Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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LETAS: titolo n. 2 per G. MacDonald

Secondo titolo sul LET Access per la scozzese Gabrielle MacDonald, che si è imposta con 209 (69 71 69, -7) colpi nel Lavaux Ladies Open, svoltosi sul tracciato del Golf de Lavaux (par 72) a Poidoux in Svizzera. La 28enne di Edinburgo, che ad agosto aveva fatto suo l’Allerum Open, ha rimontato dal quinto posto con un parziale di 69 (-3, cinque birdie, due bogey) e ha terminato la gara alla pari con l’inglese Gemma Claews (209 – 69 72 68), che poi ha superato allo spareggio. Subito dietro tre dilettanti francesi: Ariane Klotz ed Emma Falcher, leader dopo due turni, terze con 210 (-6), e Nastasia Nadaud, quinta con 211 (-5).

In bassa classifica le tre amateur italiane che hanno superato il taglio: Martina Flori (75 72 80) ed Erika De Martini (75 75 77), 51.e con 227 (+11), e Alessia Fornara, 57ª con 228 (73 77 78, +12). E’ uscita dopo 36 buche Sara Berselli, 86ª con 160 (79 81, +16). Alla vincitrice è andato un assegno di 5.600 euro su un montepremi di 35.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Ancora una dilettante al proscenio del Lavaux Ladies Open, il torneo del LET Access che si sta svolgendo sul tracciato del Golf de Lavaux (par 72) a Poidoux in Svizzera. Questa volta è stata la francese Emma Falcher a portarsi in vetta con 137 (70 67, -7) colpi, ma ce ne sono altre tre nei primi otto posti: la ceca Agata Vahalova e la transalpina Nastasia Nadaud, seconde con 139 (-5) insieme alla pro finlandese Emilia Tukiainen, quindi l’olandese Anne-Sterre Den Dunnen, che era al vertice dopo un turno, quinta con 140 (-4) alla pari con la scozzese Gabrielle MacDonald e con la spagnola Teresa Diaz Moliner.

Sono rimaste in gara tre delle quattro amateur italiane in campo: Martina Flori, 34ª con 147 (75 72, +3), Alessia Fornara (73 77) ed Erika De Martini (75 75), 51.e con 150 (+6). Out Sara Berselli, 86ª con 160 (79 81, +16). Il montepremi di 35.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Ancora una dilettante al vertice nel LET Access, il secondo circuito femminile europeo. E’ l’olandese Anne-Sterre Den Dunnen che con 67 (-5) colpi guida la graduatoria nel Lavaux Ladies Open sul tracciato del Golf de Lavaux (par 72) a Poidoux il Svizzera. La seguono con 68 (-4) la spagnola Teresa Diez Moliner, la svizzera Anais Maggetti e la ceca Kristyna Napoleaova. Tra le otto concorrenti al quinto posto con 69 (-3) la scozzese Gabrielle MacDonald e l’amateur elvetica Elena Colombo.

In campo quattro dilettante azzurre che sono tra metà e bassa classifica: Alessia Fornara, 41ª

con 73 (+1), Erika De Martini e Martina Flori, 52.e con 75 (+3), e Sara Berselli, 84ª con 79 (+7). Il montepremi di 35.000 euro.

 

LA VIGILIA - Il LET Access fa tappa in Svizzera con il Lavaux Ladies Open. Dal 15 al 17 settembre a Puidoux, tra le 97 concorrenti in gara, ci saranno anche quattro dilettanti italiane: Erika De Martini, Alessia Fornara, Martina Flori e Sara Berselli.

Al Golf de Lavaux di Poidoux, nel terzultimo evento stagionale del LET Access, scenderanno in campo due tra le protagoniste del secondo circuito europeo femminile: l’inglese Lily May Humphreys e la russa Nina Pegova, rispettivamente al primo e al secondo posto dell’ordine di merito. Con la Pegova che, lo scorso 4 settembre, ha vinto (sempre in Svizzera ma a Gams) il Flumserberg Ladies Open chiuso al quarto posto da Virginia Elena Carta, mentre la Humphreys ha fatto suo il Golf Flanders Trophy a giugno.

Nel 2020 a imporsi, a sorpresa e dopo uno spareggio con la connazionale Agathe Sauzon, fu la francese Agathe Laisne (amateur), quest’anno assente. Sempre un anno fa sono uscite al taglio, tra le italiane, De Martini e Fornara, rispettivamente 64/a e 69/a.

Tra le favorite al titolo, insieme alla Humphreys e alla Pegova, anche due vincitrici ad agopsto, la scozzese Gabrielle Macdonald (terza nella money list del circuito e suo l’Allerum Open ad asosto) e la svedese Sofie Bringner a segno nello Swedish Math Play .Altre possibili protagoniste la finlandese Niina Liias, la coreana Nayeon Eum, la transalpina Lucie André, la vizzera Caroline Rominger e la ceca Katerina Vlasilova.

Il Lavaux Ladies Open si giocherà sulla distanza di 54 buche con un montepremi di 35.000 euro.

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Squadre fatte per la Ryder Cup

Con le tre wild card assegnate da Padraig Harrington a Sergio Garcia, Ian Poulter e Shane Lowry, si completa il team Europe che dal 24 al 26 settembre affronterà nella Ryder Cup del Wisconsin gli Stati Uniti d’America. Le scelte del capitano sono state effettuate al termine del BMW PGA Championship, torneo dell’European Tour vinto da Billy Horschel. Inizialmente si erano qualificati di diritto Jon Rahm (numero uno del World ranking), Paul Casey, Tommy Fleetwood, Viktor Hovland e Rory McIlroy. A questi si sono aggiunti Matthew Fitzpatrick, Tyrrel Hatton, Lee Westwood e Bernd Wiesberger, che hanno staccato automaticamente il pass per la Ryder Cup 2021 alla fine del torneo che si è giocato a Virginia Water, in Inghilterra. Con gli ultimi tre posti assegnati da Padraig Harrington tramite wild card, il team capitanato dall’irlandese è pronto ad affrontare a Whistling Straits, in Wisconsin, gli USA. L’obiettivo per l’Europa è quella di confermarsi dopo il successo ottenuto nel 2018 a Parigi.

Il Team Europe al completo – Jon Rahm, Paul Casey, Tommy Fleetwood, Viktor Hovland, Rory McIlroy, Matthew Fitzpatrick, Tyrrel Hatton, Lee Westwood, Bernd Wiesberger, Sergio Garcia, Ian Poulter e Shane Lowry. Questi i 12 giocatori a disposizione di Padraig Harrington.

Il Team USA – I giocatori che formano la squadra statunitense, affidata al capitano Steve Stricker, sono: Collin Morikawa, Dustin Johnson, Bryson DeChambeau, Brooks Koepka, Justin Thomas, Patrick Cantaly, Xander Schauffele, Jordan Spieth, Daniel Berger, Harris English, Tony Finau e Scottie Scheffler.

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Alps: vince Edgar Catherine, 4° Pitoni

Il francese Edgar Catherine ha vinto con 208 (72 68 68, -8) l’Alps de Andalucia (Alps Tour) all’Antoreta Golf Club (par 72) di Rincón de la Victoria, nei pressi di Malaga in Spagna, dove hanno concluso tra i top ten Stefano Pitoni, quarto con 213 (72 71 70, -3), e Stefano Mazzoli, settimo con 215 (74 68 73, -1).

Catherine ha lasciato a tre colpi lo spagnolo Gerard Piris Mateu (211, -5) e a quattro l’altro iberico Marcos Pastor (212, -4).

Hanno superato il taglio altri otto italiani: Cristiano Terragni e Alessandro Tadini, 13.i con 216 (par), il dilettante Davide Buchi, 16° con 217 (+1), Rocco Sanjust, 24° con 219 (+3), Edoardo Giletta, 33° con 221 (+5), Alessandro Notaro e Giulio Castagnara, 39.i con 222 (+6), e Jacopo Vecchi Fossa, 42° con 223 (+7), che era stato al vertice dopo il giro d’apertura. Catherine ha percepito un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Nel secondo giro dell’Alps de Andalucia (Alps Tour) all’Antoreta Golf Club (par 72) di Rincón de la Victoria, nei pressi di Malaga in Spagna, hanno ceduto Jacopo Vecchi Fossa, da primo a 15° con 144 (69 75, par), e Rocco Sanjust, da quinto a 27° con 146 (+2), e ora il migliore tra gli italiani è Stefano Mazzoli, settimo con 142 (74 68, -2). Nuovi leader con 138 (-6) lo spagnolo Daniel Berna Manzanares (69 69) e lo scozzese Ryan Lumsden (72 66), due titoli in stagione e altre tre top ten. Seguono con 140 (-4) Edgar Catherine e con 141 (-3) gli iberici Gerard Piris Mateu, Marcos Pastor e Antonio Hortal.

Sono rimasti in gara altri sette italiani: Stefano Pitoni, 12° con 143 (+1), Cristiano Terragni e Alessandro Notaro, stesso score di Sanjust, Alessandro Tadini e il dilettante Davide Buchi, 37.i con 147 (+3), Giulio Castagnara ed Edoardo Giletta, 42.i con 148 (+4). Fuori al taglio gli altri 15 al via. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

 

PRIMO GIRO - Jacopo Vecchi Fossa, terzo nella money list, è al comando con 69 (-3, cinque birdie, due bogey) colpi nell’Alps de Andalucia (Alps Tour) all’Antoreta Golf Club (par 72) di Rincón de la Victoria, nei pressi di Malaga in Spagna, insieme al francese Franck Medale e agli spagnoli Daniel Berna Manzanares e José Luis Aderraga Gomez.

Al quinto posto, con un colpo di ritardo Rocco Sanjust e il transalpino Julien Foret (70, -2), al settimo con 71 (-1) il francese Augustin Hole e l’iberico Antonio Hortal e tra i dodici concorrenti al nono con 72 (par) Stefano Pitoni. Poco dietro Carlo Casalegno, Alessandro Notaro e il dilettante Davide Buchi, 21.i con 73 (+2), e Stefano Mazzoli, 35° con 74 (+2). Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 dollari.

 

LA VIGILIA - Comincia la volata finale dell’Alps Tour con il terzultimo appuntamento stagionale, l’Alps de Andalucia (9-11 settembre). All’Antoreta Golf Club di Rincón de la Victoria (Malaga) saranno 25 gli azzurri in gara in un evento che precede il Golf Nazionale Open (7-9 ottobre a Sutri, torneo inserito anche nel calendario dell’Italian Pro Tour) e il Grand Final (14-16 ottobre).

In Spagna (132 partenti) tra gli azzurri vi saranno Jacopo Vecchi Fossa, terzo nella money list, Gregorio De Leo, ottavo e alla sua seconda gara da professionista dopo il debutto nell’Open d’Italia), Stefano Mazzoli, nono, e Luca Cianchetti, undicesimo. Tra gli spagnoli non ci sarà Lucas Vacarisas, campione uscente, mentre lo scozzese Ryan Lumsden sarà quanto mai determinato a mantenere la leadership nell’ordine di merito. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 dollari.

