Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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LPGA a coppie: festa in casa Jutanugarn

Sorelle felici e vincenti. Le thailandesi di Bangkok Ariya e Moriya Jutanugarn si sono imposte con 256 (67 59 71 59, -24) nel Dow Great Lakes Bay Invitational, torneo a coppie del LPGA Tour disputato sul percorso del Midland Country Club (par 72), a Midland, nel Michigan. Nel giro finale giocato con formula fourball hanno replicato il 59 (-13) già ottenuto con la stessa formula nel secondo turno (primo e terzo foursome) e hanno avuto ragione di Cydney Clanton e della thailandese Jasmine Suwannapura (259, -21), che le hanno tentate tutte per difendere il titolo. Al terzo posto con 261 (-19) Yealimi Noh e la coreana A Lim Kim e la thailandese Pajaree Anannarukarn insieme all’indiana Aditi Ashok, al quinto con 262 (-18) la filippina Yuka Saso e l’australiana Minjee Lee. Poca gloria per Lexi Thompson e per la giapponese Nasa Hataoka, 12.e con 266 (-14), e per le due coppie favorite, entrambe 17.e con 267 (-13), quelle formate dalle sorelle Korda, Nelly numero uno mondiale, e Jessica, e dalle coreane Inbee Park e So Yeon Ryu, due World Ladies Championship conquistate (2014-2015), la versione al femminile della World Cup maschile.

Ariya Jutanugarn, 25 anni, ex numero uno mondiale (23 settimane tra giugno 2017 e ottobre 2018) ha portato a dodici i titoli sul circuito comprensivi di due major. La sorella maggiore Moriya, 26 anni, è al secondo, ma da dilettante era considerata il gioiello di famiglia. Sono uscite dopo 36 buche Giulia Molinaro e la svedese Dani Holmqvist, 49.e con 139 (72 67, -1). Per l’azzurra è il secondo taglio consecutivo subito dopo il brillante terzo posto nel KPMG Women’s PGA Championship, suo miglior risultato in un major.

 

TERZO GIRO - Ancora un cambio della guardia nel terzo giro disputato con formula foursome (il quarto fourball) del Dow Great Lakes Bay Invitational, torneo a coppie del LPGA Tour in svolgimento sul percorso del Midland Country Club (par 72), a Midland, nel Michigan. Conducono con 195 (-15) colpi la thailandese Pajaree Anannarukarn e l’indiana Aditi Ashok (65 63 67) e Cydney Clanton e la thailandese Jasmine Suwannapura (65 65 65), che difendono il titolo e già al comando dopo un turno. Hanno recuperato due posizioni la spagnola Carlota Ciganda e l’inglese Mel Reid, terze con 196 (-14,) e sono al quarto posto con 197 (-13) Yealimi Noh e la coreana A Lim Kim, le altre due coreane Mi Jung Hur e Jeongeun Lee6 e le sorelle thailandesi Ariya e Moriya Jutanugarn, al comando dopo due giri. Tardivo risveglio delle sorelle Korda, Nelly leader mondiale e Jessica, da 23.e a settime con 200 (-10) e nessuna chance per Lexi Thompson e per la giapponese Nasa Hataoka, 15.e con 201 (-9), e per le coreane Inbee Park e So Yeon Ryu, 17.e con 202 (-8), due World Ladies Championship insieme (2014-2015), la versione al femminile della World Cup maschile.

Sono uscite dopo 36 buche Giulia Molinaro e la svedese Dani Holmqvist, 49.e con 139 (72 67, -1). Per l’azzurra è il secondo taglio consecutivo subito dopo il brillante terzo posto nel KPMG Women’s PGA Championship, suo miglior risultato in un major. Il montepremi è di 2.300.000 dollari .

 

SECONDO GIRO - Le sorelle thailandesi Ariya e Moriya Jutanugarn sono passate a condurre con 126 (67 59, -14) colpi, dopo il secondo turno condotto con formula fourball, nel Dow Great Lakes Bay Invitational, torneo a coppie del LPGA Tour in svolgimento sul percorso del Midland Country Club (par 72), a Midland, nel Michigan. Non ha superato il taglio Giulia Molinaro, che giocava insieme alla svedese Dani Holmqvist. Le due hanno concluso al 49° posto con 139 (72 67, -1) colpi, tre oltre il limite di qualifica.

Sono al secondo con 128 (-12) la thailandese Pajaree Anannarukarn e l’indiana Aditi Ashok e al terzo con 129 (-11) le coreane Mi Jung Hur e Jeongeun Lee6 e le thailandesi Wichanee Meechai e Pavarisa Yoktuan. Sono scese dalla prima alla quinta posizione con 130 (-10) Cydney Clanton e la thailandese Jasmine Suwannapura, che difendono il titolo, mentre è stata una giornata decisamente storta per le sorelle Korda, Nelly numero uno mondiale, e Jessica, precipitate dalla vetta al 23° posto con 134 (-6). Hanno fatto qualcosa di meglio, pur se hanno disceso la classifica di sei gradini, le coreane Inbee Park e So Yeon Ryu, 13.e con 132 (-8), due World Ladies Championship insieme (2014-2015), la versione al femminile della World Cup maschile. Il terzo turno si disputerà con formula foursome e nel quarto si tornerà alla fourball. Il montepremi è di 2.300.000 dollari .

 

PRIMO GIRO - Giulia Molinaro e la svedese Dani Holmqvist sono al 44° posto con 72 (par) colpi, appena oltre la linea del taglio, nel Dow Great Lakes Bay Invitational, torneo a coppie del LPGA Tour che si sta svolgendo sul percorso del Midland Country Club (par 72), a Midland, nel Michigan.

Sono al vertice con 65 (-7) quattro team composti da Cydney Clanton e dalla thailandese  Jasmine Suwannapura, che difendono il titolo, da Nelly Korda, leader mondiale, e dalla sorella Jessica, da Lauren Stephenson e da Jillian Hollis e dall’indiana Adiki Ashok e dalla thailandese Pajaree Anannarukarn. Al quinto posto con 66 (-6) le thailandesi Wichanee Meechai e Pavarisa Yoktuan e la spagnola Carlota Ciganda insieme all’inglese Mel Reid.

L’evento si gioca con formula foursome, adottata nel primo giro e che sarà ripetuta nel terzo, e con formula fourball nel secondo e nel quarto. Dopo 36 buche il taglio lascerà in gara le migliori 35 coppie e le pari merito al 35° posto.  Il montepremi è di 2.300.000 dollari

 

LA VIGILIA - Sul percorso del Midland Country Club, a Midland, nel Michigan, si svolge il Dow Great Lakes Bay Invitational (14-17 luglio), con l’insolita formula a coppie.

Sarà in campo Giulia Molinaro che giocherà insieme alla svedese Dani Holmqvist. L’azzurra è chiamata a riscattare l’uscita al taglio della scorsa settimana al Marathon Classic quando ha interrotto una striscia positiva che durava da otto tornei (7 sul LPGA Tour e uno sul LET, il Ladies Italian Open),.Uno stop giunto dopo il terzo posto al KPMG Women’s PGA Championship, suo miglior risultato in un major..

Tra le coppie favorite le sorelle Korda, Nelly numero uno mondiale, e Jessica, le coreane Inbee Park e So Yeon Ryu, due World Ladies Championship insieme (2014-2015), la versione al femminile della World Cup maschile, la coreana In Gee Chun e la canadese Brooke M. Henderson, le sorelle thailandesi Ariya e Moriya Jutanugarn, la giapponese Nasa Hataoka (suo il Marathon Classic) e Lexi Thompson e la neozelandese Lydia Ko e Danielle Kang. Difendono il titolo Cydney Clanton e la thailandese   Jasmine Suwannapura in un contesto che comprende tredici vincitrici stagionali.

