Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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Epson Tour: Strom gran finale, Liti 11ª

Roberta Liti ha ceduto nel giro finale, ma ha ottenuto un buon 11° posto con 210 (68 68 74, -6) colpi nel IOA Championship (Epson Tour) sul percorso del Morongo Golf Club at Tukwet Canyon (par 72), a Beaumont in California, di buon auspicio per il futuro della stagione iniziata con due tagli nei due eventi precedenti.

Si è imposta con 205 (71 67 67, -11) la svedese Linnea Strom, al secondo successo sull’Epson Tour, che ha rimontato dal settimo posto con un 67 (-5, sei birdie, di cui quattro in avvio, e un bogey) e ha preso ben tre colpi di margine sull’australiana Sarah Jane Smith, sulla messicana Milagros Chaves e sulla tedesca Sophie Hausmann (208, -8), che difendeva il titolo. Al quinto posto con 209 (-7) Andrea Lee, Lucy Li, Natalie Srinivasan, la norvegese Celine Borge, la francese Emma Broze e l’indiana Nichtha Madan.

Roberta Liti, nel quintetto di testa dopo due giri, ha ceduto nel turno conclusivo con un 74 (+2). E’ partita molto bene con due birdie in quattro buche, ma poi quattro bogey nel prosieguo hanno annullato i sogni di prima vittoria.

Linnea Strom, 25enne di Hovas e residente a Scottsdale (Arizona), ha vinto la prima gara sull’Epson Tour, quando ancora si chiamava Symetra Tour, nel 2018 (Sioux Falls Challenge) e alla fine della stagione è salita sul LPGA Tour con il quinto posto nell’ordine di merito, ma non ha avuto fortuna ed è tornata indietro. Il successo le ha fruttato 30.000 dollari (su un montepremi di 200.000 dollari) portando a 32.535 dollari i suoi guadagni stagionali e a 103.200 quelli complessivi sul tour.

 

SECONDO GIRO - Exploit di Roberta Liti che con un parziale di 68 (-4) colpi e lo score di 136 (68 68, -8) ha agganciato in vetta alla classifica del IOA Championship, insieme ad altre tre concorrenti, Dorsey Addicks (136 -  65 71) che guidava il gruppo da sola dopo 18 buche. Sul percorso del Morongo Golf Club at Tukwet Canyon (par 72), a Beaumont in California, completano il quintetto di testa la tedesca Sophie Hausmann (69 67), che difende il titolo. l’indiana Nishtha Madan (67 69) e la svedese Dani Holmqvist (69 67).

Nell’evento dell’Epson Tour (ex Symetra Tour) saranno in corsa per la vittoria anche l’altra messicana Milagros Chaves, sesta con 137 (-7), Lucy Li, Natalie Srinivasan, Allie White e la svedese Linnea Strom, settime con 138 (-6), ma non sono escluse altre cinque proette che seguono, undicesime con 139 (-5), tra le quali la taiwanese Ssu-Chia Cheng, argento ai Giochi Olimpici Giovanili 2014 in Cina..

Robert Liti, quinta dopo un round, ha iniziato il secondo dalla buca dieci e ha messo insieme tre birdie di fila e un eagle, arrivando al giro di boa con un cinque sotto par, poi ha rallentato nel rientro con un birdie e due bogey.

“Ottenere un buon risultato - ha detto la 26enne di Colle Val d’Elsa (SI) - mi darebbe fiducia. Nei primi due giorni ho fatto parecchie cose buone, ma essere in lotta per il successo nell’ultimo giro è qualcosa di particolare. Certo, tutte vogliono vincere e provarci sarà comunque molto divertente”.

Roberta Liti, che all’Arizona Sate University ha conseguito una doppia laurea in Business e Management (Sports and Media Studies), ha ottenuto quali migliori risultati sul circuito un quinto posto nel Symetra Classic (2020) e un sesto nel Casino Del Sol Golf Classic (2021), mentre quest’anno è alla terza gara dopo aver subito due tagli. Da ricordare il successo nel 2021 nella prequalifica del Kia Classic (LPGA Tour) e la settima piazza (miglior italiana) nel Ladies Italia Open (LET). Il montepremi è di 200.000 dollari con prima moneta di 30.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Ottima partenza di Roberta Liti, quinta con 68 (-4) colpi, nel IOA Championship (Epson Tour) sul percorso del Morongo Golf Club at Tukwet Canyon (par 72), a Beaumont in California. E’ al vertice con 65 (-7, sette birdie senza bogey) Dorsey Addicks che precede di una lunghezza la spagnola Nuria Iturrioz e la taiwanese Ssu-Chia Cheng (66, -6) e di due l’indiana Nishtha Madan. (67, -5)

La Liti, che nelle prime due gare stagionali è uscita al taglio, ha segnato sei birdie e due bogey ed è affiancata da Natalie Srinivasan, Allie White, Lindy Duncan, dalla danese Karen Fredgaard e dalla messicana Milagros Chaves. Il montepremi è di 200.000 dollari con prima moneta di 30.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Roberta Liti prende parte al IOA Championship (25-27 marzo), il torneo dell’Epson Tour, ex Symetra Tour, dove cercherà di interrompere la serie negativa con cui ha iniziato la stagione incappando in due tagli di fila. Sul percorso del Morongo Golf Club at Tukwet Canyon, a Beaumont in California, difende il suo unico titolo sul circuito la 24enne tedesca di Nottuln  Sophie Hausmann, in evidenza la settimana scorsa nel Carlisle Arizona Classic (quinta), che avrà tra le più agguerrite avversarie quattro tra le prime cinque della money list: la coreana Kum-Kang Park, numero uno, la svedese Dani Holmqvist, la paraguaiana Sofia Garcia, numero quattro, e la panamense Laura Restrepo, numero 5, seconda domenica passata in Arizona.

Nel field, tra le altre, Laura Wearn. Bailey Tardy, Lucy Li, Sierra Brooks, l’australiana Robin Choi, la cinese Weiwei Zhang, le francesi Emma Broze e Julie Aimee e la spagnola Marta Sanz Barrio. Il montepremi è di 200.000 dollari con prima moneta di 30.000 dollari.

 

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PGA Tour: Chad Ramey beffa Ben Martin

Primo successo nel PGA Tour di Chad Ramey che ha fatto suo con 271 (70 65 69 67, -17) colpi il Corales Puntacana Championship sul percorso del Corales Golf Club (par 72), a Punta Cana nella Repubblica Dominicana. Ramey, 29enne di Fulton Mississippi), alla 16ª gara sul circuito dove aveva ottenuto due top ten e con un successo sul Korn Ferry Tour nel palmarès, con un giro finale in 67 (-5) fatto di sei birdie, di cui quattro di fila decisivi dalla 13ª ella 16ª buca, ha bruciato Alex Smalley e Ben Martin (272, -16). Quest’ultimo leader nei primi tre turni ha sentito l’enorme pressione e ha iniziato con un doppio bogey capendo che aria sarebbe tirata malgrado i due colpi di vantaggio che aveva. Ha provato a riprendersi, ma un bogey alla 12ª ha reso vani i cinque birdie (70, -2).

In quarta posizione con 273 (-15) l’australiano Cameron Percy e il venezuelano Jhonattan Vegas e in sesta con 274 (-14) il danese Rasmus Hojgaard, ancora alle prime esperienza sul tour. Non è stato un torneo felice per tre past winner: Hudson Swafford, 36° con 282 (-6), il nordirlandese Graeme McDowell, 50° con 284 (-4), e Brice Garnett, 58° con 288 (par).

Ramey è divenuto il più giovane vincitore dell’evento all’età di 29 anni, sette mersi e 24 giorni. Ha ricevuto un assegno di 666.000 dollari su un montepremi di 3.700.000 dollari, da far invidia a certe gare del DP World Tour, ma ben al di sotto gli standard del PGA Tour come succede in questi tornei che si svolgono in concomitanza con major o WGC e che servono a garantire attività ai giocatori esclusi da essi.

 

TERZO GIRO - Ben Martin ha rallentato con un 70 (-2), ma con lo score di 202 (66 66 70, -14) ha mantenuto i due colpi di vantaggio che aveva sul primo inseguitore, Chad Ramey (204, -12), nel Corales Puntacana Championship, che si conclude con la disputa del quarto giro sul percorso del Corales Golf Club (par 72), a Punta Cana nella Repubblica Dominicana.

Martin, 34enne di Greenwood (South Carolina), con un titolo sul circuito (Shriners Open, 2014) e 15 top ten nelle precedenti 191 gare in cui è sceso in campo, ha segnato cinque birdie e tre bogey e ha particolarmente approfittato del suo ritmo non molto veloce il venezuelano Jhonattan Vegas, risalito dal 22° al terzo posto con 205 (-11) grazie a un 65 (-7, un eagle, cinque birdie, nessun bogey), miglior score di giornata, che ora sarà tra i suoi più agguerriti avversari nella corsa al successo.

Ci proveranno anche Nate Lashley, David Lipsky, Martin Trainer, Cameron Percy e il belga Thomas Detry, quarti con 206 (-10), così come Brian Stuard, Alex Smalley, Justin Lower e il danese Rasmus Hojgaard, noni con 207 (-9). Ha ceduto il nordirlandese Graeme McDowell, da quinto a 18° con 209 (-7) dopo un 73 (+1). Il montepremi è di 3.700.000 dollari dei quali 666.000 dollari andranno al vincitore.

 

SECONDO GIRO - Ben Martin è rimasto al vertice con 132 (66 66, -12) colpi nel Corales Puntacana Championship, che si sta svolgendo sul tracciato del Corales Golf Club (par 72), a Punta Cana nella Repubblica Dominicana. Il 34enne di Greenwood (South Carolina), con un titolo sul circuito (Shriners Open, 2014) e 15 top ten in 191 gare, ha un vantaggio di due colpi su Alex Smalley (134, -10) e di tre su Adam Schenk e Chad Ramey (135, -9).

