L’olandese Koen Kouwenaar è in vetta, con 63 (-8) colpi, nel Molinetto Alps Open - seconda tappa dell’Italian Pro Tour 2022 (il circuito di gare nazionali e internazionali della FIG) e settima gara stagionale dell’Alps Tour - in svolgimento sul percorso del Molinetto Country Club (par 71) a Cernusco sul Naviglio (Milano). Kouwenaar, 24enne professionista dal 2020, ha completato 18 buche “bogey free” con 8 birdie, confermando un ottimo feeling con l’Italia, dove si è già messo in evidenza lo scorso aprile nell’Abruzzo Alps Open, torneo che lo ha visto classificarsi al secondo posto dopo un altro avvio sprint da leader solitario al termine del primo round. Ottima partenza anche del reatino Stefano Pitoni, secondo con 64 (-7) in compagnia del finlandese Eemil Alajarvi e dello spagnolo Jacobo Pastor. Per Pitoni uno scorecard con 6 birdie, un eagle e un bogey. In scia delle prime posizioni anche Davide Buchi, nel gruppo in quinta posizione con 65 (-6). In evidenza pure gli amateur, con Mattia Comotti e il francese Martin Couvra in nona posizione, con 66 (-5), al pari, tra gli altri, del portoghese Tomas Guimaraes Bessa, secondo nella “money list” dell’Alps Tour, graduatoria guidata da Stefano Mazzoli, che ha concluso il primo giro del Molinetto Alps Open al 35° posto con 68 (-3).
Stefano Pitoni, il miglior azzurro- “Il primo giro è andato benissimo: precisione dal tee ed efficacia nei secondi colpi sono stati gli elementi chiave della giornata. Su questo campo è fondamentale sfruttare le occasioni nelle buche par 5. Spero di ripetermi su questi ritmi nei prossimi round per puntare al quarto successo in carriera sull’Alps Tour dopo il tris del 2016”.
Davide Buchi, primo anno da pro- “Sono molto soddisfatto del mio primo round. Grazie a dei buoni tee shot, sono rimasto sempre nel fairway, creando le condizioni per puttare per il birdie. Spero di proseguire su questi livelli, ma non so fare una previsione su quale score servirà per vincere. È il mio primo anno da professionista e dopo un avvio difficile punto a consolidarmi sul circuito, trovando continuità di rendimento”.
La formula di gara – Il Molinetto Alps Open 2022 si disputa sulla distanza di 54 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in gara i migliori 40 classificati e i pari merito al 40/o posto. Il montepremi è di 40.000 euro.
Il percorso – Il Molinetto Country Club, che nel 2022 festeggia 40 anni di storia, ospita per la prima volta una gara dell’Alps Tour. Circolo che unisce tradizione e modernità, a pochi chilometri di distanza dal centro di Milano, vanta 18 buche create su circa 50 ettari di spazio, tra piante, alberi, laghi e stretti fairway. Nel 1985 il Molinetto Country Club è stato il teatro di gara del 42° Open d’Italia.
I Partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront.
Il Wells Fargo Championship torna nelle mani di Max Homa che a Potomac nel Maryland con un totale di 272 (67 66 71 68, -8) colpi, ha vinto nuovamente il torneo tre anni dopo la prima volta. Negli Stati Uniti il californiano ha festeggiato il quarto titolo in carriera sul PGA Tour (in 141 apparizioni), superando i connazionali Keegan Bradley (leader al termine del terzo round) e Cameron Young, secondi con 274 (-6) al fianco dell’inglese Matthew Fitzpatrick. Quinto posto con 276 (-4) per il nordirlandese Rory McIlroy (che difendeva il titolo e che con tre affermazioni vanta il record di successi nella competizione).
Sul percorso del TPC Potomac at Avenel Farm (par 70), è invece uscito al taglio – con uno score di 142 (69 73, +2) - Francesco Molinari. Il torinese cercherà il riscatto immediato all’AT&T Byron Nelson, in programma dal 5 all’8 maggio a McKinney, in Texas. L’evento precede il PGA Championship, secondo major maschile del 2022.
Negli Usa, Homa - 31enne di Burbank, California – ha chiuso il quarto round in 68 (-2) colpi, realizzando cinque birdie, con tre bogey. Secondo al termine del “moving day”, il successo gli ha fruttato 1.620.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 9.000.000. E gli ha permesso di balzare dalla 38ª alla 29ª posizione del ranking mondiale e dalla 20ª alla sesta nella FedEx Cup. Non solo: con questo exploit, Homa è diventato il secondo giocatore con più titoli nella storia del torneo, alle spalle solo di McIlroy.
TERZO GIRO - A volte ritornano, come Keegan Bradley da tempo in ombra e ora leader del Wells Fargo Championship con 202 (70 65 67, -8) colpi dopo un 67 (-3, cinque birdie, tre bogey), e a volte risalgono, come il nordirlandese Rory McIlroy da 50° a sesto con 208 (-2), autore di un 68 (-2, quattro birdie, due bogey), ma forse un po’ lontano numericamente dalla vetta per recuperare, anche se ha tanta classe da poter recuperare sei colpi di disavanzo.
Nel torneo del PGA Tour, che si sta svolgendo sul percorso TPC Potomac at Avenel Farm (par 70), a Potomac nel Maryland, Bradley, 35enne di Woodstok (Vermont) con quattro titoli nel circuito comprensivi di un major (PGA Championship, 2018) e di un WGC, ma a secco del 2018, può provare a vincere contando su due colpi di vantaggio su Max Homa (204, -6) e quattro nei riguardi di James Hahn e dell’indiano Anirban Lahiri, terzi con 206 (-4). In quinta posizione con 207 (-3) l’inglese Matt Fitzpatrick, mentre hanno lo score di McIlroy anche Denny McCarthy, Luke List, Brian Harman, Matthew Wolff, Chad Ramey e Cameron Young.
Ha ceduto di schianto, ma non è nuovo a queste disavventure, l’australiano Jason Day, da leader a 13° con 209 (-1) dopo un rovinoso 79 (+9) ed è sceso dal 18° al 31° posto con 212 (+2) lo spagnolo Sergio Garcia, che ormai sembra proiettato a un futuro nella Superlega araba, che rischia di divenire un cimitero degli elefanti vista la quantità di ultra quarantenni che vi stanno aderendo. Con tutti quei solfdi in palio è difficile non comprendere chi cerca strade migliori per percorrere il viale del tramonto. E’ uscito al taglio, per la terza volta di fila, Francesco Molinari, 79° con 142 (69 73, +2) colpi, due oltre il limite di qualifica. Il montepremi è di 9 milioni di dollari dei quali 1.620.000 dollari andranno al vincitore.