L’evento si giocherà con formula foursome nel primo e nel terzo giro e con formula fourball nel secondo e nel quarto. Dopo 36 buche il taglio lascerà in gara le migliori 35 coppie e le pari merito al 35° posto.  Il montepremi è di 2.300.000 dollari

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Pulcini/e: Frontero e Scortichini show

Bruno Frontero (Royal Park I Roveri) e Giorgia Scortichini (Franciacorta) hanno vinto i Campionati Nazionali Pulcini e Pulcine, che si sono svolti sul percorso dell’Asolo Golf Club (par 72) a Cavaso del Tomba (Treviso).

Nel torneo maschile Bruno Frontero (215 – 72 73 70, -1), unico giocatore sotto par nei due eventi, ha dominato dopo una corsa di testa e ha lasciato a sei colpi Giovanni Binaghi (221, +5), campione uscente, teso in una vana rincorsa dopo un penalizzante 77 (+5) iniziale. A otto Gabriele Carminati e Paolo Perrino (223, +7), quindi quinto con 225 (+9) Carlo Melgrati e sesto con 226 (+10) Francesco Angelini.

Nella gara femminile autentica prodezza di Giorgia Scortichini (226 – 82 76 68, +10), che ha superato la concorrenza con un 68 (-4) conclusivo, score più basso in assoluto nelle tre giornate  sia per i ragazzi che per le ragazze. Inoltre è riuscita anche a compensare i danni di un 82 (+10) di partenza. Alle sua spalle con 228 (+12) Matilde Andreozzi e con 229 (+13) Matilde Gullaci, che difendeva il titolo, e Natalia Aparicio. Quinta piazza con 230 (+14) per Ginevra Coppa e per Diana Maria Casartelli, leader dopo due turni insieme a Giulietta Bertero, scivolata all’11° posto con 235 (+19).

 

SECONDO GIRO - Sul percorso dell’Asolo Golf Club (par 72) di Cavaso del Tomba (Treviso) si assegnano i titoli nei Campionati Nazionali Pulcini e Pulcine.

Nel torneo maschile è rimasto da solo al comando con 145 (72 73, +1) colpi Bruno Frontero (Royal Park I Roveri), che inizierà il turno conclusivo con un colpo di margine su Paolo Perrino (146, +2). In terza posizione con 148 (+4) Gabriele Carminati, in quarta con 149 (+5) Giovanni Binaghi, che difende il titolo, e in quinta con 150 (+6) Francesco Angelini ed Ernesto Artioli Gnoli.

Nella gara femminile sono passate a condurre con 150 (+6) colpi Giulietta Bertero (76 74, Torino) e Diana Maria Casartelli (Padova, 76 74) che nella volata finale potranno contare su tre colpi di margine nei riguardi di Emanuela Appendino e di Matilde Andreozzi (153, +9), quest’ultima leader dopo un turno. Al quinto posto con 155 (+11) Clelia Magda Ferrari, Noa Zocco e Natalia Aparicio. Difficile un recupero della campionessa in carica Matilde Gullaci, ottava con 156 (+12). Il taglio dopo 36 buche ha lasciato in gara 56 pulcini e 31 pulcine.

 

PRIMO GIRO - Sono iniziati sul percorso dell’Asolo Golf Club (par 72) di Cavaso del Tomba (Treviso) i Campionati Nazionali Pulcini maschili e femminili. Nel torneo maschile sono al vertice con 72 (par) colpi Gabriele Carminati (Bergamo) e Bruno Frontero (Royal Park I Roveri), seguiti con 75 (+3) da Leo Rossi Odello, Alessandro Giovannini, Lucas Rimauro e Matteo Bellotti. Al settimo posto con 76 (+4) Edoardo Spluga, Francesco Petrangeli e Matteo Manini.

Nel campionato femminile leadership con 75 (+3) per Matilde Andreozzi. A un colpo Diana Maria Casartelli, Giulietta Bertero ed Emanuela Appendino (76, +4) e a due Alessia Lucci (77, +5).

Entrambi i tornei si disputano sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara rispettivamente i migliori 54 classificati (e i pari merito al 54° posto) e le prime 30 classificate (più le pari merito al 30° posto).

 

LA VIGILIA - All’Asolo Golf Club di Cavaso del Tomba (Treviso) prendono il via i Campionati Nazionali Pulcini maschili e femminili. Dal 14 al 16 luglio difenderanno il titolo vinto nel 2020 Giovanni Binaghi e Matilde Gullaci.

Entrambi i tornei si disputeranno sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara rispettivamente i migliori 54 classificati (e i pari merito al 54° posto) e le prime 30 classificate (più le pari merito al 30° posto).

Nell’evento maschile Binaghi proverà a calare il bis di successi nella competizione e tra i principali avversari nella lotta al titolo troverà, tra gli altri, Bruno Frontero, Federico Randazzo, Giacomo Camocardi, Edoardo Spluga, Ernesto Artioli Gnoli e Davide Maltese, vincitore quest’anno del Campionato Nazionale Baby Under 12.

In quello femminile proveranno a contrastare la Gullaci, su tutte, Ginevra Coppa (finalista nel 2020), Martina Saitta e Diana Maria Casartelli

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Dutch Junior Open: olandesi a spasso

Si è concluso al Golf Club Toxandria (par 72( di Molenschot in Olanda, il Dutch Junior Open dove i migliori italiani sono stati Tommaso Rossin, nono tra i Boys, e Rebecca Galasso, sesta tra le Girls. Dominio dei padroni di casa, e non poteva essere altrimenti poiché erano in assoluta preponderanza, che hanno ottenuto entrambi i titoli.

Nella gara maschile si è imposto con 210 (70 70 70, -6) il regolarissimo Felix van Dijk che ha preceduto Nevill Ruiter (211, -5) e Kiet van der Weele (212, -4). Rossin ha concluso con 217 (70 75 72, +1) colpi, uno in meno di Filippo Ponzano, decimo con 218 (+2) Subito dietro Neri Checcucci e Nicola Fontana, 14.i con 220 (+4), quindi Pietro Boeris e Michele Ferrero, 17.i con 221 (+5), Filippo Bagnoli, 22° con 222 (+6), Luca Memeo e Alessio Battista, 25.i con 223 (+7), ed Eugenio Berardi, 30° con 224 (+8). Sono usciti al taglio Andrea Zancolo (159, +15) e Giancarlo Sari (160, +16). Hanno accompagnato il team ufficiale azzurro gli allenatori Marco Soffietti e Carlo Basciu.

Nel campionato femminile ha prevalso con 218 (72 71 75, +2) colpi Roxanne Boere accompagnata sul podio da Noa van Beek (220, +4) e dalla tedesca Uma Bergner (222, +6). Rebecca Galasso ha segnato 227 (75 78 74, +11) colpi e Giulia Scarcello è terminata settima con 229 (+13).

Entrambi i tornei, a causa del maltempo che ha impedito lo svolgimento del gioco nella seconda giornata, sono stati ridotti da 72 a 54 buche e il taglio è stato anticipato a 36.

 

TERZA GIORNATA - Dopo una giornata di stop per maltempo è ripreso il Dutch Junior Open sul percorso Golf Club Toxandria (par 72) a Molenschot in Olanda, con torneo che è stato ridotto da 72 a 54 buche e con taglio che è stato effettuato dopo due turni anziché tre.

Nella gara maschile strapotere dei padroni di casa ai quali stanno cercando di contrapporsi Filippo Ponzano (72 73) e Tommaso Rossin (70 75), ottavi con 145 (+1), e unici due “infiltrati” non olandesi tra i primi undici classificati. In vetta con 140 (-4) Lars van der Vight, Nevill Ruiter e Felix van Dijk che precedono di due lunghezze Kiet van der Weele e Jorden Bing Jurriens.

