Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

Al Golf Club Margara di Fubine Monferrato (Alessandria) la “Regione Piemonte Pro-Am”, vinta dal team guidato dalla spagnola Noemi Jimenez Martin, ha aperto il Ladies Italian Open. Da venerdì a domenica (28-30 maggio) le regine del Ladies European Tour (LET) si contenderanno il titolo nella 25esima edizione del torneo che torna nel calendario del massimo circuito continentale 7 anni dopo l’ultima volta. Il countdown è finito e adesso a regalare colpi e spettacolo saranno le regine del LET in una competizione attesissima in cui le 9 azzurre in gara inseguiranno il primo, storico successo.

“Regione Piemonte Pro-Am” al team guidato da Noemi Jimenez Martin ma a vincere è stata anche l’inclusione – La “Regione Piemonte Pro-Am”, che s’è giocata con formula “Par is my friend & Use Your Pro” ed ha visto protagoniste 24 squadre (ognuna composta da una proette e due dilettanti), è stata una gara all’insegna dell’equilibrio e dell’inclusione sociale. A imporsi, la compagine guidata dalla proette Noemi Jimenez Martin con i dilettanti Luigi Scagliotti e Antonio Sirianni. Con un totale di “-15” il team capitanato dalla spagnola ha chiuso l’evento con lo stesso punteggio di altri due gruppi riuscendo però a spuntarla in virtù del miglior score nelle seconde nove buche giocate. E così al secondo posto s’è classificato quello rappresentato dalla svedese Caroline Hedwall (4 Solheim Cup giocate con 3 successi) con in campo anche Lorna Gonzalez e Julie Anne Morgan. Terzo posto, seppur con lo stesso score dei primi due team, per un’altra giocatrice svedese, Jenny Haglund, affiancata da Maria Pia Ferraris e Matteo Tassoni. Quarto posto (“-14”) per l’inglese Annabel Dimmock che ha giocato con Michela Zerrilli e Riccardo Canepa. Quinta piazza (“-13”) per un’altra proette britannica, Alice Hewson, che ha gareggiato con Roberto Ricci e Riccardo Benzi. Ma a vincere è stata anche l’inclusione sociale, punto imprescindibile del Progetto Ryder Cup 2023. Tra le protagoniste in campo, al fianco di Stefania Croce, anche Alessandra Donati e Luisa Ceola, giocatrici paralimpiche, per una giornata da ricordare.

Le autorità della Regione Piemonte alla cerimonia di premiazione della Pro-Am – La cerimonia di premiazione della “Regione Piemonte Pro-Am”, con Maria Amelia Lolli Ghetti, Presidente del Golf Club Margara e Vicepresidente Vicario della Federazione Italiana Golf a fare gli onori di casa, è andata in scena alla presenza di: Vittoria Poggio, Assessore Cultura, Turismo e Commercio della Regione Piemonte; Marco Protopapa, Assessore Agricoltura, Cibo, Caccia e Pesca della Regione Piemonte; Luisa Piazza, Direttore Generale di VisitPiemonte. In rappresentanza della Federazione Italiana Golf: Roberto Quadri, Segretario Generale; i Consiglieri Alberto Treves de Bonfili e Celso Lombardini; Alessandro Rogato, Consigliere Speciale delle Squadre Nazionali FIG; Diana Luna, Team Manager della Squadra Nazionale Femminile Professioniste FIG. Per il LET presente Davide Lantos, Director of Operations.

Le dichiarazioni delle Istituzioni – “Oggi per noi è un momento importante, non solo per la grande visibilità che ci regala, ma anche per il segnale di augurio verso la ripresa dopo un lungo periodo che ci ha privati degli eventi – rimarca l’Assessore regionale alla Cultura, Turismo e Commercio Vittoria Poggio - È un vanto per il Piemonte ospitare una grande manifestazione sportiva che dopo 7 anni ritorna in Italia, è l’orgoglio di accogliere ‘a casa nostra’ 126 giocatrici di altissimo livello provenienti da tutto il mondo, che potranno parlare di noi e della nostra accoglienza. Ma è anche un piacere contribuire alla causa della promozione dello sport femminile e di essere partecipi alla raccolta fondi di Komen Italia destinata alla lotta contro i tumori al seno”.

“Il Ladies Italian Open di Golf è un grande evento sportivo e di promozione per il nostro territorio per far conoscere l’offerta turistica e le eccellenze enogastronomiche del Monferrato – dichiara l’Assessore regionale all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa - Ringrazio per questo le Enoteche regionali di Acqui e di Ovada e dei vini del Monferrato per aver contribuito ai premi di Regione Piemonte che sono stati assegnati ai vincitori della gara Regione Piemonte Pro Am”.

“La ‘Regione Piemonte Pro Am’, con la sua gara tra atlete professioniste e amatori, ha aperto con successo le giornate del Ladies Italian Open Femminile di golf, in programma da domani al Club Margara di Fubine Monferrato, ed è un enorme piacere ospitare in Piemonte un evento di tale rilevanza sportiva – sottolinea il Direttore generale di VisitPiemonte Luisa Piazza – La bellissima atmosfera internazionale di questo momento conferma più che mai quanto il Piemonte, con le proprie ricchezze paesaggistiche e varietà di proposte, sia lo scenario ideale per accogliere gli appassionati di golf e non solo: outdoor, cultura, arte ed enogastronomia sul nostro territorio sono infatti elementi unici che si combinano in una grande esperienza di scoperta”.

Comincia la corsa al titolo, 9 azzurre inseguono il sogno della vittoria – In Piemonte difenderà il titolo vinto nel 2014 in Umbria l’inglese (nata però in Germania e con radici italiane) Florentyna Parker. Mentre saranno 9 le azzurre in gara - su un totale di 126 giocatrici - che inseguiranno il sogno della vittoria (fino ad ora 4 i secondi posti firmati da Giulia Sergas nel 2011, Veronica Zorzi nel 2005 e da Silvia Cavalleri nel 2000 e nel 2002). Da Giulia Molinaro a Lucrezia Colombotto Rosso, da Roberta Liti a Virginia Elena Carta (al primo evento da professionista), da Giulia Sergas a Veronica Zorzi e Stefania Croce. Fino alle giovanissime dilettanti lombarde, Alessia Nobilio e Carolina Melgrati, in campo al fianco delle big.

Le interviste della vigilia

Giulia Molinaro: “Prima il Ladies Italian Open poi lo US Women’s, mi aspettano gare importanti” - “Sono felicissima di essere qui e per questo voglio ringraziare la Federazione Italiana Golf. Non vedo l’ora di scendere in campo. Il percorso di gara, peraltro, è bellissimo. I green sono più complicati di quello che mi aspettassi e occorre giocare bene, colpo dopo colpo. Prima il Ladies Italian Open - per me è la seconda apparizione in questo torneo - poi la 76/a edizione dello US Women’s Open, mi aspettano gare importanti e sono entusiasta di poterle disputare. Vengo da un buon periodo di forma, sono migliorata a livello mentale anche grazie all’aiuto di un mental coach. E’ ovvio poi che più si gioca e più si cresce. Peraltro alle Olimpiadi di Tokyo manca poco, non vedo l’ora”. Così Giulia Molinaro, 30enne nata Camposampiero (Padova) che gioca sul LPGA Tour, il massimo circuito americano femminile dov’è reduce dal 25/o posto al Pure Silk Championship (miglior risultato del 2021) e dal 3 al 6 giugno (a San Francisco, in California) disputerà per la seconda volta in carriera lo US Women’s Open al fianco delle più forti giocatrici al mondo. In attesa delle Olimpiadi, che la Molinaro ha già assaporato nel 2016 a Rio de Janeiro (Brasile) dove ha rappresentato l’Italia insieme a Giulia Sergas.

Lucrezia Colombotto Rosso è entusiasta, “che emozione giocare in casa” – “Giocare l’Open d’Italia in casa e farlo per la tua nazione per la quale competi e rappresenti sempre all’estero è un’emozione incredibile. Il percorso di gara del Golf Club Margara è in condizioni perfette. Il primo obiettivo è quello di divertirsi, cercando di sfruttare tutte le occasioni che si presenteranno. Peraltro è una gara importante verso la qualificazione ai Giochi di Tokyo che è uno dei traguardi che intendo raggiungere in questa stagione importante”. Queste le sensazioni di Lucrezia Colombotto Rosso, 25enne nata a Torino e tra le azzurre più attese della 25esima edizione del Ladies Italian Open, con due Top 10 conquistate nel 2020 sul LET e alla seconda gara del 2021 dopo il 40/o posto al South African Women’s Open.

Alessia Nobilio e Carolina Melgrati, una prima volta da ricordare – “Quella che mi è stata concessa dalla Federazione Italiana Golf è un’emozione incredibile e spero di sfruttarla al massimo, cercando di fare il meglio possibile. Qui ho disputato altre gare nazionali e il campo mi è piaciuto sempre moltissimo. Sono certa che il Golf Club Margara metterà alla prova tutte le concorrenti”. E’ la gioia di Alessia Nobilio, 19enne di Milano - che nel suo palmarès vanta già tanti titoli e una presenza alla Junior Ryder Cup 2018 di Parigi – tra le due dilettanti azzurre in gara insieme alla Melgrati.

“Da queste forti giocatrici nel field provo a rubare la routine pre-colpo per vedere anche come approcciare quello che segue. Credo sia un aspetto fondamentale di questo sport dove l’atteggiamento è importante così come lo è il mantenere sempre la calma. Essere qui è un onore incredibile oltre che un’occasione per imparare dalle proette”. Sono le dichiarazioni di Carolina Melgrati, 18enne di Monza che questa settimana non potrà difendere il titolo al Campionato Nazionale Femminile/Trofeo Giuseppe Silva ma coronerà il sogno di giocare, per la prima volta, il Ladies Italian Open.

Formula di gioco e montepremi – Saranno 126 le concorrenti che, al Golf Club Margara, si contenderanno un montepremi complessivo di 200.000 euro. L’evento si disputerà sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara le prime 60 classificate e le pari merito al 60° posto.

Hole in one: in palio una DS 7 Crossback E-Tense 225 Business – Una sfida nella sfida. La giocatrice che realizzerà per prima nei tre giorni di gara una hole in one alla buca 6 (par 3 da 191 yards, 175 metri) vincerà l’autovettura DS 7 Crossback E-Tense 225 Business, messa in palio da DS Automobiles quale Main Sponsor dell’evento. Per riuscire nell’impresa di imbucare al primo colpo, servirà abilità e un pizzico di fortuna.

Il torneo a porte chiuse – Nel rispetto delle disposizioni governative in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, il Ladies Italian Open andrà in scena a porte chiuse.

Il Golf Club Margara ospita per la prima volta l’Open d’Italia femminile – Un’eccellenza golfistica immersa nella natura tra colline, vigneti e le Alpi sullo sfondo. In Monferrato, patrimonio mondiale dell’umanità, sorge il Golf Club Margara, costruito nel 1970 e ultimato nel 1972 e che, per la prima volta in assoluto, ospiterà il Ladies Italian Open. Due i campi di gara, entrambi di 18 buche. Il primo, “Percorso Glauco Lolli Ghetti” – in memoria del fondatore Glauco Lolli Ghetti, che fu un armatore e dirigente sportivo italiano, nominato Cavaliere del Lavoro nel 1973 -, è circondato da alberi ad alto fusto e permette di giocare tra querce, salici e aceri lungo i larghi fairway che si sviluppano tra le colline del Monferrato. Il secondo, “La Guazzetta”, presenta un’architettura più moderna e alterna buche più tecniche. Il Golf Club Margara è già stato il teatro di gara di ben 21 edizioni del Challenge Tour tra il 1981 e il 2008 e quest’anno accoglierà anche l’Italian Challenge Open (gara del secondo circuito continentale maschile in programma dal 22 al 25 luglio).

