All’Asolo Golf Club (par 72) di Cavaso del Tomba (Treviso) la squadra del Royal Park I Roveri (Bruno Frontero, Ginevra Coppa ed Emanuela Appendino) ha vinto il Campionato Nazionale Under 14 a squadre intitolato a Giuseppe Sabini, per tanti anni apprezzatissimo dirigente federale.
Con un totale di 292 (140 152, +4) colpi la compagine del Royal Park I Roveri ha superato la concorrenza del Golf Club Monticello (Giovanni Binaghi, Alessandro Cesario e Lavinia Ruberti) e del Modena Golf & Country Club (Giacomo Camocardi, Ernesto Artioli Gnoli e Ludovica Villa), entrambe con 298 (+10). Dietro di loro il Golf Club Bergamo “L’Albenza” (Gabriele Carminati, Filippo Luciano Bonaiti e Beatrice Rota Nodari) con 303 (+15) e il Molinetto Country Club (Noa Zocco, Cesare Pagliughi e Matteo Bellotti) con uno score di 304 (+16).
Il torneo s’è svolto sulla distanza di 36 buche (18 al giorno) con formula stroke play. Trentadue le squadre partecipanti che si sono sfidate in un evento che ha visto protagonisti tanti talenti del golf tricolore.
(Da sito federgolf.it)
Xavier Poncelet vince il Roma Alps Letas Open, torneo dell’Italian Pro Tour inserito nel calendario del LET Access (il secondo circuito europeo femminile) oltre che dell’Alps Tour (il terzo circuito continentale maschile). Il francese ha comandato sin dal primo giorno, ma con un doppio bogey alla 16/a buca dell’ultimo giro, i giochi sono tornati in discussione prima che un birdie alla 17 gli permettesse di riconquistare il comando della classifica in solitaria. Poncelet, dunque, vince con uno score di 199 (64 67 68, -17) colpi davanti allo scozzese Ryan Lumsden, secondo con 200 (66 69 65, -16). Grandissima prova di Alessia Nobilio, la dilettante azzurra si piazza al terzo posto con 201 (68 65 68, -15) colpi, stesso punteggio dell’irlandese Gary Hurley e del francese Paul Elissalde.
Grazie a questo successo, Poncelet conquista la seconda vittoria sull’Alps Tour a distanza di nove anni dall’ultimo trionfo: l’Open de la Mirabelle d’Or nel 2012. Il francese si porta a casa un premio di 7.200 euro su un montepremi complessivo di 45.000 euro. Queste le parole del transalpino al termine del torneo: “Dopo molti piazzamenti raggiunti negli ultimi anni, finalmente sono tornato al successo che mancava dal 2012: sono felicissimo”.
Prestazione superlativa di Alessia Nobilio, la migliore tra i partecipanti e le partecipanti italiane, tra gli amateur e tra le 42 giocatrici in gara. L’azzurra ha chiuso le 56 buche con un solo bogey al terzo giro ed è riuscita a mettersi alle spalle anche Nina Pegova, prima nell’ordine di merito del LETAS, oltre che Lily May Humphreys, una delle golfiste più in forma del momento sul secondo circuito continentale femminile.
Alessia Nobilio ha dichiarato: “Sono venuta qui con la speranza di superare il taglio, invece è stato tutto perfetto e mi sono ritrovata nelle prime posizioni. Ho giocato solo quattro tornei tra i professionisti e questo è il mio miglior risultato. Mi sono divertita a giocare insieme ai ragazzi e ho imparato molto da loro”.
In evidenza anche Giacomo Fortini, che conquista la top ten con la nona piazza grazie a 204 (68 66 70, -12) colpi. Nicola Maestroni (71 69 67), Michele Ortolani (69 67 71) e l’amateur Leonardi Rigamonti (71 70 66) trovano un buon 18/o posto grazie ad uno score di 207 (-9). Tra i protagonisti più attesi c’era Jacopo Vecchi Fossa: l’azzurro è uscito di scena al taglio dopo il secondo giro con 143 (-1) colpi ed è scivolato in terza posizione nell’ordine di merito dell’Alps Tour dietro a Angel Hidalgo Portillo e Ryan Lumsden.
Il percorso – Realizzato nel 1990, il Golf Club Parco De’ Medici ha già ospitato manifestazioni internazionali di prestigio come, tra le altre, l’Open d’Italia femminile (con tre edizioni consecutive tra il 2005 e il 2007), il Campionato Mondiale per Golfisti non vedenti nel 2018 e la Qualifying School dell’Alps Tour nel 2020. Presenta un’ area di 27 buche divise in tre percorsi: il Bianco, il Blu ed il Rosso protette da bunker tecnici e difficoltosi ostacoli d’acqua che richiedono concentrazione rendendo ancora più stimolante il gioco.
Gli Sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Sponsor); Fideuram (Official Bank); Kappa ed Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner. Official advisor: Infront.
Social Partner – Il circuito sostiene Sport Senza Frontiere Onlus che da anni porta avanti un progetto di inclusione sociale attraverso il golf.
Il prossimo appuntamento – Lo show del grande golf internazionale firmato Italian Pro Tour prosegue con la tappa italiana del Challenge Tour. Dal 22 al 25 luglio, con Pro-Am mercoledì 21 luglio, il Golf Club Margara (Alessandria) ospiterà l’Italian Challenge Open, tappa del secondo circuito europeo maschile. Il circolo piemontese è stato già protagonista nel 2021 con il Ladies Italian Open
E’ ufficiale: Francesco Molinari non parteciperà alle Olimpiadi di Tokyo. Il consulto con il suo medico di fiducia non ha dato gli esiti sperati: non ci sono, infatti, i tempi necessari per il recupero. L’azzurro soffre da tempo di dolori alla schiena che ne hanno condizionato l’attività con gare importanti saltate (tra cui un major, il PGA Championship) e risultati non all’altezza delle sue aspettative e delle sue qualità.
Molinari ha spiegato su twitter: "Sto cercando di trovare le parole giuste, ma non le trovo. Ho un problema alla schiena che mi ha frenato per buona parte della stagione e che adesso sfortunatamente mi impedisce di rappresentare il mio Paese nella più importante manifestazione sportiva al mondo. Farò il tifo per tutti gli atleti italiani sperando di poter essere in grado di partecipare alle Olimpiadi in futuro". Da ricordare che Molinari non ha preso parte anche a Rio 2016, ma nell’occasione volle evitare possibili rischi con il virus Zika.
Al suo posto subentra Renato Paratore, che vinse la medaglia d’oro individuale e quella di bronzo a squadre (con Virgilia Elena Carta) ai Giochi Olimpici Giovanili del 2014 in Cina. Il torneo olimpico maschile si terrà dal 29 luglio al 1 agosto sul percorso del Kasumigaseki CC di Saitama in Giappone.
(Da Ufficio Stampa Federgolf)
Al termine del secondo giro, il Roma Alps Letas Open ha due padroni: il francese Xavier Poncelet e lo spagnolo Gonzalo Vicente Elena. Entrambi sono al comando con uno score di 131 (-13), ma appena due colpi dietro c'è Alessia Nobilio, terza con 133 (68 65, -11) al fianco di un'altra dilettante, la svizzera Anouk Casty. Queste ultime sono le migliori giocatrici dopo il secondo round e l'azzurra, proprio come nella prima giornata, riesce a chiudere con un giro bogey free condito questa volta da sette birdie che le permette di risalire dalla 13/a alla terza piazza, staccando così anche Giacomo Fortini. Il talento classe 1996, miglior italiano la scorsa settimana in Spagna all’Alps de Las Castillas grazie ad un quarto posto, si piazza in 5/a posizione con 134 (-10).
Grazie ad un parziale chiuso in 63 (-9), Gonzalo Vicente Elena aggancia in vetta Xavier Poncelet: "Ho giocato benissimo, una giornata quasi perfetta - ha detto lo spagnolo al termine del secondo round -. Questi green mi piacciono molto: la palla gira alla perfezione. Quando ho la mia famiglia accanto gioco meglio. Il percorso è divertente e allo stesso momento difficile".
Giacomo Fortini, invece, dichiara: "Le sensazioni sono buone, sono contento di come sto giocando. La vittoria finale? Un po' ci sto pensando, ma vedremo il risultato solo a fine gara. Il ranking, invece, non lo sto guardando".
Angel Hidalgo Portillo, leader dell’ordine di merito dell'Alps Tour, è in 17/a posizione con 137 (-7) colpi, uno dietro Michele Ortolani, 11/o con 136 (-8). Esce di scena Jacopo Vecchi Fossa (143, -1), secondo nella money list dell'Alps Tour.
Il torneo - Inserito anche nel calendario del LET Access (il secondo circuito europeo femminile) e dell’Alps Tour (il terzo circuito continentale maschile), il Roma Alps Letas Open è il quinto evento (di otto) del circuito di gare nazionali e internazionali della FIG e si gioca sul percorso del Golf Club Parco de’ Medici. Ai nastri di partenza si sono presentati 156 concorrenti, di cui 42 donne, a contendersi un unico montepremi e un unico trofeo. Una novità per l'Italian Pro Tour, dato che si tratta per la prima volta in assoluto di un torneo misto.
Formula e montepremi – Il Roma Alps Letas Open si gioca sulla distanza di 54 buche. Il torneo mette in palio un montepremi complessivo di 45.000 euro (con prima moneta di 7.200 euro).
Il percorso – Realizzato nel 1990, il Golf Club Parco De’ Medici ha già ospitato manifestazioni internazionali di prestigio come, tra le altre, l’Open d’Italia femminile (con tre edizioni consecutive tra il 2005 e il 2007), il Campionato Mondiale per Golfisti non vedenti nel 2018 e la Qualifying School dell’Alps Tour nel 2020. Presenta un’ area di 27 buche divise in tre percorsi: il Bianco, il Blu ed il Rosso protette da bunker tecnici e difficoltosi ostacoli d’acqua che richiedono concentrazione rendendo ancora più stimolante il gioco.
Gli Sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Sponsor); Fideuram (Official Bank); Kappa ed Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner. Official advisor: Infront.
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(Da Ufficio Stampa Federgolf)
Dopo la Pro-Am di apertura, il Roma Alps Letas Open entra nel vivo con il primo round. A comandare, dopo 18 buche, è il francese Xavier Poncelet con uno score di 64 (-8), due colpi davanti agli scozzesi Ryan Lumsden e Gabrielle Macdonald, miglior proette del torneo, oltre che allo spagnolo Sigot Lopez, tutti secondi con 66 (-6). Per l'Italia, ottima prova della dilettante Alessia Nobilio e di Giacomo Fortini: entrambi chiudono con 68 (-4) colpi e si piazzano 13/i. Angel Hidalgo Portillo, leader dell’ordine di merito dell'Alps Tour, è 24/o con 69 (-3) in compagnia di Jacopo Vecchi Fossa, secondo nella money list, e agli altri azzurri Andrea D'Agostino, Flavio Michetti (amateur), Federica Piovano, Michele Ortolani e Andrea Saracino.
Al termine della prima giornata, Alessia Nobilio dichiara: "Sono contenta di aver chiuso il primo round con un giro bogey free e con quattro birdie. Ho rubato un po' di segreti ai ragazzi, hanno un concetto di golf diverso dal nostro. Poter giocare al loro fianco è un grande stimolo. Il percorso permette di sbagliare dal tee, ma la differenza la si fa sul green. Il mio sogno è diventare la numero uno al mondo tra le dilettanti!"
Poncelet, leader dopo il primo round, afferma: "Nelle prime nove buche mi sono trovato bene dato che non c'era vento ed è stato facile trovare le giuste misure. Ho giocato molto bene per tutto il giro e ho avuto tante opportunità di imbucare per il birdie. Il percorso è particolare, perché ogni buca è diversa dall'altra. Obiettivi? Non guardo il ranking, penso solo a migliorare il mio gioco".
Il torneo - Inserito anche nel calendario del LET Access (il secondo circuito europeo femminile) e dell’Alps Tour (il terzo circuito continentale maschile), il Roma Alps Letas Open è il quinto evento (di otto) del circuito di gare nazionali e internazionali della FIG e si gioca sul percorso del Golf Club Parco de’ Medici. Al via 156 concorrenti, di cui 42 donne, che si contendono un unico montepremi e un unico trofeo. Una novità per l'Italian Pro Tour, dato che si tratta per la prima volta in assoluto di un torneo misto.
