Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

Sarà una Ryder Cup a forti tinte azzurre quella che nel 2023, e per la prima volta in Italia, si giocherà al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma) nella settimana dal 25 settembre al 1° ottobre del 2023. Edoardo Molinari è stato infatti nominato da Henrik Stenson come secondo vicecapitano del Team Europe.

“Sono felice, onorato e orgoglioso per questa nomina, un sogno che ora si è trasformato in realtà. Quella di Stenson è stata una chiamata inaspettata, abbiamo parlato di statistiche e di cosa potessi fare per aiutare la squadra. E poi è arrivato questo incarico. Conosco Henrik e sono certo che non lascerà nulla al caso. E’ una persona amichevole, sorridente e competente. Sono certo che creerà un’atmosfera fantastica all’interno del team. Faremo tutto il possibile per vincere la Ryder Cup e potremo contare sul supporto dei tifosi italiani ed europei, che rappresenterà un valore aggiunto. Roma è una città fantastica, una delle mie preferite al mondo. Ci aspetta un evento incredibile e non vedo l’ora che la sfida abbia inizio”. Queste le dichiarazioni di Edoardo Molinari in conferenza stampa al Marco Simone Golf & Country Club. Fratello maggiore di Francesco, 41 anni, con lui ha giocato e vinto la Ryder Cup del 2010 al Celtic Manor Resort in Galles. Era dal 1963, da quando Bernard e Geoffrey Hunt fecero parte del Team Great Britain & Ireland (dal 1979 ci fu poi l’apertura anche ai giocatori dell’Europa Continentale), che due fratelli non scendevano in campo uno al fianco dell’altro per affrontare gli Stati Uniti d’America. Insieme hanno anche vinto la World Cup del 2009 in Cina, regalando la prima Coppa del Mondo all’Italia.

“Sono lieto di dare il benvenuto a Edoardo nella mia squadra. Lo conosco da tempo, è un giocatore affidabile ed esperto di Ryder Cup. Adora le statistiche e lavora da tempo con giocatori che, potenzialmente, hanno le caratteristiche per far parte di questo team. Gli ho domandato se avesse voluto farmi l’onore di entrare nel Team Europe come vicecapitano e sono davvero felice di averlo al mio fianco. Oltretutto, è nato e cresciuto in Italia e sono certo che per lui la sfida del 2023 agli USA rappresenterà davvero un evento speciale. Con lui e Bjørn avremo modo di affrontare ogni aspetto”. Così, invece, il capitano del Team Europe Henrik Stenson che in mattinata, insieme al suo staff ha studiato da vicino il percorso di gara formato Match Play.

Edoardo Molinari vanta 356 presenze sul DP World Tour, dove ha vinto tre volte: nel 2010 ha prima conquistato lo Scottish Open e poi il Johnnie Walker Championship. Nel 2017 ha calato il tris facendo suo il Trophée Hassan II. Ma il torinese ha collezionato anche cinque successi sul Challenge Tour e uno sul Japan Tour dopo una brillante carriera da amateur culminata con l’affermazione nel 2005 allo U.S. Amateur Championship.

A La Pinetina Golf Club (par 70) di Appiano Gentile (Como), il 22enne di Biella ha vinto il terzo evento dell’Italian Pro Tour 2022

grazie ad un incredibile ultimo giro in 59 (-11) colpi. Terzo posto per Davide Buchi e Giacomo Fortini

Gregorio De Leo ha vinto il  Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon, terzo torneo dell’Italian Pro Tour 2022, inserito anche nel calendario dell’Alps Tour. A La Pinetina Golf Club (par 70) di Appiano Gentile (Como), il 22enne di Biella si è imposto con un totale di 192 (67 66 59, -18) colpi davanti al francese Pierre Pineau, secondo con 196 (-14). L'azzurro, 11° dopo il secondo round, grazie ad un giro incredibile chiuso in 59 (-11) colpi con due bogey, un eagle e undici birdie, ha recuperato fino alla prima posizione, staccando tutti i suoi avversari. L’ultimo italiano che fece registrare un punteggio così basso in uno dei circuiti europei fu nel 2016 Nicolò Ravano al Fred Olsen Challenge de España, in quel caso con 59 (-12). In precedenza fu Baldovino Dassù nel 1971 a Crans Sur Sierre a realizzare un 60 (-11) in occasione dell’European Masters.

Una prova sensazionale di Gregorio De Leo, uno dei grandi talenti del golf tricolore passato professionista lo scorso settembre in occasione del DS Automobiles 78° Open d'Italia. La scorsa stagione il piemontese sfiorò il successo in due occasioni: un terzo posto al Mira Live the Soul Open e il secondo posto al Gosser Open. Grazie a questo exploit, il classe 2000 è riuscito ad alzare il suo primo titolo da professionista, incassando un assegno di 5.800 euro su un montepremi complessivo di 40.000 succedendo nell'albo d'oro ad Angel Hidalgo Portillo, vincitore nel 2021. Inoltre, De Leo ha scavalcato Stefano Mazzoli nell'ordine di merito dell'Alps Tour, posizionandosi secondo alle spalle dell'olandese Koen Kouwenaar.

Terzo posto con 197 (-13) per Davide Buchi (68 64 65) e Giacomo Fortini (64 68 65). Marco Archetti (64 65 71), leader insieme a Davey Porsius al termine del secondo giro, ha chiuso 12° con 200 (-10), stessa posizione di Cristiano Terragni (67 66 67) e di Leonardo Rigotti (68 66 66), il migliore tra gli amateur azzurri in gara. Stefano Mazzoli (66 67 68) si è piazzato 16° con 201 (-9), stesso punteggio di Filippo Bergamaschi (66 69 66), scivolando in terza posizione nella 'money list' del circuito.

Per l’Italia quinto successo nel torneo, la Spagna è ferma a tre – Nel 2014, la prima edizione della competizione dedicata a Giorgio Bordoni, tecnico federale scomparso nel 2013 e artefice di importanti successi delle nazionali azzurre dal 1997 al 2005 come Responsabile Tecnico sia della squadra maschile che di quella femminile, è stata vinta da Borja Virto. Tre i successi spagnoli, con il secondo firmato nel 2019 da Sebastian Garcia Rodriguez e il terzo da Angel Hidalgo Portillo nel 2021 (nel 2020 la manifestazione non s’è giocata a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19). Mentre dal 2015 al 2018 il torneo ha sempre parlato italiano grazie alle affermazioni di Andrea Perrino (2015), Stefano Pitoni (2016), Marco Crespi (2017) e Guido Migliozzi (2018). Quello di Gregorio De Leo è il quinto titolo per un atleta azzurro.

