Per l’ottava volta il Reply Italian International Under 16 Championship Teodoro Soldati Trophy parla italiano e a firmare la 15esima edizione è stato il figlio d’arte Giovanni Binaghi.
Le ultime 36 buche, condensate in una giornata, hanno confermato il consueto alternarsi di situazioni ed emozioni e il percorso del GC Biella “Le Betulle” con le sue insidie ha messo in risalto le inevitabili insicurezze dei giovani talenti.
Binaghi, partito al mattino senza pressioni dal 9° posto, però è stato il più bravo a superare i momenti difficili lanciandosi nel gran finale con un ottimo score di 68 (-5 con 6 biridie e 1 solo bogey alla buca 18) nel terzo giro che l’ha portato al comando. A quel punto, mentre gli avversari diretti hanno iniziato a perdere colpi, Giovanni, assecondando il suo gioco potente, ha chiuso le buche finali in perfetto par per una carta totale di 288 (71 76 68 73, -4). Decisivi per il quindicenne portacolori di Monticello i birdie alle buche 7, 9 (senza toccare fairway) e 11, ma più di tutto il par salvato alla 17 imbucando un putt di 2 metri dopo aver sbagliato a sinistra il tee-shot.
<<Sono felice, oggi ho giocato veramente bene soprattutto nel terzo giro, poi nel quarto ho cercato di gestire la situazione – ha detto a fine gara Giovanni che è allenato da papà Alberto ex pro e tecnico della nazionale -. Non è semplice tenere la concentrazione per 36 buche ma ho mantenuto una buona regolarità da tee a green. Mi è venuta un po’ di tensione alla buca 14 dopo il bogey, ma ho reagito, decisivi sicuramente il birdie della 9 senza toccare la pista e il par salvato alla 17. Voglio dedicare questa vittoria alla mia famiglia e a Teodoro Soldati. Obiettivi futuri? A breve termine proseguire la stagione con i campionati a squadre, tra qualche anno continuare il gioco e gli studi in un’università americana>>
Alle spalle dell’azzurro al 2° posto con 290 (73 76 72 69, -2) è spuntato dalle retrovie lo svizzero dello Golf Club Zürichsee Fridolin Julian Michel. Un colpo dietro in terza posizione con 291 (71 78 74 68, -1) l’inglese Monty Holcombe il migliore nel round finale. Appaiati sempre con 291 il ceco Jakub Janda (69 75 76 71) e l’olandese Denny Kloeth (75 68 74 74). Sesti e delusi con 293 (+1) gli italiani Bruno Frontero (Royal Park) e Federico Randazzo (Il Picciolo) che avevano iniziato la giornata rispettivamente al primo e secondo posto. Ottavi con 295 (+3) il n° 1 sudafricano Janko Van Der Merwe e Giorgio Celani (Olgiata) anche lui calato nel finale.
Tra gli italiani che avevano passato il taglio (fissato a +6) da segnalare Giacamo Camocardi 14° con 298 (+6), Lapo Francesco Bisazza 17° con 299 (+7), Edoardo Straulino e Biagio Andrea Gagliardi 20esimi con 300 (+8).
ll Nations’Trophy è stato vinto da Italia 2 (Frontero, Celani e Rimauro) con 282 punti, seguito da Italia 1 (Binaghi, Gagliardi e Manassero) con 290 e dalla Rep. Ceca con 292 punti.
Dopo due anni forzatamente condizionati dalla pandemia la manifestazione è ritornata sui numeri record del 2019 e ai nastri di partenza si sono presentati 144 giocatori (per oltre 170 richieste) in rappresentanza di 20 nazioni (Italia, Sudafrica, Norvegia, Olanda, Svizzera, Inghilterra, Belgio, Rep. Ceca, Danimarca, Slovacchia, Germania, Francia, Liechtenstein, Galles, Svezia, Irlanda, Finlandia, Slovenia, Scozia e Austria).
Il Reply Italian International Under 16 Championship, che è valido per il World Amateur Golf Ranking e per l’EGA European Men’s Amateur Ranking, si è costruito negli anni una solida tradizione di rivelatore di nuovi talenti, e la lista di chi è passato da questa gara per poi spiccare il volo nei tour professionistici si allunga anno dopo anno. Tanto per citare i più noti: Matteo Manassero, Renato Paratore, Haydn Porteous, Thomas Pieters, Matthew Fitzpatrick, Brandon Stone, Paul Dunne, Thomas Detry, Guido Migliozzi, Zander Lombard, Kristoffer Reitan, Matthias Schwab, Marcus Kinhult e buon ultimo Thriston Lawrence che ha appena vinto l’Omega European Masters a Crans Montana.
Durante la premiazione è intervenuta la famiglia di Teodoro Soldati, giovane promessa del golf azzurro scomparso nel luglio del 2015 a cui è dedicata la manifestazione.
Partner dell'evento è stato Reply, multinazionale leader sui nuovi canali di comunicazione e i media digitali.
SECONDA GIORNATA - Dopo le prime due giornate della 15esima edizione del Reply Italian International Under 16 Championship Teodoro Soldati Trophy arrivano i primi verdetti che vedono l’Italia grande protagonista con la vittoria nel Nations’Trophy e un tris di azzurrini al comando della gara, pronti a dare l’assalto al titolo nelle 36 buche finali di domani.
I green ammorbiditi dalla pioggia notturna e il rough quasi inesistente hanno reso il percorso del GC Biella “Le Betulle” forse un po’ più semplice del solito, ma la prova fornita da Bruno Frontero nel secondo giro è stata eccellente, come lo score di 70 (-3), che lo fa salire al primo posto con una carta totale di 140 (-6). Per Bruno, che ha iniziato a giocare a 5 anni inseguendo papà sui fairway di Sanremo, ben 6 birdie e 3 bogey con la soddisfazione di iniziare la giornata conclusiva da leader: <<Oggi ho avuto buone sensazioni e sono riuscito a chiudere un bel giro senza errori particolari – spiega il portacolori del Royal Park -. Cerco di rispettare il campo il più possibile perché Le Betulle è un percorso che se sbagli ti punisce immediatamente. Obiettivo? All’inizio era quello di passare il taglio giocando con umiltà, domani cercherò di ragionare colpo su colpo. Sono sanremese ma mi alleno a Torino e sono seguito dal maestro Giacomo Gandelli e dallo staff del Royal dove mi trovo molto bene>>.
Appaiati al 2° posto con 142 (-4) il romano Giorgio Celani (Olgiata) e il siciliano Federico Randazzo (Il Picciolo). Per Celani, che con Frontero faceva parte del team Italia 2 vincitore del trofeo a squadre, un bel 70 (-3) di giornata (con 4 birdie e 1 bogey). Per Randazzo, capoclassifica dopo il round inaugurale, una giornata in controllo con uno score in perfetto par (73) grazie a 3 birdie e 3 bogey.
Al 4° posto con 143 (-3) l’olandese Denny Kloeth che con 68 ha realizzato finora il migliore score del torneo. Per Kloeth, che in stagione ha vinto il qualificato European Young Masters in Finlandia, oggi ben 7 birdie, 4 bogey e 1 eagle all’iconica buca 16.
In difficoltà l’altro leader di ieri il ceco Jakub Janda, che con 144 (-2) è sceso al 5° posto dopo un giro chiuso in 75 (+3, con 2 birdie, 2 bogey e un brutto doppio bogey alla buca 9).
Tiene sotto il par al 6° posto il francese Ilan Soave-Marabanian con 145 (-1). Seguito con 146 (par) in 7a posizione dall’austriaco Thomas Austin e dal migliore dei sudafricani Fabrizio De Abreu. Perde posizioni Giovanni Binaghi (Monticello) 9° con 147 (+1, 71 76). Nei top ten con 148 (+2) Luca Rimauro, Filippo Marchi, l’irlandese Fionn Dobbin, lo svizzero Ben Steinmann e il n° 1 sudafricano Janko Van Der Merwe.
Tra gli altri azzurri che passano il taglio da segnalare anche Alfredo Migliorini e Andrea Artusini con 149 (+3), Paolo Perrino, Biagio Andrea Gagliardi, Lapo Francesco Bisazza e Diego Emanuele Danzi con 150 (+4).
ll Nations’Trophy come detto è stato dominato da Italia 2 (Frontero, Celani e Rimauro) con 282 punti, seguito da Italia 1 (Binaghi, Gagliardi e Manassero) con 290 e dalla Rep. Ceca con 292 punti.
Domani sono previste le ultime 36 buche (con in campo i 45 giocatori che hanno superato il taglio fissato a +6) dove come da tradizione non sono da escludere i consueti colpi di scena. Si inizierà con partenze da due sui tees delle buche 1 e 10 dalle ore 7 per il 3° giro, con i migliori che scatteranno dalla 1 tra le 8,03/8,39. A seguire dalle 11,30 partirà il 4° e ultimo round con i migliori che si contenderanno il titolo in azione tra le 12,33/13,09. La premiazione si svolgerà intorno alle 18.
Dopo due anni forzatamente condizionati dalla pandemia la manifestazione è ritornata sui numeri record del 2019 e ai nastri di partenza si sono presentati 144 giocatori (per oltre 170 richieste) in rappresentanza di 20 nazioni (Italia, Sudafrica, Norvegia, Olanda, Svizzera, Inghilterra, Belgio, Rep. Ceca, Danimarca, Slovacchia, Germania, Francia, Liechtenstein, Galles, Svezia, Irlanda, Finlandia, Slovenia, Scozia e Austria).