Formula e montepremi – Il Roma Alps Letas Open si gioca sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 45 classificati (e i pari merito al 45° posto). Il torneo mette in palio un montepremi complessivo di 45.000 euro (con prima moneta di 7.200 euro).
Il percorso – Realizzato nel 1990, il Golf Club Parco De’ Medici ha già ospitato manifestazioni internazionali di prestigio come, tra le altre, l’Open d’Italia femminile (con tre edizioni consecutive tra il 2005 e il 2007), il Campionato Mondiale per Golfisti non vedenti nel 2018 e la Qualifying School dell’Alps Tour nel 2020. Presenta un’ area di 27 buche divise in tre percorsi: il Bianco, il Blu ed il Rosso protette da bunker tecnici e difficoltosi ostacoli d’acqua che richiedono concentrazione rendendo ancora più stimolante il gioco.
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Al Golf Club Parco de’ Medici, nella Città Eterna, è tutto pronto per il Roma Alps Letas Open (15-18 luglio). Per la prima volta l’Italian Pro Tour sarà protagonista con un torneo misto che vedrà in campo 156 concorrenti (di cui 42 donne) che si contenderanno un unico montepremi e un unico trofeo. Ad anticipare la competizione è stata la Pro-Am vinta, con un totale di “-40”, dal team guidato dal professionista portoghese Vitor Lodot Lopes, affiancato dai dilettanti Berardo Grego, Tommaso Nenni e Claudio Ciogli.
Quinto appuntamento (di otto) stagionale del circuito di gare nazionali e internazionali della FIG, il Roma Alps Letas Open è inserito anche nel calendario del LET Access (il secondo circuito europeo femminile) e dell’Alps Tour (il terzo circuito continentale maschile). E vedrà in campo tanti big di questi due tour. Da Jacopo Vecchi Fossa a Nina Pegova, da Angel Hidalgo Portillo a Lily May Humpreys (seconda nella Pro-Am), da Stefano Mazzoli a Sara Kouskova, da Luca Cianchetti a Marine Griffaut.
La Pro-Am al team guidato in campo dal portoghese Vitor Londot Lopes – La Pro-Am (che s’è giocata con formula “Tour Scramble & Use Your Pro”) ha preceduto lo show del Roma Alps Letas Open. Diciassette i team in campo per l’occasione e a imporsi, per l’appunto, è stata (con “-40”) la squadra capitanata da Vitor Londot Lopes. Secondo posto con “-36” per il team guidato dalla proette inglese Lily May Humphreys con Francesco Testi, Raffaele Lauri e Seedon Kanyarat. Mentre in 3/a posizione con “-35” s’è piazzato quello coordinato dalla proette francese Lucie Andre con Massimo Vitelli, Claudio Cannavicci e Pierre Sled. Quarto posto (“-35”) per il pro Luca Cianchetti affiancato da Simone Paolo Di Paola, Stefano Di Paola e Cecilia Mauro, quinto con “-34” per la russa Nina Pegova con Maurizio Mazzotta, Angelo Briziarelli e Luciano Antonelli.
Formula e montepremi - Il Roma Alps Letas Open si giocherà sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 45 classificati (e i pari merito al 45° posto). Il torneo metterà in palio un montepremi complessivo di 45.000 euro (con prima moneta di 7.200 euro).
Il percorso – Realizzato nel 1990, il Golf Club Parco De’ Medici ha già ospitato manifestazioni internazionali di prestigio come, tra le altre, l’Open d’Italia femminile (con tre edizioni consecutive tra il 2005 e il 2007), il Campionato Mondiale per Golfisti non vedenti nel 2018 e la Qualifying School dell’Alps Tour nel 2020. Presenta un’ area di 27 buche divise in tre percorsi: il Bianco, il Blu ed il Rosso protette da bunker tecnici e difficoltosi ostacoli d’acqua che richiedono concentrazione rendendo ancora più stimolante il gioco.
Gli Sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Sponsor); Fideuram (Official Bank); Kappa ed Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner. Official advisor: Infront.
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L’irlandese Seamus Power, 34enne di Tooraneena, ha ottenuto il primo titolo sul PGA Tour alla 106ª presenza imponendosi con 267 (65 68 67 67, -21) colpi nel Barbasol Championship sul percorso Keene Trace Golf Club (par 72) di Nicholasville nel Kentucky. Ha raggiunto con un birdie sull’ultima buca J.T. Poston e poi lo ha superato con un par alla quinta buca di spareggio. Al terzo posto con 268 (-20) Sam Ryder e l’indiano Anirban Lahiri. A Power un assegno di 630.000 dollari su un montepremi di 3.500.000 dollari.
Belle prove di Federico Maccario, sesto con 266 (69 63 68 66, -14), e di Matteo Manassero, undicesimo con 268 (69 66 66 67, -12), nell’Euram Bank Open (Challenge Tour), sul tracciato del GC Adamstal (par 70), a Ramsau am Dachstein in Austria, dove ha ottenuto il terzo titolo sul circuito il gallese Stuart Manley (262 – 67 65 65 65, -18).
Il 42enne di Mountain Ash, che aveva firmato gli altri due successi nel 2013 (Finnish Challenge) e nel 2018 (Hauts de France Open) ha rimontato dalla seconda posizione con il terzo 65 di fila (-5, sei birdie, un bogey) e ha prevalso per un colpo sullo scozzese Ewen Ferguson (263, -17), per due sul sudafricano Oliver Bekker e sul finlandese Matias Honkala (264, -16), leader dopo tre turni. e per tre sul tedesco Hinrik Arkenau (265, -15).
Si è ben difeso Lorenzo Scalise, 22° con 271 (68 68 68 67, -9) e ha concluso al 43° posto con 275 (71 67 64 73, -5) Filippo Bergamaschi. Maccario ha girato in 66 (-4) con sei birdie e due bogey, Manassero e Scalise in 67 (-3), entrambi con cinque birdie e due bogey, e Bergamaschi in 73 (+3) con quattro birdie, due bogey, un doppio bogey e un triplo bogey.
Sono usciti al taglio, caduto a 139 (-1), Enrico Di Nitto (72 69) e Aron Zemmer (74 67), 80.i con 141 (+1), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 147° con 155 (80 75, +15) e out per l’undicesima volta in altrettante gare nel 2021. Manley ha percepito un assegno di 30.400 euro su un montepremi di 190.000 euro..
TERZO GIRO - Terzo giro sospeso per maltempo nell’Euram Bank Open (Challenge Tour), sul tracciato del GC Adamstal (par 70), a Ramsau am Dachstein in Austria,e classifica provvisoria suscettibile di notevoli variazioni. E’ al comando con “-15” dopo 15 buche lo svedese Tom Widing, seguito con “-14” dal gallese Stuart Manley (16ª), con “-13” dal finlandese Matias Honkala (14ª) in vetta dopo due turni, e con “-12” dal tedesco Hinrich Arkenau (16ª).
E’ sceso dal quarto al decimo posto con “-10” Federico Maccario (15ª), mentre hanno recuperato posizioni e hanno terminato il giro Matteo Manassero, da 18° a 13° con 201 (69 66 66, -9), Filippo Bergamaschi, da 41° a 18° con 202 (71 67 64, -8), e Lorenzo Scalise, da 26° a 25° con 204 (68 68 68, -6). Maccario ha realizzato sulle 16 buche tre birdie e un bogey per un parziale di “-2”, Manassero ha segnato il secondo 66 (-4) consecutivo con quattro birdie senza bogey come il precedente, Bergamaschi con un 64 (-6, un eagle, sette birdie, tre bogey) ha ottenuto lo score più basso di giornata tra coloro che hanno finito, imitato dal sudafricano Oliver Bekker, quinto con 199 (-11), e Lorenzo Scalise ha messo insieme quattro birdie e due bogey per il terzo 68 (-2) di fila. Sono usciti al taglio, caduto a 139 (-1), Enrico Di Nitto (72 69) e Aron Zemmer (74 67), 80.i con 141 (+1), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 147° con 155 (80 75, +15). Il montepremi è di 190.000 euro.
SECONDO GIRO - Prodezze di Federico Maccario, risalito dal 47° al quarto posto con 132 (69 63, -8) colpi, grazie a un 63 (-7) miglior score di giornata, nell’Euram Bank Open (Challenge Tour) sul tracciato del GC Adamstal (par 70), a Ramsau am Dachstein in Austria. Nuovo leader il 22enne finlandese senza titoli sul circuito Matias Honkala, che ha girato in 65 (-5, un eagle, quattro birdie, un bogey) e che con il punteggio di 129 (64 65, -11) precede di due colpi l’australiano Blake Windred e l’inglese Jack Floydd (131, -9), quest’ultimo in vetta dopo un turno con lo spagnolo Mario Beltran, ora 36° con 137 (-3), affondato da un 74 (+4). Maccario ha la compagnia dei tedeschi Yannik Paul e Hinrik Arkenau, del francese Frederic Lacroix, dello svedese Tim Widing, del gallese Stuart Manley e di Tom Gandy dell’Isola di Man.
Tra gli italiani hanno recuperato posizioni Matteo Manassero, da 47° a 18° con 135 (69 66, -5), Lorenzo Scalise, da 33° a 26° con 136 (68 68, -4) e Filippo Bergamaschi, da 84° a 41° con 138 (71 67, -2).
Maccario ha realizzato un eagle, sei birdie e un bogey, Manassero ha segnato un 66 (-4) con quattro birdie senza bogey, Scalise un 68 (-2) con tre birdie e un bogey e Bergamaschi un 67 (-3) con quattro birdie e un bogey. Sono usciti al taglio, caduto a 139 (-1), Enrico Di Nitto (72 69) e Aron Zemmer (74 67), 80.i con 141 (+1), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 147° con 155 (80 75, +15) e fuori per l’undicesima volta in altrettante presenze stagionali. Il montepremi è di 190.000 euro.
PRIMO GIRO - Lorenzo Scalise, 33° con 69 (-1) colpi, è stato il migliore tra i sette italiani in gara nel primo giro dell’Euram Bank Open, torneo del Challenge Tour in svolgimento sul percorso del GC Adamstal (par 70), a Ramsau am Dachstein in Austria.
Sono in vetta con 63 (-7) lo spagnolo Mario Beltran e l’inglese Jack Floydd, seguiti dal finlandese Matias Honkala e dal tedesco Moritz Lampert con 64 (-6). Tra i nove concorrenti in quinta posizione con 65 (-5) lo spagnolo Santiago Tarrio, due titoli in stagione e teso a conquistare il terzo per salire immediatamente sull’European Tour, il sudafricano Oliver Bekker e l’islandese Gudmundur Kristjansson.
Sono al 47° posto con 69 (-1) colpi Matteo Manassero e Federico Maccario, mentre sono oltre la linea del taglio Filippo Bergamaschi, 84° con 71 (+1), Enrico Di Nitto, 101° con 72 (+2), Aron Zemmer, 125° con 74 (+4), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 149° con 80 (+10). Scalise ha realizzato quattro birdie e un doppio bogey e hanno marciato di pari passo Maccario e Manassero con quattro birdie e tre bogey. Il montepremi è di 190.000 euro.
LA VIGILIA - Il Challenge Tour fa tappa in Austria per l’Euram Bank Open (15-18 luglio). A Ramsau am Dachstein, sul percorso del GC Adamstal saranno sette gli azzurri in gara: Lorenzo Scalise (reduce da due top ten consecutive, secondo al Kaskada Golf Challenge e nono al Le Vaudreuil Golf Challenge), Matteo Manassero (20° in Francia al Le Vaudreuil), Aron Zemmer (28° la scorsa settimana), Filippo Bergamaschi, Enrico Di Nitto, Federico Maccario ed Edoardo Raffaele Lipparelli (al rientro dopo un turno di riposo).
Tredicesima tappa stagionale (e consecutiva) del secondo circuito europeo maschile, l’Euram Bank Open precede l’Italian Challenge Open, evento inserito anche nel calendario dell’Italian Pro Tour e in programma, dal 22 al 25 luglio, al Golf Club Margara di Fubine Monferrato (Alessandria), sullo stesso circolo che quest’anno ha ospitato anche un altro evento internazionale: il Ladies Italian Open.