Hanno superato il taglio (caduto a 155, +11) cinquantadue concorrenti tra i quali altri otto giocatori italiani: Nicola Fontana e Michele Ferrero, 13.i con 147 (+3), Neri Checcucci, Pietro Boeri e Filippo Bagnoli, 19.i con 149 (+5), Luca Memeo ed Eugenio Bernardi, 26.i con 150 (+6), e Alessio Battista, 36° con 152 (+8). Sono usciti Andrea Zancolo (159, +15) e Giancarlo Sari (160, +16). Accompagnano il team ufficiale azzurro gli allenatori Marco Soffietti e Carlo Basciu.

Nel torneo femminile quinta piazza con 151 (72 79, +7) per Giulia Scarcello e nona con 153 (75 78, +9) per Rebecca Galasso. Leader con 143 (-1) le olandesi Noa van Beek (72 71) e Rosanne Boere (72 71) seguite dalla spagnola Mar Garcia Jimenez (147, +3) e dalla tedesca Sophie Bohlhoff (148, +4).

 

SSECONDA IORNATA ANNULLATA - Il maltempo ha impedito lo svolgimento della seconda giornata del torneo.

 

PRIMA GIORNATA - Partenza sprint dei giocatori italiani nel Dutch Junior Open che si sta disputando sul percorso Golf Club Toxandria (par 72) a Molenschot in Olanda dove Tommaso Rossin è in vetta al torneo maschile e Giulia Scarcello in quello femminile.

Tommaso Rossin ha girato in 72 (par) colpi e condivide la posizione con l’olandese Felix Van Dijk, ma sono a un solo colpo Michele Ferrero e Flippo Bagnoli terzi con 71 (-1) alla pari con altri due olandesi, Nevill Ruiter e Thom Hoetmer. In alta classifica anche Filippo Ponzano, settimo con 72 (par), Pietro Boeris, 13° con 73 (+1), e Nicola Fontana, 16° con 74 (+2).

Seguono Eugenio Berardi, 23° con 75 (+3), Alessio Battista, 35° con 77 (+5), Luca Memeo e Neri Checcucci, 42.i con 78 (+6), Giancarlo Sari, 62° con 81 (+9), e Andrea Zancolo, 67° con 82 (+10).Accompagnano il team ufficiale azzurro gli allenatori Marco Soffietti e Carlo Basciu.

Nella gara femminile Giulia Scarcello ha concluso in 72 (par) colpi insieme alle olandesi Noa van Beek e Rosanne Boere. In quarta posizione con 73 (+1) la tedesca Sophie Bohlhoff e in quinta con 75 (+3) l’altra italiana in gara, Rebecca Galasso.

Entrambe le competizioni si svolgono sulla distanza di 72 buche con formula stroke play: dopo le prime 54 accederanno al turno conclusivo il 50% dei giocatori e delle giocatrici partecipanti. Nell’albo d’oro quattro azzurri: tra i Boys Francesco Laporta (2010) e tra le Girls  Marika Preti (1992), Eva Nardi (1996) e Gaia Spreafico (1997).

 

LA VIGILIA - Sul percorso del Golf Club Toxandria a Molenschot in Olanda va in onda il Dutch Junior Open (14-17 luglio) al quale prendono parte tredici azzurri (tre a titolo individuale) nel torneo maschile e tre, tutte a titolo individuale, nel femminile.

Compongono il team ufficiale azzurro Alessio Battista, Nicola Fontana, Eugenio Bernardi, Neri Checcucci, Filippo Ponzano, Filippo Bagnoli, Tommaso Rossin, Luca Memeo, Michele Ferrero e Giancarlo Sari che saranno assistiti da Marco Soffietti e Carlo Basciu. In gara anche Pietro Boeris, Riccardo Ciardelli e Andrea Zancolo, mentre giocheranno nella gara femminile Vittoria Acutis Guia, Rebecca Galasso e Giulia Scarcello.

Entrambe le competizioni si svolgeranno sulla distanza di 72 buche con formula stroke play: dopo le prime 54 accederanno al turno conclusivo il 50% dei giocatori e delle giocatrici partecipanti. Nell’albo d’oro quattro azzurri: tra i Boys Francesco Laporta (2010) e tra le Girls  Marika Preti (1992), Eva Nardi (1996) e Gaia Spreafico (1997).

 

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Roma Alps Letas Open: spettacolo doppio

Per la prima volta in assoluto l’Italian Pro Tour sarà protagonista con un torneo misto, il Roma Alps Letas Open che, dal 15 al 17 luglio (la Pro-Am, mercoledì 14, aprirà la competizione), al Golf Club Parco de’ Medici, nella Città Eterna, vedrà in campo 156 concorrenti che si contenderanno un unico montepremi e un unico trofeo.

Quinto evento (di otto) del circuito di gare nazionali e internazionali della FIG, è inserito anche nel calendario del LET Access (il secondo circuito europeo femminile) e dell’Alps Tour (il terzo circuito continentale maschile).

Uno spot per il golf, all’insegna dell’inclusione e dello spettacolo. Con in campo tanti campioni – tra questi anche molti azzurri - dell’Alps Tour e del LET Access. Dallo spagnolo Angel Hidalgo Portillo, leader dell’ordine di merito del terzo circuito europeo maschile, a Jacopo Vecchi Fossa (secondo nella money list), dallo scozzese Ryan Lumsden (per lui già due successi sull’Alps Tour 2021, l’ultimo dei quali arrivato la settimana scorsa in Spagna all’Alps de Las Castillas) a Stefano Mazzoli e Luca Cianchetti. Big che dovranno fare i conti con proette di valore quali, tra le altre, la russa Nina Pegova (in testa all’ordine di merito del LET Access) e le vincitrici dei primi tre tornei stagionali del secondo tour continentale femminile: la ceca Sara Kouskova (Amundi Czech Ladies Challenge), la francese Marine Griffaut (Montauban Ladies Open) e la britannica Lily May Humphreys (Golf Flanders LETAS Trophy).

Gli azzurri e le azzurre più attese – Con Vecchi Fossa, Mazzoli e Cianchetti – per i tre azzurri già un successo a testa sull’Alps Tour 2021 – c’è attesa anche per Ludovico Addabbo. Nel field ci sono poi 12 amateur, con Gregorio De Leo che proverà a confermare gli ottimi risultati ottenuti quest’anno anche al fianco dei professionisti.

Dalla proette Federica Piovano alle giovani dilettanti Alessia Nobilio, Erika De Martini, Federica Torre, Maria Vittoria Corbi e Caterina Tatti. Queste le azzurre in campo al Golf Club Parco de’ Medici. Nel field c’è poi anche Elena Colombo (terza nell’ordine di merito del LET Access), che gareggerà per la Svizzera ma è nata e cresciuta in Italia.

Formula e montepremi – Il Roma Alps Letas Open si giocherà sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 45 classificati (e i pari merito al 45° posto). Il torneo metterà in palio un montepremi complessivo di 45.000 euro (con prima moneta di 6.525 euro).

Lo show si apre con la Pro-Am – Sarà lo spettacolo della Pro-Am (con formula “Tour Scramble & Use Your Pro”) ad aprire la competizione. Diciassette i team in campo, composti da un professionista o da una proette, che saranno affiancati/e da tre giocatori dilettanti.

Il percorso – Realizzato nel 1990, il Golf Club Parco De’ Medici ha già ospitato manifestazioni internazionali di prestigio come, tra le altre, l’Open d’Italia femminile (con tre edizioni consecutive tra il 2005 e il 2007), il Campionato Mondiale per Golfisti non vedenti nel 2018 e la Qualifying School dell’Alps Tour nel 2020. Presenta un’ area di 27 buche divise in tre percorsi: il Bianco, il Blu ed il Rosso protette da bunker tecnici e difficoltosi ostacoli d’acqua che richiedono concentrazione rendendo ancora più stimolante il gioco.

