Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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PGA Tour: Brendon Todd in volata

 

 

 

 

 

 

Brendon Todd ha vinto con 264 (63 68 65 68, -20) colpi il Mayakoba Golf Classic, torneo del PGA Tour che si è concluso con un giorno di ritardo a causa degli stop dovuti al maltempo. Sul percorso del El Camaleon GC (par 71), a Playa del Carmen in Messico, nelle ultime quattro buche disputate alla ripresa del gioco Todd, 34enne di Pittsburgh (Pennsylvania), ha ottenuto il terzo titolo sul circuito, il secondo nel 2019 dopo il primo nel 2014, con un birdie e un bogey che si sono uniti ai quattro birdie e a un bogey per il 68 (-3) risolutivo. E’ stato, però, agevolato anche da Vaughn Taylor, che lo affiancava e che gli ha lasciato strada con un bogey terminando al secondo posto con 265 (-19) insieme ad Adam Long e al messicano Carlos Ortiz.

In quinta posizione con 267 (-17) Harris English, in sesta con 269 (-15) Joel Dahmen e Robby Shelton e in ottava con 270 (-14) il messicano Abraham Ancer, sul quale si fondavano le speranze dei fans di casa. A Todd è andato un assegno di 1.296.000 dollari su un montepremi di 7.200.000 dollari.

QUARTA GIORNATA - Volata finale per il titolo del Mayakoba Golf Classic, torneo del PGA Tour che si concluderà con un giorno di ritardo a causa degli stop dovuti al maltempo. Sul percorso del El Camaleon GC (par 71), a Playa del Carmen in Messico, sono in corsa cinque concorrenti: Vaughn Taylor e Brendon Todd, leader con “meno 20” e con quattro buche da giocare, Harris Henglish, fermato alla 14ª buca e il messicano Carlos Ortiz, stoppato alla 17ª, terzi con “meno 19”, e Adam Long, quinto con “meno 18” alla 15ª. Out gli altri a iniziare da Joel Dahmen, sesto con 269, e da Robby Shelton, stesso “meno 15”, ma con tre sole  buche a disposizione. Il montepremi è di 7.200.000 dollari.

Quattro “hole in one” - Matt Kuchar non ha avuto successo nel difendere il titolo (14° con 272, -12), ma ha voluto fare un’uscita alla grande firmando una “hole in one” nel turno conclusivo. La prodezza alla buca 8 (par 3, yards 148), dove ha centrato il bersaglio direttamente dal tee utilizzando un ferro 9.

E’ stato un po’ il torneo delle “buche in uno” poiché ne sono state segnate altre tre per un totale di 13 nella storia del torneo. Subito dopo Kuchar è stato Brian Gay (anch’egli 14°) a compiere lo stesso exploit alla buca 10 (par 3, 188 yards) con l’ausilio di un ferro 7, ma è stato molto più fortunato di Kuchar perché per l’ace in quella buca c’era in palio una fiammante 2020 Kia Stinger. Nel suo score anche cinque birdie e un bogey per il 65 (-6).

Le altre due “hole in one” nel primo giro. Sono andati a segno direttamente dal tee alla buca 4 (par 3, yards 112), utilizzando entrambi un wedge, il rookie Chase Seiffert (42° con 278, -6)), al primo ace in carriera, e Cameron Tringale (66° con 283, -1)), al secondo. I due hanno ricevuto in premio una bottiglia di tequila Patron Burdeos.

TERZA GIORNATA - Classifica variata e allungata nel secondo giro del Mayakoba Golf Classic, torneo del PGA Tour che si sta svolgendo sul percorso del El Camaleon GC (par 71), a Playa del Carmen in Messico, e che viaggia con un giorno di ritardo a causa del maltempo che ha impedito il gioco giovedì scorso.

Il nuovo leader con 129 (65 64, -13) colpi è il 30enne di Valdosta (Georgia) Harris English, che grazie a un 64 (-7, sette birdie) si è creato l’opportunità di poter conquistare il terzo titolo in carriera dopo i primi due ottenuti nel 2013 e seguiti da sei anni molto altalenanti. E’ salito al secondo posto con 130 (-12) Vaughn Taylor, uno specialista nel portarsi in alta graduatoria quando i bigs sono quasi tutti assenti, ed è sceso di una posizione Brendon Todd, terzo con 131 (-11). E’ scivolato sulla quarta piazza con 132 (-10) il neozelandese Danny Lee, in vetta dopo un giro, che ha la compagnia di Adam Long e di Robby Shelton.

Subito dietro due messicani, Alvaro Ortiz, settimo con 133 (-9), e Carlos Ortiz, decimo con 134 (-8), mentre è svanito il sogno di Abraham Ancer di divenire profeta in patria, 31° con 138 (-4), stesso score dell’inglese Luke Donald. Rimonta forse tardiva di Matt Kuchar, campione in carica, da 44° a 23° con 137 (-5), e media classifica per Chris Kirk, 43° con 139 (-3), rientrato dopo sei mesi passati a sconfiggere alcool e depressione.

Disavventura per Russell Henley, che dopo essersi portato al 12° posto, si è visto infliggere otto colpi di penalità per aver violato la regola 20/3 utilizzando palline diverse da quelle consentite e con lo score di 143 (+1) è uscito a taglio, caduto a 141 (-1). Stessa sorte, ma perché si sono espressi al di sotto delle loro potenzialità, per il norvegese Viktor Hovland (142, par), per Tony Finau e il cileno Joaquin Niemann (144, +2) e per l’australiano Jason Day (147, +5). Il montepremi è di 7.200.000 dollari.

 

SECONDA GIORNATA - Danny Lee guida con 62 (-) colpi la classifica del Mayakoba Golf Classic, torneo del PGA Tour che si sta svolgendo sul percorso del El Camaleon GC (par 71), a Playa del Carmen in Messico, e che viaggia con un giorno di ritardo a causa del maltempo che ha impedito il gioco giovedì.

Lee, 29enne neozelandese ma nato a Icheon in Corea del Sud, con un titolo nel PGA Tour e uno nell’European Tour (Johnnie Walker Classic, 2009) siglato da dilettante, ha realizzato un eagle, otto birdie e un bogey, ma questo non gli ha permesso di allungare la graduatoria,. Infatti sono a un colpo Brendon Todd e Adam Long (63, -8) e a due Vaughn Taylor, Mark Hubbard, Zach Johnson e Chris Baker (64, -7).

Tra i 14 concorrenti al decimo posto con 66 (-5) il nordirlandese Graeme McDowell, l’inglese Luke Donald e i messicani Abraham Ancer, su cui puntano i fans di casa, e Alvaro Ortiz. Al 31° con 68 (-3) il norvegese Viktor Hovland e al 44° con 69 (-2) Matt Kuchar, che difende il titolo. In ritardo, 62.i con 70 (-1), l’australiano Jason Day, Tony Finau e Chris Kirk, che rientra dopo sei mesi passati a sconfiggere alcool e depressione, e giro da dimenticare per il cileno Joaquin Niemann, 130° con 76 (+5). Il montepremi è di 7.200.000 dollari.

Due “hole in one” - Nel turno d’apertura sono state realizzate due “hole in one” che hanno portato a undici il totale nella storia del torneo. Sono andati a segno direttamente dal tee alla buca 4 (par 3, yards 112), utilizzando entrambi un wedge, il rookie Chase Seiffert (31° in graduatoria), al primo ace in carriera, e Cameron Tringale (44°), al secondo. I due hanno ricevuto in premio una bottiglia di tequila Patron Burdeos.

PRIMA GIORNATA - A causa della pioggia torrenziale, che ha reso impraticabile il percorso del El Camaleon GC a Playa del Carmen in Messico, non si è potuto effettuare il primo giro del Mayakoba Golf Classic, torneo del PGA Tour dove difende il titolo Matt Kuchar. Si comincerà con un giorno di ritardo e la prospettiva eventualmente di terminare la gara di lunedì.

Nel field, che risente dell’assenza di quasi tutti i big, Tony Finau Chris Kirk, che rientra dopo sei mesi passati a sconfiggere alcool e depressione, Billy Horschel, Kevin Kisner, il nordirlandese Graeme McDowell, l’australiano Jason Day, il cileno Joaquin Niemann, il norvegese Viktor Hovland, il canadese Adan Hadwin e il messicano Abraham Ancer, su cui si fondano le speranze dei fans di casa per il successo a El Camaleon GC.  Il montepremi è di 7.200.000 dollari.

LA VIGILIA - A causa della pioggia torrenziale, che ha reso impraticabile il percorso del El Camaleon GC a Playa del Carmen in Messico, non si è potuto effettuare il primo giro del Mayakoba Golf Classic, torneo del PGA Tour dove difende il titolo Matt Kuchar. Si comincerà con un giorno di ritardo e la prospettiva eventualmente di terminare la gara di lunedì.

Nel field, che risente dell’assenza di quasi tutti i big, Tony Finau Chris Kirk, che rientra dopo sei mesi passati a sconfiggere alcool e depressione, Billy Horschel, Kevin Kisner, il nordirlandese Graeme McDowell, l’australiano Jason Day, il cileno Joaquin Niemann, il norvegese Viktor Hovland, il canadese Adan Hadwin e il messicano Abraham Ancer, su cui si fondano le speranze dei fans di casa per il successo a El Camaleon GC.  Il montepremi è di 7.200.000 dollari.

 

Diretta su GOLFTV - Il Mayakoba Golf Classic viene trasmesso in diretta e in esclusiva su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 14 novembre e venerdì 15, dalle ore 19 alle ore 23; sabato 16 e domenica 17, dalle ore 20 alle ore 23. Commento di Maurizio Trezzi e di Matteo Delpodio.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mauro Bianco e Diana Luna hanno vinto rispettivamente del 31° Senior PGAI Campionship e il 22° Ladies PGAI Championship che si sono svolti sul percorso del Circolo Golf degli Ulivi (par 69) a Sanremo. Entrambe le gare si sono disputate sulla distanza di 36 buche con formula pro am (un pro e un dilettante) e classifiche a squadre e individuale, con quest’ultima che ha designato i due campioni.

Nel torneo Senior Mauro Bianco ha concluso con 135 (66 69, -3) colpi, dopo una corsa di testa, distanziando di due lunghezze Marcello Santi (138, par). Al terzo posto con 139 (+1) Jacopo Guido, al quarto con 140 (+2) Carlo Aberto Acutis, al quinto con 142 (+4) Stefano Taricone e al sesto con 143 (+5) Alessandro Merletti. E’ terminato all’ottavo con 147 (+9) lo statunitense Zeke Martinez, che difendeva il titolo. 

Tripletta per Bianco si è imposto anche nelle due classifiche e squadre insieme a Flavio Grassi, con 128 (63 65, -10) nel lordo e con 122 (60 62, -16) nel netto. Bianco, cresciuto golfisticamente al Circolo Golf degli Ulivi, è andato a segno per la terza volta nella gara affiancando nell’albo d’oro Costantino Rocca, Baldovino Dassù e Zeke Martinez. Ha perc epito un assegno di 2.250 euro su un montepremi di 12.000 euro.

Anche Diana Luna, nel campionato Ladies, è stata in vetta sin dal primo turno e ha conquistato il titolo per la decima volta con lo score di 141 (71 70, +3) colpi. In seconda posizione con 148 (+10) Veronica Zorzi, campionessa uscente, quindi Chiara Bandini (150, +12) e Martina Migliori (166, +28). La Luna, insieme a Paolo Marzocco, ha avuto la meglio con 140 (70 70, +2) nella graduatoria lorda per team, mentre Chiara Bandini e Giovanni Di Gregorio hanno primeggiato nella netta con 130 (67 63, -8). Diana Luna è stata gratificata con un assegno di 1.500 euro

PRIMO GIRO - Mauro Bianco e Diana Luna sono al comando dopo il primo giro rispettivamente del 31° Senior PGAI Campionship e il 22° Ladies PGAI Championship che si stanno svolgendo sul percorso del Circolo Golf degli Ulivi (par 69) a Sanremo. Entrambe le gare si disputano sulla distanza di 36 buche con formula pro am (un pro e un dilettante) e classifiche a squadre e individuale, con quest’ultima che designerà i due campioni.