SECONDO GIRO - Continua il momento no di Francesco Molinari che a Potomac, nel Maryland, è stato eliminato dal Wells Fargo Championship. Il torinese, 79° con 142 (69 73, +2) colpi, due oltre il limite di qualifica, è uscito di scena dal torneo del PGA Tour dove è sempre in testa, a metà gara e con uno score di 130 (63 67, -10), l'australiano Jason Day.
Sul percorso del TPC Potomac at Avenel Farm (par 70), Chicco Molinari ha realizzato un parziale di 73 (+3), con un solo birdie e quattro bogey. Dopo la prima parte di giro senza errori, il piemontese ha perso ritmo. Ancora una eliminazione, dopo quelle al Valspar Championship e al The Masters, per il piemontese, sempre più assente in campo- Difficile dire se ci siano problemi fisici, di tenuta nervosa o anche derivati dall’età.
Negli Stati Uniti, a guidare il leaderboard c'è appunto Day che il Wells Fargo Championship lo ha già vinto nel 2018. L'australiano - con un giro in 67 (-3) colpi, caratterizzato da cinque birdie e da due bogey - precede in classifica l'americano Max Homa (altro past winner della competizione, sua nel 2019), secondo con 133 (-7). In terza posizione con 134 (-6) ecco poi altri quattro statunitensi: Luke List, James Hahn (campione nel 2016), Kurt Kitayama e Denny McCarthy. Top 10 e decima posizione con 136 (-4), tra gli altri, per gli inglesi Tyrrell Hatton e Matthew Fitzpatrick, oltre che per il naturalizzato slovacco Rory Sabbatini (medaglia d'argento ai Giochi di Tokyo), sudafricano di nascita.
Tra i big, è invece 18° con 138 (-2) lo spagnolo Sergio Garcia, in polemica con il PGA Tour e pronto a sposare il progetto della Superlega araba, che sembra quasi un Champions Tour anticipato a quarant’anni, viste le numerose adesioni di giocatori appunto tra i 40 e i 50 anni.
Grandi difficoltà per Rory McIlroy. Il nordirlandese (campione uscente e tre volte dominatore del Wells Fargo) è scivolato dalla 17ª alla 50ª posizione con 140 (par). Il montepremi è di 9 milioni di dollari dei quali 1.620.000 dollari andranno al vincitore.
PRIMO GIRO - A Potomac (Usa), nel Maryland, Francesco Molinari ha chiuso il primo giro del Wells Fargo Championship al 60° posto con uno score di 69 (-1) colpi. Sul percorso del TPC Potomac at Avenel Farm (par 70), il torinese (partito dalla buca 10) nelle prime cinque giocate ha trovato poca regolarità realizzando un birdie, un bogey e un doppio bogey. Poi, il vincitore dell'Open Championship 2018, ha cambiato marcia trovando altri tre birdie (senza più perdere colpi), di cui uno alla 9 (l'ultima del suo round).
Nel torneo del PGA Tour, in testa alla classifica c'è, con un parziale di 63 (-7), Jason Day. Già campione del Wells Fargo nel 2018, ha firmato otto birdie a fronte di un bogey. L'australiano è tallonato dall'americano Joel Dahmen, secondo con 64 (-6).
Assembramento al terzo posto (65, -5), condiviso dagli statunitensi Matthew Wolff e Danny McCarthy, dagli inglesi Aaron Rai e Callum Tarren, oltre che dal francese Paul Barjon.
Per quel che riguarda gli altri big, occupano invece la 17ª posizione, tra gli altri, con uno score di 67 (-3), il nordirlandese Rory McIlroy (campione in carica, ha conquistato già tre volte il Wells Fargo Championship), lo spagnolo Sergio Garcia e l'americano Max Homa (ha fatto suo il torneo nel 2019). Sostanzioso il montepremi di 9 milioni di dollari con prima moneta di 1.620.000 dollari.
LA VIGILIA - Francesco Molinari sarà tra i protagonisti più attesi del Wells Fargo Championship, torneo del PGA Tour in programma dal 5 all’8 maggio a Potomac, nel Maryland (Stati Uniti), sul percorso del TPC Potomac at Avenel Farm, dove il torinese nel 2018 vinse il Quicken Loans National con uno score di 259 (-21), staccando di otto colpi l’americano Ryan Armour e di dieci Tiger Woods.
Un mese dopo l’ultima volta (uscita al taglio al The Masters), il piemontese rientrerà in gara e giocherà i primi due round al fianco dello statunitense Webb Simpson e di Rory McIlroy. Campione in carica, il nordirlandese ha vinto già tre volte il Wells Fargo Championship (2010, 2015 e 2021) che quest’anno ha cambiato sede di gara (abitualmente l’evento si giocava al Quail Hollow Club di Charlotte, che nel settembre del 2022 ospiterà però la Presidents Cup). Unico giocatore nella Top 10 mondiale, McIlroy inseguirà il poker di successi nella competizione che avrà un montepremi di 9.000.000 di dollari. Ancora una grande sfida tra Chicco Molinari e McIlroy. Che ricorda quelle del 2018 quando l’azzurro superò il numero 7 del world ranking prima al BMW PGA Championship (evento di punta del DP World Tour) e poi al The Open.
Tra i favoriti della vigilia ecco poi il messicano Abraham Ancer (runner up nel 2021), lo spagnolo Sergio Garcia, il canadese Corey Conners, gli australiani Jason Day (campione nel 2018) e Marc Leishman, l’inglese Tyrrell Hatton, gli americani Patrick Reed, Gary Woodland, Matthew Wolff e Max Homa (vincitore nel 2019).
Diretta su GOLFTV e su Eurosport 2 – Il Wells Fargo Championship verrà trasmesso in diretta su GOLFTV e su Eurosport 2 ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 5 maggio e venerdì 6, dalle ore 20 alle 24; sabato 7 e domenica 8, dalle ore 19 alle 24. Commento di Isabella Calogero e di Federico Colombo
TERZO GIRO - Ha realizzato con 63 (-9, nove birdie) il nuovo record del percorso del Jarama-RACE Golf Club (par 72) a Madrid in Spagna, e con il totale di 199 (69 67 63, -17) colpi l’iberica Ana Pelaez ha preso il comando nel Comunidad De Madrid Ladies Open (Ladies European Tour). La 24enne di Malaga, professionista dal 2021, alla settima gara sul circuito dove ha ottenuto quale miglior risultato un terzo posto nel 2020 (Open de España, quando era ancora dilettante, si è procurata l’occasione di conquistare il primo titolo potendo contare per il giro finale su tre colpi di vantaggio nei riguardi della francese Aghate Sauzon (202, -14).