Gli Sponsor e i Partner – Il 25° Ladies Italian Open ha il patrocinio della Regione Piemonte e la collaborazione organizzativa di VisitPiemonte. Ha anche il patrocinio del Comune di Fubine Monferrato. Main Sponsor: DS Automobiles e BDO. Partner Istituzionale: Regione Piemonte. Media Partner: Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale. Official Supplier: Kappa, Lindt Italia, Acqua San Benedetto, Titleist, Peviani. Official Advisor: Infront.

Komen Italia Charity Partner dell’evento – La solidarietà scende in campo nel Ladies Italian Open con Komen Italia, Charity Partner dell’evento e di Golf è DONNA, iniziativa della FIG, nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2023, che può contare sul supporto di 65 circoli Punti Rosa per lo sviluppo del movimento femminile. In occasione del torneo al Golf Club Margara, sarà attiva una raccolta fondi per Komen Italia, associazione che da oltre 20 anni è impegnata nella lotta ai tumori del seno. Attraverso “Golf for the Cure”, Komen Italia propone uno stile di vita corretto all’insegna dello sport e in particolare del golf.

 

(Da Ufficio Stampa Federgolf)

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Celli e Manzoni al NCCA Men’s

Al Grayhawk Golf Club di Scottsdale in Arizona inizia il NCAA D1 Men's Championship, la gara più importante a livello maschile di College USA. Vi prendono parte due azzurri, Giovanni Manzoni, allievo del maestro Paolo Pustetto, con il team della University of Florida, e Filippo Celli con la formazione della Texas Christian University.

La gara, a cui prendono parte trenta rappresentative di College formate da cinque giocatori, si svolge con una qualificazione e poi con i match play tra le prime otto compagini classificate.

Nel frattempo si è disputato il torneo femminile, sullo stesso percorso, che è stato vinto dalla Ole Miss - The University of Mississippi che ha battuto in finale per 4-1 l’Oklahoma State. Tre le azzurre impegnate. Alessandra Fanali è giunta ai quarti di finale con l’Arizona Stata University, eliminata dalla Duke University per 3,5 a 1,5. Emilie Alba Paltrinieri ha fatto parte del team dell’UCLA (University of California-Los Angeles), uscito con la 15ª piazza nella fase eliminatoria. Infine Anna Zanusso dell’University of Denver ha preso parte alla gara individuale, vinta con 280 (-8) colpi da Rachel Heck della Stanford University, ottenendo un buon nono° posto con 288 (76 72 70 70, par).

La “Regione Piemonte Pro-Am” aprirà domani (giovedì 27 maggio) la 25esima edizione del Ladies Italian Open. Al Golf Club Margara di Fubine Monferrato (Alessandria) le regine del massimo circuito continentale dal 28 al 30 maggio si daranno battaglia nel torneo più importante del golf tricolore femminile. Dove a contendersi il titolo e un montepremi di 200.000 euro saranno 126 giocatrici, tra queste anche 9 azzurre. In una gara fondamentale anche per le qualificazioni ai Giochi di Tokyo che si concluderanno esattamente un mese dopo (il 28 giugno) il via del Ladies Italian Open.

“Regione Piemonte Pro-Am” – La “Regione Piemonte Pro-Am” vedrà all’opera subito alcune tra le protagoniste più attese del Ladies Italian Open. Saranno 24 i team in campo (ognuno composto da una proette e due dilettanti), uno dei quali, guidati da Stefania Croce, che vedrà in azione Alessandra Donati e Luisa Ceola, giocatrici paralimpiche. Per uno spettacolo all’insegna anche dell’inclusione sociale - punto imprescindibile del Progetto Ryder Cup 2023 - nell’ambito di uno sport oltre ogni barriera. La “Regione Piemonte Pro-Am” si disputa sulla distanza di 18 buche con formula “Par is my friend & Use Your Pro”. Per la classifica verranno conteggiati solo birdie, eagle ed eventuali albatross o “hole in one”.

Nove le azzurre in gara nel Ladies Italian Open – Giulia Molinaro, Lucrezia Colombotto Rosso, Roberta Liti, Virginia Elena Carta (al debutto da professionista), Giulia Sergas, Stefania Croce, Veronica Zorzi e le dilettanti Alessia Nobilio e Carolina Melgrati. Queste le azzurre nel field del Ladies Italian Open che inseguiranno il primo successo di una giocatrice italiana nel torneo. Fino ad ora sono arrivati quattro secondi posti firmati da Sergas (2011), Zorzi (2005) e Silvia Cavalleri (2000 e 2002).

L’Inghilterra guida con 7 successi – L’albo d’oro del Ladies Italian Open parla anche e soprattutto la lingua inglese. Le britanniche hanno infatti conquistato 7 delle 24 edizioni fin qui disputate e a vantare il record d’imprese (4) è Laura Davies, vincitrice in carriera di 4 Major. Peraltro, difenderà il titolo vinto nel 2014 al Golf Club Perugia, l’inglese (nata però in Germania e con radici italiane) Florentyna Parker. Dietro l’Inghilterra, con 4 vittorie, c’è invece la Spagna che precede l’Australia (3). Due successi a testa per altre nazioni quali Belgio, Francia e Danimarca. Mentre sono ferme a uno Svezia, Germania, Norvegia e Usa.

Formula di gioco e montepremi – Saranno 126 le concorrenti che, al Golf Club Margara, si contenderanno un montepremi complessivo di 200.000 euro. L’evento si disputerà sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara le prime 60 classificate e le pari merito al 60° posto.

Hole in one: in palio una DS 7 Crossback E-Tense 225 Business - Una sfida nella sfida. La giocatrice che realizzerà per prima nei tre giorni di gara una hole in one alla buca 6 (par 3 da 191 yards, 175 metri) vincerà l’autovettura DS 7 Crossback E-Tense 225 Business, messa in palio da DS Automobiles quale Main Sponsor dell’evento. Per riuscire nell’impresa di imbucare al primo colpo, servirà abilità e un pizzico di fortuna.

Il torneo a porte chiuse – Nel rispetto delle disposizioni governative in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, il Ladies Italian Open andrà in scena a porte chiuse.

Il Golf Club Margara ospita per la prima volta l’Open d’Italia femminile – Un’eccellenza golfistica immersa nella natura tra colline, vigneti e le Alpi sullo sfondo. In Monferrato, patrimonio mondiale dell’umanità, sorge il Golf Club Margara, costruito nel 1970 e ultimato nel 1972 e che, per la prima volta in assoluto, ospiterà il Ladies Italian Open. Due i campi di gara, entrambi di 18 buche. Il primo, “Percorso Glauco Lolli Ghetti” – in memoria del fondatore Glauco Lolli Ghetti, che fu un armatore e dirigente sportivo italiano, nominato Cavaliere del Lavoro nel 1973 -, è circondato da alberi ad alto fusto e permette di giocare tra querce, salici e aceri lungo i larghi fairway che si sviluppano tra le colline del Monferrato. Il secondo, “La Guazzetta”, presenta un’architettura più moderna e alterna buche più tecniche. Il Golf Club Margara è già stato il teatro di gara di ben 21 edizioni del Challenge Tour tra il 1981 e il 2008 e quest’anno accoglierà anche l’Italian Challenge Open (gara del secondo circuito continentale maschile in programma dal 22 al 25 luglio).

Gli Sponsor e i Partner – Il 25° Ladies Italian Open ha il patrocinio della Regione Piemonte e la collaborazione organizzativa di VisitPiemonte. Ha anche il patrocinio del Comune di Fubine Monferrato. Main Sponsor: DS Automobiles e BDO. Partner Istituzionale: Regione Piemonte. Media Partner: Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale. Official Supplier: Kappa, Lindt Italia, Acqua San Benedetto, Titleist, Peviani. Official Advisor: Infront.

Komen Italia Charity Partner dell’evento – La solidarietà scende in campo nel Ladies Italian Open con Komen Italia, Charity Partner dell’evento e di Golf è DONNA, iniziativa della FIG, nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2023, che può contare sul supporto di 65 circoli Punti Rosa per lo sviluppo del movimento femminile. In occasione del torneo al Golf Club Margara, sarà attiva una raccolta fondi per Komen Italia, associazione che da oltre 20 anni è impegnata nella lotta ai tumori del seno. Attraverso “Golf for the Cure”, Komen Italia propone uno stile di vita corretto all’insegna dello sport e in particolare del golf.

(Da Ufficio Stampa Federgolf)         

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Assoluti MP a Buchi e Fiorellini

Davide Buchi (Varese) e Francesca Fiorellini (Olgiata) sono i vincitori dei Campionati Nazionali Match Play/Trofeo Giuseppe Silva. Hanno superato rispettivamente nelle finali Elia Dallanegra (Croara) per 5/3 e Alessia Mengoni (Archi di Claudio) per 6/5

Nel torneo maschile, sul percorso del Golf Club Biella “Le Betulle” (par 73) a Biella, Buchi, 24enne di Milano, ha conquistato il suo primo titolo tricolore senza dare molte chances a Dallanegra, che comunque merita pienamente l’onore delle armi. Buchi, sesto in qualifica, autore anche di buone prove recentemente in alcuni eventi professionistici dell’Alps Tour e con vittorie nel Gran Premio Vecchio Monastero (2021) e nel Trofeo Segafredo Zanetti (2019), ha superato nell’ordine Filippo Valzorio (4/2), Leonardo Rigotti (2 up), Andrea Rastelli (3/1) e in semifinale Riccardo Bregoli (3/1), che aveva fondate ambizioni di successo.

Dallanegra ottavo in qualifica, ha messo fuori gioco prima Niccolò Agugiaro (3/2), Lorenzo Bruzzone (2/1), poi ha avuto il gran merito di battere per 3/1 Gregorio De Leo, grande favorito, che aveva vinto la qualificazione tra l’altro eguagliando con un 65 (-8) il record del campo che apparteneva a un mito, Alfonso Angelini (1968), e poi imitato da Rory McIlroy (2006), ma non omologabile perché si piazzava la palla. Quindi è giunto all’atto conclusivo superando Mattia Comotti (3/2).

Nel campionato femminile, al Golf Brianza Country Club (par 72) di Usmate Velate (MB), Francesca Fiorellini si è imposta in un match a senso unico mettendo a frutto la sua esperienza, sebbene sia ancora molto giovane. Giunta 12ª in qualifica, ha eliminato Maeve Rossi (6/5), Clara Manzalini (1 up), Alice Gatti (3/2) e in semifinale Alessia Fornara (6/5), che è uscita con il fiore all’occhiello del successo su Virginia Bossi (1 up), prima in qualifica e tra le più gettonate alla vigilia. Alessia Mengoni 14ª nella qualificazione, ha estromesso Giulia Bellini (6/5), Marta Spiazzi (4/3), Elisa Galli (1 up) e Charlotte Cattaneo (1 up), anche lei candidata al titolo.