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LET: domina Atthaya Thitikul, 5ª Carta

Gran finale e successo della thailandese Atthaya Thitikul che si è imposta con 200 (68 66 66, -16) colpi, grazie a un giro in 66 (-6), nello Swiss Ladies Open (Ladies European Tour) disputato sul percorso del Golfpark Holzhäusern (par 72), a Risch-Rotkreuz in Svizzera, dove si è resa autrice di una bella prova Virginia Elena Carta risalita nel round conclusivo dal 23° al quinto posto con 204 (73 66 65, -12) dopo un parziale di 65 (-7) miglior score di giornata. E balzo in avanti anche di Lucrezia Colombotto Rosso, da 64ª a 35ª con 213 (72 73 68, -3).

Sta facendo meraviglie la Thitikul, 18enne di Ratchaburi, la quale ha ottenuto il secondo titolo sul circuito, che a questo punto sembra andarle un po’ stretto, considerato che ha ottenuto anche altre nove top ten su 14 gare stagionali. E naturalmente sta dominando anche nella Race To Costa del Sol (ordine di merito). Come detto, ha girato in 66 (-6) con sette birdie e un bogey superando di un colpo la norvegese Marianne Skarpnord (201, -15) e di due le svizzere Kim Metraux (in vetta dopo due turni con la tedesca Sandra Gal 15ª con 208, -8) ed Elena Moosmann (202, -14), quest’ultima dilettante. Insieme alla Carta l’inglese Eleanor Givens e in settima posizione con 205 (-11) la francese Emma Grechi, la sudafricana Nicole Garcia e la gallese Chloe Williams.

Virginia Elena Carta ha segnato otto birdie e un bogey e Lucrezia Colombotto Rosso ha realizzato un 68 (-4) con cinque birdie e un bogey. Alla vincitrice è andato un assegno di 30.000 euro su un montepremi di 200.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Gran salto di Virginia Elena Carta, da 68ª  a 23ª con 139 (73 66, -5) colpi dopo un 66 (-6), e passi indietro di Lucrezia Colombotto Rosso, da 56ª a 64ª con 145 (72 73, +1), nello Swiss Ladies Open (Ladies European Tour) che sta avendo luogo sul percorso del Golfpark Holzhäusern (par 72), a Risch-Rotkreuz in Svizzera.

Nella classifica provvisoria (il giro non è stato portato a termine per maltempo, ma la graduatoria non subirà sostanziali mutamenti) ancora una coppia in vetta alla classifica, ma questa volta formata dalla tedesca Sandra Gal e dalla svizzera Kim Metraux che con 130 (-14) hanno superato il duo al vertice dopo un turno composto dalla gallese Chloe Williams e dalla norvegese Marianne Skarpnord (133, -11).

Sandra Gal (67 63), 36enne di Dusslendorf, una carriera quasi tutta sul LPGA Tour con un solo titolo firmato nel lontano 2011 (Kia Classic) e due presenze in Solheim Cup, ha realizzano un 63 (-9, nove birdie), miglior score del turno, e Kim Metraux, 26enne di Losanna, nessun successo sul LET, sorella maggiore di Morgane (24 anni) che gioca sul Symetra Tour (prima vittoria quest’anno), ha segnato un colpo in più (64, -8) con otto birdie e anche lei senza bogey.

Al quinto posto con 134 (-10) la thailandese Atthaya Thitikul, che continua a ritagliarsi sempre più spesso spazi tra le protagoniste, l’emergente slovena Pia Babnik, la svedese Johanna Gustavsson, la sudafricana Nicole Garcia e la forte dilettante elvetica Elena Moosmanm. E’ uscita al taglio la gallese Amy Boulden, 111ª con 152 (+8), che difendeva il titolo.

Virginia Elena Carta ha siglato un round pulito con sei birdie e Lucrezia Colombotto Rosso si è espressa con un 73 (+1) frutto di tre birdie e di quattro bogey. Il montepremi è di 200.000 euro dei quali 30.000 spetteranno la vincitrice.

 

PRIMO GIRO - Lucrezia Colombotto Rosso 56ª con 72 (par) colpi, e Virginia Elena Carta 68ª con 73 (+1) dopo il primo giro dello Swiss Ladies Open (Ladies European Tour) sul percorso del Golfpark Holzhäusern, a Risch-Rotkreuz in Svizzera. Al proscenio la gallese Chloe Williams e la norvegese Marianne Skarpnord, leader con 64 (-8). La prima ha realizzato sette birdie senza bogey e la seconda è ricorsa agli effetti speciali con una “hole in one” (buca 15, par, metri 132, ferro 8) aggiungendo all’ace sette birdie e un bogey.

Seguono con 65 (-7) la scozzese Kelsey MacDonald, la svedese Johanna Gustavsson, la sudafricana Nicole Garcia e la forte dilettante elvetica Elena Moosmann. In settima posizione con 66 (-6) un’altra svizzera, Kim Metraux, affiancata dalla francese Anne-Charlotte Mora.

Lucrezia Colombotto Rosso ha segnato tre birdie e tre bogey e Virginia Elena Carta quattro birdie e cinque bogey. Il montepremi è di 200.000 euro dei quali 30.000 gratificheranno la vincitrice.

 

LA VIGILIA - Dopo due gare consecutive in Svezia il Ladies European Tour si sposta in Svizzera per lo Swiss Ladies Open (9-11 settembre). Sul percorso del Golfpark Holzhäusern, a Risch-Rotkreuz, l’Italia sarà rappresentata da Lucrezia Colombotto Rosso e da Virginia Elena Carta. La prima, torinese (ha partecipato quest’anno ai Giochi di Tokyo insieme a Giulia Molinaro), viene dal 30° posto in Svezia ottenuto al Creekhouse Ladies Open, mentre la Carta, 24enne nata a Milano con una carriera da dilettante all’insegna dei grandi risultati, la scorsa settimana al Flumserberg Ladies Open (evento del LET Access, secondo circuito continentale in rosa) ha ottenuto un bel quarto posto. Grande periodo di forma per la Carta che s’è recentemente qualificata per lo Stage II del LPGA Tour Qualifying School.

In Svizzera difenderà il titolo la gallese Amy Boulden, abile a superare, nel 2020, l’australiana Stephanie Kyriacou, che sarà tra le favorite In gara anche la norvegese Marianne Skarpnord, la thailandese Atthaya Thitikul, le slovene Pia Babnik e Katja Pogacar, la spagnola Noemi Jimenez, la svedese Caroline Hedwall, l’indiana Aditi Ashok e la finlandese Sanna Nuutinen,

Il montepremi è di 200.000 euro dei quali 30.000 gratificheranno la vincitrice.

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Challenge: fiesta spagnola, Manassero 8°

Seconda top ten consecutiva per Matteo Manassero, ottavo con 276 (71 67 69 69, -8), e buona prova anche di Lorenzo Scalise, 12° con 278 (71 72 65 70, -6), nel Big Green Egg German Challenge (Challenge Tour) sul percorso del Wittelsbacher Golfclub (par 71), a Neuburg an der Donau in Germania.

Ha ottenuto il primo titolo sul circuito con 272 (68 68 68 68, -12) colpi lo spagnolo Angel Hidalgo Portillo, 23enne di Marbella per uno di quei successi che ti cambiano la vita sportiva. Infatti stava effettuando un’ottima stagione sull’Alps Tour, dove aveva ottenuto due successi (Ein Bay Open e Memorial Giorgio Bordoni) da unire a quello nella finale della Qualifying School del 2018, e stava lottando per salire sul Challenge Tour (secondo nell’ordine di merito), ma con questa prodezza ha raggiunto l’obiettivo prima del tempo, perché grazie all’esenzione potrà abbandonare subito il tour di terzo livello e iniziare una nuova fase della carriera. Ha ricevuto un assegno di 32.000 euro, su un montepremi di 200.000 euro, praticamente circa il triplo di quanto aveva percepito con i due titoli sull’Alps Tour.

Secondo dopo tre round, il regolarissimo Hidaldo Portillo ha siglato il quarto 68 (-3) di fila con cinque birdie e due bogey, e ha superato l’austriaco Lukas Nemecz (274, -10), che lo sopravanzava di un colpo e che ha condiviso la seconda piazza con l’iberico Santiago Tarrio, leader della money list e due vittorie stagionali, il quale però non riesce ad ottenere la terza per salire immediatamente sull’European Tour, dove tuttavia ha già una “carta” assicurata per la prossima stagione. Al quarto posto con 275 (-9) il norvegese Jarand Ekeland Arnoy, il tedesco Max Schmitt, il sudafricano Hennie Du Plessis e lo spagnolo Alfredo Garcia Heredia.

Manassero ha replicato il parziale di 69 (-2) del terzo turno con quattro birdie e due bogey, e Lorenzo Scalise, che ha decisamente accelerato nella seconda parte di gara, ottenendo nella terza frazione un 65 (-6) miglior score di giornata, e concludendo con un 70 (-1) con tre birdie e due bogey. Solita uscita in massa al taglio per gli altri italiani: Aron Zemmer, 80° con 145 (+3), Enrico Di Nitto, 115° con 149 (+7), Gianluca Proietti, 145° con 155 (+13), Federico Maccario, 149° con 156 (+14), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 152° con 159 (+17).

 

TERZO GIRO - Matteo Manassero all’ottavo posto con 207 (71 67 69, -6) colpi e Lorenzo Scalise all’11° con 208 (71 72 65, -5), dopo aver rimontato dal 57° con un 65 (-6), miglior score di giornata, alla vigilia del giro finale del Big Green Egg German Challenge (Challenge Tour) sul percorso del Wittelsbacher Golfclub (par 71), a Neuburg an der Donau in Germania, dove è risalito anche Filippo Bergamaschi, da 31° a 20° con 210 (69 72 69, -3).

Si è portato al vertice con 203 (67 67 69, -10) colpi l’austriaco Lukas Nemecz, 32enne di Klagenfurt senza titolo sul circuito ma con alcune vittorie sull’Alps Tour, che ha girato in 69 (-2) colpi con tre birdie e un bogey e ha distaccato di un colpo lo spagnolo Angel Hidalgo (204, -9).

In corsa per il titolo anche il sudafricano Hennie Du Plessis, il tedesco Matthias Schmid e lo spagnolo Alfredo Garcia Heredia, terzi con 205 (-8), l’altro tedesco Max Schmitt e il francese Frederic Lacroix, sesti con 206 (-7) e non si possono negare chances sia a Manassero che a Scalise. Quest’ultimo ha realizzato il suo giro monstre con un eagle, cinque birdie e un bogey, Manassero ha messo insieme cinque birdie e tre bogey per il parziale di 69 (-2) e Filippo Bergamaschi lo ha imitato, ma con tre bridie  un bogey.

