L’Italia (Francesca Fiorellini, Carolina Melgrati, Benedetta Moresco) si è classificata al 18° posto con 584 (151 144 142 147, +12) colpi nel World Amateur Team Championships/Espirito Santo Trophy, ossia il Campionato del Mondo femminile a squadre che si è disputato sui due percorsi de Le Golf National (par 71), dove nel 2018 si è svolta la Ryder Cup, a Guyancourt, e del Golf de Saint-Nom-La-Brèteche (par 72), nella città da cui questo circolo prende il nome, nei pressi di Parigi in Francia.
Il torneo è stato vinto dalla Svezia (Meja Ortengren, Ingrid Lindblad, Louise Rydqvist) con 559 colpi (143 134 143 139, -13) che ha rimontato dal quarto posto e ha avuto la meglio sul team degli Stati Uniti (Rose Zhang, leader del World Amateur Women’s Golf Ranking, Rachel Heck, Rachel Kuehn), che difendeva il titolo, stesso score di 559, ma scarto peggiore. Con un colpo di ritardo la Germania, in vetta dopo tre turni, e il Giappone (560, -12). Al quinto posto la Spagna con 561 (-11), al sesto con 566 (-6) Taiwan e al settimo con 570 (-2) Canada e Scozia.
L’Italia, che ha giocato al Golf de Saint-Nom-La-Brèteche, ha realizzato un parziale di 147 (+3) con il 72 (par) di Francesca Fiorellini (quattro birdie, due bogey, un doppio bogey) e con il 75 (+3) di Benedetta Moresco (un birdie, quattro bogey), mentre Carolina Melgrati ha girato in 77 (+5).
Nella classifica individuale hanno concluso con lo stesso punteggio di 279 (-7) Meja Ortengren, la tedesca Helen Briem e Rose Zhang. Al quarto posto con 280 (-6) la giapponese Saki Baba, la scozzese Hannah Darling e Ingrid Lindblad e al settimo con 282 (-6) le spagnole Paula Martin e Cayetana Fernandez e la taiwanese Hsin-Chun Liao. Al 39° con 293 (+7) Francesca Fiorellini (76 SN 70 GN 75 GN 72 SN), al 48° con 296 (+10) Benedetta Moresco (76 SN 74 GN 71 GN 75 SN) e al 64° con 301 (+15) Carolina Melgrati (75 SN 78 GN 71 GN 77 SN).
Con la formazione italiana il Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali FIG Matteo Delpodio, la Capitana Anna Roscio, Team Manager Squadra Nazionale Femminile Dilettanti, Roberto Zappa, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Femminile Dilettanti, e la Delegata FIG Valeria Casilli.
TERZO GIRO - L’Italia, 18ª con 437 (151 144 142, +9), ha recuperato due posizioni nel terzo giro del World Amateur Team Championships/Espirito Santo Trophy, ossia il Campionato del Mondo a squadre che si conclude con la disputa del quarto sui due percorsi de Le Golf National (par 71), dove nel 2018 si è svolta la Ryder Cup, a Guyancourt, e del Golf de Saint-Nom-La-Brèteche (par 72), nella città da cui questo circolo prende il nome, nei pressi di Parigi in Francia.
Nuovo cambio della guarda al vertice dove si è portata con 415 (138 GN 141 SN 136 GN, -13) colpi la Germania che ha distaccato di quattro lunghezze le ragazze di Taiwan e degli Stati Uniti (419, -9), campionesse uscenti. In corsa per il titolo anche la Svezia (420, -8), la Spagna (421, -7), la Francia e il Giappone (422, -6).
Sia la Germania che l’Italia hanno giocato a Le Golf National. Le tedesche hanno realizzato il 136 (-6) di giornata con Helen Briem (66, -5) e con Alexandra Forsterling (70, -1) e hanno scartato il 78 (+7) di Celina Rosa Sattelkau. Le azzurre hanno fatto lo score di 142 (par) con i 71 (par) di Benedetta Moresco (due birdie, due bogey) e di Carolina Melgrati (quattro birdie, due bogey, un doppio bogey), mentre ha girato in 75 (+4) Francesca Fiorellini.
Nella classifica individuale Helen Briem (207, -7) ha superato la taiwanese Hsin-Chun Liao (208, -6) e la svedese Meja Ortengren (209, -5), che era in vetta dopo due giri, agganciata dall’olandese Anne-Sterre den Dunnen. In quinta posizione con 210 (-4) la statunitense Rose Zhang, leader del World Amateur Women’s Golf Ranking, Alexandra Forsterling, la giapponese Saki Baba e la scozzese Hannah Darling. Al 40° posto con 221 (+7) Benedetta Moresco (76 SN 74 GN 71 GN) e Francesca Fiorellini (76 SN 70 GN 75 GN) e al 62° con 224 (+10) Carolina Melgrati (75 SN 78 GN 71 GN).
Con la formazione italiana il Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali FIG Matteo Delpodio, la Capitana Anna Roscio, Team Manager Squadra Nazionale Femminile Dilettanti, Roberto Zappa, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Femminile Dilettanti, e la Delegata FIG Valeria Casilli.
SECOMDO GIRO - L’Italia, 20ª con 295 (151 144, +9) colpi, ha recuperato 14 posizioni nel secondo giro del World Amateur Team Championships/Espirito Santo Trophy, ossia il Campionato del Mondo a squadre che si sta svolgendo sui due percorsi de Le Golf National (par 71), che nel 2018 ha ospitato la Ryder Cup, a Guyancourt, e del Golf de Saint-Nom-La-Brèteche (par 72), nella città da cui questo circolo prende il nome, nei pressi di Parigi in Francia.
Cambio della guardia al vertice dove si è portata con 277 (143 134, -9) colpi la Svezia, che ha rimontato dall’ottava piazza e ha superato gli Stati Uniti, in vetta dopo un round e ora secondi con 279 (-7) insieme alla Germania. In rimonta anche il Giappone, da 13° a quarto con 281 (-5), quindi al quinto posto con 282 (-4) Taiwan, al sesto con 283 (-3) Spagna e Svizzera e all’ottavo con 284 (-2) la Corea del Sud.
Svedesi e italiane hanno giocato al Le Golf National. Per le nordiche hanno fatto classifica gli score di Ingrid Lindblad (66, -5) e di Meja Ortengren (68, -3), mentre non è servito il 75 (+4) di Louise Rydqvist. Per azzurre Francesca Fiorellini (76 SN 70 GN) ha segnato un 70 (-1) con tre birdie e due bogey e Benedetta Moresco (76 SN 74 GN) un 74 (+3) con due birdie e cinque bogey, mentre Carolina Melgrati (75 SN 78 GN) ha chiuso con un 78 (+7).
Nella classifica individuale è al comando Meja Ortengren con 137 (-6) seguita a un colpo dalla taiwanese Hsin-Chun Liao (138, -5). Al terzo posto con 140 (-3) Ingrid Lindblad, numero due mondiale, la coreana Min Byeol Kim, la statunitense Rachel Kuehn e la tedesca Alexandra Fursterling. Tra le concorrenti al settimo con 141 (-2) l’americana Rose Zhang, leader del World Amateur Women’s Golf Ranking. Al 36° Francesca Fiorellini con 146 (+3), al 65° con 150 (+7) Benedetta Moresco e al 95° con 153 (+10) Carolina Melgrati.
Con la formazione italiana il Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali FIG Matteo Delpodio, la Capitana Anna Roscio, Team Manager Squadra Nazionale Femminile Dilettanti, Roberto Zappa, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Femminile Dilettanti, e la Delegata FIG Valeria Casilli.