Francesca Fiorellini, 16 anni, è al terzo tricolore dopo i successi nel recente Campionato Ragazze/Trofeo Marazza e nel Campionato Baby del 2017. Due le vittorie in campo internazionale difendendo i colori azzurri, nell’English Girls U14 Open Amateur Championship (2018) e nel Girls Under 16 Open Championship (2019).

 

QUARTA GIORNATA - Elia Dallanegra-Davide Buchi e Francesca Fiorellini-Alessia Mengoni, questi i due incontri di finale dei Campionati Nazionali Match Play/Trofeo Giuseppe Silva.

Nel torneo maschile, sul percorso del Golf Club Biella “Le Betulle” (par 73) a Biella, Elia Dallanegra (Croara) nei quarti ha eliminato Gregorio De Leo (3/1), primo nella qualifica su 36 buche medal e tra i grandi favoriti della gara, poi in semifinale ha avuto ragione di Mattia Comotti (3/2), che in precedenza si era liberato di Tommaso Zorzetto (5/4).

Sull’altro lato del tabellone Davide Buchi (Varese) ha battuto con l’identico 3/1 Andrea Rastelli e poi Riccardo Bregoli, che come lui era alla vigilia tra i candidati al successo. Bregoli nei quarti aveva regolato con autorità Alessandro Nardini (4/3).

Nel campionato femminile, al Golf Brianza Country Club (par 72) di Usmate Velate (MB), Francesca Fiorellini (Olgiata) ha sconfitto Alice Gatti (3/2) e poi in semifinale ha infranto i sogni di Alessia Fornara (6/5), che 32ª in qualifica si è presa la bella soddisfazione si sconfiggere Virginia Bossi (1 up), la quale si era imposta nella qualifica. Nei quarti ha estromesso Lisabel Raffa per 4/3, ma nulla ha potuto contro l’olgiatina. Alessia Mengoni (Archi Claudio) è venuta a capo di due incontri molto difficili con Elisa Galli (1 up) e poi con Charlotte Cattaneo (1 up), che puntava a ben altri esiti e che si era presentata alla semifinale dopo un perentorio 4/3 su Lorena Rossettin.

 

TERZA GIORNATA - Penultimo atto dei Campionati Nazionali Match Play/Trofeo Giuseppe Silva con quarti e semifinali che designeranno i finalisti.

Nel torneo maschile, sul percorso del Golf Club Biella “Le Betulle” (par 73) a Biella, saranno di fronte nei quarti: Gregorio De Leo-Elia Dallanegra, Tommaso Zorzetto-Mattia Comotti, Riccardo Bregoli-Alessandro Nardini e Andrea Rastelli-Davide Buchi. Tra i match di sedicesimi e ottavi da segnalare il doppio successo di De Leo, vincitore della qualificazione su 36 buche medal, contro Pietro Bovari (alla 19ª) ed Eugenio Bernardi (2/1). Elia Dallanegra ha messo fuori gioco Lorenzo Bruzzone (2/1) e Tommaso Zorzetto ha avuto ragione di Marco Florioli (alla 19ª). Quanto a Riccardo Bregoli ha regolato Matteo Cristoni (3/1) e Alessandro Nardini ha prevalso su Lucas Nicolas Fallotico (2 up).

Nel campionato femminile, al Golf Brianza Country Club (par 72) di Usmate Velate (MB), nei quarti si affronteranno Alessia Fornara-Lisabel Raffa, Alice Gatti-Francesca Fiorellini, Charlotte Cattaneo-Lorena Rossettin e Alessia Mengoni-Elisa Galli. Grandi meriti per Alessia Fornara, numero 32 sul tabellone, la quale ha eliminato una delle grandi favorite, Virginia Bossi (1 up), che si era imposta in qualifica. Alice Gatti ha trovato sulla sua strada Paris Appendino, che ha ceduto per 2/1, Francesca Fiorellini ha vinto un acceso incontro con Clara Manzalini (1 up), Charlotte Cattaneo si è imposta su Letizia Bagnoli (2/1), Lorena Rossettin su Greta Minetto (2 up) ed Elisa Galli ha fermato Matilde Innocenti Angelini (4/3).

 

SECONDA GIORNATA - Entrano nel vivo i Campionati Nazionali Match Play/Trofeo Giuseppe Silva con la disputa degli incontri a eliminazione diretta ai quali sono stati ammessi i primi 32 classificati sia della graduatoria maschile che di quella femminile.

Nel torneo maschile, sul percorso del Golf Club Biella “Le Betulle” (par 73) a Biella, ha fatto il vuoto il giocatore di casa Gregorio De Leo, che si è imposto nella qualifica su 36 buche medal con 135 (70 65, -11) colpi, quest’anno vincitore degli Internazionali d’Italia e autore di ottime prestazioni tra i professionisti. Al secondo posto con 141 (-5) Riccardo Leo, al terzo con 143 (-3) Alessandro Gambetti, e subito dietro con 144 (-2) e nell’ordine sul tabellone Tommaso Zorzetto, Riccardo Fantinelli e Davide Buchi. Ha occupato la 32ª piazza con 151 (+5) Pietro Bovari, che nel primo turno match play sarà l’avversario di De Leo per un incontro molto atteso. Non ha superato il taglio Alessio Battista, campione in carica, 52° con 153 (+7).

Nel campionato femminile, al Golf Brianza Country Club (par 72) di Usmate Velate (MB), Virginia Bossi (142 (70 72, -2), tesserata per Tolcinasco, ha distaccato nel giro finale Charlotte Cattaneo (143, -1) con la quale condivideva la leadership nel turno d’apertura.  Stesso score di 147 (+3) per sei concorrenti che occuperanno i posti dal terzo al settimo nel tabellone in questo ordine: Marta Spiazzi, Alice Gatti, Clara Manzalini, Elisa Galli, Greta Minetto e Domitilla De Marco.

 

PRIMA GIORNATA - Hanno preso il via sui percorsi del Golf Club Biella “Le Betulle” (par 73) a Biella e del Golf Brianza Country Club (par 72), a Usmate Velate (MB), con il primo giro della qualificazione su 36 buche medal, i Campionati Nazionali March Play/Trofeo Giuseppe Silva, rispettivamente maschile e femminile, con la partecipazione di 132 ragazzi e 66 ragazze.

Nel torneo maschile hanno realizzato 70 (-3) colpi e sono al vertice Riccardo Leo (Royal Park I Roveri), Gregorio De Leo (Biella), vincitore dei Campionati Internazionali d’Italia, e Davide Buchi (Varese). Seguono con 71 (-2) Lodovico Gallavresi, Riccardo Fantinelli, Elia Dallanegra e Alessandro Radig. Ottavo con 72 (-1) Alessio Battista, che difende il titolo. A rischio di uscita Marco Florioli, 30° con 76 (+3).

Nel torneo femminile subito al proscenio due delle favorite, Virginia Bossi (Tolcinasco) e Charlotte Cattaneo (Milano) leader con 70 (-2). Precedono Domitilla De Marco (71, -1), Greta Minetto (72, par), Letizia Bagnoli, Giulia Bellini, Clara Manzalini ed Elisa Galli (73, +1). Non partecipa Carolina Melgrati, campionessa in carica, che prenderà parte al Ladies Italian Open.

Entrambi i tornei si svolgono con la stessa formula: qualificazione su 36 buche medal e match play, con incontri sulle 18 buche, tra i primi 32 classificati.

 

LA VIGILIA - Sui percorsi del Golf Club Biella “Le Betulle” a Biella e del Golf Brianza Country Club, a Usmate Velate (MB), si disputano dal 27 al 31 maggio i Campionati Nazionali March Play/Trofeo Giuseppe Silva, rispettivamente maschile e femminile.

Nel torneo maschile, con la partecipazione di132 concorrenti, saranno al via quasi tutti i migliori azzurri per una gara che si precede molto combattuta. Difende il titolo Alessio Battista, che lo scorso anno ebbe ragione di Alberto Castagnara (2/1) anch’egli in campo. Battista non avrà vita facile per la presenza di Gregorio De Leo, vincitore degli Internazionali d’Italia e autore di ottime prove tra i professionisti dell’Alps Tour, di Andrea Romano, di Marco Florioli, sedicenne in grande ascesa, che presenta nelle sue credenziali il successo nel Campionati Nazionale Ragazzi/Trofeo Silvio Marazza e il secondo posto nel recente Portuguese International Amateur Championship, e di Lucas Nicolas Fallotico, che ha fatto suo lo Spanish International “Copa S.M. El Rey”. Inoltre potranno fare appello alla loro esperienza di past winner Riccardo Bregoli (2019), Pietro Bovari (2018) e Massimiliano Campigli (2016), ma ci saranno tanti altri in grado di inserirsi nella lotta al vertice come Davide Buchi, Matteo Cristoni, Jacopo Albertoni e Riccardo Leo, per citarne alcuni.

Nella gara femminile tra le 66 partecipanti sarà assente la campionessa in carica Carolina Melgrati, impegnata nel Ladies Italian Open insieme ad Alessia Nobilio. Tra le candidate al titolo Virginia Bossi, a segno nel 2019 e con due successi a squadre quest’anno nelle gare di College USA con il team della University of Virginia dove studia, e Letizia Bagnoli, suo il torneo nel 2017. Tra le altre hanno le carte in regola per puntare in alto Francesca Fiorellini, che si è imposta nel tricolore Ragazze/Trofeo Silvio Marazza, Charlotte Cattaneo, Matilde Innocenti Angelini, Lorena e Lucrezia Rossettin, Giulia Bellini ed Erika De Martini.

Entrambi i tornei si svolgono con la stessa formula: qualificazione su 36 buche medal e match play, con incontri sulle 18 buche, tra i primi 32 classificati.

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Challenge: terzo titolo per Daan Huizing

L’olandese Daan Huizing ha rimontato dal quarto posto e ha vinto con 275 (71 69 68 67, -9) colpi l’Irish Challenge (Challenge Tour) disputato sul tracciato del Portmarnock Links (par 71), a Portmarnock in Irlanda.  

Huizing ha recuperato con un 67 (-4, cinque birdie, un bogey) e ha concluso il torneo alla pari con lo spagnolo Eduard Rousaud (71 69 66 69), che ha girato in 69 (-2, cinque birdie, tre bogey) aprendogli la porta dello spareggio con un bogey alla buca 17. Huizing, 30enne di Zwolle, ne ha approfittato per agganciarlo e poi lo ha battuto con un par alla prima buca supplementare, firmando il suo terzo titolo sul circuito per un palmarès dove figura anche una vittoria sull’European Tour.

Altri due spagnoli alle spalle dei protagonisti: Alfredo Garcia-Heredia terzo con 276 (-8) e David Borda, quarto con 277 (-7) affiancato dal tedesco Yannik Paul e dal nordirlandese Dermot McElroy, in vetta dopo tre turni.

Azzurri nella parte mediana della classifica. Enrico Di Nitto, 29° con 285 (73 73 73 66, +1), ha recuperato 19 posizioni, mentre ne ha perse 27 Matteo Manassero, da ottavo a 35° con 286 (74 69 68 75, +2), ed è rimasto praticamente stabile Aron Zemmer, 52° con 289 (74 71 75 69, +5).

Di Nitto ha infilato cinque birdie senza bogey per il 66 (-5), Manassero ha messo insieme tre birdie e sette bogey per il 75 (+4) e Zemmer ha concluso con un parziale di 69 (-2) con sei birdie e quattro bogey. Al vincitore è andato un assegno di 35.200 euro su un montepremi di 220.000 euro.

