Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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Challenge: domina Howie, 12° Bergamaschi

Buona prova di Filippo Bergamaschi, 12° con 278 (-10) colpi, nel Range Servant Challenge (Challenge Tour), all’Hinton Golf Club (par 72) di Malmoe in Svezia, torneo del Challenge Tour dominato dallo scozzese Craig Howie con 266 (65 66 69 66, -22). A metà classifica Matteo Manassero, 32° con 281 (-7), al debutto stagionale sul circuito, e in bassa Lorenzo Scalise, 52° con 285 (-3).

Howie, 26enne di Peebles, ha ottenuto il primo titolo sul circuito, legittimando la sua netta superiorità con un 66 (-6, un eagle, cinque birdie, un bogey), miglior score di giornata, forzando il gioco, pur non necessitandone dall’alto dei tre colpi di margine che aveva dopo 54 buche. Per lui un assegno di 48.000 euro su un montepremi di 200.000 euro.

Howie ha lasciato a sette colpi il danese Marcus Helligkilde (273, -15), e a otto il norvegese Espen Kofstad (274, -14), che ottenne il primo dei suoi tre titoli sul circuito, ormai sperduti nel tempo, all’Acaya Golf Resort di Vernole (LE), nel Double Tree by Hilton Acaya Open (2012). Al quarto posto con 275 (-13) il francese Jeong weon Ko, emerso recentemente sull’Alps Tour, lo scozzese Ewen Ferguson, il danese Niklas Norgaard Moller e il tedesco Hurly Long, anch’egli vincitore in Italia (Italian Challenge Open, 2020, GC Castelconturbia).

Filippo Bergamaschi (69 69 71 69) ha segnato il terzo parziale di 69 (-3) della sua gara con quattro birdie e un bogey, Matteo Manassero ha girato in 71 (-1) con tre birdie e due bogey e Lorenzo Scalise in 74 (+2) con tre birdie, tre bogey e un doppio bogey.

 

TERZO GIRO - Craig Howie è rimasto da solo al comando con 200 (65 66 69, -16) colpi e ha fatto il vuoto nel terzo giro del Range Servant Challenge (Challenge Tour), all’Hinton Golf Club (par 72) di Malmoe in Svezia. Il 26enne scozzese, a caccia del primo titolo sul circuito, ha preso tre colpi di vantaggio sul danese Niklas Norgaard Moller (203, -13) e cinque sullo svedese Anton Karlsson e sui francesi Julien Brun ed Edouard Dubois (205, -11). Difficile che possano rientrare i nove giocatori che occupano la sesta posizione con 206 (-10) tra i quali si trovano il tedesco Marcel Siem, lo svedese Jens Dantorp e il polacco Mateusz Gradecki, quest’ultimo in vetta dopo due round con Howie.

Gli italiani sono attorno a metà classifica. Ha recuperato dieci posizioni Filippo Bergamaschi, da 33° a 23° con 209 (69 69 71, -7), e ha fatto passi avanti anche Matteo Manassero, da 33° a 27° con 210 (71 67 72, -6), mentre è scivolato dal 22° al 39° posto con 211 (69 68 74, -5) Lorenzo Scalise.

Bergamaschi ha girato in 71 (-1) con quattro birdie e tre bogey, Manassero in 72 (par) con due birdie e due bogey e Scalise in 74 (+2) con due birdie, altrettanti bogey e un doppio bogey. Non ha superato il taglio Michele Ortolani, 74° con 141 (72 69, -3). Il montepremi è di 200.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Azzurri in rimonta nella seconda giornata del Range Servant Challenge (Challenge Tour), all’Hinton Golf Club (par 72) di Malmoe in Svezia, dove sono al comando con 131 (-13) il polacco Mateusz Gradecki (65 66) e lo scozzese Craig Howie (65 66).

Infatti Lorenzo Scalise è salito dal 40° al 22° posto con 137 (69 68, -7), Filippo Bergamaschi dal 40° al 33° con 138 (69 69, -6) e Matteo Manassero (138 - 71 67) lo ha raggiunto partendo dall’85°. Non ha superato il taglio Michele Ortolani, 74° con 141 (72 69, -3), che comunque ha provato a recuperare dalla 101ª piazza.

Non si arrendono certo i giocatori di casa che occupano la terza posizione con Anton Karlsson (132, -12) e la quarta con Jens Dantorp e Christofer Blomstrand (134, -10) dove i due hanno la compagnia del francese Edouard Dubois, dello spagnolo Mario Galiano Aguilar, dell’australiano Blake Windred e dello statunitense Dodge Kemmer.

Scalise è rinvenuto con un 68 (-4), frutto di sei birdie e di due bogey, Bergamaschi con iun parziale di 69 (-3) dovuto a quattro birdie a a un bogey e Manassero ha girato in 67 (-5) con tre birdie iniziali, tre finali e con un mezzo due birdie e tre bogey. Anche per Ortolani 69 (-3) colpi con quattro birdie e un bogey. Il montepremi è di 200.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Primo giro sospeso in Svezia nel Range Servant Challenge (Challenge Tour), all’Hinton Golf Club (par 72)di Malmoe causa il maltempo e poi l’oscurità. Hanno girato in 65 (-7) colpi e hanno preso il comando nella classifica provvisoria cinque concorrenti: lo spagnolo Borja Virto, il norvegese Espen Kofstad, il polacco Mateusz Gradecki, lo scozzese Craig Howie e lo svedese Christopher Blomstrand, seguiti a un colpo dallo svedese Mikael Lindberg, dal danese Marcus Helligkilde e dal tedesco Hurly Long (66 (-6), ma può cambiare le cose fino anche a divenire leader l’austriaco Timon Baltl, che ha lo stesso “meno 6” con tre buche da giocare. In ritardo l’atteso sudafricano Wilco Nienaber, reduce dal successo della scorsa settimana nella Dimension Data Pro Am, suo primo titolo, 58° con 70 (-2).

Sono arrivati in club house i quattro italiani in gara: Filippo Bergamaschi e Lorenzo Scalise, 37.i con 69 (-3), Matteo Manassero, 81° con 71 (-1) e Michele Ortolani 99° con 72 (par). Per Bergamaschi cinque birdie e due bogey, per Scalise quattro birdie e un bogey, per Manassero tre birdie e due bogey e per Ortolani due birdie e altrettanti bogey. Il montepremi è di 200.000 euro.

 

LA VIGILIA - Il Challenge Tour fa un bel salto dal Sudafrica, dove è partito con un trittico dominato dai sudafricani, alla Svezia, dove si disputeranno le prossime due gare. Si inizia con il Range Servant Challenge (13-16 maggio), all’Hinton Golf Club di Malmoe, e si proseguirà con il Dormy Open (19-22 maggio) ad Akersberga.

A Malmoe gli italiani saranno quattro: Filippo Bergamaschi, Michele Ortolani, Lorenzo Scalise e Matteo Manassero, che debutta sul circuito dopo le belle prestazioni e le vittorie sfiorate a inizio stagione sull’Alps Tour e nel Campionato Nazionale Open. Proveranno a infilare la quartena i sudafricani, che non saranno in forze come nelle precedenti occasioni, ma che possono contare su Wilko Nienaber, vincitore la scorsa settimana della Dimension Data Pro Am, suo primo titolo, e su Jacques Blaauw. Da seguire gli svedesi Henric Sturehed, superato al playoff da Nienaber, e Anton Karlsson, lo scozzese Ewen Ferguson, il danese Niklas Norgaard Moller, gli inglesi Daniel Gavins e Ryan Evans e lo spagnolo Santiago Tarrio. Il montepremi è di 200.000 euro

 

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LET: Lee-Anne Pace non fa sconti

Era la grande favorita e non si è smentita la sudafricana Lee-Anne Pace, che ha vinto con 290 (70 75 73 72, +2) il South African Women's Open, torneo che ha aperto la stagione del Ladies European Tour 2021 sul percorso del Westlake Golf Club (par 72), a Città del Capo in Sudafrica. Si è classificata al 40° posto con 305 (77 79 73 76, +17) Lucrezia Colombotto Rosso, unica italiana in gara.

La 40enne di Paarl ha portato a dieci i titoli sul circuito, dove ha iniziato la carriera, per un palmarès che comprende anche un successo sul LPGA Tour dove attualmente svolge l’attività Anche lei, seguendo l’esempio di tanti colleghi uomini, è tornata in patria appositamente per disputare l’Open nazionale. In una gara in cui nessuna concorrente ha chiuso in par o sotto, alla vincitrice, che ha ricevuto un assegno di 30.000 euro su un montepremi di 200.000 euro,  è bastato un giro in 72 (par) con tre birdie e altrettanti bogey per prevalere.

Lee-Anne Pace ha avuto ragione per un colpo della tedesca Leonie Harm (291, +3). In terza posizione con 295 (+5) l’altra tedesca Karolin Lampert e la sudafricana Nicole Garcia e in quinta con 294 (+6) l’austriaca Sarah Schober, la francese Manon Gidali e l’emergente slovena Pia Babnik. Per Lucrezia Colombotto Rosso un 76 (+4) in chiusura con due birdie, quattro bogey e un doppio bogey.

 

TERZO GIRO - Terzo giro dell’Investec South African Women's Open sospeso per pioggia sul percorso del Westlake Golf Club (par 72), a Città del Capo in Sudafrica. Nel torneo inaugurale della stagione 2021 del Ladies European Tour sono al comando con “+2” la sudafricana Lee-Anne Pace, fermata all’ottava buca, e la slovena Pia Babnik che è arrivata alla nona.

In terza posizione con “+3” la francese Agathe Sauzon e la sudafricana Nicole Garcia, in vetta dopo due giri, entrambe stoppate alla buca 8, e in quinta con “+4” la tedesca Leonie Harm, anche lei uscita dal campo dopo otto buche.

Ha finito il giro Lucrezia Colombotto Rosso, unica italiana in gara e lo scorso anno settima in tale evento, risalita dal 61° al 37° posto con 229 (77 79 73, +13), autrice di un 73 (+1) con un birdie e due bogey. Il montepremi è di 200.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Ancora le sudafricane a menare la danza nell’Investec South African Women's Open, torneo inaugurale della stagione 2021 del Ladies European Tour che si sta svolgendo sul percorso del Westlake Golf Club (par 72), a Città del Capo in Sudafrica. E’ stata Nicola Garcia a portarsi al vertice con 144 (71 73, par) colpi dopo un giro in 73 (+1), con tre birdie e quattro bogey, in una giornata in cui una sola giocatrice è scesa sotto par, la spagnola Silvia Banon, nona con 148 (+4), che ha segnato un 71 (-1), e con soltanto tre che hanno girato nel 72 del par. Ha assommato 79 (+7) colpi Lucrezia Colombotto Rosso, lo scorso anno settima in questo evento, che comunque è riuscita a superare il taglio con l’ultimo punteggio utile (61ª con 156 - 77 79, +12).

Nicole Garcia, 30enne di Benoni senza titoli sul circuito, ha sorpassato la connazionale Lee-Anne Pace, nove successi sul LET e uno nel LPGA Tour, ora seconda con 145 (+1) insieme alla tedesca Leonie Harm. In quarta posizione con 146 (+2) la scozzese Kylie Henry e in quinta con 147 (+3) la sudafricana Tandi McCallum, l’iberica Elia Folch, la slovena Pia Babnik e la gallese Lydia Hall, che era in vetta dopo un giro insieme alla Pace. Il montepremi è di 200.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Sudafricane al proscenio nella gara d’apertura del Ladies European Tour 2021, l’Investec South African Women's Open iniziato sul percorso del Westlake Golf Club (par 72), a Città del Capo in Sudafrica. Al vertice la favorita, Lee-Anne Pace, leader con 70 (-2) colpi insieme alla gallese Lydia Hall, e subito dietro Tandy McCallum e Nicola Garcia con 71 (-1), In quinta posizione con 72 (par)  la svedese Johanna Gustavsson e l’indiana Tvesa Malik e in settima con 73 (+1) nove concorrenti tra le quali la francese Agathe Sauzon, la svedese Jenny Haglund e la slovena Pia Babnik.

In una giornata difficile e in un campo complicato con green abbastanza piccoli, dove solo quattro giocatrici hanno battuto il par, è terminata al 49° posto con 77 (+5) Lucrezia Colombotto Rosso, che ha segnato due birdie, cinque bogey e un doppio bogey.

Lee-Anne Pace, 40enne di Paarl, nove titoli nel LET, dove è iniziata la sua carriera  e uno nel LPGA Tour, in cui sta proseguendo, ha realizzato un eagle, un birdie e un bogey e Lydia Hall le ha tenuto testa con quattro birdie e due bogey. Il montepremi è di 200.000 euro.