Formula di gara – Il Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon si è disputato sulla distanza di 54 buche, con taglio dopo 36 che ha lasciato in gara i primi 45 classificati.

Il percorso – La Pinetina Golf Club si estende su settanta ettari di verde immersi nel Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate con i suoi boschi di pini silvestri, betulle, querce e castagni. Il campo si snoda su un terreno molto ondulato con differenti situazioni di gioco, proponendo anche incantevoli scorci panoramici con vista sul Monte Rosa, sulle Prealpi lombarde e, nelle giornate più limpide, sugli Appennini.

I Partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Rinascente (Official Supplier), Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront.

Il prossimo appuntamento dell'Italian Pro Tour - L'Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali della FIG, tornerà con l’Italian Challenge Open, torneo inserito anche nel calendario del Challenge Tour, che andrà in scena dal 30 giugno al 3 luglio al Golf Nazionale di Sutri (Viterbo).

A La Pinetina Golf Club (par 70) di Appiano Gentile (Como), nel terzo evento dell’Italian Pro Tour 2022, Fortini e Buchi condividono la quinta posizione

Prosegue lo spettacolo a La Pinetina Golf Club (par 70) di Appiano Gentile (Como), palcoscenico del Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon, terzo torneo dell’Italian Pro Tour 2022, inserito anche nel calendario dell’Alps Tour. A un giro dal termine, in vetta alla classifica ci sono Marco Archetti (64 65) e l'olandese Davey Porsius (68 61) con 129 (-11) colpi. Floris De Haas (63 67) e Joel Moscatel (63 67), leader dopo il primo round, seguono in terza posizione con 130 (-10). Giacomo Fortini (64 68) e Davide Buchi (68 64), in compagnia dell'amateur francese Tom Vaillant, di Pierre Pineau, dello svizzero Luca Galliano e dell'irlandese Jonathan Yates, sono al quinto posto con 132 (-8). Stefano Mazzoli (66 67), secondo nell'ordine di merito dell'Alps Tour, Cristiano Terragni (67 66) e Gregorio De Leo (67 66) si trovano in 11/a posizione con 133 (-7) insieme al portoghese Tomas Guimaraes Bessa, all'elvetico Arthur Ameil-Planchin e all'inglese Jack Floydd. Stefano Pitoni (66 68), vincitore di questo evento nel 2016, è 17/o con 134 (-6) insieme al miglior dilettante azzurro in gara, Leonardo Rigotti (68 66).

Per l’Italia già quattro successi nel torneo, la Spagna è ferma a tre – La prima edizione della competizione, nel 2014, è stata vinta da Borja Virto. Tre i successi spagnoli, con il secondo firmato nel 2019 da Sebastian Garcia Rodriguez e il terzo da Angel Hidalgo Portillo nel 2021 (nel 2020 la manifestazione non s’è giocata a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19). Mentre dal 2015 al 2018 il torneo ha sempre parlato italiano grazie alle affermazioni di Andrea Perrino (2015), Stefano Pitoni (2016), Marco Crespi (2017) e Guido Migliozzi (2018).

Formula di gara e montepremi – Il Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon si disputa sulla distanza di 54 buche, con taglio dopo 36 che ha lasciato in gara i primi 45 classificati. In palio un montepremi complessivo di 40.000 euro, con prima moneta di 5.800.

Il percorso – La Pinetina Golf Club si estende su settanta ettari di verde immersi nel Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate con i suoi boschi di pini silvestri, betulle, querce e castagni. Il campo si snoda su un terreno molto ondulato con differenti situazioni di gioco, proponendo anche incantevoli scorci panoramici con vista sul Monte Rosa, sulle Prealpi lombarde e, nelle giornate più limpide, sugli Appennini.

I Partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Rinascente (Official Supplier), Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront.

L’Open d’Italia Disabili – Sanofi va ancora una volta a Tommaso Perrino che in Piemonte, al Royal Park I Roveri (par 72) di Fiano (Torino), ha fatto sua la competizione per la terza volta consecutiva. Dopo i successi del 2019 e del 2021 (la competizione non s’è giocata, causa Covid, nel 2020), il livornese ha calato il tris. E si è imposto, nella classifica “stroke play medal”, con un totale di 140 (69 71, -4) colpi superando lo svedese Joakim Bjorkman (che ha conquistato questa manifestazione consecutivamente dal 2015 al 2018), secondo con 144 (par) davanti allo svizzero Rasmus Lia (74 74) e al turco Mehmet Kazan (73 75), che hanno chiuso la gara con uno score di 148 (+4).

Nella graduatoria “stroke play pareggiata” Pietro Andrini (67 68) ha chiuso al primo posto, con Andrea Plachesi (66 69) runner up. Entrambi hanno fatto registrare un totale di 135 (-9) colpi ma a chiudere davanti a tutti è stato Andrini in virtù di un miglior score nelle ultime nove buche giocate. Bel risultato anche per Luca Gurrieri (al suo primo Open d’Italia – Disabili), terzo con 137 (-7).

Nella categoria stableford, Gregorio Guglielminetti (39 46) l’ha spuntata su Fabiano Paratore (45 40) - che, come lui, ha totalizzato 85 punti – grazie a un finale di gara migliore rispetto allo svizzero che ha preceduto invece Loris Stradi, terzo con 83 punti. Successo speciale per Guglielminetti, portacolori del Royal Park I Roveri.

Relativamente al campionato italiano, questi i giocatori che sono andati a premio: Tommaso Perrino (per il secondo anno consecutivo), primo lordo nella categoria stroke play; Vittorio Cascino, secondo lordo nella categoria stroke play; Pietro Andrini, primo netto nella categoria stroke play; Gregorio Guglielminetti, primo netto nella categoria stableford; Loris Stradi, secondo netto nella categoria stableford. Mentre il riconoscimento “Best Woman” è andato a Luisa Ceola. Per la categoria “sensory”, premiato Stefano Palmieri, golfista non vedente.

