La giapponese Nasa Hataoka ha dominato nel DIO Implant LA Open (LPGA Tour) che ha vinto con il punteggio di 269 (67 68 67 67, -15) e ben cinque colpi di vantaggio sull’australiana Hannah Green (274, -10).
Sul percorso del Wilshire Country Club (par 71) a Los Angeles in California, è crollata nel giro finale Giulia Molinaro, scesa dal 23° al 63° posto con 290 (72 73 67 78, +6) con un parziale di 78 (+7) dovuto a sette bogey senza birdie.
Nasa Hataoka, 23enne di Kasama, ha siglato il sesto titolo in carriera sul LPGA Tour, dove ha anche perso quattro gare in altrettanti payoff e ha ottenuto cinque top ten (comprensive di due secondi posti) in 20 major, per un palmarès che comprende pure cinque successi sul Japan Tour, al netto di un evento comune ai due circuiti. La madre l’ha voluta chiamare Nasa in onore del programma spaziale statunitense perché voleva che fosse stimolata a sognare e a operare in grande. Lo sta facendo nel golf, ma in realtà in un futuro vorrebbe andare nello spazio. Ha concluso la sua corsa con il terzo 67 (-4) nel suo score fatto di un eagle, quattro birdie e due bogey e ha ottenuto un assegno di 225.000 dollari su un montepremi di 1.500.000 dollari.
Hanno occupato la terza piazza con 277 (-7) la svedese Madelene Sagstrom, l’australiana Minjee Lee e la coreana Inbee Park e la sesta con 278 (-6) quattro coreane: Hye-Jin Choi, Sei Young Kim, Haeji Kang e la rediviva Chella Choi. Ha ceduto inattesamente negli ultimi due round (72 +1, 75 +4) l’altra coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale, 21ª con 282 (-2) che era in vetta dopo 36 buche, Sogni di gloria finiti al taglio per la canadese Brooke M. Henderson, 95ª con 148 (+6), che difendeva il titolo.
TERZO GIRO - La giapponese Nasa Hataoka ha fatto il vuoto con 202 (67 68 67, -11) colpi nel terzo giro del DIO Implant LA Open (LPGA Tour) e Giulia Molinaro ha effettuato un gran recupero, salendo dal 60° al 23° posto con 212 (72 73 67, -1). Sul percorso del Wilshire Country Club (par 71) di Los Angeles in California, entrambe hanno segnato un 67 (-3) con cinque birdie e un bogey la nipponica e con un eagle, quattro birdie e un bogey l’azzurra.
Si è portata al secondo posto, ma affronterò il giro finale con quattro colpi di ritardo dalla leader, l’australiana Hannah Green (206, -7), e sarà un recupero molto difficile anche per due campionesse acclarate quali Jin Young Ko, numero uno mondiale, e Inbee Park, che lo è stata in passato, terze con 207 (-6) insieme alla connazionale Haeji Kang. Peraltro la Ko, che era in vetta con la Hataoka dopo 35 buche, ha ceduto nettamente con un 72 (+1, quattro birdie, un bogey e un quadruplo bogey). Anche se seste con 209 )-4) sembrano fuori gioco Lilia Vu, l’australiana Minjee Lee e la rediviva coreana Chella Choi. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
SECONDO GIRO - Da campionessa qual è, la coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale, è ricorsa agli effetti speciali per recuperare a una falsa partenza (30ª con 71, par dopo un giro) e con otto birdie e un bogey ha segnato un 64 (-7), miglior score del turno, che l’ha portata direttamente in cima alla classifica con 135 (71 64. -7) colpi dove è approdata anche la giapponese Nasa Hataoka (135 - 67 68) che non si è fatta sorpassare grazie a un 68 (-3, sette birdie, quattro bogey).
Nel DIO Implant LA Open (LPGA Tour) al Wilshire Country Club (par 71) di Los Angeles in California è scesa dalla 48ª alla 60ª piazza Giulia Molinaro (145 - 72 73, +3) autrice di un 73 (+2, tre birdie, tre bogey e un doppio bogey).
E’ in terza posizione con 137 (-5) l’australiana Hannah Green e hanno effettuato buoni recuperi anche l’australiana Minjee Lee, da 19ª a quarta con 138 (-4), che la compagnia della coreana Haeji Kang, e l’altra coreana Inbee Park, da 48ª a sesta con 139 (-3), stesso punteggio anche di Lizette Salas, della cinese Yu Liu e della danese Emily Kristine Pedersen. E’ andata fuori gioco la thailandese Atthaya Thitikul, da 19ª a 52ª con 144 (+2), ed è finita con un taglio la difesa del titolo della canadese Brooke M. Henderson, 95ª con 148 (+6). Quindici giocatrici non hanno completato il turno, ma non apporteranno cambiamenti di rilievo alla graduatoria. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
PRIMO GIRO - Giulia Molinaro, 48ª con 72 (+1) colpi, è poco sopra metà classifica nel DIO Implant LA Open evento del LPGA Tour che sta avendo luogo al Wilshire Country Club (par 71) di Los Angeles in California.
Ha effettuato un giro senza sbavature e ha preso il comando con un 66 (-5) fatto di cinque birdie Alison Lee, 27enne nata proprio a Los Angeles e che al momento ha ottenuto un solo titolo sul Ladies European Tour (Aramco Series Sotogrande, 2021)- Ha un colpo di margine su Emma Tailey, sulla danese Emily Kristine Pedersen e sulla giapponese Nasa Hataoka (67, -4) e due su un sestetto al quinto posto con 68 (-3) formato da Jennifer Song, Haylee Harford, Janie Jackson, dall’olandese Dewi Weber e dalle coreane So Yeon Ryu e Sei Young Kim.
Poco dietro la thailandese Atthaya Thitikul, regina del LET 2021, e l’australiana Minjee Lee, 19.e con 70 (-1), e un colpo in più per la coreana Jin Young Ko, leader mondiale, 30ª con 71 (par). L’altra coreana Inbee Park ha lo stesso score della Molinaro, mentre è stato un flop per la thailandese Ariya Jutanugarn, 100ª con 75 (+4), e per la canadese Brooke M. Henderson, 116ª con 76 (+5), che praticamente ha già perso ogni possibilità di difendere il titolo.
Giulia Molinaro ha segnato quattro birdie e cinque bogey. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
LA VIGILIA - Nell’ultimo round del LOTTE Championship ha realizzato una “hole in one” da 123 yards prendendosi gli applausi alle Hawaii, dove ha chiuso il torneo al 56° posto. E ora Giulia Molinaro, dal 21 al 24 aprile, sarà in California per disputare il DIO Implant LA Open. Al Wilshire Country Club di Los Angeles, la proette veneta affronterà, tra le altre, anche sette tra le migliori dieci al mondo. Dalla sudcoreana Jin Young Ko (regina mondiale), alla thailandese Atthaya Thitikul (quarta), passando per l’australiana Minjee Lee (quinta e vincitrice nel 2019). Senza dimenticare l’americana Danielle Kang (settima) e altre tre sudcoreane; Hyo Joo Kim (sesta e reduce dall’exploit al Lotte Championship), Inbee Park (nona) e Sei Young Kim (decima).
A difendere il titolo sarà invece la canadese Brooke Mackenzie Henderson (undicesima nel world ranking). Tra le past winner anche la thailandese Morija Jutanugarn che, nel 2018, fece sua la prima edizione del torneo (che nel 2020 fu cancellata per Covid). Riflettori puntati quindi sulle statunitensi Jennifer Kupcho (che ha vinto il The Chevron Championship, primo major femminile del 2022) e Jessica Korda. Hanno chances anche le danesi Emily Kristin Pedersen e Nanna Koerstz Madsen, l’inglese Georgia Hall, le giapponesi Nasa Hataoka, Yuka Saso e Hinako Shibuno, l’irlandese Leona Maguire, la tedesca Sophia Popov, la francese Celine Boutier, le messicane Gaby Lopez e Maria Fassi. Il montepremi di 1.500.000 dollari.