Possono competere per il successo anche la dilettante spagnola Cayetana Fernandez, terza con 203 (-13), la svedese Linn Grant, quarta con 204 (-12), e ha qualche chance anche la statunitense Gabriella Then, quinta con 205 (-11). E’ uscita al taglio Lucrezia Colombotto Rosso, 65ª con 145 (72 73, +1) e out per un colpo. Il montepremi è di 300.000 euro.
SECONDO GIRO - Lucrezia Colombotto Rosso, da 43ª a 65ª con 145 (72 73, +1) dopo un 73 (+1), è uscita al taglio per un colpo di troppo nel Comunidad De Madrid Ladies Open (Ladies European Tour) sul percorso del Jarama-RACE Golf Club (par 72) a Madrid in Spagna.
Si è portata in vetta con 134 (68 66, -10) la finlandese Tiia Koivisto che precede di misura la svedese Linn Grant e la dilettante spagnola Cayetana Fernandez (135, -9). In quarta posizione con 136 (-8) l’altra iberica Ana Pelaez e in quinta con 137 (-7) ancora una spagnola, Carmen Alonso, insieme alla francese Agathe Sauzon e alla slovena Pia Babnik. Il montepremi è di 300.000 euro.
PRIMO GIRO - Lucrezia Colombotto Rosso è al 43° posto con 72 (par) colpi nel Comunidad De Madrid Ladies Open, torneo del Ladies European Tour che si sta svolgendo sul percorso del Jarama-RACE Golf Club (par 72) a Madrid in Spagna.
Al comando un terzetto con 67 (-5) formato dalla francese Agathe Sauzon e dalle svedesi Jessica Karlsson e Maja Stark, quest’ultima vincitrice del precedente Women’s NSW Open e leader dell’ordine di merito. Al quarto posto con 68 (-4) le spagnole Carmen Alonso e Cayetana Fernandez (amateur), la danese Linette Littau Durr Holmslykke e la finlandese Tiia Koivisto.
Lucrezia Colombotto Rosso ha segnato tre birdie e tre bogey. Il montepremi è di 300.000 euro.
LA VIGILIA - Dal 5 all’8 maggio il Ladies European Tour (LET) sarà di scena in Spagna, a Madrid, per il Comunidad De Madrid Ladies Open. Nona tappa della stagione, sarà il primo appuntamento del 2022 che si giocherà sul suolo europeo. E sul percorso del Jarama-RACE Golf Club ci sarà anche una proette italiana: Lucrezia Colombotto Rosso.
Grande opportunità per la torinese che quest’anno s’è già messa in bella mostra vincendo in Francia il Terre Blanche Ladies Open, appuntamento del LET Access (il secondo circuito europeo femminile).
La piemontese a Madrid affronterà avversarie di livello quali, su tutte, la svedese Maja Stark. Leader dell’ordine di merito del LET, è reduce dall’exploit in Australia al Women’s NSW Open. E la scandinava sarà anche tra le stelle, dal 2 al 4 maggio al Golf Club Margara di Fubine Monferrato (Alessandria), della 26ª edizione del Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte. Da Carmen Alonso a Nuria Iturrioz, da Marta Sanz Barrio ad Ana Pelaez. Le iberiche inseguono la gloria in casa.
In un finale pazzesco il danese Thorbjon Olesen ha fatto suo con 278 (66 70 69 73, -10) colpi il British Masters, torneo del DP World Tour disputato sul percorso del The Belfry (par 72) a Sutton Coldfield in Inghilterra. Ha battuto di misura lo svedese Sebastian Soderberg, secondo con 279 (-9) mentre hanno occupato con 280 (-8) la terza piazza gli scozzesi Connor Syme e Richie Ramsay e il sudafricano Justin Walters. In sesta con 281 (-7) lo statunitense Chase Hanna e il tedesco Hurly Long.
Si è classificato al 36° posto con 286 (68 74 72 72, -2) Edoardo Molinari, autore nel giro finale di un 72 (par, due birdie, due bogey) unico italiano che sia riuscito a superare il taglio in una spedizione azzurra piuttosto deludente.
Un successo di Olesen sembrava quasi scontato avendo tre colpi di margine dopo il terzo turno e invece il 32enne di Fureso si è complicato la vita con quindici buche in cui ha fatto di tutto per perdere, buttando alle ortiche il vantaggio con cinque bogey contro la miseria di un birdie. Probabili effetti di quattro anni con l’incubo di una pesante denuncia penale, per sua fortuna poi svanita, e anche con una pausa perché allontanato dal circuito proprio a causa della denuncia e poi per la faticosa ripresa che ha portato anche alla disabitudine a vincere. All’improvviso, però, quello che stava divenendo un incubo si è trasformato nella la storia che il danese aspettava. Un eagle alla buca 17 e un birdie alla 18 lo hanno ricollocato in vetta alla classifica quando Soderberg, da tempo leader in club house, pensava di averla fatta franca. E i suoi titoli sono diventati sei, compreso un Open d’Italia e un Sicilian Open, e con un’altra vittoria sul Challenge Tour a inizio carriera. E ancora un assegno di 369.213 euro su un montepremi circa 2,200,000 euro (1.850.000 sterline il montepremi ufficiale).
Dopo 36 buche sono usciti al taglio, caduto a 144 (par), Francesco Laporta (69 76) che era decimo dopo il primo round, e Lorenzo Gagli (72 73), 69.i con 145 (+1), Guido Migliozzi (secondo nel 2021), 85° con 146 (72 74, +2), Renato Paratore (vincitore del British Masters nel 2020), 137° con 151 (76 75, +7), Nino Bertasio (74 78) e Andrea Pavan (78 74), 141.i con 152 (+8).
TERZO GIRO - Quattro anni dopo la sua quinta e ultima vittoria in carriera (arrivata all'Open d'Italia 2018), il danese Thorbjorn Olesen si prepara a tornare al successo sul DP World Tour. In Inghilterra, il 32enne di Fureso con un parziale di 69 (-3) su un totale di 205 (66 70 69, -11), è tornato in testa al British Masters (dove aveva già chiuso le 18 buche di apertura al comando) e, al termine del "moving day", vanta tre colpi di vantaggio sul tedesco Hurly Long (leader a metà gara) e sull'inglese Marcus Armitage, entrambi secondi con 208 (-8).