E’ sceso dal terzo al quinto posto con 136 (-8) il nordirlandese Graeme McDowell e al sesto con 137 (-7) Nate Lashley. Tra i concorrenti al settimo con 138 (-6) Wyndham Clark e il belga Thomas Detry. Conferma di un declino, che sembra irreversibile, per il tedesco Martin Kaymer, uscito al taglio con 148 (+4), quattro colpi oltre il limite di qualifica. Il montepremi è di 3.700.000 dollari dei quali 666.000 dollari andranno al vincitore.

 

PRIMO GIRO - Ben Martin è al comando con 66 (-6) colpi nel Corales Puntacana Championship, uno dei tornei con montepremi ridotto (3.700.000 dollari con 666.000 di prima moneta) che si svolgono in concomitanza con i major o con i WGC, come in questa occasione.

Al Corales Golf Club (par 72), a Punta Cana nella Repubblica Dominicana, Martin, 34enne di Greenwood (South Carolina) con un titolo sul circuito (Shriners Open, 2014) e 15 top ten in 191 gare, ha realizzato otto birdie e due bogey e ha preso un colpo di margine su Adam Schenk (67, -5).

Al terzo posto con 68 (-4) Vaughn Taylor, Hayden Buckley, il nordirlandese Graeme McDowell e il thailandese Kiradech Aphibarnrat e tra gli otto concorrenti aal settimo con 69 (-3)  Ryan Armour, lo svedese David Lingmerth e il belga Thomas Detry. Si è ritirato Joel Dahmen che difendeva il titolo.

 

LA VIGILIA - Seconde e terze linee del PGA Tour impegnate nel Corales Puntacana Championship, uno dei tornei con montepremi ridotto (3.700.000 dollari, ma pur sempre un bel gruzzolo) che si svolgono in concomitanza con i major o i WGC, come in questa occasione.

Sul Corales Golf Club, a Punta Cana nella Repubblica Dominicana, difende l’unico titolo sul circuito Joel Dahmen, 34enne di Clarkston (Washington), che nel palmarès vanta anche sue successi sul PGA Tour Canada in un contesto che comprende campioni un po’ arrugginiti come il tedesco Martin Kaymer, buoni giocatori mai diventati ottimi, quali Bill Haas e Jason Dufner.

E ancora altri che hanno avuto fulgore per un periodo breve come il nordirlandese Graeme McDowell e l’inglese Danny Willett, emigrati dal tour europeo senza fortuna quali lo spagnolo Rafa Cabrera Bello e il thailandese Kiradech Aphibarnrat, e giovani promettenti in cerca di fortuna come i gemelli danesi Rasmus e Nicolai Hojgarrad. Nel field anche Hudson Swafford, il venezuelano Jhonattan Vegas e il colombiano Camilo Villegas, che è stato per lungo tempo una promessa mai fiorita.

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Challenge: a segno Sordet, italiani ok

Bella prova dei giocatori italiani nel SDC Open dove si sono classificati settimi con 272 (-16) colpi Matteo Manassero (69 66 65 72) e Jacopo Vecchi Fossa (69 70 67 66), dodicesimo con 273 (68 69 65 71, -15) Lorenzo Scalise e 34° con 279 (68 69 71 71, -9) Aron Zemmer.

Nel torneo organizzato in combinata tra Challenge Tour e Sunshine Tour, dove inizialmente i 216 partecipanti si sono alternati sui due tracciati del Zebula Golf Estate & Spa e dell’Elements Private Golf Reserve (entrambi par 72) a Limpopo in Sudafrica e in cui i 68 sopravvissuti al taglio hanno proseguito sul primo, si è imposto con 267 (64 66 70 67, -21) il francese Clément Sordet che ha concluso l’evento alla pari con il sudafricano Ruan Conradie (267 - 66 68 65 68) e poi lo ha superato con un birdie alla prima buca supplementare. Sordet, 29enne di Saint Mertin d’Heres, ha ottenuto il quinto titolo sul circuito continentale, dove non vinceva dal 2017. Ha girato in 67 (-5, sette birdie due bogey) e ha raggiunto l’avversario con tre birdie sulle ultime cinque buche, mentre quest’ultimo (68, -4, sei birdie, due bogey) sullo stesso tratto ne ha messi a segno due e non ha potuto evitare il playoff.

Al terzo posto con 268 (-20) l’altro sudafricano Deon Germishuys, leader dopo tre turni, al quarto con 269 (-19) l’inglese Marco Penge e al quinto con 271 (-17) il tedesco Freddy Schott e il sudafricano CJ Du Plessis.

Manassero, quarto dopo tre turni, ha realizzato un 72 (par) con tre birdie e altrettanti bogey dei quali gli ultimi a chiudere gli sono costati la quinta piazza in solitudine. Gran rimonta di Vecchi Fossa dalla 21ª con un 66 (-6, sei birdie senza bogey) e cinque passi indietro di Scalise con un 71 (-1, cinque birdie quattro bogey. Praticamente stabile Zemmer, anche lui con un 71 (tre birdie e un doppio bogey).

Sono usciti dopo 36 buche Enrico Di Nitto, 69° con 141 (72 69, -3), Philip Geerts. 89° con 142 (75 67, -32), e Federico Maccario, 174° con 148 (74 74, +4). A Sordet è andato un assegno di 25.052 euro su un montepremi di quasi 225.000 euro (250.000 dollari).

 

TERZO GIRO - Matteo Manassero, quarto con 200 (69 66 65, -16) colpi, sarà in corsa per il titolo nel SDC Open, ma ha chances anche Lorenzo Scalise, settimo con 202 (68 69 65, -14). Nel torneo organizzato in combinata Tra Challenge Tour e Sunshine Tour dove inizialmente i 216 partecipanti si sono alternati sui due tracciati del Zebula Golf Estate & Spa e dell’Elements Private Golf Reserve (entrambi par 72) a Limpopo in Sudafrica e in cui ora i 68 sopravvissuti al taglio competono sul primo, ha preso la testa il sudafricano Deon Germishuys con 197 (66 68 63, -19). Ha realizzato con 63 (-9, un eagle e sette birdie) miglior score di giornata e ora prova a conseguire il primo successo sul circuito di casa, che gli varrebbe anche per il secondo europeo, contando su due colpi di margine nei riguardi del connazionale Ruan Conradie e dell’inglese Marco Penge (199, -17), anch’egli autore di un 63 (nove birdie). Manassero è affiancato dal francese Clément Sordet e dal tedesco Freddy Schott e Scalise ha la compagnia dei sudafricani CJ Du Plessis e Stefan Wears-Taylor.

Sono nella prima metà della classifica Jacopo vecchi Fossa, 21° con 206 (69 70 67, -10), e Aron Zemmer, 36° con 208 (68 69 71, -8). Manassero e Scalise hanno girato entrambi in 65 (-7) di pari passo con otto birdie e un bogey, Vecchi Fossa ha segnato un 67 (-5) con cinque birdie senza bogey e Zemmer un 71 (-1) con due birdie e un bogey.

Sono usciti dopo 36 buche Enrico Di Nitto, 69° con 141 (72 69, -3), Philip Geerts. 89° con 142 (75 67, -32), e Federico Maccario, 174° con 148 (74 74, +4). Il montepremi è di 250.000 dollari (quasi 225.000 euro con prima moneta di circa 35.500 euro).

 

SECONDO GIRO - Secondo giro sospeso nel SDC Open, torneo in combinata tra Challenge Tour e Sunshine Tour che si sta svolgendo sui due percorsi del Zebula Golf Estate & Spa e dell’Elements Private Golf Reserve (entrambi par 72) a Limpopo in Sudafrica. Non hanno completato il round coloro che erano impegnati sul secondo dove c’è stato prima maltempo, che ha rallentato il gioco, e poi la sospensione per oscurità.

Sull’Elements ha comunque completato il turno il tedesco Freddy Schott che con un 64 (-8, un eagle, sei birdie) e lo score di 132 (68 64, -12) ha raggiunto la vetta, mentre con un 66 (-6) al Zebula e il totale di 135 (69 66, -9) Matteo Manassero è salito dal 30° al nono posto. Sono giunti in club house, tutti passando per il Zebula, Lorenzo Scalise (68 69) e Aron Zemmer (68 69), da 14.i a 16.i con 137 (-7), Jacopo Vecchi Fossa, 35° con 139 (69 70, -5), che rimarranno in corsa, Enrico Di Nitto, 65° con 141 (72 69, -3), la cui permanenza nel torneo dipenderà dagli altri, e rimarrà fuori Federico Maccario, 178° con 148 (74 74, +4). Ha nove buche per risalire Philip Geerts 117° con il par, che si è espresso sull’Elements.

Schott precede di un colpo il sudafricano Jake Redman (133, -11) e il francese Clément Sordet che ha lo stesso “meno 11”, ma con 12 buche avanti può ribaltare tutto. Al quarto posto con 134 (-10) l’australiano Deyen Lawson e i sudafricani MJ Viljoen, Deon Germishuys e Daniel Van Tonder. Con loro anche JJ Senekal, medesimo “meno 10”, ma con nove buche per salire ancora.

Manassero ha realizzato sette birdie e un bogey, Scalise e Zemmer hanno segnato un parziale di 69 (-3), il primo con sette birdie, due bogey e un doppio bogey e il secondo con cinque birdie e due bogey e Vecchi Fossa un 70 (-2) con quattro birdie e due bogey. Il montepremi è di 250.000 dollari (quasi 225.000 euro con prima moneta di circa 35.500 euro).

 

PRIMO GIRO - Lorenzo Scalise e Aron Zemmer 14.i con 68 (-4) e Matteo Manassero e Jacopo Vecchi Fossa 30.i con 69 (-3) dopo il primo giro del SDC Open. E’ il quinto appuntamento consecutivo in Sudafrica e il quinto evento stagionale, anche questo organizzato in combinata tra Challenge Tour e Sunshine Tour, che si sta svolgendo sui due percorsi del Zebula Golf Estate & Spa e dell’Elements Private Golf Reserve (entrambi par 72) a Limpopo con la partecipazione di 216 concorrenti che per 36 buche si alternano sui due campi.

