Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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Eurotour: vince Victor Perez, 10° Pavan

 

 

Il francese Victor Perez si è imposto con 266 (64 68 64 70, -22) colpi nell’Alfred Dunhill Links Championship (European Tour), disputato con formula pro am (un pro e un dilettante) in Scozia, sui tre percorsi dell’Old Course di St. Andrews, di Carnoustie e di Kingsbarns, tutti par 72, dove Andrea Pavan ha siglato un lusinghiero decimo posto con 270 (68 65 67 70, -18). Perez, 27enne di Tarbes al primo successo sul circuito, ha avuto ragione nelle ultime battute del giro finale, sull’Old Course, dell’inglese Matthew Southgate (267, -21), che ha pagato a caro prezzo due bogey in vista del traguardo. Terzi il suo connazionale Paul Waring e lo svedese Joakim Lagergren con 268 (-20).

Pavan, che ha centrato la terza top ten, oltre a un titolo (BMW International Open), in una stagione molto positiva, ha avuto la compagnia dell’inglese Luke Donald e dello statunitense Tony Finau. Sono stati preceduti al quinto posto con 269 (-19) dagli inglesi Tommy Fleetwood, Tom Lewis, Matthew Jordan e Jordan Smith e dal coreano Jeunghun Wang. Piuttosto altalenanti l’irlandese Shane Lowry, 15° con 271 (-17), il danese Lucas Bjerregaard, che difendeva il titolo, 23° con 272 (-16), l’inglese Danny Willett e il nordirlandese Rory McIlroy, numero due mondiale, 26.i con 273 (-15), e l’altro inglese Justin Rose, numero quattro del World ranking, 34° con 274 (-14).

Nella classifica a squadre hanno concluso con lo stesso score di 249 (-39)Tommy Fleetwood/Ogden Phipps e RoryMcIlroy/Gerry McIlroy. Sesti con 253 (-35) Andrea Pavan/Chris Goodwin.

Pavan ha terminato la sua tonica e convincente prestazione con un 70 (-2) frutto di due birdie e di sedici par. Sono usciti al taglio dopo 54 buche, Renato Paratore, 61° con 208 (69 66 73, -8), Guido Migliozzi (69 71 71) e Nino Bertasio (66 73 72), 94.i con 211 (-5), ed Edoardo Molinari, 152° con 216 (72 70 74, par).

 

TERZO GIRO - Andrea Pavan, da 11° a sesto con 200 (68 65 67, -16) colpi, è salito ancora e sarà in corsa per il titolo nel giro finale dell’Alfred Dunhill Links Championship (European Tour), che si sta disputando con formula pro am (un pro e un dilettante) in Scozia, sui tre percorsi dell’Old Course di St. Andrews, di Carnoustie e di Kingsbarns, e dove sono nuovamente cambiati i leader poiché guidano con 196 (-20) il francese Victor Perez (64 68 64) e l’inglese Matthew Southgate (65 66 65).

Sono usciti al taglio, che ha lasciato in gara 60 concorrenti e 23 squadre, Renato Paratore, 61° con 208 (69 66 73, -8), Guido Migliozzi (69 71 71) e Nino Bertasio (66 73 72), 94.i con 211 (-5), ed Edoardo Molinari, 152° con 216 (72 70 74, par).

Seguono la coppia di testa l’altro inglese Paul Waring (198, -18), lo svedese Joakim Lagergren e lo statunitense Tony Finau (199, -17). Sono insieme a Pavan gli inglesi Luke Donald e Jordan Smith e si è portato dal 21° al nono posto con 201 (-15) il danese Lucas Bjerregaard, che difende il titolo, mentre ha perso posizioni importanti l’inglese Justin Rose, numero quattro mondiale, 14° con 202 (-14). In risalita tardiva l’irlandese Shane Lowry, da 79° a 17° con 203 (-13), e l’inglese Danny Willett, da 60° a 25° con 204 (-12) e sono più indietro l’inglese Tommy Fleetwood, 32° con 205 (-11), e il nordirlandese Rory McIlroy, 40° con 206 (-10), numero due del World ranking. Out al taglio lo spagnolo Jon Rahm, 106° con 212 (-4).

Gran ritmo dei due leader. Perez al Kingsbarns ha messo insieme nove birdie e un bogey per il 64 (-8) e Southgate all’Old Course ha realizzato otto birdie e un bogey per il 65 (-7). Pavan, anch’egli sull’Old Course, ha girato in 67 (-5) con sette birdie e due bogey.

Nella classifica a squadre conducono con 187 (-29) Andrea Pavan/Chris Goodwin e Tommy Fleetwood/Ogden Phipps. Il montepremi di cinque milioni di dollari (circa 4.545.000 euro).

SECONDO GIRO - Andrea Pavan si è portato dal 28° all’11° posto con 133 (68 65, -11) colpi e Renato Paratore, dal 53° al 21° con 135 (69 66, -9), nell’Alfred Dunhill Links Championship (European Tour), che si sta disputando in Scozia, sui tre percorsi dell’Old Course di St. Andrews, di Carnoustie e di Kingsbarns, tutti par 72, e dove c’è un nuovo leader, il 23enne inglese Matthew Jordan (130 - 66 64, -14).

Nel torneo che si disputa con formula pro am (un pro e un dilettante), con taglio dopo 54 buche che lascerà in corsa i primi 60 concorrenti e le prime 20 squadre in graduatoria, hanno perso terreno Nino Bertasio, 79° con 139 (66 73, -5), e Guido Migliozzi, 94° con 140 (69 71, -4), ed è rimasto stabile Edoardo Molinari, 121° con 142 (72 70, -2).

In seconda posizione con 131 (-13) lo scozzese Calum Hill, lo svedese Joakim Lagergren e l’inglese Matthew Southgate e si è portato in quinta con 132 (-12) l’altro inglese Justin Rose, numero quattro mondiale, autore di un 64 (-8). Lo statunitense Tony Finau affianca Pavan, ed è ancora in grado di difendere il titolo il danese Lucas Bjerregaard che come Tommy Fleetwood ha lo stesso score di Paratore. Da 78° a 33° con 136 (-8) il nordirlandese Rory McIlroy, numero due del World Ranking, da 121° a 60° con 138 (-6) l’inglese Danny Willett e in recupero anche l’irlandese Shane Lowry e lo spagnolo Jon Rahm, che sono alla pari con Bertasio.

Matthew Jordan, che ha vinto il recente Italian Challenge Open (Challenge Tour), al momento suo unico titolo, ha praticamente fatto tutto in sei buche sull’Old Course infilando in sequenza dalla terza un eagle e cinque birdie, poi ha siglato il 64 (-8) con il sesto birdie. Pavan non ha commesso sbavature sul Kingsbarns con sette birdie senza bogey per il 65 (-7) e Paratore ha realizzato un 66 (-6) con otto birdie e due bogey sull’Old Course. Hanno giocato a Carnoustie Bertasio (73, +1, tre birdie, quattro bogey), Migliozzi (71, -1, quattro birdie, un bogey, un doppio bogey) e Molinari (70, -2, cinque birdie, tre bogey)

Nella classifica a squadre sono al vertice con 123 (-21) Berry Henson/Liam Botham e Scott Jamieson/Cian Foley. Il montepremi di cinque milioni di dollari (circa 4.545.000 euro).

 

PRIMO GIRO - Nino Bertasio ha iniziato al dodicesimo posto con 66 (-6) colpi l’Alfred Dunhill Links Championship (European Tour), che si sta disputando in Scozia, sui tre percorsi dell’Old Course di St. Andrews, di Carnoustie e di Kingsbarns, tutti par 72, dove il leader è il sudafricano Justin Walters con 63 (-9).

Nel torneo che si disputa con formula pro am (un pro e un dilettante), con taglio dopo 54 buche che lascerà in corsa i primi 60 concorrenti e le prime 20 squadre in graduatoria, Andrea Pavan è 28° con 68 (-4), Guido Migliozzi e Renato Paratore sono 53.i con 69 (-3) ed Edoardo Molinari 121° con 72 (par).

