Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

 

La norvegese Tonja Daffinrud ha vinto con 202 (66 70 66, -14) colpi lo Scandic PGA Championship (LET Access) disputato sul percorso dell’Allerum Golf Club (par 72) a Helsingborg in Svezia, dove Lucrezia Colombotto Rosso si è classificata 22ª con 212 (71 72 69, -4) e Stefania Avanzo, 72ª con 148 (76 72, +4), è uscita al taglio.
Tonja Daffinrud, 28enne di Tonsberg, ha siglato il terzo titolo sul circuito, dopo i due ottenuti nel 2014, superando con un 66 (-6, sei birdie) nel giro finale le svedesi Johanna Gustavsson e Maja Stark (am), seconde con 204 (-12) e che erano in vetta dopo due giri, Al quarto posto con 207 (-9) un’altra dilettante svedese, Elsa Svensson, e al quinto con 208 (-8) la norvegese Rachel Raastad e la svedese Sofie Bringner. Alla vincitrice è andato un assegno di 6.720 euro su un montepremi di 42.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Lucrezia Colombotto Rosso è rimasta al 30° posto con 143 (71 72, -1) colpi nello Scandic PGA Championship (LET Access) sul percorso dell’Allerum Golf Club (par 72) a Helsingborg in Svezia, dove Stefania Avanzo, l’altra italiana in gara, 72ª con 148 (76 72, +4) è uscita al taglio. Sono passate a condurre con 134 (-10) due svedesi, Johanna Gustavsson (67 67) e la forte dilettante Maja Stark (67 67), che hanno due colpi di margine sulla connazionale Sofie Bringner e sulla norvegese Tonje Daffinrud (136, -8). Al quinto posto con 137 (-7) la ceca Katerina Vlasinova, l’inglese Rochelle Morris e la svedese Julia Engstrom e all’ottavo con 138 (-6) la finlandese Tiia Koivisto, la norvegese Rachel Raastad e le giocatrici di casa My Leander ed Elsa Svenson (am). Il montepremi è di 42.000 euro.

PRIMO GIRO - Lucrezia Colombotto Rosso ha realizzato un parziale di 71 (-1) colpi collocandosi al 30° posto dopo il primo giro dello Scandic PGA Championship (LET Access) sul percorso dell’Allerum Golf Club (par 72) a Helsingborg in Svezia. In ritardo Stefania Avanzo, l’altra italiana in gara, 89ª con 76 (+4).
Solo norvegesi e svedesi nelle prime nove posizioni. E’ in vetta con 65 (-7) la norvegese Rachel Raastad, seguita con 66 (-6) dalla connazionale Tonje Daffinrud e dalla svedese My Leander. Al quarto posto con 67 (-5) altre quattro giocatrici di casa, Johanna Gustavsson, Sofie Bringner e le dilettanti Elsa Svensson e Maja Stark e le finlandesi Sanna Nuutinen e Tiia Koivisto. Il montepremi è di 42.000 euro.

LA VIGILIA - Il LET Access si trasferisce dalla Repubblica Ceca alla Svezia per la disputa dello Scandic PGA Championship (29-31 agosto) sul percorso dell’Allerum Golf Club a Helsingborg, dove saranno presenti Lucrezia Colombotto Rosso e Stefania Avanzo. 

Tra le candidate al titolo le svedesi Emma Nilsson, Julia Engstrom e Johanna Gustavsson, le spagnole Elia Folch, Natalia Escuriola e Maria Beautell, le inglesi Rachel Goodall e Cloe Frankish, le finlandesi Sanna Nuutinen eTiia Koivisto, le svizzere Caroline Rominger e Melanie Maetzler, la russa Nina Pegova e la ceca Katerina Vlasinova. Il montepremi è di 42.000 euro.

 

 

Giulia Molinaro, 20ª con 278 (67 68 74 69, -10) colpi, ha offerto una buona prova nel Cambia Portland Classic, torneo del LPGA Tour disputato al Columbia Edgewater Country Club (par 72) di Portland nell’Oregon, dove Silvia Cavalleri è terminata 75ª con 291 (67 72 74 78, +3).
Ha ottenuto il secondo titolo stagionale e nel circuito con 267 (64 63 73 67, -21) colpi l’australiana Hannah Green, 22enne di Perth, che ha rimontato con un 67 (-5, sei birdie, un bogey) e che ha anche avuto via libera da Yealimi Noh (268, -20). Quest’ultima infatti, in vetta dopo tre turni, ha segnato due bogey nelle ultime tre buche.
In terza posizione con 271 (-17) Brittany Altomare, in quarta con 273 (-15) la canadese Brooke M. Henderson e la giapponese Nasa Hataoka e in settima con 275 (-13) Marina Alex, che difendeva il titolo. Stesso score della Molinaro anche per le coreane Jin Young Ko, leader del Rolex ranking, e Sung Hyun Park, numero due, e due colpi in più per la thailandese Ariya Jutanugarn, 30ª con 280 (-8).
Giulia Molinaro, che è andata a premio per la sesta volta nelle ultime sette gare, ha concluso la sua gara con un parziale di 69 (-3) con un eagle, due birdie e un bogey. Per Silvia Cavalleri 78 (+6) colpi con due birdie, quattro bogey e due doppi bogey.
Hannah Green è stata gratificata con un assegno di 195.000 dollari su un montepremi di 1.300.000 dollari.

TERZO GIRO - Giulia Molinaro, 27ª con 209 (67 68 74, -7) colpi, e Silvia Cavalleri, 59ª con 213 (67 72 74, -3), dopo il terzo giro del Cambia Portland Classic, torneo del LPGA Tour che si conclude con la disputa del quarto sul tracciato del Columbia Edgewater Country Club (par 72) a Portland nell’Oregon.
La statunitense Yealimi Noh (197 - 65 68 64, -19) ha sorpassato in vetta alla classifica l’australiana Hanna Green (200, -16), che ora accusa tre colpi di ritardo. In terza posizione con 202 (-14), e forse un po’ lontane per competere per il titolo, Brittany Altomare e la canadese Brooke M. Henderson e in quinta con 203 (-13) Dana Finkelstein, Sarah Schmelzel, la coreana Mi Jung Hur e la taiwanese Peiyun Chien,
Ha preso terreno Sung Hyun Park, numero due mondiale, decima con 205 (-11), e sono a metà classifica Marina Alex, 23ª con 208 (-8), che non ha più chances di difendere il titolo, la thailandese Ariya Jutanugarn e la coreana Jin Young Ko, leader del Rolex ranking, 27.e con 209 (-7).
Yealimi Noh ha preso il largo con un 64 (-8) frutto di otto birdie senza bogey. Giulia Molinaro e Silvia Cavalleri hanno segnato entrambe un 74 (-2) la prima con tre birdie e cinque bogey e la seconda con un birdie e tre bogey. ll montepremi è di 1.300.000 dollari.

SECONDO GIRO - Giulia Molinaro, 15ª con 135 (67 68, -9) colpi, si è mantenuta in alta classifica nel Cambia Portland Classic, torneo del LPGA Tour che si sta disputando al Columbia Edgewater Country Club (par 72) di Portland nell’Oregon, dove Silvia Cavalleri è al 41° posto con 139 (67 72, -5).
Ha preso decisamente il largo l’australiana Hannah Green, che recentemente ha cambiato il modo di impugnare il putter, la quale con un parziale di 63 (-9, un eagle, sette birdie e nessun bogey su 36 buche) e il totale di 127 (64 63, -17) ha preso ben cinque colpi di vantaggio sulle coreane Sei Young Kim, autrice di un 61 (-11, undici birdie) miglior score di giornata e risalita dalla 68ª piazza, e Sung Hyun Park, numero due mondiale, seconde con 132 (-12).
In quarta posizione con 133 (-11) Angel Yin, Yealimi Noh, la coreana Youngin Chun e la sudafricana Lee-Anne Pace. Tra le sette concorrenti in ottava con 134 (-10) la coreana Jeongeun Lee6 e con lo stesso score della Molinaro anche Marina Alex, che difende il titolo, e la caandese Brooke M. Henderson.
Non decolla Jin Young Ko, numero uno del Rolex Ranking, 27ª con 137 (-7), che dopo aver interrotto nel giro precedente la lunga striscia di buche senza bogey (144, nuovo record strappato a Tiger Woods con 110 nel 2000), ha ripreso a segnarli con due in questa tornata compensati da cinque birdie per il parziale di 69 (-3). Un colpo in più per la thailandese Ariya Jutanugarn, 36ª con 138 (-6), e out al taglio Lexi Thompson, numero tre al mondo, 89ª con 143 (-1).
Giulia Molinaro ha girato in 68 (-4) con un eagle, cinque birdie e tre bogey e Silvia Cavalleri in 72 (par) con un eagle, due birdie e quattro bogey. ll montepremi è di 1.300.000 dollari.

PRIMO GIRO - Con un bel primo giro in 67 (-5) colpi Silvia Cavalleri e Giulia Molinaro si sono portate al 12° posto nel Cambia Portland Classic, torneo del LPGA Tour che si sta disputando al Columbia Edgewater Country Club (par 72) di Portland nell’Oregon.Sono al vertice con 64 (-8) la coreana Mi Jung Hur e l’australiana Hannah Green che precedono di un colpo Yealimi Noh e Jane Park (65, -7). In quinta posizione con 66 (-6) sette concorrenti tra le quali la giapponese Nasa Hataoka e la coreana Jeongeun Lee6 e hanno lo stesso score delle azzurre l’altra coreana Sung Hyun Park, numero due mondiale, e la canadese Brooke M. Henderson, Appena dietro, 24ª con 68 (-4), la coreana Jin Young Ko, leader del Rolex Ranking, che ha visto interrompersi la sua serie di buche senza bogey dopo ben 114 di fila. Fatale la buca 9 (par 4) del Columbia Edgewater, dove ha segnato l’unico bogey di giornata compensato da un eagle e tre birdie. Più defilate Lexi Thompson, Marina Alex, che difende il titolo, e la thailandese Ariya Jutanugarn, 52.e con 70 (-2). Hannah Green ha fatto percorso netto con otto birdie senza bogey e Mi Jung Hur ha ottenuto lo stesso risultato con nove birdie e un bogey. Per Silvia Cavalleri sette birdie e due bogey e per Giulia Molinaro sei birdie e un bogey. ll montepremi è di 1.300.000 dollari

LA VIGILIA - Marina Alex difende il titolo nel Cambia Portland Classic (29 agosto-1 settembre), torneo del LPGA Tour che si svolgerà al Columbia Edgewater Country Club di Portland nell’Oregon, dove sarà in campo Giulia Molinaro. Pur con qualche defezione il field è di alta qualità per la presenza delle coreane Jin Young Ko, numero uno mondiale e vincitrice domenica scorsa del CP Womens Open, Sung Hyun Park, numero due, e Jeongeun Lee6, numero cinque, e delle statunitensi Lexi Thompson, numero tre, Cristie Kerr, grande esclusa dalla Solheim Cup nella compagine americana, Stacy Lewis, Jessica Korda e dell’emergente Jennifer Kupcho.E a rendere il torneo ancor più interessante ricordiamo la canadese Brooke M. Henderson, le sorelle thailandesi Ariya e Moriya Jutanugarn, la giapponese Nasa Hataoka, la francese Celine Boutier e la giovane indiana Aditi Ashok.In cerca di riscatto e per riprendere il cammino interrotto Giulia Molinaro, uscita al taglio in Canada dopo cinque eventi consecutivi a premio, comprensivi di un undicesimo posto. l montepremi è di 1.300.000 dollari.

