Al termine del secondo giro dell'Italian Challenge Open, il sesto appuntamento stagionale dell’Italian Pro Tour inserito anche nel calendario del Challenge Tour, al Golf Club Margara (Par 71) di Fubine Monferrato (Alessandria) comanda Frederic Lacroix con 130 (66 64, -12) colpi. Il francese è in testa davanti agli spagnoli Manuel Elvira, secondo con il punteggio di 131 (-11), e Santiago Tarrio, terzo con con uno score di 133 (-9) colpi. Quest'ultimo, leader dell'ordine di merito del secondo circuito europeo maschile, ha già conquistato due trofei in stagione: il D+D REAL Czech Challenge e il Challenge de Espana. Lacroix ed Elivra, invece, hanno fatto registrare il "best" score di giornata con 64 (-7) colpi. Tra gli italiani il migliore è Jacopo Vecchi Fossa, che grazie ad un giro bogey free (con quattro birdie) da 67 (-4) colpi si piazza 7/o con un totale di 136 (69 67, -6).
Filippo Bergamaschi, secondo dopo il primo round, scivola di 14 posizioni e si ritrova 16/o con 138 (66 72, -4) colpi. Edoardo Raffaele Lipparelli (72 67), Alessandro Tadini (70 69), Edoardo Giletta (70 69) e i due miglior amateur azzurri in gara, Filippo Celli (70 69) e Giovanni Manzoni (71 68), si ritrovano al 25/o posto con uno score di 139 (-3). Luca Cianchetti e l'altro dilettante italiano, Gregorio De Leo, condividono la stessa posizione (38/i) e lo stesso punteggio con 140 (71 69, -2) colpi. Lorenzo Scalise (72 69) chiude il secondo giro 50/o con il punteggio di 141 (-1) e riesce a superare il taglio. Finisce il torneo, invece, per Matteo Manasseo (143, +1), Giacomo Fortini (144, +2), Andrea Saracino (145, +3), Stefano Mazzoli e Federico Maccario (146, +4), Enrico Di Nitto e Pietro Bovari (148, +6), Michele Ortolani (149, +7), Cristiano Terragni, Ludovico Addabbo e Giulio Castagnara (150, +8), oltre che per Philip Geerts (81 77, +16)
Formula e montepremi – L’Italian Challenge Open si disputa sulla distanza di 72 buche. Il montepremi – tra i più alti del Challenge Tour 2021 – è di 300.000 euro con prima moneta di 48.000.
Il percorso – Un’eccellenza golfistica immersa nella natura tra colline, vigneti e le Alpi sullo sfondo. In Monferrato, patrimonio mondiale dell’umanità, sorge il Golf Club Margara, costruito nel 1970 e ultimato nel 1972. Due i campi di gara, entrambi di 18 buche. Il primo, “Percorso Glauco Lolli Ghetti” – in memoria del fondatore Glauco Lolli Ghetti, che fu un armatore e dirigente sportivo italiano, nominato Cavaliere del Lavoro nel 1973 -, è circondato da alberi ad alto fusto e permette di giocare tra querce, salici e aceri lungo i larghi fairway che si sviluppano tra le colline del Monferrato. Il secondo, “La Guazzetta”, presenta un’architettura più moderna e alterna buche più tecniche. Il Golf Club Margara è già stato il teatro di gara di ben 21 edizioni del Challenge Tour tra il 1981 e il 2008 e quest’anno ha ospitato pure la 25esima edizione del Ladies Italian Open.
Gli Sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Sponsor); Fideuram (Official Bank); Kappa ed Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner. Official advisor: Infront.
Social Partner – Il circuito sostiene Sport Senza Frontiere Onlus che da anni porta avanti un progetto di inclusione sociale attraverso il golf.
(Da Ufficio Stampa Federgolf)
Dopo la Pro-Am vinta dal team guidato dal francese Julien Brun con 89 punti, al Golf Club Margara (Par 71) di Fubine Monferrato (Alessandria) è cominciato l’Italian Challenge Open. Il primo round del sesto appuntamento dell’Italian Pro Tour 2021, inserito anche nel calendario del Challenge Tour, vede al comando l'inglese Nathan Kimsey con uno score di 65 (-6) colpi, davanti a Filippo Bergamaschi. L'azzurro classe 1991 è il migliore dei 22 italiani in gara dopo aver chiuso in seconda posizione con un giro bogey free condito da cinque birdie e un totale di 66 (-5) colpi. Con lo stesso punteggio, ci sono Daan Huizing, Frederic Lacroix, JC Ritchie e Daniel Gavins.
Tra gli altri azzurri Jacopo Vecchi Fossa è 29/o con 69 (-2) colpi. Alessandro Tadini, Edoardo Giletta e Giacomo Fortini si piazzano 37/i grazie ad uno score di 70 (-1) insieme al miglior amateur italiano in gara dopo il primo giro: Flippo Celli. Luca Cianchetti, Matteo Manassero, Gregorio De Leo, Giovanni Manzoni e Pietro Bovari terminano il primo round in 53/a posizione con 71 (Par) colpi.
Formula e montepremi – L’Italian Challenge Open si disputa sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 60 classificati, i pari merito al 60° posto e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. Il montepremi – tra i più alti del Challenge Tour 2021 – è di 300.000 euro con prima moneta di 48.000.
Il percorso – Un’eccellenza golfistica immersa nella natura tra colline, vigneti e le Alpi sullo sfondo. In Monferrato, patrimonio mondiale dell’umanità, sorge il Golf Club Margara, costruito nel 1970 e ultimato nel 1972. Due i campi di gara, entrambi di 18 buche. Il primo, “Percorso Glauco Lolli Ghetti” – in memoria del fondatore Glauco Lolli Ghetti, che fu un armatore e dirigente sportivo italiano, nominato Cavaliere del Lavoro nel 1973 -, è circondato da alberi ad alto fusto e permette di giocare tra querce, salici e aceri lungo i larghi fairway che si sviluppano tra le colline del Monferrato. Il secondo, “La Guazzetta”, presenta un’architettura più moderna e alterna buche più tecniche. Il Golf Club Margara è già stato il teatro di gara di ben 21 edizioni del Challenge Tour tra il 1981 e il 2008 e quest’anno ha ospitato pure la 25esima edizione del Ladies Italian Open.
Gli Sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Sponsor); Fideuram (Official Bank); Kappa ed Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner. Official advisor: Infront.
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Con una vigorosa rimonta dal quarto posto, propiziata da un 66 (-5, cinque birdie senza bogey), Cameron Champ ha vinto con 269 (69 67 67 66, -15) colpi il 3M Open sul percorso del TPC Twin Cities (par 71), a Blaine nel Minnesota. Il 26enne di Sacramento (California), alla 76ª partenza, ha siglato il terzo titolo sul circuito, uno per ciascuna delle ultime tre stagioni del PGA Tour, salendo dal 119° al 66° posto nel World Ranking, dal 142° al 69° nella graduatoria FedEx Cup e intascando un sostanzioso assegno di 1.188.000 dollari su un montepremi di 6.600.000 dollari.
Sono terminati al secondo posto con 271 (-13) tre concorrenti più volte rupper up: il sudafricano Louis Oosthizen, che è giunto a 12 comprese quattro nelle ultime sette partecipazioni, il connazionale Charl Schwartzel, tornato competitivo dopo un periodo buio seguito a un infortunio, alla quinta (due in stagione), e il venezuelano Jhonattan Vegas, che si porta a tre tutte nel PGA Tour 2020-2021. In quinta posizione con 272 (-12) Keith Mitchell e in sesta cinque concorrenti con 273 (-11) compresi Ryan Armour e il canadese Adam Hadwin, che erano in vetta dopo due turni.