Gli Sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Sponsor); Fideuram (Official Bank); Kappa ed Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner. Official advisor: Infront.

Social Partner – Il circuito sostiene Sport Senza Frontiere Onlus che da anni porta avanti un progetto di inclusione sociale attraverso il golf.

Dagli azzurri alle azzurre. Da Guido Migliozzi e Francesco Molinari a Giulia Molinaro e Lucrezia Colombotto Rosso. Le due proette staccano il pass per il Giappone e si qualificano ai Giochi di di Tokyo dove rappresenteranno l’Italgolf nella gara individuale femminile che si giocherà – con formula stroke play, sulla distanza di 72 buche - dal 4 al 7 agosto al Kasumigaseky Country Club.

Per la Molinaro, 30enne di Camposampiero (Padova), si tratta della seconda Olimpiade dopo il 53esimo posto a Rio de Janeiro 2016 (quando rappresentò l’Italia insieme a Giulia Sergas). Cinque anni dopo l’ultima volta la veneta arriva ai Giochi con ben altre convinzioni e aspettative. Forte pure del 3/o posto ottenuto al KPMG Women’s PGA Championship (suo miglior risultato in carriera in un Major) che le ha permesso di entrare nella Top 100 del ranking mondiale (è ora 98esima).

Per Lucrezia Colombotto Rosso, 25enne di Torino, sarà la prima volta in assoluto alle Olimpiadi. Al contrario della Molinaro, che da anni gioca ormai sul LPGA Tour – il massimo circuito americano femminile – la piemontese dal 2020 è protagonista sul Ladies European Tour.

Le due azzurre sono dunque tra le 60 giocatrici che si contenderanno la medaglia d’oro a Tokyo. Dove la sudcoreana Inbee Park proverà a bissare l’impresa del 2016 quando dominò la scena superando nettamente la neozelandese Lydia Ko (argento) e la cinese Shanshan Feng (bronzo).

In Giappone tante le big mondiali in gara. Tra queste anche Nelly Korda, regina mondiale dopo il trionfo (il primo in un Major) al KPMG Women’s PGA Championship. Con lei, a rappresentare gli Stati Uniti, insieme a Danielle Kang e a Lexi Thompson ci sarà anche la sorella Jessica.

Le due proette italiane in campo a Tokyo

Giulia Molinaro è nata a Camposampiero il 23 luglio (nella stessa data in cui cominceranno le Olimpiadi di Tokyo) del 1990. Safari ed escursioni hanno caratterizzato la sua infanzia, trascorsa in Kenya. Al tennis ha preferito il golf e a 16 anni s’è trasferita negli Stati Uniti per proseguire gli studi e perseguire la sua carriera sportiva. Professionista dal 2012, ha subito mostrato le sue abilità sui green americani. Nel 2013 s’è classificata al 2/o posto nell’ordine di merito del Symetra Tour – il secondo circuito femminile statunitense – dove prima ha vinto il Friend of Mission Charity Classic (prima di lei solo Silvia Cavalleri nel 2007 al Corona Championship, LPGA, era riuscita a imporsi negli States) e poi è stata nominata “rookie of the year”. Dunque il passaggio sul LPGA Tour, quindi il ritorno sul Symetra nel 2015 (con 9 Top 10 e due secondi posti). Passando per le Olimpiadi di Rio de Janeiro e per il rientro stabile sul LPGA Tour. Dove quest’anno è arrivata la consacrazione anche grazie al 3/o posto al KPMG Women’s PGA Championship. Dove ha collezionato l’ottavo risultato utile consecutivo tra LPGA Tour e LET (16/a al Ladies Italian Open).

Sport e studio. Perché la Molinaro negli Stati Uniti s’è anche laureata alla Arizona State University dove con la squadra di College ha conquistato (nella gara individuale) il Dale McNamara Invitational. Oltre al golf la Molinaro si dedica con passione alla fotografia e al kitesurf, mantenendo ancora un forte legame con l’Africa e la sua natura.

Lucrezia Colombotto Rosso è nata a Torino il 7 marzo del 1996. Professionista dal 2016, nel 2019 ha chiuso al terzo posto la stagione sul LET Access, vincendo in Inghilterra la gara di qualificazione per lo US Women’s Open, la European Sectional Qualifier, conquistando anche la “carta” per il Ladies European Tour. Dove nel 2020 è stata protagonista di una annata – fortemente caratterizzata dal Covid – assolutamente positiva che l’ha vista chiudere al 24/o posto nella Race to Costa del Sol, l’ordine di merito del circuito, ottenendo anche due Top 10, una delle quali proprio al South African Women’s (settimo posto) e l’altra in Repubblica Ceca al Tipsport Czech Ladies Open (quarta). Per lei pure un 15/o posto allo Swiss Ladies Open. Cresciuta col mito della messicana Lorena Ochoa, la Colombotto Rosso ha coronato uno dei suoi grandi desideri: quello di qualificarsi alle Olimpiadi. E a Tokyo sogna un piazzamento di prestigio. 

(Da Ufficio Stampa Federazione Italiana Golf)

 

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LETAS: Humphreys ok, quinta Manzalini

Esordio con il botto per l’inglese Lily May Humphreys, che ha vinto con 203 (70 67 66, -10) all’esordio sul LET Access, il Golf Flanders Letas Trophy dove si è ottimamente comportata la dilettante azzurra Clara Manzalini, quinta con 212 (70 70 72, -1), e in cui l’altra amateur Alessia Nobilio si è classificata 38ª  con 224 (78 74 72, +11). Anche loro erano al primo evento sul circuito.

Sul percorso del Rinkven International Golf Club (par 71) di ‘S-Gravenwezel in Belgio, Lily May Humphreys 19enne di Chelmsford, ottimo curriculum da dilettante e passata pro alla fine della scorsa stagione in cui ha preso la ‘carta’ per il circuito, ha rimontato dalla seconda posizione con un 66 (-5, sette birdie, un doppio bogey), miglior score del turno, e ha preso ben sei colpi si margine sulla connazionale, anche lei amateur, Chiara Noja, leader dopo due giri, e sulla russa Nina Pegova (209, -4), che ha intascato tutti i 4.240 euro del secondo premio, per lo status della stessa Noja, mantenendo il primato nell’ordine di merito, mentre alla Humphreys sono andati 6.400 euro su un montepremi di 40.000 euro.

Al quarto posto con 211 (-2) la norvegese Tina Mazarino, mentre l’inglese Thalia Martin ha affiancato la Manzalini che ha girato in 72 (+1) con tre birdie, due bogey e un doppio bogey. Stesso parziale anche per Alessia Nobilio con due birdie e tre bogey.

 

SECONDO GIRO - La dilettante Clara Manzalini ha mantenuto il quarto posto con 140 (70 70, -2) colpi a un giro dal termine del Golf Flanders Letas Trophy, terzo torneo stagionale LET Access, il secondo circuito femminile europeo, che si sta disputando sul percorso del Rinkven International Golf Club (par 71) di ‘S-Gravenwezel in Belgio. L’azzurra è al debutto sul tour così come l’altra amateur Alessia Nobilio, che è risalita dal 61° al 43° posto con 152 (78 74, +10).

Numerose le dilettanti presenti e tra costoro si è messa in particolare evidenza nel secondo round l’inglese Chiara Noja, nuova leader con 136 (70 66, -6), e che prova a dare seguito al dominio delle amateur che hanno già vinto i due eventi precedenti.

