Prima vittoria di Will Zalatoris sul PGA Tour e sicuramente importante. Infatti si è imposto con 265 (71 63 65 66, -15) colpi nel FedEx St. Jude Championship, la prima delle tre gare dei PlayOffs del PGA Tour al termine delle quali si assegneranno i 18 milioni di primo premio della FedEx Cup su un montepremi complessivo 75 milioni, e gli effetti collaterali sono stati eccellenti. E’salito dal 14° al nono posto nel world ranking, è divenuto il leader della classifica della FedEx Cup e ha intascato un assegno di ben 2.700.000 dollari su un montepremi di 15.000.000 di dollari.
Sul percorso del TPC Southwind (par 70), a Memphis nel Tennessee, Zalatoris, 26enne di San Francisco alla 56ª gara sul circuito, ha segnato un 66 (-4, cinque birdie e un bogey) e ha concluso il torneo alla pari con l’austriaco Sepp Straka (64 66 68 67) autore di un 67 (-3, cinque birdie, due bogey). Nello spareggio lo statunitense si è imposto con un bogey alla terza buca supplementare.
Al terzo posto con 268 (-12) Lucas Glover e Brian Harman e al quinto con 269 (-11) Collin Morikawa, Andrew Putnam, Trey Mullinax, Tony Finau, che ha siglato in 13° round di fila sotto i 70 colpi, lo spagnolo Jon Rahm, l’australiano Adam Scott e l’inglese Matthew Fitzpatrick. Al 13° com 271 (-9) Justin Thomas.
Alla gara erano stati ammessi i primi 125 della graduatoria FedEx Cup (120 al via) maturata dopo il precedente Wyndham Championship. I primi 70 ora hanno avuto accesso al successivo BMW Championship (18-21 agosto) per arrivare ai 30 che si contenderanno il jackpot nel TOUR Championship (25-25 agosto), dove si concluderà anche la stagione del PGA Tour 2021-2022.
TERZO GIRO - J.J. Spaun ha girato in 68 (-2, tre birdie, un bogey) colpi ed è rimasto in vetta con 197 (62 67 68, -13) nel FedEx St. Jude Championship, la prima delle tre gare dei PlayOffs del PGA Tour al termine delle quali si assegneranno i 18 milioni di primo premio della FedEx Cup su un montepremi complessivo 75 milioni.
Sul percorso del TPC Southwind (par 70), a Memphis nel Tennessee, John Michael Spaun Jr, nativo di Los Angeles (California), 32 anni il prossimo 21 agosto, inizierà il giro finale con il minimo vantaggio sull’austriaco Sepp Straka (198, -12). In corsa per il titolo anche Trey Mullinax, Will Zalatoris e l’australiano Cameron Smith, numero due mondiale e della graduatoria FedEx Cup, terzi con 199 (-11), Troy Merritt e Tyler Duncan, sesti con 200 (-10). Hanno possibilità pure i nove concorrenti in ottava posizione con 201 (-1) tra i quali Tony Finau, campione in carica del FedEx St. Jude, Sam Burns e l’inglese Matthew Fitzpatrick.
Alla gara sono stati ammessi i primi 125 della graduatoria FedEx Cup (120 al via) maturata dopo il precedente Wyndham Championship. I primi 70 accederanno al successivo BMW Championship (18-21 agosto) per arrivare ai 30 che si contenderanno il jackpot nel TOUR Championship (25-25 agosto), dove si concluderà anche la stagione del PGA Tour 2021-2022. Il FedEx St. Jude Championship ha un montepremi di 15 milioni di dollari con 2.700.000 dollari di prima moneta.
SECONDO GIRO - J.J. Spaun è rimasto da solo al comando con 129 (62 67, -11) colpi nel FedEx St. Jude Championship, la prima delle tre gare dei PlayOffs del PGA Tour al termine delle quali si assegneranno i 18 milioni di primo premio della FedEx Cup su un montepremi complessivo 75 milioni.
Sul percorso del TPC Southwind (par 70), a Memphis nel Tennessee, John Michael Spaun Jr, nativo di Los Angeles (California), 32 anni il prossimo 21 agosto, un titolo sul circuito, uno sul Web.Com (oggi Korn Ferry) Tour e uno sul PGA Tour Canada, alla 158ª presenza, ha segnato cinque birdie e due bogey per il 67 (-3) che gli ha permesso di lasciare a un colpo Troy Merritt e l’austriaco Sepp Straka (130, -10). Al quarto posto con 131 (-9) Denny McCarthy e al quinto con 132 (-8) Tony Finau, che difende il titolo, Ryan Palmer, Brian Harman e l’australiano Cameron Smith, risalito con un 65 (-5), numero due mondiale e secondo nella graduatoria della FedEx Cup.
In ritardo Patrick Cantlay, 27° con 135 (-5), e lo spagnolo Jon Rahm, 33° con 136 (-4). E’ uscito al taglio, caduto a 138 (-2), Scottie Scheffler, leader del World Ranking e della Fedex Cup, out dopo 36 buche per la quarta volta in stagione, e fuori anche quattro precedenti vincitori del jackpot: con 139 (-1) Rory McIlroy (2019, 2016) e Billy Horschel (2014), con 144 (+4) Jordan Spieth (2015) e con 146 (+6) Justin Rose (2018).
Alla gara sono stati ammessi i primi 125 della graduatoria FedEx Cup (120 al via) maturata dopo il precedente Wyndham Championship. I primi 70 accederanno al successivo BMW Championship (18-21 agosto) per arrivare ai 30 che si contenderanno il jackpot nel TOUR Championship (25-25 agosto), dove si concluderà anche la stagione del PGA Tour 2021-2022. Il FedEx St. Jude Championship ha un montepremi di 15 milioni di dollari con 2.700.000 dollari di prima moneta.
PRIMO GIRO - J.J. Spaun e il coreano Si Woo Kim sono al vertice con 62 (-8) colpi nel FedEx St. Jude Championship, la prima delle tre gare dei PlayOffs del PGA Tour al termine delle quali si assegneranno i 18 milioni di primo premio della FedEx Cup su un montepremi complessivo 75 milioni.
Sul percorso del TPC Southwind (par 70) a Memphis nel Tennessee, è al terzo posto con 63 (-7) Sahith Theegala e sono al quarto con 64 (-6) J.T. Poston, il coreano K.H. Lee, l’austriaco Sepp Straka e Tony Finau, che ha segnato il decimo score di fila sotto i 70 colpi sul giro e che vincendo il torneo diverrebbe il primo giocatore a realizzare la tripletta consecutiva dopo Dustin Johnson (2016-2017).
Tra i dieci concorrenti in ottava posizione con 65 (-5) Sam Burns e Rickie Fowler, che deve fare un miracolo per rimanere in corsa nella FedEx Cup (125° e ultimo nella graduatoria). Sono al 30° posto con 67 (-3) Justin Thomas, lo spagnolo Jon Rahm e l’australiano Cameron Smith, numero due mondiale e secondo nella FedEx, mentre è solo 86° con 71 (+1) Scottie Scheffler, leader del World Ranking e della FedEx. Deludente anche Jordan Spieth, 77° con 70 (par).
Alla gara sono stati ammessi i primi 125 della graduatoria FedEx Cup (120 al via) maturata dopo il precedente Wyndham Championship. I primi 70 accederanno al successivo BMW Championship (18-21 agosto) per arrivare ai 30 che si contenderanno il jackpot nel TOUR Championship (25-25 agosto), dove si concluderà anche la stagione del PGA Tour 2021-2022.
Il FedEx St. Jude Championship ha un montepremi di 15 milioni di dollari con 2.700.000 dollari di prima moneta.
LA VIGILIA - Volata finale per l’assegnazione dei 18.000.000 milioni di dollari di primo premio della FedEx Cup nel contesto di 75 milioni di montepremi complessivo.I tre PlayOffs conclusivi iniziano con il FedEx St. Jude Championship (11-14 agosto) a cui hanno diritto di partecipare i primi 125 (ma al via saranno in 120) della graduatoria FedEx Cup maturata dopo il Wyndham Championship della scorsa settimana. Si ridurranno ai primi 70 della graduatoria nel successivo BMW Championship (18-21 agosto) per arrivare ai 30 che si contenderanno il jackpot nel TOUR Championship (25-25 agosto), dove si concluderà anche la stagione del PGA Tour 2021-2022. Da tener presente che dalla classifica ufficiale della FedEx Cup sono stati depennati i giocatori che hanno un contenzioso con il PGA Tour, ossia che hanno aderito alla Superlega Araba e quindi dal basso sono entrati concorrenti in sostituzione in sostituzione.