Dominio iberico a Tarragona dove Pablo Larrazábal con uno score di 265 (67 68 68 62, -15) colpi e una grande rimonta nel giro finale, ha vinto in casa l’ISPS Handa Championship in Spain, (torneo del DP World Tour) superando – all’Infinitum Lake Course (par 70) – di misura il connazionale Adrian Otaegui, secondo con 266 (-14) davanti al sudafricano Hennie Du Plessis e al canadese Aaron Cockerill, entrambi terzi con 267 (-13).
Tra gli azzurri, il migliore è stato Lorenzo Gagli. Il fiorentino, 30° con 276 (68 69 68 71, -4), ha preceduto in classifica il vicentino Guido Migliozzi, 56° con 280 (65 72 71 72, par). Mentre sono usciti al taglio: il romano Andrea Pavan, 81° con 140 (70 70, par), il bresciano Nino Bertasio, 117° con 143 (67 76, +3), il pugliese Francesco Laporta, 134° con 145 (69 76, +5), e il capitolino Renato Paratore, 154° con 152 (75 77, +12).
Che exploit per Larrazábal. Il 38enne di Barcellona, grazie a un parziale finale (il migliore di giornata) di 62 (-8), con nove birdie (di cui cinque consecutivi dalla buca 9 alla 13 e uno decisivo alla 18) e un bogey, ha fatto sua la contesa festeggiando il secondo successo del 2022 (dopo quello arrivato a marzo in Sudafrica nel MyGolf Life Open) e il settimo in carriera sul DP World Tour. E a Tarragona s’è dimostrato più forte anche dal maltempo (tra pioggia e vento), che ha costretto gli organizzatori a sospendere a più riprese il torneo, nel primo come nel terzo giro. Vittoria speciale per lo spagnolo che, per la prima volta, s’è imposto davanti al proprio pubblico. Niente da fare per Otaegui, nonostante un ultimo round bogey free (68, -4), con quattro birdie.
TERZO GIRO - In Spagna prima il maltempo e poi l'oscurità fermano ancora una volta l'ISPS Handa Championship, torneo del DP World Tour. All'Infinitum Lake Course (par 70) di Tarragona, il "moving day" è stato sospeso e riprenderà soltanto domani quando poi inizierà anche la volata per il titolo.
Solo 26 i giocatori che sono riusciti ad ultimare il terzo round, con gli azzurri che sono tagliati fuori dalla sfida per aggiudicarsi la contesa. Il fiorentino Lorenzo Gagli, dopo 15 buche giocate del penultimo giro, è 25° con "-5", mentre il vicentino Guido Migliozzi è 55° con "-2" dopo 13. Quattro birdie e due bogey per Gagli, due birdie e tre bogey per Migliozzi.
In testa alla classifica, con uno score di "-11" dopo cinque, c'è ancora lo scozzese Scott Jamieson. Al secondo posto con 200 (69 69 62, -10) il canadese Aaron Cockerill, protagonista di un parziale super di 62 (-8) colpi dovuto a sei birdie e a un eagle. Seguono al terzo con “-8” sette concorrenti, tutti fermati tra le buche 5 e 9, tra i quali si trovano gli spagnoli Pablo Larrazabal (9ª) e Adrian Otaegui (5ª) e il sudafricano Hennie Du Plessis (8ª). Il montepremi è di 2.000.000 di dollari.
SECONDO GIRO - In Spagna, il secondo round dell'ISPS Handa Championship, torneo del DP World Tour, non sorride agli azzurri. All'Infinitum Lake Course (par 70) di Tarragona on Spagna, il vicentino Guido Migliozzi con un parziale di 72 (+2), su un totale di 137 (65 72, -3) colpi, è scivolato dalla quinta alla 29ª posizione. Al suo fianco, c'è ora il fiorentino Lorenzo Gagli (68 69). Mentre sono usciti al taglio il romano Andrea Pavan, 81° con 140 (par), il bresciano Nino Bertasio, 117° con 143 (+3), il pugliese Francesco Laporta, 134° con 145 (+5), e il capitolino Renato Paratore, 154° con 152 (+12).
Dopo un birdie iniziale (tre quelli totali), Migliozzi (partito dalla buca 10) ha pagato a caro prezzo un triplo bogey alla 12 (par 4) e due bogey (alla 18 e alla 2). E adesso il 25enne veneto, così come Gagli (per lui 4 birdie un bogey e un doppio bogey), è distante otto colpi dalla vetta occupata ora, con uno score di 129 (66 63, -11), dallo scozzese Scott Jamieson. Che precede in graduatoria il finlandese Tapio Pulkkanen, secondo con 131 (-9), e lo spagnolo Adrian Otaegui, terzo con 132 (-8). Bagarre al quarto posto (133, -7), condiviso da cinque giocatori. Tra questi c'è anche il danese Rasmus Hojgaard.
E ora il "moving day", prima del gran finale. In Spagna, Jamieson - 38enne di Glasgow - insegue il secondo successo in carriera sul DP World Tour, a distanza di quasi 10 anni dal primo, arrivato nel dicembre 2012 in Sudafrica al Nelson Mandela Championship.
PRIMO GIRO - In Spagna prima il maltempo (con tanto di campo allagato) e poi l'oscurità, fermano il primo round dell'ISPS Handa Championship, torneo del DP World Tour.
Giro sospeso a Tarragona dov'è partito forte Guido Migliozzi. Il vicentino, miglior azzurro nel world ranking, è momentaneamente quinto con "-5" dopo 17 buche giocate. All'Infinitum Lake Course (par 70), il 25enne veneto ha realizzato sette birdie (di cui quattro consecutivi dalla 10 alla 13), con due bogey. Con ancora una "hole" da ultimare (la 18, par 5), Migliozzi è distante un solo colpo dal finlandese Tapio Pulkkanen e dall'americano Johannes Veerman, leader con uno score di 64 (-6). Con loro, guidano il leaderboard anche il sudafricano Hennie Du Plessis e l'indiano Shiv Shankar Prasad Chawrasia, entrambi sul "-6" ma dopo 16.
Tra gli italiani, partenza ok anche per il bresciano Nino Bertasio, 17/o con 67 (-3), e il fiorentino Lorenzo Gagli, 29/o con 68 (-2). Più indietro il pugliese Francesco Laporta, 42/o con 69 (-1) e il romano Andrea Pavan, 67/o con 70 (par). Avvio deludente per il capitolino Renato Paratore, solo 148/o con 75 (+5).
LA VIGILIA - Dopo un mese di stop, il DP World Tour torna protagonista con l’ISPS Handa Championship in Spain. L’evento, in programma dal 21 al 24 aprile sull’Infinitum Lakes Course di Tarragona, vedrà in gara sei azzurri: Guido Migliozzi (che ha recentemente coronato il sogno di giocare il The Masters), Francesco Laporta, Renato Paratore, Nino Bertasio, Andrea Pavan e Lorenzo Gagli. Primo di due appuntamenti consecutivi in Spagna (dal 28 aprile al 1° maggio a Girona andrà invece in scena il Catalunya Championship), metterà in palio 2.000.000 di dollari (circa 1.850.000 euro).
Field di livello a Tarragona, con gli azzurri che dovranno fare i conti con i tanti spagnoli in gara, che puntano a imporsi davanti al proprio pubblico. Da Adrian Otaegui a Pablo Larrazabal, da Nacho Elvira ad Adri Arnaus, da Jorge Campillo a Sebastian Garcia Rodriguez (cugino di Sergio). Hanno le carte in regola per recitare un ruolo da protagonisti anche i gemelli Hojgaard, Rasmus e Nicolai (vincitore del DS Automobiles 78° Open d’Italia).
