LA VIGILIA - Per l’Alps Tour tappa in Spagna, l’ultima per questa stagione, dove si disputa il Fred Olsen Alps de La Gomera (11-13 luglio), al Tecina Golf nell’isola di La Gomera, alle Canarie. Dieci gli italiani in gara: Carlo Casalegno, Giulio Castagnara, Andrea Cavallaro, Luca Cianchetti, Enrico Di Nitto, Federico Maccario, Michele Ortolani, Leonardo Sbarigia, Alessandro Stucchi e Federico Zucchetti.
Appare in crescendo di forma Di Nitto, secondo la scorsa settimana nel Mixed Open, che sarà tra i favoriti così come l’austriaco Timon Baltl, l’inglese James Sharp, gli spagnoli Daniel Berna e Javier Ballesteros, i francesi Teremoana Beaucousin e Xavier Poncelet, l’irlandese David Carey, l’olandese Davey Porsius e l’argentino Rafa Echenique. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.
L’inglese Steven Tiley ha vinto con 273 (64 68 69 72, -11) colpi, dopo una corsa di testa, il Le Vaudreuil Golf Challenge, torneo del Challenge Tour dispuato al Golf PGA France du Vaudreuil (par 71), a Le Vaudreuil in Francia, dove Andrea Saracino ha concluso al 53° posto con 288 (69 72 69 78, +4).
Tiley, 37enne di Canterbury, ha ottenuto il primo titolo nel circuito con parecchia fatica nel giro finale, condotto sopra par con un 72 (+1, tre birdie, quattro bogey), sufficiente comunque per mantenere un decisivo colpo di margine sul connazionale Richard Bland (274, -10), rinvenuto con un 68 (-3).
Al terzo posto con 275 (-9) il francese Gregory Havret, vincitore di un Open d’Italia nell’ormai lontano 2001, al quarto con 276 (-8) il tedesco Nicolai Von Dellingshausen e al quinto con 277 (-7) il nordirlandese Cormac Sharvin. Tra i concorrenti al sesto posto con 278 (-6) lo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez, cugino di Sergio Garcia, due volte a segno quest’anno in Italia sull’Alps Tour, e l’inglese Matthew Jordan, che ha superato al playoff Lorenzo Scalise nel recente Italian Challenge Open al Terre dei Consoli GC. Tiley ha avuto 33.600 euro di prima moneta su un montepremi di 210.000 euro.
Non hanno superato il taglio Lorenzo Scalise, 62° con 144 (71 73, +2), e Michele Cea, 145° con 153 (83 72,+13).
TERZO GIRO - L’inglese Steven Tiley ha continuato la sua corsa di testa con 201 (64 68 69, -12) colpi nel Le Vaudreuil Golf Challenge, torneo del Challenge Tour che si conclude al Golf PGA France du Vaudreuil (par 71), a Le Vaudreuil in Francia, dove Andrea Saracino è salito dal 30° al 22° posto con 210 (69 72 69, -3).
Tiley, 37enne di Canterbury, per ottenere la prima vittoria nel circuito dovrà gestire nel giro finale i tre colpi di vantaggio che ha sul connazionale Dave Coupland e sull’olandese Darius Van Driel (204, -9). Hanno chances di competere per il successo anche il francese Gregory Havret, vincitore di un Open d’Italia (2001), e l’inglese Matt Ford, quarti con 205 (-8). il sudafricano Bryce Easton, il francese Thomas Linard e gli inglesi Richard Bland e Daniel Gavins, sesti con 206 (-7).
Steven Tiley ha realizzato quattro birdie e due bogey per il parziale di 69 (-2) e Andrea Saracino ha ottenuto lo stesso score con cinque birdie e tre bogey. Non hanno superato il taglio Lorenzo Scalise, 62° con 144 (71 73, +2), e Michele Cea, 145° con 153 (83 72,+13). ll montepremi è di 210.000 euro.