Ha ceduto Cameron Tringale, al vertice dopo 54 buche, sceso al 16° posto con 275 (-9) per un penalizzante 74 (+3). Al 34° con 278 (-6) Rickie Fowler, subito sparito di scena dopo un fuoco di paglia con leadership nel primo round, e Patrick Reed, volato al termine alla volta di Tokyo per disputare le Olimpiadi al posto di Bryson DeChambeau positivo al Covid-19. A braccetto sulla 39ª piazza con 279 (-5) gli ultimi due vincitori del torneo: Matthew Wolff, a segno nel 2019, e Michael Thompson, che difendeva il titolo. E’ uscito al taglio Dustin Johnson, che con un successo sarebbe tornato sul trono mondiale.
TERZO GIRO - Cameron Tringale, 33enne di Mission Viejo (California), leader con 201 (67 68 66, -12) colpi del 3M Open, prova a conquistare il suo primo titolo sul PGA Tour sul percorso del TPC Twin Cities (par 71), a Blaine nel Minnesota.
Tringale, alla 307ª gara sul circuito, è salito al vertice con un 66 (-5, un eagle, tre birdie), ma l’impresa appare difficile con una classifica molto corta in cui sono al secondo posto con 202 (-11) Maverick McNealy e Gary Woodland, e al quarto con 203 (-10) otto concorrenti tra i quali si trovano Jimmy Walker, il venezuelano Jhonattan Vegas, il sudafricano Charl Schwartzel e Ryan Armour, quest’ultimo in vetta dopo due turni insieme al canadese Adam Hadwin, sceso al 16° posto con 205 (-5). Stessa posizione per Keith Mitchell che partito dalla buca 10 ha iniziato con sette birdie di fila (poi due bogey hanno fatto 66, -5) uguagliando il primato in materia sul tour, conteggiato dal 2003, di Joe Durant (2005), Brandt Snedeker (2007) e del colombiano Sebastian Muñoz (2020).
Navigano a metà classifica il sudafricano Louis Oosthuizen, 16° con 205 (-8), Rickie Fowler, che ha ceduto dopo la leadership del primo giro, e Patrick Reed, 29.i con 207 (-6), insieme a Michael Thompson che difende il titolo,, e lo spagnolo Sergio Garcia, 43° con 209 (-4). Il montepremi è di 6.600.000 dollari.
DE CHAMBEAU POSITIVO, REED ALLE OLIMPIADI – Bryson DeChambeau è risultato positivo al Covid-19 nell’ultimo test prima di lasciare gli Stati Uniti e non parteciperà alle Olimpiadi di Tokyo. Al suo posto è stato convocato Patrick Reed che difenderà i colori a stelle e strisce insieme a Justin Thomas, Collin Morikawa e a Xander Schauffele. Per Reed sarà la seconda presenza nella gara olimpica dopo quella a Rio 2016.
OUT ANCHE JON RAHM – Anche Jon Rahm è risultato positivo e ovviamente rinuncerà a Tokyo. Lo spagnolo, numero uno mondiale, a causa del Covid 19 era stato costretto a ritirarsi dopo il terzo giro del Memorial Tournament, che aveva praticamente già vinto, e malgrado le cure e la quarantena, èha contratto la stessa malattia a distanza di un mese e mezzo.
SECONDO GIRO - Doveva vincere per tornare sul trono mondiale e invece Dustin Johnson, numero due, ha chiuso con 142 (70 72, par) colpi, due oltre il limite di qualifica, ed è uscito al taglio nel 3M Open (PGA Tour), sul percorso del TPC Twin Cities (par 71), a Blaine nel Minnesota.
Sono al vertice con 132 (-10) il 45enne di Akron (Ohio) Ryan Armour (67 65), un titolo sul circuito datato 2017 (Sanderson Farms), e il 33enne canadese di Moose Jaw Adam Hadwin (67 65), un successo anche per lui nel 2017 (Valspar Championship), che hanno girato entrambi in 65 (-6) con sei birdie senza bogey.
Seguono con 133 (-9) Chez Reavie, Bo Hoag, il canadese Roger Sloan e il venezuelano Jhonattan Vegas e con 134 (-8) Maverick McNealy e Brian Stuard.
Posizione d’attesa per il sudafricano Louis Oosthuizen, quest’anno in grande spolvero nel major anche se non ne ha vinto alcuno, 19° con 136 (-6), e un solo giorno di gloria per Rickie Fowler, precipitato dal primo al 26° posto con 137 (-5) dopo un 73 (+2). In bassa classifica Patrick Reed e lo spagnolo Sergio Garcia, 54.i con 140 (-2). Il montepremi è di 6.600.000 dollari.
PRIMO GIRO - Dovrà faticare parecchio, ammesso che sia in grado di farlo in relazione alla forma attuale, Dustin Johnson per riprendersi la leadership mondiale. Infatti nel 3M Open (PGA Tour), che si sta disputando sul tracciato del TPC Twin Cities (par 71), a Blaine nel Minnesota, per riuscire a scalzare Jon Rahm (assente) ha la sola opzione di vincere, ma è decisamente partito con il piede sbagliato poiché è al 64° posto con 70 (-1) colpi e con l’illustre compagnia di Patrick Reed e dello spagnolo Sergio Garcia, due degli sparuti big in campo.
Johnson, numero due del World ranking, rende sei colpi al trio al vertice con 64 (-7) formato dal redivivo Rickie Fowler (sette birdie senza bogey), da Troy Merritt (otto birdie, un bogey) e dal venezuelano Jhonattan Vegas (sette birdie anche per lui). Il giro, che per maltempo ha subito una interruzione di 2 ore e 24 minuti, non è stato completato con undici giocatori fermati lungo il percorso. Tra costoro può apportare una variazione significativa alla classifica il canadese Roger Sloan, quarto con “meno 6” e che ha la possibilità con due buche da giocare di agganciare i primi o addirittura di sorpassarli. Non potranno invece far nulla Scott Stallings e Adam Schenk, quarti anche loro con 65 (-6) che sono giunti in club house.
Non ha perso molto terreno il sudafricano Louis Oosthuizen, 21° con 68 (-3), terzo la settimana scorsa nell’Open Championship e in grande spolvero nei major con un secondo posto nel PGA Championship e un secondo e un terzo posto nell’US Open, che per gli stravolgimenti imposti dal Covid-19 si è svolto due volte nella stagione del PGA Tour 2020-2021. Un colpo in più per Matthew Wolff, 38° con 69 (-2), vincitore del 3M Open nel 2019, Il montepremi è di 6.600.000 dollari.
LA VIGILIA - Dustin Johnson prova a riprendersi la leadership mondiale nel 3M Open (22-25 luglio) sul tracciato del TPC Twin Cities, a Blaine nel Minnesota, dove difenderà il secondo dei due titoli conquistati in carriera Michael Thompson, 36enne di Tucson (Arizona).
Rari i big nel field dove suscita curiosità il sudafricano Louis Oosthuizen, terzo la settimana scorsa nell’Open Championship in una stagione in cui ha ottenuto anche un secondo posto nel PGA Championship e un secondo e un terzo posto nell’US Open, quest’ultimo major che per le bizzarrie di un calendario stravolto dal Covid-19 è entrato due volte in quello del 2020-2021.
Saranno al via, tra gli altri, anche Patrick Reed, Bubba Watson, Gary Woodland, Rickie Fowler, Matthew Wolff, a segno nel 3M Open del 2019, e lo spagnolo Sergio Garcia.
In teoria il grande favorito è Dustin Johnson, ma la valutazione si basa soprattutto sulla fiducia perché il numero due mondiale non appare in gran forma e non vince dallo scorso febbraio quando si impose nel Saudi International, un evento dell’European Tour. Il montepremi è di 6.600.000 dollari.
Il torneo su GOLFTV - Il 3M Open viene trasmesso in diretta da GOLF TV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), agli orari indicati: giovedì 22 luglio e venerdì 23, dalle ore 20,30 alle 0,30; sabato 24 e domenica 25, dalle ore 19 alle ore 24. Commento in inglese.