PRIMO GIRO - La compagine degli Stati Uniti, grande favorita e che difende il titolo, ha preso subito il comando con “meno 5” nel World Amateur Team Championships/Espirito Santo Trophy, ossia il Campionato del Mondo a squadre che si sta svolgendo sui due percorsi de Le Golf National (par 71), che nel 2018 ha ospitato la Ryder Cup, a Guyancourt, e del Golf de Saint-Nom-La-Brèteche (par 72), nella città da cui questo circolo prende il nome, nei pressi di Parigi in Francia. La classifica fa riferimento al par essendo differenti quelli dei due campi.
L’Italia, che ha giocato sul tracciato del Golf de Saint-Nom-La-Brèteche è al 34° posto con “+7”.
Le americane al Le Golf National sono scese tutte sotto par. Hanno fissato il punteggio con Rachel Heck (68, -3) e con Rose Zhang (69, -2) e si sono concesse il lusso di scartare il 70 (-1) di Rachel Kuehn. Hanno un colpo di vantaggio sulla Germania (meno 4 GN) e due su Polonia, Sudafrica e Svizzera (meno 3, tutte su SN). Al sesto posto con “meno 2” Australia (GN) e Taiwan (GN). Le azzurre hanno segnato 75 (+4) colpi con Carolina Melgrati e 76 (+4) con Benedetta Moresco e Francesca Fiorellini.
Nella classifica individuale sono al vertice con “meno 3” la francese Constance Fouillet (68 GN), Rachel Heck (68 GN) e la svedese Meja Ortengren (69 SN). Seguono sette concorrenti al quarto posto con “meno 2” tra le quali Rose Zhang (69 GN), la svizzera Elena Moosmann (70 SN) e la taiwanese Hsin-Chun Liao (69 GN). In 63ª posizione Melgrati e in 79ª Moresco e Fiorellini. Con la formazione italiana il Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali FIG Matteo Delpodio, la Capitana Anna Roscio, Team Manager Squadra Nazionale Femminile Dilettanti, Roberto Zappa, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Femminile Dilettanti, e la Delegata FIG Valeria Casilli.
LA VIGILIA - Francesca Fiorellini, Carolina Melgrati e Benedetta Moresco difendono i colori azzurri nel World Amateur Team Championships/Espirito Santo Trophy, ossia il Campionato del Mondo a squadre nato nel 1964 e giunto alla 29ª edizione, in programma dal 24 al 27 agosto sui percorsi de Le Golf National (che nel 2018 ha ospitato la Ryder Cup), a Guyancourt, e del Golf de Saint-Nom-La-Brèteche, nella città da cui questo circolo prende il nome, nei pressi di Parigi in Francia.
Il torneo, con la partecipazione di 56 rappresentative nazionali formate da tre giocatrici che si alterneranno sui due tracciati, si disputa sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno. Per la classifica saranno validi due score su tre giornalieri.
Difende il titolo, conquistato nel 2018 a Dublino in Irlanda (nel 2020 stop per Covid 19), il team degli Stati Uniti, detentore del record di vittorie con 14, che si impose con Jennifer Kupcho, Kristen Gillman e Lilia Vu e che nell’occasione sarà composto da Rachel Heck, Rachel Kuehn e Rose Zhang.
In quella circostanza l’Italia con Caterina Don, Alessia Nobilio ed Emilie Alba Paltrinieri è terminata sesta e ora proverà quanto meno a migliorare tale prestazione. Le azzurre non hanno mai vinto la gara, ma sono giunte seconde nel 1996 (Giulia Sergas, Silvia Cavalleri, Sophie Sandolo) nelle Filippine e nel 1998 (Sergas, Sandolo, Federica Piovano) in Cile. Assisteranno le italiane il Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali FIG Matteo Delpodio, la Capitana Anna Roscio, Team Manager Squadra Nazionale Femminile Dilettanti, Roberto Zappa, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Femminile Dilettanti, e la Delegata FIG Valeria Casilli.
Tra le formazioni favorite, oltre a quella statunitense, la Corea del Sud e l’Australia, rispettivamente seconda e terza nella graduatoria delle compagini pluri-vincitrici con quattro e tre successi, il Giappone, la Francia, l’Inghilterra, l’Olanda, che conterà su Lauren Holmey, a segno quest’anno sul LET Access, e la Svezia. Tra le outsider, il Sudafrica, la Thailandia e la Repubblica Ceca.
Hanno preso parte, nel tempo, alla manifestazione molte giocatrici che poi hanno scritto pagine importanti nella storia del golf tra le quali ricordiamo la francese Catherine Lacoste, le statunitensi Nancy Lopez, Beth Daniel e Juli Inkster, le svedesi Annika Sorenstam e Anna Nordqvist, la norvegese Suzann Pettersen, capitana del Team Europe alla prossima Solheim Cup, l’australiana Karrie Webb e la messicana Lorena Ochoa, per citarne alcune.
Continua l’ottimo momento del golf femminile azzurro. Al successo di Alessia Nobilio nell’English Women’s Stroke Play Championship è seguito quello di Alessandra Fanali nello Stage 1 del “LPGA and Epson Tour Qualifying School”, la quale è stata ammessa allo Stage 2 insieme ad Angelica Moresco (45ª), in un week end particolarmente positivo per le dilettanti italiane. Una ulteriore testimonianza di un movimento in continua crescita e dell’impegno della Federazione Italiana Golf, di cui è Presidente Franco Chimenti, particolarmente attenta, insieme allo staff tecnico, nel mettere in condizioni gli atleti di esprimersi sempre al meglio.
Al Mission Hills Country Club, sul percorso del Dinah Shore Tournament Course (par 72) a Rancho Mirage in California, Alessandra Fanali ha concluso la sua grande prestazione con 274 (69 67 69 69, -14) colpi precedendo di misura altre due amateur, la thailandese Natthakritta Vongtaveelap e la colombiana Valery Plata, entrambe seconde con 275 (-13). In quarta posizione con 276 (-12) la coreana Bi Shin e la sudafricana Kaleigh Telfer, leader dopo tre turni insieme alla francese Anais Meyssonnier, sesta con 277 (-11). Angelica Moresco ha terminato con 284 (67 74 74 69, -4) colpi, mentre è uscita al taglio dopo 54 buche Clara Manzalini (219, +3).
Alessandra Fanali è rimasta sempre nelle prime posizioni fino a rimontare dal terzo al primo posto nel round conclusivo con un parziale di 69 (-3, quattro birdie e un bogey). Nei quattro giri, tutti sotto i 70 colpi, ha segnato complessivamente un eagle, 17 birdie e cinque bogey.
Le dichiarazioni - “Sono molto emozionata” ha detto al termine della gara la 23enne di Alatri, tesserata per il Marco Simone G&CC dove si svolgerà la Ryder Cup 2023. “Non mi rendo ancora conto di quanto accaduto, ma era quello che sognavo da quando avevo 12 anni. Ho iniziato il giro con molta tranquillità, ho realizzato due birdie ai par cinque che mi hanno reso tutto più facile e mi sono divertita. Ci si sente proprio bene dopo una prova così”.
Alessandra Fanali, da molti anni in maglia azzurra, si è laureata in Sports Business all’Arizona State University negli USA. Ha ottenuto numerose vittorie in carriera e a giugno ha sfiorato il successo nel Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte, superata al playoff dalla svizzera Morgane Metraux.
Allo Stage 2 sono state ammesse 106 giocatrici. Si terrà a Venice, in Florida, dal 18 al 21 ottobre al Plantation Golf & Country Club (Bobcat e Panther courses). La finale della Qualifying School avrà luogo a dicembre.
Grande prestazione di Alessia Nobilio che ha vinto con 287 (74 68 74 71, +7) colpi l’English Women’s Open Strokeplay Championship disputato sul percorso del Beau Desert Golf Club, a Hazelslade nei pressi di Cannock in Inghilterra. L’azzurra ha concluso la gara alla pari con la danese Christina Thouber (287 – 72 72 75 68) e poi l’ha superata alla terza buca di spareggio.