 

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Challenge: primo titolo per Dale Whitnell

 

 

Primo successo sul circuito per l’inglese Dale Whitnell che dopo aver concluso il KPMG Trophy con 261 (70 64 64 63, -23) colpi, alla pari con il connazionale Laurie Canter (261 - 65 67 63 66), lo ha superato con un birdie alla seconda buca di spareggio.
Sul percorso del Millennium Golf (par 71), a Paal in Belgio, Whitnell, 31enne di Colchester, ha raggiunto l’avversario con un 63 (-8, nove birdie, un bogey), che era in testa dopo tre turni insieme a Richard Mansell, poi quinto con 263 (.21) insieme al tedesco Jonas Kolbing, e a Ross McGowan, ottavo con 265 (-19), stesso score del sudafricano Bryce Easton. Al terzo posto e fuori dal playoff per un colpo, lo svedese Christofer Blomstrand e l’inglese Jack Senior (282, -22).
Sono usciti al taglio i quattro italiani in gara: Andrea Saracino (67 71) e Stefano Mazzoli (68 70), alla prima gara da pro, 75.i con 138 (-4) e out per un colpo, Federico Maccario, 88° con 139 (70 69, -3), e Matteo Manassero, 132° con 143 (69 74, +1).

 

TERZO GIRO - Tre inglesi al primo posto con 195 (-18) colpi nel KPMG Trophy (Challenge Tour) che si conclude sul tracciato del Millennium Golf (par 71), a Paal in Belgio. Sono Laurie Canter (65 67 63), Ross McGowan (64 66 65) e Richard Mansell (66 65 64).
Saranno in corsa nella volata per il titolo anche l’altro inglese Jack Senior, leader dopo due turni, e il sudafricano Bryce Easton, quarti con 196 (-17), e lo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez, cugino di Sergio Garcia, sesto con 197 (-16).
Hanno possibilità anche l’inglese Dale Whitnell, l’olandese Lars Van Meijel, il francese Julien Quesne, vincitore di un Open d’Italia (2013), il danese Jeppe Pape Huldahl e il tedesco Julian Kunzenbacher, settimi con 198 (-15).
Sono usciti al taglio i quattro italiani in gara: Andrea Saracino (67 71) e Stefano Mazzoli (68 70), alla prima gara da pro, 75.i con 138 (-4) e out per un colpo, Federico Maccario, 88° con 139 (70 69, -3), e Matteo Manassero, 132° con 143 (69 74, +1). Il montepremi è di 185.000 euro.

 

SECONDO GIRO - L’inglese Jack Senior, 31 anni, due titoli sul Challenge Tour e due sull’Alps Tour, è passato a condurre con 129 (63 66, -13) colpi nel KPMG Trophy (Challenge Tour), sul tracciato del Millennium Golf (par 71), a Paal in Belgio. Sono usciti al taglio i quattro italiani in gara: Andrea Saracino (67 71) e Stefano Mazzoli (68 70), alla prima gara da pro, 75.i con 138 (-4) e out per un colpo, Federico Maccario, 88° con 139 (70 69, -3), e Matteo Manassero, 132° con 143 (69 74, +1).Senior, che ha realizzato un 66 (-5) con sette birdie e due bogey, precede con il minimo scarto l’inglese Ross McGowan e il tedesco Sebastian Heisele (130, -12), in vetta dopo un turno. In quarta posizione con 131 (-11) il sudafricano Bryce Easton, il ceco Filip Mruzek e gli inglesi Richard Mansell e Ben Stow. Il montepremi è di 185.000 euro.

PRIMO GIRO - E’ stato sospeso il primo giro del KPMG Trophy (Challenge Tour), sul tracciato del Millennium Golf, a Paal in Belgio, dove nella classifica provvisoria, che non subirà sostanziali cambiamenti, Stefano Mazzoli, alla prima gara da pro, è 19° con “meno 5” fermato dopo 15 buche. Al 29° posto con 67 (-4) Andrea Saracino, al 69° con 69 (-2) Matteo Manassero e al 93° con 70 (-1) Federico Maccario.
Ha realizzato un ottimo 61 (-10) il tedesco Sebastian Heisele, ma la prodezza gli ha concesso un solo colpo di vantaggio sul francese Robin Roussel (62, -9). Al terzo posto con 63 (-8) il ceco Filip Mruzek, l’islandese Gudmundur Kristjansson e l’inglese Jack Senior e al sesto con 64 (-7) lo svizzero Jeremy Freiburghaus, gli svedesi Simon Forsstrom e Christofer Blomstrand, gli inglesi Ross McGowan e Ben Stow, il sudafricano Bruce Easton e lo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez. Il montepremi è di 185.000 euro.

LA VIGILIA - Matteo Manassero, Federico Maccario, Andrea Saracino e Stefano Mazzoli saranno in gara nel KPMG Trophy (29 agosto-1 settembre), evento del Challenge Tour in programma su tracciato del Millennium Golf, a Paal in Belgio.
Nel field, cercando un ruolo da protagonisti, gli inglesi Jack Senior, Ross McGowan e Steven Tiley, i francesi Robin Roussel e Antoine Rozner, sempre a caccia del terzo titolo che lo proietterebbe immediatamente sull’European Tour e che insegue invano da metà maggio, il portoghese Ricardo Santos, lo scozzese Connor Syme, l’olandese Daan Huizing, il danese Martin Simonsen, lo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez, cugino di Sergio Garcia, e Carlos Pigem, con una parte di carriera svolta sull’Asian Tour.
In campo anche il tedesco Marcel Siem, 39enne di Mettmann, un lungo passato sul circuito maggiore con quattro titoli e una World Cup (2006 con Bernhard Langer) e due vincitori dell’Open d’Italia, il transalpino Julien Quesne (2913) e lo svedese Rikard Karlberg (2015). Il montepremi è di 185.000 euro.

 

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Eurotour: Lorenzo Gagli cede al playoff

Grande prova di Lorenzo Gagli, secondo nell’Omega European Masters, dove non ha avuto la sorte favorevole nello spareggio a cinque che ha premiato lo svedese Sebastian Soderberg (266 - 64 70 66 66, -14). Sul percorso del Crans-sur-Sierre GC (par 70), a Crans Montana in Svizzera, l’azzurro (266 - 64 68 67 67) ha concluso la gara al primo posto della graduatoria insieme allo stesso Soderberg, al nordirlandese Rory McIlroy (266 - 67 63 69 67), al finlandese Kalle Samooja (266 - 66 71 62 67) e all’argentino Andres Romero (266 - 69 61 66 70) per cui si è reso necessario il play off. 

 

Soderberg, 29enne di Eksjo, dopo aver mancato due putt che avrebbero potuto essere decisivi alle buche 17 e 18, ha posto la palla a un paio di metri dalla bandiera, come McIlroy e Samooja, ma è stato l’unico a realizzare il birdie per il primo successo in carriera sul tour, dopo due titoli sul Challenge. Non hanno avuto chances di birdie Gagli, che ha spedito la palla in acqua con il colpo al green, e Romero, troppo lontano dalla bandiera per sperare.
Gagli ha operato una bella rimonta dal quinto posto, dopo una gara da protagonista, con un parziale di 67 (-3, sei birdie, un bogey, un doppio bogey) e in particolare con tre birdie sulle quattro buche conclusive. Alla 18 è stato quanto mai sfortunato perché la palla che avrebbe potuto dargli il primo titolo sul circuito si è praticamente fermata a poco più di un paio di centimetri dalla buca.
Italiani comunque protagonisti anche a Crans, perché Paratore è stato anch’egli in corsa fino alle ultime buche, terminando 12° con 269 (67 66 67 69, -11) e impreziosendo la sua prova con una “hole in one” (buca 13, par 3 di 178 metri) nel terzo turno. Andrea Pavan (70 68 66 65) si è esibito nelle rimonte che sono una sua specialità, ottenendo lo stesso score di Paratore Al 20° posto un tonico Nino Bertasio con 270 (66 70 65 69, -10), mentre è risalito di 17 posizioni Guido Migliozzi, 33° con 273 (65 72 70 66, -7), e si è classificato 63° con 279 (70 69 71 69, -1) il dilettante Giovanni Manzoni, che ha avuto il gran merito di superare il taglio e di tenere bene il campo tra i pro.
Sono rimasti fuori dallo spareggio per un colpo lo spagnolo Adri Arnaus e il francese Mike Lorenzo-Vera, sesti con 267 (-13), e sono terminati ottavi con 268 (-12) gli australiani Lucas Herbert e Wade Orsmby, l’austriaco Matthias Schwab e l’inglese Tommy Fleetwood. Mai in partita l’iberico Sergio Garcia, 23° con 271 (-9), e l’inglese Matthew Fitzpatrick, 69° con 280 (par), che sperava di divenire il primo giocatore a vincere il torneo per tre anni di fila. A Soderberg è andato un assegno di 416.660 euro su un montepremi è di 2.500.000 euro.
Sono usciti al taglio Edoardo Molinari, 92° con 141 (68 73, +1), Gregory Molteni, 138° con 147 (71 76, +7), e Filippo Bergamaschi, 145° con 148 (73 75, +8).

 

TERZO GIRO - Lorenzo Gagli, quinto con 199 (64 68 67, -11) colpi, e Renato Paratore, nono con 200 (67 66 67 -10) e autore di una “buca in uno”, saranno in corsa per il titolo nel giro finale dell’Omega European Masters, uno dei tornei classici dell’European Tour, in calendario dal 1972, dove è in vetta con 196 (69 61 66, -14) l’argentino Andres Romero.
E’ in ottima posizione e ha qualche chances anche Nino Bertasio, 13° con 201 (66 70 65, -9), mentre è a metà classifica Andrea Pavan, 27° con 204 (70 68 66, -6), e sono in bassa Guido Migliozzi, 50° con 207 (65 72 70, -3), e il dilettante Giovanni Manzoni, 67° con 210 (70 69 71, par), che ha avuto il gran merito di superare il taglio.
Romero, 38enne di Tucuman con due successi nel circuito e uno sul PGA Tour, ha superato gli avversari nel finale concludendo con un 66 (-4) piuttosto articolato (un eagle, sei birdie, due bogey, un doppio bogey), approfittando anche degli errori dell’australiano Wade Ormsby, secondo con 197 (-13), che gli ha lasciato strada con un bogey sull’ultimo green, e del nordirlandese Rory McIlroy, che affianca Gagli insieme al finlandese Kalle Samooja e al sudafricano Christiaan Bezuidenhout, dopo aver infilato tre bogey nelle ultime cinque buche per un parziale di 69 (-1). Al terzo posto con 198 (-12) l’inglese Tommy Fleetwood e il malese Gavin Green, leader dopo due turni, e con Paratore e anche loro in grado di proporsi per il successo lo spagnolo Sergio Garcia, l’austriaco Matthias Schwab e lo svedese Sebastian Soderberg. Non è andata bene la difesa del titolo dell’inglese Matthew Fitzpatrick, che provava a divenire il primo giocatore a vincere il torneo per tre anni di fila, e che naviga praticamente in coda, 71° con 211 (+1).
“Hole in one” di Paratore - Renato Paratore ha realizzato una ”hole in one” centrando direttamente dal tee la buca 13, par 3 di 178 metri. Ha aggiunto all’ace quattro birdie e tre bogey (67, -3), l’ultimo alla 18ª dopo aver spedito la palla in acqua da un bunker di fairway, stessa disavventura capitata anche a McIlroy. Lorenzo Gagli ha girato anche lui in 67 con cinque birdie e due bogey e Nino Bertasio ha recuperato 16 posizioni con un 65 (-5) dovuto a sei birdie e a un bogey.
Sono usciti al taglio Edoardo Molinari, 92° con 141 (68 73, +1), Gregory Molteni, 138° con 147 (71 76, +7), e Filippo Bergamaschi, 145° con 148 (73 75, +8). Il montepremi è di 2.500.000 euro.

SECONDO GIRO - Lorenzo Gagli, settimo con 132 (64 68, -8) colpi, e Renato Paratore, nono con 133 (67 66, -7), sono tra i top ten dopo il secondo giro dell’Omega European Masters, uno dei tornei classici dell’European Tour, in calendario dal 1972 - anno ufficiale di nascita del circuito - ma con una lunga storia precedente iniziata nel 1905 come Swiss Open.
Sul percorso del Crans-sur-Sierre GC (par 70), a Crans Montana in Svizzera, il 26enne malese di Selangor, Gavin Green, senza titoli sul circuito, è il nuovo leader con 129 (65 64, -11). Si è reso autore di un 64 (-6, otto birdie, due bogey), che gli ha permesso di contenere l’imperiosa rimonta da Rory McIlroy, sottolineata da un 63 (-7), da 23° a secondo con 130 (-10), stessa posizione dell’argentino Andres Romero, che ha realizzato il miglior score del turno con un 61 (-9, un eagle, otto birdie, un bogey), e dell’inglese Tommy Fleetwood, dell’australiano Wade Ormsby e dell’austriaco Matthias Schwab. Gagli è affiancato dal giapponese Hideto Tanihara e Paratore ha la compagnia del sempreverde spagnolo Miguel Angel Jumenez. Al 12° posto con 134 (-6) l’altro iberico Sergio Garcia e il sudafricano Erik Van Rooyen, a segno domenica scorsa nello Scandinavian Invitation.
In media classifica Nino Bertasio, 29° con 136 (66 70, -4), e Guido Migliozzi, 36° con 137 (65 72, -3), e hanno superato il taglio Andrea Pavan, 48° con 138 (70 68, -2) e il dilettante Giovanni Manzoni, 58° con 139 (70 69, -1). Praticamente tramontate le speranze dell’inglese Matthew Fitzpatrick, stesso punteggio di Pavan, di vincere la gara per il terzo anno consecutivo, impresa mai riuscita in precedenza. Unico a fare tripletta il compianto spagnolo Severiano Ballesteros, ma in anni diversi (doppietta 1977-1978 e 1989).
Piuttosto articolato il 68 (-2) di Lorenzo Gagli con sei birdie e quattro bogey. Più regolare e redditizio Renato Paratore, che ha risalito la graduatoria di 14 gradini, con cinque birdie e un bogey per il 66 (-4). Sono usciti al taglio Edoardo Molinari, 92° con 141 (68 73, +1), Gregory Molteni, 138° con 147 (71 76, +7), e Filippo Bergamaschi, 145° con 148 (73 75, +8). Il montepremi è di 2.500.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Lorenzo Gagli terzo con 64 (-6) colpi, Guido Migliozzi sesto con 65 (-5) e Nino Bertasio 12° con 66 (-4) dopo il giro iniziale dell’Omega European Masters, uno dei tornei classici dell’European Tour, in calendario dal 1972 - anno ufficiale di nascita del circuito - ma con una lunga storia precedente iniziata nel 1905 come Swiss Open.

Sul percorso del Crans-sur-Sierre GC (par 70), a Crans Montana in Svizzera, sono al vertice con 63 (-7) l’austriaco Matthias Schwab e il francese Mike Lorenzo-Vera, mentre Gagli è affiancato dal finlandese Mikko Korhonen e dallo svedese Sebastian Soderberg. Tra coloro che sono insieme a Migliozzi si trovano l’inglese Tommy Fleetwood e il sudafricano Erik Van Rooyen, reduce dal successo nello Scandinavian Invitation di domenica scorsa.

Lo spagnolo Sergio Garcia ha lo stesso score di Bertasio e ha un ritardo di quattro colpi dalla vetta il nordirlandese Rory McIlroy, 23° con 67 (-3), numero due mondiale che ha appena intascato i 15 milioni di dollari per il successo nella FedEx Cup, il quale condivide la posizione con Lee Westwood, con il sempreverde iberico Miguel Angel Jimenez, 55enne di Malaga, e con Renato Paratore.

Il romano precede gli altri cinque azzurri in gara: Edoardo Molinari, 39° con 68 (-2), Andrea Pavan e il dilettante Giovanni Manzoni, 77.i con 70 (par), Gregory Molteni, 100° con 71 (+1), e Filippo Bergamaschi, 129° con 73 (+3).

E’ 54° con 69 (-1) l’inglese Matthew Fitzpatrick, che ha tempo per recuperare e tentare il tris, dopo le vittorie nelle due edizioni precedenti della gara, sequenza mai riuscita nella storia dell’evento. Unico con tre vittorie il compianto spagnolo Severiano Ballesteros, ma in anni diversi (doppietta 1977-1978 e 1989)

Lorenzo Gagli ha realizzato due eagle, tre birdie e un bogey, Guido Migliozzi sette birdie e due bogey, e Nino Bertasio sei birdie e due bogey. Il torneo è stato appannaggio nel 1997 di Costantino Rocca. Il montepremi è di 2.500.000 euro.

LA VIGILIA - A Crans Montana, in Svizzera si disputa uno dei tornei classici dell’European Tour, l’Omega European Masters (29 agosto-1 settembre), in calendario dal 1972 - anno ufficiale di nascita del circuito - ma con una lunga storia precedente iniziata nel 1905 come Swiss Open. Sul percorso del Crans-sur-Sierre GC sarà numerosa la presenza italiana con Andrea Pavan, Edoardo Molinari, Nino Bertasio, Guido Migliozzi, Renato Paratore, Lorenzo Gagli (che ha portato al successo la sua squadra nella Credit Suisse Pro Am d’apertura), Filippo Bergamaschi, Gregory Molteni, che ha avuto il pass per essersi imposto nel Memorial Olivier Barras a giugno, e il dilettante Giovanni Manzoni, per aver conquistato il titolo dello Swiss Amateur Championships.
Il field, secondo una tradizione consolidata, sarà di alta qualità, dove spicca la presenza del nordirlandese Rory McIlroy, numero due mondiale, reduce dal successo di domenica scorsa nella FedEx Cup gratificato con 15 milioni di dollari. Particolarmente motivato l’inglese Matthew Fitzpatrick, vincitore delle ultime due edizioni. Lo scorso anno emulò Severiano Ballesteros, fino a quel momento l’unico ad aver siglato una doppietta consecutiva (1977-1978) e ancora l’unico ad aver iscritto per tre volte (1989) il proprio nome su un albo d’oro di assoluto prestigio. Fitzpatrick proverà ad arrivare anch’egli al terzo titolo, ma diverrebbe il solo a conseguirlo di fila.
Tra i tanti altri possibili protagonisti ricordiamo gli inglesi Tommy Fleetwood, Danny Willett, Luke Donald, Lee Westwood e Matt Wallace, lo spagnolo Sergio Garcia, lo svedese Alex Noren e il cinese Ashun Wu. Da seguire il belga Thomas Pieters e il sudafricano Erik Van Rooyen vincitori delle precedenti due gare del tour (Czech Masters e Scandinavian Invitation). A favorire lo spettacolo anche giocatori di gran classe, sebbene non tra i favoriti, quali il nordirlandese Padraig Harrington, capitano europeo alla prossima Ryder Cup (2020), l’iberico Miguel Angel Jimenez, a segno nel 2010, e il danese Thomas Bjorn (due vittorie a Crans). In casa azzurra i più tonici sembrano Andrea Pavan, specialista in rimonte, Edoardo Molinari, Lorenzo Gagli e Renato Paratore. Il torneo è stato appannaggio nel 1997 di Costantino Rocca. Il montepremi è di 2.500.000 euro.
Il torneo su GOLFTV - L’Omega European Masters viene teletrasmesso in diretta e in esclusiva su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 29 settembre, dalle ore 11,30 alle ore 13,30 e dalle ore 15,30 alle ore 18,30; venerdì 30, dalle ore 9,30 alle ore 11,30 e dalle ore 13,30 alle ore 16,30; sabato 31, dalle ore 12,30 alle ore 17; domenica 1 settembre, dalle ore 12 alle ore 17. Commento di Alessandro Bellicini e di Isabella Calogero.