(Da Ufficio Stampa Federgolf)
L’attesa è finita. Dopo la Pro-Am - vinta dal team guidato dal francese Julien Brun con 89 punti - al Golf Club Margara di Fubine Monferrato (Alessandria) è tutto pronto per l’Italian Challenge Open (22-25 luglio), sesto appuntamento dell’Italian Pro Tour 2021. Inserito anche nel calendario del secondo circuito europeo maschile, l’evento vedrà in gara pure 22 azzurri (di cui 4 amateur). Da Matteo Manassero a Lorenzo Scalise, gli italiani puntano in alto in Piemonte e inseguono il primo successo stagionale sul Challenge Tour. Scalise, secondo nel 2019, è tra i più in forma del momento. Mentre Manassero, reduce dall’11/o posto in Austria all’Euram Bank Open, vuole l’impresa.
Prima la 25esima edizione del Ladies Italian Open. Ora l’Italian Challenge Open. Il golf internazionale torna protagonista al Golf Club Margara per uno dei tornei più attesi del circuito di gare nazionali e internazionali della FIG.
Pro-Am al team di Julien Brun ma a vincere è stata anche l’inclusione – La Pro-Am (che ha visto protagoniste 14 squadre, tutte composte da un pro e tre dilettanti, sulla distanza di 18 buche) ha aperto l’attesa settimana dell’Italian Challenge Open. A imporsi è stata la compagine capitanata dal “pro” Brun con Francesco Garino, Dante Orsi e Giuseppe Righetti. Con lo stesso punteggio, 89 punti, ha chiuso la squadra dello scozzese Craig Howie con Silvia Audisio, Matteo Camillo Dore e Stefano Cazzetta. Ma in virtù del miglior score nelle seconde nove la contesa se l’è aggiudicata la squadra di Brun. Mentre in terza posizione con 88 punti ecco Federico Maccario con Lorenzo Boglione, Filippo Crosato ed Egisto Mantovani. Quarta piazza (87 punti) per Alessandro Tadini, Jacopo Morelli, Marco Jimmy Luison e Roberto Molina, giocatore diversamente abile. Per una sfida all’insegna anche dell’inclusione - punto imprescindibile del progetto Ryder Cup 2023 – nell’ambito di uno sport contro ogni barriera. Quinto posto con 86 punti per Filippo Bergamaschi con Adolfo Courrier, Paolo Roviera e Andrea Azzolini.
Due i trionfi azzurri nel torneo – Dal 2007 a oggi due i trionfi italiani nel torneo che portano la firma di Edoardo Molinari (campione nel 2009) e Matteo Delpodio (vincitore nel 2015). Con Scalise runner up nel 2019 (quando fu battuto al play-off dall’inglese Matthew Jordan).
Ventidue gli azzurri in campo quest’anno. Al fianco dei professionisti anche 4 amateur: Gregorio De Leo, Giovanni Manzoni, Pietro Bovari e Filippo Celli.
Nel field anche sei tra i migliori dieci giocatori dell’ordine di merito del Challenge Tour 2021 – Nel field dell’Italian Challenge Open figurano anche i nomi e i cognomi di sei tra i primi dieci della classifica dell’ordine di merito del Challenge Tour 2021. Insieme al leader, lo spagnolo Santiago Tarrio, ecco poi il francese Julien Brun (terzo), gli scozzesi Ewen Ferguson (quarto) e Craig Howie (settimo), il sudafricano Oliver Bekker (quinto) e l’olandese Daan Huizing (nono).
Mentre saranno otto (su 13 totali) i giocatori in campo con almeno già un successo sul Challenge Tour 2021: Santiago Tarrio (vincitore del D+D Real Czech Challenge e del Challenge de Espana), Juan Carlo Ritchie (Bain’s Whisky Cape Town Open), Craig Howie (Range Servant Challenge by Hinton Golf), Félix Mory (Dormy Open), Daan Huizing (Irish Challenge), Kristof Ulenaers (Challenge de Cadiz), Julien Brun (Open de Bretagne) e Manley Stuart (Euram Bank Open).
All’appello mancherà invece il tedesco Hurly Long che, nel 2020, ha trionfato in Piemonte sul percorso del Golf Club Castelconturbia di Agrate Conturbia (Novara).
Formula e montepremi – L’Italian Challenge Open si disputa sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 60 classificati, i pari merito al 60° posto e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. Il montepremi – tra i più alti del Challenge Tour 2021 – è di 300.000 euro con prima moneta di 48.000.
Il percorso – Un’eccellenza golfistica immersa nella natura tra colline, vigneti e le Alpi sullo sfondo. In Monferrato, patrimonio mondiale dell’umanità, sorge il Golf Club Margara, costruito nel 1970 e ultimato nel 1972. Due i campi di gara, entrambi di 18 buche. Il primo, “Percorso Glauco Lolli Ghetti” – in memoria del fondatore Glauco Lolli Ghetti, che fu un armatore e dirigente sportivo italiano, nominato Cavaliere del Lavoro nel 1973 -, è circondato da alberi ad alto fusto e permette di giocare tra querce, salici e aceri lungo i larghi fairway che si sviluppano tra le colline del Monferrato. Il secondo, “La Guazzetta”, presenta un’architettura più moderna e alterna buche più tecniche. Il Golf Club Margara è già stato il teatro di gara di ben 21 edizioni del Challenge Tour tra il 1981 e il 2008 e quest’anno ha ospitato pure la 25esima edizione del Ladies Italian Open.
Gli Sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Sponsor); Fideuram (Official Bank); Kappa ed Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner. Official advisor: Infront.
Social Partner – Il circuito sostiene Sport Senza Frontiere Onlus che da anni porta avanti un progetto di inclusione sociale attraverso il golf
L’Italia (Michele Ferrero, Marco Florioli, Francesca Fiorellini, Lorena Rossettin) si è classificata al quinto posto con 653 (219 214 220, +5) colpi nell’European Young Masters c al Vierumäki Golf Club (par 72) di Vierumäki, in Finlandia. Il titolo è stato appannaggio della Germania (630 – 208 211 211, -18) che ha preceduto Spagna (637, -11), Francia (638, -10) e Repubblica Ceca (651, +3).
Nella graduatoria individuale maschile si è imposto con 207 (67 70 70, -9) lo spagnolo Jorge Siyuan Hao che nel giro conclusivo ha scavalcato il tedesco Tim Wiedemeyer, secondo con 212 (-4). Terzo con 213 (-3) il turco Can Gurdenli, quindi sesto Marco Florioli con 217 (76 70 71, +1) e settimo Michele Ferrero con 218 (72 73 73, +2).
Nell’individuale femminile successo della tedesca Helen Briem (205 – 69 71 65, -11) davanti alla belga Savannah De Bock e alla ceca Denisa Vodickova (207, -9). In nona posizione Francesca Fiorellini con 219 (71 71 77, +3) e in 27ª Lorena Rossettin con 233 (77 80 76, +17). Hanno accompagnato gli azzurri il capitano Giovanni Bartoli e l’allenatore Giovanni Gaudioso.
SECONDO GIRO - L’Italia (Michele Ferrero, Marco Florioli, Francesca Fiorellini, Lorena Rossettin) è rimasta al quinto posto con 433 (219 214, +1) dopo il secondo giro dell’European Young Masters che si conclude con la disputa del terzo al Vierumäki Golf Club (par 72) di Vierumäki, in Finlandia. Ha mantenuto la leadership la Germania (419, -13), che ha ulteriormente allungato sulla Spagna (427, -5) portando il vantaggio da cinque a otto colpi. In terza posizione la Francia (428, -4) che ha scavalcato la Repubblica Ceca, ora quarta con 432 (par).
Nell’individuale maschile si profila un duello finale tra il tedesco Tim Wiedemeyer (136 - 65 71, -8), che è rimasto al vertice, e lo spagnolo Jorge Siyuan Hao (137, -7) che si è portato a un colpo. Infatti ha uno svantaggio di sei lunghezze il francese Valentin Luna (142, -2) e di sette il suo connazionale Noa Auch-Roy (143, -1). All’ottavo posto con 145 (72 73, +1) Michele Ferrero, che ha disceso la classifica di due grandini, e al decimo con 146 (76 70, +2) Marco Florioli, che l’ha risalita di tredici.