Al TPC Southwind di Memphis, nel Ternnessee, si partirà con Scottie Scheffler, numero uno mondiale, leader della FedEx (punti 3.556 e con l’australiano Cameron Smith, numero due, secondo con p. 2.225 e poi a seguire Sam Burns, Xander Schauffele, Patrick Cantlay, il nordirlandese Rory McIlroy, Tony Finau, che in questo torneo difenderà il titolo, Justin Thomas, Cameron Young e il coreano Sungjae Im, per fermarci ai primi dieci. Ma nei prossimi due eventi la classifica può cambiare radicalmente perchè i punti in palio saranno molti e con 2.000 al primo (contro i 500-600 in stagione), 1.200 al secondo e 760 al terzo può accadere di tutto.
Prima della gara finale i punti saranno resettati e vi sarà una nuova classifica che concederà dieci colpi di vantaggio al primo, ossia questi inizierà da “mano 10”, poi ne avrà “meno 8” il secondo, “meno 7 il terzo” e a scalare fino a chi sarà tra il 26° e il 30° posto che inizierà in par. Il primo premio sarà di 18 milioni di dollari, ma avranno da rallegrarsi anche il secondo ($ 6.500.000), il terzo ($ 5.000.000) il quarto ($ 4.000.000) il quinto ($ 3.000.000) e anche gli altri che scaleranno di 500.000 dollari per ogni posizione fino al 10° che intascherà un milione di dollari.
Ci saranno in palio molti altri dollari perché il FedEx St. Jude Championship e il BMW Championship nl distribuiranno ciascuno 15.000.000. In sostanza un’orgia di dollari.
Il torneo su GOLFTV e su Eurosport 2 - Il FedEx St. Jude Championship andrà in onda su GOLFTV e su Eurosport 2 ai seguenti orari su entrambe le piattaforme. Giovedì 11 agosto e venerdì 12, dalle ore 21 alle ore 1; sabato 13, dalle ore 19 alle ore 24; domenica 14, dalle ore 18 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi e di Alessandro Bellicini.
Sul percorso dell’Eindhovensche Golf (par 71), a Valkenswaard in Olanda, è andato in scena il Dutch Amateur Championship. Protagonista Giovanni Manzoni (70 67 68), che ha conquistato il secondo posto dopo aver chiuso in testa al leaderboard insieme agli olandesi Jack Ingham (75 63 67) e Lars van der Vight (69 67 69) con un totale di 205 (-8) colpi. Ad imporsi nello spareggio è stato proprio Lars van der Vight, che ha bissato il successo ottenuto nel 2021 grazie ad un birdie alla terza buca (Manzoni ha firmato un par, mentre Ingham si è fermato dopo aver realizzato un bogey alla seconda buca del playoff). Un’altra grande prova per l’azzurro classe 1999 dopo la medaglia di bronzo conquistata al World University Championship Golf, il Campionato Mondiale Universitario di golf, il secondo posto al Campionato Nazionale Medal e quello allo Swiss International Amateur. Tra gli altri italiani in gara, Alessandro Nardini si è piazzato 18/o con 215 (70 75 70, +2) subito davanti a Elia Dallanegra, 19/o con 217 (76 71 70, +4). Gianmarco Manfredi ha chiuso 28/o con 222 (70 75 77, +9), mentre Filippo Bagnoli 35/o con 224 (75 75 74, +11).
L’evento, inizialmente, doveva giocarsi sulla distanza di 72 buche (con le ultime 36 in programma nella giornata di sabato), ma il secondo giro è stato sospeso a causa di un incendio nelle vicinanze del percorso, che ha costretto l’organizzazione a sospendere il round e a ridurre la formula di gioco a 54 buche.
Il team Netherlands formato da Jack Ingham, Lars van der Vight e Thom Linssen ha vinto il Nations Trophy con 270 (140 130, -14) davanti alla squadra inglese composta da Arron Edwards-Hill, Zachary Chegwidden e Sam Potter, 2/a con 274 (-10). Due i team azzurri in gara: il primo, formato da Giovanni Manzoni e Elia Dallanegra, ha chiuso al 7/o posto con 284 (146 138, par). Il secondo, composto da Gianmarco Manfredi e Alessandro Nardini, si è piazzato 8/o con 290 (140 150, +6).
LA VIGILIA - Giovanni Manzoni, Gianmarco Manfredi, Elia Dallanegra e Alessandro Nardini difendono i colori azzurri nel Dutch Amateur Championship in programma dall’11 al 13 agosto sul percorso dell'Eindhovensche Golf, a Valkenswaard in Olanda. Partecipa a titolo personale Filippo Bagnoli. Difende il titolo l’olandese Lars van der Vight.
L’evento si svolge sulla distanza di 72 buche stroke play. Dopo 36 (18 al giorno) i primi 47 classificati e i pari merito al 47° posto accederanno ai due round conclusivi che si disputeranno nella terza e ultima giornata di gara. Al termine del secondo giro sarà assegnato il Nations Trophy. Per questa graduatoria saranno validi i due miglior score su tre giornalieri.
Il campionato, nato nel 1898, dal 2000 si gioca stabilmente all'Eindhovensche Golf, che lo ospitò la prima volta nel 1931. Il percorso, opera dell’architetto Harry S. Colt e aperto nel 1930, è considerato uno dei migliori dei Paesi Bassi e non solo, poiché è tra i primi 30 del Golf World Top 100 Continental Europe Courses.
In questo tracciato non ha mai vinto nessun italiano. Tra i giocatori che sono saliti sul gradino più alto del podio ricordiamo gli olandesi Daan Huizing, Lars Keunen e Lars van Meijel che attualmente giocano sui circuiti continentali.
Freddy Schott ha vinto il Frederikshavn Challenge presented by HESSEL, torneo del Challenge Tour che si è svolto in Danimarca, sul percorso del Frederikshavn Golfklub (par 72) di Frederikshavn. Il tedesco si è imposto con un totale di 271 (65 67 66 73, -17) colpi davanti al connazionale Nick Bachem e allo svedese Simon Forsstrom, secondi con 274 (-14).
Tra gli italiani in gara, il miglior piazzamento è stato quello di Luca Cianchetti, 24/o con uno score di 283 (72 70 71 70, -5). Lorenzo Scalise, miglior azzurro nell'ordine di merito del circuito e in piena corsa per conquistare la "carta" per giocare la prossima stagione sul DP World Tour, ha chiuso 31/o con 284 (73 69 74 68, -4) grazie ad un ultimo giro bogey free in 68 (-4) colpi che gli ha permesso di risalire 22 posizioni. Gregorio De Leo, già sicuro di aver staccato il pass per il Challenge Tour 2023 grazie ai tre successi ottenuti quest'anno sull'Alps Tour, si è piazzato 39/o con 285 (68 72 70 75, -3). Matteo Manassero è arrivato 49/o con 287 (73 68 72 74, -1) ed Enrico Di Nitto 60/o con 289 (68 71 77 73, +1). Non hanno superato il taglio: Federico Maccario, 70/o con 145 (73 72, +1), Filippo Bergamaschi, 109/o con 149 (78 71, +5), Aron Zemmer (76 74) e Stefano Mazzoli (73 77), 114/i con 150 (+6).
In testa sin dal primo giro, Freddy Schott ha dominato il torneo conquistando così il suo primo titolo sul Challenge Tour dopo una stagione che lo ha visto spesso tra i protagonisti con sei top ten ottenute prima di questo evento (tra cui il quinto posto all'Italian Challenge Open). Grazie a questo exploit, il tedesco classe 2001 ha incassato un assegno di 40.000 euro su un montepremi di 250.000 euro.
TERZO GIRO - Il 21enne tedesco Freddy Schott ha realizzato un 66 (-6, sette birdie, un bogey) e con 198 (65 67 66, -18) colpi ha preso il largo nel “moving day” del Frederikshavn Challenge presented by HESSEL (Challenge Tour) sul tracciato del Frederikshavn Golfklub (par 72), a Frederikshavn in Danimarca.
E’ rimasto praticamente stabile Gregorio De Leo, 17° con 210 (68 72 70, -6), sono a metà classifica, 30.i con 213 (-3), Matteo Manassero (73 68 72) e Luca Cianchetti (72 70 71) e in bassa, 53.i con 216 (par), Lorenzo Scalise (73 69 74) ed Enrico Di Nitto (68 71 77).
Nel giro finale proveranno a insidiare Schott, ma probabilmente con poche speranze di riuscirci, il portoghese Vito Lopes, secondo con 202 (-14), e il dilettante danese Frederik Kjettrup, terzo con 204 (-12), mentre appaiono tagliati fuori gli altri, a iniziare dal tedesco Nick Bachem, quarto con 205 (-11), per proseguire con lo spagnolo Manuel Elvira e con lo svedese Martn Eriksson, quinti con 206 (-10), e con l’inglese Sam Hutsby, settimo con 207 (-9). Non hanno superato il taglio, caduto a 144 (par), Federico Maccario, 70° con 145 (+1), Filippo Bergamaschi, 109° con 149 (+5), Aron Zemmer e Stefano Mazzoli, 114.i con 150 (+6). Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.
