Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

Un parterre di campioni. Non solo Rory McIlroy, numero 3 al mondo reduce dal terzo trionfo in carriera in FedEx Cup. Al DS Automobiles 79° Open d’Italia, torneo inserito nel calendario del DP World Tour, scenderanno in campo altri Major Champion come l’inglese Matt Fitzpatrick (decimo nel world ranking) e Francesco Molinari (suo il The Open nel 2018), che proverà a diventare il primo italiano a conquistare tre volte la competizione (dopo gli exploit del 2006 e del 2016), impresa mai riuscita a nessun azzurro. E non finisce qui. Dal 15 al 18 settembre 2022 (ad anticipare la manifestazione sarà, mercoledì 14, la Rolex Pro-Am), al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma), sul percorso che nel 2023 ospiterà la Ryder Cup, a impreziosire il field un altro top player come il norvegese Viktor Hovland (astro nascente del green e numero 11 al mondo). Tra i past winner, insieme a Francesco Molinari ecco, tra gli altri, i danesi Nicolai Hojgaard (che proverà a bissare il titolo conquistato nel 2021) e Thorbjorn Olesen (2018), senza dimenticare l’inglese Tyrrell Hatton (2017).

Field delle grandi occasioni al Marco Simone Golf & Country Club, per un torneo con vista Ryder Cup. Tra i protagonisti in gara pure Luke Donald (ex numero 1 al mondo), capitano del Team Europe nella sfida agli Usa del 2023, e i suoi vice: il torinese Edoardo Molinari e il danese Thomas Bjorn.

Puntano in alto gli azzurri. Con i fratelli Molinari saranno della sfida, tra gli altri, il vicentino Guido Migliozzi e i romani Renato Paratore e Filippo Celli. Quest’ultimo si prepara a fare il debutto da professionista dopo una carriera da amateur che ha raggiunto il suo culmine lo scorso luglio quando ha conquistato in Scozia, nella 150esima edizione del The Open, la “Silver Medal” quale miglior dilettante del Major più antico al mondo della disciplina.

Sarà un torneo speciale per Fitzpatrick. Secondo all’Open d’Italia nel 2019, troverà in campo il fratello Alex. Con Matt - festeggia oggi i suoi 28 anni - che inseguirà un’altra impresa sul DP World Tour dove ha collezionato già otto titoli, cifra comprensiva di un Major, lo US Open vinto lo scorso giugno. Quando a Brookline, nel Massachusetts e sul percorso del The Country Club, nove anni dopo aver fatto suo lo US Amateur, ha conquistato anche lo US Open emulando quanto fatto in passato al Pebble Beach Golf Links, nel 1961 e nel 1972, da Jack Nicklaus, leggenda del golf.

Prove generali di Ryder Cup, dunque, al Marco Simone Golf & Country Club. Per uno show attesissimo.

Le dichiarazioni

Matt Fitzpatrick – “Non vedo l’ora di tornare a Roma per disputare l’Open d’Italia. Sarà un’occasione speciale avere nella Città Eterna anche mio fratello Alex. Il Marco Simone Golf & Country Club è il campo di gara della Ryder Cup 2023 e sono davvero curioso di vederlo da vicino e scoprire i suoi segreti. Ho fatto bene in passato in questo torneo e ho tutte le intenzioni di rimanere in contention per tutto il torneo”.

Francesco Molinari – “Sono tanti i motivi per cui bisogna essere entusiasti di giocare l’Open d’Italia, un evento che amo e che ho già vinto due volte. Queste sensazioni valgono per me e per tutti gli altri italiani in gara. Per noi è un torneo speciale, vogliamo mettere in bella mostra il Marco Simone Golf & Country Club e Roma”.

Luke Donald – “L’Open d’Italia non è solo una tappa importante del viaggio verso la Ryder Cup 2023. Ma è anche un appuntamento che mi è sempre piaciuto disputare. Non vedo l’ora di testare il mio gioco al Marco Simone Golf & Country Club. Roma è una città fantastica, non ho dubbi sul fatto che rappresenterà una vetrina incredibile per il nostro fantastico sport”.

DS Automobiles 79° Open d’Italia, il 6 settembre al Salone d’Onore del CONI la conferenza stampa di presentazione dell’evento – Il 6 settembre alle ore 11:00 è in programma, al Salone d’Onore del CONI, la conferenza stampa di presentazione del DS Automobiles 79° Open d’Italia dove saranno svelate tutte le novità di un appuntamento che si annuncia imperdibile. Per maggiori informazioni: www.openditaliagolf.eu .

I Partner – Il DS Automobiles 79° Open d’Italia, con il Patrocinio di Regione Lazio, del Comune di Roma, del Comune di Guidonia Montecelio e del CONI, ha il supporto di: DS Automobiles (Title Sponsor), Rolex (Main Sponsor e Title Sponsor della Pro Am), Regione Lazio (Main Partner Istituzionale), Fideuram (Official Bank), Dp World (Official Sponsor), Fortinet (Official Sponsor), Fly Emirates (Official Sponsor), Kappa (Technical Sponsor), Acqua San Bernardo (Official Supplier), Rinascente (Official Supplier), Bisol 1542 (Official Sparkling Wine), Posteassicura (Official Supplier), Costa Crociere (Official Supplier), Hilton (Official Supplier), Faema (Official Supplier), Sharp (Technical Supplier), Deloitte (Official Supplier), Titleist (Technical Supplier), RDS (Official Radio), Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Infront (Official Advisor).

 

 

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Challenge: a segno Knappe, 19° Maccario

Alexander Knappe ha vinto con un totale di 268 (68 66 66 68, -20) colpi il B-NL Challenge Trophy by Hulencourt 2022, torneo del Challenge Tour che si è disputato in Belgio, a Genappe, sul percorso dell’Hulencourt (par 72). Il tedesco si è imposto davanti allo svedese Mikael Lindberg, secondo con 269 (-19), e Nathan Kimsey, terzo con 270 (-18). Federico Maccario, terzo a metà gara, ha chiuso in 19ª posizione con uno score di 275 (67 67 69 72, -13). Gregorio De Leo, già certo di aver conquistato la “carta” per il Challenge Tour 2023, si è piazzato 67° con 285 (71 68 71 75, -3).

Non hanno superato il taglio, invece, Matteo Manassero (69 71), Edoardo Raffaele Lipparelli (71 69) ed Enrico Di Nitto (68 72), 71.i con 140 (-4), Jacopo Vecchi Fossa, 117° con 143 (71 72, -1), Aron Zemmer, 125° con 144 (72 72, par), Andrea Saracino (73 74) e Lorenzo Scalise (74 73), 137.i con 147 (+3).

Per Alexander Knappe si tratta del quarto successo conquistato sul Challenge Tour, il secondo in questa stagione dopo quello ottenuto nel torneo di apertura del 2022: il Dimension Data Pro-Am in Sudafrica. Grazie a questo exploit, il 33enne di Brilon ha incassato un assegno di 40.000 euro su un montepremi complessivo di 250.000.

 

TERZO GIRO - Il 24enne francese Jeong weon Ko ha mantenuto il comando con 199 (65 67 67, -17) colpi dopo il “moving day” del B-NL Challenge Trophy by Hulencourt (Challenge Tour). sul percorso dell’Hulencourt (par 72), a Genappe in Belgio. Ha tenuto alto il ritmo, anche se ha perso sei posizioni, Federico Maccario, ora nono con 203 (67 67 69, -13), mentre è rimasto nelle retrovie Gregorio De Leo, 60° con 210 (71 68 71, -6).

Jeong weon Ko, a caccia del primo titolo sul circuito, inizierà il round conclusivo con un colpo di vantaggio sul tedesco Alexander Knappe (200, -16) e con due sull’altro tedesco Allen John e sul sudafricano Bryce Easton (201, -15). In corsa per il titolo, quinti con 202 (-14), anche il transalpino Robin Sciot-Siegrist, l’inglese Nathan Kimsey, l’olandese Davey Porsius e il tedesco Max Rottluff oltre, naturalmente, Maccario e i sei concorrenti che lo affiancano.

L’azzurro ha girato in 69 (-3) colpi con cinque birdie e due bogey e De Leo, vincitore di tre tornei sull’Alps Tour, leader della money list e già promosso sul Challenge Tour 2023, ha segnato un 71 (-1) con quattro birdie e tre bogey. Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Francesi al proscenio anche nel secondo giro del B-NL Challenge Trophy by Hulencourt (Challenge Tour) con Jeong weon Ko, leader con 132 (65 67, -12) colpi, e con Robin Sciot-Siegrist, secondo con 133 (68 65, -11). Sul percorso dell’Hulencourt (par 72), a Genappe in Belgio, bella prova di Federico Maccario che, raddoppiando il 67 (-5) iniziale, si è portato dal 14° al terzo posto con 134 (-10) disimpegnandosi con cinque birdie senza bogey, dopo un primo score con sei birdie e un bogey.

