Manfredi Manica si è fermato a un passo dal primo successo sull’Alps Topur. Nell’Open de la Mirabelle d’Or, sul percorso del Golf de La Grange aux Ormes (par 70) a Marly in Francia, ha concluso la gara con 196 (64 68 64, -14) colpi raggiungendo il 21enne dilettante francese Tom Vaillant (196 - 65 68 63) con un eagle sull’ultima buca (64, -6, di giornata per l’italiano con due eagle e due birdie), ma poi il transalpino (che ha girato in 63, -7, un eagle, cinque birdie) ha prevalso con un un birdie alla quarta buca supplementare. Manica comunque ha ricevuto il primo premio in denaro di 5.800 ero su un montepremi di 40.000 euro, mentre Vaillant, per il suo status, ha avuto solo il trofeo.
Al terzo posto con 197 i francesi Franck Daux e Romain Guillon e al quinto con 198 (-12) l’irlandese James Sugrue e l’amateur transalpino Julien Sale.
Tra i top ten Andrea Saracino, nono con 200 (-10), quindi al 15° posto con 202 (-8) Michele Ortolani, Riccardo Bregoli e Giacomo Fortini. A premio anche Andrea Romano e Luca Cianchetti, 19.i con 203 (-7), Cristiano Terragni, Alessandro Notaro e Davide Buchi, 34.i con 205 (-5), Giulio Castagnara e Carlo Casalegno, 37.i con 206 (.4), e Gregorio De Leo, 41° con 208 (-2).
SECONDO GIRO - Luca Cianchetti (64 68) e Manfredi Manica (64 68), terzi con 132 (-8) colpi, Andrea Romano (67 66), Alessandro Notaro (70 63) e Riccardo Bregoli (66 67), ottavi con 133 (-7), competeranno per il successo nel giro finale dell’Open de la Mirabelle d’Or sul percorso del Golf de La Grange aux Ormes (par 70) a Marly in Francia, dove sono al comando con 131 (-9) il francese Victor Trehet (65 66) e l’irlandese James Sugrue (67 64).
Hanno le stesse chances il finlandese Eemil Alajarvi, il transalpino Nicolas Platret e l’olandese Vince Van Veen, anche loro terzi, e i quattro concorrenti sull’ottava piazza che affiancano gli altri tre italiani. Qualche speranza anche per Andrea Saracino e Carlo Casalegno, 15.i con 134 (-6). Sono rimasti in gara altri sei italiani: Giulio Castagnara, 24° con 135 (-5). Michele Ortolani e Cristiano Terragni, 29.i con 136 (-4), Gregorio De Leo, Davide Buchi e Giacomo Fortini, 37.i con 137 (-3). Fuori gioco Stefano Mazzoli, 50° con 38 (-2) e un colpo oltre il limite di qualifica. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800) euro.
PRIMO GIRO - Manfredi Manica e Luca Cianchetti leader con 64 (-6) colpi insieme all’austriaco Daniel Hebenstreit per un ottimo inizio degli italiani nell’Open de la Mirabelle d’Or, un evento tra i classici dell’Alps Tour che si sta disputando percorso del Golf de La Grange aux Ormes (par 70) a Marly in Francia. A completare l’opera Gianmaria Rean Trinchero, quarto con 65 (-5) e con la folta compagnia dei francesi Franck Daux, Andoni Etchenique, Victor Trehet, Alexandre Petit, Tom Vaillant e Adrien Bonnet, gli ultimi due dilettanti, e gli spagnoli Jordi Panes e Manuel Morugan.
Sono al 13° posto con 66 (-4) Riccardo Bregoli, Giulio Castagnara e Andrea Saracino e al 22° con 67 (-3) Davide Buchi, Giacomo Fortini, Andrea Romano e Gregoio De Leo, vincitore del precedente Memorial Bordoni. In ritardo e a rischio di taglio Stefano Mazzoli, 55° con 69 (-1). Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800) euro.
LA VIGILIA - All’Open de la Mirabelle d’Or per conquistare un altro successo e ipotecare la “carta” per giocare nel 2022 sul Challenge Tour. E’ l’obiettivo di Gregorio De Leo e di Stefano Mazzoli che, dal 10 al 12 giugno guideranno – sull’Alps Tour, il terzo circuito europeo maschile – la spedizione azzurra a Metz, in Francia. Sul percorso del Golf de La Grange aux Ormes, tra i protagonisti in gara tutti gli attuali migliori otto giocatori dell’ordine di merito del circuito: l’olandese Koen Kouwenaar (numero 1), il piemontese De Leo (secondo), il lombardo Mazzoli (terzo), il portoghese Tomas Guimaraes Bessa (quarto), i francesi Pierre Pineau (quinto), Julien Sale (amateur, sesto) e Tom Vaillant (dilettante, ottavo), lo svizzero Mathias Eggenberger (settimo). Difenderà il titolo il francese Franck Medale.
Il successo (con un finale di gara da incorniciare e un giro in 59, -11 colpi) al Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon (tappa dell’Italian Pro Tour 2022), il primo da professionista, De Leo insegue una nuova impresa. In un evento vinto nel 2007 da Lorenzo Gagli.
Tra gli azzurri, c’è attesa poi – tra gli altri – anche per Luca Cianchetti, Andrea Saracino, Andrea Romano, Cristiano Terragni, Michele Ortolani, Davide Buchi e Giulio Castagnara.
Il torneo si disputa sulla distanza di 54 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in gara i migliori 40 classificati e i pari merito al 40° posto. Il montepremi è di 40.000 euro (con prima moneta di 5.800).
Brooke Mackenzie Henderson (201 - 67 70 64, -12) con un eagle alla prima buca del play-off ha superato Lindsey Weaver-Wright (201 - 68 68 65), con la quale aveva terminato alla pari l’evento, e vinto lo ShopRite LPGA Classic. Al Seaview Golf Club (Bay Course, par 71) di Galloway, in New Jersey, a far la differenza nello spareggio è stata una prodezza della canadese che ha festeggiato così l’undicesimo titolo in carriera sul LPGA Tour. In una gara che ha visto Giulia Molinaro 54° con 212 (72 70 70, -1) colpi, mentre non ha superato il taglio Silvia Cavalleri, 110ª con 146 (72 74, +4).
Al terzo posto con 202 (-11) l’inglese Jodi Ewart Shadoff, al quarto con 203 (-10) la neozelandese Lydia Ko e la svizzera Albane Valenzuela, quindi al sesto con 204 (-9) Brittany Lincicole, di cui non si sentiva parlare da un pezzo, Marina Alex, invece spesso abbastanza in palla, e la giapponese Nasa Hataoka. Dopo aver navigato in bassa classifica la francese Celine Boutier, che difendeva il titolo, ha avuto una decisa reazione con un 63 (-8, un eagle, sette birdie, un bogey), miglior score di giornata, ed è volata dalla 63ª alla nona posizione con 295 (-8).
Ha confermato la sua buona condizione l’elvetica Morgane Metraux, vincitrice del Ladies Italian Open, 12ª con 206 (-7), altalenanti e sostanzialmente deludenti le coreane Inbee Park, 15ª con 207 (-6), e Jin Young Ko, leader mondiale 17ª con 208 (-5). Stesso punteggio per la svedese Frida Kinhult che in vetta per la prima volta in carriera dopo 36 buche, ha subito pesantemente la pressione che ha fatto 75 (+4) con relativi sogni di gloria svaniti.
Rimarchevole la rimonta dal nono posto della Henderson con un 64 (-7, un eagle e cinque birdie) che si è confermata la proette canadese più vincente. Lla 24enne di Smiths Falls (Ontario), che non si impoena da 14 mesi (LA Open), in sette delle ultime otto stagioni ha sempre conquistato almeno un titolo sul circuito (ad eccezione del 2020). L’impresa le ha fruttato 262.500 dollari su un montepremi di 1.750.000 dollari. Vincita che le ha permesso di diventare la 29ª proette a sfondare il muro dei 9.000.000 di dollari di guadagni.
SECONDO GIRO - Giulia Molinaro, 63ª con 142 (72 70, +2) colpi, ha superato il taglio con l’ultimo punteggio utile nello ShopRite LPGA Classic presented by Acer (LPGA Tour) al Seaview GC (Bay Course, par 71) di Galloway, in New Jersey. E’ uscita, invece, Silvia Cavalleri, 110ª con 146 (72 74, +64.
Dopo 36 buche si trova al comando per la prima volta in carriera la svedese Frida Kinhult (133 - 66 67, -9), 22enne di Fiskebäckskil con un titolo sull’Epson Tour, che dopo aver segnato un 66 (-5) nel round d’apertura, realizzando il miglior score personale sul circuito, è poi salita dalla seconda piazza alla prima con un 67 (-4) frutto di quattro birdie senza bogey.