Nel torneo Senior Bianco ha concluso con un 66, tre colpi sotto par, e precede Marcello Santi (68, -1), Luciano Marsala, Carlo Alberto Acutis e Jacopo Guido (69, par). Al sesto posto con 70 (+1) Alessandro Merletti e al settimo con 72 (+3) Gianfranco Riandi. Nella classifica a squadre lorda e in quella netta sono al vertice Mauro Bianco/Flavio Grassi rispettivamente con 63 (-6) e 62 (-7) colpi. Il montepremi è di 12.000 euro con prima moneta di 2.250 euro.

Nella competizione femminile Diana Luna ha girato in 71 (+2) colpi e ha lasciato alle sue spalle Chiara Bandini (73, +4) e Veronica Zorzi (77, +8), che difende il titolo. Anche in questo caso è in vetta alle due graduatorie la stessa coppia, Diana Luna/Paolo Marzocco, con 70 (+1) nel lordo e con 64 (-5) nel netto. Alla vincitrice andranno 1.500 euro.

LA VIGILIA - Sul percorso del Circolo Golf degli Ulivi a Sanremo si svolgono nei giorni 13 e 14 novembre il 31° Senior PGAI Campionship e il 22° Ladies PGAI Championship. Entrambe le gare si disputano con formula pro am (un pro e un dilettante) con classifiche a squadre e individuale, con quest’ultima che designerà i due campioni.

Nel Senior PGAI Championship difende il titolo lo statunitense Zeke Martinez, da anni maestro in Italia, e la partecipazione di concorrenti stranieri non deve sorprendere poiché alle gare possono prendere parte tutti gli associati. Altri possibili protagonisti Carlo Alberto Acutis, Mauro Bianco, Giuseppe Calì e Marcello Santi. Il montepremi è di 12.000 euro con prima moneta di 2.250 euro.

Nel Ladies PGAI Championship proverà a concedere il bis Veronica Zorzi, che si è imposta nella gara per due volte (l’altra nel 2001). ma dovrà guardarsi in particolar modo da Diana Luna, nove titoli per lei, e da Stefania Croce, a segno tre volte. Da seguire anche Stefania Avanzo, Chiara Bandini e Martina Migliori. Alla vincitrice andranno 1.500 euro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Acuto di Tommy Fleetwood nel Nedbank Golf Challenge, settimo degli otto eventi delle Rolex Series dell’European Tour, che ha vinto con 276 (69 69 73 65, -12) colpi superando con un par alla prima buca di spareggio lo svedese Marcus Kinhult (276 - 69 69 70 68) con il quale aveva concluso alla pari la gara. Con il quinto titolo sul circuito il 28enne inglese di Southport è salito dal decimo al secondo posto nella Race To Dubai (ordine di merito), alle spalle dell’austriaco Bernd Wiesberger, riproponendo la sua candidatura a numero uno d’Europa per il terzo anno consecutivo dopo esserlo stato nel 2017 ed essere giunto secondo lo scorso anno sulla scia di Francesco Molinari. Volata finale la prossima settimana a Dubai con il DP World Tour (21-24 novembre).

Sul percorso del Gary Player CC (par 72), a Sun City in Sudafrica, Guido Migliozzi si è classificato 21° con 288 (67 73 72 76, par) e Andrea Pavan 62° con 303 (77 74 80 72, +15). Entrambi giocheranno a Dubai insieme a Francesco Molinari.

I due protagonisti hanno distaccato di quattro colpi l’australiano Jason Scrivener, il belga Thomas Detry e Wiesberger (280, -8), che, dopo un avvio incerto, ha difeso piuttosto bene la sua posizione al vertice della Race To Dubai. Al sesto posto con 281 (-7) l’inglese Lee Westwood, campione uscente, e il sudafricano Louis Oosthuizen, all’ottavo con 282 (-6) lo scozzese Robert MacIntyre e l’altro sudafricano Zander Lombard, al vertice dopo tre turni e persosi in un 77 (+5), e al decimo con 284 (-4) l’inglese Matthew Fitzpatrick, unico concorrente che con un successo avrebbe potuto superare Wiesberger nell’ordine di merito. Stesso score di Migliozzi per il tedesco Martin Kaymer e 52ª piazza con 295 (+7) per il grande campione sudafricano Ernie Els.

Fleetwood ha operato una grande rimonta dalla 12ª posizione con un 65 (-7) mettendo a segno ben tre eagle, piuttosto insoliti in un solo turno, quattro birdie e tre bogey. Con il terzo errore alla buca 16 ha permesso l’aggancio a Kinhult, più lineare con cinque birdie e un bogey per il 68 (-4), che poi si è arreso nello spareggio con un bogey. Fleetwood è stato gratificato con un assegno di 2.500.000 dollari (2.268.190 euro) - la vincita più alta in un evento del circuito - su un montepremi di 7.500.000 dollari. (circa 6.784.000 euro).

Dopo una buona partenza con un 67 (-5) Guido Migliozzi ha perso gradatamente terreno terminando la sua prestazione con un 76 (+4) frutto di due birdie, due bogey e di due doppi bogey. Per Andrea Pavan 72 (par) colpi con cinque birdie, due bogey e un triplo bogey.

 

TERZO GIRO - Il sudafricano Zander Lombard ha mantenuto con 205 (68 65 72, -11) colpi il comando nel Nedbank Golf Challenge, settimo degli otto eventi delle Rolex Series dell’European Tour che si sta svolgendo sul percorso del Gary Player CC (par 72), a Sun City in Sudafrica. Ha perso sei posizioni Guido Migliozzi, 15° con 212 (67 73 72, -4), che comunque è rimasto in buona classifica, mentre è sempre in retrovia Andrea Pavan, 62° con 231 (77 74 80, +15).

Zander Lombard, 24enne di Pretoria con un titolo sul Sunshine Tour e approdato nel circuito con il successo nella finale della Qualifying School dello scorso anno, ha iniziato molto male con un bogey e un doppio bogey, ma successivamente ha rimediato con quattro birdie, contro un altro bogey, per il 72 (par) che gli è bastato per rimanere al vertice con un colpo di margine sul connazionale Louis Oosthuizen (206, -10), agganciato al secondo posto dal belga Thomas Detry.

Il trio, che si è dimostrato più tonico dei diretti rivali, sembra destinato a giocarsi il titolo, anche se non sono tagliati fuori l’inglese Oliver Wilson e lo svedese Marcus Kinhult, quarti con 208 (-8), così come il finlandese Mikko Korhonen, l’australiano Jason Scrivener, il danese Joachim B. Hansen, gli inglesi Aaron Ray e Lee Westwood, campione in carica, e l’austriaco Bernd Wiesberger, sesti con 210 (-6). Quest’ultimo, numero uno della Race To Dubai (ordine di merito), tende a consolidare la propria posizione in vista della volata finale della prossima settimana nel DP World Tour (21-24 novembre) che chiude la stagione. Fuori gioco i due inglesi Tommy Fleetwood, 12° con 211 (-5), e Matthew Fitzpatrick, 17° con 213 (-3), il quale con un successo avrebbe potuto superare Wiesberger nella money list. Poco dietro il tedesco Martin Kaymer, 21° con 214 (-2), e nell’anonimato il grande campione sudafricano Ernie Els, 51° con 221 (+5), e l’indiano Shubhankar Sharma, 56° con 222 (+6).

Piuttosto altalenante l’andatura di Guido Migliozzi con un eagle, tre birdie, un bogey e due doppi bogey per il 72 del par e giro da dimenticare in fretta per Andrea Pavan con due birdie, cinque bogey, un doppio e un triplo bogey per l’80 (+8). Il montepremi è di 7.500.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Guido Migliozzi, nono con 140 (69 73, -4) colpi, è rimasto in alta classifica nel Nedbank Golf Challenge, settimo degli otto eventi delle Rolex Series dell’European Tour che si sta svolgendo sul percorso del Gary Player CC (par 72), a Sun City in Sudafrica, mentre è in bassa Andrea Pavan, 60° con 151 (77 74, +7).

Conducono la danza sempre i sudafricani con Zander Lombard (133 - 68 65, -11), che ha rilevato al vertice Louis Oosthuizen (135, -9). E’ arretrato di una posizione il belga Thomas Detry, terzo con 137 (-7), ne hanno guadagnate tre l’inglese Tommy Fleetwood e lo svedese Marcus Kinhult, quarti con 138 (-6), e ben 11 l’inglese Aaron Rai, sesto con 139 (-5) insieme all’australiano Jason Scrivener e al danese Joachim B. Hansen.

Continuano la gara appaiati, ma risalendo la graduatoria, l’austriaco Bernd Wiesberger, numero uno della Race To Dubai (ordine di merito), e l’inglese Matthew Fitzpatrick (n. 4), l’unico che vincendo potrebbe sorpassarlo, che hanno agganciato Migliozzi rinvenendo del 25° posto. Ha perso terreno l’inglese Lee Westwood, 16° con 141 (-3), campione in carica, e non decollano il tedesco Martin Kaymer, 20° con 142 (-2), e l’indiano Shubhankar Sharma, 29° con 144 (par). Dopo una bella partenza è crollato sotto il peso di un 81 (+9) il grande campione sudafricano Ernie Els, 50° con 149 (+5).

Zander Lombard, emergente 24enne di Pretoria con un titolo sul Sunshine Tour e approdato nel circuito con il successo nella finale della Qualifying School dello scorso anno, ha realizzato un eagle, sei birdie e un bogey per il 65 (-7). Guido Migliozzi, terzo dopo un turno, ha girato in 73 (+1) colpi con cinque birdie e sei bogey, di cui tre nel finale, e Andrea Pavan in 74 (+2) con sei birdie, altrettanti bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 7.500.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Guido Migliozzi, terzo con 67 (-5) colpi, ha effettuato un’ottima partenza nel Nedbank Golf Challenge, settimo degli otto eventi delle Rolex Series dell’European Tour che si sta svolgendo sul percorso dl Gary Player CC (par 72), a Sun City in Sudafrica, dove è al vertice con un gran 63 (-9) il sudafricano Louis Oosthuizen e Andrea Pavan è 61° con 77 (+5).

Il leader, 37enne di Mossel Bay con nove titoli sul circuito comprensivi di un major, ha realizzato nove birdie senza bogey e ha distaccato di tre colpi il belga Thomas Detry (66, -6). E’ al quarto posto con 68 (-4) il grande campione sudafricano Ernie Els, beniamino del pubblico, affiancato dal connazionale Zander Lombard e dall’inglese Lee Westwood, campione in carica. Tra i dieci concorrenti al settimo con 69 (-3) l’inglese Tommy Fleetwood e hanno un colpo in più il tedesco Martin Kaymer, l’indiano Shubhankar Sharma e il sudafricano Erik Van Rooyen, 17.i con 70 (-2).

Sono appaiati in 25ª posizione con 71 (-1) l’austriaco Bernd Wiesberger, numero uno della Race To Dubai (ordine di merito), e l’inglese Matthew Fitzpatrick (n. 4), l’unico che vincendo potrebbe sorpassarlo, ma con questa graduatoria il leader non corre rischi. Ritardi già pesanti per l’inglese Matt Wallace, 38° con 73 (+1), e per due past winner, lo svedese Alex Noren (2016), stesso score, e il sudafricano Branden Grace (2017), 49° con 74 (+2).