A Sutton Coldfield, sul percorso del The Belfry (par 72), che ha ospitato quattro volte la Ryder Cup, è scivolato invece dalla 27ª alla 30ª posizione con 214 (68 74 72, -2) il torinese Edoardo Molinari. Unico azzurro ad aver superato il taglio, nel terzo round ha realizzato quattro birdie, con due bogey e un doppio bogey (alla 18, l'ultima di giornata).
Due eagle, altrettanti bogey e un birdie per Olesen, che punta a mettersi alle spalle anni di difficoltà. Nel dicembre 2021, il danese - accusato di violenza sessuale nei confronti di una donna su un volo da Nashville a Londra - è stato dichiarato non colpevole dall'Aldersgate House Nightingale Court. E ora Olesen, che nel 2018 ha vinto con il team Europe la Ryder Cup a Parigi, salvo poi perdere praticamente tutti i suoi sponsor, vuole il successo del riscatto proprio in Inghilterra. Dove corrono per il titolo, oltre a lui, Long e Armitage, anche lo scozzese Richie Ramsay, il sudafricano Justin Walters, il paraguaiano Fabrizio Zanotti, l'americano Chase Hanna e lo scozzese Richie Ramsay, tutti quarti con 209 (-7).. Il montepremi è di 1.850.000 sterline (circa 2,200,000 euro).
SECONDO GIRO - Delusione azzurri in Inghilterra. Al British Masters, supera il taglio solo il torinese Edoardo Molinari che, a Sutton Coldfield, scivola però dalla sesta alla 27ª posizione con uno score di 142 (68 74, -2) colpi.
Sul percorso del The Belfry (par 72), che ha ospitato quattro volte la Ryder Cup, il nuovo leader con un totale di 135 (67 68, -9) è Hurly Long. A metà gara, nel torneo del DP World Tour, il tedesco precede in classifica lo scozzese Richie Ramsay, lo svedese Marcus Kinhult e il danese Thorbjorn Olesen (in testa dopo le 18 buche di apertura), tutti secondi con 136 (-8). Mentre in quinta posizione, con 137 (-7), ecco Rasmus Hojgaard, tra i golfisti più promettenti del circuito.
Gara da dimenticare per gli altri azzurri. Francesco Laporta (che era decimo dopo il primo round), 69° con 145 (+1), è uscito al taglio così come il fiorentino Lorenzo Gagli (stesso score del pugliese per lui). Fuori anche il vicentino Guido Migliozzi (secondo nel 2021), 85° con 146 (+2), il romano Renato Paratore (vincitore del British Masters nel 2020), 137° con 151 (+7). E ancora: Nino Bertasio e Andrea Pavan, entrambi 141.i (152, +8).
Grande prova invece per il tedesco Long. Partito dalla buca 10, dopo le prime 9 buche (chiuse tutte in par), ha realizzato cinque birdie (di cui quattro consecutivi), con un bogey. Quattro birdie, due bogey e altrettanti doppi bogey per Edo Molinari (per lui parziale di 74, +2), convincente nella prima parte di gara e deludente nella seconda. Il montepremi è di 1.850.000 sterline (circa 2,200,000 euro).
PRIMO GIRO - In Inghilterra un buon inizio, con un finale di primo round rovinato però da qualche errore di troppo, per gli azzurri Edoardo Molinari (68, -4) e Francesco Laporta (69, -3), rispettivamente al 6/o e al 10/o posto del Betfred British Masters, torneo del DP World Tour. A Sutton Coldfield, sul percorso del The Belfry (par 72), che ha ospitato quattro volte la Ryder Cup, il torinese Edoardo Molinari ha realizzato un eagle (alla buca 17, par 5) e quattro birdie, con due bogey (di cui uno alla 18, l'ultima di giornata).
Mentre il pugliese Laporta, partito dalla 10, ha siglato sette birdie, con due bogey e un doppio bogey (alla 8). In testa alla classifica, con uno score di 66 (-6), ecco il danese Thorbjorn Olesen (ha vinto l'Open d'Italia nel 2018) e il neozelandese Ryan Fox. Mentre in 3/a posizione con 67 (-5) ci sono invece il tedesco Hurly Long, il cinese Ashun Wu e lo scozzese Richie Ramsay. Sesti, con Edo Molinari, i sudafricani Brandon Stone e Justin Walters, oltre al danese Rasmus Hojgaard.
Indietro gli altri azzurri. Il vicentino Guido Migliozzi (secondo nel 2021) è 50/o con 72 (par) al fianco del fiorentino Lorenzo Gagli. Il bresciano Nino Bertasio è 95/o con 74 (+2).
Deludono i due romani. Renato Paratore (vincitore del British Open nel 2020) è 131/o con 76 (+4) e rischia l'eliminazione al taglio come Andrea Pavan, solo 145/o con 78 (+6). Falsa partenza pure per l'inglese Richard Bland. Campione uscente, è 76/o con 73 (+1).
LA VIGILIA - Il DP World Tour dalla Spagna si sposta in Inghilterra. Al The Belfry Hotel & Resort (che ha ospitato quattro volte la Ryder Cup) di Sutton Coldfield, dal 5 all’8 maggio saranno sette gli italiani in gara al Betfred British Masters hosted by Danny Willett, in un evento dalla tradizione favorevole per gli azzurri. Con Renato Paratore (che nel 2020 riuscì a imporsi 44 anni dopo Baldovino Dassù, il quale fece sua la competizione nel 1976) ci sarà anche Guido Migliozzi, secondo nel 2021 dopo essere stato battuto al play-off dall’inglese Richard Bland. Non solo. Con il romano e il vicentino ci saranno inoltre Edoardo Molinari e Lorenzo Gagli (entrambi reduci da una Top 10 al Catalunya Championship, con il torinese sesto e il fiorentino nono). E ancora: Francesco Laporta, Nino Bertasio e Andrea Pavan.
