Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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Challenge Tour: hanno dominato i cinesi

 

 

Dominio dei giocatori di casa nel Foshan Open, disputato sul percorso del Foshan Golf Club (par 72), a Foshan City in Cina, dove ha vinto Zheng-kai Bai con 265 (71 63 66 65, -23) colpi e Zecheng Dou si è classificato secondo con 269 (-19). Appena dopo i top ten Lorenzo Scalise, 12° con 274 (68 70 67 69, -14), e Francesco Laporta, 14° con 275 (73 65 68 69, -13), e al 25° posto con 277 (66 72 65 74, -11) Aron Zemmer.

Al terzo con 270 (-18) lo scozzese Calum Hill che con questo piazzamento ha superato con 143.409 punti Laporta (p. 138.132) al vertice della Road To Mallorca, ossia l’ordine di merito. In quarta posizione con 271 (-17) l’inglese Richard Bland e il tedesco Alexander Knappe e in sesta con 272 (-16) il polacco Adrian Meronk, il danese Benjamin Poke e l’inglese Ben Stow. Al vincitore è andato un assegno di 72.013 euro su un montepremi di 450.000 euro, il più alto tra i 27 eventi del circuito.

 

TERZO GIRO - Sono saliti di classifica tutti e tre gli italiani in gara nel Foshan Open e che erano al 21° posto dopo due turni: Aron Zemmer è settimo con 203 (66 72 65, -13) colpi, Lorenzo Scalise 11° con 205 (68 70 67, -11) e Francesco Laporta 16° con 206 (73 65 68, -10).

Sul percorso del Foshan Golf Club (par 72), a Foshan City in Cina, ancora un cambio in vetta dove si sono portati con 200 (-16) colpi il portoghese Ricardo Santos (67 66 67) e il cinese Zheng-kai Bai (71 63 66), che hanno sorpassato il tedesco Alexander Knappe, in testa dopo 36 buche e ora secondo con 201 (-15). Saranno in corsa per il titolo anche l’inglese Ben Stow, lo scozzese Calum Hill e il cinese Zecheng Dou, quarti con 202 (-14), lo stesso Zemmer, così come l’inglese Richard Bland e il polacco Adrian Meronk che lo affiancano, e l’australiano Cory Crawford, decimo con 204 (-12). La matematica, però, non nega possibilità agli altri due azzurri.

Ricardo Santos ha segnato cinque birdie senza bogey per il 67 (-5), mentre Zheng-kai Bai lo ha agganciato con un 66 (-6) fatto di otto birdie e di due bogey. Aron Zemmer ha girato in 65 (-7) con otto birdie e un bogey e Lorenzo Scalise in 67 con un eagle, cinque birdie e un doppio bogey. Francesco Laporta, reduce dal successo nell’Hainan Open e leader della Race To Mallorca, ossia l’ordine di merito, ha realizzato un 68 (-4) con cinque birdie e un bogey. Il montepremi è di 500.000 dollari, il più alto tra i 27 eventi del circuito.

 

SECONDO GIRO - Sono tutti e tre al 21° posto con 138 (-6) colpi gli italiani in gara nel Foshan Open: Francesco Laporta (73 65). Aron Zemmer (66 72) e Lorenzo Scalise (68 70). Nel torneo del Challenge Tour che si sta svolgendo sul percorso del Foshan Golf Club (par 72), a Foshan City in Cina, è salito al vertice con 130 (65 65, -14) il tedesco Alexander Knappe, tallonato dall’australiano Cory Crawford (131, -13). In terza posizione con 133 (-11) il portoghese Ricardo Santos e gli inglesi Matthew Jordan e Ben Stow, quest’ultimo in vetta dopo un turno, e in sesta con 134 (-10) l’olandese Lars Van Meijel, il polacco Adrian Meronk, lo scozzese Calum Hill, il cinese Zheng-kai Bai e l’inglese Richard Bland.

Alexander Knappe si è espresso con sette birdie senza bogey per il 65 (-7), identico cammino e score di Francesco Laporta, leader della Road To Mallorca (ordine di meiro), che ha risalito la graduatoria d ben 59 gradini. Passi indietro di Aron Zemmer con un 72 (par, due birdie, due bogey)  di Lorenzo Scalise con un 70 (-2, quattro birdie, due bogey). Il montepremi è di 500.000 dollari, il più alto tra i 27 eventi del circuito.

 

PRIMO GIRO - Bella partenza per Aron Zemmer, terzo con 66 (-6) colpi, e di Lorenzo Scalise, 11° con 68 (-4), nel Foshan Open, penultimo torneo del Challenge Tour che si sta svolgendo sul tracciato del Foshan Golf Club (par 72), a Foshan City in Cina. Avvio lento, invece, di Francesco Laporta, 80° con 73 (+1), la scorsa settimana vincitore dell’Hainan Open, titolo che gli ha assicurato la ‘carta’ per l’European Tour 2020 e che lo ha condotto al vertice della Road To Mallorca, ossia la money list.

Guida la graduatoria con 64 (-8) l’inglese Ben Stow seguito a una lunghezza dal tedesco Alexander Knappe (65, -7), mentre Zemmer è affiancato dal gallese Oliver Farr, dagli inglesi Matthew Jordan e Steven Tiley, dal finlandese Roope Kakko e dall’australiano Cory Crawford. Dei primi inseguitori di Laporta nell’ordine di merito, il francese Robin Roussel (2°) è 33° con 70 (-2) e il suo connazionale Antoine Rozner (3°) è 48° con 71 (-1). Ha fatto meglio lo scozzese Calum Hill (4°), che ha lo stesso score di Scalise.

Ben Stow ha realizzato dieci birdie e un doppio bogey, Aron Zemmer un eagle, cinque birdie e un bogey, Lorenzo Scalise cinque birdie e un bogey e Francesco Laporta quattro birdie e cinque bogey. Il montepremi è di 500.000 dollari, il più alto tra i 27 eventi del circuito.

LA VIGILIA - Francesco Laporta, dopo aver vinto domenica scorsa l’Hainan Open, essersi assicurato la ‘carta’ per l’European Tour 2020 ed essere salito al vertice della Road To Mallorca, ossia la money list, ora ha l’obiettivo di mantenere nelle ultime due gare dell’anno la prestigiosa posizione.

Sarà il Foshan Open (24-27 ottobre) ad aprire la corsa che si concluderà in Spagna con il Challenge Tour Grand Final (7-10 novembre), due eventi difficili per tutti, poiché ci saranno i migliori del circuito a iniziare dai primi 15 dell’ordine di merito dove alcuni sono a rischio di uscire dal posto privilegiato.

Al Foshan Golf Club, di Foshan City in Cina, nell’evento organizzato in collaborazione con il China Tour dove sarà in palio un montepremi di 500.000 dollari, il più altro tra i 27 eventi del circuito, insieme a Laporta saranno in campo anche Lorenzo Scalise e Aron Zemmer con il primo che con una vittoria o con due ottimi piazzamenti potrebbe ancora tornare in competizione per la ‘carta’.

 

Laporta, in grande condizione come aveva già dimostrato al 76° Open d’Italia (settimo e primo azzurro), è naturalmente tra i favoriti insieme a coloro che lo seguono nella top ten della Road To Mallorca: i francesi Robin Roussel e Antoine Rozner, lo scozzese Calum Hill, gli inglesi Richard Bland e Jack Senior, il polacco Adrian Meronk, il nordirlandese Cormac Sharvin, il portoghese Ricardo Santos e l’altro inglese Matthew Jordan.

 

 

 

 

 

L’inglese Steven Brown ha concluso in 267 (69 67 65 66, -17) colpi e ha vinto il Portugal Masters ottenendo il primo titolo sull’European Tour. Sul percorso del Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71), a Vilamoura in Portogallo, sono terminati in buona posizione di classifica Guido Migliozzi, 14° con 273 (71 68 69 65, -11), dopo essere risalito dalla 33ª piazza, e Renato Paratore, 21° con 274 (66 70 67 71, -10).

Steven Brown, 32enne di Ashford, ha concluso la sua corsa con un eagle e tre birdie per il 66 (-5) superando nel finale i due sudafricani Justin Waters e Brandon Stone, quest’ultimo leader dopo tre turni, secondi con 268 (-16), entrambi penalizzati da un bogey nel momento decisivo. Al quarto posto con 269 (-15) il francese Adrien Saddier, al quinto con 270 (-14) l’inglese Chris Paisley e al sesto con 271 (-13) l’altro inglese Eddie Pepperell e il coreano Jeunghun Wang. All’ottavo con 272 (-12) l’inglese Tom Lewis, che difendeva il titolo, e con lo stesso score di Paratore anche il tedesco Martin Kaymer.

Guido Migliozzi ha rimontato con otto birdie e due bogey per il 65 (-6) e Renato Paratore ha segnato due birdie e altrettanti bogey per il 71 (par). Non hanno superato il taglio Lorenzo Gagli, 71° con 142 (69 73, par), out per un colpo, Filippo Bergamaschi, 85° con 144 (73 71, +2), Nino Bertasio, 101° con 146 (70 76, +4), e Matteo Manassero, 124° con 156 (83 73, +14).

Al vincitore è andato un assegno di 250.000 euro su un montepremi di 1.500.000 euro.

 

 

TERZO GIRO - Renato Paratore si è portato dal 16° al nono posto con 203 (66 70 67, -10) colpi a un giro dal termine del Portugal Masters, torneo dell’European Tour in svolgimento sul tracciato del Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71), a Vilamoura in Portogallo, dove è rimasto stabile a metà graduatoria Guido Migliozzi, 33° con 208 (71 68 69, -5).

Sudafricani sempre protagonisti che ora hanno conquistato la vetta con il regolarissimo Brandon Stone (198 - 66 66 66, -15), 26enne di Rustenberg con tre successi nel circuito, il quale con il terzo 66 di fila (-5, sei birdie un bogey), si è propiziato due colpi di vantaggio sul connazionale Dean Burmester e sull’inglese Oliver Fisher (200, -13), leader dopo due turni, primo giocatore nella storia dell’European Tour a infrangere il muro dei 60 colpi con un 59 (-12) realizzato lo scorso anno nel secondo turno su questo stesso campo. In quarta posizione con 201 (-12) l’inglese Steven Brown e altri tre sudafricani in quinta con 202 (-11) George Coetzee, Haydn Porteous e Justin Walters insieme al coreano Jeunghun Wang. Affiancano Paratore il francese Adrien Saddier e gli inglesi Matt Wallace, Eddie Pepperell e Tom Lewis, campione in carica. Ha perso parecchio terreno il tedesco Martin Kaymer, 39° con 209 (-4).