Nell’individuale femminile ha proseguito la sua corsa d testa la ceca Denisa Vodickova (137 – 69 68, -7) che ha distaccato di tre colpi la tedesca Helen Briem, in vetta con lei dopo un giro e ora seconda insieme alla belga Savannah De Bock (140, -4). Quarta piazza per la spagnola Paula Martin (141, -3) e quinta per Francesca Fiorellini (142 – 71 71, -2). E’ 24ª con 157 (77 80, +13) colpi Lorena Rossettin. Accompagnano gli azzurri il capitano Giovanni Bartoli e l’allenatore Giovanni Gaudioso.
PRIMO GIRO - L’Italia (Michele Ferrero, Marco Florioli, Francesca Fiorellini, Lorena Rossettin) è al quinto posto con 219 (+) colpi nell’European Young Masters che si sta disputando al Vierumäki Golf Club (par 72) di Vierumäki, in Finlandia. In vetta la Germania con 208 (-8), che ha preso cinque colpi di vantaggio sulla Spagna (213, -3) con Repubblica Ceca (215, -1) e Francia (218, +2) che precedono gli azzurri.
Nella classifica individuale maschile leader con 65 (-5) il tedesco Tim Wiedemeyer davanti allo spagnolo Jorge Siyuan Hao (68, -4) e allo sloveno Ziga Babnik (69, -3). Al sesto posto con 72 (par) Michele Ferrero e al 23° con 76 (+4) Marco Florioli.
Nell’individuale femminile sono al comando con 69 (-3) la ceca Denisa Vodickova e la tedesca Helen Briem con l’iberica Paula Martin terza con 70 (-2). In quarta posizione con 71 (-1) Francesca Fiorellini insieme alla francese Inès Archer e alla belga Savannah De Bock e in 17ª con 77 (+5) Lorena Rossettin. La gara si svolge sulla distanza di 54 buche. Con il team azzurro il capitano Giovanni Bartoli e l’allenatore Giovanni Gaudioso.
LA VIGILIA - Michele Ferrero, Marco Florioli, Francesca Fiorellini e Lorena Rossettin. Questo il quartetto che rappresenterà l’Italia all’European Young Masters, prestigioso torneo giovanile in programma dal 22 al 24 luglio a Vierumäki, in Finlandia. Con il team azzurro anche il Capitano Giovanni Bartoli e l’allenatore federale Giovanni Gaudioso.
Al Vierumäki Golf Club l’evento si giocherà sulla distanza di 54 buche (18 al giorno). Tre le classifiche: a squadre (basata su tre risultati su quattro giornalieri di ogni team) e individuale maschile e femminile. Saranno invece 95 i concorrenti in gara in rappresentanza di 27 nazioni.
Nel 2020 in Repubblica Ceca l’Italia ha sfiorato il podio chiudendo al 4° posto nel torneo a squadre. Mentre nell’individuale maschile Flavio Michetti e Pietro Guido Fenoglio si classificarono rispettivamente in sesta e settima posizione, con la Fiorellini quarta nell’individuale femminile davanti alla Charlotte Cattaneo, 15ª.
L’Italia in questo evento ha conquistato la Nation’s Cup quattrovolte: nel 1997, 1998, 2007 e 2012. Hanno vinto l’individuale maschile Roberto Paolillo (1997), Matteo Manassero (2007) e Renato Paratore (2012), mentre hanno prevalso nella graduatoria femminile Barbara Paruscio (1995), Giulia Sergas (1997) e Diana Luna (1998).
Roberta Liti è terminata 20ª con 214 (70 74 70, +1), dopo un 70 (-1, tre birdie, due bogey) finale nel Twin Bridges Championship (Symetra Tour) al Pinehaven CC (71) di Albany, suo secondo miglior risultato stagionale. Ha colto il secondo titolo sul circuito Lilia Vu (205 - 70 67 68. -8), 23enne di Fountain Valley (California), che ora guida l’ordine di merito grazie all’assegno di 26.250 dollari percepito su un montepremi di 175.000 dollari. Seconda Rachel Rohanna (207, -6), terza Kaitlin Milligan (208, -5).
Nacho Elvira le ha tentate tutte per perdere, dopo essere partito per il giro finale con sei colpi di vantaggio, ma alla fine in qualche maniera è riuscito a firmare il primo titolo sull’European Tour dopo quattro successi sul Challenge Tour. E’ accaduto nel Cazoo Open, sul tracciato del Celtic Manor Resort (par 71) di Newport in Galles, dove ha concluso la gara con 268 (64 67 66 71, -16) colpi alla pari con il sudafricano Justin Harding (68 69 66 65) e poi lo ha superato con un par alla prima buca di spareggio.
Nacho Elvira, 34enne madrileno, è andato in altalena per tutto il turno, vittima della pressione da primo successo. Prima ha sprecato i sei colpi di margine, anche per i meriti di Harding, 35enne di Somerset West con due vittorie sul tour, una quest’anno, che ha girato in 65 (-6) con sei birdie senza bogey, poi lo spagnolo, dopo essere rimasto indietro di un colpo e averlo recuperato alla buca 17 salendo nuovamente in vetta, ha concluso con un bogey (71, par, cinque birdie, cinque bogey) ed è stato spareggio. Buon per lui che Harding ha sbagliato l’unica buca della giornata nel momento decisivo e con un bogey gli ha lasciato il titolo e la prima moneta di 191.570 euro su un montepremi di 1.200.000 euro.
Fuori dal playoff per un colpo il finlandese Mikko Korhonen, che si è defilato con un bogey alla buca 17, dopo sei birdie (66, -5), finendo terzo con 269 (-15). Quarto con 270 (-14) l’inglese Callum Shinkwin, quinto con 272 (-12) il giapponese Masahiro Kawamura e sesti con 273 (-11) lo statunitense Chase Hanna e l’inglese Sam Horsfield.
Un fallimento la spedizione italiana con il quartetto presente fuori al taglio dopo 36 buche: Lorenzo Gagli (70 77) e Aron Zemmer (72 75) 84.i con 147 (+5), Nino Bertasio 112° con 150 (75 75, +8) e Andrea Pavan 127° con 155 (78 77, +13), al dodicesimo taglio su altrettante presenze stagionali.
TERZO TITOLO - Lo spagnolo Nacho Elvira (197 - 64 67 66, -16) ha fatto il vuoto nel terzo giro del Cazoo Open (European Tour) sul tracciato del Celtic Manor Resort (par 71) di Newport in Galles, in cui ha portato a sei i colpi di vantaggio sul quartetto inseguitore composto dal finlandese Mikko Korhonen, dallo statunitense Chase Hanna, dall’inglese Callum Shinkwin e dal sudafricano Justin Harding (203, - 10). In sesta posizione con 204 (-9) l’inglese Sam Horsfield e in settima con 205 (-8) il giapponese Masahiro Kawamura e l’inglese Matt Wallace.
Nacho Elvira, 34enne madrileno con quattro successi sul Challenge Tour, ha l’occasione per ottenere il primo titolo sul circuito maggiore. Ha girato in 66 (-5) con sei birdie e un bogey. Prestazione da dimenticare per i quattro azzurri in gara tutti fuori dopo 36 buche: Lorenzo Gagli (70 77) e Aron Zemmer (72 75) 84.i con 147 (+5), Nino Bertasio 112° con 150 (75 75, +8) e Andrea Pavan 127° con 155 (78 77, +13), al dodicesimo taglio su altrettante presenze stagionali. Il montepremi è di 1.250.000 euro.
SECONDO GIRO - Lo spagnolo Nacho Elvira è il nuovo leader con 131 (64 67, -11) colpi del Cazoo Open (European Tour) sul tracciato del Celtic Manor Resort (par 71) di Newport in Galles. dove i quattro azzurri in gara hanno fatto una brutta figura uscendo tutti al taglio.
Elvira, 34enne madrileno senza titoli sul circuito, ma con quattro successi sul Challenge Tour, ha distaccato di due colpi lo svedese Vincent Norrman (133, -9) con il quale condivideva la leadership dopo un turnoo. In terza posizione con 134 (-8) il giapponese Masahiro Kawamura, in quarta con 135 (-7) l’inglese Matt Wallace, in quinta con 136 (-6) il sudafricano Jacques Kruyswijk, il finlandese Mikko Korhonen e lo statunitense Chase Hanna e in ottava con 137 (-5) il sudafricano Justin Harding.
Sono usciti di scena Lorenzo Gagli (70 77) e Aron Zemmer (72 75) 84.i con 147 (+5), Nino Bertasio 112° con 150 (75 75, +8) e Andrea Pavan 127° con 155 (78 77, +13), al dodicesimo taglio su altrettante presenze stagionali. Il montepremi è di 1.250.000 euro.
PRIMO GIRO - Lorenzo Gagli, 32° con 70 (-2) colpi, è stato il migliore tra i quattro italiani impegnati nel Cazoo Open (European Tour) sul tracciato del Celtic Manor Resort (par 71) di Newport in Galles. Coppia al vertice con 64 (-7) formata dallo svedese Vincent Norrman, autore di sette birdie senza bogey, e dallo spagnolo Nacho Elvira, che invece è andato in altalena con un eagle, nove birdie, due bogey e un doppio bogey. Al terzo posto con 66 (-5) il finlandese Mikko Korhonen e l’inglese James Morrison e al quinto con 67 (-4) nove concorrenti tra i quali l’australiano Wade Ormsby, il belga Nicolas Colsaerts e l’inglese Matt Wallace..
A metà classifica Aron Zemmer, 57° con 72 (+1), e più attardati Nino Bertasio, 105° con 75 (+4), e Andrea Pavan, 122° con 78 (+7), che rischia il dodicesimo taglio in altrettanti tornei disputati. Gagli ha segnato quattro birdie, un bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 1.250.000 euro
LA VIGILIA - Al Celtic Manor Resort di Newport in Galles, sede della Ryder 2010, si svolge il Cazoo Open (22-25 luglio), evento nato nel 2000 e che si è giocato con il nome di Wales Open, con una pausa dal 2015 al 2019, per poi tornare nel 2020 quando si è imposto il francese Romain Langasque, 26enne di Grasse, che non sarà in campo per difendere uno dei suoi due titoli sull’European Tour. L’evento è supportato da Gareth Bale, calciatore del Real Madrid e grande appassionato di golf.
Quattro gli azzurri impegnati: Nino Bertasio, che nell’ultima uscita è giunto 44° nello Scottish Open (Rolex Series), Lorenzo Gagli, uscito al taglio nell’occasione, Andrea Pavan, che proverà quanto meno a superare le prime 36 buche, dove di è arenato in tutti gli undici toprnei a cui ha preso parte in stagione, e Aron Zemmer, che ha una delle poche possibilità di gareggiare sul tour maggiore.
In un field piuttosto modesto i nomi degli inglesi Chris Wood, Sam Horsfield, Matt Wallace e Aron Rai, del finlandese Mikko Korhonen, dei sudafricani Justin Walters e Justin Harding, degli australiani Wade Ormsby e Scott Hend, dello spagnolo Adrian Otaegui e del cinese Haotong Li. Il montepremi è di 1.250.000 euro
Diretta su GOLFTV – Il Cazoo Open verrà trasmesso in diretta su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 22 luglio e venerdì 23, dalle ore 16:30 alle 21:30; sabato 24 e domenica 25, dalle ore 16,30 alle ore 21. Non vi sarà commento, ma si udiranno solo gli effetti dal campo.
L’australiana Minjee Lee ha conquistato il suo primo major imponendosi con 266 (68 69 65 64, -18) colpi nel The Amundi Evian Championship, il quarto dei cinque major stagionali femminili disputato sul percorso dell’Evian Resort Golf Club (par 71), a Evian Les Bains in Francia. Ha superato con un birdie alla prima buca di spareggio la coreana Jeongeun Lee6 (66 61 68 71) che aveva iniziato il giro finale con cinque colpi di margine su Yealimi Noh e sei sulla neozelandese Lydia Ko. Quarta a sette colpi Minjee Lee che ha rimontato con un 64 (-7) fatto di sette birdie dei quali quattro nelle ultime cinque buche. Lee6 (il numero sul cognome è dovuto a numerosi casi di omonimia) ha accusato subito la pressione e dopo un birdie ha segnato cinque bogey prima del giro di boa, ma si è ripresa nel finale con quattro birdie (71, par), l’ultimo alla buca 18 valido per il playoff, dove però un bogey l’ha messa fuori gioco contro il birdie della vincitrice.
Minjee Lee, 25enne di Perth e origini coreane, ha unito il major a cinque successi sul LPGA Tour, a due sul LET e a uno sul circuito di casa al netto di un evento in combinata con il tour femminile europeo. E’ sorella di Min Woo Lee, due successi sull’European Tour, l’ultimo due settimane addietro nello Scottish Open (Rolex Series). Sono gli unici due fratelli che hanno conquistato in titolo dello US Junior Amateur nelle rispettive categoria, lei nel 2012 e lui nel 2016. Per il titolo Minjee Lee ha ricevuto un assegno di 675.000 dollari su un montepremi di 4.500.000 dollari.
Non è agganciata al playoff Yealini Noh, che non è riuscita a segnare il birdie necessario sull’ultima buca e ha chiuso al terzo posto con 267 (-17) dopo un 67 (-4, cinque birdie, un bogey). In quarta posizione con 269 (-15) la giapponese Ayaka Furue, in quinta con 270 (-14) la thailandese Atthaya Thitikul e in sesta con 271 (-13) la neozelandese Lydia Ko, la coreana In Gee Chun, l’inglese Georgia Hall e l’irlandese Leona Maguire. Quest’ultima con 61 (-10, dieci birdie) ha eguagliato lo score sul giro più basso nei major femminili come aveva fatto Jeongeun Lee6 nel secondo turno che però con 127 (-15) ha battuto il primato del punteggio più basso sui major sia maschili che femminili dopo 36 buche.
Poi l’elenco delle grandi deluse: le coreane Inbee Park 12ª con 274 (-10) e Hyo Joo Kim 17ª con 276 (-8), Nelly Korda, numero uno mondiale, e la thailandese Ariya Jutanugarn 19.e con 277 (-7), la canadese Brooke M. Henderson 25ª con 278 (-6) e altre due coreane, Sei Young Kim 38ª con 281 (-3) e Jin Young Ko 60ª con 286 (+2) numero due del Rolex Ranking e campionessa uscente.
Delusa, naturalmente, anche Giulia Molinaro, 78ª con 144 (72 72, +2), uscita al taglio per la terza gara consecutiva dopo aver conseguito un brillante terzo posto nel major precedente (KPMG Women's PGA Championship).
TERZO GIRO - La coreana Jeongeun Lee6 è rimasta in vetta con 195 (66 61 68, -18) colpi nel The Amundi Evian Championship, il quarto dei cinque major stagionali femminili che si sta disputando sul percorso dell’Evian Resort Golf Club (par 71), a Evian Les Bains in Francia, e ha mantenuto un buon vantaggio di cinque lunghezze sulla prima inseguitrice, Yealimi Noh, seconda con 200 (-13). In terza posizione con 201 (-12) la neozelandese Lydia Ko, in quarta con 202 (-11) l’australiana Minjee Lee, la giapponese Ayaka Furue e la thailandese Pajaree Anannarukarn e in sesta con 203 (-10) la thailandese Ariya Jutanugarn.
Difficile che possa puntare al titolo la coreana Hyo Joo Kim, numero cinque mondiale, ottava con 204 (-9), e sono decisamente fuori gioco la connazionale Inbee Park, numero tre, 16ª con 207 (-7), e la canadese Brooke M. Henderson, 26ª con 208 (-5). Quanto mai deludenti Nelly Korda, numero uno del Rolex Ranking, 37ª con 210 (-3), e le coreane Sei Young Kim, 52ª con 213 (par), e Jin Young Ko, numero due e campionessa in carica, 74ª con 217 (+4).