Il Reply Italian International Under 16 Championship, che è valido per il World Amateur Golf Ranking e per l’EGA European Men’s Amateur Ranking, si è costruito negli anni una solida tradizione di rivelatore di nuovi talenti, e la lista di chi è passato da questa gara per poi spiccare il volo nei tour professionistici si allunga anno dopo anno. Tanto per citare i più noti: Matteo Manassero, Renato Paratore, Haydn Porteous, Thomas Pieters, Matthew Fitzpatrick, Brandon Stone, Paul Dunne, Thomas Detry, Guido Migliozzi, Zander Lombard, Kristoffer Reitan, Matthias Schwab, Marcus Kinhult e buon ultimo Thriston Lawrence che ha appena vinto l’Omega European Masters a Crans Montana.
Il Campionato è dedicato a Teodoro Soldati, giovane promessa del golf azzurro scomparso nel luglio del 2015.
Partner dell'evento è Reply, multinazionale leader sui nuovi canali di comunicazione e i media digitali.
Ricordiamo che l'accesso del pubblico è libero. Gli orari e le classifiche sono consultabili su www.federgolf.it e www.golfclubbiella.it. dove è anche possibile seguire l'evoluzione della competizione grazie al live scoring.
PRIMA GIORNATA - Alle 7,30 il drive dell’olandese Ian Groenendijk ha aperto ufficialmente la 15esima edizione del Reply Italian International Under 16 Championship Teodoro Soldati Trophy che cerca l’erede di uno dei tanti giovani passati dagli insidiosi green del Golf Club Biella “Le Betulle” per diventare stelle del golf mondiale.
Al termine della prima giornata guidano la classifica con lo score di 69 (-4) l’azzurro Federico Randazzo e uno dei favoriti della vigilia il ceco Jakub Janda (handicap -5.4). Filippo, che veste i colori del Golf Picciolo in Sicilia, ha portato a termine un giro di grande solidità con ben 6 birdie e soli 2 bogey nei par 3 delle buche 5 e 10: <<Oggi ho giocato molto bene e spero di confermarmi domani – ha detto l’allievo di Giuseppe Marra -. Ho trovato il campo più semplice rispetto allo scorso anno quando purtroppo non avevo passato il taglio>>.
Jacub, partito dal tee della buca 10 con un mix di potenza e precisione, ha chiuso con lo score di 69 (-4) con birdie alle buche 11, 15, 17, 4 e 7 e un solo bogey alla 1 (con 3 putt). <<Sono felice, ho giocato bene, è stato un buon esordio>>, ha detto telegrafico alla fine Janda che ha 16 anni, è tesserato per il club Mannheim-Viernheim e in stagione ha già vinto lo Sloveniain International Junior Championships e la Czech Extra League.
Ottima prova di Bruno Frontero (Royal Park) che con 70 (-3) insegue al 3° posto i leader di un solo colpo: <<Sono contento del mio gioco in un campo che patisco – ha spiegato il portacolori del Royal Park -, a parte qualche “cavolata”, in particolare al par 3 della buca 5 dove ho fatto doppio bogey, è stato un buon giro con 6 birdie>>. Bene anche il suo compagno di squadra Giovanni Binaghi (Monticello) che ha consegnato una carta di 71 (-2) per piazzarsi in quarta posizione: <<Sono moderatamente soddisfatto – ha detto l’allievo di papà Alberto -, comunque ho iniziato e finito bene con birdies alle prime (buche 10 e 11 ndr) e ultime due buche (buche 8 e 9 ndr)>>. Appaiati al 4° posto anche l’inlgese Monty Holcombe e il migliore dei sudafricani Fabrizio De Abreu. Bravi il norvegese Christian Hansen, il francese Ilan Soave-Marabanian e il danese Emil Boerrestad Herstad che sono stati i migliori delle partenze del mattino con 72 (-1) piazzandosi al 7° posto in compagnia dello svizzero Ben Steinmann e del romano Giorgio Celani (Olgiata).
Ha chiuso in par (73) al 12° posto anche il quartetto di azzurrini composto da Giovanni Baldioli, Lapo Francesco Bisazza, Biagio Andrea Gagliardi e Filippo Marchi. Solo 21° il n° 1 sudafricano Janko Van Der Merwe con 75 (+2).
Domani sarà già una giornata decisiva con l’assegnazione del Nations’Trophy (guida la classifica con 142 punti Italia 2 con Frontero, Celani, Rimauro, seguita a 2 punti da Italia 1 con Binaghi, Gagliardi e Manassero e a 3 dalla Rep. Ceca) e il taglio che promuoverà i primi 42 della classifica (più gli eventuali pari merito alle ultime 36 buche). Le partenze saranno si invertiranno rispetto a oggi con i migliori per handicap (gli stranieri) e per ordine di merito (gli italiani) subito in campo dal mattino presto sul tee della buca 1.
Dopo due anni forzatamente condizionati dalla pandemia la manifestazione è ritornata sui numeri record del 2019 e ai nastri di partenza si sono presentati 144 giocatori (per oltre 170 richieste) in rappresentanza di 20 nazioni (Italia, Sudafrica, Norvegia, Olanda, Svizzera, Inghilterra, Belgio, Rep. Ceca, Danimarca, Slovacchia, Germania, Francia, Liechtenstein, Galles, Svezia, Irlanda, Finlandia, Slovenia, Scozia e Austria).
Il Reply Italian International Under 16 Championship, che è valido per il World Amateur Golf Ranking e per l’EGA European Men’s Amateur Ranking, si è costruito negli anni una solida tradizione di rivelatore di nuovi talenti, e la lista di chi è passato da questa gara per poi spiccare il volo nei tour professionistici si allunga anno dopo anno. Tanto per citare i più noti: Matteo Manassero, Renato Paratore, Haydn Porteous, Thomas Pieters, Matthew Fitzpatrick, Brandon Stone, Paul Dunne, Thomas Detry, Guido Migliozzi, Zander Lombard, Kristoffer Reitan, Matthias Schwab, Marcus Kinhult e buon ultimo Thriston Lawrence che ha appena vinto l’Omega European Masters a Crans Montana.
Il Campionato è dedicato a Teodoro Soldati, giovane promessa del golf azzurro scomparso nel luglio del 2015.
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Ricordiamo che l'accesso del pubblico è libero. Gli orari e le classifiche sono consultabili su www.federgolf.it e www.golfclubbiella.it. dove è anche possibile seguire l'evoluzione della competizione grazie al live scoring.
LA VIGILIA - È ai nastri di partenza la 15ª edizione del Reply Italian International Under 16 Championship/Teodoro Soldati Trophy, da anni una passerella per giovani talenti del golf provenienti da varie nazioni, in programma da mercoledì 31 agosto a venerdì 2 settembre sul percorso del Golf Club Biella Le Betulle, a Magnano (BI).
Dopo due anni in cui la pandemia ha prima portato all’annullamento del torneo nel 2020 e a una riduzione della presenza straniera nel 2021 si torna praticamente alla normalità con la presenza di 144 atleti al via in rappresentanza di 20 Paesi, a un passo dal record del 2019 quando furono 21. In campo giocatori di Italia, Sudafrica, Norvegia, Olanda, Svizzera, Inghilterra, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Slovacchia, Germania, Francia, Liechtenstein, Galles, Svezia, Irlanda, Finlandia, Slovenia, Scozia e Austria.
Lo scorso anno il torneo è stato vinto da Michele Ferrero che ha firmato il settimo successo degli italiani, i quali comunque sono stati quasi sempre protagonisti e che proveranno ad esserlo anche in questa occasione. Nel field Giovanni Binaghi (Monticello), Biagio Andrea Gagliardi (Olgiata), Giovanni Manassero (Verona), Bruno Frontero (Royal Park I Roveri), Giorgio Celani (Olgiata). Luca Rimauro (Castelfalfi), Filippo Marchi (Olgiata), Mattia D'Errico (Matilde Golf) e Giovanni Bernardi (Monticello), ma ce ne sono tanti altri in grado di dire la loro.
Tra gli stranieri spicca il ritorno dopo due anni di assenza dei giocatori sudafricani che proveranno ad andare a caccia del quarto titolo, in particolare con Marno Lange e con Janko Van Der Merwe, seguendo le orme di Haydn Porteous (a segno nel 2008), Martin Vorster (2017) e di Amilkar Bhana (2019). Meritano attenzione, tra gli altri, gli inglesi Daniel Hayes e Ashley Millington, gli irlandesi Sean Keeling e Evan Monaghan, i cechi Matous Zach e Jakub Janda e gli olandesi Bjorn Driessen e Denny Kloeth.
Al Reply Italian International Under 16 Championship, valido per il World Amateur Golf Ranking e per l’EGA European Men’s Amateur Ranking, hanno partecipato nel tempo tanti ragazzi che ora sono validi professionisti quali, ad esempio, Matteo Manassero, Renato Paratore, Guido Migliozzi, i sudafricani Brandon Stone e il citato Haydn Porteous, i belgi Thomas Pieters, e Thomas Detry, l’inglese Matthew Fitzpatrick, vincitore di un major (US Open, 2022), l’austriaco Matthias Schwab e lo svedese Marcus Kinhult, per ricordarne alcuni.
Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche con formula stroke play. Dopo 36 il taglio lascerà in gara 42 concorrenti che disputeranno le ultime 36 buche nella stessa terza e ultima giornata. In palio anche il Nations Trophy, che verrà assegnato dopo il secondo giro. Per la classifica saranno validi due risultati su tre giornalieri di ciascuna squadra.
La manifestazione è dedicata a Teodoro Soldati, giovane promessa del golf azzurro tragicamente scomparso nel luglio del 2015. Teodoro era molto legato ai campionati avendoli giocati ben quattro volte, migliorando di anno in anno la sua prestazione sino a raggiungere il podio nel 2013 (terzo) e il successo nel 2014 con una performance che non lasciò spazio agli avversari. Partner dell'evento è Reply, multinazionale leader sui nuovi canali di comunicazione e i media digitali.