 

TERZO GIRO - Matteo Manassero, da 20° a ottavo con 211 (74 69 68, -2) colpi, è salito ancora nell’Irish Challenge (Challenge Tour), grazie a un parziale di 68 (-3, quattro birdie, un bogey), sul percorso del Portmarnock Links (par 71), a Portmarnock in Irlanda.

A un giro dal termine salito al vertice con 205 (70 68 67, -8) il nordirlandese Dermot McElroy, 27enne di Ballymena senza titoli sul circuito, che ha siglato un 67 (-4) con sei birdie e due bogey. E’ braccato da due spagnoli, Eduard Rousaud e Alfredo Garcia-Heredia, secondi con 206 (-7), e da un terzo iberico, Borja Virto, quarto con 208 (-5) insieme all’olandese Daan Huizing. A cinque colpi, e forse troppo lontani dalla vetta per sperare, l’inglese Gary King, leader dopo due round, e il nordirlandese Tom McKibbin, sesti con 210 (-3).

Sono in bassa classifica Enrico Di Nitto, 48° con 219 (73 73 73, +6), e Aron Zemmer, 55° con 220 (74 71 75, +7). Non hanno superato il taglio Filippo Bergamaschi, 69° con 148 (75 73, +6), Michele Ortolani 130° con 153 (80 73, +11), Federico Maccario, 139° con 155 (73 82, +13), Edoardo Raffaele Lipparelli (78 78) e Philip Geerts (80 76), 141.i con 156 (+14). Il montepremi è di 220.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Matteo Manassero è risalito dal 68° al 20° posto con 143 (74 69, +1), dopo un parziale di 69 (-2) nel secondo round dell’Irish Challenge (Challenge Tour) sul percorso del Portmarnock Links (par 71), a Portmarnock in Irlanda. Nuovo leader l’inglese Gary King con 136 (67 69, -6), 30enne di Sutton, un solo titolo sul circuito ottenuto in Italia nel 2016 (Montecchia Open).

Ha sorpassato lo spagnolo Alfredo Garcia-Heredia (137, -5), in vetta dopo un turno, e ha lasciato a due colpi il nordirlandese Dermot McElroy (138, -4). In quarta posizione con 139 (-3) l’iberico Borja Virto e in quinta con 140 (-2) l’islandese Gudmundur Kristjansson, l’inglese Andrew Wilson, l’iberico Eduard Rousaud, l’olandese Daan Huizing e il tedesco Yannik Paul.

Proseguiranno la gara Aron Zemmer, 34°con 145 (74 71, +3), che era anche lui 68° nel giro iniziale, ed Enrico Di Nitto, rimasto al 49° posto con 146 (73 73, +4).

Manassero ha segnato quattro birdie e due bogey, Zemmer si è mantenuto nel 71 del par con tre birdie, un bogey e un doppio bogey e Di Nitto ha girato in 73 (+2) con un birdie e tre bogey.

Non hanno superato il taglio Filippo Bergamaschi, 69° con 148 (75 73, +6), Michele Ortolani 130° con 153 (80 73, +11), Federico Maccario, 139° con 155 (73 82, +13), Edoardo Raffaele Lipparelli (78 78) e Philip Geerts (80 76), 141.i con 156 (+14). Il montepremi è di 220.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Lo spagnolo Alfredo Garcia-Heredia, 39enne di Gijon, una sola vittoria in uno degli Stage 1 della Qualifying School nel 2014, ha girato in 64 (-7, otto birdie, un bogey) colpi e ha preso il comando nell’Irish Challenge, torneo del Challenge Tour che sta avendo luogo sul percorso del Portmarnock Links (par 71), a Portmarnock in Irlanda.

Inizio con poche luci per i giocatori italiani tra i quali i meglio posizionati sono Enrico Di Nitto e Federico Maccario, 49.i con 73 (+2). Li seguono Matteo Manassero e Aron Zemmer, 68.i con 74 (+3), Filippo Bergamaschi, 92° con 75 (+4), Edoardo Raffaele Lipparelli, 128° con 78 (+7), Philip Geerts e Michele Ortolani, 144.i con 80 (+9).

Garcia-Heredia ha preso tre colpi di vantaggio sull’inglese Gary King (67, -4). Al terzo posto con 68 (-3) lo scozzese Daniel Young, lo svedese Felix Palson, l’irlandese Cameron Raymond, l’iberico Borja Virto e il nordirlandese Tom McKibbin. Al 27° con 72 (+1) lo spagnolo Emilio Quartero Blanco, campione uscente e vincitore nel 2019 (nel 2020 tutto fermo per Covid-19). Il montepremi è di 220.000 euro.

 

LA VIGILIA - Il Challenge Tour trasloca dalla Svezia in Irlanda dove si svolge l’Irish Challenge (27-30 maggio) in cui è chiamato a difendere il titolo con un anno di ritardo lo spagnolo Emilio Quartero Blanco, vincitore nel 2019, perché nel 2020 il Covid-19 ha bloccato tutto. In quell’occasione l’iberico superò al playoff lo svedese Oscar Lengden, che questa volta non sarà della partita.

Sul percorso del Portmarnock Links (par 71), a Portmarnock, saranno otto gli italiani in campo a iniziare da Matteo Manassero, che dopo i tre secondi posti (due sull’Alps Tour e uno nel Campionato Nazionale Open) d’inizio stagione sta provando a confermare i progressi sul Challenge Tour. Nelle prime due uscite in Svezia ha ottenuto un 32° posto (Range Servant Challenge) e un 47° (Dormy Open) dove però è stato leader nel primo turno. Completano lo schieramento Filippo Bergamaschi, Enrico Di Nitto, Aron Zemmer, Federico Maccario, Michele Ortolani, Edoardo Raffaele Lipparelli e Philip Geerts. Tutti gli azzurri sono protesi a dare un significato diverso alla stagione sul secondo circuito continentale dove nelle prime cinque uscite i risultati non sono stati eclatanti.

Nel field gli inglesi Steven Tiley e Max Orrin, gli spagnoli Scott Fernandez e Javier Ballesteros, figlio dell’indimenticato grande campione Severiano, il francese Victor Riu, il tedesco Alexander Knappe, il nordirlandese Michael Hoey e lo svedese Mikael Lundberg. 

Numerosi gli irlandesi tra i quali vi sono Colm Moriarty, Simon Thornton e Gavin Moynihan, che non hanno grandi chances nella gara, ma che possono competere con buone possibilità per la conquista del Christy O’Connor Jnr Memorial Trophy, intitolato al giocatore scomparso nel 2016 all’età di 91 anni, quattro volto vincitore sull’European Tour, che andrà al miglior atleta di casa. Il montepremi è di 220.000 euro.

Jason Kokrak (266 - 65 65 66 70, -14) ha sorpassato nel giro finale Jordan Spieth (268, -12) e ha vinto il Charles Schwab Challenge (PGA Tour) sul percorso del Colonial Country Club (par 70), a Fort Worth in Texas.

In un turno conclusivo dove entrambi i contendenti sono stati molto fallosi e in cui è difficile stabilire se siano stati più i demeriti di Spieth o i meriti del vincitore a stabilire il verdetto, Kokrak, 36enne nato a North Bay in Canada, ma statunitense a tutti gli effetti, 249 gare sul circuito, si è mantenuto nel 70 del par con cinque birdie e altrettanti bogey e ha ottenuto il secondo titolo in carriera, come il primo (CJ Cup) conquistato nella stagione corrente, affiancandosi a Bryson DeChambeau e a Stewart Cink, plurivincitori nel 2020-2021. E’ stato anche il primo giocatore a fare doppietta sul PGA Tour superati i trentacinque anni dopo Francesco Molinari, che era stato l’ultimo prima di lui a siglare la stessa prodezza nel 2018. E’ salito dal 35° al 22° posto nel World Ranking, dal 27° al quinto nella graduatoria FedEx Cup e ha intascato 1.350.000 dollari su un montepremi di 7.500.000 dollari.

Jordan Spieth, leader dopo tre turni, ha iniziato malissimo con tre bogey di fila e ne ha segnati altri due nel finale, quando ha mandato anche una palla in acqua sull’ultima buca. Insieme a due birdie il totale è stato di 73 (+3) a indicare che non era proprio la sua giornata. Resta il fatto, però, che dall’inizio di febbraio scorso il suo livello di gioco sta sempre più salendo verso il suo vero standard. A tal proposito i numeri sono eloquenti: negli ultimi undici eventi ha ottenuto otto top ten (di cui sei top 4) compreso un titolo, risultati che non giungono per caso. Globalmente è terminato per la 14ª volta secondo in 208 gare sul tour.

Al terzo posto con 270 (-10), ma mai in corsa per il titolo, Charley Hoffman, Patton Kizzire, il colombiano Sebastian Muñoz e l’inglese Ian Poulter e al settimo con 273 (-7) Troy Merritt. Ritmo blando di Collin Morikawa, numero sei mondiale, 14° con 275 (-5), di Daniel Berger, campione uscente, Tony Finay, dell’inglese Justin Rose e dello spagnolo Sergio Garcia, che era stato in vetta nel round d’apertura, 20.i con 276 (-4), e molto deludente Justin Thomas, numero due del world ranking, 40° con 278 (-2).

World ranking: Migliozzi sale ancora – Prime tre posizioni del ranking mondiale invariate con nell’ordine Dustin Johnson (p. 9,98), Justin Thomas (p. 8.,34) e lo spagnolo Jon Rham (p. 9,21). Novità importanti in casa azzurra con Guido Migliozzi, che grazie ai due secondi posti consecutivi ottenuti nell’European Tour, è ora a un passo dalla top 100 (107° con p. 1,37). Continua la discesa senza freni di Francesco Molinari, da 153° a 163° con p. 099, e che continuerà ancora visto l’infortunio che lo costringe al riposo. Rischia di essere sorpassato anche da Renato Paratore, 179° con p. 089, che questa settimana però ha perso tre posizioni.

 

TERZO GIRO - Jordan Spieth ha proseguito ad alto ritmo e con 195 (63 66 66, -15) colpi ha mantenuto il colpo di vantaggio su Jason Kokrak (196, -14), ma ha allungato decisamente sugli altri inseguitori, nel terzo giro del Charles Schwab Challenge (PGA Tour) sul percorso del Colonial Country Club (par 70), a Fort Worth in Texas. Infatti ora lo spagnolo Sergio Garcia, che è rimasto al terzo posto e che si impose nel 2001, accusa ben cinque colpi di ritardo (200, -10) e probabilmente saranno questi tre a contendersi il successo nel giro finale, considerato che l’inglese Ian Poulter e il colombiano Sebastian Muñoz (202, --8) hanno possibilità prossime allo zeo di poter recuperare sette colpi.

Jordan Spieth, 27enne di Dallas al 208° evento sul tour e vincitore della gara nel 2016, ha realizzato il secondo 66 (-4) di fila con sei birdie e due bogey, gli unici su 54 buche e il primo trovato dopo 40 buche free. Con il sesto birdie sull’ultimo green ha distaccato il tenace Kokrak (66 anche per lui con sei birdie e due bogey), che lo aveva agganciato strada facendo. Spieth punta al 13° titolo in carriera e al secondo stagionale con molta decisione tanto da aver eguagliato il suo personale score più basso sui tre giri, dopo aver ottenuto la stessa cosa nel secondo (129, -11). Per la 20ª volta è al vertice a un turno dal traguardo e nelle precedenti 19 è andato a segno in dieci. Infine dal 1990 partendo dalla sua posizione hanno alzato il trofeo 14 giocatori.