SECONDO GIRO - Sono rimasti in alta classifica Enrico Di Nitto, ottavo con 139 (68 71, -5), e Gregorio De Leo, 16° con 140 (68 72, -4) nel Frederikshavn Challenge presented by HESSEL (Challenge Tour) sul tracciato del Frederikshavn Golfklub (par 72), a Frederikshavn in Danimarca, dove ha mantenuto la leadership con 132 (65 67, -12) il 21enne tedesco Freddy Schott, autore di un 67 (-5, sei birdie, un bogey).
Al secondo posto con 134 (-10) il portoghese Vitor Lopes, al terzo con 135 (-9) lo spagnolo Manuel Elvira, al quarto con 137 (-7) il tedesco Nick Bachem, lo svedese Martin Eriksson e il dilettante danese Frederik Kjettrup e al settimo con 138 (-6) l’inglese Dan Bradbury,
Sono risaliti Matteo Manassero, da 69° a 21° con 141 (73 68, -3), Lorenzo Scalise (73 69), dal 69° posto e Luca Cianchetti (72 70), dal 50°, entrambi 31.i con 142 (-2). Non hanno superato il taglio, caduto a 144 (par), Federico Maccario, 70° con 145 (+1), Filippo Bergamaschi, 109° con 149 (+5), Aron Zemmer e Stefano Mazzoli, 114.i con 150 (+6). Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.
PRIMO GIRO - Bella partenza di Gregorio De Leo e di Enrico Di Nitto, sesti con 68 (-4) colpi, nel Frederikshavn Challenge presented by HESSEL sul percorso del Frederikshavn Golfklub (par 72), a Frederikshavn in Danimarca,, dove è al vertice con 65 (-7, sette birdie) il 21enne tedesco Fraddy Schott, in cerca del primo titolo sul circuito.
Il leader precede di un colpo il portoghese Pedro Figueiredo e lo spagnolo Manuel Elvira (66, -6) e di due l’altro portoghese Vitor Lopes e il danese Oliver Hundeboll (67, -5), numero due della money list.
Tra metà e bassa classifica gli altri italiani in campo: Luca Cianchetti 50° con 72 (par), Matteo Manassero, Federico Maccario, Stefano Mazzoli e Lorenzo Scalise 69.i con 73 (+1), Aron Zemmer 117° con 76 (+4) e Filippo Bergamaschi 131° con 78 (+6). De Leo, dominatore sull’Alps Tour dove ha coltro tre successi e guida l’ordine di merito, ha segnato sette birdie e tre bogey e Di Nitto cinque birdie e un bogey. Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.
LA VIGILIA - Riprende la caccia alla ‘carta’ per il DP World Tour 2023 di Lorenzo Scalise e di Matteo Manassero che tornano in campo, dopo una pausa, nel Frederikshavn Challenge presented by HESSEL, in programma dall’11 al 14 agosto a Frederikshavn in Danimarca. Mancano ancora dieci tornei alla conclusione del Challenge Tour con il Rolex Challenge Tour Grand Final (3-6 novembre) dove si assegneranno i 20 pass per il circuito maggiore ai primi 20 classificati nella money list, ma si corre in primo luogo per entrare tra i primi 45 che saranno ammessi a giocarsi tutto in Spagna. Meglio però se ci si arriva già tra i 20 per avere maggior possibilità di centrare l’obiettivo.
Al momento hanno priorità diverse Scalise e Manassero che sul percorso del Frederikshavn Golfklub saranno affiancati da altri sette italiani: Luca Cianchetti, Aron Zemmer, Enrico Di Nitto, Federico Maccario, Filippo Bergamaschi, Stefano Mazzoli, e Gregorio De Leo, quest’ultimo dominatore dell’Alps Tour con tre titoli e che prende confidenza con il circuito in cui sarà il prossimo anno.
Scalise, 26° nella money list, proverà a rientrare tra i top 20, dove già era in precedenza, ma per poter affrontare il Grand Final senza rischi o quasi dovrebbe almeno portarsi entro i 15. Manassero, 45° e quindi al limite della qualifica, deve posizione per consolidare le sue chance. Quanto agli altri italiani hanno tutti possibilità di ben figurare e magari di rilanciare le loro ambizioni con un exploit.
In Danimarca saranno in gara undici vincitori stagionali e undici dei primi 20 della Race to Mallorca (ordine di merito) con alcune defezioni, dovute alla scelta di giocare questa settimana su DP World Tour, che hanno una certa logica, come quelle dello svedese Jens Dantorp, numero uno del ranking, del sudafricano Juan Carlo Ritchie, numero tre, e dell’inglese Todd Clements, numero quattro, che sono ormai sicuri di essere promossi. Lasciano perplessi le decisioni del nordirlandese Tom McKibbin, del sudafricano Deon Germishuys e del belga Christopher Mivis, che rischiano di uscire dai 20.
Favoriti, oltre a Scalise e a Manassero, i vincitori stagionali: i danesi Oliver Hundeboll, Martin Simonsen e Nicolai Kristensen, il norvegese Kristian Krogh Johannessen, il francese Clément Sordet, l’inglese Nathan Kimsey, lo scozzese Liam Johnston, i tedeschi Alexander Knappe e Marc Hammer, il polacco Mateusz Gradecki e lo spagnolo Javier Sainz. Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.
Grande prova di Renato Paratore, quarto con 272 (-8) dopo un 64 (-6) miglior score di giornata, e del dilettante Filippo Celli, settimo con 273 (-7), nell’ISPS Handa World Invitational presented by AVIV Clinics, evento con due gare in contemporanea organizzato in collaborazione da DP World Tour, LPGA Tour e Ladies European Tour e dove hanno vinto lo scozzese Ewen Ferguson (268, -12) e la svedese Maja Stark (271, -20). Si è giocato sui due percorsi del Galgorm Castle Golf Club e del Massereene Golf Club, a Ballymena nell’Irlanda del Nord, entrambi par 70 per gli uomini e rispettivamente par 73 e par 72 per le donne.
Nel torneo maschile Ferguson (61 70 68 69), 26enne di Glasgow, ha ottenuto il secondo titolo nel circuito, dopo quello del Qatar Masters a marzo scorso, concludendo con un parziale di 69 (-1, tre birdie e due bogey sulle prime 10 buche e poi tutti par) sul Galgorm Castle, dove si è disputato il quarto giro di entrambe le gare. Ha lasciato a tre colpi il connazionale Connor Syme e lo spagnolo Borja Virto (271, -9), mentre Paratore è stato affiancato dall’inglese Richard Mansell e dal danese Marcus Helligkilde. Insieme a Celli gli inglesi Jordan Smith, l’altro autore di un 64 (-6), e Matthew Baldwin.
Renato Paratore (67 68 73 64) ha rimontato dal 18° posto con sette birdie e un bogey. E’ terminato tra i top tem per il secondo evento di fila dopo il terzo posto nel Cazoo Open. Filippo Celli (66 67 72 68), vincitore del Campionato Europeo Individuale e della Silver Medal al The Open, è rimasto sempre nelle posizioni di testa, iniziando al quinto posto e poi passando per il terzo e l’ottavo e approdando al settimo con un 68 (-2) conclusivo dovuto a quattro birdie e a due bogey. Buona prova pure di Guido Migliozzi, 18° con 276 (70 68 67 71, -4), che ha effettuato l’ultimo round in 71 (+1, due birdie, tre bogey). Sono usciti al taglio, caduto a 141 (+1) Francesco Laporta, 65° con 142 (73 69, +2), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 114° con 148 (72 76, +8).
Nel torneo femminile irresistibile finale di Maja Stark (69 70 69 63), 22enne di Abbekas, che prima di questa gara aveva un palmarés con quattro titoli sul LET e uno sul LET Access. E’ risalita dal quarto posto con un 63 (-10) frutto di dieci birdie con cui non ha concesso nessuna chance alle avversarie, terminando la sua volata con cinque colpi di vantaggio su Allisen Corpuz (276, -15) e sei sull’inglese Georgia Hall (277, -14). In quarta posizione con 278 (-13) l’altra svedese Linn Grant, la danese Emily Kristine Pedersen e la taiwanese Peiyun Chien, in settima con 279 (-12) l’inglese Liz Young e in ottava con 280 (-11) Lauren Stephenson e Amanda Doherty, con quest’ultima che ha ceduto nettamente dopo essere stata in vetta per tre giri. Non hanno superato il taglio, caduto a 146 (+1) Virginia Elena Carta, 83ª con 149 (77 72, +4), e Giulia Molinaro, 94ª con 150 (73 75, +5).