Guido Migliozzi, che imponendosi diventerebbe il primo debuttante sul circuito a vincere tre gare alla prima stagione, è passato al comando dopo nove buche in cui ha segnato sei birdie, poi nel rientro di birdie ne ha raccolti altri due, ma insieme a tre bogey. Dopo un promettente avvio con due birdie il rendimento di Andrea Pavan è improvvistamente cambiato nel resto del tracciato in cui ha messo insieme altri due birdie, tre bogey e tre doppi bogey. Il montepremi è di 7.500.000 dollari.

 

LA VIGILIA . Lee Westwood difende il titolo nel Nedbank Golf Challenge (14-17 novembre), settimo degli otto eventi delle Rolex Series dell’European Tour in programma sul percorso dl Gary Player CC, a Sun City in Sudafrica. Il torneo, nato nel 1981 come evento riservato a pochi eletti tra i migliori al mondo, che si battevano per un milione di dollari, ha poi avuto varie evoluzioni sino alla versione odierna nella quale competono 63 concorrenti per un montepremi di 7.500.000 dollari. In campo due azzurri, Andrea Pavan e Guido Migliozzi, entrambi vittoriosi in stagione e che sono in buone condizioni di forma. All’ultimo momento potrebbe entrare nel field Nino Bertasio, prima riserva.

L’austriaco Bernd Wiesberger - leader della Race To Dubai, ossia l’ordine di merito - in attesa della gara decisiva a Dubai (DP World Tour, 21-24 novembre) dove si conoscerà il nome del successore di Francesco Molinari, numero uno del circuito 2018, avrà un solo avversario che può sorpassarlo in classifica, l’inglese Matthew Fitzpatrick (quarto), che però deve vincere dipendendo poi dalla posizione che occuperà l’austriaco. Wiesberger, peraltro, è stato anche favorito dalle molte defezioni: infatti vi saranno in gara solo altri tre giocatori tra i top ten della Race To Dubai, gli inglesi Matt Wallace (n. 7) e Tommy Fleetwood (n. 10) e il sudafricano Erik Van Rooyen (n. 8), che possono solo accorciare le distanze.

Nel field numerosi sudafricani, tutti ovviamente molto motivati, tra i quali ricordiamo Louis Oosthuizen, Richard Sterne e Branden Grace, vincitore nel 2017, senza dimenticare Ernie Els, grande campione fuori da novero dei favoriti, ma che sicuramente sarà il più acclamato e seguito dai fans di casa. E ancora gli svedesi Henrik Stenson e Alex Noren, a segno nel 2016, lo statunitense Kurt Kitayama, lo scozzese Robert MacIntyre, gli spagnoli Jorge Campillo e Rafa Cabrera Bello, il tedesco Martin Kaymer, il belga Thomas Pieters, l’indiano Shubhankar Sharma e il cinese Haotong Li. Per i due azzurri l’obiettivo è una prestazione di rilievo per salire ulteriormente nella classifica nella money dove Pavan è 28° e Migliozzi 39°, entrambi comunque sicuri di essere sul tee di partenza a Dubai insieme a Francesco Molinari.

Il torneo su GOLFTV - Il Nedbank Golf Challenge viene trasmesso in diretta e in esclusiva su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 14 novembre, dalle ore 8 alle ore 15; venerdì 15, dalle ore 9 alle ore 15; sabato 16, dalle ore 8,30 alle ore 14,30; domenica 17, dalle ore 8 alle ore 14. Dirette su Eurosport 2: giovedì 14 e venerdì 15, dalle ore 11 alle ore 15; sabato 16, dalle ore 10,30 alle ore 14,30; domenica 17, dalle ore 10 alle ore 14. Commento di Alessandro Bellicini, Federico Colombo, Nicola Pomponi e di Isabella Calogero.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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LPGA Tour: primo titolo per Ai Suzuki

La giapponese Ai Suzuki non ha fatto sconti e mantenendo con un 67 (-5) il ritmo alto nel giro finale si è imposta con 199 (67 65 67, -17) colpi nel TOTO Japan Classic, disputato al Seta Golf Club (par 72) di Sjoga in Giappone, uno degli eventi a numero chiuso (78 concorrenti) che caratterizzano il finale di stagione del LPGA Tour.

La Suzuki, 25enne di Tokushima, ha siglato il primo titolo sul circuito, che si aggiunge ai 14 ottenuti sul Japan LPGA, mettendo a segno cinque birdie senza bogey che non hanno concesso alcuna possibilità alle più dirette avversarie: la coreana Hyo Joo Kim, seconda con 202 (-14), e l’australiana Mnjee Lee, terza con 205 (-11). Bella prestazione della rookie Jennifer Kupcho, quarta con 206 (-10) insieme alla cinese Jing Yan, e sesta posizione con 207 (-9) per le nipponiche Sakura Koiwai ed Erika Kikuchi, per la cinese Shanshan Feng e per la messicana Gaby Lopez, che seconda dopo il turno centrale, sperava di festeggiare in un modo migliore il suo 26° compleanno. Prestazione nell’anonimato per altre attese protagoniste: la thailandese Ariya Jutanugarn, 20ª con 212 (-4), Lexi Thompson e la coreana Jeongeun Lee6, 24.e con 213 (-3), la neozelandese Lydia Ko, 32ª con 214 (-2), e la giapponese Nasa Hataoka, campionessa uscente, 52ª con 217 (+1).

 

SECONDO GIRO - La giapponese Ai Suzuki ha preso il largo con 132 (67 65, -12) colpi nel TOTO Japan Classic, che si sta svolgendo al Seta Golf Club (par 72) di Sjoga in Giappone, uno degli eventi a numero chiuso (78 concorrenti) che caratterizzano il finale di stagione del LPGA Tour.

La Suzuki, 25enne di Tokushima senza successi nel circuito, ma con 14 itioli sul Japan LPGA, ha girato in 65 (-7) colpi con sette birdie senza bogey e ha preso un vantaggio di tre lunghezze sulla messicana Gaby Lopez (135, -9), che non ha certo abbandonato l’idea di festeggiare con una vittoria il suo 26° compleanno.

In corsa nel giro finale anche la coreana Hyo Joo Kim e l’australiana Hannah Green, leader dopo un turno con la Suzuki, terze con 136 (-8). la cinese Shanshan Feng e l’australiana Minjee Lee, quinte con 137 (-7), e hanno chances anche le sei proette in settima posizione con 138 (-6), tra le quali si trovano l’emergente rookie Jennifer Kupcho e la giapponese Hinako Shibuno. Fuori gioco la thailandese Ariya Jutanugarn, 18ª con 141 (-3). Lexi Thompson e la neozelandese Lydia Ko, 27.e con 142 (-2), la coreana Jeongeun Lee6, 44ª con 144 (par), e la nipponica Nasa Hataoka, 63ª con 147 (+3), che difendeva il titolo. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

 

 

PRIMO GIRO - L’australiana Hannah Green e la giapponese Ai Suzuki hanno iniziato al comando con 67 (-5) colpi il TOTO Japan Classic, che si sta svolgendo al Seta Golf Club (par 72) di Sjoga in Giappone, uno degli eventi a numero chiuso (78 concorrenti) che caratterizzano il finale di stagione del LPGA Tour.

La coppia di testa è tallonata da sei concorrenti con 68 (-4): Jennifer Kupcho. la giapponese Hyo Joo Kim, la neozelandese Lydia Ko, la messicana Gaby Lopez, la taiwanese Teresa Lu e l’australiana Minjee Lee. E’ a metà classifica la nipponica Nasa Hataoka, 35ª con 71 (-1), che difende il titolo. Hanno fatto meglio la cinese Shanshan Feng e la coreana Jeongeun Lee6, 18.e con 70 (-2), e sono più indietro la thailandese Ariya Jutanugarn, 48ª con 73 (+1), e Lexi Thompson, 58ª con 74 (+2). Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

 

LA VIGILIA - La giapponese Nasa Hataoka difende il titolo nel TOTO Japan Classic (8-10 novembre, 54 buche), che si svolge al Seta Golf Club di Sjoga in Giappone, uno degli eventi a numero chiuso (78 concorrenti) che caratterizzano il finale di stagione del LPGA Tour.

Sebbene nel field manchino molte big mondiale lo spettacolo sarà sicuramente assicurato dalla presenza di numerose ottime giocatrici come le altre due giapponesi Mamiko Higa e Momoko Ueda, le statunitensi Lexi Thompson, Marina Alex, Megan Khang e Gerina Piller, la cinese Shanshan Feng, le coreane Mi Jung Hur, Jeongeun Lee6 e So Yeon Ryu, l’australiana Minjee Lee e le sorelle thailandesi Ariya e Moriya Jutanugarn, Il montepremi è di 1.500.000 dollari.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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QS Stage 2: Zemmer vince al Bonmont

Aron Zemmer ha vinto con 276 (67 70 68 71, -12) colpi una delle quattro gare dello Stage 2 della Qualifying School dell’European Tour che si è svolta sul percorso Club de Golf Bonmont (par 72) a Tarragona in Spagna e si è qualificato per disputare la finale.

Il giorno dopo il doppio straordinario successo di Francesco Laporta a Mallorca, vincitore del Grand Final e dell’ordine di merito del Challenge Tour, Zemmer ha ottenuto un’altra significativa vittoria portando a ben 40 i titoli conquistati in stagione dai giocatori italiani in campo internazionale (21 dei pro e 19 dai dilettanti), ben sei in più del record stabilito nel 2018 con 34.

L’azzurro, 29enne di Bolzano che quest’anno ha svolto l’intera stagione con buoni risultati sul PGA Tour Series-China, ha superato il coreano Minkyu Kim (278, -10), il nordirlandese Jonathan Caldwell (279, -9) e il canadese Aaron Cockerill (280, -8). Non si sono qualificati Stefano Mazzoli, 36° con 289 /+1), ed Enrico Di Nitto, 42° con 293 (+5).

Si è giocato su altri tre campi. All’Alenda Golf (par 72) di Alicante il norvegese Jarand Ekeland Arnoy (277 - 68 72 67 70, -11) ha sorpassato il francese Frederic Lacroix (278, -10). Al terzo posto il britannico Tom Gandy (282, -6). Si sono ritirati Filippo Bergamaschi, Carlo Casalegno e Alessandro Grammatica.

Al Desert Springs Golf Club (par 72) di Almería si è imposto con 278 (68 68 66 76, -10) l’australiano Blake Windred, che ha superato il francese Sebastien Gros (283, -5), lo svedese Christofer Blomstrand e il finlandese Juuso Kahlos (284, -4). Out Andrea Saracino, 46° con 296 (+8).

Al Las Colinas G&CC (par 71) di Alicante, al primo posto il canadese Jimmy Jones (276 - 67 70 69 70, -8) davanti al sudafricano Wilco Nienaber (277, -7) e allo scozzese Craig Howe (279, -5). Sono rimasti fuori Stefano Pitoni 42° con 291 (+7), Federico Maccario 52° con 294 (+10), Edoardo Raffaele Lipparelli e Jacopo Vecchi Fossa 65.i con 300 (+16).

Sono stati 79 i concorrenti ammessi alla finale che avrà luogo al Lumine GC di Tarragona, sempre in Spagna, dal 15 al 20 novembre, distanza 108 buche, dove saranno assegnate 25 ‘carte’ per l’European Tour 2020.

 

QUARTA GIORNATA - Il maltempo ha impedito la conclusione dei tornei in due dei quattro campi spagnoli su cui si sta svolgendo lo Stage 2 della Qualifying School dell’European Tour e che si protrarranno di un giorno.

Si sono completati tre giri al Club de Golf Bonmont (par 72) di Tarragona, dove ha mantenuto il comando con 205 (67 70 68, -11) Aron Zemmer, che ha quattro colpi di vantaggio sull’inglese Dave Coupland (209, -7) e cinque sul nordirlandese Jonathan Caldwell, sul francese Lionel Weber e sul coreano Minkyu Kim (210, -6). In corsa per entrare tra i primi 19 classificati che accederanno alla finale Stefano Mazzoli, 25° con 216 (par), mentre la situazione è complicata per Enrico Di Nitto, 50° con 221 (+5).