 

LA VIGILIA - Parte dal Sudafrica il Ladies European Tour con l’Investec South African Women's Open (13-16 maggio), il primo di 30 eventi programmati in venti nazioni. Sul tracciato del Westlake Golf Club, a Città del Capo, in campo una sola italiana, Lucrezia Colombotto Rosso, una delle tre proette italiane al momento più attive, insieme a Giulia Molinaro (LPGA Tour) e a Roberta Liti (Symetra Tour), per un movimento che ancora stenta a decollare. Un buon viatico promozionale sarà sicuramente la prossima settimana il Ladies Italian Open (28-30 maggio), giunto alla 25ª edizione, che avrà luogo al Golf Club Margara di Fubine (AL).

In Sudafrica lo scorso anno Lucrezia Colombotto Rosso, 25enne torinese, ha ottenuto una delle sue due top ten (settima, l’altra nel Tipsport Czech Open, quarta) in una stagione particolarmente difficile per il Covid-19 e dove si è sicuramente ben comportata terminando 24ª nell’ordine di merito.

Nel field fari puntati su Lee-Anne Pace, 40enne di Paarl, nove titoli nel LET, dove ha cominciato, e uno nel LPGA Tour, in cui attualmente gioca, ottima giocatrice e punto di riferimento per le giovani leve della sua nazione, ma saranno in molte a provare a firmare l’albo d’oro tra le quali le sue connazionali Nicole Garcia e Stacy Lee Bregman, l’austriaca Christine Wolf, la francese Celine Herbin, le svedesi Caroline Hedwall e Jenny Haglung, la norvegese Marianne Skarpnord (suo l’Open d’Italia nel 2009), la tedesca Olivia Cowan, la spagnola Noemi Jimenez e la slovena Pia Babnik, per citarne alcune.

Il torneo sarà valido quale qualifica per l’US Womens Open (San Francisco, 3-6 giugno), al quale accederanno le prime quattro classificate non altrimenti qualificate. Da ricordare che Lucrezia Colombotto Rosso ha preso parte al major nel 2019 dopo aver vinto la prequalifica europea. Il montepremi è di 200.000 euro.

Il coreano Kyoung-Hoon Lee ha firmato il suo primo titolo sul PGA Tour imponendosi con 263 (-25) colpi nell’AT&T Byron Nelson sul percorso del TPC Craig Ranch (par 72) a McKinney in Texas. Nel giro finale ha sorpassato Sam Burns (266, -22), in vetta nei due turni centrali e che sperava di ottenere il secondo successo di fila dopo quello nel Valspar Championship, la gara che aveva giocato in precedenza.

Kyoung-Hoon Lee (65 65 67 66), 30 anni nel prossimo agosto, nativo di Seoul, nel cui palmarès figurano anche due vittorie nel Japan Tour e altrettante nel Korean Tour, ha operato la rimonta con un 66 (-6) propiziato da una partenza sprint, con cinque birdie sulle prime otto buche, e poi completato con altri tre birdie, di cui due a chiudere, contro due bogey. E’ stato il secondo coreano a vincere in sequenza l’evento dopo Sung Kang nel 2019 (nel 2020 annullato dalla pandemia), il terzo nella storia del torneo e l’ottavo a prevalere sul circuito, per un totale di 19 titoli. Con 263 (-25) ha battuto il record relativo allo score più basso a iniziare dal 1983 (il precedente era un 23 sotto par). E’ alla 23ª gara stagionale e alla 80ª sul tour dove in precedenza aveva ottenuto cinque top ten con un secondo posto nel Phoenix Open di quest’anno. Avrà l’esenzione fino alla stagione 2022/2023, ossia giocherà indipendentemente dalla posizione nella money list, e potrà disputare nel 2021 il Charles Schwab Challenge e il Memorial Tournament e nel 2022 il Sentry Tournament of Champions, il Players Championship e il Masters. E’ salito dal 137° al 59° posto del World Ranking e dall’84° al 29° nella graduatoria della FedEx Cup.

Ha ottenuto anche l’accesso nel field del PGA Championship di questa settimana (The Ocean Course, Kiawah Island, South Carolina, 20-23 maggio), secondo major stagionale (il terzo dove salirà sul tee di partenza dopo due US Open conclusi al taglio) che vedrà ai nastri Francesco Molinari, in cerca di un buon risultato anche per rimontare nel world ranking dove è precipitato al 144° posto e sta per essere sorpassato da Guido Migliozzi (146°). Dulcis in fundo per Kyoung-Hoon Lee un sostanzioso assegno di 1.458.000 dollari su un montepremi di 8.100.000 dollari.

Tornando alla gara hanno concluso al terzo posto con 267 (-21) Patton Kizzire, Daniel Berger, Scott Stallings e il sudafricano Charl Schwartzel, tornato tra i top ten in una gara individuale dopo nove mesi e che sta dando evidenti segni di ripresa. Al settimo con 269 (-19) Troy Merritt e Joseph Bramlett e al nono con 270 (-18) Jordan Spieth, che ha non è riuscito a dare la svolta che sperava dopo la leadership iniziale e la terza piazza al termine delle prime 54 buche.

Non è mai stato in grado di difendere il titolo Sung Kang, 47° con 277 (-11), mentre hanno solo pensato a fare un buon allenamento in vista del major lo spagnolo Jon Rahm, numero tre mondiale, 34° con 275 (-13), il giapponese Hideki Matsuyama, 39° con 276 (-2), che tornava dopo il vittorioso Masters, e Bryson DeChambeau, numero cinque, 55° con 278 (-10), che con un parziale di 69 (-3, tre birdie) è stato l’unico a non segnare bogey, quasi un evento dopo un’orgia di giri bogey-free, ben 58 nei primi tre round, su un campo che ha fatto parecchie concessioni.

 

TERZO GIRO - Sam Burns ha mantenuto il comando con 196 (65 62 69, -20) colpi a un giro dal termine dell’AT&T Byron Nelson (PGA Tour) e prova a portare a due i titoli su circuito dopo essersi imposto nel Valspar Championship. l’evento che ha giocato in precedenza, ed emulare il colombiano Camilo Villegars, l’ultimo a fare a fare doppietta in due gare di fila (2008).

Nel torneo che anticipa di una settimana il PGA Championship (The Ocean Course, Kiawah Island, South Carolina, 20-23 maggio), secondo major stagionale, al TPC Craig Ranch (par 72), che concede sicuramente parecchio (fino ad ora 58 round bogey-free), a McKinney in Texas, Burns, 25 anni nel prossimo luglio, nativo di Sheveport (Louisiana), non fa fatto cose eccezionali, ma con un parziale di 69 (-3, cinque birdie, due bogey) ha respinto, sia pure per un colpo, l’attacco del coreano Kyoung-Hoon Lee (197, -19). Comunque Burns con 196 ha superato di un colpo il suo score personale più basso sulle 54 buche e nella volata finale, oltre che sulle sue capacità, potrà contare anche sulla cabala che racconta di 12 vincitori della gara, a iniziare dal 2000, che sono andati a dama dalla sua posizione dopo tre turni.

Sono in terza posizione con 199 (-17), e anche loro in corsa per il titolo, Jordan Spieth, al rientro dopo la quarantena per Covid-19 e risalito dalla sesta, Matt Kuchar, da tempo in ombra, il sudafricano Charl Schwartzel e lo svedese Alexander Noren e in settima con 200 (-16) Doc Redman e l’irlandese Seamus Power. Qualche possibilità anche per i sei concorrenti al nono posto con 201 (-15) tra i quali Harris English e Scott Stallings, entrambi risaliti dal 53° con un 63 (-9), miglior parziale di giornata, ottenuto con nove birdie senza bogey dal primo e con dieci birdie e un bogey dal secondo.

Comportamento da allenamento in vista del major da parte dello spagnolo Jon Rahm, numero tre mondiale, 34° con 205 (-11), del giapponese Hideki Matsuyama, 44° con 206 (-10), tornato in campo dopo il vittorioso Masters, e di Bryson DeChambeau, 59° con 209 (-7). Doveva difendere il titolo, ma non è stato in grado di farlo neanche per un momento il coreano Sung Kang, 56° con 208 (-8). Il montepremi è di 8.100.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Al rientro dopo aver vinto il Valspar Championship, Sam Burns si è proposto per concedere il bis nell’AT&T Byron Nelson dove è passato a condurre con 127 (65 62, -17) colpi. Nel torneo del PGA Tour in svolgimento al TPC Craig Ranch (par 72), che appare piuttosto arrendevole (fino ad ora 43 round bogey-free), a McKinney in Texas, e che anticipa di una settimana il PGA Championship (The Ocean Course, Kiawah Island, South Carolina, 20-23 maggio), secondo major stagionale, Burns, nativo di Sheveport (Louisiana), 25 anni nel prossimo luglio, ha infilato dieci birdie senza bogey (prima volta bogey-free in carriera su 36 buche), segnando con 62 (-10) il suo miglior score sul giro e battendo di un colpo il suo precedente primato stabilito con 63 nel Valspar.

E’ alla quinta leadership stagionale dopo due round (un successo) e se dovesse andare a segno sarebbe il primo giocatore, dopo il colombiano Camilo Villegas nel 2008, a fare doppietta in due gare di fila.

Nella classifica, che si è allungata, Burns precede lo svedese Alexander Noren (129, -15), il coreano Kyoung-Hoon Lee (130, -14), Doc Redman (131, -13) e J.J. Spaun (132, -12), che era in vetta nel giro iniziale insieme a Jordan Spieth, appena rientrato dopo una quarantena per Covid-19, e sceso al sesto posto con 133 (-11) dove ha la compagnia di altri cinque concorrenti tra i quali Matt Kuchar.

Due turni sono bastati al coreano Sung Kang, 27° con 134 (-8), per capire che la difesa del titolo ormai assomiglia a una chimera, mentre non decollano lo spagnolo Jon Rahm, numero tre mondiale, e Bryson DeChambeau, numero quattro, 40.i con 137 (-7), e il giapponese Hideki Matsuyama, alla prima presenza dopo il vittorioso Masters, 53° con 138 (-6), i quali appaiono soprattutto intenti a fare rodaggio per il prossimo major.

Sono usciti al taglio, caduto a 138 (-6) punteggio più basso nella storia dell’evento (“meno 4” nel 2018)  e di un solo colpo superiore al più basso sul circuito a partire dal 1970 (“meno 7” nello Shriners Hospital for Children Open del 2020), Rickie Fowler e Jason Day (139, -5), entrambi in un momento difficile, Sergio Garcia (140, -4), precipitato dal settimo posto con un 75 (+3), Brooks Koepka (141, -3), che ancora non riesce a recuperare pienamente dopo il recente intervento al ginocchio, e lo scozzese Ryan Lumsden, passato dall’Alps Tour, dove si è imposto nel primo torneo stagionale a Vernole (LE), il Mira Golf Experience Acaya Open (battendo Matteo Manassero), al PGA Tour grazie a un invito per aver conquistato nel 2019 il Byron Nelson Collegiate Golf Award, e che ha pagato ovviamente inesperienza e una comprensibile emozione. Il montepremi è di 8.100.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Jordan Spieth e J.J. Spaun in vetta con 63 (-9) colpi nell’AT&T Byron Nelson, il torneo del PGA Tour che precede di una settimana il PGA Championship (The Ocean Course, Kiawah Island, South Carolina, 20-23 maggio), secondo major stagionale.

Sul percorso del TPC Craig Ranch (par 72), molto accondiscendente per la verità, a McKinney in Texas. Spieth, rientrato dopo la quarantena per il Covid-19, ha realizzato l’unico giro senza bogey in 35 disputati nella gara con sette birdie e on un eagle alla buca 18 timbrato da distanza siderale (circa 16 metri). Anche Spaun, dove J.J. sta per John Michael, non ha commesso errori arrivando in club house con nove birdie.

La coppia ha un colpo di margine su Joseph Bramlett. Aaron Wise, Doc Redman e sullo spagnolo Rafa Cabrera Bello, mentre si trova tra i concorrenti al settimo posto con 65 (-7) l’altro iberico Sergio Garcia, a segno due volte nell’evento (2004-2016). Difesa del titolo ancora possibile per il coreano Sung Kang (anche qui accorciato il nome di Song-hoon), 34° con 67 (-5), che comunque ha dovuto aspettare due anni per cercare il bis, poiché nella passata stagione il torneo è stato annullato dalla pandemia.