Si è portato tra i top ten il regolarista Tony Finau, cacciatore implacabile di buoni premi, ma praticamente allergico alle vittorie, e sono destinati a lasciare l’arena senza gloria l’inglese Justin Rose, 17° con 205 (-5), Collin Morikawa, numero cinque mondiale, 27° con 207 (-3), lo scorso anno secondo superato al playoff da Daniel Berger che ha un colpo in più, 34° con 208 (-2). Ancora più indietro Justin Thomas, numero due mondiale, 46° con 209 (-1). Il montepremi è di 7.500.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Jordan Spieth ha mantenuto alto il ritmo anche nel secondo giro con un 66 (-4) ed è rimasto da solo al comando del Charles Schwab Challenge (PGA Tour) con 129 (63 66, -11) colpi, distaccando lo spagnolo Sergio Garcia, ora terzo con 132 (-8), con il quale condivideva la leadership dopo un turno.

Sul percorso del Colonial Country Club (par 70), a Fort Worth in Texas, è uscito al taglio Phil Mickelson, 76° con 142 (+2), che era molto atteso dopo aver vinto il PGA Championship, primo a imporsi in un major superati i 50 anni.

Jordan Spieth, 27enne di Dallas al 208° evento sul tour, a segno in tale torneo nel 2016, punta alla 13ª vittoria in carriera e alla seconda stagionale dopo quella nel Texas Open che l’ha riportato sul gradino più alto del podio dove mancava dal 2017. Ha segnato quattro birdie, che ha unito ai sette del 63 (-7) del primo giro, ed è l’unico a non aver ancora sporcato lo score con dei bogey. Ha eguagliato il suo punteggio più basso su 36 buche (Byron Nelson, 2016), si trova per la 13ª volta leader a metà gara e nelle precedenti 12 è andato a bersaglio sei volte. Non molto favorevole per lui il fatto che dal 1990 sono stati solo undici i giocatori che, nelle sue condizioni attuali, hanno poi alzato il trofeo.

Spieth ha un colpo di vantaggio su Jason Kokrak (130, -10), mentre Garcia è affiancato da Patton Kizzire e dal colombiano Sebastian Muñoz. E’ volato dal 57° al sesto posto con 133 (-7) Charley Hoffman, grazie a un 62 (-8, nove birdie, un bogey), più basso scorer di giornata, e hanno effettuato un buon recupero i due concorrenti più in alto nella graduatoria mondiale, Collin Morikawa (n. 5), da 24° a 11° con 135 (-5), e Justin Thomas (n. 2), da 69° a 30° con 138 (-2), entrambi rinvenuti con un 66 (-4). E’ rimasto praticamente stabile Daniel Berger, campione in carica, 16° con 136 (-4), alla pari con Tony Finau e con l’inglese Justin Rose, e affianca Thomas il cileno Joaquin Niemann, che ha superato il 20° taglio di fila, la più lunga serie attuale.

Ha accompagnato Mickelson fuori dal torneo Patrick Reed, (n. 8 del World Ranking, con lo stesso 142 (+2). Il montepremi è di 7.500.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Pochi i big in campo, ma due subito al proscenio, Jordan Spieth e lo spagnolo Sergia Garcia, in vetta con 63 (-7) nel Charles Schwab Challenge (PGA Tour) sul percorso del Colonial Country Club (par 70), a Fort Worth in Texas.

Garcia, 41enne di Castellon, alla 382ª gara sul circuito, vincitore dell’evento nel 2001, ha segnato un eagle e cinque birdie e Jordan Spieth, 27enne di Dallas alla 208ª partenza, ha risposto con sette birdie. Entrambi non hanno segnato bogey imitati soltanto da Erik Compton, terzo con 65 (-5), alla pari con Jason Kokrak, e Cameron Tringlale nel gruppo degli ottavi con 67 (-3). Per i due al vertice, comunque, ottimo exploit, ma precedente poco favorevole: dal 1990 soltanto tre i vincitori dopo essere stati leader nel round d’apertura.

In quinta posizione con 66 (-4) Brandt Snedeker, Kramer Hickok e il canadese Adam Hadwin e in 14ª Daniel Berger, campione in carica, Patrick Reed, numero 8 mondiale, e l’inglese Justin Rose. Altri due, tra i top ten del Worl Ranking, hanno preso parte all’evento: Collin Morikawa (n. 5), 24° con 69 (-1), e Justin Thomas (n. 2), 69° con 72 (+2), piuttosto deludente. Era atteso alla prova Phil Mickelson, dopo il trionfo nel PGA Championship e primo atleta a imporsi in un major superati i 50 anni, ma alla fine è stato un 73 (+3) con l’87° posto. Un risutato piuttosto prevedibile dopo il dispendio di energie fisiche e nervose per compiere la grande impresa. Il montepremi è di 7.500.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Phil Mickelson, dopo la straordinaria impresa nel PGA Championship, primo giocatore a imporsi in un major oltre i 50 anni d’età, non si concede pause e torna subito in campo nel Charles Schwab Challenge (27-30 maggio) sul tracciato del Colonial Country Club, a Fort Worth in Texas. In un torneo del PGA Tour che ha vinto due volte (2000, 2008, il mancino di San Diego ha l’occasione per aggiungere un’altra perla nella sua splendida carriera, che avrebbe potuto dargli sicuramente più frutti se non avesse incontrato sulla sua strada Tiger Woods. Ha l’occasione di emulare proprio Tiger che è stato l’ultimo a vincere una settimana dopo aver conquistato un major (2006, PGA Championship, WGC-FedEx St. Jude Invitational). Tutto possibile, ma occorrerà vedere quanto avrà inciso sul giocatore lo sforzo fisico e psicologico a cui è stato sottoposto a Kiawah Island.

Nel Charles Schwab Challenge, l’evento con cui è ripreso il circuito lo scorso anno dopo la cancellazione del Players Championship per la pandemia e una pausa di 91 giorni, la più lunga nella storia del tour, difenderà il titolo Daniel Berger e vi saranno tre tra i top ten del ranking mondiale: Justin Thomas (n. 2), Collin Morikawa (n. 5), che fu sconfitto da Berger al playoff nel 2020, e Patrick Reed (n. 8).

Nel field anche Jordan Spieth, originario di Dallas che praticamente gioca in casa, Scottie Scheffler, Tony Finau, l’emergente Will Zalatoris, lo spagnolo Sergio Garcia, cavallo di razza che sembra in rottura prolungata (quattro tagli subiti di fila), l’inglese Justin Rose, il canadese Corey Conners, il cileno Joaquin Niemann e il coreano SungJae Im. Il montepremi è di 7.500.000 dollari.

Il torneo su GOLFTV ed Eurosport 2 - Il Charles Schwab Challenge sarà trasmesso in diretta da GOLF TV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), e da Eurosport 2 agli orari indicati. GOLFTV: giovedì 27 e venerdì 28, dalle ore 22 alle ore 1; sabato 29, dalle ore 20 alle ore 1; domenica 30, dalle ore 19 alle ore 0,30. Eurosport 2: giovedì 27 e venerdì 28, dalle ore 22 alle ore 1; sabato 29, dalle ore 23,30 alle ore 1; domenica 30, dalle ore 21 alle ore 0,30. Commento di Isabella Calogero e di Federico Colombo

Il countdown per la 25esima edizione del Ladies Italian Open è agli sgoccioli. Al Golf Club Margara di Fubine Monferrato (Alessandria) sale l’attesa per un evento che torna nel calendario del Ladies European Tour 7 anni dopo l’ultima volta. Il torneo, in programma dal 28 al 30 maggio, sarà preceduto giovedì 27 dalla Regione Piemonte Pro-Am.  A contendersi il titolo e un montepremi di 200.000 dollari saranno 126 giocatrici, tra queste nove azzurre che proveranno a sfidare anche la cabala e a conquistare per la prima volta il più importante appuntamento del green tricolore in rosa. Difenderà il titolo l’inglese Florentyna Parker. Tante le big in gara. In palio pure punti fondamentali per le qualificazioni (che si concluderanno il 28 giugno) ai Giochi di Tokyo.

Prima volta in Piemonte, le azzurre inseguono l’impresa – Per la prima volta il Ladies Italian Open sarà protagonista in Piemonte, regione dalla grande tradizione golfistica che ha dato i natali ai fratelli Molinari, Francesco ed Edoardo. Saranno 9 le azzurre in gara. Da Giulia Molinaro, reduce dal 25/o posto al Pure Silk Championship (miglior risultato stagionale sul LPGA Tour 2021) e che dal 3 al 6 giugno disputerà a San Francisco (California) il 76° US Women’s Open, a Lucrezia Colombotto Rosso. Torinese di nascita, giocherà di fatto in casa con l’obiettivo di recitare un ruolo da protagonista forte anche delle due Top 10 ottenute nel 2020 sul LET. Dopo l’esordio da dilettante nel 2014 al Golf Club Perugia sarà una seconda volta speciale per Virginia Elena Carta, alla prima gara da professionista. Con loro ci saranno pure Roberta Liti (anche lei come la Molinaro gioca principalmente negli Stati Uniti e in particolare sul Symetra Tour, secondo circuito femminile Usa) e Giulia Sergas (insieme alla Molinaro ha rappresentato l’Italia alle Olimpiadi di Rio de Janeiro 2016), seconda al Ladies Italian Open 2011 e vincitrice della Solheim Cup, con il Team Europe, nel 2013. E ancora: Stefania Croce (per lei tanti anni sul LPGA Tour e un secondo posto in un Major, dopo un play-off con Juli Inkster nel LPGA Championship 2000) e Veronica Zorzi (in bacheca anche due successi all’Open de France, nel 2005 e nel 2006, e un terzo posto nell’ordine di merito del LET nel 2005), runner up nel 2005. Emozione speciale per le giovani dilettanti Alessia Nobilio e Carolina Melgrati che coroneranno il sogno di giocare il Ladies Italian Open al fianco di tante stelle del golf.

Le favorite – Nel 2020 è stata nominata “rookie of the year” del massimo circuito continentale, piazzandosi al terzo posto dell’ordine di merito. Stephanie Kyriacou (un titolo sul Let all’Australian Ladies Classic nel febbraio 2020), al debutto stagionale (il Ladies Italian Open è il secondo torneo del 2021) sarà tra le favorite in Piemonte. Oltre che sull’australiana i riflettori saranno puntati poi, tra le altre, sull’inglese Alice Hewson e sulla gallese Amy Boulden che, come la Kyriacou, nel 2020 hanno colto i primi successi rispettivamente all’Investec South African Women’s Open e al VP Bank Swiss Ladies Open. C’è attesa poi per l’americana Beth Allen (3 vittorie sul circuito), vincitrice della money list nel 2016 quando è stata nominata anche “Player of the year” del LET. Chance poi per la svedese Caroline Hedwall (per lei 4 presenze e tre vittorie con il Team Europe nella Solheim Cup e 6 vittorie sul LET), per le austriache Christine Wolf e Sarah Schober, per la tedesca Olivia Cowan, per la francese Manon Gidali, per la belga Manon De Roey e per la slovena Pia Babnik.