In ritardo maggiore la gara all’Alenda Golf (par 72) di Alicante dove il francese Frederic Lacroix ha completato due turni con 136 (66 70, -8) e precede di tre lunghezze l’inglese Jordan Wrisdale (139, -5). Tre giri per Filippo Bergamaschi, 65° con 226 (+10) e due per Carlo Casalegno, 72° con 155 (+11), e per Alessandro Grammatica 76° con 157 (+13).

Terminati gli altri due eventi dove gli italiani in gara sono rimasti fuori dalla finale. Al Desert Springs Golf Club (par 72) di Almería ha vinto con 278 (68 68 66 76, -10) l’australiano Blake Windred, che ha superato il francese Sebastien Gros (283, -5), lo svedese Christofer Blomstrand e il finlandese Juuso Kahlos (284, -4). Out Andrea Saracino, 46° con 296 (+8).

Al Las Colinas G&CC (par 71) di Alicante, al primo posto il canadese Jimmy Jones (276 - 67 70 69 70, -8) davanti al sudafricano Wilco Nienaber (277, -7) e allo scozzese Craig Howe (279, -5). Sono rimasti fuori Stefano Pitoni 42° con 291 (+7), Federico Maccario 52° con 294 (+10), Edoardo Raffaele Lipparelli e Jacopo Vecchi Fossa 65.i con 300 (+16).

La finale avrà luogo al Lumine GC di Tarragona, sempre in Spagna, dal 15 al 20 novembre, distanza 108 buche, dove saranno assegnate 25 ‘carte’ per l’European Tour 2020.

 

TERZA GIORNATA - Il maltempo ha impedito il regolare svolgimento della gara su due dei quattro percorsi spagnoli in cui si sta disputando lo Stage 2 della Qualifying School dell’European Tour al quale prendono parte undici giocatori italiani.

Il terzo turno è terminato solo su due tracciati. Al Las Colinas G&CC (par 71) di Alicante, dove accederanno alla finale i primi 20 classificati, è al comando con 203 (70 68 65, -10) lo svedese Fredrik Nilehn seguito dal sudafricano Wilco Nienaber (205, -8) e dal canadese Jimmy Jones (206, -7). Sono oltre metà graduatoria Jacopo Vecchi Fossa, 40° con 216 (66 74 76, +3), Federico Maccario, 48° con 218 (67 77 75, +5), Stefano Pitoni, 57° con 220 (71 70 79, +7), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 69° con 225 (74 79 72, +12).

Al Desert Springs Golf Club (par 72) di Almería (20 promossi) difficile, ma non impossibile la qualifica per Andrea Saracino, 47° con 221 (70 80 71, +5), che dista quattro colpi dal 20° posto. In vetta l’australiano Blake Windred con 202 (68 68 66, -14) che ha distaccato nettamente il connazionale Nick Flanagan e il tedesco Velten Meyer (209, -7).

All’Alenda Golf (par 72) di Alicante (20 promossi) si è completato il secondo giro, dopo la sospensione dl giorno precedente. Comanda il francese Frederic Lacroix con 136 (66 70, -8) inseguito dall’inglese Jordan Wrisdale (139, -5), dall’australiano Deyen Lawson e dal norvegese Jarand Ekeland Arnoy (140, -4). Al 54° posto con 150 (77 73, +6) Filippo Bergamaschi, al 73° con 155 (77 78,+11) Carlo Casalegno e al 77° con 157 (75 82, +13) Alessandro Grammatica.

Infine solo poche buche giocate al Club de Golf Bonmont (par 72) di Tarragona, senza significato per la classifica, che dopo il secondo turno vede al vertice Aron Zemmer (137 - 67 70, -7) con un colpo di vantaggio sul coreano Minkyu Kim (138, -6) e due sull’inglese Will Enefer (139, -5). Nella gara che promuoverà i primi 19 in graduatoria sono al 38° posto con 147 (72 75, +3) Stefano Mazzoli e al 53° con 150 (76 74, +6) Enrico Di Nitto.

I 79 qualificati parteciperanno alla finale, che avrà luogo al Lumine GC di Tarragona, sempre in Spagna, dal 15 al 20 novembre, distanza 108 buche, e dove saranno assegnate 25 ‘carte’ per l’European Tour 2020.

 

SECONDA GIORNATA - Si sta svolgendo su quattro campi spagnoli lo Stage 2 della Qualifying School dell’European Tour al quale prendono parte undici giocatori italiani con l’obiettivo di otteQS Eurotour Stage 2: Aron Zemmer mantiene la leadership -  Si sta svolgendo su quattro campi spagnoli lo Stage 2 della Qualifying School dell’European Tour al quale prendono parte undici giocatori italiani con l’obiettivo di ottenere un posto per la finale.

Si sta svolgendo su quattro campi spagnoli lo Stage 2 della Qualifying School dell’European Tour al quale prendono parte undici giocatori italiani con l’obiettivo di otteQS Eurotour Stage 2: Aron Zemmer mantiene la leadership -  Si sta svolgendo su quattro campi spagnoli lo Stage 2 della Qualifying School dell’European Tour al quale prendono parte undici giocatori italiani con l’obiettivo di ottenere un posto per la finale.

Sul percorso del Club de Golf Bonmont (par 72), a Tarragona, è rimasto da solo al vertice Aron Zemmer (137 - 67 70, -7) con un colpo di vantaggio sul coreano Minkyu Kim (138, -6) e due sull’inglese Will Enefer (139, -5). Nella gara che promuoverà i primi 19 classificati sono al 38° posto con 147 (72 75, +3) Stefano Mazzoli e al 53° con 150 (76 74, +6) Enrico Di Nitto.

Al Las Colinas G&CC (par 71) di Alicante (20 promossi) ha perso terreno Jacopo Vecchi Fossa, da sesto a 20° con 140 (66 74, -2), ed è salito dal 49° al 27° Stefano Pitoni con 141 (71 70, -1). In retrovia Federico Maccario, 49° con 144 (67 77, +2), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 78° con 153 (74 79, +11). In vetta con 134 (67 67, -8) il portoghese Ricardo Gouveia davanti al sudafricano Wilco Nienaber, allo svedese Oskar Henningsson e al tedesco Hurly Long (135, -7).

Al Desert Springs Golf Club (par 72) di Almería (20 promossi) Andrea Saracino è scivolato dal 25° al 59° posto con 150 (70 80, +6). Australiani al proscenio con Nick Flanagan leader con 134 (64 70, -10) e con Blake Windred, secondo con 136 (-8).

Il maltempo ha impedito il completamento della seconda giornata all’Alenda Golf (par 72) di Alicante (20 promossi) dove sono impegnati Alessandro Grammatica, Filippo Bergamaschi e Carlo Casalegno. Tra i pochi che hanno terminato il turno il francese Frederic Lacroix, al comando con 136 (66 70, -8),

I promossi parteciperanno alla finale, che avrà luogo al Lumine GC di Tarragona, sempre in Spagna, dal 15 al 20 novembre, distanza 108 buche, e dove saranno assegnate 25 ‘carte’ per l’European Tour 2020.

PRIMA GIORNATA - E’ iniziato su quattro campi spagnoli lo Stage 2 della Qualifying School dell’European Tour al quale prendono parte undici giocatori italiani con l’obiettivo di ottenere un posto per la finale.

Sul percorso del Club de Golf Bonmont (par 72), a Tarragona, guidano la graduatoria con 67 (-6) Aron Zemmer e l’irlandese Robin Dawson con il minimo vantaggio sul coreano Minkyu Kim. A metà classifica Stefano Mazzoli, 32° con 72 (par), e in bassa Enrico Di Nitto, 69° con 76 (+4)

Al Las Colinas G&CC (par 71) di Alicante sono tra i top ten Jacopo Vecchi Fossa, sesto con 66 (-5) colpi, e Federico Maccario, nono con 67 (-4). In ritardo Stefano Pitoni, 49° con 71 (par), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 72° con 74 (+3). In vetta con 64 (-7) l’irlandese Conor O’Rourke davanti allo statunitense Timothy O’Neal, allo scozzese Euan Walker, all’inglese Gary King e al sudafricano Wilco Nienaber, secondi con 65 (-6).

All’Alenda Golf (par 72), sempre ad Alicante, Alessandro Grammatica è 61° con 75 (+3), e Filippo Bergamaschi e Carlo Casalegno sono 72.i con 77 (+5). Leader con 66 (-6) il francese Frederic Lacroix e lo scozzese Bradley Neil con un colpo di margine sull’inglese Toby Tree (67, -5).

Al Desert Springs Golf Club (par 72) di Almería Andrea Saracino è in 25ª posizione con 70 (-2) colpi, praticamente a ridosso della zona qualifica. Infatti andranno in finale circa 20 concorrenti per ciascun torneo, ma il numero esatto verrà dato in corso d’opera. Al vertice con 63 (-9) il sudafricano JC Ritchie tallonato con 64 (-8) dall’australiano Nick Flanagan.

I promossi parteciperanno all’atto conclusivo, che avrà luogo al Lumine GC di Tarragona, sempre in Spagna, dal 15 al 20 novembre, distanza 108 buche, e dove saranno assegnate 25 ‘carte’ per l’European Tou 2020

LA VIGILIA - nizia su quattro percorsi spagnoli lo Stage 2 della Qualifying School dell’European Tour (7-10 novembre) al quale prendono parte undici giocatori italiani con l’obiettivo di ottenere un posto per la finale. Sette hanno superato lo Stage 1: Alessandro Grammatica, Carlo Casalegno, Aron Zemmer, Stefano Mazzoli. Andrea Saracino, Jacopo Vecchi Fossa e Stefano Pitoni e quattro sono stati ammessi direttamente alla seconda fase: Filippo Bergamaschi, Enrico Di Nitto, Federico Maccario ed Edoardo Raffaele Lipparelli.

I promossi parteciperanno all’atto conclusivo, che avrà luogo al Lumine GC di Tarragona, sempre in Spagna, dal 10 al 15 novembre, distanza 108 buche, e dove saranno assegnate 25 ‘carte’ per l’European Tou 2020.

Lo stage 2 si svolge sui tracciati dell’Alenda Golf di Alicante, dove saranno in gara Grammatica, Bergamaschi e Casalegno, del Las Colinas Golf & Country Club, nella stessa città (Vecchi Fossa, Maccario, Pitoni, Lipparelli), del Club de Golf Bonmont a Tarragona (Zemmer, Di Nitto, Mazzoli) e del Desert Springs Golf Club ad Almería (Saracino). Accederanno alla finale circa 20 concorrenti per torneo, ma il numero esatto sarà comunicato in corso d’opera.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Challenge: doppia vittoria per Laporta

Straordinario doppio successo di Francesco Laporta, in una stagione estremamente favorevole ai colori azzurri, vincitore con 278 (68 69 70 71, -6) colpi del Grand Final del Challenge Tour e della Road To Mallorca, ossia l’ordine di merito che ha sancito il miglior giocatore del circuito 2019. Inoltre ha anche conquistato la ‘carta’ per giocare nel 2020 sull’European Tour.

Una prestazione ben sopra le righe del 29enne pugliese di Castellana Grotte (BA), il quale sul percorso del Club de Golf Alcanada (par 71), a Port d'Alcúdia nell’isola spagnola di Mallorca, ha concluso la sua corsa, tutta di testa sin dal primo turno, distaccando nel giro conclusivo il tedesco Sebastian Heisele (280, -4) con il quale era in vetta dopo 54 buche, affiancato al secondo posto dal francese Robin Sciot-Siegrist. Il pugliese è rimasto al vertice solitario dalla quarta buca, per un errore di Heisele, e poi, ha controllato agevolmente la gara concludendo con un 71 (par, due birdie, due bogey). Per il titolo ha ricevuto un assegno di 72.000 euro su un montepremi di 420.000 euro.