Pochissimi i big in campo e, visti i risultati, presumibilmente con la testa al major. Il giapponese Hideki Matsuyama. al rientro dopo la sbornia del Masters vinto, è 54° con 68 (-4) come lo spagnolo Jon Rahm, numero tre mondiale. e Bryson DeChambeau, numero quattro, è al 77° posto con 69 (-3). Note poco liete per Brooks Koepka, numero dodici, 116° con 71 (-1), che però è ancora alle prese con il malanno al ginocchio operato da poco. Stesso score per lo scozzese Ryan Lumsden, passato dall’Alps Tour, dove ha vinto il primo evento stagionale a Vernole (LE), il Mira Golf Experience Acaya Open, al PGA Tour grazie a un invito per aver conquistato nel 2019 il Byron Nelson Collegiate Golf Award. Il montepremi è di 8.100.000 dollari.

 

LA VIGILIA - E’ riduttivo dire che un torneo con un montepremi di 8.100.000 dollari sia considerato da buona parte dei partecipanti di preparazione al secondo major stagionale, ma la collocazione in calendario dell’AT&T Byron Nelson (13-16 maggio), a una settimana dal PGA Championship (The Ocean Course, Kiawah Island, South Carolina, 20-23 maggio), è di sicuro un buon indizio. In ogni caso molti big non lo hanno preso neanche in considerazione per un allenamento e hanno pensato di rimanere a casa, tanto che, sul percorso del TPC Craig Ranch, a McKinney in Texas, tra i primi 50 del world ranking, saranno al via solo in 14 con i più qualificati lo spagnolo Jon Rahm, numero tre, Bryson DeChambeau, numero quattro, e Brooks Koepka, numero 12, al rientro ma ancora alla ricerca della condizione dopo il recente intervento al ginocchio. Assente Dustin Johnson, numero uno, che ha rinunciato all’ultimo momento anche lui per un ginocchio che gli crea problemi, mentre torneranno Hideki Matsuyama, che si è concesso una lunga pausa dopo il trionfo al Masters, e Jordan Spieth, che era stato fermato dal Covid-19. Assente Francesco Molinari, ma la sua attività abbastanza diradata non fa più notizia.

Difende il il suo unico titolo, conquistato nel 2019 (lo scorso anno gara annullata per la pandemia), il coreano Song-hoon Kang, 33enne di Jeju City, ora meglio noto con il nome accorciato in Song Kang, magari per farsi ricordare più facilmente, e che qualcosa di buono lo ha fatto quasi tutto dalle sue parti con quattro successi nel Korean Tour.

Nel field anche Daniel Berger, Scottie Scheffler, Will Zalatoris, Rickie Fowler, che con le sue prestazioni recenti rischia il dimenticatoio, l’australiano Jason Day (suo il torneo nel 2015) e lo spagnolo Sergio Garcia (doppietta nel 2004-2016). Da seguire John Catlin e il francese Antoine Rozner, entrambi a segno quest’anno sull’European Tour, e lo scozzese Ryan Lumsden, che si è imposto nell’Acaya Open, primo evento dell’Alps Tour 2021, entrato nel field perché nel 2019 ha conquistato il Byron Nelson Collegiate Golf Award. Al via anche un trio che ha fatto parte della compagine statunitense vincitrice della Walker Cup (la sfida con i dilettanti di Gran Bretagna e Irlanda) della scorsa settimana: Tyler Strafaci, che debutta come professionista, Pierceson Coody, Cole Hammer, al momento ancora amateur.

Il torneo su GOLFTV ed Eurosport 2 - AT&T Byron Nelson sarà trasmesso in diretta da GOLF TV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), e da Eurosport 2 agli orari indicati. GOLFTV: giovedì 13 maggio e venerdì 14, dalle ore 21,30 alle ore 0,30; sabato 15 e domenica 16, dalle ore 19 alle ore 24. Eurosport 2: giovedì 13 maggio e venerdì 14, dalle ore 21,30 alle ore 0,30; sabato 15 e domenica 16, dalle ore 21 alle ore 24. Commento di Maurizio Trezzi e di Alessandro Bellicini.

Due azzurre tra le top ten nella 91ª edizione del Portuguese International Ladies Amateur Championship, Carolina Melgrati, sesta con 282 (70 71 70 71, -6) e Francesca Fiorellini, decima con 284 (69 70 70 75, -4), che ha ceduto leggermente nel finale dopo essere stata per tre giri tra le prime quattro.

Sul percorso del Montado Golf Resort (par 72), a Palmela in Portogallo, trionfo francese con il dominio di Lucie Malchirand, vincitrice con 274 (73 66 67 68, -14), il secondo posto di Vairana Heck (278, -10) e il successo nella Nations Cup con 417 (-15) colpi davanti all’Italia (Fiorellini, Melgrati, Nobilio) con 420 (-12) e alla Svizzera con 422 (-10).

Al terzo posto con 280 (-8) la spagnola Andrea Revuelta Goicoechea e al quarto con 281 (-7) la ceca Jana Melichová e la svizzera Caroline Sturdza. E’ terminata al 24° con 291 (72 71 74 74, +3) Alessia Nobilio, che difendeva il titolo, e ha chiuso al 33° con 295 (74 73 72 76, +7) Charlotte Cattaneo.

Sono uscite al taglio, dopo 54 buche, Rebecca Galasso, 42ª con 222 (+6), che ha partecipato a titolo personale, Giulia Bellini, 48ª con 223 (+7), Matilde Innocenti Angelini, 68ª con 229 (+13), Erika De Martini, 86ª con 233 (+17), e Andreina Pupa D’Angelo, 102ª con 276 (+60). Il team italiano è stato accompagnato dal Commissario Tecnico Roberto Zappa e dall’allenatore Enrico Trentin.

 

TERZO GIRO - Due azzurre hanno la possibilità di fregiarsi del titolo nel 91° Portuguese International Ladies Amateur Championship: sono Francesca Fiorellini, quarta con 209 (69 70 70, -7) e Carolina Melgrati, settima con 211 (70 71 70, -5). Sul percorso del Montado Golf Resort (par 72), a Palmela in Portogallo, è passata a condurre la forte francese Lucie Malchirand (206 - 73 66 67, -10), particolarmente efficace negli ultimi due giri, che ha preso due colpi di vantaggio sulla svizzera Caroline Sturdza e sulla ceca Jana Melichová (208, -8), leader dopo due turni. Francesca Fiorellini è affiancata dalla belga Savannah de Bock e occupa la sesta piazza con 210 (-6) la svedese Meja Örtengren.

Non ha più possibilità di difendere il titolo Alessia Nobilio, 23ª con 217 (+1), ed è rimasta tra le 41 concorrenti che hanno superato il taglio dopo 54 buche Charlotte Cattaneo, 30ª con 219 (+3). Sono uscite Rebecca Galasso, 42ª con 222 (+6), che ha partecipato a titolo personale, Giulia Bellini, 48ª con 223 (+7), Matilde Innocenti Angelini, 68ª con 229 (+13), Erika De Martini, 86ª con 233 (+17), e Andreina Pupa D’Angelo, 102ª con 276 (+60).

Nella Nations Cup successo della Francia con 417 (-15) colpi davanti all’Italia (Fiorellini, Melgtati, Nobilio) con 420 (-12) e alla Svizzera con 422 (-10). Il team italiano è assistita dal Commissario Tecnico Roberto Zappa e dall’allenatore Enrico Trentin.

 

SECONDO GIRO - Francesca Fiorellini si è portata dal terzo al secondo posto con con 139 (69 70, -5) colpi nel Portuguese International Ladies Amateur Championship, la cui  91ª edizione si sta svolgendo sul percorso del Montado Golf Resort (par 72), a Palmela in Portogallo. In buona posizione anche Carolina Melgrati, ottava con 141 (70 71, -3), e Alessia Nobilio, 16ª con 143 (72 71, -1), che difende il titolo.

Ha preso il comando la ceca Jana Melichová con 136 (68 68, -8), mentre la Fiorellini è affiancata dalla russa Marta Silchenko, dalla svizzera Caroline Sturdza, dalla francese Lucie Malchirand, dalla belga Savannah de Bock e dalla svedese Meja Örtengren. Al 37° posto con 147 (+3) Charlotte Cattaneo e Rebecca Galasso, che partecipa a titolo personale, al 47° con 149 (+5) Giulia Bellini, al 64° con 152 (+8) Matilde Innocenti Angelini, al 75° con 155 (+11) Erika De Martini e al 104ª con 186 (+42) Andreina Pupa D’Angelo,.

Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 54 che ammetterà al giro finale le prime quaranta classificate e le pari merito al 40° posto. Dopo tre turni si assegnerà la Nations Cup. La compagine azzurra è assistita dal Commissario Tecnico Roberto Zappa e dall’allenatore Enrico Trentin.

 

PRIMO GIRO - Francesca Fiorellini al terzo posto con 69 (-3) colpi e Carolina Melgrati al quinto con 70 (-2) dopo il primo giro del Portuguese International Ladies Amateur Championship, la cui  91ª edizione si sta svolgendo sul percorso del Montado Golf Resort (par 72), a Palmela in Portogallo. Sono al vertice con 68 (-4) la francese Yvie Chauchepra e la ceca Jana Melichová, con la Fiorellini affiancata dalla svizzera Caroline Sturdza e con la Melgrati che ha la compagnia della spagnola Maria Herraez Galvez, dell’elvetica Elena Colombo, della svedese Meja Örtengren e della danese Amalie Leth-Nissen.

Sono al 18° posto con 72 (par) Alessia Nobilio, campionessa in carica, e Rebecca Galasso, che partecipa a titolo individuale, e hanno due colpi in più Giulia Bellini, Charlotte Cattaneo e Matilde Innocenti Angelini, 38.e con 74 (+2), Più indietro Erika De Martini, 47ª con 75 (+3), e in coda Andreina Pupa D’Angelo, 104ª con 95 (+23).

Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 54 che ammetterà al giro finale le prime quaranta classificate e le pari merito al 40° posto. Dopo tre turni si assegnerà la Nations Cup. La compagine azzurra è assistita dal Commissario Tecnico Roberto Zappa e dall’allenatore Enrico Trentin.

 

LA VIGILIA - Alessia Nobilio difende il titolo nel Portuguese International Ladies Amateur Championship, giunto alla 91ª edizione, che avrà luogo sul percorso del Montado Golf Resort, a Palmela in Portogallo. Saranno nel team azzurro anche Carolina Melgrati, Matilde Innocenti Angelini, Giulia Bellini, Charlotte Cattaneo, Andreina Pupa D’Angelo, Erika De Martini e Francesca Fiorellini che ha appena vinto il Campionato Nazionale Ragazze/Trofeo Silvio Marazza. In campo anche un’altra italiana, Rebecca Galasso, che parteciperà a titolo individuale.

Lo scorso anno fu un autentico trionfo azzurro, perché oltre al titolo individuale, la squadra si classificò prima nella Nations Cup, mentre terminarono tra le top ten Fiorellini e Melgrati, settime, e Innocenti Angelini nona.

In un interessante field, da seguire la francese Lucie Malchirand, le danesi Puk Lyng Thomsen e Amalie Leth-Nissen, la svizzera Elena Moosmann e le spagnole Marta Garcia Lorca, Rocio Tejedo e Cayetana Fernandez Garcia-Poggio. Il torneo si disputa sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 54 che ammetterà al giro finale le prime quaranta classificate e le pari merito al 40° posto. Dopo tre turni si assegnerà la Nations Cup. La compagine azzurra è assistita dal Commissario Tecnico Roberto Zappa e dall’allenatore Enrico Trentin.

Il playoff ha negato a Guido Migliozzi in terzo titolo sull’European Tour. Dopo aver concluso il Betfred British Masters con 275 (68 72 67 68, -13) colpi alla pari con l’inglese Richard Bland (275 - 68 69 72 66) è stato superato da quest’ultimo con un par alla prima buca supplementare. Azzurri nell’occasione in grande spolvero con Edoardo Molinari ottavo con 278 (71 72 64 71, -10), e con Renato Paratore, che difendeva il titolo, 11° con 279 (73 70 70 66, -9), dopo una bella rimonta dalla 36ª piazza.

