Un ragazzino di 15 anni ha messo in fila uomini e donne e ha vinto con 268 (63 70 70 65, -20) colpi il Trust Golf Asian Mixed Cup, gara mista organizzata dall’Asian Tour e dal Ladies European Tour nella quale sono confrontati 144 concorrenti - 72 uomini e altrettante donne - con classifica unica.
Ratchanon "TK" Chantananuwat, dilettante considerato l’astro nascente non solo del golf thailandese, esattamente a 15 anni e 37 giorni è divenuto il più giovane vincitore sui tour più importanti e ha superato il giapponese Ryo Ishikawa, che aveva 15 anni e otto mesi quando ha fatto sua la Munsingwear Open KSB Cup nel Japan Tour 2007. Nell'Asian Tour, invece il primato apparteneva al suo connazionale Chinnarat Phadungsil a segno nel Double A International Open nel 2005 quando aveva 17 anni e cinque giorni. È diventato anche il quinto amateur a vincere nell'Asian Tour e il primo dal 2009.
Sul percorso del Waterside Course (par 72), al Siam Country Club di Pattaya in Thailandia, Chantananuwat ha superato di due colpi il coreano Joohyung Kim (270, -18), che però ha lenito la delusione con la prima moneta di 124.213 dollari (su 750.000 dollari di montepremi) perché il vincitore per il suo status ha potuto prendersi solo il trofeo. Al terzo posto con 271 (-17) lo statunitense Paul Peterson e il coreano Bio Kim, al quinto con 272 (-16) l’altro americano John Catlin, quattro successi sul circuito, e al sesto con 273 (-15) la prima tra le ladies, la thailandese Chanokhan Angurasaranee insieme al connazionale Phachara Khongwatmai, leader dopo tre turni icon Bio Kim, al sudafricano Ian Snyman e al coreano Taehee Lee. Al decimo con 275 (-13) altre quattro donne, tre thailnadesi Chanettee Wannasaen, Arpichaya Yubol e Jaravee Boonchant, e una scozzese Michele Thomson.
Ratchanon Chantananuwat, che era stato al vertice nei primi due turni insieme alla finlandese Sanna Nuutinen, poi precipitata al 49° posto finale con 282 (-6), ha iniziato con un 63 (-9), il secondo negli ultimi tre giri sul circuito dove aveva già partecipato ad alcuni eventi e dopo la prodezza aveva detto che non si era potuto allenare come avrebbe voluto nelle due settimane in cui era stato fermo perché impegnato nello studio. Ha risolto la gara a suo favore con un 65 (-7) conclusivo fatto di otto birdie e di un bogey, ma sono stati decisivi i due birdie alla 14 e alla 15 che gli hanno permesso di portarsi avanti di due colpi su Joohyung Kim, divenuti tre quando questi ha mandato la palla in acqua per un bogey alla 17. Kim, 19 anni e primo nella money list dello scorso anno, però, non si è arreso e ha messo sotto pressione con un eagle alla 18 (64, -8, un eagle, sette birdie, un bogey miglior score del turno) il thailandese che tuttavia, con una grande freddezza, ha risposto da par suo con un birdie.
“Devo essere onesto, - ha detto il vincitore - sono stato abbastanza fortunato, ho avuto due o tre drive terribili. Ho visto quando Kim ha fatto l’eagle e non sono rimasto sorpreso, ha tirato fuori prodezze per tutto il tempo. Mi ha messo sotto pressione, ma ho cercato di non guardarlo troppo”.
Chantananuwat, che studia alla Shrewsbury International School di Bangkok, non ha intenzione di diventare professionista e gareggerà ai prossimi SEA Games in Vietnam. “Questo è sempre stato il mio piano. Mi piace andare al college e imparare tutto. Ho parlato con molti giocatori e tutti mi hanno consigliato di seguire questa strada"..
TERZO GIRO - Cambio della guardia al vertice del Trust Golf Asian Mixed Cup, gara mista organizzata dall’Asian Tour e dal Ladies European Tour e nella quale sono partiti 144 concorrenti - 72 uomini e altrettante donne - ridotti a 75 dopo il taglio (31 le donne rimaste in corsa), che si contendono con classifica unica un montepremi di 750.000 dollari.
Si sono portati al vertice con 202 (-14) il thailandese Phachara Khongwatmai (65 69 68) e il coreano Bio Kim (67 67 68) che cominceranno la volata finale con un colpo di vantaggio sullo statunitense Paul Peterson e su due thailandesi: Jaravee Boonchant , prima tra le donne, e il 15enne dilettante Ratchanon Chantananuwat (203, -13), quest’ultimo leader dopo due turni insieme alla finlandese Sanna Nuutinen, che ha ceduto visibilmente scendendo al 29° posto con 209 (-7) dopo un 76 (+4).
In contesa per il titolo altre due thailandesi, Chanokhan Angurasaranee, sesta con 204 (-12), e Arpichaya Yubol, settima con 205 (-11) insieme allo statunitense John Catlin, al coreano Kyongjun Moon e al sudafricano Ian Snyman.
Entrambi i leader hanno girato in 68 (-4). Bio Kim, dopo 36 buche senza bogey, ha iniziato con un doppio bogey, poi ha recuperato abbondantemente con un eagle e quattro birdie. Phachara Khongwatmai ha fatto percorso netto con quattro birdie.
SECONDO GIRO - Il 15enne dilettante thailandese Ratchanon Chantananuwat, detto “TK” e di cui si dice un gran bene e numero 27 del world ranking di categoria, e la finlandese Sanna Nuutinen, sono rimasti al comando con 133 (-11) colpi e con parziali di 63 (-9) e di 70 (-2) per entrambi, nella Trust Golf Asian Mixed Cup, gara organizzata dall’Asian Tour e dal Ladies European Tour e nella quale sono partiti 144 concorrenti - 72 uomini e altrettante donne - ora ridotti a 75 dopo il taglio (31 le donne rimaste in corsa), che competono su 72 buche, con classifica unica e un montepremi di 750.000 dollari.
Sul percorso del Waterside Course (par 72), al Siam Country Club di Pattaya in Thailandia, la coppia di testa ha marciato di pari passo con quattro birdie e due bogey per il 70 (-2) sufficiente per lasciare a un colpo il coreano Bio Kim, autore di un 67 (-5) con cinque birdie senza bogey, il thailandese Phachara Khongwatmai e il sudafricano Ian Snyman (134, -10). La seconda classificata tra le ladies è la thailandese Arpichaya Yubol, sesta con 135 (-9) insieme allo statunitense Paul Peterson, mentre altre quattro sono al 12° posto con 137 (-7): le thailandesi Parinda Phokan, Jaravee Boonchant e Chanokhan Angurasaranee e la nordirlandese Olivia Mehaffey
Sanna Nuutinen, tre vittorie sul LET Access, il secondo tour femminile europeo, nel giorno in cui ha compiuto 31 anni, ha detto: “Ha trovato condizioni di gioco difficili, specie al mattino in cui c’era molto vento e inoltre un paio di bandiere erano nascoste. Rimanere in testa è stato un buon regalo di compleanno. Mi piace questa struttura e amo rimanervi all’interno, tanto che il mio caddie deve venire sempre a cercarmi per ricordarmi che è l’ora di lasciarla e prendere il pullman”.
Ratchanon Chantananuwat, che in due negli ultimi quattro giri disputati sull’Asian Tour, dove ha già partecipato ad alcuni tornei, ha segnato un 63 e che ha preso parte a questo evento dopo essersi poco allenato nelle precedenti due settimane per gli impegni con la scuola, non è apparso molto contento: “Non sono molto soddisfatto del modo in cui ho giocato, ma sebbene non sia stato un gran round non è certo da disprezzare. In fondo sono ancora leader. Nei prossimi due giorni proverò a ritrovare i ritmi del primo giro e, soprattutto, dovrò evitare di finire troppo sotto pressione”. Non vi sono italiani in campo.
PRIMO GIRO - La finlandese Sanna Nuutinen e il 15enne dilettante thailandese Ratchanon Chantananuwat, che viene definito in Asia come un piccolo fenomeno e che sta facendo di tutto per non dare smentite, conducono con 63 (-9) colpi nel Trust Golf Asian Mixed Cup.
Il torneo, organizzato dall’Asian Tour e dal Ladies European Tour e al quale prendono parte 144 concorrenti, 72 uomini e altrettante donne, si sta svolgendo al Siam Country Club, sul Waterside Course (par 72), a Pattaya in Thailandia, con classifica unica e taglio dopo 36 buche che lascerà in gara 60 concorrenti e i pari merito al 60° posto, i quali si contenderanno un montepremi di 750.000 dollari.
Ratchanon Chantananuwat ha realizzato un eagle e sette birdie, senza bogey, e ha ottenuto il secondo 63 negli ultimi tre giri giocati sull’Asian Tour dove ha già partecipato ad alcuni eventi. “Nelle due settimane - ha detto - intercorse dall’altro torneo non ho potuto allenarmi molto, perché sono stato occupato con la scuola. Quindi sono contento del gioco e dello score, ma non mi aspetto nulla, va bene qualsiasi cosa verrà in seguito”.
Sanna Nuutinen, 30enne di Helsinki con tre successi sul LET Access, il secondo tour femminile continentale, ha segnato otto birdie sulle prime nove buche del tracciato con un solo par alla buca 5 (par 4) per un parziale di 28 (-8), mentre nel rientro ha rallentato con due birdie e un bogey. Sono al terzo posto con 65 (-7) il thailandese Phachara Khongwatmai e il taiwanese Hung Chien-Yao con altre due proette in quinta posizione con 66 (-6), la thailandese Chanettee Wannasaen e l’inglese Meghan MacLaren. Tra i nove concorrenti al settimo posto con 67 (-5) tre giocatrici thailandesi, Arpichaya Yubol, Chanokhan Angurasaranee e l’amateur Eila Galitsky, insieme, tra gli altri, all’australiano Todd Sinnott e al coreano Bio Kim. Non sono in gara italiani.
LA VIGILIA - Asian Tour e Ladies European Tour insieme per il Trust Golf Asian Mixed Cup (7-10 aprile), torneo che si disputerà al Siam Country Club, sul Waterside Course, a Pattaya in Thailandia, con i membri dei due circuiti che si contenderanno il montepremi di 750.000. Dunque un nuovo confronto, sull’esempio di altri già avvenuti, tra giocatori e giocatrici che suscitano sempre interesse e che arricchiscono entrambe le categorie.
In campo i thailandesi Jazz Janewattananond e Prayad Marksaeng, gli statunitensi Shiwan Kim e John Catlin, gli indiani Shiv Kapur e Gaganjeet Bhullar e il filippino Miguel Tabuena. Tra le proettes l’argentina Magdalena Simmermacher, superata al playoff dalla sudafricana Lee-Anne Pace, assente nell’occasione nel precedente South African Open, le svedesi Maja Stark, Johanna Gustavvson e Linda Wessberg, le indiane Tvesa Malik e Diksha Dagar, la belga Manon De Roey, che di solito se la cava bene in questi confronti, la svizzera Kim Metraux e la sudafricana Nicola Garcia. Non sarà in gara nessuna italiana.
Ha vinto il The Masters da numero 1 mondiale e trovato la consacrazione. Scottie Scheffler negli Stati Uniti e con un totale di 278 (69 67 71 71, -10) colpi, ha conquistato il primo Major della sua carriera indossando la "Green Jacket" all'Augusta National Golf Club (par 72), dove ha dominato la scena superando di tre colpi Rory McIlroy. Il nordirlandese, secondo con 281 (-7), nonostante una grande rimonta nel round finale (parziale di 64, -8), ha ottenuto - in 14 apparizioni - il suo miglior risultato in questa competizione senza però essere riuscito a completare (all'ottavo tentativo) il Grande Slam. Mentre in terza posizione con 283 (-5), si sono classificati l'irlandese Shane Lowry e l'australiano Cameron Smith.
Ma l'86esima edizione del The Masters ha due vincitori. Quello morale è infatti Tiger Woods. Il californiano, tornato a giocare questo appuntamento 508 giorni dopo l'ultima volta e a distanza di 14 mesi dal grave incidente d'auto a Los Angeles che ne ha messo a rischio la carriera, ha chiuso la rassegna - al 47/o posto (301, +13) - così come l'aveva cominciata, tra gli applausi. Tutti in piedi in Georgia per "The Big Cat", che ha già annunciato la sua partecipazione per la 150esima edizione del The Open, quarto e ultimo Major del 2022 in programma dal 14 al 17 luglio in Scozia.
Negli Usa, Scheffler è entrato nella élite della disciplina confermandosi implacabile. Per il 25enne di Ridgewood (New Jersey), si tratta del quarto exploit nelle ultime sei gare giocate (e nel giro di due mesi). Per una cavalcata trionfale iniziata il 13 febbraio con l'affermazione al Phoenix Open e continuata con i sigilli all'Arnold Palmer Invitational e al WGC-Dell Match Play. Ora Scheffler ha calato il poker, dimostrandosi infallibile.