Con loro ecco poi i sudafricani Daniel Van Tonder, Wilco Nienaber e Hennie Du Plessis. E ancora: Bernd Wiesberger (primo austriaco a vincere l’Open d’Italia, nel 2019), il cinese Ashun Wu, i francesi Victor Perez e Antoine Rozner, gli scozzesi Connor Syme, Scott Jamieson, Stephen Gallacher, David Law e Craig Howie.
Il torneo su GOLFTV e su Eurosport2 - L’ISPS Handa Championship in Spain verrà trasmesso da GOLF TV e da Eurosport2 ai seguenti orari. GOLFTV: giovedì 21 aprile e venerdì 22, dalle ore 14 alle ore 19; sabato 23 e domenica 24: dalle ore 14 alle ore 18,30. Eurosport2: giovedì 21 aprile, dalle ore 15,20 alle ore 19; venerdì 22, dalle ore 15 alle ore 19; sabato 23, dalle ore 15 alle ore 18,30; notte tra domenica 24 e lunedì 25, dalle ore 24 alle ore 2. Commento di Nicola Pomponi e di Silvio Grappasonni.
Al Miglianico Golf & Country Club (par 70) di Miglianico (Chieti), l’Abruzzo Alps Open - primo torneo dell’Italian Pro Tour 2022, il circuito di gare nazionali e internazionali della Federazione Italiana Golf, inserito anche nel calendario dell’Alps Tour - va a Manuel Morugan (68 65 65). Con un birdie alla prima buca del play-off (che si è giocata alla 10, par 3) lo spagnolo ha superato la concorrenza dell’olandese Koen Kouwenaar (63 68 67) e dell’irlandese David Carey (67 69 62), entrambi secondi. Tutti e tre i giocatori hanno chiuso le 54 buche regolamentari con un totale di 198 (-12) colpi, ma a far la differenza, allo spareggio, è stato un grande tee shot dello spagnolo che ha prima sfiorato la “hole in one” e poi realizzato il putt della vittoria. Il primo a complimentarsi con lo spagnolo è stato Franco Chimenti, Presidente della FIG, a Miglianico per il terzo e ultimo round della competizione e presente anche in premiazione. L’exploit ha permesso al 31enne iberico – risalito dalla quinta posizione con un 65 (-5) finale, frutto di un eagle e tre birdie (quattro con quello siglato al play-off), di incassare un assegno di 5.800 euro a fronte di un montepremi di 40.000. Emozionatissimo dopo il successo, per lui si tratta della prima affermazione in carriera sull’Alps Tour.
Tra gli azzurri, il migliore è stato invece Gregorio De Leo. Il piemontese (in testa al termine del secondo giro insieme all’olandese Vince Van Veen), ha concluso il torneo al 5/o posto con uno score di 200 (68 62 70, -10), pagando a caro prezzo un doppio bogey alla 1 e un bogey alla 2 (per lui anche quattro birdie e un altro bogey). Professionista dal 2021 (il suo esordio da “pro” è arrivato in occasione del DS Automobiles 78° Open d’Italia), con questo risultato ha ottenuto la sua ottava Top 10 sull’Alps Tour, terzo circuito europeo maschile. Tra i migliori dieci ecco poi anche Alessandro Tadini, settimo con 201 (-9). E ancora: Edoardo Raffaele Lipparelli, Federico Livio e Luca Cianchetti (che nel 2015 ha vinto l’Abruzzo Alps Open da dilettante), tutti 10/i con 202 (-8) al pari, tra gli altri, del francese Tom Vaillant, “best” amateur della competizione. Il miglior dilettante italiano è stato invece Flavio Michetti (secondo al termine del primo giro), 29/o con 205 (-5). Ventiduesimo (204, -6) all’Abruzzo Alps Open, Stefano Mazzoli è rimasto invece al comando dell’ordine di merito dell’Alps Tour.
Spettacolo dal primo all’ultimo colpo al Miglianico Golf & Country Club. Dove gli irlandesi Carey e Gary Hurley (poi 4/o con 199, -11), hanno firmato il miglior score di giornata con un 62 (-8). Curiosità: nel 2019, Carey ha vinto il Cervino Open (Italian Pro Tour e Alps Tour) dopo aver costruito il successo nel primo giro chiuso con uno straordinario 57 (-11).
Il percorso – Progettato da Ronald Kirby, uno dei più famosi architetti americani del golf, il percorso di 18 buche si snoda tra uliveti, vigneti, bunker e laghi artificiali. Dal punto di vista tecnico è impegnativo sia per i professionisti sia per i giocatori dilettanti. Il Miglianico Golf & Country Club ha già ospitato negli anni, oltre ai Giochi del Mediterraneo nel 2009, numerose gare dell’Alps Tour, tra cui il Grand Final 2016.
I partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront.
Le dichiarazioni
Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf – “Sono felice che l’Abruzzo Alps Open, torneo giunto all’ottava edizione, quest’anno sia stata la tappa inaugurale dell’Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali della FIG che accompagna la crescita dei talenti verso la Ryder Cup 2023. Il Miglianico Golf & Country Club, guidato dal Presidente Mario Dragonetti, vede accrescere il suo prestigio anno dopo anno e il suo sviluppo va di pari passo con l’aumento dei tesserati in Abruzzo, regione di grande appeal turistico, dove il nostro Delegato Leonardo Gravina sta raccogliendo ottimi risultati con un aumento del 2,3% dei tesserati nel 2021 e una crescita del 22% per gli under 18. Complimenti a tutti i professionisti e agli amateur che hanno gareggiato questa settimana nel torneo dell’Alps Tour, dando prova di grande competitività in un circuito che fa da trampolino di lancio verso i palcoscenici mondiali. I miei ringraziamenti vanno ai volontari, agli arbitri e a tutti gli addetti ai lavori che contribuiscono al successo di queste manifestazioni”.
Manuel Morugan, vincitore dell’Abruzzo Alps Open 2022 – “Sono davvero felice, questa vittoria arriva dopo un anno difficile, il 2021, in cui non ho potuto giocare per un infortunio al polso. Spero che questo sia solo il primo di tanti successi. Vincere in Italia è favoloso. ‘Il mio segreto?’. Il gelato al pistacchio”.
Gregorio De Leo, quinto e miglior italiano – “L’inizio dell’ultimo round è stato complicato, il successo non è arrivato ma sono certo che presto riuscirò nel mio intento. Ho voglia di vincere e vorrei tanto farlo in Italia. Sono comunque soddisfatto, sto lavorando sodo e i risultati si vedono”.
Sul percorso del Miglianico Golf & Country Club (par 70) di Miglianico (Chieti), grazie ad una grande rimonta nel secondo (e penultimo) round dell'Abruzzo Alps Open - il primo torneo dell'Italian Pro Tour 2022 (il circuito di gare nazionali e internazionali della FIG), inserito anche nel calendario dell'Alps Tour -, Gregorio De Leo (68 62) è risalito dalla 32/a posizione e adesso occupa la vetta della classifica, con un totale di 130 (-10) colpi, insieme all'olandese Vince Van Veen (67 63). Altri quattro azzurri sono presenti in Top 10: Luca Cianchetti (65 68) e Riccardo Bregoli (66 67), 5/i con 133 (-7), mentre Michele Ortolani (66 68) e l'amateur Flavio Michetti (64 70) condividono l'8/a posizione con 134 (-6). Michetti rimane il miglior dilettante in gara fino a questo momento. Edoardo Raffaele Lipparelli (67 68), vincitore dell'ordine di merito dell'Alps Tour nel 2019, è 12/o con 135 (-5) insieme a Stefano Pitoni (67 68). Tra i primi 20 classificati anche Alessandro Tadini (66 70) e il leader della 'money list' dell'Alps Tour 2022 Stefano Mazzoli (67 69), 18/i con 136 (-4). Esce di scena Jacopo Vecchi Fossa (67 72), campione uscente del torneo e vincitore dell'ordine di merito del terzo circuito europeo nel 2021, out al taglio con 139 (-1).