TERZO GIRO - Lo scozzese Ewen Ferguson (199 – 61 70 68, -11) e la statunitense Amanda Doherty (206 - 67 67 72, -12) sono al comando a un giro dal termine dell’ISPS Handa World Invitational presented by AVIV Clinics, evento organizzato in collaborazione da DP World Tour, LPGA Tour e Ladies European Tour che si sta svolgendo sui due percorsi del Galgorm Castle Golf Club e del Massereene Golf Club, a Ballymena nell’Irlanda del Nord, entrambi par 70 per gli uomini e rispettivamente par 73 e par 72 per le donne. Nel torneo maschile ha perso cinque posizioni il dilettante azzurro Filippo Celli, da terzo a ottavo con 205 (66 67 72, -5) colpi, e ne ha guadagnate 16 Guido Migliozzi (205 – 70 68 67) che lo ha agganciato. Giornata difficile per Renato Paratore, da sesto a 18° con 208 (67 68 73, -2).
Ferguson ha girato in 68 (-2) colpi sul Galgorm Castle, dove si è disputato il terzo giro di entrambe le gare, con quattro birdie e due bogey e ha preso tre colpi di vantaggio sullo statunitense John Catlin (202, -8). In terza posizione con 203 (-7) il danese Marcus Helligkilde, lo scozzese Connor Syme, lo spagnolo Borja Virto e l’inglese Jack Senior e in settima con 204 (-6) l’inglese Richard Mansell.
Celli ha segnato un 72 (+2). E’ partito molto forte con due birdie e un eagle in quattro buche, salendo anche al vertice, ma nel resto del tracciato sono arrivati quattro bogey e un doppio bogey. Migliozzi ha realizzato un 67 (-3) con un eagle, quattro birdie, di cui tre a chiudere, e tre bogey e Paratore in 73 (+3) con un birdie e quattro bogey. Sono usciti al taglio, caduto a 141 (+1) Francesco Laporta, 65° con 142 (73 69, +2), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 114° con 148 (72 76, +8).
Nella gara femminile Amanda Doherty, che si è disimpegnata con un 72 (-1, cinque birdie, due bogey, un doppio bogey) inizierà il giro finale con un colpo di margine sull’inglese Georgia Hall e sulla taiwanese Peiyun Chien (207, -11). In corsa per il titolo anche Allisen Corpuz, la svedese Maja Stark e la danese Emily Kristine Pedersen, quarte con 208 (-10), l’altra svedese Linn Grant, settima con 209 (-9), l’inglese Liz Young e la sudafricana Lee-Anne Pace, ottave con 210 (-8). Non hanno superato il taglio, caduto a 146 (+1) Virginia Elena Carta, 83ª con 149 (77 72, +4), e Giulia Molinaro, 94ª con 150 (73 75, +5). Il montepremi è di 1.500.000 euro per ciascun torneo.
SECONDO GIRO - Lo scozzese Ewen Ferguson (131 – 61 70, -9) e la statunitense Amanda Doherty (134 - 67 67, -11) sono rimasti al comando dopo il secondo giro dell’ISPS Handa World Invitational presented by AVIV Clinics, evento organizzato in collaborazione da DP World Tour, LPGA Tour e Ladies European Tour che si sta svolgendo sui due percorsi del Galgorm Castle Golf Club e del Massereene Golf Club, a Ballymena nell’Irlanda del Nord, entrambi par 70 per gli uomini e rispettivamente par 73 e par 72 per le donne.
Nella gara maschile ottima prova del dilettante Filippo Celli, da quinto a terzo con 133 (66 67, -7), e di Renato Paratore, da 16° a sesto con 135 (67 68, -5), e bel recupero di Guido Migliozzi, da 45° a 24° con 138 (70 68, -2).
Ferguson ha girato in 70 (par) colpi sul Massereene con tre birdie e tre bogey permettendo agli inseguitori di avvicinarsi e, in particolare, allo spagnolo Borja Virto, secondo con 132 (-8). Celli è affiancato dallo svedese Felix Paulson, occupa la quinta piazza con 134 (-6) lo scozzese Connor Syme e gli inglesi Jordan Smith e Dale Whitnell sono alla pari con Paratore. Non hanno superato il taglio, caduto a 141 (+1) Francesco Laporta, 65° con 142 (73 69, +2), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 114° con 148 (72 76, +8).
Nel torneo femminile Amanda Doherty ha ripetuto il 67 (-5) iniziale, questa volta al Massereene con sei birdie e un bogey, e ha tenuto a un colpo di distanza Lauren Coughlin e la danese Emily Kristine Pedersen (135, -10). In quarta posizione con 136 (-9) l’inglese Cara Gainer e in quinta con 137 (-8) l’irlandese Leona Maguire, l’inglese Georgia Hall e la taiwanese Peiyun Chien. Non hanno superato il taglio, caduto a 146 (+1) Virginia Elena Carta, 83ª con 149 (77 72, +4), e Giulia Molinaro, 94ª con 150 (73 75, +5). Il montepremi è di 1.500.000 euro per ciascun torneo.
PRIMO GIRO - Lo scozzese Ewen Ferguson (61, -9) e la statunitense Amanda Doherty (meno 6) guidano le due classifichel dell’ISPS Handa World Invitational presented by AVIV Clinics, organizzato in collaborazione da DP World Tour, LPGA Tour e Ladies European Tour e che si sta svolgendo sui due percorsi del Galgorm Castle Golf Club e del Massereene Golf Club, a Ballymena nell’Irlanda del Nord, entrambi par 70 per gli uomini e rispettivamente par 73 e par 72 per le donne. Ottima prova del dilettante Filippo Celli, quinto con “meno 4” (66, sei birdie, due bogey, Massereene)
Nella gara maschile Ferguson (due eagle, cinque birdie, Galgorm Castle) ha un vantaggio di quattro colpi sull’inglese Richard Bland, sullo spagnolo Borja Virto e sullo svedese Felix Paulson, mentre tra i dieci concorrenti che affiancano Celli vi sono, tra gli altri, il francese Adrien Saddier, i sudafricani Thomas Aiken e Wilco Nienaber e lo scozzese Connor Syme.
In buona posizione Renato Paratore 16° con 67 (-3) e più attardati Guido Migliozzi 45° con 70 (par), Edoardo Raffaele Lipparelli 76° con 72 (+2) e Francesco Laporta 90° con 73 (+3).
Nel torneo femminile la classifica fa riferimento al par essendo differenti quelli dei due campi. Amanda Doherty ha segnato un 66 sul Galgorm Castle, con sette birdie e un bogey, che le ha permesso di lasciare a un colpo la danese Emily Kristine Pedersen, Lauren Coughlin, l’inglese Georgia Hall e l’irlandese Leona Maguire (meno 5).
Due le italiane in campo che hanno girato entrambe sul Galgorm Castle: Giulia Molinaro 48ª con il par (73, quattro birdie, quattro bogey) e Virginia Elena Carta, 104ª con “+4” (77, quattro birdie, sei bogey, un doppio bogey). Il montepremi è di 1.500.000 euro per ciascun torneo.
LA VIGILIA - DP World Tour, LPGA Tour e Ladies European Tour tornano a unire le loro forze nell’organizzazione dell’ISPS Handa World Invitational presented by AVIV Clinics, un torneo innovativo in cui si offre un doppio spettacolo con un evento maschile e uno femminile che si disputano in contemporanea dall’11 al 14 agosto sui due percorsi del Galgorm Castle Golf Club e del Massereene Golf Club, a Ballymena nell’Irlanda del Nord.
Sette gli italiani in campo con Guido Migliozzi, Francesco Laporta, Renato Paratore, Edoardo Raffaele Lipparelli e il dilettante Filippo Celli, vincitore del Campionato Europeo Individuale e della Silver Medal al The Open, impegnati nella gara maschile e con Giulia Molinaro e Virginia Elena Carta in quella femminile.
Formula di gara con duplice taglio - Nei primi due turni i concorrenti si alterneranno sui due tracciati, poi si proseguirà sul Galgorm Castle GC dove saranno ammessi al terzo giro i primi 60 e i pari merito nelle due graduatorie. Un ulteriore taglio dopo 54 buche promuoverà al round finale i primi 35 e i pari merito in entrambe le gare. Il montepremi è di 1.500.000 euro per ognuno dei due tornei.
Cinque azzurri per puntare in alto nel torneo maschile - Difendono i titoli l’inglese Daniel Gavins e la thailandese Pajaree Anannarukarn. Il primo, 31enne di Leeds, non ha fatto molto dopo quella vittoria e avrà una buona concorrenza nella ricerca del bis. Tra gli altri saranno nel field gli scozzesi David Law, Ewen Ferguson e Connor Syme, i sudafricani Wilco Nienaber, J.C. Ritchie e Bryce Easton, l’inglese Jack Senior, i nordirlandesi Tom McKibbin, che è di casa al Galcorm, Dermot McElroy e Cormac Sharvin, tutti molto attesi anche se non hanno grandi possibilità di divenire protagonisti assoluti, e gli statunitensi Johannes Veerman e John Catlin. Dagli azzurri si attende in particolare una conferma da Renato Paratore, terzo la scorsa settimana nel Cazoo Open. Anche Guido Migliozzi è alla ricerca di continuità dopo il 14° posto nell’US Open. Nuova occasione di crescita per l’amateur Filippo Celli dopo l’exploit nell’ultimo major stagionale.