"Ho sempre sognato di giocare questo torneo e adesso sono riuscito anche a vincerlo. La prima volta che ho ricevuto l'invito per posta, sono scoppiato in lacrime. Adoro l'Augusta National e se avessi dovuto dire quale competizione avrei desiderato vincere, non avrei esitato. Questo è senza dubbio il miglior momento della mia carriera", le dichiarazioni di Scheffler, che ha poi incassato anche i complimenti di Woods.
Congratulazioni per una vittoria eccezionale, la tua è stata una cavalcata speciale", le parole di Tiger che ha poi aggiunto.
"Non giocato al meglio, ma ricevere l'apprezzamento e il supporto dei tifosi è qualcosa che non riesco a descrivere e di cui vado fiero".
L'ultima impresa ha fruttato a Scheffler 2.700.000 dollari a fronte di un montepremi di 15.000.000. Campione anche d'incassi, il gigante statunitense (è alto 191 centimetri), che ha iniziato l'anno senza aver mai conquistato un titolo sul PGA Tour, nel 2022 ha già incassato 10.098.14 dollari, entrando di diritto nell'elenco ristretto dei golfisti che più hanno guadagnato in una singola stagione. Solo Dustin Johnson 2020), Tiger Woods (2001 e 2002), Fred Couples (1992) e Ian Woosman (1991) erano riusciti prima a trionfare al Masters da leader del world ranking. In testa fin dal secondo round, Scheffler ha chiuso l'ultimo con un 71 (-1), frutto di quattro birdie, con un bogey e un doppio bogey (alla 18), permettendosi anche il lusso di terminare l'ultima buca con quattro putt. Lo statunitense succede così nell'albo d'oro al giapponese Hideki Matsuyama, quest'anno 14/o con 290 (+2). Campione umile, Scheffler nel 2021 aveva ottenuto tre Top 10 in eventi del Grande Slam (ottavo al PGA Championship e al The Open, settimo allo US Open), anno in cui è riuscito a battere, nel singolo, anche Jon Rahm all'ultima Ryder Cup in Wisconsin. Sposato con Meredith Scudder dal dicembre 2020, ha conosciuto quella che poi è diventata sua moglie - "ma anche la mia migliore amica", come ama sottolineare Scheffler - al liceo. Il suo numero fortunato è il 13 e per lui, nonostante sia cresciuto con il mito di Derek Jeter, ex giocatore di baseball, il più grande atleta di sempre è Michael Jordan. Credente, in campo porta sempre un portafortuna: un quarto di dollaro bicentenario che commemora l'Indipendenza Americana. E adesso è lui il nuovo fenomeno del golf americano.
TERZO GIRO - Scottie Scheffler rimasto al comando del The Masters, anche se ha rallentato, l’australiano Cameron Smith in recupero e forse l’unico capace di insidiarlo nella volata finale verso la “giacca verde” e Tiger Woods crollato e sceso nelle retrovie. E’ il responso del ‘moving day’ all’Augusta National Golf Club (par 72) di Atlanta in Georgia, Scheffler, numero uno mondiale, con un parziale di 71 (-1) e un totale di 207 (69 67 71, -9) ha mantenuto tre colpi di vantaggio sul primo inseguitore, l’australiano Cameron Smith (210. -6), runner-up in questo evento nel 2020, che ha fatto registrare nel terzo giro il miglior punteggio di giornata con 68 (-4) colpi con sei birdie e due bogey.
Scheffler è alla ricerca della definitiva consacrazione e la vuole ottenere nell’86ª edizione di questo torneo, primo major maschile del 2022. In questo inizio di stagione, il 25enne nato a Ridgewood, in New Jersey, è cresciuto esponenzialmente imponendosi in tre degli ultimi cinque eventi targati PGA Tour (Phoenix Open, Arnold Palmer e WGC-Dell Technologies Match Play) e prendendosi anche la prima piazza nella FedEx Cup.
Sarà probabilmente sfida a due, perché sembrano avere poche possibilità di rimonta i primi inseguitori. iI coreano Sungjae Im (runner up con Smith nel 2020), leader dopo le 18 buche di apertura, e ora terzo con 212 (-4) e hanno sette colpi di svantaggio l’irlandese Shane Lowry (suo l’Open Championship nel 2019) e al sudafricano Charl Schwartzel (che il Masters lo ha conquistato nel 2011), quarti con 214 (-2).
Sono appena sette i concorrenti che nei primi tre giri hanno fatto registrare uno score complessivo sotto il par. Tra questi anche il canadese Corey Conners e lo statunitense Justin Thomas, sesti con 215 (-1), mentre il giapponese Hideki Matsuyama, campione uscente, 14° con 218 (+2) ha ormai abbandonato l’idea di realizzare il back to back (l’ultimo a riuscirci è stato Woods nel 2001-2002).
In difficoltà, come detto,Tiger Woods. Il californiano ha perso posizioni, scivolando dalla 19ª alla 41ª (223, +7), complice un terzo giro in 78 (+6), che rappresenta il suo punteggio più alto in 93 round giocati al Masters. Tre birdie, cinque bogey e due doppi bogey (alla 5 e alla 18) per il 46enne di Cypress, che è tornato a giocare questo appuntamento 508 giorni dopo l’ultima volta e a distanza di 14 mesi dal grave incidente stradale in cui è rimasto coinvolto a Los Angeles. “Nulla sembrava funzionare, dalla mia postura alla mia mano destra, ho tirato troppi putt e non è stata la mia giornata. Non mi sono sentito a mio agio nel colpire la pallina”, le dichiarazioni di Woods. Poi, l’elogio a Scheffler e al suo momento d’oro. “Viene da due mesi fantastici e ora ha l’opportunità di vincere un major. Si è meritato questa chance”, ha spiegato “The Big Cat”.
Sono usciti al taglio i due azzurri in gara, Francesco Molinari (78 74) e per Guido Migliozzi (75 77), entrambi 69.i con 152 (+8). Il torneo ha un montepremi di 15.000.000 di dollari (con un aumento di 3,5 milioni rispetto al 2021), di cui 2.700.000 andranno al vincitore. Scottie Scheffler ora ha un solo obiettivo: emulare quanto fatto in passato da Ian Woosman (1991), Fred Couples (1992), Tiger Woods (2001 e 2002) e Dustin Johnson (2020), ovvero trionfare al Masters da numero 1 del ranking mondiale.
SECONDO GIRO - Scottie Scheffler, numero uno mondiale, leader con 136 (69 67, -8) colpi e a tempo di record nell’86° The Masters, primo major stagionale, Tiger Woods prima crisi poi spettacolo e comunque a marcia indietro, da 10° a 19° con 145 (71 74, +1), e mesto ritorno a casa anticipato per Francesco Molinari (78 74) e per Guido Migliozzi (75 77), entrambi 69.i con 152 (+8).
Sul percorso dell’Augusta National (par 72), a Augusta in Georgia, Scheffler, 25enne di Ridgewood (New Jersey), è partito male con due bogey parzialmente compensati da un birdie sulle prime tre buche, poi ha cambiato passo dalla settima e con sei birdie (quattro nelle ultime sette) ha segnato un 67 (-5), miglior score di giornata - realizzato anche da Justin Thomas (da 70° a decimo con 143, -1, dopo sei birdie e un bogey) - e ha preso cinque colpi di vantaggio sui primi inseguitori, maggior margine nella storia della gara dopo 36 buche. Lo hanno preceduto in cinque: Harry Cooper (1936 poi secondo), Herman Keiser (1946), Jack Nicklaus (1975), Raymond Floyd (1976) e Jordan Spieth (2015), gli ultimi quattro tutti vincitori. In un major era stato Brooks Koepka l’ultimo a compiere tale prodezza nel PGA Championship del 2019. Scheffler sta attraversando un periodo straordinario di forma e ha siglato i primi tre successi sul circuito (Phoenix Open, Arnold Palmer Invitational e un WGC, Dell Technologies Match Play) negli ultimi cinque tornei a cui ha preso parte. In totale ne ha disputati 75 con 21 top ten e nei major ha conseguito quattro top ten in nove giocati, di cui tre negli ultimi tre. Nel palmarés anche due titoli sul Korn Ferry Tour.
Lo seguono in classifica con 141 (-3) l’irlandese Shane Lowry (suo l’Open Chamionship 2019), il sudafricano Charl Schwartzel (a segno nel 2011), il coreano Sungjae Im (secondo nel Masters 2020) in vetta dopo un turno, e il giapponese Hideki Matsuyama, campione uscente in cerca di una doppietta che non si verifica dal 2002 quando Woods duplicò la vittoria dell’anno precedente. Occupa la sesta piazza con 142 (-2) Dustin Johnson, affiancato da Kevin Na, Harold Varner III e dall’australiano Cameron Smith, mentre Justin Thomas ha la compagnia di Collin Morikawa, numero tre mondiale, in rimonta dalla 31ª posizione.
Difficile che possa esserci gloria per il nordirlandese Rory McIlroy e per lo spagnolo Jon Rahm, numero due del World Ranking, 23.i con 146 (-2), mentre non ci sarà sicuramente per Jordan Spieth e Brooks Koepka, 59.i con 150 (+6), per Xander Schauffele, campione olimpico, 64° con 151 /+7), e per Bryson DeChambeau, 81° con 156 (+12) usciti al taglio caduto a 148 (+4) e che ha lasciato in gara 52 giocatori.
“Buca in uno” - Out anche Stewart Cink, 48enne di Huntsville (Alabama) con otto titoli sul PGA Tour comprensivi di un major (Open Championship 2009), ma ha lasciato l’arena dopo una “hole in one” alla buca 16 (par 3, yards 166, ferro 8) la sua sesta in carriera e 24° giocatore nella storia del Masters a compiere la prodezza su questa buca.
Woods e gli azzurri - Tiger Woods ha iniziato con quattro bogey sulle prime cinque buche, disavventura che non gli era mai capitata prima ad Augusta, ma quando si temeva il tracollo, anche pensando alle sue condizioni fisiche ovviamente non ottimali, è emersa la classe e si è rimesso in carreggiata con quattro birdie e due bogey, ma soprattutto con giocate attinenti alla sua classe. Ha avuto anche un pizzico di sfortuna con un paio di palline da birdie che si sono fermate a ridosso del bersaglio. Ha comunque superato il taglio per la 22ª volta consecutiva, una in meno dei recordman in materia, Gary Player e Fred Couples (23).
Inutile dire che Molinari e Migliozzi hanno deluso le attese. Ci si attendeva almeno il superamento del taglio, ma non è stato. Il torinese ha cominciato decisamente male con un 78 (+6), praticamante escludendosi dal primo round. Ha terminato il secondo con un 74 (+2) con quattro birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Migliozzi al debutto ad Augusta dove è approdato grazie al quarto posto nell’US Open nel 2021, si era concesso un minimo di speranza con un 75 (+3), però nel secondo giro le cose sono peggiorate con un 77 (+5) fatto di due birdie, cinque bogey e di un doppio bogey. In stagione nelle otto gare disputate, compreso il Texas Open della scorsa settimana, Migliozzi è uscito per sette volte dopo 36 buche andando a premio in una sola occasione (67° nel Ras al Khaimah Championship, DP World Tour).
PRIMO GIRO - Il Masters Tournament, improntato su Tiger Woods, è iniziato con il sorriso del coreano Sungjae Im, leader con 67 (-5) colpi, la soddisfazione dello stesso Tiger, decimo con 71 (-1), e con i problemi dei due azzurri in gara, Guido Migliozzi, 60° con 75 (+3), e Francesco Molinari, 82° con 78 (+6).
Nel primo major stagionale, giunto all’86ª edizione e che si sta svolgendo sul percorso dell’Augusta National (par 72), a Augusta in Georgia, onore, dunque a Sungjae Im, 24enne di Cheongiu alla 112ª gara sul circuito dove ha ottenuto due titoli del 2020 (Honda Classic) e nel 2021 (Shriners Childrens Open) e 23 top ten (un secondo posto nel Masters 2020), che ha segnato quattro birdie in uscita, due bogey, un eagle e un altro birdie nel rientro e ha lasciato un colpo l’australiano Cameron Smith, numero sei mondiale, (68, -4). E’ la seconda volta che Im è al vertice dopo un turno e nella prima ha poi concluso sesto (Wyndham Championship, 2019).
Terzi con 69 (-3) Scottie Scheffler, numero uno al mondo, Dustin Johnson, numero sette, che ha trionfato nel 2020 stabilendo il punteggio più basso nella storia dell’evento, il cileno Joaquin Niemann e l’inglese Danny Willett, campione nel 2016, e settimi con 70 (-2) Patrick Cantlay, numero cinque, Jason Kokrak e il canadese Corey Conners.
Tutti gli occhi, però, si sono puntati su Tiger Woods che, 508 giorni dopo l’ultima apparizione (novembre 2020), è tornato a giocare il The Masters (da lui vinto cinque volte, la prima nel 1997, l’ultima nel 2019). Il suo score è nato da un cammino con tre birdie e due bogey, ottimi colpi, recuperi quasi incredibili e un birdie alla 16ª buca che destato il suo entusiasmo e quello degli spettatori.,
"Mi trovo nella posizione che merito. Tornare qui - ha detto Woods - non è stato facile e la gente non ha idea di quanto sia stato difficile. Un grazie al mio team, che ha lavorato con me ogni singolo giorno. Da quando mi sono alzato dal letto, tre mesi dopo il mio incidente stradale, non ci siamo fermati mai. E ora sono dolorante come aspettavo di sentirmi, mancano ancora tre turni e c'è ancora molta strada da fare". Woods, che è affiancato da altri otto concorrenti tra i quali Webb Simpson e Tony Finau, era decimo dopo 18 buche anche nel 2020, ed era undicesimo quando si è imposto nel 2019 nel Masters che forse ha cambiato in negativo la carriera di Francesco Molinari (quinto), che gli lasciò inattesamente strada quando sembrava avere tutto sotto controllo.
Sparsi per la classifica altri che dovrebbero essere attesi protagonisti e che al momento si stanno facendo…attendere. Il giapponese Hideki Matsuyama, campione in carica, che ha qualche problema al collo, è 19° con 72 (par) insieme al declinante spagnolo Sergio Garcia e al norvegese Viktor Hovland, numero quattro del World Ranking, mentre Collin Morikawa, numero tre, e il nordirlandese Rory McIlroy sono 31.i con 73 (+1), l’iberico Jon Rahm, numero due, Patrick Reed e Jordan Spieth occupano la 43ª piazza con 74 (+2) e Brooks Koepka ha lo stesso punteggio di Migliozzi.
Guido Migliozzi ha viaggiato in par sulle prime nove buche (tre birdie, due bogey e un doppio bogey), poi ha ceduto sulle seconde (tre bogey). Pessimo avvio di Molinari con tre bogey in sei buche, poi un birdie, altri tre bogey, ancora un birdie e chiusura con un doppio bogey. In questo momento il torinese che conoscevamo non sembra esserci più, ma la speranza di rivederlo almeno a discreti livelli non abbandona nessuno.
LA VIGILIA - Era nell’aria, ma forse ci credevano in pochi. Poi Tiger Woods ha sciolto la riserva e l’86° Masters Tournament ha preso tutto un altro aspetto, perché un conto è un major e un altro conto è un major con Woods, anche se con tanti punti interrogativi, che il campione ha provato subito a togliere. “Mi sento pronto per giocare - ha detto - e sono particolarmente contento di come procede il mio recupero” e poi ha fatto capire che non vuol fare la comparsa. “Posso vincere, anzi voglio vincere”. Parole che sanno di miracolo se pensiamo che 14 mesi addietro Woods ha rischiato la vita e nemmeno si sapeva se avrebbe potuto tornare a camminare regolarmente. Quanto alla voglia di vincere è stata sempre la sua prerogativa, ma ha poi spiegato: “Quando non avrò più la sensazione di poterlo fare allora sarà il momento di smettere. Attualmnte colpisco bene la palla e sul gioco non ho problemi. La parte più difficile è camminare e sarà molto dura quando ci avvicineremo alle 72 buche, ma mi sento pronto anche per questo”.
Dunque una nuova ripartenza, una delle tante purtroppo per lui e per il golf, perché è probabile che se Tiger non fosse stato bersagliato da tanti infortuni avrebbe potuto stabilire mnumerosi altri record anche difficili da battere. Ma vediamo a 46 anni cosa potrà ancora fare. Per ora una sola certezza, ad Augusta, dal 7 al 10 aprile, sul percorso dell’Augusta National sarà sicuramente il giocatore più atteso anche se il field è come sempre stellare. E ci torna a 25 anni dal suo primo successo dei cinque al Masters (l’ultimo nel 2019 quando approfittò del crollo di Francesco Molinari).
Quanto a Molinari sarà in campo per l’undicesima volta in carriera e ci sarà anche un altro azzurro, Guido Migliozzi, al debutto in questo major dove è arrivato con il quarto posto della scorsa stagione all’US Open. Entrambi non sono in buona forma ed è auspicabile che l’importanza dell’impegno sappia loro dare motivazioni e concentrazione giusta quanto per completare i quattro giri e ben figurare.
A una analisi è suggestiva l’idea di un Woods protagonista e in lotta per il titolo, ma più realisticamente è bene pensare a un duello tra il nuovo numero uno mondiale Scottie Scheffler e lo spagnolo Jon Rahm, numero due. Scheffler, 25enne di Ridgewood (New Jersey), ha ottenuto il primo titolo in carriera il 13 febbraio e il 27 marzo ha conseguito il terzo nel WGC Dell Technologies Match Play sorpassando in vetta al World Ranking l’iberico che ha dichiarato senza mezzi termini di volersi riprendere lo scettro.
Difenderà il titolo il giapponese Hideki Matsuyama, che la scorsa settimana nel Texas Open è stato costretto al ritiro per dolori al collo e sulle cui condizioni poco è dato a sapere. Tanti i giocatori da seguire tra i quali ricordiamo Collin Morikawa, Dustin Johnson, Justin Thomas, Patrick Cantlay, Bryson DeChambeau, Patrick Reed, Webb Simpson, Brooks Koepka, Jordan Spieth, il secondo più giovane vincitore del Masters (21 anni, otto mesi) dopo Tiger Woods (21 anni, tre mesi, 14 giorni), il nordirlandese Rory McIlroy, lo spagnolo Sergio Garcia, comunque in netto declino, l’inglese Tyrrell Hatton e il norvegese Viktor Hovland.
Il percorso - Il torneo si è sempre disputato all’Augusta National voluto da Bobby Jones. Quest’anno il tracciato par 72 presenterà due modifiche, alla buca 11 e alla buca 15 allungate rispettivamente di 15 e 20 yards. Complessivamente la lunghezza passerà da 7.475 a 7.510 yards. Si tornerà a giocare dopo tre anni di sospensione il Par 3 Contest, la gara spettacolo sul tracciato par 3 che nessuno vorrebbe mai vincere perché dalla sua istituzione chi ha alzato il trofeo non ha poi mai vinto il Masters nello stesso anno. Qualcuno però ha fatto accoppiata in anni diversi. Infine si tornerà a capienza piena per il pubblico, che non c’era nel 2020 e che era stato contingentato nel 2021.
Le partenze - Francesco Molinari disputerà il primo giro (partenza alle ore 8,22 locali) con Larry Mize e l’austriaco Sepp Straka e Guido Migliozzi lo seguirà dopo undici minuti insieme a Fred Couples e al sudafricano Garrick Higgo. Per Tiger Woods via alle ore 10,34 con il sudafricano Louis Oosthuizen e con il cileno Joaquin Neumann.
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Giovedì 7 aprile e venerdì 8:
dalle 19,30 alle 19,45 - “Studio Golf” - Sky Sport 24
dalle 21 alle 1,30 - la gara - Sky Sport Arena
Sabato 9 aprile:
dalle 19,30 alle 19,45 - “Studio Golf” - Sky Sport 24
dalle 21 alle 1 - terza giornata - Sky Sport Uno
Domenica 10 aprile:
dalle 18,30 alle 18,45 - “Studio Golf” - Sky Sport 24
dalle 20 alle 1 - quarta giornata - Sky Sport Arena
Le dirette anche in streaming su NOW
Commento di Alessandro Lupi, Michele Gallerani, Roberto Zappa e di Massimo Scarpa. Studio Golf condotto da Francesca Piantanida
Primo titolo per Lucrezia Colombotto Rosso sul LET Access, dove si era già fatta ben notare in passato. L’azzurra ha concluso il Terre Blanche Ladies Open, torneo inaugurale del circuito 2022, con 209 (70 69 70, -7) colpi alla pari con la tedesca Chiara Noja (209 - 67 70 72) e poi l’ha superata con un birdie alla quarta buca supplementare.
Sul percorso del Golf de Terre Blanche (par 72), a Tourettes in Francia, la 26enne torinese è partita per il giro finale con due colpi di ritardo dalla rivale che ha recuperato fino ad averne tre di vantaggio dopo 15 buche, ma a quel punto ha avuto un improvviso black out e con un bogey e un doppio bogey si è fatta sorpassare dall’avversaria che sulle stesse buche ha segnato un birdie e un bogey (in totale un 72, par, molto articolato con un eagle, tre birdie e cinque bogey). La Colombotto Rosso, però. ha avuto la forza di riagganciarla alla 18ª (par 5) completando il 70 (-2) fatto in totale di cinque birdie, un bogey e un doppio bogey. Poi lo spareggio vincente. All’azzurra è andato un assegno di 6.400 euro su un montepremi di 40.000 euro.
Mai in corsa per il titolo la spagnola Clara Moyano Reigosa, terza con 212 (-4), la dilettante francese Constance Fouillet, quarta con 213 (-3), l’altra amateur transalpina Maylis Lamoure e l’iberica Noemi Jimenez, quinte con 214 (-2).
Ha effettuato un bel recupero Erika De Martini, alla prima gara da professionista, che ha ottenuto un promettente 12° posto, risalendo dal 28° con 219 (75 75 69, +3), grazie a un parziale di 69 (-3) con quattro birdie e un bogey. E’ scesa dal 18° al 26° con 224 (73 73 77, +8) la dilettante Sara Berselli, che comunque è rimasta fino al termine tra le proettes, mentre è uscita al taglio l’altra amateur Alessia Fornara, 94ª con 166 (83 83, +22).
SECONDO GIRO - Lucrezia Colombotto Rosso è salita dall’ottavo al secondo posto con 139 (70 69, -5) colpi grazie a un parziale di 69 (-3, cinque birdie, due bogey), miglior score di giornata e unico sotto il 70, nel Terre Blanche Ladies Open, torneo inaugurale del LET Access 2022, il secondo circuito femminile europeo, in svolgimento sul tracciato del Golf de Terre Blanche a Tourettes in Francia.
E’ rimasta solitaria in vetta con 137 (67 70, -7) la tedesca Chiara Noja, autrice di un 70 (-2, due birdie) e occupano la terza piazza con 141 (-3) la svizzera Elena Moosmann, la spagnola Clara Moyano Reigosa e la francese Yvie Chaucheprat, al comando con la Noja dopo un round. In sesta con 142 (-2) l’inglese Gemma Clews e la dilettante francese Maylis Lamoure.
Al 18° posto con 147 (74 73, +3) la dilettante Sara Berselli, al 28° con 150 (75 75, +6) Erika De Martini, alla prima gara da professionista, mentre à uscita al taglio l’altra amateur Alessia Fornara, 94ª con 166 (83 83, +22). Il montepremi di 40.000 euro dei quali 6.400 andranno alla vincitrice.
PRIMO GIRO - Primo giro sospeso, ma classifica praticamente stabile nel Terre Blanche Ladies Open, torneo inaugurale del LET Access 2022, il secondo circuito femminile europeo, in svolgimento sul tracciato del Golf de Terre Blanche a Tourettes in Francia dove Lucrezia Colombotto Rosso è ottava con 70 colpi (-2, quattro birdie, due bogey). Al vertice con 67 (-5) la coppia formata dalla tedesca Chiara Noja e dalla francese Yvie Chaucheprat davanti alla finlandese Karina Kukkonen (68, -4).
Sulla quarta piazza con 69 (-3) la spagnola Noemi Jimenez e tre transalpine, Emilie Alonso e le dilettanti Maylis Lamoure e Constance Fouillet.
In campo altre tre italiane: l’amateur Sara Berselli, 30ª con 74 (+2), Erika De Martini, 39ª con 75 )+3), e l’altra dilettante Alessia Fornara, 90ª con 83 (+11). Il montepremi di 40.000 euro.
LA VIGILIA - n Francia, a Tourettes, sul percorso del Golf de Terre Blanche è tutto pronto per l’inizio della stagione del LET Access 2022. Il secondo circuito europeo femminile partirà dal Terre Blanche Ladies Open, torneo in programma dal 31 marzo al 2 aprile, al quale parteciperanno 96 concorrenti e, tra queste, ci saranno quattro italiane: Lucrezia Colombotto Rosso, Erika De Martini e le amateur Alessia Fornara e Sara Berselli.
Per la De Martini, sarà la prima gara da proette in carriera. Punterà ad un risultato di prestigio anche Lucrezia Colombotto Rosso che, insieme a Giulia Molinaro, ha rappresentato l’Italia del golf femminile lo scorso anno ai Giochi di Tokyo. Debutto stagionale pure per le dilettanti Alessia Fornara e Sara Berselli.
Le azzurre proveranno a succedere nell’albo d’oro alla svedese Linn Grant, vincitrice dell’evento nel 2021. Il torneo metterà in palio un montepremi di 40.000 euro.
Ci sono volute 75 buche, di cui tre di play-off, per decretare la vincitrice del Casino Del Sol Golf Classic, quarto torneo dell’Epson Tour 2022. E alla fine a Tucson, in Arizona, a spuntarla è stata – dopo un derby tutto americano – Andrea Lee (69 65 67 69), che ha superato con un par allo spareggio Lucy Li (70 65 67 68). Entrambe hanno chiuso le 72 buche regolamentari con uno score di 270 (-18) colpi, dopo un bel duello. Poi, la Lee – 23enne di Los Angeles – sul percorso del Sewailo Golf Club (par 72), è riuscita ad arginare la concorrenza della Li, più giovane golfista di sempre a qualificarsi, nel 2014 e all’età di 11 anni, per lo US Women’s Open. Mentre in 3ª posizione con 272 (-16) si è stanziata Daniela Darquea, 26enne di Quito (Ecuador)
Dopo il sesto posto dello scorso anno, Roberta Liti – unica azzurra in gara – non è riuscita a ripetere l’ottima performance offerta nel 2021. Reduce dall’undicesimo posto all’IOA Championship (evento che l’ha vista anche in testa alla classifica), la proette toscana in Arizona (dove ha conseguito una doppia laurea in Business e Management, Sports and Media Studies) ha chiuso il Casino Del Sol Golf Classic al 64/o posto con uno score di 291 (71 71 74 75, +3) colpi.
Il primo successo in carriera sull’Epson Tour ha fruttato 30.000 dollari (su un montepremi complessivo di 200.000) alla Lee, che è ora seconda nell’ordine di merito del secondo circuito americano femminile alle spalle solo della sudcoreana Kum-Kang Park. Vittoria importante per la statunitense, che ha festeggiato l’impresa con un caddie speciale, il papà James.
TERZO GIRO - Scivolone in bassa classifica di Roberta Liti ,da 44ª a 65ª con 216 (71 71 74, par) colpi nel Casino del Sol Golf Classic (Epson Tour,) sul percorso dell Sewailo Golf Club (par 72) a Tucson in Arizona, dove è passata a condurre con 201 (69 65 67, -15) Andrea Lee. La 23enne di Los Angeles, ottima carriera da dilettante, ha realizzato un 67 (-5) con due eagle, tre birdie e due bogey e con 201 ha stabilito il suo score più basso dopo 54 buche. Peraltro sta attraversando un buon momento di forma come dimostra anche la quinta piazza nel precedente IOA Championship.
Nella volata al titolo avrà la concorrenza di Lucy Li e della filippina Dottie Ardina, seconde con 202 (-14), della ecuadoriana Daniela Darquea, quarta con 203 (-13), della cinese Yue Ren e di Jessica Porvasnik, quinte con 204 (-12), quest’ultima in vetta nei primi due giri. Chances anche per Becca Huffer, Katelyn Sisk e Samantha Wagner, settime con 205 (-11). Roberta Liti, che è terminata undicesima nel IOA Championship e lo scorso anno sesta in questo evento, ha girato in 74 (+2) con tre birdie, altrettanti bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 200.000 dollari con prima moneta di 30.000 dollari.
SECONDO GIRO - Roberta Liti, 44ª con 142 (71 71, -2), ha guadagnato una posizione nel secondo giro del Casino del Sol Golf Classic (Epson Tour,) sul percorso dell Sewailo Golf Club (par 72) a Tucson in Arizona.
“Mi limiterò a seguire i miei piani di gioco” aveva detto la leader Jessica Porvasnik e la 26enne che si è laureata alla Ohio State University e due volte vincitrice nel sul circuito minore Women's All Pro Tour (WAPT) nel 2021, lo ha fatto per filo e per segno. Infatti ha replicato il 65 (-7) del primo round con le stesse modalità, ossia sette birdie senza bogey, e in tal modo con 130 (-14) potrà iniziare il giro finale, tentando di cogliere il primo successo sul tour, con tre colpi di vantaggio sulla filippina Dottie Ardina (133, -11) e con quattro su Andrea Lee (134 (-10).
Proveranno a competere per il titolo anche Luci Li, Samantha Wagner e le australiane Hira Naveed e Sarah Jane Smith, quarte con 135 (-9). Meno probabile un recupero della cinese Yue Ren, della francese Emma Broze e della tedesca Sophie Hausmann, ottave con 136 /-8).
Roberta Liti, reduce dall’11° posto nel precedente IOA Championship e sesta in tale evento nel 2021, ha raddoppiato il 71 (-1) di partenza con quattro birdie e tre bogey. Il montepremi è di 200.000 dollari con prima moneta di 30.000 dollari.
PRIMO GIRO - Inizio lento di Roberta Liti, 45ª con 71 (-1) colpi, nel Casino del Sol Golf Classic, torneo dell’Epson Tour, il secondo circuito statunitense che si sta svolgendo al Sewailo Golf Club (par 72) di Tucson in Arizona. L’azzurra, reduce dall’11° posto nel precedente IOA Championship e sesta in questa gara lo scorso anno. ha realizzato cinque birdie e quattro bogey.
Leader con 65 (-7, sette birdie) è la 26enne Jessica Porvasnik, che ha eguagliato il record sul giro del torneo stabilito lo scorso anno dalla svizzera Kim Metraux e ha stabilito il suo punteggio pià basso personale. “Sono veramente eccitata - ha detto - perché non mi sono mai trovata in questa posizione. E’ fantastico. Cosa farò ora? Mi limiterò a seguire i miei piani di gioco”.
La statunitense comincerà il secondo giro con un colpo di margine su Laura Wearn e Bailey Tardy (66. -6), due avversarie tra le candidate al titolo. Al quarto posto con 67 (-5) Brianna Do, le australiane Hira Naveed e Sarah Jane Smith, la spagnola Maria Parra, la tedesca Sophie Hausmann e l’ecuadoriana Daniela Darquea. Il montepremi è di 200.000 dollari con prima moneta di 30.000 dollari.
LA VIGILIA - Dopo la buona prova all’IOA Championship (ha chiuso il torneo all’undicesimo posto dopo essere stata anche in testa al termine del secondo e penultimo round), Roberta Liti inseguirà un nuovo risultato di prestigio sull’Epson Tour al Casino del Sol Golf Classic. Dal 31 marzo al 3 aprile al Sewailo Golf Club di Tucson, in Arizona – dove ha conseguito una doppia laurea in Business e Management (Sports and Media Studies) – la proette toscana sarà tra le 120 concorrenti del torneo, arrivato alla seconda edizione. Nel 2021, la Liti in questo evento riuscì a ottenere un sesto posto quale secondo suo miglior risultato sull’Epson Tour (il suo “best score” è un quinto posto, nel 2020, al Symetra Classic).
La competizione si giocherà sulla distanza di 72 buche (18 al giorno), con taglio dopo 36 che lascerà in campo le migliori 60 classificate (e le pari merito al 60/o posto). In palio, oltre al titolo, ci sarà un montepremi di 200.000 dollari, di cui 30.000 andranno alla vincitrice.
Non ci sarà la cinese Ruixin Liu, campionessa uscente e ormai impegnata sul LPGA Tour. Tra le protagoniste annunciate ecco però la sudcoreana Kum-Kang Park e la svedese Linnea Strom (reduce dal successo all’IOA Championship), rispettivamente al primo e al secondo posto dell’ordine di merito del circuito. Chance anche per la paraguaiana Maria Fernanda Torres, le americane Bailey Tardy e Lucy Li, la svedese Lisa Pettersson, la panamense Laura Restrepo, la spagnola Marta Sanz Barrio, la tedesca Sophie Hausmann e per la messicana Alejandra Llaneza.
Mateusz Gradecki a sorpresa. Il 27enne polacco, un sesto e un ottavo posto lo scorso anno quali migliori risultati nelle precedenti 46 presenze sul Challenge Tour,, ha indovinato con 66 (-6, sei birdie senza bogey) il giro perfetto e con lo score di 269 (68 68 67 66, -19) ha rimontato dal terzo posto e ha conquistato il primo titolo in carriera imponendosi nel Limpopo Championship.
Nel sesto e ultimo dei sei eventi di fila in Sudafrica con cui il Challenge Tour ha iniziato l’annata e tutti organizzati in collaborazione con il Sunshine Tour e concluso sul percorso dell’Euphoria GC (par 72), a Limpopo. dopo che i concorrenti nei primi due round si sono alternati anche sul Koro Creek GC (par 72), sono terminati in media classifica Federico Maccario, 37° con 284 (67 69 76 72, -4), e Lorenzo Scalise, 45° con 285 (66 72 75 72, -3), ma per entrambi le premesse iniziali erano state migliori.
Si è classificato al secondo posto, con un ritardo di tre colpi, il sudafricano Hennie Du Plessis (272, -16), ha occupato il terzo con 273 (-15) il tedesco Nick Bachem, ed è crollato, finendo al quarto con 274 (-14) dopo un 76 (+6), il danese Oliver Hundeboll, che aveva cominciato il round conclusivo con quattro colpi di margine su Du Plessis e cinque sul vincitore. Con Hundeboll anche l’olandese Lars Van Meijel e il sudafricano Bryce Easton, mentre altri due sudafricani, grandi sconfitti della gara, sono finiti settimi con 276 (-12): Luke Jerling e Pieter Moolman.
Maccario e Scalise hanno realizzato entrambi un 72 (par), il primo con tre birdie, un bogey e un doppio bogey e il secondo con un eagle e quattro birdie vanificati da quattro bogey e da un doppio bogey. Sono usciti al taglio Philip Geerts (73 67) ed Enrico Di Nitto (70 70), 64.i con 140 (-4) e out per un colpo, Matteo Manassero, 81° con 141 (70 71, -3), Jacopo Vecchi Fossa, 145° con 145 (74 71, +1), e Aron Zemmer, 158° con 146 (76 70, +2). A Gradecki è andato un assegno di 35.793 euro su un montepremi di 225.000 euro.
TERZO GIRO - Precipitoso rientro nei ranghi nel Limpopo Championship dei due giocatori italiani che hanno superato il taglio con Federico Maccario da 12° a 46° con 212 (67 69 76, -4) e con Lorenzo Scalise da 30° a 59° con 213 (66 72 75, -3). E’ il sesto e ultimo evento di fila in Sudafrica che il Challenge Tour ha organizzato a Limpopo in collaborazione con il Sunshine Tour.
Sul percorso dell’Euphoria GC (par 72), dopo che i concorrenti nei primi due round si sono alternati anche sul Koro Creek GC (par 72) a Limpopo, ha mantenuto la leadership con 198 (67 63 68, -18) il 22enne danese Oliver Hundeboll, un titolo a inizio marzo (Mangaung Open), autore di un parziale di 68 (-4) con cinque birdie e con l’unico bogey in 54 buche.
Nella volata verso il successo il danese potrà contare su quattro colpi di vantaggio sul sudafricano Hennie Du Plessis (202, -14) e di cinque sul polacco Mateusz Gradecki e sui sudafricani Luke Jerling e Pieter Moolmann (203, -13). Altre due sudafricani seguono al sesto posto con 204 (-12), Nick Bachem e Bryce Easton, insieme al francese Robin Sciot-Siegrist.
Sono usciti al taglio Philip Geerts (73 67) ed Enrico Di Nitto (70 70), 64.i con 140 (-4) e out per un colpo, Matteo Manassero, 81° con 141 (70 71, -3), Jacopo Vecchi Fossa, 145° con 145 (74 71, +1), e Aron Zemmer, 158° con 146 (76 70, +2). Il montepremi di 250.000 dollari, (circa 225.000 euro).
SECONDO GIRO - Federico Maccario, da 16° a 12° con 136 (67 69, -8) colpi, e Lorenzo Scalise, da settimo a 30° con 138 (66 72, -6), sono gli unici due italiani rimasti in gara dopo il taglio nel Limpopo Championship, sesto e ultimo evento di fila in Sudafrica che il Challenge Tour ha organizzato a Limpopo in collaborazione con il Sunshine Tour. Al via 216 concorrenti che nei primi due giri si sono alternati sui percorsi dell’Euphoria GC e del Koro Creek GC, entrambi par 72, con i 63 qualificati ai due round conclusivi che si esibiranno sul primo tracciato.
Con un parziale di 63 (-9) e lo score di 130 (67 63, -14) colpi è passato a condurre il 22enne danese Oliver Hundeboll, un titolo conquistato a inizio marzo (Mangaung Open). Ha segnato nove birdie senza bogey al Koro Creek GC per il secondo score di giornata, mentre il migliore con un eagle e otto birdie è stato il 62 (-10), sullo stesso campo, del sudafricano Rourke Van der Spuy, 23° con 137 (-7), che ha quanto meno ha evitato di uscire dopo un 75 (+3).
In seconda posizione con 131 (-13) il tedesco Nick Bachem, in terza con 133 (-11) il sudafricano Bryce Easton e in quarta con 134 (-10) il francese Robin Sciot-Siegrist, il tedesco Max Rottluff e il sudafricano Heinrich Bruiners.
Hanno giocato sul Koro Creek GC anche Maccario, autore di un 70 (-2) con quattro birdie e due bogey, e Scalise che ha segnato un 72 (par) con tre birdie e altrettanti bogey. Fuori gioco Philip Geerts (73 67) ed Enrico Di Nitto (70 70), 64.i con 140 (-4) e out per un colpo, Matteo Manassero, 81° con 141 (70 71, -3), Jacopo Vecchi Fossa, 145° con 145 (74 71, +1), e Aron Zemmer, 158° con 146 (76 70, +2). Il montepremi di 250.000 dollari, (circa 225.000 euro).