E’ al vertice lo svizzero Joel Girrbach, 28enne di Kreuzlingen, un solo acuto nel 2017 peraltro in casa (Swiss Open) e poi tanto oblio, che è riapparso con un 63 (-9, Elements), frutto di nove birdie, dei quali cinque consecutivi, senza bogey. Lo inseguono a un colpo il francese Clément Sordet e il sudafricano Ruan De Smidt (64, -8) e a due colpi l’nglese Marco Penge (65, -7). Al quinto posto con 66 (-6) il danese Nicolai Kristensen e altri quattro sudafricani: Deon Germishuys, JJ Senekal, Ruan Conradie e Jake Redman. Sono altre la linea del taglio gli altri tre italiani in campo: Enrico Di Nitto, 83° con 72 (par), Federico Maccario, 146° con 74 (+2), e Philip Geerts, 164° con 75 (+3).

Tutti gli azzurri hanno giocato sul Zebula dove Scalise ha segnato cinque birdie e un bogey, Zemmer sei birdie e due bogey, Manassero e Vecchi Fossa cinque birdie e due bogey. Il montepremi è di 250.000 dollari (quasi 225.000 euro con prima moneta di circa 35.500 euro).

 

LA VIGILIA - Quinto appuntamento consecutivo del 2022 in Sudafrica per il Challenge Tour che, dal 24 al 27 marzo, sarà protagonista con l’SDC Open. Sui percorsi dello Zebula Golf Estate & Spa e dell’Elements Private Golf Reserve di Limpopo, saranno sette gli azzurri in gara: Matteo Manassero, Lorenzo Scalise, Aron Zemmer, Jacopo Vecchi Fossa, Federico Maccario, Enrico Di Nitto e Philip Geerts.

Torna in campo, un mese dopo l’ultima volta, Manassero. Il 28enne di Negrar, nelle prime due gare del 2022 sul secondo circuito continentale maschile, s’è classificato 35°nel Dimension Data Pro-Am e ottavo nel Bain’s Whisky Cape Town Open.

L’evento, organizzato in combinata con il Sunshine Tour, metterà in palio 250.000 dollari (quasi 225.000 euro con prima moneta di circa 35.500 euro). Con gli azzurri che dovranno fare i conti con avversari di valore quali, tra gli altri, i sudafricani Juan Carlo Ritchie (leader dell’ordine di merito), Daniel Van Tonder, Jaco Van Zyl, Jaco Prinsloo, Jacques Blaauw. E ancora: con il neozelandese Daniel Hillier, il francese Jerome Lando Casanova e il belga Christopher Mivis. Curiosità. In campo ci sarà pure il tedesco Dominic Foos che, nel 2015, grazie al successo (l’unico sul circuito) al Gant Open arrivato all’età di 17 anni e 347 giorni s’è distinto quale più giovane vincitore nella storia del Challenge Tour.

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LET: domina Linn Grant, 18ª Carta

Con un gran giro finale in 67 (-6) colpi la svedese Linn Grant ha sbaragliato la concorrenza e con lo score di 208 (72 69 67, -11) ha ottenuto il suo primo titolo sul Ladies European Tour imponendosi nel Joburg Ladies Open dove Virginia Elena Carta è risalita nel giro finale dal 29° al 18° posto con 220 (71 78 71, +1).

Sul percorso del Modderfontein Golf Club (par 73) a Johannesburg in Sudafrica, Linn Grant, 22 anni a giugno, nativa di Helsinborg e fino ad ora con un solo un titolo sul LET Access (2021), ha segnato sette birdie e un bogey per il miglior parziale di giornata e ha lasciato a cinque colpi la svizzera Kim Metraux (213, -6). Hanno condiviso la terza piazza con 214 (-5) la sudafricana Nicole Garcia, l’inglese Alice Hewson e la spagnola Maria Hernandez, leader con la Grant dopo 36 buche.

In sesta posizione con 215 (-4) la statunitense Kelly Whaley e in settima con 217 (-2) la giocatrice di casa Stacy Lee Bregman e Alexandra Swayne delle Isole Vergini.
Virginia Elena Carta, che aveva iniziato al secondo posto e che poi è stata penalizzata da un 78 (+5) nel secondo round ha chiuso la sua corsa con un 71 (-2( fatto di cinque birdie, un bogey e un doppio bogey. La vincitrice ha ricevuto un assegno di 37.500 euro su un montepremi di 227.102 euro (250.000 dollari), mentre l’azzurra ha percepito 4.062 euro.

 

SECONDO GIRO - Virginia Elena Carta è scesa dal secondo al 29° posto con 149 (71 78, +3), dopo un 78 (-5, due birdie, cinque bogey, un doppio bogey) colpi nel Joburg Ladies Open (Ladies European Tour) sul percorso del Modderfontein Golf Club (par 73) a Johannesburg in Sudafrica.

In vetta la svedese Linn Grant (141 - 72 69, -5) ha raggiunto la spagnola Maria Hernandez (141 - 69 72). La prima, 22 anni a giugno, nativa di Helsinborg, un titolo sul LET Access nel 2021, ha girato in 69 (-4) colpi con un cammino piuttosto articolato fatto di un eagle, cinque birdie, un bogey e un doppio bogey, mentre Maria Hernandez, 36enne di Pamplona con un successo sul circuito, ha segnato un 72 (-1) con tre birdie e due bogey.

Hanno un colpo di ritardo l’inglese Alice Hewson e la svizzera Kim Metraux (142, -4) e sono al quinto posto con 143 (-3) la sudafricana Nicola Garcia, la statunitense Kelly Whaley, la francese Emma Grechi e Alexandra Swayne delle Isole Vergini. Il montepremi è di 250.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Ottima partenza di Virginia Elena Carta, seconda con 71 (-2) colpi, nel Joburg Ladies Open, l’evento del Ladies European Tour iniziato sul percorso del Modderfontein Golf Club (par 73) a Johannesburg in Sudafrica. L’azzurra rende due colpi alla leader, la spagnola Maria Hernandez, 36enne di Pamplona con un titolo sul circuito, che ha realizzato un parziale di 69 (-4) con cinque birdie e un bogey.

Virginia Elena Carta, che ha segnato quattro birdie e due bogey, è affiancata dalla tedesca Luisa Dittrich, dalla danese           Smilla Tarning Soenderby e da Alexandra Swayne delle Isole Vergini. Seguono al sesto posto con 72 (-1) le sudafricane Nicole Garcia e Ivanna Samu, la belga Manon De Roey, la finlandese Noora Komulainen, l’inglese Alice Hewson, la svedese Linn Grant e la francese Emma Grechi. Il montepremi è di 250.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Dall’Arabia Saudita al Sudafrica. A Johannesburg, sul percorso del Modderfontein Golf Club, dal 24 al 26 marzo il Ladies European Tour sarà protagonista con il Joburg Ladies Open. Saranno 132 le concorrenti in campo, tra queste anche una azzurra: Virginia Elena Carta.

La 25enne nata a Milano, che s’è classificata 26ª al Kenya Ladies Open e 52ª al Saudi Ladies International – nelle sue due apparizioni del 2022 – affronterà proette di livello quali, tra le altre, la sudafricana Lee-Anne Pace (per lei già dieci successi sul circuito, l’ultimo dei quali arrivato nel maggio 2021 in casa al South African Women’s Open), la francese Lucie Malchirand (regina, lo scorso anno, del Ladies Italian Open) e la norvegese Marianne Skarpnord. L’evento ha un montepremi di 250.000 dollari.

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LPGA: primo titolo per Atthaya Thitikul

Regina del Ladies European Tour 2021 e pochi mesi dopo candidata a un posto da grande protagonista sul LPGA Tour. E’ la thailandese Atthaya Thitikul che ha vinto con 272 (69 70 69 64, -16) colpi il JTBC Classic, torneo del LPGA Tour disputato all’Aviara Golf Club (par 72) di Carlsbad in California. Ha concluso la gara alla pari con la danese Nanna Koerstz Madsen (272 - 66 67 69 70), leader nei due round centrali, raggiungendola dopo una rincorsa dall’11° posto con un 64 (-8, nove birdie, un bogey), suo score più basso sul giro eguagliato. La prodezza, però, non sarebbe servita se la danese, in vantaggio di un colpo sull’ultima buca con l’avversaria già in club house, non avesse gettato alle ortiche la vittoria con un bogey dopo tre birdie (70, -2). E nel playoff la thailandese ha prevalso alla seconda buca, dopo una palla in acqua della rivale che aveva fatto suo il precedente Honda Thailand.

Atthaya Tithikul, nata il 20 febbraio 2003 a Ratchaburi, dal soprannome di “Jeeno”, ha colto il primo successo sul circuito americano alla quinta gara stagionale e dopo aver già ottenuto due top ten. Al suo attivo quattro successi sul Ladies European Tour, due lo scorso anno in cui ha dominato nella Race to Costa del Sol (ordine di merito) divenendo la più giovane “regina del circuito” all’età di 18 anni, nove mesi e 8 giorni. Il primo dei titoli lo ha conseguito nell’European Thailand Championship nel 2017, quando aveva 14 anni, 4 mesi e 19 giorni, all’epoca ancora dilettante, la più giovane in assoluto a imporsi in un evento professionistico. E’ la seconda vincitrice più giovane sul LPGA Tour (19 anni, 25 giorni) dopo la canadese Brooke M. Henderson, che fece suo a 18 anni, 9 mesi e 23 giorni il Cambia Portland Classic nel 2017. E’ la sesta thailandese a firmare un albo d’oro sul tour femminile statunitense e lo ha fatto con un ultimo giro in cui ha colto nove fairway su quattordici, 14 green su 18 e ha utilizzato il putter solo 24 volte. Ha ricevuto un assegno di 225.000 dollari, su un montepremi di 1.500.000 dollari. Dal 2017 a oggi ha partecipato in tutto a 19 tornei, con un cammino di rilievo: tre gare nel 2017, quattro nel 2018 con una “top ten”, due nel 2019, cinque nel 2021 con 4 “top 5” e le cinque attuali. In totale un successo, altre sette “top ten” e un solo taglio subito nel 2017.

"E' una gioia pazzesca, non posso davvero credere di aver trovato il successo sul LPGA Tour. Sono al settimo cielo e spero che questa sia solo la prima affermazione di una lunga serie sul circuito". le sue dichiarazioni al termine.