La Nobilio, al vertice dopo tre giri sul difficile tracciato alla pari con l’inglese Jessica Hall, ha girato in 71 (+1) con tre birdie e quattro bogey, score sufficiente per distaccare di un colpo la coleader, ma non per evitare l’aggancio della danese, autrice di un 68 (-2, quattro birdie, due bogey), miglior parziale del turno e del torneo che l’azzurra aveva siglato già nel secondo round (tre birdie, un bogey). Poi l’epilogo con la milanese, da anni in maglia azzurra e nel cui curriculum figurano tante vittorie di prestigio individuali e a squadre, che è divenuta la prima italiana a imporsi in questo evento nato nel 1984. Un successo che ancora una volta conferma la bontà del movimento golfistico nazionale, dell’impegno della Federazione Italiana Golf, di cui è Presidente Franco Chimenti, e che premia il lavoro di tutto lo staff tecnico.
Jessica Hall, terza con 288 (+8), è rimasta fuori fallo spareggio per un colpo. L’hanno seguita altre due connazionali, Ellie Burdis, quarta con 289 (+9), e Hannah Screen, quinta con 291 (+11), e la svizzera Yana Beeli, sesta con 294 (+14).
Alla gara hanno preso parte 96 concorrenti che sono divenute 60 dopo il taglio effettuato al termine del secondo giro.
Grande prestazione di Alessia Nobilio che ha vinto con 287 (74 68 74 71, +7) colpi l’English Women’s Open Strokeplay Championship disputato sul percorso del Beau Desert Golf Club, a Hazelslade nei pressi di Cannock in Inghilterra. L’azzurra ha concluso la gara alla pari con la danese Christina Thouber (287 – 72 72 75 68) e poi l’ha superata alla terza buca di spareggio.
La Nobilio, al vertice dopo tre giri sul difficile tracciato alla pari con l’inglese Jessica Hall, ha girato in 71 (+1) con tre birdie e quattro bogey, score sufficiente per distaccare di un colpo la coleader, ma non per evitare l’aggancio della danese, autrice di un 68 (-2, quattro birdie, due bogey), miglior parziale del turno e del torneo che l’azzurra aveva siglato già nel secondo round (tre birdie, un bogey). Poi l’epilogo con la milanese, da anni in maglia azzurra e nel cui curriculum figurano tante vittorie di prestigio individuali e a squadre, che è divenuta la prima italiana a imporsi in questo evento nato nel 1984. Un successo che ancora una volta conferma la bontà del movimento golfistico nazionale, dell’impegno della Federazione Italiana Golf, di cui è Presidente Franco Chimenti, e che premia il lavoro di tutto lo staff tecnico.
Jessica Hall, terza con 288 (+8), è rimasta fuori fallo spareggio per un colpo. L’hanno seguita altre due connazionali, Ellie Burdis, quarta con 289 (+9), e Hannah Screen, quinta con 291 (+11), e la svizzera Yana Beeli, sesta con 294 (+14).
Alla gara hanno preso parte 96 concorrenti che sono divenute 60 dopo il taglio effettuato al termine del secondo giro.
Lo statunitense Sam Bennett ha battuto in finale per 1 up il connazionale Ben Carr e ha vinto la 122ª edizione dell’U.S. Amateur, un major per dilettanti nato nel 1895, iniziato con la qualificazione su 36 buche medal svoltasi sui due percorsi del The Ridgewood Country Club (par 71) e dell’Arcola Country Club (par 70), a Paramus nel New Jersey, e proseguito con gli incontri a eliminazione diretta sul primo tracciato. In semifinale sono usciti altri due americani, Dylan Menante, eliminato dal vincitore (1 up), e Derek Hitchner, battuto da Carr (3/2).
Ha preso parte all’evento Pietro Bovari che si è fermato al primo turno di match play, sconfitto per 1 up dallo statunitense Josh Gliege. L’azzurro è partito molto forte con un 3 up dopo sette buche conducendo la gara fino alla 15, dove è passato con un 2 up. Poi il buio improvviso e inatteso con le ultime tre buche perse con la sequenza bogey-par-bogey contro il par-birdie-par dell’avversario dell’Hidaho.
Bovari, 21enne milanese da molti anni in azzurro, ha avuto accesso ai match play operando una bella rimonta nel secondo round di qualifica, dopo aver iniziato al 102° posto con un 74 (+4, tre birdie, sette bogey all’Arcola). Ha segnato un parziale di 69 colpi (-2, sei birdie, due bogey, un doppio bogey al The Ridgewood) e ha occupato la 27ª posizione con 143 (+2) sul tabellone dei 64 ammessi ai match play. La qualifica è terminata con quattro concorrenti in vetta con 138 (-3) e poi nell’ordine sul tabellone: gli statunitensi Luke Gutschewski e Michael Thorbjornsen, lo svedese Hugo Townsend e il brasiliano Fred Biondi.
LA VIGILIA - Pietro Bovari difenderà i colori azzurri nella 122ª edizione dell’U.S. Amateur, un major per dilettanti nato nel 1895 in programma dal 15 al 22 agosto sui due percorsi del The Ridgewood Country Club (par 71) e dell’Arcola Country Club (par 70) a Paramus nel New Jersey. Saranno al via 312 giocatori che si alterneranno sui due tracciati per la qualificazione su 36 buche medal. I primi 64 classificati proseguiranno con la formula match play su 18 buche con finale su 36.
Pietro Bovari, 21enne milanese da molti anni in azzurro, ha ottenuto numerose vittorie tra le quali quelle nel Campionato Nazionale Assoluto/Trofeo Silva e nel Campionato Ragazzi nel (2018), nel Grandover Resort Men’s Griffin Amateur (College USA, 2020), nel Memorial Barras, in cui ha battuto i professionisti (2021) e, quest’anno, ha fatto parte del team della University of Virginia vincitrice del Lewis Chitengwa Memorial. Nei due round di qualificazione Bovari giocherà insieme allo statunitense Nate Smith e al giapponese Yuki Moriyama. Un solo italiano ha conquistato il prestigioso titolo, Edoardo Molinari nel 2005 che in finale superò Dillon Dougherty per 4/3.
Il The Ridgewood Country Club, opera dell’architetto A.W. Tillinghast, è stato rivisitato da Gil Hanse nel 2000, mentre l’Arcola Country Club, disegnato da Herbert H. Barker e da Williams G. Wilkinson, è stato successivamente ristrutturato da Robert Trent Jones Sr. e Steve Smyers.
Ventinove i Paesi rappresentati: Stati Uniti (256 concorrenti provenienti da 43 stati), Inghilterra, Australia, Canada, Argentina, Messico, Repubblica Popolare Cinese, Repubblica di Corea, Isole Cayman, Giappone, Sudafrica, Svezia, Austria, Belgio, Brasile, Taipei, Repubblica Ceca, Danimarca, Francia, Italia, Malesia, Nuova Zelanda, Norvegia, Portogallo, Repubblica d'Irlanda, Scozia, Spagna, Thailandia e Venezuela. Il concorrente più anziano è il 59enne Jerry Gunthorpe e il più giovane è 15enne thailandese Ratchanon Chantananuwat che ad aprile ha vinto il Trust Golf Asian Mixed sull’Asian Tour.
Recordman di vittorie è il mitico Bobby Jones con cinque. Lo seguono Jerome Travers con quattro, Walter Travis e Tiger Woods con tre. Tra i giocatori con due Jack Nicklaus e Francis Ouimet.
