Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

Il dilettante francese Oihan Guillamoundeguy ha travolto i professionisti nel RedSea Little Venice Open, il secondo torneo stagionale dell’Alps Tour disputato al Sokhna Golf Club (Course A+B, par 72), ad Ain Sokhna, nei pressi di Suez in Egitto. Il transalpino ha concluso con 192 (65 64 63) colpi, ben 24 sotto par, e ha lasciato a ben otto lunghezze lo spagnolo Jorge Maicas (200, -16), che peraltro si è consolato con i 5.800 euro di prima moneta (su un montepremi di 40.000 euro), poiché a Guillamoundeguy, per il suo status, è andato soltanto il trofeo.

In terza posizione con 201 (-15) l’olandese Koen Kouwenaar e il francese Franck Medale e in quinta con 202 (-14) i migliori tra gli italiani, Giacomo Fortini (67 69 66) e Stefano Mazzoli (71 64 67), vincitore la scorsa settimana dell’Ein Bay Open e che con i 1.820 euro guadagnati ha mantenuto la prima piazza nella money list.

Al 14° posto con 204 (-12) Andrea Romano, Andrea Saracino, Luca Cianchetti, che difendeva il titolo, e l’amateur Flavio Michetti. al 20° con 205 (-11) Cristiano Terragni e Federico Livio ,secondo dopo due round, al 26° con 206 (-10) Gregorio De Leo e al 29° con 207 (-9) Ludovico Addabbo. Sono giunti al traguardo anche Alessandro Notaro, 37° con 209 (-7), Manfredi Manica, 40° con 210 (-6), Filippo Bergamaschi, 49° con 213 (-3), e Giulio Castagnara, 53° con 214 (-2).

 

SECONDO GIRO - Il dilettante francese Oihan Guillamoundeguy, leader con 129 (65 64, -15) colpi, ha preso il largo a un giro dal termine del RedSea Little Venice Open, il secondo torneo stagionale dell’Alps Tour che si conclude al Sokhna Golf Club (Course A+B, par 72), ad Ain Sokhna, nei pressi di Suez in Egitto.

Sono distanti di quattro colpi, ma possono sperare nel titolo magari puntando sull’inesperienza del transalpino, Andrea Saracino (67 66) e Federico Livio (66 67), secondi con 133 (-11), così come l’olandese Lars Keunen, che ha lo stesso score. E può sperare di bissare il titolo conquistato lo scorso anno anche Luca Chianchetti, al quinto posto con 134 (-10).

Meno chances per Stefano Mazzoli, vincitore la scorsa settimana dell’Ein Bay Open, decimo con 135 (-9), dopo una decisa rimonta dalla 58ª piazza con un 64 (-8), miglior score di giornata ottenuto pure da Guillamoundeguy. Nelle prime posizioni anche Giacomo Fortini e Gregorio De Leo, 14.i con 136 (-8), e sono rimasti in gara Cristiano Terragni, Andrea Romano, Filippo Bergamaschi e il dilettante Flavio Michetti, 29.i con 138 (-6), Ludovico Addabbo, Manfredi Manica, Giulio Castagnara e Alessandro Notaro, 43.i con 140 (-4). Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro, che in caso di vittoria di Guillamoundeguy, andrà al primo tra i professionisti.

 

PRIMO GIRO - Federico Livio è al terzo posto con 66 (-6) colpi dopo il primo giro del RedSea Little Venice Open, il secondo torneo stagionale dell’Alps Tour che si sta svolgendo al Sokhna Golf Club (Course A+B, par 72), ad Ain Sokhna, nei pressi di Suez in Egitto.

E’ al comando con 64 (-8) l’olandese Davey Porsius, che precede di un colpo il dilettante francese Oihan Guillamoundeguy (65, -7) Livio è affiancato dai due spagnolo Manuel Elvira e Jacobo Pastor, mentre sono tra i top ten anche Gregorio De Leo, Andrea Saracino, Luca Cianchetti, che difende il titolo, e Giacomo Fortini, sesti con 67 (-5).

Al 17° posto con 68 (-4) Gianmaria Rean Trinchero e Filippo Bergamaschi e al 28° con 69 (-3) Andrea Romano e l’amateur Flavio Michetti. Al 58° con 71 (-1) Stefano Mazzoli, vincitore la scorsa settimana dell’Ein Bay Open, Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

 

LA VIGILIA - Al Sokhna Golf Club (Course A+B, par 72), ad Ain Sokhna, nei pressi di Suez in Egitto, è tutto pronto per il Red Sea Little Venice Open, il secondo appuntamento stagionale dell'Alps Tour. Dopo la vittoria di Stefano Mazzoli all'Ein Bay Open 2022, gli azzurri cercano un altro risultato di prestigio e saranno 27 gli italiani che parteciperanno all'evento. La gara si svolgerà da domenica 27 febbraio a martedì 1 marzo e si disputerà sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36. Tra i favoriti, oltre a Mazzoli (che questo torneo lo vinse nel 2020), ci sono anche Luca Cianchetti, campione in carica del Red Sea Little Venice Open, e i francesi Edgar Catherine, Xavier Poncelet e Franck Medale, vincitori rispettivamente nel 2021 dell'Alps de Andalucia, del Roma Alps Letas Open e dell'Open de la Mirabelle d'Or. Cercano il riscatto anche l'irlandese Conor Purcell, in lotta con Mazzoli per il titolo fino all'ultimo respiro la scorsa settimana, e lo spagnolo Enrique Marin Standander.

Tra gli altri azzurri in gara puntano a confermarsi ad alti livelli Gregorio De Leo, Michele Ortolani e Andrea Romano, che nel primo appuntamento stagionale hanno centrato la Top 10. Presente anche Edoardo Raffaele Lipparelli, vincitore dell'Ordine di merito dell'Alps Tour nel 2019. A questi si aggiungono Riccardo Bregoli, Andrea Saracino, Edoardo Giletta, Cristiano Terragni, Ludovico Addabbo, Gianluca Proietti, Marco Archetti, Jacopo Albertoni, Manfredi Manica, Gianmaria Roan Trinchero, Alessandro Notaro, Federico Zucchetti, Carlo Casalegno, Giacomo Fortini, Giulio Castagnara, Federico Livio, Takayuki Marsui, Rocco Sanjust, Filippo Bergamaschi e Davide Buchi. Da segnalare anche la presenza del giovane amateur Flavio Michetti, che all'Ein Bay Open ha chiuso in 21/a posizione. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

%PM, %27 %857 %2022 %19:%Feb

Challenge: domina JC Ritchie, 38°Scalise

Dopo la vittoria al Bain’s Whisky Cape Town Open la scorsa settimana, Juan Carlo Ritchie ha conquistato un'altra tappa del Challenge Tour: il Jonsson Workwear Open, terzo di sette tornei organizzati in combinata con il Sunshine Tour. Sui percorsi del Durban Country Club e del Mount Edgecombe Country Club (par 72), in Sudafrica, il classe 1994 (che ha compiuto 28 anni il 24 febbraio), ha dominato sin dal primo giorno e si è imposto con un totale di 260 (61 63 65 71, -26) colpi. Tra i quattro italiani in gara il migliore è stato Lorenzo Scalise, che ha chiuso in 38/a posizione con 277 (65 71 73 68, -9). Aron Zemmer, invece, è arrivato 53/o con 279 (68 70 69 72, -7). Non hanno superato il taglio Jacopo Vecchi Fossa e Philip Geerts, rispettivamente 145/o con 144 (70 74, +2) e 209/o con 154 (82 72, +12). 

Secondo posto (proprio come la scorsa settimana al Bain’s Whisky Cape Town Open) per il belga Christopher Mivis con 266 (-20), terzo l'islandese Haraldur Magnus con 267 (-19). Per JC Ritchie non si tratta solo del secondo titolo consecutivo sul secondo circuito europeo maschile, ma anche del quarto in carriera dopo quelli ottenuti nel 2021 sempre al Bain’s Whisky Cape Town Open e nel 2020 al Limpopo Championship. Inoltre, il sudafricano ha stabilito un nuovo record per il Challenge Tour: al termine del terzo giro, infatti, ha fatto registrare lo score più basso nella storia del circuito dopo 54 buche raggiungendo uno sbalorditivo punteggio di 189 (-25). Con questa vittoria, Ritchie incassa un assegno di 35.369,59 euro su un montepremi complessivo di 250.000 dollari. 

Il prossimo appuntamento del secondo circuito europeo maschile sarà il Mangaung Open, la quarta di sei gare consecutive organizzate in Sudafrica, che si disputerà dal 3 al 6 marzo.

 

TERZO GIRO - E’ continuato lo show del 27enne sudafricano di Standerton Juan Carlo Ritchie, leader incontrastato con 189 (61 63 65, -25) colpi, miglior score assoluto dopo 54 buche nella storia del Challenge Tour (precedente -23, per 193 colpi, dello svedese Kristoffer Bloberg, Rolex Trophy 2012) , nel Jonsson Workwear Open, dove inizierà il giro finale con ben dieci colpi di vantaggio sul primo inseguitore, il nordirlandese Tom McKibbin (299, -15). Il torneo, in combinata tra Challenge Tour e Sunshine Tour, si sta svolgendo sui due percorsi del Durban Country Club (par 72) e del Mount Edgecombe Country Club (par 70), a Durban in Sudafrica, con la partecipazione iniziale di 216 concorrenti che per 36 buche si sono alternati sui due tracciati, mentre i 65 che hanno superato il taglio stanno continuando sul Durban CC. Sono in bassa classifica i due italiani rimasti in gara: Aron Zemmer, 41° con 207 (68 70 69, -7), e Lorenzo Scalise, 52° con 209 (65 71 73, -5), che era ottavo dopo il turno d’apertura.