Ambasciatore del torneo, per il secondo anno consecutivo, sarà Willett (Masters Champion nel 2016). Gli inglesi puntano in alto davanti al proprio pubblico. Con Willett e Bland (che difenderà il titolo) c’è attesa per Lee Westwood, Eddie Pepperell – tra i past winner della manifestazione – e Sam Horsfield. I riflettori saranno puntati inoltre sugli scozzesi Robert MacIntyre, Craig Howie, David Drysdale, Stephen Gallacher e Connor Syme, sui sudafricani George Coetzee, Dean Burmester, Justin Harding, Daniel Van Tonder e Hennie Du Plessis. Senza dimenticare gli spagnoli Rafa Cabrera Bello, Adri Arnaus (reduce dall’exploit al Catalunya Championship), Nacho Elvira e Adrian Otaegui, i cinesi Ashun Wu e Haotong Li, il francese Victor Perez e i gemelli danesi Hojgaard, Rasmus e Nicolai (che nel 2021 ha vinto il DS Automobiles 78° Open d’Italia). Il montepremi è di 1.850.000 sterline (circa 2,200,000 euro).
Il torneo su GOLFTV e w su Eurosport 2 – Il British Masters sarà trasmesso in diretta su GOLFTV e su Eurosport 2 ai seguenti orari. giovedì 5 maggio e venerdì 6, su GOLFTV dalle ore 14,30 alle ore 19,30; su Eurosport 2, dalle ore 15,30 alle ore 19,30; sabato 7 e domenica 8 dalle ore 14 alle ore 18,30 sia su GOLFTV che su Eurosport 2. Commento di Nicola Pomponi e di Silvio Grappasonni
L’attesa è finita. A Cernusco sul Naviglio (Milano) è tutto pronto per il Molinetto Alps Open (4-6 maggio), seconda tappa dell’Italian Pro Tour 2022, il circuito di gare nazionali e internazionali della FIG. Sul percorso del Molinetto Country Club, che nel 1985 ospitò l’Open d’Italia, ad aprire lo spettacolo è stata la Pro-Am vinta dal team guidato da Federico Maccario. Che sarà uno dei protagonisti più attesi del torneo - inserito anche nel calendario dell’Alps Tour - insieme, tra gli altri, a Stefano Mazzoli, leader dell’ordine di merito del terzo circuito europeo maschile e già vincitore quest’anno dell’Ein Bay Open in Egitto. Nel field anche altri quattro dei sei vincitori di una gara dell’Alps Tour 2022: lo spagnolo Manuel Morugan (campione al Miglianico Golf & Country Club dell’Abruzzo Alps Open, gara d’apertura dell’Italian Pro Tour 2022), il francese Adrien Pendaries e lo svizzero Mathias Eggenberger, a segno rispettivamente nella prima e nella seconda gara delle Winter Series dell’Alps Tour (che sono andate in scena al Terre dei Consoli Golf Club di Monterosi e al Golf Nazionale di Sutri). E ancora; il portoghese Tomas Guimaraes Bessa (suo il New Giza Open), secondo nella “money list” dell’Alps Tour. Tra gli azzurri puntano in alto anche Gregorio De Leo e Filippo Bergamaschi.
Pro-Am, Maccario guida il suo team al successo in Lombardia – Con un totale di “-42”, è stata la squadra del “pro” Federico Maccario, con Riccardo Spitale, Andrea Moreno e Beatrice Santanero, a conquistare la Pro-Am del Molinetto Alps Open. La compagine guidata dal 27enne azzurro ha superato quella dello spagnolo Manuel Morugan, con Andrea Denti, Carlo Federico Gnecchi e Carlo Pilenga, che s’è classificata seconda con “-41”. In terza posizione, con “-37”, il team del francese Franck Medale, con Marco De Gaetano, Donatella Buizza e Alberto Molteni. Quarta piazza con “-36” per Alessandro Tadini, con Roberto Curà, Riccardo Colombini e Manuela Russo Ghidini. Stesso punteggio pure per il team del transalpino Xavier Poncelet, con Daniele Vasconi, Alan Clusaz e Marco Visioli, quinto in virtù di uno score peggiore nelle ultime nove buche giocate.
La formula di gara – Il Molinetto Alps Open 2022 si disputerà sulla distanza di 54 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in gara i migliori 40 classificati e i pari merito al 40/o posto. Il montepremi è di 40.000 euro.
Il percorso – Per la prima volta il Molinetto Country Club, che nel 2022 festeggia 40 anni di storia, ospiterà una gara dell’Alps Tour. Circolo che unisce tradizione e modernità, a pochi chilometri di distanza dal centro di Milano, vanta 18 buche create su circa 50 ettari di spazio, tra piante, alberi, laghi e stretti fairway. Nel 1985 il Molinetto Country Club ha ospitato appunto il 42° Open d’Italia.
I Partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront.
È la Regione europea dello sport 2022 e, per il secondo anno consecutivo, il Piemonte sarà anche la casa del Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte. La cui 26esima edizione, inserita nel calendario del Ladies European Tour, il più importante circuito europeo femminile, si giocherà da giovedì 2 a sabato 4 giugno (con Pro-Am in programma mercoledì 1 giugno) al Golf Club Margara di Fubine Monferrato (Alessandria). Lì dove nel 2021 la competizione festeggiò un quarto di secolo (ritornando protagonista sette anni dopo l’ultima volta), le regine del golf continentale si contenderanno un montepremi di 200.000 euro. Uno show per tutti, dall’ingresso libero e gratuito (la competizione lo scorso anno andò in scena, causa Covid-19, a porte chiuse), in accordo con l’official advisor Infront. E che vedrà in gara anche 10 azzurre (contro le nove di 12 mesi fa), di cui quattro amateur. A difendere il titolo sarà invece la francese Lucie Malchirand.
Ecco il Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte, con 10 azzurre – Sarà un field di assoluto livello quello del Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte che vedrà in campo anche dieci azzurre. Da Giulia Molinaro (che gioca sul LPGA Tour, nel 2021 s’è classificata terza in un Major al KPMG Women’s PGA Championship) a Virginia Elena Carta che un anno fa, proprio in questo torneo, ha fatto il debutto da professionista. Da Roberta Liti (settima e miglior italiana lo scorso anno) alla torinese Lucrezia Colombotto Rosso (che quest’anno al debutto nel 2022 ha vinto il Terre Blanche Ladies Open, sul LET Access e ha rappresentato, insieme alla Molinaro, l’Italia ai Giochi di Tokyo), da Erika De Martini a Martina Flori. Proette ma non solo. Perché al Golf Club Margara ci saranno pure quattro amateur: Benedetta Moresco (reduce dal brillante quarto posto all’Augusta National Women’s Amateur, il Masters femminile), Carolina Melgrati (tra le sorprese del Ladies Italian Open nel 2021, quando si classificò decima), Francesca Fiorellini (talento in erba che quest’anno ha già conquistato il Portuguese International Ladies Amateur ed è stata tra le artefici del trionfo europeo alla PING Junior Solheim Cup e del team dell’Europa Continentale al Junior Vagliano Trophy nel 2021) e Alessandra Fanali (in California s’è imposta recentemente nel Silverado Showdown, gara di College Usa). Con le azzurre che inseguiranno l’impresa: nelle 25 edizioni finora giocatesi, nessuna italiana è riuscita infatti a imporsi in questo torneo. Quattro invece i secondi posti firmati da Silvia Cavalleri (2000 e 2002), Veronica Zorzi (2005) e Giulia Sergas (2011).