Renato Paratore si è espresso con cinque birdie e un bogey per il 67 (-4) e Guido Migliozzi ha realizzato un parziale di 69 (-2) con quattro birdie e due bogey. Non hanno superato il taglio Lorenzo Gagli, 71° con 142 (69 73, par), out per un colpo, Filippo Bergamaschi, 85° con 144 (73 71, +2), Nino Bertasio, 101° con 146 (70 76, +4), e Matteo Manassero, 124° con 156 (83 73, +14). Il montepremi è di 1.500.000 euro.

SECONDO GIRO - L’inglese Oliver Fisher ha girato in 65 (-6) colpi e con lo score di 130 (65 65) è al vertice del Portugal Masters, torneo dell’European Tour in svolgimento sul tracciato del Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71), a Vilamoura in Portogallo. E’ al 16° posto con 136 (66 70, -6) Renato Paratore e ha recuperato quarantuno posizioni Guido Migliozzi, 35° con 139 (71 68, -3), mentre non hanno superato il taglio Lorenzo Gagli, 71° con 142 (69 73, par), out per un colpo, Filippo Bergamaschi, 85° con 144 (73 71, +2), Nino Bertasio, 101° con 146 (70 76, +4), e Matteo Manassero, 124° con 156 (83 73, +14).

Oliver Fisher, primo giocatore nella storia dell’European Tour a infrangere il muro dei 60 colpi con un 59 (-12) realizzato lo scorso anno nel secondo turno su questo stesso campo, è il leader, ma sono stati grandi protagonisti i giocatori sudafricani dei quali cinque sono nelle prime otto posizioni: Justin Walters secondo con 131 (-11) insieme al coreano Jeunghun Wang, Brandon Stone quarto con 132 (-10), Haydn Porteous e Darren Fichardt quinti con 133 (-9) alla pari con l’inglese Eddie Pepperell, e George Coetzee ottavo con 134 (-8). Inoltre altri due sono nel gruppo al nono posto con 135 (-7), Dean Burmester e Louis De Jager, in vetta dopo un turno, affiancati dall’inglese Tom Lewis, che difende il titolo. Al 19° con 137 (-5) il tedesco Martin Kaymer.

Oliver Fisher, 31enne londinese con un successo nel tour ormai lontano, datato 2011, ha segnato due eagle, quattro birdie e due bogey per il secondo 65 consecutivo. Renato Paratore è sceso dal quinto posto con un 70 (-1) frutto di quattro birdie e di tre bogey e Guido Migliozzi è rinvenuto con un eagle, due birdie e un bogey per il 68 (-3). Il montepremi è di 1.500.000 euro.

PRIMO GIRO - Renato Paratore è al quinto posto con 66 (-5) colpi nel Portugal Masters, torneo dell’European Tour in svolgimento sul tracciato del Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71), a Vilamoura in Portogallo, dove è al comando con 63 (-8) il sudafricano Louis De Jager. Buon ritmo di Lorenzo Gagli, 38° con 69 (-2), media classifica per Nino Bertasio, 57° con 70 (-1), e per Guido Migliozzi, 76° con 71 (par), e in bassa Filippo Bergamaschi, 102° con 73 (+2), e Matteo Manassero, 126° con 83 (+12).

Sudafricani protagonisti nel primo giro. In evidenza, oltre al leader, il connazionale Justin Walters, secondo con 65 (-6) insieme all’australiano Jake McLeod e all’inglese Oliver Fisher, primo giocatore nella storia dell’European Tour a infrangere il muro dei 60 colpi con un 59 (-12) realizzato lo scorso anno nel secondo turno su questo stesso campo, mentre sono al quinto con Paratore anche Darren Fichardt e Brandon Stone, affiancati dagli inglesi Matthew Southgate e David Horsey, dal coreano Jeunghun Wang e dallo statunitense Sihwan Kim. Hanno un colpo in più, 12.i con 67 (-4), il tedesco Martin Kaymer, l’indiano Shubhankar Sharma, il danese Lucas Bjerregaard, a segno in questa gara nel 2017, e l’inglese Matt Wallace. Ha lo stesso score di Gagli l’altro inglese Tom Lewis, che difende il titolo.

Louis De Jager ha realizzato otto birdie senza bogey e Renato Paratore sei birdie e un bogey. Per Lorenzo Gagli quattro birdie e due bogey e per Nino Bertasio tre birdie e due bogey. Il montepremi è di 1.500.000 euro.

 

LA VIGILIA - L’European Tour fa tappa in Portogallo, al Dom Pedro Victoria Golf Course di Vilamoura, per il Portugal Masters (24-27 ottobre) prima del gran finale con un torneo del WGC (HSBC Champions) e gli ultimi tre eventi delle Rolex Series. Saranno sei gli azzurri in campo in una gara che offre buone possibilità per recitare ruoli da protagonisti: Renato Paratore, Guido Migliozzi, Nino Bertasio, Lorenzo Gagli, Filippo Bergamaschi e Matteo Manassero.

Difende il titolo l’inglese Tom Lewis, che ha ottenuto entrambi i suoi successi nel circuito in questo torneo (l’altro nel 2011), in un contesto di cui fanno parte i connazionali Matt Wallace, Eddie Pepperell, Lee Westwood e Chris Wood, il tedesco Martin Kaymer, i sudafricani Brandon Stone. Justin Walters e George Coetzee, il finlandese Mikko Korhonen, lo spagnolo Adrian Otagui, lo svedese Joakim Lagergren, l’indiano Shubhankar Sharma, il danese Lucas Bjerregaard, a segno nel 2017, e l’irlandese Padraig Harrington, capitano del Team Europe nella Ryder Cup 2020, il quale si impose nel 2016, ultima delle sue 15 vittorie sull’European Tour.

Tenteranno di essere profeti in patria i portoghesi Ricardo Gouveia e Pedro Figueiredo e sarà interessante seguire l’inglese Oliver Fisher, primo giocatore nella storia dell’European Tour a infrangere il muro dei 60 colpi con un 59 (-12) realizzato lo scorso anno nel secondo giro su questo stesso campo. Il montepremi è di 1.500.000 euro.

Diretta su GOLFTV - Lo Zozo Championship viene trasmesso in diretta e in esclusiva su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 24 ottobre e venerdì 25, dalle ore 5 alle ore 9; sabato 26, dalle ore 4,30 alle ore 8,30; domenica 27, dalle ore 3,30 alle ore 7,30. Commento di Nicola Pomponi e di Alessandro Bellicini.

 

 

 

 

 

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PGA Tour: Woods fa 82 titoli come Snead

 

 

Straordinario e incredibile Tiger Woods, autore in Giappone di una prova alla sua maniera nello Zozo Championship, dominato dalla prima, all’ultima buca, un successo che l’ha portato ad eguagliare il record del mitico Sam Snead con 82 titoli nel PGA Tour, un primato che il grandissimo del passato aveva fissato nel 1965, 54 anni addietro.

Peraltro una vittoria anche inattesa, perché l’ex numero uno mondiale rientrava alle gare a distanza di circa due mesi dalla precedente apparizione (BMW Championship ad agosto), avendo dovuto sottoporsi a un nuovo intervento al ginocchio, ma tutto quello che fa Tiger è sempre fuori dalla normalità.

Sul percorso dell’Accordia Golf Narashino CC (par 70), a Chiba, Woods ha ottenuto con 261 (64 64 66 67, -19) colpi il secondo titolo stagionale, avendo collezionato ad aprile il suo quindicesimo major imponendosi nel Masters. Ha superato il giapponese Hideki Matsuyama, secondo con 264 (-16).

Ha detto Woods - Per l’82° titolo Woods è stato gratificato con un assegno di 1.755.000 dollari su un montepremi di 9.750.000 dollari, premio che gli ha permesso di superare il traguardo dei 120.000.000 di dollari guadagnati in carriera. Inoltre è arrivato anche il salto dal decimo al sesto posto nel World Ranking.

Certo, 82 è un gran numero - ha detto Woods - e significa anche un lungo periodo sui campi da golf. Sono stato veramente fortunato ad avere una carriera di questo genere”. Woodland, che ha giocato con lui, ha affermato: “Dopo tutti i problemi che ha affrontato si comporta come un giovane e sta esprimendosi in maniera incredibile”. E Tiger, che ha firmato il record a quasi a 44 anni, contro i 52 che aveva Snead quando siglò l’ultimo successo (Greater Greensboro Open), ha aggiunto: “Sono quanto mai orgoglioso di aver affiancato un tale campione. Non immaginavo di tornare e questi livelli. Per quanto riguarda la mia attività, spero di continuare fino a quell’età. Se me lo avessero chiesto qualche tempo fa, quando addirittura pensavo che non sarei riuscito neanche a camminare normalmente, avrei dato una risposta diversa, ma sicuramente il futuro mi sembra più luminoso”.

Grande entusiasmo sul campo - Sull’entusiasmo che ha suscitato nel pubblico efficaci le lapidarie affermazioni di Jordan Spieth (“Erano pazzi”) e di Daniel Berger (“Fenomenali”) e quanto mai esplicativo Ryo Ishikawa: “Quasi tutti gli spettatori che ci seguono normalmente in una settimana, li abbiamo avuto in un giorno”. E ancora il commento di Rory McIlroy: “"Eterno e incredibile. fa cose inimmaginabili e per molti impossibili". La parole eterno, infinito e unico si sono rincorse sui social network di tutto il mondo.

La profezia di Snead - Woods incontrò Snead quando aveva sei anni. “Ricordo tutto come fosse oggi. Giocammo due buche insieme e dopo aver mandato una palla in acqua sulla prima, riuscii a pareggiare la seconda”. Snead, probabilmente non immaginava di aver incontrato chi lo avrebbe eguagliato in termini di successi, ma sicuramente vide molto lontano: “Se questo bambino non esaurisce a sua magia diventerà il più grande giocatore di sempre”

La gara - Dopo la seconda giornata passata da tutti i 78 concorrenti in club house per il maltempo e gli straordinari nella quarta in cui si è disputato il terzo e parte del quarto giro (alcuni hanno finito il torneo), la gara si è dilungata per alcune buche nella quinta, che non era prevista dal programma.

Tiger, stoppato da leader causa l’oscurità dopo undici buche (tre birdie, un bogey) con tre colpi di vantaggio su Matsuyama, ha iniziato male con un bogey, ma poco dopo con un birdie ha fissato a due colpi le distanze dal rivale, che nel frattempo aveva realizzato un birdie, limitandosi nel resto del tracciato a controllare la situazione per poi concludere in gloria con un birdie e riportare il margine a tre lunghezze. Per entrambi i contendenti un parziale di 67 (-3)  e la stessa andatura con cinque birdie e due bogey.

Per gli altri solo la possibilità di contendersi la terza piazza appannaggio del nordirlandese Rory McIlroy e del coreano Sung-jae Jim con 267 (-13). In quinta con 268 (-12) Gary Woodland e in sesta con 269 (-11) Billy Horschel e il canadese Corey Conners. Poco dietro Xander Schauffele, decimo con 271 (-9), e mai in partita Justin Thomas, 17° con 273 (-7), l’australiano Jason Day, 22° con 274 (-6), lo spagnolo Sergio Garcia, 33° con 277 (-3), e il deludente Jordan Spieth, 66° con 285 (+5).

 

TERZO GIRO - Gioco sospeso per oscurità nel quarto giro dello Zozo Championship, con i giocatori costretti agli straordinari a causa dei ritardi procurato dalla pioggia, poiché nella quarta giornata di gara si è disputato il terzo turno e alcuni hanno completato il quarto. Non ha potuto farlo Tiger Woods che è al comando con “meno 18” a sette buche dal traguardo e che, in caso di successo, eguaglierebbe il primato di vittorie sul PGA Tour detenuto da Sam Snead con 82.

Nell’evento con cui il PGA Tour ha fatto il suo esordio in Giappone e che si sta svolgendo sul tracciato dell’Accordia Golf Narashino CC (par 70), a Chiba, Woods dovrà contrastare il possibile ritorno del giapponese Hideki Matsuyama, secondo con “meno 15” dopo 12 buche, mentre sembrano troppo lontani Gary Woodland, stoppato alla 10ª, e il coreano Sung-jae Im, fermato alla 14ª, terzi con “meno 12”.

Seguono Rory McIlroy  quinto con “meno 11” (16ª), e in sesta posizione con “meno 10” Charles Howell III (14ª), Matthew Wolff (12ª), Billy Horschel (12ª) e Xander Schauffele (12ª),.

Hanno terminato la gara Justin Thomas, 15° con 273 (-7), l’australiano Jason Day, 21° con 274 (-6), lo spagnolo Sergio Garcia, 33° con 277 (-3), e Tony Finau, 59° con 283 (+3). Deve terminare Jordan Spieth, 66° con “+5” alla 13ª. Il montepremi di 9.750.000 dollari.

SECONDO GIRO Tiger Woods ha raddoppiato il 64 (-6) iniziale e con 128 (-12) colpi è rimasto da solo al comando nello Zozo Championship, evento con cui il PGA Tour ha fatto il suo esordio in Giappone e che si sta disputando sul tracciato dell’Accordia Golf Narashino CC (par 70), a Chiba.

L’ex numero uno mondiale, che punta ad eguagliare il record di 82 vittorie sul circuito stabilito da Sam Snead, ha segnato due birdie e un bogey sulle prime nove buche, poi ha alzato notevolmente il ritmo sulle seconde con cinque birdie e ha distaccato di due colpi Gary Woodland, con il quale condivideva la leadership dopo un giro.

Woods ha entusiasmato gli spettatori, ma non è stato da meno l’idolo di casa, Hideki Matsuyama, che con un 67 (-3) e lo score di 132 (-8), è riuscito mantenere la terza piazza dove si trova anche Keegan Bradley, autore di un 63 (-7), miglior parziale di giornata. Seguono con 133 (-7) Daniel Berger e il canadese Corey Conners e con 134 (-6) Xander Schauffele e Matthew Wolff. E’ risalito dal 47° al 21° posto con 137 (-3) il nordirlandese Rory McIlroy, numero due mondiale, e sono tra media e bassa classifica Justin Thomas e l’australiano Jason Day, 29.i con 139 (-1), Tony Finay e lo spagnolo Sergio Garcia, 47.i co 141 (+1), e Jordan Spieth, 68° con 145 (+5).

In campo 78 giocatori che si contendono, in un torneo senza taglio, il cospicuo montepremi di 9.750.000 dollari.

PRIMO GIRO - Tiger Woods, al rientro dopo l’intervento al ginocchio, si è preso subito la scena portandosi al comando con 64 (-6) colpi, insieme a Gary Woodland, nello Zozo Championship, evento con cui il PGA Tour ha fatto il suo esordio in Giappone e che si sta disputando sul tracciato dell’Accordia Golf Narashino CC (par 70), a Chiba.

Altro protagonista di giornata il nipponico Hideki Matsuyama, che non ha deluso i fans di casa, rimanendo sulla scia della coppia di testa con un 65 (-5). In quarta posizione con 67 (-3) Ryan Palmer, Daniel Berger e il coreano Sung Kang e tra i concorrenti in settima con 68 (-2) Xander Schauffele e il cileno Joaquin Niemann. Hanno già un buon ritardo Justin Thomas e lo spagnolo Sergio Garcia, 25.i con 70 (par), il nordirlandese Rory McIlroy, Patrick Reed e Tony Finay, 47.i con 72 (+2), l’australiano Jason Day, 58° con 73 (+3), e Jordan Spieth, 63° con 74 (+4).

Tiger Woods ha avuto un avvio (dalla 10ª)  che avrebbe potuto essere devastante per chiunque con tre bogey in tre buche, ma dopo un par ha cambiato marcia con nove birdie nelle rimanenti quattordici.

Non mi aspettavo - ha detto Woods, che punta a raggiungere Sam Snead in vetta alla classifica dei plurivincitori del circuito (82 titoli contro 81) - questo score dopo la brutta partenza. Pensavo di recuperare il par, perché con il vento che spirava forte ritenevo che i primi non sarebbero scesi più di due o tre colpi sotto e quindi mi sarei trovato comunque in una posizione accettabile. Prima dell’intervento mi sono portato dietro dei problemi di rotazione che mi creavano impedimenti nel gioco. Ora invece le cose vanno molto meglio e, in particolare, sono in grado di potermi accovacciare e leggere meglio le linee dei putt”. Molto più lineare Gary Woodland che ha segnato sei birdie senza bogey.

In campo 78 giocatori che si contendono, in un torneo senza taglio, il bel montepremi di 9.750.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Torna in campo Tiger Woods, dopo l’intervento al ginocchio e a distanza di circa due mesi dall’ultima apparizione (BMW Championship ad agosto), nello Zozo Championship (24-27 ottobre), evento con cui il PGA Tour fa il suo esordio in Giappone e che si disputa sul tracciato dell’Accordia Golf Narashino CC, a Chiba.

Difficile stabilire le condizioni dell’ex numero uno mondiale, che ha quale obiettivo più immediato di raggiungere in vetta alla classifica dei plurivittoriosi del circuito Sam Snead, che lo precede per un solo titolo (82 contro 81). Sicuramente più tonico al momento Justin Thomas, reduce dal successo di domenica scorsa nel The CJ Cup @ Nine Bridges, che gli ha permesso di salire al quarto posto nel world ranking, e molto motivato il nordirlandese Rory McIlroy, a segno nella FedEx Cup, che spera di accorciare le distanze dal leader mondiale Brooks Koepka, ritiratosi in Corea per problemi a un ginocchio e costretto al riposo.

Ha dato segni di risveglio l’australiano Jason Day, anche se ha raccolto poco a Jeju Island, però lunedì scorso ha poi vinto il Japan Skins superando nella gara spettacolo a quattro Woods, McIlroy e Hideki Matsuyama, che non attraversa un bel periodo, ma sul quale puntano molto i fans di casa. Nel field anche Jordan Spieth, Tony Finau, Patrick Reed, Xander Schauffele, lo spagnolo Sergio Garcia e l’inglese Tommy Fleetwood. Da seguire i giovani emergenti: Collin Morikawa, Matthew Wolff, il norvegese Viktor Hovland e il cileno Joaquin Niemann. In campo 78 giocatori che si contenderanno, in un torneo senza taglio, il bel montepremi di 9.750.000 dollari.

Diretta su GOLFTV - Lo Zozo Championship viene trasmesso in diretta e in esclusiva su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 24 ottobre e venerdì 25, dalle ore 5 alle ore 9; sabato 26, dalle ore 4,30 alle ore 8,30; domenica 27, dalle ore 3,30 alle ore 7,30. Commento di Nixola Pomponi e di Alessandro Bellicini.

 

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Sunshine: Hennie Otto ok, out Geerts

 

Con una gran rimonta finale propiziata da un 62 (-8) il sudafricano Hennie Otto ha vinto con 197 (69 66 62, -13) colpi il Sibaya Challenge, torneo del Sunshine Tour disputato al The Woods at Mount Edgecombe (par 70), nella città di Mount Edgecombe in Sudafrica, dove Philip Geerts, 113° con 145 (73 72, +5), non ha superato il taglio.

Hennie Otto, 43enne di Baksburg che ha realizzato per la rimonta otto birdie senza bogey, ha ottenuto la tredicesima vittoria sul circuito di casa, ma ne ha conquistate anche tre sull’European Tour comprese due nell’Open d’Italia (2008 e 2014). Ha superato di un colpo, dopo un bel duello, James Hart du Preez (198, -12). Sono terminati al terzo posto con 199 (-11) Daniel van Tonder, Anthony Michael e Malcolm Mitchell e al sesto con 200 (-10) Oliver Bekker, Neil Schietekat e l’inglese Steve Surry,

 

SECONDO GIRO - Il sudafricano Ruan Conradie si è espresso con un ottimo 62 (-8) ed è passato a condurre con 129 (67 62, -11) colpi nel Sibaya Challenge, torneo del Sunshine Tour che si sta svolgendo al The Woods at Mount Edgecombe (par 70), nella città di Mount Edgecombe in Sudafrica, dove Philip Geerts, 113° con 145 (73 72, +5), non ha superato il taglio.

Il leader precede i connazionali Neil Schietekat, secondo con 130 (-10) e anch’egli autore di un 62, James Hart du Preez, terzo con 131 (-9), e Malcolm Mitchell, quarto con 132 (-8). In quinta posizione con 133 (-7) altri tre sudafricani, Ruan de Smidt, Andrè Nel e Jacques P. de Villiers, e due svedesi, Jonathan Agren e Fredrik From. Il montepremi è di un milione di rand (circa 61.150 euro). Al vincitore andranno 158.500 rand (quasi 9.700 euro).

PRIMO GIRO - Primo giro difficile per Philip Geerts, 109° con 73 (+3) colpi, nel Sibaya Challenge, torneo del Sunshine Tour che si sta svolgendo al The Woods at Mount Edgecombe (par 70), nella città di Mount Edgecombe in Sudafrica. Al comando si è formato un terzetto con 64 (-6) composto da Malcom Mitchell, Anthony Michael e da Titch Moore, che precede di due colpi Alex Haindl, Karl Ochse, Dylan Naidoo e il nigeriano Andrew Odoh (66, -4).

All’ottavo posto con 67 (-3) Anton Haig, Ruan Conradie, Andrew van der Knaap, Oliver Bekker, Martin Rohwer e lo svedese Jonathan Agren. Il montepremi è di un milione di rand (circa 61.150 euro). Al vincitore andranno 158.500 rand (quasi 9.700 euro).

LA VIGILIA - Philip Geerts torna in campo nel Sunshine Tour per partecipare al Sibaya Challenge (23-25 ottobre, 54 buche) in programma al The Woods at Mount Edgecombe, nella città di Mount Edgecombe in Sudafrica.

Nel field, tra gli altri, JC Ritchie, Daniel van Tonder, Jean-Paul Strydom, Neil Skietekat, JJ Senekal, Jean Hugo, Thriston Lawrence, Merrick Bremner, Garth Mulroy, Jake Roos, l’inglese Steve Surry e il brasiliano Adilson Da Silva. Il montepremi è di un milione di rand (circa 61.150 euro). Al vincitore andranno 158.500 rand (quasi 9.700 euro).

 

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Alps: Grand Final a Federico Maccario

Trionfo italiano nell’Alps Tour Grand Final, la gara conclusiva dell’Alps Tour, con il torneo vinto da Federico Maccario, con Edoardo Raffaele Lipparelli primo nell’ordine di merito e con tre azzurri promossi sul Challenge Tour 2020, i due citati ed Enrico Di Nitto, dopo una stagione in cui sul circuito ha predominato il colore azzurro.

Federico Maccario si è imposto con 274 (71 70 66 67, -14) colpi nell’evento disputato sui due percorsi del Golf Nazionale di Sutri (primo e secondi giro) e del Terre dei Consoli GC a Monterosi (terzo e quarto). In un finale molto combattuto il 25enne italiano nato a Nizza ha ottenuto il terzo titolo sull’Alps Tour dopo i due precedenti (Alps Tour Mont Garni 2015 e Citadelle Trophy 2016) superando di un colpo, con due birdie a chiudere, Edoardo Raffaele Lipparelli, il francese Julien Foret e l’austriaco Lukas Nemecz (275, -13).

Sono stati in corsa per il successo anche i transalpini Edgar Catherine, quinto con 276 (-12), e Frederic Lacroix, sesto con 279 (-11), che cercava il successo per sorpassare Lipparelli e spentosi in vista del traguardo.

All’11° posto con 281 (-7) Enrico Di Nitto e più indietro Luca Cianchetti, 20° con 286 (-2), Giulio Castagnara e Federico Zucchetti, 23.i con 287 (-1), Alessandro Grammatica, 34° con 293 (+5), e Michele Ortolani, 40° con 311 (+23). Al vincitore è andato un assegno di 5.500 euro su un montepremi di 40.000 euro.

Nella money list Lipparelli (p. 36.667) ha preceduto Di Nitto (p. 29.638), il francese Frederic Lacroix (p. 29.515), Maccario (p. 27.776), lo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez (p. 24.818) e l’austriaco Timon Baltl (p. 21.852), tutti promossi al tour superiore.

Federico Maccario ha siglato la 37ª vittoria in campo internazionale dei giocatori italiani ed è stato già superato di tre successi il record storico stabilito nel 2018 con 34. E’ il 18° titolo dei professionisti, tra i quali uno sul PGA Tour con Francesco Molinari, tre sull’European Tour, due con Guido Migliozzi e uno con Andrea Pavan, uno sul Challenge Tour, con Francesco Laporta, e sei sull’Alps Tour. Gli altri 19 li hanno siglati i dilettanti (15 individuali e quattro a squadre). In sostanza emerge sempre di più un gruppo di atleti di tutte le età forte, compatto e capace di vincere nelle competizioni pro e amateur più importanti del mondo.

 

TERZO GIRO - Nuovo cambio della guardia in vetta alla classifica dell’Alps Tour Grand Final dove ora si sono portati con 206 (-10) colpi il francese Frederic Lacroix (71 68 67) e l’austriaco Lukas Nemecz (71 68 67). Nel terzo giro, disputato sul percorso del Terre dei Consoli GC a Monterosi, dopo i primi due al Golf Nazionale di Sutri, ha ceduto la leadership Edoardo Raffaele Lipparelli, ora al terzo posto con 207 (67 70 70, -9), dove ha la compagnia di Federico Maccario (71 70 66), risalito dall’ottavo, dello spagnolo Angel Hidalgo Portillo e del transalpino Julien Foret. In settima posizione con 208 (-8) l’altro iberico Jordi Garcia Del Moral, in vetta con Lipparelli e Portillo dopo due turni, mentre sono rimasti in ottava con 211 (-5) Luca Cianchetti e in dodicesima con 213 (-3) Enrico Di Nitto. In gara altri quattro italiani: Federico Zucchetti e Giulio Castagnara, 22.i con 216 (par), Alessandro Grammatica, 35° con 221 (+5), e Michele Ortolani 40° con 238 (+22).

Al termine del torneo verranno assegnate cinque ‘carte’, ossia i pass per salire sul Challenge Tour 2020, ai primi cinque in graduatoria nella money list. In realtà una andrà al sesto, poiché l’attuale quarto, lo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez, è già sul secondo circuito continentale dove è approdato per altra via. Tre, in pratica, sono già di proprietà di Lipparelli, Di Nitto e Lacroix, ossia i primi tre nell’ordine di merito, che non corrono rischi, ma che si stanno battendo per divenire il miglior giocatore del tour. E’ fuori gioco Di Nitto, mentre con Lacroix vincente e Lipparelli terzo avrebbe la meglio in francese, che invece non ce la farebbe con il 22enne di Frosinone secondo, però al massimo con un compagno. Altri scenari riguardano Nemecz, il quale con il titolo potrebbe entrare entro la sesta piazza, dipendendo però molto dai risultati degli altri, mentre Maccario (7° OM) con tale classifica accederebbe al sesto posto, ma non dovrebbe imporsi Nemecz. Situazione naturalmente molto fluida e tutto demandato all’ultimo turno che avrà luogo al Terre dei Consoli GC. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.500 euro.

 

SECONDO GIRO - Terzetto al vertice con 137 (-7) colpi nell’Alps Tour Grand Final dove Edoardo Raffaele Lipparelli (67 70) è stato raggiunto dagli spagnoli Jordi Garcia Del Moral (71 66) e Angel Hidalgo Portillo (69 68). I primi due giri del torneo si sono svolti al Golf Nazionale (par 72) di Sutri, mentre i due conclusivi si disputeranno al Terre dei Consoli GC di Monterosi. Lipparelli, che ha girato in 70 (-2) con cinque birdie e tre bogey, con questa posizione manterrebbe la leadership nell’ordine di merito, ma si è avvicinato il francese Frederic Lacroix (terzo nella money list), quinto con 139 (-5), che potrebbe superarlo con un vittoria a patto che il 22enne di Frosinone non termini secondo, mentre è più lontano Enrico Di Nitto (2° OM), 12° con 142 (-2), contro un cui successo Lipparelli non avrebbe rimedio. Tutti e tre hanno già conquistato la ‘carta’ per il Challenge Tour 2020, che sarà assegnata al termine ai primi cinque dell’ordine di merito. In realtà la riceverà anche il sesto poiché il quarto, lo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez, è già sul secondo circuito continentale dove è approdato per altra via.

Il terzetto di testa è seguito dall’irlandese David Carey (138, -6), mentre affiancano Lacroix l’austriaco Lucas Nemecz e il francese Edgar Catherine. Sono risaliti all’ottavo posto con 141 (-3) Luca Cianchetti (dal 28°) e Federico Maccario (dall’11°) con il primo che deve vincere per avere possibilità di cambiare tour e con il secondo che ha nel mirino il transalpino Xavier Poncelet (6° OM), il quale ha alimentato le sue speranze scendendo dalla terza alla 20ª piazza con 144 (par). In gara altri quattro italiani: Giulio Castagnara, 15° con 143 (-1), Alessandro Grammatica e Federico Zucchetti, 31.i con 147 (+3), e Michele Ortolani, 40° con 161 (+17). Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.500 euro.

 

 

PRIMO GIRO - Edoardo Raffaele Lipparelli ha preso subito il comando con 67 (-5) colpi nell’Alps Tour Grand Final, torneo conclusivo dell’Alps Tour che ha luogo sui due percorsi laziali del Golf Nazionale a Sutri (primo e secondo giro) e del Terre dei Consoli GC a Monterosi (terzo e quarto turno) dove sono in gara 41 dei primi cinquanta classificati nell’ordine di merito ammessi di diritto. Al termine verranno assegnate cinque ‘carte’, ossia i pass per salire sul Challenge Tour, ai primi cinque in graduatoria nella money list. In realtà una andrà al sesto, poiché l’attuale quarto, lo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez, è già sul secondo circuito continentale dove è approdato per altra via.

Lipparelli, 22enne di Frosinone, leader dell’ordine di merito e di fatto già promosso, ha l’obiettivo di vincere questa classifica e ha iniziato nel migliore dei modi peraltro prendendo un buon margine sugli unici due concorrenti che possono superarlo con un successo, il romano Enrico Di Nitto (secondo in money list), 20° con 72 (par), e il francese Frederic Lacroix (terzo), che ha fatto poco meglio, 11° con 71 (-1).

Sul tracciato del Golf Nazionale (par 72) Lipparelli, che ha segnato sei birdie e un bogey, precede di un colpo l’argentino Martin Contini (68, -4), e di due l’olandese Davey Porsius, lo spagnolo Angel Hidalgo Portillo, il francese Edgar Catherine e il francese Xavier Poncelet, sesto nell’ordine di merito, che con tale graduatoria salirebbe di tour. In gara altri sei italiani: hanno lo stesso score di Lacroix anche Federico Zucchetti e Federico Maccario (settimo in OM), che ha ampie possibilità di essere promosso, ma deve arrivare avanti a Poncelet, quindi affiancano Di Nitto sia Alessandro Grammatica che Giulio Castagnara e sono più indietro Luca Cianchetti, 28° con 74 (+2), e Michele Ortolani, 40° con 83 (+11). Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.500 euro.