 

 

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LET/LETAS: Carly Booth, terzo titolo

La scozzese Carly Booth ha ottenuto il terzo titolo nel Ladies European Tour imponendosi con 207 (68 69 70, -9) colpi nel Tipsport Czech Open, torneo in combinata tra LET e LET Access disputato al Golf Resort Karlstejn (par 72) di Liten nella Repubblica Ceca. Si classificata al 31° posto con 216 (74 72 70, par) Lucrezia Colombotto Rosso, che veniva da cinque top ten consecutive, e al 54° con 220 (71 75 74, +4) Stefania Avanzo.
Carly Booth ha realizzato un 70 (-2) un po’ articolato, ma dopo cinque birdie e altrettanti bogey ha avuto ragione della avversarie con altri due birdie a chiudere. Per lei un assegno di 19.200 euro su un montepremi di 120.000 euro.
Al secondo posto, distaccate di un colpo, le inglesi Hayley Davis e Charlotte Thompson, che ha mancato il playoff con un bogey sulla buca 18, la francese Anais Mayssonnier e la finlandese Sanna Nuutinen (208, -8) e al settimo con 210 (-6) la tedesca Olivia Cowan. Non ha superato il taglio Laura Sedda, 106ª con 151 (79 72, +7).

SECONDO GIRO - Lucrezia Colombotto Rosso (74 72) e Stefania Avanzo (71 75) sono al 55° posto con 146 (-2) colpi a un giro dal termine del Tipsport Czech Open, torneo in combinata tra LET e LET Access, che si sta disputando al Golf Resort Karlstejn (par 72) di Liten nella Repubblica Ceca, dove Laura Sedda, 106ª con 151 (79 72, +7) è uscita al taglio.

Conducono con 137 (-7) colpi due delle candidate al titolo nelle previsioni della vigilia, la finlandese Sanna Nuutinen (67 70) e la scozzese Carly Booth (68 69), seguite a un colpo dall’inglese Hayley Davis, dalla francese Anais Meyssonnier, dalla scozzese Kylie Henry e dalla forte dilettante ceca Pia Babnik (138, -6), che ha appena vinto il prestigioso Girls Amateur. In settima posizione con 139 (-5), e anche loro in corsa per il titolo, la tedesca Olivia Cowan e l’altra dilettante ceca Patricie Mackova. Il montepremi è di 120.000 euro.

PRIMO GIRO - Dilettanti al proscenio nel primo giro del Tipsport Czech Open, torneo in combinata tra LET e LET Access, che si sta disputando al Golf Resort Karlstejn (par 72) di Liten nella Repubblica Ceca, dove la ceca Patricie Mackova è al comando con 66 (-6) colpi, alla pari con la svedese Johanna Gustavsson e con la francese Agathe Sauzon, e l’altra ceca Pia Babnik e la taiwanese Hsin Chiao Chang sono quarte con 67 (-5) in compagnia della finlandese Sanna Nuutinen. E’ al 30° posto Stefania Avanzo con 71 (-1) e sono oltre la linea del taglio Lucrezia Colombotto Rosso, 67ª con 74 (+2), e Laura Sedda, 119ª con 79 (+7).

In settima posizione con 68 (-4) le inglesi Florentyna Parker e Hayley Davis, la transalpina Anais Meyssoniier, la tedesca Karolin Lampert e le scozzesi Carly Booth e Kylie Henry. Il montepremi è di 120.000 euro.

LA VIGILIA - Stefania Avanzo, Laura Sedda e Lucrezia Colombotto Rosso, reduce da cinque top ten consecutive compreso un secondo posto nel Ribeira Sacra Patrimonio de la Humanidad in Spagna, sono le tre giocatrici italiane che prendono parte al Tipsport Czech Open (23-25 agosto), torneo in combinata tra LET e LET Access, che si disputa al Golf Resort Karlstejn di Liten nella Repubblica Ceca. 

Nel field le inglesi Florentyna Parker ed Eleanor Givens, le svedesi Linda Wessberg ed Emma Nilsson, le tedesche Olivia Cowan e Laura Fuenfstueck, la belga Manon De Roey, la spagnola Noemi Jimenez, la francese Justine Dreher e la forte dilettante di casa Tereza Melenka, che in cinque apparizioni sul LET Access (due nel 2018, tre nel 2019) non è mai terminata oltre l’ottava piazza e con due secondi posti. Il montepremi è di 120.000 euro.

 

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LPGA Tour: inarrestabile Jin Young Ko

 

Inarrestabile Jin Young Park. La 24enne di Seoul ha vinto con 262 (66 67 65 64, -26) colpi il CP Womens Open, travolgendo le avversarie con un giro finale in 64 (-8) cogliendo il quarto titolo stagionale, due major compresi, e il sesto in carriera sul LPGA Tour in un palmarès che comprende anche dieci successi nel circuito coreano, e consolidando la sua posizione di leader mondiale.
Sul percorso del Magna Golf Club (par 72), ad Aurora in Canada, Jin Young Park ha concluso la sua splendida prestazione senza bogey (otto nel turno finale), impresa che non si verificava dal 2015, autrice Inbee Park, medaglia d’oro alle Olimpiadi di Rio 2016. Non solo, ma la Ko ha portato a 106 le buche consecutive senza errori.
Nulla ha potuto la danese Nicole Broch Larsen, che l’affiancava dopo il terzo turno e che è rimasta staccata di cinque colpi (267, -21 e parziale di 69, -3) e non ha avuto chances di difendere il titolo la canadese Brooke M. Henderson, terza con 269 (-19) alla pari con Lizette Salas. “E’ una fuoriclasse protagonista di una stagione irreale” ha detto la Henderson riferendosi alla vincitrice. “Non a caso è la numero uno al mondo”.
In quinta posizione con 272 (-16) la spagnola Carlota Ciganda e la giapponese Nasa Hataoka e in nona con 274 (-14) la thailandese Ariya Jutanugarn. Poco toniche Lexi Thompson e la coreana Sung Hyun Park, 20,e con 277 (-11), e l’australiana Minjee Lee, 25ª con 278 (-10).
A Jin Young Ko è andato un assegno di 337.500 dollari su un montepremi di 2.250.000 dollari.

 

TERZO GIRO - La coreana Jin Young Ko (198 - 66 67 65, -18), numero uno mondiale. ha raggiunto la danese Nicole Broch Larsen (198 - 66 66 66) in vetta alla classifica del nel CP Womens Open (LPGA Tour), che si sta disputando sul percorso del Magna Golf Club (par 72), ad Aurora in Canada, dove Giulia Molinaro, 128ª con 150 (73 77, -6) colpi, è uscita al taglio dopo 36 buche.
La coppia di testa ha due colpi di vantaggio sulla canadese Brooke M. Henderson (200, -16) che nel giro finale proverà a concedere il bis dopo il successo ottenuto lo scorso anno.
La corsa per il titolo potrebbe essere ristretta a queste tre atlete, poiché sembrano un po’ lontane la taiwanese Wei-Ling Hsu, quarta con 203 (-13), Amy Olson, la giapponese Nasa Hataoka e la thailandese Pajaree Anannarukarn, quinte con 204 (-12).
Ha recuperato, ma tardivamente, la thailandese Ariya Jutanugarn, ottava con 205 (-11) insieme a Lizette Salas e a Jessica Korda, e sono a metà graduatoria Lexi Thompson e l’australiana Minjee Lee, 29.e con 209 (-7), e la coreana Sung Hyun Park, numero due del Rolex ranking, 36ª con 210 (-6). Il montepremi è di 2.250.000 dollari.

SECONDO GIRO - Giulia Molinaro, 128ª con 150 (73 77, -6) colpi, è uscita al taglio nel CP Womens Open (LPGA Tour), che si sta disputando sul percorso del Magna Golf Club (par 72), ad Aurora in Canada. E’ salita in vetta con 132 (66 66, -12) la danese Nicole Broch Larsen, che ha raddoppiato il 66 (-6) del primo giro con otto birdie e due bogey e ha lasciato a un colpo la coreana Jin Young Ko (133, -11), numero uno mondiale, In terza posizione on 135 (-9) la cinese Yu Liu, la thailandese Pajaree Anannarukarn e la canadese Brooke M. Henderson, che difende il titolo, in sesta con 136 (-8) Amy Olson e in settima con 137 (-7) Brittany Altomare, Angel Yin, l’australiana Minjee Lee e la coreana Mi Jung Hur. Poco dietro la thailandese Ariya Jutanugarn, 15ª con 139 (-5), e in ritardo Lexi Thompson, 38ª con 141 (-3) e Sung Hyun Park, numero due del Rolex Ranking, 45ª con 142 (-2). Il montepremi è di 2.250.000 dollari. 

PRIMO GIRO - Inizio soft di Giulia Molinaro 82ª con 73 (+1) colpi nel CP Womens Open (LPGA Tour), che si sta disputando sul percorso del Magna Golf Club (par 72), ad Aurora in Canada.E’ al vertice la statunitense Annie Park con 65 (-7) che precede di un colpo due canadesi, Brooke M. Henderson, campionessa in carica, e Anne-Catherine Tanguay, la thailandese Pajaree Anannarukarn, la danese Nicole Broch Larsen e la coreana Jin Young Ko (66, -6), numero uno mondiale. Al settino posto con 67 (-5) Marissa Steen, Megan Khang, la svedese Louise Ridderstrom e Tiffany Chan di Hong Kong e al 16° con 69 (-3) la coreana Sung Hyun Park, numero due del Rolex ranking. Un colpo in più per la cinese Shanshan Feng, 30ª  con 70 (-2), e più defilate Lexy Thompson, 65ª con 72 (par), e la thailandese Ariya Jutanugarn, stesso score della Molinaro. E’ 151ª con 81 (+9) la dilettante Michelle Liu, dodici anni, nove mesi e sei giorni, la più giovane giocatrice di sempre a partecipare a questo torneo. Ha superato il primato della Henderson che vi prese parte a 14 anni. Non è, però, record assoluto per un evento del LPGA Tour: infatti la statunitense Beverly Klass nel 1967, a soli 10 anni, 7 mesi e 21 giorni, riuscì nell'impresa didisputare l’US Women's Open.

Annie Park ha segnato un eagle, sette birdie e due bogey e Giulia Molinaro un eagle, tre birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 2.250.000 dollari.