La statunitense Nelly Korda, numero tre mondiale prima della gara, con una gran rimonta finale sottolineata da un 67 (-5) per uno score di 203 (67 69 67, -13) colpi, ha vinto l’Aramco Team Series – Sotogrande, evento del Ladies European Tour disputato sul percorso de La Reserva Club De Sotogrande (par 72) sulla Costa del Sol spagnola. Ha ottenuto il 30° posto con 215 (71 69 75, -1) Virginia Elena Carta, che ha avuto qualche problema nel round conclusivo.
Duello tra sorelle in Spagna, dove per due giri la scena se l’è presa Jessica Korda, n. 14 mondiale e sorella maggiore di Nelly, che ha iniziato l’ultimo turno con sei colpi di margine sulla francese Pauline Roussin e sette sulla stessa Nelly. Jessica è partita forte con due birdie, ma quando sembrava tutto facile sono arrivati i guai e alla fine è stato un 77 (+5, quattro birdie, sette bogey, un doppio bogey) per un totale di 206 (-10), che l’ha relegata in seconda posizione insieme alla Roussin e alla spagnola Ana Pelaez Trivino.
Nelly Korda è partita lenta con un bogey sulle prime sei buche, poi ha cambiato marcia. Sono arrivati sette birdie e si è concessa il lusso di un altro bogey a chiudere per il 67, miglior score di giornata realizzato anche da altre tre concorrenti. Prestazione premiata con un assegno di 73.954 euro su un montepremi di 500.000 euro. Per la 24enne di Bradenton (Florida) è il secondo successo sul LET, in un palmarés che comprende anche sette titoli sul LPGA Tour con un major e uno sul Symetra Tour (ora Epson Tour).
Hanno occupato la quinta posizione con 207 (-9) la francese Emma Grechi e la slovena Pia Babnik e la settima con 208 (-8) l’americana Alison Lee, l’olandese Anne Van Dam, la belga Manon De Roey e la svedese Linn Grant, una delle rivelazioni del circuito 2022. Virginia Elena Carta ha pagato pesantemente una buca sbagliata, la 10ª par 4, dove ha segnato un “8” che con due birdie e un bogey hanno fatto 77 (+5) colpi e la perdita di 21 posizioni.
Il torneo comprendeva anche una gara a squadre su 36 buche. Ha prevalso con 255 (-33) colpi il team di Jessica Korda con la finlandese Noora Komulainen, la ceca Tereza Melecka e con il dilettante inglese Malcolm Borwick davanti alla compagine di Pauline Roussin (256, -32). Al 13° posto con 266 (-22) la formazione condotta dalla svedese Linnea Strom con Virginia Elena Carta, Alexandra Swayne delle Isole Vergini e con Andrea Revuelta (am, Spagna). Le tre proette vincitrici hanno ricevuto ciascuna 34.512 euro su un montepremi di 500.000 euro.
SECONDO GIRO - Virginia Elena Carta ha recuperato sedici posizioni e si è portata in nona con 140 (71 69, -4) colpi nella graduatoria individuale dell’Aramco Team Series – Sotogrande sul percorso de La Reserva Club De Sotogrande (par 72) sulla Costa del Sol spagnola.
Dopo il 61 (-11) d’apertura ha mantenuto alto il ritmo con un 68 (-4) la statunitense Jessica Korda (129, -15) che ha espresso gran gioco con sei birdie, ma che si è anche concessa qualche distrazione (due bogey). Alla fine, però, ha allungato il passo perché i colpi di vantaggio sulla francese Pauline Roussin (135, -9) sono passati da cinque a sei. Al terzo posto con 136 (-8) Nelly Korda, sorella di Jessica e numero tre mondiale, al quarto con 137 (-7) la spagnola Ana Pelaez Trivino e al quint ocon 138 (-6) la svedese Linn Grant e la belga Manon De Roey.
Nella classifica a squadre su 36 buche si è imposto con 255 (-33) colpi il team di Jessica Korda con la finlandese Noora Komulainen, la ceca Tereza Melecka e con il dilettante inglese Malcolm Borwick davanti alla compagine di Pauline Roussin (256, -32). Al 13° posto con 266 (-22) la formazione condotta dalla svedese Linnea Strom con Virginia Elena Carta, Alexandra Swayne delle Isole Vergini e con Andrea Revuelta (am, Spagna). Le tre professioniste vincitrici hanno ricevuto ciascuna 34.512 euro su un montepremi di 500.000 euro. Altri 500.000 euro sono destinati alla competizione individuale.
PRIMO GIRO - Virginia Elena Carta è al 25° posto con 71 (-1, tre birdie, due bogey)) colpi nella classifica individualedell’Aramco Team Series – Sotogrande sul pecorso de La Reserva Club De Sotogrande (par 72) sulla Costa del Sol spagnola.
Grande prestazione della statunitense Jessica Korda, leader con 61 (-11) colpi, che ha realizzato ben tre eagle insieme a sei birdie e a un bogey e ha preso cinque lunghezze di vantaggio sulla belga Manon De Rey e sulla slovena Pia Babnik (66, -6). In quarta posizione con 67 (-5) la francese Pauline Roussin e Nelly Korda, sorella di Jessica e numero tr4e mondiale, e in sesta con 68 (-4) le tedesche Olivia Cowan e Leonie Harm, la spagnola Ana Pelaez Trivino e la norvegese Marianne Skarpnord.
Nella graduatoria a squadre è al vertice con 125 (-19) il team di Jessica Korda seguito con 126 (-18) da quelli di Roussin e di De Roey. E’ al 14° posto con 132 (-12) la squadra condotta dalla svedese Linnea Strom con Virginia Elena Carta, Alexandra Swayne delle Isole Vergini e con Andrea Revuelta (am, Spagna). Il montepremi complessivo per entrambi gli eventi è di un milione di euro.MODERNO
LA VIGILIA - A Sotogrande, sulla Costa del Sol spagnola, il Ladies European Tour presenza l’Aramco Team Series – Sotogrande, gara in programma dal 18 al 20 agosto, con classifica individuale e a squadre e con un montepremi complessivo di un milione di dollari. A La Reserva Club De Sotogrande sarà al via Virginia Elena Carta, alla 18ª presenza sul circuito 2022 dove, dopo essere andata a premio nei primi 14 tornei (due a squadre) disputati, ha poi avuto un rallentamento con due tagli, ma in mezzo ha firmato un bell’ottavo posto nel Big Green Egg Open, miglior risultato stagionale.
In un field di rilievo spicca la presenza delle sorelle statunitensi Nelly e Jessica Korda, rispettivamente numero tre e numero 14 mondiale, e di Alison Lee, della messicana Maria Fassi e della danese Nanna Koerstz Madsen, tutte sul LPGA Tour, che non avranno comunque vita facile in un contesto che comprende ben nove vincitrici stagionali sul LET. Sono le spagnole Carlota Ciganda (anche lei sul circuito americano) e Ana Pelaez Trivino, la sudafricana Lee-Anne Pace, la finlandese Tiia Koivisto, la ceca Jana Melichova, a segno da dilettante del TipSport Czech Ladies Open e subito passata tra le proette. E ancora la belga Manon De Roey e l’inglese Bronte Law (vincitrici delle due precedenti Aramco Series a Bangkok e a Londra) e le svedesi Linn Grant, due successi, seconda nella money list e rivelazione dell’anno, e Anna Nordqvist (tre major per lei) appena nominata vice capitana del Team Europe per la prossima Solheim Cup (22-24 settembre 2023, Finca Cortesín, Casares, Spagna) dalla capitana, la norvegese Suzann Pettersen, insieme all’inglese Laura Davies, icona del golf mondiale femminile, e alla norvegese Caroline Martens.
Sono previsti in calendario cinque tornei Aramco Team Series. Gli ultimi due si disputeranno a New York (13-15 ottobre) e a Jeddah in Arabia Saudita (10-12 novembre).