Numero 3 al mondo, emblema del team Europe in Ryder Cup, fuoriclasse del green. Rory McIlroy sarà una delle stelle più attese del DS Automobiles 79° Open d’Italia, tra gli eventi di punta del DP World Tour in programma dal 15 al 18 settembre (ad anticipare la competizione sarà, mercoledì 14, la Rolex Pro-Am) sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma). Nella casa della Ryder Cup 2023, che per il secondo anno consecutivo ospiterà l’evento, il nordirlandese – reduce dal terzo trionfo in FedEx Cup, impresa mai riuscita prima a nessuno, neanche a Tiger Woods - è pronto a illuminare la scena. Ex numero 1 del world ranking, all’attivo vanta 14 vittorie (in 226 apparizioni) sul DP World Tour (cifra comprensiva di 4 Major e 3 WGC). Incoronato tre anni fa come miglior giocatore del PGA Tour nel periodo 2010-2019, ha già fatto parte per sei volte (2010, 2012, 2014, 2016, 2018 e 2021) del team Europe in Ryder Cup (il bilancio è di 4 successi e 2 sconfitte).
Nato a Holywood il 4 maggio del 1989, è passato al professionismo nel settembre 2007 dopo una carriera super da dilettante in cui spicca anche un exploit in Italia (nel 2006), al Golf Club Biella Le Betulle, in Piemonte, nell’European Amateur Championship (conquistato quest’anno in Spagna dall’azzurro Filippo Celli che ha come suo idolo proprio McIlroy). Vincitore per tre volte della FedEx Cup (2016, 2019, 2022), ad Atlanta ha superato Scottie Scheffler, leader del world ranking, conquistando il super jackpot di 18 milioni di dollari. Nel palmarès annovera, tra gli altri, pure 22 successi sul PGA Tour (compresi i 4 Major e i 3 WGC). Attualmente primo nel DP World Tour Rankings, ha fatto suo l’ordine di merito del massimo circuito continentale tre volte (2012, 2014 e 2015). E ora, per la prima volta nella sua carriera, giocherà l’Open d’Italia. Una grande soddisfazione per la FIG, che ha il supporto dell’official advisor Infront.
Carismatico, trascinatore in campo e fuori, arriverà nella Città Eterna per inseguire il successo e studiare da vicino il Marco Simone Golf & Country Club in attesa della super sfida del prossimo anno tra Vecchio Continente e Usa.
Quello di McIlroy è solo il primo grande nome di un field pronto a riservare altre sorprese. Con il DS Automobiles 79° Open d’Italia che promette spettacolo.
Le dichiarazioni
Rory McIlroy – “Non vedo l’ora di disputare l’Open d’Italia e di arrivare a Roma, una città ricca di storia così come storico è questo evento che giocherò per la prima volta. Ho sentito e visto che i fan sono molto appassionati, ho voglia di scendere in campo e vivere una nuova sfida”.
Franco Chimenti, Presidente della FIG – “Siamo entusiasti e orgogliosi di poter annunciare la presenza in campo di un campionissimo come Rory McIlroy. Impreziosirà un field di altissimo livello e tutti gli appassionati potranno guardare da vicino le sue prodezze. E’ solo il primo top player di un torneo attesissimo che rappresenterà un grande spettacolo. Altre sorprese arriveranno infatti nei prossimi giorni. Per i big in gara si tratterà anche di un’occasione per ammirare il percorso del Marco Simone che tra poco più di un anno ospiterà la Ryder Cup, un evento globale, stratosferico, che porterà grandi benefici all’Italia e a Roma”.
DS Automobiles 79° Open d’Italia, il 6 settembre al Salone d’Onore del CONI la conferenza stampa di presentazione dell’evento – Il 6 settembre alle ore 11:00 è in programma, al Salone d’Onore del CONI, la conferenza stampa di presentazione del DS Automobiles 79° Open d’Italia dove saranno svelate tutte le novità di un appuntamento che si annuncia imperdibile.
I Partner – Il DS Automobiles 79° Open d’Italia, con il Patrocinio di Regione Lazio, del Comune di Roma, del Comune di Guidonia Montecelio e del CONI, ha il supporto di: DS Automobiles (Title Sponsor), Rolex (Main Sponsor e Title Sponsor della Pro Am), Regione Lazio (Main Partner Istituzionale), Fideuram (Official Bank), Dp World (Official Sponsor), Fortinet (Official Sponsor), Fly Emirates (Official Sponsor), Kappa (Technical Sponsor), Acqua San Bernardo (Official Supplier), Rinascente (Official Supplier), Bisol 1542 (Official Sparkling Wine), Posteassicura (Official Supplier), Costa Crociere (Official Supplier), Hilton (Official Supplier), Faema (Official Supplier), Sharp (Technical Supplier), Deloitte (Official Supplier), Titleist (Technical Supplier), RDS (Radio Ufficiale), Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Infront (Official Advisor).
La formazione del Continent of Europe, della quale ha fatto parte per la seconda volta consecutiva Marco Florioli, ha battuto per 13,5 a 11,5 quella della Gran Bretagna & Irlanda nella 54ª edizione del Jacques Léglise Trophy, gara a livello di Under 18 con compagini di nove elementi, disputata sul percorso del Blairgowrie Golf Club, a Blairgowrie in Scozia.
E’ la terza vittoria consecutiva dei ragazzi nelle tre occasioni sempre affidati al francese Joachim Fourquet e complessivamente la quinta negli ultimi sei match, ma il bilancio rimane comunque molto favorevole ai britannici con 39 vittorie contro 15.
Florioli ha portato alla causa della formazione continentale 1,5 punti. Nei doppi ha giocato insieme al francese Oihan Guillamoundeguy e i due hanno prima superato per 5&4 Josh Hill (Ing) e Oliver Mukherjee (Sco) e poi hanno ceduto contro gli inglesi Tyler Weaver e Harley Smith per 2&1. Nel singolo l’azzurro ha pareggiato contro Weaver, recuperando un 2 down nelle ultime quattro buche, quindi ha lasciato strada per 3/1 all’inglese Dylan Shaw-Radford.
L’incontro si è dipanato su due giornate con quattro foursome al mattino e con singoli nel pomeriggio, prima otto e poi nove. Nella prima giornata c’è stata parità nei doppi (2-2) e prevalenza continentale nei singoli (5.5-2.5) per un totale di 7.5 a 4,5. GB&I ha tentato il recupero nella seconda sessione di foursome, con un parziale di 3 a 1, ma il Resto d’Europa ha nuovamente ribadito la superiorità individuale con un 5-4 che ha chiuso il match.
Hanno composto il team vincitore, oltre a Florioli, l’olandese Thijmen Batens, il transalpino Oihan Guillamoundeguy, i tedeschi Tom Haberer, Carl Siemens (quattro successi su quattro gare) e Tim Wiedemeyer, lo spagnolo Jorge Siyuan Hao e gli svedesi William Wistrand e Albert Hansson.
La GB&I, condotta dal gallese Chris King, ha opposto tre scozzesi, Connor Graham, Oliver Mukherjee e Niall Shiels Donegal, e sei inglesi, Josh Berry, Josh Hill, Frank Kennedy, Dylan Shaw-Radford, Harley Smith e Tyler Weaver.
LA VIGILIA - Marco Florioli farà parte per il secondo anno consecutivo della selezione del Continent of Europe che sfiderà quella di Gran Bretagna & Irlanda nella 54ª edizione del Jacques Léglise Trophy, gara a livello di Under 18 con compagini di nove elementi, in programma dal 26 al 27 agosto sul percorso del Blairgowrie Golf Club, a Blairgowrie in Scozia.
Insieme all’azzurro saranno nella formazione continentale, guidata per la terza volta consecutiva dal francese Joachim Fourquet, vincente nelle prime due, l’olandese Thijmen Batens, il transalpino Oihan Guillamoundeguy, i tedeschi Tom Haberer, Carl Siemens e Tim Wiedemeyer, lo spagnolo Jorge Siyuan Hao e gli svedesi William Wistrand e Albert Hansson.
Il gallese Chris King, capitano britannico, farà affidamento su tre scozzesi, Connor Graham, Oliver Mukherjee e Niall Shiels Donegal, e su sei inglesi, Josh Berry, Josh Hill, Frank Kennedy, Dylan Shaw-Radford, Harley Smith e Tyler Weaver. Una sorta di ritorno alle origini quando nelle prime nove edizioni del torneo, dal 1958 al 1966, il team si chiamava “England & Scotland” e che non diede spazio agli avversari imponendosi in tutti e nove i confronti.
Con una gran volata finale in 64 (-8) colpi, per uno score di 198 (68 66 64, -18), Jillian Hollis si è liberata delle tre compagne di viaggio che aveva dopo due round e ha vinto il Circling Raven Championship, sul tracciato del Circling Raven Golf Club (par 72) di Worley, nell’Idaho, dove è uscita al taglio Roberta Liti, 68ª con 144 (72 72, par)
Jillian Hollis, 25enne di Rocky River (Ohio), ha firmato il terzo titolo sul circuito segnando nove birdie, contro un bogey, che le hanno permesso di lasciare a due colpi l’australiana Robyn Choi (200, -16). In terza posizione con 202 (-14) Alexa Pano, in quarta con 203 (-13) la tedesca Polly Mack, la coreana Hyo Joon Jang e l’australiana Gabriela Ruffels e in settima con 205 (-11) Jessica Welch, che era alla pari con la vincitrice dopo 36 buche insieme a Robyn Choi e a Hyo Joon Jang.
Jillian Hollis ha percepito un assegno di 30.000 dollari su un montepremi di 200.000 dollari.
SECONDO TITOLO / Roberta Liti, 68ª con 144 (72 72, par), è uscita al taglio per un colpo di troppo nel Circling Raven Championship (Epson Tour) che si sta svolgendo al Circling Raven Golf Club (par 72) di Worley, nell’Idaho. L’azzurra ha raddoppiato il 72 (par iniziale) con comportamento diametralmente opposto sulle due metà del campo con quattro birdie da un lato e con due bogey e un doppio bogey dall’altro.
