo 36 saranno ammessi al giro finale i primi 70 classificati e i pari merito al 70° posto.
Il torneo è nato nel 1995, originariamente su 36 buche, da una idea del compianto Malcolm Reid, che era stato un campione junior dell’Hertfordshire, e si è giocato al Porters Park Golf Club di Radlett fino al 2000. Poi è iniziata la rotazione in quattro regioni golfistiche inglesi, ma quando torna nel Sud Est si svolge sempre su quel campo, dove nel 2007 l’evento è stato portato a 54 buche. Non ha mai vinto da italiano, mentre nel 2005 si è imposto Eddie Pepperell, da anni apprezzato professionista del DP World Tour.
Sarà Luke Donald il capitano del team Europe alla Ryder Cup 2023 in programma dal 29 settembre al 1° ottobre sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma). Con Edoardo Molinari e il danese Thomas Bjorn confermati come vicecapitani.
Luke Donald, il primo inglese dal 2008 a guidare il team Europe - Primo inglese dal 2008 (Nick Faldo) a guidare il Vecchio Continente nella sfida agli Usa, in carriera ha giocato e vinto quattro Ryder Cup (2004, 2006, 2010 e 2012). Mentre ha ricoperto il ruolo di vicecapitano due volte: nel 2018 e nel 2021. Ex numero 1 al mondo, ha raccolto 10,5 punti (su 15 possibili) e nel 2012, con gli Stati Uniti in vantaggio per 10-6 all’inizio dell’ultima giornata, ha sconfitto nel singolo per 2/1 Bubba Watson dando il via a quello che fu ribattezzato poi come il “miracolo di Medinah”.
E’ stato il numero 1 al mondo per 56 settimane - Donald, 44enne di Hemel Hempstead (città della contea dell’Hertfordshire), sostituisce così lo svedese Henrik Stenson, sollevato dall’incarico dal board della Ryder Cup Europe. Professionista dal 2001, in carriera ha conquistato sette titoli sul DP World Tour vincendo consecutivamente il BMW PGA Championship nel 2011 e nel 2012. Cinque le affermazioni sul PGA Tour (cifra comprensiva del WGC-Accenture Match Play Championship, successo che vale per entrambi i circuiti). Con Donald che è stato numero 1 al mondo per un totale di 56 settimane.
Gli inizi e i riconoscimenti - Ha cominciato a giocare col fratello Christian, che ben presto divenne il suo caddie. A 15 anni il primo torneo vinto, poi una carriera da big. Il 2011 è stato il suo anno d’oro, con Donald nominato PGA Player of the Year (primo inglese a riuscire in questa impresa) ed European Tour Golfer of the Year.
Il matrimonio e la laurea - Sposato, ha conosciuto quella che poi è diventata sua moglie, Diane Antonopoulos, in America alla Northwestern University (Illinois). Lei ha studiato psicologia, lui s’è laureato in “art theory and practice” dopo essersi interessato alla pittura all’età di 10 anni durante la scuola in Inghilterra. Donald e la Antonopoulos si sono sposati sull’isola di Santorini (in Grecia) e insieme hanno tre figlie: Sophia, Elle e Georgina. Nel 2012 è stato invece decorato con l’onorificenza di Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico.
Soddisfazioni anche da amateur, quando superò il primato di Woods - Tra le tante soddisfazioni sul green, anche quella di aver vinto nel 1999 e da dilettante, il titolo individuale NCAA Division I Men’s Golf Championship battendo il precedente primato di punteggio stabilito da Tiger Woods.
Le dichiarazioni
Luke Donald, Capitano del Team Europe alla Ryder Cup 2023: “Sono incredibilmente orgoglioso di essere stato nominato capitano del Team Europe alla Ryder Cup 2023. E’ davvero uno dei più grandi onori che possono essere conferiti a un giocatore di golf. Mi sento un privilegiato per aver ricevuto questa responsabilità, alcune delle mie migliori esperienze in carriera le ho vissute in Ryder Cup e non le cambierei per nessun’altra cosa. Rappresenta un evento come nessun altro e non vedo l’ora di accrescere i miei ricordi speciali il prossimo anno in Italia. Adoro tutto ciò che riguarda la Ryder Cup, dall’unione all’orgoglio di far parte di una squadra e della storia della competizione. Vivere tutto questo a Roma sarà fantastico. E’ una città ricca di storia e speriamo di poter contribuire a scriverne un pezzetto in questi 14 mesi di lavoro. Era fondamentale confermare Bjorn ed Edoardo Molinari come vicecapitani. A loro ho riservato le mie prime chiamate dopo aver ricevuto questo incarico e sono davvero felice di averli al mio fianco. Per capire l’importanza di Bjorn in quanto a Ryder Cup, basta guardare i libri di storia. Ha vissuto e respirato il golf europeo negli ultimi 30 anni e poter contare sul suo know-how sarà fondamentale. Edoardo ha tracciato invece un percorso impressionante nel mondo delle statistiche e le sue conoscenze in questo settore rappresenteranno un valore aggiunto per tutti i giocatori. Come se non bastasse, potrà trasmettere lo spirito italiano a tutto il gruppo”.