In Austria, nella quarta edizione del torneo, non ci sarà il francese Joel Stalter, vincitore nel 2020 quando il torneo fu organizzato in combinata tra Eurotour e Challenge Tour (fu la seconda gara di ripartenza dopo lo stop per Covid). Tra i principali candidati al titolo ecco però lo spagnolo Santiago Tarrio (leader dell’ordine di merito del Challenge Tour, per lui già due vittorie nel 2021 e che con una terza salirebbe immediatamente sull’European Tour), lo scozzese Craig Howie, l’americano Chase Hanna, il tedesco Hurly Long e il sudafricano Oliver Bekker. Il montepremi è di 190.000 euro.
Splendido e irresistibile. Collin Morikawa ha vinto il 149° Open Championship con 265 (67 64 68 66, -15) colpi, sul percorso del Royal St George’s GC (par 70), a Sandwich in Inghilterra, dopo una impeccabile volata finale in 66 (-4), fatta di quattro birdie senza bogey, che gli ha permesso di lasciare a due colpi Jordan Spieth (267, -13), in un 2021 che è sicuramente l’anno della sua rinascita dopo quattro stagioni buie seguite al suo successo nell’edizione 2017. Terzi con 269 (-11) Jon Rahm, che è risalito con questa prova nuovamente sul trono mondiale, e il sudafricano Louis Oosthuizen, vincitore nel 2010, leader per tre turni e in panne nella tornata decisiva, ma che chiude il ciclo dei major oltre che con questa prestazione, comunque ottima, anche con due secondi posti nel PGA Championship e nell’US Open.
Sicuramente soddisfatti Dylan Frittelli, quinto con 271 (-9), e Mackenzie Hughes, sesto con 272 (-8), e un po’ meno Brooks Koepka, stesso score, anche se risalito dal 25° posto con 273 (-8) grazie a un 65 (-5), miglior score di giornata realizzato in comproprietà con altri tre, perché per un campione conta solo vincere. E meno ancora lo sarà stato Dustin Johnson, da 19° a ottavo con 273 (-7), che non ha potuto evitare di scendere nuovamente dal trono mondiale di cui si era riappropriato la settimana prima.
Non era accreditato di poter difendere il titolo conquistato nel 2019 (2020 senza The Open per Covid-19) l’irlandese Shane Lowry, che comunque è finito onorevolmente 12° con 274 (-6), mentre altri big hanno offerto l’impennata quando ormai non serviva più, ossia nel giro finale a giochi fatti. Parliamo di Sergio Garcia, 19° con 276 (-4), di Xander Schauffele, 26° con 277 (-3), di Bryson DeChambeau, 33° con 278 (-2), e di Justin Thomas, 40° con 279 (-1). Hanno invece ulteriormente mollato Rory McIlroy e Justin Rose, 56.i con 280 (par).
I record di Morikawa – Collin Morikawa, 24enne di Los Angeles (California) alla 51ª gara sul PGA Tour, è divenuto l’unico giocatore ad aver vinto al debutto sia il PGA Championship (2020) che l’Open Championship. Ha portato a cinque i suoi titoli con, oltre ai due major, anche con un WGC (Workday Championship 2021). Ha emulato Bobby Jones che si era imposto in due major nei primi otto tentativi, ma parliamo praticamente di un secolo addietro. E’ il settimo atleta a vincere The Open al debutto dopo Jock Hutchison (1921), Denny Shute (1933), Ben Hogan (1953), Tony Lema (1964), Tom Watson (1975) e Ben Curtis (2003). Ha stabilito lo score più basso al Royal St George’s GC cancellando il 267 di Greg Norman (1993). E’ l’ottavo plurivincitore di major prima di compiere 25 anni, preceduto da Gene Sarazen, Bobby Jones, Jack Nicklaus, Seve Ballesteros, Tiger Woods, Rory McIlroy e Jordan Spieth e ha emulato Tiger Woods che prima dei 25 anni ha fatto suoi PGA Championship e The Open. E’ il sesto vincitore a realizzare quatto giri sotto il 70 dopo Greg Norman (1993), Nick Price (1994), Tiger Woods (2000), Henrik Stenson (2016) e Jordan Spieth (2017)
E’ salito al terzo posto del ranking mondiale e, dulcis in fundo, ha ricevuto un congruo assegno di 2.070.000 dollari, su un montepremi di 11.500.000 dollari, la prima moneta più alta nella storia del torneo.
"Questo – ha detto Morikawa - è di gran lunga il momento migliore della mia vita. Ho vinto davanti al pubblico più bello che si possa incontrare in un torneo di golf. Per ragioni legate alla pandemia non ho potuto portare la mia famiglia, che di solito mi segue sempre. Questo successo è dedicato a loro, ma anche al mio caddie, J.J. Jakovac, che oggi festeggia il suo 39/o compleanno".
Azzurri ko – Hanno preso parte alla gara due azzurri entrambi 78.i con 142 (+2) e usciti al taglio, dopo un buon inizio. Francesco Molinari (68 74) era 19° dopo un turno e Guido Migliozzi (69 73) era 32°. Quest’ultimo era al suo primo Open Championship.
TERZO GIRO - Classifica invariata nelle prime tre posizioni dopo il “moving day” nel 149° Open Championship sul percorso del Royal St George’s GC (par 70), a Sandwich in Inghilterra. Infatti il sudafricano Louis Oosthuizen, 38enne di Mossel Bay che ha siglato la gara nel 2010, ha mantenuto la leadership con 198 (64 65 69, -12) sempre seguito da Collin Morikawa (199, -11), numero quattro mondiale, e da Jordan Spieth (201, -9) a segno nel 2017. Ha mantenuto la quarta piazza con 202 (-8) Scottie Scheffler, agganciato dal canadese Corey Conners, e si è messo in corsa per il titolo lo spagnolo Jon Rahm (suo l’US Open), numero due mondiale e appena spodestato dal trono, salito dal 12° al sesto posto con 203 (-7).