Le past winner – L’inglese Florentyna Parker (è nata però in Germania e ha radici italiane) proverà a bissare l’impresa del 2014 quando in Umbria (Diana Luna quarta fu la miglior italiana), con un totale di 209 (-7) colpi, superò in un derby tutto britannico Holly Clyburn. Tra le past winner in gara ecco poi la norvegese Marianne Skarpnord (a segno nel 2009) e un’altra inglese, Trish Johnson (campionessa nel 2007).

La storia del Ladies Italian Open. Per le azzurre quattro secondi posti - Quella del Ladies Italian Open è una storia che parte da lontano. Un viaggio ricco di emozioni e imprese, cominciato nel 1987 al Croara Country Club di Gazzola (Piacenza) dove a imporsi fu la britannica Laura Davies – campionessa senza tempo, con 4 Major in bacheca – recordman della competizione con quattro successi. Per le azzurre fino ad ora nessun successo ma quattro secondi posti firmati da Sergas (2011), Zorzi (2005) e Silvia Cavalleri (2000 e 2002).

Formula di gioco e montepremi – Saranno 126 le concorrenti che, al Golf Club Margara, si contenderanno un montepremi complessivo di 200.000 euro. L’evento si disputerà sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara le prime 60 classificate e le pari merito al 60° posto.

Hole in one: in palio una DS 7 Crossback E-Tense 225 Business - Una sfida nella sfida. La giocatrice che metterà a segno per prima nei tre giorni di gara una hole in one alla buca 6 (par 3 da 191 yards, 175 metri) vincerà l’autovettura DS 7 Crossback E-Tense 225 Business, messa in palio da DS Automobiles quale Main Sponsor dell’evento. Per riuscire nell’impresa di imbucare al primo colpo, servirà abilità e un pizzico di fortuna.

Il torneo a porte chiuse – Nel rispetto delle disposizioni governative in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, il Ladies Italian Open andrà in scena a porte chiuse.

Il Golf Club Margara ospita per la prima volta l’Open d’Italia femminile – Un’eccellenza golfistica immersa nella natura tra colline, vigneti e le Alpi sullo sfondo. In Monferrato, patrimonio mondiale dell’umanità, sorge il Golf Club Margara, costruito nel 1970 e ultimato nel 1972 e che, per la prima volta in assoluto, ospiterà il Ladies Italian Open. Due i campi di gara, entrambi di 18 buche. Il primo, “Percorso Glauco Lolli Ghetti” – in memoria del fondatore Glauco Lolli Ghetti, che fu un armatore e dirigente sportivo italiano, nominato Cavaliere del Lavoro nel 1973 -, è circondato da alberi ad alto fusto e permette di giocare tra querce, salici e aceri lungo i larghi fairway che si sviluppano tra le colline del Monferrato. Il secondo, “La Guazzetta”, presenta un’architettura più moderna e alterna buche più tecniche. Il Golf Club Margara è già stato il teatro di gara di ben 21 edizioni del Challenge Tour tra il 1981 e il 2008 e quest’anno accoglierà anche l’Italian Challenge Open (gara del secondo circuito continentale maschile in programma dal 22 al 25 luglio).

Gli Sponsor e i Partner – Il 25° Ladies Italian Open ha il patrocinio della Regione Piemonte e la collaborazione organizzativa di VisitPiemonte. Ha anche il patrocinio del Comune di Fubine Monferrato. Main Sponsor: DS Automobiles e BDO. Partner Istituzionale: Regione Piemonte. Media Partner: Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale. Official Supplier: Kappa, Lindt Italia, Acqua San Benedetto, Titleist, Peviani. Official Advisor: Infront.

Komen Italia Charity Partner dell’evento – La solidarietà scende in campo nel Ladies Italian Open con Komen Italia, Charity Partner dell’evento e di Golf è DONNA, iniziativa della FIG, nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2023, che può contare sul supporto di 65 circoli Punti Rosa per lo sviluppo del movimento femminile. In occasione del torneo al Golf Club Margara, sarà attiva una raccolta fondi per Komen Italia, associazione che da oltre 20 anni è impegnata nella lotta ai tumori del seno. Attraverso “Golf for the Cure”, Komen Italia propone uno stile di vita corretto all’insegna dello sport e in particolare del golf.

(Da Ufficio Stampa Federgolf)

Corsa di testa vincente dell’austriaco Bern Wiesberger, 35enne di Vienna, che ha dominato nel Made in HimmerLand (European Tour) concluso con 263 (66 65 68 64, -21) colpi dove ha riconfermato il titolo ottenuto nel 2019 (nel 2020 torneo annullato per la pandemia) e ha portato a otto i successi nel circuito tra i quali figura quello nell’Open d’Italia del 2019.

Sul percorso dell’HimmerLand G&CC (par 71), a Farso in Danimarca, grande impresa, anche se non coronata dalla vittoria, di Guido Migliozzi (268 – 69 68 68 63, -16) che ha rimontato dalla 14ª alla seconda piazza con un 63 (-8, otto birdie senza bogey), miglior punteggio di giornata e inferiore di un colpo rispetto allo score parziale di Wiesberger (64, -7, otto birdie, un bogey), il quale insieme al trofeo ha ricevuto un assegno di 229,480 euro su un montepremi di 1.500.000 euro. E’ il secondo posto consecutivo di Migliozzi, dopo quello nel British Masters che gli farà fare altri passi in avanti nel World Ranking, dove attualmente è il migliore tra gli italiani, che lo ha portato al nono posto nella money list continentalee che praticamente lo ha già qualificato per il prossimo major, l’US Open (17-20 giugno, California), perché sicuramente avrà uno dei dieci posti che saranno assegnati ai primi di una speciale classifica che tiene conto dei piazzamenti nello stesso British, nella gara appena conclusa e nel prossimo Porsche European Open (3-6 giugno).

Hanno occupato la terza posizione con 269 (-15) l’australiano Jason Scrivener e gli inglesi Jordan Smith e Richard Bland, che il British Masters lo ha vinto superando Migliozzi al playoff. In sesta con 270 (-14) lo svedese Alexander Bjork e il neozelandese Josh Geary.

Ha risalito la classifica di dieci gradini Nino Bertasio 25° con 275 (69 72 67 68, -9), e di sette Lorenzo Gagli, 59° con 280 (74 66 72 68, -4), autore di una “hole in one” alla buca 16, par 3 di 117 metri, la seconda della gara dopo quella realizzata di Bjork sullo stesso green nel secondo round. E’ retrocesso quasi in coda Renato Paratore, da 58° a 71° con 284 (69 71 71 73, par).

Bertasio ha girato in 68 (-3) colpi con un eagle, quattro birdie e tre bogey e Gagli ha ottenuto lo stesso punteggio unendo all’ace tre birdie e due bogey. Per Paratore 73 (+2) colpi con due birdie e quattro bogey. Sono usciti al taglio dopo 36 buche Francesco Laporta, 74° con 141 (69 72, -1), Edoardo Molinari, 90° con 142 (72 70, par), Lorenzo Scalise, 151° con 154 (77 77, +12), e Andrea Pavan, 153° con 166 (87 79, +24).

 

TERZO GIRO - Volata finale verso il successo nel Made in HimmerLand (European Tour) con l’austriaco Bernd Wiesberger che, con 199 (66 65 68, -14) colpi, ha mantenuto la leadership e che ha l’occasione per confermare il titolo conquistato nel 2019 (nel 2020 torneo annullato per la pandemia).

Sul percorso dell’HimmerLand G&CC (par 71), a Farso in Danimarca, il 35enne di Vienna, sette titoli sul circuito, ha rallentato con un 68 (-3) e qualche pausa (sei birdie, tre bogey), ma lo score è stato sufficiente per lasciare a un colpo il tenace svedese Alexander Bjork, autore di un 66 (-5), che nel secondo giro ha anche realizzato una “hole in one” (buca 16, par 3, metri 117).

Si è mantenuto al 14° posto con 205 (69 68 68, -8) Guido Migliozzi, è risalito di 23 posizioni Nino Bertasio, 35° con 207 (68 72 67, -6), e sono rimasti nelle retrovie Renato Paratore, 58° con 211 (69 71 71, -2), e Lorenzo Gagli, 66° con 212 (74 66 72, -1).

Saranno in corsa per il titolo anche l’inglese Laurie Canter, terzo con 202 (-11), che ha firmato un 64 (-7, un eagle, sei birdie, un bogey), miglior score di giornata, realizzato anche dallo statunitense Kurt Kitayama (sette birdie), quarto con 203 (-10) alla pari con il giapponese Masahiro Kawamura, il neozelandese Josh Geary, l’australiano Jason Scrivener, l’austriaco Matthias Schwab e con l’inglese Richard Bland che la scorsa settimana si è imposto nel British Masters, superando al playoff Migliozzi.

Il veneto ha ottenuto un 68 (-3) con un cammino piuttosto accidentato tra sette birdie e quattro bogey. Ha segnato un colpo in meno Bertasio (67, -4) con cinque birdie e un bogey, Paratore viaggiato in par (71) con cinque birdie e altrettanti bogey e Gagli ha messo insieme due birdie, un bogey e un doppio bogey per il 72 (+2). Sono usciti al taglio dopo 36 buche Francesco Laporta, 74° con 141 (69 72, -1), Edoardo Molinari, 90° con 142 (72 70, par), Lorenzo Scalise, 151° con 154 (77 77, +12), e Andrea Pavan, 153° con 166 (87 79, +24).

Migliozzi e Paratore sono i lizza per uno dei dieci posti nel field del prossimo US Open (17-20 giugno, California), che saranno assegnati ai primi di una speciale classifica, non altrimenti esenti, dopo un trittico che comprende, oltre al British Masters già disputato e all’attuale gara anche il prossimo Porsche European Open (3-6 giugno). Il montepremi è di 1.500.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Show austriaco nel secondo giro del Made in HimmerLand (European Tour) sul percorso dell’HimmerLand G&CC (par 71), a Farso in Danimarca. dove Bernd Wiesberger è rimasto da solo al comando con 131 (66 65, -11) colpi e Matthias Schwab lo segue con 133 (-9). Buona prova di Guido Migliozzi, da 21° a 14° con 137 (69 68, -5), mentre sono retrocessi Renato Paratore (69 71) e Nino Bertasio (68 72), 58.i con 140 (-2), che comunque hanno superato il taglio insieme a Lorenzo Gagli (140 - 74 66) risalito dalla 125ª piazza.

Bernd Wiesberger, 35enne di Vienna, campione in carica per il titolo conquistato nel 2019 (nel 2020 torneo annullato per la pandemia), anno in cui ha vinto anche l’Open d’Italia per ora suo settimo titolo, ha girato in 65 (-6) colpi con sette birdie e un bogey. Gran rimonta dal 55* al terzo posto, con effetti speciali, dello svedese Alexander Bjork (134, -8), che ha realizzato un 63 (-8), miglior score di giornata con sei birdie e l’ausilio di una “hole in one” siglata alla buca 16, par tre di 117 metri.

Sono al quarto con 135 (-7) il giapponese Masahiro Kawamura, lo scozzese Stephen Gallacher, il neozelandese Josh Geary, lo spagnolo Pablo Larrazabal e l’inglese Richard Bland, reduce dal successo nel British Masters, dove ha superato Migliozzi al playoff. Tra i giocatori al nono posto con 136 (-6) anche lo svedese Joakim Lagergren, l’altro autore di un 63 (un eagle, sette birdie, un bogey) che gli ha fatto guadagnare 94 posizioni.