Gregorio De Leo, ventidue anni compiuti lo scorso 8 aprile, dopo essersi messo in mostra ed aver vinto i Campionati Internazionali d’Italia maschili nel marzo del 2021, nel settembre dello stesso anno è passato tra i professionisti facendo il suo esordio da "pro" al DS Automobiles 78° Open d'Italia. Il piemontese, nato a Biella, è stato il grande protagonista del secondo round, grazie ad un giro bogey free sottolineato da otto birdie, di cui cinque consecutivi. Il 62 (-8) di giornata, ha permesso all'azzurro di recuperare 31 posizioni e di conquistare il primo posto nel leaderboard. Dopo sette Top 10 sull'Alps Tour (quattro nel 2021, con un secondo posto al Gosser Open, e tre in questa stagione), De Leo punta alla prima vittoria sul terzo circuito europeo maschile. "Una bella giornata - ha detto Gregorio De Leo - ondamentali sono risultati i cinque birdie consecutivi che ho realizzato. La stagione è iniziata molto bene con tre Top 10, fatico sempre un po' all'ultimo giro quando è il momento di essere decisivi ma adesso proverò ad invertire la tendenza. Queste due ultime settimane ho lavorato per migliorare questo aspetto, facendo palestra e fitness". Così Vince Van Veen: "Il gioco sta andando nella giusta direzione. Sono costante nel rendimento e devo solo continuare in questa maniera. Ogni volta che sono in Italia gioco bene. Il segreto? Amo questo Paese. Per l'ultimo giro ho bisogno di continuare così, vedremo cosa succederà".
Formula di gara – L’Abruzzo Alps Open si svolge sulla distanza di 54 buche. Dopo il taglio sono rimasti in gara i migliori 44 classificati. L’evento mette in palio 40.000 euro di montepremi, di cui 5.800 andranno al vincitore.
Il percorso – Progettato da Ronald Kirby, uno dei più famosi architetti americani del golf, il percorso di 18 buche si snoda tra uliveti, vigneti, bunker e laghi artificiali. Dal punto di vista tecnico è impegnativo sia per i professionisti sia per i giocatori dilettanti. Il Miglianico Golf & Country Club ha già ospitato negli anni, oltre ai Giochi del Mediterraneo nel 2009, numerose gare dell’Alps Tour, tra cui il Grand Final 2016.
L’olandese Koen Kouwenaar, con 63 (-7) colpi, è il leader dell’Abruzzo Alps Open, sesto torneo stagionale dell’Alps Tour ed evento inaugurale dell’Italian Pro Tour in svolgimento sul percorso del Miglianico Golf & Country Club (par 70) di Miglianico (Chieti). Nel round di apertura, che ha visto Kouwenaar (24enne, professionista dal 2020) firmare uno score con un eagle (alla buca 14, par 5), sette birdie (di cui cinque consecutivi) e due bogey, il giovane amateur Flavio Michetti insegue in seconda posizione con 64 (-6). L’azzurro, classe 2004, ha realizzato un giro bogey free con sei birdie ed è a un solo colpo distanza dalla vetta al pari dell’austriaco Uli Weinhandl, del francese Pierre Pineau e del portoghese Tomas Guimaraes Bessa (vittorioso con il suo team nella Pro-Am). Ottima partenza anche per Luca Cianchetti, sesto con 65 (-5) insieme all’irlandese James Sugrue, e allo svizzero Daniel Gurtner. Tra gli azzurri, in evidenza anche Andrea Saracino, Michele Ortolani, Riccardo Bregoli e Alessandro Tadini, noni con 66 (-4). Più indietro in classifica due fra i protagonisti più attesi: Jacopo Vecchi Fossa (detentore del titolo e vincitore dell’ordine di merito dell’Alps Tour 2021) e Stefano Mazzoli (leader della “money list” 2022), entrambi 16/i con 67 (-3) in compagnia degli altri azzurri Edoardo Raffaele Lipparelli, Stefano Pitoni e Federico Livio.
"Sono molto soddisfatto - ha detto Koen Kouwenaar - della mia prestazione: solidità nel gioco lungo ed efficacia con il putter mi hanno permesso di firmare un ottimo score. Il percorso si presenta in ottime condizioni e i green sono perfetti. Ho grandi motivazioni dentro di me perché questa stagione segna un nuovo inizio dopo l’intervento chirurgico al polso che ha compromesso quasi tutto il 2021”.
Ha buone sensazioni Flavio Michetti: “Provengo da un periodo positivo. Mi sento in forma e anche qui a Miglianico sono proseguite le buone sensazioni in campo soprattutto nei colpi intorno al green. Non ho ancora programmato il passaggio al professionismo. Potrei provarci nel 2023, magari per tentare il salto sui tour maggiori, ma deciderò dopo essermi confrontato con i miei allenatori”.
Formula di gara - L’Abruzzo Alps Open si svolge sulla distanza di 54 buche. Al termine del secondo round il taglio lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40/o posto. L’evento mette in palio 40.000 euro di montepremi, di cui 5.800 andranno al vincitore.
Il percorso - Progettato da Ronald Kirby, uno dei più famosi architetti americani del golf, il percorso di 18 buche si snoda tra uliveti, vigneti, bunker e laghi artificiali. Dal punto di vista tecnico è impegnativo sia per i professionisti sia per i giocatori dilettanti. Il Miglianico Golf & Country Club ha già ospitato negli anni, oltre ai Giochi del Mediterraneo nel 2009, numerose gare dell’Alps Tour, tra cui il Grand Final 2016.
I partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront.
Il doppio show degli Internazionali di Francia ha regalato spettacolo sui percorsi del Les Aisses Golf, a La Ferté-Saint-Aubin, e del Golf de Saint-Cloud di Garches, alle porte di Parigi, palcoscenici rispettivamente della gara maschile (French International Championship U18 Carlhian) e di quella femminile (French International Ladies Juniors Amateur Championship). A vincere l’Esmond Trophy e il Michel Carlhian Trophy sono stati rispettivamente Amalie Leth-Nissen e Carl Siemens. La danese ha superato in finale per 5&3 la spagnola Paula Martin Sampedro, mentre il tedesco ha battuto nell’ultimo atto per 2&1 l’irlandese Sean Keeling.
Nella competizione in rosa, il team azzurro supportato dal tecnico federale Luigi Zappa e dall’accompagnatore Stefano Sardi, ha visto qualificarsi per la fase Match Play dell’Esmond Trophy Francesca Fiorellini (campionessa nel 2021) e Giulia Bellini. Il cammino delle due italiane si è interrotto ai sedicesimi di finale, sconfitte rispettivamente per 1Up dall’irlandese Coulter e per 3&1 dalla francese Archer. Nel Claude Roger Cartier Trophy, aperto alle otto migliori concorrenti Under 18 (nate dal 2004 in poi) non qualificate per l’Esmond Trophy, Francesca Pompa è stata eliminata ai quarti di finale dalla transalpina Guignard per 3&2 dopo che aveva superato agli ottavi per 1Up la svedese Johansson. Nella Nations’ Cup, successo per il Team Spagna 1 con 276 davanti a Francia 1, battut solo dalla somma dei migliori due punteggi. Italia 1 si è piazzata 9/a con 288, mentre Italia 2 13/a con 291.