 

LA VIGILIA - L’Alps Tour giunge al traguardo con l’Alps Tour Grand Final (23-26 ottobre) in programma sui due percorsi laziali del Golf Nazionale a Sutri (primo e secondo giro) e del Terre dei Consoli GC a Monterosi (terzo e quarto turno) dove saranno in gara 41 dei primi cinquanta classificati nell’ordine di merito ammessi di diritto. Al termine della gara verranno assegnate cinque ‘carte’, ossia i pass per salire sul Challenge Tour, ai primi cinque in graduatoria nella money list. In realtà una andrà al sesto, poiché l’attuale quarto, lo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez, è già sul secondo circuito continentale dove è approdato per altra via.

Tre delle ‘carte’ hanno già un proprietario, due assegnate agli azzurri Edoardo Raffaele Lipparelli, 22enne di Frosinone in vetta all’ordine di merito (punti 31.858),e a Enrico Di Nitto, 27enne romano (p.28.203), secondo, e la terza al francese Frederic Lacroix (p. 26.995). Tra loro però ci sarà contesa per la leadership, ancora aperta poiché i punti in palio sono  molti: 11.000 per il vincitore, 7.000 per il secondo e 4.275 per il terzo. Ovviamente Lipparelli si impone se arriva in qualsiasi posizione davanti agli altri due, mentre Di Nitto fa doppietta se giunge primo e Lacroix fa lo stesso a patto che Lipparelli non termini secondo. Se nessuno dei tre vince ci sono altre opzioni in base alla posizione di classifica con il leader che parte da un vantaggio non indifferente rispettivamente di 3.655 e di 4.863 punti sui due rivali.

La possibilità di accedere al Challenge con il sesto posto, dove attualmente è il francese Xavier Poncelet (p. 16.898), allarga la lotta ad almeno altri venti concorrenti purché vincano. In piena corsa anche Federico Maccario, settimo (p. 16.776) e Luca Cianchetti, nono (p. 13.488). con varie possibilità per il primo e con solo prima e seconda posizione per Cianchetti.

Con in campo quasi tutti i migliori del tour e con in palio un cambio di vita sportiva difficile fare previsioni, ma a parte i citati hanno buone possibilità per la gara anche gli austriaci Timon Baltl (5° OM) e Lukas Nemecz, i transalpini Julien Foret e Teremoana Beaucousin, gli inglesi Benjamin Wheeler e James Sharp, insieme all’irlandese David Carey, recente vincitore del Cervino Open (con record assoluto sul giro nell’Alps Tour con un 57) e a Bogogno dello Stage 1 della Qualifying School dell’European Tour. In campo altri quattro italiani, Michele Ortolani, Federico Zucchetti, Giulio Castagnara e Alessandro Grammatica. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.500 euro.

 

 

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LPGA: in Cina bis di Danielle Kang

Sembrava una missione impossibile e invece Danielle Kang (272 - 69 67 66 70, -16) ha vinto per il secondo anno consecutivo il Buick LPGA Shanghai (LPGA Tour) disputato al Qizhong Garden Golf Club (par 72) di Shanghai in Cina.

 

La 27enne di San Francisco (California), tre titoli sul circuito, ma il terzo è un major con cui ha inaugurato il palmarès (KPMG Womens PGA Championship), con un giro molto accurato in 70 (-2) colpi, fatto di due birdie e 16 par, ha sorpassato Jessica Korda, leader dopo tre turni è terminata seconda con 273 (-15).

Al terzo posto con 275 (-13) Kristen Gillman, la cinese Yu Liu e la giapponese Nasa Hataoka e al sesto con 276 (-12) la coreana Sei Young Kim. Subito dietro la thailandese Ariya Jutanugarn, settima con 278 (-10) insieme a Megan Khang, e none con 279 (-9) la coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale, la canadese Brooke M. Henderson e Nelly Korda, sorella di Jessica.

 

TERZO GIRO - Jessica Korda è la nuova leader con 201 (68 67 66, -15) colpi del Buick LPGA Shanghai (LPGA Tour) in svolgimento al Qizhong Garden Golf Club (par 72) di Shanghai in Cina.

Si è portata al secondo posto con 202 (-14) Danielle Kang, che si è propiziata l’occasione di bissare il successo ottenuto lo scorso anno, ed è scesa dal primo al terzo con 206 (-10) la canadese Brooke M. Henderson, leader dopo due turni, che non avrà un compito agevole se vorrà inserirsi nella corsa al titolo. Da ricordare che nel secondo giro la 22enne di Smiths Fall, nell’Ontario, con nove titoli sul circuito comprensivi di un major, ha realizzato una “hole in one” alla buca 2 (par 3, yards 144), ferro 8).

Sono in alta classifica, ma difficilmente potranno recuperare Kristen Gillman e la giapponese Nasa Hataoka, quarte con 207 (-9), Angel Yin e la coreana Sei Young Kim, seste con 208 (-8). Ha rimontato, ma tardivamente, la coreana Jin Young Ko, numero uno del Rolex ranking, da 21ª a ottava con 210 (-6), e possono aspirare solo a migliorare la propria classifica la thailandese Ariya Jutanugarn, 12ª con 211 (-5), la cinese Shanshan Feng e la neozelandese Lydia Ko, 17.e con 213 (-3,) e la coreana Jeongeun Lee6, numero tre, 26ª con 215 (-1). Il montepremi è di 2.100.000 dollari.

 

SECONDO GIRO -  La canadese Brooke M. Henderson è stata la protagonista del secondo giro del Buick LPGA Shanghai (LPGA Tour) in svolgimento al Qizhong Garden Golf Club (par 72) di Shanghai in Cina.

La 22enne di Smiths Fall, nell’Ontario, con nove titoli sul circuito comprensivi di un major, ha preso il comando con 133 (69 64, -11) colpi, grazie a un 64 (-6) ottenuto con l’ausilio di una “hole in one” alla buca 2 (par 3, yards 144), ferro 8) a cui ha aggiunto sette birdie a fronte di un bogey. E’ seguita a due colpi da Jessica Korda (135, -9) e a tre da Danielle Kang (136, -8), che difende il titolo.

In quarta posizione con 138 (-6) Marina Alex e a coreana Amy Yang, leader dopo un turno insieme alla giapponese Nasa Hataoka, numero quattro mondiale, scesa in nona con 140 (-4) dove è affiancata dalla coreana Jeongeun Lee6, numero tre. Al 15° posto con 141 (-3) la cinese Shanshan Feng, al 21° con 142 (-2) la thailandese Ariya Jutanugarn e la coreana Jin Young Ko, numero uno del Rolex Ranking, e al 24° con 143 (-1) la neozelandese Lydia Ko e l’australiana Minjee Lee. Il montepremi è di 2.100.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Al Qizhong Garden Golf Club (par 72) di Shanghai in Cina è iniziata la seconda edizione del Buick LPGA Shanghai, uno dei tornei finali a invito del LPGA Tour, nell’occasione riservato a 81 concorrenti.

In evidenza con 67 (-5) colpi la giapponese Nasa Hataoka, numero quattro mondiale, e la coreana Amy Yang. che in classifica precedono di misura Jessica Korda e Angel Yin (68, -4). E’ al quinto posto con 69 (-3) Danielle Kang, che difende il titolo, la quale ha la compagnia di Jennifer Kupcho, delle inglesi Mel Reid, Jodi Ewart Shadoff e Bronte Law, della canadese Brooke M. Henderson e della neozelandese Lydia Ko. Al 12° con 70 (-2) la cinese Shanshan Feng, al 24° con 72 (par) le coreane Jin Young Kim, numero uno mondiale, e Jeongeun Lee6, numero tre, al 37° con 73 (+1) la thailandese Ariya Jutanugarn e al 45° con 74 (+2) l’australiana Minjee Lee. Non vi sono italiane in gara. Il montepremi è di 2.100.000 dollari.

LA VIGILIA - Al Qizhong Garden Golf Club di Shanghai in Cina si svolge la seconda edizione del Buick LPGA Shanghai (17-20 ottobre), uno dei tornei finali a invito del LPGA Tour, nell’occasione riservato a 81 concorrenti.

Danielle Kang difende il titolo, impresa non facile in un lotto di proettes che comprende le coreane Jin Young Kim, numero uno mondiale, e Jeongeun Lee6, numero tre, la giapponese Nasa Hataoka, numero quattro, le cinesi Shanshan Feng e Xiyu Lin, la canadese Brooke M. Henderson, le sorelle thailandesi Ariya e Moriya Jutanugarn, l’australiana Minjee Lee, le sorelle statunitensi Jessica e Nelly Korda e Lizette Salas. Non vi sono italiane in gara. Il montepremi è di 2.100.000 dollari.

 

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Challenge: Laporta sbanca l'Hainan Open

 

 

Si colora d’azzurro anche il Challenge Tour con Francesco Laporta che ha vinto con 274 (69 71 64 70, -14) colpi l’Hainan Open, torneo in combinata con il China Tour, che si è svolto al Sanya Luhuitou GC (par 72) di Sanya, ad Hainan Island in Cina. Il 29enne di Castellana Grotte (BA) ha ottenuto il primo successo nel circuito e con i punti guadagnati è salito al vertice della Road To Mallorca, ossia l’ordine di merito, assicurandosi il passaggio sull’European Tour 2020. Ha superato il francese Robin Roussel, secondo con 275 (-13), l’olandese Wil Besseling e il tedesco Sebastian Heisele, terzi con 276 (-12)

Record di successi italiani in campo internazionale - In una stagione sempre più favorevole agli azzurri, Francesco Laporta ha firmato la 35ª vittoria in campo internazionale dei giocatori italiani e in tal modo è stato superato il record storico di successi all’estero che era stato stabilito nel 2018 con 34. E’ il 16° titolo dei professionisti, dei quali uno sul PGA Tour con Francesco Molinari e tre sull’European Tour, due con Guido Migliozzi e uno con Andrea Pavan, mentre gli altri 19 li hanno siglati i dilettanti (15 individuali e quattro a squadre). Una probante testimonianza di un gruppo forte e compatto capace di vincere in ogni categoria e fascia d’età nelle competizioni più importanti del mondo.

La gara - Laporta si è messo in corsa per il titolo nel terzo turno, quando con un 64 (-8) si è portato in vetta risalendo dalla 14ª piazza, poi ha difeso strenuamente la posizione. E’ partito forte con tre birdie in sette buche, ma ha rimesso gli avversari in corsa con due bogey. Dopo il secondo alla 11ª ha reagito alla grande con due birdie di fila riportandosi in vetta. Non si è arreso però Wil Besseling che lo ha raggiunto approfittando del terzo bogey di giornata del pugliese (70, -2), però a una buca dal termine si è defilato con un doppio bogey e poi Laporta ha mantenuto il colpo di vantaggio decisivo sul francese Robin Roussel, che ha provato fino all’ultimo almeno a propiziarsi il playoff. In quinta posizione con 278 (-10) il cinese Yanwei Liu e il polacco Adrian Meronk e tra i concorrenti in settima con 279 (-9) il transalpino Antoine Rozner e l’emergente olandese Rasmus Hojgaard.