Jeongeun Lee6, 25 anni, che deve il numero del cognome ai numerosi casi di omonimia nella sua nazione, un solo titolo nel LPGA Tour ma major (US Womens Open, 2019), altri sei sul circuito di casa e uno sul Thailand Golf Tour, ha segnato 68 (-3) colpi con un eagle, quattro birdie e tre bogey.
Per la terza gara consecutiva non ha superato il taglio Giulia Molinaro, 78ª con 144 (72 72, +2). Il montepremi di 4.500.000 dollari di cui 675.000 andranno alla vincitrice.
SECONDO GIRO - Prodezze della coreana Jeongeun Lee6, leader con 127 (66 61, -15) colpi, nel secondo giro del The Amundi Evian Championship, il quarto dei cinque major stagionali femminili che si sta disputando sul percorso dell’Evian Resort Golf Club (par 71), a Evian Les Bains in Francia, dove Giulia Molinaro, 78ª con 144 (72 72, +2), è uscita al taglio avendo superato di due colpi il limite di qualifica.
Jeongeun Lee6, 25 anni, che deve il numero del cognome ai numerosi casi di omonimia nella sua nazione, un solo titolo nel circuito ma major (US Womens Open, 2019) e altri sei sul circuito di casa, ha realizzato un 61 (-10) eguagliando lo score più basso sul giro in un evento del Grande Slam e con 127 ha battuto il primato del punteggio più basso sui major sia maschili che femminili dopo 36 buche.
Sono in seconda posizione, con un ritardo di tre colpi (130, -12), le thailandesi Ariya Jutanugarn e Pajaree Anannarukarn, quest’ultima al vertice dopo un turno insieme a Yealimi Noh, scivolata in quarta con 133 (-11) dove è stata agganciata dalla neozelandese Lydia Ko. Settime con 135 (-7) le coreane Inbee Park, numero tre mondiale, e Hyo-Joo Kim, numero cinque, la thailandese Atthaya Thitikul e Lauren Stephenson.
Sono in buona classifica, ma probabilmente con un ritardo abbastanza pesante per pensare in grande come avrebbero voluto, l’australiana Minjee Lee, 15ª con 137 (-5), e la canadese Brooke M. Henderson, 18ª con 138 (-4). Hanno recuperato e sono al 40° posto con 141 (-1), ma fuori gioco per il titolo salvo miracoli, Nelly Korda, in vetta al Rolex Ranking, rinvenuta dal 99°, e le coreane Jin Young Ko, numero due mondiale e campionessa in carica, risalita dal 76°, e Sei Young Kim (da 56ª).
Giulia Molinaro, incappata nel terzo taglio consecutivo dopo essere terminata terza nel precedente major (KPMG Women's PGA Championship), ha raddoppiato il 72 (+1) iniziale con quattro birdie e cinque bogey. Il montepremi di 4.500.000 dollari di cui 675.000 andranno alla vincitrice.
PRIMO GIRO - Giulia Molinaro, 76ª con 72 (+1) colpi, è a metà classifica dopo il giro iniziale del The Amundi Evian Championship, il quarto dei cinque major stagionali femminili che si sta disputando sul percorso dell’Evian Resort Golf Club (par 71), a Evian Les Bains in Francia. Guidano la graduatoria con 65 (-6) Yealimi Noh (un eagle, cinque birdie, un bogey) e la thailandese Pajaree Anannarukarn (sei birdie senza bogey), seguite con 66 (-5) da Lauren Stephenson, dall’altra thailandese Atthaya Thitikul, dalla coreana Jeongeun Lee6, dalla danese Emily Pedersen e dalla giapponese Ayaka Furue.
In alta classifica la coreana Joo-Hyo Kim, numero cinque mondiale, e la thailandese Ariya Jutanugarn, reduce dal successo nel Dow Great Lakes Bay Invitational insieme alla sorella Moriya undicesima con 68 (-3) in compagnia dell’australiana Minjee Lee. Ha tenuto la canadese Brooke M. Henderson, 23ª con 69 (-2), e sono in affanno le coreane Inbee Park, numero tre del Rolex Ranking, e Sei Young Kim, numero quattro, 56.e con 71 (par), l’altra coreana Jin Young Ko, numero due e campionessa in carica, che ha lo stesso score della Molinaro, e Nelly Korda, numero uno, 99ª con 74 (+3).
Giulia Molinaro, uscita due volte al taglio dopo in gran terzo posto al precedente major, il KPMG Women's PGA Championship, ha segnato sei birdie, tre bogey e due doppi bogey. Il montepremi di 4.500.000 dollari, di cui 675.000 andranno alla vincitrice.
LA VIGILIA - Le più forti campionesse si sfidano al The Amundi Evian Championship (22-25 luglio), il quarto dei cinque major stagionali femminili, che torna a disputarsi dopo l’annullamento per Covid del 2020. Il torneo nato nel 1994 (quando si chiamava Evian Masters), dal 2000 è diventato un appuntamento organizzato in collaborazione tra LET e LPGA Tour. Nel 2013, la svolta. Il nuovo nome, “The Evian Championship”, e la “promozione” a major.
L’edizione di quest’anno rappresenta un appuntamento clou a pochi giorni dalla gara individuale di golf femminile dei Giochi di Tokyo che si svolgerà dal 4 al 7 agosto al Kasumigaseki Country Club. Sul percorso dell’Evian Resort Golf Club, a Evina-Les-Bains in Francia, difenderà il titolo conseguito nel 2019 la sudcoreana Jin Young Ko, tra le 126 giocatrici in gara – in rappresentanza di 27 nazioni - che si contenderanno non solo il trofeo ma anche un ricco montepremi di 4.500.000 dollari, di cui 675.000 andranno alla vincitrice.
Dopo il terzo posto (suo miglior risultato in un evento del Grande Slam) al KPMG Women’s PGA Championship Giulia Molinaro, che a Tokyo rappresenterà l’Italia del golf in rosa insieme a Lucrezia Colombotto Rosso, insegue un altro risultato di prestigio anche per riscattare le ultime due uscite al taglio sul LPGA Tour (Marathon LPGA e Dow Great Lakes Bay Invitational, torneo a coppie). Da Nelly Korda (numero 1 mondiale) a Jin Young Ko (campionessa uscente e seconda nel ranking), da Inbee Park (terza nel Rolex ranking e vincitrice del torneo nel 2012, un anno prima che l’evento fosse considerato come un Major) a Sei Young Kim (quarta). Sono solo alcune delle concorrenti più attese di un field che vedrà in campo 15 tra le 16 vincitrici stagionali del LPGA Tour 2021.
Tra le past winner in gara, oltre a Jin Young Ko, ecco anche, tra le altre, Angela Stanford (2018), Anna Nordqvist (2017), In Gee Chun (2016), Lydia Ko (2015) e Hyo Joo Kim (2014). C’è attesa poi per le sorelle Jutanugarn, Ariya e Moriya, reduci dall’exploit nel Dow Great Lakes Bay Invitational. Tra le concorrenti ci sarà anche la francese Lucie Malchirand, vincitrice della 25ª edizione del Ladies Italian Open, che all’Evian Resort Golf Club giocherà in casa.
Dopo lo show del Ladies Italian Open al Golf Club Margara di Fubine Monferrato (Alessandria) il golf internazionale torna protagonista con l’Italian Challenge Open (22-25 luglio), sesto appuntamento dell’Italian Pro Tour 2021, inserito anche nel calendario del Challenge Tour.
Da Matteo Manassero a Lorenzo Scalise, da Federico Maccario a Enrico Di Nitto. Ventidue gli azzurri che in Piemonte – regione dalla grande tradizione golfistica - inseguiranno il primo successo stagionale sul secondo circuito continentale maschile dopo averlo sfiorato in più occasioni. Nel field anche tanti big del Challenge Tour a partire dallo spagnolo Santiago Tarrio (per lui già due vittorie quest’anno), leader dell’ordine di merito.