Justin Walters, 39enne di Johannesburg con due successi sul Sunshine Tour, ha realizzato nove birdie sul tracciato di St. Andrews, ma la prodezza gli ha reso un solo colpo di margine sul francese Victor Perez, sullo spagnolo Adrian Otaegui, sul neozelandese Ryan Fox e sull’inglese Jordan Smith. Affianca Bertasio l’inglese Tommy Fleetwood e hanno tenuto il danese Lucas Bjerregaard, che difende il titolo, 23° con 67 (-5) alla pari con lo statunitense Tony Finau, e l’inglese Justin Rose, numero quattro mondiale, che marcia con Pavan Tante difficoltà per il nordirlandese Rory McIlroy, numero due, 78° con 70 (-2), e situazione molto complicata per lo spagnolo Jon Rahm, numero cinque del World Ranking, 104° con 71 (-1), per l’inglese Danny Willett, stesso score di Molinari, e per l’irlandese Shane Lowry, 140° con 73 (+1).

Hanno giocato all’Old Course Nino Bertasio (un eagle, cinque birdie, un bogey), Guido Migliozzi (cinque birdie, due bogey) ed Edoardo Molinari (un birdie, un bogey). A Carnustie Andrea Pavan ha messo insieme sette birdie e tre bogey e Renato Paratore sul Kingsbarns ha segnato cinque birdie e due bogey.

Nella classifica a squadre comandano con 60 (-12) Kristoffer Reitan/Mark Madden, Ryan Fox/Shane Warne e Shubhankar Sharma/Johan Van Zyl. Il montepremi di cinque milioni di dollari (circa 4.545.000 euro).

 

LA VIGILIA - Torneo-show in Scozia dove. come ogni anno, grandi campioni del golf e personaggi famosi del mondo dello sport e dello spettacolo giocano insieme nell’Alfred Dunhill Links Championship (26-29 settembre), in programma sui tre percorsi dell’Old Course St. Andrews, di Carnoustie e di Kingsbarns. Formula pro-am (un pro e un dilettante) con le coppie che ruoteranno sui tre tracciati e con taglio dopo 54 buche che lascerà in corsa i primi 60 concorrenti e le prime 20 squadre in graduatoria. Cinque gli italiani in gara, tutti in grado di ben figurare: Edoardo Molinari, Andrea Pavan, Renato Paratore, Nino Bertasio e Guido Migliozzi.

In un field da grandi occasioni spiccano i nomi del nordirlandese Rory McIlroy, numero due mondiale, dell’inglese Justin Rose, numero quattro, e dello spagnolo Jon Rahm, numero cinque, ma non saranno i soli a puntare alla vittoria in un evento che offre un montepremi di cinque milioni di dollari (circa 4.545.000 euro). Ricordiamo gli inglesi Danny Willett, tornato al successo domenica scorsa nel BMW PGA Championship, Tommy Fleetwood, Matthew Fitzpatrick, Matt Wallace, Tyrrell Hatton e Lee Westwood, lo statunitense Tony Finau, l’irlandese Shane Lowry, vincitore dell’Open Championship, lo svedese Alex Noren, l’austriaco Bernd Wiesberger, lo spagnolo Rafa Cabrera Bello, il nordirlandese Graeme McDowell, il tedesco Martin Kaymer, il sudafricano Christiaan Bezuidenhout, il cinese Haotong Li e il thailandese Kiradech Aphibarnrat

Sempre da seguire il sudafricano Ernie Els, il danese Thomas Bjorn, capitano continentale di Ryder Cup vittorioso a Parigi 2018, e l’irlandese Padraig Harrington, che il prossimo anno dirigerà il Team Europe per ripetere l’impresa nel Wisconsin. Difende il titolo il danese Lucas Bjerregaard che, per la verità, dopo quel successo si è abbastanza defilato.

Tra i vip appassionati di golf l’attore-cantante Justin Timberlake, che giocherà con Justin Rose, gli ex calciatori Ruud Gullit e Jamie Redknapp, il campione di cricket Kevin Pietersen e Sir Steve Redgrave, cinque ori olimpici nel canottaggio.

Il torneo su GOLFTV - L’Alfred Dunhill Links Championship viene teletrasmesso in diretta e in esclusiva su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 26 settembre, venerdì 27 e sabato 28, dalle ore 14 alle ore 18; domenica 29, dalle ore 13,30 alle ore 18,30. Commento di Maurizio Trezzi e di Matteo Delpodio.

 

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Open d'Italia con Hatton, Poulter e Noren

 

 

Ian Poulter, Tyrrell Hatton e Alex Noren, tra i protagonisti dell’euro-trionfo alla Ryder Cup di Parigi 2018, arricchiscono il field delle grandi occasioni che caratterizza la 76ª edizione dell’Open d’Italia.Parata di stelle all’Olgiata Golf Club di Roma, con il quinto evento 2019 delle Rolex Series European Tour che vedrà sfidarsi molti fuoriclasse del panorama internazionale.

Oltre ai tre campioni Major – Francesco Molinari, Shane Lowry e Justin Rose – e a Paul Casey (quattordici successi in carriera sul massimo circuito continentale), a contendersi il titolo e un montepremi complessivo da 7 milioni di dollari (che il torneo vanterà fino al 2027), ci saranno altre vecchie conoscenze della competizione. I britannici Poulter e Hatton sono diventati “grandi” anche grazie ai successi all’Open d’Italia. Il primo, soprannominato “Mr. Ryder Cup”, vanta due titoli nel torneo raccolti uno nel 2000 (Is Molas Golf Resort) e l’altro nel 2002 proprio all’Olgiata Golf Club, quando realizzò il record del percorso con un giro d’apertura chiuso in 61 (-11) colpi.Il secondo ha festeggiato l’exploit nella 74ª edizione dell’Open d’Italia (2017) imponendosi al Golf Club Milano di Monza.

Attesa anche per Noren, 37enne di Stoccolma (Svezia), che in carriera ha collezionato 11 successi internazionali (dieci sull’European Tour e uno sul Challenge Tour).

E’ ormai tutto pronto per la massima rassegna nazionale di golf, evento principale del Progetto Ryder Cup 2022, la sfida Usa-Europa che tra tre anni andrà in scena al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma).

La 76ª edizione della kermesse metterà in palio anche punti fondamentali per la qualificazione alla Ryder Cup 2020 (Wisconsin, Stati Uniti) e per la corsa alla Race to Dubai.


Le dichiarazioni


IAN POULTER – “Sono entusiasta di tornare per la prima volta all’Olgiata dopo la vittoria del 2002. L’Open d’Italia è un torneo che porto nel cuore anche grazie ai due successi realizzati all’inizio della mia carriera. Adoro poter gareggiare in questo Paese”.


TYRRELL HATTON – “La storia e la tradizione dell’Open d’Italia rendono questo torneo davvero importante. La vittoria nel 2017 è stata fondamentale per riuscire ad ottenere un posto nel Team Europe alla Ryder Cup del 2018. Quella di quest’anno sarà una grande sfida in una città fantastica come Roma, dove conterà fare bene anche in vista della Ryder 2020”.


ALEX NOREN – “E’ sempre bello tornare in Italia per giocare un evento così prestigioso. Ho sentito grandi cose sul percorso dell’Olgiata e non vedo l’ora di scendere in campo. Sono certo che sarà una settimana da ricordare”.


UN EVENTO PER TUTTI - Il 76° Open d’Italia sarà una festa di sport per tutti. All’interno del Villaggio Commerciale è in programma il Family Open, una grande area realizzata per accogliere i bambini con tantissime novità in programma per tutti e quattro i giorni di gara (dalle ore 9 alle 19). Dove i più piccoli saranno assistiti da personale qualificato.  All’ingresso del Villaggio Commerciale i maestri della PGAI saranno a disposizione per far provare il golf a tutti coloro che vorranno vivere l’emozione del primo swing.
Le informazioni sul torneo, sui programmi extra gara delle singole giornate, e le indicazioni relative alla viabilità, ai parcheggi e ai pass saranno consultabili sul sito ufficiale www.openditaliagolf.eu con aggiornamenti in avvicinamento all’evento.


L’OPEN D’ITALIA PER IL SOCIALE – Ancora una volta l’Open d’Italia promuove e sostiene le iniziative della Fondazione Banco Alimentare ONLUS attraverso il recupero delle eccedenze alimentari e la redistribuzione a favore delle strutture caritative. Quanto raccolto verrà donato ad enti no profit che si occupano di assistenza e soccorsi per persone bisognose di aiuto sul territorio italiano.