Ma a vincere è stato anche e soprattutto l’entusiasmo di tutti i protagonisti in gara. Che hanno fornito l’ennesima dimostrazione di come il golf sia uno sport oltre ogni barriera, per tutti. E’ stata una sfida all’insegna dell’inclusione sociale, punto imprescindibile del Progetto Ryder Cup 2023, in uno sport aggregante.

La cerimonia di premiazione ha visto la presenza di Maria Amelia Lolli Ghetti, Vicepresidente vicario FIG; Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2023; Matteo Delpodio, Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali FIG; Filippo Cipriani, Responsabile Area Public Affairs Specialty Care Sanofi Italia; Marco Aquilino, Direttore di Torneo e Direttore del Royal Park I Roveri e Manon Eggermont, Director Tournament Team EDGA.

La gioia di Tommaso Perrino – “Sono felicissimo, è stato un torneo bellissimo ed essere riuscito a vincerlo, per la terza volta consecutiva, mi rende orgoglioso. Sono partito forte, senza mai perdere la leadership. Nel finale ho sbagliato qualche colpo, ma sono ovviamente soddisfatto perché a questo evento tengo davvero tantissimo e festeggiare il successo in Italia, in un circolo meraviglioso, è speciale”.

%PM, %30 %627 %2022 %14:%Mag

Epson: Gina Kim primo titolo, Liti 35ª

Vittoria annunciata di Gina Kim (208 - 66 69 73, -11), leader dall’inizio alla fine nell’Inova Mission Inn Resort & Club Championship (Epson Tour), sul percorso dell’Howey-In-The-Hills (par 73), a Howey-in-the-Hills, nei pressi di Orlando in Florida. Giro finale deludente per Roberta Liti che dopo l’ottimo secondo round in 67 (-6), miglior score di giornata, ha concluso con un 78 (+5), figlio di due birdie, tre bogey e due doppi bogey, che l’hanno relegata in 35ª posizione con 220 (75 67 78, +1).

A Gina Kim, 22enne nata ad Albuquerque (Nuovo Messico) da genitori di origini coreane, professionista da questa stagione, buona carriera da dilettante ed entrata nel team golfistico della Duke University nel 2018, è bastato il 73 del par (tre birdie, tre bogey) per conseguire il primo titolo sul circuito con due colpi di vantaggio su Caroline Inglis e sulla messicana Maria Fassi (210, -9) e ricevere un assegno di 30.000 dollari su un montepremi di 200.000 dollari.

Al quarto posto con 211 (-8) Amy Lee e la svedese Dani Holmqvist, al sesto con 212 (-7) Gigi Stoll e al settimo con 214 (-5) la taiwanese Yu-Sang Hou e l’australiana Robyn Choi. E’ uscita al taglio Silvia Cavalleri, 105ª con 153 (77 76, +7).

 

SECONDO GIRO - Con un gran giro in 67 colpi (-6, sette birdie, un bogey), miglior parziale di giornata, e lo score di 142 (75 67, -4) Roberta Liti è volata dal 65° al decimo posto nell’Inova Mission Inn Resort & Club Championship, il torneo dell’Epson Tour che si conclude con la disputa del terzo giro sul percorso dell’Howey-In-The-Hills (par 73), a Howey-in-the-Hills, nei pressi di Orlando in Florida, dove invece è uscita al taglio Silvia Cavalleri, 105ª con 153 (77 76, +7).

E’ rimasta al vertice con 135 (66 69. -11) Gina Kim, 22enne nata ad Albuquerque (Nuovo Messico) da genitori di origini coreane, professionista da questa stagione, buona carriera da dilettante ed entrata nel team golfistico della Duke University nel 2018. Ha girato in 69 (-4, sei birdie, due bogey) e inizierà il round finale con due colpi di margine sulla messicana Maria Fassi (137, -9). Candidate al titolo anche Amy Lee, terza con 138 (-8), Gigi Stoll. quarta con 139 (-7), l’australiana Robyn Choi. Karen Chung, Vicky Hurst e Caroline Inglis, l’altra autrice di un 67 (nove birdie, tre bogey), quinte con 140 (-4). Il montepremi è di 200.000 dollari con prima moneta di 30.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Maltempo a Howey-in-the-Hills, nei pressi di Orlando in Florida, e primo giro dell’Inova Mission Inn Resort & Club Championship sospeso per oscurità dopo due stop pomeridiani sul percorso del Howey-In-The-Hills (par 73), Nel torneo dell’Epson Tour la classifica è assolutamente instabile, ma sarà comunque un secondo giro difficile per Silvia Cavalleri, la quale ha conclusoo il primo al 98° posto con 77 (+4, quattro bogey) colpi, mentre ha cinque buche per portarsi sopra il 46* che occupa attualmente con “+1” (due birdie, un bogey, un doppio bogey) Roberta Liti, la quale ha ancora cinque buche davanti.

E’ al vertice con 66 (-7, otto birdie, un bogey) Gina Kim, ma alle sue spalle vi sono due concorrenti con “meno 5” che hanno possibilità quanto meno di agganciarla, Gigi Stoll, fermata alla 15ª, e Sarah White, stoppata alla 14ª. Potrà invece soltanto avvicinarsi la messicana Maria Fassi, quarta con “meno 4” alla buca 16.

In quinta posizione con 70 (-3) l’australiana Robyn Choi e la svedese Michaela Finn, ma possono superarle, avendo lo stesso “meno 3” e qualche buca a disposizione Vicky Hurst (13ª), Amy Lee (13ª),  la spagnola Teresa Toscano (16ª) e la ceca Klara Spilkova (16ª). Il montepremi è di 200.000 dollari con prima moneta di 30.000 dollari.

 

LA VIGILIA - In Florida è tutto pronto per l’Inova Mission Inn Resort and Club Championship, torneo dell’Epson Tour che andrà in scena dal 27 al 29 maggio sul percorso del Howey-In-The-Hills, a Howey-in-the-Hills a pochi chilometri da Orlando. All’evento parteciperanno anche Roberta Liti e Silvia Cavalleri, entrambe desiderose di riscattare l’uscita al taglio della scorsa settimana all’IOA Golf Classic presented by LPT Realty.