LA VIGILIA - La canadese Brooke M. Henderson difende il titolo nel torneo di casa, il CP Womens Open (22-25 agosto), che si disputa sul percorso del Magna Golf Club, ad Aurora in Canada.Cercherà di proseguire la striscia positiva Giulia Molinaro, da cinque tornei consecutivi a premio con cui è risalita al 97° posto nella money list, e che appare in un buon momento.Nel field le coreane Jin Young Ko, leader mondiale, Sung Hyun Park, numero due  e Jeongeun Lee6, le statunitensi Lexi Thompson, numero tre, Stacy Lewis e le sorelle Jessica e Nelly Korda, la cinese Shanshan Feng, le giapponesi Nasa Hataoka e Haru Nomura, le sorelle thailandesi Ariya e Moriya Jutanugarn e la neozelandese Lydia Ko. In campo anche l’inglese Bronte Law, che ha avuto una wild card nella squadra europea per la prossima Solheim Cup (13-15 settembre, Scozia) e due neo pro dalle ottime prospettive, Jennifer Kupcho e la messicana Maria Fassi. Il montepremi è di 2.250.000 dollari

 

 

 

 

 

 

 

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Challenge: vince Van Driel, 37° Scalise

 

 

L’olandese Darius Van Driel ha firmato il secondo titolo in carriera imponendosi con 265 (68 70 63 64, -23) colpi nel Rolex Trophy, uno degli eventi classici del Challenge Tour e il più longevo essendo in calendario da 29 anni di fila, che si è svolto sul percorso del Golf Club de Geneve (par 72) a Ginevra in Svizzera con in gara 40 giocatori, i primi 39 della money list e uno invitato dall’organizzazione, che hanno gareggiato con formula pro am (un pro e tre dilettanti). Hanno terminato in bassa classifica Lorenzo Scalise, 37° con 283 (70 69 72 72, -5), e Francesco Laporta, 39° con 287 (72 68 72 75, -1).
Darius Van Driel, 30enne di Heidschemdam, ha tenuto alti i ritmi con un 64 (-8), frutto di un eagle, sette birdie e un bogey, che gli ha permesso di evitare il ritorno del nordirlandese Cormac Sharvin (266, -22), anch’egli autore di un 64 e che con due birdie a chiudere ha provato a portare in extremis l’avversario al playoff. Al terzo posto con 268 (-20) l’inglese Richard Bland, l’altro olandese Daan Huizing, il portoghese Ricardo Santos, che aveva iniziato il giro finale da leader, e lo scozzese Calum Hill, che dovrà rinviare ad altra occasione il salto immediato sull’European Tour con la terza vittoria stagionale. Al settimo con 269 (-19) il tedesco Nicolai Von Dellingshausen. Al vincitore è andato un assegno di 30.150 euro su un montepremi di 290.000 euro.

 

TERZO GIRO - Il portoghese Ricardo Santos è passato a condurre con 197 (67 66 64, -19) colpi nel Rolex Trophy, uno degli eventi classici del Challenge Tour e il più longevo essendo in calendario da 29 anni di fila, che si sta svolgendo sul percorso del Golf Club de Geneve (par 72) a Ginevra in Svizzera con i gara 40 giocatori, i primi 39 della money list e uno invitato dall’organizzazione, che competono con formula pro am (un pro e tre dilettanti). Hanno perso terreno Lorenzo Scalise, 33° con 211 (70 69 72, -5), e Francesco Laporta, 37° con 212 (72 68 72, -4).

Ricardo Santos, 37enne di Faro, con otto birdie senza bogey per il 64 (-8) ha posto le basi per conquistare il secondo titolo stagionale e in terzo sul circuito (nel palmarès anche un successo sull’European Tour) dall’altro di quattro colpi di margine nei riguardi dell’olandese Darius Van Driel e dello scozzese Calum Hill (201, -15), che punta alla terza vittoria nell’anno per salire immediatamente sul tour maggiore. In quarta posizione con 202 (-14) l’altro olandese Daan Huizing, il nordirlandese Cormac Sharvin e l’inglese Richard Bland e in settima con 203 (-13) lo spagnolo Carlos Pigem, una carriera in buona parte svolta sull’Asian Tour.

Lorenzo Scalise e Francesco Laporta hanno girato nel 72 del par, il primo con un eagle, due birdie, due bogey e un doppio bogey e il secondo con due birdie e un doppio bogey. Il montepremi è di 290.000 euro con prima moneta d 30.150 euro.

SECONDO GIRO - Lorenzo Scalise, 22° con 139 (70 69, -5) colpi, è rimasto a metà classifica e Francesco Laporta, 26° con 140 (72 68, -4), ha guadagnato cinque posizioni nel Rolex Trophy, uno degli eventi classici del Challenge Tour e il più longevo essendo in calendario da 29 anni di fila. Vi prendono parte 40 giocatori, i primi 39 della money list e uno invitato dall’organizzazione, che competono con formula pro am (un pro e tre dilettanti).
Ha preso il comando con 131 (69 62, -13) il 26enne tedesco Nicolai Von Dellingshausen, in cerca della prima vittoria, autore di un 62 (-10, dieci birdie senza bogey), che precede il portoghese Ricardo Santos, lo scozzese Calum Hill e il polacco Adrian Meronk (133, -11), tre dei favoriti alla vigilia. Al quinto posto con 134 (-10) il nordirlandese Cormac Sharvin e l’inglese Ben Stow, anche loro tra i più gettonati, insieme al francese Antoine Rozner, 14° con 137 (-7), che come Calum Hill, con il terzo successo stagionale salirebbe immediatamente sull’European Tour.
Lorenzo Scalise ha realizzato quattro birdie e un bogey per il parziale di 69 (-3), mentre Francesco Laporta ha firmato un 68 (-4) con sei birdie e due bogey. Il montepremi è di 290.000 euro con prima moneta d 30.150 euro.

PRIMO GIRO - Lorenzo Scalise, 20° con 70 (-2) colpi, e Francesco Laporta, 31° con 72 (par), dopo il primo giro del Rolex Trophy (Challenge Tour), uno degli eventi classici e il più longevo essendo in calendario da 29 anni di fila. Vi prendono parte 40 giocatori, i primi 39 della money list e uno invitato dall’organizzazione, che competono con formula pro am (un pro e tre dilettanti).
Sul percorso del Golf Club de Geneve (par 72), a Ginevra in Svizzera, guidano la graduatoria con 66 (-6) colpi il danese Martin Simonsen, l’inglese Ben Stow e il polacco Adrian Meronk, seguiti a un colpo dal portoghese Ricardo Santos, dallo spagnolo Carlos Pigem. che ha svolto parte della carriera sull’Asian Tour, dallo scozzese Calum Hill e dal francese Antoine Rozner (67, -5), gli ultimi due con due vittorie in stagione e in cerca della terza per passare immediatamente sull’European Tour. Tra i concorrenti all’ottavo posto con 68 (-4) l’inglese Jack Senior, a segno domenica scorsa nel World Invitational.
Scalise, 15° nella money list, ha realizzato quattro birdie e due bogey e Francesco Laporta, decimo, un eagle, due birdie e nel finale quattro bogey. Entrambi mirano a consolidare la propria posizione nell’ordine di merito, poiché al termine dell’anno i primi 15 di questa graduatoria saliranno sul tour maggiore. Il montepremi è di 290.000 euro con prima moneta d 30.150 euro.

LA VIGILIA - Il Challenge Tour si porta in Svizzera per il Rolex Trophy (21-24 agosto), uno degli eventi classici e il più longevo essendo in calendario da 29 anni di fila. Vi prendono parte 40 giocatori, i primi 39 della money list e uno invitato dall’organizzazione, che competeranno con formula pro am (un pro e tre dilettanti), con due classifiche separate.
Sul percorso del Golf Club de Geneve, a Ginevra in Svizzera, saranno in gara Francesco Laporta, decimo nell’ordine di merito, e Lorenzo Scalise 15°, che mirano a consolidare la propria posizione poiché al termine dell’anno i primi 15 di questa graduatoria saliranno sul tour maggiore. Tra i favoriti, oltre ai due azzurri, i francesi Antoine Rozner e Robin Roussel, gli scozzesi Calum Hill e Connor Syme, l’inglese Matthew Jordan, i portoghesi Ricardo Santos e Josè-Filipe Lima, il gallese Rhys Enoch e il nordirlandese Cormac Sharvin, ma il realtà la qualità del field è tale che tutti sono in grado di imporsi.
Il torneo nel 2018 fu vinto dal finlandese Kim Koivu, che passo da quel momento direttamente sull’European Tour, essendo al terzo titolo stagionale. Sperano d ripetere l’impresa il francese Antoine Rozner e lo scozzese Calum Hill, due vittorie in stagione. Il montepremi è di 290.000 euro con prima moneta d 30.150 euro.

 

 

 

Rory McIlroy ha vinto per la seconda volta in carriera la FedEx Cup, emulando Tiger Woods, l’unico a riuscirvi in precedenza (2007-2009), e conquistando il primo premio di 15.000.000 di dollari (su 60 milioni di montepremi complessivo), il più alto in assoluto per una sola gara di golf, battendo il suo stesso primato stabilito in occasione del primo successo FedEx nel 2016 con 11.530.000 dollari, quando fece l’accoppiata con il titolo dello stesso Tour Championship. I trenta partecipanti hanno avuto tutti dei colpi di bonus in base alla posizione in classifica FedEx maturata dopo il precedente evento (BMW Championship), eccetto gli ultimi cinque, e pertanto per la graduatoria si fa riferimento al par complessivo maturato sommando bonus e risultato del campo.
Sul percorso dell’East Lake GC (par 70) di Atlanta, in Georgia, nell’ultima gara stagionale del PGA Tour 2018-2019, McIlroy ha concluso con “meno 18” (267 – 66 67 68 66, -13 e -5 di bonus), precedendo Xander Schauffele con “-14” (270, -10 e -4) che ha ricevuto cinque milioni di dollari. Al terzo posto con “-13” Justin Thomas, leader della FedEx alla partenza con “-10” e poi autore di un 277 (-3) e Brooks Koepka (274, -6 e -7), numero uno mondiale e in vetta dopo 54 buche, che hanno avuto 3,5 milioni a testa. Il terzo giro è stato effettuato in due frazioni. Era stato sospeso per maltempo e dopo che un fulmine ha colpito un albero, i cui detriti hanno causato il ferimento di sei spettatori, tutti prontamente soccorsi e portati in ospedale e poi dimessi nella stessa serata dell’incidente.
Al quinto posto con “-9” Paul Casey (273, -7 e -2), al sesto con “-8” Adam Scott (275, -5 e -3), al settimo con “-7” Tony Finau (276, -4 e -3) e all’ottavo con “-6” Chez Reavie (275, -5 e -1), autore nel secondo turno di una “hole in one” (buca 9, par 3 di 230 yards). Mai in partita Jon Rahm, 12° con “-4” (280, par e -4) e molto deludenti Justin Rose, che difendeva il titolo FedEx, 26° con “+3” (285, +5 e -2), e Dustin Johnson, 29° e ultimo, insieme a Lucas Glover, con “+10” (293, +13 e -3).
Rory McIlroy, 30enne di Holywood, insieme alle due FedEx Cup vanta nel palmarès quattro major e due WGC. Al netto di questi, ha portato a undici titoli nel PGA Tour (tre stagionali Players Championship compreso) e ne ha sette nell’European Tour (dove non va a segno dal 2016). "Sono davvero orgoglioso – ha detto - e ora voglio solo godermi questo momento. Trionfare in questo modo, contro avversari così forti, è certamente qualcosa di fantastico e indescrivibile". Per lui anche il Vardon Trophy, che viene assegnato all’autore della miglior media punti dell’anno e che aveva già ottenuto nel 2012 e nel 2014.
McIlroy secondo nel World ranking – Con il successo il nordirlandese è salito dal terzo al secondo posto nel World ranking (p. 9,62) con Koepka saldamente al comando (p. 12,65). Dal secondo al terzo Dustin Johnson, seguito da Rose, Thomas, Rahm, Cantlay e Woods. Si è portato in nona posizione Xander Schauffele che ha superato Bryson De Chambeau e Francesco Molinari, da 10° a 11° con p. 6,13.
Koepka numero 1 nella money list USA – Koepka ha dominato nella money list del PGA Tour. Ha guadagnato nell’anno $ 9.684.006 precedendo McIlroy ($ 7.785.286) e Kuchar ($ 6.294.690) con Molinari 22° ($ 3.467.143)

 

TERZO GIRO - Sei persone ferite, ma secondo i bollettini medici nessuna sarebbe in pericolo di vita, nel corso del terzo giro del Tour Championship, gara conclusiva del PGA Tour 2018-2019 e della FedEx Cup, che si sta svolgendo all’East Lake GC (par 72) di Atlanta, in Georgia. Il maltempo ha costretto gli organizzatori alla sospensione del gioco attorno alle 16,15, ora locale, e poco dopo un fulmine ha colpito un albero tra le buche 15 e 16 sotto il quale si erano rifugiati alcuni spettatori per proteggersi dalla pioggia. Sei sono stati feriti dai detriti procurati dall’impatto, ma nessuno come detto correrebbe pericoli. Sono stati immediatamente soccorsi e le loro condizioni saranno comunque monitorate nel corso delle prossime ore.
Quanto alla gara sarà una quarta giornata molto lunga, poiché si dovrà completare il terzo turno e disputare il quarto al termine del quale si assegneranno al vincitore i 15 milioni di dollari di prima moneta della FedEx Cup su un montepremi di 60 milioni di dollari. Nella classifica provvisoria è al vertice Justin Thomas con “-12” seguito con “-11” da Rory McIlroy e da Brooks Koepka, leader mondiale, e con “-10” da Xander Schauffele, tutti fermati alla buca 5. Al quinto posto con “-9” Chez Reavie (7ª) e Paul Casey (6ª). In ritardo Jon Rahm, 12° con “-4” (9ª), Justin Rose, campione uscente FedEx, 24° con “+1” (14ª), e Dustin Johnson, numero due del World Ranking, 29° con “+5”, uno dei quattro giocatori che hanno completato il turno.
I trenta partecipanti hanno avuto tutti dei colpi di bonus in base alla posizione in classifica FedEx maturata dopo il precedente evento (BMW Championship), eccetto gli ultimi cinque, e pertanto per la graduatoria si fa riferimento al par complessivo maturato sommando bonus e risultato del campo.

SECONDO GIRO - Brooks Koepka, numero uno mondiale, ha preso il comando con “meno 13” colpi sotto par nel Tour Championship, gara conclusiva del PGA Tour 2018-2019 dove si assegneranno i 60 milioni di montepremi della FedEx Cup, dei quali 15 milioni gratificheranno il vincitore, record di prima moneta per una sola gara. I trenta partecipanti hanno avuto tutti dei colpi di bonus in base alla posizione in classifica FedEx maturata dopo il precedente evento (BMW Championship), eccetto gli ultimi cinque, e pertanto per la graduatoria si fa riferimento al par complessivo maturato sommando bonus e risultato del campo.
Sul percorso dell’East Lake GC (par 72) di Atlanta, in Georgia, Koepka con un 67 (-3, quattro birdie, un bogey) di giornata ha staccato di un colpo di due concorrenti con cui condivideva la leadership dopo un giro, Justin Thomas (68, -2 nel turno), secondo con “-12” insieme a Rory McIlroy (67), e Xander Schauffele (69, -1), quarto con “-11”.
Nella classifica che si è molto allungata possono nutrire ancora speranze di arrivare al jackpot, Paul Casey da ottavo a quinto con “-9”, grazie ai tre colpi guadagnati con un 67, e Patrick Cantlay, sesto con “-7” dopo aver perso un colpo con un 71 (+1). Anche se tra i top ten, avranno parecchie difficoltà a recuperare Chez Reavie, Patrick Reed e Matt Kuchar, settimi con “-6”, mentre è quasi fuori gioco Jon Rahm, 11° con “-4”. Lo sono sicuramente Justin Rose, 22° con il par, che non potrà raddoppiare il titolo FedEx ottenuto lo scorso anno, e Dustin Johnson, numero due mondiale, 27° con “+2”, che partito con tre colpi di bonus ora se ne trova due al passivo (72, +2 e 73, +3 i suoi parziali).
“Buca in uno” di Chez Reavie - Chez Reavie ha segnato con 64 (-4) il miglior punteggio del turno portandosi in settima posizione con l’aiuto anche di una “hole in one”. Ha centrato direttamente dal tee la buca 9, par 3 di 230 yards, per il quinto ace dalla sua carriera sul PGA Tour e il 21° nella sua vita golfistica. Nello score anche sei birdie e due bogey.

 

PRIMO GIRO - E’ iniziato sul percorso dell’East Lake GC di Atlanta, in Georgia, il Tour Championship, gara conclusiva del PGA Tour 2018-2019 dove si assegneranno i 60 milioni di montepremi della FedEx Cup, dei quali 15 milioni gratificheranno il vincitore, record di prima moneta per una sola gara. I trenta partecipanti hanno avuto tutti dei colpi di bonus in base alla posizione in classifica FedEx maturata dopo il precedente evento (BMW Championship), eccetto gli ultimi cinque, e pertanto per la graduatoria si farà riferimento al par complessivo maturato sommando bonus e risultato del campo.

Le carte si sono subito mischiate. Infatti il leader Justin Thomas, che è partito con un "meno 10", non è riuscito ad andare oltre il 70 del par del tracciato ed è stato raggiunto in vetta alla stessa quota da Xander Schauffele, che ha recuperato da "-4" con un 64 (-6, sei birdie, miglior punteggio del giro), e da Brooks Koepka, leader mondiale, partito da "-7" e risalito con un 67 (-3).

Balzi in avanti anche di Rory McIlroy (-5 di avvio), quarto con "-9", grazie e un 66 (-4) e di Matt Kuchar (-4), quinto con "-8" anche lui con un 66, che condivide la posizione con Patrick Cantlay, secondo prima del via con "-8" (70 di giornata). Si è avvicinato alla testa della classifica Jon Rahm, che ha trasformato il "-4" di abbuono in un "-6" (68-2) per l’ottava piazza, mentre non ha avuto l’impennata decisa Justin Rose, campione in carica FedEx, che punta al bis, da 17° nell’iniziale graduatoria FedEx  con "-2" a  13° con "-4" (68 per il turno), ma ha tempo per recuperare. Sembra invece già fuori gioco Dustin Johnson, numero due del World Ranking, che ha perso i tre colpi di bonus con un 73 (+3) ed ora naviga in par quasi in coda (23°). 

LA VIGILIA - Volata finale verso i 15 milioni di dollari di primo premio della FedEx Cup, su un montepremi totale di 60 milioni di dollari, che saranno assegnati al vincitore del Tour Championship (22-25 agosto), gara conclusiva del PGA Tour 2018-2019 in programma all’East Lake GC di Atlanta, in Georgia. Termina, dunque, la lunga corsa della FedEx iniziata con una classifica a punti che, dopo il BMW Championship della passata settimana, sono stati annullati e trasformati in colpi di abbuono. Trenta i concorrenti rimasti in corsa con Justin Thomas, nuovo leader dopo il successo nel BMW Championship e vincitore della FedEx nel 2017, che inizierà con un score di “meno 10” colpi e, seguendo l’ordine di classifica, Patrick Cantlay partirà da “-8”, Brooks Koepka, numero uno mondiale, da “-7”, Patrick Reed da “-6”, e Rory McIlroy, a segno nella FedEx del 2016, da “-5”. A “-4” i classificati dal sesto al decimo posto tra i quali Jon Rahm (6°), quindi a scalare di un colpo ogni cinque fino al par (26°-30°). Cominceranno con un “-3” Tony Finau (12°) e Dustin Johnson (14°), numero due del World ranking, a dovrà appellarsi agli effetti speciali Justin Rose (17°) se vorrà trasformare il “-2” in un bis del successo in FedEx ottenuto lo scorso anno.
Il nuovo regolamento con i colpi in dotazione invece dei punti (resettati secondo una tabella che lasciava spazio praticamente a tutti) probabilmente limiterà la lotta per il titolo ai primi dieci, con in corsa insieme a Rahm, anche Matt Kuchar, Xander Schauffele, Webb Simpson e Abraham Ancer che lo seguono. Sarà difficile invece ripetere la prodezza di Bill Haas, datata 2011, che rimontò dal 25° posto. Infatti con il “-1” che si ha in quella posizione le chances sono praticamente quasi nulle. Assenti Francesco Molinari e Tiger Woods, che non potrà difendere il titolo conseguito nel torneo 2018, i quali sono usciti dalla FedEx dopo il BMW Championship.
Quanto ai premi, colui che prevarrà con i 15.000.000 di dollari ricevuti batterà il record di vincita in una sola gara, che è stato stabilito da Rory McIlroy nel 2016 con 11.530.000 dollari, il quale fece l’accoppiata FedEx Cup e Tour Championship. Con il montepremi complessivo passato dai 35 milioni in palio fino alla scorsa edizione ai 60 milioni attuali, non saranno da trascurare neanche i 5 milioni che spetteranno al secondo, i 4 milioni per il terzo, i 3 milioni per il quarto e i 2,5 milioni per il quinto.
Il torneo su GOLFTV - Il Tour Championship viene teletrasmesso in diretta e in esclusiva su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 22 agosto e venerdì 23, dalle ore 19 alle ore 24; sabato 24, dalle ore 19 alle ore 1; domenica 25, dalle ore 18 alle ore 24. Commento di Alessandro Bellicini, Maurizio Trezzi e di Nicola Pomponi.