Xiaowen Yin e Gina Kim, leader dopo due round insieme a Rachel Rohanna, hanno marciato nel turno finale di pari passo con sei birdie e due bogey per un parziale di 68 (-4) e tutte e due hanno segnato il secondo bogey alla buca 18. Di questo errore non ha saputo approfittarne Rachel Rohanna, che è andata più lentamente (tre birdie e un bogey per il 70, -2). Sul green della 18 poteva con un birdie disputare anche lei lo spareggio e invece ha trovato il bogey come le due avversarie. Ha chiuso in terza posizione con 205 (-11) insieme a Laura Wearn e all’australiana Grace Kim.
Quanto a Xiaowen Yin è andata a segno al decimo torneo disputato sul circuito, dopo aver ottenuto quattro top ten nei primi nove. Per il titolo è stata gratificata con un assegno di 30.000 dollari su un montepremi di 200.000 dollari.
Roberta Liti ha girato in 70 (-2) colpi con cinque birdie, un bogey e un doppio bogey. E’ l’ottava volta che va a premio in 13 gare stagionali, con miglior risultato l’11° posto nel IOA Championship.
LA VIGILIA - Roberta Liti è pronta ad affrontare la tredicesima gara stagionale sull'Epson Tour. Il secondo circuito femminile statunitense riparte dal Firekeepers Casino Hotel Championship, in programma dal 29 al 31 luglio sul percorso del Battle Creek Country Club, in Michigan. Field di livello negli USA, con la proette toscana, unica azzurra in gara, che affronterà avversarie come l’americana Lucy Li, numero uno dell'ordine di merito del circuito e già vincitrice di due eventi quest'anno: il Carolina Golf Classic e il Twin Bridges Championship.
Oltre alla leader, ci saranno altre sette delle migliori dieci atlete della 'money list': Linnea Strom (seconda), Grace Kim (terza), Alexa Pano (quarta), Kum-Kang Park (quinta), Gina Kim (sesta), Dottie Ardina (ottava) e Sophie Hausmann (decima). Nel 2021 a vincere fu la messicana Fernanda Lira che proverà a difendere il titolo. Il montepremi è di di 200.000 dollari.
Tony Finau è implacabile. Dopo il 3M Open, l'americano ha vinto anche il Rocket Mortgage Classic e calato così il poker di successi sul PGA Tour. A Detroit, nel Michigan, con un totale di 262 (64 66 65 67, -26) colpi ha superato nettamente la concorrenza dei connazionali Patrick Cantlay (miglior giocatore del circuito nel 2021 quando fece sua pure la FedEx Cup) e Cameron Young, entrambi 2/i con 267 (-21) al fianco pure del canadese Taylor Pendrith (in testa al termine del "moving day" proprio insieme a Finau).
Primo golfista dal 2019 (Brendon Todd) a vincere consecutivamente due tornei nella regular season, Finau ha firmato il suo miglior score in carriera sul PGA Tour.
L'affermazione ha permesso al 32enne di Salt Like City (Utah) di passare dalla 16/a alla 13/a posizione nel ranking mondiale e dalla 17/a alla 7/a nella FedEx Cup. Non solo: l'exploit gli ha fruttato 1.512.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 8.400.000. Davvero un momento di forma super per Finau, ancora a segno sul massimo circuito statunitense maschile.
TERZO GIRO - Tony Finau ha effettuato il terzo giro del Rocket Mortgage Classic in 65 (-7, sette birdie) colpi e con lo score di 195 (64 66 65, -21) ha raggiunto in vetta alla classifica il canadese Taylor Pendrith (195 – 64 65 66). Finau, 32enne di Salt Lake City (Utah), 212 presenze sul circuito, reduce dal terzo successo in carriera nel precedente 3M Open, ha operato il terzo round di fila senza bogey per un totale di 21 birdie e realizzando con 65 lo score più basso del turno imitato da altri quattro concorrenti. Pendrith, 31enne di Richmond Hill (Ontario) con due titoli nel PGA Canada Tour (2019), alla 27ª gara sul PGA Tour, ha segnato un 66 (-6) con otto birdie e due bogey.
Potrebbe essere una sorta di match play tra i due nel giro conclusivo, visto che hanno quattro colpi di vantaggio su Cameron Young, terzo con 199 (-17), e cinque sul tedesco Stephan Jaeger, quarto con 200 (-16). Ha tanta classe, ma un ritardo importante, Patrick Cantlay, numero quattro mondiale e grande favorito, quinto con 201 (-15), che probabilmente dovrà fare miracoli per rimontare e sembrano fuori gioco Scott Stallings, sesto con 202 (-14), Taylor Moore e il coreano Si Woo Kim, settimi con 203 (-13). Solo 16° con 206 (-10) l’australiano Cam Davis, che difende il titolo, uno degli altri autori di un 65. Il montepremi è di 8.400.000 euro con prima moneta di 1.512.000 dollari.