Il tedesco Maximilian Kieffer ha firmato il suo primo titolo sul DP World Tour imponendosi con 200 (68 66 66, -16) colpi nel D+D Real Czech Masters sul percorso dell’Albatross Golf Resort (par 72) a Praga, nella Repubblica Ceca, dove ha superato di misura il malese Gavin Green (201, -15). Nella gara che, a causa del maltempo, è stata ridotta da 72 a 54 buche, è terminato in alta classifica per il terzo evento di fila Renato Paratore, 13° con 206 (67 68 71, -10), dopo essersi classificato terzo nel Cazoo Open e quarto nell’ISPS Handa World Invitational. A premio anche Nino Bertasio, 41° con 210 (69 70 71, -6), e Andrea Pavan, 57° con 214 (70 71 73, -2), che aveva vinto la competizione nel 2018.
Kieffer, 32enne di Bergisch-Gladbach nel cui palmarés figurava solo un titolo sul Challenge Tour nel lontano 2012 (Gujarat Kensville Challenge), ha condotto il turno finale in 66 (-6) colpi, secondo parziale del round, e praticamente ha avuto partita vinta quando ha realizzato il settimo birdie (contro un bogey) alla buca 17. Probabilmente non sarebbe bastato senza l’involontario aiuto di Green che, preso il comando nel secondo round e rimasto al vertice con tre birdie sulle prime dieci buche, gli ha lasciato strada con un doppio bogey alla 14ª (71, -1) e poi è stato molto sfortunato sull’ultimo green, quando la pallina del playoff ha sbordato negandogli il birdie.
Tra i protagonisti anche il finlandese Tapio Pulkkanen, terzo con 202 (-14) messosi in corsa per il titolo con sei birdie e poi fuori gioco per un bogey (67, -5). Stesso score per il sudafricano Louis De Jager e quinta posizione con 203 (-13) per l’altro sudafricano Zander Lombard, che ha risalito la classifica di 22 gradini con un 64 (-8, otto birdie), miglior score di giornata. Subito dietro l’australiano Jake McLeod e il tedesco Marcel Schneider, sesti con 204 (-12).
Paratore, settimo nei primi due round, ha iniziato bene con un birdie, poi due bogey ne hanno frenato la corsa che non è più ripresa neanche dopo un eagle (71, -1). Anche Bertasio ha realizzato un 71 (-1) mettendo insieme cinque birdie, due bogey e un doppio bogey e Pavan ha segnato un 73 (+1) con cinque birdie e sei bogey, di cui cinque di fila. Non ha superato il taglio il quarto italiano in gara, Lorenzo Gagli, 109° con 148 (75 73, +4). Kieffer ha percepito un assegno di 297.500 euro su un montepremi di 1.750.000 euro.
SECONDO GIRO - Renato Paratore, confermando il suo buon momento di forma, è rimasto al settimo posto con 135 (67 68, -9) colpi dopo il secondo giro del D+D Real Czech Masters (DP World Tour) sul percorso dell’Albatross Golf Resort (par 72) a Praga, nella Repubblica Ceca.
E’ passato a condurre con 130 (67 63, -14) il malese Gavin Green, 28enne di Selangor con un titolo sull’Asian Tour e tre sull’Asian Development Tour, il circuito asiatico di secondo livello, che ha rimontato sei posizioni con un 63 (-9, due eagle, cinque birdie), miglior score del round, e che complessivamente ha messo insieme quattro eagle. Lo seguono con 133 (-11) il belga Thomas Pieters, vincitore nel 2015 e nel 2019, il tedesco Marcel Schneider e l’inglese Richard Mansell e, quinti con 134 (-10), l’altro tedesco Maximilian Kieffer e il sudafricano Louis De Jagger, che era in vetta dopo un turno.
Sono in media classifica Nino Bertasio, 27° con 139 (69 70, -5), e Andrea Pavan, 48° con 141 (70 72, -3), che si è imposto in questo evento nel 2018, mentre è uscito al taglio Lorenzo Gagli, 109° con 148 (75 73, +4).
Paratore ha girato in 68 (-4) colpi con cinque birdie e un bogey, Bertasio in 70 (-2) con cinque birdie e tre bogey e Pavan in 71 (-1) con cinque birdie e quattro bogey. Il montepremi è di 1.750.000 euro con prima moneta di 297.500 euro.
PRIMO GIRO - Bella partenza di Renato Paratore, settimo con 67 colpi (-5, sei birdie, un bogey) nel D+D Real Czech Masters (DP World Tour) sul percorso dell’Albatross Golf Resort (par 72) a Praga, nella Repubblica Ceca. Buone prestazioni anche di Nino Bertasio, 28° con 69 (-3, un eagle, quattro birdie, tre bogey) e di Andrea Pavan, vincitore del torneo nel 2018, 38° con 70 (-2, tre birdie, un bogey). In difficoltà Lorenzo Gagli, 113° con 75 (+3).
E’ al vertice con 64 (-8, otto birdie) il sudafricano Louis De Jager che precede il belga Thomas Pieters, secondo con 65 (-7) e a segno nel 2015 e nel 2019. In terza posizione con 66 (-6) gli statunitensi Jordan Gumberg e Johannes Veerman, campione in carica, il tedesco Marcel Schneider e il finlandese Tapio Pulkkanen e, insieme a Paratore, il cileno Hugo Leon, il francese Antoine Rozner e l’inglese Richard Mansell. Il montepremi è di 1.750.000 euro con prima moneta di 297.500 euro.
LA VIGILIA - Renato Paratore, Andrea Pavan, Nino Bertasio e Lorenzo Gagli prendono parte dal 18 al 21 agosto al D+D Real Czech Masters (DP World Tour) sul percorso dell’Albatross Golf Resort a Praga, nella Repubblica Ceca.
Torna sul percorso dove nel 2018 ha conquistato il primo dei suoi due titoli sul circuito (l’altro nel BMW International Open, 2019) Andrea Pavan. Il 33enne romano, nel cui palmarés figurano anche quattro successi sul Challenge Tour, prova a dare una svolta alla sua stagione molto altalenante, mentre è in un momento di ottima forma Renato Paratore, reduce dal terzo posto nel Cazoo Open e dal quarto nell’ISPS Handa World Invitational e che entra di diritto nel novero dei favoriti. Stagione di alti e bassi anche per Nino Bertasio e per Lorenzo Gagli, ma il primo a metà luglio ha offerto una buona prova sul PGA Tour (20° nel Barracuda Championship), mentre Gagli ha ottenuto un nono posto nel Catalunya Championship a maggio.
Insieme a Pavan saranno in gara altri tre past winner del torneo nato nel 2014: lo statunitense Johannes Veerman, che difenderà il titolo, il belga Thomas Pieters (a segno due volte, 2015 e 2019), e il sudafricano Haydn Porteous (2017). Nel field lo slovacco Rory Sabbatini, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e membro del PGA Tour, gli inglesi Ian Poulter, Eddie Pepperell e Paul Waring, il francese Victor Perez, l’olandese Daan Huizing, i sudafricani Thomas Aiken, Hennie Du Plessis e Wilco Nienaber, il malese Gavin Green e tre gli spagnoli dal buon passato, Rafa Cabrera Bello, Alvaro Quiroz e Gonzalo Fernandez Castaño, vincitore di due Open d’Italia. Folta la rappresentanza ceca con Ondrej Lieser che può dire la sua.
Giocherà per la 701ª volta su circuito l’inglese David Howell che, a 47 anni, ha ancora spazio per superare i due soli giocatori che hanno più presenze, lo spagnolo Miguel Angel Jimenez (717) e lo scozzese Sam Torrance (706). Il montepremi è di 1.750.000 euro con prima moneta di 297.500 euro.