Ritchie, vincitore del precedente Cape Town Open, ha messo l’ipoteca sul decimo titolo sul Sunshine Tour, che gli varrà anche come quarto sul Challenge Tour perché già tre li ha firmati in eventi in combinata tra i due circuiti. Ha girato in 65 (-5) con sette birdie e in totale ha messo insieme una “hole in one” (buca 2, par 3, Mount Edgecombe CC, primo giro), altri tre eagle e 17 birdie, senza bogey. Praticamente in corsa solo per il secondo posto, oltre a McKibbin, anche lo svedese Adam Blomme, il belga Christopher Mivis e il danese Nicolai Kristensen, terzi con 200 (-14), il sudafricano Jbe Kruger e l’islandese Haraldur Magnus, sesti con 201 (-13). Sono usciti al taglio Jacopo Vecchi Fossa, 145° con 144 (70 74, +2), e Philip Geerts, 209° con 154 (82 72,+12). Il montepremi è di 250.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Il sudafricano Juan Carlo Ritchie ha proseguito la sua splendida corsa anche nel secondo giro e con lo score di 124 (61 63, -18) colpi ha fatto letteralmente il vuoto nel Jonsson Workwear Open, lasciando a sei colpi il connazionale Jbe Kruger (130, -12). Il torneo, in combinata tra Challenge Tour e Sunshine Tour, si sta svolgendo sui due percorsi del Durban Country Club (par 72) e del Mount Edgecombe Country Club (par 70), a Durban in Sudafrica, con la partecipazione di 216 concorrenti che per 36 buche si sono alternati sui due tracciati, mentre il 65 che hanno superato il taglio ora continueranno sul Durban CC.

Ha perso dodici posizioni Lorenzo Scalise, 20° con 136 (65 71, -6), che comunque è in buona classifica, e proseguirà la gara anche Aron Zemmer, 45° con 138 (68 70, -4), mentre sono usciti Jacopo Vecchi Fossa, 145° con 144 (70 74, +2), e Philip Geerts, 209° con 154 (82 72,+12).

Juan Carlo Ritchie, 27enne di Standerton con nove titoli sul Sunshine Tour dei quali tre, compreso il Cape Town Open della scorsa settimana, gli contano anche per il Challenge Tour essendo come l’evento attuale in combinata, ha girato sul Durban CC con due eagle e cinque birdie per il 63 (-9), un colpo in più del record del campo stabilito nel 1993 dal sudafricano John Bland, e nelle 36 buche non ha segnato birdie mettendo insieme una “hole in one” (buca 2, par 3, Mount Edgecombe CC, primo giro), altri tre eagle e dieci birdie. Al terzo posto con 131 (-11) lo svedese Adam Blomme e il belga Christopher Mivis e al quinto con 133 (-9) l’inglese Daniel Brown, il nordirlandese Tom McKibbin e il sudafricano Ruper Kaminski.

Scalise e Zemmer si sono espressi sul Durban CC, il primo con sei birdie, tre bogey e un doppio bogey per il 71 (-1), e il secondo con quattro birdie e due bogey per il 70 (-2). Il montepremi è di 250.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Lorenzo Scalise è all’ottavo posto con “meno 5” nel Jonsson Workwear Open, torneo in combinata tra Challenge Tour e Sunshine Tour, che si sta svolgendo sui due percorsi del Durban Country Club (par 72) e del Mount Edgecombe Country Club (par 70) a Durban in Sudafrica con la partecipazione di 216 concorrenti. La classifica fa riferimento al par essendo differenti quelli dei due tracciati.

E’ in vetta il sudafricano Juan Carlo Ritchie, vincitore del precedente Cape Town Open, autore di un 61 (-9) sul Mount Edgecombe CC in cui ha inserito una “hole in one” (seconda buca, par tre), un altro eagle e cinque birdie. Padroni di asa protagonisti con Rupert Kamiski, secondo con “meno 7 (63, ME), e con altri tre al terzo con “meno 6”: Trevor Fisher e Jbe Kruger con un 64 sul Mount Edgecombe CC, come l’australiano Blake Windred, e MJ Wiljoen con un 66 al Durban CC, stesso score del belga Christpher Mivis.

Scalise ha realizzato cinque birdie senza bogey sul Mount Edgecombe CC dove hanno giocato anche Aron Zemmer, 48° con “meno 2” (68), e Jacopo Vecchi Fossa, 111° con 70 (par), mentre Philip Geerts, 214° con “+10”, ha assommato un 82 al Durban CC.

Ritchie non è stato l'unico a registrare una “buca in uno”. L’ha ottenuta anche David Ravetto (69° con “meno 1”) che l’ha segnata alla buca 12 (par 3) del Durban CC (insieme a due birdie e a tre bogey), ma è stato più fortunato perché ha ricevuto in premio un soggiorno di sette notti all'Hilton Garden Inn Umhlanga Arch. Il montepremi è di 250.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Il Sudafrica è pronto ad ospitare un nuovo appuntamento del Challenge Tour. Dal 24 al 27 febbraio andrà in scena il Jonsson Workwear Open, terzo di sette tornei organizzati in combinata con il Sunshine Tour. Si giocherà a Durban, sui percorsi del Durban Country Club e del Mount Edgecombe Country Club. In palio un montepremi complessivo di 250.000 dollari.

Saranno quattro gli italiani in gara: Lorenzo Scalise, Aron Zemmer, Jacopo Vecchi Fossa e Philip Geerts. Tutti gli azzurri scenderanno in campo con spirito di rivalsa. Scalise, Zemmer e Vecchi Fossa, infatti, non hanno superato il taglio nel Bain’s Whisky Cape Town la scorsa settimana. Geerts, invece, si è arreso per un solo colpo in prequalifica.

Oltre a JC Ritchie e Alexander Knappe, vincitori dei primi due appuntamenti del Challenge Tour 2022, puntano a un risultato di prestigio anche il neozelandese Daniel Hillier (terzo al Dimension Data Pro-Am), lo spagnolo Angel Hidalgo, il belga Kristof Ulenaers e i sudafricani Haydn Porteous e Bryce Easton. A questi si aggiungono gli inglesi Alfie Plant e Ross McGowan (vincitore, nel 2020, dell’Open d’Italia).

Il Jonsson Workwear Open vedrà in sfida i partecipanti su due differenti impianti di Durban. Il Durban Country Club ha già ospitato 16 volte il South African Open, con la memorabile edizione del 1956 conquistata da Gary Player, il primo dei suoi 13 successi da record in quella manifestazione. Oltre a suggestivi scorci dell’Oceano Indiano, il percorso si apre anche verso lo stadio Moses Mabhida, una delle sedi di gioco dei Campionati del mondo di calcio nel 2010. Il Mount Edgecombe Country Club dispone di due percorsi: Woods e Lakes. Nel 2013 è stato il teatro di gara del Nelson Mandela Championship, con Dawie van der Walt autore di una toccante vittoria in patria, proprio il giorno precedente al funerale di Mandela.

 

%PM, %28 %854 %2022 %19:%Feb

PGA Tour: la prima volta di un austriaco

Successo storico per Sepp Straka che in Florida conquista in rimonta l'Honda Classic diventando così il primo golfista austriaco a imporsi sul PGA Tour di golf. A Palm Beach Gardens, con un parziale finale chiuso in 66 (-4) su un totale di 270 (71 64 69 66, -10) colpi, il 28enne di Vienna con due birdie decisivi alle buche 16 e 18, ha superato la concorrenza di Shane Lowry (campione Major, ha fatto suo il The Open nel 2019), secondo con 271 (-9) davanti all'americano Kurt Kitayama, terzo con 272 (-8).

"E' una sensazione fantastica, che non dimenticherò mai". Questa la gioia di Straka che s'è guadagnato così anche la possibilità di giocare, ad aprile, il The Masters, "coronando il sogno di una vita". Al PGA National (Champion Course, par 70), Straka ha approfittato del crollo di Daniel Berger, 4/o con 273 (-7) dopo un ultimo round terminato in 74 (+4). Lo statunitense, leader al termine del "moving day", è diventato il primo giocatore dal 2017 (Dustin Johnson al WGC-HSBC Champions) ad aver sprecato un vantaggio di cinque colpi dopo 54 buche.

Alla sua 95esima apparizione sul circuito, Straka ha firmato l'impresa incassando 1.440.000 dollari a fronte di un montepremi complessivo di 8.000.000. L'exploit ha permesso all'austriaco di passare dalla 176/a alla 83/a posizione (con 1.7324 punti) del ranking mondiale e dalla 105/a alla 14/a nella FedEx Cup. Secondo alla fine del terzo giro, nell'ultimo ha realizzato sei birdie (di cui tre nelle seconde nove), con due bogey. Quella di Straka è la più grande rimonta nel torneo dal 2007, da quando l'Honda Classic si gioca al PGA National.
Giornata da ricordare per l'Austria che celebra anche il settimo posto (277, -3) di Matthias Schwab. Tra i big s'è classificato invece 16/o con 280 (par) l'americano Brooks Koepka. Mentre il sudafricano Louis Oosthuizen non è andato oltre il 30/o posto con 282 (+2).

 

TERZO GIRO - Lo statunitense Daniel Berger ha decisamente allungato e con 199 (65 65 69, -11) ha portato il suo vantaggio a cinque colpi sui primi inseguitori nell’Honda Classic, torneo del PGA Tour che si sta svolgendo al PGA National (Champion Course, par 70) di Palm Beach Gardens in Florida.