La seguono a un colpo Lauren Coughlin (134, -8) e a due l’inglese Jodi Ewart Shadoff e la svizzera Morgane Metraux (135, -7), che dopo aver vinto il Ladies Italian Open (LET) ora prova ad alzare l’asticella. E’ salita dal 52° al quinto posto con 136 (-6), dopo un 65 (-6, sei birdie) la neozelandese Lydia Ko, numero quattro mondiale, affiancata dalla giapponese Nasa Hataoka, numero sette, dall’elvetica Albane Valenzuela e da Lindsey Weaver-Wright. e si trova al nono con 137 (-5) la canadese Brooke M. Henderson.
Ha ceduto la coreana Jin Young Ko, numero uno, da terza a 14ª con 138 (-4) posizione occupata anche dall’australiana Stephanie Kyriacou, al vertice dopo un giro e penalizzata da un 73 (+2) probabilmente frutto della pressione. A metà classifica la coreana Inbee Park, numero otto, 30ª con 140 (par), e nessuna chance di confermare il titolo per la francese Celine Boutier, che ha lo stesso punteggio della Molinaro. Quest’ultima ha girato in 70 (-1) colpi con cinque birdie, due bogey e un doppio bogey e Silvia Cavalleri è uscita con un 74 (+3, tre birdie, quattro bogey, un doppio bogey). Il montepremi è di 1.750.000 dollari dei quali 262.500 spetteranno alla vincitrice.
PRIMO GIRO - Cammino parallelo di Silvia Cavalleri e di Giulia Molinaro, entrambe 72.e con 72 (+1), un colpo oltre l’attuale linea di taglio, nello ShopRite LPGA Classic presented by Acer, iniziato al Seaview GC (Bay Course, par 71) di Galloway, in New Jersey.
Prima leader con 65 (-6, sei birdie) l’australiana Stephanie Kyriacou, 21enne di Sydney, carriera iniziata sul Ladies European Tour con due titoli e ora in cerca del salto di qualità. Precede di un colpo la svedese Frida Kinhult (66, -5) e di due Marina Alex, la coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale, la canadese Booke M. Henderson e la filippina Dottie Ardina (67, -4).
Tra le tredici concorrenti al settimo posto con 68 (-3) la giapponese Nasa Hataoka (n. 7), la coreana Jeongeun Lee6 e la svizzera Morgane Metraux, che ha appena vinto il Ladies Italian Open. In ritardo la francese Celine Boutier, 35ª con 70 (-1), che difende il titolo, la neozelandese Lydia Ko, numero quattro del Rolex Ranking, e la coreana Inbee Park, numero nove, 51.e con 71 (par).
Giulia Molinaro ha segnato tre birdie e quattro bogey e Silvia Cavalleri quattro birdie, tre bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 1.750.000 dollari dei quali 262.500 spetteranno alla vincitrice.
LA VIGILIA - Dopo lo spettacolo dello US Womens Open, il LPGA Tour propone lo ShopRite LPGA Classic presented by Acer, in programma dal 10 al 12 giugno al Seaview GC (Bay Course) di Galloway, in New Jersey. Dove saranno due le azzurre in gara: Giulia Molinaro, che ha partecipato alle Olimpiadi di Rio de Janeiro e di Tokyo, e Silvia Cavalleri, prima italiana a vincere un torneo del LPGA Tour (il Corona Championship nel 2007).
La competizione, arrivata alla 34ª edizione, vedrà in gara 144 concorrenti che si contenderanno un montepremi di 1.750.000 dollari (con prima moneta di 262.500). Il torneo si disputerà sulla distanza di 54 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in campo le migliori 70 classificate (e le pari merito al 70/o posto.
A difendere il titolo vinto nel 2021 sarà la francese Celine Boutier che proverà a emulare quanto fatto nel 2015-2016 dalla svedese Anna Nordqvist, unica giocatrice ad aver vinto consecutivamente la manifestazione. Tante le big in gara, a partire dalla numero 1 mondiale, la sudcoreana Jin Young Ko. Tra le favorite pure la neozelandese Lydia Ko (quarta), la giapponese Nasa Hataoka (settima) e la sudcoreana Inbee Park (nona). Sarà invece assente l’australiana Minjee Lee, reduce dal trionfo allo US Womens Open. Riflettori puntati poi sulla svizzera (con origini piemontesi) Morgane Metraux, regina – al Golf Club Margara di Fubine Monferrato – della 26ª edizione del Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte.
Il nordirlandese Rory McIlroy ha concesso il bis nello RBC Canadian Open, dove si è imposto con 261 (66 68 65 62, -19) colpi, torneo che aveva già vinto nel 2019 e che poi non era più disputato per la pandemia. Sul percorso del St. George's G&CC (par 70), a Toronto in Canada, con un giro finale in 62 (-8) nato da otto birdie sulle prime 12 buche e poi completato con due birdie e due bogey, McIlroy si è liberato di Tony Finau, con il quale condivideva la leadership dopo tre round, il quale contrariamente alle sue strategie prudenti e atte a guadagnare più che a vincere, si è difeso con i denti e con un ottimo 64 (-6) ha quanto meno ottenuto la seconda piazza con 283 (-17) tenendo a bada Justin Thomas, terzo con 265 (-15).
Al quarto posto con 266 (-14) Sam Burns affiancato dall’inglese Justin Rose, autore di un giro-monstre in 60 (-10) colpi con tre eagle, sette birdie e tre bogey, l’ultimo alla buca 18 che gli ha negato la soddisfazione di un 59. In sesta posizione con 268 (-12) il primo dei 20 canadesi in gara, Corey Conners, in un torneo stregato per i giocatori di casa che non lo vincono dal 1954 (Pat Fletcher) e in settima con 270 (-10) e con soddisfazione Keith Mitchell e Wyndham Clark (alla pari con Chris Kirk), che si sono guadagnati la partecipazione all’Open Championship, quarto major stagionale in programma dal 14 al 17 luglio in Scozia.
Deludenti invece, anche se sono risaliti un poco, Scottie Scheffler, numero uno mondiale, da 29° a 18° con 273 (-7), e l’australiano Cameron Smith, da 56° a 48° con 280 (par).
McIlroy, 33enne di Holywood, ha portato a 21 (in 214 apparizioni) i titoli sul PGA Tour (31° nella lista dei vincitori di tutti i tempi), comprensivi di quattro major, ma al netto i questi ci sono altri dieci successi sull’European Tour, uno sul PGA of Australasia e altri quattro in giro per il mondo. E’ salito dall’ottavo al terzo posto nel World Ranking, dal 15° al quarto nella graduatoria di FedEx Cup e ha intascato un congruo assegno di 1.556.000 dollari su un montepremi di 8.700.000 dollari.
IERZO GIRO - Il nordirlandese Rory McIlroy (66 68 65) e Tony Finau (66 71 62) sono i nuovi leader con 199 (-11) colpi del RBC Canadian Open (PGA Tour) che si conclude con la disputa del quarto giro sul percorso del St. George's G&CC (par 70), a Toronto. McIlroy, numero otto mondiale e campione in carica per aver vinto la precedente edizione dell’evento disputata nel 2019 (poi due anni di stop per la pandemia), è rinvenuto dal secondo posto con un 65 (-5, sei birdie un bogey), terzo score di giornata, mentre il primo lo ha firmato Finau, in rimonta dal 16°, con un 62 (-8, un eagle, sette birdie, un bogey), punteggio più basso personale eguagliato, che per una volta ha abbandonato le sue strategie da regolarista molto piazzato e scarsamente vincente.
E’ scivolato in terza posizione con 201 (-9) Wyndham Clark, in vetta per due turni, affiancato da Alex Smalley, Justin Thomas, numero sei del World Ranking risalito dalla 21ª con un 63 (-7, un eagle cinque birdie) secondo punteggio del giro, e Sam Burns (n. 9) rinvenuto dall’ottava anche’egli come McIlroy con un 65 (sette birdie, un doppio bogey).
Proveranno a proporsi per il titolo Austin Cook e Jim Knous, settimi con 203 (-7), e i sei concorrenti al nono posto con 204 (-6), che comunque hanno scarse possibilità: Chris Kirk, Keith Mitchell, Adam Long, Doug Ghim, l’inglese Matthew Fitzpatrick e il colombiano Sebastian Muñoz. In un mondo fatto a scale è sceso dalla ottava alla 29ª piazza con 207 (-3) Scottie Scheffler, numero uno al mondo, dopo un 71 (+1) ed è salito (ma non di molto) l’australiano Cameron Smith, dalla 56ª alla 41ª con 209 (-1) con un 68 (-2).