Quattro atlete al vertice con 134 (-10). Jessica Welch (69 65), Jillian Hollis (68 66), l’australiana Robyn Choi (68 66) e la coreana Hyo Joon Jang (67 67) e altre due australiane al quinto posto con 135 (-9), Grace Kim e Gabriela Ruffels. In settima posizione con 136 (-8) la tedesca Polly Mack e la cilena Valentina Haupt. Il montepremi è di 200.000 dollari con prima moneta di 30.000.
PRIMO GIRO - Roberta Liti, 73ª con 72 colpi (par, tre birdie, tre bogey), è in bilico sulla linea del taglio nel Circling Raven Championship (Epson Tour) iniziato al Circling Raven Golf Club (par 72) di Worley, nell’Idaho.
Al comando con 65 (-7) Alisa Rodriguez, la tedesca Polly Mack, la thailandese Pavarisa Yoktuan e la messicana Ana Paula Valdes, quartetto che precede di misura Allie White e le australiane Hira Naveed e Gabriela Ruffels (66, -6). Il montepremi è di 200.000 dollari con prima moneta di 30.000.
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A VIGILIA - L’Epson Tour riparte dal Circling Raven Championship, torneo che andrà in scena sul percorso del Circling Raven Golf Club di Worley, nell’Idaho (Stati Uniti d’America) dal 26 al 28 agosto. Saranno 132 le atlete che parteciperanno all’evento, giunto alla sua seconda edizione, e tra queste sarà presente anche Roberta Liti, alla ricerca di un risultato di prestigio sul secondo circuito statunitense.
Il torneo si giocherà sulla distanza di 54 buche e metterà in palio un montepremi complessivo di 200.000 dollari con prima moneta di 30.000. Oltre a Roberta Liti, nel field ci saranno anche sette delle migliori dieci della ‘money list’: assente la leader Lucy Li (che ha già conquistato la ‘carta’ per giocare sul LPGA Tour 2023 e impegnata questa settimana sul principale circuito femminile statunitense al CP Women’s Open), gli occhi saranno puntati su Xiaowen Yin (seconda), Gabriella Then (quarta), Grace Kim (sesta), Yan Liu (settima), Kiira Riihaijarvi (ottava), Alexa Pano (nona) e Kum-Kang Park (decima).
Ad Atlanta e con una grande rimonta, Rory McIlroy firma l'impresa e conquista per la terza volta in carriera - impresa mai riuscita prima a nessuno - la FedEx Cup.
Nel Tour Championship, ultimo atto dei play-offs del PGA Tour 2021-2022, con un totale di "-21" il nordirlandese ha superato al fotofinish l'americano Scottie Scheffler, numero 1 mondiale, e il sudcoreano Sungjae Im, entrambi 2/i con "-20". Il successo ha fruttato a McIlroy 18 milioni di dollari, permettendogli di festeggiare il 22esimo successo (cifra comprensiva di 4 Major e 3 WGC) sul massimo circuito statunitense maschile e di salire dal 4/o al 3/o posto nel ranking mondiale.
"Che settimana, che gioia! Metà di questa coppa se la merita Scheffler, un grande competitor. Ma lui quest'anno ha già fatto suo il The Masters mentre io ora posso godermi questo riconoscimento. Credo nel gioco del golf, nei professionisti di questo tour, il posto migliore che possa esserci. E' un momento di grande orgoglio per me e il PGA Tour, abbiamo avuto momenti duri ma lo spettacolo di oggi ci ripaga di tutto", la gioia di McIlroy. Che all'East Lake Golf Club (par 70) si è reso protagonista di una rimonta super. Recuperando sei colpi a Scheffler che ha iniziato il torneo con un totale di "-10", i punti FedEx sono stati resettati in colpi dopo il BMW Championship, contro il "-4" di McIlroy. Che ha chiuso la gara con uno score di 263 (67 67 63 66, -21), realizzando sei birdie e due bogey nel giro finale (chiuso in 66, -4).
Mai nessuno come McIlroy in FedEx Cup. Istituita nel 2007, nessun giocatore prima di lui era riuscito a conquistarla per tre volte, nemmeno Tiger Woods. E così dopo le imprese del 2016 e del 2019, McIlroy ha calato il tris. Ed è ora al 28esimo posto nella lista delle vittorie di tutti i tempi sul PGA Tour. Finale beffa per Scheffler, che ha terminato il quarto round con un parziale di 73 (+3) che gli è costato la vittoria.
TERZO GIRO - Ad Atlanta il maltempo ferma anzitempo il 'moving day' del Tour Championship, ultimo atto dei PlayOffs del PGA Tour 2021-2022 che premierà il vincitore della FedEx Cup con un assegno di 18 milioni di dollari. All'East Lake Golf Club (par 70), Scheffler - numero 1 mondiale che ha iniziato la gara con un totale di "-10", i punti FedEx sono stati resettati in colpi dopo il BMW Championship - è ancora in testa con uno score di "-19" dopo 12 buche del terzo round giocate. A tallonarlo c'è però il californiano Xander Schauffele, secondo con "-18" e ancora sei "hole" da completare.
In corsa per la vittoria ecco poi il sudcoreano Sungjae Im, terzo con "-16" dopo 14, e il nordirlandese Rory McIlroy, quarto con "-15" dopo 16. Proprio McIlroy negli Usa sogna di diventare il primo giocatore a vincere per tre volte (l'ha già fatta sua nel 2016 e nel 2019) la FedEx Cup (istituita nel 2007). Ad attendere i 29 finalisti, ora, una vera maratona. Prima il finale del terzo giro, poi subito in campo per il quarto e decisivo round. La corsa al super jackpot entra nella sua fase clou.
lA GIORNATA FINALE SU GOLFTV e su Eurospot 2 - La giornata finale del Tour Championship sarà trasmessa su GOLFTV e su Eurosport 2 con collegamento dalle ore 18 alle ore 24 su entrambe le piattaforme. Commento di Nicola Pomponi e di Alessandro Bellicini.
SECONDO GIRO - Ad Atlanta (Usa), Scottie Scheffler nel secondo round del Tour Championship, ultimo atto del PGA Tour 2021-2022 che assegnerà al vincitore della FedEx Cup un jackpot di 18 milioni di dollari, resta in testa ma a metà gara sente il fiato sul collo di Xander Schauffele. All'East Lake Golf Club (par 70) Scheffler, numero 1 mondiale che ha iniziato la gara con un totale di "-10" (i punti FedEx sono stati resettati in colpi dopo il BMW Championship) colpi, è rimasto in testa con "-19" dopo un giro in 66 (-4).
A 36 buche dalla fine, il 26enne di Ridgewood è tallonato dal californiano Schauffele, secondo con "-17" al termine di un round chiuso in 63 (-7), con sei birdie, un bogey e un eagle show alla 18, l'ultima della sua giornata. Bella prova anche di Jon Rahm. Lo spagnolo continua a risalire posizioni e adesso è 3/o con "-13". Come Schauffele, l'iberico ha realizzato un 63 (-7) e si è riportato sotto.
Poco più indietro Patrick Cantlay (che la FedEx Cup l'ha conquistata nel 2021 ed è reduce dall'exploit al BMW Championship) e Sungjae Im, entrambi 4/i con "-12". Più defilati il cileno Joaquin Nimeann, 6/o con "-11", e il nordirlandese Rory McIlroy, 7/o con "-10".
PRIMO GIRO - Ad Atlanta (Usa), Scottie Scheffler parte forte e prende subito il largo nel Tour Championship, ultimo atto del PGA Tour 2021-2022 che assegnerà al vincitore della FedEx Cup un jackpot di 18 milioni di dollari. All'East Lake Golf Club (par 70) l'americano, che ha iniziato la gara con un totale di "-10" (i punti FedEx sono stati resettati in colpi dopo il BMW Championship), è in testa con "-15" dopo un giro in 65 (-5) caratterizzato da un eagle, quattro birdie e un bogey.
E ora il numero 1 mondiale vanta cinque colpi di vantaggio nei confronti del connazionale Xander Schauffele, secondo con "-10" (per lui round in 66, -4) davanti all'inglese Matt Fitzpatrick, terzo con "-9" e protagonista di un ottimo avvio di gara (prime 18 buche in 64, -6).
Ha invece perso terreno Patrick Cantlay. Il californiano, reduce dal successo al BMW Championship (che ha fatto suo per il secondo anno consecutivo) e vincitore nel 2021 della FedEx Cup, è quarto con "-8" alla pari con Joaquin Niemann. Ma se il cileno ha fatto registrare un giro in 64 (-6), Cantlay (che partiva dal secondo posto con "-8") ha chiuso il round d'apertura in par.
LA VIGILIA / Dopo una maratona lunga 47 eventi, il PGA Tour 2021-2022 è arrivato all'ultimo atto. Ad Atlanta (Usa), dal 25 al 28 agosto e sul percorso dell'East Lake Golf Club, saranno 29 i giocatori (un infortunio alla schiena ha costretto Will Zalatoris a dare forfait) in gara. Nell'evento finale dei play-off del massimo circuito statunitense maschile, il vincitore della FedEx Cup incasserà 18 milioni di dollari.
Da Scottie Scheffler, numero 1 mondiale, a Patrick Cantlay, re della FedEx Cup lo scorso anno. Da Xander Schauffele a Cameron Smith. E' tutto pronto per la volata finale verso il super jackpot. Dopo il BMW Championship, vinto per il secondo anno consecutivo da Cantlay, i punti FedEx sono stati resettati e tramutati (funziona così ormai dal 2019) in colpi di vantaggio.
Scheffler, primo con "-10", punterà a diventare il secondo giocatore - dopo Jordan Spieth nel 2015 - a conquistare il The Masters e la FedEx Cup nello stesso anno. Mentre Cantlay (secondo con "-8") inseguirà la storia. Dal 2007, anno in cui è stata istituita la FedEx Cup, nessuno è mai riuscito a vincerla consecutivamente. Solo Tiger Woods (2007 e 2009) e Rory McIlroy (2016 e 2019) sono stati capaci d'imporsi per due volte.
Più complicate le posizioni di Xander Schauffele ("-6"), costretto a rimontare quattro colpi (in 72 buche) a Scheffler, e Sam Burns ("-5"). Cercano l'impresa pure Cameron Smith, secondo nel world ranking, Rory McIlroy, Tony Finau, Sepp Straka e Sungjae Im, tutti sul "-4". Ancora più indietro, tra gli altri, Jon Rahm, Justin Thomas e Matt Fitzpatrick, con "-3".
E se il re della FedEx Cup 2021-2022 incasserà 18.000.000 di dollari, il secondo classificato ne riceverà 6.500.000, contro i 5.000.000 del terzo e i 4.000.000 del quarto. Una sfida anche economica, che vedrà in gara i migliori giocatori del PGA Tour 2021-2022.
Dopo il Dormy Open, il Challenge Tour è rimasto in Svezia per l’Indoor Golf Group Challenge. L’evento, che si è svolto sul percorso dell’Allerum Golf Club (par 71) di Helsinborg, è stato vinto dal padrone di casa Mikael Lindberg con un totale di 196 (68 62 66, -17) colpi. Secondo posto, con 199 (-14) per l’inglese Steven Tiley, il francese Robin Sciot-Siegrist e il danese Nicolai Tinning. Tra gli italiani in gara, il migliore è stato Lorenzo Scalise, 13° con uno score di 203 (68 70 65, -10). Grazie ad un ultimo giro ‘bogey free’, il lombardo classe 1995 è riuscito a risalire ben 42 posizioni in classifica e a scalarne tre nell’ordine di merito del circuito (ora è 27°). Federico Maccario si è piazzato 27° con 205 (68 68 69, -8) ed Enrico Di Nitto 52° con 208 (71 66 71, -5).
Matteo Manassero, invece, ancora in corsa per rientrare nella top 45 della “Road to Mallorca” (con i migliori giocatori del Challenge Tour che si contenderanno nel Grand Final di novembre le 20 “carte” per giocare nel 2023 sul DP World Tour), non è riuscito a superare il taglio chiudendo 70° con 139 (68 71, -3). Così come Luca Cianchetti (69 71) e Aron Zemmer (68 72), 80.i con 140 (-2), Gregorio De Leo, 110° con 144 (71 73, +2), Edoardo Raffaele Lipparelli, 121° con 145 (74 71, +3), Jacopo Vecchi Fossa, 127° con 146 (74 72, +4) e Filippo Bergamaschi, 138° con 148 (80 68, +6).
Mikael Lindberg, grazie a questo exploit, ha conquistato il suo primo titolo sul circuito e ha incassato un assegno di 40.000 euro su un montepremi di 250.000. Il maltempo è stato protagonista in Svezia, specialmente nella giornata di sabato in cui nessuno è potuto scendere in campo. Il torneo, infatti, è stato ridotto da 72 a 54 buche.
SECONDO GIRO - Federico Maccario, 32° con 136 (68 68, -6), Enrico Di Nitto, 45° con 137 (71 66, -5), e Lorenzo Scalise, 55° con 138 (68 70, -4), sono gli unici tre italiani rimasti in gara dopo il secondo giro dell’Indoor Golf Group Challenge (Challenge Tour) sul percorso dell’Allerum Golfklubb (par 71) a Helsingborg in Svezia.
Nuovo leader con 129 (67 62, -13) l’inglese Daniel Brown davanti allo svedese Mikael Lindberg (130, -12). Al terzo posto con 131 (-11) il francese Clément Sordet, l’inglese Jonathan Thomson, il tedesco Velten Meyer e il danese Nicolai Tinning.
Sono usciti al taglio Matteo Manassero 70° con 139 (-3), Luca Cianchetti e Aron Zemmer 80.i con 140 (-2), Gregorio De Leo 110° con 144 (+2), Edoardo Raffaele Lipparelli 121° con 145 (+3), Jacopo Vecchi Fossa 127° con 146 (+4) e Filippo Bergamaschi 138° con 148 (+6). Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.
PRIMO GIRO - Lo svedese Oscar Lengden, leader con 63 (-8) colpi, prova a fare il profeta in patria nell’Indoor Golf Group Challenge, iniziato sul percorso dell’Allerum Golfklubb (par 71) a Helsingborg in Svezia. Quattro italiani sono al 27° posto con 68 (-3): Lorenzo Scalise e Matteo Manassero, impegnati nella corsa alla ‘carta’ per DP Worl Tour 2023, Aron Zemmer e Federico Maccario e ha un colpo in più Luca Cianchetti, 49° con 69 (-2).
Lendgen precede di una lunghezza il francese Clément Sordet e l’inglese Max Orrin, secondi cn 64 (-7), e sono al quarto posto con 65 (-6) il danese Oliver Hundeboll, gli svedesi Simon Forsstrom e Christopher Sahlstrom, l’inglese Sam Hutsby e il transalpino Ugo Coussaud.
Sono oltre la linea del taglio Enrico Di Nitto e Gregorio De Leo, 89.i con 71 (par), Jacopo Vecchi Fossa ed Edoardo Raffaele Lipparelli 128.i con 74 (+3), e Filippo Bergamaschi, 153° con 80 (+9). Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.
LA VIGILIA - Il Challenge Tour resta in Svezia e dopo il Dormy Open ecco l’Indoor Golf Group Challenge. Da Stoccolma si passa a Helsingborg dove, dal 25 al 28 agosto e sul percorso dell’Allerum Golfklubb, saranno dieci gli azzurri in gara: Lorenzo Scalise (30/o nell’ordine di merito del secondo circuito continentale maschile), Matteo Manassero (48/o nella “Road to Mallorca” e chiamato a risalire posizioni per entrare tra i Top 45 che si contenderanno nel Grand Final di novembre le 20 “carte” per giocare nel 2023 sul DP World Tour), Jacopo Vecchi Fossa, Gregorio De Leo, Luca Cianchetti, Aron Zemmer, Enrico Di Nitto, Filippo Bergamaschi, Federico Maccario ed Edoardo Raffaele Lipparelli.
L’evento metterà in palio 250.000 euro (con prima moneta di 40.000) e vedrà in campo pure cinque tra i migliori dieci classificati della money list. A partire dai tedeschi Freddy Schott (numero 1) e Alexander Knappe (decimo), senza dimenticare il norvegese Kristian Krogh Johannessen (settimo), l’inglese Todd Clements (ottavo) e il francese Clément Sordet (nono).
Vittoria a sorpresa della sudafricana Paula Reto (265 - 62 69 67 67, -19) nel CP Women's Open (LPGA Tour) sul percorso dell’Ottawa Hunt & Golf Club (par 71), a Ottawa in Canada, dove Giulia Molinaro, unica italiana in gara, si è classificata 68ª con 284 (69 71 72 72, par).
La Reto, 32enne di Cape Town, ha firmato il primo titolo sul circuito e il secondo in carriera dopo quello sul Sunshine Ladies Tour ottenuto lo scorso febbraio (Supersport Challenge). Ha iniziato il round conclusivo, dopo essere stata in vetta nel primo turno, al terzo posto con un colpo di ritardo dalle coreane Hye-Jin Choi e Narin An, e si è portata al vertice con cinque birdie sulle prime nove buche, poi ha segnato un bogey nel rientro (67, -4), ma le avversarie non hanno saputo approfittare del rallentamento. Si sono fermate a un colpo dal possibile playoff Nelly Korda e Hye-Jin Choi, seconde con 266 (-18), e nulla ha potuto neanche la neozelandese Lydia Ko, che ha realizzato un 63 (-8, dieci birdie, due bogey), miglior score di giornata conseguito anche da altre due concorrenti, ma il suo tentativo di vincere il torneo per la quarta volta, dopo i successi nel 2012, 2013 e 2015, si è fermato al quarto posto con 267 (-17).
Al quinto con 268 (-16) la coreana A Lim Kim e solo sesta con 269 (-15) Narin An alla pari con Sarah Schmelzel, Si è ben comportata Lucy Li, attuale leader della money list dell’Epson Tour, nona con 272 (-12), e sono terminate in buona classifica la giapponese Nasa Hataoka e la thailandese Ariya Jutanugarn (a segno nel 2016), 13ª con 273 (-11), Jessica Korda, sorella maggiore di Nelly, e Danielle Kang, che rientrava dopo lo stop da inizio giugno per curare una grave malattia, 17.e con 274 (-10). Deludenti la canadese Brooke M. Henderson (suo il torneo nel 2018), 49ª con 279 (-5), Jennifer Kupcho e la thailandese Atthaya Thitikul, 56.e con 280 (-4). A conferma di un momento poco felice dopo 36 buche è uscita al taglio la coreana Jin Young Ko, 78ª con 141 (68 71, -1), numero uno mondiale e campionessa uscente.
Giulia Molinaro ha girato in 72 (+1) colpi con due birdie e tre bogey ed è tornata a premio dopo aver subito quattro tagli di fila. A Paula Reto è andato un assegno di 352.000 dollari su un montepremi di 2.350.000 dollari.
TERZO GIRO / Giulia Molinaro, 71ª con 212 (69 71 72, -1) colpi, è rimasta in bassa classifica a un giro dal termine del CP Women's Open (LPGA Tour) sul percorso dell’Ottawa Hunt & Golf Club (par 71), a Ottawa in Canada.
La coreana Narin An (197 - 64 65 68, -16) è rimasta al comando, ma è stata raggiunta dalla connazionale Hye-Jin Choi (197 - 68 63 66), che ha girato in 66 (-5, sei birdie, un bogey), mentre la An di colpi ne ha assommati 68 (-3) con quattro birdie e l’unico bogey in 54 buche. Ha un colpo di ritardo la sudafricana Paula Reto, terza con 198 (-5), che era stata leader nel primo turno.
Al quarto posto con 199 (-14) Nelly Korda e Sarah Schmelzel, al sesto con 201 (-12) Danielle Kang, che è tornata a giocare dopo lo stop da inizio giugno per curare una grave malattia, Lindy Duncan e la coreana A Lim Kim e al nono con 202 (-11) la giapponese Nasa Hataoka. All’11° con 204 (-9) Jessica Korda, sorella maggiore di Nelly, la neozelandese Lydia Ko, tre volte a segno nel torneo (2012, 2013, 2015) e la thailandese Ariya Jutanigarn, vincitrice nel 2016, al 25° con 206 (-7) l’altra thailandese Atthaya Thitikul, al 41° con 208 (-5) Jennifer Kupcho e al 60° con 210 (-3) la canadese Brooke M. Henderson (suo il titolo nel 2018).
A conferma di un momento negativo è uscita al taglio dopo 36 buche la coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale e campionessa in carica, 78ª con 141 (68 71, -1). Giulia Molinaro ha realizzato un 72 (+1) con un birdie e due bogey. Il montepremi è di 2.350.000 dollari.
SECONDO GIRO - Secondo giro sospeso nel CP Women's Open e Giulia Molinaro, 68ª con 140 (69 71, -2) colpi, tra color che sono sospesi, poiché riuscirà molto probabilmente a superare il taglio, ma comunque dipenderà da cosa faranno altre atlete che debbono giungere in club house.
Nel torneo del LPGA Tour che si sta disputando sul percorso dell’Ottawa Hunt & Golf Club (par 71), a Ottawa in Canada, la coreana Narin An è la nuova leader con 129 (64 65, -13) dopo due giri senza bogey, il primo in 64 (-7) con sette birdie e il secondo in 65 (-6) con sei birdie. Al suo inseguimento con 131 (-11) Nelly Korda, risalita dal 16° posto con un 64 (-7), la coreana Hye-Jin Choi rinvenuta con un 63 (-8) dal 30° e la sudafricana Paula Reto, scesa dal primo.
In quinta posizione con 132 (-10) Lizette Salas e in sesta con 133 (-9) Sarah Schmelzel, Danielle Kang, che è tornata a giocare dopo lo stop da inizio giugno per curarsi da una grave malattia, e la giapponese Nasa Hataoka. Al 14° posto con 135 (-7) Jessica Korda, sorella di Nelly, Jennifer Kupcho e la thailandese Ariya Jutanugarn, al 22° con 136 (-6) l’altra thailandese Atthaya Thitikul e al 32° con 137 (-5) la canadese Brooke M. Henderson e la neozelandese Lydia Ko. Uscirà al taglio la coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale e campionessa incarica, 78ª con 141 (68 71, -1), ma era un po’ nell’aria, perché sta attraversando un periodo abbastanza difficile. Il montepremi è di 2.350.000 dollari.
PRIMO GIRO - La sudafricana Paula Reto con 62 (-9) colpi è la leader a sorpresa del CP Women's Open, evento del LPGA Tour che si sta disputando sul percorso dell’Ottawa Hunt & Golf Club (par 71) a Ottawa in Canada. Naviga a metà classifica Giulia Molinaro, 51ª con 69 (-2).
Paula Reto, 32enne di Cape Town, un solo titolo in carriera sul Sunshine Ladies Tour ottenuto lo scorso febbraio (Supersport Challenge), ha realizzato nove birdie senza bogey e ha preso due colpi di vantaggio sulla coreana Narin An (64, -7). In terza posizione con 65 (-6) Emma Talley, Robynn Ree e Lilia Vu e tra le dieci concorrenti in sesta con 66 (-5) la thailandese Atthaya Thitikul, la giapponese Nasa Hataoka e la francese Pauline Roussin.
Al 16° posto con 67 (-4) le sorelle Nelly e Jessica Korda, Jennifer Kupcho e la thailandese Ariya Jutanugarn, al 30° con 68 (-3) la coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale e campionessa in carica, mentre hanno lo stesso score della Molinaro, la neozelandese Lydia Ko e la canadese Brooke M. Henderson, che almeno al momento ha deluso i suoi tanti fans.
Giulia Molinaro, che ha bisogno di un ottimo risultato per alimentare una money list deficitaria (144ª), ha segnato quattro birdie e due bogey. Il montepremi è di 2.350.000 dollari.
LA VIGILIA - Il LPGA Tour riprende dal Canada dopo la serie di quattro eventi in Europa, tra i quali due Major. Si disputa a Ottawa dal 25 al 28 agosto il CP Women's Open sul percorso dell’Ottawa Hunt & Golf Club dove sarà in gara Giulia Molinaro.
Il field è da grandi occasioni con la coreana Jin Young Ko, numero uno mondale, che difende il titolo conquistato nel 2019, ultimo anno in cui si è svolta la competizione, e con altre otto tra le top ten del Rolex Ranking che proveranno a impedirle il bis. Peraltro non proprio scontato perché non sembra una stagione molto favorevole alla coreana, reduce da un taglio nell’AIG Womens Open, che dopo un successo all’inizio non ha brillato, anche se poi ha collezionato quattro top ten.
Particolarmente agguerrita Nelly Korda, numero tre - che ha dominato la scorsa settimana sul LET nell’Aramco Team Series-Sotogrande - in un contesto in cui non mancheranno agonismo e grande golf proposto dall’australiana Minjee Lee (n. 2 e leader dell’ordine di merito), dalla neozelandese Lydia Ko (n. 4), a segno tre volte nelle edizioni del torneo 2012, 2013 e 2015, dalla canadese Brooke M. Henderson (n. 5), che si è imposta nel 2018, dalla thailandese Atthaya Thitikul (n. 6), da Lexi Thompson (n. 7), dalla giapponese Nasa Hataoka e dalla coreana In Gee Chun (n. 10). In gara altre tre past winner, le coreane Sung Hyun Park (2017) e So Yeon Ryu (2014) e la thailandese Ariya Jutanugarn (2016). Tornerà a giocare Danielle Kang, ferma dall’US Womens Open di giugno, perché sotto cura per una grave malattia.
Ha assoluta necessità di cambiare passo Giulia Molinaro (quattro tagli consecutivi subiti), che ha bisogno di un risultato di prestigio per salire nella money list dove attualmente è 144ª. Il montepremi è di 2.350.000 dollari.
Il sudafricano Thriston Lawrence ha firmato il suo secondo titolo sul DP World Tour imponendosi con 262 (62 64 67 69, -18) colpi nell'Omega European Masters sul percorso del Crans-sur-Sierre GC (par 70), a Crans Montana in Svizzera, dove ha superato alla prima buca di spareggio l’inglese Matt Wallace (262 - 64 64 68 66) con il quale aveva concluso alla pari le 72 buche dell’evento.
Il migliore tra gli italiani è stato Francesco Laporta, 16° con 269 (71 66 68 64, -11), che ha recuperato 35 posizioni nel round finale con un 64 (-6), score più basso di giornata segnato anche da altri tre concorrenti, e ha ottenuto il suo secondo miglior risultato stagionale dopo il 15° posto a maggio nel Soudal Open. Si sono classificati 29.i con 271 (-9) Edoardo Molinari (69 67 67 68) e Renato Paratore (67 70 66 68) e 38° con 272 (68 66 72 66, -8) Guido Migliozzi.
Lawrence, 25enne di Nelspruit che aveva conseguito il primo successo nel Joburg Open (2021) per un palmarés che ne comprende anche uno sul Sunshine Tour, al netto della gara citata, ha iniziato al comando l’ultimo turno con tre colpi di margine su Wallace, 32enne di Hillingdon che ha cominciato a farsi conoscere nel 2016 vincendo sei gare sull’Alps Tour, record al momento imbattuto, e poi ha siglato quattro titoli sul circuito maggiore. Al sudafricano le cose si sono subito complicate perché dopo un birdie ha segnato un doppio bogey. Con altri tre birdie è riuscito a tenere indietro l’inglese, molto deciso nella rimonta (66, -4 per lui con quattro birdie, senza bogey), ma con un bogey alla buca 16 gli ha concesso il playoff (parziale di 69, -1). Alla prima buca supplementare Wallace, che alla 18 aveva sfiorato il birdie da circa dieci metri, ha mancato un putt di meno di due metri per prolungare lo spareggio. Al vincitore è andato un assegno di 340.000 euro su un montepremi di 2.000.000 di euro.
Ha occupato la terza piazza con 264 (-16) l’inglese Richard Mansell, sono terminati quarti con 265 (-15) lo spagnolo Jorge Campillo, il francese Antoine Rozner e lo scozzese Scott Jamieson e settimi con 266 (-14) il tedesco Marcel Schneider e l’iberico Alejandro Cañizares.
Laporta, come detto, ha realizzato un 64 (-6) con sei birdie senza bogey e anche gli altri tre italiani hanno tutti girato sotto par, guadagnando posizioni. Sono risaliti di tre, entrambi con un 68 (-2), Paratore, con cinque birdie, un bogey e un doppio bogey, ed Edoardo Molinari, con cinque birdie e tre bogey, e ne ha rimontate 21 Migliozzi con un 66 (-4) con sei birdie e due bogey.
Dopo 36 buche sono usciti al taglio, caduto a 137 (-3), Lorenzo Gagli, 110” con 141 (+1), il dilettante Filippo Celli, 129° con 143 (+3), e Andrea Pavan, 146° con 149 (+9). Con loro, 119° con 142 (+2), anche lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, 58enne di Malaga, 21 titoli sul circuito, che ha portato a 718 le gare disputate sul DP World Tour, record assoluto. Si è ritirato Nino Bertasio.