Tra le favorite per la vittoria finale c’è Kum-Kang Park, leader della “Race for the Card”, l’ordine di merito del circuito. Oltre alla coreana, presenti anche altre sei delle migliori dieci atlete della ‘money list’: la tedesca Sophie Hausmann (numero 5), la svedese Linnea Strom (numero 6), le australiane Sarah Jane Smith e Grace Kim (rispettivamente numero 7 e 8), la paraguaiana Sofia Garcia (numero 9) e la statunitense Gabriella Then (numero 10). Ci saranno anche l’israeliana Laetitia Beck e l’americana Savannah Vilaubi, seconde lo scorso anno dietro alla vincitrice Min Lee.

Il torneo si giocherà sulla distanza di 54 buche e metterà in palio un montepremi complessivo di 200.000 dollari.

 

La svedese Linn Grant, 22enne di Helsingborg, ha vinto con 201 (66 68 67, -15) colpi, dopo una corsa di testa, il The Mithra Belgian Ladies Open sul percorso del Naxhelet Golf Club (par 72) a Wanze in Belgio, cogliendo il secondo titolo stagionale sul Ladies European Tour, dopo il Joburg Ladies Open a marzo, e in carriera. Bella prova di Virginia Elena Carta che si è classificata 12ª con 211 (72 69 70, -5) dopo un giro in 70 (-2) con tre birdie e un bogey.

Linn Grant ha iniziato il round guardinga cercando di controllare il ritorno imperioso dell’inglese Cara Gainer, quarta con quattro colpi di ritardo dopo due giri, che è partita fortissima e a un certo momento ha agganciato la svedese, poi però dopo nove birdie si è guastata da sola la festa con un bogey sull’ultima buca (64, -8) che le ha impedito il playoff e ha lasciato il titolo alla Grant (67, -5, un eagle, quattro birdie, un bogey).

Al terzo posto con 204 (-12) la svedese Maja Stark, anche lei autrice di un 64 (-8) miglior score di giornata, e la svizzera Morgane Metraux, e al quinto l’altra svedese Moa Folke e la spagnola Luna Sobron. La Grant ha ricevuto un assegno di 30.000 euro su un montepremi di 200.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Virginia Elena Carta ha fatto un bel salto in avanti salendo dal 26° al decimo posto con 141 (72 69, -3) colpi, grazie a un parziale di 69 (-3, cinque birdie, due bogey), nel Mithra Belgian Ladies Open, evento del Ladies European Tour in corso sul tracciato del Naxhelet Golf Club (par 72) a Wanze in Belgio.

Ha mantenuto la leadership con 134 (66 68, -10) colpi la svedese Linn Grant, 22enne di Helsingborg che ha ottenuto il primo titolo a marzo (Joburg Open) e che si è espressa con un 68 (-4, cinque birdie, un bogey) prendendo tre colpi di margine sulla spagnola Luna Sobron e sulla svizzera Morgane Metraux (137, -7).

Correranno per il titolo anche la finlandese Elina Nummenpaa e l’inglese Cara Gainer, quarte con 138 (-6), la sudafricana Lee Anne Pace, sesta con 139 (-5), la francese Anne-Charlotte Mora, l’argentina Magdalena Simmermacher e la svedese Maja Stark, settime con 140 (-4). Il montepremi è di 200.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Virginia Elena Carta è al 26° posto con 72 colpi (par, sette birdie, cinque bogey, un doppio bogey) nel Mithra Belgian Ladies Open, evento del Ladies European Tour che si sta svolgendo sul tracciato del Naxhelet Golf Club (par 72) a Wanze in Belgio, dove è al vertice con 66 (-6) la svedese Linn Grant, autrice di un giro senza sbavature con un eagle e quattro birdie, senza bogey,

La Grant, 22enne di Helsingborg con un titolo sul circuito conquistato a marzo (Joburg Open), due sul Sunshine Ladies Tour, uno sul LET Access e due sul Nordic Golf Tour, ha ben tre colpi di margine sulla connazionale Ellinor Haag, sulla francese Anne-Charlotte Mora e sull’australiana Whitney Hillier (69, -3). In quinta posizione con 70 (-2) otto concorrenti tra le quali le sudafricane Lee-Anne Pace e Stacy Lee Bregman, l’inglese Hayley Davis e la spagnola Luna Sobron. Il montepremi è di 200.000 euro.

 

LA VIGILIA - Il Ladies European Tour fa tappa in Belgio, dove dal 27 al 29 maggio andrà in scena il Mithra Belgian Ladies Open, torneo che anticipa il Ladies Italian Open Presented By Regione Piemonte, in programma al Golf Club Margara di Fubine Monferrato (Alessandria) dal 2 al 4 giugno. L’evento si disputerà al Naxhelet Golf Club sulla distanza di 54 buche (18 al giorno) con formula Stroke Play. Il field sarà composto da 126 atlete in rappresentanza di 28 nazioni. Tra queste, presente anche Virginia Elena Carta. L’azzurra, dopo il 26/o posto alle Aramco Team Series a Bangkok, è alla ricerca di un risultato di prestigio sul principale circuito europeo femminile.

Parteciperà al torneo anche Manon De Roey, che settimana scorsa ha trionfato in Thailandia. La belga dovrà vedersela con altre avversarie che sono già andate a segno in questa stagione, tra cui Lee-Anne Pace (Investec SA Women’s Open), la leader dell’ordine di merito Maja Stark (Women’s NSW Open), Meghan MacLaren (Australian Women’s Classic – Bonville) e Linn Grant (Joburg Ladies Open).

Si tratta del primo evento targato LET in Belgio dal 1995. La manifestazione metterà in palio un montepremi complessivo di 200.000 euro.