TRIPLICE ESPOSIZIONE TELEVISIVA - Un Open d’Italia da vivere dalla prima all’ultima buca per non perdersi neanche un colpo dei campioni in gara all’Olgiata Golf Club. Rai Sport, Sky Sport e GOLFTV trasmetteranno la 76esima edizione del torneo grazie all’accordo raggiunto da Infront – Official Advisor della Federazione Italiana Golf – con i tre diversi broadcaster.

La programmazione TV:

Rai Sport + HD garantirà una sintesi giornaliera di 60 minuti per i primi tre giri, oltre alla diretta in chiaro del round finale.

La piattaforma satellitare di Sky Sport Uno offrirà in diretta ai propri abbonati tutta la massima rassegna nazionale di golf da giovedì 10 ottobre a domenica 13.

Il servizio streaming GOLFTV, realizzato da Discovery, coprirà l’intero evento su piattaforma internet e mobile, abbinando visione gratuita (per i primi tre giorni) e a pagamento (solo per l’ultima giornata di gara).


BIGLIETTI E ABBONAMENTI IN VENDITA SUL CIRCUITO TICKETONE – I biglietti (per ciascuna delle giornate di gara) e l’abbonamento per assistere al 76° Open d’Italia sono acquistabili attraverso il circuito di vendita TicketOne (www.ticketone.it) e attraverso il sito www.openditaliagolf.eu nella sezione “spettatori”.


I PREZZI – Il costo del biglietto sarà di 15 euro per ciascuna delle prime due giornate di gara (giovedì 10 e venerdì 11 ottobre) e di 20 euro per ognuna delle giornate conclusive (sabato 12 e domenica 13). L’abbonamento, che darà diritto ad assistere a tutti e quattro i giorni di torneo, sarà disponibile al costo di 50 euro.


ABBONAMENTO IN PROMOZIONE PER I TESSERATI FIG – I tesserati della Federazione Italiana Golf usufruiranno di una riduzione di costo per l’abbonamento, acquistabile a 40 euro sia attraverso il sito www.ticketone.it sia sul posto presentando un documento d’identità e la tessera federale presso le biglietterie situate al portale d’ingresso del 76° Open d’Italia.


INGRESSO GRATUITO PER UNDER 18 E DIVERSAMENTE ABILI – Per tutti gli Under 18 e per i diversamente abili l’ingresso sarà completamente gratuito per l’intera manifestazione. Gli accessi omaggio si potranno ritirare presso le biglietterie in loco.


ACCREDITI STAMPA ON LINE – I giornalisti, i fotografi e gli operatori possono richiedere l’accredito stampa attraverso il sito www.openditaliagolf.eu nella sezione Media. Per gli accreditati in possesso dell’handicap di gioco ci sarà anche l’opportunità di disputare una gara su 9 buche sul percorso del Golf Nazionale di Sutri (VT) sabato 12 ottobre alle ore 8.30. Per i partecipanti verrà organizzato un servizio di bus navetta.


CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE – Il 76°Open d’Italia verrà presentato ufficialmente in conferenza stampa il 30 settembre alle ore 11.30 nel Salone d’onore del CONI.  

 

 

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PGAE: Tadini vince in Grecia

 

Alessandro Tadini ha dominato nell’Aegean Airlines-Pro Am, torneo del circuito PGAs of Europe, imponendosi con 200 (67 64 69, -12) colpi sui due percorsi del Bay Course (par 70) e del Dunes Course (par 71) a Costa Navarino nel Peloponneso in Grecia, dove il tempo non è stato sempre clemente.

Tadini, 46enne di Borgomanero (NO), quattro titoli sul Challenge Tour, altre vittorie di peso e una lunga esperienza anche sul circuito maggiore, in una gara in cui gli italiani sono stati assoluti protagonisti, ha lasciato a sei colpi Federico Elli, secondo con 206 (-6) alla pari con il britannico Steve Parry, e a otto il sudafricano Jake Roos e il greco Henrik Engdahl (208, -4).

Tra i top ten Nicolò Gaggero, sesto con 210 (-2), e Guglielmo Bravetti, nono con 211 (-1). A metà classifica Andrea Zanini, 18° con 216 (+4), Andrea Zani, 23° con 218 (+6), Akim Hassan, Lorenzo Scala e lo statunitense Zeke Martinez, da anni maestro in Italia, 25.i con 219 (+7), e Federico Alba, 29° con 222 (+10).

Tadini, che per il secondo titolo stagionale su questo circuito, dopo l’altro nella Messinia Pro Am, ha ricevuto un assegno di 7.000 euro, ha dichiarato: “Ho giocato molto bene in questi tre giorni e sono stato particolarmente assistito dal putter, frutto anche di un intenso lavoro specifico. Non è stato facile il mio compito, anche se il vantaggio potrebbe far pensare il contrario, In realtà sono dovuto ricorrere a tutta la mia esperienza, maturata con le vittorie passate, per tenere sotto controllo la tensione e giungere al titolo”.

Quanto a Federico Elli è stato runner up per la seconda volta consecutiva nelle ultime due gare PGAE dopo aver fatto sua la Vilnius Pro Am.

 

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QS Stage 1: Pitoni promosso allo Stage 2

 

Stefano Pitoni, autore di un’ottima prova, si è classificato al secondo posto con 271 (65 69 70 67, -17) colpi nel First Stage Europe Section C Ebreichsdorf, sul percorso del  Golfclub Schloss Ebreichsdorf (par 72), nella città austriaca da cui il circolo prende nome, ed è stato ammesso allo Stage 2.

Ha vinto con 270 (67 62 70 71, -18) il danese Marcus  Helligkilde con lo svedese Jonathan Agren terzo con 272 (-16) e con l’islandese Haraldur Magnus quarto con 273 (-15), ma in realtà era importante giungere tra i primi 22 che hanno acquisito il diritto a passare al turno successivo. E’ uscito al taglio dopo il terzo giro l’altro italiano in gara, Alessandro Stucchi, 94° con 229 (76 76 77, +13).

Lo Stage 2 avrà luogo dal 7 al 10 novembre su quattro campi spagnoli (Alenda Golf e Las Colinas Golf & Country Club di Alicante, Club de Golf Bonmon di Tarragona e Desert Springs Golf Club di Almería) con finale, sempre in Spagna, al Lumine Golf Club di Tarragona (15-20 novembre).

 

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PGA China: Yeung in rimonta, out Zemmer

 

 

 

 

Il 26enne di Hong Kong, ma nato a Pechino in Cina, Motin Yeung ha vinto in rimonta con 274 (67 69 71 67, -14)  colpi lo Zhuzhou Classic torneo del PGA Tour Series-China, uno dei due circuiti della nazione (l’altro è il China Tour), svoltosi sul tracciato dello XiangShuiBay Golf Club (par 72) a Zhuzhou in Cina.

Yeung è risalito dal quarto posto con un 67 (-5, un eagle, quattro birdie, un bogey) e ha ottenuto il primo titolo lasciando a un colpo il canadese Peter Campbell e il giapponese Keisuke Otawa (275, -13). Al quarto posto con 277 (-11) l’altro giocatore di Hong Kong, Matthew Cheung, al quinto con 278 (-10) lo statunitense Frederik Wedel e il francese Cyril Bouniol e al settimo con 279 (-9) l’americano Max McGreevy. Ha ceduto di schianto il giapponese Yuwa Kosaihira, leader dopo tre turni e 14° con 282 (-6) penalizzato da un 77 (+7). E’ uscito al taglio Aron Zemmer, 61° con 145 (74 71, +1), out per un colpo.

 

TERZO GIRO - Il giapponese Yuwa Kosaihira, leader con 205 (65 71 69, -11) colpi proverà nel giro finale a vincere lo Zhuzhou Classic torneo del PGA Tour Series-China, uno dei due circuiti della nazione (l’altro è il China Tour), che si conclude sul tracciato dello XiangShuiBay Golf Club (par 72) a Zhuzhou in Cina.