Il field femminile - Giulia Molinaro e Virginia Elena Carta, che avrà occasione di confrontarsi con le giocatrici del LPGA Tour, sono nel field in un torneo che non sarà facile per nessuno a iniziare dalla campionessa uscente Pajaree Anannarukarn, 23enne di Bangkok, che difende l’unico titolo ottenuto fuori dall’Asia dove ha collezionato, in circuiti minori, tre successi sul Thai LPGA Tour e due sull’All Thailand Golf Tour. Tante le concorrenti in grado di prevalere tra le quali citiamo l’irlandese Leona Maguire, la nordirlandese Stephanie Meadow, che ha vinto l'ISPS Handa nel 2019, l’inglese Georgia Hall, a segno in un major (Ricoh Women's British Open 2018), la statunitense Lucy Li, la coreana A Lim Kim, l’indiana Aditi Ashok e la svedese Linn Grant, seconda proette a battere gli uomini in un evento misto (Scandinavian Mixed a giugno, DP World Tour) dopo l’australiana Hannah Green (TPS Murray River in Australia a febbraio).
Il torneo su GOLFTV e su Eurosport – L’ISPS Handa World Invitational sarà trasmesso da GOLFTV e da Eurosport con i seguenti orari. GOLFTV: giovedì 11 agosto e venerdì 12, dalle ore 14 alle ore 19; sabato 13, dalle ore 14 alle ore 18,30; domenica 14, dalle ore 12,30 alle ore 17,30. Eurosport 2: giovedì 11 agosto, dalle ore 15 alle ore 19; sabato 13, dalle ore 14 alle ore 18,30; domenica 14, differita dalle ore 20 alle ore 2. Eurosport 1: venerdì 12, dalle ore 18,15 alle ore 19. Commento tecnico di Isabella Calogero, Silvio Grappasonni e di Federico Colombo.
Patricia Isabel Schmidt, nativa di Goeppingen, 27 anni il prossimo 1 settembre, ha firmato il primo titolo sul LET Access, dopo sei top ten stagionali, battendo in finale per 4/2 la dilettante olandese Lauren Holmey nel Big Green Egg Swedish Championship, torneo del LET Access disputato con qualificazione su 36 buche medal e poi con match play su nove buche tra le prime 32 classificate sul percorso del GolfUppsala-Edenhof (par 72), a Upsala in Svezia.
In qualifica è terminata al primo posto con 137 (68 69, -7) colpi la svedese Isabella Deilert davanti alla connazionale Lisa Pettersson e all’australiana Kristalle Blum (140, -4). Al quarto posto la Schmidt con 141 (-3) e al 15° la Holmey con 145 (+1). In questa fase sono uscite al taglio le due italiane in gara, Martina Flori, 64ª con 156 (77 79, +12), e Lucrezia Colombotto Rosso, 79ª con 160 (82 78, +16).
Negli incontri a eliminazione diretta Patricia Isabel Schmidt ha superato nell’ordine la connazionale Helen Briem (2/1), la svedese Sandra Kagstrom (4/2), nei quarti l’altra svedese Ellen Hutchinson-kay (2/1) e in semifinale l’inglese Amy Taylor (1 up).
Lauren Holmey, 19enne olandese nata a Sevres in Francia, vincitrice a maggio del Flumserberg Ladies Open, è arrivata all’atto conclusivo eliminando la spagnola Teresa Diez Moliner (2/1), la danese Fie Olsen (1 up), la neozelandese Momoka Kobori (alla 12ª buca, terza di playoff) unica con due successi in stagione, e in semifinale la tedesca Chiara Noja (2/1) leader dell’ordine di merito. Alla vincitrice è andato un assegno di 6.400 euro su un montepremi di 40.000 euro.
LA VIGILIA - Lucrezia Colombotto Rosso e Martina Flori sono le uniche due italiane in campo nel Big Green Egg Swedish Stroke Play Championship, che avrà luogo dal 10 al 13 agosto sul percorso del GolfUppsala-Edenhof, a Upsala in Svezia.
Mancano sette tornei al termine della stagione e si fa sempre più intensa la lotta per le prime posizioni della money list che portano sul Ladies European Tour e il field ne risente in positivo, poiché sono presenti nove delle prime dieci di questa classifica. Particolarmente motivata Lucrezia Colombotto Rosso, decima e decisa a risalire dopo aver iniziato la stagione in maniera ottimale con il successo nel Terre Blanche Ladies Open.
Con lei in gara altre quattro vincitrici stagionali: la tedesca Chiara Noja, numero uno della money list, la neozelandese Momoka Kobori (n. 2), unica con due successi, l’olandese Lauren Holmey (n. 4), passata professionista dopo essersi imposta nel Flumserberg Ladies Open, e l’australiana Kristalle Blum (n. 8). Con loro, nel ruolo di favorite, anche le altre tra le dieci, la tedesca Patricia Isabel Schmidt (n. 3), la svedese Anna Magnusson (n. 5), l’inglese Gemma Clews (n. 7) e l’austriaca Katharina Muehlbauer (n. 9). Assente la ceca Sara Kouskova (n. 6) a segno nel precedente Vasteras Open.
Nel field, comunque, vi sono tante altre giocatrici in grado di emergere tra le quali ricordiamo la francese Lucie Andrè, la finlandese Niina Liias, l’olandese Zhen Bontan e la scozzese Hannah McCook, Il montepremi è di 40.000 euro dei quali 6.400 andranno alla vincitrice.
Tommaso Perrino ha vinto con 138 (68 70, -6) colpi il G4D @ ISPS Handa World Invitational Presented by AVIV Clinics, quarta gara del G4D (Golf for the Disabled) disputata al Galgorm Castle GC (par 72) di Ballymena nell’Irlanda del Nord, dove dall’11 al 14 agosto avrà luogo l’ISPS Handa World Invitational. Il circuito di sette eventi con Grand Finale a Dubai, riservato a giocatori diversamente abili, è promosso dal DP World Tour. I tornei si svolgono in concomitanza con gare nel calendario europeo e sugli stessi campi.
Perrino ha letteralmente dominato, facendo corsa di testa sulle 36 buche. Preso il largo nel round d’apertura con un 68 (-4, sei birdie, due bogey) ha poi tenuto alto il ritmo con un 70 (-2, cinque birdie, tre bogey) e ha distaccato nettamente l’irlandese Brendan Lawlor, campione uscente, e l’inglese Kipp Popert, già due volte a segno in stagione, secondi con 143 (-1), rispettivamente numero uno e numero due al mondo della categoria. In quarta posizione con 145 (+1) lo statunitense Chris Biggins e in quinta con 152 (+8) l’altro irlandese Conor Stone.
“È una sensazione bellissima – ha detto Perrino - realizzare un sogno che cullavo da inizio anno. Il mio gioco è migliorato continuamente fino ad arrivare a questo evento in cui ho effettuato due grandi giri. Sono molto contento del lavoro svolto con il mio maestro Mauro Ravinetto. Era qui a seguirmi tutta la mia famiglia e vincere davanti a loro è stata la cosa più bella che mi sia accaduta quest’anno. Il G4D è molto importante, sta facendo da volano e tante persone con disabilità iniziano a giocare perché capiscono che chi ha un problema può sempre avere un’altra chance”. Con questa vittoria Perrino, numero sette nella graduatoria mondiale, si è assicurato la presenza nel G4D @ DP World Tour Championship (18-19 novembre), ossia il già citato Grand Finale a Dubai,
È una vera escalation quella di Perrino sul circuito G4D, dove ha iniziato con un ottavo posto, ha proseguito con un quinto, passando poi per il quarto prima di arrivare al successo. Il 38enne professionista livornese è il Commissario Tecnico della Squadra Nazionale Paralimpica FIG e ha all'attivo tre vittorie consecutive nell'Open d'Italia Disabili Sanofi (2019, 2021, 2022). Le sue recenti affermazioni in campo internazionale (nel luglio 2021 ha vinto anche il Czech Disabled Golf Masters del circuito EDGA) suggellano l'impegno della Federazione Italiana Golf, guidata dal Presidente Franco Chimenti, per garantire pieno supporto ai giocatori paralimpici attraverso raduni e allenamenti con uno staff dedicato. Il golf si conferma così uno sport senza barriere e l'inclusione si afferma come uno dei punti centrali del Progetto Ryder Cup 2023.
Vincitore a sorpresa per un torneo che di sorprese ne ha avute parecchie dal maltempo. E’ il 20enne coreano di Seoul Joohyung Kim, che ha concluso con 260 (67 64 68 61, -20) colpi il Wyndham Championship firmando il primo successo di PGA Tour. Sul percorso del Sedgefield Country Club (par 70), a Greensboro nel North Carolina, con un giro finale in 61 (-9), miglior score del turno e della gara, prodotto da un eagle, otto birdie e un bogey, Joohyung Kim ha lasciato a cinque colpi il connazionale Sungjae Im e John Huh (265, -15), quest’ultimo autore anche lui di un 61 nel round d’apertura.