PRIMO GIRO - Classifica quanto meno singolare e inusuale, oltre che corta, dopo il primo giro del Limpopo Championship, sesto e ultimo evento di fila in Sudafrica che il Challenge Tour ha organizzato a Limpopo in collaborazione con il Sunshine Tour. Sui due percorsi dell’Euphoria GC e del Koro Creek GC, entrambi par 72 dove i 216 concorrenti si alternano nei primi due round, si trovano al comando con 65 (-7) colpi ben sei concorrenti, tutti scesi in campo Koro Creek GC, seguiti a un colpo da altri nove con 66 (-6) tra i quali Lorenzo Scalise e il sudafricano Neil Schietekat, i soli tra i primi 15 che si sono cimentati all’Euphoria GC.
Sono al vertice il tedesco Freddy Scott, l’inglese Jonathan Thomson, il sudafricano Hennie Du Plessis e gli spagnoli Jordi Garcia, Emilio Cuartero Blanco e Ivan Cantero Gutierrez. Insieme all’azzurro e a Schietekat si trovano altri quattro sudafricani, Dylan Mostert, Bryce Easton, Pieter Moolman ed Heinrich Bruners, l’inglese Alfie Plant, l’irlandese Paul Dunne e l’iberico David Borda.
E’ in buona posizione Federico Maccario, 16° con 67 (-5), e sono al momento oltre la linea del taglio Matteo Manassero ed Enrico Di Nitto, 71.i con 70 (-2). Philip Geerts, 137° con 73 (+1), Jacopo Vecchi Fossa. 155° con 74 (+2), e Aron Zemer, 191° con 76 (+4). Scalise ha realizzato sei birdie senza bogey e Maccario, che ha girato anch’egli all’Euphoria, ha messo insieme sette birdie e due bogey. Il montepremi di 250.000 dollari, (circa 225.000 euro).
LA VIGILIA - Sesto (e ultimo) appuntamento consecutivo in Sudafrica per il Challenge Tour che resta a Limpopo per il Limpopo Championship, evento organizzato in combinata con il Sunshine Tour. Dal 31 marzo al 3 aprile, sui due differenti percorsi dell’Euphoria GC e del Koro Creek GC, saranno in gara anche sette azzurri: con Matteo Manassero e Jacopo Vecchi Fossa – entrambi reduci dal settimo posto ottenuto al SDC Open – ecco pure Lorenzo Scalise e Aron Zemmer, rispettivamente 12° e 34° nel precedente torneo. Senza dimenticare Enrico Di Nitto, Federico Maccario e Philip Geerts, con questi ultimi tre chiamati a riscattare l’ultima uscita al taglio.
Manassero, 20° nell’ordine di merito del secondo circuito europeo, è stato inserito dal Challenge Tour tra i tre giocatori – insieme al sudafricano Juan Carlo Ritchie (vincitore di questo evento nel 2019 e nel 2020, nonché leader della money list con due exploit in stagione) e all’inglese Jamie Rutherford, indicato quale possibile outsider – del torneo da tenere d’occhio.
Non ci sarà Brandon Stone, campione uscente. Tra i sudafricani, oltre a Ritchie, puntano in alto pure Wilco Nienaber, Jaco Prinsloo, Hennie Du Plessis, Jaco Van Zyl ed Estiaan Conradie.
Dopo aver fatto suo l’SDC Open, il francese Clément Sordet inseguirà un nuovo exploit in Sudafrica. Dove tra i favoriti ci sono poi il portoghese Ricardo Gouveia, il belga Christopher Mivis e il tedesco Alexander Knappe. Il montepremi è di 250.000 dollari, con il Challenge Tour che poi, dal 7 al 10 aprile, si sposterà in Tanzania per il Mount Kilimanjaro Klassic.
Il primo successo in carriera sul LPGA Tour, per Jennifer Kupcho arriva in un major. Al Mission Hills Country Club (Dinah Shore Tournament Course, par 72 di Rancho Mirage in California, la 24enne americana con un totale di 274 (66 70 64 74, -14) colpi ha vinto il The Chevron Championship, contenendo la rimonta, nel round finale, della connazionale Jessica Korda, seconda con 276 (-12) davanti alla 18enne slovena Pia Babnik, terza con 277 (-11). Mentre Giulia Molinaro s’è classificata 44ª con 287 (73 68 76 70, -1). Unica azzurra in gara, la proette veneta è stata tra le protagoniste del secondo giro.
“Mi sembra tutto surreale, non riesco a crederci. E’ il giorno più emozionante della mia vita”. Questa la gioia della Kupcho, al termine del torneo, dopo aver alzato al cielo il trofeo, il Dinah Shore Trophy. Nata a Westminster (Colorado) e residente a Mesa (Arizona), la Kupcho ha chiuso il primo round della competizione in testa alla classifica insieme all’australiana Minjee Lee. Poi, a metà gara, è scivolata al secondo posto prima di ipotecare il titolo nel “moving day”, terminato con sei colpi di vantaggio sulla thailandese Patty Tavatanakit (vincitrice nel 2021), che ha chiuso quarta con 278 (-10) al fianco della giapponese Hinako Shibuno (leader dopo 36 buche), della francese Celine Boutier e dell’americana Lexi Thompson (regina nel 2014). Prova deludente per Jin Young Ko. La sudcoreana, numero 1 mondiale, non è andata oltre il 53/o posto (288, par).
Jennifer Kupcho vanta una grande carriera da dilettante che ha terminato con il successo nella prima edizione dell’Augusta National Womens Amateur (2019) il cosiddetto Masters femminile, dopo essersi imposta in alcuni tra i maggiori eventi della categoria e aver preso parte nel 2018, sempre da vincitrice, all’Arnold Palmer Cup, alla Curtis Cup e all’Espirito Santo Trophy (il mondiale dilettanti). Da pro ha disputato la Solheim Cup nel 2021 nella formazione USA battuta dal team Europe (15-13). Prima americana dal 2015 (Brittany Lincicome, campionessa pure nel 2009) a far suo il The Chevron Championship, il successo ha fruttato alla Kupcho 750.000 dollari a fronte di un montepremi di 5.000.000 e le ha permesso di salire dalla 38ª alla 5ª posizione nella Race to CME Globe. E’ la quarta Rolex First Time Winner del 2022, dopo Leona Maguire (LPGA Drive On Championship), Nanna Koerstz Madsen (Honda LPGA Thailand) e Atthaya Thitikul (JTBC Classic presented by Barbasol).
TERZO GIRO - Jennifer Kupcho grande protagonista del “moving day” nel The Chevron Championship, il primo major stagionale femminile che si sta svolgendo al Mission Hills Country Club di Rancho Mirage in California, sul tracciato del Dinah Shore Tournament Course (par 72). Con un giro in 64 (-8, nove birdie, un bogey) colpi e lo score di 200 (66 70 64, -16) la 24enne di Littleton (Colorado), già in vetta dopo un turno, ha fatto letteralmente il vuoto prendendo sei colpi di vantaggio sulla thailandese Patty Tavatanakit (206, -10), campionessa in carica che vorrebbe emulare la svedese Annika Sorenstam l’ultima a concedere il bis nell’evento (2001-2002).
E’ tornata indietro Giulia Molinaro, che dopo l’impennata e il 20° posto nel secondo round, è scivolata al 54° con 217 (73 68 76, +1) penalizzata da un 76 (+4, un birdie, cinque bogey).
E’ risalita dal 16° al terzo posto con 207 (-9) Jessica Korda e occupa il quarto Annie Park con 209 (-7), ma è evidente che qualsiasi inseguitrice dovrà non solo scendere di parecchio sotto par nella volata conclusiva, ma anche contare su un crollo della leader.
Sembrano in ogni caso troppi da recuperare i dieci colpi di svantaggio che accusano le giocatrici al quinto posto con 210 (-6): Lexi Thompson, le australiane Gabriela Ruffels e Hannah Green, la canadese Brooke M. Henderson, la danese Nanna Koerstz Madsen e la coreana Hyo Joo Kim.
Possono solo aspirare a migliorare la propria posizione, nel contesto di una prestazione non all’altezza delle attese, la neozelandese Lydia Ko, 11ª con 211 (-1), l’australiana Minjee Lee e la giapponese Hinako Shibuno, al comando dopo 36 buche e affondata da un 77 (+5), 21.e con 212 (-4), la coreana Inbee Park e la thailandese Ariya Jutanugarn, 37.e con 214 (-2), Danielle Kang, 44ª con 215 (-1), la giapponese Nasa Hataoka e la coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale, 52.e con 216 (par).
Jennifer Kupcho, ancora senza titoli sul tour, vanta una grande carriera da dilettante che ha terminato con il successo nella prima edizione dell’Augusta National Womens Amateur (2019) il cosiddetto Masters femminile, dopo essersi imposta in alcuni tra i maggiori eventi della categoria e aver preso parte nel 2018, sempre da vincitrice, all’Arnold Palmer Cup, alla Curtis Cup e all’Espirito Santo Trophy (il mondiale dilettanti). Da pro ha disputato la Solheim Cup nel 2021 nella formazione USA battuta dal team Europe (15-13). Dovesse aprire il suo palmarés con questo major riceverebbe un congruo assegno di 750.000 dollari su un montepremi di 5.000.000 di dollari.
SECONDO GIRO - Gran salto di Giulia Molinaro, da 63ª a 20ª con 141 (73 68, -3) colpi dopo un bel round in 68 (-4), nel The Chevron Championship, il primo major stagionale femminile che si sta svolgendo al Mission Hills Country Club di Rancho Mirage in California, sul tracciato del Dinah Shore Tournament Course (par 72) dedicato all’attrice e personaggio televisivo scomparsa nel 1994 e grande appassionata di golf a cui è dedicato anche il trofeo (Dinah Shore Trophy) destinato alla vincitrice.
Nuova leader è la giapponese Hinako Shibuno con 135 (69 66, -9) colpi. La 23enne di Okayama, un titolo sul LPGA Tour, ma major (British Open, 2019), e sei sul Japan LPGA Tour, ha segnato sette birdie e un bogey per il 66 (-6), miglior score di giornata, e ha superato Jennifer Kupcho (136, -8), in vetta dopo un giro insieme all’australiana Minjee Lee, ora nona con 139 (-5). La Kupcho è stata affiancata da Annie Park e dalla thailandese Patty Tavatanakit, campionessa in carica ben decisa a riprendersi il titolo e ad emulare la mitica svedese Annika Sorenstam, l’ultima a fare doppietta (2001-2002).
Al quinto posto con 137 (-7) le coreane Sei Young Kim e Hyo Joo Kim e al settimo con 138 (-6) Ally Ewing, la francese Celine Boutier e la danese Nanna Koerstz Madsen. Ha lo stesso punteggio di Minee Lee anche Lexi Thompson, mentre affianca la Molinaro la neozelandese Lydia Ko, scesa dalla quarta piazza. Ha rimontato da 78ª a 29ª con 141 (-3), ma è ancora lontana dalla vetta, la coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale, e sono in chiara difficoltà la canadese Brooke M. Henderson e la thailandese Ariya Jutanugarn, 48.e con 143 (-1), Danielle Kang e la coreana Inbee Park, 54.e con 144 (par), e la giapponese Nasa Hataoka, 67ª con 145 (+1), ultimo punteggio che ha lasciato in gara 75 concorrenti.
Giulia Molinaro, che lo scorso anno ha ottenuto il suo miglior risultato in un major, terza nel KPMG PGA Championship, salvo poi a finire in una incredibile spirale di ben nove tagli di fila, ha rimontato con un parziale di 68 (-6) con sei birdie sulle prime 14 buche, poi tre bogey di seguito e infine un birdie sull’ultimo green.
Il The Chevron Championship ha sostituito l’ANA Championship e il nuovo sponsor ha portato il montepremi a 5.000.000 di dollari (3.100.000 nel 2021) con prima moneta di 750.000 dollari.
PRIMO GIRO - Jennifer Kupcho e l’australiana Minjee Lee (quest’ultima a segno nel 2020) sono al comando con 66 (-6) colpi nel The Chevron Championship, il primo major stagionale femminile che si sta svolgendo al Mission Hills Country Club di Rancho Mirage in California, sul tracciato del Dinah Shore Tournament Course (par 72) dedicato all’attrice e personaggio televisivo scomparsa nel 1994 e grande appassionata di golf a cui è dedicato anche il trofeo (Dinah Shore Trophy) destinato alla vincitrice.
L’evento, che ha cambiato già diverse volte in nome, ha soppiantato l’ANA Inspiration e il nuovo sponsor lo ha imbottito di dollari, 5.000.000 in palio, ben 1.900.000 in più dello scorso anno, con 750.000 destinati a chi taglierà per prima il traguardo. Obiettivo che appare al momento precluso a Giulia Molinaro, 63ª con 73 (+1) colpi, dopo un round in cui ha segnato 17 par e un bogey. Cammino ben deciso, invece, di Minjee Lee con sei birdie senza bogey e piuttosto accidentato, ma altrettando efficace, di Jennifer Kupcho con nove birdie e tre bogey.
Pare intenzionata a concedere il bis la campionessa uscente Patty Tavatanakit, terza con 67 (-5). La thailandese, se riuscisse nell’impresa, emulerebbe il mito svedese Annika Sorenstam, l’ultima a fare doppietta vent’anni addietro (2001-2002) salvo poi a imporsi ancora nel 2005.
In quarta posizione con 68 (-4) la neozelandese Lydia Ko, vincitrice nel 2016, la svedese Anna Nordqvist, la tedesca Caroline Masson, la thailandese Pajaree Anannarukarn, l’australiana Gabriela Ruffels e l’inglese Georgia Hall e in decima con 69 (-3) Lexi Thompson (campionessa 2014).
Ritardo già importante per la giapponese Nasa Hataoka e per la thailandese Ariya Jutanugarn, 27.e con 71 (-1), e per la canadese Brooke M. Henderson, 48ª con 72 (par), mentre rischiano il taglio Danielle Kang, stesso score della Molinaro, e le coreane Jin Young Ko (past winner 2019), numero uno mondiale, 78ª con 74 (+2), e Inbee Park, 90ª con 75 (+3).
LA VIGILIA - A Rancho Mirage, in California, dal 31 marzo al 3 aprile va in scena il The Chevron Championship (che ha sostituito nel nome l’ANA Inspiration), primo Major del 2022 che vedrà in gara anche Giulia Molinaro. Al Mission Hills Country Club (Dinah Shore Tournament Course), la proette veneta sarà tra le 115 protagoniste - tra queste anche 19 tra le migliori 20 giocatrici al mondo – della competizione che metterà in palio 5.000.000 di dollari (in aumento di 1.900.000 rispetto al 2021), di cui 750.000 andranno alla vincitrice. All’appello, tra le campionissime della disciplina, mancherà solo l’americana Nelly Korda. Medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo, la numero 2 del world ranking - dopo lo spavento per via di un coagulo di sangue trovato nel braccio - non sarà della partita.
Dalla sudcoreana Jin Young Ko, regina del golf femminile, alla neozelandese Lydia Ko (vincitrice nel 2016), dalla thailandese Patty Tavatanakit (campionessa in carica, venti anni dopo la leggenda svedese Annika Sorenstam proverà a vincere consecutivamente la competizione) all’australiana Minjee Lee. Sono solo alcune delle proette più attese dell’evento che sognano di alzare al cielo l’iconico Dinah Shore Trophy. C’è curiosità di conoscere il nome della vincitrice che, dal 1998, celebra tradizionalmente il successo tuffandosi nella piscina che circonda il green della buca 18, conosciuto con il nome di Champions Lake o “Poppie’s Pond”, com'è stato soprannominato nel 2006 in onore di Terry Wilcox (chiamato Poppie dai suoi nipoti), direttore del torneo dal 1994 al 2008.
Oltre alla Tavatanakit e alla Ko, saranno in gara altre otto past winner. Tra queste le sudcoreane Mirim Lee (2020), Jin Young Ko (2019), So Yeon Ryu (2017), Inbee Park (2013), la svedese Pernilla Lindberg (2018), le americane Brittany Lincicome (2009, 2015), Lexi Thompson (2014) e Stacy Lewis (2011), capitano degli USA alla Solheim Cup del 2023. Nel field ci saranno inoltre le vincitrici dei primi sei tornei del LPGA Tour 2022: l’americana Danielle Kang (Hilton Grand Vacations Tournament of Champions), le già citate Lydia Ko (Gainbridge LPGA at Boca Rio) e Jin Young Ko (HSBC Women's World Championship), l’irlandese Leona Maguire (LPGA Drive On Championship at Crown Colony), la danese Nanna Koerstz Madsen (Honda LPGA Thailand) e la thailandese Atthaya Thitikul (JTBC Classic), più giovane golfista a imporsi sul Ladies European Tour, nel luglio del 2017 (quando era ancora una amateur) all’età di 14 anni, 4 mesi e 9 giorni, nel Ladies European Thailand Championship. Occasione importante per Giulia Molinaro, chiamata a riscattare l’uscita al taglio arrivata al JTBC Classic. La proette veneta nel giugno 2021, al KPMG Women’s PGA Championship (uno dei cinque eventi del Grande Slam femminile), riuscì a ottenere un terzo posto quale suo miglior risultato in carriera in un appuntamento del Grande Slam.
John Michael Spaun detto J.J. vince negli Usa il Valero Texas Open e stacca il pass per giocare, dal 7 al 10 aprile ad Augusta, il The Masters, primo major stagionale. Successo da sogno per lo statunitense che a San Antonio, con un totale di 275 (67 70 69 69, -13) colpi e dopo aver iniziato il quarto e ultimo round con un doppio bogey (prima di realizzare cinque birdie), ha superato la concorrenza del connazionale Matt Kuchar (che ha onorato al meglio la presenza numero 500 sul PGA Tour) e dell’australiano Matt Jones, entrambi secondi con 277 (-11).
Al TPC San Antonio (The Oaks Course, par 72), s’è conclusa invece dopo 36 buche la gara di Guido Migliozzi, 125/o con 150 (78 72, +6). Subito un’occasione di riscatto per il vicentino, che insieme a Francesco Molinari rappresenterà l’Italia nella 86ª edizione del The Masters. Buon risultato per Zach Johnson (l’ultimo ad aver vinto consecutivamente, nel 2008-2009, questo torneo), 13° con 280 (-8), e per lo svedese Henrik Stenson, 18° con 281 (-7), rispettivamente capitani del team Usa e del team Europe alla Ryder Cup 2023 che, per la prima volta nella sua storia si giocherà in Italia, al Marco Simone Golf & Country Club. Solo 35° con 283 (-5) il texano Jordan Spieth, vincitore nel 2021.
A 31 anni, 7 mesi e 14 giorni, Spaun ha festeggiato il primo successo in carriera sul PGA Tour al 147° tentativo. Nato a Los Angeles (California) il 21 agosto del 1990, per la prima volta l’americano si prepara a giocare il The Masters. Con questa affermazione, Spaun ha incassato 1.548.000 dollari (su un montepremi di 8.600.000) ed è risalito dalla 66ª alla 10ª posizione nella FedEx Cup. Avvicinando anche la Top 100 del ranking mondiale, dove è balzato dalla 242ª alla 103ª piazza.
TERZO GIRO - Quartetto al vertice con 206 (-10) colpi a un giro dal termine del Valero Texas Open formato da J.J. Spaun (67 70 69), Brandt Snedeker (73 66 67), Beau Hossler (73 66 67) e dal sudafricano Dylan Frittelli (70 66 70). Al TPC San Antonio (The Oaks Course, par 72), a San Antonio in Texax, dove è uscito al taglio Guido Migliozzi, 125° con 150 (78 72, +6), nel torneo che precede il The Masters (7-10 aprile), primo major stagionale, saranno in corsa per il titolo anche Scott Stallings, quinto con 207 (-9), Matt Kuchar, alla 500ª gara sul PGA Tour, sesto con 208 (-8) e i nove concorrenti al settimo posto con 209 (-7) tra i quali Gary Woodland, Charles Howell III, il coreano Si Woo Kim e l’inglese Aaron Rai.
Ha ceduto Ryan Palmer, da leader a 21° con 211 (-5) dopo un 77 (+5), e preoccupante la prestazione di Jordan Spieth, 63° con 216 (par) se rapportata al prossimo impegno ad Augusta. Hanno comunque più problemi, sempre nella stessa ottica, i big usciti al taglio: il nordirlandese Rory McIlroy, numero nove mondiale e unico in campo tra coloro che sono nella top ten del world ranking, 84° con 145 (+1), out per due colpi, Rickie Fowler, 94° con 146 (+2), e Bryson DeChambeau, 118° con 149 (+5). Sfortunato il giapponese Hideki Matsuyama, campione in carica del major, costretto a lasciare la gara per un infortunio al collo e che rischia di dover dare forfait la prossima settimana.
Quanto al quartetto di testa la cabala è favorevole a Snedeker, nove successi sul tour, che nelle undici precedenti volte da leader dopo 54 buche è andato a segno quattro volte, mentre hanno mancato un’occasione Spaun e tre Hossler, che non hanno successi sul circuito e si trova per la prima volta in questa condizione Frittelli che ha in ogni caso un successo. Il montepremi è di 8.600.000 dollari con prima moneta di 1.548.000 dollari.
SECONDO GIRO - Guido Migliozzi, 125° con 150 (78 72, +6) colpi, come era prevedibile dopo il disastroso primo giro, è uscito al taglio nel Valero Texas Open dove il nuovo leader è Ryan Palmer con 134 (68 66, -10).
Al TPC San Antonio (The Oaks Course, par 72), a San Antonio in Texas, Palmer, 45enne di Amarillo (Texas), quattro titoli sul circuito, l’ultimo nello Zurich Classic (2019) in coppia con lo spagnolo Jon Rahm, uno nel tour australiano e uno nel Nationwide Tour (ora Korn Ferry Tour), ha realizzato sei birdie senza bogey per il 66 (-6) con cui ha lasciato a due colpi Matt Kuchar, alla 500ª presenza sul PGA Tour, Kevin Chappell e il sudafricano Dylan Frittelli (136, -8). In quinta posizione con 137 (-7) Gary Woodland, Charles Howell III, Brendon Todd, Lucas Glover e J.J. Spaun.
Nel torneo che precede il Masters (7-10 aprile), primo major stagionale, non ci sono brutte notizie solo per Migliozzi (per lui un 72, par, con quattro birdie, due bogey e un doppio bogey), che vi prenderà parte insieme a Francesco Molinari, ma anche per alcuni che aspirano al ruolo di protagonisti e pure loro usciti al taglio: il nordirlandese Rory McIlroy, numero nove mondiale e unico in campo tra coloro che sono nella top ten del world ranking, 84° con 145 (+1), out per due colpi, Rickie Fowler, 94° con 146 (+2), e Bryson DeChambeau, 118° con 149 (+5), ma non sembra godere di buona forma neanche Jordan Spieth, 47° con 142 (-2).
Particolarmente sfortunato il giapponese Hideki Matsuyama, che al Masters dovrà difendere il titolo. E’ stato costretto al ritiro per problemi al collo e la sua presenza al major è in dubbio. Il montepremi del Valero Texas Open è di 8.600.000 dollari con prima moneta di 1.548.000 dollari.
PRIMO GIRO - Inizio al limite del disastroso per Guido Migliozzi, 137° con 78 +6) colpi, nel Valero Texas Open, l’evento del PGA Tour, nato 100 anni addietro (ma non festeggia le 100 edizioni perché in alcuni anni non si è disputato), che anticipa il Masters (Augusta, 7-10 aprile), il primo major stagionale al quale l’azzurro prenderà parte insieme a Francesco Molinari.
Il leader con 65 (-7, sette birdie, senza bogey) è lo scozzese Russell Knox, 36enne di Inverness, alla 257ª gara sul circuito dove ha ottenuto due successi, uno in un WGC (HSBC Champions, 2015), dove non si impone dal 2016 e in cui ha collezionato 25 top ten (nel suo palmarès anche un titolo sull’European Tour, al netto del WGC, e uno sul Nationwide Tour, oggi Korn Ferry Tour). Al secondo posto con 66 (-6) il danese Rasmus Hojgaard, giovane emergente che ha già avuto una breve precedente esperienza sul tour poco fortunata dopo essersi fatto conoscere con tre vittorie in Europa, Quindi al terzo posto con 67 (-5) Denny McCarthy, J.J, Spaun, Matt Kuchar, 43enne di Winter Parl (Florida), nove titoli, alla 500ª partecipazione sul circuito, e l’inglese Aaron Ray e tra gli undici concorrenti sulla settima piazza con 68 (-4) Scott Stallings, Brendon Todd, l’australiano Matt Jones e l’indiano Anirban Lahiri.
Note poco lusinghiere, in vista del Masters, per Rory McIlroy, numero nove mondiale e unico in gara tra i top ten, Rickie Fowler e Jordan Spieth, 72.i con 72 (par), per Bryson DeChambeau, 89° con 73 (+1), e per il giapponese Hideki Matsuyama, che ad Augusta difenderà il titolo, 104° con 74 (+2).
Guido Migliozzi, che nelle sei gare stagionali sul DP World Tour ha ottenuto un 67° posto ed è uscito nelle altre cinque occasioni al taglio, ha segnato un birdie, cinque bogey e un doppio bogey. Il torneo concede un posto nel field del Masters al primo tra i non già qualificati. Il montepremi è di 8.600.000 dollari con prima moneta di 1.548.000 dollari.
LA VIGILIA - Guido Migliozzi torna a giocare sul PGA Tour. Il vicentino, dal 31 marzo al 3 aprile a San Antonio (Usa), sarà tra i protagonisti del Valero Texas Open (8.600.000 dollari il montepremi) che festeggia una ricorrenza speciale visto che la prima edizione della competizione si giocò 100 anni fa, nel 1922 (a imporsi fu l’americano Bob Mac Donald). L’evento precede il The Masters (dal 7 al 10 aprile), con Migliozzi che rappresenterà – insieme a Francesco Molinari, assente in Texas – l’Italia ad Augusta nel primo Major del 2022 del golf maschile, in virtù del quarto posto ottenuto nel 2021 allo US Open (al debutto in un Major).Al TPC San Antonio (Oaks Course), per quel che riguarda la Top 10 del ranking mondiale sarà presente solo il nordirlandese Rory McIlroy (nono).
Riflettori puntati poi sul texano Jordan Spieth (che difenderà il titolo vinto lo scorso anno quando ritrovò il successo in casa 1.351 giorni dopo l’ultima volta), sul giapponese Hideki Matsuyama (che si prepara a tornare al Masters da campione in carica), sul californiano Bryson DeChambeau (ancora non al meglio delle condizioni dopo l’infortunio alla mano), sul canadese Corey Conners (reduce dal terzo posto al WGC-Dell Technologies Match Play e vincitore del Texas Open nel 2019) e sul messicano Abraham Ancer. Scenderanno in campo pure lo svedese Henrik Stenson e lo statunitense Zach Johnson (l’ultimo a conquistare consecutivamente, nel 2008 e nel 2009, il Texas Open), rispettivamente capitani del team Europe e del team Usa alla Ryder Cup 2023 che, per la prima volta nella sua storia, si giocherà in Italia, sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club.
Traguardo importante per l’americano Matt Kuchar, che si prepara a festeggiare la 500esima presenza sul PGA Tour.Il campione del Texas Open 2022, se non già qualificato, si guadagnerà l’ultimo posto a disposizione per giocare il The Masters. Tra coloro che non hanno ancora staccato il pass c’è anche Rickie Fowler (che nel 2021, per la prima volta dal 2010, non giocò ad Augusta).
Il torneo in diretta tv su GOLFTV ed Eurosport 2 - Il Valero Texas Open verrà trasmesso in diretta tv su GOLFTV ed Eurosport 2 ai seguenti orari su entrambe le piattaforme. Giovedì 31 marzo e venerdì 1, dalle ore 22 alle ore 1; sabato 2 e domenica 3, dalle ore 19 alle ore 24. Commento di: Alessandro Bellicini, Nicola Pomponi e di Maurizio Trezzi
La sudafricana Lee-Anne Pace si è imposta con 288 (71 73 74 70, par) colpi nell’Investec South African Women’s Open superando nel playoff l’argentina Magdalena Simmermacher (288 - 68 73 77 70) con la quale aveva terminato alla pari il torneo del Ladies European Tour disputato allo Steenberg Golf Club (par 72) di Città del Capo in Sudafrica. Ha ceduto ulteriormente Virginia Elena Carta, 51ª con 303 (71 75 79 78, +15), che aveva iniziato la gara in ottava posizione passando per la 17ª e la 34ª.
Entrambe le contendenti hanno girato in 70 (-2 ) colpi, la Pace con tre birdie, uno alla 16ª con cui era andata in vantaggio, e un bogey e la Simmermacher con quattro birdie, l’ultimo alla 17ª con cui ha pareggiato il conto, e due bogey.
Lee-Anne Pace, 41enne di Paarl, ha firmato l’undicesimo titolo sul circuito in 202 presenze, il secondo consecutivo in questo evento che era stato suo anche nel 2014, per un palmarès che comprende anche una vittoria sul LPGA Tour, dove si sta svolgendo la seconda parte della sua carriera, e 12 sul Sunshine Ladies Tour, al netto dei due comuni sul LET. Magdalena Simmermacher, 26enne Buenos Aires alla 37ª presenza sul tour, ha mancato l’occasione di cogliere il primo alloro.
Al terzo posto è terminata con 289 (+1) la gallese Becky Brewerton, 39enne di St. Asaph, leader nei due turni centrali e poi tradita dalla pressione (78, +6 di giornata) dopo tredici anni senza acuti seguiti ai due successi tre il 2007 e il 2009. Al quarto con 291 (+3) la sudafricana Casandra Alexander e l’inglese Felicity Johnson e al sesto con 293 (+5) la francese Agathe Sauzon.
TERZO GIRO - Giornata difficile per le concorrenti impegnate nell’Investec South African Women’s Open, torneo del Ladies European Tour in svolgimento allo Steenberg Golf Club (par 72) di Città del Capo in Sudafrica, e soprattutto per Virginia Elena Carta scesa dal 17° al 34° posto con 225 (71 75 79, +9) dopo un rovinoso 78 (+7) frutto di sette bogey senza birdie.
A ulteriore testimonianza delle difficoltà basti pensare che la gallese Becky Brewerton pur avendo girato in 74 (+2) colpi senza segnare birdie, ma solo due bogey, non solo ha mantenuto la leadership con 211 (71 66 74, -5), unica giocatrice sotto par, ma ha addirittura aumentato il suo vantaggio portandolo da quattro a cinque colpi sulla prima inseguitrice, la norvegese Maiken Bing Paulsen (216, par).
Al terzo posto con 217 (+1) la francese Emma Grechi e l’inglese Felicity Johnson e al qinto con 218 (+2) la transalpina Lucie Malchirand, la tedesca Leonie Harm, l’argentina Magdalena Simmermacher e la sudafricana Lee-Anne Pace, che difende il titolo, peraltro con scarse probabilità di riuscirci. Il montepremi è di 300.000 euro.
SECONDO GIRO - Virginia Elena Carta, 17ª con 146 (71 75, +2) colpi, è scesa dall’ottavo posto, ma si è mantenuta in buona classifica nel secondo giro dell’Investec South African Women’s Open, torneo del Ladies European Tour che si sta disputando allo Steenberg Golf Club (par 72) di Città del Capo in Sudafrica.
A volte ritornano. E’ il caso della gallese Becky Brewerton, in vetta con 137 (71 66, -7), 39enne di St. Asaph, che ha avuto il suo buon momento tra il 2007 e il 2009 con due titoli sul circuito e due presenze con il Team Europe, per due volte sconfitto. Ha girato in 66 (-6) colpi con sei birdie senza bogey, miglior score di giornata che le ha permesso di sorpassare l’argentina Magdalena Simmermacher, leader dopo un round, e distaccarla di quattro colpi (141, -3). In terza posizione con 142 (-2) l’inglese Felicity Johnson e la francese Anne-Charlotte Mora e in quinta con 143 (-1) la tedesca Leona Harm, la norvegese Maiken Bing e la svedese Josefine Nyqvist. E’ rimasta in ottava con 144 (par) la sudafricana Lee-Anne Pace, che difende il titolo.
Virginia Elena Carta h + retrocessa con un 75 (+3) frutto di quattro birdie, cinque bogey e di un doppio bogey. Il montepremi è di 300.000 euro.
PRIMO GIRO - Buona partenza di Virginia Elena Carta, ottava con 71 (-1) colpi, nell’Investec South African Women’s Open, evento del Ladies European Tour in svolgimento allo Steenberg Golf Club (par 72) di Città del Capo in Sudafrica. La 25enne milanese, che ha segnato quattro birdie e tre bogey, rende tre colpi alla leader, l’argentina Magdalena Simmermacher, 26 anni, nativa di Buenos Aires alla 37ª gara sul tour dove non ha ancora ottenuto successi, che ha realizzato cinque birdie e un bogey per il 68 (-4).
E’ seguita con 69 (-3) dalla svedese Josefine Nyqvist e dall’inglese Alice Hewson. In quarta posizione con 70 (-2) le spagnole Carmen Alonso ed Elia Folch, la francese Anne-Charlotte Mora e la svedese Johanna Gustavsson. Ha lo stesso score della Carta anche la sudafricana Lee-Anne Pace, dieci titoli sul LET, uno sul PGA Tour, dodici sul Sunshine Ladies Tour e campionessa in carica Il montepremi è di 300.000 euro.
LA VIGILIA - Il Ladies European Tour resta in Sudafrica, ma si sposta da Johannesburg a Città del Capo. Sul percorso dello Steenberg Golf Club andrà in scena l’Investec South African Women’s Open, torneo in programma dal 30 marzo al 2 aprile. Saranno 90 le concorrenti in campo, tra questa anche una azzurra: Virginia Elena Carta.
La 25enne nata a Milano, dopo il 26° posto al Kenya Ladies Open e il 52° al Saudi Ladies International, è reduce dal miglior risultato stagionale ottenuto al Joburg Open dove ha chiuso 18ª.
La Carta affronterà proette di livello quali, tra le altre, la sudafricana Lee-Anne Pace (campionessa in carica e che conta già dieci successi sul circuito), la francese Lucie Malchirand (regina, lo scorso anno, del Ladies Italian Open) e la svedese Linn Grant (reduce dal successo al Joburg Ladies Open e momentaneamente in testa all’ordine di merito del circuito insieme all’inglese Georgia Hall e alla tedesca Esther Henseleit). Il montepremi è di 300.000 euro.
La terza edizione del Masters femminile va alla giovanissima Anna Davis che, all'età di 16 anni, conquista in Georgia (Stati Uniti) uno dei tornei più importanti a livello giovanile. All'Augusta National Golf Club (par 72), nel tempio del green - dove dal 7 al 10 aprile i big del golf maschile si contenderanno la "Green Jacket" nel primo Major del 2022 - la statunitense con un totale di 215 (70 76 69, -1) colpi, ha superato in volata la connazionale Latanna Stone (in testa dopo il secondo round) e la svedese Ingrid Lindblad, entrambe seconde con 216 (par). Ottima prova per Benedetta Moresco. Quarta con 217 (70 76 71, +1), la 20enne di Vicenza ha sfiorato l'impresa (al termine del primo giro era in testa proprio al fianco della Davis) e collezionato il miglior risultato di una giocatrice italiana nella giovane storia dell'Augusta National Women's Amateur, arrivato quest'anno alla terza edizione. Nell'ultimo giro, la golfista veneta ha fatto registrare un parziale di 71 (-1), con tre birdie e due bogey.
Mani sui capelli, sguardo incredulo e la consapevolezza di aver firmato una grande impresa. Gioia grande per la Davis, unica tra le 72 concorrenti in gara ad aver realizzato uno score complessivo sotto il par grazie alle ultime 18 buche (chiuse in 69, -3) giocate in crescendo, con quattro birdie e un solo bogey. La Davis s'era guadagnata l'invito per disputare la competizione grazie all'exploit al Girls Junior PGA Championship arrivato lo scorso luglio dopo un 2021 da protagonista. La californiana (è nata a Spring Valley, in Nevada), al debutto all'Augusta National Women's Amateur, ha fatto subito centro.
Succedendo nell'albo d'oro alla giapponese Tsubasa Kajitani (assente quest'anno) e diventando così la seconda americana (dopo Jennifer Kupcho nel 2019, nel 2020 la competizione fu cancellata per Covid) a vincere il Masters femminile. Per lei, che lo scorso anno ha fatto parte del team Usa alla Junior Solheim Cup, ancora una grande soddisfazione. Con la Davis che ha superato anche nove tra le migliori dieci amateur al mondo in gara in Georgia. Ma che fosse un talento e che avesse il golf nel DNA (ha due fratelli, entrambi praticano questo sport), lo si era capito già da quando aveva solo undici anni e realizzò, a distanza di sei settimane, due 'hole in one'
SECONDO GIRO COMPLETO - Continua lo spettacolo dell’Augusta National Women’s Amateur. Sul percorso del Champions Retreat Golf Club (par 72), in Georgia (Usa), si è concluso il secondo giro dopo che questo era stato sospeso per l’oscurità durante la giornata di giovedì (nella mattinata il maltempo aveva costretto l’organizzazione a ritardare l’inizio del round di sette ore e mezza). Benedetta Moresco, dopo un avvio da sogno e il primo posto in classifica al termine del primo giro, rimane in Top 10: la vicentina è attualmente 6/a con 146 (70 76, +2). In testa ci sono Beatrice Wallin (73 71) e Latanna Stone (72 72) con 144 (par). Per la ventenne azzurra un round più complicato rispetto al primo, caratterizzato da un birdie e cinque bogey (di cui uno messo a referto in mattinata all’ultima buca). La classe 2001, comunque, si presenta all’ultimo round tra le protagoniste assolute del torneo. Già da questo pomeriggio, con la prova campo prevista per chi ha superato il taglio, potrà vivere l’emozione (proprio come lo scorso anno) di calcare i green dell’Augusta National (il mitico percorso voluto da Bobby Jones) dove, tra pochi giorni (dal 7 al 10 aprile), i big del golf maschile (tra loro gli azzurri Francesco Molinari e Guido Migliozzi) si contenderanno la “Green Jacket” nella 86esima edizione del The Masters.
Carolina Melgrati, invece, non è riuscita a superare il taglio. La diciannovenne di Monza, 44/a al momento della sospensione del secondo giro, ha recuperato fino alla 38/a posizione chiudendo con 152 (75 77, +8). Purtroppo, due bogey nelle ultime due buche non le hanno permesso di rientrare nella corsa all’ultimo posto disponibile per il round finale: con il punteggio di 150 (+6) sarebbe andata al playoff contro Sambach, Kim, Fortserling e Schulz-Hanssen (a qualificarsi è stata quest’ultima dopo quattro buche di spareggio). Nonostante la delusione del taglio non superato, resta una grande esperienza utile e formativa per la classe 2002, che si conferma uno dei migliori talenti del golf azzurro.
L’albo d’oro – Nel 2019 a vincere la prima edizione dell’Augusta National Women’s Amateur fu la statunitense Jennifer Kupcho che superò di 4 colpi la messicana Maria Fassi. Poi, nel 2020 la competizione venne cancellata causa Covid. Mentre nel 2021 la giapponese Tsubasa Kajitani riuscì a far suo il Masters femminile battendo al play-off la statunitense Emilia Migliaccio.
Il giro conclusivo in diretta su Sky – Il giro conclusivo dell’Augusta National Women’s Amateur verrà trasmesso in diretta, dalle ore 18:00, su Sky Sport Action. Commento tecnico di Roberto Zappa e Michele Gallerani.
SECONDO GIRO SOSPESO - Continua lo spettacolo dell’Augusta National Women’s Amateur sul percorso del Champions Retreat Golf Club (par 72), in Georgia (Usa). Protagonista della seconda giornata è stato il maltempo, che ha costretto l’organizzazione a ritardare l’inizio del round di sette ore e mezza. Successivamente, l’oscurità non ha permesso a 21 gruppi di completare le 18 buche. Il secondo giro riprenderà alle ore 7.30 locali (13.30 italiane) e, una volta completate le 18 buche per tutte le concorrenti, le 30 migliori classificate si sposteranno sul percorso dell’Augusta National per la prova campo in vista del giro finale.
Benedetta Moresco resta in alto nel leaderboard: dopo un avvio da sogno e il primo posto in classifica al termine del primo giro, la ventenne vicentina è 4/a con ancora tre buche da giocare. Nelle prime 15, l’azzurra ha firmato quattro bogey e un birdie (+3 di giornata e un totale di +1). Guidano il leaderboard con un colpo di vantaggio sull’azzurra le statunitensi Amari Avery e Hailey Borja (ferme rispettivamente alla buca 16 e alla 11) oltre alla svedese Beatrice Wallin (alla buca 16).
Strada in salita, invece, per Carolina Melgrati. La19enne di Monza è 44esima con un totale di +7 e rischia il taglio (previsto sul +5), ma ha ancora 7 buche per recuperare. La classe 2002 ha fatto registrare un +4 di giornata con cinque bogey e un birdie.
Al Masters femminile, torneo a cui prendono parte 72 tra le migliori amateur al mondo provenienti da 24 Paesi diversi, la classifica resta corta. Dietro alle tre leader, in quarta posizione oltre alla Moresco, ci sono anche le americane Jensen Castle, Latanna Stone e la danese Amalie Leth-Nissen. La competizione si disputa sulla distanza di 54 buche. Al termine delle prime 36, in programma al Champions Retreat Golf Club, le migliori 30 concorrenti si sfideranno per il titolo all’Augusta National (il mitico percorso voluto da Bobby Jones) dove, pochi giorni più tardi (dal 7 al 10 aprile), i big del golf maschile (tra loro gli azzurri Francesco Molinari e Guido Migliozzi) si contenderanno la “Green Jacket” nella 86esima edizione del The Masters.
L’albo d’oro – Nel 2019 a vincere la prima edizione dell’Augusta National Women’s Amateur fu la statunitense Jennifer Kupcho che superò di 4 colpi la messicana Maria Fassi. Poi, nel 2020 la competizione venne cancellata causa Covid. Mentre nel 2021 la giapponese Tsubasa Kajitani riuscì a far suo il Masters femminile battendo al play-off la statunitense Emilia Migliaccio.
PRIMO GIRO - Per la prima volta (nella seppur breve storia del torneo) una italiana è in testa all’Augusta National Women’s Amateur: è Benedetta Moresco che in Georgia (Usa), sul percorso del Champions Retreat Golf Club (par 72), guida la classifica – con uno score di 70 (-2) – insieme alla statunitense Anna Davis. E’ invece 32/a con 75 (+3), Carolina Melgrati, seconda azzurra in gara.
La soddisfazione dell’azzurra, “è stata una bella partenza” – Negli Stati Uniti, avvio da sogno per Benedetta Moresco, che ha realizzato tre birdie (alla 2, alla 3 e alla 8), con un bogey (alla 6). “E’ stata davvero una bella partenza e mi sono concessa dei buoni putt sui green. Penso che la chiave sia stata l’essere paziente sul campo. Il vento, sulle seconde nove buche giocate, s’è alzato e quindi la parte finale di gara è stata più complicata”. Queste le dichiarazioni della Moresco, 20enne nata a Vicenza (studia negli Usa alla University of Alabama insieme alla sorella Angelica) che, dopo l’esordio del 2021 è alla seconda apparizione all’Augusta National Women’s Amateur, arrivato quest’anno alla terza edizione. Attualmente miglior italiana nel world amateur golf ranking, dove occupa la ventesima posizione, nel suo palmarès vanta anche un successo – arrivato nel 2020 – all’Annika Invitational Usa.
Carolina Melgrati 32/a dopo il primo round – Partita dalla buca 10, Carolina Melgrati negli Stati Uniti ha siglato un birdie (alla 17), con un doppio bogey alla 3 e un bogey alla 4. La 19enne di Monza, al debutto nel torneo, è 32/a con 75 (+3). La Melgrati, che studia alla University of Arizona, è invece trentottesima nel WAGR e nel 2021 ha ottenuto una Top 10 (decimo posto) al Ladies Italian Open dopo un torneo da protagonista.
La classifica – Classifica corta al Masters femminile, a cui prendono parte 72 tra le migliori amateur al mondo, provenienti da 24 Paesi diversi. Con la Moresco, guida il leaderboard la 16enne Davis, anche lei protagonista di tre birdie, con un bogey. Mentre in 3/a posizione con 71 (-1) ci sono la svedese Ingrid Lindblad (seconda nel World Amateur Golf Ranking), l’americana Hailey Borya e la cinese Xiaowen Yin. Falsa partenza per Zhang Rose. La statunitense (terza nel 2021), numero 1 del WAGR, è invece 39/a con 76 (+4). E’ assente la giapponese Tsubasa Kajitani, campionessa uscente.
La formula – La competizione si disputa sulla distanza di 54 buche. Al termine delle prime 36 (18 al giorno), in programma (il 30 e il 31 marzo) al Champions Retreat Golf Club, le migliori 30 concorrenti il 2 aprile si sfideranno (dopo un giorno di prova campo) per il titolo all’Augusta National (il mitico percorso voluto da Bobby Jones) dove, pochi giorni più tardi (dal 7 al 10), i big del golf maschile (tra loro gli azzurri Francesco Molinari e Guido Migliozzi) si contenderanno la “Green Jacket” nella 86esima edizione del The Masters.
L’albo d’oro – Nel 2019 a vincere la prima edizione dell’Augusta National Women’s Amateur fu la statunitense Jennifer Kupcho che superò di 4 colpi la messicana Maria Fassi. Poi, nel 2020 la competizione venne cancellata causa Covid. Mentre nel 2021 la giapponese Tsubasa Kajitani riuscì a far suo il Masters femminile battendo al play-off la statunitense Emilia Migliaccio.
LA VIGILIA - Benedetta Moresco e Carolina Melgrati all’Augusta National Women’s Amateur – Si alza il sipario sulla terza edizione dell’Augusta National Women’s Amateur che, dal 30 marzo al 2 aprile in Georgia (Usa), vedrà protagoniste 72 tra le migliori dilettanti al mondo, tra queste anche due azzurre: Benedetta Moresco (alla seconda apparizione nel torneo) e Carolina Melgrati (al debutto). Nella élite della disciplina, le due giocatrici italiane affronteranno, tra le altre, nove tra le migliori al mondo.
Le due azzurre in gara, un riconoscimento anche per la FIG – La presenza di Benedetta Moresco e Carolina Melgrati rappresenta un grande traguardo. Non solo per le due atlete ma anche per la Federazione Italiana Golf, guidata da Franco Chimenti, che ha sempre puntato sui giovani mettendo loro a disposizione un settore tecnico all’avanguardia, per un movimento vincente. E testimonia l’importante lavoro fatto dalla FIG pure nell’ambito del progetto “Golf è Donna” – con l’obiettivo di valorizzare il movimento femminile – in vista della Ryder Cup 2023 che, per la prima volta nella sua storia, si giocherà in Italia sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club.
Per Benedetta Moresco, 20enne nata a Vicenza, dopo l’esordio del 2021 sarà la seconda apparizione all’Augusta National Women’s Amateur. Mentre Carolina Melgrati, 19enne di Monza, farà il suo debutto nella competizione. La Moresco, che studia negli Usa alla University of Alabama (insieme alla sorella Angelica) è, attualmente, la miglior italiana nel world amateur golf ranking dove occupa il diciannovesimo posto. Nel suo palmarès anche il successo – arrivato nel 2020 – all’Annika Invitational Usa. La Melgrati è invece trentaseiesima nel WAGR e nel 2021 ha ottenuto una Top 10 (decimo posto) al Ladies Italian Open dopo un torneo da protagonista. Entrambe sognano un risultato di prestigio in un torneo così ambito.
La formula – La competizione si disputerà sulla distanza di 54 buche. Al termine delle prime 36 (18 al giorno), in programma (il 30 e il 31 marzo) al Champions Retreat Golf Club, le migliori 30 concorrenti il 2 aprile si sfideranno (dopo un giorno di prova campo) per il titolo all’Augusta National (il mitico percorso voluto da Bobby Jones) dove, pochi giorni più tardi (dal 7 al 10), i big del golf maschile (tra loro gli azzurri Francesco Molinari e Guido Migliozzi) si contenderanno la “Green Jacket” nella 86esima edizione del The Masters.
Il field – Dalla statunitense Rose Zhang (terza lo scorso anno), numero 1 del World Amateur Golf Ranking, alla svedese Ingrid Lindblad, seconda nell’ordine di merito mondiale. Sarà un field di grande livello quello dell’Augusta National Women’s Amateur 2022. Per quel che riguarda la Top 10 del WAGR all’appello mancherà solo la campionessa uscente, la nipponica Tsubasa Kajitani (sesta) che, nel 2021, diede il via al trionfo tutto nipponico ad Augusta (con Hideki Matsuyama campione nel torneo maschile). Ci saranno però, oltre alla Zhang e alla Lindblad, anche l’americana Rachel Heck (terza), la sudcoreana Youmin Hwang (quarta), la svedese Beatrice Wallin (quinta), l’austriaca Emma Spitz (settima), la cinese Xiaowen Yin (ottava), la statunitense Rachel Kuehn (nona) e la spagnola Carolina Lopez-Chacarra Coto (decima). E per la prima volta nella storia del torneo, tutte e 72 le concorrenti sono nella Top 200 del World Amateur Golf Ranking.
L’albo d’oro – Nel 2019 a vincere la prima edizione dell’Augusta National Women’s Amateur fu la statunitense Jennifer Kupcho che superò di 4 colpi la messicana Maria Fassi. Poi, nel 2020 la competizione venne cancellata causa Covid. Mentre nel 2021 la giapponese Kajitani riuscì a far suo il Masters femminile battendo al play-off la statunitense Emilia Migliaccio (dodicesima nel WAGR e anche lei nel field quest’anno).
Il giro conclusivo in diretta su Sky – Il giro conclusivo dell’Augusta National Women’s Amateur verrà trasmesso in diretta, dalle ore 18:00, su Sky Sport Action. Commento tecnico di Roberto Zappa e Michele Gallerani.
Jaime Montojo Fernandez ha vinto la Copa Real Club de Golf Sotogrande – Campeonato Europeo de Naciones, torneo giovanile che si è svolto sul percorso del Real Club de Golf de Sotogrande (par 72) a Sotogrande, nei pressi di Cadice in Spagna. Lo spagnolo (69 69 75 75) si è imposto alla terza buca di playoff davanti al connazionale Luis Masaveu (75 68 72 73) dopo che entrambi avevano conquistato la vetta del leaderboard con un totale di 288 (par) colpi. Buona prova per Flavio Michetti, il migliore degli azzurri, 4° con 293 (70 73 72 75, +5). Marco Florioli si è classificato 29° con 308 (78 79 72 79, +20), Pietro Guido Fenoglio 36° con 310 (79 77 80 74, +22) e Riccardo Fantinelli 47° con 314 (81 81 73 70, +26).
Nella Nations’ Cup l’Italia ha conquistato un ottimo terzo posto con un totale di 904 (233 228 219 224, +40) colpi. Il team formato dai quattro azzurri Flavio Michetti, Marco Florioli, Riccardo Fantinelli e Pietro Guido Fenoglio, accompagnato dal tecnico federale Alain Vergari, ha rimontato dalla decima piazza del primo giro fino al podio, chiudendo dietro alla Spagna, vincitrice con 877 (221 209 222 225, +13), e all’Inghilterra, seconda con 899 (+35).
LA VIGILIA - Flavio Michetti, Marco Florioli, Riccardo Fantinelli e Pietro Guido Fenoglio comporranno il quartetto azzurro che prenderà parte alla Copa Real Club de Golf Sotogrande – Campeonato Europeo de Naciones in programma sul percorso del Real Club de Golf de Sotogrande a Sotogrande, nei pressi di Cadice in Spagna, dal 30 marzo al 2 aprile.
All’evento prenderanno parte 18 rappresentative nazionali composte da quattro elementi che si contenderanno il titolo sulla distanza di 72 buche. Si giocherà per la graduatoria individuale (ottenuta dalla somma dei quattro score per ciascun concorrente) e per la Nations’ Cup (somma dei migliori tre punteggi su quattro giornalieri). Ad accompagnare il team azzurro ci sarà il tecnico federale Alain Vergari.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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