SECONDO GIRO - Il canadese Taylor Pendrith è rimasto da solo in vetta con 129 (64 65, -15) colpi nel Rocket Mortgage Classic sul percorso del Detroit Golf Club (par 72), a Detroit nel Michigan. Il 31enne canadese di Richmond Hill (Ontario) con due titoli nel PGA Canada Tour (2019), alla 27ª gara sul PGA Tour dove è arrivato dal Korn Ferry Tour, ha realizzato otto birdie e un bogey per il 65 (-7) che gli ha permesso di liberarsi della compagnia di Tony Finau, reduce dal successo nel precedente 3M Open e con cui condivideva la leadership dopo un turno. Ora Finau è secondo con 130 (-14), ma ha tenuto comunque alto il ritmo con un 66 (-6, sei birdie) e non ha ancora segnato bogey su 36 buche.
In terza posizione con 132 (-12) Lee Hodges e in quarta con 134 (-10) Russell Henley, Stewart Cink e Cameron Young, il quale con un 63 (-9, un eagle, sette birdie) ha eguagliato il record sul giro dell’evento. E’ salito dal 53° al settimo posto Patrick Cantlay, numero 4 mondiale e unico tra i top ten del ranking in campo, che dopo un primo round in cui sembrava in vacanza ha provato a riprendersi il ruolo di favorito con un 65 (-7, otto birdie, un bogey). Lo affiancano Scott Stallings, Sahith Theegala, il tedesco Stephan Jaeger, il coreano Si Woo Kim e l’australiano Adam Scott. In caduta libera Webb Simpson, da terzo a 35° con 135 (-7), affiancato dall’australiano Jason Day e da Nick Watney, che finirà una gara dopo aver subito dodici tagli di fila. Difesa del titolo fallita per l’australiano Cam Davis, 59° con 141 (-3). Il montepremi è di 8.400.000 euro con prima moneta di 1.512.000 dollari.
“Hole in one” di Rory Sabbatini – Non ha ottenuto molto da una “hole in one” lo sloveno Rory Sabbatini, che naviga all’ultimo posto con lo stesso score di Cam Davis, ma gli resta comunque la soddisfazione della prodezza nel contesto di un 72 (par, un ace, due birdie, quattro bogey). Ha messo a segno la palla direttamente dal tee alla buca 15, par 3 di 162 yards, utilizzando un ferro 8 per la terza “buca in uno” della sua carriera e la sesta nella storia di questo torneo. E’ la seconda siglata in tale evento dopo quella nel primo giro di Mark Hubbard (buca 11, par 3, yards 216, ferro 4), peraltro uscito al taglio (76° con 144 par)
PRIMO GIRO - Ancora Tony Finau, che dopo aver vinto la scorsa settimana il 3M Open, terzo suo titolo sul PGA Tour, ha iniziato al comando con 64 (-8) colpi il Rocket Mortgage Classic. Sul percorso del Detroit Golf Club (par 72), a Detroit nel Michigan, il 32enne di Salt Lake City (Utah), 212 presenze sul circuito, ha realizzato otto birdie senza bogey, ma non gli sono bastati per evitare di essere agganciato da Taylor Pendrith (nove birdie, un bogey), 31enne canadese di Richmond Hill (Ontario) con due titoli nel PGA Canada Tour (2019), alla 27ª gara circuito dove è approdato dal Korn Ferry Tour.
Seguono, terzi a due colpi, Webb Simpson, Michael Thompson, Cameron Champ, Lee Hodges e l’inglese Matt Wallace (66, -6). Tra i 14 concorrenti all’ottavo posto con 67 (-5) Zach Johnson, capitano del Team Usa alla Ryder Cup di Roma 2023, Nick Watney, reduce da dodici bocciature consecutive al taglio, e il coreano Si Woo Kim. Al 22° con 68 (-4) l’australiano Cam Davis, campione in carica, e stesso score per Sahith Theegala, al 33° con 69 (-3) l’altro australiano Jason Day e al 53° con 70 (-2) Patrick Cantlay, numero 4 mondiale e unico tra i top ten del ranking in gara in un field tutto sommato modesto, che non sembra essersi affannato più di tanto. Il montepremi è di 8.400.000 euro con prima moneta di 1.512.000 dollari.
“Hole in one” di Mark Hubbard - Mark Hubbard, 22° con 68 (-4), ha segnato una “hole in one” centrando direttamente da tee, utilizzando un ferro 4, la buca 11, par 3 di 216 yards. E’ il suo secondo ace in carriera e il quinto che viene realizzato in questo evento. Ha completato lo score con quattro birdie e due bogey.
LA VIGILIA - Con i big impegnati in altre faccende, a parte Patrick Cantlay, numero quattro mondiale e unico tra i top ten del ranking presente, il PGA Tour propone il Rocket Mortgage Classic (28 -31 luglio) dove il field non sembra tanto generoso.
Sul percorso del Detroit Golf Club, a Detroit nel Michigan, per lo spettacolo si dovrà fare affidamento o a un exploit dello stesso Cantlay, oppure a un ritorno di fiamma di Webb Simpson, Gary Woodland e dell’australiano Jason Day o, alla possibilità, piuttosto remota, che Rickie Fowler, Matt Kuchar e l’australiano Adam Scott ritrovino lo smalto perduto.