In quarta posizione con 281 (-3) gli inglesi Matthew Jordan e Jack Senior, in sesta con 283 (-1) il tedesco Marcel Schneider, il gallese Oliver Farr e il sudafricano Bryce Easton e in 41ª Lorenzo Scalise con 295 (77 72 74 72, +11).

Dominio nella Road To Mallorca - Francesco Laporta ha dominato nella Road To Mallorca, grazie a due successi nelle ultime tre gare (il precedente nell’Hainan Open), che ha concluso al vertice con 210.122 punti. Ha battuto largamente lo scozzese Calum Hill (p. 146.834), che ha ricevuto anch’egli la ‘carta’ per il circuito maggiore insieme agli altri tredici classificati alle sue spalle tra i quali lo stesso Heisele, i francesi Antoine Rozner e Robin Roussell e lo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez, cugino di Sergio Garcia, che si è qualificato con la quindicesima piazza

Laporta è il quinto italiano a conquistare il successo nella money list del Challenge Tour dopo Giuseppe Calì (1990), Michele Reale (1997), Edoardo Molinari (2009) e Andrea Pavan (2013). Da rilevare che in dodici mesi gli azzurri hanno prevalso nell’ordine di merito di tutti e tre i circuiti continentali: nel 2018 con Francesco Molinari sull’European Tour e quest’anno con Edoardo Raffaele Lipparelli, numero uno dell’Alps Tour, e ora con Laporta sul Challenge.

Record di successi italiani in campo internazionale: 39 - Francesco Laporta ha portato a 39 i successi in campo internazionale dei giocatori italiani, con cui è stato superato di ben cinque titoli il record storico dello scorso anno con 34. Venti vittorie le hanno ottenute i professionisti, tra le quali una sul PGA Tour con Francesco Molinari, tre sull’European Tour, due con Guido Migliozzi e una con Andrea Pavan, e due sul Challenge Tour con Laporta. Le altre 19 le hanno siglate i dilettanti (15 individuali e quattro a squadre) a testimonianza di un movimento azzurro sempre più in crescita, con giocatori capaci di imporsi in ogni categoria e in ogni fascia d’età negli eventi più importanti del mondo.

 

TERZO GIRO - Francesco Laporta (207 - 68 69 70, -6) è stato raggiunto dal tedesco Sebastian Heisele (207 - 71 69 67) in vetta alla classifica del Grand Final, ultimo dei 27 tornei nel calendario del Challenge Tour che si sta disputando sul percorso del Club de Golf Alcanada (par 71), a Port d'Alcúdia nell’isola spagnola di Mallorca, al termine del quale si assegneranno ai primi 15 classificati nella Road To Mallorca (money list) le ‘carte’ per l’European Tour 2020.

La coppia di testa ha un margine di due colpi sul francese Robin Sciot-Siegrest e sugli inglesi Matthew Jordan e Jack Senior (209, -4), e di quattro sul gallese Rhys Enoch (211, -2). Minime possibilità di conquistare il titolo per il tedesco Marcel Schneider, per il sudafricano Bryce Easton, per il gallese Oliver Farr e per il polacco Adrian Meronck, settimi con 212 (-1). E’ al 42° posto con 223 (77 72 74, +10) Lorenzo Scalise.

Laporta, leader solitario nei primi due turni, ha realizzato tre birdie sulle prime 12 buche, poi ha rallentato con due bogey (70, -1) nel resto del tracciato permettendo l’aggancio al tedesco (67, -4, sei birdie, due bogey). Comunque con questa classifica il pugliese tornerebbe al comando della Road To Mallorca, dove attualmente è secondo. Peraltro sono fuori gioco i suoi più diretti concorrenti, impossibilitati a recuperare nel turno conclusivo: lo scozzese Calum Hill, numero uno, è 26° con 217 (+4), l’inglese Richard Bland (n. 3) e il francese Antoine Rozner (n. 5) sono 31.i con 218 (+5), e il transalpino Robin Roussel ha lo stesso punteggio di Scalise. Il montepremi di 420.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Francesco Laporta ha mantenuto la leadership con 137 (68 69, -5) colpi nel Grand Final, ultimo dei 27 eventi nel calendario del Challenge Tour che si sta disputando sul percorso del Club de Golf Alcanada (par 71), a Port d'Alcúdia nell’isola spagnola di Mallorca, al termine del quale si assegneranno ai primi 15 classificati nella Road To Mallorca (money list) le ‘carte’ per l’European Tour 2020.

L’azzurro, secondo nell’ordine di merito, ha girato in 69 (-2) con cinque birdie e tre bogey e ha un colpo di vantaggio sullo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez (138, -4), cugino di Sergio Garcia, e due sul francese Robin Sciot-Siegrist (139, -3). In quarta posizione con 140 (-2) il tedesco Sebastian Heisele e l’inglese Matthew Jordan e in sesta con 141 (-1) il suo connazionale Ross McGovan. In 39ª con 149 (77 72, +7), l’altro italiano in gara, Lorenzo Scalise.

Laporta, che è ormai sicuro di salire il prossimo anno sul circuito maggiore, con questa classifica tornerebbe in vetta alla Road To Mallorca, poiché hanno accusato difficoltà anche nel secondo turno i più diretti concorrenti: lo scozzese Calum Hill, numero 1 della money list, 16° con 144 (+2), l’inglese Richard Bland (n. 3) e il francese Antoine Rozner (n. 5), 30.i con 146 (+4), e l’altro transalpino Robin Roussel (n. 4), 41° con 150 (+8). Il montepremi di 420.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Francesco Laporta è al comando con 68 (-3) colpi nel Grand Final, ultimo dei 27 eventi nel calendario del Challenge Tour dove si assegneranno ai primi 15 classificati nella Road To Mallorca (money list) le ‘carte’ per l’European Tour 2020.

Sul percorso del Club de Golf Alcanada (par 71), a Port d'Alcúdia nell’isola spagnola di Mallorca, l’azzurro, secondo nell’ordine di merito, precede di misura il gallese Rhys Enoch e lo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez (69, -2), cugino di Sergio Garcia. Al quarto posto con 70 (-1) il danese Martin Simonsen e gli inglesi Dale Whitnell, Matthew Jordan e Jack Senior e all’ottavo con 71 (par) il francese Robin Sciot-Siegrist, lo scozzese Ewen Ferguson e il tedesco Sebastian Heisele. Al 42° con 77 (+6) l’altro italiano in gara, Lorenzo Scalise.

Laporta, che è ormai sicuro di salire il prossimo anno sul circuito maggiore, ha realizzato cinque birdie e due bogey e con questa classifica tornerebbe al comando della Road To Mallorca. Sono infatti in difficoltà gli avversari più diretti: lo scozzese Calum Hill, attuale numero 1, è 15° con 73 (+2), e sono ancora più indietro l’inglese Richard Bland (n. 3) e il transalpino Antoine Rozner (n. 5), 23.i con 74 (+3), e l’altro francese Robin Roussel (n. 4), 40° con 76 (+5). Il montepremi di 420.000 euro.

LA VIGILIA - Il Challenge Tour è all’atto conclusivo con la disputa del Grand Final (7-10 novembre), ultimo dei 27 eventi in calendario dove si assegneranno ai primi 15 classificati nella Road To Mallorca (money list) le ‘carte’ per l’European Tour 2020.

Sul percorso del Club de Golf Alcanada, a Port d'Alcúdia nell’isola spagnola di Mallorca, saranno in gara i primi 45 in graduatoria nell’ordine di merito, tra i quali due italiani: Francesco Laporta, secondo, che è ormai sicuro del passaggio di circuito, e Lorenzo Scalise (29°), che con un successo centrerebbe il prestigioso obiettivo.

Laporta era leader della Road To Mallorca dopo il successo nell’Hainan Open, poi ha perso la posizione al termine del precedente Foshan Open, superato dallo scozzese Calum Hill. Comunque con i tanti punti in palio a Mallorca sono ancora aperte tutte le soluzioni per il primato, mentre per quanto concerne l’assegnazione delle ‘carte’ sono praticamente tranquilli i primi undici. La lotta per rimanere nei top 15 è circoscritta a coloro piazzati dal 12° al 15° posto, ossia lo scozzese Connor Syme, lo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez, l’olandese Darius Van Driel e il gallese Oliver Farr, che sono braccati in particolare dai primi quattro inseguitori, ossia l’olandese Lars Van Meijel, l’inglese Ben Stow, l’altro olandese Wil Besseling e il danese Rasmus Hojgaard. Naturalmente occhio a chi può arrivare dalle retrovie, poiché quasi tutti i concorrenti hanno opportunità di ribaltare la situazione.

Favoriti per la vittoria nel torneo, oltre a Hill e a Laporta, anche i primi alle loro spalle, l’inglese Richard Bland, i francesi Robin Roussel e Antoine Rozner, il polacco Adrian Meronk e l’inglese Jack Senior, tutti in buona condizione di forma. Il montepremi di 420.000 euro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’inglese Tyrrell Hatton ha vinto con 268 (68 68 65 67, -20) colpi il Turkish Airlines Open, sesto degli otto eventi delle Rolex Series dell’European Tour, disputato sul tracciato del Montgomerie Maxx Royal (par 72), ad Antalya in Turchia. Ha battuto con un par alla quarta buca di playoff cinque concorrenti con i quali aveva concluso alla pari con lo stesso 268 il torneo: lo statunitense Kurt Kitayama, i francesi Victor Perez e Benjamin Hebert, il sudafricano Erik Van Rooyen e l’austriaco Matthias Schwab, leader dopo tre turni e ultimo a cedere contro il vincitore. Hatton, 28enne di High Wycombe, ha ottenuto il quarto titolo sul tour, il secondo nelle Rolex Series dopo l’Open d’Italia nel 2017. Per lui un assegno di 1.809.627 euro su un montepremi di 6.350.000 euro (sette milioni di dollari).

Bella prestazione di Guido Migliozzi, che ha rimontato da 25° al 10° posto con 272 (72 67 68 65, -16), seguito in classifica da Nino Bertasio (70 69 70 68) e da Andrea Pavan (68 69 69 71), 28.i con 277 (-11), da Renato Paratore, 36° con 279 (73 68 69 69, -9), da Edoardo Molinari, 38° con 280 (68 68 74 70, -8), e da Francesco Molinari, 44° con 281 (71 79 66 74, -7).

Il sestetto che si è giocato il titolo ha lasciato a due colpi, settimi con 270 (-18), lo scozzese Robert MacIntyre e l’indiano Shubhankar Sharma, autore con 64 (-8) del miglior score di giornata insieme a Kitayama. Nono con 271 (-17) il transalpino Romain Langasque e stesso punteggio di Migliozzi anche per l’americano Patrick Reed. Si è fermato al 21° posto con 275 (-13) l’inglese Justin Rose, che provava a imporsi nella gara per il terzo anno consecutivo, e al 49° con 283 (-5) l’austriaco Bernd Wiesberger, leader della Race To Dubai (money list) e tre successi in stagione compresi due nelle Rolex Series (Scottish Open e 76° Open d’Italia).

Guido Migliozzi è risalito con un 65 (-7) frutto di nove birdie e di due bogey e Nino Bertasio ha recuperato undici posizioni con un 68 (-4, un eagle, quattro birdie, un doppio bogey). Per Andrea Pavan 71 (-1) colpi con quattro birdie e tre bogey, per Renato Paratore 69 (-3) con cinque birdie e un doppio bogey, per Edoardo Molinari 70 (-2) con cinque birdie e tre bogey e per Francesco Molinari 74 (+2) con due birdie, due bogey e un doppio bogey.