Sono usciti al taglio Aron Zemmer, 80° con 145 (+3), Enrico Di Nitto, 115° con 149 (+7), Gianluca Proietti, 145° con 155 (+13), Federico Maccario, 149° con 156 (+14), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 152° con 159 (+17). Il montepremi è di 200.000 euro con prima moneta di 32.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Matteo Manassero ha realizzato un ottimo giro in 67 (-4) colpi, con quattro birdie senza bogey, e si è portato dal 36° al sesto posto con 138 (71 67, -4) nel Big Green Egg German Challenge (Challenge Tour) sul percorso del Wittelsbacher Golfclub (par 71), a Neuburg an der Donau in Germania. E’ passato a condurre con 133 (66 67, -9) il ceco Ondrej Lieser, 30enne di Pardubice, due titoli sul circuito entrambi siglati nel 2020, che ha girato anch’egli in 67 con cinque birdie e un bogey,

Ha sorpassato il tedesco Matthias Schmid, leader dopo un turno e ora secondo con 134 (-8) insieme all’austriaco Lukas Nemecz e allo scozzese Craig Ross. In quinta posizione con 136 (-6) lo spagnolo Angel Hdalgo e tra i nove concorrenti che affiancano Manassero si trovano l’iberico Alfredo Garcia Heredia e il neozelandese Daniel Hillier.

Hanno perso terreno, ma sono rimasti in gara, Filippo Bergamaschi, da 20° a 31° con 141 (69 72, -1), e Lorenzo Scalise, da 36° a 57° con 143 (71 72 (+1). La scure del taglio si è nuovamente abbattuta su buona parte degli italiani presenti. Sono usciti, infatti, Aron Zemmer, 80° con 145 (+3), Enrico Di Nitto, 115° con 149 (+7), Gianluca Proietti, 145° con 155 (+13), Federico Maccario, 149° con 156 (+14), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 152° con 159 (+17). Il montepremi è di 200.000 euro con prima moneta di 32.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Tedeschi, che giocano in casa, all’attacco nel giro iniziale del Big Green Egg German Challenge (Challenge Tour) sul percorso del Wittelsbacher Golfclub (par 71), a Neuburg an der Donau in Germania. Infatti è al comando il 23enne Matthias Schmid, senza titoli sul circuito, con 63 (-8, otto birdie) colpi, seguito a due da Michael Hirmer (65, -6). Tra gli italiani discrete prestazioni di Filippo Bergamaschi, 20° con 69 (-2), Lorenzo Scalise e Matteo Manassero, 36.i con 71 (par), mentre gli altri sono oltre la linea del taglio e alcuni quasi in coda.

All’inseguimento dei due tedeschi il francese Julien Brun e il ceco Ondrej Lieser, terzi con 66 (-5), il francese David Ravetto, l’austriaco Lukas Nemecz, l’inglese Nathan Kimsey e il neozelandese Daniel Hillier, quinti con 67 (-4).

In difficoltà Enrico Di Nitto, 77° con 73 (+2), Aron Zemmer, 100° con 74 (+3), Gianluca Proietti, 140° con 77 (+6), Federico Maccario, 149° con 81 (+10), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 153° con 83 (+12). Il montepremi è di 200.000 euro con prima moneta di 32.000 euro.

 

LA VIGILIA - Matteo Manassero, settimo nel precedente British Challenge, Lorenzo Scalise, Filippo Bergamaschi, Aron Zemmer, Federico Maccario, Enrico Di Nitto, Edoardo Raffaele Lipparelli e Gianluca Proietti sono gli otto azzurri che scenderanno in campo, nel Big Green Egg German Challenge (9-12 settembre) sul percorso del Wittelsbacher Golfclub, a Neuburg an der Donau in Germania.

Fari puntati su Matteo Manassero, che cerca conferme e tenderà ad ottenere almeno un’altra top ten dopo quella in Inghilterra, e sullo spagnolo Santiago Tarrio, numero uno della Road To Mallorca (ordine di merito) e sul portoghese Ricardo Gouveia, numero due, che puntano alla terza vittoria stagionale per passare immediatamente sull’European Tour, dove comunque si sono già assicurati un posto, proprio attraverso la money list, nel prossimo anno.

Nel field anche l’inglese Nathan Kimsey, l’iberico Alfredo Garcia-Heredia, i francesi Felix Mory, Julien Brun e Gregory Bourdy, che ha conosciuto tempi migliori sul circuito maggiore (quattro titoli, l’ultimo però nel 2013), i tedeschi Marcel Schneider, Nicolai Von Dellingshausen e Yannik Paul, il norvegese Espen Kofstad e il cileno Hugo Leon, vincitore la scorsa settimana del British Challenge. Il montepremi è di 200.000 euro con prima moneta di 32.000 euro.

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BMW PGA: titolo a Horschel, 6° Laporta

In Inghilterra, dopo un torneo che lo ha visto protagonista dall’inizio alla fine, Francesco Laporta chiude il BMW PGA Championship al sesto posto con un totale di 272 (68 65 69 70, -16) colpi. A Virginia Water, nel Surrey, a trionfare con un birdie decisivo nel finale e uno score di 269 (70 65 69 65, -19) è l’americano Billy Horschel che s’impone nel terzo evento delle Rolex Series European Tour 2021. Sul percorso del Wentworth Golf Club (par 72) niente da fare per il gallese Jamie Donaldson, l’inglese Laurie Canter e il tailandese Kiradech Aphibarnrat, tutti secondi con 270 (-18). Mentre Francesco Molinari s’è classificato 35/o con 281 (69 73 70 69, -7) davanti al fratello Edoardo, 57/o con 285 (73 67 73 72, -3).

Seconda Top 10 consecutiva per Laporta che sfiora l’impresa in Inghilterra – Nel torneo più importante del massimo circuito continentale maschile, da molti considerato alla stregua di un major, almeno sulla sponda continentale, Laporta ha messo in mostra tutto il suo talento. Settimo dopo il primo giro, quarto a metà gara, ha chiuso il “moving day” in testa alla classifica. Poi, nell’ultimo round ha realizzato quattro birdie con due bogey, trovando la seconda Top 10 consecutiva che arriva dopo il quarto posto ottenuto al DS Automobiles 78° Open d’Italia. Un risultato davvero importante per il 30enne di Castellana Grotte (Bari), che guadagna così altre 29 posizioni nella Race to Dubai (l’ordine di merito dell’European Tour) dov’è ora 46°. Per il pugliese si avvicinano dunque le possibilità di qualificarsi per il gran finale della stagione, il DP World Tour Championship, in programma dal 18 al 21 novembre a Dubai. Ma c’è di più: il sesto posto al BMW PGA Championship ha fruttato a Laporta 199.532,88 euro a fronte di un montepremi di 8.000.000 di dollari.

Restano dunque tre i successi azzurri in questo torneo: il primo italiano a imporsi in questa competizione fu, nel 1996, Costantino Rocca. Seguito da Matteo Manassero nel 2013 e da Francesco Molinari nel 2018. Con il torinese quest’anno 35esimo davanti al fratello Edoardo, 57/o.

E’ terminata invece dopo 36 buche la gara di Nino Bertasio (73 71) e Renato Paratore (76 68), entrambi 89/i con 144 (par). Sono usciti al taglio anche Guido Migliozzi (71 76) e Lorenzo Gagli (76 71), 116/i con 147 (+3). Così come Andrea Pavan, 141/o con 162 (87 75, +18).

Horschel re in Inghilterra, ora è secondo nella Race to Dubai – Tra i favoriti della vigilia, Horschel s’è imposto in Inghilterra grazie a un ultimo giro bogey free chiuso in 65 (-7), con 7 birdie. E’ una vittoria importante quella del 34enne di Grant (Florida), che gli permette di balzare dal quarto al secondo posto nella Race to Dubai, dietro solo (con un totale di 3.579,5 punti) al connazionale Collin Morikawa (in testa con 3.856,4). L’exploit nel Surrey ha consentito a Horschel di incassare un assegno di 1.125.951,98 euro.

“Sono davvero senza parole. Questo è un successo speciale, in un torneo che equivale al The Players Championship”. E’ la gioia di Horschel che ha equiparato il BMW PGA Championship a uno degli eventi clou del PGA Tour (il massimo circuito americano maschile, lì dove Horschel ha ottenuto sei successi, cifra comprensiva di un WGC). Tifosissimo del West Ham (per l’occasione ha sfoderato una sacca degli “Hammers”), Horschel nel 2014 ha vinto la FedEx Cup. S’è innamorato del BMW PGA Championship da bambino, quando guardava il torneo dalla tv. Ora lo ha fatto suo, diventando il secondo americano a riuscirci dopo Arnold Palmer nel 1975.

La classifica: Aphibarnrat, Donaldson e Canter secondi – In testa dopo 36 buche, decimo al termine del terzo round, nel quarto Aphibarnrat con un 64 (-8) ha firmato il miglior score di giornata. Per lui sei birdie nelle prime nove, poi altri due nelle seconde insieme a un eagle alla 12. A negargli la possibilità di giocarsi il titolo al play-off è stato un bogey alla buca 17 (par 5), la penultima del torneo. E così per il tailandese è arrivato un secondo posto da condividere con Laurie Canter (runner up all’Open d’Italia nel 2020) e Jamie Donaldson. Quinta piazza con 271 (-17) per il sudafricano Christiaan Bezuidenhout, sesta – al fianco di Laporta - per i britannici Justin Rose e Andrew Johnston. Chiudono la Top 10, in nona posizione con 273 (-15), il belga Thomas Pieters, l’indiano Shubhankar Sharma e l’americano Sean Crocker.

 

TERZO GIRO - Francesco Laporta è il nuovo leader con 202 (68 65 69, -14) colpi nel BMW PGA Championship, la gara più prestigiosa dell’European Tour, terza delle quattro Rolex Series e che viene equiparata a un major, almeno da questa parte dell’oceano. L’azzurro, 30enne di Castellana Grotte (BA) con due titoli sul Challenge Tour e un successo nel Campionato Nazionale Open, tutti nel 2019, ha segnato un parziale di 69 (-3) con un eagle, tre birdie e due bogey e inizierà il giro finale, sul percorso del Wentworth Golf Club (par 72), a Virginia Water nel Surrey in Inghilterra, con un colpo di margine sull’inglese Laurie Canter (203, -13).

Correranno per il titolo anche il gallese Jamie Donaldson, l’australiano Adam Scott, lo statunitense Billy Horschel e il sudafricano Chistiaan Bezuindenhout, terzi con 204 (-12), l’irlandese Shane Lowry, l’americano Sean Crocker e l’austriaco Bernd Wiesberger, settimi con 205 (-11). Quest’ultimo con un successo si garantirebbe in questa ultima prova che assegna punti per la classifica speciale che porta alla Ryder Cup (Whistling Straits GC, Sheboygan, Wisconsin, 24-26 settembre) un biglietto per gli Stati Uniti.