 

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Eurotour: a segno Van Rooyen, 16° Pavan

 

 

Andrea Pavan ha operato nuovamente un’ottima rimonta terminando al 16° posto con 269 (74 64 67 64, -11) colpi, dopo essere stato 124° al termine del primo giro, nello Scandinavian Invitation (European Tour), disputato sul percorso dell’Hills Golf & Sports Club (par 70), a Gothenburg in Svezia, e vinto praticamente all’ultimo respiro dal sudafricano Erik Van Rooyen (261 - 65 68 64 64, -19). Bella prova anche di Renato Paratore, da 43° a 20° con 270 (72 67 67 64, -10), e di Lorenzo Gagli, 40° con 273 (69 69 66 69, -7), sebbene nel finale abbia fatto qualche passo indietro.
Erik Van Rooyen, 29enne di Bellville, fino ad ora con un titolo sul Challenge Tour e uno sul Sunshine Tour dove ha iniziato la carriera, ha firmato il primo successo nel circuito continentale battendo in una accesa volata finale l’inglese Matthew Fitzpatrick (262, -18). Il sudafricano leader dopo tre turni, era ancora avanti alla 16ª buca, ma ha favorito l’aggancio di Fitzpatrick con un bogey alla 17ª, poi sull’ultimo green ha avuto partita vinta con un gran putt per il birdie completando un ottimo 64 (-6, sette birdie, un bogey) e ricevendo un assegno di 250.000 euro su un montepremi di 1.500.000 euro.
Al terzo posto con 266 (-14) lo svedese Henrik Stenson, osannato dal pubblico di casa, e il sudafricano Dean Burmester e tra i concorrenti al quinto con 267 (-13) il francese Alexander Levy e l’australiano Wade Ormsby. Stesso score di Paratore anche per l’inglese Paul Waring, che difendeva il titolo, mentre l’altro atteso svedese Alex Noren ha affiancato Gagli.
Andrea Pavan ha risalito la classifica di 14 gradini nel giro finale realizzando un 64 con un eagle, sei birdie e un doppio bogey. Stesso parziale per Renato Paratore con sette birdie e un bogey e 69 (-1) colpi per Lorenzo Gagli con cinque birdie, due bogey e un doppio bogey. Sono usciti nel secondo taglio dopo 54 buche Edoardo Molinari, 75° con 210 (70 70 70), e nel primo dopo 36 Filippo Bergamaschi, 96° con 142 (72 70, +2). Si è ritirato nel turno iniziale Nino Bertasio.

 

TERZO GIRO - Lorenzo Gagli, 22° con 204 (69 69 66, -6), ha guadagnato dieci posizioni nel terzo giro dello Scandinavian Invitation (European Tour), che termina con la disputa del quarto sul percorso dell’Hills Golf & Sports Club (par 70), a Gothenburg in Svezia. Ancora cambio in vetta dove il nuovo leader è, con 197 (65 68 64, -13) colpi, il sudafricano Erik Van Rooyen. 29enne di Bellville, un titolo sul Challenge Tour e a caccia del primo sul circuito maggiore. Sono rimasti praticamente stabili Andrea Pavan, 30° con 205 (74 64 67, -5), e Renato Paratore, 43° con 206 (72 67 67, -4), e viaggia in par Edoardo Molinari, 75° con 210 (70 70 70).
Van Rooyen è tallonato dall’inglese Matthew Fitzpatrick, al comando dopo due turni, dall’australiano Wade Ormsby, che era stato al vertice dopo il primo giro, e dal cinese Ashun Wu (198, -12). Poco più distaccati, quinti con 200 (-10), ma anche loro con ottime chances di partecipare alla corsa per la vittoria, lo svedese Henrik Stenson, sceso di tre posti, il sudafricano Dean Burmester, il gallese Jamie Donaldson, l’irlandese Gavin Moynihan e il francese Alexander Levy. Non hanno possibilità l’inglese Paul Waring, campione uscente, 30° con 205 (-5), e lo svedese Alex Noren, 43° con 206 (-4).
Erik Van Rooyen, nel cui palmarès figura anche un alloro sul Sunshine Tour, il circuito di casa, ha girato in 64 (-6) colpi con otto birdie e due bogey e Lorenzo Gagli è rinvenuto con un 66 (-4) frutto di sei birdie e di due bogey. Per Andrea Pavan e per Renato Paratore stesso 67 (-3) con quattro birdie e un bogey per il primo e con cinque birdie e due bogey per il secondo. Per Edoardo Molinari terzo 70 (par) di fila con quattro birdie e altrettanti bogey. Non ha superato il taglio Filippo Bergamaschi, 96° con 142 (72 70, +2), e si è ritirato nel primo turno Nino Bertasio. Il montepremi è di 1.500.000 euro.

SECONDO GIRO - Andrea Pavan, con un’ottima rimonta sottolineata da un 64 (-6) per un totale di 138 (74 64, -2) colpi. si è portato dal 124° al 32° posto, dove è affiancato da Lorenzo Gagli (69 69), nello Scandinavian Invitation (European Tour), che si sta svolgendo sul percorso dell’Hills Golf & Sports Club (par 70), a Gothenburg in Svezia, dove al vertice con 129 (64 65, -11) è salito l’inglese Matthew Fitzpatrick. Renato Paratore è 46° con 139 (72 67, -1) ed Edoardo Molinari 66° con 140 (70 70, par). Non ha superato il taglio Filippo Bergamaschi, 96° con 142 (72 70, +2) e si è ritirato nel primo turno Nino Bertasio.
Matthew Fitzpatrick, 25enne di Sheffield a segno cinque volte sul circuito, ha realizzato un 65 (-5) con sei birdie e un bogey riuscendo a contenere l’imperioso ritorno dello svedese Henrik Stenson, secondo con 131 (-9) dopo un 62 (-8), miglior score di giornata frutto di nove birdie e di un bogey. Lo affianca il cinese Ashun Wu e sono quarti con 132 (-8) l’altro svedese Joakim Largergren e l’australiano Jason Scrivener e sesti con 133 (-7) il sudafricano Erik Van Rooyen, il francese Victor Perez, il malese Gavin Green e l’australiano Wade Ormsky, leader dopo un giro. In media classifica lo svedese Alex Noren e l’inglese Paul Waring, campione in carica, che affiancano Paratore, mentre David Lingmerth, il terzo svedese più atteso, insieme a Stenson e a Noren, è out (85° con 141, +1).
Pavan è stato impeccabile con sei birdie senza bogey. Gagli ha realizzato un parziale di 69 (-1) con tre birdie e due bogey, Paratore ha girato in 67 (-3) con quattro birdie e un bogey e Molinari in 70 (par) con due birdie e due bogey. Il montepremi è di 1.500.000 euro.

 

PRIMO GIRO - L’australiano Wade Ormsby è al vertice con 62 (-8) colpi dello Scandinavian Invitation (European Tour), che si sta svolgendo sul percorso dell’Hills Golf & Sports Club (par 70), a Gothenburg in Svezia, dove Lorenzo Gagli, 35° con 69 (-1), ha espresso il miglior score tra gli italiani in gara. Al 51° posto con 70 (par) Edoardo Molinari, all’87 con 72 (+2) Renato Paratore e Filippo Bergamaschi e al 124° con 74 (+4) Andrea Pavan. Si è ritirato Nino Bertasio.
Wade Ormsby, 39enne di Adelaide con un successo nel circuito (Hong Kong Open, 2018), sebbene abbia realizzato un eagle e sei birdie ha preso un solo colpo di vantaggio sul francese Alexander Levy e sullo svedese Joakim Lagergren (63, -7) e due sull’inglese Matthew Fitzpatrick (64, -6). In quinta posizione con 65 (-5) il sudafricano Erik Van Rooyen e l’inglese Matthew Southgate e in 12ª con 67 (-3) il cinese Ashun Wu e il sudafricano Christiaan Bezuidenhout. Dei tre giocatori più attesi dai fans di casa, David Lingmerth, che svolge la sua attività sul PGA Tour e rientrato nell’occasione, è 25° con 68 (-2) insieme all’inglese Paul Waring, campione in carica, Henrik Stenson ha lo stesso score di Gagli, mentre e in ritardo Alex Noren, che affianca Paratore e Bergamaschi.
Lorenzo Gagli ha segnato tre birdie e un doppio bogey, Edoardo Molinari due birdie e due bogey, Renato Paratore tre birdie e cinque bogey, Filippo Bergamaschi cinque birdie, un bogey e tre doppi bogey e Andrea Pavan due birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 1.500.000 euro.

LA VIGILIA - European Tour in Svezia per lo Scandinavian Invitation  dove saranno in gara sei azzurri: Andrea Pavan, Edoardo Molinari, Nino Bertasio, Lorenzo Gagli, Filippo Bergamaschi e Renato Paratore, vincitore dell’evento quanto si chiamava Nordea Masters (2017). Si gioca sul percorso dell’Hills Golf & Sports Club, a Gothenburg in Svezia, dove i fans di casa saranno tutti per Henrik Stenson, Alex Noren e per David Lingmerth, che svolge a sua attività sul PGA Tour e rientrato nell’occasione. Nel field anche gli inglesi Matthew Fitzpatrick, Chris Wood e Paul Waring, 34enne di Birkenhead che difenderà l’unico titolo conquistato, probabilmente con scarse possibilità di riuscirci, lo spagnolo Adrian Otaegui, i sudafricani Brandon Stone, Erik Van Rooyen e Christiaan Bezuidenhout, il coreano Jeonghun Wang e il cinese Ashun Wu.
Nutre giuste ambizioni Andrea Pavan, in ottima forma con un successo, un quarto posto e il terzo nel Czech Masters di domenica scorsa nelle ultime sei apparizioni. Non è da meno Edoardo Molinari, tre top ten in sei gare e a premio da dieci consecutive, che potrebbe avere un alleato in più nel campo. "Quello dell'Hills Golf & Sports Club - ha detto - è un percorso che mi piace molto. Darò il massimo". Quanto a Paratore, un po’ altalenante, ma con un ottavo posto in stagione (British Masters), troverà sicuramente le motivazioni che di solito animano un past winner. Per Bertasio, Gagli e Bergamaschi la necessità un rendimento più continuo. Il montepremi è di 1.500.000 euro.
Il torneo su GOLFTV - Lo Scandinavian Invitation viene teletrasmesso in diretta e in esclusiva su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 22 agosto e venerdì 23, dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18; sabato 24 e domenica 25, della ore 13 alle ore 17,30. Commento di Maurizio Trezzi, Alessandro Bellicini e di Matteo Delpodio.