SECONDO GIRO - L’inglese Steven Tiley è rimasto da solo al comando con 132 (64 68, -10) colpi nel Le Vaudreuil Golf Challenge, torneo del Challenge Tour che si sta svolgendo al Golf PGA France du Vaudreuil (par 71), a Le Vaudreuil in Francia. E’ al 30° posto con 141 (69 72, -1) Andrea Saracino e non hanno superato il taglio Lorenzo Scalise, 62° con 144 (71 73, +2), e Michele Cea, 145° con 153 (83 72,+13).
Tiley ha tre colpi di vantaggio sugli inglesi Matt Ford e Dave Coupland, sullo spagnolo Santiago Tarrio Ben e sul sudafricano Bryce Easton (135, -7). Al sesto posto con 136 (-6) il francese Gregory Havret, vincitore di un Open d’Italia (2001), l’inglese Richard Bland, il danese Marcus Helligkilde e l’olandese Darius Van Driel. ll montepremi è di 210.000 euro.
PRIMO GIRO - Andrea Saracino, 21° con 69 (-2) colpi, ha realizzato lo score migliore fra i tre italiani in gara nel Le Vaudreuil Golf Challenge, torneo del Challenge Tour che si sta svolgendo al Golf PGA France du Vaudreuil (par 71), a Le Vaudreuil in Francia. E’ a metà graduatoria Lorenzo Scalise, 49° con 71 (par), e in bassa Michele Cea, 152° con 83 (+12).
Francesi al proscenio: è al vertice con 64 (-7) Robin Sciot-Siegrist, affiancato dell’inglese Steven Tiley, è al terzo posto con 65 (-6) Gregory Bourdy e al quarto con 66 (-5) Gregory Havret, vincitore di un Open d’Italia (2001). In quinta posizione con 67 (-4) gli inglesi Jonathan Thomson e Dave Coupland, il neozelandese Josh Geary, il sudafricano Wilco Nienaber, l’irlandese Ruaidhri McGee, il tedesco Nicolai Von Dellingshausen e il danese Nicolai Hojgaard. ll montepremi è di 210.000 euro.
LA VIGILIA - Lorenzo Scalise, Michele Cea e Andrea Saracino saranno i soli tre italiani che prendono parte al Le Vaudreuil Golf Challenge (11-14 luglio), torneo del Challenge Tour in programma al Golf PGA France du Vaudreuil, a Le Vaudreuil in Francia.
Lorenzo Scalise ritroverà l’inglese Matthew Jordan, che lo ha superato al playoff nell’Italian Challenge Open al Terre dei Consoli Golf Club, e i due saranno tra i favoriti in un evento al quale partecipano quasi tutti i migliori elementi del circuito a iniziare dal francese Antoine Rozner, leader della money list e a caccia del terzo successo stagionale che lo porterebbe immediatamente sull’European Tour.
Hanno chances di successo anche il connazionale Robin Roussel, il portoghese Ricardo Santos, lo scozzese Connor Syme, gli olandesi Darius Van Driel e Lars Van Meijel e il tedesco Moritz Lampert. ll montepremi è di 210.000 euro.
Ancora una bella prestazione di Giulia Molinaro, 19ª con 276 (68 74 68 66, -8) dopo una rimonta dal 41° posto, nel Marathon Classic (LPGA Tour) disputato sul percorso dell’Highland Meadows Golf Club (par 71), a Sylvania nell’Ohio.
Vittoria annunciata della coreana Sei Young Kim, 26enne di Seoul, già a segno in stagione nel Mediheal Championship, che ha portato a nove i successi sul circuito. Con lo score finale di 262 (67 64 66 65, -22), propiziato da un 65 (-6, sette birdie, un bogey), ha lasciato a due colpi Lexi Thompson (264, -20) e ha ricevuto un assegno di 262.500 dollari su un montepremi di 1.750.000 dollari.