Precede la connazionale Lily May Humphreys (137, -5), che è approdata da poco tra le proettes. A conferma di una giornata favorevole ai colori inglesi la terza posizione di Thalia Martin (139, -3), mentre sono in quarta anche la russa Nina Pegova, numero uno attuale dell’ordine di merito, la norvegese Tina Mazarino e l’amateur tedesca Patricia Isabel Schmidt.

Clara Manzalini ha confermato il 70 (-1) del turno d’apertura con lo stesso numero di birdie e di bogey (tre contro due), mentre Alessia Nobilio ha girato in 74 (+3) con un eagle, un birdie e sei bogey. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 6.400 euro.

 

PRIMO GIRO - La dilettante azzurra Clara Manzalini, quarta con 70 (-1) colpi, ha iniziato nel migliore dei modi il Golf Flanders Letas Trophy, terzo evento stagionale LET Access, il secondo circuito femminile europeo, su cui fa il suo debutto. come del resto l’altra amateur Alessia Nobilio, 61ª con 78 (+7)

Sul percorso del Rinkven International Golf Club (par 71) di ‘S-Gravenwezel in Belgio. guidano la graduatoria con 68 (-3) la belga Lien Willems e la svedese Sofie Bringner che sono tallonate dalla russa Nina Pegova, terza con 69 (-2) e leader dell’ordine di merito. La Manzalini ha la compagnia dell’inglese Lily May Humphreys e di altre tre dilettanti, la tedesca Patricia Isabel Schmidt, la belga Sophia Bert e l’inglese Chiara Noja.

Chiara Manzalini ha messo insieme tre birdie e due bogey e Alessia Nobilio un birdie, quattro bogey e due doppi bogey. Il montepremi è di 40.000 euro.

 

LA VIGILIA - Clara Manzalini e Alessia Nobilio sono reduci dalla ottima prova fornita al Campionato Nazionale Femminile/Trofeo Isa Goldschmid (vinto da Benedetta Moresco) chiuso dalle due azzurre rispettivamente al secondo e al quarto posto. Questa settimana saranno le due italiane in gara sul LET Access Series e proveranno a distinguersi al fianco di tante proette straniere.

Il Golf Flanders Letas Trophy (24-26 giugno), terzo evento stagionale del circuito, si giocherà al Rinkven International Golf Club di ‘S-Gravenwezel, in Belgio. Tra le 77 concorrenti, anche la russa Nina Pegova, leader dell’ordine di merito del circuito, la finlandese Niina Liias e la francese Lucie Andrè. Rilevante il numero delle dilettanti. Il montepremi è di 40.000 euro.

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Symetra: MacLaren vince, 27ª Liti

Primo titolo per l’inglese Meghan MacLaren sul Symetra Tour con lo score di 207 (68 70 69, -9) colpi e buona prestazione di Roberta Liti, 27ª  con 217 (76 70 71, +1) dopo una sostanziosa rimonta nel Prasco Charity Championship (Symetra Tour) disputato sul percorso del TPC River’s Bend (par 72) di Cincinnati (Ohio).

Meghan MacLaren, 27 di Wellingborough, con un parziale di 69 (-3, cinque birdie, due bogey) si è liberata di altre tre concorrenti con le quali era al vertice dopo 36 buche e ha avuto partita vinta con due colpi di vantaggio sulla svedese Linnea Johansson e sulla cinese Weiwei Zhang (209, -7). In quarta posizione con 210 (-6) Amanda Doherty, Lori Beth Adams, Bailey Tardy, la canadese Maude-Aimee Leblanc, la spagnola Fatima Fernandez Cano e la coreana Yaeeun Hong.

Roberta Liti, reduce da tre tagli consecutivi, è partita al 91° posto poi ha effettuato il recupero passando per il 37°. Giro finale in 71 (-1) colpi con quattro birdie e tre bogey. Alla vincitrice è andato un assegno di 26.250 dollari su un montepremi di 175.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Roberta Liti, da 91ª a 37ª con 146 (76 70, +2) colpi, ha effettuato un ottimo recupero e ha superato il taglio nel Prasco Charity Championship (Symetra Tour) sul percorso del TPC River’s Bend (par 72) di Cincinnati (Ohio).

Sarà una volata finale emozionante e complicata perché saranno in corsa almeno 17 concorrenti raccolte nell’arco di tre colpi. Al vertice con 138 (-6) sono in cinque: Lori Beth Adams, la spagnola Fatima Fernandez Cano, la coreana Yaeeun Hong, l’inglese Meghan MacLaren e la cinese Weiwei Zhang, seguite a un colpo da Demi Runas, sesta con 139 (-5). mentre tra le sette giocatrici al settimo posto con 140 (-4) si trova Bailey Tardy.

Roberta Liti, reduce dall’aver subito tre tagli di fila, ha girato in 70 (-2) colpi con un eagle, quattro birdie e quattro bogey. Il montepremi è di 175-000 dollari con prima moneta di 26.250 dollari.

 

PRIMO GIRO - Roberta Liti, 91ª con 76 (+4) colpi, rischia di uscire al taglio per il quarto torneo di fila nel Prasco Charity Championship (Symetra Tour) in svolgimento al TPC River’s Bend (par 72) di Cincinnati (Ohio).

Guidano la graduatoria con 67 (-5) Vicky Hurst e la coreana Kum-Kang Park che sono seguite on 68 (-4) da ben nove concorrenti: Karen Chung, Demi Runas, l’israeliana Laetitia Beck, la canadese Jaclyn Lee, l’inglese Meghan MacLaren, la cinese Weiwei Zhang, la coreana Min-G Kim e le australiane Soo Jin Lee e Grace Kim, quest’ultima dilettante.

Roberta Liti ha segnato quattro birdie, quattro bogey e due doppi bogey. Il montepremi è di 175-000 dollari con prima moneta di 26.250 dollari.

 

LA VIGILIA - Al TPC River’s Bend di Cincinnati (Ohio) Roberta Liti vuole voltare pagina dopo le ultime tre uscite al taglio sul Symetra Tour. La 25enne (ne festeggerà 26 il 2 luglio) di Colle di Val d’Elsa (Siena) ha una buona occasione al Prasco Charity Championship (25-27 giugno), che torna nel calendario del secondo circuito americano femminile dopo l’annullamento per Covid nel 2020. Nel 2019 a dominare la scena fu la francese Perrine Delacour (assente quest’anno) che superò di sette colpi la tailandese Patty Tavatanakit.

Puntano a un ruolo da protagoniste l’americana Bailey Tardy, la tedesca Sophie Hausmann, la svizzera Morgan Metraux, la canadese Maude-Aimee Leblanc e le spagnole Fatima Fernandez Cano e Marta Sanz Barrio. Il montepremi è di 175-000 dollari con prima moneta di 26.250 dollari.

Il francese Julien Brun è stato profeta in patria e ha vinto con 267 (64 68 66 69, -13) l’Open de Bretagne (Challenge Tour) al Golf Bluegreen de Pléneuf Val André (par 70) di Pléneuf-Val-André in Francia. Il 29enne di Cagnes-sur-Mere ha concluso la sua gara con un parziale di 69 (due birdie, un bogey) e ha firmato il secondo titolo sul circuito dopo il primo ottenuto nel 2012. Si sono classificati al 17° posto con 276 (-4) Federico Maccario (67 71 72 66) e Matteo Manassero (66 73 69 68), mentre ha chiuso nelle retrovie Enrico Di Nitto, 57° con 285 (71 68 69 77, +5).

Brun ha superato il connazionale Jérôme Lando Casanova, con il quale condivideva la leadership dopo tre turni, e lo statunitense Chase Hanna, secondi con 269 (-11). In quarta posizione con 270 (-10)  l’austriaco Niklas Regner e lo spagnolo Santiago Tarrio e in sesta con 271 (-9) l’altro iberico Alejandro Del Rey e il norvegese Espen Kofstad.