E’ sceso al decimo posto con 206 (-10), penalizzato da un 74 (+2), il thailandese Kiradech Aphibernrat, leader dopo due turni, e con lui si trova il danese Nicolai Hojgaard, vincitore domenica passata dell’Open d’Italia, dove peraltro Laporta è stato il migliore tra gli italiani (quarto). Al 14° posto con 207 (-9) gli inglesi Justin Rose e Tommy Fleetwood e bassa classifica per Francesco Molinari, 50° con 212 (69 73 70, -4), uno dei tre azzurri  a segno in questo evento così come Costantino Rocca (1996) e Matteo Manassero (2013), ed Edoardo Molinari, 58° con 213 (73 67 73, -3).

Così Laporta al termine del round:  “Nelle ultime buche sono stato solido, ho giocato con pazienza e mi sono concentrato su un colpo alla volta. La scorsa settimana, a Roma, c'era molta più pressione su di me. L'ultimo giro sarà duro, ma mi piace essere messo alla prova. L'obiettivo è di chiudere nella Top 50 della Race to Dubai".

Sono usciti al taglio Nino Bertasio (73 71) e da Renato Paratore (76 68), 89.i con 144 (par), Guido Migliozzi (71 76, +3) e Lorenzo Gagli (76 71), 116. con 147 (+3+) e Andrea Pavan, 141° con 162 (87 75, +18). Il montepremi è di 8.000.000 di dollari, il secondo più alto nel circuito inferiore solo a quello del DP World Tour Championship di Dubai (18-21 novembre) che sarà di 9.000.000 di dollari.

 

SECONDO GIRO - Francesco Laporta, in grande spolvero dopo il quarto posto nell’Open d’Italia, è salito dal settimo al secondo posto con 133 (68 65, -11) colpi, grazie a un 65 (-7), miglior score di giornata condiviso con altri tre concorrenti, nel BMW PGA Championship, la gara più prestigiosa dell’European Tour, terza delle quattro Rolex Series e che viene equiparata a un major, almeno sulla sponda continentale. L’azzurro, che è alla pari con l’inglese Laurie Canter, rende un colpo al thailandese Kiradech Aphibarnrat, che ha conservato la leadership con 132 (64 68, -12). Sono rimasti in gara Edoardo Molinari, 36° con 140 (73 67, -4), che ha risalito la classifica di 51 gradini, mentre l’ha discesa di 50 Francesco Molinari, vincitore del torneo nel 2018, 62° con 142 (69 73, -2), ultimo punteggio utile per superare il taglio.

Sul percorso del Wentworth Golf Club (par 72), a Virginia Water nel Surrey in Inghilterra, Kiradech Aphibarnrat, 32enne di Bangkok con quattro titoli sul circuito, ha girato in 68 (-4) con sei birdie e gli unici due bogey in 36 buche, mentre Laporta è stato impeccabile con sette birdie senza bogey. E’ al quarto posto con 134 (-10) l’australiano Adam Scott e sono al quinto con 135 (-9) l’inglese Justin Rose, il gallese Jamie Donaldson e lo statunitense Billy Horschel, anch’egli autore di un 65, mentre gli altri due sono stati l’inglese Sam Horsfield, 14° con 137 (-7), e il francese Antoine Rozner, 62° come Francesco Molinari. Tra i sei concorrenti sull’ottava piazza con 136 (-8) l’irlandese Shane Lowry e il sudafricano Christiaan Bezuidenhout, in vetta con Aphibarnrat dopo un round.

Viaggia insieme a Horsfield anche il danese Nicolai Hojgaard, vincitore domenica scorsa dell’Open d’Italia, e hanno rimontato l’austriaco Bernd Wiesberger, 19° con 138 (-6) - che in questa ultima prova che assegna punti per la classifica speciale che porta alla Ryder Cup (Whistling Straits GC, Sheboygan, Wisconsin, 24-26 settembre) spera di poter staccare il biglietto per gli Stati Uniti -  e il norvegese Viktor Hovland, 25° con 139 (-5). Difesa del titolo terminata dopo 36 buche per il deludente inglese Tyrrell Hatton, 79° con 143 (-1).

Aveva possibilità di partire per il Wisconsin anche Guido Migliozzi, ma avrebbe avuto bisogno almeno di un secondo posto, invece la sua avventura si è conclusa con il 116° (147 – 71 76, +3), dove è stato affiancato da Lorenzo Gagli (76 71), e l’uscita al taglio, disavventura subita anche da Nino Bertasio (73 71) e da Renato Paratore (76 68), 89.i con 144 (par), e da Andrea Pavan, 141° con 162 (87 75, +18), che nel primo giro ha segnato addirittura un “11” alla buca 4 (par 5).

Edoardo Molinari è rinvenuto con un 67 (-5, sette birdie, due bogey) e Francesco Molinari ha tenuto un’andatura saltellante con cinque birdie, quattro bogey e un doppio bogey che hanno fatto 73 (+1). Il montepremi del torneo, che gli italiani hanno vinto tre volte (Costantino Rocca 1996, Matteo Manassero 2013, oltre a Francesco Molinari) è di 8.000.000 di dollari, il secondo più alto nel circuito inferiore solo a quello del DP World Tour Championship di Dubai (18-21 novembre) che sarà di 9.000.000 di dollari.

 

PRIMO GIRO - Partenza con buone premesse per Francesco Laporta, settimo con 68 (-4) colpi, e per Francesco Molinari, 12° con 69 (-3), che questo torneo lo ha vinto nel 2018, nel BMW PGA Championship, la gara più prestigiosa dell’European Tour che fa parte delle Rolex Series e che viene equiparata a un major, almeno da questa parte dell’Oceano.

Leader con 64 (-8) il thailandese Kiradech Aphibarnrat, 32enne di Bangkok con quattro titoli sul circuito, ma che ultimamente non ha proprio brillato, il quale ha realizzato otto birdie senza bogey, dei quali sette sulle ultime nove buche, e il sudafricano Christiaan Bezuidenhout, 28enne di Delmas, tre successi sul tour e uno sul Challenge Tour, che ha segnato un eagle, sette birdie e un bogey.

Sul percorso del Wentworth Golf Club (par 72), a Virginia Water nel Surrey in Inghilterra, la coppia ha un colpo di vantaggio sull’australiano Adam Scott (65, -7) e tre sugli inglesi Justin Rose e Laurie Canter e sul giapponese Masahiro Kawamura (67, -5). Affiancano Laporta il sempreverde spagnolo Miguel Angel Jimenez e il suo connazionale Pablo Larrazabal e l’olandese Joost Luiten. Con loro anche il danese Jeff Whinter con “-4” dopo 17 buche. Buon passo dell’altro danese Nicolai Hojgaard, 22° con 70 (-2), vincitore dell’Open d’Italia domenica scorsa, a metà classifica il norvegese Viktor Hovland, 66° con 72 (par), e inizio disastroso per l’inglese Tyrrell Hatton, campione in carica, 103° con 74 (+2).

Degli altri italiani in gara Guido Migliozzi è 51° con 71 (-1) e con lui si trova l’austriaco Bernd Wiesberger, entrambi impegnati a cercare un posto nella compagine di Ryder Cup, ma l’inizio non depone a loro favore. Sono oltre la linea del taglio Edoardo Molinari e Nino Bertasio, 86.i con 73 (+1), Renato Paratore, 127° con 76 (+4) e occupa la stessa posizione Lorenzo Gagli, con il medesimo “+4” dopo 16 buche, e quasi in coda Andrea Pavan, 144° con 87 (+15). Laporta ha messo insieme sei birdie e due bogey, Francesco Molinari quattro birdie e un bogey e Migliozzi quattro birdie e tre bogey. Il turno non si è completato per oscurità con nove giocatori ancora in campo. Il montepremi è di 8.000.000 di dollari.

 

LA VIGILIA - Al Wentworth Golf Club di Virginia Water nel Surrey in Inghilterra si disputa il BMW PGA Championship (9-12 settembre), la gara più prestigiosa dell’European Tour che viene equiparata a un major, almeno nella sponda continentale. E’ il terzo dei quattro eventi delle Rolex Series e ultimo appuntamento per acquisire punti onde entrare nel Team Europe di Ryder Cup via classifica e anche per convincere il capitano l’irlandese Padraig Harrington a farsi affidare una delle tre wild card a sua disposizione, a meno che lui non abbia già deciso in tal senso. La sfida con gli Stati Uniti, dove l’Europa difenderà il trofeo conquistato a Parigi nel 2018 travolgendo gli avversari, (17,5-10,5) si terrà dal 24 al 26 settembre  al Whistling Straits GC di Sheboygan nel Wisconsin.

C’è un azzurro che spera: è Guido Migliozzi che non scendendo oltre il secondo posto potrebbe andare a dama, ma dipendendo anche da cosa farà chi lo precede in graduatoria. Con il veneto saranno in campo anche Francesco Molinari, che è fuori dai giochi e che non avrà dunque l’opportunità di ripetere la mirabolante Ryder Cup del 2018 logico epilogo di due stagioni veramente sotto tono, Francesco Laporta ed Edoardo Molinari, tra i protagonisti dell’Open d’Italia (quarto e quinto), Renato Paratore, Lorenzo Gagli, Andrea Pavan e Nino Bertasio.

Difende il titolo l’inglese Tyrrell Hatton - che non attraversa un buon momento di forma, ma che comunque attualmente è dentro il team - in un field che comprende altri i quali occupano i posti validi nelle due classifiche che conducono nel Wisconsin, e che tuttavia dovranno essere poi conservati al termine della gara. Parliamo del norvegese Viktor Hovland (primo nella World Points), degli inglesi Matthew Fitzpatrick, Tommy Fleetwood e Lee Westwood e dell’irlandese Shane Lowry. Assenti lo spagnolo Jon Rahm, numero uno mondiale (primo nella European Points), il nordirlandese Rory McIlroy (quarto) e l’inglese Paul Casey (secondo World).

Nell’ottimo field ci sono tanti giocatori che possono, in ogni caso, recitare ruoli da protagonisti tra i quali ricordiamo gli inglesi Justin Rose, Ian Poulter, Luke Donald e Danny Willett, l’austriaco Bernd Wiesberger, che può ancora entrare in squadra, lo svedese Henrik Stenson (che potrebbe avere una delle wild card in nome della sua esperienza), il belga Thomas Detry, i gemelli danesi Hojgaard, Rasmus e Nicolai, quest’ultimo a segno a Roma, il francese Victor Perez, lo scozzese Robert MacIntyre, e i sudafricani Garrick Higgo, Christiaan Bezuindenhout, Wilco Nienaber e Dean Burmester.

Il BMW PGA Championship, tre volte vinto dagli italiani (Costantino Rocca 1996, Matteo Manassero 2013, Francesco Molinari 2018), ha un montepremi è di 8.000.000 di dollari, il secondo più alto nel circuito inferiore solo a quello del DP World Tour Championship di Dubai (18-21 novembre) che sarà di 9.000.000 di dollari.