Si sono classificati al 23° posto con 284 (70 71 70 73, -4) Aron Zemmer e al 46° con 289 (73 70 74 72, +1) Lorenzo Scalise. E’ uscito al taglio dopo 36 buche Cristiano Terragni, 112° con 154 (79 75, +10).

L’intervista - "E’ la mia prima vittoria sul Challenge Tour - ha detto Laporta, reduce dall’ottima prova nel 76° Open d’Italia (settimo) - e mi sembra pazzesco. Ero venuto con l’intenzione di esprimermi al meglio e puntare a un piazzamento tra i top ten e invece ho conquistato il titolo. Ho iniziato la stagione con l’obiettivo di classificarmi tra i primi 15 dell’ordine di merito per avere la ‘carta’ europea e ora sono in vetta a questa classifica. Incredibile. Naturalmente darò il meglio nelle prossime due gare per rimanerci”. Poi la gara: “E’ stato un giro finale molto combattuto. Non ero nervoso, perché sapevo terminando in una delle prime tre posizioni avrei raggiunto il mio scopo. Tuttavia sapere ora con certezza che il prossimo anno giocherò sull’European Tour mi lascia una sensazione di felicità che non riesco francamente a descrivere nel modo giusto. Con Wil e Robin abbiamo espresso un gran gioco e mi auguro di rivivere con loro una giornata così anche nella prossima stagione sul massimo tour”.

Per il titolo Laporta, cresciuto golfisticamente al San Domenico Golf e al secondo successo nel 2019 dopo quello nel Campionato Nazionale Open, è stato gratificato con un assegno di 50.341 euro su un montepremi di 314.000 eur

 

TERZO GIRO - Francesco Laporta con un gran giro in 64 (-8) colpi, miglior parziale di giornata, e lo score di 204 (69 71 64, -12) è balzato dal 14° al primo posto a un giro dal termine dell’Hainan Open, torneo in combinata tra Challenge Tour e China Tour, che si sta svolgendo al Sanya Luhuitou GC (par 72) di Sanya, ad Hainan Island in Cina.

Laporta, 29enne di Castellana Grotte (BA), che ha segnato due eagle di fila, cinque birdie e un bogey, inizierà la volata conclusiva con due colpi di vantaggio sull’olandese Wil Besseling (206, -10), e tre sul francese Robin Roussel (207, -9).

Il pugliese ha l’occasione di realizzare un doppio colpo: ottenere il primo successo sul Challenge Tour e assicurarsi la ‘carta’ per l’European Tour 2020, che verrà assegnata al termine della stagione (mancano due gare) ai primi 15 della Road To Mallorca, ossia l’ordine di merito. Attualmente decimo in graduatoria, salirebbe ulteriormente e sarebbe di fatto sul circuito maggiore.

Mi sento in ottima condizione. L’avevo detto a inizio settimana - ha dichiarato il leader - e lo confermo. Del resto, avevo giocato bene anche la scorsa settimana all’Open d’Italia (ndr. settimo). Ho la possibilità di poter vincere un torneo sul Challenge Tour: oggi è andato tutto benissimo, spero che accada altrettanto domani”.

Nella giornata che ha visto Laporta protagonista assoluto, ha guadagnato cinque posizioni Aron Zemmer, 12° con 211 (70 71 70, -5), mentre ne ha perse alcune Lorenzo Scalise, 46° con 217 (73 70 74, +1).

Nella corsa al titolo possono dire la loro anche gli inglesi Richard Bland e Ben Stow, il polacco Adrian Meronk e il tedesco Sebastian Heisele, quarti con 208 (-8), mentre è più difficile un rientro del cinese Yanwey Liu, ottavo con 209 (-7). E’ uscito al taglio dopo 36 buche Cristiano Terragni, 112° con 154 (79 75, +10). Il montepremi è di 350.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Francesco Laporta, 14° con 140 (69 71, -4) e Aron Zemmer, 17° con 141 (70 71, -3), si sono mantenuti in alta classifica dopo il secondo giro dell’Hainan Open, torneo in combinata tra Challenge Tour e China Tour, che si sta svolgendo al Sanya Luhuitou GC (par 72) di Sanya, ad Hainan Island in Cina. E’ risalito dal 63° al 33° posto con 143 (73 70, -1) Lorenzo Scalise, mentre è uscito al taglio Cristiano Terragni, 112° con 154 (79 75, +10).

Classifica piuttosto insolita con ben sette concorrenti leader con 137 (-7): gli inglesi Matthew Jordan e Richard Bland, i cinesi Bowen Xiao e Yanwei Liu, il coreano Jaewoong Eom, l’olandese Wil Besseling e il francese Robin Roussel. Con un colpo di ritardo il francese Damien Perrier, il taiwanese Yu-Chen Yeh e altri due cinesi, Zheng-kai Bai e Shaocai He (138, -6). Il francese Antoine Rozner, numero due della Road To Mallorca, ossia la money list e leader dopo un giro, ha lo stesso score di Laporta, dopo un penalizzante 75 (+3), e lo scozzese Calum Hill, numero uno, affianca Zemmer.

Francesco Laporta, decimo nell’ordine di merito, e Aron Zemmer sono andati di pari passo con due birdie e un bogey per il 71 (-1), mentre, pur con un cammino piuttosto articolato, ha segnato un colpo in meno Lorenzo Scalise con un eagle, cinque birdie, tre bogey e un doppio bogey per il 70 (-2). Al termine della stagione (mancano ancora due gare) i primi 15 in graduatoria nella Road To Mallorca saliranno sull’European Tour. Il montepremi è di 350.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Bella partenza di Francesco Laporta, sesto con 69 (-3) colpi, e di Aron Zemmer, 14° con 70 (-2), nell’Hainan Open, torneo in combinata tra Challenge Tour e China Tour, che si sta svolgendo al Sanya Luhuitou GC (par 72) di Sanya, ad Hainan Island in Cina. Sono tra metà e bassa classifica Lorenzo Scalise, 63° con 73 (+1), e Cristiano Terragni, 118° con 79 (+7).

Guida la graduatoria con 65 (-7, otto birdie, un bogey) il francese Antoine Rozner, due titoli in stagione e secondo nella Road To Mallorca, ossia la money list, che precede di due colpi l’inglese Matthew Jordan (67, -5). In terza posizione con 68 (-4) il neozelandese Josh Geary, il danese Benjamin Poke e il transalpino Damien Perrier. Sono insieme a Laporta altri sette concorrenti tra i quali l’altro francese Robin Roussel, il nordirlandese Cormac Sharvin e il portoghese José-Filipe Lima. Ritardo recuperabile per lo scozzese Calum Hill, leader dell’ordine di merito, 26° con 71 (-1).

Francesco Laporta, reduce dall’ottima prestazione nel 76° Open d’Italia (7°), punta alla ‘carta per l’European Tour che spetterà ai primi 15 nella Road To Mallorca a fine eventi, dove attualmente è decimo. Nel suo score un eagle, tre birdie e due bogey. Per Aron Zemmer, che gioca come membro del China Tour, tre birdie e un bogey, per Lorenzo Scalise due birdie e tre bogey, e per Cristiano Terragni, anch’egli sul circuito cinese, tre birdie, sei bogey e due doppi bogey. Il montepremi è di 350.000 dollari.

LA VIGILIA - Dopo la splendida prestazione nel 76° Open d’Italia con settimo posto, Francesco Laporta torna sul Challenge Tour dove, nelle ultime tre gare, sarà in corsa per prendere una delle ‘carte’ che andranno ai primi quindici classificati nella Road To Mallorca, ossia l’ordine di merito, dove attualmente è decimo. Si disputa al Sanya Luhuitou GC di Sanya, ad Hainan Island in Cina, l’Hainan Open (17-20 ottobre), in combinata tra Challenge Tour e China Tour, dove saranno in gara anche Lorenzo Scalise che, 33° nella money list, ha ancora chances di entrare tra i primi 15, ma con la necessità di grandi risultati, Aron Zemmer e Cristiano Terragni, questi ultimi con ‘carta’ per il China Tour, uno dei due circuiti della nazione insieme al PGA Tour Series-China.

Nel field lo scozzese Calum Hill, il francese Antoine Rozner e gli inglesi Richard Bland, Jack Senior e Cormac Sharvin, ossia i primi cinque della Road To Mallorca, ma in pratica ci saranno tutti i migliori tra i quali l’altro transalpino Robin Roussel, lo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez, gli olandesi Darius Van Driel e Lars Van Meijel, il portoghese Ricardo Santos e il tedesco Sebastian Heisele, per citarne alcuni. Il montepremi è di 350.000 dollari.

 

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PGA Tour: Justin Thomas batte Danny Lee

 

Justin Thomas ha portato a undici i titoli nel PGA Tour, comprensivi di un major, imponendosi con 268 (68 63 70 67, -20) colpi nel The CJ Cup @ Nine Bridges, disputato in Corea, sul percorso del Nine Bridges (par 72) a Jeju Island.

Nel giro finale il 26enne di Louisville (Kentucky), ex numero uno mondiale e vincitore del torneo anche nel 2017, ha realizzato sette birdie contro due bogey per il 67 (-5) che gli ha permesso di staccare di due colpi il neozelandese Danny Lee  (270, -18), autore di un parziale di 69 (-3, cinque birdie, due bogey), con il quale condivideva la leadership dopo tre giri.

E’ risalito dal 15° al terzo posto con 273 (-15) il giapponese Hideki Matsuyama, affiancato da Gary Woodland e dall’australiano Cameron Smith, e hanno occupato il quinto con 275 (-13) l’inglese Tyrrel Hatton e il coreano Byeong-Hun An. Al 12° con 277 (-11) il cileno Joaquin Niemann, al 20° con 279 (-9) l’inglese Tommy Fleetwood, al 31° con 281 (-9) Phil Mickelson, l’australiano Jason Day e il norvegese Viktor Hovland, che ha fissato a 19 giri consecutivi sotto il 70 il record in materia. Deludente lo spagnolo Sergio Garcia, 60° con 288 (par). E’ stato costretto al ritiro Brooks Koepka, leader mondiale, per problemi a un ginocchio. Ha giocato il fratello Chase terminato 46° con 285 (-3).