Kosaihira (sei birdie e tre bogey nel suo 69, -3) avrà comunque un compito arduo perché dovrà gestire un solo colpo di vantaggio sullo statunitense Max McGreevy e su Matthew Cheung di Hong Kong (206, -10), e due sul nipponico Keisuke Otawa, sull’americano David Kocher e su Motin Yeung di Hong Kong. In corsa anche gli australiani Aaron Wilkin e Bryden MacPherson, settimi con 208 (-8). E’ uscito al taglio Aron Zemmer, 61° con 145 (74 71, +1),  out per un colpo.

SECONDO GIRO - Aron Zemmer, 61° con 145 (74 71, +1), è uscito al taglio per un colpo di troppo nel Zhuzhou Classic torneo del PGA Tour Series-China, uno dei due circuiti della nazione (l’altro è il China Tour), che si sta disputando sul tracciato dello XiangShuiBay Golf Club (par 72) a Zhuzhou in Cina.

Cambiati i leader, che ora sono con 135 (-9) lo statunitense David Kocher (67 68) e il coreano Woojin Jung (67 68). A un colpo il thailandese Suteepat Prateeptienchai, l’americano Max McGreevy, il giapponese Yuwa Kosaihira e Motin Yeung di Hong Kong (136, -8). Al settimo posto con 137 (-7) il canadese Richard Jung e l’australiano Bryden MacPherson.

David Kocher e Woojin Jung hanno girato entrambi in 68 (-4), il primo con cinque birdie e un bogey e il secondo con sette birdie e tre bogey. Aron Zemmer ha provato a recuperare dopo il 74 (+2) del turno d’apertura, ma il 71 (-1, due birdie, un bogey) non è bastato.

PRIMO GIRO - Falsa partenza di Aron Zemmer, 83° con 74 (+2) colpi, nel Zhuzhou Classic torneo del PGA Tour Series-China, uno dei due circuiti della nazione (l’altro è il China Tour), che si sta disputando sul tracciato dello XiangShuiBay Golf Club (par 72) a Zhuzhou in Cina.

Hanno preso il comando con 64 (-8) colpi Il giocatore di casa Bowen Xiao (dieci birdie, due bogey)  e il thailandese Suteepat Prateeptienchai (un eagle, sei birdie) che precedono di un colpo il giapponese Yuwa Kosaihira e lo statunitense Sejun Yoon (65, -7).

Al quinto posto con 66 (-6) Matthew Cheung di Hong Kong e al sesto con 67 (-5) il suo connazionale Motin Yeung, il coreano Woojin Jung e gli statunitensi Christopher Hickman e David Kocher. Per Aron Zemmer un birdie e tre bogey.

 

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LET: Nelly Korda domina in Francia

 

Era la grande favorita e la statunitense Nelly Korda non solo non si è smentita, ma anche fatto le cose in grande nel Lacoste Ladies Open de France vincendolo con 269 (68 64 70 67, -15) e con otto colpi di vantaggio sulla francese Celine Boutier (277, -7). Tre le azzurre in gara: Lucrezia Colombotto Rosso, 47ª con 293 (73 73 76 71, +9), Stefania Avanzo, 60ª con 296 (77 71 75 73, +12), e Diana Luna, che si è ritirata dopo il primo giro.

Sul tracciato dello Chateaux Course (par 71), al Golf du Médoc di Le Pian-Médoc in Francia, non ha potuto difendere il titolo, ma si è ben espressa la svedese Caroline Hedwall, terza con 279 (-5) insieme alla transalpina Joanna Klatten. Hanno chiuso in quinta posizione con 281 (-3) le tedesche Laura Fuenfstueck e Olivia Cowan, la svedese Julia Engstrom, la spagnola Azahara Muñoz e la belga Manon De Roey e in decima con 282 (-2) l’inglese Charlotte Thompson e la svedese Jessica Karlsson.

Nelly Korda, 21 anni, sorella minore di Jessica entrambe figlie degli ex tennisti Petr Korda e Regina Rajchrtová, ha arricchito il suo palmarès con il primo titolo sul LET dopo due successi sul LPGA Tour e uno sul Symetra Tour. Ha concluso la sua corsa vincente con sei birdie e due bogey per il 67 (-4). Da ricordare che lei e Jessica sono state in assoluto le due migliori giocatrici del team statunitense sconfitto nella recente Solheim Cup dal quello europeo (15,4-13,5).

 

 

TERZO GIRO - Nel Lacoste Ladies Open de France la statunitense Nelly Korda, grande favorita alla vigilia, è rimasta al vertice con 202 (68 64 70, -11) colpi, ma ha notevolmente rallentato con un 70 (-1) e ha visto il suo vantaggio di sei colpi ridursi a solo uno nei riguardi della francese Joanna Klatten (203, -10), risalita con un 65 (-6). Sono in retrovia Lucrezia Colombotto Rosso 57ª con 222 (73 73 76, +9), e Stefania Avanzo, 60ª con 223 (77 71 75, +10).

Sul tracciato dello Chateaux Course (par 71), al Golf du Médoc di Le Pian-Médoc in Francia, è difficile, ma non impossibile, che possano inserirsi nella corsa al titolo la transalpina Celine Boutier, terza con 206 (-7), e l’inglese Charlotte Thompson, quarta con 207 (-6), mentre è improbabile un recupero della belga Manon de Roey e della svedese Caroline Hedwall, campionessa in carica. quinte con 209 (-4).

Nelly Korda, 21 anni, sorella minore di Jessica entrambe figlie degli ex tennisti Petr Korda e Regina Rajchrtová, due successi sul LPGA Tour e uno sul Symetra Tour, ha realizzato il 70 con quattro birdie e tre bogey, mentre Joanna Klatten, 34enne parigina, ha operato la rimonta con otto birdie e un doppio bogey per il suo 65. Si è ritirata Diana Luna. Il montepremi è di 325.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Nel Lacoste Ladies Open de France la statunitense Nelly Korda, grande favorita alla vigilia, ha decisamente attaccato e con un 64 (-7) e lo score di 132 (68 64, -10) ha fatto letteralmente il vuoto prendendo sei colpi di vantaggio sull’inglese Charlotte Thompson, sulla francese Joanna  Klatten e sulla spagnola Azahara Muñoz (138, -4).

Sul tracciato dello Chateaux Course (par 71), al Golf du Médoc di Le Pian-Médoc in Francia, Lucrezia Colombotto Rosso è 44ª con 146 (73 73, +4), e Stefania Avanzo 60ª con 148 (77 71, +6). Si è ritirata Diana Luna.

Sono in quinta posizione con 139 (-3) Nobuhle Dlamini dello Swaziland, la transalpina Celine Boutier e le svedesi Jenny Haglund e Madelene Sagstrom, quest’ultima leader con la Muñoz dopo un giro.

Nelly Korda, 21 anni, sorella minore di Jessica entrambe figlie degli ex tennisti Petr Korda e Regina Rajchrtová, vanta due successi sul LPGA Tour e uno sul Symetra Tour. Nel suo 64 un eagle, cinque birdie e un bogey, Per Locrezia Colombotto Rosso 73 (+2) colpi con cinque birdie, tre bogey e due doppi bogey e per Stefania Avanzo 71 (par) con tre birdie e tre bogey. Il montepremi è di 325.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Diana Luna al 24° posto con 71 (par), Lucrezia Colombotto Rosso al 43° con 73 (+2) e Stefania Avanzo all’83° con 77 (+6) dopo il primo giro del Lacoste Ladies Open de France in svolgimento sul tracciato dello Chateaux Course (par 71), al Golf du Médoc di Le Pian-Médoc in Francia.

Sono al vertice con 66 (-5) la spagnola Azahara Muñoz (sei birdie, un bogey) e la svedese Madelene Sagstrom (cinque birdie senza bogey) che precedono la finlandese Sanna Nuutinen (67, -4). In quarta posizione con 68 (-3) la statunitense Nelly Korda, molto attesa alla prova, la svedese Linnea Strom, la francese Joanna Klatten e l’inglese Charlotte Thompson e solo in 33ª con 72 (+1) la svedese Caroline Hedwall che difende il titolo.

Diana Luna ha mantenuto il par con due birdie e due bogey, Lucrezia Colombotto Rosso ha segnato tre birdie, tre bogey e un doppio bogey e Stefania Avanzo sei birdie e nove bogey. Il montepremi è di 325.000 euro.