Il torneo in diretta su GOLFTV e su Eurosport 2 – Il BMW PGA Championship verrà trasmesso in diretta su GOLFTV e su Eurosport 2 ai seguenti orari. GOLFTV: giovedì 9 settembre e venerdì 10, dalle ore 13 alle 19; sabato 11 e domenica 12, dalle ore 13 alle ore 18,30. Eurosport 2: giovedì 9 settembre e venerdì 10, dalle ore 15 alle 19; sabato 11 e domenica 12, dalle ore 14,30 alle ore 18,30. Commento di Nicola Pomponi, Alessandro Bellicini e di Silvio Grappasonni.

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Campionati Nazionali Assoluti a Squadre

(DA UFFICIO STAMPA FEDERGOLF)

Una settimana ricca di emozioni e di spettacolo per il golf italiano. Sui percorsi del Circolo Golf Torino La Mandria e al Golf Nazionale di Sutri (Viterbo) si sono disputati rispettivamente i Campionati Nazionali Assoluti a Squadre maschili e femminili. Gli eventi sono tornati protagonisti a due anni di distanza dall’ultima volta, dato che nel 2020 sono stati annullati causa Covid. A trovare il successo in Piemonte, al Circolo Golf Torino La Mandria, è stato il team del Parco di Roma formato da Guglielmo Della Porta, Giacomo Di Gennaro, Gianmarco Federici, Fabrizio Marzilli ed Odin Antonino Urso, che in finale ha sconfitto con il punteggio di 4-3 il Riviera. Nel femminile, al Golf Nazionale, la Coverciano del green, ad imporsi sono state le ragazze del Monticello, squadra composta da Eleonora Marabotti, Elisa Galli, Erika De Martini e Maria Vittoria Sari, che hanno sconfitto per 4-1 il team Padova.

Al Royal Park I Roveri (Torino) e al Golf Del Ducato – La Rocca di Sala Baganza (Parma), sono andati in scena la Qualifica maschile e quella femminile a Squadre. In Piemonte si aggiudica la competizione la squadra di casa, il Royal Park I Roveri, formata da Tommaso Rossin, Luca Memeo, Pietro Guido Fenoglio e Bruno Frontero, con un totale di 626 colpi. In seconda posizione si piazza il Croara Country Club con 639, mentre al terzo posto chiude La Pinetina Golf Club con uno score di 654. Nel femminile, invece, vince il team Varese composto da Francesca Pompa, Alice Anne D’Adamo e Anastasia Maroni, che grazie ad un punteggio di 436 colpi si piazza davanti al Royal Park I Roveri, secondo con 441 e all’Olgiata Golf Club, terzo con 444.

Sul percorso del Croara Country Club di Gazzola (Piacenza), si è giocato il Torneo di Selezione Maschile a Squadre e ad imporsi è stato il team Madonna di Campiglio con lo score di 290. La squadra formata da Leonardo Novarini, Gabriele Furlini e Robert Ress si è piazzata davanti al Matilde Golf, secondo con 294, e al Ducato – La Rocca, terzo con 296.

 

LA VIGILIA - Lo spettacolo è doppio con i Campionati Nazionali Assoluti a Squadre maschili e femminili (7-11 settembre) in scena rispettivamente al Circolo Golf Torino La Mandria e al Golf Nazionale di Sutri (Viterbo) che vedranno la partecipazione di 30 rappresentative. Con gli eventi (annullati per Covid-19 nel 2020) che tornano protagonisti due anni dopo l’ultima volta.

Il torneo maschile – In Piemonte, al Circolo Golf Torino La Mandria, saranno 18 le squadre in gara. A difendere il titolo sarà l’Olgiata Golf Club che, due anni fa, riuscì a superare in finale per 5-2 il Golf Club Monticello, ora alla ricerca della rivincita.

Le formazioni saranno composte tutte da cinque elementi. Il torneo comincerà con la qualificazione su 36 buche medal (il 7 e l’8 settembre, 18 al giorno, e per la classifica saranno validi i migliori quattro punteggi giornalieri su cinque). Poi, le migliori 8 si contenderanno il titolo nei match play (due foursome e cinque singoli). Le compagini che invece termineranno tra il nono e il sedicesimo posto effettueranno un turno eliminatorio (cinque singoli) e quelle vincenti saranno ammesse al Campionato Nazionale Assoluto 2022, le perdenti retrocederanno al Torneo di Qualifica. Proprio come quelle che, dopo la fase di qualificazione, si troveranno oltre il sedicesimo posto.

Il torneo femminile – Al Golf Nazionale, la Coverciano del green, 12 invece le compagini in gara formate ognuna da quattro giocatrici. Con il Golf Club Torino che proverà a bissare l’exploit del 2019 quando in finale superò la concorrenza (per 3-2) del Circolo del Golf Roma Acquasanta.

Come nell’evento maschile la competizione prevede una fase di qualificazione su 36 buche medal (il 7 e l’8 settembre) dove verranno presi in considerazione tre risultati su quattro in ciascun giro. Dunque le migliori otto si contenderanno il titolo nei match play (2 foursome e tre singoli). Le altre disputeranno un incontro eliminatorio e le vincenti giocheranno il Campionato Assoluto femminile nel 2022, le perdenti retrocederanno al Torneo di Qualifica.

Qualifica Maschile e Femminile a Squadre

Dal 9 all’11 settembre andranno in scena anche la Qualifica maschile e quella femminile a Squadre rispettivamente al Royal Park I Roveri di Druento (Torino) e al Golf Del Ducato – La Rocca di Sala Baganza (Parma).

Alla competizione maschile, al Royal Park I Roveri, 33 le formazioni protagoniste. Il torneo si giocherà sulla distanza di 54 buche (18 al giorno) con formula stroke play. Agli effetti della classifica conteranno i migliori tre score per giro di ogni squadra. Le prime sei classificate saranno promosse al Campionato Assoluto del 2022, quelle dal settimo al ventottesimo posto al Torneo di Qualifica del prossimo anno. Le altre potranno invece partecipare, nel 2022, al Torneo di Selezione.

Nella gara femminile 21 le compagini in campo. Anche in questo caso si competerà sulla distanza di 54 buche con formula stroke play. Verranno presi in considerazione i due “best” score per giro di ogni squadra. Le prime quattro saranno promosse al Campionato Assoluto del 2022, le altre saranno ammesse di diritto al torneo di Qualifica del prossimo anno.

Torneo di Selezione Maschile a Squadre

Il 10 e l’11 settembre al Croara Country Club di Gazzola (Piacenza) è invece in programma il Torneo di Selezione maschile. Che vedrà in gara 33 team duellare su 36 buche (18 al giorno) con formula stroke play. Conteranno i due migliori score per giro di ogni squadra e le prime otto classificate staccheranno il pass per giocare il Torneo di Qualifica del 2022.

 I LINKS ALLE CLASSIFICHE

Assoluto maschile a squadre

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Assoluto femminile a squadre

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Torneo Qualifica maschile

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Torneo Qualifica femminile

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Torneo di Selezione

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Sono i gemelli del golf continentale. Nella storia dell’European Tour non era mai successo che due fratelli riuscissero a trionfare consecutivamente sul circuito. E al DS Automobiles 78° Open d’Italia, al Marco Simone Golf & Country Club (par 71), il trionfo di Nicolai Hojgaard, con un totale di 271 (66 69 65 71, -13) colpi e un birdie nel finale, ha portato nella storia dunque anche Rasmus che, sette giorni prima, s’era imposto in Svizzera all’Omega European Masters.

Tre anni dopo Thorbjorn Olesen (campione nel 2018) un danese torna a vincere l’Open d’Italia. Dove Francesco Laporta ed Edoardo Molinari sono stati tra i protagonisti. Il pugliese, 4/o con 273 (66 70 69 68, -11), per la seconda volta (dopo quella del 2019 quando si classificò settimo) è stato il miglior azzurro del torneo. Mentre il torinese ha chiuso la competizione al 5/o posto con 274 (-10). Un ottimo risultato dopo un evento che li ha visti ben figurare dall’inizio alla fine.

E’ stato un appuntamento storico. Che s’è giocato nella casa della Ryder Cup 2023, su un campo che ha conquistato tutti i campioni in gara. Lì dove si disputeranno anche le prossime due edizioni dell’Open d’Italia prima della super sfida tra Europa e Usa. E a imporsi è stato dunque Nicolai Hojgaard. Che a 20 anni e 177 giorni ha festeggiato il primo titolo in carriera sull’European Tour. E pensare che la 78esima edizione dell’Open d’Italia non avrebbe neanche dovuto disputarla. A concedergli una “wild card” in extremis è stato Franco Chimenti, presidente della Federazione Italiana Golf.

La favola di Nicolai Hojgaard, campione del DS Automobiles 78° Open d’Italia – Ha iniziato a giocare all’età di 4 anni, Nicolai Hojgaard. Professionista dal 2019, nella sua prima stagione sull’European Tour ha sfiorato l’impresa al KLM Open in Olanda chiudendo al secondo posto alle spalle dello spagnolo Sergio Garcia. In testa all’Open d’Italia dalla fine del terzo round, il danese nel quarto e ultimo giro (chiuso in 71, par) ha sentito la pressione. Con due bogey (tre quelli di giornata) alla 14 e alla 15 ha rischiato di portare la contesa al play-off. Nel momento clou, con un terzo colpo perfetto alla 18 (par 5), s’è concesso l’opportunità del putt per la vittoria, che non ha fallito con il terzo birdie di giornata. Niente da fare per l’inglese Tommy Fleetwood (tra i favoriti della vigilia) e il polacco Adrian Meronk, entrambi secondi con 272 (-12).

Il successo ha fruttato a Nicolai Hojgaard 485.330,00 euro a fronte di un montepremi complessivo di 3.000.000. E gli ha permesso di recuperare 85 posizioni nella Race to Dubai (l’ordine di merito dell’European Tour) dov’è ora 26esimo. Le statistiche del massimo circuito continentale (stilate soltanto dal 1972, anno in cui è stato fondato l’organismo che gestisce l’attività dei pro continentali) lo indicano quale più giovane vincitore del torneo. In realtà il primato appartiene però al francese Auguste Boyer che, nel 1926 (data della seconda edizione dell’Open d’Italia), riuscì a imporsi all’età di 18 anni.

Bello l’abbraccio finale con il fratello Rasmus, con cui nel 2018 ha trascinato la Danimarca al successo all’Eisenhower Trophy, campionato mondiale a squadre per dilettanti.

Laporta 4/o e miglior azzurro. Edoardo Molinari chiude 5/o – Nel quarto giro Francesco Laporta, 30enne di Castellana Grotte (Bari), ha messo in mostra talento ed entusiasmo da vendere. Con un parziale finale di 68 (-3) con otto birdie e cinque bogey, ha tentato il tutto per tutto. Dopo le prime nove buche tra prodezze e qualche sbavatura, ha cominciato le seconde nove con tre birdie consecutivi. Seguiti però da tre bogey prima di altri due birdie. Il pugliese ha preceduto in classifica Edoardo Molinari, 5/o come il giapponese Masahiro Kawamura e l’inglese Richard Bland. Mentre Guido Migliozzi, 34/o con 281 (-3), s’è stanziato davanti a Francesco Molinari, 52/o con 284 (par).