Maccario è risalito dal 41° posto con un 66 (-4, quattro birdie), Manassero dal 27° con un 68 (-2, quattro birdie, un doppio bogey) e Di Nitto è sceso dal 27° con un 77 (+7, due birdie, cinque bogey e un “9” a un par 5).

Non hanno superato il taglio, caduto a 140 (par), Filippo Bergamaschi, 88° con 143 (+3), Edoardo Raffaele Lipparelli e il dilettante Leonardo Rigamonti, 110.i con 147 (+7), Michele Ortolani, 128° con 151 (+11), e Stefano Mazzoli, 135° con 153 (+13. A Brun è andato un assegno di 32.000 euro su un montepremi di 200.000 euro.

 

TERZO GIRO - I francesi Jérôme Lando Casanova e Julien Brun hanno proseguito di pari passo e hanno mantenuto la leadership con 198 (-12) colpi, allungando il passo,  dopo il terzo giro dell’Open de Bretagne (Challenge Tour) al Golf Bluegreen de Pléneuf Val André (par 70) di Pléneuf-Val-André in Francia. Sono saliti dal 41° al 27° posto con 208 (-2) Enrico Di Nitto (71 68 69) e Matteo Manassero (66 73 69) e ha fatto percorso inverso Federico Maccario, da 27° a 41° con 210 (67 71 72, par).

Jérôme Lando Casanova (67 65 66), 35enne di Bastia senza successi sul crcuito, ha realizzato un 66 (-4) con quattro birdie e nelle 54 buche non ha segnato bogey, contro 12 birdie, mentre Julien Brun (64 68 66), 29enne di Cagnes-sur-Mere, con un titolo datato 2012, ha segnato sei birdie e due bogey per lo stesso 66. Probabile un testa a testa finale tra i due transalpini che hanno quattro colpi di margine sullo statunitense Chase Hanna e sull’austriaco Niklas Regner, terzi con 202 (-8,) e cinque sul norvegese Espen Kofstad e sul francese Jeong weon Ko, quinti con 203 (-7).

Hanno girato in 69 (-1) sia Di Nitto (un eagle, due birdie, tre bogey) che Manassero (quattro birdie, un bogey, un doppio bogey), mentre Maccario ha perso terreno con un 72 (+2) con quattro birdie, due bogey e due doppi bogey. Non hanno superato il taglio, caduto a 140 (par), Filippo Bergamaschi, 88° con 143 (+3), Edoardo Raffaele Lipparelli e il dilettante Leonardo Rigamonti, 110.i con 147 (+7), Michele Ortolani, 128° con 151 (+11), e Stefano Mazzoli, 135° con 153 (+13). Il montepremi è di 200.000 euro dei quali 32.000 euro andranno al vincitore.

 

SECONDO GIRO - Federico Maccario, 27° con 138 (67 71, -2), Enrico Di Nitto (71 68) e Matteo Manassero (66 73), 41.i con 139 (-1), sono i tre soli italiani rimasti in gara nell’Open de Bretagne al Golf Bluegreen de Pléneuf Val André (par 70) di Pléneuf-Val-André in Francia, dove i padroni di casa si sono posti in evidenza con Jerome Lando Casanova (67 65) e con Julien Brun (64 68) leader con 132 (-8).

Sono seguiti con 133 (-7) dall’inglese Jonathan Thomson, dallo statunitense Chase Hanna, dal sudafricano Hennie Du Plessis e dal gallese David Boote e con 134 (-6) dallo scozzese Scott Henry e dallo spagnolo Emilio Quartero Blanco.

Federico Maccario ha perso dieci posizioni con un 71 (+1) nato da quattro birdie, un doppio bogey e un triplo bogey, Di Nitto ne ha guadagnate 42 dopo un 68 (-2) con cinque birdie e tre bogey e Maassero è scivolato dall’11° posto con un 73 (+3) frutto di due birdie, un doppio bogey e di un triplo bogey.

Non hanno superato il taglio, caduto a 140 (par), Filippo Bergamaschi, 88° con 143 (+3), Edoardo Raffaele Lipparelli e il dilettante Leonardo Rigamonti, 110.i con 147 (+7), Michele Ortolani, 128° con 151 (+11), e Stefano Mazzoli, 135° con 153 (+13). Il montepremi è di 200.000 euro dei quali 32.000 euro andranno al vincitore.

 

PRIMO GIRO - Con un bel giro in 66 (-4) colpi Matteo Manassero è all’undicesimo posto nell’Open de Bretagne al Golf Bluegreen de Pléneuf Val André (par 70) di Pléneuf-Val-André in Francia. Sono in alta classifica anche Federico Maccario e Filippo Bergamaschi, 17.i con 67 (-3).

E’ al vertice con 63 (-7, un eagle, cinque birdie) il 26enne austriaco Timon Baltl, senza titoli sul circuito e con qualche buona prestazione sull’Alps Tour, che precede di misura l’islandese Haraldur Magnus, il francese Julien Brun e il sudafricano Jacques Blaauw, secondi con 64 (-6). Sono tra metà e bassa classifica gli altri italiani in campo tra i quali il dilettante Leonardo Rigamonti è 62° con il 70 del par. Hanno girato sopra par Enrico Di Nitto, 83° con 71 (+1), Edoardo Raffaele Lipparelli e Stefano Mazzoli, 95.i con 72 (+2), e Michele Ortolani, 129° con 76 (+6).

Matteo Manassero ha segnato un eagle, quattro birdie e due bogey, Federico Maccario cinque birdie e due bogey e Filippo Bergamaschi quattro birdie e un bogey. Il montepremi è di 200.000 euro dei quali 32.000 euro andranno al vincitore.

 

LA VIGILIA - Prosegue senza soste la marcia del Challenge Tour 2021. E’ il turno dell’Open de Bretagne (vinto da Andrea Pavan nel 2013, con il capitolino secondo nel 2017) che si giocherà dal 24 al 27 giugno al Golf Bluegreen de Pléneuf Val André di Pléneuf-Val-André, comune nel dipartimento delle Côtes-d’Armor, nella regione della Bretagna in Francia. Enrico Di Nitto, 33° al Challenge de España, la scorsa settimana è stato l’unico azzurro, insieme a Filippo Bergamaschi (46°), a superare il taglio. I

nsieme ai due scenderanno in campo, con obiettivo riscatto, Matteo Manassero, Federico Maccario, Michele Ortolani ed Edoardo Raffaele Lipparelli, tutti out nel precedente impegno. Torna poi a giocare sul Challenge Tour Stefano Mazzoli (per lui un successo in stagione sull’Alps Tour all’Antognolla Alps Open. Tra gli italiani c’è anche il giovane amateur Leonardo Rigamonti, che si è ben distinto al Memorial Giorgio Bordoni (Alps Tour e Italian Pro Tour) dove si è classificato al secondo posto al fianco di Giovanni Manzoni.

Tra i possibili protagonisti il tedesco Hurly Long (tre Top 10 in stagione), gli inglesi Alfie Plant e Max Orrin, gli spagnoli Alejandro Del Rey e Lucas Vacarisas, il dilettante francese Paul Margolis (un successo nell’anno sull’Alps Tour), l’olandese Daan Huizing  e il norvegese Gudmundur Kristjansson Il montepremi è di 200.000 euro.

La thailandese Atthaya Thitikul ha conquistato il terzo titolo sul Ladies European Tour, il primo da professionista, imponendosi dopo un gran giro finale in 65 (-7) e con un totale di 201 (68 68 65, -15) nel Tipsport Czech Ladies Open, sul percorso del Beroun Golf Resort (par 72), a Beroun nella Repubblica Ceca, dove ha sorpassato la spagnola Nuria Iturrioz (202 (-14), leader dopo due turni.