Migliozzi ha girato in 68 (-3) colpi con cinque birdie e due bogey, Paratore in 71 (par) con tre birdie e tre bogey e Bertasio in 72 (+1) con due birdie e tre bogey. Prodezza di Gagli che ha messo insieme cinque birdie, senza bogey, per il 66 (-5). Sono usciti al taglio: Francesco Laporta, 74° con 141 (69 72, -1), Edoardo Molinari, 90° con 142 (72 70, par), Lorenzo Scalise, 151° con 154 (77 77, +12), e Andrea Pavan, 153° con 166 (87 79, +24).

L’uscita anzitempo ha dato un fiero colpo alle speranza di Molinari di poter ottenere uno dei dieci posti nel field del prossimo US Open (17-20 giugno, California), che saranno assegnati ai primi di una speciale classifica, non altrimenti esenti, dopo un trittico che comprende, oltre al British Masters già disputato e all’attuale gara anche il prossimo Porsche European Open (3-6 giugno). Restano in corsa Migliozzi e Paratore. Il montepremi è di 1.500.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Classifica corta e buona prestazione di quattro azzurri nel primo giro del Made in HimmerLand (European Tour) sul percorso dell’HimmerLand G&CC (par 71), a Farso in Danimarca. Al vertice con 66 (-5) colpi si è formato un quintetto che comprende il finlandese Lauri Ruuska, lo spagnolo Pablo Larrazabal, il coreano Yikeun Chang, l’inglese Richard Bland, a segno domenica scorsa nel  British Masters (superato Guido Migliozzi al playoff), e l’austriaco Bernd Wiesberger, campione in carica che difende il titolo due anni dopo averlo acquisito poiché la pandemia ha cancellato l’evento nel 2020. In sesta posizione con 67 (-4) il nordirlandese Jonathan Caldwell, l’inglese Laurie Canter, l’australiano Dimitrios Papadatos e l’austriaco Matthias Schwab.

E’ al decimo posto con 68 (-3) Nino Bertasio, e sono al 21° con 69 (-2) Renato Paratore, Guido Migliozzi e Francesco Laporta. Poco oltre la linea del taglio Edoardo Molinari, 86° con 72 (+1), e più indietro Lorenzo Gagli, 125° con 74 (+3), Lorenzo Scalise, 145° con 77 (+8), e Andrea Pavan, 156° e ultimo con 87 (+16).

Bertasio è stato un po’ discontinuo, ma efficace con sette birdie e tre bogey, Migliozzi e Paratore hanno marciato di pari passo con cinque birdie e tre bogey e Laporta ha segnato tre birdie e un bogey. Quanto a Pavan, la cui stagione sta divenendo molto difficile anche per un infortunio, è probabile che debba prendersi una pausa per rimettere tutto in ordine.

Migliozzi, Paratore e Molinari, ma può ancora entrare qualche altro azzurro, sono in corsa per conquistare uno dei dieci posti nel field del prossimo US Open (17-20 giugno, California), che saranno assegnati ai primi di una speciale classifica, non altrimenti esenti, dopo un trittico che comprende, oltre al British Masters già disputato e all’attuale gara anche il prossimo Porsche European Open (3-6 giugno). Il montepremi è di 1.500.000 euro.

 

LA VIGILIA - Saranno otto i giocatori italiani che prenderanno parte al Made in HimmerLand (27-30 maggio), torneo in calendario nell’European Tour: Guido Migliozzi, Edoardo Molinari, Renato Paratore, Lorenzo Scalise, Francesco Laporta, Nino Bertasio, Lorenzo Gagli e Andrea Pavan.

Sul percorso dell’HimmerLand G&CC, a Farso in Danimarca, saranno particolarmente motivati Migliozzi, Molinari e Paratore  che dopo gli ottimi piazzamenti nel precedente Betfred British Masters (rispettivamente secondo dopo playoff, ottavo e undicesimo), sono in corsa per conquistare uno dei dieci posti nel field del prossimo US Open (17-20 giugno, California), che saranno assegnati ai primi di una speciale classifica, non altrimenti esenti, dopo un trittico che comprende, oltre al British Masters e all’attuale gara anche il prossimo Porsche European Open (3-6 giugno). Quanto a Migliozzi va ricordato che questa settimana ha sorpassato Francesco Molinari nel ranking mondiale divenendo il primo azzurro in detta classifica (142°).

Nel field l’austriaco Bernd Wiesberger, che difende il titolo conquistato nel 2019 (nel 2020 gara annullata per la pandemia) e vincitore dell’Open d’Italia nello stesso anno, i danesi Thorbjorn Olesen, cinque allori sull’European Tour con un Open d’Italia (2018) anche per lui, e Rasmus Hojgaard, 20 anni, due successi sul circuito e una recente breve esperienza sul PGA Tour, che vanno inseriti tra i favoriti se non altro perché giocano in casa, gli inglesi John Bland, reduce dall’exploit nel British Masters, Andy Sullivan, Eddie Pepperell e David Horsey (suo l’evento nel 2015), il francese Robin Roussel, il polacco Adrian Meronk, i sudafricani Justin Harding, il solo altro vincitore stagionale in campo (Kenya Open), Wilco Nienaber e Brandon Stone e gli statunitensi Julian Suri, a segno nel 2017, e Sihwan Kim. Al via, tra gli spagnoli al momento particolarmente non vincenti, Adri Arnaus e Jorge Campillo e, tra gli asiatici, i cinesi Ashun Wu e Haotong li, che sembrano scomparsi dai radar. Il montepremi è di 1.500.000 euro.

Diretta su GOLFTV - Il Made in HimmerLand sarà trasmesso in diretta da GOLF TV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), agli orari indicati: giovedì 27 maggio e venerdì 28, dalle ore 13 alle ore 18; sabato 29 e domenica 30, dalle ore 13,30 alle ore 18. Commento Maurizio Trezzi e di Matteo Delpodio.

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LPGA: Match Play ad Ally Ewing

Ally Ewing ha battuto in finale per 2/1 la tedesca Sophia Popov e ha vinto il Bank of Hope Match-Play (LPGA Tour), sul percorso dello Shadow Creek, a Las Vegas in Nevada.

La Ewing, conosciuta come McDonald fino al matrimonio dello scorso anno, ha superato in semifinale la thailandese Ariya Jutanugarn per 3/2, mentre la Popov ha avuto ragione della cinese Shanshan Feng per 1 up.

A sorpresa, poi, la stessa Feng non ha disputato la finalina per il terzo posto, lasciandolo alla Jutanugarn, adducendo di essere molto stanca dopo aver giocato tanti match tirati e subito il gran caldo, preferendo riposarsi in vista del prossimo major, l’US Women’s Open (3-6 giugno, San Francisco), dove sarà presente Giulia Molinaro.

La Ewing, 28enne di Fulton (Mississippi) ha siglato il secondo titolo in carriera venendo a capo della rivale alla buca 17 in maniera a dir poco rocambolesca. Infatti ha mandato la palla in acqua con il tee shot, ma la sua avversaria l’ha spedita in un bunker e da quel momento è andata da una parte all’altra del green senza più trovare la misura giusta, Fatto è che la Ewing ha poi messo a segno il putt del doppio bogey vincente da circa un metro, dopo un estenuante tour de force che l’ha vista disputate in totale 122 buche.

 

QUARTA GIORNATA - Ally Ewing contro la thailandese Ariya Jutanugarn e la tedesca Sophia Popov contro la cinese Shanshan Feng: questi gli incontri di semifinale nel Bank of Hope Match-Play (LPGA Tour), sul percorso dello Shadow Creek, a Las Vegas in Nevada, che si concluderà poi nella stessa ultima giornata con i match per il primo e per il terzo posto.

Ally Ewing, conosciuta come McDonald fino al matrimonio dello scorso anno, ha superato nell’ordine Jenny Coleman (birdie alla 19ª) e nei quarti Danielle Kang (1 up)., numero sei mondiale. Meno complicato il compito di Ariya Jutanugarn che, complessivamente ha giocato solo 29 buche per mettere fuori gioco la svedese Anna Nordqvist (4/3) e l’australiana Minjee Lee (5/4).

L’incontro tra Sophia Popov e la coreana Inbee Park, numero due del Rolex Ranking, è arrivato fino alla 20ª buca, dove un birdie della tedesca ha fatto la differenza. La Popov poi nei quarti ha messo fuori gioco la thailandese Patty Tavatanakit (n. 10) per 3/2.

Superlavoro per Shanshan Feng, impegnata per ben 41 buche. Ne ha disputate 22 con Brittany Altomare, prima che quest’ultima le lasciasse strada sbagliando un chip, poi altre 19 con la coreana Eun-Hee Ji che ha eliminato con un putt per il birdie di circa 15 metri. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

 

TERZA GIORNATA - Molto equilibrio, fase eliminatoria complicata per quasi tutte le big, sei playoff per decidere altrettante vincitrici di gironi e tante sorprese. Il Bank of Hope Match-Play (LPGA Tour), sul percorso dello Shadow Creek, a Las Vegas in Nevada, entra nella fase finale con le 16 concorrenti rimaste in gara che dagli ottavi di finale competono a eliminazione diretta e con ben quattro delle sette giocatrici nella top ten del ranking mondiale presenti che sono uscite di scena.

La sorpresa più grossa l’ha fornita Anna Nordqvist, che ha raggiunto in vetta alla graduatoria del primo girone Jin Young Ko, numero uno mondiale, battendola con un secco 5/3, e poi l’ha messa fuori gioco con un par alla prima buca di spareggio essendo appaiate in classifica con due punti ciascuna. Stessa sorte per Sei Young Kim, numero 3, che era riuscita a sconfiggere Brittany Altomare (2/1) per agganciarla al vertice del gruppo 2, ma poi nello spareggio le è stato fatale un bogey alla seconda buca. Non sono mai state in partita Brooke M. Henderson (n. 5) e Hyo-Joo Kim (n. 7), la prima con la misera di un pareggio su tre match e la seconda con una vittoria in un incontro che non contava più nulla per entrambe le contendenti, dopo due sconfitte.

Promosse Inbee Park (n. 2), che non ha concesso chances a Gaby Lopez (2/1) vincendo il gruppo con 2,5 punti, Danielle Kang (n. 6), l’unica ad aver fatto bottino pieno con tre successi su tre gare, e Patty Tavatanakit (n. 10), che nel turno decisivo ha travolto l’esperta e più quotata Stacy Lewis (5/4)

Dopo le tre giornate di eliminatoria (le 64 concorrenti divise in gruppi di quattro che si sono affrontate con girone all’italiana, ossia ciascuna ha incontrato le altre tre, classifica a punti e prime promosse) ora si prosegue con l’eliminazione diretta. Conclusione con doppi turni, prima ottavi e quarti e poi domenica 30 maggio semifinali e finali (primo e terzo posto). Tutti i match su 18 buche.

Nei quarti spiccano gli incontri tra Anna Nordqvist e Ariya Jutanugarn (passata per aver estromesso alla prima buca con un par Sarah Schmelzel), Patty Tavatanakit-Nasa Hataoka e Danielle Kang-Bronte Law. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

 

SECONDA GIORNATA - Molto equilibrio e praticamente quasi tutto da decidere nel Bank of Hope Match-Play (LPGA Tour) sul percorso dello Shadow Creek, a Las Vegas in Nevada, Si è disputata la seconda delle tre giornate della fase a gironi in cui le 64 protagoniste (le prime del Rolex Ranking a scalare per le defezioni), divise in 16 gruppi di quattro, si affrontano in un girone all’italiana (ossia ciascuna incontra le altre) con classifica a punti, uno per la vittoria, mezzo per il par e zero per la sconfitta. Delle sette giocatrici in campo che sono nella top ten mondiale ha vinto ancora Jin Young Ko (n. 1) per 1 up contro Caroline Masson, ma pur con 2 punti nel round conclusivo dovrà almeno pareggiare con Anna Norqvist (p. 1) per accedere agli ottavi.