TERZO GIRO - Dopo il "moving day" dell'Omega European Masters, Thriston Lawrence va in fuga e avvicina il primo titolo in carriera sul DP World Tour. In testa fin dal primo round, il sudafricano a Crans Montana dopo 54 buche giocate con un totale di 193 (62 64 67, -17) vanta tre colpi di vantaggio nei confronti dell'inglese Matt Wallace, secondo con 196 (-14) davanti al connazionale Richard Mansell e allo scozzese Scott Jamieson, entrambi terzi con 197 (-13).
Sul percorso del Crans-sur-Sierre GC (par 70), tra gli azzurri i migliori sono Edoardo Molinari (69 67 67) e Renato Paratore (67 70 66), 32.i con 203 (-7). Più indietro Francesco Laporta, 51° con 205 (-5). Battuta d'arresto per il vicentino Guido Migliozzi, da 18° a 59”°con 206 (-4). Dopo 36 buche sono usciti al taglio, caduto a 137 (-3), Lorenzo Gagli (141, +1), il dilettante Filippo Celli (143, +3) e Andrea Pavan (149, +9). Si è ritirato Nino Bertasio. E ora il rush finale con Lawrence, 25enne di Nelspruit, che sogna la prima impresa sul circuito in un evento che mette in palio 2 milioni di euro.Il montepremi è di 2.000.000 di euro.
SECONDO GIRO - In Svizzera il secondo round dell'Omega European Masters è stato interrotto e i verdetti sono dunque rinviati. A Crans Montana, nel torneo del DP World Tour, lo spagnolo Alejandro Canizares e il sudafricano Thriston Lawrence hanno conservato il comando provvisorio della classifica con un totale di "-13" colpi rispettivamente dopo 13 e 14 buche giocate.
Sul percorso del Crans-sur-Sierre GC (par 70), tra gli azzurri risale posizioni Guido Migliozzi. Il vicentino, con un round in 66 (-4) su un totale di 134 (68 66, -6) colpi, è ora 18/o.
Dietro di lui, sul "-4" dopo 15 buche c'è il torinese Edoardo Molinari. Rimonta pure Francesco Laporta, 54/o con 137 (71 66, -3). Sul "-3" c'è anche Renato Paratore fermato però alla 9, con ancora metà giro da giocare. Mentre Lorenzo Gagli è sul "+2" dopo 13 e rischia l'eliminazione come Andrea Pavan, sul + 7 dopo 13. E' già out il dilettante Filippo Celli (143, 70 73, +3), mentre è stato costretto al ritiro il bresciano Nino Bertasio. Il montepremi è di 2.000.000 di euro.
PRIMO GIRO - A Crans Montana, in Svizzera, l'Omega European Masters è iniziato nel segno di Thriston Lawrence e Alejandro Canizares. Nel torneo del DP World Tour, dopo il primo round il sudafricano e lo spagnolo con uno score di 62 (-8) condividono la vetta della classifica con due colpi di vantaggio su un quartetto d'inseguitori, tutti 3/i con 64 (-6), composto: dall'inglese Matt Wallace, dallo scozzese Scott Jamieson, dallo spagnolo Eduardo De La Riva e dal sudafricano Louis De Jager.
Tra gli azzurri, il migliore fin qui è Renato Paratore. In un buon periodo di forma (due Top 5 nelle ultime tre gare giocate), il romano sul percorso del Crans-sur-Sierre GC (par 70) è 19/o con 67 (-3) e precede in graduatoria il vicentino Guido Migliozzi, 32/o con 68 (-2), e il torinese Edoardo Molinari, 54/o con 69 (-1). Prova bogey free per Paratore, protagonista di tre birdie. Più indietro il giovane amateur capitolino Filippo Celli, 76/o con 70 (par). In ritardo il pugliese Francesco Laporta, 99/o con 71 (+1), il fiorentino Lorenzo Gagli, 123/o con 72 (+2), e il romano Andrea Pavan e il bresciano Nino Bertasio, entrambi 143/i con 75 (+5). Mentre il danese Rasmus Hojgaard, che ha vinto il torneo nel 2021, è 7/o con 65 (-5) al pari di altri sette giocatori.
LA VIGILIA - Il DP World Tour fa tappa in Svizzera per una classica nel calendario, l’Omega European Masters (25-28 agosto), dove saranno otto gli italiani in gara: Renato Paratore, Edoardo Molinari, Guido Migliozzi, Francesco Laporta, Nino Bertasio, Andrea Pavan, Lorenzo Gagli e il dilettante azzurro Filippo Celli. A sostenere gli azzurri il Presidente della FIG, Franco Chimenti, e il Segretario Generale FIG, Marta Maestroni.
Sul percorso del Crans-sur-Sierre GC a Crans Montana, nella 88ª edizione dell’evento nato nel 1905 e poi ripreso dal 1923, difende il terzo dei suoi tre titoli sul circuito il 21enne danese Rasmus Hojgaard, che in tredici presenze stagionali è uscito una sola volta al taglio, ma quali migliori risultati ha conseguito due decimi posti. In gara ci sarà anche il gemello Nicolai, due successi in carriera di cui uno nel DS Automobiles Italian Open lo scorso anno al Marco Simone Golf & Country Club, circolo che ospiterà la Ryder Cup 2023.
In un field di buona qualità saranno da seguire, tra gli altri, gli inglesi Danny Willett, vincitore di un Masters (2016), Matt Wallace, Andy Sullivan e Chris Wood, lo scozzese Ewen Ferguson, a segno nel recente ISPS Handa World Invitational, gli spagnoli Jorge Campillo e Adri Arnaus, lo statunitense Sean Crocker (suo l’Hero Open a luglio), il malese Gavin Green, secondo la scorsa settimana nel D+D Czech Masters, il finlandese Mikko Korhonen, i sudafricani Louis De Jagger ed Hennie Du Plessis, insieme allo slovacco Rory Sabbatini, argento alle Olimpiadi di Tokyo, e all’argentino Andres Romero, che giocano sul PGA Tour.
Past winner d’eccezione lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, 58 anni, 21 titoli e vincitore del torneo nel 2010, che porterà la striscia delle sue gare sul DP World Tour a 718, record assoluto. In campo anche l’inglese David Howell, alla sua 702ª presenza, terzo in questa graduatoria all’inseguimento per il momento del secondo, lo scozzese Sam Torrance (707).
Tra i favoriti d’obbligo Renato Paratore, in grande spolvero nelle ultime uscite con un terzo posto (Cazoo Open), un quarto (ISPS Handa World Invitational) e un 13° in Repubblica Ceca. Gli italiani hanno vinto il torneo otto volte. In sette occasioni prima del 1972, anno in cui la manifestazione è entrata a fare parte del circuito continentale, con Ugo Grappasonni (due volte), Aldo Casera, Alfonso Angelini (2) e con Roberto Bernardini (2) e poi nel 1997 con Costantino Rocca, già runner up nel 1995. In tempi più recenti i secondi posti di Francesco Molinari (2006), Edoardo Molinari (2010) e di Lorenzo Gagli (2019). Non si è imposto, ma ha lasciato una bella impronta Baldovino Dassù che nel 1971 firmò un giro in 60 colpi. Da seguire Filippo Celli che, dopo aver vinto il Campionato Europeo Individuale, ha conquistato la Silver Medal, quale miglior dilettante, al The Open ed è terminato settimo nell’ISPS Handa World Invitational. Il montepremi è di 2.000.000 di euro con prima moneta di 340.000 euro.
Il torneo su GOLFTV – L’Omega European Masters sarà su GOLFTV e su Eurosport 2 con i seguenti orari. GOLFTV: giovedì 25 agosto e venerdì 26, dalle ore 13,30 alle ore 18,30; sabato 27 e domenica 28, dalle ore 13 alle ore 17,30. Eurosport 2: giovedì 26 agosto, dalle ore 14,30 alle ore 18,30; venerdì 26, differita dalle ore 24 alle ore 2; notte tra sabato 27 e domenica 28, differita dalle ore 1 alle ore 3; domenica 28, differita dalle ore 24 alle ore 2. Commento di Isabella Calogero e di Silvio Grappasonni.
Le formazioni del Marco Simone G&CC e del GC Padova hanno vinto rispettivamente i Campionati Nazionali Ragazzi e Ragazze a Squadre Under 18/Trofeo Emilio Pallavicino che si sono svolti sui percorsi del Golf Club Castelconturbia, ad Agrate Conturbia (NO), e del Golf Club Bogogno, a Bogogno (NO). Il Torneo di Qualifica Ragazzi Under 18 a Squadre, al Golf Club Des Iles Borromées, è stato appannaggio del team di Gardagolf.
Marco Simone vince tra i “Ragazzi” – La compagine del Marco Simone Golf & Country Club (Flavio Michetti 65 69 69, Alessio Scaramastra 67 69 74, Lorenzo Remo Chiani 72 (81) (79), Giovanni Leone (76) 72 71) ha vinto la gara con 628 (204 210 214) colpi precedendo Royal Park I Roveri (632) e Croara (640), che difendeva il titolo. Al quarto posto con 644 Torino, al quinto con 654 Parco di Roma e al sesto con 656 Montecchia. Le prime 21 squadre classificate disputeranno l’anno prossimo il Campionato e le altre terminate dal 22° in poi saranno ammesse al Torneo di Qualifica. Nell’ordine: Ca’ Amata, Colli di Bergamo, Madonna di Campiglio, Lignano, Miglianico, Milano, Bologna, Villa Condulmer, La Pinetina, Ducato La Rocca, Ambrosiano e Udine. Con questi club anche Castelgandolfo, Archi di Claudio e Rendena che hanno dato forfait.
Tra le “Ragazze” prevale Padova – Il Golf Club Padova (Giulia Bellini, 71 72 69, Siria Ballini (86) (79) (77), Diana Maria Casartelli 72 69 72) ha concluso la sua corsa vittoriosa, caratterizzata da una grande regolarità, con 425 (143 141 141) colpi, cinque di vantaggio su Torino (430) e sette sulle ragazze di Royal Park I Roveri (432), campionesse uscenti. In quarta posizione Varese (435), in quinta Asolo (439), in sesta Madonna di Campiglio (443) e in settima Villa Condulmer (446).
Torneo di Qualifica: Gardagolf di misura – Gardagolf (Gabriele Sandrini 75 74 72, Luca Albarelli (92) (89) (94), Nicolò Taiola 86 79 75) con 461 (161 153 147) colpi ha praticamente vinto all’ultimo respiro il Torneo di Qualifica Ragazzi Under 18 a Squadre prevalendo di un solo colpo sul Castello di Tolcinasco (462). Più lontani i club di Biella (467), Campodoglio e Sicilia’s Picciolo (471) e Cherasco (472). Le prime 15 compagini hanno avuto accesso al Campionato Nazionale Ragazzi a Squadre U18 2023. Oltre alle citate hanno ottenuto il pass, terminate nell’ordine dalla settima alla 15ª piazza: Continental Verbania, Roma Acquasanta, Brianza, Villa d’Este, Le Rovedine, Barialto Golf, La Margherita, Pustertal e Cansiglio.
LA VIGILIA / Sui percorsi del Golf Club Castelconturbia, ad Agrate Conturbia (NO), e del Golf Club Bogogno, a Bogogno (NO), si disputano dal 24 al 26 agosto rispettivamente i Campionati Ragazzi e Ragazze a Squadre Under 18/Trofeo Emilio Pallavicino.
Al torneo maschile, dove difende il titolo Croara (Luca Cavalli, Riccardo Tosi, presenti anche lo scorso anno, Gianluca Perna e Alessandro Giovannini), sono state ammesse di diritto 36 formazioni di circolo, ma ne scenderanno in campo 33. Con Croara vi saranno Ambrosiano, Matilde Golf, Parco di Roma, Colli di Bergamo, Miglianico, La Pinetina, Arzaga, Milano, Asolo, Ducato La Rocca, Modena, Bergamo, Firenze, Molinetto, Torino, Bologna, Le Fonti, Montecchia, Udine, Ca’ Amata, Lignano, Monticello, Varese, Castelconturbia, Madonna di Campiglio, Olgiata, Verona, Castelfalfi, Marco Simone, Padova, Villa Condulmer e Royal Park I Roveri,, a segno nel Torneo di Qualifica dello scorso anno.
La gara, con compagini di quattro giocatori, si svolge sulla distanza di 54 buche, 18 al giorno, e per la classifica saranno considerati i migliori tre score su quattro giornalieri. Le prime 21 formazioni in graduatoria disputeranno il Campionato nel 2023, mentre quelle che termineranno dal 22° posto in poi parteciperanno al Torneo di Qualifica 2023 insieme a Castelgandolfo, Archi di Claudio e Rendena che hanno dato fortait.
Alla gara femminile sono iscritte 34 formazioni. Con le campionesse in carica del Royal Park I Roveri, che schiereranno le vincitrici del 2021, Ginevra Coppa, Rebecca Galasso e Paris Appendino, prenderanno parte all’evento i team di Varese, Torino, Padova, Asolo, Villa Condulmer, Madonna di Campiglio, Olgiata, Marco Simone, Castelconturbia, Ambrosiano, Molinetto, Verona, Modena, Bergamo, Cherasco, Montecchia, Archi di Claudio, Parco di Roma, Firenze, Franciacorta, Continental Verbania, Biella Le Betulle, Villa d’Este, Bologna, Castello di Tolcinasco, Monticello, Venezia, Croara, Roma Acquasanta, Golf del Ducato, Castelfalfi, Le Pavoniere e Le Vigne.
In campo formazioni di tre o due giocatrici che competeranno su 54 buche, 18 giornaliere. Per la classifica saranno presi in considerazione i due migliori score di squadra su ciascun giro.
Torneo di qualifica – Il Golf Club Des Iles Borromées ospita il Torneo di Qualifica Under 18 a Squadre (24-26 agosto) dove sono in palio 15 posti, riservati alle prime formazioni classificate, per il Campionato Nazionale 2023.
Sono iscritte 23 formazioni di tre o due elementi: Garlenda, Rapallo, Sicilia’s Picciolo, Franciacorta, Continental Verbania, Barialto Golf, Gardagolf, Pustertal, Castello di Tolcinasco, Villa d’Este, La Margerita, Biella Le Betulle, Le Rovedine, Campodoglio, Roma Acquasanta, Brianza, Cherasco, Cansiglio, Le Pavoniere, Ca’ della Nave, Le Vigne, Cus Ferrara e Venezia. La gara si articola su 54 buche con classifica basata su due risultati su tre sulle 18 buche giornaliere.
Ancora una dilettante, la sesta a vincere in sedici eventi del LET Access, il secondo circuito femminile europeo. E’ stata la 17enne francese Nastasia Nadaud a dominare nel Goteborg Open concluso con 205 (68 67 70, -11) colpi, dopo una corsa di testa sul percorso del Kungsbacka Golfklubb (par 72) di Hamravägen in Svezia. Sono andate a premio due delle cinque italiane in gara, Lucrezia Colombotto Rosso, 37ª con 225 (73 77 75, +9), ed Erika De Martini, 43ª con 227 (72 78 77, +11). Sono uscite al taglio Sara Berselli, 67ª con 155 (82 73, +11) e out per un colpo, Martina Flori, 84ª con 158 (77 81, +14), e la dilettante Caterina Tatti, 95ª con 161 (79 82, +17).
Nastasia Nadaud ha iniziato il giro finale con due bogey in quattro buche, ma ha recuperato subito con due birdie e poi ha completato il 70 (-2) con altri due nelle buche di rientro, che hanno tolto alle avversarie ogni possibilità di recupero. Si è classificata al secondo posto con 209 (70 71 68, -7) la svedese Emma Thorngren, ma probabilmente senza tanti rimpianti perché ha avuto la prima moneta di 6.400 euro (su un montepremi di 40.000 euro) in quanto la transalpina, per il suo status, ha ricevuto solo il trofeo.
Al terzo posto con 210 (-6) l’altra svedese Anna Magnusson, al quarto con 213 (-3) la ceca Sara Kouskova e al quinto con 215 (-1) ancora una giocatrice di casa, Zandra Nilsson, e l’australiana Kristalle Blum. Prossimo evento ancora in Svezia, il quinto consecutivo. A Jönköping si svolgerà l’Elite Hotel Open (31 agosto-2 settembre) con le stesse cinque italiane presenti al Goteborg Open.
SECONDO GIRO - La dilettante francese Nastasia Nadaud ha mantenuto il comando con 135 (68 67, -9) colpi dopo il secondo giro del Goteborg Open (LET Access) in svolgimento al Kungsbacka Golfklubb (par 72) di Hamravägen in Svezia dove hanno perso posizioni Lucrezia Colombotto Rosso (73 77) ed Erika De Martini (72 78), 35.e con 150 (+6).
La leader ha ben sei colpi di vantaggio sulle proette svedesi Anna Magnusson, Zandra Nilsson ed Emma Thomgren, seconde con 141 (-3). Al quinto posto la neozelandese Momoka Kobori, quinto con 142 (-2), al sesto con 143 (-1) la ceca Sara Kouskova.
Sono uscite al taglio Sara Berselli, 67ª con 155 (82 73, +11) e out per un colpo, Martina Flori, 84ª con 158 (77 81, +14), e la dilettante Caterina Tatti, 95ª con 161 (79 82, +17). Il montepremi è di 40.000 euro con 6.400 di prima moneta.
PRIMO GIRO - Erika De Martini, nona con 72 (par), e Lucrezia Colombotto Rosso, 15ª con 73 (+1), hanno tenuto un buon passo nel Goteborg Open (LET Access) in svolgimento al Kungsbacka Golfklubb (par 72) di Hamravägen in Svezia.
Al proscenio la dilettante francese Nastasia Nadaud, leader con 68 (+4) colpi, che precede di due lunghezze la ceca Sara Kouskova e la svedese Emma Thomgren (70, -2) In quarta posizione la francese Lucie Andrè, le svedesi Zandra Nilsson e Anna Magnusson, l’olandese Zhen Bontan e l’amateur norvegese Celine Brovold Sanne.
Tra metà e bassa classifica Martina Flori, 59ª con 77 (+5), la dilettante Caterina Tatti, 77ª con 79 (+7), e Sara Berselli, 100ª con 82 (+10). Il montepremi è di 40.000 euro con 6.400 di prima moneta.
LA VIGILIA - Per la quarta gara consecutiva il LET Access fa tappa in Svezia dove, dal 24 al 26 agosto, andrà in scena il Goteborg Open. L’evento, che metterà in palio 40.000 euro con 6.400 di prima moneta, si disputerà (sulla distanza di 54 buche) al Kungsbacka Golfklubb di Hamravägen. Tra le 113 partecipanti anche cinque azzurre: Lucrezia Colombotto Rosso (undicesima nell’ordine di merito del secondo circuito continentale femminile), Erika De Martini, Martina Flori, Sara Berselli e l’amateur Caterina Tatti.
Nel field ecco poi otto tra le migliori dieci della money list; la tedesca Patricia Isabel Schmidt (seconda e reduce dall’exploit nel Big Green Egg Swedish Championship), la neozelandese Momoka Kobori (quarta), la svedese Anna Magnusson (quinta), la ceca Sara Kouskova (sesta), l’inglese Gemma Clews (settima), l’australiana Kristalle Blum (ottava), l’austriaca Katharina Muehlbauer (nona) e la scozzese Hannah McCook (decima). All’appello, per quel che riguarda la Top 10, mancheranno solo la tedesca Chiara Noja (numero 1) e la dilettante Lauren Holmey (terza), che difende questa settimana i colori olandesi nel World Amateur Team Championships/Espirito Santo Trophy, il campionato del mondo femminile a squadre.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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