Ancora una volta nulla da fare per i giocatori di casa che non vincono il torneo dal 1954 (Pat Fletcher) e che in precedenza avevano raccolto sette titoli tra il 1904, anno della prima edizione, e il 1914. Il meglio classificato è Nick Taylor, 15° con 205 (-5), che non può sperare neanche in un miracolo. Il montepremi è di 8.700.000 dollari con prima moneta di 1.566.000 dollari. La gara precede lo US Open, terzo major stagionale del 2022 (16 al 19 giugno, Brookline, Massachussetts).
SECONDO GIRO - Wyndham Clark è rimasto al comando con 133 (63 70, -7) colpi dopo il secondo giro dello RBC Canadian Open (PGA Tour) sul percorso del St. George's G&CC (par 70), a Toronto in Canada. Clark, 28enne di Denver (Colorado), un titolo perso al playoff sul circuito (Bermuda Championship 2020 battuto da Brian Gay), ha rallentato notevolmente con un 70 (par, tre birdie, tre bogey), ma ha comunque mantenuto un colpo di vantaggio sull’inglese Matthew Fitzpatrick (134, -6), già secondo dopo un round e ora raggiunto da Jim Knous, Keith Mitchell, Alex Smalley e dal nordirlandese Rory McIlroy (numero otto mondiale), rinvenuto dal quinto posto e che difende il titolo conseguito nel 2019, prima di due anni di stop dell’evento per la pandemia.
In settima posizione con 135 (-5) Austin Cook e sono risaliti in ottava con 136 (-4) Scottie Scheffler, numero uno del World Ranking, dalla 25ª, e Sam Burns (n. 9) dalla decima. Passi avanti di Justin Thomas (n. 6), da 25° a 21° con 138 (-2), e gran balzo dell’australiano Cameron Smith (n. 4), da 135° a 56° con 141 (+1), ultimo punteggio utile per superare il taglio, raggiunto con un parziale di 65 (-5) dopo il pesantissimo 76 (+6) in apertura.
Il torneo, molto probabilmente, rimarrà ancora una volta stregato per i giocatori di casa che non lo vincono da 1954 (Pat Fletcher) e che in precedenza avevano raccolto sette titoli tra il 1904, anno della prima edizione, e il 1914. Infatti, dei venti canadesi in gara, i migliori sono Nick Taylor e Aaron Cockerill che occupano la 21ª piazza al fianco di Thomas.
Il montepremi è di 8.700.000 dollari con prima moneta di 1.566.000 dollari. Il torneo precede lo US Open, terzo major stagionale maschile del 2022 in programma dal 16 al 19 giugno a Brookline in Massachussetts.
PRIMO GIRO - Wyndham Clark protagonista nello RBC Canadian Open e leader con 63 (-7) colpi, e il nordirlandese Rory McIlroy, numero otto mondiale, quinto con 66 (-4) che prova a offrire una buona partenza senza poi cedere come gli accade spesso.
Sul percorso del St. George's G&CC (par 70), a Toronto in Canada, Clark, 28enne di Denver (Colorado), un titolo perso al playoff sul circuito (Bermuda Championship 2020 battuto da Brian Gay), ha dato corpo alle sue speranza di salire finalmente sul gradino più alto del podio con sette birdie senza bogey, ma il suo vantaggio si è fermato a un colpo sull’inglese Matthew Fitzpatrick (64, -6). In terza posizione con 65 (-5) Harold Varner III e Doug Ghim e, insieme a McIlroy, anche il super regolarista Tony Finau, Lee Hodges e il canadese Mackenzie Hughes.
Il torneo, nato nel 1904, è stregato per gli atleti di casa. Infatti l’ultimo a vincerlo è stato Pat Fletcher nel 1954 e in precedenza la serie di successi si era fermata nel 1914 con sette titoli a iniziare dal 1905 ottenuti da quattro giocatori diversi con tre doppiette di Karl Keffer, Albert Murray e di Charlie Murray e l’unico successo di George Cumming.
In buona posizione Sam Burns, numero nove del World Ranking, decimo con 67 (-3), più defilati, ma in grado di recuperare, Scottie Scheffler, numero uno, e Justin Thomas, numero sei, 25.i con 69 (-1), e flop clamoroso dell’australiano Cameron Smith, numero quattro, 135° con 76 (+6). Il montepremi è di 8.700.000 dollari con prima moneta di 1.566.000 dollari. Il torneo precede lo US Open, terzo major stagionale maschile del 2022 in programma dal 16 al 19 giugno a Brookline in Massachussetts.
LA VIGILIA - Lo RBC Canadian Open torna nel calendario del PGA Tour dopo due anni di pausa per la pandemia. Al St. George's G&CC di Toronto in Canada, dal 9 al 12 giugno saranno 156 i giocatori che si affronteranno per il titolo e un montepremi di 8.700.000 dollari (con prima moneta di 1.566.000) nel torneo che precede lo US Open (terzo major maschile del 2022 in programma dal 16 al 19 giugno a Brookline, Massachussetts).
Tra le star della rassegna, cinque tra i migliori dieci giocatori al mondo: Scottie Scheffler (numero 1), Cameron Smith (n. 4), Justin Thomas (n. 6), il nordirlandese Rory McIlroy (n. 8), che difenderà il titolo conquistato nel 2019, e Sam Burns (n. 9). Questi i big più attesi di una competizione storica la cui prima edizione si svolse nel 1904). Saranno 20 i giocatori canadesi che cercheranno l'impresa nel torneo di casa, tra questi i più accreditati sono Corey Conners e Adam Hadwin.
Il torneo su GOLFTV e su Eurosport 2 - Lo RBC Canadian Open sarà trasmesso in diretta su GOLFTV e su Eurosport 2 con collegamenti su entrambe le piattaforme ai seguenti orari: giovedì 9 maggio e venerdì 10, dalle ore21 alle ore 24; sabato 11 e domenica 12, dalle ore 19 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi e di Alessandro Bellicini.
Il sudafricano Charl Schwartzel è il primo vincitore della Superlega Araba. Si è imposto nel LIV Golf Invitational London con 203 (65 66 72, -7) colpi sul percorso del Centurion Golf Club (par 70) di Hemel Hempstead nei pressi di Londra dove erano in palio 20.000.000 di dollari per i 48 giocatori in campo e altri cinque milioni per la classifica a squadre.
Schwartzel, assoluto dominatore nei primi due giri, ha poi sofferto nel terzo arrivando con il fiato corto al traguardo, forse anche condizionato dall’idea del super assegno di 4.000.000 di dollari che lo avrebbe atteso. Comunque ha segnato un 72 (+2) con due birdie, due bogey e un doppio bogey ed è riuscito a mantenere un colpo di vantaggio sul connazionale Hennie Du Plessis (204, -6) che è stato la sua ombra per tutto l’evento e che ha intascato 2.125.000 dollari, una cifra quasi oscena per un secondo premio. Ma non è finita i due hanno fatto parte della formazione degli Stringers, insieme agli altri due connazionali Louis Oosthuizen (capitano) e Branden Grace. che ha concluso al primo posto la competizione a squadre con 190 (-20) colpi e poiché la prima moneta era di 3.000.000 di dollari a ciascuno del quartetto sono andati 750.000 dollari. In totale per sole 54 buche Schwartel ha guadagnato 4.750.000 dollari, Du Plessis 2.870.000 dollari, Grace, terzo nell’individuale con lo statunitense Peter Uihleim, ha avuto 2.250.000 dollari (1.500.000 per l’individuale), e a Oosthuizen, decimo con 211 (+1), sono toccati appena, si fa per dire, 1.310.000 dollari (560.000 per l’individuale). A questo punto si vorrebbe capire per quale motivo un buon giocatore non debba passare alla Superlega Araba, sfidando l’ira funesta dei responsabili dei circuito di competenza, considerato che in genere c’è anche un generoso assegno di “buona entrata”.
Nel torneo ha occupato la quinta posizione con 207 (-3) l’inglese Sam Horsfield ($ 975.000), quindi in sesta con 208 (-2) il sudafricano Oliver Bekker e lo spagnolo Adrian Otaegui ($ 800.000), che in una sola gara hanno probabilmente preso una cifra quanto avrebbero faticato a ottenerein una intera stagione sui loro tour viste le loro capacità, e in ottava con 209 (-1) Dustin Johnson, ex numero uno mondiale ($ 625.000).
Più indietro il tedesco Martin Kaymer, 15° con 213 (+3), che un assegno da 250.000 dollari in un solo torneo non lo vedeva più da una vita, lo spagnolo Sergio Garcia, 22° con 216 (+6) ($ 172.000) e Phil Mickelson 33° con 220 (+10) ($ 150.000). Infine lo statunitense Andy Ogletree, che stato per tutto il tempo in ultima posizione è stato gratificato con 120.000 dollari.