Inbee Park (n. 2) ha superato Celine Boutier (5/e), ma ora con 1,5 punti avrà il match decisivo con Gaby Lopez (p.1). Situazione difficile per Sei Young Kim (n. 3) inguaiata dal pareggio con Yu Liu. Ha un solo punto e dovrà assolutamente avere la meglio su Brittany Altomare (p. 2) e poi si vedrà. Danielle Kang (n. 6) ha sconfitto Madelene Sagstrom (2/1), ma Lizette Salas (3/2 su Albane Valenzuela) ha gli stessi due punti e il terzo match le metterà di fronte. Patty Tavatanakit (n. 10) ha avuto ragione di Mi Hyang Lee (2/1) e con 1,5 punti si giocherà tutto contro Stacy Lewis, che l’affianca in graduatoria. Verdetto già scritto per Brooke M. Henderson (n. 5) e per Hyo-Joo Kim (n. 7), messe fuori gioco da due sconfitte.

Le prime 16 nei gironi approderanno agli ottavi, che si disputeranno insieme ai quarti sabato 29 maggio con semifinali e finali (primo e terzo posto) domenica 30 maggio. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

 

PRIMA GIORNATA - Sul percorso dello Shadow Creek, a Las Vegas in Nevada, è iniziato il Bank of Hope Match-Play, gara del LPGA Tour dalla formula poco usuale tra pro e proette. E le sorprese della prima giornata stanno ad indicare che non è facile per nessuno passare dalla medal dallo scontro diretto.

Delle sette giocatrici in campo, tra le top ten della graduatoria mondiale, infatti, hanno vinto solo Jin Young Ko, numero, uno (4/2 su Natalie Gulbis) e Danielle Kang, numero 6, che ha travolto Albane Valenzuela (7/6). Hanno pareggiato Inbee Park (n. 2) con Jennifer Chang, Sei Young Kim (n. 3) con Ayako Uehara e Patty Tavatanakit (n. 10) con Sarah Kemp, mentre Brooke M. Henderson (n. 5) ha addirittura perso contro Jenny Coleman (1 up) così come Hyo-Joo Kim (n. 7) con Alison Lee (5/4). Tra gli altri risultati da ricordare il successo della giovane Jennifer Kupcho contro la veterana Chistina Kim (6/4), che in passato si è imposta in un Open d’Italia femminile (2011), il pari tra Ariya Jutanugarn e Lauren Stephenson e la sconfitta di Carlota Ciganda per mano di Sarah Schmelzel (1 up).

Il torneo ricalca la formula del WGC Dell Match Play maschile. Ammesse 64 concorrenti, le prime del Rolex Ranking a scalare per le defezioni, divise in 16 gruppi di quattro ciascuno, che si affrontano in un girone all’italiana (ossia ognuna incontra le altre tre) con classifica a punti, un punto per la vittoria, mezzo per il pari e zero per la sconfitta. Le prime classificate di ogni raggruppamento proseguiranno il torneo nelle ultime due giornate con ottavi e quarti sabato 29 maggio e semifinali e finali (primo e terzo posto) domenica 30 maggio. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Nel LPGA Tour si gioca il Bank of Hope LPGA Match-Play (26-30 maggio) sul percorso dello Shadow Creek, a Las Vegas in Nevada. Si utilizza la stessa formula del WGC- Dell Technologies Match Play maschile, ossia con 64 concorrenti, le prime del Rolex Ranking a scalare per le defezioni, divise in 16 gruppi da quattro ciascuno, che si affrontano in un girone all’italiana (ossia ciascuna incontra le altre tre) con classifica a punti, uno per la vittoria, mezzo per il pari e zero per la sconfitta. Le prime classificate di ogni raggruppamento proseguiranno il torneo nelle ultime due giornate con ottavi e quarti sabato 29 maggio e semifinali e finali (primo e terzo posto) domenica 30 maggio.

L’insolita formula non rende facile fare qualche previsione, ma naturalmente le più attese sono comunque le prime della classe. Questi gli incontri iniziali delle sette, tra le top ten, che saranno al via: Jin Young Ko (numero uno)-Natalie Gulbis, Inbee Park (n. 2)-Jennifer Chang, Sei Young Kim (n. 3)-Ayako Uehara, Brooke M. Henderson (n. 5)-Jenny Coleman, Danielle Kang (n. 6)-Albane Valenzuela, Hyo-Joo Kim (n. 7)-Alison Lee e Patty Tavatanakit (n. 10)-Sarah Kemp. Assenti Nelly Korda (n. 4), Lydia Ko (n. 8) e Lexi Thompson (n. 9). Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

Trionfo azzurro in Egitto dove Luca Cianchetti ha vinto con 200 (62 68 70, -16) colpi il Red Sea Little Venice Open (Alps Tour), in cui si sono classificati al secondo posto con 202 (-14) Jacopo Vecchi Fossa e Ludovico Addabbo.

Al Sokhna GC (Course A&B, par 72) di Suez in Egitto, Cianchetti, 26enne di Modena, ha fatto una corsa di testa iniziata con un 62 (-10), nuovo record del campo, e poi proseguita con controllo della situazione, anche se ha avuto qualche problema sulle prime buche della terza frazione in cui ha accusato un bogey e un doppio bogey. Per il resto sono stati sei birdie e un ininfluente bogey a chiudere per 70 (-2) vincente.

Al Sokhna GC (Course A&B, par 72) di Suez in Egitto, Cianchetti, 26enne di Modena, ha fatto una corsa di testa iniziata con un 62 (-10), nuovo record del campo, e poi proseguita con controllo della situazione, anche se ha avuto qualche problema sulle prime buche della terza frazione in cui ha accusato un bogey e un doppio bogey. Per il resto sono stati sei birdie e un ininfluente bogey a chiudere per 70 (-2) vincente.

Per Cianchetti è il terzo titolo sull’Alps Tour dopo quelli siglati nell’Abruzzo Open (2015, da dilettante) e nel Katameya Dunes Open (2019) per un palmarès che comprende anche successi nel Campionato PGAI, nello Stage 1 della Qualifying School dell’Alps Tour (Asia Course) e nell’Invitational Pro-Am del circuito PGAs of Europe, tutti nel 2018. E’ inoltre la seconda vittoria di fila in questo torneo, dopo quella di Stefano Mazzoli (33° con 213, -3) nel 2020, e la terza in campo internazionale dei professionisti azzurri - le altre di Vecchi Fossa nell’Abruzzo Open e di Mazzoli nell’Antognolla Open - a cui fanno eco i due titoli individuali del dilettanti Lucas Nicolas Fallotico (Spanish International “Copa S. M. El Rey”) e Gregorio De Leo (Internazionali d’Italia).

Quanto a Vecchi Fossa, 27 anni a luglio, sta confermando la sua ottima annata in cui si è imposto anche nel Campionato Nazionale Open e si trova in vetta all’ordine di merito del circuito, con vista promozione sul Challenge Tour. Ha recuperato dal nono posto con un ottimo 64 (-8, otto birdie senza bogey), miglior punteggio di giornata. Ludovico Addabbo, 23enne romano, pro dal 2020, ha realizzato un parziale di 69 (-3, quattro birdie, un bogey) per la sua miglior prestazione in due anni di Alps Tour.

Alle spalle del trio azzurro il francese Julien Foret, quarto con 204 (-12), tanti piazzamenti ma scarsi successi. Al quinto posto con 205 (-11) il finlandese Eemil Alajarvi e lo spagnolo Daniel Berna, al 13° con 208 (-8) Cristiano Terragni, al 29° con 212 (-4) Andrea Saracino, al 33° come detto Mazzoli, al 41° con 215 (-1) l’amateur Gregorio De Leo, che continua a ben figurare quando si cimenta nei tornei pro, e al 43° con 216 (par) Giovanni Craviolo. Out al taglio gli altri 16 italiani che avevano partecipato alla trasferta. A Cianchetti è andato un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Luca Cianchetti, leader con 130 (62 68, -14) colpi, e Ludovico Addabbo, secondo con 133 (68 63, -11) nel Red Sea Little Venice Open, che si sta svolgendo, al Sokhna GC  (Course A&B, par 72) di Suez in Egitto. Cianchetti, 26enne di Modena, ha girato in 68 (-4, sette birdie, tre bogey) colpi e ha l’occasione per portare a tre i titoli sull’Alps Tour dopo quelli conquistati nell’Abruzzo Open (2015, da dilettante) e nel Katameya Dunes Open (2019). Addabbo, che è affiancato dall’esperto francese Julien Foret, può provare invece a ottenere il primo successo sul circuito, anche se l’esperienza di Cianchetti può far ritenere che tre colpi di margine siano abbastanza per arrivare indenne fino al traguardo.

In corsa per la vittoria anche lo spagnolo Daniel Berna, quarto con 134 (-10), mentre appare più difficile un recupero da parte dell’inglese Bradley Bawden, quinto con 135 (-8).

Tra i top ten Jacopo Vecchi Fossa e Cristiano Terragni, noni con 138 (-6), mentre sono rimasti in gara anche Giovanni Craviolo, 27° con 141 (-3), Andrea Saracino e Stefano Mazzoli, che non ha più chances di difendere il titolo, 35.i con 142 (-2), e il dilettante Gregorio De Leo, 42° con 143 (-1) , che continua a fornire belle prestazioni tra i pro. Out gli altri 16 italiani che avevano preso il via.

Il taglio, caduto a 143, ha lasciato in gara 50 concorrenti, di cui otto amateur. I professionisti si contenderanno un montepremi di 40.000 euro dei quali 5.800 andranno al vincitore.

 

PRIMO GIRO - Seconda dara consecutiva dell’Alps Tour in Egitto dove Luca Cianchetti è al comando con 62 (-10, un eagle, dieci birdie) colpi, nuovo record del percorso, dopo il primo giro del Red Sea Little Venice Open, che si sta svolgendo, come il precedente Ein Bay Open, al Sokhna GC di Suez, ma su percorso modificato (Course A&B, par 72).

Cianchetti ha preso tre colpi di vantaggio sullo spagnolo Daniel Berna (65, -7), e quattro sull’inglese Bradley Bawden (66, -6). Sono all’ottavo posto con 68 (-4) Ludovico Addabbo e Cristiano Terragni, al 15° con 69 (-3) Giulio Castagnara e il dilettante Manfredi Manica e al 26° con 70 (-2) Andrea Saracino e l’altro amateur Gregorio De Leo. Al 39° con 71 (-1) Stefano Mazzoli, che difende il titolo, e Giovanni Craviolo. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

 

LA VIGILIA  - Dopo l’Ein Bay Open, da domenica 23 maggio a martedì 25 si replica sempre al Sokhna GC, a Suez in Egitto, ma su percorso modificato (Course A&B), con il Red Sea Little Venice Open, presenti gli stessi 24 italiani che hanno preso parte all’Ein Bay Open, dove difenderà il titolo Stefano Mazzoli. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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