Ci sono comunque anche giocatori come Tony Finau, che ha appena vinto il 3M Open, Max Homa e Will Zalatoris che frequentano spesso l’alta classifica e per il resto atleti che ogni tanto si fanno vedere, A tal proposito ricordiamo Charley Hoffman, Kevin Kisner, Denny McCarthy e Sahith Theegala. Difende l’unico titolo conquistato sul PGA Tour Cam Davis, 27enne di Sydney. Il montepremi è di 8.400.000 euro.
Il torneo su GOLFTV e su Eurosport 2 - Il Rocket Mortgage Classic verrà trasmesso su GOLFTV e su Eurosport 2 con collegamenti ai seguenti orari su entrambe alle piattaforme: giovedì 27 luglio e venerdì 28, dalle ore 21 alle ore 24: sabato 30 e domenica 31, dalle ore 19 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi e di Isabella Calogero.
Proprio quello che non t’aspetti e che forse neanche lui si atteneva. Lo svedese Henrik Stenson al debutto nella Superlega Araba, dopo essere stato defenestrato da capitano del Team Europe per la Ryder Cup 2023 a Roma, colpevole di essersi fatto contaminare dai petroldollari, ha vinto la prima gara a cui ha partecipato, il LIV Golf Invitational Bedminster. Ha chiuso il torneo con 202 (64 69 69, -11) colpi sul percorso del Trump National Golf Club (par 71) di Bedminster, in New Jersey negli Stati Uniti, struttura dell’ex presidente USA Donald Trump il quale è riuscito a scatenare polemiche per aver ospitato la manifestazione, per aver partecipato alla Pro Am d’apertura e anche per aver stimolato i campioni ad accettare le offerte (faraoniche) della Superlega.
Un piccolo ragionamento. Stenson è stato molto criticato per la sua scelta, ma a 46 anni, quando la carriera è agli sgoccioli, o addirittura già passata - tanto che non vinceva su un circuito dal 2017 (Wyndham Championship, PGA Tour) e che era riuscito a farsi rivedere sul gradino più alto del podio nell’Hero Wold Challenge, la gara spettacolo di Tiger Woods riservata a pochi eletti e che è fuori da ogni tour – all’improvviso si è ritrovato sul conto corrente 4.000.000 di dollari della prima moneta per la gara individuale, su un montepremi di 20 milioni di dollari, con l’aggiunta di altri 375.000 dollari per il secondo posto nella gara a squadre. Senza contare il corposo premio di ingaggio. Francamente è difficile condannare la sua scelta di lasciare gli onori e gli oneri da capitano della Ryder Cup sostanzialmente in cambio della vita… discretamente agiata che ha ormai davanti.
La gara – Stenson ha fatto corsa di testa e ha respinto gli attacchi di Dustin Johnson e di Matthew Wolff (204, -9) il cui inseguimento è rimasto corto di due colpi. In quarta posizione con 205 (-8) il messicano Carlos Ortiz, in quinta con 206 (-7) Patrick Reed, in sesta con 209 (-4) Talor Gooch, Turk Pettit, gli inglesi Paul Casey e Lee Westwood e lo spagnolo Sergio Garcia, che ha dichiarato di non voler lasciato il DP World Tour per rimanere in gioco in vista della Ryder Cup 2023. Poco prima di metà classifica i due sudafricani vincitori dei tornei precedenti: Branden Grace (Portland), 13° con 211 (-2), e Charl Schwartzel (London), 17° con 213 (par).
Nella gara a squadre successo con “meno 25” del team "4 Aces GC" guidato da Johnson, con Gooch, Reed e Pat Perez che si sono divisi tre milioni di dollari, quindi con “meno 17” la compagine “Majesticks GC” con Stenson, come detto, Ian Poulter, Sam Horsfield e il capitano Westwood (per loro 1.500.000 dollari) e al terzo posto con “meno 12” i “Fireballs” GG con gli spagnoli Garcia, ed Eugenio Lopez-Chacarra e i messicani Ortiz e Abraham Ancer che hanno ricevuto 500.000 dollari.
Prossimi impegni dal 2 al 4 settembre a Boston e dal 16 al 18 settembre a Chicago.
SECONDO GIRO - Lo svedese Henrik Stenson, al debutto nella Superlega Araba, è rimasto da solo al comando con 133 (64 69, -9) colpi nel LIV Golf Invitational Bedminster, il terzo evento nel calendario del nuovo circuito che si sta svolgendo al Trump National Golf Club (par 71) di Bedminster, in New Jersey negli Stati Uniti, struttura dell’ex presidente USA Donald Trump.
Stenson, 46enne di Gothenburg, ha deciso di accettare le proposte arabe suscitando l’ira funesta della Ryder Cup Europe, con conseguente revoca dell’incarico di capitano del Team Europe per la Ryder Cup 2023 a Roma, e ora potrebbe tornare a vincere dopo cinque anni (ultimo successo nel Wymdham Championship 2017, PGA Tour) e intascare tutti insieme quattro milioni di dollari di prima moneta e forse altro ancora proveniente dalla graduatoria a squadre. Da assommarsi al cospicuo premio di ingaggio già pattuito con la Superlega. In carriera Stenson ha conquistato un major (US Open, 2016), un WGC e, al netto di questi, quattro vittorie sul circuito americano e nove sul DP World Tour, oltre a un titolo sul Sunshine Tour, tre sul Challenge Tour, uno sull’Hero World Challenge e a una World Cup (con Robert Karlsson). Per lui anche una medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio 2016 e cinque presenze nel Team Europe in Ryder Cup (tre vittorie).