Per quanto riguarda la classifica a squadre al secondo posto è terminato con 204 (-6) il team Crushers (Peter Uihlien, Richard Bland, Travis Smyth, Phachara Khongwatmai), che ha ricevuto 1.500.000 dollari e al terzo si è classificata la squadra Majesticks (Sam Horsfield, Ian Poulter, Lee Westwood, Laurie Canter) ultima formazione a premio che ha avuto 500.000 dollari. Probabilmente qualche giocatore, soprattutto fra quelli che non avevano un roseo futuro per qualità tecniche o per età si starà ora domandando se è tutto vero. (N. M.)
SECONDO GIRO - In Inghilterra, anche dopo il secondo round del LIV Golf Invitational London, primo torneo della Superlega araba, è sempre Charl Schwartzel il leader. Al Centurion Golf Club (par 70) di Hemel Hempstead nei pressi di Londra, il sudafricano con un totale di 131 (65 66, -9) guida la graduatoria con tre colpi di vantaggio sul connazionale Hennie Du Plessis, secondo con 134 (66 68, -6) davanti all'americano Peter Uilhein, terzo con 136 70 66, (-4).
Sudafricani grandi protagonisti. Non solo Schwartzel e Du Plessis, ma ai piani alti della classifica a un giro dal termine c'è anche Oliver Bekker, quarto con 137 (-3), mentre è in quinta posizione con 139 (-1) lo statunitense Dustin Johnson (ex numero 1 al mondo). Stesso score pure per Scott Vincent dello Zimbabwe, per l’inglese Sam Horsfield e per il thailandese Phachara Khongwatmai. Solo otto (su un totale di quarantotto) i giocatori che finora hanno fatto registrare uno score sotto il par.
È invece fuori dalla Top 10, dodicesimo con 141 (+1), lo spagnolo Sergio Garcia. Prova da dimenticare per Phil Mickelson, scivolato dalla settima alla ventiseiesima posizione con 144 (+4), complice un parziale chiuso in 75 (+5).
Charl Schwartzel, 37enne di Johannesburg, ha nel palmarès un titolo major (Masters 2011) e, al netto di questo, un successo sul PGA Tour, dieci sull’European Tour, due su Sunshine Tour (esclusi quelli in gare in combinata con il circuito europeo) e uno sull’Asian Tour.
Il montepremi per la gara individuale è di 20.000.000 di dollari con prima moneta di 4.000.000 di dollari. Inoltre vi sono altri 5.000.000 per la gara a squadre dove saranno premiate le prime tre. Al quartetto vincitore andranno 3.000.000 di dollari. Una simile marea di denaro ha finito per convincere anche Bryson DeChambeau ad abbracciare la causa del LIV Golf
PRIMO GIRO - Il primo round della LIV Golf, la Superlega araba, è iniziato all'insegna dello spettacolo e delle polemiche. Al Centurion Golf Club (par 70) di Londra, non solo le giocate dei campioni in campo ma anche il botta e risposta tra il PGA Tour e la LIV Golf. Il massimo circuito americano ha infatti annunciato la sospensione di tutti i propri iscritti in gara in Inghilterra, tra questi anche big come Dustin Johnson e Phil Mickelson. Con la Superlega che ha reagito immediatamente alla decisione, parlando di "provvedimento vendicativo".
Dopo il primo giro del LIV Golf London è in testa alla classifica con 65 (-5) colpi il sudafricano Charl Schwartzel, tallonato dal connazionale Hennie Du Plessis, secondo con 66 (-4). In terza posizione con 67 (-3) il thailandese Phachara Khongwatmai e Scott Vincent dello Zimbabwe, in quinta con 68 (-2) i sudafricani Branden Grace e Justin Harding e in settima con 69 (-1) Phil Mickelson, Dustin Johnson e l’inglese Sam Horsfield. In vincitore della contesa in programma su 54 buche riceverà un assegno di quattro milioni di dollari.
LA VIGILIA - La Superlega araba (LIV Golf) dal 9 all'11 giugno comincerà la sua avventura con il primo degli otto tornei del 2022. L'esordio avverrà al Centurion Golf Club di Londra dove tra i protagonisti ci sarà anche Phil Mickelson. Lontano dal green dallo scorso febbraio, Phil Mickelson ha sciolto le riserve. Insieme a Dustin Johnson (ex numero 1 al mondo), Sergio Garcia, Louis Oosthuizen, Lee Westwood e Ian Poulter, sarà tra i big della competizione in Inghilterra.
"Sono pronto a tornare a fare quello che più amo. Dopo 32 anni di carriera, questo percorso rappresenta un nuovo inizio non solo per me ma in generale per il golf. Ho uno spirito rinnovato e mi scuso con tutte le persone che ho offeso recentemente con i miei commenti", la dichiarazione su twitter di Mickelson. Che non teme una squalifica a vita da parte del PGA Tour. "La mia intenzione - sottolinea - è quella di giocare, in futuro, i major".
Non ci sarà, invece, Woods. Come dichiarato da Greg Norman in una intervista al Washington Post, "The Big Cat" ha "rifiutato un'offerta straordinariamente enorme". A Londra il torneo si giocherà sulla distanza di 54 buche, senza taglio. Saranno 48 i giocatori, per uno show doppio. Da una parte la gara individuale (con il vincitore che incasserà 4 milioni di dollari), dall'altra quella a squadre (12) decise da un draft modello NBA.
Al termine il report del torneo.
Per seguirlo in diretta: https://www.legendstour.com/tournament/jersey-legends-2022
A Saint Brélade, sulla costa sud-occidentale dell’isola di Jersey, dal 9 al 12 giugno si gioca il Jersey Legends, torneo del Legends Tour che vedrà in gara anche Emanuele Canonica. Unico azzurro in campo al La Moye Golf Club sfiderà, tra gli altri, Ian Woosnam, vincitore del The Masters nel 1991. Col gallese, ecco poi anche altri campioni major quali il neozelandese Michael Campbell (nel 2005 vinse lo US Open superando di due colpi Tiger Woods) e lo scozzese Paul Lawrie (suo il The Open nel 1999).
L’evento torna protagonista sei anni dopo l’ultima volta. Nel 2016, l’austriaco Gordon Manson riuscì a superare Woosman e Gary Wolstenholme al play-off. Il giamaicano Delroy Cambridge è l’unico giocatore ad aver vinto questa competizione due volte. Mentre il record di punteggio (201, -15) appartiene allo scozzese Gordon Brand Jnr.
Primo titolo in carriera sull’Epson Tour per Lucy Li (66 68 62 69) che a Kinston, nel North Carolina, ha vinto il Carolina Golf Classic superando con un eagle alla prima buca di spareggio Alexa Pano (66 63 65 71) dopo che entrambe avevano chiuso le 72 buche regolamentari con un totale di 265 (-19) colpi. Sul percorso del Kinston Country Club (par 71), si è classificata invece 26ª con 278 (72 68 67 71, -6) Roberta Liti, unica azzurra in gara e tra le protagoniste del secondo e terzo round.
Dopo una grande carriera da dilettante – che le ha permesso di affermarsi quale più giovane qualificata per l’US Women’s Amateur e per l’US Women’s all’età di 11 anni – per la Li ora è arrivata anche la prima gioia da proette. In una sfida tutta tra giovanissime americane tra la 19enne Li e la 17enne Pano (leader al termine del secondo e terzo giro). Nell’ultimo round, la Li con un parziale di 69 (-2, tre birdie, un bogey) è riuscita a mandare la contesa al playoff anche grazie a un bogey e a un doppio bogey (rispettivamente alla 15ª e alla 16ª buca) della avversaria.
Negli Stati Uniti, ha terminato invece la gara al terzo posto con 266 (-18) l’australiana Gabriela Ruffels (ex tennista) che ha preceduto in classifica la statunitense Bailey Tardy, quarta con 268 (-16).
Il successo ha permesso alla Li di incassare 30.000 dollari a fronte di un montepremi di 200.000 e di salire al primo posto dell’ordine di merito del secondo circuito statunitense femminile in una money list che conduce al LPGA Tour 2023 le prime classificate.
TERZO GIRO - Ancora passi avanti di Roberta Liti, da 39ª a 22ª con 207 (71 68 67, -6) dopo un 67 (-4, cinque birdie, un bogey) nel Carolina Golf Classic (Epson Tour), torneo che si disputa sulla distanza di 72 buche sul percorso del Kinston Country Club (par 71). nella città del North Carolina da cui il circolo prende nome.
Ha mantenuto il comando con 194 (66 63 65, -19) colpi Alexa Pano, 17enne di Westborough (Massachusetts) e una delle giovani più attese nel panorama golfistico statunitense, che ha girato in 65 (-6, sei birdie) e che in 54 buche non ha trovato bogey (in totale un eagle e 17 birdie)., Si è portata dal quinto al secondo posto con 196 (-17) un’altra giovanissima sulla quale si punta moltissimo, la 19enne di Stanford (California) Lucy Li autrice di un gran 62 (-9, nove birdie senza bogey) miglior punteggio del turno.