Richard Bland, nativo di Burton-on-Trent, è divenuto a 48 anni e 101 giorni il più anziano primo vincitore sul circuito dopo aver preso parte a ben 478 eventi. Fino ad ora nel suo curriculum c’era solamente un successo sul Challenge Tour nel lontano 2001 (Grand Final). E’ risalito di undici posizioni con un 66 (-6), con sei birdie senza bogey e con una autentica prodezza sull’ultima buca dove ha messo a segno il sesto birdie di giornata con un putt di una decina di metri. In quel modo ha messo fuori gioco gli avversari, a parte Migliozzi, che era qualche buca dietro, il quale dopo due birdie sulle prime nove buche, ha agguantato l’avversario con altri due birdie alla 15ª e alla 16ª e poi alla 17ª ha visto la palla per l’eagle carambolare sulla buca e allontanarsi oltre, tanto da impedirgli di imbucare il putt di rientro per il sorpasso. Un 68 (-4) con quattro birdie e senza bogey, ma il bogey è poi arrivato nello spareggio. A Bland è andato un assegno di 339.278 euro su un montepremi di 2.145.000 euro.

Hanno mancato il playoff per un colpo il finlandese Mikko Korhonen, l’inglese Dave Coupland e il polacco Adrian Meronk, terzi con 276 (-12), e per due l’inglese Andy Sullivan e il sudafricano Dean Burmester, sesti con 277 (-11), tutti incappati in errori decisivi nelle ultime fasi. E’ crollato l’inglese Eddie Pepperell, leader dopo tre round, che ha chiuso con lo stesso score di Paratore dopo un 73 (+1).

Edoardo Molinari, secondo insieme a Migliozzi dopo 54 buche, è stato in corsa per il titolo fino alla buca 12 dove un bogey lo ha praticamente messo fuori gioco. Ha concluso con 71 (-1) con tre birdie e due bogey. Renato Paratore ha avuto una bella reazione d’orgoglio con un bel 66, frutto di sei birdie senza bogey, e con tanti rmpianti per un primo turno in 73 (+1), che praticamente lo ha messo fuori gioco. I tre azzurri sono ora in corsa per conquistare uno dei dieci posti nel field del prossimo US Open (17-20 giugno, California), che saranno assegnati ai primi di una speciale classifica, non altrimenti esenti, dopo un trittico che comprende, oltre a questo, altri due eventi, il Made in Himmerland (27-30 maggio) e il Porsche European Open (3-6 giugno).

Sono usciti al taglio Andrea Pavan, 97° con 148 (69 79, +4), Lorenzo Gagli, 109° con 149 (75 74, +5), e Francesco Laporta, 128° con 151 (76 75, +7).

 

TERZO GIRO - Edoardo Molinari e Guido Migliozzi, secondi con 207 (-9) colpi, saranno in corsa per il titolo nel giro finale del Betfred British Masters, sul percorso del The Belfry (par 72), a Sutton Coldfield in Inghilterra, dove invece non ha chances Renato Paratore, 36° con 213 (-3), campione uscente.

Con un birdie sull’ultima buca, che ha completato il 68 (-4, cinque birdie un bogey) per un totale di 206 (70 68 68, -10) l’inglese Eddie Pepperell, 30enne di Oxford, due successi sul circuito, l’ultimo proprio nel British Masters del 2018, ha sorpassato il gruppetto dei due azzurri che comprende anche il polacco Adrian Meronk, il sudafricano Dean Burmester, quest’anno a segno nel Tenerife Open, e gli scozzesi Calum Hill e Robert MacIntyre.

Hanno ampie possibilità anche l’austriaco Mathias Schwab, che era in vetta dopo un turno, il sudafricano Justin Harding, suo il Kenya Open, e gli inglesi Dave Coupland e Andy Sullivan, ottavi con 208 (-8). Non si possono escludere neanche i cinque concorrenti in 12ª posizione con 209 (-7), tra i quali l’inglese Danny Willett.

Edoardo Molinari (71 72 64), che non vince dal 2017 (Trophée Hassan II), ha rimontato dal 41° posto con un 64 (-8), miglior score di giornata ottenuto con nove birdie e un bogey, e Guido Migliozzi (68 72 67), due vittorie nel 2019, è risalito dall’ottavo con un 67 (-5, sei birdie un bogey). Renato Paratore, la scorsa settimana costretto al ritiro nel Canary Islands Championship per un dolore alla mano, ha girato in 70 (-2) con un eagle, quattro birdie e quattro bogey. Sono usciti al taglio Andrea Pavan, 97° con 148 (69 79, +4), Lorenzo Gagli, 109° con 149 (75 74, +5), e Francesco Laporta, 128° con 151 (76 75, +7). Il torneo, oltre che da Paratore, è stato vinto solo da un altro italiano, Baldovino Dassù nel 1976, quando si chiamava Dunlop Masters.

La gara è valida come qualificazione per il prossimo US Open (17-20 giugno, California), così come i successivi Made in Himmerland (27-30 maggio) e Porsche European Open (3-6 giugno). I primi dieci classificati di una speciale classifica sulle tre gare, non altrimenti esenti, accederanno al major. Il montepremi è di 1.850.000 sterline (circa 2.145.000 euro).

 

SECONDO GIRO - Guido Migliozzi, ottavo con 140 (68 72, -4) colpi, si è mantenuto tra i top ten nel secondo giro del Betfred British Masters, sul percorso del The Belfry (par 72), a Sutton Coldfield in Inghilterra, dove in vetta alla classifica si è formato un terzetto con 137 (-7) composto dall’inglese Richard Bland (68 69) e dagli scozzesi Robert MacIntyre (71 66) e Calum Hill. (67 70).

Sono rimasti in gara Renato Paratore (73 70), che difende il titolo, ed Edoardo Molinari (71 72), entrambi 41.i con 143 (-1), mentre sono usciti al taglio Andrea Pavan, 97° con 148 (69 79, +4), Lorenzo Gagli, 109° con 149 (75 74, +5), e Francesco Laporta, 128° con 151 (76 75, +7).

Il trio di testa precede di misura il sudafricano Justin Harding (suo il Kenya Open), l’inglese Eddie Pepperell, vincitore dell’evento nel 2018, e il francese Julien Guerrier e al settimo l’altro transalpino Matthieu Pavon con 139 (-5). Tra i sette concorrenti alla pari con Migliozzi si trovano l’austriaco Bernd Wiesberger e l’inglese Andy Sullivan. E’ sceso dal primo al 16° posto con 141 (-3) l’austriaco Mathias Schwab e ancora una delusione per il campione tedesco Martin Kaymer, 118° con 150 (+6) e fuori dai giochi.

Migliozzi, che ha perso cinque posizioni, ha realizzato due birdie e due bogey per il 72 (par) e stesso score anche per Molinari con tre birdie, un bogey e un doppio bogey. Paratore è risalito dal 70° posto  con un 70 (-2) con cinque birdie e tre bogey.

La gara è valida come qualificazione per il prossimo US Open (17-20 giugno, California), così come i successivi Made in Himmerland (27-30 maggio) e Porsche European Open (3-6 giugno). I primi dieci classificati di una speciale classifica sulle tre gare, non altrimenti esenti, accederanno al major. Il montepremi è di 1.850.000 sterline (circa 2.145.000 euro).

 

PRIMO GIRO - Ottima partenza di Guido Migliozzi, terzo con 68 (-4) colpi, e di Andrea Pavan, 12° con 69 (-3), nel Betfred British Masters, che si sta disputando sul percorso del The Belfry (par 72), a Sutton Coldfield in Inghilterra.

E’ al comando con 66 (-6) l’austriaco Matthias Schwab, 26enne di Schladming, senza successi sul circuito, che ha realizzato sette birdie e un bogey, validi per avere un colpo di margine sullo scozzese Calum Hill (67, -5). Affiancano Migliozzi i francesi Clément Sordet e Mathieu Pavon, gli inglesi James Morrison e Richard Bland, lo statunitense Julian Suri, il tedesco Max Schmitt, il sudafricano Louis De Jager e l’austriaco Bernd Wiesberger. Ha lo stesso score di Pavan anche il sudafricano Dean Burmester, a segno nel Tenerife Open, ed è in ritardo il tedesco Martin Kaymer, 94° con 74 (+2).

Degli altri italiani è in buona posizione Edoardo Molinari, 32° con 71 (-1), e hanno segnato score sopra par Renato Paratore, 70° con 73 (+1), che difende il titolo, Lorenzo Gagli, 115° con 75 (+3), e Francesco Laporta, 125° con 76 (+4).

Migliozzi ha infilato quattro birdie senza bogey, Pavan cinque birdie e un doppio bogey e Molinari cinque birdie e quattro bogey. Paratore, che la scorsa settimana ha accusato problemi a una mano, ha assemblato due birdie e tre bogey, Gagli un birdie e quattro bogey e Laporta un birdie, tre bogey e un doppio bogey.

La gara è valida come qualificazione per il prossimo US Open (17-20 giugno, California), così come i successivi Made in Himmerland (27-30 maggio) e Porsche European Open (3-6 giugno). I primi dieci classificati di una speciale classifica sulle tre gare, non altrimenti esenti, accederanno al major. Il montepremi è di 1.850.000 sterline (circa 2.145.000 euro).

 

LA VIGILIA - Renato Paratore a caccia di uno storico bis nel Betfred British Masters (12-15 maggio), ma con l’incognita di un dolore alla mano che l’ha costretto al ritiro nel precedente Canary Islands Championship. L’azzurro difende il titolo conquistato nel 2020, il secondo della sua carriera dopo quello nel Nordea Masters del 2017, sul rinomato percorso di The Belfry, che tra l’altro ha ospitato in quattro occasioni la Ryder Cup, a Sutton Coldfield in Inghilterra. Con lui saranno in gara anche Francesco Laporta, il migliore la scorsa settimana alle Isole Canarie, Edoardo Molinari, Guido Migliozzi, Andrea Pavan e Lorenzo Gagli.

In un torneo dell’European Tour prestigioso e vinto da numerosi grandi campioni quale, ad esempio, Nick Faldo, Seve Ballesteros e Greg Norman, il field è sicuramente di buona qualità, con i giocatori di casa particolarmente motivati a iniziare da Danny Willett, ambasciatore dell’evento, per proseguire con Eddie Pepperell, che spera di replicare la prodezza vincente del 2018, Andy Sullivan, Sam Horsfield e Chris Wood, che spera nell’aria di casa di ritrovare la brillantezza perduta. Da tenere in grande considerazione i sudafricani mattatori nelle ultime tre settimane con tre successi sia sul circuito maggiore che sul Challenge Tour. Ci saranno Dean Burmester, a segno nel Tenerife Open, Justin Harding, suo il Kenya Open, Zander Lombard e Justin Walters, mentre sarà assente l’uomo più in forma, Garrick Higgo, appena 21 anni, tre titoli e doppietta alle Canarie.

Ha sempre un gran blasone il tedesco Martin Kaymer, anche se non sale sul gradino più alto del podio dal 2014, ma che negli ultimi tempi lo ha sfiorato in qualche occasione, e saranno sul tee di partenza anche i danesi Thorbjorn Olesen e Rasmus Hojgaard, che ha partecipato a gare del PGA Tour rendendosi conto che oltre Oceano la vita golfistica è più complicata che in Europa,  lo spagnolo Jorge Campillo, l’australiano Scott Hend e dall’Asia l’indiano Shubbankar Sharma e i cinesi Ashun Wu e Haotong Li, che fanno se non altro un po’ di colore, perché da tempo annaspano.

Fiducia per un pronto recupero di Paratore, che in stagione comunque non è stato molto convincente, e dagli azzurri, lui compreso, l’aspettativa è che soprattutto riescano a dare continuità alle loro prestazione che sono incredibilmente altalenanti e quasi sempre opache.

La gara, che è stata vinta da un solo altro italiano, Baldovino Dassù nel 1976, è valida come qualificazione per il prossimo US Open (17-20 giugno, California), così come i successivi Made in Himmerland (27-30 maggio) e Porsche European Open (3-6 giugno). I primi dieci classificati di una speciale classifica sulle tre gare, non altrimenti esenti, accederanno al major. Il montepremi è di 1.850.000 sterline (circa 2.145.000 euro).

Diretta su GOLFTV - Il Betfred British Masters sarà trasmesso in diretta da GOLF TV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), ai seguenti orari: mercoledì 12 maggio e giovedì 13, dalle ore 14,30 alle ore 19,30; venerdì 14, dalle ore 14,30 alle ore 19; sabato 15, dalle ore 13,30 alle ore 18. Commento di Nicola Pomponi e di Silvio Grappasonni.

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Nazionali Seniores a Bolla e Colavito

Gianluca Bolla (Modena) e Giuliana Colavito (Monticello) hanno vinto i Campionati Nazionali Seniores, maschili e femminili, che si sono disputati sul bello e impegnativo percorso del Golf Club Lignano (par 72) a Lignano Sabbiadoro.

Nella gara maschile Bolla (218 - 71 74 73, +2) ha travolto gli avversari con una corsa di testa e ha conquistato il quinto titolo nella categoria dopo quelli del 2014, 2015, 2017 e 2019. In seconda posizione, a sei colpi Rodolfo Pesati (224, +8) e in terza Filippo Clerici (225, +9). Quarti con 226 (+10) Davide Sestieri e Vincenzo Sità, che difendeva il titolo, e sesti con 227 (+11) Alberto Girardi e Matteo Natoli.

Nel campionato femminile primo successo per Giuliana Colavito (238 - 83 77 78, +22), ex azzurra con un bel passato, che ha superato al playoff Francesca Christillin con la quale aveva chiuso alla pari la gara (238 - 81 79 78). Al terzo posto Camilla Tolomei Di Lippa con 239 (+23), che era al comando insieme alle due protagoniste dopo 36 buche. Al quarto posto con 250 (+34) Carlotta Borini e al quinto con 252 (+36) Paola Comina.

SECONDO GIRO - Si assegnano i titoli nei Campionati Nazionali Seniores maschile e femminile dei quali si disputa il terzo e ultimo giro sul bello e selettivo percorso del Golf Club Lignano (par 72) a Lignano Sabbiadoro.

Nella gara maschile Gianluca Bolla (Modena), in vetta con 145 (71 74, +1) colpi, proverà a centrare in quinto titolo nella categoria, ma anche se hanno cinque colpi di ritardo faranno il possibile per impedirglielo Vincenzo Sità, che difende il titolo, Marco Bellini e Rodolfo Pesati (150, +6). Probabilmente, invece, sarà impossibile recuperarne otto per Davide Sestieri, Filippo Clerici, Matteo Natoli e Davide Zaretti, quinti con 153 (+9).

Nel campionato femminile si prevede un gran finale tra le tre concorrenti in prima posizione con 160 (+16): Giuliana Colavito di Monticello (83 77), Francesca Christillin (81 79) di Torino e Camilla Tolomei Di Lippa (77 83) di Firenze, che era al comando da sola dopo un giro. Ha qualche chance Carlotta Borini, quarta con 163 (+19), mentre sembrano troppo distanti Addolorata Coduti, quinta con 166 (+22), e Claudia Lazzarotto, sesta con 167 (+23).

PRIMO GIRO - Gianluca Bolla (Modena) e Camilla Tolomei Di Lippa (Firenze) sono al comando dopo il primo giro dei Campionati Nazionali Seniores, rispettivamente maschile e femminile, in svolgimento sul percorso del Golf Club Lignano (par 72) a Lignano Sabbiadoro.

Nel torneo maschile Bolla, quattro titoli per lui, ha girato in 71 (-1) e precede di due colpi Davide Zarotti (73 (+1). Al terzo posto con 76 (+4) Vincenzo Sità, che difende il titolo, Marco Bellini, Rodolfo Pesati e Matteo Natoli e al settimo con 77 (+5) Andrea Guidolin.

Nel campionato femminile la Tolomei con un 77 (+5) ha preso quattro lunghezze di margine su Carlotta Borini, Francesca Christillin e su Paola Comina (81, +9). Quinte con 83 (+11) Cecilia Ballarin e Giuliana Colavito. Entrambi i tornei si svolgono sulla distanza di 54 buche.

LA VIGILIA - Sul percorso del Golf Club Lignano, a Lignano Sabbiadoro, si svolgono dal 6 all’8 maggio i Campionati Nazionali Seniores, sulla distanza di 54 buche, comn la partecipazione di 108 concorrenti nella gara maschile e di 24 in quella femminile.

Tra gli uomini difende il titolo Vincenzo Sità (Biella), che complessivamente si è imposto tre volte, e cercherà la rivincita Massimo Franco, secondo nella passata edizione dopo playoff, approfittando di giocare nel suo club. Tra i favoriti anche altri precedenti vincitori quali Gianluca Bolla (Modena), quattro successi, Filippo Clerici (Monticello) e Lorenzo Sartori (Ca’ Ulivi), uno ciascuno, e hanno le qualità per primeggiare pure Michele Bosco (Riviera Golf), Franz Pfoest (Appiano-Carezza) e Nicola Luce (Montecchia).

Nella gara femminile sarà assente Silvia Valli (Monticello), a segno nelle ultime tre edizioni, dal 2017 al 2019 (lo scorso anno il torneo non si è disputato per la pandemia). Tra le possibili protagoniste quattro past winner, Emanuela Gumirato (Asolo), Francesca Christillin ed Elisa Roberta Tirante (Torino) e Prisca Taruffi (Parco di Roma).

 

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Challenge: il playoff premia Nienaber

Tre su tre. I giocatori sudafricani hanno fatto il pieno nel “South African Swing”, il trittico di gare che hanno aperto il Challenge Tour 2021 e organizzate insieme al Sunshine Tour. E’ stato Wilco Nienaber a imporsi con 269 (69 64 71 65, -19) colpi nella Dimension Data Pro Am, disputata al Fancourt Golf Estate, a George, dove i concorrenti si sono alternati sui due percorsi dell’Outeniqua e del Montagu, concludendo sul secondo. Si è classificato 34° Aron Zemmer con 282 (67 71 69 75, -6).

Nienaber ha girato in 65 (-7) con nove birdie e due bogey, ma hanno avuto particolare efficacia i due birdie segnati alle buche 16 e 18 perché gli hanno fatto agganciare, per portarlo al playoff, lo svedese Henric Sturehed (269 - 67 66 70 66), che ha chiuso con un 66 (-6) con sei birdie, senza bogey, che si sono esauriti alla buca 14. Nello spareggio Nienaber, 21 anni, ha avuto la meglio con un par alla terza buca e ha ottenuto il suo primo titolo sul circuito, che gli vale anche per il tour di casa, e ha ricevuto un assegno di 55.491 euro su 350.000 euro. Inoltre riceverà un invito per il FedEx St. Jude Invitational, il terzo dei quattro eventi del World Golf Championships, il miniciruito mondiale, in programma dal 5 all’9 agosto al TPC Southwind di Memphis nel Tennessee (USA).

Le due gare precedenti del trittico sono state vinte da Brandon Stone (Limpopo Championship) e da JC Ritchie (Cape Town Open) e in tutte e tre le occasioni due loro connazionali hanno vinto in contemporanea sull’Europen Tour (due volte Garrick Higgo e una Dean Burmester) per un momento da ricordare piuttosto raro a verificarsi.

Sono terminati al terzo posto con 272 (-16) il sudafricano Oliver Bekker e lo statunitense Chase Hanna, leader dopo tre giri insieme al sudafricano Jaco Ahlers, che ha vistosamente ceduto con un 74 (+2) e decimo con 275 (-13). Al quinto con 273 (-15) l’olandese Daan Huizing, lo svedese Anton Karlsson e lo svizzero Benjamin Rusch. Sono usciti al taglio Edoardo Raffaele Lipparelli, 104° con 144 (71 73, par), Enrico Di Nitto, 116° con 145 (67 78, +1), e Lorenzo Scalise, 136° con 148 (75 73, +4), mentre si è ritirato nel secondo round Federico Maccario.

 

TERZO GIRO - Aron Zemmer, 18° con 207 (67 71 69, -9) colpi, si è mantenuto in buona classifica a un giro dal termine della Dimension Data Pro Am, gara organizzata in collaborazione tra Challenge Tour e Sunshine Tour e che conclude il “South African Swing”, un trittico di tornei che ha aperto la stagione del secondo circuito europeo in Sudafrica.

Al Fancourt Golf Estate, a George, dove i concorrenti si alternano sui due percorsi dell’Outeniqua e del Montagu, con il terzo disputato sul primo e il quarto che si giocherà sul secondo, il sudafricano Jaco Ahlers (201 - 67 66 68, -15) ha mantenuto la leadership, ma è cambiato il suo compagno di viaggio, che ora è lo statunitense Chase Hanna (201 - 69 68 64), 26 anni senza titoli sul circuito, risalito di 12 posizioni con un 64 (-8, un eagle, otto birdie, due bogey) miglior parziale di giornata. Ahlers, 38enne di Nelspruit, nove successi sul Sunshine Tour, ha girato in 68 (-4, quattro birdie) e da due round non segna bogey.

Saranno in corsa per il titolo anche il ceco Stanislav Matus e lo svedese Henric Sturehed, terzi con 203 (-13), l’olandese Daan Huizing e il sudafricano Wilko Niebaner, quest’ultimo in vetta con Ahlers insieme a Stureher dopo due turni, quinti con 204 (-12). Chances anche per lo svedese Anton Karlsson, per il sudafricano George Coetzee, per l’inglese Daniel Gavin e per il danese Niklas Norgaard Moller, settimi con 205 (-11).

Zemmer si è disimpegnato con quattro bridie e un bogey per il parziale di 69 (-3). Sono usciti al taglio: Edoardo Raffaele Lipparelli, 104° con 144 (71 73, par), Enrico Di Nitto, 116° con 145 (67 78, +1), e Lorenzo Scalise, 136° con 148 (75 73, +4), mentre si è ritirato nel secondo round Federico Maccario.

Il montepremi è di 6.000.000 di rand, quasi 350.000 euro. Il vincitore riceverà un invito per il FedEx St. Jude Invitational, il terzo dei quattro eventi del World Golf Championships, il miniciruito mondiale, in programma dal 5 all’9 agosto al TPC Southwind di Memphis nel Tennessee (USA).

 

SECONDO GIRO - Aron Zemmer, 19° con 138 (67 71, -6) colpi, è l’unico italiano rimasto in gara nella Dimension Data Pro Am, evento organizzato in collaborazione tra Challenge Tour e Sunshine Tour e che conclude il “South African Swing”, un trittico di tornei che ha aperto la stagione del secondo circuito europeo in Sudafrica. Il giro è stato sospeso per oscurità, ma i cinque concorrenti che debbono concluderlo non incideranno nella classifica provvisoria e nei verdetti che riguardano gli altri azzurri in gara tutti out.

Cambio al vertice dove si sono portati con 133 (-11) colpi lo svedese Henric Sturehed e i sudafricani Wilco Nienaber e Jaco Ahlers, entrambi decisi a portar via anche questo titolo dopo i primi due andati ai connazionali Brandon Stone e JC Ritchie, entrambi nell'occasione usciti al taglio.

Al Fancourt Golf Estate, a George, dove i concorrenti si alternano sui due percorsi dell’Outeniqua e del Montagu, entrambi par 72, Henric Sturehed (67 66), 30enne di Linkoping senza successi sul circuito, ha girato sul Montagu in 66 (-6) con un eagle, cinque birdie e un bogey. Sull’Outeniqua Wilco Nienaber (69 64), 21 anni e a caccia del primo successo, ha assemblato un eagle, sette birdie e un bogey per il 64 (-8) e Jaco Ahlers, 38enne di Nelspruit e portacolori del club ospitante, senza vittorie sul Challenge Tour, ma con nove sul Sunshine Tour dove ha svolto buona parte della sua attività, ha segnato sei birdie senza bogey per il 66.

Hanno un colpo di ritardo dal trio di testa il danese Niklas Norgaard Moller, il ceco Stanislav Matus e il nordirlandese Michael Hoey, quarti con 134 (-10), e nr accusano due, settimi con 135 (-9) il sudafricano George Coetzee, l’inglese Daniel Gavins, lo svedese Anton Karlsson e il francese Jeong weon Ko, autore con 62 (-10, dieci birdie, Outeniqua) del miglior score di giornata. 

Non ha tratto molto beneficio da una “hole in one” il neozelandese Daniel Hillier, 46° con 140 (-4). Ha centrato dal tee la buca 12 (par 3, yards 189) dell’Outeniqua, che poi ha aggiunto all’ace quattro birdie e tre bogey per un parziale di 69 (-3).

Aron Zemmer, nativo di Bolzano, 31 anni ad agosto, ha tenuto una condotta molto attenta sul Montagu con due birdie e un bogey per il 71 (-1). Sono usciti al taglio, come era accaduto anche la scorsa settimana nel Cape Town Open, Edoardo Raffaele Lipparelli, 104° con 144 (71 73, par), Enrico Di Nitto, 116° con 145 (67 78, +1), e Lorenzo Scalise, 136° con 148 (75 73, +4), mentre si è ritirato nel secondo round Federico Maccario. Fuori anche l’inglese Ryan Evans, leader dopo un turno e 88° con 143 (-1) per un rovinoso 81 (+9) e, come detto, Brandon Stone,  stesso score di Scalise.

Il montepremi è di 6.000.000 di rand, quasi 350.000 euro. Il vincitore riceverà un invito per il FedEx St. Jude Invitational, il terzo dei quattro eventi del World Golf Championships, il miniciruito mondiale, in programma dal 5 all’9 agosto al TPC Southwind di Memphis nel Tennessee (USA).

 

PRIMO GIRO - Buona Partenza di Aron Zemmer e di Enrico Di Nitto, 14.i con 67 (-5) colpi nella Dimension Data Pro Am, organizzata in collaborazione tra Challenge Tour e Sunshine Tour e che conclude il “South African Swing”. trittico di gare che ha aperto la stagione del secondo circuito europeo in Sudafrica.

Al Fancourt Golf Estate, a George, dove i 1 si alternano sui due percorsi dell’Outeniqua e del Montagu, entrambi par 72, grande prestazione dell’inglese Ryan Evans, 34enne di Kettering con un titolo sul Challenge datato 2017, che sull’Outeniqua ha segnato un 62 (-10) undici birdie e un bogey. Ha evidentemente tratto ispirazione da una visita a Jack Nickaus (18 major per lui), che lo ha ospitato nella sua casa in Florida.

La prodezza gli ha dato però solo un colpo di vantaggio sul nordirlandese Michael Hoey (63, -9, un eagle, sette birdie, Outeniqua), cinque titoli sull’European Tour e tre su Challenge Tour. Un altro inglese al terzo posto con 64 (-8), Daniel Gavins, e quarta piazza con 65 (-7) per lo scozzese Craig Howie, per il francese Mathieu Fenasse e per il sudafricano Merrick Bremner. Altri tre giocatori di casa sulla settima con 66 (-6), Riekus Nortje, Jacques Kruyswijk e Dylan Naidoo. Tra metà e bassa classifica gli altri tre italiani in gara, Edoardo Raffaele Lipparelli, 65° con 71 (-1), Lorenzo Scalise, 143° con 75 (+3), e Federico Maccario, 158° con 79 (+7).

Sia Di Nitto che Zemmer hanno girato sull’ Outeniqua. il primo con cinque birdie senza bogey e il secondo con sette birdie e due bogey. Il montepremi è di 6.000.000 di rand, quasi 350.000 euro. Il vincitore riceverà un invito per il FedEx St. Jude Invitational, il terzo dei quattro eventi del World Golf Championships, il miniciruito mondiale, in programma dal 5 all’9 agosto al TPC Southwind di Memphis nel Tennessee (USA).

 

LA VIGILIA - Il Challenge Tour conclude la sua escursione in Sudafrica, dove ha aperto la stagione, con la terza gara del trittico denominato “South African Swing”. la Dimension Data Pro Am (6-9 maggio), uno dei tornei più prestigiosi del Sunshine Tour, con cui il circuito continentale ha organizzato l’evento e che in passato è stato anche nel calendario dell’European Tour.

Si gioca al Fancourt Golf Estate, a George, una creazione straordinaria del mitico Gary Player, dove i 162 concorrenti si alterneranno sui due tracciati dell’Outeniqua e del Montagu. Poiché, a causa della pandemia la gara non si giocherà con formula Pro Am, non verrà utilizzato il terzo percorso del club (The Links), come negli anni precedenti.

Cinque gli italiani impegnati: Aron Zemmer, 32° la scorsa settimana nel Cape Town Open, e Federico Maccario, Enrico Di Nitto, Lorenzo Scalise ed Edoardo Raffaele Lipparelli, tutti usciti al taglio. Non è entrato del field Philip Geerts, che non ha superato la prequalifica per un colpo (12°).

Grandi favoriti i sudafricani, dominatori dei primi due eventi, che schiereranno i due vincitori, Brandon Stone (Limpopo Championship) e JC Ritchie (Bain’s Whisky Cape Town Open), insieme ad altri in grado di imporsi quali Jacques Blaauw, sconfitto domenica scorsa da Ritchie nel playoff, Daniel Van Tonder (un titolo sull’European Tour a marzo, Kenya Savannah Open), Richard Sterne, George Coetzee, a segno in questo evento nel 2016, Jaco Prinsloo (due successi sul Sunshine Tour in stagione), Neil Schietekat, Tristen Strydom, Oliver Bekker, Wilko Nienaber  e Jacques Kruyswijk, per citarne alcuni. Tra gli “stranieri” accampano pretese gli spagnoli Emilio Quartero Blanco e Santiago Tarrio, il francese Jeong weon Ko, rivelatosi sull’Alps Tour,  il navigato tedesco Marcel Siem, che ha conosciuto giorni migliori sul tour maggiore continentale, il norvegese Kristian Krogh Johannessen, lo svedese Mikael Lindberg e lo scozzese Ewen Ferguson. Il montepremi è di 6.000.000 di rand, quasi 350.000 euro. Il vincitore riceverà un invito per il FedEx St. Jude Invitational, il terzo dei quattro eventi del World Golf Championships, il miniciruito mondiale, in programma dal 5 all’9 agosto al TPC Southwind di Memphis nel Tennessee (USA).

Marco Florioli (Bergamo) e Francesca Fiorellini (Olgiata) si sono imposti nei Campionati NazionaliRagazzi e Ragazze/Trofeo Silvio Marazza.

Nella gara maschile, sul percorso del Castello Tolcinasco Golf Club (par 72), nei pressi di Milano, Marco Florioli, figlio del professionista Massimo, ha concluso con 278 (72 69 70 67, -10) colpi, superando nel giro finale di misura Flavio Michetti (279, -9), leader dopo 54 buche. Alle loro spalle con 286 (-2) Eugenio Bernardi e Alessandro Nardini e con 287 (-1) Lorenzo Santinelli. Sesto con 288 (par) Filippo Bagnoli, e tra i concorrenti in settima posizione con 289 (+1) Alessio Battista, che difendeva il titolo.

Marco Florioli, 16 anni, è al secondo titolo nazionale dopo quello Pulcini del 2019. In maglia azzurra ha fatto suo il Belgian International Golf Championship Boys U14 contribuendo anche al successo a squadre dell’Italia.

Nel campionato femminile, al Golf Club La Margherita (par 72) di Poirino (Torino), dominio di Francesca Fiorellini (292 - 74 71 71 76, +4) che preso il comando nel secondo giro ha poi progressivamente aumentato il vantaggio fino a portarlo a sei lunghezzei su Matilde Innocenti Angelini (298, +10). Con un colpo in più (299, +11) Giulia Scarcello, Matilde Partele, Lucrezia Rossettin e Lorena Rossettin. Al settimo posto con 300 (+12) Marta Spiazzi e Ginevra Coppa, che era stata in vetta dopo il primo round.

Anche Francesca Fiorellini, 16 anni, e al secondo tricolore dopo il successo nel Campionato Baby del 2017. Due le vittorie in campo internazionale difendendo i colori azzurri, nell’English Girls U14 Open Amateur Championship (2018) e nel Girls Under 16 Open Championship (2019).

 

SECONDO GIRO - Si concludono con la disputa delle ultime 36 buche nella terza giornata di gara i Campionati Nazionali Ragazzi-Ragazze/Trofeo Silvio Marazza.

Nel torneo maschile, sul percorso del Castello Tolcinasco Golf Club (par 72), nei pressi di Milano, sono al vertice con 141 (-3) Alessandro Nardini (73 68, La Pinetina), Marco Florioli (72 69, Bergamo) e Filippo Bagnoli (70 71, Firenze) che hanno un colpo di margine su Eugenio Bernardi (142, -2). In quinta posizione con 143 (-1) Flavio Michetti, Lorenzo Santinelli, Francesco Brollo, Guido Pietro Fenoglio e Luca Cavalli e in decima con 144 (par) Alessio Battista, che difende il titolo. Il taglio ha lasciato in gara 50 concorrenti.

Nella gara femminile, al Golf Club La Margherita (par 72) di Poirino (Torino), ha attaccato Francesca Fiorellini (Olgiata), nuova leader con 145 (74 71, +1), che ha sorpassato Ginevra Coppa, ora seconda con 148 (+4) insieme a Lorena Rossettin. Al quarto posto con 149 (+5) Lucrezia Rossettin, al quinto con 150 (+6) Matilde Partele e al sesto con 151 (+7) Giulia Foresta e Marta Spiazzi. Hanno superato il taglio 52 partecipanti.

PRIMO GIRO - Hanno preso il via i Campionati Nazionali Ragazzi e Ragazze/Trofeo Silvio Marazza, rispettivamente sui percorsi del Castello Tolcinasco Golf Club (par 72), nei pressi di Milano, e del Golf Club La Margherita (par 72) a Poirino (Torino).

Nel torneo maschile, al quale partecipano 144 giovani, guidano la classifica con 69 (-3) colpi Giovanni Binaghi (Monticello), Edoardo Straulino (Marco Simone) e Alessio Battista (Udine), campione in carica. Il trio è seguito da Filippo Bagnoli, quarto con 70 (-2), Edoardo Manuzzi e Lorenzo Nardozza, quinti con 71 (-1). Tra gli otto giocatori al settimo posto con 72 (par) Pietro Guido Fenoglio e Marco Florioli.

Nel campionato femminile, con 90 ragazze, leadership solitaria con 72 (par) colpi per Ginevra Coppa (Royal Park I Roveri) e un colpo di ritardo per Lorena Rossettin (73, +1). Al terzo posto con 74 (+2) Francesca Fiorellini, Marta Spiazzi, Matilde Innocenti Angelini e Lucrezia Rossettin. Subito dietro Chiara Cornetti e Paris Appendino, settime con 75 (+3).

Stessa formula, stroke play su 72 buche, per entrambi i tornei con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 50 classificati e i pari merito al 50° posto, i quali concluderanno il torneo con i due round finali nella terza e ultima giornata.

LA VIGILIA - Sui percorsi del Castello Tolcinasco Golf Club, nella località che da nome al circolo in provincia di Milano, e al Golf Club La Margherita di Poirino (Torino), si disputano i Campionati Nazionali/Trofeo Silvio Marazza (7-9 maggio), rispettivamente Ragazzi, con 144 concorrenti, e Ragazze, con 90. Stessa formula, stroke play su 72 buche, per entrambi i tornei con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 50 classificati e i pari merito al 50° posto, i quali concluderanno la gara con i due round finali nella terza e ultima giornata.

Nel campionato maschile difende il titolo Alessio Battista (Udine), che avrà quale primo avversario Sebastiano Frau (La Pinetina), il quale nell’occasione fu superato al playoff. Altri possibili protagonisti Flavio Michetti (Marco Simone), Nicola Fontana (Colli Bergamo), Marco Florioli (Bergamo), Pietro Guido Fenoglio (Royal Park I Roveri) e Giovanni Binaghi (Monticello) per citarne alcuni.

Nel torneo femminile, assente la campionessa uscente Carolina Melgrati che ha superato l’età, saranno numerose le aspiranti al titolo tra le quali ricordiamo Francesca Fiorellini (Olgiata), Charlotte Cattaneo (Milano), Andreina Pupa D’Angelo (Marco Simone), Matilde Innocenti Angelini (Firenze) e Lucrezia Rossettin (Rapallo).

 

Una rimonta straordinaria iniziata dal nono posto e con cinque colpi di ritardo dalla vetta, gran gioco e tanta classe. Così Ariya Jutanugarn è arrivata a confezionare un 63 (-9, nove birdie senza bogey), miglior score di giornata e del torneo sul giro, per un totale di 266 (65 69 69 63, -22) che le ha regalato il titolo nell’Honda LPGA Thailand con un colpo di vantaggio sull’emergente connazionale Atthaya Thitikul (267, -21), 18 anni e tanta potenzialità da far pensare a un avvenire roseo.

Al Siam Country Club (Pattaya Old Course, par 72), a Chonburi in Thailandia, Ariya Jutanugarn, 25enne di Bangkok, sorella minore di Moriya (17ª con 275, -13), che non andava a segno dal 2018, più precisamente da 1.015 giorni, ha portato a undici i titoli sul LPGA Tour, comprensivi di due major, prima thailandese a imporsi nell’evento da quando è nato nel 2006. E’ stata anche la prima della sua nazione (tra uomini e donne) a fregiarsi di un major, a vincere su uno dei due massimi circuiti statunitensi (Yokohama Classic, 2016) e a divenire numero uno mondiale (sul trono per 23 settimana in tre periodi diversi da giugno 2017 a marzo 2019. Il 63 è il suo secondo score personale più basso su un round dopo il 62 nel Meijer Classic (2018) e lo ha ottenuto cogliendo 11 fairway su 14, 17 green su 18 e usando il putter 28 volte. Con i 250.000 dollari di prima moneta, su un montepremi di 1.600.000 dollari, ha superato i nove milioni di guadagno complessivi.