Tra i maschi, accompagnati dagli allenatori federali Giovanni Gaudioso e da Giorgio Grillo, hanno superato la fase di qualificazione Stroke Play Eugenio Bernardi, Luca Memeo, Pietro Fenoglio e Filippo Ponzano. Ai sedicesimi di finale Bernardi è stato eliminato dal francese Buisson per 2&1 e Fenoglio dal tedesco Siemens per 1Up, mentre Memeo e Ponzano hanno sconfitto rispettivamente per 4&3 il tedesco Buech e l’elvetico Aeschlimann. Agli ottavi di finale, invece, sono stati battuti per 3&2 a Sussbier (Germania) e a Bresnu (Francia).
Nella Nations’ Cup successo per il team Francia1 con -2. Italia2 ha chiuso 5/a (+3), mentre Italia1 6/a (+4).
LA VIGILIA - Tutto pronto per gli Internazionali di Francia, che prevedono un doppio show in programma dal 14 al 18 aprile: la gara maschile si giocherà al Les Aisses Golf, a La Ferté-Saint-Aubin, e quella femminile si svolgerà invece sul percorso del Golf de Saint-Cloud di Garches, alle porte di Parigi. Ci saranno alcuni tra i migliori talenti a livello europeo e, tra questi, anche tanti italiani.
Nella competizione in rosa (French International Ladies Juniors Amateur Championship) difenderà il titolo Francesca Fiorellini, che nel 2021 riuscì ad imporsi superando per 1Up la svedese Meja Ortengren. Con lei ci saranno anche Paris Appendino, Giulia Bellini, Charlotte Cattaneo, Lorena Rossettin e Marta Spiazzi. Il team sarà supportato dal tecnico federale Luigi Zappa e dall’accompagnatore Stefano Sardi. Parteciperanno a titolo individuale anche Francesca Pompa, Sophie Bierstorfer e Rebecca Galasso.
Nel primo e nel secondo giorno ci sarà la fase di qualificazione con la formula Stroke Play sulla distanza di 36 buche (18 al giorno). La fase finale, che si giocherà con la formula Match Play dai sedicesimi di finale fino all’ultimo atto (con finale sulla distanza di 36 buche), decreterà la vincitrice che conquisterà l’Esmond Trophy.
Ci sarà anche spazio per la Nations’ Cup, che prevede che ogni team sia composto da 2 o 3 atlete della stessa nazionalità e il punteggio sarà calcolato tenendo conto dei due migliori score sui primi due giri. Inoltre si svolgerà anche il Claude Roger Cartier Trophy, aperto alle otto migliori concorrenti Under 18 (nate dal 2004 in poi) non qualificate per l’Esmond Trophy.
Stessa formula di gioco anche per la gara maschile (French International Championship U18 Carlhian). A rappresentare l’Italia ci saranno Nicola Fontana, Pietro Fenoglio, Filippo Ponzano, Eugenio Bernardi, Michele Ferrero, Giovanni Binaghi, Neri Checcucci, Tommaso Rossin, Luca Memeo e Pietro Boeris. Il team azzurro sarà accompagnato dagli allenatori federali Giovanni Gaudioso e da Giorgio Grillo.
Al termine della fase di qualificazione Stroke Play su 36 buche (18 al giorno), i migliori 32 concorrenti si sfideranno nei Match Play dai sedicesimi fino alla finale (sulla distanza di 36 buche) per contendersi il Michel Carlhian Trophy. I migliori sedici atleti nati dopo il 2006 e non qualificati per il Michel Charlian Trophy, si daranno battaglia per il Pierre Massie Trophy. In programma anche la Nations’ Cup, con la stessa formula seguita per il torneo femminile.
Vittoria annunciata della coreana Hyo Joo Kim con 277 (67 67 72 71, -11) colpi nel Lotte Championship (LPGA Tour) disputato sul percorso dell’Hoakalei Country Club (par 72). a Ewa Beach nell’isola di Oahu alle Hawaii. Si è classificata 56ª Giulia Molinaro con 292 (74 73 72 73, +4) colpi che in un giro finale in cui è stata molto altalenante ha realizzato una “hole in one” centrando dal tee la buca 15, par 3 di 123 yards, utilizzando un wedge, la decima nella storia del torneo e la decima anche nelle prime otto gare stagionali del circuito. Ha concluso con un 73 (+1) aggiungendo all’ace quattro birdie, quattro bogey e un triplo bogey.
Hyo Joo Kim, 26enne di Wonju ha portato a cinque (con un major) i titoli sul tour, ma vanta anche 14 successi sul LPGA of Korea e uno sul Japan Tour. Forte del vantaggio di tre colpi dopo 54 buche, ha condotto il round conclusivo controllando la situazione e ha avuto partita vinta con un 71 (-1) dovuto a tre birdie e a due bogey.
Al secondo posto con 279 (-9) la giapponese Hinako Shibuno, al terzo con 281 (-7) la coreana Hye-Jin Choi, al quarto con 282 (-6) la sudafricana Ashleigh Buhai, al quinto con 283 (-5) l’altra coreana Somi Lee e al sesto con 284 (-4) Gerina Mendoza, Ryann O’Toole, la coreana Na Rin An e la thailandese Atthaya Thitikul, regina del Ladies Euopean Tour 2021, rinvenuta alla 33ª piazza con un 67 (-5, sei birdie e un bogey.)
Alla vincitrice è andato un assegno di 300.000 dollari su un montepremi di 2.000.000 di dollari. Giulia Molinaro ha avuto 5.184 dollari, non molti ma comunque buoni per la money list.
TERZO GIRO - Piccoli passi in avanti di Giulia Molinaro, da 62ª a 52ª con 219 (74 73 72, +3) colpi, nel terzo giro del Lotte Championship (LPGA Tour) in svolgimento sul percorso dell’Hoakalei Country Club (par 72). a Ewa Beach nell’isola di Oahu alle Hawaii.
Ha mantenuto il comando e i tre colpi di vantaggio sulle prime inseguitrici la coreana Hyo Joo Kim (67 67 72, -10), numero 13 mondiale, pur avendo rallentato notevolmente il ritmo con un 72 (par) fatto di due birdie e dei primi due bogey della sua gara. La 26enne di Wonju ha buone possibilità di portare da quattro (con un major) a cinque i tioli sul LPGA Tour per un palmarés che comprende anche 14 successi sul LPGA of Korea e uno sul Japan Tour.
Tre, come detto, i colpi di margine, ma sono cambiate le interlocutrici che sono con 209 (-7) Brianne Do e la giapponese Hinako Shibuno, mentre ha ceduto nettamente l’australiana Sarah Kemp, seconda dopo due turni e ora 28ª con 215 (-1), travolta da un 78 (+6).
I numeri non le condannano, ma anche se on ottima classifica avranno difficoltà a inserirsi nella corsa al titolo la coreana Somi Lee e la nordirlandese Stephanie Meadow, quarte con 210 (-6), Megan Khang e la thailandese Ariya Jutanugarn, seste con 211 (-5).
Sono fuori gioco Jennifer Kupcho, che ha sicuramente ha risentito della sbornia di adrenalina dovuta al successo nel precedente major (Chevron Championship), la neozelandese Lydia Ko, che difendeva il titolo, e la thailandese Atthaya Thitikul, dominatrice del Ladies European Tour 2021, 33.e con 217 (+1): Giulia Molinaro ha girato in 72 (par) con quattro birdie e quattro bogey. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari.
SECONDO GIRO - Giulia Molinaro, 62ª con 147 (74 73, +3) colpi, ha superato il taglio nel Lotte Championship, il torneo del LPGA Tour che si sta disputando sul percorso dell’Hoakalei Country Club (par 72). a Ewa Beach nell’isola di Oahu alle Hawaii.