Hanno qualche possibilità di competere per il titolo l’australiana Gabriela Ruffels, terza con 198 (-15), e la cinese Xiaowen Yin, quarta con 199 (-14). Non ne hanno, a meno che non si voglia credere ai miracoli, Bailey Tardy, la messicana Fernanda Lira e l’ecuadoriana Daniela Darquea. quinte con 202 (-11). Il montepremi è di 200.000 dollari dei quali 30.000 andranno alla vincitrice.
SECONDO GIRO - Ottima risalita di Roberta Liti, da 82ª a 39ª con 140 (72 68, -2) colpi, grazie a un parziale di 68 (-3, cinque birdie, due bogey), nel Carolina Golf Classic (Epson Tour), sul tracciato del Kinston Country Club (par 71). nella città del North Carolina da cui il circolo prende nome.
Con uno spettacolare 63 (-8, un eagle, sei birdie) è passata a condurre con un totale di 129 (66 63, -13) Alexa Pano, 17enne di Westborough (Massachusetts), ottimo passato da dilettante e una delle giovanissime su cui il golf USA fa più affidamento. Ha sorpassato Gabriella Then, ora seconda con 131 (-11) e le rendono quattro colpi Auston Kim e la cinese Xiaowen Yin, terze con 133 (-9).
In quinta posizione con 134 (-8) Lucy Li e in sesta con 135 (-7) le australiane Robyn Choi, Grace Kim e Gabriela Ruffels, la spagnola Marta Sanz Barrio e la panamense Laura Restrepo. Il montepremi è di 200.000 dollari dei quali 30.000 andranno alla vincitrice.
PRIMO GIRO - Roberta Liti, al rientro sull’Epson Tour dopo la buona parentesi del Ladies Italian Open (settima), è stata piuttosto in difficoltà nel primo giro del Carolina Golf Classic dove occupa l’82° posto con 72 (+1) colpi. Al Kinston Country Club di Kinston, nel North Carolina, è al vertice Gabriella Then con 62 colpi (-9, un eagle, otto birdie, un bogey) che precede di tre lunghezze Binny Lee, Lori Beth Adams, Auston Kim la panamense Laura Restrepo e la messicana Fernanda Lira (65, -6). Tra le sei giocatrici al settimo posto con 66 (-5) Luci Li, Alexa Pano e la filippina Clariss Guce.
Roberta Liti, che ha segnato due birdie, un bogey e un doppio bogey, è alla nona gara stagionale. Nelle precedenti otto ha subito tre tagli ed è andata cinque volte a premio con miglior risultato un undicesimo posto (IOA Champsionhip. Il montepremi è di 200.000 dollari dei quali 30.000 andranno alla vincitrice.
LA VIGILIA - A Kinston, nel North Carolina, dal 9 al 12 giugno va in scena il Carolina Golf Classic presented by Blue Cross NC, torneo dell’Epson Tour (il secondo circuito americano femminile). Al Kinston Country Club, dopo il settimo posto sul LET al Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte, Roberta Liti cercherà un altro risultato di prestigio, stavolta negli Usa. Dove saranno 144 le protagoniste che si contenderanno un montepremi di 200.000 dollari (con prima moneta di 30.000). L’evento si disputerà sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara le migliori 60 classificate e le pari merito al 60/o posto.
La competizione, arrivata alla terza edizione, è stata vinta nel 2020 dalla slovena Ana Belac e nel 2021 dalla statunitense Sophia Schubert (entrambe le proette saranno assenti quest’anno). Tra le big del circuito, c’è attesa per la sudcoreana Kum-Kang Park e per l’americana Lucy Li, rispettivamente al primo e al secondo posto dell’ordine di merito dell’Epson Tour.
Lo scozzese Liam Johnston ha avuto la meglio nella convulsa volata finale e ha vinto con 267 (71 65 64 67, -13) l’Empordà Challenge sul percorso dell’Empordà Golf (par 70) a Girona in Spagna. E’ la seconda vittoria in carriera sul Challenge Tour per il 29enne di Dumfries, dopo quella nel Kazakhstan Open del 2018, maturata con un ultimo giro in 67 (-3) fatto di un eagle, due birdie e un bogey. Per lui un assegno di 40.000 euro su un montepremi di 250.000 euro.
Si attendeva che potesse puntare al titolo Lorenzo Scalise, che era al terzo posto dopo 54 buche, ma non è stata la sua giornata e con un 74 (+4, un birdie, cinque bogey) ha raccolto un deludente 29° posto con 277 (70 68 65 74, -3). E’ invece emerso Matteo Manassero, salito dal 28° all’ottavo posto con un ottimo 65 (sei birdie, un bogey) - miglior score di giornata realizzato anche da altri quattro concorrenti - e il totale di 273 (69 70 69 65, -7). Un risultato, arrivato dopo due tagli, che da morale e un salto dal 40° al 34° posto nell’ordine di merito attraverso il quale vuole arrivare al DP World Tour, suo obiettivo dichiarato. In bassa classifica Enrico Di Nitto, 53° con 285 (72 68 69 76, +5) dopo un parziale di 76 (+6, tre birdie, sei bogey e un triplo bogey).
Johnston ha regolato l’inglese Todd Clements, secondo con 269 (-11), lo svedese Jens Dantorp, terzo con 270 (-10) e leader dopo tre turni, il francese Gary Stal, quarto con 271 (-9) e un terzetto in quinta posizione con 272 (-8) formato dal neozelandese Daniel Hillier, dal norvegese Kristian Krogh Johannessen e dal transalpino Clément Sordet.
Fuori al taglio Federico Maccario, 61° con 141 (68 73, +1) e out per un colpo, Aron Zemmer, 93° con 143 (74 69, +3), e Edoardo Raffaele Lipparelli. da 29° a 100° con 144 (69 75, +4).
TERZO GIRO - Gran salto di Lorenzo Scalise, da 21° a terzo con 203 (70 68 65, -7) colpi, grazie a un 65 (-5), secondo miglior score di giornata, che in tal modo si è concesso l’opportunità di correre per il titolo nell’Empordà Challenge (Challenge Tour), che termina con la disputa del quarto giro sul percorso dell’Empordà Golf (par 70) a Girona in Spagna.
Ha mantenuto la leadership con 199 (70 62 67, -11) lo svedese Jens Dantorp, 33enne di Malmoe con tre titoli sul circuito, sebbene sia andato a corrente alternata con sette birdie e quattro bogey, che comunque hanno prodotto un 67 (-3) piuttosto efficace. Nella corsa al successo partirà con un colpo di margine sullo scozzese Liam Johnston (200, -10) e con quattro sul gruppo di Scalise che comprende anche l’inglese Daniel Brown, il francese Gary Stal e lo svedese Robin Pettersson. Chances, sia pure non molte, per l’inglese Todd Clements, l’irlandese Ruaidhri McGee, il sudafticano Tristen Strydom e per il finlandese Matias Honkala, settimi con 204 (-6).
Hanno guadagnato un po’ di terreno Matteo Manassero, da 29° a 28° con 208 (69 70 69, -2), ed Enrico Di Nitto, da 47° a 37° con 209 (72 68 79, -1). Scalise ha realizzato cinque birdie senza bogey, Manassero e Di Nitto hanno girato in 69 (-1) entrambi con tre birdie e due bogey.
Fuori al taglio Federico Maccario, 61° con 141 (68 73, +1) e out per un colpo, Aron Zemmer, 93° con 143 (74 69, +3), e Edoardo Raffaele Lipparelli. da 29° a 100° con 144 (69 75, +4). Il montepremi è di 250.000 euro
SECONDO GIRO - Con un gran giro in 62 (-8) colpi lo svedese Jens Dantorp è balzato dal 47° al primo posto con 132 (70 62, -8) nell’Empordà Challenge (Challenge Tour) sul percorso dell’Empordà Golf (par 70) a Girona in Spagna. Una nazione cha sembra portar bene al 33enne di Malmoe - autore malgrado un infortunio alla caviglia di otto birdie senza bogey con cui ha stabilito il nuovo record del campo - dove maggio ha colto il suo terzo titolo sul circuito nel Challenge de España.
Tra gli italiani sono saliti in classifica Lorenzo Scalise, da 47° a 21° con 138 (70 68,-2), ed Enrico Di Nitto, da 85° a 47° con 140 (72 68, par), mentre è sceso Matteo Manassero, da 17° a 29° con 139 (69 70, -1). Disavventura di Federico Maccario da 17° a 61° con 141 (68 73, +1) e uscito al taglio per un colpo. Fuori anche Aron Zemmer, 93° con 143 (74 69, +3), e Edoardo Raffaele Lipparelli. da 29° a 100° con 144 (69 75, +4).