Difenderà il titolo la francese Malchirand. Tra i primi nomi, anche la svedese Stark e la norvegese Skarpnord – Dopo il successo (da amateur che la portò poi a passare subito al professionismo) dello scorso anno, la giovane 19enne francese Lucie Malchirand al Golf Club Margara proverà a diventare la prima giocatrice, da Laura Davies (1987-1988), a realizzare il back-to-back. Ha già confermato la sua presenza in campo – nella Regione che ha dato i natali ai fratelli Molinari, Edoardo e Francesco – anche la norvegese Marianne Skarpnord (lo scorso anno ha conquistato l’Aramco Team Series London e vanta cinque affermazioni sul LET), regina del Ladies Italian Open nel 2009 (quando superò la Davies che vanta il primato di quattro exploit nella competizione) al Golf Club Le Rovedine di Milano.
Nel field spicca poi la presenza della svedese Maja Stark. Professionista dal 2021, la 22enne di Abbekås vanta già tre titoli sul LET grazie alle affermazioni al Creekhouse Ladies Open, all’Estrella Damm Ladies Open e al Women’s NSW Open, conquistato la scorsa settimana in Australia (nel suo palmarès anche un successo sul LET Access, nel 2021 al PGA Championship by Trelleborgs Kommun). Attualmente in testa all’ordine di merito del LET (“Race to Costa del sol”), sarà quindi tra le star del Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte.
Formula di gioco e montepremi. L’ingresso sarà gratuito – Saranno 126 le concorrenti che, al Golf Club Margara, si contenderanno un montepremi complessivo di 200.000 euro. L’evento si disputerà sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara le prime 60 classificate e le pari merito al 60° posto. E l’ingresso sarà gratuito.
Il Golf Club Margara ospiterà per la seconda volta l’Open d’Italia femminile – Un’eccellenza golfistica immersa nella natura tra colline, vigneti e le Alpi sullo sfondo. In Monferrato, patrimonio mondiale dell’umanità, sorge il Golf Club Margara, costruito nel 1970 e ultimato nel 1972. Due i campi di gara, entrambi di 18 buche. Il primo, “Percorso Glauco Lolli Ghetti” – in memoria del fondatore Glauco Lolli Ghetti, che fu un armatore e dirigente sportivo italiano, nominato Cavaliere del Lavoro nel 1973 -, è circondato da alberi ad alto fusto e permette di giocare tra querce, salici e aceri lungo i larghi fairway che si sviluppano tra le colline del Monferrato. Il secondo, “La Guazzetta”, presenta un’architettura più moderna e alterna buche più tecniche. Il Golf Club Margara è già stato il teatro di gara di ben 22 edizioni del Challenge Tour e quest’anno ospiterà per il secondo anno consecutivo il Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte.
Gli Sponsor e i Partner – Il Ladies Italian Open ha il supporto di Regione Piemonte (Presenting Partner Istituzionale); DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); La Molisana (Official Sponsor); Kappa (Technical Supplier), Acqua San Benedetto (Official Supplier), Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Susan G. Komen Italia (Charity Partner). Official advisor: Infront.
Komen Italia Charity Partner dell’evento – Golf e prevenzione, un binomio sempre più solido che in occasione del Ladies Italian Open presented by Regione Piemonte vedrà l’Associazione Susan G.Komen Italia scendere in campo come Charity Partner dell’evento per la raccolta fondi a favore della lotta ai tumori del seno.
Una partnership, quella tra FIG e Susan G. Komen Italia, che ha già dato avvio a una campagna di sensibilizzazione nell’ambito del Progetto “Golf è Donna”, iniziativa che coinvolge 66 circoli “Punti Rosa” per la crescita del movimento femminile e la promozione del progetto Golf for the Cure. La FIG ha affiancato Susan G. Komen Italia anche nelle ultime edizioni della “Race for the Cure”, con postazioni di prova dello swing all’interno del Villaggio della Salute allestito al Circo Massimo.
L’Italian Pro Tour torna protagonista con il Molinetto Alps Open, seconda tappa 2022 del circuito di gare nazionali e internazionali della FIG, in programma dal 4 al 6 maggio (con Pro-Am in programma martedì 3 maggio) a Cernusco sul Naviglio (Milano) e sul percorso del Molinetto Country Club. Dove saranno in gara 144 concorrenti, provenienti da 16 differenti nazioni, che si contenderanno il titolo e un montepremi di 40.000 euro, di cui 5.800 andranno al vincitore. Inserita anche nel calendario dell’Alps Tour (il terzo circuito europeo maschile), la competizione vedrà gli azzurri tra i sicuri protagonisti.
Mazzoli guida gli azzurri in Lombardia - Da Stefano Mazzoli, numero 1 dell’ordine di merito dell’Alps Tour e vincitore nel 2022 dell’Ein Bay Open in Egitto, a Gregorio De Leo, da Enrico Di Nitto a Federico Maccario. Sono solo alcuni dei giocatori italiani più attesi dell’evento. Dove punteranno in alto, tra gli altri, anche Edoardo Raffaele Lipparelli (numero 1 dell’Alps Tour nel 2019), Luca Cianchetti, Filippo Bergamaschi, Andrea Saracino e gli emergenti Andrea Romano, Riccardo Bregoli e Jacopo Albertoni.
Dai veterani – Alessandro Tadini, Gregory Molteni, Andrea Maestroni – ai giovani amateur. Con Massimiliano Campigli, Lucas Nicolas Fallotico, Luca Memeo e Flavio Michetti che proveranno a mettersi in mostra in un field di livello. Su un circuito che rappresenta un trampolino di lancio verso i principali circuiti mondiali. E che, in accordo con l’official advisor della FIG, Infront, favorisce la crescita dei giovani talenti, nel segno del progetto Ryder Cup 2023.