Delusa la connazionale Patty Tavatanakit, anche se con il terzo posto (268, -20), ha trasformato in trionfo il successo thailandese. A segno nel primo major stagionale (ANA Inspitation ad aprile) si aspettava certamente molto di più dopo essere stata al vertice nei primi tre giri. Stesso score per Angel Yin e per le coreane So Yeon Ryu e per Amy Yang, che difendeva il titolo.

Delusa anche la tedesca Caroline Masson, da seconda a settima con 270 (-18), e sparse per la classifica altre concorrenti che secondo quanto si diceva alla vigilia avrebbero dovute competere per il titolo. Parliamo della neozelandese Lydia Ko, 11ª con 271 (-17), di Danielle Kang, 13ª con 273 (-15), della cinese Shanshan Feng, 27ª con 277 (-11), e della giapponese Nasa Hataoka, 31ª con 278 (-10). Nel completo anonimato la coreana Hyo Joo Kim, vincitrice la scorsa settimana dell’HSBC Women's World Championship, 49ª con 283 (-5), e l’australiana Minjee Lee, 54ª con 284 (-4).

 

TERZO GIRO - La brusca frenata della thailandese Patty Tavatanakit, comunque rimasta leader con 198 (64 64 70, -18) nell’Honda LPGA Thailand (LPGA Tour), ha ridato fiato alle inseguitrici con la prospettiva di un giro finale avvincente.

Al Siam Country Club (Pattaya Old Course, par 72), a Chonburi in Thailandia, Paphangkorn (Patty) Tavatanakit, 21enne di Bangkok, un solo titolo per lei, ma major (ANA Inspiration ad aprile) dopo i due 64 (-8) iniziali ha segnato un 70 (-2, quattro birdie, due bogey) e ha permesso alla 18enne connazionale Atthaya Thitikul e alla tedesca Caroline Masson di portarsi a un colpo (199, -17).

Non saranno le sole in corsa per il titolo, perché hanno possibilità anche la messicana Gaby Lopez e la neozelandese Lydia Ko, numero otto mondiale e a segno in stagione nel Lotte Campionhsip dopo circa tre anni di digiuno, quarte con 200 (-16), l’australiana Hannah Green, sesta con 201 (-15) e anche Angel Yin e la coreana Chella Choi, settime con 202 (-14). Meno facile un recupero della thailandese Ariya Jutanugarn, nona con 203 (-13), difficilissimo che possa difendere il titolo la coreana Amy Yang, decima con 204 (-12) e fuori gioco la giapponese Nasa Hataoka, 15ª con 205 (-11), e Danielle Kang, numero sei del Rolex Ranking, 22ª con 207 (-7). Deludente il comportamento della cinese Shanshan Feng, 32ª con 209 (-7), della coreana Hyo Joo Kim (n. 7), numero sette e vincitrice la scorsa settimana dell’HSBC Women's World Championship, 44ª con 212 (-4), e dell’australiana Minjee Lee, numero dieci, 54ª con 214 (-2). Il montepremi è di 1.600.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - La thailandese Patty Tavatanakit ha preso decisamente il largo nel secondo giro del l’Honda LPGA Thailand (LPGA Tour), al Siam Country Club (Pattaya Old Course, par 72), a Chonburi in Thailandia, dove con 128 (64 64, -16) ha lasciato a tre colpi la 18enne connazionale Atthaya Thitikul (131, -13), entrata nel field con un invito dello sponsor e con la quale condivideva la leadership dopo un round. 

Si è portata al terzo posto con 132 (-12), dopo un 66 (-6, sei birdie), la tedesca Caroline Masson, che ha condotto due turni senza bogey, e ha recuperato una posizione la neozelandese Lydia Ko, quarta con 133 (-11), numero otto mondiale e tornata in grande spolvero dopo il successo nel recente Lotte Championship che ha cancellato tre anni di oblio. Con lei la messicana Gaby Lopez e la danese Nanna Koerstz Madsen.

In alta classifica anche la thailandese Ariya Jutanugarn e le coreane Amy Yang, che difende il titolo, ed Hee Young Park, settime con 134 (-10), Danielle Kang (n. 6) e la giapponese Nasa Hataoka, decime con 136 (-8). Sono ormai fuori gioco altre atlete che avevano fondate ambizioni di essere protagoniste: la coreana Hyo Joo Kim (n. 7), vincitrice la scorsa settimana dell’HSBC Women's World Championship, 28ª con 140 (-4), l’australiana Minjee Lee (n. 10), 39ª con 141 (-3). e la cinese Shanshan Feng, 46ª con 142 (-2).

Paphangkorn (Patty) Tavatanakit, 21enne di Bangkok, ha inaugurato il suo palmarès con un major (ANA Inspiration) ad aprile e in stagione ha ottenuto anche due top five. Ha realizzato il suo secondo 64 (-8) consecutivo, replicando il suo miglior punteggio su un round dopo il 61 nel Thornberry Creek Classic del 2019. Inoltre con 128 ha eguagliato il primato del torneo dopo 36 buche, detenuto da Jessica Korda (2018), e ha polverizzato il suo personale di 135 che aveva fatto registrare sulla stessa distanza nel major vinto. Ha segnato un eagle e sei birdie anche a dispetto di un gioco dal tee non proprio brillante, avendo colpito solo sei fairway su 14. Ha preso però 15 green su 18 e ha usato il putter 27 volte. Il montepremi è di 1.600.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Thailandesi subito all’attacco nel torneo di casa, l’Honda LPGA Thailand, al Siam Country Club (Pattaya Old Course, par 72), a Chonburi in Thailandia. Infatti sono al vertice con 64 (-8) colpi Patty Tavatanakit e Atthaya Thitikul e segue a un colpo Ariya Jutanugarn (65, -7) alla pari con la danese Nanna Koerstz Madsen. In quinta posizione con 66 (-6) la neozelandese Lydia Ko, numero otto mondiale e rivitalizzata dal recente successo nel Lotte Championship arrivato dopo circa tre anni, l’australiana Hannah Green e la tedesca Caroline Masson e, tra le concorrenti in ottava con 67 (-5), Brittany Lincicome e la cinese Xiyu Lin.

Hanno perso terreno, ma sono quasi tutte in grado di recuperare, altre giocatrici indicate alla vigilia quali possibili protagoniste: Danielle Kang, numero sei del Rolex Ranking, la giapponese Nasa Hataoka e le coreane Amy Yang, che difende il titolo, e So Yeon Ryu, 20.e con 69 (-3). l’australiana Minjee Lee, numero dieci, e la cinese Shanshan Feng, 33.e con 71 (-1), e la coreana Hyo Joo Kim, numero sette e vincitrice la scorsa settimana dell’HSBC Women's World Championship, 54ª con 73 (+1) e che probabilmente non ha ancora smaltito l’adrenalina accumulata.

Paphangkorn (Patty) Tavatanakit, 21enne di Bangkok, un solo titolo sul LPGA Toru, ma major (ANA Inspiration ad aprile), e tre su Symetra Tour del 2019, ha realizzato nove birdie e un bogey per il secondo score personale più basso su un round dopo un 61. Ha colto 11 fairway su 14, 15 green su 18 e ha utilizzato il putter 27 volte. Atthaya Thitikul, 18enne di Ratchaburi, ottimo curriculum da dilettante con due successi sul Ladies European Tour (Thailand Championship, 2017 e 2019), il primo a 14 anni, quattro mesi e 19 giorni, golfista più giovane a imporsi in un evento pro. E’ passata di categoria a gennaio del 2020 e in quella stagione ha ottenuto cinque titoli sul tour femminile di casa con leadership nell’ordine di merito. Ha realizzato due eagle, che non aveva mai segnato nello stesso giro, cinque birdie e un bogey. Ha preso 12 fairway, 14 green e ha tirato 24 putt. Il montepremi è di 1.600.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Il LPGA Tour rimane in Asia per la disputa dell’Honda LPGA Thailand (6-9 maggio), secondo torneo a numero chiuso consecutivo che avrà quale teatro il Siam Country Club (Pattaya Old Course), a Chonburi in Thailandia, con la partecipazione di 72 concorrenti.

Nell’evento, disertato da buona parte delle big, calamitano l’attenzione tre coreane, Hyo Joo Kim vincitrice del precedente HSBC Women's World Championship e salita al nono al settimo posto nella classifica mondiale, Amy Yang, che difende il titolo, e So Yeon Ryu, che sembra in ripresa dopo un periodo in ombra.

Nel field anche Danielle Kang, numero sei del Rolex Ranking, la neozelandese Lydia Ko, numero otto e vincitrice del recente Lotte Championship, l’australiana Minjee Lee, numero dieci, le cinesi Shanshan Feng e Xiyu Lin, la giapponese Nasa Hataoka e le thailandesi Patty Tavatanakit e le sorelle Ariya e Moriya Jutanugarn, che naturalmente saranno le più attese. Il montepremi è di 1.600.000 dollari.

 

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PGA Tour: Rory McIlroy, 553 giorni dopo

Il guizzo vincente in un momento difficile. Così Rory McIlroy ha reagito agli ultimi passi falsi, che l’avevano messo nell’occhio del ciclone anche alla luce delle due uscite al taglio nei due precedenti eventi medal, imponendosi con 274 (72 66 68 68, -10) colpi nel Wells Fargo Championship (PGA Tour) sul percorso del Quail Hollow Club (par 71), a Charlotte nel North Carolina. Ha avuto ragione per un colpo del messicano Abraham Ancer (275, -9), per la quarta volta secondo in carriera in 115 partecipazioni.

McIlroy, nordirlandese di Holywood, ex numero uno mondiale, ha così festeggiato nel migliore dei modi, sia pure con cinque giorni di ritardo, il 32° compleanno portando a 19 i titoli sul circuito, in 196 presenze, comprensivi di quattro major e tre WGC in un palmarès che ne comprende altri sei sull’European Tour, al netto di major e WGC, uno nel tour australiano e uno in Cina. E’ la sua decima vittoria in rimonta, la terza in questo evento dopo quelli nel 2010 (primo successo sul tour) e del 2015, la sua prima  tripletta nello stesso torneo, ed è tornato sul gradino più alto del podio dopo oltre un anno e mezzo, precisamente dopo 553 giorni. dal WGC-HSBC Champions del 2019. Ha recuperato dal secondo posto con un 68 (-3) frutto di quattro birdie e di un bogey alla buca 18, che però sapeva sarebbe bastato perché Ancer era già in clubhouse dove era entrato indietro di due lunghezze. Ha accusato qualche sbavatura nel gioco lungo, tanto che ha raggiunto solo 19 fairway su 56, record negativo perché nessun vincitore del Wells Fargo ne aveva presi meno di 26, ma è solo un dato statistico ininfluente. Altre note positive, invece, il salto dal 15° al settimo posto nel World Ranking, dal 51° al 17° nella graduatoria della FedEx Cup e la bella cifra di 1.458.000 dollari intascata su un montepremi di 8.100.000 dollari.

Ancer ha segnato un 66 (-5, cinque birdie), miglior score di giornata, uno dei due giocatori a non accusare bogey. L’altro è stato il il norvegese Viktor Hovland (276, -8), terzo per la seconda settimana di fila, al quale non è riuscito di entrate tra i top ten della graduatoria mondiale, dove è rimasto 11° per meno di un centesimo da Webb Simpson, ma soprattutto frenato dall’inserimento di McIlroy. Stesso score per Keith Mitchell, in vetta dopo tre turni e vittima della pressione che ha prodotto un parziale sopra par di 72 (+1).

In quinta posizione con 277 (-7) Gary Woodland, in settima con 279 (-5) Patrick Reed, Luke List e l’inglese Matt Wallace e in nona con 280 (-4) Bryson DeChambeau che nei due round conclusivi ha risalito la graduatoria di 55 gradini e si è ripreso la leadership nella FedEx Cup, superando Justin Thomas, che non è andato oltre il 26° posto con 284 (par). Ha fatto meglio Xander Schauffele, 14° con 282 (-2), e molto peggio Phil Mickelson, 69° con 291 (+7), che aveva iniziato la gara al primo posto.