Dantorp precede di un colpo lo spagnolo Manuel Elira, secondo con 133 (-7), e di due lo scozzese Euan Walker e il francese Gary Stal, terzi con 134 (-6). In quarta posizione con 135 (-5) due spagnoli, Alejandro Del Rey e Daniel Borda, e due inglesi, Marco Penge e Todd Clements. Il montepremi è di 250.000 euro
PRIMO GIRO - Federico Maccario, 17° con 68 colpi (-2, tre birdie, un bogey), Matteo Manassero (quattro birdie, tre bogey) ed Edoardo Raffaele Lipparelli (tre birdie, due bogey) 29.i con 69 (-1), sono gli italiani meglio classificati dopo il giro d’apertura dell’Empordà Challenge (Challenge Tour) sul percorso dell’Empordà Golf (par 70) a Girona in Spagna. Nella parte buona della graduatoria anche Lorenzo Scalise, 47° con 70 (par), e in chiara difficoltà Enrico Di Nitto, 85° con 72 (+2), e Aron Zemmer, 129° con 74 (+4).
In vetta un trio con 66 (-4) colpi formato dal finlandese Matias Honkala e dagli spagnoli Manuel Elvira e Alejandro Del Rey. Altri quattro iberici, Pedro Oriol, Javier Sainz, Jordi Garcia e David Borda, sono tra i tredici concorrenti con 67 (-3) in quarta posizione dove stazionano anche i francesi Clément Sordet e Gary Stal. Il montepremi è di 250.000 euro
LA VIGILIA - Il Challenge Tour dalla Repubblica Ceca si sposta in Spagna per l’Empordà Challenge. Dal 9 al 12 giugno, sul percorso dell’Empordà Golf, a Girona, saranno sei gli azzurri in gara: con Lorenzo Scalise (miglior italiano al D+D Real Czech Challenge, chiuso al nono posto) e Federico Maccario – gli unici tra gli italiani ad aver superato il taglio in Repubblica Ceca – ci saranno anche Matteo Manassero, Enrico Di Nitto, Edoardo Raffaele Lipparelli ed Aron Zemmer (al rientro).
L’evento, arrivato alla seconda edizione, ha un montepremi di 250.000 euro. Nel 2021 a imporsi fu il francese Julien Brun (da quest’anno impegnato sul DP World Tour) che riuscì a superare di misura l’inglese Jonathan Thomson che anche in questa edizione punta a recitare un ruolo da protagonista. Con tre Top 10 nelle ultime gare giocate sul Challenge Tour, lo svizzero Jeremy Freiburghaus (quarto nell’ordine di merito del secondo circuito europeo maschile) è tra i favoriti della vigilia.
La svedese Linn Grant ha offerto una prestazione fenomenale e ha vinto con 264 (66 68 66 64, -24) colpi lo Scandinavian Mixed travolgendo letteralmente gli uomini nella gara organizzata dal DP World Tour e dal Ladies European Tour all'Halmstad Golf Club (par 72) di Tylosand in Svezia. E’ la seconda donna a imporsi in un torneo misto dopo l’australiana Hannah Green che a febbraio ha fatto suo con 264 (-20) colpi il TPS Murray River nel PGA Tour of Australasia superando Andrew Evans e il dilettante Haydin Hopewell.
Nell’evento con classifica e montepremi unico, ancora una bella prova dell’amateur azzurra Carolina Melgrati, 20ª con 279 (65 69 74 71, -9), terza tra le ragazze, ma dopo essere stata prima e seconda nei due giri iniziali. E’ stata preceduta dall’inglese Gabriella Cowley, 15ª con 278 (-10), e seguita dalla svedese Caroline Hedwall, dalla gallese Becky Brewerton e dall’australiana Whitney Hillier, 29.e con 281 (-7). Ha ceduto nel finale Virginia Elena Carta, 54ª con 286 (68 69 71 78, -2)
La Melgrati ha fatto anche meglio degli uomini azzurri perché Edoardo Molinari, l’unico che sia riuscito a superare il taglio tra i cinque in gara, è terminato 25° con 280 (69 70 72 69, -8).
Linn Grant, 22enne di Helsinborg, tante vittorie di peso da dilettante, ha portato a tre i titoli sul LET tutti conquistati in questa stagione per un palmarès che comprende anche due successi sul Sunshine Ladies Tour, uno sul LET Access e due sul Nordic Golf Tour (uno da amateur). Dopo aver preso il comando nel terzo round ha messo in ginocchio gli avversari con una partenza pazzesca in cui ha segnato cinque birdie in sei buche che in quel momento le hanno concesso sette colpi di vantaggio e sicuramente anche una vita tranquilla fino al termine. Ma la svedese non ha mollato e con altri tre birdie ha chiuso in 64 (-8), miglior score del turno e con la notazione che non ha trovato bogey nelle ultime 36 buche.
Uno score devastante per gli avversari tanto che un campione come il connazionale Henrik Stenson, vincitore di un major (2016 Open Championship), è terminato secondo con ben nove colpi di ritardo (273, -15), affiancato dallo scozzese Marc Warren. Stenson, capitano del Team Europe alla Ryder Cup 2023 a Roma (con Edoardo Molinari che sarà uno dei vice capitani) è stato uno dei due promotori dell’evento insieme alla grande campionessa Annika Sorenstam, uscita al taglio. Si è ritirata dalle scene agonistiche nel 2008, dopo aver dominato la scena mondiale per oltre un decennio, e ora partecipa a qualche gara con lo spirito dell’esibizione, regalando comunque i suoi grandi colpi.
Al quarto posto con 274 (-14) lo spagnolo Santiago Tarrio, l’olandese Darius Van Driel e l’australiano Jason Scrivener e al settimo con 275 (-13) il tedesco Maximilian Kieffer e i francesi Romain Langasque e Matthieu Pavon.
Sono usciti al taglio Renato Paratore, 105° con 146, +2, Lorenzo Gagli e Francesco Laporta, 126.i con 148 (+4), e Andrea Pavan, 146° con 151 (+7).
TERZO GIRO - La svedese Linn Grant, con un parziale di 66 (-6) colpi e lo score di 200 (66 68 66, -16) ha messo in fila gli uomini a un giro dal termine dello Scandinavian Mixed, torneo organizzato da DP World Tour e Ladies European Tour e riservato a uomini e donne con classifica e montepremi (2.000.000 di dollari) unici, che si sta svolgendo all'Halmstad Golf Club (par 72) di Tylosand in Svezia.
Sono appaiate al 17° posto con 208 (-8) Virginia Elena Carta (68 69 71), scesa dal 12°, e l’ottima dilettante Carolina Melgrati (65 69 74), che è scivolata dal secondo, ma dopo la Grant sono le prime ragazze in classifica. Che stanno facendo anche meglio dei pro italiani tra i quali è rimasto in gara solo Edoardo Molinari, da 24° a 37° con 211 (69 70 72, -5).
Linn Grant, 22enne di Helsinborg, ottimi trascorsi da dilettante e quest’anno a segno due volte sul LET per un palmarès che comprende anche due successi sul Sunshine Ladies Tour, uno sul LET Access e due sul Nordic Golf Tour, ha segnato un eagle e quattro birdie, senza bogey, e ha sorpassato l’australiano Jason Scrivener, in vetta dopo due turni e ora secondo con 202 (-14). Per ottenere il successo dovrà comunque respingere la concorrenza di soli uomini tra i quali anche quella di un campione come lo svedese Henrik Stenson, capitano del Team Europe alla prossima Ryder Cup di Roma 2023, terzo con 203 (-13) e promotore dell’evento insieme alla grandissima Annika Sorenstam, uscita al taglio (139ª con 149, +5). Ritiratasi dalle scene agonistiche nel 2008, dopo aver dominato per oltre un decennio la scena mondiale, la Sorenstam ora si diverte con quelle che sono soprattutto esibizioni dove fa ancora vedere i suoi colpi migliori.
In corsa anche l’olandese Darius Van Driel, l’altro autore di un 66 (-6), i francesi Matthieu Pavon e Mike Lorenzo-Vera, il danese Niklas Nørgaard Møller e lo svedese Kristoffer Broberg, quinti con 206 (-10).
Dopo le due italiane si trovano al 22° posto con 209 (-7) altre quattro proettes: la svedese Elin Arvidsson, l’australiana Whitney Hillier, l’inglese Gabriella Cowley e la gallese Lydia Hall. Virginia Elena Carta ha girato in 71 (-1) con quattro birdie e tre bogey e Carolina Melgrati in 74 (+2) con tre birdie, tre bogey e un doppio bogey. Sono usciti al taglio Renato Paratore, 105° con 146, +2, Lorenzo Gagli e Francesco Laporta, 126.i con 148 (+4), e Andrea Pavan, 146° con 151 (+7).