Anche Larrazabal, Jamieson, Veerman e Korhonen nella Top 10 – Nella Top 10, ottavi con 275 (-9), anche lo spagnolo Pablo Larrazabal, lo scozzese Scott Jamieson, l’americano Johannes Veerman e il finlandese Mikko Korhonen.

Le dichiarazioni di Nicolai Hojgaard e Francesco Laporta - Nicolai Hojgaard trionfa, “è un successo speciale” – “Questa vittoria ha un significato speciale per me. Veder trionfare tre volte mio fratello Rasmus mi ha dato lo stimolo per emularlo e finalmente ce l’ho fatta. Realizzare birdie quando sei in testa alla classifica non è mai facile e nell’ultimo round ho dovuto aumentare la concentrazione per portare a casa il trofeo. Questa è e sarà sempre una giornata per me indimenticabile, soprattutto perché ho potuto contare anche sul supporto a bordo campo di mio fratello Rasmus”. Queste le dichiarazioni di Nicolai Hojgaard, vincitore del DS Automobiles 78° Open d’Italia.

Francesco Laporta felice, “il risultato lo dedico alla mia futura figlia” – “Seppur la tensione agonistica fosse alle stelle, fino all’ultima buca, mi sono davvero divertito molto in campo. Il quarto è stato un round particolare e posso ritenermi sicuramente contento. Ho cercato di rimanere concentrato sul mio gioco, mantenendo la calma. L’obiettivo era quello di confermare la ‘carta’ sull’European Tour e con questo risultato ci sono riuscito. Raccoglierò le energie in vista del BMW PGA Championship di Wentworth e ora punto a un bel finale di stagione. Il risultato lo dedico alla mia fidanzata, alla nostra futura figlia e a tutto il team che mi segue”. E’ la gioia di Francesco Laporta, miglior azzurro all’Open d’Italia. 

La cerimonia di premiazione – Il green della buca 18, dopo esser stato il punto cruciale per l’epilogo della gara, ha ospitato anche la cerimonia di premiazione alla presenza Giovanni Malagò, Presidente del CONI; Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf;  Lavinia Biagiotti Cigna, Presidente del Marco Simone Golf & Country Club; Valentina Corrado, Assessore Turismo, Enti Locali, Sicurezza Urbana, Polizia Locale e Semplificazione Amministrativa, della Regione Lazio; Eugenio Franzetti, Managing Director DS Automobiles Italia; Alessandro Cardinali, Direttore Commerciale Rolex Italia; David Williams, Tournament Director European Tour; Alessandro Rogato, Direttore dell’Open d’Italia.

Le dichiarazioni delle Autorità

Valentna Vezzali, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport nel Governo Draghi: “L’Open d’Italia è l’evento della nuova era dello sport italiano. Dopo quest’estate così entusiasmante e soprattutto dopo le 109 medaglie conquistate a Tokyo tra Giochi Olimpici e Paralimpici, lo sport italiano cambia pelle. Non credo sia casuale che il primo grande evento di settembre sia stato proprio l’Open d’Italia di golf: si tratta infatti di una delle discipline in costante crescita di praticanti ed appassionati. Grazie al lavoro della Federazione presieduta da Franco Chimenti, il golf sta infatti riscuotendo un successo incredibile ed i numeri lo testimoniano. Il golf rappresenta anche una delle grandi sfide che attendono l’Italia. Il riferimento è alla Ryder Cup del 2023 che è uno degli appuntamenti più importanti che accoglieremo nel nostro Paese. È anche per questo che mi fa piacere rappresentare la vicinanza del Governo non soltanto alla Federgolf ed al movimento golfistico italiano, ma anche a Lavinia Biagiotti ed a tutto il Marco Simone Golf & Country Club che si sta preparando a ricevere le luci dei riflettori di tutto il mondo e quindi ad essere splendida cartolina per il nostro Paese. E’ assai evidente l’impegno profuso da tutti per il restyling del Marco Simone Golf & Country Club e i feedback dei principali protagonisti sono più che confortanti e lusinghieri. È quindi evidente che siamo sulla strada giusta, perché si avverte nell’atmosfera la grande passione e l’entusiasmo. Questo è già sinonimo di successo”. E’ il saluto inviato da Valentina Vezzali, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Sport nel Governo Draghi.

Giovanni Malagò, Presidente del CONI: “Il primo Open d’Italia sul campo della Ryder Cup 2023 è il sogno che si realizza. All’epoca, prima della candidatura italiana, tutto questo sembrava impossibile, una montagna da scalare. E ciò che più spaventava era quello che si doveva fare per arrivare alla Ryder. Occorreva seminare, promuovere e far conoscere maggiormente non solo il golf ma anche il luogo e il campo che ospiterà la Ryder tra due anni. E ora si vedono i frutti di questo percorso e progetto che avrà la consacrazione con la sfida tra Europa e Usa del 2023”.

Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf: “Siamo giunti al termine di un Open d’Italia speciale che ha suggellato una fase storica di ripartenza dello sport. Apriamo le porte alla Ryder Cup dopo aver ammirato la straordinaria bellezza del nuovo percorso di gara con la maestosità di Roma sullo sfondo: un’eccellenza mondiale che rappresenta motivo di orgoglio per la nostra nazione. Il torneo è stato un successo sotto tutti i punti di vista. Grazie alle Istituzioni, alla Regione Lazio, al Comune di Roma, al Comune di Guidonia Montecelio, all’European Tour, al Marco Simone Golf & Country Club, all’offiial advisor Infront, agli sponsor e a tutte le figure professionali che hanno contribuito all’organizzazione dell’evento. Appuntamento al 2022 quando l’Open d’Italia tornerà nuovamente su questo straordinario percorso di gioco. Il nostro cammino verso la Ryder Cup entra nel vivo e si fa sempre più entusiasmante”.

Valentina Corrado, Assessore Turismo, Enti Locali, Sicurezza Urbana, Polizia Locale e Semplificazione Amministrativa, della Regione Lazio: “Sono onorata di essere presente al Marco Simone Golf & Club di Guidonia per la premiazione del 78° Open d’Italia, la massima rassegna del golf in Italia che si conclude oggi dopo quattro giorni interamente dedicati ad uno sport che attira in tutto il mondo l’attenzione di tantissimi appassionati e non solo. Turismo e sport sono da sempre una sorta di matrimonio perfetto. Un connubio risultato ancora più vincente quando si parla di grandi eventi sportivi come questo che porterà alla Ryder Cup 2023, la più importante competizione di golf al mondo. Come Regione Lazio abbiamo fortemente creduto e sostenuto l’evento fin dalle prime battute. Da un lato l’orgoglio di ospitare sul nostro territorio una gara così importante e dall’altro l’opportunità di cogliere una nuova occasione di crescita e sviluppo economico per la nostra Regione e per tutto l’indotto legato allo svolgimento della competizione. Lo sport è strettamente legato al turismo e, proprio come abbiamo recentemente visto con lo svolgimento di alcune partite a Roma degli Europei di calcio, rappresenta un volano per promuovere e far scoprire le bellezze ed i gioielli che il Lazio ospita. Una Regione che, oltre a vantare sul proprio territorio un patrimonio archeologico e storico immenso nonché unico al mondo presente non solo nella Città Eterna, è in grado di soddisfare ed attrarre un numero sempre maggiore di turisti e visitatori. Chilometri di spiagge e coste incredibili riconosciute con 11 bandiere blu, borghi incantevoli premiati con 20 bandiere arancioni, laghi, parchi, montagne, sentieri  e cammini immersi nella natura più incontaminata. Nonostante la recente pandemia ci abbia imposto una momentanea battuta d’arresto, il trend ed i numeri del turismo nel Lazio dell’estate 2021 sono in forte crescita. Ciò dimostra quanto il grande lavoro di squadra che stiamo portando avanti con tutti i player ed operatori del turismo stia iniziando a portare frutti e benefici concreti per la nostra economia già sul breve periodo. Sono certa che non ci fermeremo e che grazie anche alla presenza dei grandi eventi sportivi saremo in grado di tornare a correre più forti di prima”.

Lavinia Biagiotti Cigna, Presidente del Marco Simone Golf & Country Club: “Questo Open ha aperto una porta sul futuro. Il Marco Simone ha rivelato un campo straordinario e altamente innovativo: le condizioni spettacolari e le caratteristiche tecniche hanno riscosso il plauso dei giocatori. Si è manifestato un nuovo interesse internazionale nei confronti di Roma e di questo bellissimo territorio, sul quale si sta creando valore e costruendo una forte legacy. E proprio l’entusiasta partecipazione dei giovani è il segno del cambiamento. Elogio tutto il lavoro svolto per il torneo e per garantire la sicurezza in condizioni pandemiche quali le attuali. Ringrazio lo European Tour, la Federazione Italiana Golf, il Coni, le Istituzioni locali e nazionali, il Team Marco Simone, i Partner, i giocatori, i volontari, i media e il tutto pubblico che ci ha seguito.”

Eugenio Franzetti, Managing Director DS Automobiles Italia: “Sono state giornate intense e di grandi emozioni. Per noi il momento più magico è stata la hole in one realizzata da Edoardo Molinari. Gli consegneremo quindi una DS 4 E-TENSE, emblema della mobilità green. Le grandi amicizie sono basate sulle affinità e DS ne ha molte con il mondo del golf. Per questo il nostro rapporto proseguirà sia a livello nazionale che locale con l’animazione dei Golf Club associati alla Federazione”.

I Partner – Il DS Automobiles 78° Open d’Italia, con il Patrocinio di Regione Lazio, Comune di Roma, Comune di Guidonia Montecelio e CONI, ha avuto il supporto di: DS Automobiles (Title Sponsor), Rolex (Main Sponsor e Title Sponsor Pro Am), Regione Lazio (Partner Istituzionale), Fideuram (Official Bank), Fly Emirates (Official Sponsor), Acqua San Benedetto (Official Supplier), Kappa (Technical Sponsor), Bisol (Official Sparkling Wine), HDI (Official Partner), Costa Crociere (Official Partner), Lindt Italia (Official Supplier), Faema (Official Supplier), Rinascente (Official Supplier), Deloitte (Official Supplier), Eureco (Official Supplier), Sharp (Technical Supplier), Titleist (Technical Supplier), RDS (Radio Ufficiale), Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Infront (Official Advisor).