Nel giro finale Stenson dovrà respingere il presumibile attacco di Dustin Johnson, ex numero uno mondiale, secondo con 136 (-6) colpi, così come quelli di Patrick Reed, con il quale condivideva la prima piazza nel round d’apertura, di Talor Gooch e del messicano Carlos Ortiz, terzi con 137 (-5). Chances anche per il thailandese Phachara Khongwatma, per l’inglese Lee Westwood e per l’americano Turk Pettit. sesti con 138 (-4).
Non hanno possibilità di ripetersi i vincitori dei primi due eventi. Il sudafricano Charl Schwartzel (London) è nono con 139 (-3) e il connazionale Branden Grace (Portland) è 17° con 143 (-1). Tra di loro lo spagnolo Sergio Garcia, 11° con 140 (-2). che ha dichiarato di non voler lasciare il DP World Tour, perché non vuol rinunciare a priori alla possibilità di giocare nella Ryder Cup 2023 a Roma.
Nella gara a squadre, il team "4 Aces GC" composto da Reed, Johnson, Pat Perez e Gooch e in vetta con un totale di "-20" e sei colpi di vantaggio sul "Majesticks GC" guidato da Lee Westwood, con Stenson, Ian Poulter e Sam Horsfield. Al terzo posto con “meno 7” la compagine del “Firebalss GC” con gli spagnoli Garcia, ed Eugenio Lopez-Chacarra e i messicani Ortiz e Abraham Ancer.
Partecipano all’evento 48 giocatori (divisi in 12 compagini di quattro) che competono per un montepremi di 20 milioni di dollari (prima moneta come detto di quattro milioni) nell’individuale e per altri cinque milioni nella prova a squadre di cui tre sole gratificate nell’ordine con tre milioni di dollari, 1,5 milioni e 500.000 dollari.
PRIMO GIRO - Non poteva esservi miglior debutto nella Superlega Araba per lo svedese Henrik Stenson, leader con 64 (-7) colpi, insieme all'americano Patrick Reed, nel LIV Golf Invitational Bedminster, il terzo evento nel calendario del nuovo circuito che si sta svolgendo al Trump National Golf Club (par 71) di Bedminster, in New Jersey negli Stati Uniti. La struttura appartiene all’ex Presidente USA Donald Trump il quale ha dato un bel contributo alle polemiche prima invitando i big mondiali a cedere alle lusinghe della Superlega Araba e poi partecipando alla pro am d’apertura.
Quanto a Stenson aveva già scatenato l’inferno con la sua decisione di entrare nel vortice dei milioni di petroldollari, non per il fatto in sé, che data la sua età (46 anni) e il suo peso specifico piuttosto scarso come golfista nelle ultime stagioni era poco rilevante, quanto perché aveva la carica di Capitano Europeo per la prossima Ryder Cup di Roma nel 2023. Ovviamente è stato subito rimosso, ma il successore ancora non è arrivato.
Stenson e Reed hanno marciato di pari passo con otto birdie e un bogey e hanno lasciato
a due colpi il thailandese Phachara Khongwatmai (66, -5). "E' il miglior giro che abbia giocato dall'inizio dell'anno. Sono state settimane impegnative e non divertenti, ma ora sono concentrato sul golf giocato" ha detto lo svedese al termine.
Al quarto posto con 67 (-4) Dustin Johnson e il messicano Carlos Ortiz e al sesto con 68 (-3) Brooks Koepka e Charles Howell III, altro debuttante, il tedesco Martin Kaymer e l'inglese Ian Poulter. Hanno già un buon ritardo, 15.i con 70 (-1), i sudafricani Charl Schwartzel e Branden Grace, vincitori dei primi due tornei, rispettivamente a Londra e a Portland. Con loro lo spagnolo Sergio Garcia, che ha dichiarato di non voler lasciare il DP Wolrd Tour, perché punta a partecipare alla prossima Ryder Cup, lui che detiene il record di punti conquistati nella manifestazione.
In contemporanea si sta svolgendo la gara a squadre dove è al vertice con “meno 11” la formazione “4 Aces GC” con Johnson, Reed, Pat Perez e Talor Gooch che precede il team "Majesticks GC" con Stenson, Poulter, Lee Westwood e Sam Horsfield (meno 10).
Partecipano all’evento 48 giocatori (divisi in 12 compagini di quattro) che competono per un montepremi di 20 milioni di dollari (prima moneta di quattro milioni) nell’individuale e per altri cinque milioni nella prova a squadre di cui tre sole gratificate nell’ordine con tre milioni di dollari, 1,5 milioni e 500.000 dollari.