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Eurotour: vince Pieters, terzo Pavan

Il belga Thomas Pieters ha vinto con 269 (67 67 66 69, -19) il D+D Real Czech Masters svoltosi sul percorso dell’Albatross Golf Resort (par 72) a Praga nella Repubblica Ceca, dove è stato grande protagonista dell’ultimo giro Andrea Pavan, il quale ha provato a difendere il titolo con uno spettacolare giro in 65 (-7), miglior score di giornata, che l’ha proiettato dal 17° al terzo posto con 272 (68 68 71 65, -16). Troppo avanti Pieters per la rimonta, ma il romano ha ancora una volta espresso le sue ottime qualità. Buona prestazione anche di Edoardo Molinari, 14° con 277 (66 66 70 75, -11), e metà classifica per Renato Paratore, 39° con 281 (71 68 71 71, -7).
Pieters, 27enne di Geel, in vetta dopo tre turni, ha mantenuto sempre il comando, anche se con un po’ di affanno nel finale, ma il parziale di 69 (-3, cinque birdie, due bogey) è stato sufficiente per mantenere a distanza, sia pure di un colpo, lo spagnolo Adri Arnaus (270, -18), per siglare il quarto successo sul circuito, dopo aver ottenuto il primo proprio in questo evento nel 2015, e per ricevere la prima moneta di 166.660 euro su un montepremi di un milione di euro. Pavan è stato affiancato da Sam Horsfield e hanno concluso in quinta posizione con 274 (-14) l’austriaco Matthias Schwab, lo scozzese Liam Johnston, il sudafricano Erik Van Rooyen, lo svedese Rikard Karlberg e il cileno Hugo Leon.
Andrea Pavan è partito deciso all’attacco realizzando cinque birdie in nove buche, poi ne ha messi a segno altri tre nelle successive sei, ma un bogey alla buca 17 gli ha fatto perdere un colpo che forse avrebbe messo più pressione agli avversari che lo precedevano. Edoardo Molinari è stato impeccabile per 61 buche, dove ha assommato 16 birdie contro un solo bogey arrivato sulla 50ª buca giocata. Dopo il birdie alla settima ha avuto un black out inatteso e ha segnato quattro bogey per un parziale di 75 (+3) che lo ha punito ben oltre misura. Per Renato Paratore, che nel secondo giro ha rimontato 39 posizioni per rimanere in gara, 71 (-1) colpi con tre birdie e due bogey.
Sono usciti al taglio, caduto a 141 (-3), Lorenzo Gagli, 72° con 142 (70 72, -2), Nino Bertasio (71 74) e Filippo Bergamaschi (73 72), 109.i con 145 (+1), e Matteo Manassero, 142° con 150 (74 76, +6).

TERZO GIRO - Edoardo Molinari è sceso dal primo al terzo posto con 202 (66 66 70, -14), ma sarà in corsa per il titolo nel giro finale del D+D Real Czech Masters che si sta svolgendo sul percorso dell’Albatross Golf Resort (par 72) a Praga nella Repubblica Ceca, dove rende due colpi al nuovo leader con 200 (-16), il belga Thomas Pieters (67 67 66), e uno allo spagnolo Adri Arnaus, secondo con 201 (-15). Al 17° posto con 207 (68 68 71, -9) Andrea Pavan, campione in carica, e al 39° con 210 (71 68 71, -6) Renato Paratore.
Molinari è affiancato dal cileno Hugo Leon e dagli svedesi Robert Karlsson e Rikard Karlberg, vincitore di un Open d’Italia (2015). Saranno in corsa anche il sudafricano Erik Van Rooyen e il norvegese Kristoffer Reitan, settimi con 203 (-13), e hanno chances anche i cinque giocatori in nona posizione con 204 (-12) tra i quali si trovano il finlandese Mikko Korhonen e l’austriaco Matthias Schwab.
Edoardo Molinari ha girato in 70 colpi con tre birdie e l’unico bogey dei suoi tre giri arrivato sulla 50ª buca giocata. Andrea Pavan ha realizzato un 71 (-1) con tre birdie e un doppio bogey e stesso score anche per Renato Paratore con quattro birdie, un bogey e un doppio bogey.
Sono usciti al taglio, caduto a 141 (-3), Lorenzo Gagli, 72° con 142 (70 72, -2), Nino Bertasio (71 74) e Filippo Bergamaschi (73 72), 109.i con 145 (+1), e Matteo Manassero, 142° con 150 (74 76, +6). Il montepremi è di un milione di euro.

SECONDO GIRO - Edoardo Molinari, autore di un’ottima prestazione, si è portato al comando con 132 (66 66, -12) colpi nel D+D Real Czech Masters che si sta svolgendo sul percorso dell’Albatross Golf Resort (par 72) a Praga nella Repubblica Ceca, dove Andrea Pavan, campione in carica, è settimo con 136 (68 68, -8) e Renato Paratore 33° con 139 (71 68, -5).
Molinari, 38enne torinese con tre titoli sull’European Tour, l’ultimo datato 2017, ha realizzato il secondo 66 (-6) di fila con sei birdie come il primo, per un totale di 36 buche senza bogey, e ha preso due colpi di vantaggio sul belga Thomas Pieters (134, -10). In terza posizione con 135 (-9) lo svedese Robert Karlsson, l’austriaco Matthias Schwab, l’inglese Sam Horsfield e il cileno Hugo Leon e, tra i concorrenti insieme a Pavan, anche l’inglese Lee Slattery e lo spagnolo Adri Arnaus. Ha ceduto nettamente il malese Gavin Green, leader dopo un turno e ora alla pari con Paratore, penalizzato da un 75 (+3) dopo il 64 (-8) in avvio.
Le dichiarazioni di Molinari - “Sto giocando in maniera diversa - ha detto Edoardo Molinari - e mi concedo molte opportunità di birdie. Anche oggi avrei potuto segnarne qualcuno in più. Ho un gioco solido e il cambio di equipaggiamento a inizio stagione mi ha agevolato. Al momento mi sento molto a mio agio sul campo, sto giocando bene e soprattutto mi diverto dopo alcuni anni difficili”.
Gli altri azzurri - Andrea Pavan ha girato in 68 (-4) colpi con cinque birdie e l’unico bogey al momento e Renato Paratore ha rimontato 39 posizioni con lo stesso parziale dovuto a un eagle, quattro birdie e a due bogey.
Sono usciti al taglio, caduto a 141 (-3), Lorenzo Gagli, 72° con 142 (70 72, -2), Nino Bertasio (71 74) e Filippo Bergamaschi (73 72), 109.i con 145 (+1), e Matteo Manassero, 142° con 150 (74 76, +6). Il montepremi è di un milione di euro.

PRIMO GIRO - Il malese Gavin Green, 26enne di Selangor senza titoli sull’European Tour, guida con 64 (-8) colpi il D+D Real Czech Masters che si sta svolgendo sul percorso dell’Albatross Golf Resort (par 72) a Praga nella Repubblica Ceca, dove Edoardo Molinari è al quarto posto con 66 (-6).
Green (nove birdie e un bogey nel suo score) precede di un colpo l’inglese Lee Slattery e il sudafricano Erik Van Rooyen (65, -7), mentre affiancano Molinari il norvegese Kristoffer Reitan, l’inglese Callum Shinkwin, il danese Joachim B. Hansen, il cileno Hugo Leon e il finlandese Kim Koivu.
Bella partenza anche di Andrea Pavan, che difende il titolo, 16° con 68 (-4), e buon passo di Lorenzo Gagli, 39° con 70 (-2). Sono oltre la linea del taglio Nino Bertasio e Renato Paratore, 72.i con 71 (-1), Filippo Bergamaschi, 109° con 73 (+1), e Matteo Manassero, 128° con 74 (+2). Il montepremi è di un milione di euro.

LA VIGILIA - Andrea Pavan difende il primo dei due titoli conseguiti sull’European Tour nel D+D Real Czech Masters (15-18 agosto) in programma sul percorso dell’Albatross Golf Resort a Praga nella Repubblica Ceca, Insieme al romano saranno in gara anche Edoardo Molinari, Lorenzo Gagli, Matteo Manassero, Nino Bertasio, Renato Paratore e Filippo Bergamaschi.
Nel field gli inglesi Lee Westwood, Aaron Rai ed Eddie Pepperell, l’austriaco Bernd Wiesberger, il belga Thomas Pieters, il finlandese Mikko Korhonen, i francesi Alexander Levy e Romain Wattel, i sudafricani Brandon Stone ed Erik Van Rooyen, lo statunitense Julian Suri e il coreano Jeunghun Wang. In campo anche due grandi campioni, l’irlandese Padraig Harrington, capitano del Team Europe alla prossima Ryder Cup, e il sudafricano Ernie Els, un po’ meno competitivi che nei loro momenti di fulgore, ma sempre in grado di dare spettacolo.
Pavan attraversa un bel momento di forma come testimoniano i recenti risultati con il successo nel BMW International Open e il quarto posto nello Scottish Open, stesso piazzamento ottenuto da Bertasio, anch’egli in buona condizione, che poi è andato a premio nell’Open Championship. In crescita di rendimento Edoardo Molinari (due top ten nelle ultime quattro presenze) e altalenanti gli altri, ma sicuramente in grado di poter ben figurare.
Ha detto Pavan alla vigilia: “E’ bello tornare a difendere il titolo. E’ un momento che aspettavo da tempo. Lo scorso anno è stata una settimana davvero speciale e spero di potermi esprimere nel modo migliore anche in questa occasione. Ho avuto un inizio di stagione un po’ difficile, ma poi sono andato in crescendo di condizione fino a vincere in Germania e ora la forma è buona. Sono molto fiducioso”. Il montepremi è di un milione di euro.
Il torneo su GOLFTV - Il D+D Real Czech Masters viene teletrasmesso in diretta e in esclusiva su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 15 agosto e venerdì 16, dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18; sabato 17, dalle ore 14 alle ore 18,30; domenica 18, dalle ore 13 alle ore 17,30.

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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