SECONDO GIRO - n Svezia, ancora una grande prova per Carolina Melgrati (134 - 65 69, -10) che scivola dal primo al secondo posto dello Scandinavian Mixed ma è distante due soli dalla vetta occupata dall'australiano Jason Scrivener, nuovo leader a metà gara con uno score di 132 (68 64, -12) colpi e un parziale di 64 (-8) fatto di otto birdie (per lui sono un bogey in 36 buche), di cui quattro consecutivi.
All'Halmstad Golf Club (par 72) di Tylosand, l'amateur azzurra Melgrati - nel torneo organizzato in combinata da DP World Tour e LET - condivide la seconda posizione con la svedese Linn Grant (unica giocatrice in campo a tenere il suo passo) e con il francese Mike Lorenzo-Vera. Quattro birdie e un bogey per la 19enne brianzola che continua a macinare bel gioco. E che s'è guadagnata un invito per giocare questa competizione (dalla classifica unica, così come unico è il montepremi, di 2.000.000 di dollari) grazie al quarto posto ottenuto al Ladies Italian Open. In quinta posizione con 135 (-9) lo scozzese Craig Howie e l’inglese Daniel Gavin.
Azzurre protagoniste in Svezia dove Virginia Elena Carta è 12ª con 137 (68 69, -7) davanti a Edoardo Molinari (da poco nominato vicecapitano del team Europe alla Ryder Cup 2023 di Roma), 24° con 139 (69 70, -5). Niente da fare per Renato Paratore (105° con 146, +2), eliminato come Lorenzo Gagli e Francesco Laporta, 126.icon 148 (+4). Out al taglio pure Andrea Pavan, 146° con 151 (+7).
PRIMO GIRO - La dilettante azzurra Carolina Melgrati, già quarta nel precedente Ladies Italian Open, ha recitato un ruolo da protagonista nella prima giornata del Volvo Car Scandinavian Mixed hosted by Henrik & Annika, torneo organizzato in combinata tra DP World Tour e Ladies European Tour, portandosi al comando con 65 (-7, un eagle, sei birdie, un bogey) insieme allo scozzese Craig Howie, al francese Matthieu Pavon e allo spagnolo Santago Tarrio.
Sul percorso dell’Halmstad Golf Club (par 72), a Tylosand (Halmstad) in Svezia, nel torneo con classifica e montepremi (2.000.000 di dollari) unici, ha tenuto un bel ritmo anche Virginia Elena Carta, undicesima con 68 (-4, cinque birdie, un bogey) insieme ad altri 14 concorrenti tra i quali altre quattro proette. Inoltre due, l’inglese Liz Young e la svedese Linn Grant sono quinte con 66 (-6) alla pari con il thailandese Jazz Janewattananond e con lo svedese Kristoffer Broberg, e la belga Manon de Roey è ottava con 67 (-5).
Meno bene delle ragazze i cinque pro italiani presenti all’evento: ancora una volta Edoardo Molinari, da poco nominato vice capitano del team europeo per la Ryder Cup 2023 a Roma, è stato il più pronto con il 27° posto dovuto a un parziale di 69 (-3, sette birdie, quattro bogey). Quasi al limite del taglio Renato Paratore, 54° con 71 (-1), che fino a oggi è stato bocciato dopo 35 buche per undici volte su 12 gare, e sono oltre Francesco Laporta e Andrea Pavan, 77.i con 72 (par), e Lorenzo Gagli, 140° con 76 (+4).
Occupa la 54ª piazza come Paratore il nordirlandese Jonathan Caldwell, che difende il titolo, e ha un colpo in meno lo svedese Henrik Stenson, 41° con 70 (-2), capitano continentale alla prossima Ryder Cup, promotore dell’evento insieme a una delle grandissime del golf, la svedese Annika Sorenstam, che ha ripreso da poco a partecipare a qualche evento, 115ª con 74 (+2).
LA VIGILIA - All’Halmstad Golf Club di Tylosand (Halmstad), in Svezia, dal 9 al 12 giugno si gioca il Volvo Car Scandinavian Mixed hosted by Henrik & Annika, torneo organizzato in combinata tra DP World Tour e Ladies European Tour (LET). L’evento, arrivato alla seconda edizione, vedrà in gara 156 concorrenti: 78 uomini e 78 donne che si contenderanno un unico montepremi (2.000.000 di dollari, in aumento di 1.000.000 rispetto al 2021) e un unico trofeo. Così come unica sarà la classifica.
Saranno sette gli azzurri in gara: Virginia Elena Carta, l’amateur Carolina Melgrati (reduce dal brillante quarto posto al Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte), Edoardo Molinari (il vicecapitano del team Europe alla Ryder Cup 2023 ha ottenuto tre Top 10 nell’ultimo mese), Francesco Laporta, Renato Paratore, Andrea Pavan e Lorenzo Gagli.
La competizione vedrà come ambasciatori, ma anche come protagonisti in campo, Annika Sorenstam (leggenda del golf) e Henrik Stenson (capitano del team Europe alla Ryder Cup 2023), inseriti nella Swedish Golf Hall of Fame.
A difendere il titolo sarà il nordirlandese Jonathan Caldwell che lo scorso anno, grazie a una rimonta nel round finale, ha festeggiato il primo successo in carriera sul DP World Tour. In un appuntamento che vide classificarsi al terzo posto l’inglese Alice Hewson (che risultò migliore proette).
In gara anche sette vincitrici di almeno un torneo sul Ladies European Tour 2022: la sudafricana Lee-Anne Pace, le svedesi Linn Grant e Maja Stark, l’inglese Meghan MacLaren, la spagnola Ana Pelaez, la belga Manon De Roey e la finlandese Tiia Koivisto.
IDiretta su GOLFTV e su Eurosport 2 – Il Volvo Car Scandinavian Mixed hosted by Henrik & Annika verrà trasmesso in diretta su GOLFTV e su Eurosport 2. GOLFTV: giovedì 9 giugno e domenica 10, dalle ore 14 alle ore 18; sabato 11 e domenica 12, dalle ore 13,30 alle ore 18. Eurosport 2: giovedì 9 maggio, dalle ore 13 alle ore 14,45; venerdì 10, dalle ore 14 alle ore 18. Sabato 11 e domenica 12: in differita dalle ore 24 alle ore 2. Commento di Maurizio Trezzi e di Matteo Delpodio.
Francesca Fiorellini, con un totale di 277 (71 68 67 71, -11) colpi, ha conquistato il Campionato Nazionale Femminile Medal/Trofeo Isa Goldschmid, evento giovanile che si è disputato al Golf Club Margara di Fubine Monferrato (Alessandria), percorso che ha ospitato anche il Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte, vinto dalla svizzera Morgane Metraux e con tre italiane in Top 10 (le amateur Alessandra Fanali e Carolina Melgrati, rispettivamente 2/a e 4/a, e la proette Roberta Liti, 7/a).
L’atleta romana si è imposta davanti a Caterina Don, seconda con 285 (69 72 69 75, -3), e Ginevra Coppa, terza con uno score di 291 (72 75 71 73, +3). Un altro successo per Francesca Fiorellini, dopo quello ottenuto al Campionato Nazionale Ragazze/Trofeo Silvio Marazza e al Portuguese International Ladies Amateur. Grazie a questo exploit, la romana tesserata per l’Olgiata Golf Club ha iscritto il proprio nome nell’albo d’oro succedendo ad Alessia Nobilio, vincitrice nel 2021.
LA VIGILIA - E’ tutto pronto per il Campionato Nazionale Femminile Medal/Trofeo Isa Goldschmid, torneo giovanile che si disputerà al Golf Club Margara di Fubine Monferrato (Alessandria) dall’8 all’11 giugno. Il percorso ha appena ospitato il Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte, vinto dalla svizzera Morgane Metraux e con tre italiane in Top 10 (le amateur Alessandra Fanali e Carolina Melgrati, rispettivamente seconda e quarta, e la proette Roberta Liti, settima).
L’evento, dedicato a una giocatrice icona del golf italiano al quale ha dato tanto lustro anche in campo internazionale così come il fratello Franco Bevione, si giocherà sulla distanza di 72 buche (18 al giorno), con formula stroke play e taglio dopo 54 che lascerà in gara le prime 60 classificate e le pari merito al 60° posto.
Tra le protagoniste ci sarà Francesca Fiorellini, la più giovane in campo al Ladies Italian Open e 36ª al termine della manifestazione. Non ci sarà, invece, la campionessa in carica Alessia Nobilio (vincitrice nel 2021). Tra le altre che punteranno al titolo, presenti Matilde Innocenti Angelini, Paris Appendino, Francesca Pompa, Giulia Bellini, Marta Spiazzi, Anna Zanusso e Caterina Don. A queste si aggiungono anche Rebecca Galasso, Sophie Bierstorfer, Ginevra Coppa, Matilde Partele e Charlotte Cattaneo.