Al terzo posto con 268 (-16) Stacy Lewis, che sta ritrovando buoni ritmi dopo la maternità, al quarto con 270 (-14) la coreana Jeongeun Lee6, che ha fatto suo un major, l’US Womens Open a fine maggio, e al quinto con 273 (-11) Tiffany Joh, la neopro Jennifer Kupcho, la svedese Linnea Strom, la tedesca Caroline Masson e la thailandese Pavarisa Yoktuan. All’11° con 275 (-9) la canadese Brooke M. Henderson e solo al 51° con 281 (-3) l’australiana Minjee Lee e la thailandese Jasmine Suwannapura, che difendeva il titolo.
Giulia Molinaro, nei due tornei precedenti terminata 29ª nel Walmart NW Arkansas e 15ª nel Thornberry Creek Cl44assic, ha concluso la sua prova con un 66 (-5) frutto di cinque birdie, senza bogey.
PRIMO GIRO - Ancora una buona partenza di Giulia Molinaro, 20ª con 68 (-3) colpi dopo il primo giro del Marathon Classic (LPGA Tour), in svolgimento sul percorso dell’Highland Meadows Golf Club (par 71), a Sylvania nell’Ohio, dove la dilettante Virginia Elena Carta è 78ª con 72 (+1) e Silvia Cavalleri 122ª con 75 (+4).
Sono in vetta alla graduatoria con 64 (-7) la canadese Alena Sharp e la coreana Youngin Chun che precedono di un colpo Stacy Lewis, la tedesca Caroline Masson, la svedese Jenny Haglung e la spagnola Azahara Muñoz (65, -6). In settima posizione con 66 (-5) Lexi Thompson, la coreana Jeongeun Lee6, l’iberica Carlota Ciganda e la filippina Clariss Guce. Un colpo in più per la canadese Brooke M. Henderson, 11ª con 67 (-4), con lo stesso score della Molinaro la giapponese Haru Nomura, al 29° posto con 69 (-2) l’australiana Minjee Lee e al 40° con 70 (-1) la thailandese Jasmine Suwannapura che difende il titolo.
Giulia Molinaro ha realizzato cinque birdie e due bogey, Virginia Elena Carta due birdie e tre bogey e Silvia Cavalleri ha segnato un birdie e cinque bogey. Il montepremi è di 1.750.000 dollari.
LA VIGILIA - La thailandese Jasmine Suwannapura difende il titolo nel Marathon Classic (11-14 luglio), che avrà luogo sul percorso dell’Highland Meadows Golf Club a Sylvania nell’Ohio, dove saranno in gara Giulia Molinaro, Silvia Cavalleri e la dilettante azzurra Virginia Elena Carta.
Dopo le belle prove offerte nelle precedenti due gare (29ª nel Walmart NW e 15ª nel Thornberry Classic) Giulia Molinaro è ben motivata e decisa a continuare su tali ritmi a garanzia di un buon finale di stagione. Silvia Cavalleri torna sul circuito che l’ha vista per tanti anni protagonista e vincente, mentre Virginia Elena Carta avrà un’altra opportunità per fare esperienza tra le proette.
Malgrado le defezioni di alcune delle big, il field è di qualità per la presenza delle statunitensi Lexi Thompson Paula Creamer, Stacy Lewis e Tiffany Joh, della canadese Brooke M. Henderson, dell’australiana Minjee Lee, della giapponese Haru Nomura e della coreana So Yeon Ryu. Il montepremi è di 1.750.000 dollari.
PRIMO GIRO - Edoardo Molinari e Nino Bertasio con 63 (-8) colpi sono nel quartetto di testa, insieme allo statunitense Matt Kuchar e al francese Romain Wattel, nell’Aberdeen Standard Investments Scottish Open, terza gara delle otto Rolex Series dell’European Tour, con un montepremi di sette milioni di dollari, che si sta svolgendo al Renaissance Club (par 71) di North Berwick in Scozia, e che anticipa di una settimana il 148° Open Championship, quarto major stagionale (Royal Portrush, Irlanda del Nord, 18-21 luglio), dove difenderà il titolo Francesco Molinari. Sono nella parte buona della classifica Guido Migliozzi, 18° con 66 (-5), Renato Paratore, 29° con 67 (-4), Lorenzo Gagli e Andrea Pavan, 54.i con 68 (-3).
Sono al quinto posto con 64 (-7) gli inglesi Andy Sullivan e Lee Slattery, il finlandese Kalle Samooja, i sudafricani Thomas Aiken e Erik Van Rooyen, il gallese Jamie Donaldson e il belga Thomas Pieters. E’ al 12° con 65 (-6) lo svedese Henrik Stenson, hanno lo stesso score di Paratore anche il nordirlandese Rory McIlroy e l’americano Justin Thomas, e si trova alla pari con Gagli e Pavan il sudafricano Brandon Stone, che difende il titolo. In forte ritardo lo statunitense Rickie Fowler, 119° con 71 (par).
Edoardo Molinari ha realizzato ben due eagle insieme a cinque birdie e a un bogey e Nino Bertasio ha segnato otto birdie senza bogey.
LA VIGILIA - Grandi campioni in gara nell’Aberdeen Standard Investments Scottish Open (11-14 luglio), terza gara delle otto Rolex Series dell’European Tour, con un montepremi di sette milioni di dollari, che anticipa di una settimana il 148° Open Championship, quarto major stagionale (Royal Portrush, Irlanda del Nord, 18-21 luglio), dove difenderà il titolo Francesco Molinari.
Sei gli italiani presenti: Edoardo Molinari, reduce dal bel nono posto nell’Irish Open, Andrea Pavan, Renato Paratore, Guido Migliozzi, Nino Bertasio e Lorenzo Gagli.
Al Renaissance Club, a North Berwick in Scozia, il nordirlandese Rory McIlroy, numero tre mondiale, parte con i favori del pronostico, ma avrà avversari difficili da battere tra i quali gli statunitensi Justin Thomas, Rickie Fowler, vincitore della gara nel 2015, e Matt Kuchar, che cercheranno anche di prendere confidenza con i percorsi britannici prima del major. E ancora l’altro americano Kevin Kisner, gli inglesi Matt Wallace, Matthew Fitzpatrick, Eddie Pepperell, Lee Westwood, Ian Poulter e Tyrrell Hatton, lo spagnolo Rafa Cabrera Bello (a segno nel 2017), il tedesco Martin Kaymer e lo svedese Henrik Stenson insieme ai cinesi Haotong Li e Ashun Wu e ai thailandesi Kiradech Aphibarnrat e Thongchai Jaidee. Difende il titolo il sudafricano Brandon Stone, che non ha fatto molto dopo quel successo e che ha scarse probabilità di realizzare una doppietta mai riuscita a nessuno
Il torneo su GOLFTV - L’Aberdeen Scottish Open viene teletrasmesso in diretta e in esclusiva su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 11 luglio e venerdì 12, dalle ore 11,30 alle ore 19,30, e diretta su Eurosport 2 dalle ore 15.30 alle ore 19,30); sabato 13 e domenica 14 alle ore 16 alle ore 21, e diretta Eurosport 2 dalle ore 17 alle ore 21). Commento di Maurizio Trezzi e di Marco Durante,
Tutto pronto per l’inizio dei Campionati Europei a Squadre (9-13 luglio) dove l’Italia proverà ancora una volta a recitare un ruolo da protagonista come è stato negli ultimi anni. La compagine Girls difenderà in Spagna il titolo conquistato per due volte nelle precedenti tre edizioni, mentre le Ladies giocheranno “in casa” nel torneo organizzato dalla Federazione Italiana Golf in collaborazione con l’European Golf Association (EGA) e l’Is Molas Golf Resort, sede di gara.
I Boys scenderanno in campo in Francia, mentre la formazione Amateur parteciperà alla Division II (10-13 luglio) della sua categoria in Polonia.
Formula di gara - I tornei continentali (esclusa la Division II) si giocheranno tutti con la stessa formula. Dopo la qualificazione su 36 buche medal (cinque risultati giornalieri su sei validi per la classifica) le prime otto compagini saranno ammesse nel primo girone di match play in cui si competerà per il titolo. Le altre selezioni accederanno nel secondo e nel terzo girone (Ladies e Girls dove le squadre iscritte sono più di 16) in cui si assegneranno le posizioni dalla nona a scendere.
Le Ladies a Is Molas - Poter ospitare un evento così importante in Italia rappresenta un riconoscimento di grande prestigio per la FIG, che, lungo il cammino verso la Ryder Cup 2022, punta a valorizzare il movimento dilettantistico giovanile e in particolare il settore femminile. Saranno 20 le squadre impegnate all’Is Molas Golf Resort di Pula (CA) nell’European Ladies Team Championship dove difenderà il titolo la Svezia. Insieme a nordiche e azzurre saranno in gara le selezioni di Austria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Inghilterra, Francia, Finlandia, Islanda, Irlanda, Olanda, Spagna, Belgio, Russia, Scozia, Slovacchia, Slovenia, Svizzera e Turchia.
La formazione italiana si avvarrà di quattro ragazze già presenti lo scorso anno, quando ottennero il quarto posto in Austria: Letizia Bagnoli, Alessandra Fanali, Clara Manzalini e Angelica Moresco alle quali si sono aggiunte Alessia Nobilio e Anna Zanusso, lo scorso anno medaglia d’oro con le Girls e ora passate di età. Subentrano a Virginia Elena Carta e a Roberta Liti, quest’ultima divenuta pro. Accompagnano il team Anna Roscio (capitana), Roberto Zappa (team advisor), Stefano Soffietti (allenatore) e Luciano Bonici (fisioterapista).
Girls: difesa del titolo in Spagna - La squadra azzurra Girls è indubbiamente la formazione da battere nell’European Girls Team Championship sul percorso del Parador de El Saler Golf, nei pressi di Valencia in Spagna. Da cinque anni, infatti, l’Italia disputa la finale con un bilancio di due ori (2016-2018) e tre argenti. Nel team quattro conferme: Emilie Alba Paltrinieri, quattro presenze dal 2015, Caterina Don, tre dal 2016, Benedetta Moresco, due dal 2017, e Virginia Bossi in campo lo scorso anno. New entry Maria Vittoria Corbi e Carolina Melgrati, al posto delle citate Alessia Nobilio e Anna Zanusso. Con la squadra Stefano Sardi (capitano), Enrico Trentin (team advisor) e Alex Senoner (allenatore). Diciotto i team in campo: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Inghilterra, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Irlanda, Olanda, Norvegia, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera, Galles e naturalmente l’Italia.
I Boys in Francia - Completamente rinnovata la compagine italiana che affronta l’European Boys Team Championship dove del sestetto 13° lo scorso anno in Repubblica Ceca è rimasto solo Pietro Bovari, che sarà affiancato da Alessio Battista, Matteo Cristoni, Dylan De Prosperis, Lucas Nicolas Fallotico e Sebastiano Frau. Accompagnano i ragazzi Giovanni Bartoli (capitano), Giovanni Gaudioso e Giorgio Grillo (allenatori) e Cristiano Cambi (fisioterapista). Il torneo si svolgerà al Golf de Chantilly, a Vineuil-Saint-Firmin in Francia, dove proverà a concedere il bis la Spagna che avrà per avversarie, altre all’Italia, le rappresentative di altre 14 nazioni: Austria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Inghilterra, Portogallo, Francia, Finalndia, Islanda, Irlanda, Olanda, Norvegia, Svezia e Svizzera.
Amateur per la Division II in Polonia - Al Toya G&CC di Wroclaw, in Polonia, la compagine azzurra nell’European Amateur Team Campionship Division II ha il compito di classificarsi tra le prime tre, che l’anno prossimo avranno poi diritto a partecipare all’Europeo. Si disputano 36 buche medal, poi le prime quattro classificate proseguirano in match play. Dieci le contendenti: insieme agli azzurri vi saranno i team di Bulgaria, Croazia, Estonia, Polonia, Portogallo, Serbia, Slovacchia, Svizzera e Turchia. Della precedente formazione, che si classificò 14ª in Germania, sono rimasti Stefano Mazzoli e Giovanni Manzoni e sono entrati Andrea Romano, Riccardo Bregoli, Filippo Celli e Riccardo Leo. Il sestetto è assistito da Alberto Binaghi (team advisor), Alessandro Bandini (allenatore), Giacomo Fortini (capitano) e Massimo Messina (fisioterapista).
Splendida doppietta azzurra nel Belgian International Golf Championship Boys U14 dove Marco Florioli si è imposto con 207 (70 69 68, 12) nella classifica individuale e il quartetto di Italia 1 composto dallo stesso Florioli e da Lorenzo Lombardozzi, Luca Memeo e Riccardo Tosi ha vinto la gara a squadre con 641 (219 214 208, -16).
Sesto successo individuale e terzo a squadre in campo internazionale per i giovani azzurri, che si uniscono ai dieci siglati dai professionisti. in una stagione che sta ricalcando le orme dello straordinario 2018. I giocatori italiani continuano a vincere in ogni fascia di età e categoria, nei tornei più prestigiosi, che vuol dire ipotecare anche il futuro. Merito ovviamente degli atleti, del lavoro dei loro maestri e di quello dello staff tecnico azzurro, che li pone in grado di esprimere al meglio le loro potenzialità.
Sul percorso al Royal Waterloo Golf Club (La Marache Golf, par 73) di Lasne in Belgio, Marco Florioli, quattordicenne tesserato per il GC Bergamo, figlio del pro Massimo e al primo titolo all’estero, ha piegato dopo un acceso duello il cinese Linunze Xu (211, -8), con cui condivideva la leadership dopo due turni.
I giovanissimi italiani sono stati i grandi protagonisti e a completare trionfo hanno contribuito con ottime prove Riccardo Tosi, quinto con 216 (-3), Francesco Attili, ottavo con 218 (-1), e Luca Memeo, 13° con 220 (+1).
In terza posizione con 212 (-7) l’inglese Hugh Adams jr e il francese Valentin Luna e alla pari con Tosi i transalpini Paul Franquet e Hugo Le Goff.
Così in graduatoria gli altri sei italiani: Lorenzo Lombardozzi, 21° con 225 (+6), Antonio Bulgheroni jr, 35° con 230 (+11), Luca Pederzolli, 48° con 234 (+15), Gabriele Salvatore Costanzo, 53° con 236 (+17), Giovanni Binaghi, 67° con 240 (+21), e Luca Cavalli, 86° con 249 (+30).
Nel torneo per team Italia 1 ha lasciato a ben 14 colpi France Boys (655, -2), a 25 France Girls (666, +9) e a 31 Repubblica Ceca e League Nouvelle-Aquitaine (672, +15). Al 15° posto con 698 (+41) Italia 2 (Luca Cavalli, Gabriele Costanzo, Giovanni Binaghi, Antonio Bulgheroni jr). Ha accompagnato gli azzurri Alain Vergari.
Lorenzo Scalise è stato il grande protagonista della giornata finale dell’Italian Challenge Open Eneos Motor Oil, ottenendo un ottimo secondo posto, ma raccogliendo meno di quanto avesse meritato. Sul difficile e impegnativo percorso del Terre dei Consoli Golf Club (par 72), a Monterosi (VT), nel torneo in calendario nel Challenge Tour e nell’Italian Pro Tour Banca Generali Private, Scalise, 24enne di Vimercate, ha concluso con 271 (67 71 68 65, -17) colpi dopo una spettacolare rimonta sottolineata da un 65 (-7), secondo miglior score di giornata, raggiungendo con due birdie finali Matthew Jordan (271 - 69 67 69 66). La parità ha generato il playoff, giocato sulla buca 16 (par 3,) dove ha prevalso con un par l’inglese, che ha approfittato della palla spedita in acqua dall’azzurro.
E’ rimasto fuori dallo spareggio per un colpo lo spagnolo Carlos Pigem, terzo con 272 (-16), ed ha concluso solo al quarto posto con 273 (-15) il francese Antoine Rozner, leader della money list e in vetta dopo tre giri, che puntava al terzo titolo stagionale per salire immediatamente sull’European Tour. Stesso punteggio per lo svizzero Raphael De Sousa e per il gallese Oliver Farr.
Ha rimontato Francesco Laporta, 23° con 280 (71 72 69 68, -8), teso a conquistare uno dei primi 15 posti nell’ordine di merito che a fine stagione daranno accesso al circuito maggiore, e buona prova del dilettante azzurro Andrea Romano, 45° con 285 (-3). Alti e bassi per Edoardo Raffaele Lipparelli, 54° con 287 (-1), e per Enrico Di Nitto, 61° con 290 (+2).
L’Italian Challenge Open Eneos Motor Oil è stato il settimo appuntamento stagionale dell’Italian Pro Tour Banca Generali Private, il circuito di dieci gare nazionali e internazionali della FIG programmate in sette regioni diverse, dalla Valle d’Aosta alla Puglia, in un cammino verso la Ryder Cup 2022 che coinvolge tutta la Nazione.
Le interviste - Matthew Jordan, 23 anni, nato nella Wirral Peninsula, un ottimo curriculum da dilettante e passato di categoria lo scorso settembre, ha ottenuto il primo successo nel Challenge Tour, che si è affrettato a dedicare a se stesso. Poi ha aggiunto: “Il playoff non è mai bello, non mi piace vincere così, ma il golf è fatto anche di questo. Ho espresso un bel gioco per tutto il torneo, tra l’altro ho anche ottenuto una ‘hole in one’ e sono particolarmente contento perché ho iniziato la stagione senza ‘carta’ per il circuito e ora me la trovo in tasca”. Ha siglato l’ace proprio alla buca 16 (par 3, metri 137).dove si è svolto lo spareggio. Ha concluso la sua corsa vincente con un 66 (-6, sei birdie) è stato gratificato con un assegno di 48.000 uro su un montepremi di 300.000 euro.
Lorenzo Scalise ha spiegato: “Alla buca supplementare ho tirato un colpo pieno con il ferro 9, ma ho calcolato male il vento e la palla è terminata in acqua. Speravo in un esito diverso, tuttavia sono molto soddisfatto del gioco espresso e di tutta la prestazione nei quattro giorni, anche se quando una gara sfugge allo spareggio rimane sempre un bel po’ di amaro in bocca”.
Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di Banca Generali Private (Title Sponsor); BMW (Main Sponsor); Kappa (Official Supplier), Leaseplan (Official Supplier), Dailies Total 1 (Official Supplier). Title sponsor Italian Challenge Open: Eneos Motor Oil. Official Supplier Italian Challenge Open: OV Energy, LG Business, De Gregoris. Official advisor: Infront.
Il percorso - Il percorso del Terre dei Consoli Golf Club ha impegnato severamente i giocatori, ma tutti sono stati concordi nell’esprimere il loro apprezzamento per le qualità tecniche e per l’ottima preparazione. La stessa cosa era accaduta quando ha avuto il battesimo internazionale nel 2016. In quell’occasione fu il più lungo tracciato affrontato nella stagione del Challenge Tour (7.600 yards). Questa volta è stata inaugurata la nuova club house, un modello di eleganza e funzionalità, vero valore aggiunto in un circolo che va acquisendo sempre più prestigio. Il tracciato, disegnato dal grande architetto Robert Trent Jones Jr si sviluppa tra ostacoli naturali, laghi, grandi bunker posizionati strategicamente obbligando il golfista a grande attenzione e ad attente strategie.
Lorenzo Scalise è rimasto al settimo posto con 206 (67 71 68, -10) colpi a un giro dal termine dell’Italian Challenge Open Eneos Motor Oil, torneo in calendario nel Challenge Tour e nell’Italian Pro Tour Banca Generali Private, che si sta svolgendo sull’impegnativo percorso del Terre dei Consoli Golf Club (par 72), a Monterosi (VT).
Ha consolidato la sua posizione di leader con 201 (68 66 67, -15) il francese Antoine Rozner, in vetta alla money list e in cerca del terzo successo stagionale che lo porterebbe immediatamente sull’European Tour. Il 26enne parigino ha effettuato il secondo giro consecutivo senza bogey (67, -5, cinque birdie ) e ha preso tre colpi di vantaggio sul gallese Oliver Farr (204, -12) e quattro sullo svizzero Raphael De Souza, sul francese Gregory Havret, vincitore d un Open d’Italia (2001), sull’australiano Ben Eccles e sull’inglese Matthew Jordan (205, -11), che ha impreziosito la sua prova con una “hole in one” centrando con un colpo la buca 16 (par 3, metri 137). Scalise ha chances di competere per il titolo così come lo scozzese Connor Syme e il danese Nicolai Hojgaard che lo affiancano,
Sono a metà classifica Edoardo Raffaele Lipparelli, 27° con 211 (-5), Francesco Laporta e l’ottimo amateur Andrea Romano, 35.i con 212 (-4), ed è più distaccato Enrico Di Nitto, 61° con 219 (+3). Il montepremi di 300.000 euro dei quali 48.000 euro andranno al vincitore.
L’Italian Challenge Open Eneos Motor Oil è il settimo appuntamento stagionale dell’Italian Pro Tour Banca Generali Private, il circuito di dieci gare nazionali e internazionali della FIG programmate in sette regioni diverse, dalla Valle d’Aosta alla Puglia, in un cammino verso la Ryder Cup 2022 che coinvolge tutta la Nazione.
L’intervista - Francesco Laporta, quindicesimo nell’ordine di merito, ha recuperato posizioni con un parziale di 69 (-3) dopo un cammino articolato fatto di otto birdie, tre bogey e un doppio bogey.”E’ stato un giro particolare - ha detto - con alti e bassi. Sono partito molto bene, poi vi sono state un paio di buche in cui mi sono perso, quindi un susseguirsi di colpi ceduti al campo e poi ritrovati. Ho giocato di mattina e questo, essendoci meno vento, un piccolo vantaggio me lo ha dato. I green sono stati bagnati e hanno ben risposto. Il percorso è bello, difficile, ma molto divertente. Domani? Giocherò all’attacco come oggi cercando di risalire ancora la classifica”.
Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di Banca Generali Private (Title Sponsor); BMW (Main Sponsor); Kappa (Official Supplier), Leaseplan (Official Supplier), Dailies Total 1 (Official Supplier). Title sponsor Italian Challenge Open: Eneos Motor Oil. Official Supplier Italian Challenge Open: OV Energy, LG Business, De Gregoris. Official advisor: Infront.
Ingresso gratuito per il pubblico - Anche nell’ultima giornata di torneo l’ingresso per il pubblico è gratuito.
Il percorso - Il percorso del Terre dei Consoli Golf Club sta mettendo a dura prova i giocatori, ma tutti sono concordi nell’esprimere il loro apprezzamento per le qualità tecniche e per l’ottima preparazione. La stessa cosa è accaduta quando ha avuto il battesimo internazionale nel 2016. In quell’occasione fu il più lungo tracciato affrontato nella stagione del Challenge Tour (7.600 yards). Questa volta è stata inaugurata la nuova club house, un modello di eleganza e funzionalità, vero valore aggiunto in un circolo che va acquisendo sempre più prestigio. Il tracciato, disegnato dal grande architetto Robert Trent Jones Jr si sviluppa tra ostacoli naturali, laghi, grandi bunker posizionati strategicamente obbligando il golfista a grande attenzione e ad attente strategie.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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