 

TERZO GIRO - L’austriaco Matthias Schwab ha tenuto alto il ritmo e ha mantenuto il comando con 198 (65 67 66, -18) colpi nel Turkish Airlines Open, sesto degli otto eventi delle Rolex Series dell’European Tour, in svolgimento sul tracciato del Montgomerie Maxx Royal (par 72), ad Antalya in Turchia, torneo senza taglio riservato a 75 concorrenti che si contendono un montepremi di sette milioni di dollari.

Ha guadagnato otto posizioni Andrea Pavan, 17° con 206 (68 69 69, -10), e sono saliti al 25° posto con 207 (-9). Francesco Molinari (71 70 66), dal 45°, e Guido Migliozzi (72 67 68), dal 37°. Più indietro Nino Bertasio, 39° con 209 (70 69 70, -7), Edoardo Molinari (68 68 74), e Renato Paratore (73 68 69), 45.i con 210 (-6).

Matthias Schwab, 25enne di Schladming, ha l’occasione di togliere lo zero dalla casella delle vittorie sul circuito dall’alto di tre colpi di vantaggio acquisiti, grazie a un 66 (-6, un eagle, sei birdie, un doppio bogey), sui primi inseguitori, lo statunitense Patrick Reed, in grande condizione testimoniata dal secondo 65 (-7) di fila, gli inglesi Ross Fisher e Tyrrell Hatton, il francese Benjamin Hebert e lo scozzese Robert MacIntyre (201, -15). A cinque colpi, ma anche loro in corsa per il successo, lo scozzese Scott Jamieson, il transalpino Victor Perez e il sudafricano Erik Van Rooyen, settimi con 203 (-13). Non ha possibilità di ottenere il terzo titolo consecutivo nel torneo l’inglese Justin Rose, numero otto mondiale, anch’egli 25°, e navigano in bassa classifica il tedesco Martin Kaym

er, 50° con 211 (-5), e l’austriaco Bernd Wiesberger, 54° con 213 (-3), leader della Race To Dubai (money list) e tre successi in stagione compresi due nelle Rolex Series (Scottish Open e 76° Open d’Italia).

Andrea Pavan ha girato in 69 (-3) colpi con cinque birdie e due bogey e Guido Migliozzi in 68 (-4) con quattro birdie senza bogey. Francesco Molinari, partito dalla buca 10, ha provato a riportarsi tra i primi attaccando decisamente e dopo 13 buche con un eagle e sei birdie, era praticamente a un passo dal riuscirci, ma due bogey (66, -6) hanno in parte vanificato la sua rincorsa. Per Nino Bertasio 70 (-2) colpi con cinque birdie e tre bogey, per Renato Paratore 69 (-3) con cinque birdie e due bogey e per Edoardo Molinari 74 (+2) con tre birdie e cinque bogey.

 

SECONDO GIRO - L’austriaco Matthias Schwab è il nuovo leader con 132 (65 67, -12) colpi del Turkish Airlines Open, sesto degli otto eventi delle Rolex Series dell’European Tour, in svolgimento sul tracciato del Montgomerie Maxx Royal (par 72), ad Antalya in Turchia, torneo senza taglio riservato a 75 concorrenti che si contendono un montepremi di sette milioni di dollari.

Il migliore tra gli azzurri è Edoardo Molinari, 15° con 136 (68 68, -8), seguito da Andrea Pavan, 25° con 137 (68 69, -7), da Nino Bertasio (70 69) e Guido Migliozzi (72 67), 37.i con 139 (-5), e da Francesco Molinari (71 70) e Renato Paratore (73 68), 45.i con 141 (-3).

Schwab, 25enne di Schladming senza titoli sul circuito, ha distaccato di un colpo il quartetto inseguitore con un birdie sull’ultima buca, il quarto di giornata, completando con un eagle e un bogey il 67 (-5). Lo tallonano gli inglesi Danny Willett e Ross Fisher, il belga Thomas Detry e lo svedese Alex Noren (133, -11), mentre l’inglese Justin Rose, numero otto mondiale, campione uscente a caccia della terza vittoria consecutiva, è sesto con 134 (-10) alla pari con lo scozzese Robert MacIntyre, il sudafricano Justin Harding, l’australiano Jason Scrivener e con lo statunitense David Lipsky. Ha ceduto l’inglese Tom Lewis, in vetta dopo un turno e ora 11° con 135 (-9), ha recuperato 22 posizioni l’americano Patrick Reed, 15° come Edoardo Molinari, ed è finito in bassa classifica l’austriaco Bernd Wiesberger, 62° con 143 (-1), leader della Race To Dubai (money list) e tre successi in stagione compresi due nelle Rolex Series (Scottish Open e 76° Open d’Italia),

Edoardo Molinari ha realizzato il secondo 68 (-4) consecutivo con cinque birdie e un bogey imitato in score e modalità da Renato Paratore. Andrea Pavan ha fissato il parziale di 69 (-3) con cinque birdie e due bogey. Stesso punteggio per Nino Bertasio con sette birdie, due bogey e un doppio bogey e 67 (-5) colpi per Guido Migliozzi rinvenuto dal 52° posto, con sei birdie e un bogey. Per Francesco Molinari un giro simile al primo con molte buche in par (14) insieme a tre birdie e a un bogey per il 70 (-2).

 

PRIMO GIRO - Edoardo Molinari e Andrea Pavan sono al 12° posto con 68 (-4) colpi dopo il giro iniziale del Turkish Airlines Open, sesto degli otto eventi delle Rolex Series dell’European Tour, dove sono al vertice con 65 (-7) l’inglese Tom Lewis, tornato recentemente al proscenio dopo anni di oblio, e il sempre più convincente austriaco Matthias Schwab

Sul tracciato del Montgomerie Maxx Royal (par 72), ad Antalya in Turchia, nel torneo riservato a 75 concorrenti che si contendono un montepremi di sette milioni di dollari, è a metà classifica Francesco Molinari, 37° con 71 (-1), preceduto di Nino Bertasio, 28° con 70 (-2), e seguito da Guido Migliozzi, 52° con 72 (par), e da Renato Paratore, entrato nel field all’ultimo momento, 60° con 73 (+1).

La coppia di testa ha un colpo di margine sullo statunitense David Lipsky, sul belga Thomas Pieters e sullo svedese Alex Noren (66, -6), e sono a due l’inglese Justin Rose (67, -5), numero otto mondiale, campione uscente a caccia del terzo titolo consecutivo, affiancato dal francese Benjamin Hebert, dal belga Thomas Detry, dallo scozzese Scott Jamieson, dall’olandese Joost Luiten e dall’inglese Danny Willett. L’americano Patrick Reed e l’austriaco Bernd Wiesberger, leader della Race To Dubai (money list) e tre successi in stagione compresi due nelle Rolex Series (Scottish Open e 76° Open d’Italia), hanno lo stesso score di Francesco Molinari, l’irlandese Shane Lowry è alla pari con Migliozzi e ha un ritardo importante l’inglese Matt Wallace, 68° con 74 (+2).

Tom Lewis ha segnato otto birdie e un bogey e Matthias Schwab ha mantenuto lo stesso passo con un eagle, sei birdie e un bogey. Hanno confermato il loro buon momento Andrea Pavan (sei birdie, due bogey) ed Edoardo Molinari (un eagle, quattro birdie, un doppio bogey), mentre è stato parecchio articolato il giro di Nino Bertasio con un eagle, quattro birdie e quattro bogey. Andatura molto regolare di Francesco Molinari con due birdie, un bogey e quindici buche concluse in par. Piuttosto altalenante Guido Migliozzi con un eagle, quattro birdie, quattro bogey e un doppio bogey e tre birdie e quattro bogey per Renato Paratore.

 

LA VIGILIA - L’inglese Justin Rose, numero otto mondiale, prova a vincere per il terzo anno consecutivo il Turkish Airlines Open (7-10 novembre), sesto degli otto eventi delle Rolex Series dell’European Tour in programma sul tracciato del Montgomerie Maxx Royal, ad Antalya in Turchia. Nel torneo riservato a 75 concorrenti e con un montepremi di sette milioni di dollari, saranno in gara cinque azzurri: Francesco Molinari, Edoardo Molinari, Andrea Pavan, Guido Migliozzi e Nino Bertasio.

Nel field cinque tra i primi dieci della Race To Dubai (ordine di merito) con Bernd Wiesberger teso a difendere la sua leadership. L’austriaco, tre titoli in stagione compresi due nelle Rolex Series (Scottish Open e 76° Open d’Italia) per farlo dovrà controllare l’irlandese Shane Lowry, terzo in graduatoria e unico tra i partecipanti in grado di sorpassarlo con un successo. Posso invece cercare di migliorare la loro posizione tra i top ten l’inglese Matt Wallace (6°), lo scozzese Robert MacIntyre (9°) e il sudafricano Erik Van Rooyen (10°).

Tanti i concorrenti in grado di recitare ruoli da protagonisti tra i quali ricordiamo, oltre a Francesco Molinari e ad Andrea Pavan, reduci da prove in media classifica nel WGC-HSBC Champions in Cina, lo statunitense Patrick Reed, gli inglesi Danny Willett e Tyrrell Hatton, l’emergente francese Victor Perez e il cinese Haotong Li, lo scorso anno sconfitto da Rose al playoff. Da seguire anche lo svedese Alex Noren, Il tedesco Martin Kaymer, lo spagnolo Jorge Campillo e il belga Thomas Pieters, senza dimenticare Guido Migliozzi, Edoardo Molinari e Nino Bertasio.

Il torneo su GOLFTV - Il Turkish Airlines Open viene trasmesso in diretta e in esclusiva su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 7 novembre, venerdì 8 e sabato 9, dalle ore 10 alle ore 15; domenica 10, dalle ore 9,30 alle ore 14,30. Dirette su Eurosport. Giovedì 7 novembre: Eurosport 1 dalle ore 11 alle ore 15; venerdì 8: Eurosport 2, dalle ore 11 alle ore 15; sabato 9: Eurosport 1, dalle ore 11 alle ore 15; domenica 10: Eurosport 1, dalle ore 10,30 alle ore 14,30. Commento di Maurizio Trezzi, Federico Colombo e di Nicola Pomponi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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LPGA: Nelly Korda ha concesso il bis

Nelly Korda si è imposta per il secondo anno consecutivo nel Taiwan Swinging Skirts (LPGA Tour), svoltosi sul percorso del Miramar Golf Country Club (par 72) nella città di New Taipei City a Taiwan. Conclusa la gara con 270 (66 67 65 72, -18) colpi alla pari con la tedesca Caroline Masson (68 68 66 68) e con l’australiana Minjee Lee (67 67 67 69), le ha poi superate con un birdie alla prima buca di spareggio.

Nelly Korda, leader dopo tre turni, ha faticato nel quarto e a una buca dal termine era al secondo posto, insieme a Minjee Lee, con un colpo di ritardo da Caroline Masson, che però è stata raggiunta da entrambe con un birdie sull’ultima buca. La Korda, 21enne di Bradenton (Florida), sorella minore di Jessica e ambedue figlie degli ex tennisti Petr Korda e Regina Rajchrtová, ha portato a tre i titoli sul circuito e ha ricevuto un assegno di 330.000 dollari su un montepremi di 2.000.000 di dollari.

Al quarto posto con 274 (-14) la canadese Brooke M. Henderson e le coreane Sei Young Kim e Mi Jung Hur e al settimo con 275 (-13) l’altra coreana Hyo Joo Kim. Ha rimontato nel finale la thailandese Ariya Jutanugarn, da 23ª a  11ª con 278 (-10), stesso score di Jessica Korda, quindi la coreana Inbee Park, campionessa olimpica, 15ª con 279 (-9), la sua connazionale Jeongeun Lee6, numero quattro mondiale, 27ª con 282 (-6), e la neozelandese Lydia Ko, 35ª con 284 (-4). Si è ritirata dopo 36 buche Jin Young Ko, numero uno del Rolex ranking.