LA VIGILIA - Le continue polemiche fanno da filo conduttore sin dalla nascita alla Superlega Araba e anche il terzo evento, il LIV Invitational Bedminster (29-31 luglio), ha avuto stessa sorte. Si gioca al Trump National Golf Club di Bedminster, in New Jersey negli Stati Uniti, una struttura che appartiene all’ex Presidente USA Donald Trump e questo già sarebbe bastato. Trump, però, ha voluto aggiungere del suo invitando i big mondiali ad accettare le proposte della Superlega. Insomma un po’ di benzina sul fuoco era proprio quello che ci voleva.
Nel torneo debutta lo svedese Henrik Stenson, dopo il pandemonio che ha scatenato con la sua decisione di seguire le sirene arabe e l’inevitabile reazione di sollevarlo dall’incarico di Capitano del Team Europe per la Ryder Cup 2023. Con lui saranno all’esordio gli altri ultimi due nuovi acquisti, Charles Howell III e Jason Kokrak, che però essendo giocatori di secondo piano non hanno suscitato emozioni o diatribe particolari.
Nel field gli statunitensi Dustin Johnson, Patrick Reed, Bryson DeChambeau, Brooks Koepka, Phil Mickelson, Matthew Wolff, il tedesco Martin Kaymer, e lo spagnolo Sergio Garcia, che però non vorrebbe distaccarsi dal DP World Tour per non rinunciare alla Ryder Cup 2023, lui che ha il record di punti conquistati nella competizione.
Particolarmente agguerrito il quartetto sudafricano composto da Louis Oosthuizen, Charl Schwartzel, Branden Grace ed Hennie Du Plessis, che fino ad ora l’ha fatta da padrone sia nella gara individuale che in quella a squadre sotto il nome di Stinger. Schwartzel e Grace si sono imposti nei primi due tornei (London e Portland) e il quartetto nella classifica per team è giunto rispettivamente primo e secondo. Stenson sarà nel “Majestic” con gli inglesi Lee Westwood, Ian Poulter e Sam Horsfield.
Partecipano all’evento 48 giocatori (divisi in 12 compagini di quattro) che competono per un montepremi di 20 milioni di dollari (prima moneta di quattro milioni) nell’individuale e per altri cinque milioni nella prova a squadre di cui tre sole gratificate nell’ordine con tre milioni di dollari, 1,5 milioni e 500.000 dollari. Considerando che cumulando i premi Schwartzel a Londra si è portato a casa 4.750.000 dollari e Grace a Portland 4.375.000 dollari, resta da chiedersi quanto sia difficile per i giocatori non cedere alle tentazioni arabe. Specie poi tenendo presente pure il sostanzioso premio di ingaggio per invogliarli a cambiare casacca, lasciando i loro tour.
Superlega 2023: 25 tornei - Intanto la Superlega cresce e ha annunciato 25 tornei nella prossima stagione divisi in due parti, Vi sarà la LIV Golf League con 14 gare e in ognuna di esse saranno in campo 48 giocatori che, divisi in gruppi di quattro, competeranno anche a squadre, In palio 405 milioni di dollari complessivi.
Altri undici tornei, etichettati come International Series, verranno organizzati in combinata con l’Asian Tour. La LIV Golf ha precisato che i calendari non interferiranno con i major "o altri appuntamenti storici. Con i protagonisti che saranno sempre in grado di fare le proprie scelte e decidere dove giocare".
Sean Crocker ha vinto l'Hero Open, torneo del DP World Tour che si è disputato sul percorso del Fairmont St Andrews (par 72), in Scozia. Lo statunitense ha conquistato il suo primo titolo in carriera sul circuito con un totale di 266 (63 66 69 68, -22) colpi davanti all'inglese Eddie Pepperell, secondo con 267 (-21) e autore del miglior score dell'ultimo round con 65 (-7) insieme al francese Joel Stalter, 14/o con 274 (-14). Terzo posto con 269 (-19) per lo scozzese David Law e per lo spagnolo Adrian Otaegui. Quattro gli italiani che hanno partecipato all'evento: Francesco Laporta, unico ad aver superato il taglio, si è classificato 41° con 278 (67 70 70 71, -10), mentre sono usciti al taglio Edoardo Molinari, 71° con 139 (68 71, -5) e out per la terza volta di fila dopo 36 buche,, Lorenzo Gagli 106° con 141 (72 69, -3), e Nino Bertasio 113° con 142 (71 71, -2).
Sean Crocker, 25enne nato ad Harare nello Zimbabwe,è stato in testa sin dal primo giro riuscendo a resistere ai tentativi di rimonta degli avversari, rimanendo concentrato fino all'ultimo e decisivo putt. Grazie a questa vittoria 'wire-to-wire', il 25enne ha incassato un assegno di 297.500 euro su un montepremi complessivo di 1.750.000.
TERZO GIRO - Sean Crocker, 25enne statunitense nato ad Harare nello Zimbabwe senza titoli sul DP World Tour, ha continuato la sua corsa di testa nell’Hero Open e con 198 (63 66 69, -1) colpi, dopo un parziale di 69 (-3, un eagle, quattro birdie, un bogey, un doppio bogey), inizierà il giro finale con due lunghezze di vantaggio sullo svedese Jens Dantorp (200, -16), attuale leader dell’ordine di merito del Challenge Tour che, con la ‘carta’ per il circuito maggiore 2023, sta facendo prove tecniche di inserimento nella nuova realtà, a quanto pare con ottimo profitto.
Sul percorso del Fairmont St Andrews (par 72), a St. Andrews in Scozia, ha guadagnato sette posizioni Francesco Laporta, 31° con 207 (67 70 70, -9) e unico italiano sfuggito al taglio. Nel round conclusivo saranno in corsa per il titolo anche lo scozzese David Law e lo spagnolo Adrian Otaegui, terzi con 201 (-15), il sudafricano Louis De Jager, il gallese Oliver Farr e due giocatori da tempo in ombra, l’inglese Eddie Pepperell e il francese Victor Dubuisson, quinti con 202 (-14), l’inglese Ross Fisher, il sudafricano Wilco Nienaber e il danese Oliver Hundeboll, noni con 203 (-3). Anche Hundeboll, terzo nella money list del Challenge Tour e anche lui virtualmente già promosso sul DP World Tour, sta facendo pratica per l’imminente nuova avventura. Ha lo stesso score di Laporta lo scozzese Grant Forrest, che difendeva il titolo.
Non hanno superato il taglio Edoardo Molinari, 71° con 139 (68 71, -5), out per la terza volta consecutiva, Lorenzo Gagli, 106° con 141 (72 69, -3), e Nino Bertasio, 113° con 142 (71 71, -2). Il montepremi è di 1.750.000 euro con prima moneta di 297.500 euro.
SECONDO ROUND - Un solo italiano, Francesco Laporta 38° con 137 (67 70, -7), è rimasto in gara nell’Hero Open, il torneo del DP World Tour in svolgimento sul tracciato del Fairmont St Andrews (par 72), a St. Andrews in Scozia. Ha mantenuto la leadership con 129 (63 66, -15) colpi Sean Crocker, 25enne statunitense nato ad Harare nello Zimbabwe senza titoli sul circuito, che ha realizzato un 66 (-6, sei birdie senza bogey) utile per mantenere a un colpo di distanza lo scozzese Scott Jamieson (130, -14).
Al terzo posto con 131 (-13) gli inglesi Jonathan Thomson e Ross Fisher, l’altro scozzese David Law, lo spagnolo Adrian Otaegui e lo svedese Jens Dantorp, in vetta all’ordine di merito del Challenge Tour e che, con la ‘carta’ per il DP World Tour 2023 praticamente in tasca, ha già fatto il trasloco. Seguono, ottavi con 132 (-12), l’iberico Jorge Campillo, il francese Romain Langasque, l’americano Aman Gupta, il gallese Oliver Farr e il sudafricano Wilco Nienaber.
Non ha più chances di confermare il titolo lo scozzese Grant Forrest, 50° con 138 (-6), ultimo punteggio utile per proseguire nel torneo.
Non hanno superato il taglio Edoardo \Molinari, 71° con 139 (68 71, -5), out per la terza volta consecutiva, Lorenzo Gagli, 106° con 141 (72 69, -3), e Nino Bertasio, 113° con 142 (71 71, -2). Il montepremi è di 1.750.000 euro con prima moneta di 297.500 euro.
PRIMO GIRO - Buona partenza di Francesco Laporta, 23° con 67 (-5, sei birdie, un bogey), e di Edoardo Molinari, 37° con 68 (-4, sette birdie, tre bogey) nell’Hero Open, il torneo del DP World Tour che si sta svolgendo sul percorso del Fairmont St Andrews (par 72), a St. Andrews in Scozia.
Guida la classifica con 63 (-9, un eagle, otto birdie, un bogey) Sean Cocker, 25enne statunitense nato ad Harare nello Zimbabwe senza titoli sul circuito, che precede di un colpo gli inglesi Ashley Chester e Ben Stow, lo spagnolo Adrian Otaegui, lo svedese Jens Dantorp, il francese Romain Langasque (64, -8). Ha lo stesso score di Molinari lo scozzese Grant Forrest, che difende il titolo, e sono piuttosto attardati gli altri due italiani in campo, Nino Bertasio, 108° con 71 (-1), e Lorenzo Gagli, 120° con 72 (par). Il montepremi è di 1.750.000 euro con prima moneta di 297.500 euro.
LA VIGILIA - Dall’Inghilterra alla Scozia, dove è in programma l’Hero Open, poi in Galles e nell’Irlanda del Nord per completare un ciclo di quattro gare consecutive in Gran Bretagna del DP World Tour. L’Hero Open si gioca dal 28 al 31 luglio sul percorso del Fairmont St Andrews dove saranno in gara quattro italiani: Edoardo Molinari, Francesco Laporta, Nino Bertasio e Lorenzo Gagli.
Difende l’unico titolo conquistato sul circuito lo scozzese Grant Forrest, 29enne di Livingston, quest’anno due volte tra i top ten, in un evento in cui proveranno a recitare un ruolo da protagonisti i giocatori di casa tra i quali vi saranno Richie Ramsay, tornato al successo dopo sette anni nel precedente Cazoo Classic, David Law, Connor Syme, Craig Howie ed Ewen Ferguson.