Lo show della The 4th Junior Road to The 2023 Ryder Cup al Team Italia – Al Marco Simone Golf & Country Club s’è respirato clima di Ryder Cup. Non solo per le prodezze dei campioni. Lo show, doppio, ha visto mettersi in mostra anche tanti talenti del golf tricolore nella “The 4th Junior Road to The 2023 Ryder Cup” vinta con il punteggio di 7,5-2,5 dal Team Italia che ha superato il Team Lazio. A sfidarsi i 12 migliori under 14 del Team Lazio e i 12 migliori under 14 del Team Italia. Per una sfida però il risultato dove spirito di gruppo, gioco di squadra, rispetto delle regole e degli avversari sono stati al centro di un evento all’insegna del fair play. Sul “green” della 18 ha partecipato alla cerimonia di premiazione, tra gli altri, Gian Paolo Montali, direttore generale del Progetto Ryder Cup 2023.

Dopo il “moving day” è Nicolai Hojgaard il nuovo leader del DS Automobiles 78° Open d’Italia. Il danese, fratello gemello di Rasmus (tra i talenti emergenti dell’European Tour), al Marco Simone Golf & Country Club (par 71) di Guidonia Montecelio (Roma), con un parziale bogey free chiuso in 65 (-6), su un totale di 200 (66 69 65, -13), guida la classifica con un colpo di vantaggio sull’inglese Tommy Fleetwood e sul sudafricano Daniel Van Tonder, entrambi 2/i con 201 (-12). A diciotto buche dal termine, nella casa della Ryder Cup 2023, sono due gli azzurri nella Top 10: Edoardo Molinari (65 70 70) e Francesco Laporta (66 70 69), 9/i con 205 (-8) e distanti cinque colpi dalla vetta. Mentre condividono la 26/a posizione, con 209 (-4), Francesco Molinari (69 69 71) e Guido Migliozzi (72 69 68).

E’ entrato nel field del DS Automobiles 78° Open d’Italia grazie a un invito, l’ultimo a disposizione, ricevuto dalla Federazione Italiana Golf. E adesso Nicolai Hojgaard, 20 anni compiuti lo scorso 12 marzo, sogna di vincere la massima rassegna del golf tricolore. Per diventare il secondo danese a imporsi all’Open d’Italia, tre anni dopo l’affermazione di Thorbjorn Olesen (vincitore nel 2018). E conquistare il primo successo sull’European Tour - una settimana dopo l’exploit del fratello Rasmus all’Omega European Masters in Svizzera – dopo quello sfiorato nel 2019 in Olanda al KLM Open.

E.Molinari e Laporta nella Top 10, Migliozzi affianca F.Molinari – Quarto alla fine del primo giro, sesto dopo il secondo, Edoardo Molinari ora è 9/o dopo aver realizzato un altro parziale sotto il par (round chiuso in 70, -1) con due birdie e un bogey. E adesso è affiancato da Francesco Laporta (miglior azzurro all’Open d’Italia nel 2019, settimo) che, con un 69 (-2) caratterizzato da cinque birdie (di cui tre nelle ultime cinque buche) e tre bogey, è risalito dall’undicesima posizione. Recupera invece 20 posizioni Guido Migliozzi che, con un 68 (-3) avvalorato da due eagle, un birdie e macchiato da due bogey, è 26/o come Francesco Molinari. Vincitore dell’Open d’Italia nel 2006 e nel 2016, il piemontese nel terzo giro ha fatto registrare un 71 (par) con tre birdie, un bogey e un doppio bogey.

Classifica corta, è volata finale per la corsa al titolo – Ha guadagnato cinque posizioni e ora guida il DS Automobiles 78° Open d’Italia, Nicolai Hojgaard. Autore di un eagle e quattro birdie, è tallonato da Fleetwood (tra i favoriti della vigilia) e da Van Tonder. Mentre in 4/a posizione con 202 (-11) c’è il finlandese Mikko Korhonen. E’ scivolato invece dalla prima alla quinta piazza con 203 (-10) l’australiano Min Woo Lee, da solo in testa dopo 36 buche. Dietro di lui, 6/i con 204 (-9), ecco il gallese Oliver Farr e i francesi Victor Perez (che insegue un posto nel team Europe per la Ryder Cup del Wisconsin) e Alexander Levy, che ha un caddie speciale: Alain Boghossian, campione del mondo con la nazionale di calcio francese nel 1988 ed ex centrocampista, tra le altre, di Olympique Marsiglia, Napoli, Sampdoria e Parma. In nona posizione, con Edo Molinari e Laporta, c’è anche l’inglese Ross Fisher.

Entrato nel field in extremis Nicolai Hojgaard punta l’impresa – Professionista dal 2019, Nicolai Hojgaard ha cominciato a giocare a golf all’età di 4 anni. La sua carriera da amateur è stata brillante. Nel 2017 ha fatto parte della spedizione danese che ha vinto l’European Boys Team Championship. Mentre nel 2018 ha vinto il Bravo Tours Open (Nordic Golf League), festeggiando da dilettante il primo successo in un evento professionistico. In quell’anno ha conquistato poi l’European Amateur (guadagnandosi la possibilità di giocare il The Open) e fatto parte del team della Danimarca (insieme al fratello gemello Rasmus) che ha trionfato all’Eisenhower Trophy, campionato mondiale a squadre per dilettanti. Quindi ha disputato la Junior Ryder Cup 2018 in Francia giocando un incontro in coppia con l’azzurra Alessia Nobilio. Nel 2019 s’è invece classificato secondo in Olanda al KLM Open (Eurotour) chiudendo alle spalle solo dello spagnolo Sergio Garcia. Sedicesimo all’Open d’Italia nel 2020, nel 2021 ha ottenuto due Top 10 sull’Eurotour. E ora punta a diventare il secondo danese a vincere l’Open d’Italia, dove ha oscurato il fratello Rasmus (32/o con 210, -3) che, a 20 anni, è il terzo giocatore più giovane – dopo Severiano Ballesteros e Matteo Manassero – ad aver conquistato tre titoli sull’European Tour.

Le dichiarazioni

Nicolai Hojgaard, la vittoria come sogno nel cassetto – “Sono felice di come ho giocato e adesso mi piacerebbe davvero vincere per seguire le orme di mio fratello. Spero di farcela qui all’Open d’Italia, sarebbe bellissimo”. Queste le dichiarazioni di Nicolai Hojgaard, leader del DS Automobiles 78° Open d’Italia.

Francesco Laporta, “l’obiettivo è quello di fare meglio del 2019 - “Contento per il bel finale anche se ho qualche rammarico per aver lasciato qualche colpo sul campo. L’obiettivo ora è quello di disputare un grande quarto round e di fare meglio di quanto fatto nel 2019. Il leader è a cinque colpi, serve attaccare per provare a recuperare terreno”. Così Francesco Laporta al termine del terzo round.

Guido Migliozzi contento, “ora darò il massimo per recuperare altre posizioni” - “Il mio terzo giro è stato assolutamente positivo eppure, se non avessi sbagliato qualche colpo di troppo, avrei potuto fare ancora meglio. Sono mancato un po’ sul gioco corto e dovrò spingere al massimo nel giro finale per risalire ancora posizioni e ottenere il miglior risultato possibile”. Queste, invece, le parole di Guido Migliozzi.

Formula di gara e montepremi – Il torneo si gioca sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno. Il montepremi è di 3.000.000 di euro con prima moneta di 485.330.

Ingresso gratuito e triplice esposizione televisiva – Nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19 l’ingresso al Marco Simone Golf & Country Club è gratuito e aperto a tutti, fino al raggiungimento della capienza massima consentita (tutte le informazioni su www.openditaliagolf.eu). Ma il DS Automobiles 78° Open d’Italia vanta anche una triplice esposizione televisiva – grazie al supporto di Infront, official advisor della FIG – e viene trasmesso su Rai Sport, Sky Sport e GOLFTV.

GLI ORARI TV

Sky Sport - Quarta giornata; domenica 5 settembre dalle ore 13:30 alle 18:00 in diretta su Sky Sport Arena.

Rai Sport HD – Domenica 5, quarto e ultimo giro, in diretta dalle ore 15:30 su Rai Sport Hd.

GOLFTV – Ultimo round; domenica 5 settembre dalle ore 13:30 alle 18:30 in diretta su GOLFTV. 

“Vaccinati e scendiamo in campo”, CONI e Regione Lazio promuovono la campagna vaccinale contro il Coronavirus al DS Automobiles 78° Open d’Italia – Nell’ambito della quarta edizione del Protocollo d’intesa “CONI e Regione Compagni di Sport”, prende avvio il Progetto di campagna vaccinale contro il Coronavirus all’interno del 78° Open d’Italia di golf “Vaccinati e Scendiamo in Campo”. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche della Salute, Asl Roma 5, FMSI del Lazio. All’interno del “Family Open” è possibile, fino a domenica 5 settembre, dalle ore 9:00 alle 18:00, sottoporsi al vaccino grazie alla presenza del personale medico della Asl Roma 5.

I Partner – Il DS Automobiles 78° Open d’Italia, con il Patrocinio di Regione Lazio, Comune di Roma, Comune di Guidonia Montecelio e CONI, ha il supporto di: DS Automobiles (Title Sponsor), Rolex (Main Sponsor e Title Sponsor Pro Am), Regione Lazio (Partner Istituzionale), Fideuram (Official Bank), Fly Emirates (Official Sponsor), Acqua San Benedetto (Official Supplier), Kappa (Technical Sponsor), Bisol (Official Sparkling Wine), HDI (Official Partner), Costa Crociere (Official Partner), Lindt Italia (Official Supplier), Faema (Official Supplier), Rinascente (Official Supplier), Deloitte (Official Supplier), Eureco (Official Supplier), Sharp (Technical Supplier), Titleist (Technical Supplier), RDS (Radio Ufficiale), Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Infront (Official Advisor).

La settima volta nel Lazio – Per la settima volta l’Open d’Italia si gioca nel Lazio, Regione ormai dalla ottima tradizione golfistica, dopo le tre edizioni all’Acquasanta (1950, 1973, 1980), quella del Marco Simone (1994) e le due all’Olgiata Golf Club (2002 e 2019).

Le attività per il pubblico – L’Open d’Italia si caratterizza anche per la sua attenzione verso il pubblico, coinvolto nelle tante iniziative extra campo, con particolare attenzione rivolta ai bambini. Il Villaggio Commerciale e il Family Open sono aperti dalle ore 9:00.

Family Open – Con il supporto di educatori qualificati del CONI, i bambini possono svolgere discipline e attività ricreative, dinamiche e coinvolgenti, per un Open d’Italia entusiasmante e coinvolgente, a 360°.

Prove di golf gratuite con i maestri PGAI – All’interno del Villaggio Commerciale i maestri della PGAI – con il supporto di US Kids Golf Italy – sono a disposizione per far provare il golf a tutti coloro che vogliono vivere l’emozione del primo swing.