 

TERZO GIRO - Nelly Korda (198 – 66 67 65, -18) è tornata al comando, dopo gesserlo già stata nel primo giro, nel Taiwan Swinging Skirts (LPGA Tour), che si sta svolgendo sul percorso del Miramar Golf Country Club (par 72) nella città di New Taipei City a Taiwan.

La leader, 21enne di Bradenton (Florida), sorella minore di Jessica, entrambe figlie degli ex tennisti Petr Korda e Regina Rajchrtová, ha girato in 65 (-7, sette birdie) colpi e ha l’opportunità di bissare il successo ottenuto lo scorso anno e di portare a tre i titoli sul circuito. Può contare su un vantaggio di tre colpi sull’australiana Minjee Lee (201, -15), e di quattro sulla tedesca Caroline Masson (202, -14).

Poche possibilità di recupero per le quattro coreane che seguono: Mi Jung Hur, in vetta dopo due turni e ora quarta con 203 (-13), In-Kyung Kim, quinta con 204 (-12), Sei Young Kim e Hyo Joo Kim, seste con 201 (-11). Troppo lontana la canadese Brooke M. Henderson, nona con 206 (-10), e in grigio le prove della coreana Jeongeun Lee6, numero quattro mondiale, 18ª con 211 (-5), della thailandese Ariya Jutanugarn,  23ª con 212 (-4), e della neozelandese Lydia Ko, 42ª con 215 (-5). Si è ritirata dopo 36 buche Jin Young Ko, numero uno del Rolex ranking. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari.

SECONDO GIRO - La coreana Mi Jung Hur (132 - 66 66, -12) è rimasta da sola al vertice del Taiwan Swinging Skirts, che si sta svolgendo sul percorso del Miramar Golf Country Club (par 72) nella città di New Taipei City a Taiwan. La leader con il secondo 66 consecutivo (-6, sette birdie, un bogey), ha distaccato di un colpo la statunitense Nelly Korda (133, -11), che l’affiancava dopo un turno.

Al terzo posto con 134 (-10) la coreana In-Kyung Kim e l’australiana Minjee Lee, al quinto con 135 (-9) la canadese Brooke M. Hendertson e l’australiana Su Oh e al settimo con 136 (-8) la tedesca Caroline Masson e la coreana Hyo Joo Kim.

Ha rimontato dal 37° al 12° con 139 (-5) la coreana Jeongeun Lee6, numero quattro mondiale, è a metà classifica con 143 (-1) la thailandese Ariya Jutangarn e hanno perso terreno la coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale, e l’australiana Lydia Ko, 58.e con 147 (+3). Il montepremi è di 2.000.000 di dollari.

 

PRIMO GIRO - Nelly Korda, che difende il titolo, e la coreana Mi Jung Hur sono state le protagoniste del primo giro del Taiwan Swinging Skirts, dove hanno preso il comando con 66 (-6) colpi sul percorso del Miramar Golf Country Club nella città di New Taipei City a Taiwan.

La coppia ha un colpo di vantaggio sull’australiana Minjee Lee (67, -5) e due sulla sua connazionale Su Oh, sulla tedesca Caroline Masson, su Angel Yin e Amy Olson. Tra le concorrenti in ottava posizione con 69 (-3) Ally McDonald e Jessica Korda, sorella di Nelly ed entrambe figlie degli ex tennisti Petr Korda e Regina Rajchrtová.

Accusano un ritardo recuperabile Lizette Salas e la canadese Brooke M. Henderson, 19.e con 71 (-1), e la coreana Inbee Park, campionessa olimpica, 29ª con 72 (par), mentre hanno concluso con punteggi sopra par le coreane Jin Young Ko, numero uno mondiale, e la coreana Jeongeun Lee6, numero quattro, 37.e con 73 (+1), la neozelandese Lydia Ko, 50ª con 74 (+2), e la thailandese Ariya Jutanugarn, 59ª con 75 (+3).

Mi Jung Hur la conquistato la leadership con sei birdie senza bogey e Nelly Korda ha ottenuto lo stesso risultato con un eagle, sette birdie e tre bogey. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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WGC-HSBC: vince McIlroy, 22° F. Molinari

Il nordirlandese Rory McIlroy ha vinto con 269 (67 67 67 68, -19) colpi il WGC-HSBC Champions, quarto e ultimo evento del World Golf Championships, ossia il mini circuito mondiale i cui tornei sono secondi solo ai quattro major, disputato allo Sheshan International GC (par 72), di Shanghai in Cina, dove Francesco Molinari si è classificato 22° con 281 (74 67 71 69, -7), e Andrea Pavan 49° con 289 (71 70 75 73, +1),

McIlroy, leader dopo tre giri, ha condotto il quarto con quattro birdie senza bogey per il 68 /-4), ma è stato raggiunto da Xander Schauffele, campione uscente, con un birdie sull’ultima buca dopo una volata in 66 (-6, sette birdie e un bogey). Alla prima supplementare l’epilogo con il birdie del 30enne nordirlandese di Holywood, che ha così conquistato il terzo successo in un WGC per un palmarès che comprende anche quattro major e, al netto dei sette eventi citati, undici vittorie sul PGA Tour e sette sull’European Tour. Per il quarto alloro nell’anno solare ha percepito un assegno di 1.745.000 dollari su un montepremi di 10.250.000 dollari.

E’ rimasto lontano di due colpi dallo spareggio il sudafricano Louis Oousthuizen, terzo con 271 (-17) e autore nel turno d’apertura di una “hole in one” (buca 6, par 3, 200 yards, ferro 6). In quarta posizione con 273 (-15) l’austriaco Matthias Schwab, il francese Victor Perez e il messicano Abraham Ancer e in settima con 274 (-14) l’inglese Matthew Fitzpatrick. Poco dietro Patrick Reed, ottavo con 276 (-12), e il giapponese Hideki Matsuyama, 11° con 277 (-11). Molto discontinui l’atteso cinese Haotong Li, 24° con 282 (-6), al vertice dopo un giro, Phil Mickelson e l’inglese Justin Rose, 28.i con 283 (-5), Jordan Spieth, 43° con 287 (-1), l’austriaco Bernd Wiesberger, vincitore del 76° Open d’Italia e in vetta alla Race To Dubai (money list European Tour), stesso punteggio di Pavan, e lo spagnolo Sergio Garcia, 53° con 290 (+2).

Francesco Molinari, dal rendimento altalenante, ha concluso con un parziale di 69 (-3) frutto di due birdie in uscita e di due birdie e un bogey nel rientro. Lo score di Andrea Pavan, partito dalla buca 10, è stato condizionato da un “9” alla 18ª (par 5). Cinque birdie e due bogey nel resto del tracciato hanno fatto 73 (+1).

 

TERZO GIRO - Il nordirlandese Rory McIlroy, numero due mondiale, con il terzo 67 (-5) consecutivo e con lo score di 201 (-15) colpi ha portato a termine la sua scalata alla vetta nel WGC-HSBC Champions, quarto e ultimo evento del World Golf Championships, ossia il mini circuito mondiale i cui tornei sono secondi solo ai quattro major.

Sul tracciato dello Sheshan International GC (par 72), a Shanghai in Cina, a un giro dal termine, ha recuperato altre quattro posizioni Francesco Molinari, 22° con 212 (74 67 71, -4), e ha preso terreno Andrea Pavan, 44° con 216 (71 70 75, par).

E’ salito dall’ottavo al secondo posto con 202 (-14) il sudafricano Louis Oosthuizen, artefice nel giro d’apertura di una “hole in one” (buca 6, par 3, 200 yards, ferro 6), ed è rimasto al terzo con 203 (-13) lo statunitense Xander Schauffele, campione in carica, affiancato dall’inglese Matthew Fitzpatrick, leader dopo due turni. In corsa per il titolo anche l’inglese Paul Waring, quinto con 204 (-12), l’americano Jason Kokrak e il coreano Sung-jae Im, sesti con 205 (-11), e qualche chance anche per il messicano Abraham Ancer e per lo statunitense Kevin Kisner, ottavi con 206 (-10). Sono fuori gioco il suo connazionale Patrick Reed, il giapponese Hideki Matsuyama, l’inglese Justin Rose, numero otto del World Ranking, e il cinese Haotong Li, che ha ceduto dopo un’ottima partenza, 15.i con 210 (-6), e l’austriaco Bernd Wiesberger, vincitore del 76° Open d’Italia e in vetta alla Race To Dubai (money list), 30° con 214 (-2). Continua l’altalena di Phil Mickelson e dello spagnolo Sergio Garcia, entrambi da 20.i a 38.i con 215 (-1), e sempre in basso Jordan Spieth, 53° con 217 (+1).

Rory McIlroy ha fatto percorso netto con cinque birdie senza bogey. Francesco Molinari ha realizzato un 71 (-1) con un bogey e un birdie in uscita e due birdie e un bogey nel rientro e Andrea Pavan un 75 (+3) con tre birdie, due bogey e due doppi bogey. Il montepremi è di 10.250.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - L’inglese Matthew Fitzpatrick ha decisamente attaccato prendendo il comando con 133 (66 67, -11) colpi nel WGC-HSBC Champions, quarto e ultimo evento del World Golf Championships, ossia il mini circuito mondiale i cui tornei sono secondi solo ai quattro major. Sul percorso dello Sheshan International GC (par 72), a Shanghai in Cina, hanno recuperato i due azzurri in gara, entrambi al 26° posto con 141 (-3): Francesco Molinari (74 67), risalito dal 64°, e Andrea Pavan (71 70), rinvenuto dal 41°.

Fitzpatrick, 25enne di Sheffield con cinque titoli sull’European Tour, ha girato in 67 (-5, cinque birdie senza bogey), ma non è riuscito  evitare che gli si ponesse sulla scia il nordirlandese Rory McIlroy (134, -10), numero due mondiale, autore anch’egli di un 67 (un eagle, cinque birdie, due bogey). Ha tenuto lo statunitense Xander Schauffele, campione in carica, terzo con 135 (-9) insieme all’australiano Adam Scott e al coreano Sung-jae Im, e hanno ceduto il cinese Haotong Li e il francese Victor Perez, rispettivamente leader e secondo dopo un turno e ora sesti con 136 (-8).

Ha ancora possibilità di recuperare il sudafricano Louis Oosthuizen, ottavo con 137 (-7) e artefice nel giro d’apertura di una “hole in one” (buca 6, par 3, 200 yards, ferro 6), e l’inglese Justin Rose, numero otto del World Ranking, 11° con 139 (-5), mentre continuano ad essere altalenanti Phil Mickelson e lo spagnolo Sergio Garcia, 20.i con 140 (-4). Ha il medesimo score dei due azzurri anche Patrick Reed, e sembrano destinati a un ruolo di comprimari in questo evento il giapponese Hideki Matsuyama, 32° con 142 (-2), Jordan Spieth e l’austriaco Bernd Wiesberger, vincitore del 76° Open d’Italia e in vetta alla Race To Dubai (money list), 42.i con 143 /-1).

Francesco Molinari ha realizzato tre birdie in uscita, poi ha fissato il 67 (-5) con quattro birdie e due bogey nel rientro. Andrea Pavan, che è partito dalla buca 10, ha segnato tre birdie e un bogey nella prima metà del tracciato e un birdie e un bogey nella seconda per il 70 (-2). Il montepremi è di 10.250.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Inizio lento di Andrea Pavan, 41° con 71 (-1) colpi, e di Francesco Molinari, 64° con 74 (+2), nel WGC-HSBC Champions, quarto e ultimo evento del World Golf Championships, ossia il mini circuito mondiale i cui tornei sono secondi solo ai quattro major. Sul percorso dello Sheshan International GC (par 72), a Shanghai in Cina, ha preso il comando con 64 (-8) uno dei più apprezzati giocatori dai fans di casa, Haotong Li, che ha un colpo di vantaggio sul francese Victor Perez (65, -7). In terza posizione con 66 (-6) lo statunitense Xander Schauffele, che difende il titolo, l’inglese Matthew Fitzpatrick, il coreano Sungjae Im e l’australiano Adam Scott e in alta classifica anche Rory McIlroy, settimo con 67 (-5), numero due mondiale e teso ad accorciare le distanze dal numero uno, l’americano Brooks Koepka, attualmente fermo per infortunio. Il nordirlandese è affiancato dal canadese Corey Conners e dall’austriaco Matthias Schwab.