A La Pinetina Golf Club (par 70) di Appiano Gentile (Como), il primo round del Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon, terzo torneo dell’Italian Pro Tour 2022, inserito anche nel calendario dell’Alps Tour, ha regalato subito spettacolo. In testa alla classifica, con uno score di 63 (-7) colpi, ci sono l’olandese Floris De Haas e lo spagnolo Joel Moscatel. Buon inizio per gli azzurri: Marco Archetti, Lorenzo Magini, Giacomo Fortini e Rocco Sanjust condividono la terza posizione con 64 (-6). Nella top 10, settimo con 65 (-5), c’è anche l’inglese Jack Floydd. Bagarre all’ottavo posto (66, -4) occupato, tra gli altri, da Stefano Mazzoli (secondo nell’ordine di merito dell’Alps Tour), Andrea Romano, Filippo Bergamaschi, Stefano Pitoni (che ha vinto la competizione nel 2016), Riccardo Bregoli e Agustin Bardas.

Per l’Italia già quattro successi nel torneo, la Spagna è ferma a tre – La prima edizione della competizione, nel 2014, è stata vinta da Borja Virto. Tre i successi spagnoli, con il secondo firmato nel 2019 da Sebastian Garcia Rodriguez e il terzo da Angel Hidalgo Portillo nel 2021 (nel 2020 la manifestazione non s’è giocata a causa dell’emergenza epidemiologica da Covid-19). Mentre dal 2015 al 2018 il torneo ha sempre parlato italiano grazie alle affermazioni di Andrea Perrino (2015), Stefano Pitoni (2016), Marco Crespi (2017) e Guido Migliozzi (2018).

Formula di gara e montepremi – Il Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon si disputa sulla distanza di 54 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40/o posto. In palio un montepremi complessivo di 40.000 euro, con prima moneta di 5.800.

Il percorso – La Pinetina Golf Club si estende su settanta ettari di verde immersi nel Parco Pineta di Appiano Gentile e Tradate con i suoi boschi di pini silvestri, betulle, querce e castagni. Il campo si snoda su un terreno molto ondulato con differenti situazioni di gioco, proponendo anche incantevoli scorci panoramici con vista sul Monte Rosa, sulle Prealpi lombarde e, nelle giornate più limpide, sugli Appennini.

I Partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Rinascente (Official Supplier), Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront.

%PM, %30 %817 %2022 %18:%Mag

Assoluti MP: vincono Florioli e Pompa

Doppio spettacolo al Campionato Nazionale/Trofeo Giuseppe Silva, torneo giovanile che si è disputato sui percorsi del Golf Nazionale di Sutri (Viterbo) e del Golf Roma Acquasanta, palcoscenici rispettivamente della gara maschile e di quella femminile. Cinque giorni all’insegna del fair play, in cui alcuni tra i migliori talenti del golf tricolore si sono sfidati e, tra questi, ad avere la meglio sono stati Marco Florioli e Francesca Pompa.

Dopo il successo al Campionato Nazionale Ragazzi/Trofeo Silvio Marazza, il bergamasco ha calato il bis.  Il classe 2005 tesserato per il Golf Club Bergamo L’Albenza, dopo aver chiuso al terzo posto la fase di qualificazione (Stroke Play) con 138 (69 69, -6) colpi, nei Match Play ha superato ai sedicesimi di finale Leonardo Iacovitti (3&2), agli ottavi Alessandro Nardini (2&1), ai quarti Tommaso Rossin per 3&2, in semifinale Niccolò Agugiaro per 4&3 e, nell’ultimo atto, Matteo Cristoni con il punteggio di 5&4. Grazie a questo successo, Marco Florioli ha iscritto il proprio nome nell’albo d’oro della competizione succedendo a Davide Buchi, vincitore nel 2021.

Nella gara in rosa, invece, ad avere la meglio è stata Francesca Pompa. Dopo le 36 buche Stroke Play chiuse al 9/o posto con 152 (73 79, +10), la classe 2005 di Varese (che compirà 17 anni il 1° giugno), ha battuto ai sedicesimi Giorgia Scortichini (1Up), agli ottavi Federica Torre (3/1), ai quarti Giulia Bellini con lo score di 6/5, in semifinale Giulia Foresta per 1Up e con lo stesso punteggio si è imposta in finale contro Matilde Innocenti Angelini. L’atleta tesserata per il Golf Club Varese è riuscita a conquistare il titolo succedendo nell’albo d’oro a Francesca Fiorellini, campionessa nel 2021.

 

LA VIGILIA - l Campionato Nazionale Maschile/Trofeo Giuseppe Silva nella Coverciano del green, al Golf Nazionale di Sutri (Viterbo), quello femminile al Golf Roma Acquasanta. Uno show doppio, in programma dal 26 al 30 maggio, che verrà disputato in due fasi: la prima con qualificazione su 36 buche stroke play, dopo la quale guadagneranno l’accesso ai match play i migliori 32 e le migliori 32 classificate.

Nonostante l’assenza di Davide Buchi e Francesca Fiorellini, vincitori nel 2021, nel field ci saranno molti talenti del golf italiano. Tra i maschi, puntano a un risultato di prestigio Giovanni Manzoni, Marco Florioli (fresco vincitore del Campionato Nazionale Ragazzi/Trofeo Silvio Marazza), Matteo Cristoni, Filippo Celli, Lucas Nicolas Fallotico, Gianmarco Manfredi e Pietro Guido Fenoglio. Nella gara in rosa, invece, proveranno a conquistare il titolo tra le altre Paris Appendino, Matilde Innocenti Angelini, Marta Spiazzi, Giulia Bellini, Francesca Pompa, Ginevra Coppa e Matilde Partele.

Sfide apertissime con lo spettacolo assicurato. Dove a mettersi in mostra saranno tante promesse del golf tricolore.

Le stelle del golf continentale sono pronte a illuminare la 26esima edizione del Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte, in programma dal 2 al 4 giugno (con la Regione Piemonte Pro-Am prevista mercoledì 1 giugno) al Golf Club Margara di Fubine Monferrato (Alessandria) che, per il secondo anno consecutivo, ospiterà la competizione, tappa clou del Ladies European Tour 2022. Il torneo - inserito all’interno del progetto Ryder Cup 2023, con il supporto dell’Official Advisor della FIG, Infront - vedrà sfidarsi 126 concorrenti, provenienti da 28 paesi diversi, di cui 11 azzurre. Uno spettacolo per tutti, dall’ingresso libero e gratuito (la competizione lo scorso anno andò in scena, causa Covid-19, a porte chiuse). In palio non solo il titolo ma anche un montepremi di 200.000 euro. A difendere il titolo sarà la francese Lucie Malchirand, in una Regione dalla grande tradizione golfistica, dove sono nati e cresciuti i fratelli Molinari. Con il Piemonte che è anche la Regione europea dello sport 2022 e che in questi giorni (il 25 e il 26 maggio) accoglie, al Royal Park I Roveri di Fiano (Torino), l’Open d’Italia Disabili – Sanofi.