Torna la “Junior Road to The 2023 Ryder Cup” – Tutto pronto per la “The 4rd Junior Road to The 2023 Ryder Cup”, sfida tra i 12 migliori talenti Under 12 e 14 del Team Italia e quelli del Team Lazio, in scena domani, domenica 5 settembre. Spirito di gruppo, gioco di squadra, rispetto delle regole e degli avversari saranno le caratteristiche principali di un evento all’insegna del fair play. In una competizione che punta a far respirare l’atmosfera unica della Ryder Cup la cui 44esima edizione si giocherà, tra due anni, al Marco Simone Golf & Country Club.

 

Il DS Automobiles 78° Open d’Italia a metà gara ha un solo leader: è Min Woo Lee, fratello d’arte (la sorella Minjee è la numero dieci del ranking mondiale di golf femminile) che, con un totale di 132 (64 68, -10) colpi, è in testa alla classifica per la prima volta, dopo 36 buche, in un torneo dell’European Tour. Al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (par 71), casa della Ryder Cup 2023, è ancora Edoardo Molinari il miglior azzurro, 6/o con 135 (65 70, -7) davanti a Francesco Laporta, 11/o con 136 (-6). Guadagnano posizioni Francesco Molinari, 18/o con 138 (-4), e Guido Migliozzi, 46/o con 141 (-1). Tutti out gli altri azzurri. Esce di scena anche Ross McGowan, vincitore nel 2020. E ora il “moving day” prima del gran finale di domenica.

Gli azzurri: Edo Molinari resta in alto, Laporta c’è e ha un tifoso speciale. Risalgono F.Molinari e Migliozzi – Dopo lo show del primo giro (chiuso al quarto posto) in cui ha realizzato una “hole in one” Edoardo Molinari, partito dalla buca 10, ha fatto registrare un’altra prodezza con un eagle alla 12 (par 5), quattro birdie e cinque bogey. Per lui parziale di 70 (-1) e la certezza di essere ancora lì, vicino alla vetta. Passa invece dalla 7/a alla 11/a posizione Laporta (anche per lui un secondo giro chiuso in 70, -1) e il suo putt finale alla 9 (la sua ultima di giornata) si ferma a pochi centimetri dalla buca senza permettergli di agganciare Edo Molinari. A tifare per lui al Marco Simone Golf & Country Club anche il nipote Bruno, di 10 anni e con l’amore per il golf nel DNA. Ancora un 69 (-2) su un totale di 138 (-4) per Chicco Molinari che guadagna tre posizioni. Vincitore nel 2006 e nel 2016, campione Major (ha conquistato il The Open nel 2018), il re della Ryder Cup di Parigi è davanti a Migliozzi, risalito dalla 73/a alla 46/a posizione con 141 (-1). Fuori gli altri 18 azzurri, tra questi anche Renato Paratore (108/o con 147, +5) e il giovane amateur Andrea Romano (67/o con 143, +1) che, per il secondo anno consecutivo, non ha superato il taglio per un solo colpo mostrando però il suo talento.

Min Woo Lee davanti a tutti, Fleetwood tra i quattro inseguitori – Min Woo Lee, 23enne di Perth con due titoli sull’European Tour (l’ultimo dei quali arrivato lo scorso luglio allo Scottish Open, torneo delle Rolex Series) e professionista dal 2019, è rimasto da solo in testa alla classifica. Tra i tre leader del primo round (quando condivideva la vetta con Henrik Stenson e Kalle Samooja), vanta due colpi di vantaggio su un quartetto d’inseguitori, tutti 2/i con 134 (-8), composto dall’inglese Tommy Fleetwood (solo una palla in acqua con tanto di doppio bogey alla 8, la penultima della sua giornata, non ha consentito all’inglese di affiancare Min Woo Lee), dal finlandese Mikko Korhonen (autore di una prova bogey free), dall’americano Johannes Veerman e dallo spagnolo Adri Arnaus. Dopo il grande inizio del primo round – dove ha firmato otto birdie nelle prime nove buche, eguagliando quanto fatto da Severiano Ballesteros all’Open d’Italia nel 1985 – l’iberico continua a ben figurare. In 6/a posizione, con Edoardo Molinari, anche lo svedese Stenson (che ha dunque perso la leadership), il sudafricano Daniel Van Tonder (che insieme allo scozzese Calum Hill ha firmato il miglior score di giornata, 65, -6), il francese Alexander Levy e il danese Nicolai Hojgaard.

Ma a rubare la scena a tutti è stato ancora una volta Min Woo Lee che, come la sorella Minjee, ha vinto lo US Junior Amateur (unico caso di due fratelli a segno nella storia del prestigioso torneo giovanile americano) e l’ISPS Handa Vic Open, evento con versione al femminile (LPGA Tour) e al maschile (European Tour).

“Moving day”, partenze anticipate per maltempo – Il terzo e penultimo round comincerà, causa maltempo, alle ore 7:30 con partenze dai tee della 1 e della 10.

McGowan, Kaymer e Fitzpatrick tra gli eliminati – E’ finita dopo 36 buche la gara del britannico Ross McGowan, re della 77esima edizione dell’Open d’Italia. Ottantottesimo con 145 (+3), non ha superato il taglio. Con lo stesso punteggio è uscito di scena il connazionale Matthew Fitzpatrick (ventiquattresimo nel world ranking) e il tedesco Martin Kaymer, secondo all’Open d’Italia nel 2015 ed ex numero 1 mondiale.

Le dichiarazioni dei protagonisti

Min Woo Lee davanti a tutti, “non vedo l’ora di tornare in campo” – “Per il secondo round consecutivo ho giocato bene, senza strafare e concedendomi diverse opportunità da birdie. Sono felice di essere da solo in testa a due giri dalla fine. Non vedo l’ora di scendere in campo nel week-end e di affrontare la sfida, anche in caso di pioggia”. Queste le dichiarazioni di Min Woo Lee, leader del DS Automobiles 78° Open d’Italia.

Edoardo Molinari soddisfatto, “spero di essere protagonista anche nel week-end” - “Sono soddisfatto per quanto mostrato anche se il gioco corto non ha funzionato al meglio. Il percorso anche stavolta era bellissimo, scendere in campo al mattino presto è sicuramente più agevole che farlo nel pomeriggio dove c’è più vento. Spero adesso di essere protagonista anche nel week-end. ‘Con quanto si vince?’ Ad inizio settimana avevo detto con un punteggio totale di -13, ora invece penso che si vincerà con un -15”. Così Edoardo Molinari al termine del secondo round.

Francesco Laporta, “il gioco corto ha funzionato e ora i due round finali”  – “Ho lasciato qualche colpo sul campo ma sono contento. Il gioco corto ha funzionato, sono fiducioso per gli ultimi due round dove spero di continuare a far bene”. Sono le dichiarazioni di Francesco Laporta al termine del terzo giro.

Formula di gara e montepremi – Il torneo si gioca sulla distanza di 72 buche, 18 al giorno. Dopo i primi due giri il taglio ha lasciato in gara 66 giocatori. Il montepremi è di 3.000.000 di euro con prima moneta di 485.330.

Ingresso gratuito e triplice esposizione televisiva – Nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19 l’ingresso al Marco Simone Golf & Country Club è gratuito e aperto a tutti, fino al raggiungimento della capienza massima consentita (tutte le informazioni su www.openditaliagolf.eu). Ma il DS Automobiles 78° Open d’Italia vanta anche una triplice esposizione televisiva – grazie al supporto di Infront, official advisor della FIG – e viene trasmesso su Rai Sport, Sky Sport e GOLFTV.

GLI ORARI TV

Sky Sport – Terza giornata; sabato 4 settembre dalle ore 10:00 alle 14:30 in diretta su Sky Sport Arena. 

Rai Sport HD – Sintesi sabato 4 settembre (nella tarda serata), dalle ore 00:15 all’1:00 su Rai Sport HD. 

GOLFTV – Terzo giro, sabato 4 dalle ore 10:00 alle 14:30 in diretta su GOLFTV.

Vaccinati e scendiamo in campo”, CONI e Regione Lazio promuovono la campagna vaccinale contro il Coronavirus al DS Automobiles 78° Open d’Italia – Nell’ambito della quarta edizione del Protocollo d’intesa “CONI e Regione Compagni di Sport”, prende avvio il Progetto di campagna vaccinale contro il Coronavirus all’interno del 78° Open d’Italia di golf “Vaccinati e Scendiamo in Campo”. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche della Salute, Asl Roma 5, FMSI del Lazio. All’interno del “Family Open” è possibile, fino a domenica 5 settembre, dalle ore 9:00 alle 18:00, sottoporsi al vaccino grazie alla presenza del personale medico della Asl Roma 5.

I Partner – Il DS Automobiles 78° Open d’Italia, con il Patrocinio di Regione Lazio, Comune di Roma, Comune di Guidonia Montecelio e CONI, ha il supporto di: DS Automobiles (Title Sponsor), Rolex (Main Sponsor e Title Sponsor Pro Am), Regione Lazio (Partner Istituzionale), Fideuram (Official Bank), Fly Emirates (Official Sponsor), Acqua San Benedetto (Official Supplier), Kappa (Technical Sponsor), Bisol (Official Sparkling Wine), HDI (Official Partner), Costa Crociere (Official Partner), Lindt Italia (Official Supplier), Faema (Official Supplier), Rinascente (Official Supplier), Deloitte (Official Supplier), Eureco (Official Supplier), Sharp (Technical Supplier), Titleist (Technical Supplier), RDS (Radio Ufficiale), Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Infront (Official Advisor).

La settima volta nel Lazio – Per la settima volta l’Open d’Italia si gioca nel Lazio, Regione ormai dalla ottima tradizione golfistica, dopo le tre edizioni all’Acquasanta (1950, 1973, 1980), quella del Marco Simone (1994) e le due all’Olgiata Golf Club (2002 e 2019).

Le attività per il pubblico – L’Open d’Italia si caratterizza anche per la sua attenzione verso il pubblico, coinvolto nelle tante iniziative extra campo, con particolare attenzione rivolta ai bambini. Il Villaggio Commerciale e il Family Open sono aperti – fino a domenica 5 – dalle ore 9:00.

Family Open – Con il supporto di educatori qualificati del CONI, i bambini possono svolgere discipline e attività ricreative, dinamiche e coinvolgenti, per un Open d’Italia entusiasmante e coinvolgente, a 360°.

Prove di golf gratuite con i maestri PGAI – All’interno del Villaggio Commerciale i maestri della PGAI – con il supporto di US Kids Golf Italy – sono a disposizione per far provare il golf a tutti coloro che vogliono vivere l’emozione del primo swing.

Torna la “Junior Road to The 2023 Ryder Cup” – Domenica 5 settembre andrà in scena la “The 4rd Junior Road to The 2023 Ryder Cup”, sfida tra i 12 migliori talenti Under 12 e 14 del Team Italia e quelli del Team Lazio. Spirito di gruppo, gioco di squadra, rispetto delle regole e degli avversari saranno le caratteristiche principali di un evento all’insegna del fair play. In una competizione che punta a far respirare l’atmosfera unica della Ryder Cup la cui 44esima edizione si giocherà, tra due anni, al Marco Simone Golf & Country Club.

 

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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