L’evento, che si giocherà sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i migliori 60 classificati e i pari merito al 60° posto, metterà in palio un montepremi (tra i più alti di tutta la stagione del Challenge Tour) complessivo di 300.000 euro (con prima moneta di 48.000) e sarà preceduto dalla Pro-Am (mercoledì 21 luglio).
Per il Challenge Tour, prima dello stop (di una settimana) dovuto alla gara individuale di golf maschile dei Giochi di Tokyo (in programma dal 29 luglio al primo agosto al Kasumigaseki Country Club), si tratta del 14esimo appuntamento consecutivo del 2021.
Da Manassero a Scalise, gli azzurri inseguono l’impresa – Saranno 22 gli azzurri protagonisti al Golf Club Margara, dove l’Italgolf inseguirà il primo exploit stagionale sul circuito, finora solo sfiorato. Dopo il secondo e il nono posto rispettivamente al Kaskada Golf Challenge (in Repubblica Ceca) e al Le Vaudreuil Golf Challenge (in Francia), Scalise s’è classificato 22° all’Euram Bank Open, in Austria. Dove Maccario (sesto) e Manassero (undicesimo) hanno ottenuto i loro migliori risultati sul Challenge Tour 2021. Punta a un risultato di prestigio anche Di Nitto, reduce da tre uscite al taglio consecutive ma già protagonista quest’anno di buoni risultati. In campo, tra gli altri, ci sarà anche Jacopo Vecchi Fossa, vincitore delle due tappe d’apertura (Campionato Nazionale Open e Abruzzo Alps Open) dell’Italian Pro Tour 2021. Sponda Italia, tra gli azzurri anche quattro amateur: Gregorio De Leo, Giovanni Manzoni, Pietro Bovari e Filippo Celli.
Due i trionfi azzurri nel torneo – Dal 2007 a oggi due i trionfi italiani nel torneo che portano la firma di Edoardo Molinari (campione nel 2009) e Matteo Delpodio (vincitore nel 2015). Con Scalise runner up nel 2019 (quando fu battuto al play-off dall’inglese Matthew Jordan).
Nel field anche sei tra i migliori dieci giocatori dell’ordine di merito del Challenge Tour 2021 – Nel field dell’Italian Challenge Open figurano anche i nomi e i cognomi di sei tra i primi dieci della classifica dell’ordine di merito del Challenge Tour 2021. Insieme al leader, lo spagnolo Santiago Tarrio, ecco poi il francese Julien Brun (terzo), gli scozzesi Ewen Ferguson (quarto) e Craig Howie (settimo), il sudafricano Oliver Bekker (quinto) e l’olandese Daan Huizing (nono).
Mentre saranno otto (su 13 totali) i giocatori in campo con almeno già un successo sul Challenge Tour 2021: Santiago Tarrio (vincitore del D+D Real Czech Challenge e del Challenge de Espana), Juan Carlo Ritchie (Bain’s Whisky Cape Town Open), Craig Howie (Range Servant Challenge by Hinton Golf), Félix Mory (Dormy Open), Daan Huizing (Irish Challenge), Kristof Ulenaers (Challenge de Cadiz), Julien Brun (Open de Bretagne) e Manley Stuart (Euram Bank Open).
All’appello mancherà invece il tedesco Hurly Long che, nel 2020, ha trionfato in Piemonte sul percorso del Golf Club Castelconturbia di Agrate Conturbia (Novara).
Formula e montepremi – L’Italian Challenge Open si disputa sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 60 classificati, i pari merito al 60° posto e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. Il montepremi - tra i più alti del Challenge Tour 2021 - è di 300.000 euro con prima moneta di 48.000.
La Pro-Am aprirà lo spettacolo – Sarà la Pro-Am ad aprire lo spettacolo al Golf Club Margara dove saranno 14 le squadre protagoniste, tutte composte da un professionista e tre dilettanti. Per uno show all’insegna anche dell’inclusione sociale – tra i punti imprescindibili del progetto Ryder Cup 2023 – con il team guidato da Alessandro Tadini che schiererà in campo, tra gli altri, Roberto Molina, giocatore diversamente abile.
Il percorso - Un’eccellenza golfistica immersa nella natura tra colline, vigneti e le Alpi sullo sfondo. In Monferrato, patrimonio mondiale dell’umanità, sorge il Golf Club Margara, costruito nel 1970 e ultimato nel 1972. Due i campi di gara, entrambi di 18 buche. Il primo, “Percorso Glauco Lolli Ghetti” – in memoria del fondatore Glauco Lolli Ghetti, che fu un armatore e dirigente sportivo italiano, nominato Cavaliere del Lavoro nel 1973 -, è circondato da alberi ad alto fusto e permette di giocare tra querce, salici e aceri lungo i larghi fairway che si sviluppano tra le colline del Monferrato. Il secondo, “La Guazzetta”, presenta un’architettura più moderna e alterna buche più tecniche. Il Golf Club Margara è già stato il teatro di gara di ben 21 edizioni del Challenge Tour tra il 1981 e il 2008 e quest’anno ha ospitato pure la 25esima edizione del Ladies Italian Open.
Gli Sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Sponsor); Fideuram (Official Bank); Kappa ed Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner. Official advisor: Infront.
Social Partner – Il circuito sostiene Sport Senza Frontiere Onlus che da anni porta avanti un progetto di inclusione sociale attraverso il golf.
Due azzurre tra le top ten nell’European Ladies’ Amateur Championship, ossia il campionato europeo femminile, Benedetta Moresco, sesta con 285 (74 66 76 69, -3), che ha pagato caro un terzo giro in 76 (+4), e Carolina Melgrati, decima con 286 (71 72 70 73, -2).
Sul percorso del Royal Park I Roveri (par 72) di Fiano Torinese (Torino) hanno dominato le svedesi, che peraltro erano le grandi favorite alla vigilia, con sei atlete tra le prime nove di cui due sul podio: Ingrid Lindblad, vincitrice con 276 (71 69 69 67, -12), e Sara Kjellker, terza con 281 (-7), che era al vertice dopo tre giri. Tra di loro la tedesca Alexandra Forsterling, seconda con 279 (-9). Al quarto posto Beatrice Walling (283, -5), al quinto Meja Ortengren (284, -4) e, insieme alla Moresco, Maja Stark e Linn Grant. Con loro anche la spagnola Carolina Lopez-Chacarra.
Altre sei italiane sono entrate tra le 63 concorrenti rimaste in gara dopo il taglio del terzo turno: Caterina Don e Matilde Innocenti Angelini, 14.e con 288 (par), Alessandra Fanali, 27ª con 291 (+3), Clara Manzalini e Giulia Bellini, 39.e con 293 (+5) e Alessia Nobilio, 56ª con 296 (+8). Con il team azzurro Anna Roscio, team manager delle squadra nazionale femminile, e gli allenatori Roberto Zappa e Stefano Soffietti.
TERZO GIRO - La Svezia continua a dominare nell’European Ladies’ Amateur Championship, ossia il campionato europeo femminile che si sta svolgendo sul percorso del Royal Park I Roveri (par 72) di Fiano Torinese (Torino), ma sebbene cinque atlete nordiche siano tra le prime otto la corsa al titolo è tutta da decidere.
E’ rimasta al vertice Sara Kjellker (208 – 68 68 72, -8), ma ha notevolmente rallentato provocando un accorciamento della classifica. Infatti sono al secondo posto con 209 (-7) le connazionali Ingrid Lindblad e Beatrice Wallin, ma corre per il titolo anche la tedesca Alexandra Forsterling, quarta con 210 (-6), così come le altre svedesi Meja Ortengren, quinta con 211 (-5), e Linn Grant, sesta con 213 (-3), con pari possibilità anche per l’azzurra Carolina Melgrati (71 72 70) e per la danese Olivia Gronborg che l’affiancano.