Lo affiancano i tedeschi Dominic Fois e Alexander Knappe, l’australiano Jordan Zunic, la svedese Simon Forsstrom e il portoghese Tomas Bessa Guimaraes, quest’anno un titolo sull’Alps Tour. E’ scivolato ial nono posto con 135 (-9) il transalpino Clément Sordet, al comando dopo un round.

Malgrado l’ottima posizione di Maccario non è un torneo favorevole per gli italiani. Infatti ha evitato il taglio Gregorio De Leo (tre successi sull’Alps Tour), 54° con 139 (71 68, -5). Non ci sono riusciti Matteo Manassero ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 71.i con 140 (-4), Jacopo Vecchi Fossa, 117° con 143 (-1), Aron Zemmer, 125° con 144 (par), e Lorenzo Scalise, 137° con 147 (+3). Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Il francese Clément Sordet guida con 63 (-9, nove birdie) colpi la classifica del B-NL Challenge Trophy by Hulencourt torneo del Challenge Tour che si sta svolgendo sul percorso dell’Hulencourt (par 72), a Genappe in Belgio. Precede di due colpi altri due transalpini, Adrien Saddier e Jeong weon Ko, il danese Martin Simonsen, lo svedese Simon Forsstrom e lo svizzero Joel Girrbach (65, -7), Al settimo posto con 66 (-6) gli svedesi Mikael Lindberg, Christopher Blomstrad e Mikael Lundberg, l’irlandese John Murphy, il tedesco Carl Siemens, il finlandese Kim Koivu e il ceco Filip Mruzek.

Dei nove italiani in gara sono nella parte giusta della classifica Federico Maccario, 14° con 67 (-5), Enrico Di Nitto, 22° con 68 (-4) e Matteo Manassero, 38° con 69 (-3). Sono oltre la linea del taglio Edoardo Raffaele Lipparelli, Gregorio De Leo e Jacopo Vecchi Fossa, 84.i con 71 (-1), Aron Zemmer, 108° con 72 (par), Andrea Saracino, 122° con 73 (+1), e Lorenzo Scalise, 139° con 74 (+2). Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.

 

LA VIGILIA - In Belgio è tutto pronto per il B-NL Challenge Trophy by Hulencourt 2022, torneo del Challenge Tour che si disputerà sul percorso dell’Hulencourt, a Genappe. Saranno nove gli azzurri in gara, guidati da Lorenzo Scalise e Matteo Manassero, rispettivamente 27/o e 51/o nella “Road to Mallorca” (l’ordine di merito del circuito). Il lombardo, dopo il 13/o posto la scorsa settimana all’Indoor Golf Group Challenge, è alla ricerca di un altro buon risultato che gli permetta di avvicinare l’obiettivo di entrare tra i migliori 20 del ranking. Il veneto, invece, ha bisogno di risalire almeno sei posizioni per essere tra i primi 45 che saranno ammessi a giocarsi tutto in Spagna al Rolex Challenge Tour Grand Final (3-6 novembre) dove si assegneranno i 20 pass per il DP World Tour ai primi 20 classificati nella ‘money list’.

Oltre a Scalise e Manassero, presenti anche Edoardo Raffaele Lipparelli, Andrea Saracino, Enrico Di Nitto, Gregorio De Leo, Jacopo Vecchi Fossa, Federico Maccario e Aron Zemmer, che puntano ad un risultato di prestigio.

Tra i favoriti per la vittoria finale c’è il tedesco Freddy Schott, leader dell’ordine di merito, ma anche l’elvetico Jeremy Freiburghaus (quinto), l’inglese Nathan Kimsey (settimo) e i transalpini Robin Sciot-Siegrist (nono) e Clément Sordet (decimo). Inoltre, occhi puntati sul padrone di casa Christopher Mivis, il belga che ha iniziato la stagione con due secondi posti consecutivi al Bain’s Whisky Cape Town Open e al Jonsson Workwear Open. Non ci sarà, invece, il vincitore dello scorso anno Alfredo Garcia-Heredia, impegnato sul DP World Tour al Made in HimmerLand in Danimarca. Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.

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Epson: Iacobelli vince, Liti out

Daniela Iacobelli ha concluso con 198 (65 67 66, -18) colpi il Wildhorse Ladies Golf Classic e ha conquistato il quarto titolo sull’Epson Tour superando la thailandese Pavarisa Yoktuan, seconda con 201 (-15).

Sul percorso del Wildhorse Resort & Casino (par 72), a Pendleton nell’Oregon, la Iacobelli ha firmato il quarto titolo sul circuito dopo quelli nel  

Daytona Beach Invitational (2012), nel Tullymore Classic (2015) e nell’Island Resort Championship (2019). Preso il comando nel secondo giro, ha tenuto alto il ritmo con un 66 (-6) fatto di un eagle, cinque birdie e un bogey. “Sono incredula - ha detto al termine - e non riesco ancora a focalizzare quanto è avvenuto. Mi sembra un sogno”. Per il titolo la 34enne statunitense di Detroit (Michigan) e residente a Melbourne (Florida) ha percepito un assegno di 30.000 dollari su un montepremi di 200.000 dollari.

Si sono classificate a terzo posto con 202 (-14) Laura Wearn, l’australiana Grace Kim e la cinese Xiaowen Yin e al sesto con 204 (-12) Samantah Wagner, la paraguaiana Milagros Chavez e la ceca Klara Spilkova. Non ha superato il taglio, per il secondo evento di fila, Roberta Liti, 73ª con 143 (70 73, -1).

 

SECONDO GIRO - Daniela Iacobelli è la nuova leader con 132 (65 67, -12) colpi del Wildhorse Ladies Golf Classic (Epson Tour), dove Roberta Liti, 73ª con 143 (70 73, -1) è uscita al taglio.

Sul percorso del Wildhorse Resort & Casino (par 72), a Pendleton nell’Oregon, saranno in corsa per il titolo nel giro conclusivo l’australiana Grace Kim e la cinese Xiaowen Yin, seconde con 133 (-11), Laura Wearn, quarta con 134 (-10), Anna Redding, quinta con 135 (-9), e la messicana Fernanda Lira, sesta con 136 (-8), Roberta Liti ha chiuso con un 73 (+1, un birdie, un doppio bogey). Il montepremi di 200.000 dollari con prima moneta di 30.000.

 

PRIMO GIRO - Roberta Liti è al 56° posto con 70 (-2) colpi dopo il primo giro del Wildhorse Ladies Golf Classic, torneo dell’Epson Tour che si sta svolgendo sul percorso del Wildhorse Resort & Casino (par 72), a Pendleton nell’Oregon.

Sono al vertice con 63 (-9) la norvegese Celine Borge (nove birdie senza bogey) e la cinese Xiaowen Yin (dieci birdie, un bogey) seconda nell’ordine di merito (assente la leader Lucy Li impegnata sul LPGA Tour). Segue con 64 (-8) l’australiana Grace Kim e sono al quarto posto con 65 (-7) le sue due connazionali Robyn Choi e Hira Naveed, le statunitensi Daniela Iacobelli e Britney Yada e la paraguaiana Maria Fernanda Escauriza.

Roberta Liti, che la scorsa settimana è uscita al taglio nel Circling Raven Championship, ha segnato cinque birdie e tre bogey. Il montepremi di 200.000 dollari con prima moneta di 30.000.

 

LA VIGILIA - A Pendleton, nell’Oregon (Stati Uniti d’America), sul percorso del Wildhorse Resort & Casino, dal 2 al 4 settembre, andrà in scena la prima edizione del Wildhorse Ladies Golf Classic, torneo dell’Epson Tour. Saranno 132 le atlete che prenderanno parte all’evento e, tra queste, presente anche Roberta Liti. La toscana proverà a riscattarsi dopo il taglio non superato al Circling Raven Championship la scorsa settimana, ma dovrà vedersela con alcune delle migliori giocatrici del circuito.

Non sarà presente la leader dell’ordine di merito Lucy Li (che ha già conquistato la ‘carta’ per giocare sul LPGA Tour 2023), ma ci saranno Xiaowen Yin (seconda nella ‘money list’), Gabriella Then (quarta), Grace Kim (quinta), Gina Kim (sesta), Alexa Pano (settima), Jillian Hollis (ottava e vincitrice la scorsa settimana al Circling Raven Championship), Yan Liu (nona) e Kiira Riihijarvi (decima).