Ha ottenuto il terzo posto con 273 (-15) la coreana Na Rin An, altra protagonista della gara e messa fuori gioco dal playoff da un bogey alla buca 17 dopo cinque birdie (68, -4). Al quarto con 274 (-14) la thailandese Pajaree Anannarukarn, la canadese Maude-Amee Leblanc e la coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale e un in vetta dopo un turno. Poca gloria per altre attese protagoniste della top ten mondiale quali la coreana Inbee Park, ottava con 277 (-11), la neozelandese Lydia Ko, 12ª con 279 (-9), la giapponese Nasa Hataoka, 16ª con 280 (-8), l’australiana Minjee Lee, 23ª con 281 (-7), e Danielle Kang, 42ª con 284 (-4). E’ uscita al taglio Giulia Molinaro, 103ª con 147 (75 72, +3).

 

TERZO GIRO - Ha allungato il passo la danese Nanna Koerstz Madsen (202 - 66 67 69, -14) che affronterà il giro finale del JTBC Classic (LPGA Tour) con tre colpi di margine sulla coreana Na Rin An (205, -11). Sul percorso dell’Aviara Golf Club (par 72), a Carlsbad in California, Nanna Koerstz Madsen, 27enne di Smorum, un titolo sul circuito (suo il precedente Honda Thailand), uno sul Ladies European Tour, tre sul Symetra Tour (attuale Epson Tour) e uno sullo Swedish Tour, ha girato in 69 (-3) colpi con buone cose (sei birdie) e qualche sbavature (un bogey e un doppio bogey).

Vi sono altre otto concorrenti che possono insidiarla nella sua corsa alla seconda vittoria di fila, anche se con distacchi non facili da recuperare, e in particolare la coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale, terza con 206 (-10) e specialista in rimonte anche complicate. Stesse chances per la thailandese Pajaree Anannarukarn e per la canadese Maude-Aimee Leblanc che l’affiancano. E non sono tagliate fuori neanche Lilia Vu, Janie Jackson, la giapponese Nasa Hataoka, numero 8 del Rolex Ranking, l’inglese Charley Hull e la coreana Hye-Jin Choi, seste con 207 (-9).

Malgrado il blasone non possono fare più nulla la coreana Inbee Park, numero sei e campionessa in carica, e la neozelandese Lydia Ko, numero tre, 15.e con 209 (-7), quest’ultima scesa dalla seconda piazza, l’australiana Minjee Lee, numero quattro, 20ª con 210 (-6), e Danielle Kang, numero cinque, 49ª con 213 (-3). E’ uscita al taglio Giulia Molinaro, 103ª con 147 (75 72, +3). Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Giulia Molinaro, 103ª con 147 (75 72, +3) è uscita al taglio, per la seconda volta in quattro gare stagionali, nel JTBC Classic sul percorso dell’Aviara Golf Club (par 72) a Carlsbad, in California, dopo un giro in 72 (par) colpi con due birdie e due bogey.

Ha preso il comando con 133 (66 67, -11) colpi la danese Nanna Koerstz Madsen, 27enne di Smorum, un titolo sul circuito (suo il precedente Honda Thailand), uno sul Ladies European Tour, tre sul Symetra Tour (attuale Epson Tour) e uno sullo Swedish Tour, che con un parziale di 67 (-5, sette birdie, due bogey) ha distaccato di due colpi la neozelandese Lydia Ko, numero tre mondiale, e la coreana Hye-Jin Choi (135, -9).

Ha perso, un po’ a sorpresa, la leadership la coreana Jin Young Ko, numero uno del Rolex Ranking, ora quarta con 136 (-8), che ha girato in 71 (-1, tre birdie, due bogey). E’ affiancata dalla connazionale Na Rin An e dalla canadese Maude-Aimee Leblanc.

Vi sono in gara altre cinque proette tra le top ten mondiali delle quali hanno recuperato, salendo al nono posto con 139 (-5), la giapponese Nasa Hataoka (numero 8) dal 27° e la coreana Inbee Park dal 41°, numero sei e campionessa in carica. Sono, invece, scesa dall’undicesima piazza l’australiana Minjee Lee, numero quattro, 16ª con 140 (-4), e Danielle Kang, numero cinque, 46ª con 143 (-1). Sempre in panne la coreana Sei Young Kim, 113ª con 148 (+4), out al taglio. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Ancora Jin Young Ko. La coreana, numero uno mondiale, ha preso subito il comando con 65 (-7, sette birdie senza bogey) colpi nel JTBC Classic sul percorso dell’Aviara Golf Club (par 72) a Carlsbad, in California, dove Giulia Molinaro, 116ª con 75 (+3, due birdie, cinque bogey), avrà la strada totalmente in salita nel secondo round per evitare il taglio.

Jin Young Ko, 26enne di Seoul, 13 titoli sul circuito, l’ultimo a inizio marzo (HSBC Champions), con due major, e undici sul tour di casa, ha un colpo di margine sulla danese Nanna Koerstz Madsen (66, -6), e due su Cheyenne Knight, sulla scozzese Gemma Dryburgh e sulla coreana Hye-Jin Choi (67, -5).

Vi sono altre sei giocatrici nella top ten mondiale che hanno ritardi più o meno importanti. E’ sesta con 68 (-4) la neozelandese Lydia Ko, numero tre, e sono ben posizionate anche l’australiana Minjee Lee, numero quattro, e Danielle Kang, numero cinque, 11.e con 69 (-3). Più lontane, ma in grado di recuperare, la giapponese Nasa Hataoka, numero otto, 27ª con 70 (-2), e la coreana Inbee Park, numero sei e campionessa in carica, 42ª con 71, -1). Continua a deludere, invece, la coreana Sei Young Kim, 124ª con 76 (+4). Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Dopo una settimana di pausa, il LPGA Tour torna protagonista con il JTBC Classic presented by Barbasol. Dal 24 al 27 marzo, sul percorso dell’Aviara Golf Club di Carlsbad, in California, saranno 144 le giocatrici che si contenderanno un montepremi di 1.500.000 dollari.

Tra queste anche Giulia Molinaro, unica azzurra nel field. Nelle prime sue due gare del 2022, la proette veneta s’è classificata 66ª nel LPGA Drive On Championship e 40ª all’Honda LPGA Thailand. La 31enne di Camposampiero (Padova) si troverà di fronte, tra le altre, sette tra le migliori dieci giocatrici al mondo: Jin Young Ko (numero 1), Lydia Ko (terza, vincitrice nel 2016), Minjee Lee (quarta), Danielle Kang (quinta), Inbee Park (sesta e campionessa in carica), Sei Young Kim (settima) e Nasa Hataoka (ottava, ha conquistato il torneo nel 2019). Oltre a Inbee Park, Lydia Ko e Nasa Hataoka, tra le past winner ecco pure Eun-Hee Ji (2018), Mirim Lee (2017), Cristie Kerr (2015) e Anna Nordqvist (2014).  

Non solo. Tra le protagoniste ci sono tutte le vincitrici dei primi cinque tornei del LPGA Tour 2022: Danielle Kang (Hilton Grand Vacations Tournament of Champions), Lydia Ko (Gainbridge LPGA at Boca Rio), Leona Maguire (LPGA Drive On Championship at Crown Colony), Jin Young Ko (HSBC Women's World Championship) e Nanna Koerstz Madsen (Honda LPGA Thailand). L’appuntamento rappresenta un vero antipasto major. Dal 31 marzo al 3 aprile sempre in California ma a Rancho Mirage, andrà infatti in scena il The Chevron Championship.

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DP Tour: vince Ferguson, crolla Molinari

Ewen Ferguson ha vinto il Commercial Bank Qatar Masters, torneo del DP World Tour che si è svolto a Doha, sul percorso del Doha Golf Club (par 72) in Qatar. Lo scozzese si è imposto con un totale di 281 (67 71 73 70, -7) colpi davanti allo statunitense Chase Hanna, secondo con 282 (-6).

 

Sei gli azzurri in gara: il migliore è stato Nino Bertasio, 21° con 286 (69 75 71 71, -2). Andrea Pavan si è piazzato 35° con 288 (69 73 71 75, par). Edoardo Molinari, settimo al termine del 'moving day', ha pagato a caro prezzo l'ultimo giro chiuso con 78 (+6) colpi terminando 40° con 289 (69 70 72 78, +1). Lorenzo Gagli, invece, si è classificato 49° con 290 (71 70 75 74, +2), mentre Guido Migliozzi (runner-up lo scorso anno in questo evento) 76° con 145 (+1) e Renato Paratore 87° con 146 (7571,+2) non hanno superato il taglio.

 

In terza posizione con 283 (-5) lo svedese Marcus Kinhult e il polacco Adrian Meronk, e tra i sette concorrenti in quinta con 284 (-4) lo spagnolo Pablo Larrazabal, in vetta nei primi due round, e l’inglese Matthew Jordan, in vetta con Meronk dopo tre turni.

E’ il primo successo sul DP World Tour per Ewen Ferguson, dal passato di ottimo dilettante. "E' incredibile, non riesco ancora a crederci. Questo risultato rappresenta il frutto di anni e anni di duro lavoro. Voglio dedicare il successo alla mia famiglia". Questa la gioia del 25enne di Glasgow che ha riservato la prima chiamata telefonica al papà subito dopo aver ottenuto il successo. "Per me - ha sottolineato lo scozzese - ha fatto sacrifici incredibili, l'ho reso orgoglioso e ne vado fiero". Ferguson, che ha come manager Niall Horan (componente della boy band 'One Direction') e condivide insieme a Guido Migliozzi l'agenzia Modest! Golf Management, ha incassato un assegno di 308.344 euro su un montepremi di circa 1.830.000 euro (2.000.000 di dollari la cifra ufficiale). Il principale circuito europeo maschile tornerà in Europa, per l'esattezza in Spagna a Tarragona, per l'ISPS Handa Championship in programma dal 21 al 24 aprile. Prima, però, ci sarà il The Masters, il primo Major maschile della stagione, che andrà in scena ad Augusta (Georgia, USA) dal 7 al 10 aprile.

 

TERZO GIRO - A Doha, Edoardo Molinari guadagna altre tre posizione e, dopo il "moving day" del Commercial Bank Qatar Masters di golf è settimo, con uno score di 211 (69 70 72, -5), distante tre colpi dalla vetta occupata dal polacco Adrian Meronk (66 70 72) e dall'inglese Matthew Jordan (69 69 70), nuovi leader con 208 (-8) nel torneo del DP World Tour, che mette in palio 2.000.000 di dollari,

Edo Molinari ha chiuso il terzo round con un parziale di 72 (par), sottolineato da tre birdie e macchiato da altrettanti bogey, di cui uno pesantissimo arrivato proprio alla 18 (l'ultima buca di giornata). Il migliore tra gli azzurri, sul percorso del Doha GC (par 72), il piemontese precede in graduatoria il romano Andrea Pavan, da 34° a 19/o con 213 (69 73 71, -3), il bresciano Nino Bertasio, prima 60° e ora 41° con 215 (69 75 71, -1), e il fiorentino Lorenzo Gagli, solo 51° con 216 (71 70 75, par).

Classifica corta a Doha, dove in terza posizione con 209 (-7) c'è il finlandese Kalle Samooja. Quarto posto con 210 (-6) per gli spagnoli Pablo Larrazabal (in vetta nei primi due turni) e Adrian Otaegui. Stesso score pure per il sudafricano Wilco Nienaber.

Il britannico Jordan, 26enne di Wirral Peninsula, insegue il primo titolo sul circuito. Nel suo palmarès una vittoria arrivata nel 2019 all'Italian Challenge Open quando superò al play-off l'azzurro Lorenzo Scalise in un evento del Challenge Tour in scena al Terre dei Consoli Golf Club di Monterosi (Viterbo). Discorso simile per il 28enne polacco (nato però in Germania, ad Amburgo) Meronk che, da professionista, ha fatto suo - nel 2019 - l'Open de Portugal. Ma in Qatar vuole provarci anche Edo Molinari, il cui terzo e ultimo exploit sul DP World Tour è arrivato nel 2017 in Marocco al Trophée Hassan II.

 

SECONDO GIRO - A Doha, prove diametralmente opposte per Pablo Larrazabal ed Edoardo Molinari, tra i protagonisti del secondo round del Commercial Bank Qatar Masters di golf. Nel torneo del DP World Tour, lo spagnolo con un parziale di 71 (-1) su un totale di 135 (64 71, -9) colpi, è rimasto al comando della classifica dopo un giro dai due volti.

Il 38enne di Barcellona, nelle prime nove buche, con tre bogey, un doppio bogey e un solo birdie, ha rischiato di rovinare quanto di buono mostrato nel round di apertura della competizione. Poi, nelle seconde nove, è tornato a macinare gioco e colpi. E grazie a tre birdie e a un eagle, a metà gara è ancora davanti a tutti. Al contrario, il torinese Edoardo Molinari, risalito dalla 15ª alla 10ª posizione con 139 (69 70, -5), è partito a razzo siglando cinque birdie nelle prime dieci buche giocate. Quindi, ha pagato a caro prezzo tre bogey nelle ultime otto di giornata.

Sul percorso del Doha GC (par 72), tra gli azzurri, ha guadagnato terreno il fiorentino Lorenzo Gagli, da 41° a 24°con uno score di 141 (71 70, -3). Ha perso terreno il romano Andrea Pavan, da 15/o a 34/o con 142 (69 73, -2). E ancora: ha superato il taglio, con l'ultimo punteggio utile, anche il bresciano Nino Bertasio, 60/o con 144 (69 75, par). Mentre è stato eliminato, per la quinta volta (su sei gare giocate) nel 2022, il vicentino Guido Migliozzi, 76/o con 145 (70 75, +1). In crisi di gioco e risultati, il 25enne veneto dal 7 al 10 aprile, insieme a Francesco Molinari, sarà tra i due giocatori italiani in campo al The Masters, primo Major maschile del 2022 in programma ad Augusta (Georgia, Usa). In Qatar, è out anche Renato Paratore, 87/o con 146 (75 71, +2).

A Doha, a tallonare il leader Larrazabal, ecco un terzetto d'inseguitori - tutti secondi con 136 (-8) - composto dal polacco Adrian Meronk, dal sudafricano Wilco Nienaber e dall'americano Chase Hanna. Mentre in quinta posizione con 137 (-7) c'è il francese Romain Langasque.

 

PRIMO GIRO - A Doha in Qatar, Pablo Larrazabal ha chiuso il primo round del Commercial Bank Qatar Masters al comando della classifica con uno score di 64 (-8) colpi, due di vantaggio nei confronti di un quartetto d'inseguitori composto dall'indiano Shubhankar Sharma, dal danese Marcus Helligkilde, dal francese Romain Langasque e dal polacco Adrian Meronk, tutti secondi con 66 (-6).

 

Sul percorso del Doha GC (par 72), buona partenza per il romano Andrea Pavan, il bresciano Nino Bertasio e per il torinese Edoardo Molinari, tutti 15.i con 69 (-3). Mentre è 26° con 70 (-2) il vicentino Guido Migliozzi che, nel 2021, si classificò secondo in questo evento. Più indietro il fiorentino Lorenzo Gagli, 41° con 71 (-1). In difficoltà il romano Renato Paratore, 107° con 75 (+3). Pavan ha realizzato cinque birdie, con due bogey. Quattro, invece, i birdie siglati da Bertasio, con un solo bogey. Prova bogey free con tre birdie per Edo Molinari.

 

Lo spagnolo Larrazabal di birdie ne ha firmati nove, con un bogey. Il 38enne di Barcelona, che due settimane fa in Sudafrica (al "MyLifeGolf Open") è tornato al successo sul DP World Tour a distanza di due anni e tre mesi dall'ultima volta (dicembre 2019 all'Alfred Dunhill Championship), sembra aver riscoperto una seconda giovinezza sul green. E' lui il leader, al termine delle prime 18 buche (su un totale di 72), del Qatar Masters, torneo che mette in palio 2.000.000 di dollari di montepremi. E che vede il francese Antoine Rozner, campione in carica, all’ottavo posto con un totale di 68 (-4) colpi.

 

LA VIGILIA - Il DP World Tour si sposta a Doha per il Commercial Bank Qatar Masters. Dal 24 al 27 marzo, al Doha Golf Club saranno sei gli azzurri in gara: Guido Migliozzi, Edoardo Molinari, Nino Bertasio, Renato Paratore, Andrea Pavan e Lorenzo Gagli. Occasione importante per gli italiani, a partire da Migliozzi che nel 2021 e dopo una grande rimonta, si classificò secondo alle spalle solo del francese Antoine Rozner, chiamato a difendere il titolo (l’ultimo a vincere consecutivamente questo appuntamento fu, nel 2015 e nel 2016, il sudafricano Branden Grace).

Il vicentino, che si prepara a tornare in campo dopo aver saltato le ultime due gare del circuito in Sudafrica, dal 7 al 10 aprile ad Augusta (Georgia, Usa) sarà tra i protagonisti del The Masters, primo Major maschile della stagione. Il 25enne veneto coronerà così uno dei suoi grandi sogni grazie al quarto posto ottenuto (al debutto in un evento del Grande Slam) allo US Open nel 2021.

Il Commercial Bank Qatar Masters metterà in palio 2.000.000 di dollari. Nel field, tra i pretendenti al successo ci sono, tra gli altri, i sudafricani Dean Burmester (secondo la settimana scorsa allo Steyn City Championship), George Coetzee, Wilco Nienaber e Justin Harding (campione nel 2019). Con quest’ultimo, tra i past winner, saranno in gara pure lo spagnolo Jorge Campillo (2020) e l’inglese Eddie Pepperell (2018). Puntano in alto, inoltre, gli scozzesi Calum Hill e Craig Howie, il tailandese Jazz Janewattananond, gli americani John Catlin e Sean Crocker.

Al termine del Commercial Bank Qatar Masters e del WGC-Dell Technologies, i migliori 50 del ranking mondiale staccheranno il pass per il The Masters.

Il torneo in diretta su GOLFTV – Il Commercial Bank Qatar Masters verrà trasmesso in diretta su GOLFTV ai seguenti orari, giovedì 24 marzo e venerdì 25, dalle ore 10 alle 15; sabato 26, dalle ore 10 alle ore 14,30; domenica 27, dalle ore 11 alle 15,30. Commento di Isabella Calogero.

Il golf maschile ha un nuovo numero 1: è Scottie Scheffler che in Texas si è preso tutto. Il WGC-Dell Technologies Match Play, superando in finale per 4/3 Kevin Kisner, e la leadership. Spodestando dal trono, dopo 36 settimane consecutive da "re", lo spagnolo Jon Rahm. Ad Austin, l'americano Scheffler ha firmato l'impresa vendicando la sconfitta arrivata lo scorso anno, nell'ultimo atto del torneo del mini circuito mondiale, quando fu battuto da Billy Horschel. Il 25enne di Ridgewood (New Jersey) ha dimostrato ancora una volta tutto il suo talento, specialmente negli incontri match play (nell'ultima Ryder Cup, in Wisconsin lo scorso settembre, era riuscito a battere nettamente Rahm).

Professionista dal 2018, fino allo scorso febbraio non era mai riuscito a imporsi sul PGA Tour in 72 apparizioni. Poi, ha festeggiato tre titoli negli ultimi 42 giorni. Scheffler ha infatti vinto il Phoenix Open e l'Arnold Palmer Invitational - PGA Tour - salvo prendersi la ribalta al WGC. Era dal 1997 (David Duval, tre exploit in 21 giorni) che un golfista non riusciva in questa impresa. Scheffler ha fatto suoi tre degli ultimi cinque eventi da lui giocati a coronamento di un percorso da protagonista.