Tra le 63 concorrenti rimaste in gara dopo il taglio a 54 buche vi sono altre sette italiane (18 alla partenza). In buona posizione Matilde Innocenti Angelini e Giulia Bellini, 14.e con 215 (-1), Alessandra Fanali e Benedetta Moresco, che è scivolata dalla quarta piazza, 18.e con 216 (par). Più attardate Clara Manzalini e Caterina Don, 28.e con 218 (+2), e Alessia Nobilio, 43ª con 220 (+4). Con il team azzurro Anna Roscio, team manager delle squadra nazionale femminile, e gli allenatori Roberto Zappa e Stefano Soffietti.
SECONDO GIRO - Prodezza di Benedetta Moresco salita dal 50° al quarto posto con 140 (74 66, -4) colpi grazie a un 66 (-6, otto birdie, due bogey) miglior score di giornata, nell’European Ladies’ Amateur Championship, ossia il campionato europeo femminile che si sta svolgendo sul percorso del Royal Park I Roveri (par 72) di Fiano Torinese (Torino).
L’azzurra è l’unica non svedese tra le prime sei classificate. Infatti è al comando con 136 (68 68, -8) la regolarissima Sara Kjellker, seguita a tre colpi da Maja Ortengren e da Beatrice Wallin (139, -5), mentre l’azzurra ha la compagnia di Ingrid Lindblad e di Ester Fagersten, in vetta dopo un turno. Del resto le svedesi erano le grandi favorite e non si stanno sentendo.
In ottima posizione anche Giulia Bellini, settima con 141 (-3), e buona difesa di Carolina Melgrati, 18ª con 143 (-1), di Caterina Don e di Matilde Innocenti Angelini, 28.e con 145 (+1). Più indietro, ma entro la linea del taglio, Alessandra Fanali, 39ª con 146 (+2), Clara Manzalini e Alessia Nobilio, 48.e con 147 (+3), quest’ultima retrocessa dalla quinta piazza. Con il team azzurro Anna Roscio, team manager delle squadra nazionale femminile, e gli allenatori Roberto Zappa e Stefano Soffietti.
La gara si svolge con formula stroke play sulla distanza di 72 buche (18 al giorno) con taglio dopo 54 che lascerà in gara le prime 60 classificate e le pari merito al 60° posto.
PRIMO GIRO - Alessia Nobilio ha confermato il suo buon momento di forma iniziando al quinto posto con 69 (-3) colpi l’European Ladies’ Amateur Championship che si sta svolgendo sul percorso del Royal Park I Roveri (par 72) di Fiano Torinese (Torino).
Svedesi, grandi favorite, subito al proscenio con Ester Fagersten, leader con 66 (-6) colpi, e Sara Kjellker, seconda con 68 (-4) insieme alla tedesca Paula Kirner e alla ceca Jana Melichova. Nel gruppo della Nobilio altre due svedesi, Lina Grant e Beatrice Wallin.
In buona posizione Giulia Bellini, undicesima con 70 (-2), Carolina Melgrati, 16ª con 71 (-1), e Matilde Innocenti Angelini, 26ª con 72 (par) . Più indietro Charlotte Cattaneo, Alessandra Fanali, Clara Manzalini e Francesca Santoni, 37.e con 73 (+1), Caterina Don, Benedetta Moresco e Anna Zanusso, 50.e con 74 (+2).
La gara si svolge con formula stroke play sulla distanza di 72 buche (18 al giorno) con taglio dopo 54 che lascerà in gara le prime 60 classificate e le pari merito al 60° posto.
LA VIGILIA - Al Royal Park I Roveri di Fiano Torinese (Torino) è tutto pronto per la 34ª a edizione dell’European Ladies’ Amateur Championship (21-24 luglio), il campionato europeo individuale femminile che vedrà in gara 18 italiane, di cui 6 a titolo personale. Venti anni dopo l’ultima volta (era il 2001, al Golf Club Biella Le Betulle) l’evento torna a disputarsi in Piemonte, regione dalla grande tradizione golfistica che quest’anno ha già ospitato eventi internazionali come il Ladies Italian Open e che questa settimana (dal 22 al 25 luglio) accoglierà, al Golf Club Margara di Fubine Monferrato (Alessandria), anche l’Italian Challenge Open, sesta tappa dell’Italian Pro Tour 2021.
Le azzurre in gara – Giulia Bellini, Virginia Bossi, Charlotte Cattaneo, Caterina Don, Alessandra Fanali, Matilde Innocenti Angelini, Clara Manzalini, Carolina Melgrati, Benedetta Moresco, Alessia Nobilio, Emilie Alba Paltrinieri e Anna Zanusso. Queste le azzurre convocate che saranno assistite da Anna Roscio, Team Manager della Squadra Nazionale Femminile Dilettanti, Roberto Zappa, Commissario Tecnico della Squadra Nazionale Femminile Dilettanti, e dall’Allenatore federale Stefano Soffietti. Parteciperanno invece a titolo individuale: Valentina Albertazzi, Letizia Bagnoli, Erika De Martini, Greta Minetto, Angelica Moresco e Francesca Santoni.
I successi italiani – Dal 1986 (anno della prima edizione) quattro i successi italiani, tutti arrivati consecutivamente dal 1996 al 1999, firmati da Silvia Cavalleri (a segno nel 1996 e nel 1997), Giulia Sergas (1998) e Sophie Sandolo (1999). Ventidue anni dopo l’ultima volta le azzurre sognano l’impresa. Nell’ottobre 2020 a Lubiana (Slovenia), Nobilio e Fanali, entrambe 13/e, sono state le migliori italiane in gara. Mentre nel 2019 la Don ha sfiorato il titolo a Boone (Inghilterra) conquistando la medaglia di bronzo davanti alla Bossi, quinta.
Comincia la corsa alla medaglia d’oro, 144 le giocatrici in gara. La formula – Saranno 144 le giocatrici in campo, in rappresentanza di 27 Paesi diversi, che si contenderanno la medaglia d’oro. L’evento si giocherà con formula stroke play sulla distanza di 72 buche (18 giorno) con taglio dopo 54 che lascerà in gara le prime 60 classificate e le pari merito al 60/o posto.
Il percorso – L’European Ladies Amateur Championship si giocherà al Royal Park I Roveri sul campo dell’Allianz Course by Robert Trent Jones Senior, architetto famoso nel mondo per la grazia innata con la quale incastona nell’ambiente naturale i percorsi di gara. Seguendo con maestria la morfologia del Parco Regionale La Mandria, si caratterizza per un uso decisamente innovativo di bunker e ostacoli d’acqua, nonché per la disposizione di green e hazard in grado di stimolare una più attenta strategia di gioco. Il circolo torinese ha già ospitato, tra i tanti eventi internazionali, anche l’Open d’Italia maschile (consecutivamente dal 2009 al 2012).
Le big in gara, svedesi favorite – In Piemonte difenderà il titolo vinto la tedesca Paula Schulz-Hanssen che nel 2020, in Slovenia, superò allo spareggio la francese Chloè Salort. Dalle svedesi Linn Grant, Maja Stark, Ingrid Lindblad (le prime tre classificate nell’European Amateur Golf Ranking) e Beatrice Wallin (quinta), passando per l’austriaca Emma Spitz (sesta) e le spagnole Ana Pelaez Trivino (settima) e Carolina Lopez-Chacarra Coto (decima). Queste alcune delle grandi favorite al successo in Piemonte.
Dall’European Ladies Amateur Championship ai grandi palcoscenici – Dalla spagnola Carlota Ciganda (vincitrice nel 2004 e nel 2008) alla svedese Caroline Hedwall (campionessa nel 2007 e nel 2009), dalla tedesca Sophia Popov (regina nel 2010) alla francese Celine Boutier (a segno nel 2010). Sono solo alcune delle vincitrici dell’European Ladies Amateur Championship che poi hanno trovato spazio sui grandi tour comprese naturalmente Silvia Cavalleri, Giulia Sergas e Sophie Sandolo.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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