Destino segnato per altri autorevoli pretendenti al titolo. L’irlandese Shane Lowry è 12° con 205 (-5) e solo un miracolo potrebbe consentirgli di confermare il titolo conquistato nel 2019 (nel 2020 evento cancellato dal Covid-19), mentre sono fuori Dustin Johnson, leader del World Ranking, 19° con 206 (-4), Brooks Koepka e l’inglese Justin Rose, 25.i con 207 (-3). Non stanno facendo una bella figura il nordirlandese Rory McIlroy, 41° con 209 (-1), Justin Thomas, numero tre del ranking, e lo spagnolo Sergio Garcia, 44.i con 210 (par), Xander Schauffele, 58° con 212 (+2), e Bryson DeChambeau, 64° con 213 (+3).
Sono usciti al taglio Francesco Molinari (68 74) e Guido Migliozzi (69 73), 78.i con 142 (+2) e out per un solo colpo di troppo. Il montepremi è di 11.500.000 dollari.
SECONDO GIRO - Il sudafricano Louis Oosthuizen è rimasto al comando con 129 (64 65, -11) colpi dopo il secondo giro dell’Open Championship, quarto e ultimo major stagionale che si sta svolgendo sul percorso del Royal St George’s GC (par 70), a Sandwich in Inghilterra, e piuttosto amaro per gli azzurri. Infatti Francesco Molinari (68 74) e Guido Migliozzi (69 73), 78.i con 142 (+2) sono usciti al taglio per un solo colpo di troppo.
Oosthuizen, 38enne di Mossel Bay che ha conquistato questo titolo nel 2010, ha mantenuto alto il ritmo con un 65 (-5, un eagle, quattro birdie, un bogey) e ha controllato due temibili statunitensi, Collin Morikawa, numero quattro mondiale, secondo con 131 (-9), dopo aver guadagnato sette posizioni grazie a un 64 (-6) miglior score del turno ottenuto anche da Emiliano Grillo e da Jon Rahm, e Jordan Spieth (suo il titolo nel 2017), terzo con 132 (-8) e che ne ha persa una. In ascesa anche Dustin Johnson, numero uno del World ranking, da 19° a quarto con 133 (-7) affiancato da Dylan Frittelli e da Scottie Scheffler, e settima piazza con 134 (-6) per Emiliano Grillo.
Decisa risalita di Jon Rahm, da 74° a 12° con 135 (-5) alla pari con Brooks Koepka, e di Shane Lowry, da 74° a 17° con 136 (-4) che difende il titolo conquistato nel 2019, mentre nel 2020 il torneo è stato annullato per la pandemia. Note poco liete per Justin Thomas, numero tre, 40° con 139 (-1), per Xander Schauffele e Rory McIlroy, 53.i con 140 (par), e per Bryson DeChambeau, 65° con 141 (+1) e rimasto in gara con l’ultimo punteggio utile. Hanno seguito la sorte dei due azzurri anche Patrick Cantlay e Patrick Reed, 98.i con 143 (+3), Jason Day, 125° con 145 (+5), e Phil Mickelson, 152° con 152 (+12) a segno nel 2013 e vincitore quest’anno del PGA Championship divenendo il più anziano giocatore della storia a imporsi in un major.
Francesco Molinari, 19° dopo un turno, ha pagato a caro prezzo un quadruplo bogey alla buca 6, par tre, mentre sul resto del tracciato ha rispettato il par con cinque birdie, tre bogey e un doppio bogey. Guido Migliozzi, 32° al via, è partito male con un doppio bogey e un bogey, ha raddrizzato la barca con un eagle e un birdie a fronte di una altro bogey entro la buca 14, ma due bogey sulle ultime quattro lo hanno messo fuori gioco.
Giornata particolare per l’inglese Jonathan Thomson che ha realizzato una “hole in one” alla buca 16, par tre di 150 yards. Ha aggiunto all’ace tre birdie e due bogey per il 67 (-3) e si è portato sulla 31ª piazza. Il montepremi è di 11.500.000 dollari.
PRIMO GIRO - Il sudafricano Louis Oosthuizen, leader con 64 (-6) colpi, e gli statunitensi Jordan Spieth e Brian Harman, secondi con 65 (-5), sono stati i protagonisti della prima giornata dell’Open Championship, quarto e ultimo major stagionale iniziato sul percorso del Royal St George’s GC a Sandwich in Inghilterra. Hanno offerto una buona prova anche i due azzurri in gara, Francesco Molinari, 19° con 68 (-2), in una classifica molto corta, e Guido Migliozzi, 32° con 69 (-1), al debutto in tale evento.
Louis Oosthuizen, 38enne di Mossel Bay a segno in questo torneo nel 2010 e che con parte del guadagno acquistò un trattore, ha segnato sei birdie senza bogey. Jordan Spieth, 27enne di Dallas che ha firmato l’evento nel 2017, a sei birdie ha aggiunto un bogey perdendo la leadership, e Brian Harman, 34enne di Savannah senza major, ha messo insieme sette birdie e due bogey.
Sono al quarto posto con 66 (-4) Dylan Frittelli, Mackenzie Hughes, Stewart Cink (suo il titolo nel 2009), Benjamin Hebert e Webb Simpson, e tra i dieci concorrenti al nono con 67 (-3) si trovano Justin Rose, Tommy Fleetwood e Collin Morikawa, numero quattro nondiale, Stesso score di Molinari per Dustin Johnson, numero uno del World Ranking, e per Sergio Garcia, mentre arrancano gli altri big. Rory McIlroy, dal driver errante, è 48° con 70 (par), Jon Rahm, numero due, Bryson DeChambeau, numero sei, e Shane Lowry, campione in carica (titolo vinto nel 2019 e torneo annullato nel 2020 per Covid-19),sono 74.i con 71 (+1). Più indietro Justin Thomas, numero tre, e Patrick Reed, 91.i con 72 (+2), e ultimo posto per Phil Mickelson, 155° con 80 (+10), (insieme a Deyen Lawson), che si era imposto nel recente PGA Championship divenendo a oltre 50 anni il più anziano vincitore di un major.
Francesco Molinari ha realizzato cinque birdie e tre bogey e Guido Migliozi quattro birdie e tre bogey. Il montepremi è di 11.500.000 dollari.
LA VIGILIA - Francesco Molinari per bissare il trionfo storico – primo italiano a imporsi in un Major – del 2018. Guido Migliozzi, al debutto assoluto nel torneo, per confermarsi su grandi livelli. E’ tutto pronto per la 149ª edizione del The Open, quarto e ultimo evento del - Grande Slam 2021, in programma dal 15 al 18 luglio a Sandwich (Inghilterra), nel Kent. Dove l’Italia sarà rappresentata dal torinese e dal vicentino, i due azzurri in campo, nella gara individuale di golf maschile, ai Giochi di Tokyo.
L’Open Championship torna protagonista dopo la cancellazione (non accadeva dalla seconda guerra mondiale) per Covid del 2020. E metterà in palio un montepremi complessivo di 11.500.000 dollari con prima moneta di 2.070.000 (la più alta di sempre per questo torneo). Difenderà il titolo vinto nel 2019 l’irlandese Shane Lowry. Ospiterà la competizione, per la 15ª volta nella sua storia (la prima dal 2011), il Royal St George’s GC. Dove a contendersi la Claret Jug ci saranno quasi tutti i migliori giocatori al mondo. Sarà sfida clou anche per la leadership mondiale tra Dustin Johnson (numero 1), Jon Rahm (secondo) e Justin Thomas (terzo).
Chicco Molinari per il “double”. Migliozzi per l’impresa – Storie diverse, obiettivi simili. Per Francesco Molinari e Guido Migliozzi la 149ª edizione del The Open può segnare la svolta. Il torinese, nel torneo che nel 2018 lo ha visto entrare nel gotha del golf, sogna uno storico “double” per tornare su grandi livelli. Tre anni fa riuscì a superare, dopo un grande finale, campioni quali Justin Rose e Rory McIlroy, secondi al fianco di Xander Schauffele e Kevin Kisner. Con Tiger Woods (grande assente quest’anno) che chiuse sesto a tre colpi dal piemontese. Undicesimo nel 2019, nono nel 2013, Chicco Molinari è reduce dall’81/o posto allo Scottish Open.
Per il vicentino Migliozzi sarà la prima volta assoluta al The Open. Dopo il 4/o posto (al debutto assoluto in un Major) allo US Open il veneto punta un altro grande risultato in un evento del Grande Slam. Settantatreesimo (e miglior azzurro) nel world ranking, ha già dimostrato di non sentire la pressione e cercherà di confermare il suo ottimo stato di forma.
Molinari giocherà i primi due round della competizione al fianco dell’australiano Marc Leishman e dell’inglese Matt Wallace. Migliozzi troverà di fronte il francese Victor Perez e l’americano Kevin Streelman.
Quanti campioni in gara: sfida per la leadership mondiale tra Johnson, Rahm e Thomas – E’ tornato numero 1 mondiale senza giocare, approfittando del 7/o posto di Rahm allo Scottish Open. E ora Dustin Johnson vuole difendere la sua leadership con Rahm che, dopo il trionfo (il primo in un Major) allo US Open, per i bookmaker è il favorito al titolo. E’ dal 1988, quando Severiano Ballesteros (unico iberico a vincere questo Major) servì il tris di successi nel torneo, che uno spagnolo non riesce a vincere il The Open.
Opportunità di prendersi la leadership anche per Justin Thomas che, nel 2019, ha firmato il suo miglior risultato (undicesimo) al The Open.
Ma saranno tanti i campioni in gara. Da Collin Morikawa a Xander Schauffele, da Bryson DeChambeau a Patrick Cantlay, da Brooks Koepka a Patrick Reed passando per Tyrrell Hatton, Rory McIlroy (re nel 2014) e tanti altri. Con i giocatori inglesi che in casa inseguono un trionfo che manca dal 1992 (Nick Faldo).
Curiosità: nessuno tra i migliori dieci attuali giocatori del world ranking ha mai vinto il The Open.
Lowry difende il titolo. Tra gli assenti oltre a Woods anche Matsuyama e Zach Johnson – Shane Lowry, non in un grande momento di forma, proverà a realizzare il back-to-back. L’ultimo a riuscirci, in questo torneo, fu il connazionale irlandese Padraig Harrington (capitano del Team Europe alla Ryder Cup del Wisconsin, dal 24 al 26 settembre 2021 negli USA) che, vincendo nel 2007 e nel 2008, riuscì a emulare quanto fatto da Woods (per lui tre successi nella competizione) nel 2005-2006.
Non saranno della sfida, oltre a Woods (che sta procedendo con la riabilitazione dopo il grave incidente d’auto in cui è rimasto coinvolto lo scorso febbraio a Los Angeles), anche Hideki Matsuyama (suo quest’anno il The Masters) e Zach Johnson (campione nel 2015). Oltre al giapponese e all’americano saranno fuori per Covid anche Bubba Watson e Louis De Jager. Mentre Kevin Na s’è cancellato dal field per le restrizioni di viaggio imposte dal Regno Unito.
Fino a 32.000 spettatori al giorno. Montepremi stellare – Il Royal St George’s Golf Club potrà ospitare fino a un massimo di 32.000 spettatori al giorno. Saranno 156 i giocatori (di cui 8 amateur) che si contenderanno un montepremi complessivo di 11.500.000 dollari. Per loro sarà vietato firmare autografi.
The Open tra storia e successi – La prima edizione del The Open si giocò nel 1860 al Prestwick Golf Club, sulla costa occidentale scozzese, con otto partecipanti che si affrontarono in un giorno soltanto su una distanza di 36 buche. A imporsi fu William Park Senior (poi a segno anche nel 1863, 1866 e 1875). Il record di successi (6) appartiene ad Harry Vardon. Ma nell’albo d’oro figurano i nomi e i cognomi di tanti campionissimi del golf quali, tra gli altri, Gary Player, Arnold Palmer, Tom Watson, Jack Nicklaus, Ballesteros, Nick Faldo e Woods.
Dal 1860 la competizione non s’è giocata nel 1871 (quando non si trovò l’accordo sul premio da destinare al campione), dal 1915 al 1919 a causa della prima guerra mondiale, dal 1940 al 1945 per via della seconda guerra mondiale e, nel 2020, per la pandemia di Covid-19.
Nei primi tre Major del 2021 i trionfi di Matsuyama, Mickelson e Rahm – L’impresa di Matsuyama al The Masters, quella di Phil Mickelson (campione del The Open nel 2013) al PGA Championship (più anziano vincitore a imporsi in un Major) e poi l’exploit di Rahm allo US Open. Questi i vincitori dei primi tre Major stagionali. Con la 149esima edizione dell’Open Championship che rappresenta l’ultimo evento del Grande Slam 2021.
IL TORNEO SU SKY – L’Open Championship sarà teletrasmesso da Sky in diretta e in alta definizione con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 15 luglio e venerdì 16, dalle ore 11 alle ore 21 (Sky Sport Arena); sabato 17, dalle ore 11 alle ore 21 (Sky Sport Arena e dalle ore 18,45 alle ore 21 anche su Sky Sport Uno); domenica 18, dalle ore 10 alle ore 20 (Sky Sport Arena). Disponibile su Sky Go (pure in HD) e in streaming su Now. Commento di: Alessandro Lupi, Michele Gallerani, Silvio Grappasonni, Roberto Zappa e Marco Cogliati.
Una notte e un giorno d pioggia hanno reso impraticabile il Brook Lea Country Club (par 70) di Rochester nello stato di New York e pertanto non si sono potuti disputare gli ultimi due giri del Danielle Downey Credit Union Classic. Valida pertanto la classifica maturata al termine del secondo turno e la 25enne francese di Nervieux Emma Broze, laureata alla Oklahoma State University, che lo sveva terminato al vertice con 132 (67 65, -8) colpi si è ritrovata in tasca il primo titolo sul Symetra Tour.
In seconda posizione con 133 (-7) Rachel Rohanna, in terza con 134 (-8) Lilia Wu, Alison Emrey e la coreana Min A Yoon e nove concorrenti in sesta con 135 (-5) tra le quali Sierra Brooks, Casey Danielson e Laura Wearn.
E’ terminata al 52° posto con 139 (72 67, -1) Roberta Liti, che aveva concluso la prima frazione al 90°. Con questa rimonta ha superato il terzo taglio consecutivo. A Emma Broze è andato un assegno di 26.250 dollari su un montepremi di 175.000 dollari.
TERZO GIRO ANNULLATO - La pioggia che reso impraticabile il Brook Lea Country Club (par 70) di Rochester nello stato di New York, ha costretto gli organizzatori ad annullare in terzo giro del Danielle Downey Credit Union Classic (Symetra Tour) e a ridurre la gara da 72 a 54 buche. Si ripartirà con la classifica maturata al termine del secondo turno che vede la 25enne francese di Nervieux Emma Broze, laureata alla Oklahoma State University, leader con 132 (67 65, -8) colpi e Roberta Liti al 52° posto con 139 (72 67, -1). Il montepremi è di 175.000 dollari con prima moneta di 26.250 dollari.
SECONDO GIRO - Con un bel recupero propiziato da un 67 (-3) Roberta Liti è salita dal 90° al 52° posto con 139 (72 67, -1) colpi ed è rimasta in gara nel Danielle Downey Credit Union Classic (Symetra Tour) al Brook Lea Country Club (par 70) di Rochester nello stato di New York.
Nuova leader con 132 (67 65, -8) è la 25enne francese Emma Broze, una rookie alla quarta gara sul circuito con due tagli passati in bassa classifica su tre partecipazioni. Precede di misura Rachel Rohanna (133, -7) e di due lunghezze Lilia Wu, Alison Emrey e la coreana Min A Yoon (134, -6). Nove concorrenti al sesto posto con 135 (-5) tra le quali Casey Danielson e Laura Wearn.
Roberta Liti, che andrà a premio per il terzo evento consecutivo, ha segnato tre birdie senza bogey per il 67 (-3). Il montepremi è di 175.000 dollari con prima moneta di 26.250 dollari.
PRIMO GIRO - Roberta Liti, 90ª con 72 (+2) colpi, è in chiara difficoltà nel Danielle Downey Credit Union Classic, evento del Symetra Tour che ha luogo al Brook Lea Country Club (par 70) di Rochester nello stato di New York. Classifica cortissima e cinque leader: Katelyn Dambaugh, Allison Emrey, Riley Rennell, Carley Cox e l’australiana Stephanie Na con 66 (-4). Seguono a un colpo nove concorrenti: Kaitlyn Papp, Rachel Rohanna, Becca Huffer, Laura Wearn, Gigi Stoll, Sarah Hoffman, la coreana Sandy Choi, la francese Emma Broze e l’indiana Nishtha Madan (67, -3).
Roberta Liti, reduce da due tagli superati nel circuito, ha segnato due birdie e quattro bogey. Il montepremi è di 175.000 dollari con prima moneta di 26.250 dollari.
LA VIGILIA - Nel Danielle Downey Credit Union Classic (15-18 luglio), sul percorso del Brook Lea Country Club a Rochester nello stato di New York, Roberta Liti proverà ad andare a premio per la terza volta consecutiva nel Symetra Tour. La 26enne di Colle di Val D’Elsa (Siena) ha ottenuto i migliori risultati nel Casino del Sol Golf Classic (sesta), in questo circuito, e al Ladies Italian Open (settima e miglior azzurra) sul LET. Rimanendo al Symetra Tour in un totale di nove partecipazioni, oltre al sesto posto citato, ha cocluso la gara in altre tre occsioni e in cinque è uscita al taglio.
La toscana affronterà ottime giocatrici quali, tra le altre, la cinese Ruixin Liu, la tedesca Sophie Hausmann, le americane Bailey Tardy, Lilia Vu e Casey Danielson che, con l’exploit al Donald Ross Classic, è volata in testa all’ordine di merito del secondo circuito americano femminile. Nel 2019 – nel 2020 la competizione è stata annullata per Covid – si è imposta la tailandese Patty Tavatanakit, promossa poi sul LPGA Tour e quest’anno vincitrice dell’ANA Inspiration, il primo dei cinque major femminili. Il montepremi è di 175.000 dollari con prima moneta di 26.250 dollari.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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