Cambio al vertice dove si è portata con 134 (67 67, -10) la coreana Hyo Joo Kim, che ha raddoppiato il 67 (-5) iniziale con cinque birdie, senza bogey, esattamente come aveva fatto nel primo giro. E’ al secondo posto con 137 (-7) l’australiana Sarah Kemp, sono al terzo con 138 (-6) la thailandese Ariya Jutanugarn e la coreana Haeji Kang e al quinto con 139 (-5) altre due coreane, A Lim Kim e Na Rin An.
Non ha più possibilità di difendere il titolo la neozelandese Lydia Ko, scivolata dall’11ª alla 33ª piazza con 144 (par) dopo un 75 (+3), mentre è 48ª con 146 (+2) Jennifer Kupcho, visibilmente scarica dopo l’adrenalina accumulata la scorsa settimana quando ha vinto il Chevron Championship, primo major femminile stagionale. Giulia Molinaro ha girato in 73 (+1) colpi con tre birdie, due bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari.
PRIMO GIRO - Giulia Molinaro è al 61° posto con 74 (+2, un birdie, tre bogey) colpi nel Lotte Championship, il torneo del LPGA Tour che si sta svolgendo a Ewa Beach nell’isola di Oahu, alle Hawaii, sul percorso dell’Hoakalei Country Club (par 72).
E’ al vertice con 66 (-6) l’australiana Hannah Green che precede di misura Alison Lee, l’inglese Jodi Ewart Shadoff, la coreana Hyo Joo Kim. l’indiana Aditi Ashok e la scozzese Gemma Dryburgh (67. -5). Al settimo posto con 68 (-4) Janie Jackson, l’australiana Sarah Kemp, la coreana Haeji Kang e la messicana Gaby Lopez e all’11° con 69 (-3) la neozelandese Lydia Ko, che difende il titolo. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari.
LA VIGILIA - Dopo il primo major del 2022 (Chevron Championship vinto da Jennifer Kupcho), seguito da uno stop di una settimana, il LPGA Tour torna protagonista con il Lotte Championship. Nell’isola di Oahu (Hawaii), che dal 13 al 16 aprile si giocherà all’Hoakalei Conuntry Club.
Saranno 144 le concorrenti che si contenderanno un montepremi di 2.000.000 di dollari, tra queste anche l’azzurra Giulia Molinaro. Reduce dal 44° posto allo Chevron Championship, la proette veneta nella decima edizione del torneo affronterà, tra le altre, cinque tra le migliori dieci al mondo: la neozelandese Lydia Ko (terza nel world ranking e campionessa in carica), la thailandese Atthaya Thitikul (quinta), la sudcoreana Inbee Park (sesta), l’americana Danielle Kang (settima) e la canadese Brooke Mackenzie Henderson (decima), che ha vinto consecutivamente questo evento nel 2018 e nel 2019 (la competizione nel 2020 fu cancellata per Covid).
Tra le past winner in gara ecco poi pure la statunitense Cristie Kerr (regina nel 2017). Ma i riflettori saranno puntati anche sulla Kupcho che, dopo aver trionfato in un major, cerca una nuova impresa: diventare la prima giocatrice dal 2016 (Ariya Jutanugarn) a imporsi subito dopo aver conquistato un torneo del Grande Slam. Tra le favorite al titolo anche l’irlandese Leona Maguire, la danese Emily Kristine Pedersen, la tedesca Sophia Popov, l’inglese Georgia Hall, le messicane Gaby Lopez e Maria Fassi, la giapponese Nasa Hataoka, la francese Celine Boutier, le thailandesi Moriya e Ariya Jutanugarn, le sudcoreane Hyo Joo Kim e Mirim Lee, e la svedese Anna Nordqvist.
Jordan Spieth si è ricordato di essere... Jordan Spieth e con un giro finale in 66 (-6, due eagle, tre birdie, due bogey) e lo score di 271 (69 68 68 66, -13) colpi è tornato al successo dopo un anno sul PGA Tour imponendosi nel RBC Heritage, sul percorso dell’Harbour Town Golf Links (par 71), a Hilton Head Island in South Carolina. Ha raggiunto con un birdie sull’ultima buca Patrick Cantlay (271 - 66 67 70 68), che aveva preso vantaggio con il quarto e ultimo birdie di giornata alla 17 (68, -4, aggiungendo un bogey) e poi lo ha superato con un par alla prima supplementare.
Spieth, 28enne di Dallas, ha portato a 13 i titoli sul circuito (con tre major) a cui si aggiungono una vittoria sul PGA of Australasia (Australian Open, 2016) e una nell’Hero World Challenge (2014). Ha fatto suo il quinto playoff su otto disputati in 226 presenze sul tour dove ha ottenuto anche 75 top ten, è salito dal 47° all’11° posto nella FedEx Cup e dal 20° si è assestato attorno al decimo nel World Ranking.
Sono rimasti fuori dallo spareggio per un colpo J.T. Poston, Cameron Young, Matt Kuchar, Harold Varner III, che aveva iniziato da leader il turno conclusivo, l’austriaco Sepp Straka, l’irlandese Shane Lowry e l’australiano Cameron Davis. In decima posizione con 273 (-11) l’inglese Tommy Fleetwood e il sudafricano Erik Van Rooyen. A Spieth è andato un assegno di 1.440.000 dollari su un montepremi di otto milioni di dollari..
TERZO GIRO - Harold Varner III ha realizzato un gran 63 (-8) e con lo score di 202 (67 72 63, -11) colpi ha sorpassato Patrick Cantlay, ora secondo con 203 (-10) insieme al sudafricano Erik Van Rooyen e all’irlandese Shane Lowry nel RBC Heritage, sul percorso dell’Harbour Town Golf Links (par 71), a Hilton Head Island in South Carolina.
Varner III, 31enne di Akron (Ohio) con 179 presenze sul circuito in cui ha ottenutolo solo 14 top ten, ma con nel palmarès un successo sull’European Tour (Australian PGA Championship, 2016) e uno sull’Asian Tour (Saudi International, febbraio 2022), ha segnato otto birdie senza bogey e proverà a cancellare lo zero dai titoli sul PGA Tour sperando che gli possa essere sufficiente il colpo di margine.
Saranno in corsa per il titolo anche Aaron Wise, Hudson Swafford e l’austriaco Sepp Straka, quinti con 204 (-9), Jordan Spieth, Joel Dahmen, Billy Horschel e l’inglese Tommy Fleetwood, noni con 205 (-8). Chances quasi nulle per il canadese Corey Conners, 13° con 206 (-7) e autore nel primo round di una “hole in one” (buca 7, par 3, yards 171), la sua quarta dalla stagione 2019-2020. Piuttosto deludenti ,e ovviamente fuori gioco, Collin Morikawa, 38° con 209 (-4), Justin Thomas, 56° con 211 (-2), e Stewart Cink, 66° con 213 (par), campione in carica che obiettivamente non aveva possibilità di concedere il bis. Sono usciti al taglio Dustin Johnson e l’australiano Cameron Smith (143, +1). Il montepremi è di otto milioni di dollari con pria moneta di 1.440.000 dollari.
SECONDO GIRO - Negli Usa, Patrick Cantlay si prende la scena e, con un parziale di 67 (-4) su un totale di 133 (66 67, -9) colpi, a metà gara vola in testa all'RBC Heritage. A Hilton Head Island, in South Carolina, l'americano Cantlay - miglior giocatore del PGA Tour nel 2021, quando ha vinto anche la FedEx Cup - precede in classifica il connazionale Robert Streb, secondo con 135 (-7). All'Harbour Town Golf Links (par 71) è bagarre al terzo posto (136, -6), condiviso dagli statunitensi Cameron Tringale, Aaron Wise, Cameron Young e Joel Dahmen, oltre al sudafricano Erik Van Rooyen. Nella Top 10, tra i big c'è anche Jordan Spieth, ottavo con 137 (-5). Mentre ha rimontato 20 posizioni il californiano Collin Morikawa (numero 2 mondiale), 34/o con 140 (-2). Risale, ma resta lontano dalla vetta della classifica, Justin Thomas. Ottavo nel world ranking, è 43/o con 141 (-1) e precede in graduatoria Stewart Cink (campione in carica), 56/o con 142 (par).