In campo anche cinque dei sei vincitori dell’Alps Tour 2022 e il figlio di Ballesteros – Non solo Mazzoli. In campo, sul percorso del Molinetto Country Club, ci saranno anche altri quattro vincitori dell’Alps Tour 2022: lo spagnolo Manuel Morugan (campione al Miglianico Golf & Country Club dell’Abruzzo Alps Open, gara d’apertura dell’Italian Pro Tour 2022), il francese Adrien Pendaries e lo svizzero Mathias Eggenberger, a segno rispettivamente nella prima e nella seconda gara delle Winter Series dell’Alps Tour (che sono andate in scena al Terre dei Consoli Golf Club di Monterosi e al Golf Nazionale di Sutri). Senza dimenticare il portoghese Tomas Guimaraes Bessa (suo il New Giza Open), secondo nella “money list” dell’Alps Tour. Curiosità: tra i concorrenti stranieri più attesi, oltre al tedesco Dominic Foos (più giovane vincitore nella storia del Challenge Tour, nel 2015 ha conquistato all’età di 17 anni e 347 giorni il Gant Open), c’è inoltre lo spagnolo Javier Ballesteros, figlio del campione indimenticato Severiano che nel 1985, su questo percorso e in occasione della 42esima edizione dell’Open d’Italia, chiuse il torneo (vinto da un altro iberico, Manuel Piñero Sánchez) al quinto posto. Ad anticipare la competizione sarà la Pro-Am, che vedrà affrontarsi 25 team composti tutti da un pro e tre dilettanti.
La formula di gara – Il Molinetto Alps Open 2022 si disputerà sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i migliori 40 classificati e i pari merito al 40/o posto. Il montepremi è di 40.000 euro.
Il percorso – Per la prima volta il Molinetto Country Club, che nel 2022 festeggia 40 anni di storia, ospiterà una gara dell’Alps Tour. Circolo che unisce tradizione e modernità, a pochi chilometri di distanza dal centro di Milano, vanta 18 buche create su circa 50 ettari di spazio, tra piante, alberi, laghi e stretti fairway. Nel 1985 il Molinetto Country Club ha ospitato appunto il 42° Open d’Italia.
I Partner - L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront.
Prima vittoria in carriera sull’Epson Tour (il secondo circuito statunitense femminile) per la statunitense Gabriella Then che, con un totale di 204 (67 70 67, -12) colpi, s’è imposta nel Garden City Charity Classic. Sul percorso del Buffalo Dunes Golf Course (par 72) a Garden City, nel Kansas (Stati Uniti), la 26enne californiana ha superato la concorrenza della connazionale Alexa Pano (passata da poco al professionismo), seconda con 206 (-10) davanti alla cinese Yan Liu, terza con 208 (-8).
Unica azzurra in gara, Roberta Liti s’è classificata 41ª con uno score di 218 (72 73 73, +2) dopo un ultimo round chiuso in 73 (+1), con tre birdie e quattro bogey.
In testa dal secondo giro, la Then nelle ultime 18 buche (parziale di 67, -5) s’è resa protagonista di quattro birdie e un eagle, decisivo, alla buca 16 (che ha preceduto un bogey alla 17), dove ha imbucato un putt da oltre 8 metri. L’exploit le ha fruttato 30.000 dollari a fronte di un montepremi di 200.000.
SECONDO GIRO - Sei passi in avanti di Roberta Liti, da 32ª a 26ª con 145 (72 73, +1) colpi, nel Garden City Charity Classic (Epson Tour) dove ha preso il comando la 26enne statunitense di Whittier Gabriela Then con 137 (67 70, -7).
Sul percorso del Buffalo Dunes Golf Course (par 72) a Garden City nel Kansas. la Then, che a inizio stagione ha preso parte a tre tornei sul Ladies Euopean Tour senza eccellere, ha girato in 70 (-2), con quattro birdie e due bogey, lasciando a un colpo la cinese Yan Liu (138, -6). In terza posizione con 149 (-5) Maddi Caldwell-Young, Alexa Pano e Jillian Hollis, in vetta dopo un round, e in sesta con 141 (-3) la spagnola Teresa Toscano e la paraguaiana Sofia Garcia.
Roberta Liti ha segnato un 73 (+1) con quattro birdie, due bogey e un triplo bogey. Il montepremi è di 200.000 dollari con prima moneta di 30.000 dollari.
PRIMO GIRO - Roberta Liti è al 33° posto con 72 (par, due birdie, due bogey) colpi nel Garden City Charity Classic (Epson Tour), ma la classifica è provvisoria poiché il primo giro è stato sospeso a causa del forte vento.
Sul percorso del Buffalo Dunes Golf Course a Garden City nel Kansas, è al vertice con 66 (-8, un eagle, cinque birdie, un bogey) Jillian Hollis, seguita a un colpo da Gabriella Then (67, -5). E’ in terza posizione Lindy Duncan, fermata sul “meno 4” dopo 15 buche e che ne ha tre a disposizione per salire ancora e sono in quarta con 69 (-3) Becca Huffer, Alexa Pano, Karen Kim e le cinesi Yue Ren, Yan Liu e Xiaomen Yin. Il montepremi è di 200.000 dollari con prima moneta di 30.000.
LA VIGILIA - In Kansas (Stati Uniti d’America) è tutto pronto per il Garden City Charity Classic, torneo dell’Epson Tour che si disputerà dal 29 aprile al 1° maggio sul percorso del Buffalo Dunes Golf Course. Nel field composto da 144 atlete ci sarà anche Roberta Liti. L’azzurra, reduce dal 48/o posto al Copper Rock Championship, è alla ricerca di un risultato di prestigio sul secondo circuito femminile statunitense.
L’evento si giocherà sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara le migliori 60 classificate e le pari merito al 60/o posto. Il montepremi è di 200.000 dollari con prima moneta di 30.000.
Tra le protagoniste più attese, che proveranno a succedere nell’albo d’oro a Lilia Vu (vincitrice nel 2021), ci saranno sei delle migliori dieci atlete della “Race for the Card”, l’ordine di merito del circuito: la sudcoreana Kum-Kang Park, numero uno della ‘money list’, Dottie Ardina (quarta e vincitrice la scorsa settimana al Copper Rock Championship), la statunitense Lucy Li (quinta), la tedesca Sophie Hausmann (sesta), l’israeliana Laetitia Beck (ottava e runner-up nell’ultimo evento targato Epson Tour insieme alla spagnola Marta Sanz Barrio) e la francese Emma Broze (decima).
Vittoria annunciata della svedese Maja Stark (273 - 68 69 66 70, -15), che ha letteralmente dominato con una corsa di testa nel Women’s NSW Open, torneo che il Ladies European Tour ha organizzato insieme al WPGA Tour of Australasia sul percorso del Coolangatta & Tweed Heads Golf Club (par 72) nella località residenziale di Tweed Heads nel Nuovo Galles del Sud in Australia.