E’ uscito al taglio Francesco Molinari, 94° con 146 (72 74, +4), per la terza volta nelle ultime quattro gare (con in mezzo un 52° posto al Masters). Proseguirà la sua politica di presenze ridotte sul circuito saltando il prossimo AT&T Byron Nelson in Texas (13-16 maggio) e tornando nel secondo major, il PGA Championship (Ocean Course at Kiawah Island,  Kiawah Island,  South Carolina, 20-23 maggio), e francamente, non sappiamo con quali prospettive e aspettative. Ci piace comunque, per natura, almeno sperare positivo.

“Hole in one” di Corey Conners - Il canadese Corey Conners ha realizzato una “hole in one” alla buca 6, per 3 di 254 yards, utilizzando un ibrido 3. E’ il suo terzo ace in carriera e il secondo stagionale dopo quello al Masters. Non ne ha comunque avuto gran giovamento, perché il totale, con l’aggiunta di due birdie e di cinque bogey, è stato un 72 (+1) colpi per il 43° posto (286, +2). E’ il secondo giocatore a fare doppietta di “buche in uno” quest’anno dopo Denny McCarthy (RBC Heritage e The Players Championship)

 

TERZO GIRO - Non c’è pace al vertice del Wells Fargo Championship (PGA Tour) dove è di nuovo cambiato il proprietario della leadership. A un giro dal termine è stato il turno di Keith Mitchell (204 - 67 71 66, -9), 24enne di Chattanooga (Tennessee) alla 95ª gara sul tour, a lanciare la sua sfida per cogliere il secondo titolo, dopo il primo datato 2019 (Honda Classic), in una prima parte di carriera dove è stato costretto a lasciare ampi spazi all’apprendistato.

Grazie a un 66 (-5, cinque birdie) ci prova con la base di due colpi di vantaggio, che sarebbe discreta se gli avversari non si chiamassero Gary Woodland e Rory McIlroy (206, -7), il primo con poche vittorie, solo quattro, ma con un major abbastanza recente (US Open 2019), e il secondo, ex numero uno mondiale, che naviga in un mare di titoli, 18 sul PGA Tour con 4 major e 3 WGC e con altri sei sull’European Tour al netto di major e WGC, ma che ha un bel problema: non vince da 553 giorni, un’eternità per uno come lui. Quale miglior occasione, dunque, peraltro in un torneo che è stato il primo in cui si è imposto negli Stati Uniti (2010)?

Sul percorso del Quail Hollow Club (par 71), a Charlotte nel North Carolina, non hanno comunque certo voglia di lasciargli strada, oltre agli avversari citati, anche Luke List, quarto con 207 (-6), Scott Stallings e il giapponese Satoshi Kodaira, quinti con 208 (-5), e sicuramente non staranno a guardare, settimi con 209 (-4), Patrick Reed, Kyle Stanley (l’altro che nel turno. come Mitchell, non ha segnato bogey), Jason Dufner, il norvegese Viktor Hovland, che prova a entrare nella top ten del ranking mondiale (11°), il messicano Abraham Ancer e l’inglese Matt Wallace. in vetta dopo due turni con Woodland e con Patrick Rodgers, quest’ultimo clamorosamente crollato e finito al 54° posto con 215 (+-2), dopo un 79 (+8), dove è anche Phil Mickelson.

Si divertono ad andare su è giù per la classifica Xander Schauffele, da 51° a 16° con 211 (-2), e Bryson DeChambeau, da 64° a 23° con 212 (-1), mentre se ne sta tranquillamente in bassa Justin Thomas, numero due mondiale, 38° con 213 (par).

E’ uscito al taglio Francesco Molinari, 94° con 146 (72 74, +4), e questa purtroppo sta diventando una brutta abitudine per il torinese (terza uscita negli ultimi quattro eventi e in mezzo un 52° posto al Masters). Il montepremi è di 8.100.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Ancora una delusione da Francesco Molinari che nel Wells Fargo Championship (PGA Tour) ha subito il terzo taglio nelle ultime quattro uscite, con in mezzo un 52° posto al Masters. L’azzurro è terminato 94° con 146 (72 74, +4), due colpi oltre il limite di qualifica, dopo un giro finale in 74 (+2) molto articolato iniziato con tre bogey di fila e proseguito con altri due bogey e un doppio bogey contro quattro birdie.

Sul percorso del Quail Hollow Club (par 71), a Charlotte nel North Carolina, situazione cambiata al vertice con un trio che conduce con 136 (-6) colpi formato da Gary Woodland (67 69), Patrick Rodgers (68 68) e dall’inglese Matt Wallace (69 67). Woodland, quattro titoli nel tour con un major (US Open, 2019), ha girato in 69 (-2) con quattro birdie e due bogey, Rodgers, nessuna vittoria, in 68 (-3) con un eagle, tre birdie e due bogey, e Wallace, anche lui senza successi e per la prima volta leader in 41 partenze, ha segnato cinque birdie e un bogey per il 67 (-4).

Ha un colpo di ritardo Kramer Hickok (137, 5) e sono al quinto posto con 138 (-4) il nordirlandese Rory McIlroy, rinvenuto dal 73° con un 66 (-6), Keith Mitchell, Scott Piercy, Scott Stallings e il messicano Carlos Ortiz. Ha ceduto Phil Mickelson, in vetta dopo un turno e ora decimo con 139 (-3), penalizzato da un 75 (+4), mentre ha recuperato anche Patrick Reed, da 53° a 14° con 140 (-2). Navigano in bassa classifica Justin Thomas, numero due mondiale, da 18° a 41° con 142 (par), Xander Schauffele, numero quattro, 51° con 143 (+1), e Bryson DeChambeau, numero cinque, 64° con 144 (+2), che ha evitato il taglio di misura. Non ci sono riusciti Tony Finau e lo spagnolo Jon Rahm, numero tre, che ha interrotto la serie di 22 tagli consecutivi superati, che era la più lunga in essere, mentre dopo il primo giro con un 76 (+5) era andato sopra par dopo otto round. Fuori anche Max Homa, 145° con 153 (+9), che difendeva il titolo e dal quale non si attendeva una prova così scadente dopo il sesto posto nel precedente Valspar Championship, Il montepremi è di 8.100.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Phil Mickelson dopo tanto tempo alla ribalta e leader con 64 (-7) colpi e Francesco Molinari, al rientro dopo un mese, a metà classifica, 73° con 72 (+1). nel Wells Fargo Championship (PGA Tour) iniziato sul percorso del Quail Hollow Club (par 71), a Charlotte nel North Carolina.

Michleson, nativo di San Diego (California), quasi 51 anni, 44 titoli sul circuito con cinque major e due WGC, alla 643ª gara sul tour e che in questa stagione ha disputato tredici torneicon miglior risultato un 21° posto e con sei tagli subiti, ha messo a segno nove birdie e un bogey e si è portato per la 30ª volta in vetta dopo un turno. Da tale posizione è andato a segno in nove occasioni delle 29 precedenti.

Lo seguono a un colpo il coreano Kyoung-Hoon Lee e Keegan Bradley (66, -5), secondo dopo spareggio la scorsa settimana nel Valspar Championship (andato a Sam Burns, rimasto a riposo). In quarta posizione con 67 (-4) l’inglese Tommy Fleetwood, Luke List, Kyle Stanley, Keith Mitchell, Gary Woodland e Peter Malnati, che è stato uno dei due soli giocatori a girare senza bogey insieme a Bradley,

Non ha perso molto terreno Justin Thomas, numero due mondiale, 18° con 69 (-2), mentre hanno ritardi più o meno pesanti altri big quali Bryson DeChambeau (n. 5), 35° con 70 (-1), Patrick Reed (n. 7), 53° con 71 (par), Xander Schauffele (n. 4), Patrick Cantlay e il nordirlandese Rory McIlroy, stesso score di Molinari. Un vero flop per lo spagnolo Jon Rahm, 138° con 76 (+5), che ha interrotto una serie positiva di otto round di fila in par o sotto e che rischia di compromettere la striscia di tagli consecutivi superati, che attualmente sono 22, la migliore in corso. E non sono andate meglio le cose a Max Homa, 145° con 77 (+6), la cui difesa del titolo è praticamente già fallita.

Francesco Molinari partito dal tee della buca 10, è passato due colpi sopra par al giro di boa con un birdie e tre bogey, poi ne ha recuperato uno nel rientro con un altro birdie. Il montepremi è di 8.100.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Torna in campo Francesco Molinari nel Wells Fargo Championship in programma sul percorso del Quail Hollow Club, a Charlotte nel North Carolina, dal 6 al 9 maggio. Il torinese riprende praticamente un mese dopo aver disputato un Masters (52°) di cui c’è poco da ricordare e anticipato da due tagli, e francamente non si comprendono molto le sue strategie, che comunque avranno per lui sicuramente un senso e che non è certo obbligato a spiegare. Possiamo solo dare i numeri del suo cammino. Si è fermato a marzo 2020 dopo un giro del Players Championship, che chiuse i giochi a causa della pandemia, e in quel momento era 28° nel world ranking. Ha ripreso a giocare, dopo il trasferimento della famiglia negli Stati Uniti. l’8 ottobre disputando lo Shriners Hospital quando era sceso, complice lo stop, al 73° posto della classifica mondiale. Ha poi preso parte ad altri nove eventi in sette mesi con tre top ten, quattro tagli subiti e piazzamenti al 15°, 59° e 52° posto alternando a volte lunghe pause, l’ultima di un mese tra il Masters e il Wells Fargo. Nel frattempo è scivolato all’attuale 128ª piazza nel world ranking e la sua bella e prorompente immagine vincente del 2018 di è letteralmente sbiadita. Da sportivi e da appassionati di golf speriamo che la tendenza cambi e rapidamente. Prossima sua uscita tra due settimane in un major (PGA Championship, Kiawah Island, South Carolina, 20-23 maggio)

Max Homa defender - Difende il primo dei suoi due titoli Max Homa, 30enne di Burbank (California), che lo ha ottenuto nel 2019 (lo scorso anno il torneo è stato annullato per la pandemia), mentre l’altro lo ha siglato a febbraio (Genesis Invitational). E’ in ottima forma, come testimonia la sua presenza nella corsa al successo nel precedente Valspar Championship (sesto), che non è andata a buon fine per un cedimento nel giro finale.

Nel field sei tra i primi dieci del ranking mondale: Justin Thomas (n. 2), lo spagnolo Jon Rahm (n. 3), Xander Schauffele (n. 4), Bryson DeChambeau (n. 5), Patrick Reed (n. 7) e Webb Simposon (n. 9). Assenti Dustin Johnson (n. 1), che deve ritrovare il bandolo del suo gioco e al quale una pausa di riflessione farà certo bene, Collin Morikawa (n. 6), l’inglese Tyrrell Hatton (n. 8), in quarantena per Covid-19, e Brooks Koepka (n. 10).

C'è anche McIlroy - Saranno al via inoltre il nordirlandese Rory McIlroy, due volte a segno nella gara (2010 e 2015) ma attualmente in crisi di risultati e di buone prestazioni, Patrick Cantlay, Tony Finau, Keegan Bradley, che proverà a riprendersi dalla delusione provata con il secondo posto nel Valspar Championship, dove è stato superato in dirittura d’arrivo da Sam Burns (che non giocherà), l’australiano Jason Day (suo il titolo nel 2018), il norvegese Victor Hovland, undicesimo nella classifica mondiale, che ha l’occasione di entrare tra i top ten, approfittando dello stop di Koepka per infortunio, e l’inglese Ian Poulter che avrà per caddie il figlio sedicenne Luke.. Ai nastri anche Rickie Fowler (vincitore nel 2012), sempre a caccia della lucidità golfistica perduta e forse anche un po’ troppo sopravalutato negli anni, e Phil Mickelson, che accusa sicuramente il progredire dell’età e che non vorremmo divenisse niente altro che l’uomo immagine del PGA Tour come ha fatto sull’European Tour Colin Montgomerie quando la sua carriera era oltre il tramonto. II Covid-19 ha messo fuori gioco Brendon Todd, che sarà sostituto da J.J. Spaun, per la seconda settimana consecutiva entrato nel field al posto di un collega colpito dal virus. Il montepremi è di 8.100.000 dollari.

Il torneo su GOLFTV ed Eurosport 2 - Il Wells Fargo Championship sarà trasmesso in diretta da GOLF TV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), e da Eurosport 2 agli orari indicati. GOLFTV: GOLFTV: giovedì 6 maggio e venerdì 7, dalle ore 20 alle ore 24; sabato 8 e domenica 9, dalle ore 19 alle ore 24. Eurosport 2: giovedì 6 maggio e venerdì 7, dalle ore 20 alle ore 24; sabato 8 e domenica 9, dalle ore 21 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi e di Alessandro Bellicini.

 

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