LA VIGILIA - La statunitense Nelly Korda, una delle migliori del team americano sconfitto nella recente Solheim Cup, sarà sotto i riflettori nel Lacoste Ladies Open de France (19-22 settembre) in programma sul tracciato dello Chateaux Course, al Golf du Médoc di Le Pian-Médoc in Francia. Tre le italiane in gara: Diana Luna, Stefania Avanzo e Lucrezia Colombotto Rosso, che sfiorato il successo la scorsa settimana nel LET Access (seconda nel WPGA International Challenge).

Tra le possibili protagoniste le francesi Celine Boutier e Celine Herbin, la spagnola Azahara Muñoz, l’inglese Florentyna Parker, le svedesi Linda Wessberg e Madelene Sangstrom, l’indiana Aditi Ashok e l’americana Beth Allen. Il montepremi è di 325.000 euro.

 

 

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PGA Tour: Munoz prevale al playoff

 

Il colombiano Sebastian Munoz ha ottenuto il primo titolo sul PGA Tour imponendosi con 270 (70 67 63 70, -18) colpi nel Sanderson Farms Championship, secondo torneo stagionale del PGA Tour 2019/2020 disputato sul percorso del Country Club of Jackson (par 72), a Jackson nel Mississippi.  

Munoz, 26enne di Bogotà, alla 47ª gara sul circuito e che in precedenza aveva ottenuto un solo successo nel Web.com Tour, ha concluso il torneo alla pari con il coreano Sung-jae Im (270 - 68 69 67 66), “rookie of the year” 2018-2019 del PGA Tour, che era in vetta dopo 17 buche grazie a otto birdie e due bogey per il 66 (-6). Munoz, autore di un 70 (-2, tre birdie, un bogey), lo ha agganciato con un putt di cinque metri per il terzo birdie di giornata alla 18 e poi lo ha superato con un par alla prima buca supplementare.

E’ rimasto fuori dallo spareggio per un colpo l’altro coreano Byeong-Hun An, terzo con 271 (-17), mentre hanno chiuso al quarto posto con 272 (-16) Kevin Streelman e il messicano Carlos Ortiz, leader con Munoz dopo tre turni. Al sesto con 273 (-15) Bronson Burgoon, George McNeill, Harris English, Dominic Bozzelli e il sudafricano Dylan Frittelli che, nel terzo giro, ha realizzato una “hole in one” (buca 10, par 3, yards 224, ferro 3). Al 28° con 279 (-9) Cameron Champ, che difendeva il titolo, e al 54° con 284 (-4) il cileno Joaquin Niemann, evidentemente scarico dopo aver ottenuto la prima vittoria sul circuito la settimana precedente nel A Military Tribute at The Greenbrier. Munoz ha ricevuto un assegno di 1.188.000 dollari su un montepremi di 6.600.000 dollari.

 

TERZO GIRO - Il colombiano Sebastian Munoz grazie a un gran 63 (-9) ha preso il comando con 200 (70 67 63,-16) colpi nel Sanderson Farms Championship, secondo torneo stagionale del PGA Tour 2019/2020 che si sta svolgendo sul percorso del Country Club of Jackson (par 72), a Jackson nel Mississippi.  

Munoz, 26enne di Bogotà, un successo nel Web.com Tour, con nove birdie senza bogey ha preso un colpo di vantaggio sul 28enne messicano di Guaalajara, tre titoli sul Web.com Tour, Carlos Ortiz (201, -15), autore di un 65 (-7, un eagle, cinque birdie). Saranno in corsa per il titolo nel turno conclusivo il coreano Byeong-Hun An, terzo con 202 (-14). l’australiano Cameron Percy, quarto con 203 (-13), e Dominic Bozzelli, Harris English, J.T. Poston, George McNeill e il coreano Sung-jae Im, quinti con 204 (-12).

Fuori gioco Zach Johnson, decimo con 206 (-10), e il campione in carica Cameron Champ, 25° con 209 (-7). In bassa classifica il cileno Joaquin Niemann, 63° con 214 (-2), evidentemente scarico dopo aver ottenuto la prima vittoria sul circuito la scorsa settimana nel A Military Tribute at The Greenbrier. Il montepremi è di 6.600.000 dollari.

Buca in uno” di Dylan Frittelli - Il sudafricano Dylan Frittelli, 13° con 207 (-9), ha realizzato una “hole in one” centrando direttamente dal tee la buca 10 (prima giocata), par 3 di 224 yards, utilizzando un ferro 3. Due buche dopo ha trovato un doppio bogey tornando in par, ma nel resto del tracciato cha segnato cinque birdie per il 67 (-5) recuperando 29 posizioni.

SECONDO GIRO - I ritardi per maltempo che hanno caratterizzato il primo giro hanno impedito anche la conclusione del secondo nel Sanderson Farms Championship, secondo torneo stagionale del PGA Tour 2019/2020 che si sta svolgendo sul percorso del Country Club of Jackson (par 72), a Jackson nel Mississippi.

Nella classifica provvisoria è in vetta con 132 (66 66, -12) il coreano Byeong-Hun An, che con sette birdie e un bogey per il 66 (-6) ha distanziato di due colpi J.T. Poston, George McNeill, Scottie Scheffler e Tom Hoge (134, -10). Possono cambiare le cose due giocatori fermati entrambi alla buca 11: Cameron Piercy, sesto con “meno 9”, e l’irlandese Seamus Power, settimo con “meno 8”. Insieme a quest’ultimo anche Harris English e il messicano Carlos Ortiz che hanno concluso con 136 (-8). A metà graduatoria il cileno Joaquin Niemann, vincitore domenica scorsa del A Military Tribute at The Greenbrier, 42° con “meno 4” alla buca 16. Il montepremi è di 6.600.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - L’inclemenza del tempo non ha permesso la conclusione del giro iniziale del Sanderson Farms Championship, secondo torneo della stagione del PGA Tour 2019/2020 che si sta svolgendo sul percorso del Country Club of Jackson (par 72), a Jackson nel Mississippi.

E’ al vertice con 64 (-8) Tom Hoge, tallonato a un colpo da Robert Streb, dall’australiano Cameron Percy e dall’irlandese Seamus Power (65, -7). Al quinto posto con 67 (-5) Zac Blair, Zach Johnson, Mark D. Anderson e l’argentino Emiliano Grillo, ma hanno la possibilità di poter anche insidiare il leader due giocatori con lo stesso “meno 5”,  J.T. Poston, fermato dopo otto buche, e il coreano Byeong Hun An, stoppato dopo undici. E’ in undicesima posizione con 68 (-4) il cileno Joaquin Niemann, vincitore domenica scorsa del A Military Tribute at The Greenbrier, e in 57ª con “meno 1” Cameron Champ, campione in carica, che ha giocato otto buche. Il monteprem

LA VIGILIA - Cameron Champ, 24enne di Sacramento (California), difende il suo unico titolo sul PGA Tour nel Sanderson Farms Championship (19-22 settembre) in programma al Country Club of Jackson, a Jackson nel Mississippi. In un field disertato dai migliori del circuito spicca comunque il nome del cileno Joaquin Niemann, nativo di Santiago, che domenica è andato a segno nel A Military Tribute at The Greenbrier, alla 44ª apparizione sul circuito, primo giocatore della sua nazione a vincere sul PGA Tour e terzo golfista membro non americano a ottenere in 95 anni un successo prima di compiere 21 anni (li farà a novembre).

Saranno in gara anche Zach Johnson, Jason Dufner, Jimmy Walker e Lucas Glover, tutti vincitori di major, Brandt Snedeker e Bill Haas (una FedEx Cup per ciascuno), Harris English, Patton Kizzire, il canadese David Hearn, il coreano Sung Jae Im, rookie of the year 2019 del tour, l’australiano Cameron Smith e l’emergente austriaco Sepp Straka, Il montepremi è di 6.600.000 dollari.

 

Il torneo su GOLFTV - Il Sanderson Farms Championship viene teletrasmesso in diretta e in esclusiva su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 19 settembre e venerdì 20, dalle ore 20 alle ore 24; sabato 21 e domenica 22, dalle ore 21 alle ore 24. Commento di Maurizio Trezzi e di Matteo Delpodio.