Si alza il sipario sul Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte - Il Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte è stato presentato oggi, mercoledì 25 maggio, nella “Sala Trasparenza” della Regione Piemonte a Torino. Per la Regione Piemonte sono intervenuti: il Presidente; l’Assessore al Turismo, Cultura e Commercio; l’Assessore allo Sport. Mentre per VisitPiemonte, il Presidente del Cda. Per la Federazione Italiana Golf: il Presidente Franco Chimenti; Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2023. Ha moderato la Conferenza Stampa: Isabella Calogero, Commentatrice televisiva per Discovery, Eurosport e GOLFTV.

Il ritorno del prestigioso Ladies Italian Open conferma la vocazione fortemente sportiva del territorio piemontese e l’intenzione della Regione Piemonte di puntare sui grandi eventi come veicolo di promozione turistica. Lo sottolinea il Presidente della Giunta regionale: dopo il grandissimo successo della kermesse musicale dell’Eurovision Song Contest, il Ladies Italian Open è una nuova opportunità di visibilità internazionale che ci consente di tenere alta l’attenzione e di rafforzare l’immagine e l’attrattività di tutta la regione. Per l’Assessore regionale allo Sport, l’importante tappa piemontese del Ladies European Tour è un momento fondamentale della lunga serie di iniziative di promozione legata alla proclamazione di Regione europea dello sport 2022, sia nell’ottica di buon esempio di sport per tutti come strumento di salute, integrazione, educazione e rispetto, sia come esempio della nostra capacità organizzativa. L’Assessore regionale alla Cultura, Commercio e Turismo evidenzia come il golf sia un importante elemento di impatto turistico grazie al mix tra sport e attrazioni artistiche, culturali ed enogastronomiche che l’area piemontese può offrire, oltre che all’altissimo livello dei campi piemontesi. Concetto ribadito dal Presidente del Cda di VisitPiemonte: 60 milioni di giocatori fanno del golf uno degli sport più praticati al mondo e il Piemonte può vantare tra i propri campi location spettacolari. In Piemonte gli appassionati possono abbinare al golf una grande varietà di altre esperienze, sportive e non, generando importanti ricadute economiche per il territorio.

 

Il Piemonte possiede oltre il 14% dei campi da golf italiani, con 52 Golf Club di cui 16 campi pratica per ogni livello di preparazione: elementi che confermano la regione tra le mete di maggiore attrazione per i golfisti, che hanno la possibilità di scegliere tra l’alta montagna, fino ai 2.035 metri di Sestriere, il campo più alto d’Europa, le colline patrimonio Unesco di Langhe, Roero e Monferrato, l’Alessandrino, la pianura novarese, gli splendidi golf club nei parchi a pochi passi dalla città di Torino, la suggestiva campagna biellese oppure giocare con vista sul lago Maggiore. Per la Regione Piemonte sono intervenuti in conferenza stampa anche l’Assessore al Bilancio e il Direttore del Settore Sport e Turismo.

Franco Chimenti: Presidente della Federazione Italiana Golf: “Siamo molto felici che l’Open d’Italia femminile si confermi anche quest’anno tra le tappe più attese del Ladies European Tour. Mi auguro che le azzurre potranno ritagliarsi un ruolo di primo piano in un field di alto livello. Il movimento femminile italiano ha chiuso il 2021 con numeri estremamente incoraggianti. Poter vedere in azione in Italia le campionesse del panorama internazionale darà ulteriore impulso all’aumento del numero delle giocatrici. Grazie al Presidente Cirio e alla Regione Piemonte, che si conferma un territorio a vocazione golfistica. Grazie all’advisor Infront e a tutti gli sponsor per aver creduto nelle potenzialità di un torneo che torna per il secondo anno consecutivo al Golf Club Margara, circolo che abbina tradizione e innovazione presieduto da Maria Amelia Lolli Ghetti”.

Gian Paolo Montali: Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2023: “Il Progetto Ryder Cup ha nelle competizioni agonistiche il fulcro della sua dimensione sportiva. Il Ladies Italian Open, oltre a offrire un’opportunità di crescita tecnica a tutte le giocatrici italiane, rappresenta una vetrina internazionale da un punto di vista del turismo golfistico per il Piemonte, che questa settimana ospita anche l’Open d’Italia Disabili – Sanofi al Royal Park I Roveri. Dopo il lancio del progetto “Golf è donna”, il green è sempre più rosa e in occasione del torneo al Golf Club Margara, sostiene la raccolta fondi per Komen Italia Charity partner dell’evento”.

Undici le azzurre in gara, in cerca dell’impresa – Al Golf Club Margara, saranno undici le azzurre in gara. Da Virginia Elena Carta (che un anno fa, proprio in questo torneo, ha fatto il debutto da professionista) a Roberta Liti (settima e miglior italiana nel 2021). Da Stefania Croce (per lei tanti anni sul LPGA Tour e un secondo posto in un Major, dopo un play-off con Juli Inkster nel LPGA Championship 2000) a Erika De Martini e Martina Flori. A queste cinque proette si aggiungono sei amateur, dal sicuro talento: Benedetta Moresco (quarta quest’anno all’Augusta National Women’s Amateur, il Masters femminile), Carolina Melgrati (tra le sorprese del Ladies Italian Open nel 2021, quando si classificò decima), Francesca Fiorellini (talento in erba che quest’anno ha già conquistato il Portuguese International Ladies Amateur ed è stata tra le artefici del trionfo europeo alla PING Junior Solheim Cup e del team dell’Europa Continentale al Junior Vagliano Trophy nel 2021), Alessandra Fanali (in California nel 2022 s’è imposta nel Silverado Showdown, gara di College Usa), Caterina Don (piemontese, nel 2019 nella prima edizione dell’Augusta National Women’s Amateur s’è distinta quale miglior azzurra) e Clara Manzalini (per lei già alcune apparizioni sul LET Access). Non ci saranno, invece: Giulia Molinaro (rimasta negli Usa in vista dei prossimi appuntamenti del LPGA Tour) e Lucrezia Colombotto Rosso (impegnata sul LET Access). Le azzurre sognano l’impresa in Piemonte; in 25 edizioni, finora mai nessuna italiana è riuscita a imporsi in questo torneo. Quattro invece i secondi posti firmati da Silvia Cavalleri (2000 e 2002), Veronica Zorzi (2005) e Giulia Sergas (2011).

Malchirand “defender”, tra le big ecco Lee-Anne Pace e Hedwall - Dopo il successo (da amateur, che la portò poi a passare subito al professionismo) dello scorso anno, la giovane 19enne francese Lucie Malchirand al Golf Club Margara proverà a diventare la prima giocatrice, da Laura Davies (1987-1988), a realizzare il back-to-back nel torneo. Field di livello in Piemonte, dove saranno in campo anche sei tra le attuali dieci migliori giocatrici dell’ordine di merito del circuito: la svedese Johanna Gustavsson (numero 2), la finlandese Tiia Koivisto (quinta e a segno nel 2022 al Jabra Ladies Open), la sudafricana Lee-Anne Pace (sesta, in carriera vanta, tra i tanti successi, undici titoli sul LET e un’affermazione sul LPGA Tour), l’inglese Meghan MacLaren (ottava), la spagnola Ana Pelaez (nona e a segno recentemente al Madrid Ladies Open), la scozzese Michele Thomson (decima). Senza dimenticare le iberiche Carmen Alonso e Nuria Iturrioz, le britanniche Alice Hewson, Gabriella Cowley, Annabel Dimmock e Lily May Humphreys. E ancora: la finlandese Ursula Wikstrom (runner up nel 2021), le svedesi Caroline Hedwall (sei exploit sul circuito) e Linnea Strom (due acuti sull’Epson Tour).

Formula di gioco e montepremi. L’ingresso sarà gratuito – Saranno 126 le protagoniste che, al Golf Club Margara, si contenderanno un montepremi complessivo di 200.000 euro. L’evento si disputerà sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara le prime 60 classificate e le pari merito al 60° posto. E l’ingresso sarà gratuito.

Cinquant’anni speciali per il Golf Club Margara che ospiterà per la seconda volta l’Open d’Italia femminile - Un’eccellenza golfistica immersa nella natura tra colline, vigneti e le Alpi sullo sfondo. In Monferrato, patrimonio mondiale dell’umanità, sorge il Golf Club Margara, costruito nel 1970 e ultimato nel 1972. Due i campi di gara, entrambi di 18 buche. Il primo, “Percorso Glauco Lolli Ghetti” – in memoria del fondatore Glauco Lolli Ghetti, che fu un armatore e dirigente sportivo italiano, nominato Cavaliere del Lavoro nel 1973 -, è circondato da alberi ad alto fusto e permette di giocare tra querce, salici e aceri lungo i larghi fairway che si sviluppano tra le colline del Monferrato. Il secondo, “La Guazzetta”, presenta un’architettura più moderna e alterna buche più tecniche. Il Golf Club Margara è già stato il teatro di gara di ben 22 edizioni del Challenge Tour e quest’anno ospiterà per il secondo anno consecutivo il Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte. Festeggiando al meglio i suoi primi 50 anni di storia.

Gli Sponsor e i Partner – Il Ladies Italian Open ha il supporto di Regione Piemonte (Presenting Partner Istituzionale); DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); La Molisana (Official Sponsor); Kappa (Technical Supplier), Acqua San Benedetto (Official Supplier), Rinascente (Official Supplier), Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Susan G. Komen Italia (Charity Partner). Official advisor: Infront.

Komen Italia Charity Partner dell’evento – Al Golf Club Margara la prevenzione va in buca con l’Associazione Susan G.Komen Italia che scende in campo come Charity Partner dell’evento per la raccolta fondi a favore della lotta ai tumori del seno. Nella giornata finale del Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte interverranno anche delle “Donne in rosa” che racconteranno la propria esperienza di vita, con il golf alleato determinante nel percorso di recupero psicofisico. Una partnership, quella tra FIG e Susan G. Komen Italia, che ha già dato avvio a una campagna di sensibilizzazione nell’ambito del Progetto “Golf è Donna”, iniziativa che coinvolge 66 circoli “Punti Rosa” per la crescita del movimento femminile e la promozione del progetto Golf for the Cure. La FIG ha affiancato Susan G. Komen Italia anche nelle ultime edizioni della “Race for the Cure”, con postazioni di prova dello swing all’interno del Villaggio della Salute allestito al Circo Massimo.

%PM, %29 %792 %2022 %18:%Mag

Challenge: Sainz batte Freiburghaus

Lo spagnolo Javier Sainz ha siglato a 29 anni il primo titolo sul Challenge Tour imponendosi con 273 (72 65 71 65, -11) colpi nel Farmfoods Scottish Challenge sul percorso dell’Hawkshill Championship Course (par 71), nei pressi di Aberdeen in Scozia. Lo ha fatto superando con un birdie alla seconda buca di spareggio lo svizzero Jeremy Freiburghaus (273 - 67 71 64 71) con cui ha terminato alla pari il torneo e al quale non sono bastati, quattro colpi di vantaggio sui primi inseguitori e sei sullo stesso Sainz per cogliere lui il primo successo. Ha girato in 71 colpi (par) con quattro birdie, due bogey e un doppio bogey, raccogliendo il quarto birdie sull’ultima buca per riagganciare l’avversario (65, -6, sei birdie) che l’aveva anche sorpassato, ma la seconda buca supplementare gli è stata fatale.

Il migliore tra gli italiani è stato Aron Zemmer che con un 70 (-1, tre birdie, due bogey) nel round conclusivo è risalito dal 35° al 23° posto con 282 (72 68 72 70, -2). Più indietro Jacopo Vecchi Fossa /69 70 74 74) e Lorenzo Scalise (71 70 75 71), 49.i con 287 (+3), ed Enrico Di Nitto, 69° con 296 (74 68 78 73, +9). sono usciti al taglio Federico Maccario, 110° con 147 (76 71, +5), e Matteo Manassero, 138° con 150 (74 76, +8).

Dietro ai due protagonisti si sono classificato l’inglese Tom Sloman, terzo con 274 (-10, il danese Martin Simonsen, quarto con 276 (-8), il tedesco Nick Bachm, lo svedese Jens Dantorp, l’ingkese Nathan Kimsey, l’irlandese Conor Purcell e lo svizzero Benjamin Rusch. Sainz ha percepito un assegno di 43.177 euro su un montepremi di 270.000 euro (230.000 sterline la cifra ufficiale)

 

TERZO GIRO - Lo svizzero Jeremy Freiburghaus ha effettuato il terzo giro del Farmfoods Scottish Challenge in 64 (-7, sette birdie senza bogey) colpi, miglior score di giornata, e con 202 (67 71 64, -11) si è messo in condizione di cogliere il primo successo sul Challenge Tour. Nativo fd Bonaduz, potrebbe farsi un bel regalo per il 26° compleanno che cadrà martedì 31 maggio, grazie ai quattro colpi di vantaggio nei riguardi degli inglesi Nathan Kimsey e Tom Sloman, secondi con 206 (-7).

All’Hawkshill Championship Course (par 71), nei pressi di Aberdeen in Scozia, possono provare a scombinare i piani dell’elvetico, ma con ridotte possibilità di riuscirci, lo scozzese Kieran Cantley, quarto con 207 (-6), il danese Martin Simonsen, il gallese David Boote, lo spagnolo Javier Sainz, l’inglese Marco Penge e il francese Adrien Saddier, quinti con 208 (-5). Ha ceduto di schianto lo scozzese Craig Lee, in vetta con Kimsey dopo due round e ora 42° con 213 (par) dopo un rovinoso 78 )+7).

Nulla da fare per gli italiani che sono tra metà e bassa classifica: Aron Zemmer, 35° con 212 (72 68 72, -1), Jacopo Vecchi Fossa (69 70 74, par), sceso dalla 13ª piazza e 42° come Lee,  Lorenzo Scalise, 56° con 216 (71 70 75, +3), ed Enrico Di Nitto, 69° con 220 (74 68 78, +7). Il montepremi è di 230.000 sterline (circa 270.000 euro).

 

SECONDO GIRO - Jacopo Vecchi Fossa, 13° con 139 (69 70, -3), ha guadagnato due posizioni grazie a un 70 (-1, un birdie e 17 par) e si è mantenuto in alta classifica nel Farmfoods Scottish Challenge sul percorso del Hawkshill Championship Course (par 71), nei pressi di Aberdeen in Scozia.

In vetta alla graduatoria l’inglese Nathan Kimsey (135 - 64 71, -7) è stato raggiunto dallo scozzese Craig Lee (135 - 66 69) e la coppia precede di misura lo svizzero Marco Item e l’inglese Todd Clements, terzi con 136 (-6). Al quinto posto con 137 (-5) il danese Martin Simonsen, gli spagnoli Pedro Oriol e Javier Sainz, il gallese David Boote e il tedesco Bernd Ritthammer.

Hanno fatto un bel salto in avanti Aron Zemmer, da 69° a 22° con 140 (72 68, -2), Lorenzo Scalise, da 57° a 29° con 141 (71 70, -1), ed Enrico Di Nitto, da 107° a 45° con 142 (74 68, par). mentre sono usciti al taglio Federico Maccario, 110° con 147 (76 71, +5), e Matteo Manassero, 138° con 150 (74 76, +8). Il montepremi è di 230.000 sterline (circa 270.000 euro).

 

PRIMO GIRO - Jacopo Vecchi Fossa, 15° con  69 colpi (-2, cinque birdie, tre bogey), è stato il migliore tra i sei italiani in gara nel primo giro del Farmfoods Scottish Challenge sul percorso del Hawkshill Championship Course (par 71), nei pressi di Aberdeen in Scozia, dove è al vertice con 64 (-7, sette birdie, il 29enne di Boston (Inghilterra) Nathan Kimsey, senza titoli sul Challenge Tour.

E’ seguito con 65 (-6) dal connazionale Marco Penge e sono al terzo posto con 66 (-5) lo scozzese Craig Lee e l’islandese Haraldur Magnus. Al quarto con 67 (-4) il danese Martin Simonsen, lo scozzese Daniel Kay, lo spagnolo Pedro Oriol, lo svizzero Jeremy Freiburghaus e l’inglese Todd Clements.

Sono tra media e bassa classifica Lorenzo Scalise, 57° con 71 (par), Aron Zemmer, 69° con 72 (+1), Enrico Di Nitto e Matteo Manassero, 107.i con 74 (+3), e Federico Maccario, 132° con 76 (+5). Il montepremi è di 230.000 sterline (circa 270.000 euro).

 

LA VIGILIA - La “Road to Mallorca” fa tappa in Scozia. Il percorso del Hawkshill Championship Course, a Newmachar, nei pressi di Aberdeen, è pronto ad ospitare il Farmfoods Scottish Challenge supported by The R&A, torneo del Challenge Tour che si disputerà dal 26 al 29 maggio. Saranno sei gli azzurri in gara: Matteo Manassero (attualmente 26° e miglior italiano nell’ordine di merito del secondo circuito continentale maschile), Lorenzo Scalise, Jacopo Vecchi Fossa, Federico Maccario, Aron Zemmer ed Enrico Di Nitto.

Tra i protagonisti del torneo, oltre agli italiani, ci saranno anche il belga Christopher Mivis e il francese Clement Sordet, rispettivamente terzo e quarto nella ‘money list’ del Challenge Tour. Presente anche il danese Oliver Hundeboll (vincitore a marzo del Mangaung Open), il polacco Mateusz Gradecki (che si è aggiudicato il Limpopo Championship) e lo svedese Jens Dentorp, campione la scorsa settimana al Challenge de Espana.

L’evento ha un montepremi complessivo di 230.000 sterline e si giocherà al Newmachar Golf Club, sul percorso dell’Hawkshill Championship Course. L’ultima volta il Challenge Tour fece tappa in Scozia fu nel 2018, quando David Law vinse il SSE Scottish Hydro Challenge hosted by Macdonald Hotels & Resorts.

Pagina 107 di 291

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca