Patrick Reed è tornato al successo sedici mesi dopo aver vinto il suo per ora unico major (Masters, 2018) imponendosi con 268 (66 66 67 69, -16) colpi nel Northern Trust - il primo dei tre tornei conclusivi della stagione del PGA Tour che portano all’assegnazione di 15 milioni di dollari al vincitore della FedEx Cup - dove Francesco Molinari è terminato 82° con 290 (69 72 75 74, +6).
Reed, 29enne di San Antonio (Texas), ha portato a sette i titoli sul circuito conducendo il giro finale, in cui era partito da leader, con cinque birdie e tre bogey per il parziale di 69 (-2) sufficiente per relegare a un colpo il messicano Abraham Ancer (269, -15). Al terzo posto con 270 (-14) Harold Varner III e Jon Rahm, che il tal modo è salito al quinto del World Ranking, facendo scalare di una posizione Woods (6°) e Molinari (7°). In rimonta Adam Scott. da 17° a quinto con 271 (-13), e l’altalenante Jordan Spieth, da 13° a sesto con 272 (-12), stesso score di Rory McIlroy, Louis Oosthuizen e di Brandt Snedeker.
In decima posizione con 273 (-11) Justin Rose, campione in carica FedEx, in 12ª con 274 (-10) Justin Thomas, in 24ª con 277 (-7) Dustin Johnson, numero due mondiale, e Bryson DeChambeau, che difendeva il titolo Northern, e in 30ª con 278 (-6) Brooks Koepka, che con questo piazzamento ha mantenuto la leadership mondiale e la prima piazza nella classifica FedEx.
Al torneo sono stati ammessi i primi 125 (121 in gara) della classifica a punti FedEx, che si ridurranno ai primi 70 nel prossimo evento (BMW Championship, 15-18 agosto) e a trenta nell’ultimo (Tour Championship, 22-25 agosto). Come detto Koepka è rimasto al vertice della FedEx, Reed è volato dal 50° al secondo posto, seguito da McIlroy, Kuchar e da Jon Rahm. Rose è al 12°, mentre Francesco Molinari è sceso dal 25° al 34° e Tiger Woods, costretto al ritiro dopo il primo giro per problemi fisici, dal 28° al 38°. Sono oltre il 70° posto e fuori dalla FedEx Sergio Garcia (72°), Bubba Watson (81°) ed Henrik Stenson (90°).
Francesco Molinari, che ora avrà bisogno di una prova molto tonica per rientrare tra i trenta partecipanti al Tour Championship, ha concluso la sua gara con un birdie e quattro bogey per il 73 (+3).
Patrick Reed è stato gratificato con un assegno di 1.665.000 dollari su un montepremi di 9.250.000 dollari, ed è salito dal 24° al 15° posto nel World ranking.
TERZO GIRO - Patrick Reed, con 199 (66 66 67, -14) colpi, si è portato a vertice del Northern Trust, che si sta svolgendo sul percorso del Liberty National GC (par 71), a Jersey City nel New Jersey, dove Francesco Molinari è al 79° posto con 216 (69 72 75, +3).
Nel primo dei tre tornei conclusivi della stagione del PGA Tour che portano all’assegnazione di 15 milioni di dollari al vincitore della FedEx Cup, Reed, 29enne di San Antonio, sei titoli sul circuito comprensivi di un major, il Masters 2018 sua ultima vittoria, con cinque birdie e un bogey per il 67 (-4) si è propiziato l’opportunità di tornare al successo, ma dovrà gestire margini minimi. E’ al secondo posto Abraham Ancer (200, -13), sono al terzo Jon Rahm e Brandt Snedeker (201, -12) e al quinto Danny Willett, Harold Varner III e Justin Rose (202, -11), campione in carica FedEx. All’ottavo Rory McIlroy (203, -10), secondo nella graduatoria a punti FedEx, e al decimo con 204 (-9). Dustin Johnson (7° FC), numero due mondiale, in vetta dopo due turni e crollato clamorosamente con un 74 (+3). Fuori gioco per il successo nella gara Jordan Spieth, 13° con 205 (-8), Justin Thomas, 17° con 206 (-7), e Bryson DeChambeau, 24° con 207 (-6), che non può più difendere il titolo Northern. Ha recuperato 12 posizioni Brooks Koepka, leader del World Ranking e della FedEx Cup, 35° con 208 (-5).
Al torneo sono stati ammessi i primi 125 (121 in gara) della classifica a punti FedEx, che si ridurranno a 70 nel prossimo evento (BMW Championship, 15-18 agosto) e a trenta nell’ultimo (Tour Championship, 22-25 agosto). Con la graduatoria attuale manterrebbe la prima piazza Koepka, seguito da Reed, McIlroy, Kuchar, Rahm e D. Johnson. In 32ª Molinari e in 37ª Tiger Woods, costretto al ritiro dopo il primo giro per problemi fisici.
Francesco Molinari si è tenuto un colpo sotto par fino alla 14ª buca con tre birdie e due bogey, poi l’inatteso black out con un doppio e un triplo bogey. Il montepremi è di 9.250.000 dollari.
SECONDO GIRO _ Dustin Johnson, numero due mondiale, è il nuovo leader con 130 (63 67, -12) colpi del Northern Trust, che si sta svolgendo sul percorso del Liberty National GC (par 71), a Jersey City nel New Jersey, dove Francesco Molinari è 66° con 141 (69 72, -1) e dove Tiger Woods è stato costretto al ritiro per problemi fisici.
Nel primo dei tre tornei conclusivi della stagione del PGA Tour che portano all’assegnazione dei 15 milioni di dollari al vincitore della FedEx Cup, Johnson, settimo nella classifica a punti FedEx, ha lasciato a un colpo Jordan Spieth (131, -11), rinvenuto con un 64 (-7), e a due Jon Rahm, Patrick Reed, Abraham Ancer e Troy Merritt, in vetta dopo un turno. Al settimo posto con 133 (-9) Rory McIlroy (2° FC), Justin Rose, campione in carica FedEx, Wyndham Clark, Louis Oosthuizen e Andrew Putnam, l’altro autore di un 64 miglior score di giornata. Al 15° con 135 (-7) Justin Thomas, al 20° con 136 (-6) Bryson DeChambeau, che difende il titolo Northern, e ha recuperato 18 posizioni Brooks Koepka, leader del World Ranking e della FedEx Cup, 47° con 139 (-3). Sono usciti al taglio, caduto a 141, Matt Kuchar (3° FC), Xander Schauffele (4°FC), 86.i con 142 (par), e Sergio Garcia, 112° con 146 (+4), che in tal modo molto probabilmente non proseguirà il cammino verso il jackpot.
Al torneo sono stati ammessi i primi 125 (121 in gara) della classifica a punti FedEx, che si ridurranno a 70 nel prossimo evento (BMW Championship, 15-18 agosto) e a trenta nell’ultimo (Tour Championship, 22-25 agosto). Con la graduatoria attuale salirebbe al primo posto FedEx Dustin Johnson, seguito da Koepka e da McIlroy con Molinari da 25° a 35° e con Woods da 28° a 37°.
Dustin Johnson ha preso la leadership con cinque birdie e un bogey per il 67 (-4), mentre Francesco Molinari è stato piuttosto altalenante. Nelle prime nove buche ha segnato un bogey e un birdie, poi dalla 11 alla 14 è andato con la sequenza bogey-birdie-birdie-bogey e infine ha perso un colpo con il quarto bogey alla buca 18 (72, +1). Il montepremi è di 9.250.000 dollari.
Il ritiro di Woods - Tiger Woods, dopo un primo giro concluso al 116° posto (75, +4), è stato costretto a fermarsi a causa di una leggera tensione obliqua, dopo aver sofferto di rigidità nel corso della pro am del mercoledì. "Sono obbligato al ritiro - ha detto - poiché non sono riuscito a trarre giovamento dal trattamento fatto prima della partenza". Poi ha aperto una possibilità per la prossima gara: "Ringrazio tutti coloro che mi hanno dato supporto e rimango fiducioso di poter competere nel prossimo BMW Championship".
PRIMO GIRO - Francesco Molinari, 51° con 69 (-2) colpi, a metà classifica e Tiger Woods, 116° con 75 (+4), in bassa dopo il giro iniziale del Northern Trust, il primo dei tre tornei conclusivi della stagione del PGA Tour che portano all’assegnazione dei 15 milioni di dollari al vincitore della FedEx Cup.
TERZO GIRO - Il coreano Byeong-Hun An (193 - 62 65 66, -17) ha proseguito la sua corsa di testa nel Wyndham Championship, sul percorso del Sedgefield CC, a Greensboro nel North Carolina.
Nell’ultimo torneo del PGA Tour prima delle tre gare conclusive della FedEx Cup, che inizieranno la prossima settimana con il Northern Trust (8-11 agosto, Jersey City), Byeong-Hun An, 28enne di Seoul con un titolo sul PGA Tour, uno prestigioso sull’European Tour (BMW PGA Championship 2015) e uno nel Korean Tour, ha girato in 66 colpi (-4, quattro birdie), ma pur avendo disputato 54 buche senza bogey non è riuscito a scrollarsi di dosso gli avversari. Infatti inizierà il giro finale con un solo colpo di vantaggio su Webb Simpson e su Brice Garnett (194, -16) e due su Ryan Armor (195, -15), Sono in grado di competere per i titolo anche J.T. Poston, l’inglese Paul Casey e il neopro norvegese Viktor Hovland, che sta anche lottando per avere una Temporary Membership, quinti con 196 (-14), l’argentino Fabian Gomez e Rory Sabbatini, sudafricano che di recente ha preso la nazionalità slovacca, ottavi con 197 (-13).
Lontani in classifica Brandt Snedeker, che difendeva il titolo, 38° con 202 (-8), e Patrick Reed, 55° con 204 /-6), mentre c’è stato l’ennesimo crollo di Jordan Spieth, da 12° a 71° con 208 (-2), dopo un 77 (-7), e uscito nel secondo taglio.
SECONDO GIRO - Il coreano Byeong-Hun An è rimasto da solo al comando con 127 (62 65, -13) colpi nel Wyndham Championship, ultimo torneo del PGA Tour prima delle tre gare conclusive della FedEx Cup, che inizieranno la prossima settimana con il Northern Trust (8-11 agosto, Jersey City).
Sul percorso del Sedgefield CC, a Greensboro nel North Carolina, Byeong-Hun An, 28enne di Seoul con un titolo sul PGA Tour, uno prestigioso sull’European Tour (BMW PGA Championship 2015) e uno nel Korean Tour, ha aggiunto al 62 (-8, otto birdie) iniziale un 65 (-5, cinque birdie), ma malgrado le 36 buche senza bogey ha un solo colpo di margine su Brice Garnett (128, -12).
Al terzo posto con 129 (-11) Patton Kizzire, Josh Teater, Webb Simpson, i canadesi Adam Svensson e Mackenzie Hughes e il coreano Sung-jae Im, leader con An dopo un turno. Sono poco dietro con un distacco recuperabile l’inglese Paul Casey, nono con 130 (-10), e Jordan Spieth, 12° con 131 (-9), mentre ha perso ogni speranza di riconfermare il titolo Brandt Snedeker, 38° con 134 (-6) insieme a Patrick Reed. E’ uscito al taglio il giapponese Hideki Matsuyama, 84° con 137 (-3), out per un colpo. Il montepremi è di 6.200.000 dollari.
Si gioca anche per entrare in extremis tra i 125 concorrenti i quali nel Northern Trust cominceranno il cammino verso i 15 milioni di dollari di primo premio della FedEx Cup, che quest’anno distribuirà 60 milioni di dollari totali contro i 35 milioni delle precedenti edizioni.
PRIMO GIRO - I coreani Sung-jae Im e Byeong-Hun An hanno preso il comando con 62 (-8) colpi del Wyndham Championship, ultimo torneo del PGA Tour prima delle tre gare conclusive della FedEx Cup, che inizieranno la prossima settimana con il Northern Trust (8-11 agosto, Jersey City).
Sul percorso del Sedgefield CC, a Greensboro nel North Carolina, la coppia di testa ha un colpo di margine su Johnson Wagner, Patrick Rodgers, sul canadese Mackenzie Hughes e su Rory Sabbatini (63, -7), sudafricano che da poco ha preso la nazionalità slovacca. Sono in settima posizione con 64 (-6) Jordan Spieth, Webb Simpson e il campione uscente Brandt Snedeker. Appena dietro l’inglese Paul Casey, 16° con 65 (-5), e con un ritardo recuperabile il giapponese Hideki Matsuyama, 46° con 67 (-3), e Patrick Reed, 70° con 68 (-2). Il montepremi è di 6.200.000 dollari.
Si gioca anche per entrare in extremis tra i 125 concorrenti i quali nel Northern Trust cominceranno il cammino verso i 15 milioni di dollari di primo premio della FedEx Cup, che quest’anno distribuirà 60 milioni di dollari totali contro i 35 milioni delle precedenti edizioni.
Gran finale nell’AIG Womens British Open, il quinto e ultimo major stagionale femminile, vinto dalla giapponese Hinako Shibuno con 270 (66 69 67 68, -18) dopo una serie di colpi di scena, l’ultimo alla buca 18, quando con un birdie ha superato Lizette Salas (271, -17) già in club house.
Non è riuscita a conquistare il terzo major stagionale la coreana Jin Young Ko, numero uno mondiale, terza con 272 (-16), che dovrà rinviare ad altra occasione il tentativo di emulare le sole quattro proette che hanno compiuto l’impresa, Babe Didrikson Zaharias (1950), Mickey Wright (1961), Pat Bradley (1986) e la coreana Inbee Park (2013).
Sono state in lotta fin quasi al termine anche Morgan Pressel, quarta con 273 (-15), e la sudafricana Ashleigh Buhai, quinta con 274 (-14) e leader nei primi due turni. Buone prove della francese Celine Boutier, sesta con 276 (-12), e della spagnola Carlota Ciganda, settima con 277 (-11), mentre è sicuramente rimasta delusa la coreana Sung Hyun Park, numero due del Rolex ranking, ottava con 278 (-10), che ancora una volta, come le era accaduto in precedenti occasioni, si è smarrita nel giro conclusivo.
Mai in corsa per il titolo la coreana Jeongeun Lee6, nona con 279 (-9), la thailandese Ariya Jutanugarn e l’australiana Minjee Lee, 11.e con 280 (-8), Lexi Thompson, 16ª con 281 (-7), l’inglese Georgia Hall, che difendeva il titolo, 35ª con 285 (-3), e la canadese Brooke M. Henderson, 41ª con 286 (-2).
Hinako Shibuno (nella foto), 20enne di Okayama, alla prima stagione sul Japan LPGA Tour, dove ha ottenuto due successi, e al primo evento giocato sul LPGA Tour, ha preso il comando dopo tre turni, ma ha iniziato il quarto con un doppio bogey. Si è ripresa con due birdie, poi ha perso un colpo con un bogey alla buca 8. Da quel momento è iniziata la sua rimonta, concretizzatasi con cinque birdie per il 68 (-4) e un parziale di 31 (-5) sulle ultime nove buche, dove ha espresso il meglio con due passaggi in 30 (-6) nel primo e nel terzo turno. Ha ricevuto un assegno di 675.000 dollari su un montepremi di 4.500.000 dollari.
TERZO GIRO - Si conclude sul prestigioso percorso del Woburn Golf Club (par 72), a Milton Keynes in Inghilterra, l’AIG Women's British Open, il quinto e ultimo major stagionale femminile dove nuova leader è la giapponese Hinako Shibuno con 202 (66 69 67, -14) rinvenuta con sei birdie sulle ultime nove buche, dopo un birdie e due bogey, per il 67 (-5) con il quale ha sorpassato la sudafricana Ashleigh Buhai (204, -12), in vetta per due giri. Quest’ultima ci ha messo del suo nel favorire il sorpasso con tre bogey nelle sette buche conclusive, dopo tre birdie (72, par), che le avevano dato un consistente vantaggio sul resto del gruppo.
In corsa per il titolo anche la coreana Sung Hyun Park, numero due mondiale, terza con 205 (-11), che però ultimamente ha avuto cedimenti clamorosi in vista del traguardo, e la sua connazionale Jin Young Ko, numero uno del Rolex ranking, quarta con 206 (-10) insieme a Morgan Pressel e a Lizette Salas.
La Ko punta a conquistare il terzo major stagionale, dopo l’ANA Insipation e l’Evian Championship della scorsa settimana, ed eguagliare le sole quattro proette che sono riuscite nell’impresa (quando però i major erano tre e poi quattro), tutte entrate nella Hall of Fame: Babe Didrikson Zaharias (1950), Mickey Wright (1961), Pat Bradley (1986) e la coreana Inbee Park (2013), campionessa olimpica. Hanno qualche chances di puntare al successo anche le inglesi Bronte Law e Charley Hull e la spagnola Carlota Ciganda, settime con 207 (-9), mentre sono quasi nulle per la coreana Jeongeun Lee6, decima con 208 (-8), che deve il numero "6" sul cognome per un caso di omonimia nel circuito d casa dove ha iniziato l’attività.
Sono fuori gioco la thailandese Ariya Jutanugarn, 14ª con 210 (-6), l’australiana Minjee Lee, 18ª con 211 (-5), l’inglese Georgia Hall, campionessa uscente, 27ª con 212 (-4), e Lexi Thompson, 37ª con 214 (-2). Ricco il montepremi di 4.500.000 dollari, uno dei più alti per una gara femminile.
SECONDO GIRO - Si è allungata la classifica dell’AIG Women's British Open, il quinto e ultimo major stagionale femminile, sotto la spinta decisa della sudafricana Ashleigh Buhai che ha mantenuto la leadership con 132 (65 67, -12), colpi, tre di vantaggio sulla giapponese Hinako Shibuno (135, -9),
Sul prestigioso percorso del Woburn Golf Club (par 72), a Milton Keynes in Inghilterra, la 30enne di Johannesburg, tre titoli sul Ladies European Tour e due nel circuito di casa dove ha iniziato la carriera con il cognome di Simon per poi cambiarlo in Buhai dopo il matrimonio, ha tenuto un ritmo molto alto con cinque birdie senza bogey che ha fatto allontanare sensibilmente le avversarie.
E’ al terzo posto con 136 (-8) Lizette Salas e sono al quarto con 137 (-7) la coreana Sung Hyun Park, numero due mondiale, la francese Celine Boutier, le inglesi Bronte Law e Charley Hull e la tedesca Caroline Masson e accusano sei colpi di ritardo, none con 138 (-6), la thailandese Ariya Jutanugarn, l’inglese Georgia Hall, che difende il titolo, e la coreana Jin Young Ko, 24enne di Seoul, tornata numero uno del Rolex Ranking la passata settimana con il successo nell’Evian Championship (quarto major) e che tende a un prestigioso record. Infatti punta a vincere il terzo torneo del Grande Slam in stagione (suo anche l’ANA Inspiration) impresa riuscita a sole quattro elette, tutte entrate nella Hall of Fame: Babe Didrikson Zaharias (1950), Mickey Wright (1961), Pat Bradley (1986) e la coreana Inbee Park (2013), campionessa olimpica.
Con ritardi più pesanti l’australiana Minjee Lee e la coreana Jeongeun Lee6, 14.e con 139 (-5), la canadese Brooke M. Henderson, 18ª con 140 (-4), e Lexi Thompson, 23ª con 141 (-3). Sono uscite al taglio la cinese Shanshan Feng, 73ª con 146 (+2) e fuori per un colpo, l’australiana Karrie Webb, 89ª con 148 (+4), e la citata Inbee Park, 109ª con 150 (+6). Ricco il montepremi di 4.500.000 dollari, uno dei più alti per una gara femminile.
PRIMO GIRO - La sudafricana Ashleigh Buhai ha preso il comando con 65 (-7) colpi nel primo giro dell’AIG Women's British Open che chiude la serie dei cinque major stagionali femminili sul prestigioso percorso del Woburn Golf Club (par 72), a Milton Keynes in Inghilterra.
La 30enne di Johannesburg, tre titoli sul Ladies European Tour e due nel circuito di casa dove ha iniziato la carriera con il cognome di Simon per poi cambiarlo in Buhai dopo il matrimonio, ha infilato otto birdie e un bogey, che però hanno prodotto un solo colpo di vantaggio su Danielle Kang e sulla giapponese Hinano Shibuno (66, -6). Al terzo posto con 67 (-5) Megan Khang, la coreana Sung Hyun Park, scesa domenica scorsa dal trono mondiale (ora seconda), la thailandese Moriya Jutanugarn e l’inglese Charley Hall. All’ottavo con 68 (-4) l’altra coreana Jin Young Ko, 24enne di Seoul, tornata numero uno del Rolex Ranking la passata settimana con il successo nell’Evian Championship (quarto major) e che tende a un prestigioso record. Infatti punta a vincere il terzo torneo del Grande Slam in stagione (suo anche l’ANA Inspiration) impresa riuscita a sole quattro elette, tutte entrate nella Hall of Fame: Babe Didrikson Zaharias (1950), Mickey Wright (1961), Pat Bradley (1986) e la coreana Inbee Park (2013), campionessa olimpica. Stesso score della Ko anche per la thailandese Ariya Jutanugarn e per la coreana Jeongeun Lee6, altre due favorite della vigilia.
Ha tenuto l’inglese Georgia Hall, che difende il titolo, undicesima con 69 (-3) alla pari con la canadese Brooke M. Henderson, e ritardo recuperabile per Lexi Thompson e per l’australiana Minjee Lee, 32.e con 71 (-1). Situazione molto difficile per la cinese Shanshan Feng, per la citata Inbee Park e per l’australiana Karrie Webb, 97.e con 75 (+3).
Il “Super Grand Slam” - Karrie Webb, un mostro sacro del golf femminile (41 titoli nel LPGA Tour con sette major e unica ad aver messo alle corde Annika Sorenstam nel periodo di maggior fulgore di quest’ultima) è la detentrice del “Super Grand Slam”. E’ infatti l’unica golfista, uomini compresi, ad aver vinto cinque major differenti (non gli attuali), quando però se ne giocavano solo quattro. Infatti conquistò il Du Maurier Classic, il Nabisco Championship, l’US Womens Open, il McDonald LPGA e il British Open allorché quest’ultimo torneo prese il posto del Du Maurier Classic. Dal 2013 i major femminili sono divenuti cinque con l’aggiunta dell’Evian Championship e la Webb sfiorò il sesto nel 2014 quando giunse seconda a Evian-les-Bains. Ora è possibile vincere cinque major per le proettes, ma l’impresa della Webb rimarrà comunque unica.
LA VIGILIA - L’AIG Women's British Open chiude la serie dei cinque major stagionali femminili sul prestigioso percorso del Woburn Golf Club, a Milton Keynes in Inghilterra (1-4 agosto). Come accaduto la scorsa settimana in occasione dell’Evian Championship (il quarto major), si sfideranno nuovamente le giocatrici dell’élite mondiale, che però hanno una nuova regina, la coreana Jin Young Ko, 24enne di Seoul, tornata numero uno con il successo a Evian-les-Bains e che tende a un prestigioso record. Infatti punta a vincere il terzo torneo del Grande Slam in stagione impresa riuscita a sole quattro elette, tutte entrate nella Hall of Fame: Babe Didrikson Zaharias (1950), Mickey Wright (1961), Pat Bradley (1986) e la coreana Inbee Park (2013), campionessa olimpica.
Naturalmente per quanto in gran forma e leader del Rolex ranking, Jin Young Ko non avrà certo vita facile e avrà la prima “nemica” nella connazionale Sung Hyun Park, che ha fatto scendere dal trono e ovviamente desiderosa di tornarvi quanto prima. Dovrà però cambiare un aspetto negativo: recentemente ha avuto alcuni cedimenti clamorosi nell’ultimo giro, quando era in piena corsa per il titolo. come domenica passata.
Altre concorrenti da tenere in gran considerazione l’australiana Minjee Lee, Lexi Thompson e la stessa Inbee Park, anche se la continuità attualmente non è la miglior dote, mentre appaiono molto più toniche la cinese Shanshan Feng e la thailandese Ariya Jutanugarn, entrambe ex leader mondiali, e la coreana Hyo Joo Kim, che però in Francia ha gettato al vento il major per un contributo alla pressione, tradottosi in un triplo bogey alla buca 14, assolutamente deleterio.
Tra le altre possibili protagoniste le sorelle Jessica e Nelly Korda, la neopro Jennifer Kupcho, seconda nell’Evian Championship, le coreane So Yeon Ryu e Jeongeun Lee6 e la canadese Brooke M. Henderson. Lo scorso anno l’inglese Georgia Hall pescò il jolly, ma questa volta non sembra nelle condizioni di forma per ripetersi, anche se nel golf è bene mai dire mai. Ricco il montepremi di 4.500.000 dollari, uno dei più alti per una gara femminile
Lucrezia Colombotto Rosso ha ottenuto un bel sesto posto con 212 (70 74 68, -4) colpi, recuperando 21 posizioni nel giro finale dell’Amundi Czech Ladies Challenge (LET Access), disputato sul percorso del Golf Resort Konopiste (par 72), a Bystrice nella Repubblica Ceca.
Ha siglato il secondo titolo nel circuito con 209 (72 69 68, -7) colpi Sanna Nuutinen, 28enne di Helsinki, che ha rimontato dal nono posto con un 68 (-4), un po’ articolato, con sette birdie e tre bogey, ma sicuramente efficace, che le ha permesso di avere ragione, sia pure con il minimo vantaggio, della svizzera Caroline Rominger della svedese Julia Engstrom e della dilettante ceca Tereza Melecka (210, -6). Solo quinta con 211 (-5), l’inglese Hayley Davis, ma ha fatto peggio la gallese Chloe Williams, 17ª con 214 (-2), che l’affiancava in vetta dopo due turni.
Da rilevare l’ottimo comportamento delle dilettanti ceche con Patricie Mackova e Tereza Kozeluhova, seste con la Colombotto Rosso insieme alla loro connazionale Katerina Vlasinova e alla sudafricana Monique Smit, e con Sara Kouskova, undicesima con 213 (-3).
Lucrezia Colombotto Rosso è risalita anche lei con un 68, ottenuto con sette birdie e tre bogey, praticamente di pari passo con la Nuutinen, che per il ritorno al successo dopo tre anni (Open de Strasbourg 2016), è stata gratificata con un assegno di 5.600 euro su un montepremi di 35.000 euro.
Non hanno superato il taglio Stefania Avanzo, 68ª con 148 (76 72, +4), out per un colpo, e le dilettanti Erika De Martini, 76ª con 149 (78 71, +5), e Caterina Tatti, 107ª con 155 (81 74, +11).
SECONDO GIRO - Dopo il secondo giro dell’Amundi Czech Ladies Challenge (LET Access), che si sta svolgendo sul percorso del Golf Resort Konopiste (par 72), a Bystrice nella Repubblica Ceca, sono rimaste in vetta con 138 (-6) solo due delle quattro giocatrici al comando dopo un turno, l’inglese Hayley Davis (68 70) e la gallese Chloe Williams (68 70).
E’ scivolata da decimo al 24° posto con 140 (70 74, par) Lucrezia Colombotto Rosso, mentre non hanno superato il taglio Stefania Avanzo, 68ª con 148 (76 72, +4), out per un colpo, e le dilettanti Erika De Martini, 76ª con 149 (78 71, +5), e Caterina Tatti, 107ª con 155 (81 74, +11).
In un torneo in cui si stanno mettendo in evidenza le dilettanti di casa, la coppia d testa è seguita con 139 (-5) dalle ceche Katerina Vlasinova e Tereza Melecka (am) e dalla svizzera Elena Moosmann (am) e con 140 (-4) da altre due dilettanti ceche, Tatiana Bohacova e Tereza Kozeluhova, e dalla svedese Annelie Sjoholm. Il montepremi è di 35.000 euro di cui 5.600 euro spetteranno alla vincitrice.
PRIMO GIRO - Lucrezia Colombotto Rosso, decima con 70 (-2) colpi, ha tenuto un buon passo nell’Amundi Czech Ladies Challenge (LET Access) iniziato sul percorso del Golf Resort Konopiste (par 72), a Bystrice nella Repubblica Ceca. L’azzurra rende due colpi al quartetto in vetta con 68 (-4) composto dalla gallese Chloe Williams, dalla sudafricana Monique Smit e dalle inglesi Hayley Davis e Cloe Frankish. In quinta posizione con 69 (-3) la svedese Julia Engstrom, le transalpine Ariane Provot, Manon Gidali e Emie Peronnin e due dilettanti, la svizzera Elena Moosmann e la ceca Tereza Melecka.
Rischiano il taglio le altre tre italiane in campo: Stefania Avanzo, 76ª con 76 (+4), e le dilettanti Erika De Martini, 100ª con 78 (+6), e Caterina Tatti, 116ª con 81 (+9). Il montepremi è di 35.000 euro di cui 5.600 euro spetteranno alla vincitrice.
LA VIGILIA - Stefania Avanzo, Lucrezia Colombotto Rosso e le dilettanti Caterina Tatti ed Erika De Martini partecipano all’Amundi Czech Ladies Challenge (1-3 agosto) che avrà luogo sul percorso del Golf Resort Konopiste, a Bystrice nella Repubblica Ceca.
Nel field, con Avanzo e Colombotto Rosso che possono recitare un ruolo di primo piano. la svedese Julia Engstrom, le spagnole Elia Folch, Camilla Hedberg e Natalia Escuriola, la messicana Ana Menendez, la belga Fanny Cnops, le inglesi Hayley Davis e Cloe Frankish, la finlandese Sanna Nuutinen, la francese Lucie Andrè e Nobuhle Dlamini dello Swaziland, mentre gli appassionati di casa fanno molto affidamento sulle ceche Katerina Vlasinova e Katerina Krasova. Il montepremi è di 35.000 euro di cui 5.600 euro spetteranno alla vincitrice.
Federico Maccario ha ottenuto un lusinghiero undicesimo posto con 278 (69 71 68 70, -10) colpi nel Vierumäki Finnish Challenge (Challenge Tour), disputato sul percorso del Vierumäki Resort (par 72), nella città finlandese da cui il circolo prende nome, e vinto con 274 (68 70 70 66, -14) dal portoghese José-Filipe Lima.
Ha recuperato venti posizioni nel turno conclusivo Francesco Laporta, 30° con 283 (74 68 72 69, -5), mentre è retrocesso Lorenzo Scalise, 53° con 287 (72 69 70 76, -1).
José-Filipe Lima, 38enne nato a Versailles in Francia e che, usufruendo di doppia nazionalità, ha preferito successivamente quella portoghese, ha rimontato con un 66 (-6, sei birdie) dall’undicesimo posto, poi, leader con “-14”, ha atteso per oltre un’ora in club house. Avrebbero potuto portarlo al playoff, approfittando del par 5 finale, il sudafricano Bryce Easton, che però ha segnato un par ed è rimasto al secondo posto con 275 (-13), e lo scozzese Calum Hill, che invece con un bogey è sceso al terzo con 276 (-12), affiancando il francese Joel Stalter e il finlandese Roope Kakko. Ha ceduto nettamente lo svedese Rikard Karlberg, in vetta nei giri centrali e terminato sesto con 277 (-11), messo fuori gioco da un 74 (+2).
Lima ha ottenuto il quarto titolo nel Challenge Tour, tre anni dopo il terzo (nel palmarés anche un successo sull’European Tour datato 2004), ed è stato gratificato con 32.000 euro su un montepremi di 200.000 euro.
Federico Maccario è rimasto sull’undicesima piazza, acquisita nel terzo turno, con un 70 (-2) dovuto a un eagle, due birdie e a due bogey. Francesco Laporta ha realizzato un parziale di 69 (-3) con quattro birdie e un bogey e Lorenzo Scalise ha segnato un 76 (+4) con due birdie e sei bogey. Sono usciti al taglio, caduto a 142 (-2), Filippo Bergamaschi, 74° con 144 (75 69, par), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 84° con 145 (72 73, +1).
TERZO GIRO - Federico Maccario si è portato dal 32° all’11° posto con 208 (69 71 68, -8) colpi a un giro dal termine del Vierumäki Finnish Challenge (Challenge Tour), che si sta svolgendo sul percorso del Vierumäki Resort (par 72), nella città finlandese da cui il circolo prende nome, e dove ha mantenuto la leadership lo svedese Rikard Karlberg (203 - 66 69 68, -13). Hanno recuperato posizioni anche Lorenzo Scalise, da 43° a 32° con 211 (72 69 70, -5), e Francesco Laporta, da 57° a 50° con 214 (74 68 72, -2).
Rikard Karlberg, 32enne di Gothenburg e vincitore di un Open d’Italia (2015), ha girato in 68 colpi (-4, sei birdie, due bogey) e ha l’occasione per assicurarsi il primo titolo sul Challenge Tour, ma non avrà vita facile poiché ha vantaggi esigui sugli inseguitori. E’ a un colpo il sudafricano Bryce Easton (204, -12), sono a due il finlandese Roope Kakko e l’inglese Mark Young (205, -11) e a tre lo scozzese Calum Hill, il portoghese Ricardo Santos e l’inglese Jack Senior (206, -10).
Federico Maccario ha girato in 68 colpi con sette birdie e tre bogey, Lorenzo Scalise in 70 (-2) con tre birdie e un bogey e Francesco Laporta in 72 (par) con due birdie e due bogey.
Sono usciti al taglio, caduto a 142 (-2), Filippo Bergamaschi, 74° con 144 (75 69, par), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 84° con 145 (72 73, +1). Il montepremi è di 200.000 euro con prima moneta di 32.000 euro.
SECONDO GIRO - Federico Maccario, 32° con 140 (69 71, -4) colpi, ha fatto qualche passo indietro nel secondo giro del Vierumäki Finnish Challenge (Challenge Tour), mentre hanno guadagnato posizioni Lorenzo Scalise, da 66° a 43° con 141 (72 69, -3), e Francesco Laporta, da 101° a 57° con 142 (74 68, -2).
Sul percorso del Vierumäki Resort (par 72), nella città finlandese da cui il circolo prende nome, cambio in vetta alla classifica dove si è portato con 135 (66 69, -9) colpi lo svedese Rikard Karlberg, 32enne di Gothenburg e vincitore di un Open d’Italia (2015), che con quattro birdie e un bogey per un parziale di 69 (-3) ha lasciato a un colpo sei concorrenti: il connazionale Oscar Lengden, i francesi Joel Stalter e Clément Berardo, il danese Mark Flindt Haastrup, l’inglese Mark Young e l’olandese Darius Van Driel (136, -8), leader dopo un turno. Tra i giocatori in ottava posizione con 137 (-7) il transalpino Robin Roussel, mentre ha perso terreno l’altro francese Antoine Rozner, 22° con 139 (-5), leader della money list e in cerca del terzo titolo stagionale per salire immediatamente sull’European Tour.
Sono usciti l taglio, caduto a 142, Filippo Bergamaschi, 74° con 144 (75 69, par), ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 84° con 145 (72 73, +1). Il montepremi è di 200.000 euro con prima moneta di 32.000 euro.
PRIMO GIRO - Federico Maccario, 23° con 69 (-3) colpi, ha ottenuto il miglior score tra i cinque italiani in gara nel Vierumäki Finnish Challenge (Challenge Tour), che si sta svolgendo sul percorso del Vierumäki Resort (par 72), nella città finlandese da cui il circolo prende nome. dove è al vertice con un ottimo 63 (-9) l’olandese Darius Van Driel. Sono a metà classifica Edoardo Raffaele Lipparelli e Lorenzo Scalise, 66.i con 72 (par), e si trovano oltre Francesco Laporta, 101° con 74 (+2), e Filippo Bergamaschi, 118° con 75 (+3).
Darius Van Driel, 30enne di Heidschemdam, un titolo nel circuito datato 2018 (Euram Open), con un eagle, nove birdie e due bogey ha lasciato a tre colpi il sudafricano Bryce Easton, lo spagnolo Ivan Cantero Gutierrez e lo svedese Rikard Karlberg (66, -6). In quinta posizione con 67 (-5) il tedesco Dominic Foos, il norvegese Eirik Tage Johansen, lo svedese Christofer Blomstrand e i francesi Clément Berardo ed Edouard Dubois, mentre è decimo con 68 (-4) l’altro transalpino Antoine Rozner, leader della money list e in cerca del terzo titolo stagionale per salire immediatamente sull’European Tour.
Federico Maccario ha segnato sette birdie, due bogey. e un doppio bogey. Il montepremi è di 200.000 euro con prima moneta di 32.000 euro.
LA VIGILIA - Il Challenge Tour si trasferisce dall’Austria in Finlandia per la disputa del Vierumäki Finnish Challenge (1-4 agosto) in programma sul percorso del Vierumäki Resort, nella città finlandese da cui il circolo prende nome. Cinque i giocatori italiani in gara, Francesco Laporta, Lorenzo Scalise, Edoardo Raffaele Lipparelli, Federico Maccario e Filippo Bergamaschi tesi alla ricerca di un buon risultato, tutti in grado di poterlo ottenere.
In particolare Laporta ha l’obiettivo di entrare tra i primi 15 della money list (attualmente 22°), che avranno a fine stagione la ‘carta’ per il tour maggiore, e proverà a ripetersi Lorenzo Scalise, già autore di un’ottima prova nell’Italian Challenge Open, dove fu secondo dopo playoff alle spalle dell’inglese Matthew Jordan, e con un decimo posto nel precedente Euram Open.
Jordan sarà anch’egli nel fied, possibile protagonista insieme ai connazionali Matt Ford e Steven Tiley, agli olandesi Daan Huizing e Wil Besseling, al portoghese Ricardo Santos, allo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez, al gallese Rhys Enoch, al norvegese Eirik Tage Johansen e ai francesi Robin Roussel e Antoine Rozner, in cerca del terzo titolo stagionale per salire immediatamente sull’European Tour. Il montepremi è di 200.000 euro con prima moneta di 32.000 euro.
L’austriaco Uli Weinhandl è passato a condurre con 136 (72 64, -8) colpi nel Nazionale Open, torneo in calendario nell’Alps Tour e nell’Italian Pro Tour Banca Generali Private, in svolgimento sul percorso del Golf Nazionale (par 72) a Sutri. Il 42enne di Vienna, con tre titoli sul circuito, precede di misura il 24enne francese Teremoana Beaucousin (137, -7), cinque top ten in stagione, e di due colpi Enrico Di Nitto, terzo con 138 (65 73, -6), in vetta dopo un turno.
Continuano, comunque, a ben comportarsi i giocatori italiani con undici tra i primi 16 in graduatoria e si stanno mettendo in evidenza i dilettanti dei quali ben 12 hanno superato il taglio. E’ al quarto posto con 139 (-5) Giovanni Craviolo, al sesto con 140 (-4) Michele Ortolani insieme al primo amateur, Takayuki Matsui, nel giro della nazionale, e sono al nono con 141 (-3) Federico Maccario e Jacopo Albertoni (am). Ha operato un ottimo recupero Edoardo Raffaele Lipparelli, da 76° a 11° con 142 (-2) dopo un 66 (-6), che ha la compagnia di Alessandro Grammatica, Gregory Molteni, Leonardo Sbarigia e di Cristiano Terragni, il quale esercita la sua attività in prevalenza sul China Tour. Sta tenendo bene anche il dilettante Stefano Mazzoli, 21° con 144 (par), insieme a Marco Cidonio.
Il taglio dopo 36 buche ha lasciato in gara 60 concorrenti, compresi 13 dilettanti, dodici italiani come detto e un francese. I professionisti si contenderanno il montepremi di 40.000 euro con dei quali 5.800 euro andranno al vincitore.
Ingresso gratuito per il pubblico - Anche nell’ultima giornata di gara l’ingresso per il pubblico sarà gratuito.
Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di Banca Generali Private (Title Sponsor); BMW (Main Sponsor); Kappa (Official Supplier), Leaseplan (Official Supplier), Dailies Total 1 (Official Supplier). Official advisor: Infront.
L’intervista - Giovanni Craviolo, 24enne di Torino, si è mantenuto in alta classifica con un parziale di 71 (-1, tre birdie, due bogey), dopo il 68 (-4) del turno precedente. Cresciuto al Circolo Golf Torino, stesso club di Francesco Molinari, si è laureato anch’egli in Economia come il numero sei mondiale.
“Mi auguro che queste due coincidenze - ha detto Craviolo . mi portino bene. Sono andato meglio ieri, soprattutto nel gioco corto, mentre oggi ho sprecato qualche colpo nella parte finale, però sono soddisfatto. Sono passato professionista a dicembre, dopo essermi laureato, e ora sicuramente punto alla Qualifying School dell’European Tour. Proverò anche a chiudere bene la stagione sull’Alps Tour”.
Il Golf Nazionale - La Federazione Italiana Golf ha l’obiettivo di far divenire sempre di più Golf Nazionale la “casa del golf italiano”. Dotato di una struttura tecnica all’avanguardia e di un percorso di ottima caratura, ospita anche il Centro Tecnico Federale, base operativa per tutte le figure professionali legate alla disciplina. Una ulteriore testimonianza di come la crescita di tutti i settori del movimento, non solo di quello sportivo, sia uno degli obiettivi prioritari del Progetto Ryder Cup 2022.
TERZO GIRO - Robynn Ree ha vinto con 200 (67 66 67, -13) colpi, dopo una accesa lotta finale, il CDPHP Open, evento del Symetra Tour - secondo circuito femminile statunitense - disputato sul percorso del Capital Hills (par 71), ad Albany nello stato di New York.
La 22enne di Redondo Beach (California) al secondo anno da proette, ha colto il primo titolo con un finale in 67 (-4) colpi con cinque birdie e un bogey che le hanno permesso di avere ragione con il minimo scarto della coreana Yujeong Son, dell’inglese Holly Clyburn e della canadese Maude-Aimee Leblanc.
Al quinto posto con 202 (-11) Jenny Coleman e la spagnola Fatima Fernandez Cano e al settimo con 203 (-10) Jordan Britt e la messicana Ingrid Gutierrez Nunez, leader dopo due turni con la Leblanc.
E’ uscita al taglio Roberta Liti, 94ª con 144 (73 71, +2), unica italiana in gara. Per la vincitrice un premio di 18.750 dollari sui 125.000 in palio.
SECONDO GIRO - Cambio della guardia in vetta al CDPHP Open, evento del Symetra Tour - secondo circuito femminile statunitense - che si sta svolgendo sul tracciato del Capital Hills (par 71), ad Albany nello stato di New York dove ora si trovano con 132 (-10) colpi la messicana Ingrid Gutierrez Nunez (67 65) e la canadese Maude-Aimee Leblanc (65 67). E’ uscita al taglio Roberta Liti, 94ª con 144 (73 71, +2), unica italiana in gara.
Seguono la coppia di testa con un colpo di ritardo Elizabeth Nagel, Robynn Ree e l’inglese Holly Clyburn (133, -9), al vertice dopo un turno, e sono a due colpi Jordan Britt, Esther Lee, Allie White, Jenny Coleman e la coreana Yujeong Son (134, -8). Il montepremi è di 125.000 dollari dei quali 18.750 saranno appannaggio della vincitrice.
PRIMO GIRO - L’inglese Holly Clyburn guida la graduatoria con 64 (-7) colpi dopo il primo giro del CDPHP Open, evento del Symetra Tour - secondo circuito femminile statunitense - che si sta svolgendo sul tracciato del Capital Hills (par 71), ad Albany nello stato di New York. E’ in ritardo Roberta Liti, 105ª con 73 (+2) e a rischio di taglio.
Sono al secondo posto con 65 (-6) Madison Pressel e la canadese Maude-Aimee Leblanc e occupano il quarto con 66 (-5) Esther Lee, Lindsey McCurdy, Brittany Benvenuto, Lauren Coughlin, Sierra Sims e l’israeliana Laetitia Beck. Il montepremi è di 125.000 dollari dei quali 18.750 saranno appannaggio della vincitrice.
LA VIGILIA - Roberta Liti sarà tra le partecipanti al CDPHP Open, evento del Symetra Tour - secondo circuito femminile statunitense - in programma dal 26 al 28 luglio sul tracciato del Capital Hills, ad Albany nello stato di New York. Fari puntati alla viglia sulla thailandese Patty Tavatanakit, 19enne di Bangkok, professionista da appena due mesi, quattro gare disputate sul tour e vincitrice delle ultime due in calendario.
Da seguire anche l’irlandese Leon Maguire, la paraguaiana Julieta Granata, che però dopo un buon inizio sembra in leggero calo, Jenny Coleman, Esther Lee, l’australiana Stephanie Na e la spagnola Maria Parra. Il montepremi è di 125.000 dollari dei quali 18.750 saranno appannaggio della vincitrice.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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