All'Austin Country Club (par 71), dopo aver superato Horschel agli ottavi di finale s'è imposto su Seamus Power ai quarti.
Quindi, in semifinale, ha regolato per 3/1 Dustin Johnson (poi quarto e battuto nella finalina per il terzo posto dal canadese Corey Conners), campione del WGC nel 2017. E nell'ultimo atto ha dominato la scena con un altro past winner della competizione, Kisner (vincitore nel 2019).
Dopo 36 settimane consecutive di dominio da parte di Rahm, Scheffler è diventato così il 25esimo giocatore (dal 1986, quando è stato istituito l'Official World Golf Ranking) a salire per la prima volta al comando del ranking mondiale. Non solo: Scheffler - che s'è laureato all'Università del Texas come, tra gli altri, il collega Jordan Spieth e il campione NBA Kevin Durant - è il sesto giocatore più giovane (dopo Tiger Woods, Spieth, Rory McIlroy, Justin Thomas e Rahm) a guidare la classifica mondiale (all'età di 25 anni, 9 mesi e 6 giorni).

Campione anche d'incassi, l'exploit al WGC gli ha fruttato 2.100.000 dollari su un montepremi complessivo di 12.000.000. Salgono così a quota 14.901,992 i guadagni fatti registrare in carriera sul PGA Tour. Primo golfista a vincere il WGC dopo essere arrivato secondo l'anno prima, ha esteso la sua leadership anche per quel che riguarda la FedEx Cup. E adesso al The Masters, dal 7 al 10 aprile ad Augusta (Georgia, Usa), sarà lui l'uomo da battere. 

 

QUARTA GIORNATA - Scottie Scheffler, Dustin Johnson, Corey Conners e Kevin Kisner. In Texas, sono questi i semifinalisti del WGC-Dell Technologies Match Play  Ad Austin, sono usciti di scena i due migliori giocatori al mondo: lo spagnolo Jon Rahm, numero 1, è stato sconfitto agli ottavi di finale, alla prima buca di spareggio, da Brooks Koepka (poi ko ai quarti contro Johnson per 2 up). Mentre Collin Morikawa (secondo nel world ranking), sempre agli ottavi, ha subito il dominio (7/6) del messicano Abraham Ancer, con il californiano che non è riuscito a vincere nemmeno una buca. L'incontro s'è chiuso dopo 12.

Sul percorso dell'Austin Country Club (par 71), Scheffler è stato tra i grandi protagonisti del quarto giorno di gara. Runner up nel 2021, il 25enne di Ridgewood (New Jersey) ha eliminato agli ottavi (1 up) il connazionale Billy Horschel (campione uscente) che lo aveva sconfitto in finale nel 2021.

Non solo: ai quarti, Scheffler ha regolato per 3/2 l'irlandese Seamus Power. E ora, in semifinale, avrà di fronte Dustin Johnson (vincitore nel 2017), protagonista di un percorso netto fin qui. Con una vittoria al WGC, Scheffler - per la prima volta nella sua carriera - salirebbe al primo posto del world ranking, spodestando dal trono Rahm. Mentre l'altra semifinale vedrà sfidarsi Kisner (suo il torneo nel 2018) e il canadese Conners.
L'evento mette in palio non solo la leadership mondiale (per Scheffler, momentaneamente quinto nel world ranking), ma anche un montepremi di 12.000.000 di dollari, di cui 2.100.000 andranno al vincitore.

 

TERZA GIORNATA - La sconfitta indolore di Jon Rahm, le eliminazioni eccellenti di Viktor Hovland e Sergio Garcia. E ancora: il percorso fin qui netto di Kevin Kisner, Dustin Johnson, Corey Conners, Tyrrell Hatton e Brooks Koepka. Il WGC-Dell Technologies Match Play ha i suoi migliori 16 giocatori che in Texas si contenderanno il titolo e un montepremi di 12.000.000 di dollari, di cui 2.100.000 andranno al vincitore.

Ad Austin, dei 64 golfisti che hanno preso parte al torneo, ne sono rimasti 16. Che si affronteranno agli ottavi di finale in programma oggi negli USA insieme ai quarti. Mentre domenica 27 marzo si disputeranno semifinali e finali, anche per il terzo posto.

Otto dei 16 gironi all'italiana sono stati vinti da teste di serie. Con tre dei quattro past winner in campo, Kisner (2019), Johnson (2017) e Horschel (2021), che hanno superato di slancio la fase a gironi. Horschel è diventato così il secondo campione in carica, dal 2015, a riuscire in questa impresa. E adesso l'americano affronterà, in un derby tutto statunitense, Scottie Scheffler in una rivincita della finale dello scorso anno.

Sorpresa all'Austin Country Club (par 71), dove l'inglese Richard Bland (che sogna di giocare il The Masters dal 7 al 10 aprile in Georgia) è diventato il concorrente più anziano, dal 2015, ad accedere agli ottavi di finale. Insieme al giapponese Takumi Kanaya e all'irlandese Seamus Power, il britannico è tra i tre degli undici debuttanti che hanno staccato il pass per la fase finale della competizione.

In Texas, è arrivata la prima battuta di arresto per Jon Rahm, regolato per 3/2 da un già eliminato Patrick Reed. Sconfitta indolore per lo spagnolo, prima testa di serie numero 1 dal 2017 (Dustin Johnson) ad approdare agli ottavi. Ko inatteso per Garcia, recordman per punti realizzati in Ryder Cup, battuto 4/2 dallo scozzese Robert MacIntyre e dunque eliminato. Per superare il turno sono serviti i play-off a Will Zalatoris (secondo nel 2021 al The Masters) che ha arginato la concorrenza di Hovland (terzo nel world ranking). L'over time ha sorriso anche a Scheffler (superato Matt Fitzpatrick), Kanaya (contro Lucas Herbert) e Kevin Na (con Maverick McNealy).

E ora il torneo entra nella sua fase clou. Questi le sfide degli ottavi di finale: Scheffler/Horschel; Power/Hatton; Johnson/Bland; Rahm/Koepka; Kisner/Scott; Zalatoris/Na; Kanaya/Conners; Morikawa/Ancer.

 

SECONDA GIORNATA - Le conferme di Jon Rahm e Billy Horschel, il pareggio show tra Collin Morikawa e Sergio Garcia. E ancora: le eliminazioni già certe di big come Patrick Cantlay e Bryson DeChambeau. In Texas, il WGC-Dell Technologies Match Play di golf, anche nel secondo giorno di gara, ha continuato a riservare spettacolo e colpi di scena. Ad Austin, dove si affrontano 64 giocatori - divisi in 16 gruppi da 4 - lo spagnolo Rahm ha dominato la scena nell'incontro con lo statunitense Cameron Young, sconfitto per 5/4. E ora al leader del world ranking, testa di serie numero 1, basterà anche un pareggio contro Patrick Reed (già out) per approdare agli ottavi di finale, in programma (insieme ai quarti) sabato 26 marzo (con semifinali e finali, anche per il terzo posto, che si disputeranno domenica 27). Vince e convince pure Horschel. Lo statunitense, campione in carica, ha superato Tom Hoge per 3/2, portando a sette i successi consecutivi in questo evento (il primato appartiene a Tiger Woods che ha vinto 13 incontri di fila).

All'Austin Country Club (par 71), pari e patta tra Collin Morikawa (numero 2 mondiale) e Sergio Garcia (recordman per punti realizzati nella storia della Ryder Cup). E se il californiano ha da recriminare, per lo spagnolo questo pareggio assomiglia a una vittoria. Morikawa, alla 13esima buca era infatti avanti per 3up. Ma dalla 14 alla 16, l'iberico ha sfoderato la sua classe riportando in parità l'incontro. E a niente sono servite le ultime due buche, con l'incontro finito in parità. E adesso i due si giocheranno la qualificazione agli ottavi nel terzo e ultimo incontro del girone (all'italiana).

Con Morikawa che affronterà Jason Kokrak e Garcia che si troverà di fronte Robert MacIntyre. E il rischio di un play-off tra Garcia e Morikawa è sempre più probabile.

Sono invece già eliminate tre delle teste di serie del torneo: DeChambeau, Cantlay e Oosthuizen. Ad Austin il WGC-Dell - che mette in palio 12.000.000 di dollari, di cui 2.100.000 andranno al vincitore - entra nel vivo. Prima gli ultimi match del girone (accederanno agli ottavi solo i vincitori dei gironi), poi la fase finale. Con Rahm e Horschel sogna anche Viktor Hovland (terzo nel world ranking), anche lui tra i campioni che hanno collezionato due successi (in tutto 12 quelli che ci sono riusciti) in altrettante sfide giocate.

 

PRIMA GIORNATA - In Texas, il WGC Dell-Technologies Match Play, è iniziato all'insegna dello spettacolo tra conferme e sorprese. Ad Austin - dove si sfidano 64 tra i migliori golfisti al mondo, divisi in 16 gruppi da 4 - lo spagnolo Jon Rahm, leader del world ranking e testa di serie numero 1, ha iniziato il torneo del mini circuito mondiale con il piede giusto, regolando per 4/2 il colombiano Sebastian Munoz.
Sul percorso dell'Austin Country Club (par 71), avvio da favola per Maverick McNealy. Il californiano, testa di serie n.64, ha travolto il cileno Joaquin Niemann per 8/6 (si tratta del successo più ampio nella storia della competizione), con l'incontro finito dopo appena 12 buche. Vittorie anche per Jordan Spieth (2up nei confronti di Keegan Bradley), Adam Scott (2up su Justin Rose), Kevin Kisner (4/3 contro Marc Leishman), Luke List (che ha superato a sorpresa per 3/2 Justin Thomas), Kevin Na (1up su Russell Henley), Viktor Hovland (1up con Sepp Straka), Will Zalatoris (5/4 a Cameron Tringale). E ancora: exploit per Alex Noren (1up con Louis Oosthuizen), Corey Conners (contro Paul Casey), Xander Schauffele (3/2 con Takumi Kanaya).

Prima vittoria, tra gli altri, anche per lo spagnolo Sergio Garcia (4/3 con Jason Kokrak), un esperto di incontri match play, e Billy Horschel (3/2 con Min Woo Lee), campione in carica. Vittoria anche per Scottie Scheffler, quinto al mondo (e secondo nel 2021 in questo torneo), che ha arginato la concorrenza di Ian Poulter (2/1). Ha cominciato con il piede giusto, inoltre, il californiano Collin Morikawa (secondo nel world ranking), che ha regolato (2/1) lo scozzese Robert MacIntyre. E' iniziato invece con un pareggio (nella sfida con Richard Bland) il WGC di Bryson DeChambeau, al rientro dopo un infortunio alla mano. Pari e patta anche tra Patrick Cantlay e Keith Mitchell.

Ad Austin, i big del green maschile si preparano ad affrontare la seconda giornata di gara dove spiccano le sfide tra Morikawa-Garcia, Rahm-Young, Scheffler-Fleetwood. Incontri già decisivi visto che supereranno i gironi (all'italiana) solo i vincitori degli stessi che accederanno quindi agli ottavi di finale (in programma sabato 26 marzo insieme ai quarti). Poi, domenica 27, si disputeranno semifinali e finali (anche per il terzo posto). Il montepremi è di 12.000.000 di dollari, di cui 2.100.000 andranno al vincitore,

 

LA VIGILIA - Sessantaquattro tra i migliori golfisti al mondo dal 23 al 27 marzo si affronteranno ad Austin, in Texas, nel World Golf Championships-Dell Technologies Match Play. In uno degli appuntamenti del mini circuito mondiale, sarà sfida show. E l'evento metterà in palio non solo un montepremi di 12.000.000 di dollari, ma anche la leadership mondiale. Con lo spagnolo Jon Rahm (numero 1 del world ranking) che dovrà guardarsi le spalle dagli assalti del californiano Collin Morikawa (secondo), del norvegese Viktor Hovland (terzo) e degli statunitensi Patrick Cantlay (quarto) e Scottie Scheffler (quinto).

All'Austin Country Club i concorrenti saranno divisi in 16 gruppi da quattro giocatori (teste di serie i migliori nel world ranking) e si sfideranno in un girone all'italiana: ognuno incontrerà gli altri tre, con classifica a punti. Verrà assegnato un punto per ogni vittoria e mezzo per ogni pareggio.

Solo i vincitori dei rispettivi raggruppamenti saranno ammessi agli ottavi di finale che si svolgeranno insieme ai quarti sabato 26 marzo, con semifinali e finali (anche per il terzo posto) in programma domenica 27. Tutti i match si svolgeranno sulla distanza di 18 buche. In gara non ci sarà però nessun azzurro, neanche Francesco Molinari (terzo nel 2019), che non è riuscito a qualificarsi.

Tra gli assenti eccellenti anche Rory McIlroy, Tiger Woods e Phil Mickelson. A difendere il titolo sarà invece l'americano Billy Horschel che, lo scorso anno, ha superato in finale il connazionale Scheffler, tra gli avversari da battere (nell'ultima Ryder Cup, lo scorso settembre in Wisconsin, Scheffler ha battuto nel singolo Rahm). Torna, dopo un infortunio alla mano che lo ha costretto a fermarsi a lungo, il californiano Bryson DeChambeau.

I GIRONI - Questi i 16 gironi del WGC-Dell Technologies Match Play, evento del mini circuito mondiale di golf che, dal 23 al 27 marzo ad Austin, in Texas, vedrà sfidarsi 64 tra i migliori giocatori al mondo.
Gruppo 1: Jon Rahm, Patrick Reed, Cameron Young e Sebastian Munoz. Gruppo 2: Collin Morikawa, Jason Kokrak e Robert MacIntyre. Gruppo 3: Viktor Hovland, Will Zalatoris, Cameron Tringale e Seppe Straka. Gruppo 4: Patrick Cantlay, Sungjae Im, Seamus Power e Keith Mitchell. Gruppo 5: Scottie Scheffler, Matt Fitzpatrick, Tommy Fleetwood e Ian Poulter. Gruppo 6: Justin Thomas, Kevin Kisner, Marc Leishman e Luke List; Gruppo 7: Xander Schauffele, Tony Finau, Lucas Herbert e Takumi Kanaya.
Gruppo 8: Dustin Johnson, Max Homa, Matthew Wolff e Mackenzie Hughes. Gruppo 9: Bryson DeChambeau, Talor Gooch, Lee Westwood, Richard Bland. Gruppo 10: Louis Oosthuizen, Paul Casey, Corey Conners, Alex Noren. Gruppo 11: Jordan Spieth, Adam Scott, Justin Rose e Keegan Bradley. Gruppo 12: Billy Horschel (campione in carica), Thomas Pieters, Tom Hoge, Min Woo Lee.
Gruppo 13: Tyrrell Hatton, Daniel Berger, Si Woo Kim e Christiaan Bezuidenhout. Gruppo 14: Joaquin Niemann, Kevin Na, Russell Henley e Maverick McNealy. Gruppo 15: Abraham Ancer, Webb Simpson, Brian Harman e Bubba Watson. Gruppo 16: Brooks Koepka, Shane Lowry, Harold Varner III ed Erik Van Rooyen.

Il torneo si GOLFTV ed Eurosport2 - Il WGC- Dell Technologies Match Play sarà trasmesso su GOLFTV e su Eurosport2 con i seguenti orari. GOLFTV: mercoledì 23 marzo, giovedì 24 e venerdì 25, dalle ore 19 alle ore 1; sabato 26, dalle ore 15 alle ore 23; domenica 27, dalle ore 15 alle ore 24. Eurosport2: mercoledì 23, dalle ore 22,20 alle ore 1; giovedì 24 e venerdì 25, dalle ore 21,30 alle ore 1; notte tra sabato 26 e domenica 27, differita dalle ore 1 alle ore 3; domenica 27, dalle ore 20 alle ore 24. Commento di: Nicola Pomponi, Alessandro Bellicini, Matteo Delpodio, Silvio Grappasonni e Isabella Calogero.

Mathias Eggenberger ha vinto la seconda gara delle Winter Series dell’Alps Tour, torneo che si è svolto al Golf Nazionale (par 72) di Sutri (Viterbo). Lo svizzero si è imposto con uno score di 206 (67 71 68, -10) colpi davanti all’olandese Davey Porsius e all’amateur francese Tom Vaillant, secondi con 211 (-5).

Nella casa del golf italiano, il migliore degli azzurri è stato Stefano Mazzoli, ottavo con 214 (71 69 74, -2). Sebbene abbia ceduto nettamente nel giro finale, chiamandosi fuori dalla lotta per il successo pur essendo partito dalla seconda piazza, il 26enne di Segrate, ha ben difeso la sua leadership nell’ordine di merito. Nona posizione con 215 (-1) per Gregorio De Leo (70 74 71), Alessandro Tadini (70 74 71), Edoardo Raffaele Lipparelli (70 74 71) e per Riccardo Bregoli (71 72 72). Nelle prime venti posizioni anche Andrea Maestroni, 17° con 217 (73 71 73, +1).

Ha partecipato al torneo, tra gli altri, anche Tommaso Perrino, Commissario Tecnico della Squadra Nazionale Paralimpica Maschile e Femminile della FIG. Il toscano, 109° con 157 (81 76, +13), non ha superao il taglio.

Con questa vittoria, la prima in carriera sul circuito, Mathias Eggenberger ha incassato un assegno di 5.075 euro su un montepremi di 35.000. L’elvetico ha dimostrato di avere un buon feeling con questo percorso, dato che nell’ottobre del 2021 si è classificato secondo al Golf Nazionale Alps Open.

Il prossimo appuntamento dell’Alps Tour sarà l’Abruzzo Alps Open (prima tappa dell’Italian Pro Tour 2022, il circuito di gare nazionali e internazionali della FIG) che si disputerà al Miglianico Golf & Country Club di Miglianico (Chieti) dal 13 al 15 aprile.

SECONDO GIRO - Stefano Mazzoli, secondo con 140 (71 69) colpi insieme al dilettante francese Tom Vaillant, sarà ancora una volta in stagione in corsa per il titolo in un evento dell’Alps Tour. Infatti nelle Winter Series Golf Nazionale, sul tracciato del Golf Nazionale (par 72)  di Sutri (VT), l’azzurro inizierà il giro finale con due colpi di ritardo dello svizzero Mathias Eggenberger, leader con 138 (67 71, -6), però nel tentare la rimonta dovrà anche guardarsi alle spalle poiché hanno chances pure l’olandese Davey Porsius, l’inglese Ben Schmidt e l’altro amateur transalpino Julien Sale, quarti con 141 (-3), l’olandese Koen Kouwenaar, lo spagnolo Jorge Maicas e il francese Benjamin Kedochim., settimi con 142 (-2).

Sono tra i 46 concorrenti rimasti in gara dopo il taglio altri undici italiani tra i quali sono in buona posizione Riccardo Bregoli, 10° con 143 (-1), Ludovico Addabbo, Edoardo Raffaele Lipparelli, Gregorio De Leo e i sempreverdi Andrea Mestroni e Alessandro Tadini, 13.i con 144 (par). Più indietro Andrea Romano e Alessandro Notaro, 21.i con 145 (+1), Federico Livio e Luca Cianchetti, 28.i con 146 (+2), e Michele Ortolani, 37° con 147 (+3), ultimo punteggio utile per la qualifica. Il montepremi è di 35.000 euro dei quali 5.075 andranno al vincitore.

 

PRIMO GIRO - Primo giro delle Winter Series Golf Nazionale sospeso per oscurità al Golf Nazionale (par 72)  di Sutri (VT), ma la classifica provvisoria del torneo dell’Alps Tlur non subirà variazioni di rilievo nelle prime 32 posizioni poiché tutti i concorrenti in quell’arco hanno concluso il round.

Sono al comando con 67 (-5) colpi lo svizzero Mathias Eggenberger e il dilettante francese Julien Sale seguiti con 68 (-4) dall’irlandese Gary Hurley e dall’olandese Davey Porsius con l’altro olandese Koen Kouwenaar quinto con 69 (-3).

Tra i dieci concorrenti in sesta posizione con 70 (-2) vi sono quattro italiani: Adalberto Montini, Gregorio De Leo, Edoardo Raffaele Lipparelli e Alessandro Tadini. mentre hanno un colpo in più, 16.i con 71 (-1), Manfredi Manica, Riccardo Bregoli e Stefano Mazzoli, un titolo in stagione (Ein Bay Open) e  leader dell’ordine di merito. Al 24° posto con 72 (par) Cristiano Terragni. Il montepremi è di 35.000 euro dei quali 5.075 andranno al vincitore.