Nel field anche lo spagnolo Jorge Campillo, il francese Antoine Rozner, l’inglese Paul Waring, secondo nel Cazoo Classic, i sudafricani Brandon Stone, Darren Fichardt e Richard Sterne, lo statunitense Sean Crocker e il canadese Aaron Cockerill. Al via pure lo svedese Jens Dantorp, il sudafricano Juan Carlo Ritchie e il danese Oliver Hundeboll, ossia i primi tre dell’ordine di merito del Challenge Tour, che ormai sicuri di aver conquistato la ‘carta’ per il DP World Tour 2023 hanno iniziato a frequentarlo con anticipo.
Cercherà di riprendere il cammino interrotto Edoardo Molinari, che dopo una serie di dieci tornei a premio con tre top ten, è uscito al taglio negli ultimi due giocati. Tornano sul circuito, dopo l’esperienza sul PGA Tour dove hanno preso parte al Barracuda Championship, Nino Bertasio (20°) e Francesco Laporta (39°). Quanto a Lorenzo Gagli necessita di un buon risultato in un momento in cui il suo rendimento è altalenante. Il montepremi è di 1.750.000 euro con prima moneta di 297.500 euro.
Il torneo in diretta su GOLFTV ed Eurosport 2 – L’Hero Open verrà trasmesso in diretta su GOLFTV ed Eurosport 2 con la seguente programmazione: prima e seconda giornata, giovedì 28 e venerdì 29 luglio, su GOLFTV dalle ore 13:00 alle 18:00 e su Eurosport 2 dalle ore 14:00 alle 18:00. Terza e quarta giornata, sabato 30 e domenica 31 luglio, su GOLFTV e su Eurosport 2 dalle ore 12:00 alle 16:30. Commento di Maurizio Trezzi e di Federico Colombo.
Lucas Nicolas Fallotico ha vinto con 276 (72 72 67 65, -16) colpi il Campionato Nazionale Maschile Medal/Trofeo Franco Bevione. Il torneo è dedicato a un giocatore che è stato una icona del golf italiano e tra i cui tanti successi spiccano i 15 titoli negli Assoluti, il primo nel 1940, l’ultimo nel 1971.
Sul percorso dell’Olgiata Golf Club (par 73) Fallotico, venti anni da compiere, tesserato per il Molinetto Country Club, ha rimontato dal terzo posto, dopo una gran volata finale in 65 (-8) colpi, score più basso sulle 18 buche non solo del turno, ma anche di tutto torneo, superando Giovanni Manzoni (Verona, 281, -11), vincitore nel 2020, Luca Cavalli (Croara) e Filippo Bagnoli (Firenze), entrambi con 284 (-8). Da rilevare che Manzoni e Cavalli avevano chiuso in vetta il terzo round un colpo avanti al vincitore.
Alle spalle del quartetto Tommaso Zorzetto (Montecchia) e Niccolò Agugiaro (Olgiata) con 285 (-7), quindi Alessandro Nardini (Royal Park I Roveri) con 286 (-6), Miguel Orsi (Modena) con 287 (-5) e Pietro Boeris (Pinerolo-Pragelato) con 289 (-3). In decima posizione con 290 (-2) Marco Florioli (Bergamo), campione uscente.
Lucas Nicolas Fallotico, che da anni difende i colori della Nazionale azzurra, tra i suoi successi annovera lo Spanish International Amateur Championship “Copa S. M. El Rey” (2021) e il Reply Italian International Under 16 Championship/Teodoro Soldati Trophy (2018).
LA VIGILIA - Sul percorso dell’Olgiata Golf Club tutto è pronto per ospitare il Campionato Nazionale Maschile Medal/Trofeo Franco Bevione, dedicato a un giocatore che è stato un’icona del golf dilettantistico italiano tra i cui successi spiccano i 15 titoli negli Assoluti, il primo nel 1940, l’ultimo nel 1971.
Dal 18 al 31 luglio saranno in gara 144 dilettanti, quasi tutti i migliori del panorama azzurro, con Marco Florioli (Bergamo), che difenderà il titolo e che punterà a un clamoroso tris dopo essersi imposto quest’anno nel Campionato Ragazzi Medal/Trofeo Silvio Marazza e negli Assoluti Match Play/Trofeo Giuseppe Silva. Vi saranno comunque tanti altri candidati al successo tra i quali Giovanni Manzoni (Verona), vincitore nel 2020 e terzo ai recenti Campionati Mondiali Universitari, Lucas Nicolas Fallotico (Molinetto), Flavio Michetti (Marco Simone), Niccolò Agugiaro (Olgiata), Julien Paltrinieri (Milano), in evidenza la scorsa settimana nel Roma Alps Open (Alps Tour), e il giovane Giovanni Binaghi (Monticello), campione italiano Cadetti. E ancora il quartetto del Royal Park I Roveri composto da Pietro Guido Fenoglio, Gianmarco Manfredi, Luca Memeo e Tommaso Rossin, quest’ultimo a segno nel Campionato Nazionale Ragazzi Match Play/Trofeo Andrea Brotto, ai quali si unirà anche Kevin Latchayya, che ottenne il titolo nel 2018.
La gara si disputa sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno. Dopo 54 accederanno al round finale i primi 60 classificati e i pari merito al 60° posto.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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