L’evento si disputerà sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 e metterà in palio un montepremi di 200.000 dollari con prima moneta di 30.000.

 

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LPGA Tour: tripletta di Gaby Lopez

La messicana Gaby Lopez con un gran 63 (-8) finale, miglior score di giornata, ha rimontato dall’undicesimo posto e ha vinto con 266 (67 70 66 63, -18) colpi il Dana Open presented by Marathon sul percorso dell’Highland Meadows Golf Club (par 71), a Sylvania nell’Ohio, dove è uscita al taglio Giulia Molinaro, 126ª con 148 (73 75, +6).

E’ il terzo titolo per la 28enne di Mexico City che vince a cadenza biennale. Infatti in precedenza si era imposta nel 2018 (Blue Bay) e nel 2020 (Hilton Grand Vacations Tournament of Champions). Ha realizzato nove birdie senza bogey e ha reso vano il tentativo di recupero di Megan Khang, seconda con 267 (-17), anche lei undicesima dopo 54 buche, risalita con un 64 (-7) frutto di sette birdie, uno in meno della rivale che ha fatto la differenza.

In terza posizione con 268 (-16) la tedesca Caroline Masson e in quarta con 269 (-15) Lucy Li, astro nascente del golf femminile statunitense, in vetta dopo tre round e che ha probabilmente ha pagato l’inesperienza. Dopo aver praticamente messo al sicuro la ‘carta’ per il LPGA Tour 2023 con una grande stagione sull’Epson Tour (due successi e la leadership nell’ordine di merito), ha preso confidenza con il circuito maggiore. Invitata al precedente CP Women’s Open si è classificata nona e si è guadagnata una seconda opportunità che ha dato un altro ottimo responso a conferma che non cambierà circuito per fare la comparsa. Stesso score della Li per Sarah Schmelzel e per la cinese Ruoning Yin.

Al settimo posto con 270 (-14) la giapponese Nasa Hataoka, che difendeva il titolo, e prestazioni altalenanti della canadese Brooke M. Henderson, 13ª con 272 (-12), di Lexi Thompson, della neozelandese Lydia Ko e della thailandese Ariya Jutanugarn, 16.e con 273 (-11). Mai in partita l’altra thailandese Atthaya Thitikul, 29ª con 275 (-9), e l’australiana Minjee Lee, 49ª con 278 (-6). Gaby Lopez ha ricevuto un assegno di 262.500 dollari su un montepremi di 1.750.000 dollari.  

 

TERZO GIRO - Lucy Li è rimasta con 199 (68 64 67, -14) colpi al vertice del Dana Open presented by Marathon nella sua seconda gara consecutiva sul LPGA Tour, circuito dove approderà nel 2023 grazie primo posto attuale nell’ordine sull’Epson Tour, dove è approdata grazie a due successi in stagione. Sicura ormai di salire, perché indipendentemente da quando farà nel resto dell’anno non uscirà dal gruppo delle elette.

Sul percorso dell’Highland Meadows Golf Club (par 71), a Sylvania nell’Ohio, la 19enne di Stanford (California) con un parziale di 67 (-4), ottenuto con due bogey in partenza seguiti da sei birdie, ha respinto l’attacco di Lexi Thompson, numero sette mondiale, e della tedesca Caroline Masson, seconde con 200 (-13), dopo aver segnato entrambe un 65 (-6). E’ salita dal 33° al quarto posto con 202 (-11), dopo un 64 (-7), la neozelandese Lydia Ko, numero quattro del Rolex Ranking, dove ha la compagnia della connazionale Hannah Green, della giapponese Nasa Hataoka, numero nove e campionessa in carica, delle cinesi Xiyu Lin e Ruoning Yin, della coreana Sei Young Kim e dell’irlandese Leona Maguire. All’11° con 203 (-10) la canadese Brooke M. Henderson, numero cinque, e piuttosto indietro l’australiana Minjee Lee, numero tre, e la thailandese Atthaya Thitikul, numero sei, 46.e con 209 (-4).

E’ uscita al taglio per la quinta volta nelle ultime sei gare disputate Giulia Molinaro, 126ª con 148 (73 75, +6). Il montepremi è di 1.750.000 dollari.  

 

SECONDO GIRO - Lucy Li, astro nascente del golf femminile statunitense, si è presa la scena nel secondo giro del Dana Open presented by Marathon passando al comando con 132 (68 64, -10) colpi sul percorso dell’Highland Meadows Golf Club (par 71), a Sylvania nell’Ohio, dove è uscita al taglio Giulia Molinaro, 126ª con 148 (73 75, +6).

Lucy Li, 19enne di Stanford, sta giocando per la seconda settimana consecutiva sul LPGA Tour. Invitata nella precedente in Canada, si è procurata una seconda occasione terminando nona nel CP Women’s Open. Leader incontrastata della money list dell’Epson Tour, dove ha ottenuto due successi, è ormai sicura che nella prossima stagione sarà sul circuito maggiore e, stando alle premesse, sembra destinata a dire la sua. Ha realizzato un 64 (-7) con sette birdie dopo il 68 (-3, tre birdie) del round iniziale e in 36 buche non ha segnato bogey.

Ha sorpassato la spagnola Carlota Ciganda e la cinese Rouning Yin, in vetta dopo un giro, e ora seconde con 134 (-8), mentre la coreana Hye-Jin Choi, la terza leader in apertura, è scivolata al terzo posto con 135 (-7) dove ha la compagnia della giapponese Nasa Hataoka, numero nove mondiale e campionessa uscente, risalita dal 29°, di Lexi Thompson, numero sette, della taiwanese Wei-Ling Hsu e della tedesca Caroline Masson. Ha evitato il taglio con una bella rimonta la canadese Brooke M. Henderson, numero cinque del Rolex Ranking, da 87ª a 33ª con 138 (-4), grazie a un 66 (-5), e occupa la stessa posizione la neozelandese Lydia Ko, numero quattro, precipitata dalla quarta piazza.

Brutta giornata anche per l’australiana Minjee Lee, numero tre, da 12ª a 42ª con 139 (-3), e per la thailandese Atthaya Thitikul, numero sei, da 37ª a 52ª con 140 (-2). Giulia Molinaro, out dopo 36 buche per la quinta volta nelle ultime sei gare, ha concluso con un 75 (+4, un birdie, tre bogey, un doppio bogey). Il montepremi è di 1.750.000 dollari.  

 

PRIMO GIRO - Partenza piuttosto lenta di Giulia Molinaro, 105ª con 72 colpi (+2, un birdie, tre bogey), che rischia l’ennesimo taglio stagionale nel Dana Open presented by Marathon, evento del LPGA Tour dove si sono portate al comando con 65 (-6) la spagnola Carlotta Ciganda, la coreana Hye-Jin Choi, entrambe con sei birdie senza bogey, e la cinese Ruoning Yin, con sette birdie e un bogey.

Sul percorso dell’Highland Meadows Golf Club (par 71), a Sylvania nell’Ohio, inseguono a un colpo otto concorrenti: la neozelandese Lydia Ko, numero quattro mondiale, Lexi Thompson, numero sette, Amy Olson, Lauren Stephenson, la tedesca Aline Krauter, la danese Emily Kristine Pedersen, l’irlandese Leona Maguire e la coreana Hyo Joo Kim (66, -5).

E’ a ridosso l’australiana Minjee Lee, 12ª con 67 (-4), terza nel Rolex Ranking, e ritardo rimediabile per la giapponese Nasa Hataoka (n. 9), campionessa in carica, 29ª con 69 (-2) insieme alla thailandese Ariya Jutanugarn. Più indietro l’altra thailandese Atthaya Thititkul (n. 6), 37ª con 70 (-1), e in panne la canadese Brooke M. Henderson (n. 5), 87ª con 72 (+1). Il montepremi è di 1.750.000 dollari.  

 

LA VIGILIA - Giulia Molinaro, impegnata a risalire nella money list dove attualmente è 146ª, partecipa al Dana Open presented by Marathon, un evento del LPGA Tour ben frequentato, perché nel field vi sono ben otto proette tra le prime dieci al mondo.