 

LA VIGILIA - Seconda gara consecutiva nel Lazio dell’Alps Tour con le Winter Series Golf Nazionale (21-23 marzo) sul percorso del Golf Nazionale a Sutri (VT). Vi prendono parte 132 concorrenti, dei quali 51 italiani, in rappresentanza di 16 nazioni, comprese Stati Uniti e Colombia.

Calamitano l’attenzione tre dei quattro vincitori delle precedenti gare stagionali: Stefano Mazzoli (Ein Bay Open), leader della money list, il portoghese Tomas Bessa Guimaraes (New Giza Open) e il francese Adrien Pendaries (figlio d’arte, suo padre Marc ha giocato sui circuiti continentali), a segno venerdì scorso delle Winter Series Terre dei Consoli. Dei quattro mancherà il dilettante transalpino Oihan Guillamoundeguy (suo il Red Sea Little Venice Open).

Tra i favoriti, oltre ai tre citati, numerosi italiani tra i quali ricordiamo Filippo Bergamaschi. Luca Cianchetti, Gregorio De Leo, Giacomo Fortini, Andrea Romano e il sempreverde Alessandro Tadini. quindi l’olandese Lars Keunen, l’irlandese Gary Hurley, i francesi Pierre Pineau e Franck Daux e lo spagnolo Jacobo Pastor.

Si gioca sulla distanza di 54 buche, con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto. Il montepremi è di 35.000 euro dei quali 5.075 andranno al vincitore.

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Epson Tour: vince F. Fernandez Cano

Il Carlisle Arizona Women’s Classic va a Fátima Fernández Cano che a Mesa (Usa), con un totale di 271 (70 70 61 70, -17) colpi, ha festeggiato il secondo titolo (dopo quello ottenuto nel 2020 all’IOA Championship) in carriera sull’Epson Tour (che ha sostituito nel nome il Symetra Tour), il secondo circuito statunitense femminile. In Arizona, sul percorso del Longbow Golf Club (par 72), la spagnola ha superato la concorrenza della svedese Dani Holmqvist, della paraguaiana Sofia Garcia e della panamense Laura Restrepo, tutte seconde con 274 (-14). Mentre è uscita al taglio, per la seconda volta nel 2022, Roberta Liti. La proette toscana, unica azzurra in gara, con un totale di 147 (74 73, +3) è stata eliminata dopo 36 buche.

Nata il 23 ottobre del 1995 a Santiago de Compostela e ora residente in Alabama (Stati Uniti),  Fátima Fernández Cano è stata l’assoluta protagonista del “moving day” della competizione, in cui ha firmato un parziale di 61 (-11), con due eagle, otto birdie e un bogey, emulando il punteggio più basso (già firmato nel 2021 e al Symetra Tour Championship dalla svedese Michaela Finn), in un singolo giro, sull’Epson Tour.  Il successo ha fruttato alla iberica, seconda nella money list del circuito nel 2020, 37.500 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 250.000. Oggi membro del LPGA Tour, Fátima Fernández Cano è la regina del secondo torneo dell’Epson Tour 2022.

 

SECONDO GIRO - Prodezze della spagnola Fatima Fernandez Cano che, con il parziale di 61 (-11) colpi e lo score di 201 (70 70 61, -15), è volata dal 21° al primo posto nel Carlisle Arizona Women’s Golf Classic, il secondo torneo stagionale dell’Epson Tour (ex Symetra Tour) che si sta disputando sul percorso del Longbow Golf Club (par 72) a Mesa in Arizona dove Roberta Liti, 95ª con 147 (74 73, +3), è uscita al taglio. Disavventura che già le era toccata nel Florida’s Classic, evento d’apertura stagionale.

Fatima Fernandez Cano, 26enne di Santiago de Compostela, con il 61 (due eagle, otto birdie, un bogey) ha eguagliato lo score più basso sul circuito, che era stato ottenuto da Michaela Finn nel primo round del Symetra Tour Championship del 2021, ha stabilito il nuovo record del percorso e ha realizzato il suo punteggio personale più basso sul giro. Proverà a cogliere il secondo successo sull’Epson Tour, dopo quello nel IOA Championship del 2020, contando su un colpo di vantaggio sulla panamense Laura Restrepo (202, -14) e su due nei riguardi di Haylee Harford (203, -13).

Possono competere per il titolo anche Alana Uriell e la tedesca Sophie Hausmann, quarte con 204 (-12), la cinese Weiwei Zhang, sesta con 205 (-11), e anche se con meno chances, la paraguaiana Sofia Garcia, la canadese Jaclyn Lee e la messicana Ingrid Gutierrez Nunez, settime con 206 (-10), quest’ultima leader insieme alla Hausmann dopo due turni. Il montepremi è di 250.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Roberta Liti, 79ª con 74 (+2) colpi, è di poco oltre la linea del taglio nel Carlisle Arizona Women’s Golf Classic, secondo torneo stagionale dell’Epson Tour (ex Symetra Tour) in svolgimento sul percorso del Longbow Golf Club (par 72) a Mesa in Arizona. L’azzurra, che ha segnato due birdie e quattro bogey, rischia la seconda uscita anticipata dopo quella nell’inaugurale Florida’s Classic.

In vetta la tedesca Sophie Hausmann, un buon nome del circuito, con 65 colpi (-7, un eagle, sei birdie, un bogey), due di vantaggio su Alana Uriell, Natalie Srinivasan e sulla francese Emma Broze (67, -5). Tra le otto concorrenti al quinto posto con 68 (-4) Haylee Harford, la messicana Maria Fassi, la svedese Maja Stark e la taiwanese Ssu-Chia Cheng. Il montepremi è di 250.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Secondo appuntamento del 2022 per l’Epson Tour (secondo circuito statunitense femminile che ha sostituito nel nome il Symetra Tour) che, dal 17 al 20 marzo, sarà protagonista a Mesa, in Arizona, per il Carlisle Arizona Women’s Golf Classic. Al Longbow Golf Club, tra le 132 concorrenti che si contenderanno un montepremi complessivo di 250.000 dollari, il secondo più alto di quest’anno sul circuito, ci sarà anche Roberta Liti. Unica azzurra in gara, la proette toscana in Arizona ha conseguito una doppia laurea in Business e Management (Sports and Media Studies). La 26enne di Colle di Val d’Elsa (Siena) è chiamata a riscattare l’uscita al taglio arrivata nel Florida’s Natural Charity Classic in un evento che, dopo 36 buche, lascerà in gara le migliori 60 classificate (e le pari merito al 60/o posto).

“E’ sempre bello tornare qui e gareggiare vicino all’Arizona State University. Conosco molto bene la zona ed è speciale tornare qui da proette. I ricordi sono davvero tanti e spero di crearne ancora di più dopo questo torneo”. Queste le dichiarazioni della Liti all’Epson Tour.

Oltre alla Liti, saranno in gara altre ex “Sun Devils” quali, tra le altre, le svedesi Louis Stahle e Linnea Strom. Difenderà il titolo vinto lo scorso anno al play-off (contro l’amateur americana Rose Zhang) la cinese Ruixin Liu. Tra le ambasciatrici dell’Epson Tour, la Liu nel 2022 sarà di scena anche e soprattutto sul LPGA Tour.

Dalla slovena Ana Belac alla tedesca Sophie Hausmann, dalla spagnola Marta Sanz Barrio alle svedesi Maja Stark e Frida Kinhult, passando per le messicane Maria Fassi e Alejandra Llaneza. Queste, insieme alle americane Janie Jackson, Allison Emrey, Bailey Tardy, Lucy Li e Daniela Iacobelli, alcune tra le pretendenti al titolo.

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Ragazze Match Play a Paris Appendino

Il Campionato Nazionale Ragazze-Trofeo Roberta Bertotto va a Paris Appendino che, al Franciacorta Golf Club di Forte Franca (Brescia) ha superato in finale, per 2/1, Ginevra Coppa.

In Lombardia, dopo aver chiuso la qualificazione medal su 36 buche al quarto posto, Paris Appendino, 15enne nata ad Asti (Piemonte) e tesserata per il circolo Royal Park I Roveri, è stata protagonista di un percorso netto negli incontri match play (riservati alle migliori 32 classificate). Dove ha superato, nell’ordine, Maria Paola Simeon (Golf Club Cherasco), Chiara Cornetti (Golf Club Margara), Marta Spiazzi (Golf Madonna di Campiglio) e Diana Maria Casartelli (Golf Club Padova). Dunque, nella finalissima ha avuto la meglio sulla Coppa (anche lei del Royal Park I Roveri).

La Appendino succede così nell’albo d’oro a Francesca Pompa (vincitrice nel 2021) che, dopo aver terminato la fase medal al primo posto, è uscita ai sedicesimi di finale.

Nel 2018 l’exploit ai Campionati Nazionali Baby. Ora quello al Campionato Nazionale Ragazze-Trofeo Roberta Bertotto. Nuovo successo per la Appendino, grande protagonista al Franciacorta Golf Club.

 

LA VIGILIA - Al Franciacorta Golf Club di Corte Franca (Brescia) è tutto pronto per il Campionato Nazionale Ragazze-Trofeo Roberta Bertotto, in programma dal 17 al 21 marzo. L’evento si dividerà in due fasi: la prima prevede una qualificazione su 36 buche medal (18 al giorno tra il 17 e il 18 marzo). Poi, si passerà ai “match play” dove saranno 32 le concorrenti che si affronteranno per il titolo. In programma sabato 19 i sedicesimi e gli ottavi di finale. Mentre il 20 si giocheranno quarti e semifinali, con la finale prevista per lunedì 21.

Nel 2021 ad imporsi, sul percorso del Golf Club Le Fonti di Castel San Pietro Terme (Bologna), fu Francesca Pompa. La varesina difenderà il titolo, ma dovrà vedersela con tante avversario di livello, tra queste Giulia Foresta (runner up nel 2021), Charlotte Cattaneo, Paris Appendino, Marta Spiazzi, Giulia Bellini (seconda classificata nel 2020), Lorena Rossettin, Rebecca Galasso, Emma Lundgren, Ginevra Coppa, Sophie Bierstorfer e Natalia Aparicio.

 

 

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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