Il torneo su GOLFTV e su Eurosport 2 – Il D+D Real Czech Masters verrà trasmesso su GOLFTV e su Eurosport 2 con i seguenti orari. GOLF TV: giovedì 18 agosto, e venerdì 19, dalle ore 13 alle ore 18; sabato 20, dalle ore 13,30 alle ore 18; domenica 21, dalle ore 13 alle ore 17,30. Eurosport 2: giovedì 18 agosto e venerdì 19, dalle ore 14 alle ore 18; sabato 20, differita dalle ore 24 alle ore 2; domenica 21, dalle ore 14 alle ore 17,30. Commento di Isabella Calogero e di Giovanni Magni.
Per il secondo anno consecutivo il BMW Championship va all'americano Patrick Cantlay che negli Usa, con un totale di 270 (68 68 65 69, -14) colpi, ha fatto sua la contesa superando di misura il connazionale Scott Stallings, secondo con 271 (-13) davanti a Scottie Scheffler (numero 1 mondiale) e Xander Schauffele (medaglia d'oro ai Giochi di Tokyo), entrambi terzi con 273 (-11).
Al Wilmington Country Club (par 71) di Wilmington (Delaware), Cantlay - 30enne di Long Beach - è diventato il primo giocatore dal 2007 (da quando è stata istituita la FedEx Cup) a difendere con successo il titolo in un evento dei play-off del PGA Tour.
Grazie a questa affermazione, il californiano è passato dalla quarta alla terza posizione nel world ranking e al Tour Championship, ultimo atto dei play-off - in programma dal 25 al 28 agosto ad Atlanta - che assegnerà al re della FedEx Cup un jackpot di 18 milioni di dollari, partirà dal secondo posto con "-8" e dovrà recuperare due colpi (prima del torneo gli attuali punti FedEx verranno resettati e tramutati in colpi di vantaggio) a Scheffler, attualmente primo con "-10".
L'exploit negli Stati Uniti ha fruttato a Cantlay - che ha vinto la FedEx Cup lo scorso anno e proverà ora a realizzare uno storico bis - 2.700.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 15.000.000. Per Cantlay si tratta dell'ottava vittoria in carriera sul PGA Tour in 140 apparizioni.
Soddisfazione personale per Viktor Hovland. Trentacinquesimo con 282 (-2) al BMW Championship, il norvegese ha realizzato una "hole in one" alla buca 2 (par 3, yards 203), la sua seconda stagionale e terza in carriera.
All'East Lake GC di Atlanta, il californiano Cantlay sarà dunque l'uomo da battere in un evento che vedrà in gara i primi 30 della graduatoria FedEx Cup. Con lui e Scheffler, tra i più attesi pure Will Zalatoris (problemi alla schiena permettendo), Xander Schauffele, Cameron Smith, Rory McIlroy e Jon Rahm.
TERZO GIRO - Patrick Cantlay, numero quattro mondiale, campione in carica del torneo e della FedEx Cup, ha preso il comando con 201 (68 68 65, -12) colpi dopo il terzo giro del BMW Championship al Wilmington Country Club (par 71) di Wilmington nel Delaware, seconda gara delle tre dei Playoffs che concludono il PGA Tour 2021-2022 e dove al termine della terza si assegneranno i 18 milioni di primo premio della FedEx Cup su un montepremi complessivo 75 milioni di dollari.
Cantlay, 30enne di Long Beach (California, 139 presenze sul circuito con sette titoli e 42 top ten, ha girato in 65 (-6), miglior score di giornata realizzato da altri tre concorrenti, mettendo insieme un eagle, sei birdie e due bogey per lasciare a un colpo Xander Schauffele e Scott Stallings (202, -11), Al quarto posto con 203 (-10) Scottie Scheffler, numero uno mondiale, e l’australiano Adam Scott, in vetta nei primi due turni, al sesto con 204 (-9) Collin Morikawa, anch’egli autore di un 65, Aaron Wise, il canadese Corey Conners e il cileno Joaquin Niemann, da qualche tempo scomparso da radar, e al decimo con 206 (-7) il nordirlandese Rory McIlroy.
Gli altri due giocatori che si sono espressi con un 65 sono stati Brendan Steele e lo spagnolo Jon Rahm, entrambi 18.i con 208 (-5). In ritardo Jordan Spieth, 26° con 209 (-4), e soprattutto Justin Thomas, 51° con 214 (+1). E’ stato costretto al ritiro per problemi alla schiena Will Zalatoris, leader della FedEx Cup e vincitore del precedente FedEx St. Jude Championship.
Al termine della gara i primi trenta della graduatoria Fedex saranno ammessi al TOUR Championship (25-25 agosto) dove andranno a caccia del jackpot sul tracciato dell’East Lake Golf Club ad Atlanta in Georgia. Il montepremi del BMW Championship è di. 15.000.000 di dollari con prima moneta di 2.700.000 dollari.
SECONDO GIRO - L’australiano Adam Scott con lo score di 134 (65 69, -8) colpi ha preso il comando del BMW Championship al Wilmington Country Club (par 71) di Wilmington nel Delaware, seconda gara delle tre dei Playoffs che concludono il PGA Tour 2021-2022 e dove al termine della terza si assegneranno i 18 milioni di primo premio della FedEx Cup su un montepremi complessivo 75 milioni.
Scott, 42enne di Adelaide, ha conquistato in carriera 14 titoli sul PGA Tour comprensivi di un major (Masters Tournament, 2013) in 367 presenze, con 104 top ten, ma nel suo palmarés figurano anche otto successi sul DP World Tour (al netto di major e WGC). Inoltre, escluse le gare in comune con il DP World Tour, ha conseguito anche cinque vittorie sul circuito australiano e due nell’Asian Tour. Ha girato in 69 (-2) colpi con quattro birdie e due bogey. Con l’attuale classifica passerebbe dal 45° al terzo posto in FedEx Cup.
Si sono portati in seconda posizione con 135 (-7) Jordan Spieth e Scottie Scheffler, numero uno mondiale, affiancati da Cameron Young e dal canadese Corey Conners, e sono in sesta con 136 (-6) Patrick Cantlay, che difende il titolo, Xander Schauffele, l’australiano Cameron Davis, il nordirlandese Rory McIlroy e Scott Stallings, impegnato a portarsi tra i primi trenta della graduatoria Fedex che andranno alla conquista del jackpot nel TOUR Championship (25-25 agosto) sul tracciato East Lake Golf Club ad Atlanta in Georgia. Stallings in questo momento salirebbe dalla 46° alla 29ª piazza.
Nel tono in 22ª posizione con 139 (-3) Justin Thomas e Collin Morikawa, che hanno ceduto, e Will Zalatoris, leader della FedEx Cup. In panne lo spagnolo Jon Rahm, 53° con 143 (+1).
Nella corsa verso Atlanta si combatte molto attorno alla trentesima posizione. Con tale graduatoria entrerebbero Aaron Wise e l’irlandese Shane Lowry, 11.i nella gara con 137 (-5), e il coreano K.H. Lee, 17° con 138 (-4). Uscirebbero Sahith Teegala, 33° con 140 (-2), il coreano Joohyoung Kim e J.J. Spaun, 48.i con 142 (par), Davis Riley, 60° con 145 (+3), e Kevin Kisner, 64° con 146 (+4). Il montepremi è di 15.000.000 di dollari con prima moneta di 2.700.000 dollari.
PRIMO GIRO - Keegan Bradley ha effettuato un ottimo giro in 64 colpi (-7, otto birdie, un bogey) e ha preso il comando nel BMW Championship al Wilmington Country Club (par 71) di Wilmington nel Delaware, seconda gara delle tre dei Playoffs che concludono il PGA Tour 2021-2022 e dove al termine della terza si assegneranno i 18 milioni di primo premio della FedEx Cup su un montepremi complessivo 75 milioni.