Eliminazioni eccellenti in South Carolina, dove sono usciti di scena, con lo stesso score (143, +1), l'australiano Cameron Smith e l'americano Dustin Johnson, rispettivamente al quinto e al nono posto dell'ordine di merito mondiale.
PRIMO GIRO - La leadership di Cameron Young, la partenza super dei cileni Joaquin Niemann e Mito Pereira, la conferma di Patrick Cantlay e la "hole in one" di Corey Conners. Negli Stati Uniti, l'RBC Heritage - torneo del PGA Tour - ha regalato subito spettacolo. A Hilton Head Island, in South Carolina, dopo un primo round bogey free chiuso in 63 (-8) colpi, con otto birdie, in testa alla classifica c'è l'americano Young, tallonato da Niemann, secondo con 65 (-6).
Bagarre al terzo posto (66, -5), occupato da Pereira, dal nordirlandese Graeme McDowell, dall'americano Cantlay (miglior giocatore del circuito nel 2021 quando conquistò anche la FedEx Cup), dall'irlandese Shane Lowry, dall'austriaco Sepp Straka e dai canadesi Adam Svensson e Conners, con quest'ultimo protagonista di una "hole in one" show alla buca 7 (par 3) dell'Harbour Town Golf Links (par 71). Dove, da 187 yard (171 metri), il 30enne di Listowel ha fatto saltare in piedi il pubblico presente. Per lui si tratta della quarta buca in uno realizzata dal 2019-2020.
Nella Top 10, decimo con 67 (-4), c'è poi lo statunitense Stewart Cink, campione in carica (ha già vinto il torneo tre volte, con affermazioni anche nel 2000 e nel 2004). Tra i big, falsa partenza per Collin Morikawa (secondo nel world ranking) e Justin Thomas (ottavo nell'ordine di merito mondiale), entrambi 54/i con 70 (-1). Non brilla neanche Dustin Johnson, solo 92/o con 72 (+1). Mentre è stato costretto a ritirarsi dalla competizione, dopo 15 buche giocate, lo statunitense Zach Johnson, capitano del team Usa alla Ryder Cup 2023 di Roma.
LA VIGILIA - Dopo lo show del The Masters, il PGA Tour torna protagonista con l'RBC Heritage. A Hilton Head Island, in South Carolina, dal 14 al 17 aprile saranno 132 i concorrenti che si contenderanno il titolo e un montepremi di otto milioni di dollari. Tra questi anche cinque tra i migliori dieci giocatori al mondo: il californiano Collin Morikawa (secondo nell'ordine di merito mondiale), l'australiano Cameron Smith (quinto nel world ranking e terzo al The Masters), gli americani Patrick Cantlay (sesto e miglior giocatore del circuito nel 2021 quando conquistò anche la FedEx Cup), Justin Thomas (ottavo e anche lui reduce da una Top 10 ad Augusta) e Dustin Johnson (nono). All'appello, per quel che riguarda la Top 10, mancherà, tra gli altri, il numero 1 Scottie Scheffler (che con il trionfo al Masters ha trovato la consacrazione), reduce da quattro exploit nelle ultime sei gare giocate.
All'Harbour Town Golf Links, difenderà il titolo Stewart Cink che nel 2021 ha vinto per la terza volta questo torneo (era riuscito a farlo suo anche nel 2000 e nel 2004), ventuno anni e due giorni dopo la prima. Cink, 48enne di Huntsville, al The Masters del 2022 è stato l'unico golfista ad aver realizzato una "hole in one". Tra i past winner in gara, anche tutti gli ultimi nove campioni dell'RBC Heritage. Oltre a Cink, ecco dunque Webb Simpson (2020), Pan Cheng-tsung (2019), Satoshi Kodaira (2018), Wesley Bryan (2017), Branden Grace (2016), Jim Furyk (2015), Matt Kuchar (2014) e Graeme McDowell (2013).
Tra i favoriti al titolo, oltre ai primi cinque del world ranking, c'è poi l'irlandese Shane Lowry (terzo al The Masters e campione nel 2019 del The Open). Chance pure per il cileno Joaquin Niemann, il canadese Corey Conners e il sudcoreano Sungjae Im.
Al Miglianico Golf & Country Club di Miglianico (Chieti) è tutto pronto per l’Abruzzo Alps Open (13-15 aprile), primo evento (inserito anche nel calendario dell’Alps Tour) dell’Italian Pro Tour 2022, il circuito di gare nazionali e internazionali della FIG, arrivato alla sedicesima edizione. Ad aprire lo spettacolo è stata la Pro-Am vinta dal team guidato dal portoghese Tomas Bessa Guimaraes.
Dal campione in carica Jacopo Vecchi Fossa (che nel 2021 ha poi vinto l’ordine di merito dell’Alps Tour) a Stefano Mazzoli (attuale leader della money list del terzo circuito europeo maschile), i due big italiani più attesi della competizione, passando per Tommaso Perrino, Commissario Tecnico della Squadra Nazionale Paralimpica Maschile e Femminile della FIG. Che dopo aver giocato l’Open d’Italia - nel 2020 e nel 2021 - al fianco dei campioni del DP World Tour, e debuttato sull’Alps Tour (lo scorso 21 marzo) al Golf Nazionale di Sutri (Viterbo) nella seconda tappa delle Winter Series, è ora tra i 138 concorrenti in campo a Miglianico. Proprio nel segno del Progetto Ryder Cup 2023, che vede l’inclusione sociale tra i suoi punti imprescindibili. Per uno sport, il golf, contro ogni barriera.
Pro-Am, il portoghese Bessa Guimaraes guida il suo team al successo. In campo anche gli ex calciatori Massaro e Pepe – Con un totale di “-33”, è stata la squadra del “pro” Bessa Guimaraes, con Giuseppina D’Aurizio, Teresa Di Bonaventura e Angela Sichetti, a conquistare la Pro-Am dell’Abruzzo Alps Open. La compagine del portoghese ha superato quella capitanata dal francese Franck Medale, con Antonietta Cinalli, M. Federica Simone e Violetta Carniel, che s’è classificata seconda con “-28”, lo stesso score ottenuto da quella di Riccardo Bregoli, con Nicola Rapino, Mario Sperandii e Stefano Minto, terza in virtù di uno score più alto nelle ultime nove buche giocate. Quarto posto con “-27” per il team di Perrino, con Massimo Marrama, Alessandro Tiberio e Federico Adezio. Sul “-27” e quinti, il “pro” Gregorio De Leo con Luciano Troyli, Giorgio Leone e Giuseppe Petolicchio. Alla Pro-Am hanno partecipato gli ex calciatori (e ora appassionati golfisti) Daniele Massaro e Simone Pepe, già protagonisti (oltre che in Nazionale) in Serie A, con le maglie, tra le altre, di Milan e Juventus.
Formula di gara - L’Abruzzo Alps Open si disputerà sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40/o posto. L’evento garantirà 40.000 euro di montepremi, di cui 5.800 andranno al vincitore.