Bella prestazione di Virginia Elena Carta, che si è classificata 12ª con 284 (73 71 70 70, -4), dopo aver iniziato al 26° posto ed essere passata per il 23° e per il 15°. Ha concluso con un 70 (-2) con quattro birdie e due bogey.
Maja Stark, 22enne di Abbekås, ha colto il terzo titolo isul tour dopo essersi messa in grande evidenza tra agosto e ottobre del 2021 prima imponendosi in un evento del LET Access e poi in due del LET. Ha concluso la sua volata con un 70 (-2), anche lei con quattro birdie, di cui tre nelle ultime quattro buche, e due bogey, e ha lasciato cinque colpi la connazionale Johanna Gustavsson (278, -10). In terza posizione con 279 (-9) l’argentina Magdalena Simmermacher, quasi sempre in buona evidenza, al quarto con 280 (-8) la scozzese Michele Thomson e l’australiana Cassie Porter e in sesta con 281 (-7) l’inglese Hannah Burke e la gallese Lydia Hall. Alla vincitrice, saldamente in testa nella Race to Costa el Sol (ordine di merito) è andato un assegno di 31.500 euro su un montepremi di 210.000 euro.
TERZO GIRO - La svedese Maja Stark (203 - 68 69 66, -13) ha proseguito la sua corsa di testa, allungando decisamente il passo, nel Women’s NSW Open, torneo che il Ladies European Tour ha organizzato insieme al WPGA Tour of Australasia sul percorso del Coolangatta & Tweed Heads Golf Club (par 72) nella località residenziale di Tweed Heads nel Nuovo Galles del Sud in Australia. Con un parziale di 70 (.2) e lo score di 214 (73 71 70, -2) ha fatto altri passi avanti Virginia Elena Carta, da 23ª a 15ª, che ha segnato cinque birdie, un bogey e un doppio bogey.
Maja Stark, 22enne di Abbekås, che si è messa in grande evidenza lo scorso anno quando tra agosto e ottobre si è prima imposta in un torneo del LET Access e poi in due del LET, ha girato in 66 (-6) colpi, miglior parziale del turno fatto di sette birdie e di un bogey, realizzato anche dalla connazionale Johanna Gustavsson, ma con nove birdie e tre bogey, che si è portata in seconda posizione con 207 (-9) affiancata dall’australiana Cassie Porter. In quarta con 208 (-8) la scozzese Michele Thomson, l’argentina Magdalena Simmermacher, sempre più convincente, e la gallese Lydia Hall e in settima con 209 (-7) l’inglese Alice Hewson. Il montepremi è di 210.000 euro.
SECONDO GIRO - La svedese Maja Stark è rimasta da sola al comando con 137 (68 69, -7) colpi nel Women’s NSW Open, il torneo che il Ladies European Tour ha organizzato insieme al WPGA Tour of Australasia sul percorso del Coolangatta & Tweed Heads Golf Club (par 72) nella località residenziale di Tweed Heads nel Nuovo Galles del Sud in Australia, dove ha guadagnato tre posizioni Virginia Elena Carta, unica italiana in gara, da 26ª a 23ª con 144 (73 71, par).
Maja Stark, che ha segnato sette birdie e quattro bogey per il parziale di 69 (-3), precede di un colpo la gallese Lydia Hall e l’argentina Magdalena Simmermacher (138, -6), e di due l’inglese Alice Hewson (139, -5). Al quinto posto con 140 (-4) l’australiana Cassie Porter e al sesto con 141 (-3) la malese Genevieve Ling, la tedesca Carolin Kauffmann, la svedese Johanna Gustavsson e la scozzese Michele Thomson. Crollo dell’indiana Amandeep Drall da leader insieme alla Stark a 35ª con 146 (+2) dopo un 78 (+6) probabilmente prodotto dagli effluvi dell’alta classifica.
Virginia Elena Carta ha effettuato un cammino molto tortuoso con otto birdie, tre bogey e due doppi bogey. Il montepremi è di 210.000 euro.
PRIMO GIRO - La svedese Maja Stark e l’indiana Amandeep Drall guidano la classifica con 68 (-4) colpi nel Women’s NSW Open sul percorso del Coolangatta & Tweed Heads Golf Club (par 72) nella località residenziale di Tweed Heads nel Nuovo Galles del Sud. Giro sopra par per Virginia Elena Carta in 73 (+1) colpi con il quale si è collocata al 26° posto dove aver segnato tre birdie e quattro bogey.
La Stark e la Drall, che sono andate di pari passo con sei birdie e due bogey, precedono di un colpo l’inglese Alice Hewson, la scozzese Michele Thomson e le australiane Jordan O’Brien e Belinda Ji (69, -3), quest’ultima dilettante. In settima posizione con 70 (-2 la svedese Julia Engstrom, l’olandese Romy Meekers, la tedesca Carolin Kauffmann e l’amateur di casa Sarah Hammett. Il montepremi è di 210.000 euro.
LA VIGILIA - Seconda tappa consecutiva in Australia per il Ladies European Tour (LET) che, dal 28 aprile al 1° maggio, sarà di scena nel Nuovo Galles del Sud, sul percorso del Coolangatta & Tweed Heads Golf Club, con il Women’s NSW Open. Dove c’è attesa per Virginia Elena Carta. Trentatreesima all’Australian Women’s Classic – Bonville (accorciato da 72 a 54 buche per maltempo), la 25enne nata a Milano nei primi due round s’è messa in bella mostra grazie a una prova convincente.
In Australia, dopo il successo della scorsa settimana, l’inglese Meghan MacLaren sogna una nuova impresa in un torneo che ha già vinto nel 2018 e nel 2019. Tra le 106 concorrenti, provenienti da 30 paesi diversi, ci sono anche le svedesi Maja Stark (runner up sia a Bonville che al Trust Golf Asian Mixed), attualmente al primo posto della “Race to Costa del Sol”, l’ordine di merito del circuito, e Julia Engstrom (che difenderà il titolo conquistato nel 2020). I riflettori saranno puntati poi sull’argentina Magdalena Simmermacher, sulla gallese Amy Boulden, sulla scozzese Gabrielle Macdonald, sulle inglesi Lily May Humphreys e Alice Hewson, sulla tedesca Sarina Schmidt e sull’australiana Amy Walsh. L’evento ha un montepremi di 210.000 euro.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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