Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

Il Roma Alps Open, quinto evento dell’Italian Pro Tour 2022, il circuito di gare nazionali e internazionali della FIG, che ha il supporto dell’official advisor Infront, è iniziato all'insegna dello spettacolo. Al termine del primo giro, sul percorso del Golf Club Parco de’ Medici (par 72), al comando c'è lo spagnolo Alex Esmatges con 63 (-9) colpi, seguito dall'amateur azzurro Julien Paltrinieri e da Gregorio De Leo, secondi con 64 (-8). Quest'ultimo, in testa all'ordine di merito dell'Alps Tour, vuole consolidare la leadership in questo evento, inserito nel calendario del terzo circuito europeo maschile e terzultimo appuntamento stagionale, perché assegnerà punti che potrebbero essere decisivi in ottica del Challenge Tour 2023, per il quale staccheranno il pass i migliori cinque dell’ordine di merito.

Una buona partenza per gli italiani, perché in quarta posizione con 66 (-6) ci sono Cristiano Terragni ed Edoardo Giletta. In top ten presente anche Stefano Mazzoli, 10/o con 67 (-5). Per il classe 1996 è un appuntamento fondamentale, dato che al momento è sesto nella 'money list' e vuole rientrare pure lui nelle prime cinque posizioni.

Le dichiarazioni – “E’ stata una giornata faticosa, con il caldo che è stato protagonista. Ho fatto un giro bogey free, puttando molto bene e per questo sono contento. Bisogna stare attenti su questo percorso e ad ogni colpo serve essere fantasiosi”. Queste le parole di Gregorio De Leo al termine del primo round.

Formula di gara e montepremi – Il Roma Alps Open si disputa sulla distanza di 54 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto. In palio un montepremi complessivo di 40.000 euro, con prima moneta di 5.800.

Il percorso – Realizzato nel 1990, il Golf Club Parco De’ Medici – disegnato dall’architetto Davide Mezzecane e tracciato dall’americano Peter Fazio – ha già ospitato manifestazioni internazionali di prestigio come, tra le altre, l’Open d’Italia femminile (con tre edizioni consecutive tra il 2005 e il 2007), il Campionato Mondiale per Golfisti non vedenti nel 2018, la Qualifying School dell’Alps Tour nel 2020 e il Roma Alps Letas Open nel 2021. Presenta un’area di 27 buche divise in tre percorsi: il Bianco, il Blu ed il Rosso protette da bunker tecnici e difficoltosi ostacoli d’acqua che richiedono concentrazione rendendo ancora più stimolante il gioco.

I Partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Rinascente, Poste Assicura ed Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront.

%PM, %23 %885 %2022 %20:%Lug

LETAS in Spagna V. E. Carta seconda

Virginia Elena Carta, con un’ottima prova, si è classificata al secondo posto con 212 (68 72 72, -4) colpi nel Santander Golf Tour Malaga, torneo del LET Access, il secondo circuito femminile europeo, disputato sul percorso del Golf Torrequebrada (par 72), a Benalmadena sulla Costa del Sol spagnola. In un giro finale molto emozionante ha prevalso con 211 (74 70 67, -5) colpi la ceca Sara Kouskova, risalita dalla terza piazza con un 67 (-5, un eagle, tre birdie), miglior score di giornata.

Buone prestazioni delle neopro Clara Manzalini, 16ª con 220 (73 71 76, +4) e sempre a premio in cinque eventi disputati, e di Sara Berselli,19ª con 222 (75 73 74, +6), al secondo torneo da professionista. Più indietro Erika De Martini, 43ª con 228 (77 76 75, +12).

La Kouskova, 23enne di Karlovy Vary, ha portato a due i titoli sul circuito dopo il primo nel Czech Ladies Open del 2021, ma ha approfittato anche del cedimento nella parte iniziare del terzo round di Virginia Elena Carta, che era stata leader nei primi due, e della norvegese Tina Mazarino, in vetta fino alla buca 15 e poi crollata nelle ultime tre, scendendo in terza posizione con 215 (-1) e che ha visto così sfumare la possibilità farsi un bel regalo per il 22° compleanno caduto il 18 luglio.

Virginia Elena Carta, che aveva due colpi di margine sulla Mazarino e quattro sulla Kouskova, ha lasciato al campo cinque colpi sulle prime 11 buche (tre bogey, un doppio bogey), poi è emersa la sua grinta e ha provato a ribaltare la situazione con quattro birdie di fila, dalla 12 alla 15, e con un altro alla 18 (72, par), ma il playoff le è sfuggito perché nel frattempo la ceca aveva realizzato il birdie decisivo alla 17. Resta comunque la bella gara da protagonista della 25enne milanese, che ha ottenuto il miglior risultato da professionista sia per il LET Access che per il Ladies European Tour.

Al quarto posto con 216 (par) la svedese Anna Magnusson, la tedesca Patricia Isabel Schmidt e l’olandese Nikki Hofstede e al settimo con 217 (+1) la dilettante tedesca Lisa Marie Schumacher.

Sono uscite al taglio dopo 36 buche, caduto a 150 (+10), Martina Flori (78 83) e la dilettante Alessia Fornara (80 81), 75.e con 161 (+17). Alla vincitrice è andato un assegno di 6.400 euro su un montepremi di 40.000 euro.

 

LA VIGILIA - Virginia Elena Carta, che sta offrendo buone prestazioni sul Ladies European Tour, si concede un passaggio sul LET Access, il secondo circuito femminile europeo, e prende parte al Santander Golf Tour Malaga, che si disputa dal 21 al 23 luglio sul tracciato del Golf Torrequebrada, a Benalmadena sulla Costa del Sol spagnola.

Insieme alla milanese saranno in gara Clara Manzalini, Erika De Martini, Sara Berselli, Martina Flori e la dilettante Alessia Fornara, mentre sarà assente Lucrezia Colombotto Rosso.

Proverà a consolidare la sua posizione di leader della money list la tedesca Chiara Noja, un successo in stagione (Czech Ladies Challenge), ma dovrà guardarsi da concorrenti agguerrite quali l’amateur olandese Lauren Holmey (suo il Flumserberg Open), la tedesca Patricia Isabel Schmidt, l’australiana Kristalle Blum (suo il Golf Vlaanderen Trophy), la svedese Anna Magnusson e l’austriaca Katharina Muehlbauer. In campo anche altre proette del LET tra le quali la francese Lucie Andrè, la tedesca Laura Fuenfstueck e la spagnola Noemi Jimenez. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 6.400 euro.

Alejandro Del Rey, 24enne spagnolo, ha vinto con 271 (68 66 68 69, -17) colpi il Big Green Egg German Challenge e, sul percorso del Wittelsbacher Golfclub (par 72) di Neuburg an der Donau in Germania. ha firmato il primo titolo sul Challenge Tour. Ha superato con un birdie alla seconda buca di spareggio il 28enne polacco Mateusz Gradecki (271 – 66 68 69 68) con il quale aveva terminato alla pari la gara.

Poco oltre metà classifica i due italiani rimasti in gara dopo il taglio, Enrico Di Nitto, 43° con 285 (71 71 76 67, -3), che ha rimontato nel round conclusivo 18 posizioni con un 67 (-5, cinque birdie senza bogey), e ne ha perse quattro Lorenzo Scalise, 48° con 286 (69 71 74 72, -2), autore di un 72 (par) con tre birdie e tre bogey.

Gradecki, un successo in carriera ad aprile scorso (Limpopo Championship), ha prima effettuato il recupero sorpassando Del Rey, leader con un colpo di margine dopo tre turni, poi a due buche dalla fine ha gettato al vento i due colpi di vantaggio maturati alla 16ª con due bogey (68, -4, un eagle, cinque birdie, tre bogey). Del Rey, che fino a oggi aveva ottenuto soltanto sei top ten sul circuito (tre quest’anno), ha segnato cinque birdie e due bogey sulle prime 14 buche, poi ha proseguito in par (69, -3) lasciando l’iniziativa al suo avversario che non ha saputo approfittarne.

E’ rimasto fuori dal playoff per un colpo l’altro spagnolo Manuel Elvira, terzo con 272 (-16), e hanno concluso al quarto posto con 276 (-12) il tedesco Max Schmitt e i francesi Robin Sciot-Siegrist e Felix Mory. Al settimo con 277 (-11) lo scozzese Daniel Young e all’ottavo con 278 (-10) lo svedese Jens Fahrbring e, a completare il trionfo iberico, Borja Virto,

Sono usciti dopo 36 buche, Luca Cianchetti ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 63.i con 143 (-1) e out per un colpo, Aron Zemmer, 75° con 144 (par), Matteo Manassero, 89° con 145 (+1), Andrea Romano, 103° con 146 (+2), Jacopo Vecchi Fossa, 114° con 147 (+3), Federico Maccario, 120° con 148 (+4), e Filippo Bergamaschi, 128° con 149 (+5).

Al vincitore è andato un assegno di 40.000 euro su un montepremi di 250.000 euro.

 

LA VIGILIA - Il Challenge Tour fa tappa per l’unica volta in Germania dove è in programma da 21 al 24 luglio il Big Green Egg German Challenge. Entra sempre più nel vivo la corsa verso le venti ‘carte’ per l’European Tour 2023 con Lorenzo Scalise e Matteo Manassero impegnati a perseguire il loro primario obiettivo stagionale. Il primo è 21° nell’ordine di merito e punta a rientrare quanto prima tra i top 20, da cui è fuori per una manciata di punti, mentre il veronese (48°) insegue la 45ª piazza, che consente almeno di andarsi a giocare le proprie chances nel Rolex Challenge Tour Grand Final (3-6 novembre, Mallorca, Spagna).

Anche se la strada è ancora lunga, entrambi affronteranno l’impegno con la massima concentrazione così come gli altri otto italiani in campo insieme a loro che possono sempre puntare a un exploit: Filippo Bergamaschi, Aron Zemmer, Jacopo Vecchi Fossa, Enrico Di Nitto, Federico Maccario, Luca Cianchetti, Edoardo Raffaele Lipparelli e Andrea Romano.

Nel field vi sono dodici giocatori tra i primi 20 della Road To Mallorca (money list), tra i quali sei dei primi dieci, che debbono consolidare la loro posizione per evitare sorprese, avendo già messo una seria ipoteca sul passaggio al circuito superiore. Sono il francese Clément Sordet (n. 4), il norvegese Kristian Krogh Johannessen (n. 5), lo svizzero Jeremy Freiburghaus (n. 6), l’inglese Nathan Kimsey (n. 8) e i tedeschi Freddy Schott (n. 9) e Alexander Knappe (n. 10).

Assenti i primi tre del ranking, nell’ordine il danese Oliver Hundeboll, il sudafricano Juan Carlo Ritchie e lo svedese Jens Dantorp. Secondo torneo di fila saltato dal primo e dal terzo, mentre Ritchie, dopo aver vinto due gare, ha disertato il circuito da maggio e gioca di preferenza sul DP World Tour, praticamente sicuro che ormai ha la ‘carta’ in tasca.

Tra possibili protagonisti dell’evento, oltre ai citati, ricordiamo il tedesco Marc Hammer, a segno nel precedente Euram Bank Open, i transalpini Robin Sciot-Siegrist e Ugo Coussaud, il belga Christopher Mivis, il sudafricano Dean Germishuys e lo spagnolo Javier Sainz. Il montepremi è di 250.000 euro dei quali 40.000 spetteranno al vincitore.

%PM, %24 %880 %2022 %20:%Lug

DP Tour: Richie Ramsay dopo sette anni

Lo scozzese Richie Ramsay è tornato al successo dopo sette anni sul DP World Tour imponendosi coni 274 (69 69 67 69, -14) colpi nel Cazoo Classic. Sul percorso dell'Hillside Golf Club (par 72), a Southport in Inghilterra, il 39enne di Aberdeen ha avuto partita vinta con un parziale di 69 (-3, quattro birdie, un bogey) a chiudere e ha portato a quattro i titoli sul circuito dopo le precedenti affermazioni nel South African Open Championship (2009), nell'Omega European Masters (2012) e nel Trophèe Hassan II (2015). L’impresa gli ha fruttato un assegno di 297.500 euro su un montepremi di 1.750.000 euro.

Ramsay ha lasciato a un colpo l’inglese Paul Waring (274, -13). Al terzo posto con 276 (-12) il francese Julien Guerrier, in vetta dopo tre round, l’olandese Daan Huizing, gli svedesi Marcus Kinhult e Robin Petersson e l’altro scozzese Grant Forrest. All’ottavo con 278 (-10) lo spagnolo Angel Hidalgo, l’inglese Andy Sullivan e lo svedese Jens Dantorp, che ha praticamente già conquistato la “carta” per il DP World Tour 2023, attraverso l’ordine di merito del Challenge Tour, di cui è leader, e che sta già provando ad adeguarsi al tour maggiore.

Sono usciti al taglio gli unici due italiani in gara, Lorenzo Gagli, 71° con 145 (73 72, +1), e Edoardo Molinari, 83° con 146 (74 72, +2).

 

TERZO GIRO - Il francese Julien Guerrier, 37enne di Evreux senza titoli sul DP Wrld Tour, ha realizzato nel Cazoo Classic un parziale di 69 (-3, cinque birdie, due bogey) colpi e con lo score di 204 (66 69 69, -12) ha sorpassato l’inglese Paul Woring, ora secondo con 205 (-11) raggiunto dallo svedese Jens Dantorp e dallo scozzese Richie Ramsay.

Sul percorso dell'Hillside Golf Club (par 72), a Southport in Inghilterra, sono al quinto posto con 206 (-10) il finlandese Sami Valimaki, lo scozzese Grant Forrest e lo svedese Alexander Bjork e all’ottavo con 207 (-9) l’olandese Daan Huizing e il sudafricano Richard Sterne.

Sono usciti al taglio, caduto a 144 (par) colpi, i due italiani in gara: Lorenzo Gagli, 71° con 145 (73 72, +1), e Edoardo Molinari, 83° con 146 (74 72, +2). Il montepremi è di 1.750.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Italiani deludenti nel Cazoo Classic. Infatti nel il torneo del DP World Tour sono usciti al taglio, caduto a 144 (par) colpi, sia il fiorentino Lorenzo Gagli, 71° con 145 (73 72,+1), che il torinese Edoardo Molinari, 83° con 146 (74 72, +2).

Sul percorso dell'Hillside Golf Club (par 72), a Southport in Inghilterra, è rimasto al comando l’inglese Paul Waring con 133 (63 70, -11) colpi. Il 37enne di Birkenhead, con un titolo sul circuito (Nordea Masters, 2018), ha due lunghezze di vantaggio sullo svedese Jens Dantorp, sullo scozzese Grant Forrest e sul francese Julien Guerrier (135, -9). Al quinto posto con 136 (-8) l’olandese Daan Huizing e al sesto con 137 (-7) il finlandese Sami Valimaki e gli inglesi Callum Shinkwin e Garrick Porteous. Il montepremi è di 1.750.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Inizio difficile per i due giocatori italiani impegnati nel Cazoo Classic, Lorenzo Gagli, 84° con 73 (+) colpi, ed Edoardo Molinari, 94° con 74 (+1).

Sul percorso dell’Hillside Golf Club (par 72), a Southport in Inghilterra, nel torneo del DP World Tour, ottima partenza dei giocatori di casa con Paul Waring, primo con 63 (-9), con Garrick Porteous, secondo con 65 (-7).e con Richard Mansell, terzo con 66 (-6) alla pari con il francese Julien Guerrier, lo scozzese Grant Forrest e con lo svedese Jens Dantorp, il quale ha lasciato momentaneamente il Challenge Tour dove è terzo nell’ordine di merito e con già ottime possibilità di prendersi una ‘carta’ per il DP World Tour 2023 a fine stagione. Il montepremi è di 1.750.000 euro.

 

LA VIGILIA - Il DP World Tour torna protagonista con il Cazoo Classic. Dal 21 al 24 luglio a Southport, in Inghilterra e sul percorso dell’Hillside Golf Club, saranno due gli azzurri in gara: Edoardo Molinari e Lorenzo Gagli. In un evento che si giocò per la prima volta nel 1988 quando, a imporsi in casa, nell’allora English Open fu Howard Clark.

Nel 1993, Rocca sfiorò il successo - Nessun successo italiano nella storia della competizione, con Costantino Rocca che sfiorò però l’impresa nel 1993 quando si classificò secondo alle spalle solo del gallese Ian Woosnam vincitore, nel 1991, del The Masters.

Nel Regno Unito, non difenderà il titolo conquistato nel 2021 (dopo uno stop della manifestazione lungo 19 anni) lo scozzese Calum Hill che s’impose a Londra.

Il torinese Edoardo Molinari nel 2022 ha già ottenuto tre Top 10 con il quinto posto al Porsche European Open quale miglior risultato stagionale. Mentre il fiorentino Gagli s’è classificato nono al Catalunya Championship.

Il field - Nel field, tra i giocatori più attesi ecco gli spagnoli Adrian Otaegui e Jorge Campillo, gli scozzesi Robert MacIntyre, Stephen Gallacher e Craig Howie, il francese Antoine Rozner, il thailandese Jazz Janewattananond, il danese Thorbjorn Olesen e gli inglesi Eddie Pepperell e David Horsey. In palio un montepremi di 1.750.000 euro.

Il torneo in diretta su GOLFTV e su Eurosport – Il Cazoo Classic verrà trasmesso in diretta su GOLFTV e su Eurosport con collegamenti ai seguenti orari. GOLFTV: da giovedì 21 luglio a domenica 24, dalle ore 16,30 alle ore 21,30. Eurosport 1: giovedì 21, dalle ore 18,15 alle ore 21,30; venerdì 22, dalle ore 18,05 alle ore 21,30; sabato 23, dalle ore 18,30 alle ore 21. Eurosport 2: dalle ore 19 alle ore 21. Commento di Maurizio Trezzi e Giovanni Magni.

%PM, %24 %870 %2022 %19:%Lug

Evian Championship a Brooke M. Henderson

La canadese Brooke M. Henderson ha realizzato un birdie sull’ultima buca e ha vinto con 267 (64 64 68 71, -17) colpi il “The Amundi Evian Championship”, quarto dei cinque Major stagionali femminili, organizzato in collaborazione da LPGA Tour e Ladies European Tour e disputato all’Evian Resort Golf Club (par 71) di Evian-les-Bains in Francia. Ha preso parte all’evento la dilettante azzurra Benedetta Moresco, 130ª con 152 (76 76, +10). E’ uscita al taglio, ma ha sicuramente fatto un’ottima esperienza che le tornerà molto utile per il futuro.

In un acceso finale la Henderson, 24enne di Smiths Falls (Ontario), ha ottenuto il dodicesimo titolo sul LPGA Tour e il secondo in un Major, superando praticamente in volata Sophia Schubert, 26enne di Knoxville (Tennessee) senza successi sul LPGA Tour, con la quale era alla pari dopo 17 buche. La Henderson, leader nei due giri centrali, ha iniziato il quarto con due colpi di margine sulla coreana So Yeon Ryu e quattro sulla Schubert, ma ha rimesso tutti in corsa con un bogey e un doppio bogey sulle prime sei buche. Quando la canadese è arrivata alla 14ª si è trovata in vetta sul “meno 15” alla pari con la giapponese Mao Saigo, già in club house, con la stessa Schubert, anche lei alla 14ª, e con la coreana Sei Young Kim (16ª). Una buca giocata ha cambiato tutto. Alla 15ª un birdie ha lasciato da sole al comando la Henderson e la Schubert, mentre alla 17ª un doppio bogey ha messo fuori gioco la coreana. Poi l’epilogo alla 18ª con il birdie e il 71 (par, quattro birdie, due bogey, un doppio bogey) del secondo major di Brooke Mackenzie Henderson.

Rimonta tardiva della neozelandese Lydia Ko, da undicesima a terza con 269 (-15) alla pari con Mao Saigo, l’inglese Charley Hull, la coreana Hyo Joo Kim e con la spagnola Carlota Ciganda. All’ottavo posto con 271 (-13), protagoniste mancate, le coreane Jin Young Ko, numero uno mondiale, Sei Young Kim e So Yeon Ryu, la statunitense Nelly Korda e la thailandese Atthaya Thitikul, affiancate dall’inglese Georgia Hall e dalla sempre più sorprendente svedese Linn Grant. Torneo da dimenticare per l’australiana Minjee Lee, la cui difesa del titolo si è conclusa con un 43° posto (281, -3).

 

TERZO GIRO - La canadese Brooke M. Henderson ha mantenuto il comando con 196 (64 64 68, -17), dopo il terzo giro in 68 (-3, quattro birdie, un bogey) nel “The Amundi Evian Championship”, il quarto dei cinque major stagionali femminili, organizzato in collaborazione da LPGA Tour e Ladies European Tour, che si sta disputando all’Evian Resort Golf Club (par 71) di Evian-les-Bains in Francia.

La canadese affronterà il giro finale con due colpi di vantaggio sulla coreana So Yeon Ryu (198, -15) e quattro su Sophia Schubert (200, -13). Al quarto posto con 201 (-12) la spagnola Carlota Ciganda e la coreana Sei Young Kim e al sesto, con poche possibilità di poter competere per il titolo, Nelly Korda,  le coreane Jin Young Kim, numero uno mondiale, e Hyo Joo Kim, l’inglese Charley Hull, e la thailandese Atthaya Thitikul.

Non hanno più chances la neozelandese Lydia Ko, undicesima con 203 (-10), la giapponese Nasa Hataoka, 29ª con 207 (-6), mentre è andata piuttosto male la difesa del titolo da parte dell’australiana Minjee Lee, 58ª con 212 (-1). E’ uscita al taglio la dilettante Benedetta Moresco, unica italiana in gara, 130ª con 152 (76 76, +10). ll montepremi è salito da 4.500.000 a 6.500.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - La canadese Brooke M. Henderson, ha realizzato il secondo 64 (-7, otto birdie, un bogey), ed è passata a condurre con 128 (-14) colpi, del “The Amundi Evian Championship”, il quarto dei cinque major stagionali femminili, organizzato in collaborazione da LPGA Tour e Ladies European Tour, che si sta disputando all’Evian Resort Golf Club (par 71) di Evian-les-Bains in Francia.

E’ uscita al taglio la dilettante Benedetta Moresco, unica italiana in gara, 130ª con 152 (76 76, +10), che ha sicuramente fatto una bella esperienza quanto mai utile per il suo futuro.

E’ al secondo posto con tre colpi di ritardo Nelly Korda (131, -11), sono al terzo con 133 (-9) le coreane Sei Young Kim e So Yeon Ryu e si trovano al quinto con 134 (-8) Andrea Lee, Sophia Schubert, la thailandese Atthaya Thitikul, la coreana Hyo Joo Kim, la spagnola Carlota Ciganda e la francese Perrine Delacour. Poco dietro, undicesime con 135 (-7), la coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale, la neozelandese Lydia Ko e le giapponesi Nasa Hataoka e Ayaka Furue, che era leader dopo un turno. In ritardo l’australiana Minjee Lee, 30ª con 139 (-5), che difende il titolo. Ha avuto un notevole incremento il montepremi è salito da 4.500.000 a 6.500.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - La giapponese Ayaka Furue ha preso il comando con 63 (-8) colpi dopo il primo giro del “The Amundi Evian Championship”, il quarto dei cinque major stagionali femminili, organizzato in collaborazione da LPGA Tour e Ladies European Tour, che si sta disputando all’Evian Resort Golf Club (par 71) di Evian-les-Bains in Francia. La dilettante Benedetta Moresco, unica italiana in gara, ha probabilmente pagato l’inesperienza e si trova al 127° posto con 76 (+5), ma indubbiamente sta facendo un’ottima esperienza che le tornerà utile in futuro.

Sono al secondo posto con 64 (-7) due candidate al titolo, Nelly Korda, numero tre mondiale, e la canadese Brooke M. Henderson. Al quarto posto con 65 (-6) Cheyenne Knight e al quinto con 66 (-5) la coreana Jin Young Ko, leader mondiale, e la neozelandese Lydia Ko, numero 4, altre due che puntano al successo, la nipponica Yuna Nishimura, la francese Perrine Delacour e l’inglese Charley Hull. Poco dietro la thailandese Atthaya Thititkul, 19ª con 68 (-3), e ritardo già pesante per l’australiana Minjee Lee, numero due del Rolex Ranking e che difende il titolo, 39ª con 70 (-1). Ha avuto un bell’incremento il montepremi salito da 4.500.000 a 6.500.000 dollari.

 

LA VIGILIA - L’australiana Minjee Lee, numero due mondiale, difenderà il titolo nel “The Amundi Evian Championship”, il quarto dei cinque major stagionali femminili, organizzato in collaborazione da LPGA Tour e Ladies European Tour, che si svolge dal 21 al 24 luglio all’Evian Resort Golf Club di Evian-les-Bains in Francia. In campo quasi tutte le migliori giocatrici del mondo con 27 tra le prime trenta del Rolex Ranking, e le ultime sette delle otto vincitrici dell’evento da quando nel 2013 è stato elevato al rango di major.

Una sola italiana in campo, la dilettante Benedetta Moresco entrata nel field perché votata dai giocatori che hanno disputato con lei la Palmer Cup (sfida tra le selezioni statunitense e Internazionale a livello di studenti di college) i quali dovevano decidere a chi dare, tra le ragazze in gara, l’esenzione per il major francese. Un riconoscimento meritato perché la Moresco è stata una delle protagoniste in assoluto della manifestazione dedicata al grande Arnie.

Alla vigilia del torneo calamitano l’attenzione le vincitrici dei precedenti major, che attraversano tutte un buon momento: Jennifer Kupcho (Chevron Championship), la stessa Minjee Lee (US Womens Open) e la coreana In Gee Chun (KPMG Women's PGA Championship). Minjee Lee, 26enne di Perth, sei successi sul LPGA Tour con due major, lo scorso anno si prese il titolo recuperando sette colpi alla coreana Jeongeun Lee6, record in materia di rimonte eguagliato, per poi batterla al playoff.

In Gee Chun è tornata alla ribalta dopo un periodo in ombra e Jennifer Kupcho, l’astro nascente del golf statunitense, reduce dalla terza vittoria nel 2022 e in carriera ottenuta in coppia con Lizette Salas (Dow Great Lakes Bay Invitational), gode forse del maggior credito, magari anche per un pizzico di campanilismo. In USA si spera che possa divenire la seconda americana a imporsi in due major in stagione dopo Juli Inkster nel lontano 1999. Numero nove del ranking è stata la quinta atleta dal 2018 a firmare tre tornei in un anno, comprensivi di un major, impresa peraltro di buon auspico, perché sono divenute numero uno mondiali le altre che ci sono riuscite: la thailandese Ariya Jutanugarn, le coreane Sung Hyun Park e Jin Young Ko e Nelly Korda.

Saranno tutte in gara, ma Jin Young Ko, l’attuale leader mondiale, ultimamente non è apparsa in buona condizione, mentre è tra le più in forma Nelly Korda (n. 3), rientrata dopo il lungo stop per i problemi di salute (coagulo di sangue a un braccio). Sono state piuttosto altalenanti anche le altre che sono nella top ten, la neozelandese Lydia Ko (n. 4), la thailandese Atthaya Thitikul (n. 5), la giapponese Nasa Hataoka (n. 7), la coreana Hyo-Joo Kim (n. 8), a segno nel 2014, quando realizzò con 61 (-10), in seguito poi eguagliato (l’ultima volta lo scorso anno dall’irlandese Leona Maguire), score più basso sul giro per un major femminile. Ha espresso qualcosa in più la canadese Brooke M. Henderson (n. 10), mentre sarà assente Lexi Thompson (n. 6).

Il torneo, nato nel 1994, è stato sotto l’egida del LET fino al 1999, poi è nata la collaborazione con il LPGA Tour che ha portato al major. Tra le vincitrici Laura Davis, Annika Sorenstam, Paula Creamer, Karrie Webb e, dopo il passaggio a major, nell’ordine dal 2014, Hyo-Joo Kim, Lydia Ko, In Gee Chun, Anna Nordqvist, Angela Stanford, Jin-Young Ko e Minjee Lee. Non è più in attività Suzann Pettersen (2013).

Ha avuto un bell’incremento il montepremi salito da 4.500.000 a 6.500.000 dollari.

La Ryder Cup Europe attraverso una nota ufficiale annuncia che Henrik Stenson non è più il capitano del Team Europe alla Ryder Cup 2023 in programma il prossimo anno al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma).

“Il suo mandato è da considerarsi cessato con effetto immediato. Alla luce delle decisioni relative a circostanze personali da lui prese, è chiaro che non sarà in grado di adempiere agli obblighi contrattuali per i quali si era impegnato nei confronti della Ryder Cup Europe. La scelta del nuovo capitano europeo sarà fatta a tempo debito. Fino a quel momento, la Ryder Cup Europe non rilascerà ulteriori commenti”. Questa la comunicazione di Ryder Cup Europe.

L’attesa è finita. Sul percorso del Golf Club Parco de’ Medici, prende il via il Roma Alps Open, quinto evento dell’Italian Pro Tour 2022, il circuito di gare nazionali e internazionali della FIG, che ha il supporto dell’official advisor Infront. La gara, che fa parte anche dell’Alps Tour, è di rilevante importanza perché, terz’ultima in calendario, assegnerà punti che potrebbero essere decisivi per l’ordine di merito. Infatti a fine anno i primi cinque classificati avranno una ‘carta’ per il Challenge Tour 2023 e, in questa ottica, prendono parte al torneo tutti i migliori giocatori del circuito, compresi i primi dieci della money list stessa tra i quali figurano il leader Gregorio De Leo e Stefano Mazzoli, sesto.

Il torneo è stato anticipato dalla tradizionale Pro Am vinta con 32 colpi sotto par dalla squadra guidata dal pro Takayuki Matsui, con i dilettanti Vito Caradonio, Berardino Grego e Marco Padula, che ha preceduto quella dello spagnolo Manuel Morugan con Marco Cavallaro, Marco Contaldi e Michele Gallo (meno 30). Al terzo posto, con lo stesso “meno 30”, ma con uno score peggiore nelle ultime  buche, il team del francese Augustin Hole con Pierre Sled, Massimo Vitelli e Fabio Ceccarini, quindi con “meno 29” la formazione del portoghese Tomas Guimaraes Bessa, con Davide Germoni, Filippo Base e Andrea De Romanis e con “meno 28” la compagine dell’iberico Mario Galiano Aguilar con Fernando Pellegrino, Stefano Sciarretta e Fabio Di Diego. Al decimo posto con “meno 25” la squadra con Giuseppe Incocciati, ex calciatore del Napoli di Maradona, e con il comico Maccio Capatonda (pseudonimo di Marcello Macchia) condotta da Michele Cea e che comprendeva Silvia Pilardi.

Nel field i primi dieci dell’ordine di merito – De Leo (due titoli in stagione) per consolidare la posizione e Mazzoli (un successo) per rientrare tra i primi cinque dove è stato per buona parte dell’anno. Un compito che richiede massima concentrazione e attenzione perché saranno sul tee di partenza gli altri otto che compongono la top ten del ranking e tutti i vincitori stagionali ad eccezione dell’austriaco Markus Brier (suo il Gosser Open in casa). E peraltro gli avversari dei due azzurri sono tutti in ottima forma. In particolare i due dilettanti francesi Julien Sale (n. 2) e Tom Vaillant (n. 3), due titoli anche per lui, e l’olandese Koen Kouwenaar (n. 4). Non saranno da meno gli altri due olandesi Vince Van Veen (n. 8), reduce dal successo nel Fred Olsen Alps de La Gomera alle Isole Canarie, e Davey Porsius (n. 10), così come il portoghese Tomas Guimaraes Bessa (n. 5), lo svizzero Mathias Eggenberger (n. 7) e l’irlandese Gary Hurley (n. 9).