Il percorso - Il tracciato di 18 buche, lungo 5.875 metri, che si snoda tra uliveti, vigneti, bunker e laghi artificiali, conferisce al campo del Miglianico Golf & Country Club una personalità unica. Progettato da Ronald Kirby, uno dei più famosi architetti americani del golf, il percorso è stimolante sia per i professionisti sia per i giocatori dilettanti. Ha già ospitato negli anni, oltre ai Giochi del Mediterraneo nel 2009, numerose gare dell’Alps Tour, tra cui il Grand Final 2016.
Da Nord a Sud, le otto tappe dell’Italian Pro Tour, trampolino di lancio per i campioni del domani – L’Italian Pro Tour rappresenta un trampolino di lancio verso i più importanti circuiti al mondo. Dall’inglese Matt Wallace all’azzurro Guido Migliozzi. Sono solo alcuni degli ultimi giocatori che, nel recente passato, hanno spiccato il volo verso il DP World Tour, distinguendosi anche sul PGA Tour. Il circuito di gare nazionali e internazionali della FIG, sempre nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2023, dopo l’Abruzzo Open sarà protagonista da Nord a Sud con altri sette appuntamenti: il Molinetto Alps Open (Alps Tour, 4-6 maggio, Molinetto Country Club, Cernusco sul Naviglio – Milano), il Memorial Giorgio Bordoni presented by AON (Alps Tour, 25-27 maggio, La Pinetina Golf Club, Appiano Gentile – Como), l’Italian Challenge Open (Challenge Tour, 30 giugno-3 luglio, Golf Nazionale, Sutri – Viterbo), il Roma Alps Open (Alps Tour, 21-23 Luglio, Golf Club Parco de’Medici – Roma), l’Albarella Alps Open (Alps Tour, 29 settembre-1ottobre, Golf Club Albarella, Isola di Albarella, Rovigo), il Senior Italian Open (Legends Tour, 21-23 ottobre, Argentario Golf Club, Porto Ercole -Grosseto) e il Campionato Nazionale Open (23-26 novembre, Golf Nazionale, Sutri – Viterbo).
I partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront.
Con l'Abruzzo Alps Open inizia la stagione dell'Italian Pro Tour, il circuito di gare nazionali e internazionali della FIG che accompagna la crescita dei talenti verso la Ryder Cup 2023. Il torneo, inserito anche nel calendario dell'Alps Tour, il terzo circuito europeo maschile, si disputerà dal 13 al 15 aprile sul percorso del Miglianico Golf & Country Club di Miglianico (Chieti). Saranno 138 i concorrenti, in rappresentanza di tredici nazioni, a contendersi la competizione e un montepremi di 40.000 euro, di cui 5.800 andranno al vincitore. L’evento di Miglianico - nel cui albo d’oro figurano nomi di spicco del DP World Tour come l’inglese Matt Wallace (Grand Final Alps Tour 2016) e Guido Migliozzi (Alps Tour 2017) - si aprirà martedì 12 aprile con la Pro-Am che vedrà sfidarsi 26 team formati da un professionista e da tre dilettanti, tra i quali gli ex calciatori Daniele Massaro e Simone Pepe.
Circuito in otto tappe - La sedicesima stagione dell'Italian Pro Tour è pronta a partire e il circuito, nel segno del Progetto Ryder Cup 2023, si svilupperà da Nord a Sud con altre sette tappe dopo l’Abruzzo Alps Open: il Molinetto Alps Open (Alps Tour, 4-6 maggio, Molinetto Country Club, Cernusco sul Naviglio - Milano), il Memorial Giorgio Bordoni presented by AON (Alps Tour, 25-27 maggio, La Pinetina Golf Club, Appiano Gentile – Como), l'Italian Challenge Open (Challenge Tour, 30 giugno-3 luglio, Golf Nazionale, Sutri - Viterbo), il Roma Alps Open (Alps Tour, 21-23 Luglio, Golf Club Parco de’Medici – Roma), l'Albarella Alps Open (Alps Tour, 29 settembre-1ottobre, Golf Club Albarella, Isola di Albarella, Rovigo), il Senior Italian Open (Legends Tour, 21-23 ottobre, Argentario Golf Club, Porto Ercole -Grosseto) e il Campionato Nazionale Open (23-26 novembre, Golf Nazionale, Sutri – Viterbo).
Jacopo Vecchi Fossa guida il gruppo azzurro - Nel 2021 a vincere a Miglianico fu Jacopo Vecchi Fossa, che a fine stagione si laureò campione dell'ordine di merito dell'Alps Tour. L'emiliano classe 1994 (che quest’anno gioca con carta piena sul Challenge Tour) difenderà il titolo e guiderà il gruppo azzurro. Saranno 64 gli italiani in gara e, oltre al detentore del trofeo, tra i favoriti ecco anche Stefano Mazzoli (leader della money list e vincitore dell'Ein Bay Open), Edoardo Raffaele Lipparelli (numero 1 del circuito nel 2019), Filippo Bergamaschi, Luca Cianchetti. Dai veterani Alessandro Tadini, Gianluca Pietrobono, Gregory Molteni e Andrea Maestroni, passando per gli emergenti Gregorio De Leo, Andrea Romano, Andrea Saracino, Jacopo Albertoni. Occasione di crescita tecnica anche per i giovani amateur azzurri, come, tra gli altri, Alessandro Nardini, Elia Dallanegra, Sebastiano Frau, Riccardo Fantinelli, Alessio Battista e Flavio Michetti. Una dimostrazione, l’ennesima, di come questo circuito rappresenti un trampolino di lancio verso i palcoscenici più prestigiosi del golf mondiale e – in accordo con l’Official Advisor della FIG, Infront – favorisca la crescita di giovani talenti, uno dei punti fondamentali del Progetto Ryder Cup 2023.
Golf e inclusione: nel field anche l’atleta paralimpico Tommaso Perrino – Dopo aver giocato l’Open d’Italia nel 2020 come nel 2021, coronando uno dei suoi grandi sogni, Tommaso Perrino sarà in campo nell’Abruzzo Alps Open al fianco dei migliori giocatori dell’Alps Tour 2022. Un altro appuntamento importante per il Commissario Tecnico della Squadra Nazionale Paralimpica Maschile e Femminile della FIG, che ha fatto il suo esordio sull’Alps Tour (senza riuscire a passare il taglio) nella gara Winter Series al Golf Nazionale lo scorso 21 marzo. La presenza nel field di Tommaso Perrino simboleggia l’inclusività del golf, sport dove non esistono barriere.
Da Eggenberger a Pendaries, in campo anche diversi vincitori di gare dell’Alps Tour 2022 - Il francese Adrien Pendaries e lo svizzero Mathias Eggenberger, vincitori rispettivamente della prima e della seconda gara delle Winter Series, proveranno a centrare il secondo successo stagionale. Oltre a loro, presenti anche il portoghese Tomas Bessa Guimaraes (vincitore del New Giza Open 2022) e l'amateur francese Oihan Guillamoundeguy (campione del Red Sea Little Venice Open 2022). E ancora: i transalpini Xavier Poncelet, Franck Medale ed Edgar Catherine. Quindi gli inglesi Sam Robinson e Jack Floydd, oltre agli irlandesi Jonathan Yates e David Carey.
Formula di gara – L’Abruzzo Alps Open si svolgerà sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40/o posto.
Il percorso di gioco – Il tracciato di 18 buche, lungo 5.875 metri, che si snoda tra uliveti, vigneti, bunker e laghi artificiali, conferisce al campo del Miglianico Golf & Country Club una personalità unica. Progettato da Ronald Kirby, uno dei più famosi architetti americani del golf, il percorso è stimolante sia per i professionisti sia per i giocatori dilettanti. Ha già ospitato negli anni, oltre ai Giochi del Mediterraneo nel 2009, numerose gare dell’Alps Tour, tra cui il Grand Final 2016.
I partner – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier), Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Sport Senza Frontiere Onlus (Social Partner). Official advisor: Infront.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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