Kim ha dato una decisa svolta alla sua vita golfistica in appena 15 tornei giocati sul circuito, in cui ha ottenuto oltre al titolo anche altre tre top ten. Infatti è divenuto membro effettivo del tour con esenzione fino alla stagione 2023-2024 e nel prossimo anno potrà disputare alcuni tornei di livello tra i quali due major (Masters e PGA Championship). Nell’immediato, essendo divenuto membro del tour, è entrato nella classifica della FedEx Cup (34°) e ha acquisito il diritto a partecipare ai prossimi tre Playoffs che concluderanno la stagione del PGA Tour e dove si assegneranno i 18.000.000 di dollari di prima moneta della FedEx Cup su un totale di 75 milioni di montepremi complessivo. A 20 anni, un mese e 17 giorni è ora il secondo giocatore più giovane ad essersi imposto sul tour a partire dalla seconda guerra mondiale. Ha fatto meglio solo Jordan Spieth a segno quando aveva 19 anni, undici mesi e 17 giorni. Da non trascurare la bella cifra di 1.314.000 dollari, su un montepremi di 8.400.000 dollari con cui è stato gratificato.
Si può comunque definire un genio precoce perché se era semisconosciuto negli Stati Uniti si era invece già fatto un buon nome in Asia dove tra il 2018 e quest’anno ha vinto due tornei sull’Asian Tour, due nel Korean Tour, due nel Philippine Tour e tre nell’Asian Development (equivalente del Challenge Tour nel contesto dell’Asian Tour).
Si è classificato al quarto posto con 266 (-14) Ben Griffin e hanno occupato il quinto con 267 (-13) Max McGreevy, Russell Henley e Taylor Moore. Tra i giocatori all’ottavo con 269 (-11) l’inglese Tyrrell Hatton e l’indiano Anibarn Lahiri.
TERZO GIRO - Ancora uno stop e solamente dodici giocatori hanno completato il terzo giro nel Wyndham Championship (PGA Tour) sul percorso del Sedgefield Country Club (par 70), a Greensboro nel North Carolina. In una classifica piuttosto aleatoria sono al vertice con “meno 12”, fermati alla undicesima buca, Brandon Wu e il coreano Sungjae Im, seguiti con “meno 11” da John Huh (11ª buca) e dal coreano Joohyung Kim (10ª). Ha completato il round il thailandese Kiradech Aphibarnrat che con un gran 63 (-7) ha recuperato 34 posizioni salendo al quinto posto con 200 dove lo affiancano con lo stesso “meno 10” Brian Stuard, Davis Riley, Russell Henley e l’indiano Anibarn Lahiri, tutti stoppati alla 11ª, e Ryan Moore, che di buche ne ha giocate dieci.
Il Wyndham Championship precede i tre PlayOffs che concluderanno la stagione 2021-2022 del PGA Tour e nei quali si assegneranno i 18.000.000 di dollari di prima moneta della FedEx Cup su un totale di 75 milioni di montepremi complessivo. Il montepremi del torneo è di 7.300.000 dollari con prima moneta di 1.314.000 dollari
“Buca in uno” di Bramlett - Joseph Bramlet ha centrato direttamente dal tee la buca 16, par 3 di 182 yards, utilizzando un ferro 8 e realizzando la sua prima “hole in one” sul PGA Tour. Partito dalla 10 ha giocato solo 12 buche e non ha ottenuto molto dalla prodezza perché, associata a un birdie e a quattro bogey, per ora ha prodotto solo la 74ª posizione con il par.
SECONDO GIRO - Secondo giro sospeso e cambio della guardia in vetta al Wyndham Championship (PGA Tour), dove si sono portati con 131 (-9) Brandon Wu (64 67), Ryan Moore (65 66) e il coreano Joohyung Kim (67 64). E’ sceso dal primo al quarto posto John Huh con 132 (-8) dove è affiancato da Russell Henley e dal coreano Sungjae Im. In settima posizione con 133 (-7) Brian Stuartd Davis Riley e l’indiano Anibarn Lahiri.
Sul percorso del Sedgefield Country Club (par 70), a Greensboro nel North Carolina, sono in ritardo Will Zalatoris, 39° con 137 (-3), e l’australiano Adam Scott, 50° con 138 (-2), mentre rischia il taglio l’inglese Justin Rose, 66° con 139 (-1). Si sono ritirati l’altro australiano Jason Day e Kevin Kisner, che difendeva il titolo.
Il Wyndham Championship precede i tre PlayOffs che concluderanno la stagione 2021-2022 del PGA Tour e nei quali si assegneranno i 18.000.000 di dollari di prima moneta della FedEx Cup su un totale di 75 milioni di montepremi complessivo.
PRIMO GIRO - ohn Huh ha girato in 61 (-9) colpi su un campo abbastanza accondiscendente e si è portato al vertice del Wyndham Championship, il torneo precede i tre PlayOffs che concluderanno la stagione 2021-2022 del PGA Tour e nei quali si assegneranno i 18.000.000 di dollari di prima moneta della FedEx Cup su un totale di 75 milioni di montepremi complessivo.
Sul percorso del Sedgefield Country Club (par 70), a Greensboro nel North Carolina, Huh, 32enne di New York City con un titolo sul circuito (Mayakoba Classic, 2012) ha segnato un eagle e sette birdie e ha lasciato a due colpi il coreano Sungjae Im (63, -7).
Al terzo posto con 64 (-6) Peter Malnati e Brandon Wu e tra i nove giocatori al quinto con 65 (-5) Ryan Moore, l’australiano Cameron Percy e lo spagnolo Rafa Cabrera Bello. Inizio in sordina per gli australiani Jason Day, 23° con 67 (-3), e Adam Scott, 41° con 68 (-2), e pessimo per Kevin Kisner, campione in carica, e per l’inglese Justin Rose, 132.i con 73 (+3). Il montepremi è di 7.300.000 dollari dei quali 1.314.000 andranno al vincitore
LA VIGILIA - Kevin Kisner, 38enne di Aiken (South Carolina), quattro titoli sul PGA Tour tra i quali un WGC (Dell Match Play, 2019), difende il titolo nel Wyndham Championship (4-7 agosto) sul percorso del Sedgefield Country Club (par 70), a Greensboro nel North Carolina. Il torneo precede i tre PlayOffs che concluderanno la stagione 2021-2022 del circuito e nei quali si assegneranno i 18.000.000 di dollari di prima moneta della FedEx Cup su un totale di 75 milioni di montepremi complessivo.
Big praticamente tutti a riposo in un field che comprende, tra gli altri, Billy Horschel, Webb Simpson, Will Zalatoris, Rickie Fowler, gli australiani Adam Scott e Jason Day, gli inglesi Luke Donald, appena nominato capitano del Team Europe per la Ryder Cup 2023, Justin Rose, Tyrrell Hatton e Danny Willett e lo slovacco Rory Sabbatini. Il montepremi è di 7.300.000 dollari.
Il torneo su GOLFTV e su Eurosport 2 – Il Wyndham Championship sarà trasmesso su GOLFTV e su Eurosport 2 ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 4 agosto e venerdì 5, dalle ore 20 alle ore 24; sabato 6 e domenica 7, dalle ore 19 alle ore 24. Commento di Maurizio Trezzi e di Marco Durante.
La sudafricana Ashleey Buhai ha vinto con 274 (70 65 64 75, -10) colpi l'AIG Women's Open, quinto e ultimo major stagionale femminile che si è disputato al Muirfield Village Golf Club (par 71) di Gullane in Scozia. Ha terminato il torneo alla pari con la coreana In Gee Chun (274 – 68 66 70 70) e poi l’ha superata con un par alla quarta buca di spareggio.
Ashleigh Buhai, da nubile Simon, 33enne di Johannesburg, ha aggiunto il major in un palmarès dove figuravano tre titoli sul Ladies European Tour e due sul circuito di casa, ma lo ha fatto in modo rocambolesco con un giro finale in cui ha dilapidato i cinque colpi di vantaggio che aveva sulla coreana e poi nel playoff, dopo aver rischiato di perderlo, ha tirato fuori il coniglio dal cilindro con una uscita dal bunker e palla a meno di un metro dalla bandiera per un par che In Gee Chun non è riuscita a contrare. Non ha potuto il tal modo centrare quello che sarebbe stato il suo quarto major. Da rilevare che al momento si è imposta in quattro sole gare, ma tre sono appunto eventi del grande slam.