Sul percorso dell’Highland Meadows Golf Club, a Sylvania nell’Ohio, difenderà il titolo la giapponese Nasa Hataoka, numero nove del Rolex Ranking, che dovrà vedersela con l’australiana Minjee Lee (n. 3), la neozelandese Lydia Ko (n. 4), la canadese Brooke M. Henderson (n. 5), la thailandese Atthaya Thitikul (n. 6), la statunitense Lexi Thompson (n. 7) e con le coreane Hyo Joo Kim (n. 8) e In Gee Chun (n. 10). Assenti l’altra coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale e in un momento di scarsa condizione di forma, e Nelly Korda, numero due.

Insieme alla Hataoka e a Lydia Ko (due titoli, 2014 e 2016), vi saranno altre sette past winner: le americane Paula Creamer (2008) e Danielle Kang (2020) - con quest’ultima che ha ripreso a giocare la scorsa settimana, dopo lo stop dai primi di giugno per curare una grave malattia, - e le coreane Na Yeon Choi (2010), So Yeon Ryu (2012), Chella Choi (2015), In-Kyung Kim (2017) e Sei Young Kim (2019),

Oltre alle citate, nel field vi sono tante altre giocatrici in grado di proporsi come protagoniste tra le quali ricordiamo Jennifer Kupcho, la sudafricana Ashleigh Buhai, vincitrice dell’AIG Women’s Open, ultimo major stagionale, la thailandese Ariya Jutanugarn, le coreane Jeongeun Lee6 e A Lim Kim, l’irlandese Leona Maguire, le giapponesi Ayako Uehara e Yuka Saso e la messicana Gaby Lopez. Tra le partenti, per la seconda settimana di fila. Lucy Li, leader dell’ordine di merito dell’Epson Tour, che si è guadagnata il posto nel field con la nona piazza nel precedente CP Women’s Open.

Giulia Molinaro, andata a premio la scorsa settimana in Canada dopo aver subito quattro tagli di fila, proverà a cambiare decisamente passo. Il montepremi è di 1.750.000 dollari.  

 

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DP Tour: Laporta quarto, titolo a Wilson

Con un’ottima prestazione Francesco Laporta si è classificato al quarto posto con 267 (64 64 68 71, -17) colpi, sua miglior prova stagionale, nel Made in HimmeLand sul percorso dell'HimmerLand Golf & Spa Resort (par 71) a Farso in Danimarca. Ha firmato il secondo successo in carriera l’inglese Oliver Wilson con 263 (66 65 65 67, -21) superando in extremis lo scozzese Ewen Ferguson, secondo con 264 (-20).

Laporta, ha fatto una corsa di vertice iniziando al settimo posto per poi passare al secondo e salire al primo nel terzo round insieme a Wilson e ad altri due inglesi, Matthew Southgate e Ross McGowan. Nel giro conclusivo è partito bene con due birdie, poi è stato un po’ altalenante con un altro birdie e tre bogey per il 71 (par), ma questo non inficia il valore della sua prova. Sono terminati al 35° posto Guido Migliozzi con 275 (70 67 68 70, -9) e al 52° con 278 (-6) Edoardo Molinari (67 70 70 71) e Renato Paratore (68 70 70 70).

Wilson, 41enne di Mansfield, che aveva al suo attivo solo l’Alfred Dunhill Links (2014) seguito poi da due vittorie sul Challenge Tour, ha cominciato con cautela e ha messo a segno il primo birdie solo all’ottava buca, poi ha cambiato marcia e con altri tre birdie ha prima raggiunto Ferguson alla buca 16 e poi lo ha sorpassato alla 17 mettendo a segno un putt da una decima di metri. Così è arrivato dopo otto anni un successo, piuttosto inatteso, in una stagione dove nelle precedenti 19 presenze aveva subito nove tagli e con un 12° posto unico acuto in un viaggio tra media e bassa graduatoria.

In terza posizione con 266 (-18) il norvegese Kristian Krogh Johannessen e, insieme a Laporta, McGowan, Southgate e l’altro inglese Matthew Jordan.

Hanno concluso la loro gara con un 70 (-1) Migliozzi (tre birdie, due bogey) e Paratore (quattro birdie, tre bogey) e con un 71 (par) Molinari (un eagle, due birdie, quattro bogey). Sono usciti al taglio Nino Bertasio, 108° con 142 ( 71 71, par), Andrea Pavan (71 72) e Lorenzo Gagli (71 72), 118.i con 143 (+1).

 

TERZO GIRO - In Danimarca continua lo show di Francesco Laporta nel Made in HimmerLand. A Farso, dopo il terzo e penultimo round del torneo del DP World Tour, l'azzurro con un parziale di 68 (-3) su un totale di 196 (64 64 68, -17) colpi, è risalito dalla seconda alla prima posizione. A 18 buche dal termine della competizione, il pugliese guida la classifica insieme agli inglesi Oliver Wilson (66 65 65), Matthew Southgate (63 68 65) e Ross McGowan (62 65 69).

Sul percorso dell'HimmerLand Golf & Spa Resort (par 71), il 31enne di Castellana Grotte (Bari), che nel "moving day" ha realizzato 7 birdie, con 4 bogey, insegue il primo successo in carriera sul massimo circuito continentale maschile. Il migliore tra gli azzurri, precede in graduatoria Guido Migliozzi, 34° con 205 (70 67 68, -8) e protagonista di un round dai due volti. Il vicentino, nelle prime nove buche giocate ha firmato due birdie, due bogey e un doppio bogey. Poi, nella seconda parte di gara, ha messo a segno altri cinque birdie, di cui quattro consecutivi dalla 15 alla 18.
Più indietro Edoardo Molinari, 50° con 207 (67 70 70, -6) davanti a Renato Paratore, 54/° con 208 (68 70 70, -5). mentre sono usciti al taglio Nino Bertasio, 108° con 142 (par), Andrea Pavan e Lorenzo Gagli, 118.i con 143 (+1).Il montepremi è di 3.000.000 di euro.

 

SECONDO GIRO - Grande prova di Francesco Laporta che in Danimarca, nel Made in HimmerLand, torneo del DP World Tour, è risalito dalla 7/a alla 2/a posizione. A metà gara, grazie a un altro giro in 64 (-7) su un totale di 128 (64 64, -14), il pugliese - così come il britannico Richard Mansell - è distante un solo colpo dalla vetta occupata ancora dall'inglese Ross McGowan, leader con 127 (62 65, -15).

A Farso e sul percorso dell'HimmerLand Golf & Spa Resort (par 71), il pugliese Laporta dopo un bogey iniziale (proprio come verificatosi nel round d'apertura) ha realizzato un eagle e sei birdie. Per quel che riguarda gli azzurri, superano il taglio pure Guido Migliozzi (70 67) ed Edoardo Molinari (67 70), entrambi 49.i con 137 (-5). Ma anche Renato Paratore, 61° con 138 (68 70, -4), mentre sono usciti al taglio Nino Bertasio, 108° con 142 (par), Andrea Pavan e Lorenzo Gagli, 118.i con 143 (+1).
E ora il "moving day" prima del gran finale. In Danimarca, Laporta insegue il primo successo in carriera sul DP World Tour.

 

PRIMO GIRO - In Danimarca, nel Made in HimmerLand, buon avvio di Francesco Laporta. Dopo il primo round del torneo del DP World Tour, il pugliese a Farso è settimo con uno score di 64 (-7), distante due colpi dalla vetta occupata dall'inglese Ross McGowan, in testa con 62 (-9) e vincitore nel 2020 dell'Open d'Italia.

Sul percorso dell'HimmerLand Golf & Spa Resort (par 71), dopo un bogey iniziale il pugliese Laporta ha realizzato sei birdie e un eagle. Il migliore azzurro tallona i danesi Rasmus Hojgaard e Marcus Helligkilde, secondi con 63 (-8) al fianco del sudafricano Justin Walters, dell'inglese Matthew Southgate e dello scozzese Ewen Ferguson. Tra gli italiani, prova sotto il par pure per Edoardo Molinari, 33° con 67 (-4), Renato Paratore, 47° con 68 (-3), e Guido Migliozzi, 81° con 70 (-1). Più indietro Nino Bertasio, Andrea Pavan e Lorenzo Gagli, 99.i con 71 (par).

 

LA VIGILIA - Il DP World Tour si trasferisce dalla Svizzera alla Danimarca dove è in programma dal primo al 4 settembre il Made in HimmerLand all’HimmerLand Golf & Spa Resort di Farsø. La gara precede due grandi eventi, il BMW PGA Championship (8-11 settembre, Wentworth Club, Inghilterra) e il DS Automobiles 79° Open d’Italia (15-18 settembre) in cui sarà presente un grande campione quale Rory McIlroy e che si svolgerà sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club, casa della Ryder Cup 2023.