 

 

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BMW PGA a Willett, 14° F. Molinari

 

Danny Willett ha firmato con 268 (68 65 68 67, -20) colpi il BMW PGA Championship, uno dei più prestigiosi tornei dell’European Tour, equiparato praticamente a un major, e quarto degli otto eventi delle Rolex Series che si è disputato al Wentworth Golf Club (par 72) di Virginia Water, in Inghilterra, dove Francesco Molinari, che difendeva il titolo, è terminato 14° con 279 (69 70 69 71, -9). Al 41° posto Renato Paratore (287 - 71 71 71 74, -1), al 46° Andrea Pavan (288 - 68 76 75 69, par) e al 64° Edoardo Molinari (292 - 71 74 75 72, +4).

Danny Willett, 32enne inglese di Sheffield, vincitore di un Masters (2016), ha conseguito il sesto titolo sul circuito, al netto del major, superando in un acceso duello finale Jon Rahm (271, -17) con il quale aveva iniziato al vertice l’ultimo giro. Bella performance del sempre più convincente sudafricano Christiaan Bezuidenhout, terzo con 272 (-16), e quarta piazza con 273 (-15) per Patrick Reed e Billy Horschel, che sicuramente avevano ben altre ambizioni.

Ha ceduto Justin Rose, da terzo a ottavo con 276 (-12), anticipato da Rafa Cabrera Bello e da Richie Ramsay, sesti con 275 (-13). Dopo la falsa partenza e il taglio superato con l’ultimo putt Rory McIlroy è tornato ai suoi standard fino a terminare nono con 277 (-11), alla pari con Andrew Johnston, mentre Shane Lowry e Paul Casey,, che saranno in campo insieme a Rose nell’Open d’Italia (Olgiata GC, 10-13 ottobre), hanno condiviso l’undicesima posizione (270, -10) con il giovane norvegese Viktor Hovland, che con il 70 (-2) di giornata ha portato a 24 i giri consecutivi effettuati sotto par. Deludenti Tony Finau, 51° con 289 (+1), e Tommy Fleetwood, 60° con 291 (+3).

Danny Willett ha condotto la sua corsa vincente (secondo titolo Rolex Series dopo il DP World Tour 2018) con sei birdie, di cui due a chiudere, e un bogey per il 67 (-5), mentre Jon Rahm (70, -2, quattro birdie, due bogey) non ha mai trovato il passo giusto per se non gli è mancata la grinta. Francesco Molinari, piuttosto altalenante nel rendimento, si è gravato di un doppio bogey dopo quattro buche, poi ha rimediato con tre birdie per il 71 (-1). Per Paratore 74 (+2) colpi con un birdie e tre bogey, per Pavan, che ha risalito la classifica di quindici gradini, un parziale di 69 (-3) con sei birdie e tre bogey e per Edoardo Molinari un 72 (par) con cinque birdie e cinque bogey. E’ uscito al taglio Guido Migliozzi, 75° con 146 (74 72, +2), out per un colpo, ed è stato squalificato dopo un turno Nino Bertasio. A Danny Willett è andato un assegno di 1.056.662 euro su un montepremi di 6.351.000 circa (sette milioni di dollari).

 

TERZO GIRO - Francesco Molinari, campione in carica, è salito dal 12° al nono posto con 208 (69 70 69, -8) colpi a un giro dal termine del BMW PGA Championship, uno dei più prestigiosi tornei dell’European Tour, equiparato praticamente a un major, e quarto degli otto eventi delle Rolex Series che si sta disputando al Wentworth Golf Club (par 72) di Virginia Water, in Inghilterra, dove sono rimasti al comando con 201 (-15) lo spagnolo Jon Rahm (66 67 68) e l’inglese Danny Willett (68 65 68).

A metà classifica Renato Paratore con 213 (71 71 71, -3) e in bassa Andrea Pavan, 61° con 219 (68 76 75, +3), ed Edoardo Molinari, 63° con 220 (71 74 75, +4).

Sono a tre colpi dai due leader Justin Rose, Shubhankar Sharma e Christiaan Bezuidenhout, terzi con 204 (-12), e subito dietro Richie Ramsay e Rafa Cabrera Bello, sesti con 206 (-10), e Patrick Reed, ottavo con 207 (-9).

Molinari ha la compagnia di Paul Casey, Andrew Johnston, Billy Horschel, Andrew Putnam e del 22enne Viktor Hovland, che con un 70 (-2) ha visto interrotti a 19 i giri di fila sotto i 70 colpi, ma che ha allungato la serie dei turni sotto par a 23. Ha operato una bella rimonta Rory McIlroy, da 58° a 18° con 210 (-6), grazie a un 65 (-7), e sono piuttosto altalenanti Shane Lowy, 27° con 212 (-4), Tommy Fleetwood e Tony Finau, 45.i con 215 (-1), e Martin Kaymer, 52° con 217 (+1).

John Rahm e Danny Willett, in vetta appaiati dopo due giri, hanno viaggiato di pari passo con un 68 (-4) ed entrambi con sei birdie e due bogey, ma il secondo ha eseguito l’aggancio con un birdie sul green finale. 

Francesco Molinari dopo 15 buche in par (due birdie, due bogey) ha offerto un bel finale con tre birdie a chiudere per il parziale di 69 (-3). Per Renato Paratore terzo 71 (-1) con quattro birdie e tre bogey, per Andrea Pavan 75 (+3) colpi con tre birdie, quattro bogey e un doppio bogey e anche per Edoardo Molinari 75 con tre birdie, un bogey, un doppio bogey e un triplo bogey. Il montepremi è di sette milioni di dollari.

SECONDO GIRO - Francesco Molinari, campione in carica, 12° con 139 (69 70, -5), ha guadagnato due posizioni nel secondo giro del BMW PGA Championship, uno dei più prestigiosi tornei dell’European Tour, equiparato praticamente a un major, e quarto degli otto eventi delle Rolex Series che si sta disputando al Wentworth Golf Club  (par 72) di Virginia Water, in Inghilterra. Sono rimasti in corsa Renato Paratore, 32° con 142 (71 71, -2), Andrea Pavan, 45° con 144 (68 76, par), ed Edoardo Molinari, 58° con 145 (71 74, +1), mentre è uscito al taglio Guido Migliozzi. 75° con 146 (74 72, +2), out per un colpo, ed è stato squalificato dopo un turno Nino Bertasio.

Non si stanno risparmiando i big con l’attacco simultaneo di Jon Rahm (66 67) e di Danny Willett (68 65), nuovi leader con 133 (-11), ma sono a ridosso Justin Rose, numero quattro mondiale, ed Henrik Stenson, terzi con 135 (-9) insieme al sudafricano Christiaan Bezuidenhout, e hanno due colpi di ritardo Billy Horschel e Paul Casey, sesti con 137 (-7). Non è più una sorpresa il 22enne norvegese Viktor Hovland, ottavo con 138 (-6), che con un parziale di 69 (-3) ha inanellato il 19° giro consecutivo sotto i 70 colpi e il 22° di fila sotto par. Lo affiancano Tony Finau, Andrew Putnam e l’indiano Shubbankar Sharma, Ha recuperato Patrick Reed da 27° a 17° con 140 (-4) e sono in bassa classifica Ian Poulter e Shane Lowry, 37.i con 143 (-1), Martin Kaymer, stesso score di Pavan, e Rory McIlroy, numero 2 del World ranking, che ha evitato il taglio praticamente con il putt finale affiancandosi a Edoardo Molinari, con l’ultimo punteggio utile per proseguire la gara, dove è arrivato con fatica anche Tommy Fleetwood.

Rahm ha girato in 67 (-5) andando in altalena con un eagle, sei birdie e tre bogey e Willett lo ha raggiunto con un 65 (-7, un eagle, sei birdie, un bogey). Per Francesco Molinari, piuttosto discontinuo, sei birdie e quattro bogey per il 70 (-2), per Paratore un 71 (-1) con quattro birdie e un triplo bogey, per Pavan, sceso dalla quinta piazza, tre birdie, cinque bogey e un doppio bogey (76, +4), e per Edoardo Molinari 74 (+2) colpi con cinque birdie, cinque bogey e un doppio bogey. Il gioco è stato sospeso con cinque concorrenti ancora in campo che non apporteranno variazioni significative alla graduatoria. Il montepremi è di sette milioni di dollari.