Atthaya Thitikul, 18enne di Ratchaburi, aveva iniziato male il turno con due bogey sulle prime quattro buche, ma dalla quinta ha cambiato marcia e sono stati nove birdie per il secondo score di giornata. Si era fatta ben notare con due vittorie da amateur nel Thailand Championship (2017 e 2019) e nella prima occasione a 14 anni, quattro mesi e 19 giorni, è divenuta la più giovane giocatrice a conquistare un successo sul LET. Da quella gara a oggi ha partecipato complessivamente a undici tornei, i primi sei, tra i 2017 e il 2019 come dilettante. Poi passata di categoria nel 2020 ne ha disputati due in quella stagione e tre quest’anno. Con il trofeo ha ricevuto anche un assegno di 30.000 euro su un montepremi di 200.000 euro.

Al terzo posto con 203 (-13) la tedesca Leonie Harm, al quarto con 204 (-12) l’indiana Diksha Dagar e l’inglese Cloe Frankish e in sesta con 205 (-11) la slovena Pia Babnik e la finlandese Sanna Nuutinen, anche lei protagonista nella giornata con lo score più basso (64, -8) ottenuto grazie anche a una rara “hole in one” alla buca 9, par 4 di 329 yards, con cui ha guadagnato

tre colpi tutti insieme, e aggiungendovi poi un eagle e quattro birdie, contro un bogey.

Sono uscite al taglio le due azzurre in gara: Virginia Elena Carta, 65ª con 145 (70 75, +1) e out per un colpo, che Lucrezia Colombotto Rosso, 74ª con 146 (74 72, +2).

 

SECONDO GIRO - La spagnola Nuria Iturrioz ha realizzato un parziale di 68 (-4, quattro birdie) e con il totale di 134 (66 68, -10) colpi è rimasta da sola al vertice del Tipsport Czech Ladies Open, torneo del Ladies European Tour che termina con la disputa del terzo giro sul percorso del Beroun Golf Resort (par 72), a Beroun nella Repubblica Ceca. Notizie poco liete in casa azzurra perché sono uscite al taglio sia la neo pro Virginia Elena Carta, 65ª con 145 (70 75, +1) e out per un colpo, che Lucrezia Colombotto Rosso, 74ª con 146 (74 72, +2).

A contendere il titolo all’iberica proveranno in particolare la tedesca Leonie Harm e la francese Isabelle Boineau, seconde con 135 (-9), la thailandese Atthaya Thitikul, la tedesca Sandra Gal e l’inglese Cloe Frankish, quarte con 136 (-8), ma hanno buone chances anche la finlandese Ursula Wikstrom, la norvegese Marianne Skarpnord, la tedesca Laura Fuenfstueck, l’austriaca Katharina Muehlbauer e la sudafricana Nicole Garcia, settime con 137 (-7). Il montepremi è di 200.000 euro.

 

PRIMO GIRO - La gallese Lydia Hall e la spagnola Nuria Iturrioz sono al vertice con 66 (-6) colpi nel Tipsport Czech Ladies Open, torneo del Ladies European Tour iniziato sul percorso del Beroun Golf Resort (par 72), a Beroun nella Repubblica Ceca. Nella classifica provvisoria, poiché il turno non è stato portato a termine, Virginia Elena Carta è 36ª con 70 (-2, tre birdie, un bogey), e Lucrezia Colombotto Rosso 92ª con 74 (+2, quattro birdie, un bogey, un doppio e un triplo bogey).

Sono al terzo posto cinque concorrenti: la tedesca Laura Fuenfstueck, la danese Linette Littau Durr Holmslykke e la scozzese Alison Muirhead e la francese Isabelle Boineau, che sono giunte in club house realizzando un 67 (-5), e la tedesca Olivia Cowan, che ha lo stesso “meno 5”, ma con tre buche ancora da giocare. Il montepremi è di 200.000 euro.

 

LA VIGILIA - Il Tipsport Czech Ladies Open (25-27 giugno), torneo del Ladies European Tour, per Lucrezia Colombotto Rosso sarà una gara decisiva. La torinese ha bisogno di una ottima prestazione per coronare il sogno di qualificarsi ai Giochi di Tokyo. Prenderà parte alla terza edizione del torneo, che si giocherà al Beroun Golf Resort di Beroun, nella Repubblica Ceca, anche Virginia Elena Carta che quest’anno, al Ladies Italian Open, ha fatto il suo debutto da proette.

Nel quinto appuntamento del circuito 2021 la slovena Pia Babnik, leader della Race to Costa del Sol (l’ordine di merito), dovrà vedersela, tra le altre, con la tedesca Oliva Cowan (seconda nella money list) e con la finlandese Sanna Nuutinen. Da seguire, tra le altre, la slovena Katia Pogacar, la belga Manon De Roey, la sudafricana Nicole Garcia, la malese Ainil Bakar e la gallese Lydia Hall. Il montepremi è di 200.000 euro.

Era l’uomo in più nel field chiamato dagli Stati Uniti, dove si sta dimostrando uno dei giovani più promettenti del PGA Tour, e Viktor Hovland non ha mancato l’obiettivo. Ha vinto con 269 (68 67 64 70, -19) colpi il BMW International Open, primo della sua nazione a imporsi sull’European Tour, facendo felici gli organizzatori che avevano visto giusto sulla sua presenza, ma dando una grossa delusione agli appassionati tedeschi, perché ha battuto Martin Kaymer, secondo con 271 (-17), che ha rimontato dall’11° posto con un gran 64 (-8, dieci birdie, due bogey) e che ha sperato fino all’ultimo in un playoff per poter almeno tentare di tornare ad assaporare il gusto della vittoria che non sente più dal 2014.

Sul percorso del Golfclub München Eichenried (par 72) a Monaco di Baviera in Germania, Hovland, 23enne di Oslo, professionista dal 2019, due titoli sul PGA Tour nel 2020 (Puerto Rico Open e Mayakoba Golf Classic) e 14° nel World Ranking prima di questa gara, ha preso il comando nel terzo turno e poi ha concluso la sua corsa con l’occhio al tabellone quando aveva ancora quattro buche da giocare perché Kaymer era già in club house con un colpo di ritardo. In quel tratto di campo ha poi chiuso i giochi con due birdie contro un bogey per completare il 70 vincente (-2, quattro birdie, due bogey).

E’ stata una gara molto difficile per i giocatori italiani con il solo Lorenzo Gagli, dei sei in gara, che ha superato il taglio terminando peraltro 62° con 286 (71 71 74 70, -2) dopo un 70 (-2, tre birdie, un bogey) conclusivo.

Al terzo posto con 273 (-15) lo spagnolo Jorge Campillo, al quarto con 274 (-14) il francese Victor Dubuisson e al quinto con 275 (-13) gli inglesi Sam Horsfield e Andy Sullivan, i sudafricani Shaun Norris, Justin Harding e Darren Fichardt, l’austriaco Bernd Wiesberger e lo svedese Vincente Norrman, autore nel terzo giro di una prodezza insolita, poiché ha ottenuto una “hole in one” a una buca par 4, la 16ª di 292 metri. Prestazione anonima dell’iberico Sergio Garcia, 17° con 278 (-10).

Sono usciti al taglio Edoardo Molinari, 77° con 143 (73 70, +1), Renato Paratore, 91° con 144 (69 75), Francesco Laporta (73 73) e Nino Bertasio (69 77), 112.i con 146 (+2). E’ stato qualificato Andrea Pavan, che difendeva il titolo, ma che non sarebbe comunque andato avanti dopo il 75 (+3) iniziale e l’81 (+9) finale non omologato.

 

TERZO GIRO - Il norvegese Viktor Hovland ha tenuto fede al suo ruolo di “stella” del torneo e con 199 (68 67 64, -17) colpi ha preso il largo nel terzo giro del BMW International Open, dove Lorenzo Gagli, unico italiano rimasto in gara in una spedizione che non è stata, per così dire, proprio felice, è 72° con 216 (71 71 74, par).

Sul percorso del Golfclub München Eichenried (par 72) a Monaco di Baviera in Germania, Viktor Hovland, 23enne di Oslo, professionista dal 2019 e due titoli sul PGA Tour nel 2020, dove è uno dei giovani più promettenti, ha innestato la quinta marcia e con un 64 (-8, otto birdie senza bogey), miglior score del turno, si è procurato la possibilità di iniziare il round conclusivo con tre colpi di vantaggio sullo spagnolo Jorge Campillo (202, -14) e quattro sul sudafricano Darren Fichardt (203, -13).

Non sembrano avere molte chances per poter insidiare il leader, sebbene siano quarti con 205 (-11), l’austriaco Bernd Wiesberger e l’irlandese Niall Kearney, che era in vetta dopo due giri, mentre sono prossime allo zero le opportunità per i sudafricani Shaun Norris Justin Harding e Daniel Van Tonder, per l’inglese Andy Sullivan e per il dilettante tedesco Matthias Schmid, sesti con 206 (-10). Buona classifica per l’idolo di casa Martin Kaymer, che non trova successi dal 2014, 11° con 207 (-9), e prestazione del tutto grigia dello spagnolo Sergio Garcia, 32° con 210 (-6).

Lorenzo Gagli ha girato in 74 (2) con due birdie, due bogey e un doppio bogey. Sono usciti al taglio Edoardo Molinari, 77° con 143 (73 70, +1), Renato Paratore, 91° con 144 (69 75), Francesco Laporta (73 73) e Nino Bertasio (69 77), 112.i con 146 (+2). E’ stato qualificato Andrea Pavan, che difendeva il titolo, ma che non sarebbe comunque andato avanti dopo il 75 (+3) iniziale e l’81 (+9) finale non omologato. Il montepremi di 1.500.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Un birdie sull’ultima buca e Lorenzo Gagli, 57° con 142 (71 71, -2), ha salvato la faccia degli azzurri con l’ultimo punteggio utile per evitare il taglio, altrimenti nel BMW International Open vi sarebbe stato un clamoroso naufragio con tutto il sestetto italiano fuori. Evento peraltro già accaduto sul Challenge Tour dove nel D+D Real Czech Challenge sono saltati dopo 36 buche tutti e nove gli azzurri in gara.

Sul percorso del Golfclub München Eichenried (par 72) a Monaco di Baviera in Germania, un irlandese, Niall Kearney, 33enne di Dublino che tra il 2010 e prima di questa gara aveva giocato in tutto 21 tornei sul circuito, alla settima stagionale ha assaporato la leadership con 133 (65 68, -11) colpi, ma si era comunque fatto notare con il quarto posto nel Canary Islands. Ha girato in 68 (-4) con cinque birdie e con l’unico bogey in 36 buche e ha lasciato a due colpi l’atteso norvegese Viktor Hovland, che sta distinguendosi sul PGA Tour, l’austriaco Bernd Wiesberger, il giapponese Masahiro Kawamura, il francese Adrien Saddier e lo spagnolo Jorge Campillo (135, -9).

Poco dietro, nono con 137 (-7), il tedesco Martin Kaymer, idolo di casa naturalmente, anche se la sua carriera, che sembrava dover essere sfolgorante, si è improvvisamente arrestata nel 2014, e salvo per miracolo anche l’iberico Sergio Garcia, che affianca Gagli.

Il toscano non è stato impeccabile, ma non si è mai arreso e con il secondo 71 (-1) di fila, nato da quattro birdie e da tre bogey, proseguirà nelle ultime due giornate. Hanno dovuto lasciare Edoardo Molinari, 77° con 143 (73 70, +1), Renato Paratore, 91° con 144 (69 75), Francesco Laporta (73 73) e Nino Bertasio (69 77), 112.i con 146 (+2). E’ stato qualificato Andrea Pavan, che difendeva il titolo, ma che non sarebbe comunque andato avanti dopo il 75 )+3) iniziale e l’81 (+9) finale non omologato. Il montepremi di 1.500.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Sospeso per maltempo il primo giro del BMW International Open sul percorso del Golfclub München Eichenried (par 72) a Monaco di Baviera in Germania. Classifica provvisoria abbastanza aleatoria e che vedrà numerosi cambiamenti al completamento del round a iniziare dalla prima posizione dove si è formato un quartetto nel quale è giunto il club house con 65 (-7, sette birdie) colpi solo l’australiano Wade Ormsby, ma possono sorpassarlo i tre che hanno lo stesso “meno 7”: l’inglese Sam Horsfield e il giapponese Masahiro Kawamura, che hanno una buca da completare, e soprattutto lo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez, cugino di Sergio Garcia, che ne ha a disposizione ben sei per prendere il largo.

Al quinto posto con 66 (-6) l’inglese Andrew Johnston, l’iberico Pablo Larrazabal, il sudafricano JC Ritchie e l’australiano Min Woo Lee, fratello minore della proette Minee Lee numero 14 mondiale. Con loro anche l’irlandese Niall Kearney, medesimo “meno 6” e due buche per migliorarsi.

Hanno concluso il turno quattro dei sei azzurri in gara: Renato Paratore e Nino Bertasio sono 23.i con 69 (-3), Lorenzo Gagli è 65° con 71 (-1) e Francesco Laporta 104° con 73 (+1). Hanno ancora tre buche da giocare Edoardo Molinari, che con “+1” è alla pari con Laporta, e Andrea Pavan, 139° con “+3”, la cui difesa del titolo appare abbastanza compromessa. Il montepremi di 1.500.000 euro.

 

LA VIGILIA - Ha vinto il torneo nel 2019 quando ha celebrato il suo secondo successo sull’European Tour. Due anni dopo Andrea Pavan cercherà il back-to-back al BMW International Open (24-27 giugno). Non sarà certo facile. Complice anche un infortunio al polso che ne ha compromesso il rendimento, il capitolino quest’anno non è mai riuscito a superare il taglio (sei uscite dopo 36 buche e due ritiri). Con lui, sul percorso del Golfclub München Eichenried di Monaco di Baviera ci saranno anche Edoardo Molinari (di ritorno dallo US Open dove ha ben figurato), Renato Paratore, Nino Bertasio, Francesco Laporta e Lorenzo Gagli.

Nel field, di buon livello, c’è anche il sudafricano Louis Oosthuizen, runner up allo US Open. Tra i principali candidati al titolo ecco poi lo spagnolo Sergio Garcia (che ha annunciato la sua scelta di non giocare le Olimpiadi di Tokyo) e il norvegese Viktor Hovland (ha recuperato da un infortunio ad un occhio che lo ha costretto a ritirarsi, a gara in corso, dallo US Open). Sogna l’impresa anche Martin Kaymer (a secco di successi dal 2014, US Open), re del torneo nel 2008 e secondo nel 2018, nominato (insieme al nordirlandese Graeme McDowell, e dopo ai già annunciati Luke Donald e Robert Karlsson) da Padraig Harrington quale vicecapitano del Team Europe alla Ryder Cup del Wisconsin (24-26 settembre 2021). Il BMW International Open garantirà un montepremi di 1.500.000 euro.

Diretta su GOLFTV - Il BMW International Open sarà trasmesso in diretta da GOLF TV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), agli orari indicati: giovedì 24 giugno e venerdì 25, dalle ore 12,30 alle ore 18; sabato 26 e domenica 27, dalle ore 13,30 alle ore 18. Commento di Nicola Pomponi e di Alessandro Bellicini.

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    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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