In Danimarca si gioca l’ottava edizione del torneo, nato nel 2014 come Made in Denmark e che nell'occasione ha cambiato nome, dove saranno in campo sette giocatori italiani: Francesco Laporta, Renato Paratore, Guido Migliozzi, secondo in questo evento nel 2021, Lorenzo Gagli, Andrea Pavan, Nino Bertasio ed Edoardo Molinari, vice capitano del Team Europe al Marco Simone G&CC. Con il torinese al via anche l’inglese Luke Donald, capitano della squadra continentale, e il danese Thomas Bjorn, l’altro vice capitano.

Nel field, di buona qualità, vi saranno otto vincitori stagionali: il sudafricano Thriston Lawrence, due successi e a segno domenica scorsa dell’Omega European Masters, i danesi Nicolai Hojgaard e Thorbjorn Olesen, gli scozzesi Ewen Ferguson (due titoli) e Richie Ramsay, gli spagnoli Adri Arnaus e Pablo Larrazabal (due vittorie) e il cinese Ashun Wu. Quattro i past winner: lo scozzese Marc Warren (2014), lo statunitense Julian Suri (2017) e gli inglesi David Horsey (2015) e Matt Wallace (2018), che in Svizzera ha ceduto nel playoff a Lawrence. Assente l’austriaco Bernd Wiesberger, dominatore delle ultime due edizioni nel 2019 e nel 2021 (nel 2020 stop per la pandemia), e il belga Thomas Pieters (2016).

Fari puntati sui danesi Rasmus Hojgaard, sul gemello Nicolai e su Olesen, i quali proveranno a firmare l’albo d’oro dell’Open di casa. Da seguire anche gli inglesi Andy Sullivan e Paul Waring, lo spagnolo Alejandro Cañizares, il francese Julien Guerrier, gli scozzesi Grant Forrest e Craig Howie, i sudafricani Justin Harding e Brandon Stone, il malese Gavin Green e il canadese Aaron Cockerill.

Tra gli azzurri cercano conferme Laporta, che ha ottenuto il secondo miglior piazzamento stagionale nell’Omega European Masters, e Paratore, due “top 5” nelle ultime quattro apparizioni, così come Molinari, che ha ripreso a marciare dopo quattro tagli di fila. Il montepremi è di 3.000.000 di euro.

Il torneo in diretta su GOLFTV – Il Made in HimmerLand sarà trasmesso in diretta su GOLFTV con la seguente programmazione: prima e seconda giornata, giovedì 1 settembre e venerdì 2 settembre, dalle ore 13:00 alle 18:00. Terza e quarta giornata, sabato 3 settembre e domenica 4 settembre, dalle ore 13:30 alle 18:00. Commento tecnico di Maurizio Trezzi e Alessandro Bellicini.

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LET: Mora primo titolo

La francese Anne-Charlotte Mora, 25enne di Nantes, ha firmato il primo titolo sul Ladies European Tour imponendosi con 208 (70 70 68, -8) colpi nell’Aland 100 Ladies Open by Alandsbanken, che è svolto all’Ålands Golf Club (par 72) di Kastelholm in Finlandia. La transalpina ha superato di un colpo la svedese Lisa Pettersson (209, -7) ed è stata gratificata con un assegno di 37.500 euro su un montepremi di 250.000 euro.

Al terzo posto con 210 (-6) la spagnola Ana Pelaez Trivino, in quarta con 211 (-5) l’austriaca Emma Spitz alla seconda gara da proette e alla seconda top ten, e in quinta con 212 (-4) la finlandese Ursula Wikstrom e la svedese Sofie Bringner.

E’ uscita al taglio Clara Manzalini, 100ª con 157 (80 77, +13) colpi, unica italiana in gara.

 

SECONDO GIRO - Clara Manzalini, 100ª con 157 (80 77, +13) colpi, è uscita al taglio nell’Aland 100 Ladies Open by Alandsbanken, torneo del Ladies European Tour che si sta svolgendo all’Ålands Golf Club (par 72) di Kastelholm in Finlandia

Cambio della guardia in vetta dove si sono portate con 139 (-5) la svedese Lisa Pettersson (73 66) e la spagnola Ana Pelaez Trivino (71 68).

Seguono al terzo posto con 140 (-4) la francese Anne-Charlotte Mora, la svedese Sofie Bringner e l’austriaca Emma Spitz, leader dopo un giro insieme alla finlandese Ursula Wikstrom, ora ottava con 143 (-1). In sesta posizione con 142 (-2) la svizzera Anais Maggetti e la svedese Isabella Deilert. Il montepremi è di 250.000 euro dei quali 37.500 gratificheranno la vincitrice.

 

PRIMO GIRO - Inizio molto difficile per Clara Manzalini, 98ª con 80 (+8) colpi, nell’Aland 100 Ladies Open by Alandsbanken all’Ålands Golf Club (par 72) di Kastelholm in Finlandia, dove è a forte rischio di taglio.

Sono al comando con 68 (-4) la svedese Ursula Wikstrom e l’austriaca Emma Spitz. Quest’ultima, un ottimo passato da dilettante e studentessa negli Stati Uniti alla UCLA, l’università di Los Angeles dove si è laureata in psicologia, è divenuta professionista la scorsa settimana debuttando con un decimo posto nello Skafto Open. Ha condotto un giro in altalena, ma comunque efficace, con un eagle, sei birdie e quattro bogey, mentre la Wikstrom è stata più lineare con cinque birdie e un bogey.

Al terzo posto con 69 (-3) la tedesca Sofie Bringner e al quarto con 70 (-2) la svedese Isabella Deilert, la francese Anne-Charlotte Mora e l’inglese Sarah Gee. Il montepremi è di 250.000 euro dei quali 37.500 gratificheranno la vincitrice.

 

LA VIGILIA - Clara Manzalini sarà l’unica italiana in gara nell’Aland 100 Ladies Open by Alandsbanken in programma dal 1 al 3 settembre, sulla distanza di 54 buche, all’Ålands Golf Club di Kastelholm in Finlandia. Per l’azzurra, che quest’anno sta giocando sul LET Access, il secondo circuito femminile continentale, è una buona occasione per accrescere le sue esperienze.

C’è attesa per Tiia Koivisto, vincitrice in stagione (Jabra Ladies Open) e sulla quale si fondano le speranze dei soupporters finlandesi che possono contare anche su Ursula Wikstrom e su Krista Bakker, ma tra le favorite un posto d’obbligo spetta alla spagnola Ana Pelaez Trivino, anche lei a segno nel 2022 (Comunidad De Madrid Ladies Open) e numero otto della Race to Costa del Sol (ordine di merito).

Nel field anche le svedesi Caroline Hedwall, Linda Wessberg e Sofie Bringner, la norvegese Marianne Skarpnord, la gallese Chloe Williams, la francese Lucie Malchirand (suo nel 2021 da dilettante del Ladies Italian Open), l’austriaca Christine Wolf, le indiane Tvesa Malik e Diksha Dagar e altre due iberiche, Maria Hernandez e Laura Sobron Galmes. Il montepremi è di 250.000 euro dei quali 37.500 gratificheranno la vincitrice.

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LETAS: Kouskova ok, Colombotto R. 8ª

Sara Kouskova ha vinto con un totale di 198 (65 67 66, -12) colpi l’Elite Hotels Open, torneo del LET Access che si è svolto in Svezia, a Jonkoping, sul percorso del Jonkoping GolfKlubb (par 70). Secondo posto per l’amateur elvetica Vanessa Knecht con 201 (-9), terzo per la norvegese Renate Grimstad con 203 (-7). Buona prova per Lucrezia Colombotto Rosso, che ha chiuso in top ten, in 8/a posizione con uno score di 210 (69 74 67, par).

Tra le altre azzurre in gara, Erika De Martini si è piazzata 21/a con 213 (69 73 71, +3), Sara Berselli 33/a con 217 (73 69 75, +7), e la dilettante Caterina Tatti 38/a con 218 (79 69 70, +8). Mentre non è riuscita a superare il taglio Martina Flori, 70/a con 152 (77 75, +12).

Grazie a questo exploit, Sara Kouskova, 23enne di Praga, ha collezionato il suo terzo titolo sul LET Access dopo l’Amundi Czech Ladies Challenge (conquistato da amateur) e il Santander Golf Tour Málaga (vinto davanti a Virginia Elena Carta). La ceca ha così incassato un assegno di 6.400 euro su un montepremi complessivo di 40.000.