 

PRIMO GIRO - Bella partenza di Andrea Pavan, quinto con 68 (-4) colpi, e di Francesco Molinari, campione in carica, 14° con 69 (-3) nel BMW PGA Championship, uno dei più prestigiosi tornei dell’European Tour, equiparato praticamente a un major, e quarto degli otto eventi delle Rolex Series che si sta disputando al Wentworth Golf Club  (par 72) di Virginia Water, in Inghilterra, dove ha preso il comando con 65 (-7) Matt Wallace. Sono al 42° posto con 71 (-1) Renato Paratore ed Edoardo Molinari e occupa il 100° con 74 (+2) Guido Migliozzi, mentre è stato squalificato Nino Bertasio per aver firmato uno score errato.

L’avvio veloce di Wallace (un eagle, cinque birdie), 29enne inglese di Hillingdon con quattro titoli sul circuito, tre datati 2018, non ha sorpreso buona parte dei bigs. Infatti Jon Rahm ed Henrik Stenson sono secondi con 66 (-6), Justin Rose, numero 4 mondiale, è quarto con 67 (-5) e Paul Casey ha lo stesso score di Pavan così come Danny Willett ed Ernie Els. Nella classifica abbastanza corta Alex Noren affianca Francesco Molinari e ha il medesimo punteggio anche il giovane Viktor Hovland che ha effettuato il 18° giro consecutivo sotto i 70 colpi e il 21° sotto par. Sono subito dietro Tommy Fleetwood, Martin Kaymer, Patrick Reed e Tony Finau, 27.i con 70 (-2), Fuori dal coro Shane Lowry e Billy Horschel, 69.i con 72 (par), Ian Poulter, 85° con 73 (+1), e soprattutto Rory McIlroy, numero due del World Ranking, 114° con 76 (-4).

Andrea Pavan ha segnato un eagle, quattro birdie e un doppio bogey, Francesco Molinari sei birdie e tre bogey, Renato Paratore tre birdie e due bogey, Edoardo Molinari quattro birdie e tre bogey e Guido Migliozzi tre birdie, altrettanti bogey e un doppio bogey.

Iniziativa contro il gioco lento - E’ cominciata al Wentworth GC la battaglia dell’European Tour contro il gioco lento. Oltre a un sistema GPS di cronometraggio. che fornisce agli arbitri tempi precisi dopo ogni buca giocata, c’è anche un monitor con l’introduzione di “semafori” rossi e verdi per avvertire i concorrenti se sono in ritardo o meno. La luce rossa indica di accelerare per non incorrere in penalità. Tutti gli arbitri sono muniti di tablet per avere la posizione esatta dei partecipanti

 

LA VIGILIA - Francesco Molinari difende il titolo nel BMW PGA Championship (19-22 settembre), uno dei più prestigiosi tornei dell’European Tour, equiparato praticamente a un major, e quarto degli otto eventi delle Rolex Series che si disputa al Wentworth Golf Club di Virginia Water, in Inghilterra. Insieme al torinese saranno in campo anche il fratello Edoardo, Andrea Pavan, Renato Paratore, Guido Migliozzi e Nino Bertasio.

In un field da grandi occasioni Francesco Molinari. al momento numero nove del World Ranking, proverà a ripetersi per divenire il primo italiano a imporsi per due volte nella gara (a segno anche Costantino Rocca nel 1996 e Matteo Manassero nel 2013), ma soprattutto per riprendere la grande cavalcata che, dopo quel 27 maggio 2018, lo ha reso protagonista assoluto della stagione con i successi nel PGA Tour (Quicken Loans), in un major (Open Championship) e con la straordinaria prestazione in Ryder Cup, record europeo di cinque vittorie in altrettanti incontri, la conquista della Race To Dubai (numero 1 nel continente) e infine, tra i tanti riconoscimenti, la nomina a sportivo mondiale non britannico dalla BBC. Poi quest’anno un altro titolo sul circuito americano (Arnold Palmer Invitational).

La settimana in cui si disputa questo evento - ha dichiarato Molinari - è stata sempre speciale per me, ma naturalmente l’anno scorso tutto è divenuto extra. Ho bellissimi ricordi, dal duello con McIlroy fino al momento con cui ho potuto mettere le mani sul trofeo. Quella vittoria è stata la chiave di quanto accaduto nei mesi successivi, passando dal successo negli Stati Uniti all’altro nell’Open Championship in un crescendo che mi ha portato alla prestazione nella Ryder Cup. Sono sicuro che quando smetterò di giocare ricorderò il 2018 come una stagione fantastica e in particolare i mesi da maggio a luglio. Sarà difficile ripetermi perché ho fissato uno standard molto elevato, ma non lascerò nulla di intentato per riprovarci. Quanto alla gara probabilmente sarà diverso giocarla in settembre rispetto al passato. Mi auguro che comunque ci sia sempre lo stesso grande pubblico”.

Come dicevano field di altissimo profilo con Rory McIlroy, numero due mondiale, che l’anno scorso cedette al torinese, terminando secondo a due colpi, e tre campioni che saranno al via nel prossimo Open d’Italia (Olgiata GC, 10-13 ottobre): Shane Lowry, vincitore dell’Open Championship 2019, Paul Casey e Justin Rose, numero quattro, Quest’ultimo, però, ha saltato la Pro Am per un infortunio a un ginocchio causato da una caduta la scorsa settimana. La sua presenza è in dubbio “ma farò di tutto per esserci” ha detto.

E saranno su tee di partenza anche Jon Rahm, Tommy Fleetwood, Ian Poulter, Matthew Fitzpatrick, Matt Wallace, Danny Willett, Henrik Stenson, Martin Kaymer e Bernd Wiesberger. E anche quattro statunitensi, Patrick Reed, Billy Horschel, Tony Finau e Andrew Putnam, che però non sembrano nel loro momento migliore, dopo una stagione piuttosto pesante. E per chi apprezza le grandi giocate, pure se i protagonisti non sono più vincenti, l’occasione per ammirare Ernie Els, Padraig Harrington, Thomas Bjorn e Miguel Angel Jimenez, quest’ultimo comunque ancora al top nei tour per over 50.

Da seguire il norvegese di Oslo Viktor Hovland, 22 anni proprio oggi, rivelazione del PGA Tour dove ha eguagliato il record di Bob Estes che resisteva dal 2001, ossia realizzando 17 giri consecutivi sotto i 70 colpi in un totale di 20 di fila sotto par nelle ultime cinque gare disputate in cui è giunto quarto, decimo, 16° e due volte 13° con uno score complessivo di 75 colpi sotto par.

Nel BMW PGA Championship, spostato quest’anno da maggio a settembre, saranno in palio i primi punti per le classifiche che assegnano i posti di diritto per la Ryder Cup 2020. Nei primi due turni Francesco Molinari giocherà con Rory McIlroy e Shane Lowry. Il montepremi è di sette milioni di dollari.

Il torneo su GOLFTV - Il BMW PGA Championship viene teletrasmesso in diretta e in esclusiva su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamento ai seguenti orari: giovedì 19 settembre e venerdì 20, dalle ore 11 alle ore 19; sabato 21 e domenica 22, dalle ore 13,30 alle ore 18,30. Diretta su Eurosport 2: giovedì 19 e venerdì 20, dalle ore 15 alle ore 19; sabato 21 e domenica 22, differita dalle ore 23 alle ore 1. Commento di Nicola Pomponi e di Alessandro Bellicini.

 

 

 

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PGAI Championship a Vecchi Fossa

Jacopo Vecchi Fossa ha vinto con 197 (64 65 68, -16) colpi il 43° PGAI Championship, ossia il campionato degli iscritti alla PGA Italiana che si è disputato sul percorso dell’Antognolla Golf Club (par 71), a S. Giovanni del Pantano nei pressi di Perugia.