Il sogno vittoria per Alessandra Fanali (70 69 67) al Golf Club Margara (par 72) di Fubine Monferrato sfuma solo al play-off, ma l’amateur azzurra è stata tra le assolute protagoniste del Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte conquistato al play-off da Morgane Metraux (67 70 69) che ha superato con un eagle allo spareggio sia la 21enne di Fiuggi che l’inglese Meghan MacLaren (69 70 67). Tutte e tre le giocatrici hanno chiuso le 54 buche regolamentari, dopo un’altalena di emozioni tra sorpassi e controsorpassi, con uno score di 206 (-10) colpi. Ma a far la differenza, allo spareggio è stata una prodezza della 25enne di Losanna – prima svizzera a conquistare questo evento - che ha risposto al meglio al birdie delle avversarie e festeggiato l’impresa in quella che può considerarsi la sua seconda terra (il nonno materno è nato a Borgomanero, in provincia di Novara).
Per le italiane è stato un torneo, quello inserito nel calendario del LET, strepitoso. Tre quelle nella Top 10: oltre alla Fanali, s’è classificata infatti 4/a con 207 (69 68 70, -9) l’amateur brianzola Carolina Melgrati. Mentre Roberta Liti, proette toscana, ha confermato il risultato già conseguito nel 2021 chiudendo al settimo posto con 209 (70 67 72, -7).
E’ la dimostrazione di un movimento in continua crescita verso la Ryder Cup 2023. E da registrare non ci sono solo i risultati di un settore, quello femminile, all’avanguardia e con uno staff tecnico invidiato. Ma anche i dati parziali relativi al tesseramento che evidenziano un incremento di iscritti (85.086 al 31 maggio 2022, + 4,63% rispetto a un anno fa), con le donne che (al 31 maggio 2022) hanno raggiunto quota 21.581 (+6% in confronto alla stessa data del 2021).
Morgane Metraux è la nuova regina del Ladies Italian Open presented by Regione svizzera – Il Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte ha dunque una nuova regina: Morgane Metraux. Prima svizzera a imporsi in questo torneo, ha festeggiato il successo al fianco dei suoi genitori (con il papà-caddie e la mamma, che parla benissimo l’italiano) e della sorella Kim (con cui ha chiuso in testa il primo round), settima al pari della Liti e della spagnola Nuria Iturrioz. Per l’elvetica si tratta del primo successo sul Ladies European Tour che arriva dopo quello conseguito nel 2021 sull’Epson Tour (secondo circuito femminile americano) all’Island Resort Championship. La proette di Losanna succede nell’albo d’oro alla francese Lucie Malchirand, campionessa nel 2021 e costretta quest’anno a dare forfait per via di un infortunio alla schiena.
Grande Italia in Piemonte. Strepitosa prova delle amateur Fanali e Melgrati, conferma per la Liti – Al Golf Club Margara il terzo round ha regalato colpi di scena a non finire. Con due birdie inziali la Melgrati (che già lo scorso anno ha ottenuto una Top 10 classificandosi decima) s’è portata subito in testa. Immediata la reazione della sudafricana Lee Anne-Pace (in vetta dopo il secondo round), poi sesta con 208 (-8), che dopo le prime otto buche giocate in maniera magistrale, con due birdie e un eagle, ha pagato a caro prezzo un doppio bogey alla 9 che ha preceduto tre bogey (a poco è servito il suo birdie alla 18). Ad approfittarne sono state la Melgrati (sei birdie e quattro bogey) e la Fanali (per lei prova bogey free con cinque birdie) che, colpo dopo colpo, hanno condiviso la vetta della classifica dopo 16 buche. La Melgrati ha pagato a caro prezzo un bogey alla 17, la Fanali ha avuto l’opportunità di realizzare un eagle alla 18 trovando però un birdie. E la MacLaren, sorniona, con tre birdie consecutivi (alla 16, 17 e 18) è entrata con lei da leader in Club House. Nessuna però aveva ancora fatto i conti con la Metraux – il cui successo le ha fruttato 30.000 euro a fronte di un montepremi complessivo di 200.000 – che con tre birdie (alla 15, alla 16 e alla 17), s’è unita al treno delle prime. E al play-off, l’ha spuntata su tutte.
E se la Fanali ha firmato il quinto secondo posto di un’italiana nella storia del Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte, la 26esima edizione è stata davvero a forti tinte azzurre. Con le amateur protagoniste e le big che hanno ben figurato. Virginia Elena Carta s’è classificata 25/a con 216 (70 70 76, par) dopo un ultimo round dai due volti (prime nove buche alla grande, seconde nove con tanti errori). Bene s’è comportata anche la più giovane in campo, la 16enne amateur Francesca Fiorellini, 36/a con 218 (72 69 77, +2) e con un futuro assicurato. Coraggiosa la prova di Erika De Martini, 52/a con 221 (73 74 74, +5) nonostante un forte problema alla caviglia, che ha preceduto le dilettanti Benedetta Moresco, 54/a con 222 (72 77 73, +6), e Caterina Don (torneo speciale per lei, piemontese), 61/a con 225 (78 70 77, +9). Mentre sono uscite al taglio: Clara Manzalini, 67/a con 150 (76 74, +6), Stefania Croce (78 77) e Martina Flori (80 75), con quest’ultime due entrambe 105/e con 155 (+11).
Prima la laurea in America, ora il 2° posto al Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte: Fanali strepitosa – S’è laureata in Sports Business negli Usa all’Arizona State University, emulando quanto fatto negli anni scorsi da Roberta Liti. E ora la Fanali, al debutto nella competizione, s’è classificata seconda al Ladies Italian Open ripetendo quanto fatto in passato da Silvia Cavalleri (2000 e 2002), Veronica Zorzi (2005) e Giulia Sergas (2011), giocatrici che hanno scritto pagine importanti del golf italiano. E alla portacolori del Marco Simone Golf & Country Club è arrivata anche la proposta di giocare, dal 9 al 12 giugno in Svezia, il Volvo Car Scandinavian Mixed (torneo in combinata tra DP World Tour e LET). La giovane azzurra s’è presa qualche ora di tempo e dovrà decidere se passare subito al professionismo.
Le dichiarazioni
Franco Chimenti, Presidente FIG: “Torneo di altissimo profilo, azzurre entusiasmanti”- Applausi e ovazioni per Morgane Metraux e Alessandra Fanali, protagoniste della cerimonia di premiazione, che ha visto la partecipazione di Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf; Maria Amelia Lolli Ghetti, Presidente del Golf Club Margara e Vicepresidente Vicario FIG; Alessandro Rogato, Direttore dell’Open d’Italia; Lino Pettazzi, Sindaco di Fubine Monferrato e Davide Lantos, Director of Tournament Operations LET. “Abbiamo assistito a un torneo di altissimo profilo - ha dichiarato il Presidente FIG, Franco Chimenti - con giocatrici dal sicuro avvenire che si sono sfidate in una competizione serratissima fino all’ultima buca. Le italiane sono state entusiasmanti: hanno confermato la loro competitività, sfiorando il successo e dando prova, tutte, di grande determinazione. Complimenti a Morgane Metraux. Grazie per il supporto all’evento alla Regione Piemonte, ad Infront e a tutti gli sponsor. Un sentito ringraziamento a Maria Amelia Lolli Ghetti e al Golf Club Margara per aver ospitato questa competizione per il secondo anno consecutivo. Dobbiamo proseguire su questa strada per continuare a far crescere il movimento femminile”.
Morgane Metraux – “Questa vittoria mi rende felice. Al termine del secondo round non ero soddisfatta di quanto mostrato. Sono riuscita però a mantenere la calma e, nell’ultimo giro, grazie a un gran finale di gara, l’ho spuntata. Dedico questo successo a tutto il mio team, alla mia famiglia e a me stessa. Vincere in un Paese che amo è qualcosa di fantastico. Per il futuro, spero di vincere anche sul LPGA in America. Non sarà facile, ma ci proverò con tutta me stessa”.
Alessandra Fanali – “Sono davvero contenta, ho giocato bene nonostante qualche opportunità da birdie mancata. Le emozioni provate in questo torneo, su un campo fantastico, le porterò sempre dentro di me. Ora è arrivato il momento delle riflessioni: ho ricevuto un invito per giocare lo Scandinavian Mixed e dovrò fare tutte le valutazioni del caso. Prima però voglio godermi questo traguardo”.
Gli Sponsor e i Partner – Il Ladies Italian Open ha avuto il supporto di Regione Piemonte (Presenting Partner Istituzionale); DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); La Molisana (Official Sponsor); Kappa (Technical Supplier), Acqua San Benedetto (Official Supplier), Rinascente (Official Supplier), Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Susan G. Komen Italia (Charity Partner). Official advisor: Infront.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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