Seguono il leader, che ha preso il comando nel secondo giro, Chris Kirk, Kurt Kitayama, in vetta dopo un turno, l’irlandese Shane Lowry e l’austriaco Sepp Straka, secondi con 204 (-6). Per loro sarà difficile inserirsi nella corsa al titolo, anche se non impossibile, mentre ha chances ancor più limitate il canadese Adam Svensson, sesto con 205 (-5), e praticamente non ne hanno John Huh, Lee Hodges, Sam Ryder, il sudafricano Dylan Frittelli, lo svedese Alex Noren e l’argentino Martin Contini, settimi con 208 (-2). E’ uscito al taglio, caduto a 142 (+2) l’australiano Matt Jones (147 (+7), che difendeva il titolo. Il montepremi è di otto milioni di dollari con prima moneta di 1.440.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - In Florida, Daniel Berger vola in testa alla classifica dell'Honda Classic di golf. A Palm Beach Gardens, nella 50esima edizione del torneo del PGA Tour, l'americano con il secondo parziale consecutivo chiuso in 65 (-5) su un totale di 130 (65 65, -10), a metà gara guida il leaderboard con tre colpi di vantaggio sui suoi connazionali Chris Kirk e Kurt Kitayama (in vetta al termine delle 18 buche di apertura), entrambi secondi con 133 (-7). Al PGA National (Champion Course, par 70), Berger 28enne di Plantation (Florida) con quattro titoli sul massimo circuito americano (l'ultimo dei quali arrivato il 14 febbraio 2021 all'AT&T Pebble Beach Pro-Am) in 170 apparizioni, ha realizzato sei birdie con un bogey. In un round sospeso nuovamente anzitempo per l'arrivo dell'oscurità con un solo giocatore, Andrew Kozan (sul +2 dopo 17, nell'ultima buca si giocherà l'accesso alla fase finale della competizione), costretto a rientrare in Club House in anticipo.

Ai piani alti della classifica ci sono anche lo statunitense Mark Hubbard e il canadese Adam Svensson, entrambi quarti con 134 (-6). Tra i big della rassegna è invece ottavo con 137 (-3), tra gli altri, Shane Lowry (campione Major, ha vinto l'Open Championship nel 2019). Mentre ha guadagnato 92 posizioni il sudafricano Louis Oosthuizen (tredicesimo nel world ranking), ora 31/o con 140 (par) al pari di Brooks Koepka, in difficoltà. Dopo la vittoria al Genesis Invitational, è invece uscito sorprendentemente di scena il cileno Joaquin Niemann (74/o con 143, +3). Out al taglio, con lo stesso punteggio, anche l'inglese Tommy Fleetwood. Il montepremi è di otto milioni di dollari con prima moneta di 1.440.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - L'Honda Classic di golf in Florida è iniziato all'insegna delle sorprese. A Palm Beach Gardens, nel torneo del PGA Tour, dopo il primo round con uno score di 64 (-6), con sette birdie e un bogey, in testa alla classifica c'è Kurt Kitayama. L'americano, numero 289 al mondo, alla 26esima apparizione sul circuito ha fatto registrare il suo score più basso in carriera (superando quanto fatto nel 2021 al Sanderson Farms con un 66). Il 29enne di Chico (California), che nel palmares vanta due exploit sul DP World Tour (Mauritius Open nel 2018 e Oman Open nel 2019), ha un solo colpo di vantaggio sui suoi connazionali Daniel Berger (tra i favoriti della vigilia) e Chris Kirk, entrambi secondi con 65 (-5) al pari del naturalizzato slovacco Rory Sabbatini (medaglia d'argento ai Giochi di Tokyo e vincitore dell'Honda Classic nel 2011).

Al PGA National (Champion Course, par 70) il primo giro - caratterizzato da forti raffiche di vento - è stato sospeso per l'arrivo dell'oscurità con tre giocatori fermati alla buca 17.

La 50esima edizione della competizione, disertata dai migliori 12 golfisti al mondo, vede Brooks Koepka (tra le poche star dell'evento) al 10/o posto con 68 (-2). Mentre l'australiano Matt Jones, campione uscente, è 104/o con 73 (+3) e precede in graduatoria lo statunitense Zach Johnson, 112/o con 74 (+4), che lunedì 28 febbraio potrebbe essere annunciato quale capitano degli Usa alla Ryder Cup 2023 di Roma.

In ritardo anche Louis Oosthuizen. Il sudafricano, 13esimo nel world ranking, è solo 123/o con 75 (+5). Prodezza di Curtis Thompson (fratello della proette Lexi), protagonista di un eagle alla buca 6 (par 4). Lo statunitense è affiancato, tra gli altri, dal cileno Joaquin Niemann (reduce dal successo al Genesis Invitational) e da Patrick Reed. Il montepremi è di otto milioni di dollari con prima moneta di 1.440.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Il PGA Tour ìdalla California si sposta in Florida per la 50esima edizione dell'Honda Classic che non potrà però contare su nessuno tra i migliori dieci giocatori al mondo che hanno preferito concedersi un turno di riposo. A Palm Beach Gardens, dal 24 al 27 febbraio, non ci sarà neanche Francesco Molinari che dovrebbe tornare in campo la prossima settimana (3-6 marzo) ad Orlando per l'Arnold Palmer Invitational, l'ultimo torneo vinto dal piemontese nel 2019.

E così al PGA National (Champion Course) - progettato da Tom Fazio e rielaborato da Jack Nicklaus nel 1990 e nel 2014 - saranno poche le stelle che scenderanno sul green. Tra queste ecco l'americano Brooks Koepka (secondo nel 2016), che ritroverà anche il fratello Chase (nel field grazie a un'esenzione di uno sponsor). Difenderà il titolo l'australiano Matt Jones che, nel 2021, ha ritrovato il successo (7 anni dopo il primo exploit sul circuito, arrivato nel 2014 allo Houston Open) superando nettamente la concorrenza dello statunitense Brandon Hagy (quest'anno alla ricerca della rivincita), staccato di cinque colpi.

Curiosità: a Palm Beach Gardens, tra i 144 concorrenti che si affronteranno per il titolo - in palio anche un montepremi complessivo di 8.000.000 di dollari - c'è pure il danese Nicolai Hojgaard che, lo scorso settembre, ha vinto l'Open d'Italia (DP World Tour) e nel febbraio del 2022 ha calato il bis negli Emirati Arabi Uniti facendo suo il Ras Al Khaimah Championship.

Tra i golfisti più attesi ecco poi il sudafricano Louis Oosthuizen (numero 13 del world ranking), gli americani Billy Horschel, Daniel Berger e Patrick Reed, il sudcoreano Sungjae Im (vincitore dell'Honda Classic nel 2020), l'inglese Tommy Fleetwood, l'irlandese Shane Lowry e il cileno Joaquin Niemann, reduce dall'exploit al Genesis Invitational. E ancora: il naturalizzato slovacco Rory Sabbatini e il taiwanese Pan Cheng-tsung, rispettivamente medaglia d'argento e di bronzo ai Giochi di Tokyo.

Inizio in chiave azzurra nell’Alps Tour con Stefano Mazzoli che si è imposto con 202 (69 65 68, -14) colpi nella gara d’apertura del circuito 2022, l’Ein Bay Open disputato al Sokhna Golf Club (Course A+B, par 72), ad Ain Sokhna, nei pressi di Suez in Egitto. Ha superato di due colpi l’irlandese Conor Purcell (204, -12) e di tre lo spagnolo Enrique Marin Santander e il francese Pierre Pineau (205, -11).

Il trionfo italiano è stato completato dalla presenza tra i top ten di Michele Ortolani, quinto con 206 (-10), e di Andrea Romano e di Gregorio De Leo (tra i cinque leader insieme a Mazzoli dopo due turni) settimi con 208 (-8). In media classifica Andrea Saracino 18° con 210 (-6), Luca Cianchetti, Carlo Casalegno, Giulio Castagnara e il dilettante Flavio Michetti, 21.i con 211 (-5).

Professionista dal 2019 Stefano Mazzoli è al terzo titolo sull’Alps Tour e il secondo italiano a conquistare l’Ein Bay Open dopo Michele Cea nel 2018. Nato a Segrate nel 1996, in precedenza si era imposto nel Red Sea Little Venice Open (2020) e nell Antognolla Alps pen (2021). Inoltre ha fatto suo nello scorso ottobre il 44° Campionato della PGA Italiana Ottimo dilettante, tra i suoi allori figurano il titolo europeo con la squadra nazionale Boys (2014), quello continentale individuale nel 2015 e, studiando alla Texas Christian University, ha ottenuto tre vittorie in gare di College USA (USF Olympic Intercollegiate 2016, Wexford Plantation Intercollegiate 2018, Missouri Tiger Invitational 2019). Mazzoli ha ricevuto un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Quattro italiani saranno in corsa per il titolo nel giro finale dell'Ein Bay Open, torneo inaugurale dell’Alps Tour 2022 che si sta svolgendo al Sokhna Golf Club (Course A+B, par 72), ad Ain Sokhna, nei pressi di Suez in Egitto.

Sono Gregorio De Leo (66 68) e Stefano Mazzoli (69 65), leader con 134 (-10) colpi insieme al francese Pierre Pineau, all’inglese Jack Floydd e all’olandese Davey Porsius, quindi Michele Ortolani, sesto con 136 (-8) alla pari con l’irlandese Conor Purcell, e Andrea Romano, ottavo con 137 (-7), che ha la compagnia di altri sette concorrenti tra i quali i transalpini Thomas Elissalde e Franck Daux. In buona posizione e con qualche minima chance anche Andrea Saracino e Giulio Castagnara, 16.i con 138 (-6). Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

 

PRIMO GIRO - Italiani in buona evidenza nel primo giro dell'Ein Bay Open, torneo inaugurale dell’Alps Tour 2022 che si sta svolgendo al Sokhna Golf Club (Course A+B, par 72), ad Ain Sokhna, nei pressi di Suez in Egitto. Gregorio De Leo ha iniziato al terzo posto con 66 (-6) colpi e Andrea Romano e Michele Ortolani si trovano al sesto con 67 (-5).