Vecchi Fossa, 25enne di Reggio Emilia, ha ottenuto il secondo titolo in carriera, dopo il Campionato Nazionale Open del 2018, superando Luca Cianchetti (201, -12), campione uscente. Al terzo posto con 202 (-11) Giulio Castagnara, al quarto con 203 (-10) Joon Kim, al quinto con 204 (-9) Federico Zucchetti, al sesto con 206 (-7) Andrea Rota e al settimo con 207 (-6) Edoardo Raffaele Lipparelli e Mauro Bianco.

Così il vincitore: “Dalla buca 12 in poi ho amministrato il vantaggio e ho messo la palla in green sempre a meno di cinque metri dalla bandiera. In complesso su questo campo ho giocato bene sulle prime nove buche, con birdie dalla due alla sette nel primo giro e ancora con un ‘meno 5’ nel secondo. La chiave del successo? Un perfetto gioco dal tee, che mi appartiene, e sotto i cento metri, dove invece ho messo una marcia in più questa settimana: con la palla a un metro dalla bandiera si evitano putt davvero complicati su green mossi come quelli di Antognolla”.

Per due turni i concorrenti hanno giocato con formula Pro An (un pro e un amateur). Nella classifica scratch si sono imposti Luca Cianchetti/Federica Biscuoli con 126 (65 61, -16) e in quella pareggiata Giulio Castagnata/Federico Toss con 122 (61 61, -20).

Al Jacopo Vecchi Fossa è andato un assegno di 8.000 euro su un montepremi di 40.000 euro.

SECONDO GIRO - Jacopo Vecchi Fossa ha mantenuto il comando con 129 (64 65, -13) colpi nel 43° PGAI Championship, il campionato degli iscritti alla PGA Italiana che si sa disputando sul percorso dell’Antognolla Golf Club (par 71), a S. Giovanni del Pantano nei pressi di Perugia.

Il leader è inseguito a un colpo da Luca Cianchetti (130, -12), che difende il titolo e con il quale potrebbe dar vita a una sorta di match play nel turno conclusivo.

Tuttavia, pur accusando quattro e cinque colpi di rtardo, hanno sicuramente chances di successo anche Joon Kim, terzo con 133 (-9), e Giulio Castagnara, quarto con 134 (-8), mentre sembra piuttosto difficile un aggancio di Edoardo Raffaele Lipparelli e di Federico Zucchetti, quinti con 135 (-7). Subito dietro Mauro Bianco, settimo con 136 (-6), e Alessandro Grammatica, ottavo con 137 (-5).

Per due turni i concorrenti hanno giocato con formula Pro A (un pro e un amateur), mentre nel giro finale i primi 31 professionisti classificati rimarranno sulla scena da soli per contendersi i 40.000 euro di montepremi dei quali 8.000 andranno al vincitore.

PRIMO GIRO - Jacopo Vecchi Fossa è al comando con 64 (-7) colpi nel 43° PGAI Championship, il campionato degli iscritti alla PGA Italiana che si sa disputando sul percorso dell’Antognolla Golf Club (par 71), a S. Giovanni del Pantano nei pressi di Perugia.

Il torneo si disputa sulla distanza di 54 buche: nelle prime 36 si gioca con formula pro am (un pro e un dilettante), poi nel terzo turno i primi 30 professionisti classificati rimarranno sulla scena da soli per contendersi i 40.000 euro di montepremi dei quali 8.000 andranno al vincitore.

Vecchi Fossa è seguito in classifica da Joon Kim, secondo con 65 (-6). Al terzo posto con 67 (-4) Luca Cianchetti, che difende il titolo, Giulio Castagnara ed Edoardo Raffaele Lipparelli e al sesto con 68 (-3) Federico Zucchetti, Lorenzo Scotto e Mauro Bianco.

Nella graduatoria a squadre scratch sono al vertice con 63 (-8) Giulio Castagnara e Federico Toss, mentre Lorenzo e Dario Scotto, Alessandro Tadini/Andrea Guerrini e Giulio Castagnara/Federico Toss guidano quella pareggiata con 61 (-10).

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PGA Tour China Haikou Classic

 

 

Quincy Quek, 32enne di Singapore, ha vinto con 268 (65 67 63 73, -16) colpi, dopo una corsa di testa, l’Haikou Classic, torneo del PGA Tour Series-China, uno dei due circuiti della nazione (l’altro è il China Tour), disputato sul percorso del Mission Hills Haikou (par 71), nella città da cui il circolo prende nome nell’isola di Hainan in Cina.

Forte di sei colpi di vantaggio dopo tre giri a Quek è bastato un 73 (+2, un birdie, tre bogey) per conquistare il primo titolo sul circuito per un palmares molto scarno dove figura solo un successo nell’Asian Development Tour, l’equivalente asiatico del Challenge Tour.

In seconda posizione con 270 (-14) il cinese Zhengkay Bai, in terza con 271 (-13) il taiwanese Weihsuan Wang, l’australiano James Marchesani e lo statunitense Brad Gehl e in sesta con 272 (-12) l’inglese William Harrold, il thailandese Suteepat Preateeptienchai, l’australiano Charlie Dann e il taiwanese Chieh Po Lee. E’ uscito al taglio dopo due giri Aron Zemmer, 75° con 145 (69 76, +3)

 

TERZO GIRO - Quincy Quek di Singapore ha continuato la sua corsa di testa allungando decisamente il passo con un parziale di 63 (-8, dieci birdie, due bogey) colpi e lo score di 195 (65 67 63, -18) nell’Haikou Classic, torneo del PGA Tour Series-China, uno dei due circuiti della nazione (l’altro è il China Tour), che si sta disputando sul percorso del Mission Hills Haikou (par 71), nella città da cui il circolo prende nome nell’isola di Hainan in Cina.

Ha perso terreno il taiwanese Chieh Po Lee, rimasto al secondo posto con 201 (-12), ma con un ritardo di sei colpi. A terzo con 202 (-11) lo statunitense Brad Gehl, al quarto con 203 (-10) i suoi due connazionali Michael Perras e Ryan Siegler, il thailandese Suteepat Preateeptienchai e gli australiani Charlie Dann e James Marchesani e al nono con 204 (-9) il cinese Zhengkai Bai e l’americano Charlie Netzel. E’ uscito al taglio dopo due giri Aron Zemmer, 75° con 145 (69 76, +3)

SECONDO GIRO - Sul percorso del Mission Hills Haikou (par 71), nella città da cui il circolo prende nome nell’isola di Hainan in Cina, Aron Zemmer, 75° con 145 (69 76, +3) colpi, è uscito al taglio nell’Haikou Classic, torneo del PGA Tour Series-China, uno dei due circuiti della nazione (l’altro è il China Tour).

Quincy Quek di Singapore è rimasto da solo al vertice con 132 (65 67, -10) colpi contenendo con un 67 (-4, sei birdie, due bogey) il ritorno del taiwanese Chieh Po Lee, secondo con 133 (-9) grazie a un 66 (-5). Al terzo posto con 134 (-8) gli statunitensi Ryan Siegler e Brad Gehl, il canadese Peter Campbell e l’australiano Christopher Wood, al settimo con 135 (-7) l’americano Michael Perras e l’australiano James Marchesani e solo al decimo con 137 (-5) l’altro statunitense Shotaro Ban, leader dopo un giro insieme a Quincy Quek e arretrato con un 72 (+1).

 

PRIMO GIRO - Sul percorso del Mission Hills Haikou (par 71), nella città da cui il circolo prende nome nell’isola di Hainan in Cina, è iniziato l’Haikou Classic, torneo del PGA Tour Series-China, uno dei due circuiti della nazione (l’altro è il China Tour), dove Aron Zemmer è al 21° posto con 69 (-2) colpi.

Sono al comando con 65 (-6) lo statunitense Shotaro Ban e Quincy Quek di Singapore, che precedono con il minimo margine gli altri due americani Daniel Yang e Jeffrey Kang, il taiwanese Weihsuan Wang e il canadese Pater Campbell (66, -5). Al settimo posto con 67 (-4) l’inglese Stephen Lewton, l’australiano Christopher Wood, gli statunitensi Michael Perras e Justin Hicks, il cinese Shiyu Fan e il taiwanese Chieh Po Lee.

Shotaro Ban ha realizzato sette birdie e un bogey, Quincy Quek nove birdie e tre bogey e Aron Zemmer un eagle, cinque birdie, un bogey e due doppi bogey.

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Primo piano

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