E’ al secondo posto l’australiano Adam Scott con 65 (-6), che deve ottenere un gran risultato per entrare tra i primi trenta della classifica FedEx, dove attualmente è 46°, che saranno ammessi a disputare l’evento finale, il TOUR Championship (25-25 agosto) sul tracciato East Lake Golf Club ad Atlanta in Georgia.
In terza posizione con 66 (-5) Justin Thomas, Harold Varner III e l’irlandese Shane Lowry e in sesta con 67 (-4) Collin Morikawa, Xander Schauffele, Russell Henley, Cameron Young, Chez Reavie, il sudafricano Christiaan Bezuindehout e l’inglese Tyrrell Hatton, altro pericolante (46° FC).
Sono al 13° posto con 68 (-3) Scottie Scheffler, numero uno mondiale, Patrick Cantlay, che difende il titolo nella gara, Jordan Spieth e il nordirlandese Rory McIlroy. Al 34°° con 70 (-1) Will Zalatoris, leader della FedEx grazie al primo successo colto sul circuito nel FedEx St. Jude Championship della scorsa settimana, e al 64° con 77 (+6) Tony Finau che ha interrotto la serie di tredici giri consecutivi con uno score sotto i 70 colpi. Il montepremi è di 15.000.000 di dollari con prima moneta di 2.700.000 dollari.
LA VIGILIA - Seconda gara delle tre dei Playoffs che concludono il PGA Tour 2021-2022 e dove al termine della terzasi assegneranno i 18 milioni di primo premio della FedEx Cup su un montepremi complessivo 75 milioni. Si gioca il BMW Championship (18-21 agosto) al Wilmington Country Club di Wilmington nel Delaware al quale sono stati ammessi i primi 70 della graduatoria FedEx Cup che dopo questo evento di ridurranno a 30 e saranno coloro che andranno a contendersi il jackpot nel TOUR Championship (25-25 agosto) sul tracciato East Lake Golf Club ad Atlanta in Georgia.
I partenti saranno 68, mentre dalla classifica sono stati depennati Talor Gooh e Jason Kokrak per essere passati alla Superlega Araba. Sono entrati agli ultimi due posti Alex Smalley e Wyndham Clark, che praticamente hanno possibilità molto ridotte di potersi inserire tra i primi 30.
Si parte con Will Zalatoris leader della FedEx grazie al primo successo colto sul circuito nel FedEx St. Jude Championship della scorsa settimana, che è seguito in classifica nell’ordine da Scottie Scheffler, numero uno mondiale, dall’australiano Cameron Smith, da Sam Burns, Tony Finau che è arrivato tredici round di fila sotto i 70 colpi, Xander Schauffele, Patrick Cantlay, che difende il titolo, dall’austriaco Sepp Straka, dal nordirlandese Rory McIlroy e da Justin Thomas.
Tra coloro che rischiano di essere esclusi dall’evento finale ricordiamo gli inglesi Tyrrell Hatton (50°) e Tommy Fleetwood (56°), l’australiano Adam Scott (46°) e il coreano Si Woo Kim (53°).
Il montepremi è di 15.000.000 di dollari con prima moneta di 2.700.000 dollari.
Il torneo su GOLFTV e Eurosport 2 – IL BMW Championship andrà in onda su GOLFTV e su Eurosport 2 con collegamento agli orari indicati. GOLFTV: giovedì 18 agosto e venerdì 19, dalle ore 21 alle ore 24: sabato 20 e domenica 21, dalle ore 18 alle ore 24. Eurosport 2: giovedì 18 agosto e venerdì 19, dalle ore 21 alle ore 1: sabato 20, dalle ore 19 alle ore 24; e domenica 21, dalle ore 18 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi, di Alessandro Bellicini e di Federico Colombo.
Lo spagnolo Emilio Cuartero Blanco ha firmato il secondo titolo sul Challenge Tour imponendosi con 273 (67 72 67 67, -15) colpi nel Dormy Open, disputato sul percorso dell’Österåkers Golfklubb (par 72) di Stoccolma, in Svezia. Ottima prova di Stefano Mazzoli che si è classificato sesto con 276 (70 68 70 68, -12) dopo una gara tutta nelle prime posizioni. Nelle retrovie Matteo Manassero, 54° con 287 (69 74 72 72, -1).
Cuartero Blanco, 31enne di Lleida che in precedenza aveva fatto suo lo Stone Irish Challenge nel 2019, ha rimontato dal terzo posto con un 67 (-5) frutto di un eagle, quattro birdie e di un bogey e ha respinto il tentativo di aggancio dello svizzero Jeremy Freiburghaus, autore di un 65 (-7), che ha provato a forzarlo al playoff con un birdie sull’ultima buca al quale l’iberico ha replicato con la stessa moneta e per l’elvetico è stato secondo posto con 274 (-14). In terza posizione con 275 (-13) l’olandese Koen Kouwenaar, il tedesco Max Schmitt e il finlandese Lauri Ruuska, che era stato al vertice nei primi tre giri, mentre Mazzoli è stato affiancato dallo scozzese Sam Locke e dall’inglese Daniel Brown.
Mazzoli, che quest’anno ha ottenuto un successo sull’Alps Tour (Ein Bay Open), ha concluso la sua corsa con un 68 (-4) dovuto a sei birdie e a due bogey e Manassero con un 72 (par, due birdie, due bogey). Cuartero Blanco ha percepito un assegno di 40.000 euro su un montepremi di 250.000 euro.
TERZO GIRO - Il finlandese Lauri Ruuska, 28 anni e nessun titolo sul Challenge Tour, ha tenuto sia pure con molta fatica anche nel terzo giro del Dormy Open e con lo score di 204 (64 69 71, -12) inizierà il quarto con un colpo di margine sul norvegese Jarand Ekeland Arnoy (205, -11). Sul percorso dell’Österåkers Golfklubb (par 72) di Stoccolma in Svezia è rimasto al settimo posto con 208 (70 68 70, -9) Stefano Mazzoli ed è salito dal 59° al 43° con 215 (69 74 72, -1) Matteo Manassero.
Ruuska ha avuto un avvio molto difficile con cinque bogey in dieci buche, parzialmente attenuati da un eagle, poi con quattro birdie sulle ultime otto buche (71, -1) ha ripreso per i capelli la leadership. Saranno in corsa per il titolo anche lo svedese Tobias Eden e lo spagnolo Emilio Quartero Blanco, terzi con 206 (-10), l’altro svedese Mikael Lindberg e il tedesco Max Rottluff, quinti con 207 (-9), e ha qualche chance anche Mazzoli e il suo compagno di viaggio, lo spagnolo Scott Fernandez.
Mazzoli ha segnato un 70 (-2) con quattro birdie e due bogey e Manassero un 72 (par) con un eagle, tre birdie e cinque bogey. Sono usciti al taglio Federico Maccario, 64° con 145 (+1), Lorenzo Scalise, Aron Zemmer, Gregorio De Leo ed Enrico Di Nitto, 96.i con 146 (+2), Filippo Bergamaschi, 137° con 151 (+7), e Jacopo Vecchi Fossa, 142° con 152 (+8). Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.
SECONDO GIRO - Il 28enne finlandese Lauri Ruuska, senza titoli sul Challenge Tour, ha mantenuto il primato con 133 (64 69, -.11) colpi dopo il secondo giro del Dormy Open, torneo che si sta svolgendo sul percorso dell’Österåkers Golfklubb (par 72) di Stoccolma in Svezia. Ha rimontato dal 34° al settimo posto Stefano Mazzoli con 138 (70 68, -6), grazie a un parziale di 68 (-4), mentre ha ceduto Matteo Manassero da 19° a 59° con 143 (69 74, -1).