A Justin Thomas è andato un congruo assegno di 1.755.000 dollari su un montepremi di 9.750.000 dollari

TERZO GIRO - Il neozelandese Danny Lee (201 - 67 66 68, -15) ha raggiunto Justin Thomas (201 - 68 63 70) in vetta alla classifica del The CJ Cup @ Nine Bridges, torneo del PGA Tour che si sta disputando in Corea, sul percorso del Nine Bridges (par 72) a Jeju Island, dove è stato costretto al ritiro Brooks Koepka, leader mondiale, per problemi a un ginocchio.

La coppia di testa potrebbe anche giocarsi il titolo in un testa a testa finale, poiché il primo inseguitore, l’australiano Cameron Smith, è terzo a tre colpi (204, -12), e sono a quattro Jordan Spieth e Wyndham Clark, quarti con 205 (-11). Naturalmente nessuno di loro è tagliato fuori così come non lo è il coreano Byeong-Hun An, sesto con 206 (-10), mentre appare più difficile un recupero degli inglesi Ian Poulter e Tyrrell Hatton e del nordirlandese Gaeme McDowell, settimi con 207 (-9).

Sono fuori gioco il giapponese Hideki Matsuyama e il cileno Joaquin Niemann, 15.i con 208 (-8), e l’australiano Jason Day, 22° con 210 (-6). In bassa classifica Phil Mickelson, 41° con 213 (-3), e lo spagnolo Sergio Garcia, 49° con 215 (-1), stesso score di Chase Koepka, fratello di Brooks. Il montepremi di ben 9.750.000 dollari con 1.710.000 dollari destinati al vincitore.

Il record di Hovland - Si è interrotta a 19 la serie di giri consecutivi sotto i 70 colpi del 22enne norvegese Viktor Hovland, 33° con 212 (-4), che dopo due parziali di 69 (-3) ha segnato un 74 (+2). Ha comunque stabilito il nuovo record in materia battendo il precedente primato di Bob Estes che si era fermato a 17 nel 2001, mentre sono stati complessivamente 22 i giri consecutivi sotto par. Da ricordare che Hovland aveva realizzato altri quattro score sotto par anche nella sua escursione al BMW PGA Championship (Eurotour), che sono fuori statistica per il PGA Tour essendo il circuito diverso.

 

PRIMO GIRO - Justin Thomas ha portato il suo attacco con un 63 (-9) e ha preso il comando con 131 (68 63, -13) colpi nel The CJ Cup @ Nine Bridges, torneo del PGA Tour che si sta disputando in Corea, sul percorso del Nine Bridges (par 72) a Jeju Island.

Thomas, 26enne di Louisville (Kentucky), ex numero uno mondiale, dieci titoli sul circuito comprensivi di un major e vincitore di questa gara nel 2017, ha realizzato nove birdie senza bogey e ha staccato di due colpi il neozelandese Danny Lee e il coreano Byeong-Hun An (133, -11), quest’ultimo in vetta dopo un turno. In quinta posizione con 135 (-9) Jordan Spieth e l’argentino Emiliano Grillo e in sesta con 136 (-8) Ryan Moore, l’australiano Cameron Smith e il coreano Kyoung-Hoon Lee.

Non è al top, ma in questo momento della stagione è quasi fisiologico, Brooks Koepka, leader mondiale, 51° con 144 (par), che ha disceso la classifica di 36 gradini con un 75 (+3). Sono invece più tonici il cileno Joaquin Niemann e il norvegese Viktor Hovland, 12.i con 138 (-6), l’australiano Jason Day e il giapponese Hideki Matsuyama, anche se hanno perso un po’ di terreno, 18.i con 139 (-5).

Ha sfiorato la “hole in one” a un par 4 (buca 14, yards 353) Phil Mickelson, 33° con 142 (-2), la cui pallina partita dal tee si è fermata a pochi centimetri dall’asta. Stesso score per Chase Koepka, fratello di Brooks, e qualche passo avanti dello spagnolo Sergio Garcia, 46° con 143 (-1). Ricco il montepremi di ben 9.750.000 dollari con 1.710.000 dollari destinati al vincitore.

 

PRIMO GIRO - Il coreano Byeong-Hun An, probabilmente stimolato da sostegno dei fans di casa e comunque ottimo giocatore, ha subito preso il comando con 64 (-8) colpi nel The CJ Cup @ Nine Bridges (17-20 ottobre), torneo del PGA Tour che si sta disputando in Corea, sul percorso del Nine Bridges (par 72) a Jeju Island.

Pur avendo messo insieme otto birdie, senza bogey, An, 28enne di Seoul con un titolo sull’European Tour, ha un solo colpo di vantaggio sul giovane cileno Joaquin Niemann (65, -7), primo titolo sul circuito nella gara che ha aperto la nuova stagione (A Military Tribute) e ormai ben più di una promessa. E’ apparso, dopo parecchio tempo, piuttosto tonico l’australiano Jason Day, terzo con 66 (-6), ma ora deve dare delle conferme.

In alta classifica anche Justin Thomas, lo spagnolo Rafa Cabrera Bello e il nordirlandese Graeme McDowell, noni con 68 (-4), mentre Brooks Koepka, numero uno al mondo e campione uscente, atteso alla prova dopo il taglio subito nello Shriners Hospital, è 15° con 69 (-3). Stesso score per gli inglesi Tyrrell Hatton e Ian Poulter, per il giapponese Hideki Matsuyama e per l’emergente norvegese Viktor Hovland. Non male, ma deve ovviamente ancora lavorare, Jordan Spieth, al debutto nel PGA Tour 2019/2020, 29° con 70 (-2) affiancato da Phil Mickelson e da Chase Koepka, fratello di Brooks. Ritardi maggiori per l’inglese Tommy Fleetwood, 39° con 71 (-1), e per lo spagnolo Sergio Garcia, 55° con 73 (+1). Ricco il montepremi di ben 9.750.000 dollari con 1.710.000 dollari destinati al vincitore.

LA VIGILIA - Books Koepka difende il titolo nel The CJ Cup @ Nine Bridges (17-20 ottobre), torneo del PGA Tour che si disputa in Corea, sul percorso del Nine Bridges a Jeju Island.

Punta al bis il numero uno al mondo, ma non sembra in grande condizione dopo l’uscita al taglio nello Shriners Hospital, e che nella gara con soli 78 concorrenti, dove sarà alla partenza anche il fratello Chase, avrà una concorrenza molto agguerrita.

Sono nel field infatti Justin Thomas, Jordan Spieth, Phil Mickelson, Cameron Smith, Tommy Fleetwood, Danny Willett, Ian Poulter, Tyrrell Hatton, Sergio Garcia, Rafa Cabrera Bello e Jason Day. Da seguire anche gli emergenti Viktor Hovland, Joaquin Niemann e Colin Morikawa. Ricco il montepremi di ben 9.750.000 dollari con 1.710.000 dollari destinati al vincitore.

 

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Sunshine: Vodacom Origins Selborne

Philip Geerts è andato ancora una volta a premio nel Sunshime Tour, suo circuito di competenza, classificandosi 44° con 216 (74 68 74, par) colpi nel Vodacom Origins Selborne disputato sul percorso della Selborne Park Golf Club (par 72) nella città sudafricana che dà nome al circolo.

Ha ottenuto il nono titolo sul circuito con 201 (64 70 67, -15) il 37enne Jaco Ahlers, che ha giocato più volte in Europa, il quale con un eagle, cinque birdie e un doppio bogey per il 67(-5) ha rimontato dal secondo posto dopo essere stato leader nel primo giro. Alle sue spalle Ockie Strydom (203, -13) e al terzo posto con 205 (-11) James Hart du Preez e Jacques Blaauw, al quinto con 206 (-10), Allister de Kock e Thriston Lawrence e tra i cinque concorrenti al settimo con 207 (-9) l’inglese Steve Surry. unico non sudafricano tra i primi 15 in graduatoria.

Philip Geerts ha concluso la sua prestazione con un 74 (+2, tre birdie, cinque bogey). A Jaco Ahlers è andato un assegno di158.500 rand (quasi 9.700 euro) su un montepremi di un milione di rand (circa 61.150 euro).

 

 

SECONDO GIRO - Con una decisa rimonta Philip Geerts è passato dal 64° al 27° posto con 142 (74 68, -2) colpi nel secondo giro del Vodacom Origins Selborne, evento in calendario nel Sunshine Tour che ha luogo sul percorso della Selborne Park Golf Club (par 72) nella città sudafricana che dà nome al circolo.

JC Ritchie, con 133 (65 68, -11) colpi, ha rilevato in vetta alla graduatoria Jaco Ahlers, ora secondo con 134 (-10) insieme a Thriston Lawrence. In quarta posizione con 135 (-9) Heinrich Bruiners, in quinta con 136 (-8) Trevor Fisher Jr, Jacques Blaauw e Allister de Kock e in ottava con 137 (-7) Lyle Rowe e l’inglese Steve Surry, unico non sudafricano tra i primi diciassette in classifica.

JC Ritchie ha segnato otto birdie e quattro bogey per il 68 (-4) e stesso parziale per Philip Geerts con cinque birdie e un bogey.

Il montepremi è di un milione di rand (circa 61.150 euro). Al vincitore andranno 158.500 rand (quasi 9.700 euro.

 

PRIMO GIRO - Philip Geerts, 64° con 74 (+2) colpi, è a metà classifica nel Vodacom Origins Selborne, evento in calendario nel Sunshine Tour che ha luogo sul percorso della Selborne Park Golf Club (par 72) nella città sudafricana che dà nome al circolo.

Prodezze di Jaco Ahlers, che gioca a varie riprese anche in Europa, ma gli otto birdie senza bogey gli hanno permeso di prendere un solo colpo di vantaggio su JC Ritchie che ha tenuto praticamente il passo con un 65 (-7, un eagle, sei birdie, un bogey).

Seguono in terza posizione con 66 (-6) Lyle Rowe e Wallie Coetzee e in quinta con 67 (-5) Ruan Conradie e l’inglese Steve Surry. Nello score di Philip Geerts un birdie e tre bogey.

Il montepremi è di un milione di rand (circa 61.150 euro). Al vincitore andranno 158.500 rand (quasi 9.700 euro).

LA VIGILIA - Ancora un impegno nel Sunshine Tour, il suo circuito di competenza, per Philip Geerts che sarà al via del Vodacom Origins Selborne (17-19 ottobre) sul percorso della Selborne Park Golf Club nella città sudafricana che dà nome al circolo.

Nel field Zander Lombard, Garth Mulroy e Jaco Ahlers, che giocano anche in Europa, JC Ritchie, Daniel Van Tonder, Neil Skietekat, Rourke van der Spuy, JJ Senekal e lo scozzese Doug McGuigan. Il montepremi è di un milione di rand (circa 61.150 euro). Al vincitore andranno 158.500 rand (quasi 9.700 eur

 

 

 

Il belga Nicolas Colsaerts ha vinto con 272 (67 66 67 72, -12) colpi l’Amundi Open de France, torneo dell’European Tour svoltosi a Le Golf National (par 71), a Guyancourt nei pressi di Parigi in Francia. Hanno recuperato posizioni nel finale Lorenzo Gagli, da 54° a 32° con 285 (71 74 70 70, +1), e Renato Paratore, da 47° a 40° con 286 (69 72 73 72, +2).

Nicolas Colsaerts, 37enne di Bruxelles, ha ottenuto il terzo titolo sul circuito a sette anni di distanza dal secondo, pur avendo concluso l’ultimo turno con uno score di un colpo sopra par (72, +1) dopo un’andatura molto altalenante con un eagle, tre birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Probabilmente non sarebbe bastato senza un consistente aiuto da parte dei suoi avversari. Infatti il danese Joachim B. Hansen, secondo con 273 /-11), gli ha lasciato strada con un doppio bogey alla buca 17 e il sudafricano George Coetzee, terzo con 274 (-10), si è defilato con un triplo bogey alla 15.

Ancora una buona prestazione dello statunitense Kurt Kitayama, quarto con 275 (-9), dopo la terza piazza al 76° Open d’Italia, e quinti con 276 (-8) il tedesco Martin Kaymer, lo  scozzese Richie Ramsay e l’irlandese Gavin Moynihan. Impennata d’orgoglio dello svedese Alex Noren che non è riuscito a difendere il titolo, ma che con un 66 (-5), miglior score di giornata, ha rimontato dal 54° al 18° posto con 281 (-3).

Lorenzo Gagli ha messo insieme cinque birdie e quattro bogey per il 70 (-1) e Renato Paratore ha segnato tre birdie e quattro bogey per il 72 (+1). Sono usciti al taglio Edoardo Molinari, 93° con 148 (70 78, +6), e Guido Migliozzi, 111° con 154 (78 76, +12).

 

TERZO GIRO - Il belga Nicolas Colsaerts, con 200 (67 66 67, -13) colpi, è rimasto da solo al comando nell’Amundi Open de France, torneo dell’European Tour che si sta disputando a Le Golf National (par 71), a Guyancourt nei pressi di Parigi in Francia, teatro dell’ultimo successo in Ryder Cup del Team Europe nel 2018. Ha perso terreno Renato Paratore, 47° con 214 (69 72 73, +1), e ha un colpo in più Lorenzo Gagli, 54° con 215 (71 74 70, +2).

Nicolas Colsaerts, 37enne di Bruxelles con due titoli sul circuito, l’ultimo datato 2012, con un 67 (-4, cinque birdie, un bogey), si è dato l’opportunità di tornare al successo potendo gestire nel giro conclusivo tre colpi di vantaggio sul sudafricano George Coetzee (203, -10), 33enne di Pretoria, quattro vittorie sul tour, con il quale condivideva la leadership dopo due turni e che gli ha lasciato spazio con un 70 (-1). Saranno in corsa, pur se accusano un distacco significativo, anche il gallese Jamie Donaldson e lo statunitense Kurt Kitayama, terzi con 204 (-9), l’irlandese Gavin Moynihan, lo scozzese Richie Ramsay e il danese Joachim B. Hansen, quinti con 205 (-8). Chances quasi nulle per il tedesco Martin Kaymer, ottavo con 206 (-7), e difesa del titolo mancata per lo svedese Alex Noren, stesso score di Gagli.

Renato Paratore ha girato in 73 (+2) colpi con due birdie e quattro bogey e Lorenzo Gagli in 70 (-1) con tre birdie e due bogey. Sono usciti al taglio Edoardo Molinari, 93° con 148 (70 78, +6), e Guido Migliozzi, 111° con 154 (78 76, +12). Il montepremi è di 1.600.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Il sudafricano George Coetzee è rimasto al vertice con 133 (65 68, -9) colpi, ma è cambiato il suo compagno di viaggio, che ora è il belga Nicolas Colsaerts (133 - 67 66), nell’Amundi Open de France, il torneo dell’European Tour che si sta disputando a Le Golf National (par 71), a Guyancourt nei pressi di Parigi in Francia, teatro dell’ultimo successo in Ryder Cup del Team Europe nel 2018 con Francesco Molinari assoluto protagonista. E’ rimasto al 25° posto con 141 (69 72, -1) Renato Paratore, si trova al 67° con 145 (71 74, +3) Lorenzo Gagli, mentre sono usciti al taglio Edoardo Molinari, 93° con 148 (70 78, +6), e Guido Migliozzi, 111° con 154 (78 76, +12).

La coppia di testa è seguita dallo statunitense Kurt Kitayama (134, -8), terzo nel 76° Open d’Italia, dallo scozzese Richie Ramsay (135, -7) e dal danese Joachim B. Hansen (136, -6). Tra i concorrenti al sesto posto con 137 (-5) il tedesco Martin Kaymer, quindi all’11° con 138 (-4) il francese Victor Perez, recentemente a segno nell’Alfred Dunhill Links, e al 13° con 139 (-3) il neozelandese Ryan Fox, in vetta dopo un giro con Coetzee. Bassa classifica per l’indiano Shubhankar Sharma, anch’egli in evidenza all’Olgiata GC (settimo), 47° con 143 (+1), per lo svedese Alex Noren, campione in carica, e per il cinese Ashun Wu, 55.i con 144 (+2).

Nicolas Colsaerts, 37enne di Bruxelles con due titoli sul circuito, l’ultimo datato 2012, ha realizzato un 66 (-5) con sette birdie e due bogey e George Coetzee, 33enne di Pretoria con quattro vittorie sul circuito, ha evitato il sorpasso con un 68 (-3) fatto di sette birdie, due bogey e un doppio bogey. Renato Paratore ha concesso un colpo al campo con quattro birdie e cinque bogey per il 72 (+1) e Lorenzo Gagli ha girato in 74 (+3) con un birdie e quattro bogey. Il montepremi è di 1.600.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Il sudafricano George Coetzee e il neozelandese Ryan Fox sono con 65 (-6) colpi al vertice dell’Amundi Open de France, il torneo dell’European Tour che si disputa a Le Golf National (par 71), a Guyancourt nei pressi di Parigi in Francia, teatro dell’ultimo successo in Ryder Cup del Team Europe nel 2018 con Francesco Molinari assoluto protagonista. Quattro gli azzurri in gara: Renato Paratore 25° con 69 (-2), Edoardo Molinari, 35° con 70 (-1), Lorenzo Gagli, 50° con 71 (par), e Guido Migliozzi, 116° con 78 (+7).

 

Seguono la coppia di testa con 66 (-5) lo scozzese Richie Ramsay, il francese Benjamin Hebert e lo statunitense Kurt Kitayama, terzo nel 76° Open d’Italia. Tra i sette concorrenti al sesto posto con 67 (-4) il transalpino Victor Perez, recentemente a segno nell’Alfred Dunhill Links, il belga Nicolas Colsaerts e il sudafricano Justin Walters. Subito dietro, 13° con 68 (-3), il tedesco Martin Kaymer, quindi con lo stesso score di Molinari anche il cinese Ashun Wu.  Inizio della difesa del titolo difficile per lo svedese Alex Noren, 65° con 72 (+1) insieme all’indiano Shubhankar Sharma, anch’egli in evidenza all’Olgiata GC (settimo).

Hanno marciato con lo stesso passo, sette birdie e un bogey, George Coetzee, 33enne di Pretoria con quattro vittorie sul circuito, e Ryan Fox, 32enne di Auckland con un successo nel tour. Renato Paratore ha realizzato quattro birdie e due bogey, Edoardo Molinari tre birdie e due bogey e Lorenzo Gagli due birdie e altrettanti bogey. Giornata da dimenticare in fretta per Guido Migliozzi autore di sette bogey. Il montepremi è di 1.600.000 euro.

 

LA VIGILIA - L’European Tour torna a Le Golf National, a Guyancourt nei pressi di Parigi in Francia, teatro dell’ultimo successo in Ryder Cup del Team Europe nel 2018 con Francesco Molinari assoluto protagonista e trascinatore, per la disputa dell’Amundi Open de France (17-20 ottobre). Quattro gli azzurri al via, Edoardo Molinari, Renato Paratore, Guido Migliozzi e Lorenzo Gagli in un contesto in cui difende il titolo (il decimo della sua carriera) lo svedese Alex Noren, anch’egli protagonista nella sfida contro gli Stati Uniti, Naturalmente proverà a concedere il  bis, anche se al momento non sembra al top, mentre molto probabilmente non sarà in corsa per il successo il danese Thomas Bjorn, che però riceverà sicuramente gli applausi del pubblico transalpino quale capitano della vittoriosa squadra continentale.

Nel field anche i francesi Victor Perez, recentemente a segno nell’Alfred Dunhill Links, Alexander Levy e Romain Wattel, che sperano di divenire profeti in patria, il tedesco Martin Kaymer, i sudafricani Brandon Stone ed Erik Van Rooyen, gli inglesi Chris Wood e Oliver Wilson, lo svedese Marcus Kinhult, il belga Thomas Pieters, lo statunitense Kurt Kitayama, terzo domenica scorsa all’Open d’Italia, l’indiano Shubhankar Sharma, anch’egli in evidenza all’Olgiata GC, il coreano Jeonghun Wang e il cinese Ashun Wu. Degli azzurri, Molinari, Paratore e Migliozzi, piuttosto discontinui a Roma, proveranno a dare maggiore incisività al loro gioco, mentre Gagli dovrà riscattare l’uscita al taglio. Il montepremi è di 1.600.000 euro.

Il torneo su GOLFTV - L’Open de France viene teletrasmesso in diretta e in esclusiva su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 17 ottobre e venerdì 18, dalle ore 12 alle ore 14 e dalle ore 15,30 alle ore 18,30 (Diretta Eurosport 2 stessi orari); sabato 19, dalle ore 12,30 alle ore 17 (Eurosport 2, dalle ore 12,55 alle ore 17); domenica 20, dalle ore 12,20 alle ore 17 (Differita Eurosport 2 dalle ore 23 alle ore 1).

 

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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