La Buhai, molto contratta, ha iniziato subito a perdere terreno con due bogey in nove buche contro un birdie e si è trovata a ridosso la Chun che ha realizzato tre birdie in sei buche. Poi la coreana ha rallentato con due bogey, ma quando sembrava che la Buhai con tre colpi di vantaggio avesse partita vinta ha fatto una bella frittata alla buca 15 con un triplo bogey che ha decretato la parità. La Chun (70, -1. tre birdie, due bogey) non è più riuscita a dare l’accelerata decisiva e la Buhai si è difesa con i denti pur sbagliando ancora qualcosa (75, +4, un birdie, due bogey, un triplo bogey). Sull’ultima buca la giapponese Hinako Shibuno ha mancato di un soffio l’eagle, che avrebbe concesso anche a lei il playoff, fermandosi al terzo posto (275, -9) con un colpo di ritardo. Poi la gioia della sudafricana per il titolo e anche per la bella cifra di 1.095.000 dollari con cui è stata gratificata su un montepremi di 6.800.000 dollari. Il successo mancato è valso alla coreana un premio di 673.743 dollari, abbastanza per farsene una ragione.
In quarta posizione con 277 (-7) l’australiana Minjee Lee, l’irlandese Leona Maguire e la svedese Madelene Sagstrom e in settima con 279 (-5) un bel gruppo di deluse: la francese Celine Boutier, la giapponese Nasa Hataoka, la neozelandese Lydia Ko, la thailandese Atthaya Thitikul e la canadese Brooke M. Henderson, tutte candidate al titolo. Con loro anche l’australiana Stephanie Kyriacou, forse l’unica contenta.
Mai in partita Nelly Korda, 41ª con 288 (+4) e delusione piena per la svedese Anna Nordqvist, campionessa in carica, 66ª con 146 (+4), e per la coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale, 83ª con 147 (+5), entrambe uscite al taglio.
TERZO GIRO - Una grande giornata per la sudafricana Ashleigh Buhai che ha realizzato un 64 (-7), miglior score del round, e con il totale di 199 (70 65 64, -14) colpi ha preso il largo a un giro dal termine dell'AIG Women's Open, quinto e ultimo major stagionale femminile che si sta svolgendo al Muirfield Village Golf Club (par 71) di Gullane in Scozia.
Ashleigh Buhai, da nubile Simon, 33enne di Johannesburg, tre titoli sul Ladies European Tour, due sul circuito di casa e un torneo preso al playoff sul LPGA Tour, ha segnato otto birdie e un bogey e ha sorpassato la coreana In Gee Chun (204, -9), leader dopo due turni, relegandola al secondo posto con cinque colpi di ritardo. Stesso punteggio per la giapponese Hinako Shibuno.
Difficile pensare a un recupero della coreana Inbee Park e della svedese Madelene Sagstrom, quarte a sette colpi (206, -7), e sono ancora più lontane le australiane Minjee Lee e Stephanie Kyriacou e la nipponica Miyu Yamashita, seste con 208 (-5). Praticamente fuori gioco le sei concorrenti in nona posizione con 209 (-4) tra le quali la canadese Brooke M. Henderson e la thailandese Atthaya Thitikul.
Prestazione in grigio della giapponese Nasa Hataoka e della neozelandese Lydia Ko, 19.e con 211 (-4), e in grigio più scuro di Nelly Korda, 53ª con 216 (+3). Assolutamente negative, perché uscite al taglio, quelle della svedese Anna Nordqvist, campionessa in carica, 66ª con 146 (+4), e della coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale, 83ª con 147 (+5). Il montepremi è di 6.800.000 dollari.
SECONDO GIRO - La coreana In Gee Chun è la nuova leader con 134 (68 66, -8) colpi dell'AIG Women's Open, quinto e ultimo major stagionale femminile che si sta svolgendo al Muirfield Village Golf Club (par 71) di Gullane in Scozia. Autentica cacciatrice di major, ne ha vinti tre su quattro successi sul LPGA Tour, l’ultimo a giugno (Women’s PGA Championship), In Gee Chun, 27enne di Gunsan nel cui palmarés figurano anche dieci titoli sul Korean LPGA Tour e due sul Japan LPGA Tour, ha realizzato sei birdie e un bogey per il 66 (-5), è risalita dalla quinta piazza e ha lasciato a un colpo la sudafricana Ashleigh Buhai e la svedese Madelene Sagstrom (135, -7) e a due la coreana Inbee Park (136, -6).
In quinta posizione con 137 (-5) l’australiana Hannah Green e la giapponese Miyu Yamashita e in settima con 138 (-4) le australiane Minjee Lee e Stephanie Kyriacou, la francese Celine Boutier e la nipponica Hinako Shibuno, leader dopo un round.
Hanno sei colpi di ritardo la giapponese Nasa Hataoka e la canadese Brooke M. Henderson, 17.e con 140 (-2), e ne ha sette la neozelandese Lydia Ko, 26ª con 141 (-1). Sono già fuori gioco Nelly Korda, 49ª con 144 (+2), e la svedese Anna Nordqvist, campionessa in carica, 66ª con 146 (+4). Un momentaccio per la coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale, 83ª con 147 (+) e uscita al taglio. Il montepremi è di 6.800.000 dollari.
PRIMO GIRO - La giapponese Hinako Shibuno è in vetta con 65 colpi (-6) nell'AIG Women's Open, quinto e ultimo major stagionale femminile che si sta svolgendo al Muirfield Village Golf Club (par 71) a Gullane in Scozia. La 25enne di Okayama ha vinto questo torneo nel 2019, rimasto unico titolo sul LPGA Tour nel suo palmarés, che si è aggiunto a sei successi dul circuito di casa. Con otto birdie e due bogey ha preso un colpo di vantaggio su Jessica Korda (66, -5) e due sulla messicana Gaby Lopez e sulla scozzese Louise Duncan (67, -4).
Al quinto posto con 68 (-3) l’australiana Minjee Lee, l’inglese Jodi Ewart Shadoff, la francese Celine Boutier, la coreana In Gee Chun e la svedese Maja Stark. Sono poco dietro la coreana Inbee Park, decima con 69 (-2), Nelly Korda e la canadese Brooke M. Henderson 13.e con 70 (-1) e ritardo rimediabile per la nipponica Nasa Hataoka, 26ª con 71 (par).
Difesa del titolo subito difficile per la svedese Anna Nordqvist, 74ª con 74 (+3), mentre ha confermato il suo momento di scarsa condizione la coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale, 103ª con 76 (+5). Il montepremi è di 6.800.000 dollari.
LA VIGILIA - Ha aperto le porte alle donne nel 2019, per la prima volta nella sua ultracentenaria storia dopo il via libera dei soci che era arrivato, attraverso una votazione, nel marzo 2017. E, adesso, il Muirfield Village Golf Club, circolo scozzese, ospiterà dal 7 agosto al 10 agosto l'AIG Women's Open, quinto e ultimo Major 2022 del golf femminile.
Un'occasione storica a Gullane, nell'East Lothian, dove le regine del green si contenderanno un montepremi di 6.800.000 dollari. Ma in palio c'è molto di più, con la vittoria che è quella di vedere sul green del Muirfield le campionesse della disciplina.
Nel field, 44 tra le migliori 50 proette, a partire dalla numero 1, la sudcoreana Jin Young Ko. A difendere il titolo conquistato nel 2021 sarà la svedese Anna Nordqvist
Yan Liu (61 71 74) ha conquistato il Four Winds Invitational, torneo dell’Epson Tour che si è svolto sul percorso del South Bend Country Club (par 72) di South Bend (Indiana), negli Stati Uniti d’America. La cinese, in testa al leaderboard sin dal primo giro, ha ottenuto una vittoria ‘wire to wire’ nonostante un ultimo giro da 74 (+2) colpi che l’ha costretta a sfidare al playoff la statunitense Gabby Lemieux (71 66 72) e la finlandese Kiira Riihijarvi (72 69 68) dopo che le tre protagoniste avevano chiuso le 54 buche regolamentari con uno score di 209 (-7) colpi. Yan Liu ha prevalso con un birdie alla prima buca supplementare. Roberta Liti, unica italiana in gara e quarta al termine del secondo round, ha perso posizioni nel giro finale terminando 33ª con 214 (68 71 75, -2). Al quarto posto con 210 (-6) la cinese Weiwei Zhang, la ceca Klara Spilkova, la thailandese Pinyada Kuvanun e la canadese Selena Costabile.
Per la 24enne Yan Liu si tratta del primo successo in carriera sull’Epson Tour, il secondo circuito statunitense, dopo due top ten ottenute in questa stagione: il terzo posto al Garden City Charity Classic at Buffalo Dunes e il nono al Casino Del Sol Golf Classic. Grazie a questo exploit, Yan Liu ha incassato un assegno di 30.000 dollari su un montepremi complessivo di 200.000.
Prima vittoria sul Challenge Tour del tedesco Velten Meyer, che si è imposto con 262 (70 62 65 65, -26) colpi nel Vierumäki Finnish Challenge sul percorso del Vierumäki Resort (par 72), nella città da cui il circolo prende il nome, in Finlandia. Con un gran finale ha lasciato a cinque colpi il connazionale Marc Hammer (267, -21) con il quale condivideva la leadership dopo tre round.
Tra gli italiani il migliore è stato Filippo Bergamaschi, 35° con 278 (66 72 71 69, -10). Più indietro Michele Ortolani (66 74 70 73) e Jacopo Vecchi Fossa (71 69 75 68), 56.i con 283 (-5), e Giacomo Fortini, 72° con 291 (68 70 72 81, +3).
Velten Meyer, 27enne di Oldenburg, laureto nel 2016 in marketing alla University of Louisiana-Monroe, da due anni si alterna tra PGA Tour Latino America (solo un decimo posto) e Challenge Tour dove nelle precedenti 18 partecipazioni non era andato oltre il 12° posto. Nel giro conclusivo ha preso subito il largo con un eagle in apertura (il quinto personale sulle 72 buche) e due birdie sul quarto e sul quinto green lasciando gli altri a competere solo per la seconda posizione. Ha poi proseguito in tutta tranquillità con altri tre birdie per il parziale di 65 (-7), miglior score di giornata. Il titolo gli ha fruttato un assegno di 40.000 euro su un montepremi di 250.000 euro e soprattutto l’esenzione per il circuito che probabilmente lo convincerà a scegliere di proseguire, almeno per il momento, la carriera in Europa.
Hammer, vincitore a luglio dell’Euram Bank Open, con un birdie sull’ultima buca si è assicurato la seconda piazza in solitudine distaccando l’islandese Gudmundur Kristjansson, l’altro autore di un 65 (otto birdie, un bogey), e l’irlandese John Murphy, terzi con 268 (-20). Al quinto posto con 269 (-19) l’austriaco Niklas Regner, al sesto con 270 (-18) il francese Jeong weon Ko e l’inglese Nathan Kimsey e all’ottavo con 271 (-17) il danese Martin Simonsen, gli ultimi due anche loro vincitori stagionali (rispettivamente del Le Vaudreuil Golf Challenge e del Kaskáda Golf Challenge).
Non hanno superato il taglio dopo 36 buche Federico Maccario, 73° con 141 (-3), Luca Cianchetti, 111° con 144 (par) ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 142° con 150 (+6).
TERZO GIRO - Tedeschi al proscenio e italiani in bassa classifica dopo il terzo giro del Vierumäki Finnish Challenge sul percorso del Vierumäki Resort (par 72), nella città da cui il circolo prende il nome, in Finlandia. E’ rimasto al comando con 197 (68 62 67, -19) colpi Marc Hammer, autore di un 67 (-5, un eagle, quattro birdie, un bogey), ma ora ha un unico compagno di viaggio, il connazionale Velten Meyer (197 – 70 62 65), che lo ha raggiunto con un 65 (-7, un eagle, cinque birdie).
Dei quattro italiani che hanno superato il taglio Filippo Bergamaschi è 42° con 209 (66 72 71, -7), Michele Ortolani (66 74 70) e Giacomo Fortini (68 70 72) sono al 47° posto con 210 (-6), e Jacopo Vecchi Fossa è 56° con 215 (71 69 75, -1).
La coppia di testa precede l’irlandese John Murphy (198, -18) e il francese Victor Riu (200, -16). In quinta posizione con 201 (-15) il danese Martin Simonsen, il francese Jeong weon Ko e lo svedese Bjorn Akesson, quest’ultimo leader dopo due round insieme ad Hammer ed all’altro tedesco Freddy Schott, sceso in ottava con 202 (-14), dove ha la compagnia dell’inglese Nathan Kimsey.
Out dopo 36 buche Federico Maccario, 73° con 141 (-3), Luca Cianchetti, 111° con 144 (par) ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 142° con 150 (+6). Il montepremi è di 250.000 euro dei quali 40.000 spetteranno al vincitore.
SECONDO GIRO - Terzetto al vertice con 130 (-14) colpi composto dallo svedese Bjorn Akesson (68 62) e dai tedeschi Freddy Schott (67 63) e Marc Hammer (68 62) nel Vierumäki Finnish Challenge sul percorso del Vierumäki Resort (par 72), nella città da cui il circolo prende il nome, in Finlandia. Al quarto posto con 131 (-13) il francese Victor Riu, al quinto con 132 (-12) il danese Martin Simonsen e l’altro tedesco Velten Meyer e al settimo con 133 (-11) lo spagnolo Manuel Elvira.
I migliori tra gli italiani, che hanno lasciato le prime posizioni, sono Giacomo Fortini (68 70) e Filippo Bergamaschi (66 72), 31.i con 138 (-6), e sono rimasti in gara anche Michele Ortolani (66 74) e Jacopo Vecchi Fossa (71 69), 56.i con 140 (-4).
Sono usciti al taglio Federico Maccario, 73° con 141 (-3), Luca Cianchetti, 111° con 144 (par) ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 142° con 150 (+6). Il montepremi è di 250.000 euro dei quali 40.000 spetteranno al vincitore.
PRIMO GIRO - Ottimo inizio dei giocatori italiani nel Vierumäki Finnish Challenge dove Michele Ortolani e Filippo Bergamaschi sono al secondo posto con 66 (-6) colpi e Federico Maccario e Giacomo Fortini sono 14.i con 68 (-4), Sul percorso del Vierumäki Resort (par 72), nella città da cui il circolo prende il nome, guida la classifica il 25enne irlandese senza titoli sul circuito James Sugrue con 65 (-7, un eagle, sei birdie e un bogey), mentre è in seconda posizione anche il finlandese Antti Ahokas. In quinta un gruppo di nove concorrenti con 67 (-5) colpi tra i quali il danese Martin Simonsen, il francese Robert Sciot-Siegrist e il tedesco Freddy Schott.
Altri tre gi italiani in gara: Luca Cianchetti, 32° con 69 (-3), Jacopo Vecchi Fossa, 75° con 71 (-1), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 131° con 75 (+3).
Ortolani ha segnato un eagle e quattro birdie, Bergamaschi un eagle, cinque birdie e un bogey, Federico Maccario sette birdie e tre bogey, Giacomo Fortini cinque birdie e un bogey e Cianchetti un eagle, due birdie e un bogey. Il montepremi è di 250.000 euro dei quali 40.000 spetteranno al vincitore.
LA VIGILIA - Il Challenge Tour resta nel Nord Europa. Dall’Irlanda trasferimento in Finlandia per il Vierumäki Finnish Challenge (4-7 agosto) e poi passaggio in Danimarca per il Frederikshavn Challenge (11-14 agosto) prima di due eventi in Svezia.
Sul percorso del Vierumäki Resort, nella città da cui il circolo prende il nome, saranno impegnati sette italiani: Luca Cianchetti, Giacomo Fortini, Jacopo Vecchi Fossa, Federico Maccario, Edoardo Raffaele Lipparelli, Filippo Bergamaschi e Michele Ortolani, tutti con l’obiettivo di ben figurare e magari di alimentare le speranze, con una prodezza, di risalire nella Road To Mallorca (ordine di merito).
Nel field sei vincitori stagionali, lo spagnolo Alejandro Del Rey, che sembra uno dei giocatori più in forma del momento, i danesi Martin Simonsen e Nicolai Kristensen, l’inglese Nathan Kimsey e i tedeschi Alexander Knappe e Marc Hammer, Nel novero dei possibili protagonisti anche il francese Robin Sciot-Siegrist, lo svizzero Jeremy Freiburghaus, il belga Christopher Mivis, il tedesco Freddy Schott e l’inglese Marco Penge.
Mancano ancora undici gare alla conclusione del tour e questo spiega in parte le numerose defezioni tra i migliori, mentre hanno peso pure alcune certezze. Hanno disertato il torneo i primi sei della money list, lo svedese Jens Dantorp, numero uno, il danese Oliver Hundeboll e il sudafricano Juan Carlo Ritchie che lo seguono, i quali ormai sicuri della ‘carta’ per il DP World Tour 2023 (saranno assegnate ai primi venti di questa classifica), da qualche settimana si sono trasferiti sul circuito maggiore e parteciperanno al Cazoo Open. Fermi anche l’inglese Todd Clements, che si è imposto la scorsa settimana nell’Irish Challenge, il norvegese Kristian Krogh Johannessen e il francese Clément Sordet i quali si sono presi un turno di riposo. In totale saranno in campo dieci dei primi venti della Road To Mallorca, quasi tutti coloro che si trovano dalla decima piazza in giù dove niente è ancora stabilito. Anche Lorenzo Scalise, 25° nell’ordine di merito, ha preferito partecipare al Cazoo Open. Non ci sarà il danese Marcus Helligkilde, campione in carica, anche lui in Galles, ma perché lo scorso anno ha vinto la money list del circuito e ora gioca sul DP World Tour. Il montepremi è di 250.000 euro dei quali 40.000 spetteranno al vincitore.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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