Ha tenuto l’inglese Justin Rose, numero otto del Rolex Ranking, 14° con 69 (-3), e ha cercato di difendersi come meglio gli consente la condizione attuale Jordan Spieth, 26° con 70 (-2) alla pari con l’austriaco Bernd Wiesberger, vincitore del 76° Open d’Italia e leader della Race To Dubai (money list). Phil Michelson ha lo stesso score di Pavan e accusano ritardi importanti altri big quali lo spagnolo Sergio Garcia e l’americano Patrick Reed, 48.i con 72 (par), e il giapponese Hideki Matsuyama, 70° con 75 (+3).

Haotong Li, 24enne nato proprio a Shanghai e con due successi sul circuito, è sceso otto colpi sotto par con un eagle, sette birdie e un bogey. Andrea Pavan, dopo aver marciato in par per sette buche, ha trovato due bogey nelle successive tre, ma ha effettuato un bel recupero nelle ultime sette con tre birdie. Francesco Molinari, che ha cominciato dalla 10ª, ha segnato un birdie, poi ha passato un momento di difficoltà prima del giro di boa con due bogey e un doppio bogey. Nel rientro ha realizzato due birdie di fila e poi è arrivato il terzo bogey di giornata. Il montepremi è di 10.250.000 dollari.

Hole in one” di Louis Oosthuizen – Prodezza del sudafricano Louis Oosthuizen il quale ha realizzato una “hole in one” alla buca 6 (par 3 di 200 yards), che ha centrato direttamente dal tee utilizzando un ferro 6. Tre birdie e un bogey nel resto del tracciato per il 68 (-4) con cui si è collocato al decimo posto:

 

LA  VIGILIA - Con il WGC-HSBC Champions si conclude il ciclo delle quattro gare stagionali del World Golf Championships, ossia il mini circuito mondiale i cui eventi sono secondi solo ai quattro major. Sul percorso dello Sheshan International GC, a Shanghai in Cina (31 ottobre- 3 novembre), due gli azzurri in campo, Francesco Molinari e Andrea Pavan, entrambi vincitori in stagione, il primo sul PGA Tour (Arnold Palmer Invitational) e il romano sull’European Tour (BMW International Open).

Difende il titolo lo statunitense Xander Schauffele, numero nove mondiale, in un contesto che comprende anche altri nove giocatori nella top 20 del world ranking, dove il più in alto è il nordirlandese Rory McIlroy, numero due, teso ad accorciare le distanze dal numero uno, l’americano Brooks Koepka, attualmente fermo ai box per infortunio.

Fari puntati anche sugli inglesi Justin Rose, numero otto, Paul Casey e Tommy Fleetwood, sull’irlandese Shane Lowry, sull’australiano Adam Scott e sugli altri statunitensi Phil Michelson, Tony Finau, Patrick Reed e Kevin Kisner. Possibili protagonisti anche l’austriaco Bernd Wiesberger, vincitore del 76° Open d’Italia e leader della Race To Dubai (money list), il giapponese Hideki Matsuyama, che ha conteso fino all’ultimo il successo a Tiger Woods nello Zozo Championship in Giappone, l’iberico Sergio Garcia, e l’americano Jordan Spieth, se ritrova il passo da tempo perduto.

Francesco Molinari, 43° lo scorso anno in cui poi vinse la Race To Dubai, è alla nona presenza nel torneo, che ha vinto nel 2010 e dove ha ottenuto anche due top ten. Andrea Pavan è alla seconda in un WGC dopo il 22° posto conseguito nel medesimo evento (2018). Sono 78 i partecipanti che si contenderanno, in una competizione senza taglio, un montepremi di 10.250.000 dollari.

Il torneo su GOLFTV - Il WGC-HSBC Champions viene trasmesso in diretta e in esclusiva su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 31 ottobre e venerdì 1 novembre, dalle ore 3 alle ore 9; sabato 2 e domenica 3, dalle ore 3,30 alle ore 9. Commento di Nicola Pomponi, Federico Colombo e di Isabella Calogero.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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LPGA: Ha Na Jang prevale al playoff

 

Ha Na Jang ha firmato con 269 (69 67 68 65, -19) colpi il quinto titolo sul LPGA Tour imponendosi nel BMW Ladies Championship che si è svolto sul percorso del LPGA International Busan (par 72), nella città coreana da cui il circolo prende nome e riservato a 84 concorrenti. Hanno dominato le giocatrici di casa con ben dieci tra le prime dodici in graduatoria.

Ha Na Jang, 27enne di Seoul nel cui palmares figurano anche undici successi nel Korean LPGA, ha recuperato nel finale i due colpi di svantaggio che aveva dopo 14 buche dalla statunitense Danielle Kang (269 - 67 67 71 64), vincitrice la scorsa settimana del Buick LPGA Shanghai in Cina, e poi l’ha superata con un birdie alla terza buca supplementare. Con il trofeo ha ricevuto anche un assegno di 300.000 dollari su un montepremi di due milioni di dollari.

Al terzo posto con 272 (-16) Amy Yang, al quarto con 276 (-12) In Gee Chun e Sami Lee e al sesto  con 277 (-11) Min Sun5 Kim, Hee Jeong Lim e l’altra voce fuori dal coro, la danese Nanna Koerstz Madsen. Nona piazza con 278 (-10) per la numero uno mondiale Jin Young Kim, affiancata da Min Ji Park, Sei Young Kim e da Seung Yeon Lee.

Mai in partita l’australiana Minjee Lee e la coreana Jeongeun Lee6, numero quattro del Rolex ranking, 16.e con 280 (-8), la neozelandese Lydia Ko, 21ª con 281 (-7), la thailandese Ariya Jutanugarn, 33ª con 284 (-4), la canadese Brooke M. Henderson, 38ª con 285 (-3), e la cinese Shanshan Feng, 58ª con 289 (+1).

 

TERZO GIRO - Le coreane stanno letteralmente dominando davanti a loro pubblico nel BMW Ladies Championship (LPGA Tour) che si sta svolgendo sul percorso del LPGA International Busan (par 72), nella città coreana da cui il circolo prende nome e riservato a 84 concorrenti.

Sono al comando con 203 (-13) colpi Somi Lee (68 68 67) e Seung Yeon Lee (67 68 68), seguite con 204 (-12) da Ha Na Yang e con 205 (-11) da Amy Yang in compagnia dell’australiana Su Oh e della statunitense Danielle Kang, vincitrice domenica scorsa del Buick LPGA Shanghai in Cina e leader dopo due turni. Quindi altre cinque proettes di casa: In Gee Chun, settima con 206 (-10), So Young Lee, Sei Young Kim, Hee Jeong Lim e Jin Young Ko, numero uno al mondo, ottave con 207 (-9).

Difficile che possano competere per il titolo la neozelandese Lydia Ko e la coreana Jeongeun Lee6, numero quattro del Rolex ranking, 12.e con 208 (-8), mentre sono fuori gioco l’australiana Minjee Lee, 19ª con 209 (-7), la canadese Brooke M. Henderson, 27ª con 211 (-5), la cinese Shanshan Feng, 33ª con 212 (-4), e la thailandese Ariya Jutanugarn, 44ª con 214 (-2). Il montepremi è di due milioni di dollari.

SECONDO GIRO - La statunitense Danielle Kang, confermando il suo ottimo momento di forma, è passata a condurre con 134 (67 67, -10) colpi nel BMW Ladies Championship (LPGA Tour) che si sta svolgendo sul percorso del LPGA International Busan (par 72), nella città coreana da cui il circolo prende nome e riservato a 84 concorrenti.

La 27enne di San Francisco (California), tre titoli sul circuito, ma il terzo è un major con cui ha inaugurato il palmarès (KPMG Womens PGA Championship) e vincitrice domenica scorsa del Buick LPGA Shanghai in Cina, ha realizzato il secondo 67 (-5, sette birdie, due bogey) di fila prendendo il minimo vantaggio sulle coreane Hee Won Na e Seung Yeon Lee (135, -9).

Al quarto posto con 136 (-8) altre tre coreane, Jin Young Ko, numero uno mondiale, Ha Na Jang e Somi Lee e l’australiana Minjee Lee, in vetta dopo un turno. Ha perso terreno la coreana Jeongeun Lee6, numero quattro del Rolex ranking, da seconda a 24ª con 140 (-4), stesso score della neozelandese Lydia Ko, è rimasta praticamente stabile la canadese Brooke M. Henderson, 30ª con 141 (-3), e sono più indietro la cinese Shanshan Feng, 37ª con 142 (-2), e la thailandese Ariya Jutanugarn. 64ª con 146 (+2). Il montepremi è di due milioni di dollari.

 

PRIMO GIRO - Alcune delle favorite al proscenio nel primo giro del BMW Ladies Championship (LPGA Tour) che si sta svolgendo sul percorso del LPGA International Busan (par 72), nella città coreana da cui il circolo prende nome e riservato a 84 concorrenti.

E’ al vertice con 66 (-6, sei birdie) colpi l’australiana Minjee Lee, 23enne di Perth con tre titoli sul circuito, ma le hanno dato un solo colpo di spazio Danielle Kang, reduce dal successo della scorsa settimana nel Buick LPGA Shanghai, e le coreane Jin Young Ko, numero uno mondiale, e Jeongeun Lee6, numero quattro, affiancate dalla connazionale Seung Yeon Lee (67, -5).

Subito dietro le due cinesi Shanshan Feng e Yu Liu, seste con 68 (-4) in compagnia di altre tre coreane, Hee Won Na, Hee Jeong Lim e Sei Young Kim. Con distacchi vari la neozelandese Lydia Ko e la coreana Amy Yang, 13.e con 69 (-3), Lizette Salas e Jessica Korda, 32.e con 71 (-1), la canadese Brooke M. Henderson, 52ª con 73 (+1), e la thailandese Ariya Jutanugarn, 65ª con 74 (+2). Il montepremi è di due milioni di dollari.

 

LA VIGILIA - Il LPGA Tour si avvia alla conclusione con gli ultimi tornei a numero chiuso e passa dalla Cina alla Corea per la disputa del BMW Ladies Championship (24-27 ottobre) sul percorso del LPGA International Busan, nella città da cui il circolo prende nome riservato a 84 concorrenti..

Calamita l’attenzione ovviamente la coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale, che sarà la più seguita dagli appassionati locali insieme alle due connazionali Jeongeun Lee6, numero quattro, e Amy Yang.

Nel buon field, dove non ci sono giocatrici italiane, anche le statunitensi Danielle Kang, reduce dal successo nel Buick LPGA Shanghai, le sorelle Jessica Korda e Nelly Korda, Lizette Salas e Paula Creamer, che cerca di uscire da una fase difficile della carriera, le cinesi Shanshan Feng e Yu Liu, la canadese Brooke M. Henderson, le sorelle thailandesi Ariya e Moriya Jutanugarn, la neozelandese Lydia Ko e l’australiana Minjee Lee.

Tra le europee ricordiamo la svedese Anna Nordqvist, la francese Celine Boutier, la spagnola Carlota Ciganda e la danese Nanna Koerstz Madsen. Il montepremi è di  due milioni di dollari.

 

 

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