E’ al secondo posto con 135 (-9) il gallese Stuart Manley, occupano il terzo con 136 (-8) lo svedese Per Langfors, il tedesco Max Schmitt e l’inglese Daniel Brown e si trova al sesto con 137 (-7) l’altro svedese Mikael Lindberg.
Mazzoli ha girato in 68 (-4)) colpi con sei birdie e un bogey e Manassero in 74 (+2) con due birdie, due bogey e un doppio bogey. Sono usciti al taglio Federico Maccario, 64° con 145 (+1), Lorenzo Scalise, Aron Zemmer, Gregorio De Leo ed Enrico Di Nitto, 96.i con 146 (+2), Filippo Bergamaschi, 137° con 151 (+7), e Jacopo Vecchi Fossa, 142° con 152 (+8). Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.
PRIMO GIRO - Il finlandese Lauri Ruuska è il leader a sorpresa con 64 (-8) colpi del Dormy Open (Challenge Tour), torneo che si sta svolgendo sul percorso dell’Österåkers Golfklubb (par 72) di Stoccolma in Svezia. Sono al secondo posto con 66 (-6) lo svedese Per Langfors, il danese Jeppe Kristian Andersen e lo spagnolo David Borda e al quinto con 67 (-5) il tedesco Matt Schmitt, il belga Christopher Mivis, l’olandese Koen Kouwenaar, il francese Victor Riu, lo svedese Robin Petersson e lo spagnolo Emilio Quartero Blanco.
I migliori tra gli italiani sono stati Matteo Manassero, 19° con 69 (-3), Lorenzo Scalise e Stefano Mazzoli, 34.i con 70 (-2), con gli altri oltre la linea el taglio: Jacopo Vecchi Fossa ed Enrico Di Nitto 73.i con 72 (par), Gregorio De Leo e Federico Maccario 96.i con 73 (+1), Filippo Bergamaschi e Aron Zemmer, 111.i con 74 (+2). Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.
LA VIGILIA - Il Challenge Tour si sposta dalla Danimarca alla Svezia per il Dormy Open, torneo che andrà in scena dal 18 al 21 agosto sul percorso dell’Österåkers Golfklubb di Stoccolma. Saranno nove gli azzurri che parteciperanno all’evento. Tra questi, Lorenzo Scalise e Matteo Manassero puntano a conquistare la “carta” per il DP World Tour 2023. L’obiettivo è il Rolex Challenge Tour Grand Final (3-6 novembre) dove si assegneranno i 20 pass per il circuito maggiore ai primi 20 classificati nella ‘money list’, ma si corre in primo luogo per entrare tra i primi 45 che saranno ammessi a giocarsi tutto in Spagna. Al momento, Scalise è 27/o e Manassero 47/o.
Stefano Mazzoli, Aron Zemmer, Jacopo Vecchi Fossa, Enrico Di Nitto, Federico Maccario, Filippo Bergamaschi e Gregorio De Leo, invece, proveranno a ben figurare e a puntare ad un risultato di prestigio. In particolare, De Leo (dominatore dell’Alps Tour con tre titoli e già sicuro di salire sul Challenge Tour 2023) prenderà confidenza con il circuito in cui giocherà il prossimo anno.
In Svezia ci sarà anche Freddy Schott, vincitore la scorsa settimana del Frederikshavn Challenge presented by HESSEL e nuovo leader dell’ordine di merito. Oltre al teutonico classe 2001, presenti gli inglesi Nathan Kimsey e Todd Clements (rispettivamente quinto e sesto nella ‘money list’), il norvegese Kristian Krogh Johannessen (settimo), il francese Clement Sordet (ottavo), e il tedesco Alexander Knappe (nono). Difenderà il titolo il transalpino Felix Mory, che lo scorso anno s’impose alla seconda buca di playoff davanti allo svedese Bjorn Hellgren. Il montepremi sarà di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.
Lo svedese Albert Hansson e l’inglese Lottie Woad hanno vinto rispettivamente il Boys Amateur Championship e il The R&A Girls Amateur Championship.
Nel torneo maschile, disputato a Carnoustie in Scozia, Hansson ha battuto per 2/1 nella finale su 36 buche il connazionale Didrik Ringvall Bengtsson. Il migliore tra gli azzurri è stato Eugenio Bernardi che è giunto sino ai quarti dove ha lasciato strada all’inglese Morgan Blythe solo dopo una buca supplementare. In precedenza aveva eliminato nell’ordine l’irlandese Morgan O’Sullivan (alla 20ª), l’inglese Ashley Millington (3/2) e lo svedese Wilmer Edero (3/2). Ha lasciato nel terzo turno Filippo Ponzano battuto per 2/1 da Ringvall Bengtsson, dopo aver prevalso sullo scozzese Harry Bent (4/2) e sull’inglese John Berry (2 up).
Sono usciti nel primo turno: Giovanni Binaghi (1 up dallo spagnolo Jaime Montojo Fernandez), Marco Florioli (5/4 dallo scozzese Ross Laird), Luca Memeo (alla 21ª dallo scozzese Cormac Sharpe) e Flavio Michetti (alla 19ª da Ashley Millington)
Nella qualificazione su 36 buche medal, con 252 concorrenti al via e che si è svolta sui due tracciati del Panmure Golf Club (par 70) e del Monifieth Golf Links (par 71), Florioli si è classificato secondo con 138 (70 68, -3) alle spalle dello spagnolo Siyan Jorge Hao (137 – 68 69, -4). Si sono così classificati gli altri cinque italiani che hanno avuto accesso ai match play: Michetti sesto con 139 (75 64, -2), Ponzano 15° con 140 (70 70, -1), Memeo 19° stesso 140 (70 70), Bernardi 38° con 143 (73 70, +2) e Binaghi 56° con 144 (74 70, +3). Sono usciti al taglio, caduto a 145 (+4), Pietro Guido Fenoglio (146, +5), Tommaso Rossin, Pietro Boeris e Andrea Biagio Gagliardi (147, +6), Michele Ferrero (151, +10), Francesco Attili (155, +14), Neri Checcucci (156, +15) e Andrea Zancolò (163, +22). Gli azzurri sono stati accompagnati da Alberto Binaghi, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Dilettanti Maschile, e da Giovanni Gaudioso, Vice Commissario Tecnico.
Nel The R&A Girls’ Amateur Championship, svoltosi al Carnoustie Golf Links di Carnoustie in Scozia, Lottie Woad ha letteralmente travolto la spagnola Cayetana Fernandez Garcia-Poggio per 7/6.
Tre azzurre sono approdate ai match play, ma sono uscite al primo turno: Francesca Fiorellini (2 up dalla spagnola Julia Sanchez Morales), Giulia Bellini (5/3 dalla thailandese Eila Galitsky) e Rebecca Galasso (3/2 dall’indiana Avani Prashanth).
Nella qualificazione su 36 buche medal, in cui si è imposta con 140 (69 71, -2) la spagnola Paula Martin Sampedro, le tre italiane hanno avuto l’accesso alla fase successiva con queste posizioni: Francesca Fiorellini 17ª con 150 (72 78, +8), Rebecca Galasso 51ª con 156 (77 79, +14) e Giulia Bellini 52ª sempre con 156 (77 79). Non hanno superato il taglio, caduto a 157 (+15) Cristina Albertazzi e Lorena Rossettin (158, +16), Marta Spiazzi (159, +17), Ginevra Coppa (161, +19), Diana Maria Casartelli (168, +26) e Noa Zocco (171, +29). Le azzurre hanno avuto il supporto il supporto dell’Allenatore Federale Roberto Recchione e dell’accompagnatore Stefano Sardi.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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