 

SECONDO GIRO - Erika De Martini (69 73) e Sara Berselli (73 69), 14.e con 142 (+2) colpi, sono le italiane meglio classificate nel nell’Elite Hotels Open, quinto torneo del LET Access di fila che si sta disputando in Svezia dove si gioca sul percorso del Jonkoping GolfKlubb (par 70), nella città di Jonkoping.

E’ passa a condurre con 132 (65 67, -8) la ceca Sara Kouskova, vincitrice del Santander Golf Tour/Malaga e sesta nell’ordine di merito, che precede di tre colpi la dilettante svizzera Vanessa Knecht (135, -5). Al terzo posto con 137 (-3) la norvegese Renate Grimstad, in vetta dopo un turno, e la svedese Emma Thorngren, e al quinto con 139 (-1) l’olandese Anouk Sohier e la svedese Corinne Vider. Al 23° con 143 (+3) Lucrezia Colombotto Rosso e al 52° con 148 (79 69, +8) l’amateur Caterina Tatti, che ha operato una bella rimonta con un parziale di 69 (-1). E’ uscita al taglio Martina Flori, 70ª con 152 (72 75, +12). Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 6.400 euro.

 

PRIMO GIRO - Lucrezia Colombotto Rosso ed Erika De Mertini, undicesime con 69 (-1) colpi, sono in alta classifica nell’Elite Hotels Open, quinto torneo del LET Access di fila che si sta disputando in Svezia dove si gioca sul percorso del Jonkoping GolfKlubb (par 70), nella città di Jonkoping.

E’ al comando con 63 (-7, sette birdie) colpi la norvegese Renate Grimstad, seguita con 65 (-5) dalla ceca Sara Kouskova, vincitrice del Santander Golf Tour/Malaga e sesta nell’ordine di merito. Al terzo posto con 67 (-3) la dilettante svizzera Vanessa Knecht e tra le sette concorrenti al quarto con 68 (-2) la svedese Anna Magnusson, numero cinque della money list, e l’austriaca Katharina Muehlbauer, numero nove.

In ritardo Sara Berselli, 40ª con 73 (+3), e a rischio di taglio Martina Flori, 66ª con 77 (+7), e l’amateur Caterina Tatti, 77ª con 79 (+9). Lucrezia Colombotto Rosso, che è undicesima nell’ordine di merito e che sta tentando di risalire per conquistarsi una ‘carta’ per il Ladies European Tour 2023, ha segnato quattro birdie e tre bogey ed Erika De Martini due birdie e un bogey. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 6.400 euro.

 

LA VIGILIA - Quinta tappa consecutive e ultima delle sei in Svezia nel calendario del LET Access. Al Jonkoping GolfKlubb, nella città di Jonkoping, si disputa l’Elite Hotels Open (31 agosto-2 settembre) al quale prendono parte le stesse cinque italiane che hanno partecipato al precedente Goteborg Open: Lucrezia Colombotto Rosso, Erika De Martini, Sara Berselli, Martina Flori e la dilettante Caterina Tatti.

Mancano sei eventi alla fine della stagione e si fa sempre più serrata la lotta per accedere alle ‘carte’ per il Ladies European Tour 2023 assegnate alle prime dell’ordine di merito e pertanto non sorprende la presenza nel field della top ten completa della money list. La tedesca Chiara Noja, numero uno, non dovrebbe avere problemi per raggiungere l’obiettivo e potrà anche gestirsi in questa fase conclusiva. Non dovranno invece abbassare la guardia le altre che la seguono: la connazionale Patricia Isabel Schmidt, la neozelandese Momoka Kobori, unica con due successi nell’anno, la dilettante olandese Lauren Holmey, che ha difeso i colori nazionali nel recente Campionato del Mondo a squadre (Olanda 19ª), e la svedese Anna Magnusson.

Sono raggruppate in pochi punti, tra il sesto e il decimo posto, e dovranno invece decisamente attaccare la ceca Sara Kouskova, l’australiana Kristalle Blum, l’inglese Gemma Clews, l’austriaca Katharina Muehlbauer e la scozzese Hanna McCook, Ma dovrà farlo anche Lucrezia Colombotto Rosso, undicesima, e che era stata al vertice del ranking dopo aver vinto la prima gara stagionale (Terre Blanche Ladies Open). Per l’obiettivo ‘carta’ le occorre un’impresa che è in grado di offrire.

Impegno diverso per le altre italiane che stanno facendo una buona esperienza per il futuro. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 6.400 euro.

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Criteri qualifica Ryder Cup 2023

Inizieranno con il BMW PGA Championship, in programma dall’8 all’11 settembre 2022 in Inghilterra, e si concluderanno il 3 settembre 2023 le qualificazioni del Team Europe per la Ryder Cup del prossimo anno che, per la prima volta nella sua storia, si giocherà in Italia e sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma). Ad annunciarlo è stata la Ryder Cup Europe.

I criteri: sei le wild card a disposizione di Donald - I migliori tre giocatori della European Points List e i Top 3 della World Points List – alla data del 3 settembre 2023 – si qualificheranno di diritto alla super sfida. Poi, sarà il capitano Luke Donald a scegliere gli altri sei protagonisti che completeranno la squadra. Raddoppiano, passando dunque da tre (nel 2021) a sei le “wild card” a disposizione del capitano europeo. Le stesse su cui potrà contare pure Zach Johnson, capitano del team Usa.

Altre modifiche concordate da Donald con il suo staff - composto attualmente dal torinese Edoardo Molinari e dal danese Thomas Bjorn in qualità di vicecapitani – riguardano l’assegnazione dei punti inerenti la European Points List. Con i Major e il DP World Tour Championship che garantiranno più punti rispetto a tutti gli altri eventi.

La 44esima edizione della Ryder Cup si giocherà dal 29 settembre al primo ottobre 2023.

Le dichiarazioni

Luke Donald, capitano del team Europe alla Ryder Cup 2023 – “Le modifiche al processo di qualificazione riguardanti il team Europe sono il frutto di un’analisi approfondita fatta con il board della Ryder Cup Europe e con i miei vice: Thomas Bjorn ed Edoardo Molinari. Le sei wild card a disposizione mi daranno flessibilità e garantiranno di avere la formazione più forte possibile al Marco Simone Golf & Country Club. Inoltre, tre membri del DP World Tour che giocheranno prevalentemente su questo circuito avranno la possibilità di guadagnarsi un posto in squadra attraverso la European Points List. Siamo tutti concentrati per arrivare all’obiettivo finale che è quello di riconquistare la coppa a Roma e questo sistema di qualificazione garantisce le migliori possibilità per centrarlo”.

La partnership tra la compagnia italiana e la FIG scenderà in campo per la prima volta nella prossima edizione del DS Automobiles 79° Open d’Italia. In questa occasione Costa presenterà a tutti gli appassionati la sua innovativa formula “cruise and golf”, che unisce il meglio del golf con il meglio della crociera.

Costa Crociere, marchio italiano del Gruppo Costa, compagnia leader in Europa, ha assunto la qualifica di “official supplier” della Federazione Italiana Golf. L’accordo, finalizzato grazie al contributo di Infront, Official Advisor della Federazione Italiana Golf, prevede attività di marketing per la promozione del golf e delle destinazioni turistiche ad esse collegate, con particolare attenzione all’Italia.

La nuova collaborazione scenderà in campo per la prima volta in occasione della prossima edizione del DS Automobiles 79° Open d’Italia, che si terrà dal 15 al 18 settembre presso il Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma). Costa Crociere sarà presente durante tutta la durata del torneo, nel Villaggio Commerciale che sarà allestito in occasione della manifestazione sportiva, per incontrare gli operatori del settore e il pubblico di appassionati che parteciperanno al prestigioso evento.

Con questa operazione Costa Crociere, si afferma ulteriormente come compagnia di crociere di riferimento nel mondo del golf, dal momento che è anche Official Cruise Line della Ryder Cup 2023, la sfida fra Team Europe e Team USA in programma per la prima volta in Italia, sempre al Marco Simone Golf & Country Club.

Nelle quattro giornate del DS Automobiles 79° Open d’Italia, Costa presenterà la sua innovativa formula “Cruise & Golf”, che permette ai tesserati della Federazione, e in generale a tutti i golfisti italiani e stranieri, di giocare a golf anche in vacanza, nel corso di una crociera a bordo di Costa Smeralda, la nave più innovativa della compagnia. Durante le soste della nave nelle destinazioni visitate, gli appassionati di golf potranno scegliere tra ben 23 stupendi club in cui giocare, in Italia, Francia e Spagna. Nel frattempo, le famiglie in vacanza con loro potranno godere dei servizi di bordo, o andare alla scoperta di meravigliose località grazie alle escursioni organizzate dalla compagnia. Per usufruire di “Cruise&Golf” basta acquistare una crociera di Costa Smeralda sul sito web di Costa (www.costacrociere.it) o in agenzia di viaggio, per poi aggiungere alla prenotazione uno dei due pacchetti dedicati al golf, che comprendono rispettivamente tre oppure quattro “Green Fee” per accedere ai club.

L’offerta è disponibile sulle crociere di una settimana di Costa Smeralda nel Mediterraneo occidentale, che visitano Savona, Marsiglia, Barcellona, Palma di Maiorca, Palermo, Civitavecchia/Roma, ma nei prossimi mesi verrà estesa anche ad altre aree geografiche.

“Cruise & Golf” offre una vera esperienza “easy golf”, senza pensieri. Infatti, oltre alle Green Fee, la formula comprende una serie di servizi speciali per godersi al meglio l’esperienza del golf e della crociera, con il massimo della comodità. Ad esempio, il transfer dedicato dalla nave al golf club e ritorno, priorità di imbarco e sbarco ogni giorno, trasporto personalizzato e custodia a bordo dell’attrezzatura da golf, welcome kit di benvenuto in cabina, area riservata al ristorante. Inoltre, è prevista una speciale offerta dedicata ai golfisti e alle loro famiglie per gustare l’eccezionale varietà di ristoranti disponibili su Costa Smeralda – tra cui il ristorante Archipelago, che offre i menù ideati per Costa da tre grandi chef, Bruno Barbieri, Hélène Darroze e Ángel León – e per provare una serie di trattamenti e servizi selezionati nella spa “Solemio” e nel beauty salon di bordo.

Per ulteriori informazioni:

 

Ufficio Stampa Costa Crociere – Tel. +39 010 5483523 / 010 5483068 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Gabriele Baroni – Communication Director – cell. +39 3497668013 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Rossella Carrara – V. P. Corporate Relations & Sustainability Costa Group – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Davide Barbano – Media Relations manager – cell. 334 6525216 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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L'Italia trionfa nel World Amateur Team

L’Italia ha trionfato nel Campionato del Mondo a squadre. Con una straordinaria prestazione il trio azzurro composto da Pietro Bovari, Filippo Celli e Marco Florioli si è imposto con 541 colpi (- 31, 135 GN 134 SN 139 SN 133 GN) nel World Amateur Team Championship/Eisenhower Trophy, che si è disputato sui due percorsi del Le Golf National (Albatross Course, par 71), a Guyancourt, e del Golf de Saint-Nom-La-Brèteche (par 72), nella città da cui questo club prende il nome, nei pressi di Parigi in Francia. E’ la prima volta che l’Italia vince questa gara nata nel 1958 e giunta alla 32ª edizione. Nel giro finale, dove tutte le compagini in alta classifica hanno giocato a Le Golf National, l’Italia ha concluso con 133 (-9) colpi (Bovari 68, -3, Florioli 65, -6, Celli 70, -1) e ha avuto la meglio sulla Svezia (542, -30), leader dopo tre turni, al termine di un lungo duello con il risultato sempre in bilico e che si è deciso solo nelle ultime due buche.

Le dichiarazioni di Franco Chimenti, presidente FIG - “E’ un trionfo strepitoso che proietta l’Italia del golf nella storia. E che testimonia la forza di un movimento, quello azzurro, che ha dimostrato di essere il migliore al mondo. Complimenti ai protagonisti: Filippo Celli, Pietro Bovari e Marco Florioli. Hanno firmato un’impresa straordinaria, superando potenze del green del calibro di Svezia e Stati Uniti. E applausi a tutto lo staff: da Matteo Delpodio ad Alberto Binaghi, da Giovanni Gaudioso a Massimo Messina. Oggi questi protagonisti hanno scritto una pagina indimenticabile del golf italiano, proprio a pochi giorni dal via del DS Automobiles 79° Open d’Italia. Un torneo che si annuncia incredibile e che vanterà in campo campioni assoluti come, tra gli altri, Rory McIlroy e Matt Fitzpatrick. Quando manca ormai un anno alla Ryder Cup 2023, che per la prima volta si giocherà in Italia e sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club, questi sono i risultati di un lavoro incredibile, che parte da lontano”.

Stati Uniti al terzo posto - Gli Stati Uniti, che erano tra le compagini favorite e che detengono il record di titoli con 15 (e per nove volte runner up), hanno occupato con 545 (-27) colpi la terza posizione per la terza volta nella storia precedendo la Norvegia, quarta con 547 (-25) dopo una buona rimonta. Quindi Spagna (549, -23), Francia (551, -21) e Giappone (552, -20), che ha ceduto dopo i primi due round da leader.

Nella classifica individuale successo dello svedese Tobias Jonsson con 269 (-17) colpi che ha superato di misura il giapponese Taiga Semikawa (270, -16). In terza posizione con 271 (-15) lo statunitense Austin Greaser e in quarta con 272 (-14) Filippo Celli (67 GN 65 SN 70 SN 70 GN) insieme all’austriaco Maximilian Steinlechner e allo spagnolo David Puig. All’11° posto con 275 (-11, 68 GN 70 SN 69 SN 68 GN) Pietro Bovari e al 15° con 276 (-10, 68 GN 69 SN 74 SN 65 GN) Marco Florioli.

In questa eccellente performance la squadra azzurra è stata assistita da Matteo Delpodio, Direttore Tecnico Squadre Nazionali e Capitano, Alberto Binaghi, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Dilettanti Maschile, Giovanni Gaudioso, Vice Commissario Tecnico, e Massimo Messina, Preparatore Atletico e Nutrizionista.

 

TERZO GIRO - L’Italia (Pietro Bovari, Filippo Celli, Marco Florioli) è rimasta al secondo posto con 408 (-22, 135 GN 134 SN 139 SN) colpi e competerà per il titolo nel giro finale del World Amateur Team Championship/Eisenhower Trophy, ossia il Campionato del Mondo a Squadre maschile.

Nel torneo che si sta svolgendo sui percorsi del Le Golf National (Albatross Course, par 71), a Guyancourt, e del Golf de Saint-Nom-La-Brèteche (par 72), nella città da cui questo club prende il nome, nei pressi di Parigi in Francia, gli azzurri, affiancati da Giappone e Stati Uniti, dopo 54 buche rendono un colpo al team della Svezia, nuovo leader con 407 (-23, 137 SN 140 GN 130 SN). Tutte le compagini della parte alta della classifica hanno girato al Golf de Saint-Nom-La-Brèteche in cui i nordici, risaliti dall’undicesima posizione, hanno fatto registrare con 130 (-14) il miglior parziale di giornata grazie a Tobias Jonsson (64, -8) e a Ludvig Aberg (66, -6) e scartando il 70 (-2) di Adam Wallin.

L’Italia ha messo insieme 139 (-5) colpi con Pietro Bovari (69, -3, un eagle, cinque birdie, quattro bogey) e con Filippo Celli (70, -2, sei birdie, quattro bogey), mentre Marco Florioli ha girato in 74 (+2, due birdie, quattro bogey). Ha ceduto il Giappone, in vetta per due turni, che non è andato oltre il 144 del par. Ha tenuto Taiga Semikawa (69, -3), ma è stato insufficiente l’apporto di Keita Nakajima (75, +3) e di Kohei Okada (76, +4). Quanto agli Stati Uniti hanno risalito la graduatoria di due gradini, mentre ne ha discesi due la Francia, quinta con 409 (-21), che sarà comunque in contesa per il successo come la Spagna, sesta con 411 (-19) e la Norvegia, settima con 412 (-18), Poche chances per Argentina (413, -17) e Galles (415, -15). La Danimarca, campione in carica, è 17ª con 422 (-8)

Nella classifica individuale è rimasto al vertice con 197 (-18) Taiga Semikawa e ha conservato la seconda posizione Filippo Celli con 202 (-13). In terza con 203 (-12) Tobias Jonsson e il gallese Archie Davis e in quinta con 204 (-11) Ludvig Aberg, lo spagnolo David Puig, il francese Tom Vaillant (due successi in stagione tra i pro dell’Alps Tour), e gli statunitensi Michael Thorbjornsen e Austin Greaser. Bovari è 16° con 207 (-8) e Florioli 29° con 211 (-4).

Assistono il team azzurro Matteo Delpodio, Direttore Tecnico Squadre Nazionali e Capitano, Alberto Binaghi, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Dilettanti Maschile, Giovanni Gaudioso, Vice Commissario Tecnico, e Massimo Messina, Preparatore Atletico e Nutrizionista.

 

SECONDO GIRO - L’Italia (Pietro Bovari, Filippo Celli, Marco Florioli) è salita del terzo al secondo posto con 269 (-17, 135 GN 134 SN) colpi offrendo un’ottima prestazione anche nel secondo giro del World Amateur Team Championship/Eisenhower Trophy, ossia il Campionato del Mondo a Squadre maschile che si sta svolgendo sui percorsi del Le Golf National (Albatross Course, par 71), a Guyancourt, e del Golf de Saint-Nom-La-Brèteche (par 72), nella città da cui questo club prende il nome, nei pressi di Parigi in Francia.

Gli azzurri hanno ridotto da sette a cinque i colpi di divario dal Giappone, che ha mantenuto la leadership con 264 (-22, 130 SN, 134 GN). Ancora una volta trai nipponici, che hanno giocato a Le Golf National, il migliore è stato Taiga Semikawa, che dopo il 63 (-9) iniziale ha segnato un 65 (-6) a cui si è aggiunto il parziale di 69 (-2) di Keita Nakajima, mentre non è servito il 70 (-1) di Kohei Okada. Per gli azzurri, che hanno girato al Saint-Nom-La-Brèteche, un tracciato più corto dell’altro, con green molto difficili e con pendenze accentuate, hanno firmato il 134 (-10) di giornata Filippo Celli con un 65 (-7, un eagle, sei birdie, un bogey) e Marco Florioli con 69 colpi (-3, tre birdie senza bogey), ma anche Pietro Bovari si è espresso bene con un 70 (-2, tre birdie, un bogey) pure se non entrato nel conto. Nel primo round, a Le Golf National, il 67 (-4) di Celli, e i 68 (-3) di Florioli e Bovari.

E’ rimasta al terzo posto la Francia con 270 (-16), si è portato dal quinto al quarto il team degli Stati Uniti con 271 (-15) ed è scivolata dal secondo al quinto la Spagna con 273 (-13), affiancata dalla Norvegia. Al settimo con 276 (-10) Australia, Canada, Germania e Galles. Praticamente impossibile per la Danimarca, 23ª con 284 (-2), difendere il titolo.

Nella classifica individuale Filippo Celli si è portato dall’ottavo al secondo posto con 132 (-11), dove ha la compagnia dello spagnolo David Puig, alle spalle di Taiga Semikawa, che ha mantenuto il comando con 128 (-15). In quarta posizione con 134 (-9) il francese Tom Vaillant (due titoli quest’anno tra i pro dell’Alps Tour) e il gallese Archie Davies, in 11ª con 137 (-6) Marco Florioli e in 17ª con 138 (-5) Pietro Bovari.

Assistono il team azzurro Matteo Delpodio, Direttore Tecnico Squadre Nazionali e Capitano, Alberto Binaghi, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Dilettanti Maschile, Giovanni Gaudioso, Vice Commissario Tecnico, e Massimo Messina, Preparatore Atletico e Nutrizionista.

PRIMO GIRO - Ottima partenza dell’Italia (Pietro Bovari, Filippo Celli, Marco Florioli), terza con “meno 7” colpi, nella 32ª edizione del World Amateur Team Championship/Eisenhower Trophy, ossia il Campionato del Mondo a Squadre maschile, iniziato sugli stessi percorsi che hanno ospitato la scorsa settimana il campionato femminile, ossia Le Golf National (Albatross Course, par 71), il circolo dove si è svolta nel 2018 la Ryder Cup, a Guyancourt, e il Golf de Saint-Nom-La-Brèteche (par 72), nella città da cui questo club prende il nome, nei pressi di Parigi in Francia. Nella classifica si fa riferimento al par essendo differente quello dei due tracciati in cui si sono esibite le 71 compagini in campo.

Grande prestazione del Giappone che ha preso il comando con “meno 14” (130 sul Golf de Saint-Nom-La-Brèteche con Taiga Semikawa, 63, -9, Kohei Okada, 67, -5, e Keita Nakajima, 72, par) e ha distanziato di sei colpi la Spagna (meno 8, SN 136 colpi). Gli azzurri, che hanno girato a Le Golf Nazional, uno dei migliori tracciati d’Europa, ottimamente preparato e molto tecnico, hanno la compagnia di Francia e Germania (135 sullo stesso tracciato) e di Austria, Svezia e Svizzera (137 al SN). In nona posizione con “meno 6” Inghilterra e Stati Uniti (136, entrambe al GN). In ritardo i campioni uscenti della Danimarca, 24.i con “meno 1” (141 GN).

Per gli italiani Filippo Celli ha realizzato un 67 (-4) con sei birdie e due bogey, Florioli e Bovari un 68 (-3), entrambi con quattro birdie e un bogey, con il lusso di aver dovuto scartarne uno perché per la graduatoria vengono presi in considerazione due score su tre giornalieri.

Nella classifica individuale è al vertice Taiga Semikawa (63, -9 SN) seguito con “meno 6” dal tedesco Jonas Baumgartner e dal gallese Archie Davies (65, GN) e dallo spagnolo David Puig e dallo svizzero Cedric Gugler (66, SN). All’ottavo posto Celli e al dodicesimo Florioli e Bovari. Accompagnano la compagine italiana Matteo Delpodio, Direttore Tecnico Squadre Nazionali e Capitano, Alberto Binaghi, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Dilettanti Maschile, Giovanni Gaudioso, Vice Commissario Tecnico, e Massimo Messina, Preparatore Atletico e Nutrizionista.

 

LA VIGILIA - Pietro Bovari, Filippo Celli e Marco Florioli difendono i colori azzurri nella 32ª edizione del World Amateur Team Championship/Eisenhower Trophy, ossia il Campionato del Mondo a squadre maschile, che si disputa sugli stessi percorsi che hanno ospitato la scorsa settimana il campionato femminile, ossia Le Golf National (Albatross Course), il circolo dove si è svolta nel 2018 la Ryder Cup, a Guyancourt, e il Golf de Saint-Nom-La-Brèteche (par 72), nella città da cui questo club prende il nome, nei pressi di Parigi in Francia.

Nell’evento nato nel 1958, difende il titolo la Danimarca, che si è imposta nel 2018 in Irlanda, con i gemelli Rasmus e Nicolai Hojgaard e con John Axelsen, davanti agli Stati Uniti e alla Spagna, mentre nel 2020 non si è giocato a causa della pandemia. Impresa difficile la replica per i danesi in un contesto in cui, tra le 72 nazioni partecipanti, recitano il ruolo di grandi favoriti proprio gli statunitensi, che hanno già vinto la gara 15 volte e che sono saliti sul podio complessivamente in 26 occasioni, avendo ottenuto anche nove secondi posti e due terzi. A distanza siderale, con soli quattro successi, le altre due plurivittoriose, l’Australia e la Gran Bretagna & Irlanda che si è imposta l’ultima volta nel 1998 e che da tempo schiera le quattro nazioni separatamente. Seguono otto Paesi con una vittoria.

Numerose comunque le compagini che proveranno a rendere la vita difficile agli Stati Uniti tra le quali ricordiamo la stessa Australia, l’Inghilterra, la Spagna, la Svezia, il Sudafrica e le formazioni orientali della Corea, di Taiwan, della Thailandia e del Giappone. Merita attenzione la Francia, sia perché gioca in casa sia perché schiera tre elementi che stanno facendo ottime cose tra i professionisti dell’Alps Tour: Tom Vaillant (due titoli), Julien Sale e Martin Couvra. Gli azzurri hanno le carte in regola per ben figurare con l’esperienza di Pietro Bovari, con Filippo Celli, campione europeo e che ha conseguito la Silver Medal quale miglior dilettante al The Open, e con la freschezza di Marco Florioli.

L’Italia ha ottenuto in Irlanda il quinto posto con Giovanni Manzoni, Stefano Mazzoli e con Lorenzo Scalise, secondo miglior risultato di sempre dopo due quarti posti. Li hanno siglati nel 2004 i fratelli Francesco ed Edoardo Molinari e Matteo Delpodio a Portorico e nel 2008 Nino Bertasio, Andrea Pavan e Federico Colombo in Australia.

Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno, con formula stroke play e con i concorrenti che si alterneranno sui due tracciati. Per la classifica conteranno i due migliori score giornalieri su tre.

Accompagnano la compagine italiana Matteo Delpodio, Direttore Tecnico Squadre Nazionali e Capitano, Alberto Binaghi, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Dilettanti Maschile, Giovanni Gaudioso, Vice Commissario Tecnico, e Massimo Messina, Preparatore Atletico e Nutrizionista.

 

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