In vetta con 65 (-7) il francese Pierre Pineau e l’irlandese Conor Purcell, con lo spagnolo Juan Louis Sanchez Perez e l’inglese Jack Floydd che fanno compagnia a D Leo, mentre gli altri due azzurri sono affiancati dal transalpino Franck Daux. Si sono ben comportati anche Luca Cianchetti, Stefano Mazzoli, Andrea Saracino e Giancarlo Proietti, 12.i con 69 (-3). Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

 

LA VIGILIA - In Egitto è tutto pronto per l'inizio della stagione 2022 dell'Alps Tour. Il terzo circuito europeo maschile di golf partirà dall'Ein Bay Open, torneo che si disputerà dal 22 al 24 febbraio al Sokhna Golf Club (par 72), ad Ain Sokhna (Suez). Saranno 27 gli italiani in campo che proveranno a succedere nell'albo d'oro allo spagnolo Angel Hidalgo Portillo, vincitore nel 2021. Nel field, che vede rappresentate 20 nazioni, puntano a un ruolo da protagonisti i francesi Pierre Pineau  e lo spagnolo Jacobo Pastor, rispettivamente secondo e terzo classificato nella scorsa edizione della gara.

Tra gli azzurri, oltre ad Edoardo Raffaele Lipparelli, vincitore dell'ordine di merito dell'Alps Tour nel 2019, ci saranno anche Luca Cianchetti e Stefano Mazzoli, che su questo percorso hanno vinto entrambi il Red Sea Little Venice Open rispettivamente nel 2021 e nel 2020. Presenti anche Ludovico Addabbo, Cristiano Terragni, Edoardo Giletta, Andrea Saracino, Riccardo Bregoli e Gregorio De Leo.

A questi si aggiungono Filippo Bergamaschi, Marco Archetti, Jacopo Albertoni, Andrea Romano, Flavio Michetti, Manfredi Manica, Michele Ortolani, Gianmaria Rean Tinchero, Alessandro Notaro, Federico Zucchetti, Carlo Casalegno, Giacomo Fortini, Davide Buchi, Giulio Castagnara, Federico Livio, Takayuki Matsui, Rocco Sanjust e Gianluca Proietti. Il torneo, che mette in palio un montepremi di 40.000 euro, si disputerà sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36.

Volata finale vincente per il sudafricano JC Ritchie (270 - 69 66 67 68, -18) e top ten per Matteo Manassero, da 11° a ottavo con 275 (66 72 67 70. -13) nel Bain’s Whisky Cape Town Open, torneo organizzato in combinata tra Challenge Tour e Sunshine Tour sui due percorsi del Rondebosch GC e del Royal Cape GC (entrambi par 72) a Città del Capo in Sudafrica. I concorrenti nei primi due turni si sono alternati sui due tracciati con ultime 36 buche sul Royal Cape GC.

Juan Carlo Ritchie, 27enne di Standerton, ha replicato il successo dello scorso anno portando a nove i titoli sul Sunshine Tour, dei quali gli ultimi tre gli contano anche sul Challenge Tour perché su eventi in combinata, Ha rimontato dalla seconda piazza con un 68 (-18), dovuto a sei birdie e a due bogey, e ha avuto la meglio per un colpo sul belga Christopher Mivis (271, -17). In terza posizione con 273 (-15) i sudafricani Zander Lombard e Bryce Easton e il 19enne nordirlandese di Belfast Tom McKibbin, leader nei primi tre giri, in sesta con 274 (-14) il sudafricano Neil Schietekat e lo spagnolo Iavn Cantero Gutierrez e, insieme a Manasssero, i francesi Clément Sordet e Gary Stal, l’inglese Jamie Rutheford e il neozelandese Daniel Hillier.

Manassero è rinvenuto con un 70 (-2) fatto d tre birdie e di un bogey. Sono usciti al taglio, caduto a 140 (-4), Lorenzo Scalise 68° con 141 (72 69, -3), Jacopo Vecchi Fossa 111° con 143 (73 70, -1) e Aron Zemmer 187° con 149 (75 74, +5).

 

TERZO GIRO - Matteo Manassero è risalito dal 27° all’11° posto con 205 (66 72 67, -11) colpi nel terzo giro del Bain’s Whisky Cape Town Open, torneo organizzato in combinata tra Challenge Tour e Sunshine Tour sui due percorsi del Rondebosch GC e del Royal Cape GC (entrambi par 72) a Città del Capo in Sudafrica. I concorrenti nei primi due turni si sono alternati sui due tracciati con ultime 36 buche sul Royal Cape GC.

Ha mantenuto la leadership con 200 (68 62 70, -16) il 19enne nordirlandese di Belfast Tom McKibbin, che inizierà il round conclusivo con due colpi di vantaggio sullo spagnolo Ivan Cantero Gutierrez e sul sudafricano JC Ritchie (202, -14), che difende il titolo. In corsa per la vittoria anche altri quattro giocatori di casa che sono al quarto posto con 203 (-13): Zander Lombard, Neil Schietekat, Pieter Moolman e Bryce Easton insieme al francese Gary Stal.

Manassero ha rimontato con un 67 (-4) dovuto a otto birdie e a tre bogey. Sono usciti al taglio, caduto a 140 (-4), Lorenzo Scalise 68° con 141 (72 69, -3), Jacopo Vecchi Fossa 111° con 143 (73 70, -1) e Aron Zemmer 187° con 149 (75 74, +5).  Il montepremi è di 250.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Matteo Manassero è sceso dal terzo al 27° posto con 138 (66 72, -6) colpi nel secondo giro del Bain’s Whisky Cape Town Open, torneo organizzato in combinata tra Challenge Tour e Sunshine Tour sui due percorsi del Rondebosch GC e del Royal Cape GC (entrambi par 72) a Città del Capo in Sudafrica, dove i 216 concorrenti si sono alternati nei primi due round, mentre ora i 67 rimasti in gara dopo il taglio la concluderanno sul Royal Cape GC, il più antico circolo del Sudafrica fondato nel 1885.

Ha preso il comando il 19enne nordirlandese di Belfast Tom McKibbin, ottima carriera da dilettante, che ha girato in 62 colpi (-10 al RC con dieci birdie, sette di fila iniziali) per un totale di 130 (68 62) e che non segnato bogey sulle 36 buche. Lo seguono con 133 (-11) il sudafricano Zander Lombard e lo spagnolo Ivan Cantero Gutierrez e con 134 (-10) i francesi Gary Stal e Felix Mory. Tra i sette giocatori al sesto posto con 136 (-9) i sudafricani JC Ritchie, che difende il titolo, e Louis De Jager e lo svedese Christofer Blomstrand, che era al vertice dopo un turno con Cantero Gutierrez.

Matteo Manassero ha realizzato un 72 (par) sul Royal Cape GC con quattro birdie e altrettanti bogey. Sono usciti al taglio, caduto a 140 (-4), Lorenzo Scalise 68° con 141 (72 69, -3), Jacopo Vecchi Fossa 111° con 143 (73 70, -1) e Aron Zemmer 187° con 149 (75 74, +5).  Il montepremi è di 250.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Ottimo inizio di Matteo Manassero, terzo dopo un convincente 66 (-6) nel Bain’s Whisky Cape Town Open, torneo organizzato in combinata tra Challenge Tour e Sunshine Tour sui due percorsi del Rondebosch GC e del Royal Cape GC (entrambi par 72) a Città del Capo in Sudafrica, dove i 216 concorrenti si alternano nei primi due round per poi concludere la gara con terzo e quarto sul Royal Cape GC, il più antico circolo del Sudafrica fondato nel 1885.

Sono al vertice con 65 (-7) colpi lo svedese Christofer Blomstrand (nove birdie, due bogey al Rondebosch GC) e lo spagnolo Iavn Cantero Gutierrezz (otto birdie, un bogey al Royal Cape GC), che precedono di un colpo, oltre a Manassero, anche il sudafricano Louis De Jager e l’irlandese Paul Dunne, Al sesto posto con 67 (-5) il neozelandese Daniel Hillier, gli svedesi Robin Petersson e Niklas Lemke, l’irlandese Niall Kearney, il francese Adrien Pendaries e l’olandese Van Meijel.

In sordina gli altri tre italiani presenti: Lorenzo Scalise, 68° con 72 (par), Jacopo Vecchi Fossa, 119° con 73 (+1), e Aron Zemmer, 166° con 75 (+5). Manassero ha realizzato sei birdie, senza bogey al Rondebosch GC. Il montepremi è di 250.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Il Challenge Tour resta in Sudafrica per la seconda di sei gare consecutive. Dopo il Dimension Data Pro-Am, ecco il Bain’s Whisky Cape Town Open, evento organizzato in combinata con il Sunshine Tour. Dal 17 al 20 febbraio, a Cape Town, saranno quattro gli azzurri in gara: a Matteo Manassero (35/o e miglior italiano la scorsa settimana), Aron Zemmer e Lorenzo Scalise (chiamato a riscattare la sua ultima uscita al taglio), si aggiunge Jacopo Vecchi Fossa. Vincitore, nel 2021, dell’ordine di merito dell’Alps Tour, Vecchi Fossa s’è guadagnato la possibilità di giocare, da protagonista, sul secondo circuito europeo maschile. Non ha invece superato la prequalifica (per un colpo, classificandosi 15/o con uno score di 70, -1), Philip Geerts.

L’evento si disputerà su due differenti percorsi: il Rondebosch GC e il Royal Cape GC (unico campo di gara del terzo e quarto round), il più antico circolo di golf del Sudafrica, fondato nel 1885. All’ombra della Table Mountain, ha ospitato per dieci volte il South African Open. Su questo campo hanno trionfato, tra gli altri, campioni del calibro di Gary Player, Ernie Els e Trevor Immelman.

A Cape Town, difende il titolo il sudafricano Juan Carlo Ritchie. Mentre dopo l’exploit al Dimension Data Pro-Am, il tedesco Alexander Knappe insegue il secondo successo consecutivo (il quarto della sua carriera) sul circuito. Tra i favoriti, anche i tanti giocatori sudafricani in gara. Da Wilco Nienaber a Jaco Prinsloo, da Zander Lombard a Jaco Van Zyl, passando per Jacques Blaauw. Chance di successo pure per il neozelandese Daniel Hillier (terzo al Dimension Data Pro-Am), lo spagnolo Angel Hidalgo Portillo, il belga Kristof Ulenaers, lo svedese Anton Karlsson (che ha fatto suo il torneo nel 2020), il francese Fèlix Mory e gli inglesi Alfie Plant e Ross McGowan (vincitore, nel 2020, dell’Open d’Italia). Il montepremi è di 250.000 dollari.

Dopo aver dominato in lungo e in largo il torneo, Joaquin Niemann in California completa l'opera e, con un totale di 265 (63 63 68 71, -19) colpi, vince il The Genesis Invitational di golf. Ventinove mesi l'ultima volta (settembre 2019, The Greenbrier), il cileno ritrova il successo e festeggia il secondo titolo in carriera sul PGA Tour ricevendo il trofeo dalle mani di Tiger Woods, "host" (con la sua fondazione) della competizione. Alla 101esima apparizione sul circuito, Niemann - 23enne di Santiago del Cile - ha fatto sua la contesa superando gli americani Collin Morikawa (numero 2 mondiale) e Cameron Young, entrambi secondi con 267 (-17).

A Pacific Palisades, finale positivo per Francesco Molinari. Nell'ultimo round l'azzurro è passato dalla 72/a alla 55/a posizione (rimontandone 17) grazie a un parziale finale chiuso in 68 (-3), su un totale di 282 (70 70 74 68, -2). Cinque birdie e due bogey per il torinese al Riviera Country Club (par 71), circolo di cui è diventato membro dopo il suo trasferimento a Los Angeles. Tra i big, s'è classificato 21/o (era 60/o al termine del "moving day") con 277 (-7) lo spagnolo Jon Rahm, leader del world ranking.

Con questo exploit, Niemann è diventato il secondo più giovane campione del The Genesis Invitational dopo Harry Cooper (sua la competizione nel 1926) e il quarto vincitore wire-to-wire del torneo, il primo dopo Charlie Sifford (1969). Per lui anche un assegno di 2.160.000 dollari (su un montepremi complessivo di 12.000.000). Niemann passa così dalla 32/a alla 20/a posizione nel world ranking e dalla 53/a alla 7/a nella FedEx Cup. Il cileno succede nell'albo d'oro allo statunitense Max Homa, quest'anno 10/o con 274 (-10) al pari del nordirlandese Rory McIlroy e dell'americano Chez Reavie.

Quarto posto (270, -14) per il norvegese Viktor Hovland e l'australiano Adam Scott (che ha vinto il The Genesis nel 2005 e nel 2020), sesto (271, -13) per lo statunitense Justin Thomas. Top 10 pure per Scottie Scheffler (che era reduce dall'impresa al Phoenix Open), 7/o con 272 (-12) al pari di Maverick McNealy. Chiude bene anche il taiwanese Pan Cheng-tsung (medaglia di bronzo ai Giochi di Tokyo), nono con 273 (-11).

 

TERZO GIRO - Joaquin Niemann in California continua a stupire e dopo il "moving day" del Genesis Invitational (PGA Tour) con un parziale di 68 (-3) colpi su un totale di 194 (63 63 68, -19), è saldamente al comando della classifica con tre lunghezze di vantaggio sull'americano Cameron Young, secondo con 197 (-16). A Pacific Palisades, prova deludente per Francesco Molinari. Unico azzurro in gara, il piemontese è 72° con 214 (70 70 74, +1). Terzo giro complicato per il torinese, che perde 28 posizioni dopo un parziale chiuso in 74 (+3) con due doppi bogey (alle buche 13 e 14), altrettanti birdie (alla 16 e alla 1) e un bogey (alla 6). Membro del Riviera Country Club (par 71) dopo il suo trasferimento a Los Angeles, il piemontese tallona Jon Rahm (numero 1 mondiale), solo 60° con 212 (-1).

E se Niemann insegue il secondo successo sul circuito (dopo quello ottenuto nel 2019 al The Greenbrier), Cameron Young sogna la prima affermazione. Chance per il titolo anche per il norvegese Viktor Hovland (numero 4 al mondo), terzo con 200 (-13) davanti all'americano Justin Thomas, quarto con 201 (-12). Mentre il californiano Collin Morikawa (secondo nel world ranking) è quinto con 202 (-11). Con un successo - e viste le difficoltà di Rahm a Pacific Palisades - l'americano potrebbe diventare il nuovo padrone del ranking mondiale. Più indietro Scottie Scheffler (reduce dall'exploit al Phoenix Open), Max Homa (campione uscente), Maverick McNealy e Marc Leishman, tutti sesti con 203 (-10). Il montepremi è di 12.000.000 milioni di dollari con prima moneta di 2.160-000 dollari.

 

SECONDO GIRO - In California è proseguita la grande prova di Joaquin Niemann che, con un parziale di 63 (-8) su un totale di 126 (63 63, -16) colpi, a metà gara è sempre solo in testa alla classifica del Genesis Invitational (PGA Tour) di golf. A Pacific Palisades, il cileno - dopo 36 buche - ha realizzato il punteggio più basso nella storia della competizione e precede in graduatoria Cameron Young, secondo con 128 (-14) e protagonista del miglior score di giornata (62, -9).

Unico in grado di tenergli testa, l'americano è distante due colpi dal 23enne di Santiago del Cile che, negli Stati Uniti, insegue il secondo successo sul circuito dopo quello arrivato nel 2019 al The Greenbrier.

Al Riviera Country Club (par 71), circolo di cui è diventato membro dopo il suo trasferimento a Los Angeles, Francesco Molinari è scivolato dalla 43/a alla 44/a posizione con 140 (70 70, -2). Ancora un giro in 70 (-1) per il torinese. Partito dalla buca 10, ha trovato subito un birdie (il secondo è arrivato alla 16), con un bogey alla 15. Dunque, nelle seconde nove, un nuovo birdie alla 1, con due bogey alla 4 e alla 7.

Finale positivo per l'azzurro, protagonista di una prodezza (birdie) alla 9. Altalenante, tra buoni colpi ed errori, Chicco Molinari è davanti a due attesi protagonisti della competizione: lo spagnolo Jon Rahm (numero 1 mondiale) e il giapponese Hideki Matsuyama (leader della FedEx Cup), entrambi 60/i (ultima posizione di quelli che hanno superato il taglio) con 142 (par) dopo una prova sottotono.

Buona prova per lo statunitense Justin Thomas, 3/o con 131 (-11) dopo un round bogey free chiuso in 64 (-7), con un eagle e cinque birdie. Mentre in 4/a posizione (133, -9) ecco l'australiano Adam Scott e il texano Jordan Spieth. Sesta piazza (134, -8) per il californiano Collin Morikawa (secondo nel world ranking) che, con un successo (e un risultato oltre il quarto posto di Rahm), potrebbe diventare per la prima volta nella sua carriera il nuovo numero 1 mondiale. E' invece 10/o con 136 (-6) Max Homa, campione uscente.

In California, eliminazioni eccellenti per Dustin Johnson (vincitore nel 2017, 144, +2), Bubba Watson (campione nel 2014, 2016 e 2018, 144, +2), Brooks Koepka (145, +3) e Patrick Reed (148, +6).

 

PRIMO GIRO - In California, Francesco Molinari ha chiuso il primo giro del Genesis Invitational di golf al 43/o posto con uno score di 70 (-1) colpi. A Pacific Palisades, nel torneo del PGA Tour, il torinese ha cominciato la sua prova con il piede giusto realizzando subito un eagle alla buca 1 (par 5). Una prodezza seguita però da due errori (bogey alla 2 e alla 4). Ancora alti e bassi per il piemontese, che ha poi realizzato due birdie (alla 6 e alla 13), salvo terminare il suo giro con un altro bogey alla 15. Ancora alla ricerca della continuità, Chicco Molinari sul percorso del Riviera Country Club (par 71) - di cui è diventato membro dopo il suo trasferimento a Los Angeles - è distante sette colpi dalla vetta occupata da Joaquin Niemann. Da solo in testa con un totale di 63 (-8), il cileno - che ha realizzato nove birdie, con un bogey - ha eguagliato il punteggio più basso, dopo 18 buche, della competizione.

Dopo aver colto il primo successo in carriera sul circuito (al Phoenix Open), ancora una grande prova per l'americano Scottie Scheffler, secondo con 66 (-5) al fianco dei suoi connazionali Jordan Spieth, Cameron Young e Max Homa, campione uscente. Buon inizio pure per il californiano Collin Morikawa (secondo nel world ranking), sesto (67, -4) come Justin Thomas, Jason Kokrak, Charley Hoffman, Cameron Smith e Pan Cheng-tsung (medaglia di bronzo ai Giochi di Tokyo). Mentre Jon Rahm, re della classifica mondiale, è costretto a rincorrere. Lo spagnolo è infatti 22/o con 69 (-2). Stesso score, tra gli altri, per l'americano Xander Schauffele (medaglia d'oro alle Olimpiadi di Tokyo). E' stato invece squalificato, perché ha consegnato uno score errato, lo statunitense Wyndham Clark.

 

LA VIGILIA - Al Riviera Country Club di Pacific Palisades, lì dove 30 anni fa un giovanissimo Tiger Woods (all’epoca 16enne) fece il suo debutto sul PGA Tour, dal 17 al 20 febbraio si giocherà il The Genesis Invitational. Field stellare in California, dove si apprestano a scendere in campo anche i migliori undici giocatori al mondo a partire dal numero 1, lo spagnolo Jon Rahm. Tra i protagonisti del torneo c’è pure Francesco Molinari. Ottavo nel 2021, il torinese – dopo il suo trasferimento in America – è diventato membro del Riviera Country Club dove punta ad ottenere un risultato di prestigio in un appuntamento che mette in palio 12.000.000 di dollari. Difenderà il titolo l’americano Max Homa.

Alla sua quarta gara del 2022, Chicco Molinari ambisce a recitare un ruolo di primo piano su un percorso che conosce bene e dove spesso si allena anche con Alessandro Del Piero, grande appassionato di golf. Dopo il sesto posto al The American Express (al debutto stagionale), il piemontese s’è classificato 62/o al Farmers Insurance Open e 43/o al Phoenix Open al termine di un evento giocato in crescendo. Lo scorso anno qui il re della Ryder Cup 2018 ottenne la terza Top 10 stagionale. E nei primi due round giocherà al fianco del messicano Abraham Ancer e del colombiano Sebastian Munoz.

Non solo Rahm. In California saranno appunto presenti tutti gli altri migliori giocatori del ranking mondiale. Con lo spagnolo, nell’ordine, ecco poi gli americani Collin Morikawa (secondo) e Patrick Cantlay (terzo), il norvegese Viktor Hovland (quarto), il nordirlandese Rory McIlroy (quinto), gli statunitensi Dustin Johnson (sesto, fece sua la competizione nel 2017), Xander Schauffele (settimo e medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo), Justin Thomas (ottavo) e Scottie Scheffler (nono e reduce dall’exploit al Phoenix Open, primo sigillo in carriera sul PGA Tour), oltre al giapponese Hideki Matsuyama (decimo) e all’australiano Cameron Smith (undicesimo). Mentre cercherà il bis di successi nella competizione il californiano Homa che, nel 2021, riuscì a superare alla seconda buca del play-off il connazionale Tony Finau, quest’anno in cerca della rivincita.

Il giovan Woods – Tiger Woods aveva 16 anni quando, nel 1992, fece il suo debutto sul PGA Tour (senza riuscire a superare il taglio) al Riviera Country Club in quello che, all’epoca, veniva chiamato Nissan Los Angeles Open. “Quella circostanza ha cambiato la mia vita”, ha ammesso Woods che, a distanza di quasi un anno dal grave incidente stradale in cui è rimasto coinvolto nel 2021, sarà - in attesa di tornare in campo - l’ambasciatore del The Genesis Invitational 2022.

Diretta su GOLFTV – Il The Genesis Invitational verrà trasmesso in diretta su GOLFTV con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 17 febbraio e venerdì 18, dalle ore 22 alle 0re 2; sabatp 19, dalle ore 19 alle ore 1; domenica 20, dalle ore 10 alle ore 0,30. Commento di: Alessandro Bellicini, Nicola Pomponi e di Maurizio Trezzi.

%PM, %13 %702 %2022 %15:%Feb

Portuguese: vince Kennedy, 11° Michetti

 

A Palmela, nel distretto di Setubal, sul percorso del Montado Golf Resort (par 72) Frank Kennedy ha vinto la 92esima edizione del Portuguese International Amateur Championship. L’inglese si è imposto con un totale di 269 (65 69 64 71, -19) colpi davanti al tedesco Finn Koelle, secondo con 273 (-15), e al connazionale Arron Edwards-Hill, terzo con 275 (-13).

Tra gli otto azzurri in gara, il migliore è stato Flavio Michetti che ha chiuso in 11/a posizione con 280 (73 64 68 75, -8). Marco Florioli, secondo nell’edizione del 2021, è arrivato 20/o con 283 (74 70 69 70, -5). Pietro Guido Fenoglio è 26/o con uno score di 285 (71 69 67 78, -3), Filippo Ponzano 29/o con 286 (73 69 71 73, -2) e Luca Memeo 35/o con 287 (76 73 68 70, -1).

Elia Dallanegra, Massimiliano Campigli e Alessandro Nardini non hanno superato il taglio. Nella Nations’ Cup si è imposto il Team Germany con -19, i tre team italiani, guidati da Alberto Binaghi, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Dilettanti Maschile, e dall’allenatore federale Alessandro Bandini, sono arrivati rispettivamente 5/o (-14), 6/o (-11) e 10/o (-1).

 

LA VIGILIA - Dopo il torneo femminile vinto autorevolmente da Francesca Fiorellini, a Palmela (nel distretto di Setubal) sul percorso del Montado Golf Resort, va in scena la 92esima edizione del Portuguese International Amateur Championship (9-12 febbraio). L’evento, al quale parteciperanno otto atleti azzurri, si giocherà sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 54 che lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto. Oltre alla gara individuale, ci sarà anche la Nations Cup, che verrà assegnata dopo tre giri (54 buche).

A guidare la spedizione italiana in Portogallo sarà Alberto Binaghi, Commissario Tecnico Squadra Nazionale Dilettanti Maschile, accompagnato dall’allenatore federale Alessandro Bandini. Tra i convocati ci sono Marco Florioli, Filippo Ponzano, Elia Dallanegra, Massimiliano Campigli, Pietro Guido Fenoglio, Alessandro Nardini, Luca Memeo e Flavio Michetti.

Gli azzurri proveranno a succedere nell’albo d’oro al danese Sebastian Friedrichsen, che nel 2021 superò con un birdie alla prima buca di playoff proprio Marco Florioli.

Ryan Fox rispetta i pronostici e vince negli Emirati Arabi Uniti, con un totale di 266 (63 69 65 69, -22) colpi, il Ras Al Khaimah Classic di golf. Nell'Emirato di Ras Al Khaimah, il neozelandese ha dominato in lungo e in largo, superando nettamente la concorrenza dell'inglese Ross Fisher, secondo con 271 (-17).

Nel torneo del DP World Tour e sul percorso del Al Hamra GC (par 72), buon finale di gara per Nino Bertasio. Il migliore tra gli azzurri, con un parziale finale di 66 (-6) su un totale di 278 (72 69 71 66, -10), è risalito dalla 68/a alla 33/a posizione realizzando otto birdie, con due bogey. Finale sottotono per Francesco Laporta. Il pugliese, terzo al termine delle prime 18 buche, secondo a metà gara e 37/o al termine del "moving day", non è andato oltre la 58/a posizione con 281 (66 69 74 72, -7). Dietro di lui il torinese Edoardo Molinari, 63/o con 282 (71 67 73 71, -6).

In testa dal primo all'ultimo round, Fox - 35enne di Auckland - ha festeggiato il secondo titolo in carriera sul circuito dopo quello arrivato nel febbraio del 2019 in Australia al World Super 6 di Perth. Esattamente tre anni dopo l'ultima volta,

 

TERZO GIRO - Negli Emirati Arabi Uniti, Francesco Laporta crolla nel "moving day" del Ras Al Khaimah Classic di golf e scivola dal secondo al 37/o posto complice un parziale di 74 (+2) su un totale di 209 (66 69 74, -7) colpi. Nel torneo del DP World Tour, il neozelandese Ryan Fox ha allungato in vetta alla classifica e, con uno score di 197 (63 69 65, -19), vanta ora sei colpi di vantaggio su un quartetto d'inseguitori - tutti secondi con 203 (-13) - composto dal polacco Adrian Meronk, dallo scozzese Scott Jamieson e dagli spagnoli Adri Arnaus e Pablo Larrazabal.

E se Fox - 35enne di Auckland - ha ipotecato il secondo titolo in carriera sul circuito (il primo è arrivato nel 2019 in Australia), Laporta ha gettato al vento quanto di buono costruito nei primi due giri. E se nelle prime nove buche del terzo round ha realizzato due birdie, nelle seconde è inciampato prima in un doppio bogey (seguito poi da un birdie) e poi ha chiuso la sua performance con tre bogey nelle ultime quattro. Passo indietro anche per il torinese Edoardo Molinari, 59/o con 211 (-5), e per il bresciano Nino Bertasio, 68/o con 212 (-4). 

 

SECONDO GIRO - Negli Emirati Arabi Uniti, Francesco Laporta continua a macinare colpi e giocate. Il golfista pugliese è passato dal terzo al secondo posto del Ras Al Khaimah Classic - torneo del DP World Tour 2022 - grazie a un parziale di 69 (-3) su un totale di 135 (66 69, -9). A metà gara il 31enne di Castellana Grotte (Bari) è distante sempre tre colpi dalla vetta occupata ancora dal neozelandese Ryan Fox, in testa con 132 (63 69, -12).

Nell'Emirato di Ras Al Khaimah, Laporta è partito dalla buca 10 e, nelle prime nove, ha realizzato un birdie con un bogey. Poi, nelle seconde, ha siglato altri due birdie, con un bogey e un eagle alla 3 (par 5), il secondo del suo torneo. "Sto giocando abbastanza bene e spero di continuare così anche negli ultimi giri. Il gioco corto funziona meglio, per quel che riguarda quello lungo c'è da migliorare". Queste, al termine del secondo giro, le dichiarazioni di Laporta.

Sul percorso del Al Hamra GC (par 72), Laporta condivide il secondo posto con lo spagnolo Pablo Larrazabal, con l'australiano Jason Scrivener e con i sudafricani Justin Harding, Zander Lombard e Oliver Bekker, con quest'ultimo protagonista di un exploit che lo ha visto risalire di 102 posizione siglando il nuovo record del campo con un 62 (-10) caratterizzato da un eagle, nove birdie e un bogey.

Nel giorno del suo 41esimo compleanno, ha rimontato 37 posizioni il torinese Edoardo Molinari, da 67/o a 30/o con 138 (71 67, -6). Accede alla fase finale del torneo (con l'ultimo punteggio utile) anche il bresciano Nino Bertasio, 65/o con 141 (72 69, -3). Mentre sono usciti al taglio: il romano Andrea Pavan, 77/o con 142 (72 70, -2), il fiorentino Lorenzo Gagli, 89/o con 143 (74 69, -1), il capitolino Renato Paratore, 103/o con 145 (71 74, +1), e il vicentino Guido Migliozzi (miglior azzurro nel world ranking), 119/o con 147 (73 74, +3) e ancora in difficoltà (è alla terza eliminazione in quattro gare del 2022). 

 

PRIMO GIRO - Buon inizio per Francesco Laporta al Ras Al Khaimah Classic di golf. Negli Emirati Arabi Uniti, il pugliese ha chiuso il primo round del torneo del DP World Tour al terzo posto, con uno score di 66 (-6). Il 31enne di Castellana Grotte (Bari) - distante tre colpi dalla vetta occupata dal neozelandese Ryan Fox, primo con 63 (-9) - ha realizzato sette birdie, tre bogey, con un eagle show alla 13 (par 4). Dove, con un'uscita dal bunker, ha sfoderato una prodezza con la palla che è finita direttamente in buca. Braccia al cielo per Laporta che già la scorsa settimana, sempre nell'Emirato di Ras Al Khaimah, era stato il più brillante tra gli italiani (ha chiuso il torneo al 21/o posto).

Sul percorso del Al Hamra GC (par 72), Fox - 35enne di Auckland, numero 211 al mondo con un titolo sul circuito arrivato nel 2019 a Perth, in Australia - ha due colpi di vantaggio sul portoghese Ricardo Gouveia, secondo con 65 (-7).

Bagarre al terzo posto dove, oltre a Laporta, ci sono altri otto concorrenti: tra questi anche lo scozzese Robert MacIntyre e l'inglese Richard Bland.

Più indietro gli altri azzurri. Edoardo Molinari e Renato Paratore condividono la 67/a piazza (71, -1). Tre birdie e due bogey per il torinese, un eagle, un birdie - tutto nelle prime nove buche giocate - per il romano (partito dalla buca 10) che paga però a caro prezzo un doppio bogey alla 3 (par 5). A braccetto anche il bresciano Nino Bertasio e il capitolino Andrea Pavan, 84/i con 72 (par) davanti a Guido Migliozzi, solo 104/o con 73 (+1). Prova complicata per il fiorentino Lorenzo Gagli, 122/o con 74 (+2).

 

LA VIGILIA - Per la quarta settimana consecutiva il DP World Tour resta negli Emirati Arabi Uniti e, dopo il Ras Al Khaimah Championship, ecco il Ras Al Khaimah Classic. Dal 10 al 13 febbraio, sul percorso del Al Hamra Golf Club, lì dove domenica scorsa il danese Nicolai Hojgaard (suo nel 2021 il DS Automobiles 78° Open d’Italia) ha festeggiato il secondo titolo sul circuito, saranno ancora sette gli azzurri in gara: Francesco Laporta (21/o e miglior italiano la scorsa settimana), Guido Migliozzi, Andrea Pavan, Edoardo Molinari, Lorenzo Gagli, Nino Bertasio e Renato Paratore, con questi ultimi due chiamati a riscattare l’eliminazione al taglio arrivata venerdì 4 febbraio nell’Emirato di Ras Al Khaimah.

Occasione importante per gli azzurri, in un evento che garantisce 2.000.000 di dollari di montepremi. Curiosità: Bertasio e Pavan giocheranno i primi due round l’uno al fianco dell’altro. Con loro anche l’indiano Arjun Gupta.

Field privo di campionissimi negli Emirati Arabi Uniti. Dove puntano in alto i gemelli danesi Nicolai e Rasmus Hojgaard, ma anche gli scozzesi Robert MacIntyre, Craig Howie, Connor Syme e Scott Jamieson. E ancora: gli spagnoli Rafa Cabrera Bello, Nacho Elvira e Adrian Otaegui, il cinese Haotong Li, gli inglesi Richard Bland ed Eddie Pepperell, il belga Thomas Detry, i sudafricani George Coetzee, Daniel Van Tonder e Brandon Stone, oltre gli australiani Wader Ormsby e Scott Hend.

L’evento in diretta su GOLFTV – Il Ras Al Khaimah Classic verrà trasmesso in diretta su GOLFTV ai seguenti orari: giovedì 10 febbraio e venerdì 11, dalle ore 9,30 alle ore 14,40; sabato 12, dalle ore 9,30 alle ore 14; domenica 13, dalle ore 9,30 alle pre 13,30. Senza commento, solo suoni ambientali.

%PM, %13 %730 %2022 %16:%Feb

LET: Henselit bis, italiane 26.e

Prodezza della tedesca Esther Henseleit che, rimontando dal terzo posto, ha vinto con 286 (74 73 69 70, -2) colpi il Magical Kenya Ladies Open, gara inaugurale del Ladies European Tour 2022, che era stata già sua nel 2019. Sull’impegnativo percorso del Vipingo Ridge (par 72), a Vipingo, nei pressi di Mombasa in Kenya, si sono classificate al 26° posto con 298 (+10) Virginia Elena Carta (79 75 71 73), risalita dal 36°, e Lucrezia Colombotto Rosso (77 77 69 70), scesa dal 20°.

Esther Henseleit, 23enne di Varel, ha ottenuto il secondo titolo con carriera con un 70 finale (-2, cinque birdie, tre bogey), lasciando a un colpo la spagnola Marta Sanz Barrio (287, -1), l’altra sola giocatrice che sia riuscita a scendere sotto par. In terza posizione con 290 (+2) la svedese Linnea Strom, che era stata al vertice nei primi tre turni, in quarta con 291 (+3) la tedesca Sophie Hausmann e in quinta con 293 (+5) la sudafricana Lee-Anne Pace, la svedese Jenny Haglund e la francese Emma Grechi. Alla vincitrice è andato un assegno di 45.000 euro u un montepremi di 300.000 euro.

 

TERZO GIRO . Hanno guadagnato posizioni nel terzo giro le due italiane impegnate nel Magical Kenya Ladies Open, gara inaugurale del Ladies European Tour 2022 che si sta svolgendo a Vipingo, nei pressi di Mombasa in Kenya. Infatti sul difficile percorso del Vipingo Ridge (par 72) Lucrezia Colombotto Rossoè salita dal 54° al 20° posto con 223 (77 77 69, +7) colpi, e Virginia Elena Carta dal 54° al 36° con 225 (79 75 71, +9).

E rimasta al vertice con 213 (68 73 72, -3) la svedese Linnea Strom, che guida sin dalle prime battute e che in questa occasione se l’è cavata con il 72 del par (quattro birdie, quattro bogey, Nel round di chiusura dovrà fronteggiare nella corsa al titolo i presumibili attacchi della spagnola Luna Sobron, seconda con 215 (-1), delle tedesche Esther Henseleit, campionessa in carica, e Sophie Hausmann, terze con 216 (par), e della francese Emma Grechi, quinta con 217 (+1). Il montepremi è di 300.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Virginia Elena Carta e Lucrezia Colombotto Rosso, 54.e con 154 (+10) colpi, hanno superato il taglio nel Magical Kenya Ladies Open, gara inaugurale del Ladies European Tour 2022 che si sta svolgendo a Vipingo, nei pressi di Mombasa in Kenya. La primab(79 75) ha rimontato dal 70° posto e la seconda (77 77) ha perso sei posizioni.

Sull’impegnativo percorso del Vipingo Ridge (par 72) ha continuato la sua corsa di testa la svedese Linnea Strom (141 - 68 73, -3), anche se ha concluso il turno con un 73 (+1, tre birdie, quattro bogey), un colpo sopra par, sufficiente comunque per tenere a tre lunghezze di distanza la spagnola Nuria Iturrioz (144, par). Al terzo posto con 145 (+1) la tedesca Sophie Hausmann, la gallese Becky Morgan, la scozzese Michele Thomson e la danese Smilla Tarning Soenderby, al settimo con 146 (+2) la svedese Lisa Pettersson, la finlandese Tiia Koivisto e la francese Emma Grechi e al decimo con 147 (+3) la tedesca Esther Henseleit, campionessa in carica.. Il montepremi è di 300.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Partenza in salita per le due italiane impegnate nel Magical Kenya Ladies Open, gara inaugurale del Ladies European Tour 2022 che si sta svolgendo a Vipingo, nei pressi di Mombasa in Kenya, dove Lucrezia Colombotto Rosso è 48ª con 77 (+5) colpi e Virginia Elena Carta 70ª con 79 (+7).

Sull’impegnativo percorso del Vipingo Ridge (par 72) è  al vertice con 68 (-4, otto birdie, due bogey, un doppio bogey) la svedese Linnea Strom. La seguono con 70 (-2) la francese Emma Grechi e con 71 (-1) la gallese Amy Boulden e la svedese Julia Engstrom.

Al quinto posto con 72 (par) le spagnole Carmen Alonso e Marta Sanz Barrio, la finlandese Elina Nummenpaa, la belga Manon De Roey e la transalpina Anne-Charlotte Mora e al 15° con 74 (+2) la tedesca Esther Henseleit, che difende il titolo. Il montepremi è di 300.000 euro.

 

LA VIGILIA - Comincia la stagione del Ladies European Tour (LET) 2022. Ad aprire il lungo viaggio del massimo circuito continentale femminile, che si concluderà a novembre in Spagna, sarà il Magical Kenya Ladies Open. Il torneo, in programma dal 10 al 13 febbraio, si giocherà a Vipingo (villaggio vicino a Mombasa). Tra le 96 concorrenti, provenienti da 23 differenti nazioni, ci saranno anche due azzurre: Virginia Elena Carta e Lucrezia Colombotto Rosso.

La Carta nel 2021 ha fatto il suo esordio da proette al Ladies Italian Open in Piemonte. Protagonista di una stagione in crescendo, s’è conquistata poi la “carta” piena per giocare sul Ladies European Tour (non solo, ha fatto sua anche quella per l’Epson Tour, che ha sostituito nel nome il Symetra Tour, secondo circuito statunitense femminile). Mentre la Colombotto Rosso lo scorso anno ha rappresentato l’Italia, insieme a Giulia Molinaro, alle Olimpiadi di Tokyo.

Al Vipingo Ridge, difenderà il titolo vinto nel 2019 (anno dell’ultima edizione del torneo) la tedesca Esther Henseleit. Tra le favorite al titolo ecco la sudafricana Lee-Anne Pace, la svedese Julia Engstrom, la finlandese Sanna Nuutinen, le tedesche Olivia Cowan, Sophie Hausmann e Leonie Harm, la belga Manon De Roey, la scozzese Gabrielle Macdonald, l’inglese Lily May Humphreys, le francesi Manon Gidali e Lucie Malchirand (regina del Ladies Italian Open 2021), la spagnola Marta Sanz Barrio. L’evento metterà in palio un montepremi di 300.000 euro.

Matteo Manassero si è classificato 35° con 281 (73 71 68 69, -8) colpi e Aron Zemmer è terminato 66° con 287 (71 71 70 75, -2) nella Dimension Data Pro-Am, torneo organizzato in collaborazione tra Challenge Tour e Sunshine Tour, che si disputato a George in Sudafrica dove i 162 concorrenti, che il taglio dopo 54 buche ha ridotto a 74, si sono alternati nei primi tre round sui tre percorsi del Fancourt Golf Estate, disegnati dal grandissimo Gary Player: l’Outeniqua (par 72), il The Links (par 73) e il Montagu (par 72), campo quest’ultimo che ha ospitato il quarto turno.

Ha siglato il terzo titolo sul Challenge Tour il tedesco Alexander Knappe, 32enne di Brilon, che ha concluso con 266 (65 67 66 68, -23) colpi prevalendo di misura sul sudafricano Dean Burmester (267, -22). Al terzo posto con 270 (-19) il neozelandese Daniel Hillier e al quarto con 273 (-1) il danese Nicolai Kristensen e i sudafricani JC Ritchie e Neil Schietekat.

Al settimo posto con 274 (-15), Jaco Ahlers e Deon Germishuys, ossia altri due giocatori di casa che sono stati i grandi sconfitti pur essendosi classificati in cinque tra i primi nove. Settima posizione anche per il francese Adrien Saddier. E’ uscito al taglio Lorenzo Scalise, 108° con 217 (77 70 70, par). Knappe ha ricevuto un assegno di 54.948 euro su un montepremi di 390.000 euro.

 

TERZO GIRO - Il tedesco Alexander Knappe è passato a condurre con 198 (65 67 66, -19) colpi nella Dimension Data Pro-Am, torneo organizzato in collaborazione tra Challenge Tour Sunshine Tour, che si sta svolgendo a George in Sudafrica dove i 162 concorrenti, che il taglio dopo 54 buche ha ridotto a 74, si sono alternati nei primi tre round sui tre percorsi del Fancourt Golf Estate, disegnati dal grandissimo Gary Player: l’Outeniqua (par 72), il The Links (par 73) e il Montagu (par 72), campo quest’ultimo che ospiterà il quarto turno. Sono al 52° posto con 212 (-5) Matteo Manassero (73 71 68), risalito dal 105°, e Aron Zemmer (71 71 70) rinvenuto dal 59°, mentre è uscito Lorenzo Scalise, 108° con 217 (77 70 70, par.

Knappe, 32enne di Brilon, ha girato in 66 (-6) sul Montagu con sei birdie senza bogey e non ha segnato bogey sulle 54 buche realizzando complessivamente un eagle e 17 birdie. Malgrado tale prodezza inizierà il giro finale con un solo colpo di vantaggio sul sudafricano Dean Burmester e sul neozelandese Daniel Hillier. Poche chances di partecipare alla corsa per il titolo per lo spagnolo Ivan Cantero Gutierrez, per l’inglese Richard Mansell e per il sudafricano Jacques Blaauw, quarti con 203 (-14), così come per il danese Nicolai Kristensen, settimo con 204 (-13). Il montepremi è di sei milioni di rand (poco più di 390.000 euro).

 

SECONDO GIRO - Aron Zemmer, 59° con “meno 3”, è l’italiano meglio classificato nella Dimension Data Pro-Am, torneo organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour , che si svolgendo con formula pro am (un pro e un amateur) al Fancourt Golf Estate, di George in Sudafrica, sui tre percorsi, disegnati dalla leggenda Gary Player, dell’Outeniqua (par 72), del The Links (par 73) e del Montagu (par 72). La classifica fa riferimento al par essendo differenti quelli dei tre campi. Taglio dopo 54 buche.

E’ rimasto da solo al vertice il francese Adrien Saddier con “meno 16” (63, -9 OU, 66, -7, TK con otto birdie e un bogey) davanti al tedesco Alexander Knappe (meno 13). In terza posizione con “meno 11” lo spagnolo Ivan Cantero Gutierrez e i sudafricani Jaco Ahlers e Jacques Blaauw e in sesta con “meno 10” altri due sudafricani, Neil Schietekat e Haydn Porteous, l’inglese Richard Mansell e l’iberico Angel Hidalgo.

Zemmer ha iniziato con un 71 (-2 TK) e ha proseguito con un altro 71 (-1 MO). In bassa classifica Matteo Manassero, 105° con il par (73, +1 MO, 71, -1 OU), e Lorenzo Scalise, 128° con “+2” (77, +4 TL, 70, -2 MO). Il montepremi è di sei milioni di rand (poco più di 390.000 euro).

 

PRIMO GIRO - E’ iniziato a George in Sudafrica il Challenge Tour 2022 con un torneo organizzato in collaborazione con il Sunshine Tour, il Dimension Data Pro-Am, evento che si disputa con formula pro am (un pro e un amateur) al Fancourt Golf Estate sui tre percorsi, disegnati dalla leggenda Gary Player, dell’Outeniqua (par 72), del The Links (par 73) e del Montagu (par 72). La classifica fa riferimento al par essendo differenti quelli dei tre campi.

Sono al comando con un “meno nove”, realizzato da entrambi con nove birdie senza bogey, il francese Adrien Saddier (63 colpi sull’Outeniqua) e il neozelandese Daniel Hillier (64 sul The Links). Inizio sotto tono per i tre italiani in gara: Aron Zemmer, 51° con “meno 2” (71 TL). Matteo Manassero, 120° con “+1” (73 MO), e Lorenzo Scalise 151° con “+4” (77 TL).

In terza posizione con “meno 8” lo svizzero Robert Foley e in quarta con “meno 7” i sudafricani Jbe Kruger, Jaco Ahlers, Estiaan Conradie e Bryce Easton, l’olandese Robbie Van West e il tedesco Alexander Knappe. Il montepremi è di sei milioni di rand (poco più di 390.000 euro).

 

LA VIGILIA - Il Challenge Tour 2022 parte dal Sudafrica con il Dimension Data Pro-Am, torneo organizzato in combinata con il Sunshine Tour. A George (Western Cape) saranno tre gli azzurri in gara: Matteo Manassero (reduce dal 28/o posto al Saudi International, terzo evento dell’Asian Tour 2022 che lo ha visto chiudere in testa il primo round), Lorenzo Scalise e Aron Zemmer.

L’evento si disputerà al Fancourt Golf Estate (sui tre differenti percorsi dell’Outeniqua, del The Links e del Montagu, unico campo di gara del quarto giro), con formula pro-am (un pro e un dilettante) e taglio previsto dopo 54 buche. In palio un montepremi di 350.000 dollari. Difenderà il titolo il sudafricano Wilco Nienaber – il suo caddie è Ricci Roberts, tra gli artefici dei trionfi di Ernie Els – che nel 2021 superò allo spareggio lo svedese Henric Sturehed.

Primo di sei appuntamenti consecutivi in Sudafrica, il Dimension Data Pro-Am vede i tanti giocatori locali tra i favoriti della vigilia. Da Dean Burmester a Jaco Prinsloo, da Juan Carlo Ritchie a Jean Hugo passando per Jaco Van Zyl (a segno nel 2013), Hennie Otto (vincitore nel 2011, per lui due successi anche all’Open d’Italia 2008 e 2014) e Retief Goosen (campione dello US Open nel 2001 e nel 2004 e a re di questo torneo nel 2002). Questi alcuni dei protagonisti annunciati.

Occasione importante per gli azzurri. Manassero nel 2021, dopo una stagione in crescendo, s’è guadagnato la possibilità di giocare il Rolex Challenge Tour Grand Final, che ha visto in campo i migliori 45 del circuito. E’ rimasto fuori, per una sola posizione, Scalise. E ora per gli italiani un nuovo inizio sul Challenge Tour che può rappresentare un trampolino di lancio verso il DP World Tour 2023.

Pagina 117 di 291

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca