Primo successo sul Ladies European Tour per la neopro francese Pauline Roussin Bouchard, che ha avuto un ottimo passato da dilettante, la quale ha fatto suo con 196 (68 60 68, -11) colpi il Didriksons Skafto Open disputato sul percorso dello Skafto Golf Club (par 69) a Fiskebackskil in Svezia.
Con un giro finale in 68 (-1, quattro birdie, tre bogey) ha respinto per un colpo il tentativo di recupero della svedese Linn Grant, rinvenuta con un gran 62 (-7), e dell’argentina Magdalena Simmermacher, che ha girato in 66 (-3), entrambe seconde con 197 (-10). Al quarto posto con 199 (-8) la finlandese Sanna Nuutinen, al quinto con 200 (-7) la dilettante svedese Beatrice Wallin e al sesto con 201 (-6) un’altra amateur di casa, Ingrid Lindblad, e la thailandese Atthaya Thitikul. Un assegno di 33.000 euro, su un montepremi di 220.000 euro, ha gratificato la vincitrice.
Lucrezia Colombotto Rosso, al rientro sul Ladies European Tour dopo aver partecipato alle Olimpiadi di Tokyo (59ª), è uscita al taglio (70ª con 147 - 73 74, +9).
SECONDO GIRO - Lucrezia Colombotto Rosso, al rientro sul Ladies European Tour dopo aver partecipato alle Olimpiadi di Tokyo (59ª), è uscita al taglio (70ª con 147 (73 74, +9) nel Didriksons Skafto Open che si sta disputando sul percorso dello Skafto Golf Club (par 69) a Fiskebackskil in Svezia.
Ha realizzato uno spettacolare 60 (-9) con un eagle e sette birdie la neo pro francese Pauline Roussin Bouchard con con il totale di 128 (68 60, -10) colpi ha preso ben quattro lunghezze di vantaggio sulla forte dilettante svedese Ingrid Lindblad (132, -6). Al terzo posto con 133 (-5) l’argentina Magdalena Simmermacher, al quarto con 134 (-4) un’altra amateur svedese di primo piano, Beatrice Wallin, e al quinto con 135 (-3) ancora due giocatrici di casa Linn Grant e Nicole Broch Estrup. Il montepremi è di 220.000 euro.
PRIMO GIRO - Lucrezia Colombotto Rosso, al rientro sul Ladies European Tour dopo aver partecipato alle Olimpiadi di Tokyo (59ª), è al 41° posto con 73 (+4, un birdie, tre bogey, un doppio bogey) colpi nel Didriksons Skafto Open che si sta svolgendo sul percorso dello Skafto Golf Club (par 69) a Fiskebackskil in Svezia.
Guidano la classifica con 67 (-2) la svedese Beatrice Wallin e l’argentina Magdalena Simmermacher che hanno una lunghezza di vantaggio sulla francese Pauline Roussin-Bouchard, sull’inglese Gemma Clews e sulle svedesi Annelie Sjoholm, Caroline Hedwall, Linda Wessberg e Ingrid Lindblad (68, -1), quest’ultima dilettante. Il montepremi è di 220.000 euro.
LA VIGILIA - Lucrezia Colombotto Rosso torna in campo tre settimane dopo aver partecipato alle Olimpiadi di Tokyo 2020 (59ª) prendendo parte al Didriksons Skafto Open (27-29 agosto), evento del Ladies European Tour in programma allo Skafto Golf Club di Fiskebackskil in Svezia. Tante le giocatrici di casa in campo tra le quali Caroline Hedwall, Emma Nilsson, Johanna Gustavsson, Linda Wessberg e Pernilla Lindberg, insieme alla neopro Maja Stark, che la scorsa settimana ha ottenuto il suo primo titolo tra le proettes imponendosi nel PGA Championship sul LET Access in Svezia. Con loro tre dilettanti molto forti quali Ingrid Lindblad, Amanda Linner e Beatrice Wallin.
Nel field anche l’australiana Stephanie Kyriacou, la thailandese Atthaya Thitikul in grande spolvero nelle ultime uscite, l’indiana Aditi Ashok, quarta alle Olimpiadi di Tokyo, la finlandese Sanna Nuutinen, la slovena Katja Pogacar, la spagnola Naomi Jimenez e la scozzese Michele Thomson
Da segnalare altre due vincitrici in stagione sul LET Access, l’inglese Lily May Humphreys e la coreana Nayeon Eum. Il montepremi è di 220.000 euro.
(Da Ufficio Stampa Federgolf)
Golf protagonista su tre percorsi della Toscana per i Campionati Nazionali Ragazzi e Ragazze a squadre/Trofeo Emilio Pallavicino. Le categorie Ragazzi e Ragazze si sono sfidati rispettivamente al Circolo del Golf dell’Ugolino (nel territorio dei comuni di Bagno a Ripoli e di Impruneta, Firenze) e a Le Pavoniere Golf & Country Club di Prato, mentre il Torneo di Qualifica Ragazzi a squadre si è disputato al Golf Montecatini Terme. Un evento all’insegna della sportività che è tornato dopo l’interruzione del 2020 dovuta alla pandemia per Covid-19: un’occasione perfetta per un’esperienza di gioco sana e competitiva.
A trionfare nel Campionato Nazionale Ragazzi è il Croara Country Club formato da Elia Dallanegra, Luca Cavalli, Riccardo Tosi e Riccardo Lavelli con un punteggio di 654 (218 219 217) colpi davanti al Circolo Golf dell’Ugolino di Firenze, secondo con 660, e La Pinetina Golf Club, terzo con uno score di 665. In campo femminile, invece, è il Royal Park I Roveri ad avere la meglio grazie alle ottime prestazioni di Paris Appendino, Ginevra Coppa e Rebecca Galasso, che permettono di conquistare il primo posto con un totale di 430 (141 143 146) davanti al Marco Simone Golf & Country Club (446) e al Golf Club Varese (450). Il Royal Park I Roveri, inoltre, si aggiudica anche il Torneo di Qualifica Ragazzi a squadre: Pietro Guido Fenoglio, Luca Memeo e Giovanni Vezza collezionano un totale di 438 (152 142 144) colpi e vincono davanti al Golf Club Castelconturbia, secondo con 456, e all’Asolo Golf Club, terzo con 457.
LA VIGILIA - Dal 24 al 26 agosto i Campionati Nazionali Ragazzi e Ragazze a squadre/Trofeo Emilio Pallavicino si disputeranno rispettivamente al Circolo del Golf dell’Ugolino (nel territorio dei comuni di Bagno a Ripoli e di Impruneta, Firenze) e a Le Pavoniere Golf & Country Club di Prato, sempre in Toscana. Entrambi gli eventi – annullati per Covid nel 2020 – si giocheranno sulla distanza di 54 buche (18 al giorno) con formula stroke play scratch.
Negli stessi giorni, al Golf Montecatini Terme, si giocherà anche il Torneo di Qualifica Ragazzi a squadre.
Ragazzi – Al Circolo del Golf dell’Ugolino a difendere il titolo vinto in casa nel 2019 sarà il team del Castelgandolfo che due anni fa riuscì a superare al fotofinish il Circolo Golf Torino La Mandria. Saranno 30 le squadre in gara sulle 36 aventi diritto. Per la classifica saranno validi tre risultati giornalieri su quattro. Le prime 21 formazioni classificate disputeranno il torneo anche nel 2022, mentre le altre scenderanno nel torneo di qualifica.
Ragazze – Nell’evento al femminile, a Le Pavoniere Golf & Country Club, saranno 34 le compagini in campo con il Golf Club Padova che proverà a bissare il titolo conquistato nel 2019 quando riuscì a battere il Golf Club Milano. Agli effetti della classifica conteranno i migliori due score (su tre) per giro di ogni squadra.
Torneo di Qualifica Ragazzi a squadre – Al Golf Montecatini Terme si giocherà invece il Torneo di Qualifica Ragazzi a squadre, sempre con formula stroke play scratch sulla distanza di 54 buche. Per la classifica saranno validi i migliori due score per giro di ogni compagine e le prime 15 classificate saranno ammesse al Campionato Nazionale Ragazzi a squadre del 2022.
Un mix tra esperienza e gioventù. Una miscela tra classe ed entusiasmo. Sarà una Solheim Cup tutta da vivere quella che vedrà sfidarsi, dal 4 al 6 settembre 2021 a Toledo (Usa), in Ohio, gli Stati Uniti ed il team Europe.
Il Vecchio Continente, capitanato da Catriona Matthew, difenderà il trofeo conquistato nel 2019 a Gleneagles. E si affiderà alla svedese Anna Nordqvist (alla settima apparizione e reduce dal trionfo all’AIG Women’s, quinto e ultimo Major del 2021), alla tedesca Sophia Popov (al debutto assoluto), all’inglese Charley Hull e alla spagnola Carlota Ciganda che si sono guadagnate un posto in squadra grazie al Rolex World Golf Rankings. Con loro si sono qualificate automaticamente, attraverso la Solheim Cup Points Standings, anche la danese Emily Kristine Pedersen e l’inglese Georgia Hall.
Sei le wild card a disposizione della Matthew assegnate alle debuttanti Nanna Koerstz Madsen (danese), Leona Maguire e Matilda Castren, queste ultime due rispettivamente prima irlandese e prima finlandese a giocare la Solheim Cup. E ancora: alla svedese Madalene Sagstrom, alla francese Celine Boutier e alla inglese Mel Reid.
A capitanare gli Stati Uniti ci sarà Pat Hurst che potrà contare su un roster di assoluto livello. Per gli Usa ecco le sorelle Korda, Nelly (numero 1 mondiale e medaglia d’oro ai Giochi di Tokyo) e Jessica. E poi Danielle Kang, Ally Ewing, Austin Ernst, Lexi Thompson e Megan Khang. Con loro hanno staccato il pass pure Lizette Salas e Jennifer Kupcho (al debutto) quali migliori americane nel world ranking non tra le sette qualificate attraverso la Usa Solheim Cup Team Standings. Le tre wild card a disposizione la Hurst le ha assegnate a Brittany Altomare (per lei sarà la seconda apparizione) e alle debuttanti Mina Harigae e Yealimi Noh. Come terzo “Assistant Captain” ecco invece Stacy Lewis (nata a Toledo) che va ad aggiungersi alle già annunciate Angela Stanford e Michelle Wie.
Un birdie sulla buca conclusiva, l’ultimo di cinque senza bogey per il 67 (-5), ha permesso al francese Paul Elissalde, 25enne di Biazzitz, di ottenere il primo titolo sull’Alps Tour. Con uno score di 195 (66 63 67, -20) si è imposto nel Gosser Open, sul percorso del GC Erzherzog Johann (par 72) a Maria Lankowitz, nei pressi di Graz in Austria, impedendo con quel birdie che lo spagnolo Daniel Berna e l’ottimo dilettante italiano Gregorio De Leo (67 65 64), già in club house, entrambi autori di un rimarchevole 64 (un eagle, sette birdie, un bogey per l’azzurro) potessero forzarlo al playoff, relegandoli in seconda posizione con 197 (-19). In quarta con 198 (-18) lo scozzese Ryan Lumsden e in quinta con 200 (-16) il transalpino Franck Medale.
Tra i top ten Jacopo Vecchi Fossa ed Edoardo Giletta, ottavi con 203 (-13), quest’ultimo rinvenuto dalla 29ª piazza con un gran 62 (-12, un eagle, otto birdie) miglior parziale del round. Al 15° posto con 205 (-11) Carlo Casalegno e il dilettante Riccardo Bregoli, al 23° con 206 (-10) Stefano Ciapparelli e Luca Cianchetti e al 34° con 209 (-7) Rocco Sanjust e Stefano Mazzoli. Complessivamente hanno superato il taglio 16 giocatori italiani (quattro dilettanti) dei 30 che hanno preso parte all’evento. Paul Elissalde è stato gratificato con un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro.
SECONDO GIRO - Due italiani tra i top ten a un giro dal termine del Gosser Open: sono Carlo Casalegno (64 69) e il dilettante Gregorio De Leo (67 66), quasi sempre in evidenza quando si confronta con i pro, quarti con 133 (-11) colpi.
Nel torneo dell’Alps Tour che si sta disputando sul percorso del GC Erzherzog Johann, (par 72) a Maria Lankowitz, nei pressi di Graz in Austria, guida la graduatoria con 129 (66 63, -15) il francese Paul Elissalde, seguito dal connazionale Franck Medale (130, -14). In terza posizione con 132 (-12) lo scozzese Ryan Lumsden, mentre i due azzurri sono affiancati dallo spagnolo Daniel Berna in vetta dopo un round insieme al transalpino Edgar Catherine sceso in undicesima posizione con 136 (-8) dove si trova anche Jacopo Vecchi Fossa.
Sono al 22° posto con 138 (-6) Rocco Sanjust e al 29° con 139 (-5) Giulio Castagnara, Alessandro Tadini, Nicola Maestroni e gli amateur Riccardo Bregoli e Manfredi Manica. Complessivamente hanno superato il taglio 16 italiani dei quali quattro dilettanti. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.
PRIMO GIRO - Carlo Casalegno è al terzo posto con 64 (-8) colpi, alla pari con l’irlandese Gary Hurley, nel Gosser Open, torneo dell’Alps Tour che si sta disputando sulla distanza di 54 buche sul percorso del GC Erzherzog Johann, (par 72) a Maria Lankowitz, nei pressi di Graz in Austria.
La coppia rende un colpo ai due leader con 63 (-9), lo spagnolo Daniel Berna e il francese Edgar Catherine. In quinta posizione con 65 (-7) il pakistano Amza Amin, l’iberico Joel Moscatel (am)l e il transalpino Franck Medale. Sono in buona classifica, 11.i con 67 (-5), Stefano Ciapparelli, Rocco Sanjust e il dilettante Gregorio De Leo e hanno un colpo in più, 21.i con 68 (-4) Stefano Mazzoli, Nicola Maestroni e Jacopo Vecchi Fossa. Prima della linea del taglio Edoardo Giletta e l’amateur Davide Buchi 30.i con 69 (-3). Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.
LA VIGILIA - Dopo il Roma Alps Letas Open, l'Alps Tour torna protagonista con il Gosser Open. Il torneo si giocherà sul percorso del GC Erzherzog Johann, a Maria Lankowitz, vicino Graz, in Austria dal 19 al 21 agosto.
E’ l'undicesimo appuntamento del terzo circuito europeo maschile e tra i protagonisti ci sarà il Xavier Poncelet, vincitore del Roma Alps Letas Open al Golf Club Parco de' Medici lo scorso luglio. Trenta gli azzurri in gara pronti a sfidare il francese e tra questi ci sono Luca Cianchetti, Jacopo Vecchi Fossa e Stefano Mazzoli, già vincitori di un torneo dell'Alps Tour in questa stagione. Tra i migliori del circuito manca solo lo spagnolo Angel Hidalgo Portillo, numero uno dell'ordine di merito e impegnato sul Challenge Tour al Sydbank Esbjerg Challenge.
Saranno 137 i concorrenti che si contenderanno il titolo e un montepremi complessivo di 40.000 euro (con prima moneta di 5.800). Oltre agli italiani già citati, ci saranno anche Alessandro Tadini, Nicola Maestroni, Giulio Castagnara, Andrea Saracino, Stefano Pitoni, Rocco Sanjust, Gianluca Proietti, Riccardo Bregoli, Andrea Martini, Federico Zucchetti, Edoardo Giletta, Giovanni Craviolo, Gregorio De Leo, Cristiano Terragni, Giacomo Fortini, Alessandro Notaro, Manfredi Manica, Takayuki Matsui, Ludovico Addabbo, Carlo Casalegno, Davide Buchi, Adalberto Montini, Marco Archetti, Federico Milito, Stefano Ciapparelli, Michele Bosco e Nicholas Capitanio..
In un emozionante e concitato finale la svedese Anna Nordqvist è riuscita a prevalere con 276 (71 71 65 69, -12) colpi nell’AIG Women's Open, il quinto e ultimo major stagionale femminile. organizzato in collaborazione da LPGA Tour e da Ladies European Tour sul percorso del Carnoustie Golf Links (par 72), ad Angus, in Scozia.
La 34enne di Eskilstuna, ha ottenuto il decimo titolo sul circuito e il terzo in un major a quattro anni di distanza dall’ultimo successo, ossia da quando nel 2017 firmò il suo secondo major (Evian Championship). In un giro finale in cui la vetta ha avuto vari proprietari alla fine si sono trovare avanti la Nordqvist, che ha concluso con un parziale di 69 (-3, quattro birdie, un bogey), la connazionale Madelene Sagstrom e la danese Nanna Koerstz Madsen con le ultime due che sull’ultima buca hanno lasciato strada alla vincitrice. La prima con un bogey è terminata seconda con 277 (-11) alla pari con l’inglese Georgia Hall e con l’americana Lizette Salas, mentre un doppio bogey ha relegato Nanna Koerstz Madsen al quinto con 278 (-10) in compagnia dell’australiana Minjee Lee. Al settimo posto con 279 (-9) la thailandese Patty Tavatanakit e la tedesca Leonie Harm.
In buona posizione, ma mai in partita, la thailandese Ariya Jutanugarn, decima con 281 (-7), Nelly Korda, numero uno mondiale, la canadese Brooke M. Henderson e la coreana Sei Young Kim, 13.e con 282 (-6), Lexi Thompson, 20ª con 285 (-3), la neozelandese Lydia Ko, 29ª con 286 (-2), e la coreana Inbee Park, 52ª con 291 (+3). E’ uscita al taglio, per la quinta gara consecutiva sul LPGA Tour, Giulia Molinaro, 126ª con 152 (78 74, +8). Ad Anna Nordqvist è andato un assegno di 870.000 dollari su un montepremi di 5.800.000 dollari.
TERZO GIRO - Classifica molto corta che fa presagire una volata finale molto accesa nell’AIG Women's Open, il quinto e ultimo major stagionale femminile. organizzato in collaborazione da LPGA Tour e da Ladies European Tour, che si conclude sul percorso del Carnoustie Golf Links (par 72), ad Angus, in Scozia.
Sono al vertice con 207 (-9) colpi la svedese Anna Nordqvist (71 71 65), autrice di un 65 (-7, sette birdie), e la danese Nanna Koerstz Madsen (70 69 68), che ha segnato un 68 (-4, un eagle, tre birdie, un bogey). Seguono con 208 (-8) Lizette Salas e con 209 (-7) Lexi Thompson, la finlandese Sanna Nuutinen, la svedese Madelene Sagstrom e la dilettante scozzese Louise Duncan.
In corsa per il successo anche le sorelle thailandesi Ariya e Moriya Jutanugarn, la canadese Brooke M. Henderson, Nelly Korda, numero uno mondiale, Yealimi Noh, l’inglese Georgia Hall e la coreana Sei Young Kim, ottave con 210 (-6). Sono fuori gioco l’australiana Minjee Lee, la thailandese Patty Tavatanakit e la giapponese Hinako Shibuno, 18.e con 212 (-4), la neozelandese Lydia Ko, 40ª con 215 (-1), e la coreana Inbee Park, 61ª con 222 (+6).
E’ uscita al taglio Giulia Molinaro, 126ª con 152 (78 74, +8). Il montepremi è di 5.800.000 di dollari, il più alto in assoluto dopo i 5,5 milioni dell’US Womens Open
SECONDO GIRO - Cambio della guardia in vetta all’AIG Women's Open, il quinto e ultimo major stagionale femminile. organizzato in collaborazione da LPGA Tour e da Ladies European Tour, che si sta disputando sul percorso del Carnoustie Golf Links (par 72), ad Angus, in Scozia, dove si sono portate con 137 (-7) Mina Harigae (70 67) e l’inglese Georgia Hall (68 68). Nuovamente out al taglio, per la quinta gara consecutiva sul LPGA Tour, Giulia Molinaro, 126ª con 152 (78 74, +8).
Rendono un colpo alle due leader Lizette Salas e la coreana Sei Young Kim (138, -6) e sono tra le sette concorrenti al quinto posto con 139 (-5) Lexi Thompson e la filippina Yuka Saso. Hanno ceduto, un po’ a sorpresa, entrambe al comando dopo un giro, Nelly Korda, numero uno mondiale e grande favorita, e la svedese Madelene Sagstrom, ora 12.e con 140 (-4) insieme all’australiana Minjee Lee, alla canadese Brooke M. Henderson e alla giapponese Hinako Shibuno. In 23ª posizione con 142 (-2) la thailandese Ariya Jutanugarn e la nipponica Nasa Hataoka e ritardi maggiori per la neozelandese Lydia Ko e la thailandese Patty Tavatanakit, 31.e con 143 (-1), e per la coreana Inbee Park, 58ª con 145 (+1). Fuori la tedesca Sophia Popov, 77ª con 147 (+3), che difendeva il titolo.
Giulia Molinaro ha girato in 74 (+2) colpi con un birdie e tre bogey. Il montepremi è di 5.800.000 di dollari, il più alto in assoluto dopo i 5,5 milioni dell’US Womens Open
PRIMO GIRO - Terzetto al vertice con 67 (-5) colpi formato da Nelly Korda, numero uno mondiale e grande favorita, dalla svedese Madelene Sagstrom e della coreana Sei Young Park nell’AIG Women's Open, il quinto e ultimo major stagionale femminile. organizzato in collaborazione da LPGA Tour e da Ladies European Tour, in svolgimento sul percorso del Carnoustie Golf Links (par 72), ad Angus, in Scozia. Inizio devastante per Giulia Molinaro, 132ª con 78 (+6, un birdie, sette bogey), che sembra destinata a subire il quinto taglio di fila.
Il trio di testa è seguito con 68 (-4) da Andrea Lee, dalla filippina Yuka Saso, dall’inglese Georgia Hall e dalla dilettante scozzese Louise Duncan. All’ottavo posto con 69 (-3) Lexi Thompson, all’11° con 70 (-2) le giapponesi Nasa Hataoka e Hinako Shibuno e la coreana Inbee Park e al 22° con 71 (-1) l’australiana Minjee Lee, le thailandesi Patty Tavatanakit e Ariya Jutanugarn e la canadese Brooke M. Henderson. Hanno perso maggior terreno, ma sono ancora in tempo per recuperare, la neozelandese Lydia Ko e la tedesca Sophia Popov, che difende il titolo, 41.e con 72 (par).
Il montepremi è di 5.800.000 di dollari, il più alto in assoluto dopo i 5,5 milioni dell’US Womens Open.
LA VIGILIA - In onda il quinto e ultimo major stagionale femminile. L’AIG Women's Open, organizzato in collaborazione da LPGA Tour e da Ladies European Tour, si disputa sul percorso del Carnoustie Golf Links, ad Angus, in Scozia, con la partecipazione di una sola azzurra Giulia Molinaro.
In campo le migliori proette del mondo, ma i fari saranno puntati soprattutto su Nelly Korda, 23enne di Bradenton (Florida), numero uno mondiale, dominatrice della stagione con tre successi sul LPGA Tour, comprensivi di un major, il precedente KPMG Women’s PGA Championship, per un totale di sei successi complessivi in carriera e l’oro olimpico a Tokyo 2020.
Numerose, comunque, le giocatrici accreditate per puntare al successo a iniziare dalle altre tre major champions stagionali: la thailandese Patty Tavatanakit (ANA Inspiration), la filippina Yuka Saso (U.S. Women’s Open), prima della sua nazione a raggiungere tale traguardo e seconda a imporsi sul circuito statunitense dopo Jennifer Rosales (due titoli 2004 e 2005), e l’australiana Minjee Lee (Amundi Evian Championship). Difende il titolo, l’unico fino ad ora ma di peso, la 28enne tedesca nata a Boston (USA) Sophia Popov, che non sembra avere molte carte da giocare per ripetersi. Per la verità tra le varie past winner in gara vere chances le hanno probabilmente solo la thailandese Ariya Jutanugarn (2016), la coreana Inbee Park (2015) e qualcuna in meno la giapponese Hinako Shibuno (2019), mentre, salvo miracoli, non dovrebbero far molto l’inglese Georgia Hall (2018), Stacy Lewis (2013), Mo Martin (2014), e la scozzese Catriona Matthew (2009). Quest’ultima, peraltro, capitana del Team Europe sarà impegnata a seguire le atlete continentali ancora in odore di Solheim Cup, ossia la gara successiva (Inverness Club, Toledo, Ohio, 4-6 settembre). Infatti sia lei che la capitana statunitense Pat Hurst ufficializzeranno le loro scelte per completare le squadre lunedì prossimo.
Il difficile percorso del Carnoustie Golf Links ospiterà questo major per la seconda la volta. La prima nel 2012 fu appannaggio della taiwanese Yani Tseng da tempo scomparsa nei meandri dell’oblio golfistico.
Quanto a Giulia Molinaro dovrà un superare un periodo negativo assolutamente inatteso con quattro tagli di fila seguiti al gran terzo posto nel KPMG Women’s PGA Championship. In mezzo il 46° posto alle Olimpiadi dove il taglio non era previsto
Il montepremi è di 5.800.000 di dollari, il più alto in assoluto dopo i 5,5 milioni dell’US Womens Open.
Il giorno di Tony Finau. Considerato soprattutto un grande regolarista, capace di far salire il conto in banca in maniera significativa senza praticamente mai vincere (un solo titolo nel 2016 nel Puerto Rico Open, uno pochissimi dei tornei di serie B del circuito), è riuscito a fare il colpo grosso imponendosi con 284 (67 64 68 65, -20) nel Northern Trust, il primo dei tre eventi denominati PlayOffs che conducono alla conquista del jackpot della FedEx Cup (15 milioni di dollari al vincitore e 60 milioni di premi complessivi) e che concludono la stagione del PGA Tour 2020-2021. Ha terminato il torneo alla pari con l’australiano Cameron Smith (69 68 60 67) e poi lo ha superato con un par alla prima buca di spareggio.
Sul percorso del Liberty National Golf Club (par 71), a Jersey City nel New Jersey, Milton Pouha Finau, detto Tony, nativo di Salt Lake City (Utah), 31 anni, undici mesi e nove giorni, 189 gare sul tour, ha fatto trascorrere 143 eventi e 1.975 giorni prima di raccogliere il secondo alloro, al playoff come il primo, ma nel frattempo non è stato con le mani in mano perché si è classificato otto volte secondo e ha ottenuto complessivamente 39 top ten che, come dicevamo all’inizio, lo hanno più volte portato agli onori della cronaca sia sportiva che bancaria.
Ora ha buone prospettive con questo successo. In primis gli ha fatto guadagnare ben 1.710.000 dollari (su un montepremi di 9.500.000 dollari), poi lo ha fatto salire dal 22° al nono posto nel World Ranking, dal 23° al decimo nella money list del PGA Tour (dove è in vetta Jon Rahm) e soprattutto, con i 2.000 punti guadagnati quale vincitore è balzato da 23° al vertice della classifica della FedEx Cup (p. 3.348) con bella vista sul jackpot di 15 milioni di dollari. A tal proposito nella nuova graduatoria è seguito da Jon Rahm (p. 2.763), Cameron Smith (2.739), Patrick Cantlay (2.302) e da Justin Thomas (2.218), mentre Collin Morikawa, leader prima della gara, per effetto del taglio subito è ora sesto con p. 2.171. Prossimo appuntamento nel BMW Championship (26-29 agosto) al quale saranno ammessi solo i primi 70 della FedEx e gran finale con il Tour Championship (2-5 settembre, in concomitanza con l’Open d’Italia) dove avranno accesso i primi trenta. In quella occasione i punti saranno tramutati in colpi di vantaggio. Il primo partirà con una dote di “meno 10” colpi, il secondo con “meno 8”, il terzo con “meno 7” il quarto con “meno 6”, il quinto con “meno 5” e poi un colpo in meno per ogni cinque fino al “par” per coloro che saranno dal 26° al 30° posto.
Finau ha concluso la sua corsa con un 65 (-6), miglior score di giornata maturato con un eagle, cinque birdie e un bogey, e Cameron Smith, che nel terzo turno ha battuto il record del percorso con un 60 (-11), ha replicato con un 67 (-4) agganciando il rivale con il sesto e ultimo birdie (contro un doppio bogey) alla buca 17. Poi si è perso nel playoff, comunque raggranellando la bella cifra di 1.035.500 dollari.
Da rilevare il crollo finale di Jon Rahm, rimasto numero uno mondiale, che era al vertice e che ha gettato al vento quanto meno la possibilità di partecipare allo spareggio con due bogey nelle ultime quattro buche dopo 14 impeccabili con quattro birdie (69, -2). Per lui solo terzo posto con 266 (-18) e un... contributo alle spese di 655.500 dollari.
In quarta posizione con 269 (-15) Justin Thomas, Tom Hoge e Alex Noren e in settima con 270 (-14) il sudafricano Erik Van Rooyen che sembra a suo agio sul suo nuovo circuito. Sono andati a spasso lungo la classifica Xander Schauffele, oro a Tokyo 2020, 18° con 273 (-11), Bryson DeChambeau e Brooks Koepka, 31.i con 276 (-8), Rory McIlroy e Hideki Matsuyama, 43.i con 277 (-7). Colpito e affondato da un 79 (+8) Jordan Spieth, da 34° a 73° con 285 (+1), e da secondo a settimo in FedEx (p. 2.150). Non sono riusciti a entrare tra i top 70, tra gli altri, Matthew Wolff, Matthew Fitzpatrick, Tyrrell Hatton, Martin Laird, Troy Merritt e J.T. Poston. La quarta giornata del torneo è stata posticipata di un giorno a causa del passaggio dell’Uragano Henri’s,
TERZO GIRO - Con un super giro in 60 (-11) colpi, nuovo record del percorso e personale, l’australiano Cameron Smith con 197 (69 68 60, -16) ha recuperato 24 posizioni e ha raggiunto in vetta alla classifica del Northern Trust Jon Rahm (197 – 63 67 67). Il torneo, a causa del passaggio dell’Uragano Henri’s subirà ora una giornata di stop e verrà concluso lunedì 23 agosto.
Sul percorso del Liberty National Golf Club (par 71), a Jersey City nel New Jersey, nel primo dei tre eventi denominati PlayOffs che conducono alla conquista del jackpot della FedEx Cup (15 milioni di dollari al vincitore e 60 milioni di premi complessivi) e che concludono la stagione del PGA Tour 2020-2021, Cameron Smith, 28enne di Brisbane, 151 presenze sul circuito, tre successi (tutti al playoff) e due sull’European Tour (uno allo spareggio), ha infilato undici birdie di fila, senza bogey, sorpassando per qualche tratto Rahm. Questi, però, lo ha riagganciato con il settimo birdie di giornata alla buca 17 per un 67 (-4) completato con un bogey e un doppio bogey.
In grande spolvero il sudafricano Erik van Rooyen ,vincitore del recente Barracuda Championship, che gli ha garantito un posto stabile sul PGA Tour, terzo a un colpo (198, -15), quindi in quarta posizione con 199 (-14) Justin Thomas e Tony Finau e in sesta con 200 (-13) Tom Hoge, Viktor Hovland e Shane Lowry. Sono rimasti praticamente stabili Brooks Koepka e Xander Schauffele, oro olimpico a Tokyo 2020, undicesimi con 202 (-11) e si sono definitivamente defilati Jordan Spieth, 34° con 206 (-7), Hideki Matsuyama e Rory McIlroy, 40.i con 207 (-6), e Bryson DeChambeau, 50° con 208 (-5). Fuori gioco, perché usciti al taglio dopo 36 buche, Dustin Johnson, numero due del World Ranking, campione in carica del torneo e della FedEx Cup, Adam Scott, Sergio Garcia, Collin Morikawa, alla partenza in vetta alla graduatoria FedEx, e Jason Day.
Con questa classifica sarebbero ai primi cinque posti della FedEx Cup nell’ordine Jon Rahm, Cameron Smith, Justin Thomas, Jordan Spieth e Patrick Cantlay, mentre alla partenza erano tra i primi 70, che accederanno al prossimo BMW Championship (26-29 agosto), e ora rischiano di uscire Matt Fitzpatrick, Tyrrell Hatton, Martin Laird, Troy Merritt e J.T. Poston. Il montepremi per la gara è di 9.500.000 dollari.
SECONDO GIRO - Jon Rahm, numero uno mondiale, in grande spolvero e leader solitario nel Northern Trust con 130 (63 67, -12) colpi, e Dustin Johnson, numero due, campione in carica del torneo e della FedEx Cup, 76° con 142 (par) e fuori al taglio. Seconda giornata con parecchie sorprese nel primo dei tre PlayOffs che portano alla conquista del jackpot della FedEx Cup (15 milioni di dollari al vincitore) e che concludono la stagione del PGA Tour 2020-2021.
Sul percorso del Liberty National Golf Club (par 71), a Jersey City nel New Jersey, Jon Rahm ha continuato la sua marcia impeccabile con quattro birdie per il 67 (-4) che si sono aggiunti agli otto del turno d’apertura (63, -8): ha terminato la prima metà della gara senza bogey e ha realizzato il secondo score personale più basso su 36 buche. E’ salito al secondo posto con 131 (-11) Tony Finau, che vince poco (solo un titolo), ma che quando il piatto è ricco si cerca sempre un buon posto a tavola, mentre è sceso al terzo con 132 (-10) Justin Thomas, che condivideva il primato con Rahm dopo un turno. E’ stato raggiunto da Keith Mitchell e da Xander Schauffele, che ha rimontato dalla 34ª piazza con un 62 (-9) eguagliando il primato su un round del percorso, imitato da Jordan Spieth, volato dalla 72ª alla decima con 134 (-8). Sono stati due score in fotocopia con due eagle, sei birdie e un bogey per entrambi.
Ha risalito la graduatoria di 24 gradini anche Brooks Koepka, che affianca Spieth, così come è passato dalla 52ª alla 17ª posizione con 136 (-6) Bryson DeChambeay, che dopo lo strano primo giro in cui ha chiuso solo due buche in par andando in continua altalena sulle altre 16 (71, par), si è espresso con un più lineare 65 (-6). Non decolla Rory McIlroy, 63° con 141 (-1), che ha evitato il taglio con l’ultimo punteggio utile, mentre le sorprese sono continuate con le uscite di Adam Scott (142, par), che era quarto dopo 18 buche e che in tal modo è andato fuori dalla FedEx Cup, di Sergio Garcia (143, +1), di Collin Morikawa (144, +2), che abbandonerà la sua posizione di leader della graduatoria FedEx, e Jason Day (146 (+4). Il montepremi per l’evento è di 9.500.000 dollari, mentre la FedEx Cup distribuirà complessivamente 60 milioni di dollari.
PRIMO GIRO - Due big al proscenio, Justin Thomas e Jon Rahm leader con 63 (-8) colpi, e altri in difficoltà dopo il giro iniziale del Northern Trust, il primo dei tre PlayOffs che concludono la corsa al jackpot della FedEx Cup (15 milioni di dollari al vincitore) e la stagione del PGA Tour 2020-2021. Sul percorso del Liberty National Golf Club (par 71), a Jersey City nel New Jersey, Rahm, quinto in FedEx, ha realizzato otto birdie senza bogey e Thomas (nono in FC) nove birdie e un bogey per prendere ben tre colpi di vantaggio su Harold Varner III (66, -5).
Sono in campo 122 concorrenti dei 125 aventi diritto (i primi della graduatoria FedEx Cup dopo il precedente Wyndham Championship) che si ridurranno a 70 nel successivo BMW Championship (26-29 agosto) e infine i primi trenta si contenderanno titolo e super premio nel Tour Championship (2-5 settembre) nella stessa settimana in cui a Roma avrà luogo l’Open d’Italia.
Al quarto posto con 67 (-4) Robert Streb, Cameron Tringlale, Kevin Na, Tony Finau, il canadese Mackenzie Hughes e l’australiano Adam Scott che 82° in FC ha bisogno di un buon risultato per entrare tra i 70 e passare il turno.
Distacchi già significativi per altri che dovrebbero essere tra i primi attori. Dustin Johnson, che difende il titolo nel torneo e nella FedEx Cup, è 34° con 70 (-1) insieme a Brooks Koepka (15° FC) e a Xander Schauffele (13° FC), mentre hanno un colpo in più Rory McIlroy (26° FC), due jackpot vinti (2016-2019), e Bryson DeChambeau (7° FC) 52.i con 71 (par). Fantasmagorico il giro di DeChambeau che è divenuto il quarto giocatori a partire da 1983 ad aver segnato due soli par nel suo caso, ma qualcuno anche meno, ed essere comunque riuscito a chiudere il round con un score pari al par o inferiore. Nelle altre 16 buche ha messo insieme nove birdie, cinque bogey e due doppi bogey. Inattesi i responsi piuttosto negativi per Jordan Spieth (secondo in FC), 72° con 72 (+1), e per Collin Morikawa (numero uno FedEx), 102° con 74 (+3). Il montepremi per l’evento è di 9.500.000 dollari, mentre la FedEx Cup distribuirà complessivamente 60 milioni di dollari.
LA VIGILIA - Caccia ai 15 milioni di dollari che gratificheranno il vincitore della FedEx Cup, ma anche al resto del “malloppo”, perché in totale saranno 60 i milioni di dollari che finiranno nelle tasche dei giocatori. Qualcosa andrà anche a coloro che non sono entrati tra i primi 125 dopo il Wyndham Championship della scorsa settimana. Infatti i classificati dal 126° al 150° posto, che hanno fallito la qualifica nell’ultima gara disponibile, riceveranno 70.000 dollari e tra costoro c’è anche Francesco Molinari, uscito al taglio la scorsa settimana e terminato 142° nella FedEx.
Si deciderà tutto nei tre PlayOffs che chiuderanno la corsa e anche la stagione 2020-2021 del PGA Tour. Si comincerà con il Northern Trust (19-22 agosto) sul percorso del Liberty National Golf Club a Jersey City, nel New Jersey,, dove scenderanno in campo i primi 125 classificati, tra i quali quasi tutti i migliori esponenti del circuito, poi i partecipanti si ridurranno a 70 nel successivo BMW Championship (26-29 agosto) e infine i primi trenta si contenderanno il jackpot nel Tour Championship (2-5 settembre) nella stessa settimana in cui a Roma avrà luogo l’Open d’Italia.
Da considerare che nell’orgia di dollari ci saranno in palio altri 9.500.000 dollari sia nel Northern Trust che nel BMW Championship, mentre i primi dieci della classifica FedexCup si sono già divisi dieci milioni di dollari di bonus assegnati al termine dei tornei di qualifica. Due milioni sono andati al leader Collin Moriwawa e poi a seguire 1,5 a Jordan Spieth, 1,2 a Patrick Cantlay, 1,1 ad Harris English, uno a Jon Rahm, numero uno mondiale, fino ai 500 assegnati al decimo, Sam Burns.
La classifica a questo punto, anche se sarà preaticamente che almeno i primi quindici non arrivino all’ultima tappa, potrà comunque subire notevoli cambiamenti perché saranno variati i punti assegnati. Infatti dai 500 ai 600 destinati al vincitore delle gare pre PlayOffs si passerà a 2.000 al primo, 1.200 al secondo, 760 al terzo, 540 al quarto e così a scalare gradualmente. Dopo il BMW Championship vi sarà il reset e per l’evento conclusivo il primo partirà con una dote di “meno 10” colpi, il secondo con “meno 8”, il terzo con “meno 7” il quarto con “meno 6”, il quinto con “meno 5” e poi un colpo in meno per ogni cinque fino al “par” per coloro che saranno dal 26° al 30° posto.
A parte Morikawa e Spieth (sua le FedEx nel 2015), e Jon Rahm, numero uno mondiale, usufruiscono di buone posizioni anche Bryson DeChambeau (7°), Justin Thomas (9°) e a segno nel 2017, Xander Schauffele (13°), Brooks Koepka (15°) e Dustin Johnson (17°), campione uscente a numero due mondiale. Posizione ballerina tra i primi 30 quella di Rory McIlroy (26°), due jackpot conquistati nel 2016 e nel 2019. Prima di lui l’altra doppietta è stata opera di Tiger Woods (2007-2009). Tra gli ultimi vincitori assente Justin Rose (2018) primo degli esclusi (126°).
Sei giocatori si sono qualificati per i PlayOffs della FedExCup in ogni stagione dalla prima edizione 2007: Charley Hoffman (32° in graduatoria), Phil Mickelson (58°), Bubba Watson (71°), Adam Scott (82°), Brandt Snedeker (100°) e Matt Kuchar (120°). Mickelson e Kuchar sono arrivati a giocare il Tour Championship nove volte, mentre Snedeker è l'unico tra i sei che sia riuscito a imporsi (2012).
A volte ritornano. E’ il caso del norvegese Espen Kofstad che ha riassaporato il successo dopo cinque anni vincendo il Sydbank Esbjerg (Challenge Tour) all’Esbjerg Golfklub (par 71), nella città da cui il circolo prende il nome in Danimarca. Ha concluso con 273 (68 70 68 67, -11) colpi raggiungendo con un 67 (-4, cinque birdie, un bogey) lo scozzese Ewen Ferguson (273 – 68 71 65 69), leader nel terzo round, che ha girato in 69 (-2) dopo una pessima partenza con due bogey e un buon recupero con quattro birdie, l’ultimo alla buca 17 che ha decretato il playoff dove però ha ceduto alla prima buca al birdie dell’avversario.
Kofstad, 34enne di Oslo, si era rivelato nel 2012 con due successi in Italia (Acaya Open e Apulia San Domenico Grand Final), imponendosi anche nell’ordine di merito del Challenge Tour e passando sul circuito maggiore, ma successivamente non ha accolto quanto sperava. E’ tornato indietro, ha ottenuto un terzo titolo nel 2016 (D+D Real Slovakia) e poi ha vivacchiato fino alla prodezza odierna che gli ha fruttato un assegno di 32.000 euro su un montepremi di 200.000 euro.
Ancora una volta gli italiani hanno deluso. Manassero era partito con la leadership nel primo round poi è via via sceso ed ha concluso al 31° posto con 283 (66 73 75 69, -1) dopo un parziale di 69 (-2, cinque birdie, tre bogey), mentre l’altro che ha superato il taglio, Federico Maccario, è terminato al 69° e ultimo posto con 303 (72 72 77 82, +19). Bocciati dopo 36 buche Lorenzo Scalise, 115° con 150 (+8), Edoardo Raffaele Lipparelli, 147° con 155 (+13), Michele Ortolani, 151° con 157 (+15), ed Enrico Di Nitto, 153° con 159 (+17).
I due protagonisti del torneo hanno preceduto di tre colpi lo spagnolo Angel Hidalgo (276, -8) e di quattro l’altro iberico Ivan Cantero Gutierrez e il portoghese Ricardo Gouveia (277, -7). In sesta posizione con 278 (-6) l’inglese OJ Farrell, il polacco Mateusz Gradecki, il norvegese Kristian Krogh Johannessen e lo svedese Per Langfors.
TERZO GIRO - Matteo Manassero è sceso ancora passando dal settimo al 36° posto con 214 (66 73 75, +1) colpi nel terzo giro del Sydbank Esbjerg (Challenge Tour) all’Esbjerg Golfklub (par 71), nella città da cui il circolo prende il nome in Danimarca, e ha perso posizioni anche Federico Maccario, da 36° a 67° con 221 (72 72 77, +8).
Prova a conquistare il primo titolo sul circuito il promettente scozzese Ewen Ferguson, 25enne di Glasgow, un bel passato da dilettante e cinque top five in stagione, leader con 204 (68 71 65, -9). Con un 65 (-6), miglior score di giornata ottenuto in maniera un po’ complicata (un eagle, sette birdie, tre bogey), ma efficace, ha sorpassato il francese Julien Brun (205, -8), in vetta dopo due round. In corsa per il titolo nel turno conclusivo anche lo spagnolo Angel Hidalgo e il norvegese Espen Kofstad, terzi con 206 (-7), il transalpino Ugo Coussaud e l’iberico Ivan Cantero Gutierrez, quinti con 208 (-5).
Meno possibilità per lo spagnolo Scott Fernandez, per lo svedese Jens Dantorp e per il norvegese Kristian Krogh Johannessen, settimi con 209 (-4) e forse nessuna per il tedesco Yannik Paul, decimo con 210 (-3), che però è stato l’altro autore di un 65 (-6) conseguito in maniera più lineare con sette birdie e un bogey. Il montepremi è di 200.000 euro dei quali 32.000 andranno al vincitore.
SECONDO GIRO - Matteo Manassero, settimo con 139 (66 73, -3) colpi, ha perso la leadership, ma è rimasto tra i top ten dopo il secondo round del Sydbank Esbjerg (Challenge Tour) sul percorso dell’Esbjerg Golfklub (par 71), nella città da cui il circolo prende il nome in Danimarca. E’ rimasto in gara Federico Maccario, 36° con 144 (72 72, +2), mentre sono usciti gli altri quattro italiani.
E’ passato a condurre con 135 (67 68, -7) il francese Julien Brun, 29enne di Cagnes-sur-Mer, due titoli sul circuito, uno a giugno (Open de Bretagne) e l’altro nel 2012 quando era ancora dilettante(Open Toulouse Metropole). Ha realizzato un 68 (-3, quattro birdie, un bogey) e ha preso due colpi di vantaggio sullo spagnolo Angel Hidalgo (137, -5). In terza posizione con 138 (-4) l’altro iberico Scott Fernandez, il tedesco Max Rottluff, il norvegese Espen Kofstad e l’inglese OJ Farrell.
Manassero ha girato in 73 (+2) colpi con due birdie, due bogey e un doppio bogey, mentre Maccario ha segnato un 72 (+1) con tre birdie e quattro bogey. Non hanno superato il taglio, caduto a 145 (+3), Lorenzo Scalise, 115° con 150 (+8), Edoardo Raffaele Lipparelli, 147° con 155 (+13), Michele Ortolani, 151° con 157 (+15), ed Enrico Di Nitto, 153° con 159 (+17). Il montepremi è di 200.000 euro dei quali 32.000 gratificheranno il vincitore.
PRIMO GIRO - Matteo Manassero è al vertice con 66 (-5) nel Sydbank Esbjerg iniziato sul percorso dell’Esbjerg Golfklub (par 71), nella città da cui il circolo prende il nome in Danimarca, dove ha preso un colpo di vantaggio sullo spagnolo Angel Hidalgo e sul francese Julien Brun (67, -4). Un vero assembramento al quarto posto occupato con 68 (-3) da otto concorrenti: lo scozzese Ewen Ferguson, in bella evidenza nell’ultimo periodo, i finlandesi Lauri Ruuska e Ilari Saulo, l’iberico Lucas Vacarisas, il norvegese Espen Kofstad, tre titoli sul circuito dei quali due in Italia nel lontano 2012 (Acaya Open e Apulia San Domenico Grand Final), l’inglese Harry Ellis, il tedesco Max Ruttluff e il dilettante transalpino Julien Sale.
Degli altri azzurri anticipa la linea del taglio Federico Maccario, 47° con 72 (+1), e sono oltre Lorenzo Scalise, 85° con 74 (+3), Michele Ortolani ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 119.i con 76 (+5), ed Enrico Di Nitto, 145° con 79 (+8).
Matteo Manassero ha realizzato cinque birdie senza bogey e Federico Maccario due birdie e tre bogey. Il montepremi è di 200.000 euro dei quali 32.000 gratificheranno il vincitore.
Dominio statunitense e vittoria a sorpresa di Johannes Veerman, 29enne di Orange County (California), nel D+D Real Czech Masters (European Tour) all’Albatross Golf Resort (per 72) di Praga nella Repubblica Ceca che ha concluso con 273 (71 66 68 68, -15) colpi. Ha superato il connazionale Sean Crocker, secondo con 275 (-13) alla pari con il finlandese Tapio Pulkkanen, che era in vetta dopo tre turni, e a completare l’exploit americano al quarto posto con 276 (-12) è terminato Paul Peterson, che era andato a segno in tale evento nel 2016, il quale ha condiviso la posizione con lo svedese Henrik Stenson, campione che non vince dal 2017. Al sesto con 278 (-10) lil sudafricano Dean Burmester. Deludente lo slovacco Rory Sabbatini, argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020, 33° con 284 (-4).
Johannes Veerman ha girato in 68 (-4) colpi con sei birdie e due bogey, ma avrebbe comunque potuto far poco per firmare il suo primo titolo senza una concreta mano di Pulkkanen che ha buttato il successo con un bogey e un doppio bogey a chiudere. Veerman ha ricevuto un assegno di 149.920 euro su un montepremi di un milione di euro.
Nel giro finale ha risalito la classifica di trenta gradini Nino Bertasio, da 59° a 29° con 283 (71 71 75 66, -5), che con un 66 (-6, sei birdie) ha realizzato lo score più basso del turno. E’ rimasto al 50° posto con 288 (74 68 73 73, par) Renato Paratore, che si è espresso con il secondo 73 consecutivo (+1, cinque birdie, quattro bogey, un doppio bogey) ed è finito quasi in fondo alla classifica Andrea Pavan, 70° con 296 (74 66 77 79, +8), dopo un 79 (+7, tre birdie, quattro bogey, tre doppi bogey), che sembrava aver dato un buon segnale con un 66 (-6) nel secondo turno, rivelatosi un fuoco di paglia.Non ha superato il taglio Aron Zemmer, 74° con 145 (72 73, +1).
TERZO GIRO - Il finlandese Tapio Pulkkanen è il nuovo leader con 203 (68 69 66, -13) colpi del D+D Real Czech Masters (European Tour) all’Albatross Golf Resort (per 72) di Praga nella Repubblica Ceca dove sono in bassa classifica Renato Paratore, 50° con 215 (74 68 73, -1), Nino Bertasio (71 71 75) e Andrea Pavan (74 66 77) 59,i con 217 (+1).
Pulkkanen, 31enne di Kotka con un successo sul Challenge Tour datato 2017 (Kezakhstan Open), ha segnato sette birdie e un bogey per il 66 (-6), miglior score del round, che gli ha dato due colpi di vantaggio (e la speranza di poter conseguire il primo alloro sull’European Tour) nei riguardi dello svedese Henrik Stenson, campione che non riesce più a vincere dal 2017, e sugli statunitensi Johannes Veerman e Sean Crocker (205, -11). Saranno in corsa per la vittoria anche l’altro americano Paul Peterson (a segno nel 2016), quinto con 206 (-10), gli svedesi Philip Eriksson e Sebastian Soderberg, che ha ceduto dopo la leadership del secondo giro, il polacco Adrian Meronk e l’inglese Sam Horsfield, sesti con 207 (-9). Piuttosto deludente lo slovacco Rory Sabbatini, argento alle Olimpiadi di Tokyo, 38° con 213 (-3).
Passi indietro per i tre italiani. Paratore ha perso 16 posizioni con un 73 (+1, cinque birdie, sei bogey), Bertasio è sceso di 25 con un 75 (+3) dovuto a un birdie, due bogey e a un doppio bogey e crollo di Pavan, che ne ha cedute 42 con un 77 (+5) frutto di tre birdie, altrettanti bogey, un doppio bogey e un triplo bogey. Non ha superato il taglio Aron Zemmer, 74° con 145 (72 73, +1). Il montepremi è di un milione di euro.
SECONDO GIRO - La gran rimonta di Andrea Pavan da 82° a 17° con 140 (74 66, -4) colpi è stato l’aspetto più positivo del secondo giro degli azzurri nel D+D Real Czech Masters (European Tour) all’Albatross Golf Resort (per 72) di Praga nella Repubblica Ceca, dove è risalito anche Renato Paratore, 34° con 142 (74 68, -4), stesso score di Nino Bertasio (71 71), mentre non ha superato il taglio Aron Zemmer, 74° con 145 (72 73, +1).
E’ passato a condurre con 134 (70 64, -10) colpi il 30enne svedese di Eksjo Sebastian Soderberg, un titolo sul circuito (European Masters, 2019) e due sul Challenge Tour, che con un 64 (-8, un eagle, sette birdie, un bogey) ha distaccato di un colpo nelle ultime battute lo statunitense Sean Crocker e il polacco Adrian Meronk (135, -9).
I due leader del round iniziale, lo svedese Henrik Stenson e l’australiano Maverick Antcliff, sono scesi rispettivamente al quarto posto con 136 (-8) e al quinto con 137 (-7). Maverick ha la compagnia di altri cinque concorrenti, il connazionale Johannes Veerman, i sudafricani Dean Burmester e Jacques Kruyswijk, il finlandese Tapio Pulkkanen e il redivivo danese Soren Kjeldsen, da tempo scomparso da radar. Ha perso terreno lo slovacco Rory Sabbatini, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020, 50° con 143 (-1).
Non si era mai visto in stagione un Andrea Pavan così tonico e preciso che ha recuperato con un 66 (-6) dovuto a sei birdie senza bogey. Renato Paratore è risalito di 48 posizioni con un 68 (-4, cinque birdie, un bogey) e Nino Bertasio di tre con un 71 (-1, quattro birdie, tre bogey), mentre un 73 (+1, tre birdie, quattro bogey) ha messo fuori gioco per un solo colpo Aron Zemmer. Il montepremi è di un milione di euro.
PRIMO GIRO - Lo svedese Henrik Stenson e l’australiano Maverick Antcliff sono al vertice con 67 (-5) colpi nel D+D Real Czech Masters (European Tour) iniziato all’Albatross Golf Resort (per 72) di Praga nella Repubblica Ceca. dove non sono sati particolarmente brillanti i quattro azzurri in gara. Infatti il migliore è stato Nino Bertasio, 37° con 71(-1), con alle sue spalle Aron Zemmer, 54° con 72 (par), Renato Paratore e Andrea Pavan, 82.i con 74 (+2).
Henrik Stenson, 45enne di Gothenburg, ha ottenuto undici titoli sul circuito con un major e un WGC e, al netto di questi due, altri quattro sul PGA Tour, dove esercita prevalentemente la sua attività da anni, ma non vince dal 2017, Ha effettuato un giro molto pulito e attento con un eagle e tre birdie, senza bogey. Maverick Antcliff, 28 anni, si è rivelato nel 2019 sul China Tour dove ha ottenuto tre successi e ha dominato nella stagione imponendosi anche nell’ordine di merito, ma è ancora a secco sull’European Tour. Ha tenuto il passo di Stenson con sei birdie e un bogey.
La coppia di testa è letteralmente braccata da nove concorrenti con 68 (-4): il ceco Ondrej Lieser, il più atteso tra i giocatori di casa, l'americano Paul Peterseon, a segno in questo torneo nel 2016, l’inglese Danny Willett, un major per lui (Masters, 2016), il polacco Adrian Meronk, l’inglese Sam Horsfield, il sudafricano Dean Burmester, il finlandese Tapio Pulkkanen, il danese Nicolai Hojgaard e lo statunitense Sean Crocker. Tra i sei al 12° posto con 69 (-3) il sudafricano Daniel Van Tonder e il tedesco Marcel Schneider, mentre ha lo stesso score di Bertasio lo slovacco nato in Sudafrica Rory Sabbatini, inattesa medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020.
Bertasio ha segnato tre birdie e due bogey, Zemmer due birdie e due bogey, Paratore due birdie e quattro bogey e Pavan quattro birdie, altrettanti bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di un milione di euro.
LA VIGILIA - Renato Paratore, Nino Bertasio, Aron Zemmer e Andrea Pavan, che si è imposto in questo evento nel 2018, saranno i quattro italiani in gara nel D+D Real Czech Masters (19-22 agosto) in programma all’Albatross Golf Resort di Praga nella Repubblica Ceca. Inutile nasconderlo che, a parte i guizzi di Guido Migliozzi, gli altri impegnati sull’European Tour non hanno fatto grandi cose e di conseguenza si spera in una accelerata nella parte che resta della stagione.
Nel field interessante la presenza dello svedese Henrik Stenson, che rimane un grande campione anche se non più vincente, e di Rory Sabbatini, nato in Sudafrica, ora con passaporto sloveno, una carriera da comprimario sul PGA Tour e poi l’exploit con la medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tolyo 2020.
Sarà particolarmente seguito il ceco Ondrej Lieser, 30enne con due titoli sul Challenge Tour, e proveranno a recitare un ruolo da protagonisti anche gli inglesi Danny Willett, un major per lui, (Masters 2016), Sam Horsfield e Ross McGowan, che difenderà il titolo nel prossimo Open d’Italia (Roma, 2-5 settembre), l’olandese Joost Luiten, lo svedese Vincent Norrman, i sudafricani Goerge Coetzee, cinque titoli sul circuito e che recentemente ha portato a 12 quelli sul Sunshine Tour (Vodacom Origins of Golf - De Zalze), Dean Burmester, Brandon Stone e Daniel Van Tonder e lo spagnolo Adri Arnaus.
Tra i past winner, assente il belga Thomas Pieters vincitore nel 2019 (nel 2020 torneo annullato per la pandemia) e nel 2015, vi saranno, oltre a Pavan, anche lo statunitense Paul Peterson (2016) e il sudafricano Haydn Porteous (2017).
Tra gli asiatici da ricordare il malese Gavin Green e il thailandese Jazz Janewattananond, In cerca di ispirazione per la prossima Ryder Cup (Whistling Straits GC, Sheboygan, Wisconsin, USA, 24-26 settembre) l’irlandese Padraig Harrington, che sarà il capitano del Team Europe. Il montepremi è di un milione di euro.
Il torneo in diretta su GOLFTV - Il D+D Real Czech Masters verrà trasmesso in diretta su GOLFTV ai seguenti orari: giovedì 19 agosto e venerdì 20, dalle ore 13 alle ore 18; sabato 21, dalle ore 13,30 alle 18; domenica 22, dalle ore 13 alle 17,30.
Estiaan Conradie ha ottenuto il primo titolo sul Sunshine Tour imponendosi con 206 (71 65 70, -10) colpi nel SunBet Challenge sul percorso del Wingate Park Country Club (par 72), a Pretoria in Sudafrica. Preso il comando nel secondo giro, ha condotto il terzo con un 70 (-2) un po’ articolato con un eagle, cinque birdie e cinque bogey e ha distaccato di tre colpi Malcolm Mitchell (207, -7).
Al terzo posto con 210 (-6) Louis Albertse, al quarto con 211 (-5) Albert Venter e Wynand Dingle e al sesto con 212 (-4) Tristen Strydom, Nikhil Rama e Jaco Ahlers. Non ha superato il taglio per la sesta volta in sette gare disputate sul circuito Philip Geerts, 54° con 148 (72 76, +4) e fuori per un colpo.
Estiaan Conradie ha pareggiato i conti con fratello pro Ruan, anch’egli sul Sunshine Tour, che aveva ottenuto il suo titolo nel 2019. Ha percepito un assegno di 158.500 rand (circa 9.290 euro) su un montepremi di 1.000.000 di rand (quasi 54.500 euro).
SECONDO GIRO - Ancora una delusione per Philip Geerts, 54° con 148 (72 76, +4) colpi nel SunBet Challenge, uscito per la sesta volta al taglio in sette gare disputate sul Sunshine Tour. Una conclusione del giro rocambolesca, poiché dopo 12 buche, con tre birdie e tre bogey, Geerts era attorno al 16° posto, ma a quel punto le cose sono precipitare con un doppio bogey e tre bogey sulle ultime sei buche e con l’abbandono del torneo per un colpo di troppo.
Sul percorso del Wingate Park Country Club (par 72), a Pretoria in Sudafrica, si è portato al vertice con 136 (71 65, -8) Estiaan Conradie, nessun titolo ancora per lui, che ha girato un 65 (-7) colpi con un eagle sei birdie e un bogey. Lo seguono i connazionali Malcolm Mitchell (137, -7), Jaco Ahlers (138, -6), Nikhil Rama (139, -5), Wynand Dingle e Paul Boshoff (140, -4). Il montepremi è di 1.000.000 di rand (quasi 54.500 euro) con prima moneta di 158.500 rand (circa 9.290 euro).
PRIMO GIRO - Il sudafricano Trevor Fisher Jr, 42enne di Johannesburg con un titolo sull’European Tpur e altri otto sul Sunshine al netto del primo, ha preso il comando con 67 colpi (-5, un eagle, cinque birdie, due bogey) nel SunBet Challenge (Sunshine Tour) che si sta svolgendo sul percorso del Wingate Park Country Club (par 72) a Pretoria in Sudafrica. Discreta prestazione di Philip Geerts, 27° con il 72 del par.
Fisher Jr precede di un colpo il connazionale Louis Albertsee, il brasiliano Adilson Da Silva e Benjamin Folleet-Smith dello Zimabwe (68, -4). In quinta posizione con 69 (-3) altri sei sudafricani: Albert Venter, Keith Horne, Matthew Spacey, Andrè De Becker, Jayden Schaper e Pieter Moolman.
Geerts, che non sta togliendosi molte soddisfazioni in stagione, ha segnato tre birdie, un bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 1.000.000 di rand (quasi 54.500 euro) con prima moneta di 158.500 rand (circa 9.290 euro).
LA VIGILIA - Philip Geerts, la cui stagione sul Sunshine Tour fino a questo momento è stata piuttosto deficitaria, prova a cambiare passo nel SunBet Challenge (18-20 agosto) sul percorso del Wingate Park Country Club a Pretoria. Tra i possibili protagonisti i sudafricani Jaco Ahlers, Neil Schietekat, Jaco Van Zyl, Ulrich van den Berg, Trysten Strydom ed Hennie Otto, due Open d’Italia vinti. Il montepremi è di 1.000.000 di rand (quasi 54.500 euro) con prima moneta di 158.500 rand (circa 9.290 euro)
Terzo titolo stagionale e in carriera sul Symetra Tour per Lilia Vu (204 – 68 69 67, -12), 23enne di Fountain Valley (California) che nel Four Winds Invitational, al South Bend CC (par 72) di South Bend nell’Indiana, ha battuto la Cinese Ruixin Liu (206, - 10) e l’australiana Robyn ChoI (207, -9). Al quarto posto con 208 (-8) la svedese Elin Arvidsson e la francese Pauline Roussin-Bouchard. E’ uscita al taglio Roberta Liti, 61ª con 146 (73 73, +2). Lilia Vu ha avuto un assegno di 30.000 dollari su un montepremi di 200.000 dollari.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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