Tra i 60 italiani in gara in molti hanno la possibilità di ben figurare tra i quali citiamo Giacomo Fortini, Andrea Saracino, Carlo Casalegno, Cristiano Terragni, Manfredi Manica, Gianmaria Rean Trinchero, Davide Buchi e Riccardo Bregoli.

Formula di gara e montepremi – Il Roma Alps Open si disputerà sulla distanza di 54 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto. In palio un montepremi complessivo di 40.000 euro, con prima moneta di 5.800.

Il percorso – Realizzato nel 1990, il Golf Club Parco De’ Medici – disegnato dall’architetto Davide Mezzecane e tracciato dall’americano Peter Fazio – ha già ospitato manifestazioni internazionali di prestigio come, tra le altre, l’Open d’Italia femminile (con tre edizioni consecutive tra il 2005 e il 2007), il Campionato Mondiale per Golfisti non vedenti nel 2018, la Qualifying School dell’Alps Tour nel 2020 e il Roma Alps Letas Open nel 2021. Presenta un’area di 27 buche divise in tre percorsi: il Bianco, il Blu ed il Rosso protette da bunker tecnici e difficoltosi ostacoli d’acqua che richiedono concentrazione rendendo ancora più stimolante il gioco.

I Partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Rinascente, Poste Assicura ed Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront.

%PM, %19 %914 %2022 %20:%Lug

Roma Alps Open con De Leo e Mazzoli

L’Italian Pro Tour 2022 fa tappa nella Città Eterna. Dal 21 al 23 luglio (con Pro-Am in programma mercoledì 20), al Golf Club Parco de’ Medici, va in scena il Roma Alps Open. Quinto appuntamento del circuito di gare nazionali e internazionali della FIG, con il supporto dell’official advisor Infront, rappresenta una tappa clou anche per l’Alps Tour, il terzo circuito europeo maschile. E in gara vedrà infatti tutti i migliori dieci giocatori dell’ordine di merito, con la corsa alle cinque “carte” per giocare sul Challenge Tour nel 2023 che si prepara ad entrare nella sua fase cruciale. Nel fied 144 giocatori provenienti da 18 differenti nazioni. In palio, un montepremi complessivo di 40.000 euro.

De Leo guida gli azzurri a Roma - Tra gli azzurri, c’è grande attesa per Gregorio De Leo. Il piemontese, leader della money list, dopo un turno di stop si prepara a tornare protagonista. Già due i successi conseguiti dal 22enne di Biella quest’anno (il primo al Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon e il secondo in Spagna nell’Alps de Las Castillas). Solo il dilettante francese Tom Vaillant è riuscito a tenere il suo passo in quanto a vittorie. Occasione importante anche per Stefano Mazzoli. Sesto nell’ordine di merito, nel terzultimo appuntamento dell’Alps Tour 2022 proverà a entrare nella Top 5 per guadagnarsi, a fine stagione, il pass per il Challenge Tour 2023.

Tanti gli italiani che, nella Capitale – che il prossimo anno ospiterà per la prima volta nella sua storia la Ryder Cup, al Marco Simone Golf & Country Club –, inseguiranno l’impresa. Tra questi anche Giacomo Fortini, Andrea Saracino, Manfredi Manica e Michele Ortolani.

In gara la Top 10 al completo dell’Alps Tour – Non solo De Leo e Mazzoli. Tutta l’attuale Top 10 dell’Alps Tour scenderà in campo al Golf Club Parco de’ Medici. Nell’ordine, ecco gli amateur francesi Julien Sale (secondo) e Vaillant (terzo), gli olandesi Koen Kouwenaar (quarto), Vince Van Veen (ottavo, è reduce dall’exploit alle Canarie al Fred Olsen Alps de La Gomera) e Davey Porsius (decimo). E ancora: il portoghese Tomas Guimaraes Bessa (quinto), lo svizzero Mathias Eggenberger (settimo) e l’irlandese Gary Hurley (nono). Nel field ci sono inoltre tutti i vincitori dell’Alps Tour 2022 eccezion fatta per l’austriaco Markus Brier che quest’anno ha conquistato in casa il Gosser Open.

Formula di gara e montepremi – Il Roma Alps Open si disputerà sulla distanza di 54 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40/o posto. In palio un montepremi complessivo di 40.000 euro, con prima moneta di 5.800.

Aprirà l’evento la Pro-Am, tra i protagonisti anche Maccio Capatonda e Giuseppe Incocciati – Ad anticipare lo spettacolo, mercoledì 20 luglio, sarà la tradizionale Pro-Am che vedrà in gara 22 team composti ognuno da un professionista e tre dilettanti. Tra questi anche il comico Maccio Capatonda (pseudonimo di Marcello Macchia) e Giuseppe Incocciati, ex calciatore tra i protagonisti del Napoli di Maradona.

Il percorso - Realizzato nel 1990, il Golf Club Parco De’ Medici - disegnato dall’architetto Davide Mezzecane e tracciato dall’americano Peter Fazio - ha già ospitato manifestazioni internazionali di prestigio come, tra le altre, l’Open d’Italia femminile (con tre edizioni consecutive tra il 2005 e il 2007), il Campionato Mondiale per Golfisti non vedenti nel 2018, la Qualifying School dell’Alps Tour nel 2020 e il Roma Alps Letas Open nel 2021. Presenta un’area di 27 buche divise in tre percorsi: il Bianco, il Blu ed il Rosso protette da bunker tecnici e difficoltosi ostacoli d’acqua che richiedono concentrazione rendendo ancora più stimolante il gioco.

I Partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Rinascente, Poste Assicura ed Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront.

%PM, %17 %903 %2022 %20:%Lug

U14 a squadre: vince Royal Park I Roveri

Il Royal Park I Roveri ha vinto il Campionato Nazionale Under 14 a Squadre intitolato a Giuseppe Sabini, per tanti anni apprezzatissimo dirigente federale. Il circolo piemontese, rappresentato da Matilde Andreozzi, Guia Vittoria Acutis e Simone Tonon, si è imposto sul percorso del Golf Club Cervino di Cervinia con un totale di 281 (141 140) colpi, bissando il successo ottenuto nel 2021.

Secondo posto per il team dell’Olgiata Golf Club, formato da Giampaolo Gagliardi, Paolo De Gennaro e Flaminia Salvati, con 282 (148 134), terza piazza per il Castelfalfi Golf, composto da Michael Roberto Salotti, Paolo Perrino e Viola Guerrini, con 283 (145 138).

 

LA VIGILIA - Dopo aver appena ospitato i Tricolori Pulcini e Pulcine, il Golf Club Cervino di Cervinia, uno dei percorsi più alti d’Europa a 2.050 metri sul livello del mare, è pronto a fare da cornice al Campionato Nazionale Under 14 a Squadre intitolato a Giuseppe Sabini, per tanti anni apprezzatissimo dirigente federale.

Il torneo, in programma dal 16 al 17 luglio, si giocherà con formula Stroke play medal scratch sulla distanza di 36 buche (18 al giorno). Le squadre saranno composte da tre giocatori e per la classifica conteranno i migliori due score per giro di ogni team.

Difenderà il titolo il Royal Park I Roveri, che lo scorso anno vinse davanti al Golf CLub Monticello e al Modena Golf & Country Club.

%PM, %14 %979 %2022 %22:%Lug

McGregor Trophy a Charlie Croker

Charlie Croker (70 65 74 71) ha vinto il The English Boys’ Under 16 Open Amateur Stroke Play Championship, meglio conosciuto come McGregor Trophy, superando al playoff Mark Gazi (67 68 72 73) dopo che entrambi avevano chiuso le 72 buche regolamentari con un totale di 280 (-4) colpi. Il torneo riservato agli atleti Under 16 si è svolto a Mansfield, nella contea inglese del Nottinghamshire, sul percorso dello Sherwood Forest Golf Club (par 71). Terzo posto per il transalpino Louka Morin con 282 (-2). Tra gli azzurri in gara, Federico Randazzo si è piazzato 15/o con uno score di 294 (69 76 76 73, +10). In Top 20 anche Diego Danzi, 18/o con 295 (71 73 72 79, +11). Biagio Andrea Gagliardi ha chiuso in 24/a posizione con 298 (72 75 79 72, +14). Mentre non hanno superato il taglio: Giorgio Celani, Giovanni Binaghi, Bruno Frontero, Luca Rimauro, Giovanni Manassero, Filippo Marchi e Federico Finali.

Charlie Croker, oltre ad essersi aggiudicato il McGregor Trophy, ha vinto inoltre il Jean Case Memorial, torneo dedicato alla categoria Under 15. Il migliore degli azzurri è stato Federico Randazzo, 6/o con 294 (69 74 77 74, +10).

Si è giocata anche la Nations’ Cup, conquistata da England 1 con un totale di -7. Buon piazzamento per entrambi i team azzurri, accompagnati dall’allenatore federale Alessandro Bandini e da Paola Checcacci Rimauro: Italy 1, composto da Biagio Andrea Gagliardi, Giovanni Manassero e Giovanni Binaghi, si è piazzato 8/o con uno score di +13. Mentre Italy 2, formato da Giorgio Celani, Bruno Frontero e Luca Rimauro, in 10/a posizione con +17.

 

LA VIGILIA  - A Mansfield, nella contea inglese del Nottinghamshire, si disputa il The English Boys’ Under 16 Open Amateur Stroke Play Championship, meglio conosciuto come McGregor Trophy, in programma da 12 al 14 luglio sul percorso dello Sherwood Forest Golf Club. Sei gli azzurri in campo, Biagio Gagliardi, Giovanni Binaghi, Luca Rimauro, Giorgio Celani, Giovanni Manassero e Bruno Frontero, che saranno accompagnati da Paola Checcacci Rimauro e dall’allenatore Alessandro Bandini. Sono iscritti a titolo personale Federico Randazzo, Diego Danzi, Federico Finali e Filippo Marchi.

Il torneo, con 144 concorrenti, si svolge sulla distanza di 72 buche. Dopo 36 i primi quaranta classificati e i pari merito al 40° posto accederanno ai due giri finali che avranno luogo nella terza e ultima giornata di gara.

E’ la 40ª edizione del torneo che per due volte è stato appannaggio degli italiani, nel 1996 con Edoardo Molinari e nel 1997 con Roberto Paolillo. Tra i vincitori gli inglesi Justin Rose e Jim Payne, che fece suo l’Open d’Italia nel 1996.

 

 

Pagina 99 di 291

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca