Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

Lorenzo Scalise, decino con 269 (65 69 68 67, -11) colpi, e Alessandro Tadini, 14° con 270 (69 66 66 69, -10), hanno offerto una buona prestazione nell’Euram Bank Open, disputato sul percorso del GC Adamstal (par 70), a Ramsau in Austria.
Ha siglato il secondo titolo sul circuito lo scozzese Calum Hill (262 - 65 64 67 66, -18), che con un giro finale in 66 (-4, quattro birdie senza bogey) non ha concesso chances di recupero agli avversari e, in particolare, al connazionale Ewen Ferguson e al portoghese Josè-Filipe Lima, secondi con 266 (-14). Al quarto posto con 267 (-13) il francese Gregory Havret, lo svedese Rikard Karlberg, il finlandese Oliver Lindell e l’inglese Matt Ford e all’ottavo con 268 (-12) il polacco Adrian Meronk e il transalpino Ugo Coussaud.
Hanno terminato a metà classifica Francesco Laporta, 38° con 276 (-4), ed Enrico Di Nitto, 42° con 277 (-3), e in bassa Luca Cianchetti, 65° con 285 (+5) e Jacopo Vecchi Fossa, 68° con 291 (+11).
Lorenzo Scalise ha girato in 67 (-3) con quattro birdie e un bogey e per Alessandro Tadini, alla prima presenza stagionale su Challenge Tour, 69 (-1) colpi con un eagle, due birdie e tre bogey. Sono usciti al taglio Andrea Saracino, 103° con 144 (71 73, +4), e Carlo Casalegno, 139° con 149 (73 76, +9).
Calum Hill è stato gratificato con un assegno di 29.,600 euro su un montepremi di 185.000 euro.

TERZO GIRO - Alessandro Tadini, al debutto stagionale sul Challenge Tour, si è portato dal 18° al sesto posto con 201 (69 66 66, -9) colpi nel terzo giro dell’Euram Bank Open, che si conclude con la disputa del quarto sul percorso del GC Adamstal (par 70), a Ramsau in Austria.
Ha mantenuto la leadership con 196 (65 64 67, -14) colpi lo scozzese Calum Hill, 24enne di Kirkcaldy a caccia del secondo titolo sul circuito, che ha portato a tre i colpi di vantaggio sul primo inseguitore, l’inglese Matt Ford (199, -11). A quattro lo svedese Pontus Widegren, l’inglese Marcus Armitage e il finlandese Oliver Lindell, terzi con 200 (-10), mentre affiancano Tadini il portoghese José-Filipe Lima, lo svedese Rikard Karlberg, l’olandese Daan Huizing, il tedesco Marcel Schneider e i francesi Joel Stalter ed Edouard Dubois.
E’ rimasto in buona posizione e sostanzialmente stabile Lorenzo Scalise, 13° con 202 (65 69 68, -8), e ha risalito la graduatoria di venti gradini Enrico Di Nitto, 20° con 203 (65 73 65, -7). Tre colpi in più per Francesco Laporta, 32° con 206 (67 70 69, -4), e più attardati Luca Cianchetti (74 65 74) e Jacopo Vecchi Fossa (72 67 74), 66.i con 213 (+3).
Alessandro Tadini, 46enne d Borgomanero con quattro titolo sul tour, ha girato in 66 (-4) colpi con un eagle, quattro birdie e due bogey, Lorenzo Scalise in 68 (-2) con quattro birdie e due bogey ed Enrico Di Nitto ha ripetuto il 65 (-5) del turno iniziale con otto birdie, un bogey e un doppio bogey. Out al taglio Andrea Saracino, 103° con 144 (71 73, +4), e Carlo Casalegno, 139° con 149 (73 76, +9). Il montepremi à di 185.000 euro.

SECONDO GIRO - Lorenzo Scalise. 12° con 134 (65 69, -6), è rimasto in alta classica e Alessandro Tadini, da 47° a 18° con 135 (69 66, -5), ci si è portato nell’Euram Bank Open, evento del Challenge Tour che si sta giocando sul percorso del GC Adamstal (par 70), a Ramsau in Austria.
In vetta lo scozzese Calum Hill, 24enne di Kirkcaldy a caccia del secondo titolo sul circuito, con un 64 (-6, sei birdie senza bogey) e lo score dii 129 (65 64, -11) ha superato il tedesco Marcel Schneider (131, -9), leader dopo un turno. Al terzo posto con 132 (-8) il finlandese Oliver Lindell, l’inglese Matt Ford, lo svizzero Raphael De Sousa e il cileno Felipe Aguilar e al settimo con 133 (-7) l’olandese Daan Huizing, il tedesco Nicolai Von Dellingshausen e i francesi Joel Stalter, Antoine Schwartz ed Edouard Dubois. Non ha più chances di difendere il titolo  l’olandese Darius Van Driel, 40° con 138 (-2).
Sono rimasti in gara Francesco Laporta, 33° con 137 (67 70, -3), Enrico Di Nitto (65 73) stesso score di Van Driel, Jacopo Vecchi Fossa (72 67) e Luca Cianchetti (74 65), 58.i con 139 (-1). Fuori al taglio Andrea Saracino, 103° con 144 (71 73, +4), e Carlo Casalegno, 139° con 149 (73 76, +9). Il montepremi à di 185.000 euro.

PRIMO GIRO - Ottimo avvio di Enrico Di Nitto e di Lorenzo Scalise, secondi con 65 (-5), e bel ritmo anche di Francesco Laporta, 13° con 67 (-3), nell’Euram Bank Open, evento del Challenge Tour che si sta giocando sul percorso del GC Adamstal (par 70), a Ramsau in Austria.

E’ al comando con 62 (-8, un eagle, sei birde) il tedesco Marcel Schneider, 29enne di Bietigheim - Bissingen con un titolo sul circuito, mentre sono sulla seconda piazza anche il cileno Felipe Aguilar, lo scozzese Calum Hill e il francese Ugo Coussaud. In settima con 66 (-4) il danese Jeppe Pape Huldahl, il tedesco Nicolai Von Dellingshausen, il canadese Aaron Cockerill, il finlandese Oliver Lindell, l’inglese Dale Whitnell e lo statunitense James Erkenbeck. In ritardo l’olandese Darius Van Driel, 64° con 70 (par), che difende il titolo.
Altri cinque gli italiani in campo: Alessandro Tadini, 47° con 69 (-1), Andrea Saracino, 89° con 71 (+1), Jacopo Vecchi Fossa, 102° con 72 (+2), Carlo Casalegno, 119° con 73 (+3), e Luca Cianchetti, 128° con 74 (+4).
Enrico Di Nitto ha segnato un eagle, quattro birdie e un bogey, Lorenzo Scalise sette birdie e due bogey e Francesco Laporta quattro birdie e un bogey. Il montepremi à di 185.000 euro.
 
LA VIGILIA - Darius Van Driel, 30enne olandese di Heidschemdam, difende l’unico titolo in carriera nell’Euram Bank Open, evento del Challenge Tour in programma dal 18 al 21 luglio sul percorso del GC Adamstal, a Ramsau in Austria. VI prendono parte otto giocatori italiani: Francesco Laporta, Enrico Di Nitto, Andrea Saracino, Carlo Casalegno, Lorenzo Scalise, Jacopo Vecchi Fossa, Luca Cianchetti e Alessandro Tadini, alla prima gara stagionale.
Nel field Steven Tiley, vincitore domenica scorsa del Le Vaudreuil Golf Challenge, e Matthew Jordan, a segno nell’Italian Challenge Open, gli austriaci Martin Wiegele, un successo sull’European Tour, e Timon Baltl, in buona evidenza sull’Als Tour, l’olandese Daan Huizing, lo scozzese Calum Hill, i francesi Gregory Havret e Julien Quesne, per entrambi un Open d’Italia (2001 e 2013), lo spagnolo Scott Fernandez, il tedesco Nicolai Von Dellingshausen e il cileno Felipe Aguilar. Tra gli italiani Francesco Laporta è impegnato a rientrare tra i primi 15 classificati nell’ordine di merito, che a fine anno avranno il pass per il circuito maggiore. Il montepremi à di 185.000 euro.
 

 

La belga Manon De Roey (211 - 68 71 72, -5), ha vinto il Santander Golf Tour Letas Valencia (LET Access) disputato a Valencia, in Spagna, sul percorso del Club de Golf Escorpion (par 72).
Ha offerto ancora una bella prova Lucrezia Colombotto Rosso, decima con 216 (72 72 72, par), regolarissima nei suoi score, ed è andata a premio anche Laura Sedda, 30ª con 221 (72 72 77, +5), che ha perso alcune posizioni nel finale. E’ uscita al taglio per un colpo Stefania Avanzo, 52ª con 150 (74 76, +6).
Manon De Roey, che recentemente ha tenuto testa ai professionisti dell’Alps Tour (terza) nel St. Malo Mixed Open, ha concluso con quattro birdie e altrettanti bogey per il 72 del par, sufficiente per mantenere un colpo di vantaggio sulla spagnola Carmen Alonso (212, -4). Al terzo posto con 213 (-3) l’argentina Magdalena Simmermacher e la dilettante tedesca Carolin Kauffmann e al quinto con 214 (-2) l’iberica Laura Gomez Ruiz e la ceca Katerina Vlasinova.
Lucrezia Colombotto Rosso ha realizzato il terzo 72 (par) con tre birdie e tre bogey e Laura Sedda ha girato in 77 (+5) con due birdie, tre bogey e due doppi bogey. A Manon De Roey, per il secondo titolo sul circuito, è andato un assegno di 5.600 euro su un montepremi di 35.000 euro.

SECONDO GIRO - La belga Manon De Roey (139 - 68 71,-5), che recentemente ha tenuto testa ai professionisti dell’Alps Tour (terza) nel St. Malo Mixed Open, è passata a condurre nel Santander Golf Tour Letas Valencia (LET Access) che si sta svolgendo a Valencia, in Spagna, sul percorso del Club de Golf Escorpion (par 72). Hanno guadagnato cinque posizioni, 12.e con 144 (par) Laura Sedda (72 72) e Lucrezia Colombotto Rosso (72 72), che viaggiano di pari passo da inizio torneo. E’ uscita al taglio per un colpo Stefania Avanzo, 52ª con 150 (74 76, +6).Sono al secondo posto con 140 (-4) l’inglese Georgia Price e la spagnola Carmen Alonso, al quarto con 141 (-3) la ceca Katerina Vlasinova e l’inglese Charlotte Leathem, in vetta dopo un turno, e al sesto con 142 (-2) l’iberica Laura Gomez Ruiz e l’argentina Magdalena Simmermacher. Il montepremi è di 35.000 euro.

PRIMO GIRO - Laura Sedda e Lucrezia Colombotto Rosso 17.e con 72 (par) colpi e Stefania Avanzo 33ª con 74 (+2) dopo il giro iniziale del Santander Golf Tour Letas Valencia (LET Access) che si sta svolgendo a Valencia, in Spagna, sul percorso del Club de Golf Escorpion (par 72).
Al vertice con 67 (-5) l’inglese Charlotte Leathem, a un colpo la spagnola Carmen Alonso e la belga Manon De Roey (68,-4), che recentemente ha tenuto testa ai professionisti dell’Alps Tour (terza) nel St. Malo Mixed Open. Seguono la dilettante iberica Ana Pelaez, quarta con 69 (-3), la finlandese Sanna Nuutinen, le francesi Emilie Piquot e Ariane Provot, la ceca Katerina Vlasinova, la spagnola Laura Gomez Ruiz e la tedesca Greta Isabella Voelker, quinte con 70 (-2).
Per Lucrezia Colombotto Rosso tre birdie e tre bogey, per Laura Sedda due birdie e altrettanti bogey e per Stefania Avanzo due birdie e quattro bogey. Il montepremi è di 35.000 euro.

LA VIGILIA - Il LET Access, secondo circuito femminile continentale, rimane in Spagna per la disputa del Santander Golf Tour Letas Valencia (17-19 luglio)) in programma a Valencia, sul percorso del Club de Golf Escorpion. Tre le italiane in campo, Lucrezia Colombotto Rosso, seconda la scorsa settimana nel Ribeira Sacra Patrimonio de la Humanidad, Stefania Avanzo, settima nello stesso evento, e Laura Sedda.
Le prime due azzurre proveranno a cercare la conferma del cambio di passo in un lotto di concorrenti in cui hanno possibilità di recitare un ruolo da protagoniste le spagnole Elia Folch e Noemi Jimenez, la svedese Johanna Gustavsson, l’inglese Rachael Goodall, la finlandese Sanna Nuutinen, la svizzera Caroline Rominger, la belga Manon De Roey e la scozzese Laura Murray. Il montepremi è di 35.000 euro.

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LPGA: Molinaro/Meadow terminano 11.e

 

La statunitense Cydney Clanton e la thailandese Jasmine Suwannapura hanno vinto con 253 (67 64 63 59, -27) colpi il Dow Great Lakes Bay Invitational (LPGA Tour), gara a coppie che si è disputata alternando le formule foursome (primo e terzo giro) e fourball (secondo e quarto) sul percorso del Midland Country Club (par 70), a Midland nel Michigan. Si sono classificate all’11° posto con 263 (69 61 71 62, -17) Giulia Molinaro e la nordirlandese Stephanie Meadow dopo essere state al vertice nel secondo giro.
Le vincitrici hanno costruito il successo con un 63 (-7) nel foursome e poi hanno tolto ogni velleità alle avversarie con un 59 (-11) nel fourball conclusivo con undici birdie, di cui prima cinque e poi sei consecutivi, e un bogey. Al secondo posto con 259 (-21) la coreana Jin Young Ko, numero due mondiale, e l’australiana Minjee Lee, numero quattro, al terzo con 260 (-20) le sorelle thailandesi Ariya e Moriya Jutanugarn e  le coreane Na Yeon Choi e Jenny Shin, al quinto con 261(-19)  le canadesi Brooke M. Henderson e Alena Sharp e al 15° con 265 (-15) le sorelle americane Jessica e Nelly Korda.
Giulia Molinaro e Stephanie Meadow hanno concluso in 62 (-8) il fourball con nove birdie e un bogey. L’azzurra è andata a premio per la quarta volta consecutiva con tre piazzamenti tra i top 20 e un 29° posto che l’hanno fatta risalire nella money list.

 

TERZO GIRO - La statunitense Cydney Clanton e la thailandese Jasmine Suwannapura (194 - 67 64 63, -16), con un giro in 63 colpi (-7, otto birdie, un bogey) nel foursome della terza giornata hanno preso il largo nel Dow Great Lakes Bay Invitational (LPGA Tour), gara a coppie che si disputa alternando le formule foursome (primo e terzo giro) e fourball (secondo e quarto) sul percorso del Midland Country Club (par 70), a Midland nel Michigan. Sono scese dal primo all’11° posto con 201 (69 61 71,-9) Giulia Molinaro e la nordirlandese Stephanie Meadow, che si sono espresse con un 71 (+1, un birdie, due bogey).
La coppia di testa affronterà il giro finale con cinque colpi di vantaggio sulle seconde classificate: le sorelle thailandesi Ariya e Moriya Jutanugarn, risalite dalla 23ª piazza, le cinesi Simin Feng e Ruixin Liu, le coreane Na Yeon Choi e Jenny Shin e le americane Paula Creamer e Morgan Pressel (199, -11), in vetta dopo un turno con Molinaro/Meadow e con le francesi Celine Boutier/Karine Icher, quest’ultime ora nel gruppo al sesto posto con 200 (-10) dove si trovano anche le canadesi Brooke M. Henderson e Alena Sharp. Hanno guadagnato solo tre posizioni le sorelle statunitense Jessica e Nelly Korda, 20.e con 203 (-7).
Sono uscite al taglio Silvia Cavalleri e la taiwanese Min Lee, 60.e con 141 (73, 68, +1). Il montepremi è di 2.000.000 di dollari.

SECONDO GIRO - Giulia Molinaro e la nordirlandese Stephanie Meadow, con un ottimo 61 (-9, nove birdie) e lo score di 130 (69 61, -10) sono passate a condurre nel Dow Great Lakes Bay Invitational (LPGA Tour), gara a coppie che si disputa alternando le formule foursome (primo e terzo giro) e fourball (secondo e quarto) sul percorso del Midland Country Club (par 70), a Midland nel Michigan. Sono uscite al taglio Silvia Cavalleri e la taiwanese Min Lee, 60.e con 141 (73, 68, +1).
Molinaro/Meadow sono affiancate dalle francesi Celine Boutier/Karine Icher (68 62) e dalle statunitensi Paula Creamer/Morgan Pressel (66 64). In una classifica molto corta sono in quarta posizione con 131 (-9) Tiffany Chan (HK)/Peiyun Chien (Twn), Kim Kaufman/Kris Tamulis (Usa), Pajaree Anannarukarn/Pannarat Thanapolboonyaras (Tha), Mirim Lee/Amy Yang (Cor), Cidney Clanton (Usa)/Jasmine Suwannapura (Tha) e le canadesi Brooke M. Henderson/Alena Sharp in vetta dopo un turno.
Hanno perso terreno le due coppie di sorelle: le thailandesi Ariya e Moriya Jutanugarn e le americane Jessica e Nelly Korda, 23.e con 135 (-5). Il montepremi è di 2.000.000 di dollari.

PRIMO GIRO - Inizio in alta classifica per Giulia Molinaro e la nordirlandese Stephanie Meadow, 12.e con 69 (-1) colpi, nel Dow Great Lakes Bay Invitational (LPGA Tour), gara a coppie che si disputa alternando le formule foursome (primo e terzo giro) e fourball (secondo e quarto) sul percorso del Midland Country Club (par 70), a Midland nel Michigan. Al 50° posto con 73 (+3) Silvia Cavalleri e la taiwanese Min Lee.

In vetta con 65 (-5) le canadesi Brooke M. Henderson/Alena Sharp con un colpo di margine sulle statunitensi Paula Creamer/Morgan Pressel (66,-4). In terza posizione con 67 (-3) Minjee Lee (Aus)/Jin Young Ko (Cor), numero quattro e numero due nel Rolex ranking, Robyn Choi (Aus)/Jaclyn Lee (Can), Jasmin Suwannapura (Tha)/Cydney Clanton (Usa) e le coreane Amy Yang/Mirim Lee. In settima con 68 (-2) le sorelle americane Jessica e Nelly Korda e in 20ª con 70 (par)  le sorelle thailandesi Ariya e Moriya Jutanugarn.
Per Molinaro/Meadow quattro birdie e tre bogey nel foursome e per Cavaleri/Lee quattro birdie, cinque bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari.

LA VIGILIA - Il LPGA Tour propone un nuovo torneo, il Dow Great Lakes Bay Invitational (17-20 luglio), gara che si giocherà a coppie alternando le formule foursome e fourball sul percorso del Midland Country Club, a Midland nel Michigan. Vi prendono parte Giulia Molinaro, reduce da tre convincenti prove consecutive, e Silvia Cavalleri, che avranno per compagne rispettivamente con la nordirlandese Stephanie Meadow e con la taiwanese Min Lee.
Tra le 72 coppie quelle formate da due sorelle, le thailandesi Ariya e Moriya Jutanugarn e le statunitensi Nelly e Jessica Korda, quattro proettes tutte vincenti sul circuito. Giocheranno insieme anche le neo mamme Stacy Lewis e Gerina Piller e vi saranno formazioni di connazionali composte dalle canadesi Brooke M. Henderson e Alena Sharp, dalle giapponesi Nasa Hataoka e Suzuka Yamaguchi, dalle coreane Mirim Lee e Amy Yang, dalle svedesi Pernilla Lindberg e Linnea Strom e dalle francesi Celine Boutier e Karine Icher. Interessante anche il duo di neopro formato da Jennifer Kupcho e dalla messicana Maria Fassi.
Il torneo ha anche sollecitato la comunità di Midland. Si sono presentati ben 800 volontari e molti abitanti hanno messo a disposizione gratuitamente la loro casa per le giocatrici. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari.

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The Open: Lowry domina, 11° F. Molinari

 

 

L’irlandese Shane Lowry ha dominato nel 148° Open Championship, quarto e ultimo major stagionale, imponendosi con 269 (67 67 63 72, -15) colpi sul tracciato del Royal Portrush GC (par 71) nella città da cui il circolo prende nome nell’Irlanda del Nord. Ha lasciato la sua impronta sul torneo, anche se non è riuscito a difendere il titolo, Francesco Molinari (281 - 74 69 72 66, -3), autore da grande campione qual è di una straordinaria rimonta che l’ha portato dal 54° all’undicesimo posto grazie a un 66 (-5) miglior score di giornata. Al 72° con 293 (72 71 75 75, +9) Nino Bertasio.
Shane Lowry, 32enne di Mullingar, ha firmato il primo major, portando a cinque i suoi titoli che comprendono anche un WGC (Bridgestone Invitational, 2015), innanzi tutto per i suoi grandi meriti espressi soprattutto con il 63 (-8) del terzo turno, che gli ha dato vantaggi pesanti sugli avversari, i quali poi nel quarto gli hanno dato una discreta mano. Ha provato a tenergli testa e a insidiarlo Tommy Fleetwood, secondo con 275 (-9), che inizialmente lo ha avvicinato, ma nei momenti topici non ha saputo approfittare delle difficoltà accusate dal leader, specie quando il maltempo e il vento hanno imperversato.
A dare poi tranquillità sin dall’inizio a Lowry ci hanno pensato gli altri candidati al titolo a cominciare da Brooks Koepka, leader mondiale e forse il più temuto, che si è chiamato subito fuori con quattro bogey di fila (poi quarto con 278, -6), e da Rickie Fowler partito con un doppio bogey, che poi tra alti e bassi è terminato sesto con 279 (-5). Incredibile la parabola discendente di JB Holmes, da terzo a 67° con 290 (+6), dopo un devastante 87 (+16). E’ risalito Tony Finau, terzo con 277 (-7), e ha condotto comunque una bella gara Lee Westwood, quarto con Koepka, anche se forse a 46 anni ha perso l’ultima occasione per inserire nel suo ricco palmarés almeno un major.
Ha fatto una bella figura lo scozzese Robert MacInthyre, nel gruppo di Fowler alla pari con Tyrrell Hatton e con Danny Willett, e si è piazzato decimo Patrick Reed con 280 (-4), sempre più altalenante. Molinari è stato affiancato da Justin Thomas, Alex Noren e da Jon Rahm e si sono confusi nell’anonimato del 20° posto  con 283 (-1) Jordan Spieth. Henrik Stenson e Justin Rose, franato con un 79 (+8).
Sciatto il finale di Dustin Johnson, numero due mondiale, 51° con 287 (+3), e di Sergio Garcia, 67° con Holmes. Hanno fatto di peggio Tiger Woods, Rory McIlroy, Phil Mickelson, Jason Day e Bryson DeChambeau usciti al taglio dopo 36 buche.
Ha detto il vincitore - A Shane Lowry, che ha concluso la sua corsa vincente con un 72 (+1, quattro birdie, cinque bogey), è andata la mitica Claret Jug, il trofeo che spetta al vincitore, e un assegno di 1.935.000 dollari su un montepremi di 10.750.000 dollari. “Amo questo luogo e questo percorso - ha detto - e vincere l’Open Championship qui è stato veramente straordinario. Ho tante persone da ringraziare a iniziare dal mio caddy, dai miei genitori e da mia moglie Wendy, che mi sostengono continuamente e questa Claret Jug è anche per loro. E infine sono stato aiutato da un pubblico veramente meraviglioso”
Le dichiarazioni di Molinari - Grande giro di Francesco Molinari che ha realizzato il 66 con due birdie alle buche 2 e 7, un eagle alla 12 e un altro birdie alla 17. Subito dal 54° al 27° posto, poi la lunga attesa in club house scalando posizioni fino a fermarsi all’undicesima e con la certezza di essere tornato da settimo al sesto posto nel world ranking.
“Oggi ho cambiato mentalità - ha spiegato l’azzurro - ricorrendo a cuore e orgoglio. E ora debbo fare in modo che questo accada sempre e non solo quando mi trovo con le spalle al muro. Mi auguro che tale reazione mi dia inerzia positiva per le prossime gare. Sono stato a riposo per tre settimane, poiché mi erano necessarie per ricaricare le batterie e peraltro la preparazione al torneo è andata nel modo giusto, ma evidentemente non ho gestito al meglio le mie attese. È una parte importante mancata nella mia prestazione. Indubbiamente l’esito del Masters è stato un colpo duro, ma ora debbo mettere passione e grinta ogni giorno negli eventi futuri”.
Nino Bertasio, dopo due buoni primi giri, ha rallentato con due 75 (+4), chiudendo il secondo con un birdie e cinque bogey. Era al suo primo major e aver superato il taglio ed essere giunto fino in fondo è già un grosso merito. E’ uscito al taglio Andrea Pavan, 127° con 149 (73 76, +7), che era al secondo torneo del Grande Slam.

 

TERZO GIRO - Volata finale per il titolo nel 148° Open Championship, quarto e ultimo major stagionale che si conclude sul tracciato del Royal Portrush GC (par 71) nella città da cui il circolo prende nome nell’Irlanda del Nord, che sarà condotta da Shane Lowry al comando con 197 (67 67 63, -16) colpi e grande protagonista del turno. Non potrà parteciparvi Francesco Molinari, campione in carica, 54° con 215 (74 69 72, +2), mentre è più indietro Nino Bertasio, l’altro azzurro rimasto in gara, 68° con 218 (72 71 75, +5).
Shane Lowry, 32enne irlandese di Mullingar, quattro titoli sull’European Tour comprensivi di un WGC (Bridgestone Invitational, 2015), con un 63 (-8, otto birdie, di cui tre nelle ultime quattro buche, senza bogey), miglior score di giornata, ha scavato un solco tra lui e gli altri, ma con tanti campioni al suo inseguimento il giro conclusivo sarà ugualmente foriero di emozioni e spettacolo.
Lo seguono a quattro colpi Tommy Fleetwood (201, -12 ), a sei J.B. Holmes (203, -10) e a sette Justin Rose e Brooks Koepka, leader mondiale, quarti con 204 (-9), che si attendevano esiti migliori, ma che hanno tanta classe per ribaltare una situazione obiettivamente difficile. Qualche chance anche per Rickie Fowler e per Lee Westwood, sesti con 205 (-8), mentre sono praticamente nulle le possibilità di Jon Rahm, Tony Finau, Jordan Spieth e Danny Willett, ottavi con 206 (-7).
Sono tagliati fuori dalla corsa verso la Claret Jug, l’ambitissimo trofeo per il vincitore, lo svedese Henrik Stenson, 12° con 207 (-6), Xander Schauffele, 18° con 208 (-5), Justin Thomas e Patrick Reed, 19.i con 209 (-4), Dustin Johnson, numero 2 del world ranking, 29° con 211 (-2), e Sergio Garcia, 36° con 212 (-1).
Vittime illustri al taglio dopo 36 buche con l’uscita di Tiger Woods, Rory McIlroy, Phil Mickelson, Jason Day e Bryson DeChambeau. Nell’ultima giornata partenze anticipate per evitare il maltempo previsto nel tardo pomeriggio.
Ha detto Molinari - Francesco Molinari (nella foto) ha girato in 72 (+1) colpi. Dopo le prime sette buche in par ha trovato due bogey nelle successive quattro, poi ha siglato l’unico birdie alla 14. “Speravo in un esito diverso" ha detto il torinese. "Mi sarebbe piaciuto difendere più strenuamente il titolo ma non ci sono riuscito. Pensare che il mio nome sarà per sempre scritto nella storia di questo torneo mi rasserena. Il mio è un pensiero agrodolce". Nino Bertasio, al suo primo major, ha iniziato con un doppio bogey al quale si sono aggiunti tre birdie e cinque bogey per il 75 (+4), che gli ha fatto perdere dieci posizioni. E’ uscito al taglio Andrea Pavan, 127° con 149 (73 76, +7), che era al secondo torneo del Grande Slam. Il montepremi di 10.750.000 dollari,

 

SECONSO GIRO - Francesco Molinari, campione in carica, ha effettuato un ottimo recupero portandosi dal 94° al 58° posto con 143 (74 69, +1) colpi nel 148° Open Championship, quarto e ultimo major stagionale che si sta svolgendo sul tracciato del Royal Portrush GC (par 71) nella città da cui il circolo prende nome nell’Irlanda del Nord, dove J.B. Holmes (134 - 66 68, -8) è stato raggiunto in vetta da Shane Lowry (134 - 67 67). Ha lo stesso score di Molinari anche Nino Bertasio (72 71), al suo primo torneo del Grande Slam, mentre è uscito al taglio Andrea Pavan, 127° con 149 (73 76, +7), che era al secondo.
La coppia di testa precede di misura gli inglesi Tommy Fleetwood e Lee Westwood (135, -7) e sono a ridosso Justin Rose, quinto con 136 (-6), risalito di undici posizioni - con Cameron Smith e Justin Harding che hanno il medesimo punteggio - quindi Jordan Spieth, che ne ha recuperate 12, e Brooks Koepka, leader mondiale, che invece ne ha perse cinque, ottavi con 137 (-5). Hanno tenuto un bel passo anche Tony Finau e John Rahm, 12.i con 138 (-4), e hanno un colpo in più Dustin Johnson, numero due del world ranking, e Rickie Fowler,18.i con 139 (-3). Un po’ più defilati, ma non certo tagliati fuori, Sergio Garcia e Justin Thomas, 32.i con 141 (-1).
Out McIlroy, Woods e Mickelson - Dopo il disastro del primo giro Rory McIlroy ha espresso il golf dei suoi livelli, ma le sue speranze di rientrare sono rimaste corte di un colpo. Partendo da un “+8” si è fermato sul “+2” (74° con 144 - 79 65) dopo un gran 65 (-6, sette birdie, un bogey). Per la prima volta sono usciti al taglio nello stesso major Tiger Woods, 119° con 148 (+6), e Phil Mickelson, 135° con 150 (+8). Il primo, che ha dichiarato di aver avuto problemi alla schiena e che ha annunciato la sua rinuncia al WGC FedEx St. Jude della prossima settimana, ha provato a rientrare, ma il 70 (-1, quattro birdie, tre bogey) è stato insufficiente. Stessa sorte anche per Jason Day (144 come per McIlroy), e per Bryson DeChambeau, 107° con 147 (+5).
La rimonta di Molinari - Francesco Molinari ha giocato con molta accortezza, senza l’affanno di voler recuperare subito, ma attendendo le occasioni favorevoli. Il primo birdie è arrivato alla buca 7, subito raddoppiato alla 8, con il terzo alla 11. Nelle buche successive ha trovato un bogey alla 17, ma non ha avuto incertezze alla 18 (69, -2). Avrebbe potuto ottenere uno score migliore se un paio di palline non si fossero fermate proprio sull’orlo della buca dopo ottimi putt dalla distanza. Nino Bertasio è andato in altalena con un colpo sopra o sotto par fino alla buca 14 (quattro birdie, quattro bogey), poi nelle ultime quattro ha badato a mantenersi nel par (71) che gli avrebbe garantito di proseguire la gara. Andrea Pavan ha realizzato 76 (+5) colpi con tre birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Il montepremi di 10.750.000 dollari,

PRIMO GIRO - Lo statunitense J.B. Holmes è al comando con 66 (-5) colpi nel 148° Open Championship, quarto e ultimo major stagionale che si sta svolgendo sul tracciato del Royal Portrush GC (par 71) nella città da cui il circolo prende nome nell’Irlanda del Nord, con un montepremi di 10.750.000 dollari.
Francesco Molinari, campione in carica, 94° con 74 (+3), ha avuto parecchie difficoltà in un primo giro in cui sono mutate spesso le condizioni climatiche e l’intensità del vento. Due colpi in meno del torinese per Nino Bertasio, 54° con 72 (+1), e uno in meno per Andrea Pavan, 72° con 73 (+2).
Il leader è seguito a un colpo dall’irlandese Shane Lowry (67, -4) e a due da un folto gruppo in terza posizione con 68 (-3) che comprende, tra gli altri, Brooks Koepka, leader mondiale, Sergio Garcia, Alex Noren, Webb Simpson, Tony Finau, Tommy Fleetwood e Jon Rahm, a lungo in vetta e poi in panne alla fine. Non sono lontani Rickie Fowler e Jordan Spieth, 20.i con 70 (-1), è in par Justin Thomas, 42° con 71, e ha lo stesso score di Bertasio anche Dustin Johnson, numero due del World ranking.
Woods e McIlroy delusione - Già fuori nella corsa alla Claret Jug, il trofeo riservato al vincitore, Tiger Woods, 144° con 78 (+7), e Rory McIlroy, 150° con 79 (+8). Tiger, dopo aver salvato par difficili, ha cominciato a perdere colpi dalla quinta buca e ha messo insieme sei bogey e un doppio bogey, contro un birdie. McIlroy è partito con un quadruplo bogey ed è arrivato al traguardo con un triplo dopo un doppio bogey alla 16 dove ha sbagliato un putt di una cinquantina di centimetri tirato in piena deconcentrazione. A completare lo score due birdie e un bogey.
Le dichiarazioni di Molinari - “Non è certo l’inizio che sognavo e speravo, ma devo imparare dagli errori commessi oggi per cercare di fare meglio domani” ha detto Francesco Molinari, che dopo una buona partenza con un birdie, ha perso cinque colpi nella fase centrale, tra le buche 6 e 12, con tre bogey e un doppio bogey, per poi recuperarne uno alla 14 con un secondo birdie. Andrea Pavan ha lasciato due colpi al campo sulle prime sei buche (due bogey) e altri tre sulle ultime (bogey e doppio bogey). In mezzo tre birdie. Per Nino Bertasio due birdie, un bogey e un doppio bogey.
“Buca in uno” e un “13” - L’argentino Emiliano Grillo stesso punteggio di Pavan, ha realizzato una “hole in one” centrando dal tee la buca 13 (par 3, metri 177) utilizzando un ferro nove. All’ace ha aggiunto tre birdie, quattro bogey e un triplo bogey per il 73. La prodezza non si verificava dall’edizione del 2016 con la “buca in uno” nel primo giro al Royal Troon di Louis Oosthuizen, che poi uscì al taglio.
David Duval, numero uno al mondo per 15 settimane nel 1999, vincitore dell’Open Championship nel 2001, ultimo di 13 titoli sul circuito per poi praticamente scomparire fino ad essere attualmente il numero 2080 nel World Ranking, è in coda con un 90 (+19) comprensivo di un “13” alla buca 7, par 5 di 541 metri.

LA VIGILIA - Francesco Molinari sarà il primo italiano a difendere il titolo in un major, il 148° Open Championship, il più longevo degli eventi del Grande Slam, nato nel 1860 e che ha attraversato tre secoli, per la prima volta quest’anno divenuto da terzo a quarto e ultimo della serie.
Il torneo farà la seconda apparizione della storia in Irlanda del Nord (contro le 50 in Inghilterra e le 96 in Scozia) sullo stesso percorso dove approdò nel 1951, il Royal Portrush GC nella città da cui il circolo prende nome. Tre gli azzurri in gara, con il torinese affiancato da Andrea Pavan, alla seconda esperienza in un major, dopo quella nell’US Open (2014), e da Nino Bertasio, alla prima dopo essere entrato nel field con il quarto posto di domenica scorsa nello Scottish Open,
Molinari proverà a centrare a doppietta, che non si verifica dal 2007/2008, autore Padraig Harrington, seguita a quella di Tiger Woods (2005-2006). In un field, come sempre stellare in queste occasioni con 84 degli 85 giocatori migliori al mondo, Harrington non sarà probabilmente in grado di puntare in alto, mentre Woods non nasconde l’idea di portare a 16 i major vinti - per avvicinarsi al record di Jack Nicklaus (18) - con il quarto The Open (come lo chiamano i britannici) nel palmarés.
I bookmakers danno Rory McIlroy, a segno nel 2014, quale candidato con più alte possibilità di ricevere la Claret Jug, il trofeo che Molinari ha riconsegnato, nella speranza che sia solo momentaneamente, al board del R&A, ma in un contesto del genere ogni previsione è del tutto aleatoria. Magari c’è qualche past winner che non attraversa un gran periodo come Jordan Spieth (2017), Henrik Stenson (2016) o Phil Mickelson (2013), ma tutti hanno tanta classe da poter compiere anche il miracolo.
Hanno sicuramente più certezze Brooks Koepka, numero uno mondiale e una sorta di macchina da major con quattro vinti negli ultimi due anni (su sei successi totali) e Dustin Johnson, numero due, che ha più titoli (20), meno major (1), ma maggiore continuità. Senza dimenticare Justin Rose, oro olimpico a Rio 2016, Jon Rahm, fresco di successo nell’Irish Open, Bryson DeChambeau e Justin Thomas. Sembrano più portati al ruolo di outsider, data la condizione attuale, Rickie Fowler, Patrick Reed, Xander Schauffele, Adam Scott, Jason Day, Sergio Garcia, Hideki Matsuyama e Tommy Fleetwood. Il montepremi è di 10.750.000 dollari.
Molinari e Woods - Diverso rispetto al 2018 l’approccio al major di Molinari. Lo scorso anno si presentò arrivando direttamente dagli Stati Uniti, dopo essersi classificato secondo la domenica prima nel John Deere Classic, con due successi e due secondi posti nelle cinque uscite precedenti e con le credenziali di un 40 sotto par negli ultimi otto giri effettuati sul PGA Tour. Questa volta il campione torinese ha scelto una via diversa, rimanendo a riposo per tre settimane dopo aver giocato in sequenza l’US Open e il Travelers Championship. Elemento comune nelle due circostanze la piena fiducia nei propri mezzi.
“Difendere il titolo - ha detto - in un torneo che ha cambiato la mia vita è qualcosa di unico. Non trovo le parole giuste, ma sono tante le motivazioni e gli stimoli e proverò a godermi l’evento istante per istante, come ho fatto a Parigi nella Ryder Cup”. Poi ha aggiunto: “Il percorso è piuttosto difficile, complicato e va affrontato con le strategie giuste. Ci ho giocato nel 2012, per l’Irish Open, e di sicuro non bisogna strafare”.
Anche Tiger Woods ha seguito la linea di Molinari nell’avvicinarsi al torneo, osservando una settimana di riposo in più. Infatti non è più sceso in campo dopo l’US Open.
Il “Belt” e la Claret Jug - Nelle prime edizioni dell’Open Championship il vincitore indossava il “Challenge Belt”, una cintura di marocchino rosso ornata di medaglioni d’argento, destinata per regolamento a divenire proprietà del giocatore che avesse vinto la gara per tre volte consecutive. Se la portò via definitivamente Tom Morris Jr nel 1870, che poi conseguì il quarto successo di fila, record ancora imbattuto, così come quello di giocatore più giovane a imporsi (17 anni, 5 mesi, otto giorni nel 1868). La vittoria del 1870 mandò in crisi il sistema. Infatti quando l’anno dopo gli organizzatori si ricordarono che il Belt non c’era più non ebbero tempo per far fare un’altra cintura e furono costretti ad annullare la gara. Si riprese nel 1872, con la quaterna di Tom Morris jr, e fu deciso di mettere in palio la Claret Jug con la norma che non sarebbe divenuta proprietà di nessuno. Il trofeo, però, non fu pronto per la premiazione e non fu consegnato a Morris jr, che ebbe una medaglia, ma il suo fu il primo nome a esservi inciso. Fisicamente ricevette la Claret Jug per la prima volta Tom Kidd nel 1873.
Le partenze - Giovedì prossimo Francesco Molinari salirà sul tee di partenza alle ore 9,58 locali insieme a Bryson DeChambeau e ad Adam Scott. Sarà anticipato alle ore 8,25 da Andrea Pavan in terna con Ryan Palmer e con Dylan Frittelli e seguito alle 10,09 da Rory McIlroy, Paul Casey e da Gary Woodland. Nel pomeriggio, alle ore 14,15, Nino Bertasio inizierà insieme a Lucas Glover e a Joost Luiten e alle 15,10 saranno al via Tiger Woods, Patrick Reed e Matt Wallace. Il primo tee shot sarà eseguito alle ore 6,35 dal nordirlandese Darren Clarke.

LE DICHIARAZIONI DI MOLINARI - “Non vedo l’ora di scendere in campo. Difendere un titolo è sempre un evento speciale, ma poterlo fare nell’Open Championship credo sia qualcosa di unico, di indescrivibile”. Francesco Molinari ha dettato le sue impressioni nella conferenza stampa di presentazione del 148° Open Championship, il quarto major stagionale in programma da giovedì 18 luglio a domenica 21 sul percorso del Royal Portrush GC, nella città dell’Irlanda del Nord da cui il circolo prende nome.
“Desidero godermi il più possibile questa particolare esperienza e, come nella Ryder Cup a Parigi, entrare pienamente nell’atmosfera, vivendo intensamente ogni momento” ha proseguito il torinese, unico italiano a imporsi in un major. Ha ricordato il trionfo di Carnoustie nel 2018 dove ha ricevuto la Claret Jug, che ha riconsegnato almeno per ora al board del R&A, poi ha espresso il suo parere sul percorso in cui avrà luogo il torneo che ha attraversato tre secoli dalla sua nascita nel 1860. “Conosco il tracciato per averlo affrontato nell’Irish Open del 2012. E’ molto complicato e sarà una grande sfida per tutti. Vanno adottate le strategie giuste evitando di strafare”.
Al major prenderanno parte altri due azzurri, Andrea Pavan e Nino Bertasio, alla prima esperienza in una gara del Grande Slam, entrato nel field con il quarto posto di domenica scorsa nello Scottish Open. Giovedì prossimo Francesco Molinari salirà sul tee di partenza alle ore 9,58 locali insieme a Bryson DeChambeau e ad Adam Scott. Sarà anticipato alle ore 8,25 da Andrea Pavan in terna con Ryan Palmer e con Dylan Frittelli. Nel pomeriggio, alle ore 14,15, Nino Bertasio inizierà insieme a Lucas Glover e a Joost Luiten.

DIRETTA SU SKY - L’Open Championship sarà teletrasmesso da Sky in diretta, in esclusiva e in alta definizione, sul canale Sky Sport The Open (205), con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 18 luglio e venerdì 19, dalle ore 7 alle ore 21,30; sabato 20 luglio, dalle ore 11 alle ore 21; domenica 22 dalle ore 10 alle ore 20. Commento di Silvio Grappasonni, Roberto Zappa, Marco Cogliati, Massimo Scarpa, Alessandro Lupi e di Michele Gallerani.

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Euroteam: bronzo per Ladies e Girls

 

Due medaglie di bronzo per l’Italia, conquistate dalle formazioni Ladies e Girls, che hanno sconfitto entrambe la Germania, nel doppio confronto sul percorso dell’Is Molas GR e in Spagna, in un Campionato Europeo a squadre in cui ancora una volta i team italiani si sono fatti onore. Le Ladies hanno migliorato il quarto posto del 2018 e le Girls sono salite sul podio per il sesto anno consecutivo con lo straordinario bottino di due ori, tre agenti e un bronzo. Si sono fatti valere anche gli Amateur che nella Division II hanno ottenuto il pass per disputare l’anno prossimo l’Europeo, mentre i Boys hanno battuto la Svizzera e hanno chiuso al settimo posto. La Svezia ha conquistato due titoli (Ladies e Amateur), uno la Francia (Boys) e la Danimarca (Girls).
 
Ladies: dominio sulla Germania - Le Ladies hanno sconfitto seccamente la Germania (5-2) e hanno ottenuto una meritatissima medaglia di bronzo nell’European Ladies Team Championship, che ha avuto luogo sul percorso dell’Is Molas Golf Resort (par 72), a Santa Margherita di Pula (CA), organizzato dalla Federazione Italiana Golf in collaborazione con l’European Golf Association (EGA) e con il circolo ospitante. 
La Svezia ha confermato il titolo conquistato lo scorso anno non lasciando scampo in finale alla Spagna (5-2), mentre l’Inghilterra è terminata quinta (3-2 sulla Scozia) e l’Irlanda settima (3-2 sulla Danimarca).
Le azzurre hanno chiuso il foursome in pareggio. Al punto ottenuto da Alessandra Fanali/Anna Zanusso (2/1 su Sophie Hausmann/Leonie Harm) le avversarie hanno replicato con Sarina Schmidt/Aline Krauter (2/1 su Alessia Nobilio/Letizia Bagnoli). Netta la superiorità nei singoli con i successi decisivi di Letizia Bagnoli (3/2 su Sophia Zeeb), Alessia Nobilio (4/3 su Sarina Schmidt) e di Angelica Moresco (2/1 su Polly Mack). A punteggio acquisito è stata decretata la parità tra Alessandra Fanali e Leonie Harm e tra Anna Zanusso e Sophie Hausmann.
Nel loro cammino le azzurre, vincitrici della qualifica su 36 buche medal, hanno poi sconfitto l’Irlanda (4-3) e sono state superate dalla Spagna (4-3) in semifinale. Hanno accompagnato il team italiano Anna Roscio (capitana), Roberto Zappa (team advisor), Stefano Soffietti (allenatore) e Luciano Bonici (fisioterapista).
 
Girls, sesto podio in sei anni - Le Girls azzurre hanno travolto la Germania (5,5-1,5) nella finale per il terzo posto e hanno ottenuto un meritatissimo bronzo salendo per il sesto anno consecutivo sul podio, dopo aver disputato cinque finali di fila con due ori (2016-2018) e tre argenti, un fiore all’occhiello che nessuno potrà togliere alle azzurre.
Nell’European Girls Team Championship svoltosi sul difficile percorso del Parador de El Saler Golf (par 72), nei pressi di Valencia sorpresa finale con il successo della Danimarca (4-3) sulla Spagna, che giocava in casa, Quinto posto all’Olanda (3-2) sulla Repubblica Ceca) e settimo alla Svezia (3.5-1.5 sull’Inghilterra).
Le azzurre hanno posto l’ipoteca sul bronzo con il 2-0 nei doppi per i punti siglati da Caterina Don/Virginia Bossi dopo un complicato match con Paula Schulz-Hanssen-Paula Kirner chiuso alla 21ª buca la terza supplementare, e da Emilie Alba Paltrinieri/Benedetta Moresco (3/1 su Celina Sattelkau/Anni Eisenhut). Non c’è poi stata partita nei singoli e quando Benedetta Moresco (2/1 su Paula Schulz-Hanssen) e Caterina Don (2/1 su Paula Kirner) hanno reso l’Italia irraggiungibile, è stata decretata la parità per gli altri match, dove praticamente le azzurre erano tutte avanti. Quindi pareggio tra Virginia Bossi e Anni Eisenhut, tra Carolina Melgrati e Celina Sattelkau e tra Emilie Alba Paltrinieri e Sophie Witt.
In precedenza l’Italia, prima nella qualificazione su 36 buche medal, aveva messo nei match fuori gioco l’Olanda (5,5-1,5) e poi aveva lasciato il passo alla Spagna (4-3).
Con le azzurre Stefano Sardi (capitano), Enrico Trentin (team advisor) e Alex Senoner (allenatore). 
 
I Boys al settimo posto - L’Italia si è classificata al settimo posto superando per 3-2 la Svizzera nell’European Boys Team Championship, disputato sul percorso del Golf de Chantilly (par 71), a Vineuil-Saint-Firmin in Francia.
Il titolo è stato appannaggio della Francia (5-2 sulla Germania), mentre il terzo posto è andato alla Svezia (4-3 sull’Irlanda) e il quinto all’Inghilterra (3,5-1,5 sulla Spagna).
L’Italia ha conquistato il prezioso punto del doppio con Matteo Cristoni/Sebastiano Frau (alla 19ª su Loic Naas/Mick Bernet) che è stato determinante. Infatti c’è stato equilibrio nei singoli, con i punti italiani di Pietro Bovari (5/3 su Selim Hediger), che si è imposto nei tre incontri individuali disputati, e di Lucas Nicolas Fallotico (5/4 su Florian Huerlimann) che hanno reso ininfluenti quelli elvetici di Nicola Gerhardsen (2/1 su Alessio Battista) e di Loic Ettlin (8/7 su Dylan De Prosperis).
Gli azzurri, ammessi al primo girone con il settimo posto in qualifica, hanno poi perso con la Germania (4-3 dopo due buche di spareggio) e con l’Inghilterra (3.5-1,5) prima di avere ragione degli elvetici.
Con il team italiano Giovanni Bartoli (capitano), Giovanni Gaudioso e Giorgio Grillo (allenatori) e Cristiano Cambi (fisioterapista).
 
Amateur: gli azzurri all’Europeo 2020 - Il maltempo ha impedito la conclusione dell’European Amateur Team Championship Division II, sul percorso del Toya G&CC (par 72) di Wroclaw, in Polonia, dove sono stati sospesi gli incontri match play dell’ultima giornata quando Svizzera-Italia e Portogallo-Estonia erano in parità (1-1) dopo i doppi.
Con il successo nella giornata precedente sia la Svizzera (6-1 sull’Estonia) sia gli azzurri (5,5-1,5) sul Portogallo si erano già assicurati l’accesso all’Europeo 2020, mentre il terzo posto è stato assegnato al Portogallo per la miglior posizione nella qualificazione medal rispetto all’Estonia.
Per la cronaca nei due doppi Riccardo Bregoli/Andrea Romano hanno battuto Robert Foley/Loris Schuepbach (3/2) e Stefano Mazzoli/Giovanni Manzoni hanno ceduto con Alessandro Noseda/Leonardo Bono (3/2).
Hanno assistito la squadra Alberto Binaghi (team advisor), Alessandro Bandini (allenatore), Giacomo Fortini (capitano) e Massimo Messina (fisioterapista).

 

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Euroteam: infranti i sogni d'oro azzurri

 

Si sono fermate in semifinale le Ladies e le Girls azzurre nei Campionati Europei a Squadre, entrambe superate dalla Spagna con identico 4-3. Ora punteranno al bronzo e anche in questo caso affronteranno la stessa avversaria, nelle rispettive categorie, la Germania. I Boys competeranno per la settima piazza, mentre gli Amateur in Division II hanno sconfitto il Portogallo e, indipendentemente da come andrà la finale con la Svizzera, hanno già ottenuto l’ammissione all’Europeo 2020.
 
Ladies, obiettivo bronzo - Dopo un incontro all’ultimo respiro la Ladies azzurre hanno ceduto il passo verso la finale alla Spagna, che ha prevalso sul filo di lana per 4/3 e che affronterà per il titolo le campionesse in carica della Svezia (6-1 sulla Germania) nell’European Ladies Team Championship, che si sta svolgendo sul percorso dell’Is Molas Golf Resort (par 72), a Santa Margherita di Pula (CA), organizzato dalla Federazione Italiana Golf in collaborazione con l’European Golf Association (EGA) e con il circolo ospitante.  Le italiane, dunque, avranno ora per obiettivo il bronzo nella finalina con le tedesche.
Il match si è messo in salita per le azzurre nei foursome conclusi con un 2-0 per le iberiche a segno con Teresa Toscano/Ana Pelaez (3/2 su Anna Zanusso/Angelica Moresco) e con Maria Herraez Galvez/Elena Hualde (4/3 su Alessia Nobilio/Alessandra Fanali). Nei singoli le speranze azzurre della rimonta sono state alimentate da Alessia Nobilio (3/1) su Marta Garcia Llorca), Alessandra Fanali (3/1 su Teresa Toscano) e da Letizia Bagnoli (3/1 su Maria Herraez Galvez), ma Ana Pelaez ha riportato l’incontro in equilibrio (3/2 su Clara Manzalini) ed Elena Hualde ha siglato il punto vittoria contro Anna Zanusso (2/1), che ha tentato l’impossibile per recuperare pur ritrovandosi 5 down alla buca 12.
Nel sottogirone per il quinto posto: Scozia b Irlanda 3,5-1,5; Inghilterra b Danimarca 3,5-1,5. Le finali. Primo posto: Spagna-Svezia; 3° Italia-Germania; 5° Scozia-Inghilterra; 7° Irlanda-Danimarca.
Accompagnano il team italiano Anna Roscio (capitana), Roberto Zappa (team advisor), Stefano Soffietti (allenatore) e Luciano Bonici (fisioterapista).
 
Girls: sfuma in extremis la sesta finale consecutiva - E’ sfumata in extremis la sesta finale consecutiva (con due ori negli ultimi tre anni) per le Girls azzurre, campionesse in carica, nell’European Girls Team Championship che si sta disputando sul difficile percorso del Parador de El Saler Golf (par 72), nei pressi di Valencia in Spagna.
Il tiratissimo match con la Spagna è stato vinto dalle iberiche praticamente sul filo di lana (4/3) dopo emozioni e cambiamenti di situazioni tra due compagini che probabilmente meritavano entrambe la finale. La Spagna affronterà per il titolo la Danimarca (4/3 sulla Germania) e le azzurre avranno di fronte per il bronzo le tedesche. Comunque cinque finali di fila per l’oro e una per il bronzo in sei anni sono un fiore all’occhiello che nessuno potrà togliere alle azzurre.
Nei doppi al netto successo di Emilie Alba Paltrinieri/Benedetta Moresco (5/4 su Carolina Lopez-Chacarra Coto/Carla Tejedo Mulet) ha fatto risconto il pari spagnolo con Marina Escobar Domingo/Maria Villanueva Aperribay che hanno superato dopo 21 buche, tre di spareggio, Caterina Don/Virginia Bossi al termine di un match molto bello ed emozionante.
Nei singoli le iberiche hanno ottenuto i tre punti decisivi con Carolina Lopez-Chacarra Coto( 6/4 su Caterina Don), Marina Escobar Domingo (1 up su Virginia Bossi) e con Carla Tejedo Mulet (2/1 su Emilie Alba Paltrinieri), rendendo vani i successi di Carolina Melgrati (2/1 su Nieves Martin Torres) e di Benedetta Moresco (6/5 su Maria Villanueva Aperribay).
Nel sottogirone che assegna il quinto posto l’Olanda ha prevalso sull’Inghilterra per 3-2 e la Repubblica Ceca sulla Svezia per 3,5-1,5. Le finali. Primo posto:  Spagna-Danimarca; 3° Italia-Germania;  5° Olanda-Repubblica Ceca; 7° Inghilterra-Svezia
Con le azzurre Stefano Sardi (capitano), Enrico Trentin (team advisor) e Alex Senoner (allenatore). 
 
I Boys per il settimo posto - I Boys azzurri sono stati sconfitti per 3,5-1,5 dall’Inghilterra e competeranno per il settimo posto con la Svizzera, che ha lasciato strada alla Spagna (3-2), nell’European Boys Team Championship, sul percorso del Golf de Chantilly (par 71), a Vineuil-Saint-Firmin in Francia. Per il titolo saranno di fronte Francia e Germania, vincitrici rispettivamente su Svezia (6-1) e Irlanda (5-2), che si contenderanno il bronzo.
Gli inglesi hanno conquistato il prezioso punto nel doppio con Conor Cough/Robin Williams (4/3 su Lucas Nicolas Fallotico/Matteo Cristoni) e poi hanno chiuso il conto nei singoli con Joseph Pagdin (5/4 su Sebastiano Frau) e con Max Hopkins (4/3 su Alessio Battista). Pietro Bovari ha avuto ragione di Benjamin Schmidt (3/2) e parità tra Dylan De Prosperis e Barclay Brown.
Le finali. Primo posto: Francia-Germania; 3° Svezia-Irlanda; 5° Inghilterra-Spagna; 7° Italia Svizzera.
Con il team italiano Giovanni Bartoli (capitano), Giovanni Gaudioso e Giorgio Grillo (allenatori) e Cristiano Cambi (fisioterapista). 
 
Amateur in finale nella Division II, ma sono già nell’Europeo 2020 - Gli Amateur hanno battuto seccamente il Portogallo per 5,5-1,5 nella semifinale match play e affronteranno in finale la Svizzera (6-1 sull’Estonia) nell’European Amateur Team Championship Division II, in svolgimento al Toya G&CC (par 72) di Wroclaw, in Polonia. Le perdenti si sfideranno per la terza piazza. Con questo risultato gli azzurri, indipendentemente dall’esito dell’ultimo atto, il prossimo anno disputeranno l’Europeo.
L’Italia ha concluso i foursomes sull’1-1 con il punto di Stefano Mazzoli/Giovanni Manzoni (5/4 su Pedro Lencart/Joao Girao) e la replica lusitana di Alfonso Girao/Pedro C. Neves (1 up su Andrea Romano/Filippo Celli). Nei singoli netta la superiorità azzurra con il risultato determinato da Filippo Celli (3/2 su Alfonso Girao), Stefano Mazzoli (5/4 su Pedro Lencart), Riccardo Bregoli (2/1 su Joao Maria Pontes) e da Andrea Romano (3/1 su Pedro C. Neves). Pari tra Joao Girao e Giovanni Manzoni. 
Con la squadra Alberto Binaghi (team advisor), Alessandro Bandini (allenatore), Giacomo Fortini (capitano) e Massimo Messina (fisioterapista).

 

 

Dopo un’ottima prestazione le azzurre Ladies e Girls sono approdate in semifinale nei Campionati Europei a Squadre e affronteranno entrambe la Spagna. I Boys sono stati superati dopo due buche di spareggio dalla Germania e ora competeranno per il quinto posto. Gli Amateur in Division II sono nel primo girone di match play.
 
Le Ladies piegano l’Irlanda (4-3) - L’Italia ha vinto per 4-3 un combattuto e complicato primo match play contro l’Irlanda ricorrendo alla classe, ma anche al cuore, nell’European Ladies Team Championship, che si sta svolgendo sul percorso dell’Is Molas Golf Resort (par 72), a Santa Margherita di Pula (CA), organizzato dalla Federazione Italiana Golf in collaborazione con l’European Golf Association (EGA) e con il circolo ospitante.
Le azzurre avranno per avversarie in semifinale la Spagna (4-3 sulla Scozia), mentre la Germania (4,5-2,5 sulla Danimarca) incontrerà le campionesse in carica della Svezia (5,5-1,5 sull’Inghilterra).
Grande equilibrio in campo sin dai doppi dove c’è stata parità con punto azzurro di Alessia Noblio/Alessandra Fanali (3/2 su Annabel Wilson/Jessica Ross) e irlandese di Lauren Walsh/Paula Grant (4/3 su Anna Zanusso/Letizia Bagnoli). Molto equilibrati i singoli e situazione che è più volte cambiata. Le irlandesi hanno ottenuto altri due punti con Annabel Wilson (4/2 su Angelica Moresco) e con Jessica Ross (2/1 su Clara Manzalini), ma Alessandra Fanali (4/3 su Shannon Burke) e Alessia Nobilio (2/1 su Paula Grant) ha rimesso l’incontro in equilibrio. A quel punto sono rimaste in campo Anna Zanusso e Lauren Walsh con l’azzurra che ha preso le redini del match nel finale e lo ha chiusto (3/1) ufficializzando la semifinale.
Accompagnano il team italiano Anna Roscio (capitana), Roberto Zappa (team advisor), Stefano Soffietti (allenatore) e Luciano Bonici (fisioterapista).
 
Le Girls dominano con l’Olanda (5,5-1.5) - Nell’European Girls Team Championship che si sta svolgendo sul difficile percorso del Parador de El Saler Golf (par 72), nei pressi di Valencia in Spagna, le Girls azzurre, campionesse d’Europa e reduci da cinque finali consecutive con due ori, hanno travolto l’Olanda (5,5-1,5) e ora avranno di fronte in semifinale la Spagna che ha battuto l’Inghilterra (4-3). Nell’altra semifinale si incontreranno Danimarca e Germania, che hanno superato rispettivamente la Repubblica Ceca (4,5-2,5) e la Svezia (5,5-1,5).
Le azzurre hanno posto le basi per il successo con il 2-0 nei foursomes firmato da Caterina Don/Virginia Bossi (3/2 su Marloes Van Den Brink/Sophie Korthuijs) e da Emilie Alba Paltrinieri/Benedetta Moresco (4/3 su Lauren Holmey/Danielle Modder). Netta la superiorità anche nei singoli e quando Benedetta Moresco (4/3 su Marloes Van Den Brink) e Caterina Don (3/2 su Danique Stokmans) con altri due punti hanno reso le azzurre irraggiungibili, il match è stato sospeso e decretata la parità tra Virginia Bossi e Sophie Korthuijs, tra Maria Vittoria Corbi e Lauren Holmey e tra Emilie Alba Paltrinieri e Anne Sterre Den Dunnen, ma due delle tre italiane erano in largo vantaggio.
Con le azzurre Stefano Sardi (capitano), Enrico Trentin (team advisor) e Alex Senoner (allenatore). 
 
I Boys cedono alla Germania (3-4) -  Nell’European Boys Team Championship, in svolgimento sul tracciato del Golf de Chantilly (par 71), a Vineuil-Saint-Firmin in Francia, i Boys Italiani sono stati superati per 4-3 dalla Germania e ora avranno per obiettivo il quinto posto. I tedeschi incontreranno in semifinale l’Irlanda (4-3 sull’Inghilterra), mentre ha destato grossa sorpresa l’eliminazione della Spagna, prima in qualifica e campione in carica, sconfitta seccamente dalla Francia (5,5-1,5), che ora se la vedrà con la Svezia (5-2 sulla Svizzera).
Azzurri avanti nei doppi per 2-0 con le vittorie di Lucas Nicolas Fallotico/Pietro Bovari (2/1 su Felix Krammer/Tiger Christensen) e di Matteo Cristoni/Sebastiano Frau (5/3 du Jonas Baumgartner/Laurenz Schiergen). Nei singoli prevalenza tedesca con i punti di Philipp Katich (3/1 su Alessio Battista), Jonas Baumgartner (5/3) su Lucas Nicolas Fallotico) e Laurenz Schiergen (6/4 su Matteo Cristoni), Pietro Bovari ha tenuto la parità (4(3 su Tiger Christensen) e poi Dylan De Prosperis, ultimo a rimanere in campo e in vantaggio per 1 up alla 17ª buca, è stato raggiunto alla 18ª da Frederik Schott (1 up) e poi sconfitto alla 20ª, la seconda supplementare. Prossimo match per gli azzurri contro l’Inghliterra.
Con il team italiano Giovanni Bartoli (capitano), Giovanni Gaudioso e Giorgio Grillo (allenatori) e Cristiano Cambi (fisioterapista). 
 
Amateur secondi nella Division II in Polonia - L’Italia Amateur si è classificata al secondo posto con 728 (374 354, +8) colpi e ha avuto accesso al primo girone di match play nel nell’European Amateur Team Campionship Division II, in svolgimento al Toya G&CC (par 72) di Wroclaw, in Polonia, e ora saranno in corsa per i primi tre posti in graduatoria che l’anno prossimo daranno poi diritto a partecipare all’Europeo.
La qualificazione su 36 buche medal è stata vinta dalla Svizzera (720 - 371 349, par), quindi al terzo posto il Portogallo (733, +13), al quarto l’Estonia (734, +14), al quinto la Slovacchia (741, +21) e al sesto la Polonia (743, +23).
Nel turno iniziale a eliminazione diretta nel girone con le prime quattro della qualifica Italia-Portogallo e Svizzera-Estonia. Si giocheranno due foursome e cinque singoli. Le vincenti avranno già il pass per l’Europeo 2020.
Con la squadra Alberto Binaghi (team advisor), Alessandro Bandini (allenatore), Giacomo Fortini (capitano) e Massimo Messina (fisioterapista).

 

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LETAS: in Spagna il Ribeira Sacra

 

Con un’ottima prestazione Lucrezia Colombotto Rosso si è classificata al secondo posto con 201 (66 67 68, -9) colpi nel Ribeira Sacra Patrimonio De La Humanidad International Ladies Open, il torneo del LET Access (secondo circuito europeo), svoltosi sul tracciato dell’Augas Santas Balneario & Golf Resort (par 70), a Lugo in Spagna, e vinto con 199 (70 61 68, -11) dall’inglese Rachael Goodall. Non è stata da meno Stefania Avanzo, settima con 206 (67 67 72, -4) e anche lei con le prime sin dall’inizio.
Al terzo posto con 202 (-8) la francese Lucie André, al quarto con 204 (-6) la spagnola Piti Martinez Bernal, al quinto con 205 (-5) la finlandese Tiia Koivisto e la svedese Johanna Gustavsson e insieme alla Avanzo anche la scozzese Laura Murray.
Rachael Goodall, 29 anni, ha concluso la sua corsa vincente con un 68 (-2) dovuto a cinque birdie e a tre bogey ed è stata gratificata con un  assegno di 5.600 euro su un montepremi di 35.000 euro.
Lucrezia Colombotto Rosso, 23enne torinese quest’anno messasi in evidenza con il successo nella prequalifica dell’US Womens Open a maggio, ha realizzato lo stesso 68 (-2) con quattro birdie e due bogey e Stefania Avanzo ha chiuso con un 72 (+2) segnando quattro birdie, un bogey e un doppio bogey e un triplo bogey.
 
SECONDO GIRO - Lucrezia Colombotto Rosso, seconda con 133 (66 67, -7)colpi, e Stefania Avanzo, terza con 134 (67 67, -6), correranno per il titolo nel giro finale del Ribeira Sacra Patrimonio De La Humanidad International Ladies Open, il torneo del LET Access (secondo circuito europeo), che si sta svolgendo sul tracciato dell’Augas Santas Balneario & Golf Resort (par 70), a Lugo in Spagna.
E’ passata a condurre l’inglese Rachael Goodall con 131 (70 61, -9) e hanno chances di lottare per la vittoria anche le spagnole Laura Gomez Ruiz, quarta con 135 (-5), e Piti Martinez Bernal, quinta con 136 (-4) insieme alla francese Lucie Andrè. Poco probabile in ritorno dell’iberica Camilla Hedberg, della scozzese Laura Murray, della finlandese Niina Liias e della svedese Annelie Sjoholm, settime con 138 (-2).
Lucrezia Colombotto Rosso, leader dopo un giro, ha girato in 67 (-3) colpi con sei birdie e tre bogey. Stesso score per Stefania Avanzo con sette birdie e quattro bogey. Il montepremi è di 35.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Inizio tutto azzurro nel Ribeira Sacra Patrimonio De La Humanidad International Ladies Open, il torneo del LET Access (secondo circuito europeo), che si sta svolgendo sul tracciato dell’Augas Santas Balneario & Golf Resort (par 70), a Lugo in Spagna, dove è al comando con 66 (-4) colpi Lucrezia Colombotto Rosso e in cui Stefania Avanzo è seconda con 67 (-3), alla pari con la spagnola Laura Gomez Ruiz e con la svedese Annelie Sjoholm.
Al quinto posto con 68 (-2) le finlandesi Niina Liias e Tiia Koivisto, le svizzere Caroline Rominger e Clara Pietri e l’iberica Piti Martinez Bernal e tra le concorrenti al decimo con 69 (-1) la ceca Katerina Vlasinova e la tedesca Franziska Friedrich.
Lucrezia Colombotto Rosso ha realizzato cinque birdie e un bogey e Stefania Avanzo  otto birdie, tre bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 35.000 euro.

LA VIGILIA - Il LET Access, secondo circuito femminile europeo, propone una delle classiche del calendario, il Ribeira Sacra Patrimonio De La Humanidad International Ladies Open (11-13 luglio), in programma sul tracciato dell’Augas Santas Balneario & Golf Resort, a Lugo in Spagna.
Due le italiane in campo, Stefania Avanzo e Lucrezia Colombotto Rosso in un contesto che comprende le spagnole Elia Folch, Natalia Escuriola e Noemi Jimenez, la svedese Julia Engstrom, l’inglese Rachael Goodall, la francese Lucie Andrè, la svizzera Caroline Rominger e le finlandesi Sanna Nuutinen e Tiia Koivisto. Il montepremi è di 35.000 euro.

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PGA Tour: John Deere Classic

Il sudafricano Dylan Frittelli, con un gran giro finale in 64 (-7) e lo score di 263 (66 68 65 64, -21) ha superato la concorrenza risalendo dal quarto posto e ha vinto il John Deere Classic sul percorso del TPC Deere Run (par 71), a Silvis nell’Illinois.
Il 29enne di Johannesburg ha ottenuto così il primo titolo sul PGA Tour, per un palmarès che comprende anche due vittorie sull’European Tour e altrettante sul Challenge Tour, che gli ha reso l’esenzione e un assegno di 1.080.000 dollari su un montepremi di 6.000.000 di dollari. Con sette birdie, senza bogey, ha lasciato a due colpi Russell Henley (265, -19) e a tre Andrerw Landry (266, -18).
In quarta posizione con 267 (-17) Collin Morikawa e Chris Stroud, in sesta con 268 (-16) Charles Howell III, Vaughn Taylor, Nick Watney e Adam Schenk e in decima con 269 (-15) l’emergente cileno Joaquin Niemann. Malgrado il buon 16° posto con 270 (-14) il norvegese Viktor Hovland, passato professionista dopo un ottimo US Open (12° e primo amateur), al quarto torneo nella nuova categoria sul PGA Tour dove è sempre andato a premio, non è riuscito a prendere la Temporary Membership e ora ha a disposizione un solo torneo per conseguirla.

TERZO GIRO - Cambio della guardia in vetta al John Deere Classic dove si sono portati con 197 (-16) Cameron Tringale (66 66 65) e Andrew Landry (65 65 67). Sul percorso del TPC Deere Run (par 71), a Silvis nell’Illinois, la coppia di testa è inseguita a un colpo da Bill Haas e da Adam Schenk e a due da Nick Wayney, Ryan Moore, Vaughn Taylor e dal sudafricano Dylan Frittelli (199, -14).
E’ rimasto al 25° posto con 204 (-9) l’emergente cileno Joaquin Niemann e ha recuperato alcune posizioni il 21enne norvegese di Oslo Viktor Hovland, 39° con 206 (-7), passato professionista dopo un ottimo US Open (12° e primo amateur), al quarto torneo nella nuova categoria sul PGA Tour dove è sempre andato a premio, e a caccia di una Temporary Membership. Crollo del venezuelano Jhonattan Vegas, sceso dal vertice alla 33ª piazza con 205 (-8), dopo un 76 (+5), seguito al 62 (-9) del turno precedente.
Cameron Tringlale, 32enne di Mission Viejo (California) con un successo in una gara non ufficiale del tour (Templeton Shootout, 2014, in coppia con l’australiano Jason Day), ha segnato sette birdie e un bogey per il 65 (-6), Andrew Landry, anch’egli 32enne, nativo di Port Neches (Texas) e a segno una sola volta nel circuito (Valero Texas Open, 2018), ha girato in 67 (-4) con sei birdie e due bogey. Il montepremi è di 6.000.000 di dollari.

SECONDO GIRO - Prodezza del venezuelano Jhonattan Vegas che con un parziale di 62 (-9) e lo score di 129 (67 62, -13) è in testa John Deere Classic, sul percorso del TPC Deere Run (par 71), a Silvis nell’Illinois.
Vegas, 35enne di Maturin con tre titoli sul circuito, ha segnato nove birdie, senza bogey, ha imitato lo score realizzato dal messicano Roberto Diaz nel primo turno, e ora anche lui ha il punteggio più basso sul giro nel torneo dopo il 59 di Paul Goydos siglato nel 2010.
Seguono il battistrada Andrew Landry (130, -12), Lucas Glover (131, -11) e sono in quarta posizione con 132 (-10) Cameron Tringale, Adam Schenk, Daniel Berger, Russell Henley e Harold Varner III. E’ scivolato dal primo al 25° posto con 135 (-7) il messicano Roberto Diaz, penalizzato da un 73 (+2), e ha fatto passi indietro dalla decima piazza anche il giovane cileno Joaquin Niemann, stesso punteggio. Ha superato il taglio il neopro norvegese Viktor Hovland, 51° con 138 (-4), a caccia di una Temporary Membership, mentre è uscito Michael Kim (145, +3), che difendeva il titolo, sei colpi oltre il limite di qualifica. Il montepremi è di 6.000.000 di dollari.

PRIMO GIRO - Il messicano Roberto Diaz, con un giro monstre in 62 (-9) colpi, è stato il protagonista della prima giornata del John Deere Classic, sul percorso del TPC Deere Run (par 71), a Silvis nell’Illinois.
Il 32enne di Veracruz, senza titoli nel circuito, ha firmato lo score (un eagle, sette birdie) più basso sul giro dopo il 59 di Paul Goydos siglato nel 2010 e ha preso due colpi di margine su Adam Long e su Russell Henley (64, -7). In quarta posizione con 65 (-6) Andrew Landry, Vaughn Taylor, Ryan Palmer, Zach Sucher, Ryan Blaum e lo scozzese Martin Laird. In decima con 66 (-5) l’emergente cileno Joaquin Niemann e in 56ª il neopro Viktor Hovland, a caccia di una Temporary Membership. Non ha possibilità di successo, salvo miracoli, la difesa del titolo da parte di Michael Kim, 134° con 73 (+2). Il montepremi è di 6.000.000 di dollari.

LA VIGILIA - Big o già in Gran Bretagna o a risposo in vista dell’Open Championship, il quarto major che si giocherà la prossima settimana (Royal Portrush, Irlanda del Nord, 18-21 luglio), e dove Francesco Molinari difenderà il titolo, e field che sicuramente ne ha risentito nel John Deere Classic (11-14 luglio).
Sul percorso del TPC Deere Run, a Silvis nell’Illinois, spazio alle seconde linee e occasione da non perdere per giocatori di buon nome, da qualche tempo in ombra, quali Zach Johnson, Pat Perez, Hunter Mahan, Ryan Moore, l’argentino Andres Romero e il venezuelano Jhonattan Vegas.
Difende il titolo Michael Kim, venticinquenne di Seoul, che lo scoro anno si impose con otto colpi di vantaggio sui quattro concorrenti al secondo posto tra i quali lo stesso Molinari. Tra i giovani proseguirà la sua caccia alla Temporary Membership il sempre più convincente neo pro norvegese Viktor Hovland e avranno possibilità di mettersi ancora in mostra Matthew Wolff, che ha appena vinto il 3M Open, e il cileno Joaquin Niemann. Il montepremi è di 6.000.000 di dollari.

Il torneo su GOLFTV - Il John Deere Classic viene teletrasmesso in diretta e in esclusiva su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it) con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 11 luglio e venerdì 12, dalle ore 22 alle ore 1; sabato 13 e domenica 14 alle ore 19 alle ore 24. Commento di Alessandro Bellicini, Federico Colombo e di Matteo Delpodio.

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Symetra: Donald Ross Classic

 

Professionista da appena due mesi, alla terza gara sul Symetra Tour, la 19enne thailandese di Bangkok Patty Tavatanakit ha colto il primo titolo sul Symetra Tour imponendosi con 200 (68 70 64, -13) colpi nel Donald Ross Classic, disputato sul percorso del Donald Ross Course (par 71), a French Linck nell’Indiana. Al torneo ha preso parte Roberta Liti, uscita al taglio (80ª con 147 - 74 73, +5).
Nel giro finale la vincitrice ha sorpassato la taiwanese Ssu-Chia Chen, seconda con 203 (-10), e ha chiuso al terzo posto con 204 (-9) la francese Perrine Delacour, leader della money list. Al quarto con 205 (-8) Ester Lee, Michelle Piyapattra e le coreane Min Seo Kwak e Yujeong Son e all’ottavo con 206 (-7) Kyung Kim.
Patty Tavatanakit ha operato la rimonta con sette birdie, senza bogey, per un 64 (-7) e per i titolo è stata gratificata con un assegno di 33.750 dollari su un montepremi di 225-000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Sul percorso del Donald Ross Course (par 71), a French Linck nell’Indiana, cambio della guardia in vetta al Donald Ross Classic (Symetra Tour), ma sempre in chiave orientale, con la taiwanese Ssu-Chia Cheng (134 - 68 66, -8) che ha preso il posto della thailandese Patty Tavatanakit, scesa al quarto posto con 136 (-6). E’ uscita al taglio Roberta Liti, unica italiana in gara, 80ª con 147 (74 73, +5).
Ssu-Chia Cheng ha il minimo vantaggio sull’americana Kyung Kim e sulla coreana Yujeong Son (135, -7), mentre la Tavatanakit ha la compagnia dell’olandese Dewi Weber.
Al sesto posto con 137 (-5) Elizabeth Nagel e al settimo con 138 (-4) Esther Lee, Lauren Coughlin e Michelle Piyapattra. Sono in palio 225.000 dollari.

PRIMO GIRO - Sul percorso del Donald Ross Course (par 71), a French Linck nell’Indiana, la thailandese Patty Tavatanakit ha girato in 66 (-5) colpi e ha preso il comando del Donald Ross Classic (Symetra Tour). E’ a centro classifica Roberta Liti, 76ª con 74  (+3), unica italiana in gara.
La leader è tallonata con 67 (-4) dall’olandese Dewi Weber e dalla coreana Hyemin Kim e occupano la quarta piazza con 68 (-3) Casey Danielson, l’irlandese Leona Maguire, la taiwanese Ssu-Chia Cheng, la gallese Amy Boulden, l’israeliana Laetitia Beck e la norvegese Celine Borge.
Patty Tavatanakit ha segnato un eagle, cinque birdie e due bogey e Roberta Liti ha messo insieme n eagle, un birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Sono in palio 225.000 dollari.

LA VIGILIA - Sul percorso del Donald Ross Course, a French Linck nell’Indiana, si svolge il Donald Ross Classic (11-13 luglio) dove prende il via Roberta Liti, che ha assoluta necessità di cambiare passo nella sua prima stagione da professionista in cui ha offerto un rendimento molto altalenante.
Fari puntati sulle prime cinque proette della money list, nell’ordine la francese Perrine Delacour, Jillian Hollis, l’irlandese Leona Maguire, la paraguaiana Julieta Granada e la spagnola Nuria Iturrioz, che sono le più gettonate nelle previsioni della vigilia.
Da seguire anche l’australiana Stephanie Na, l’iberica Maria Parra, la canadese Samantha Richdale e le statunitensi Madison Pressel, Brittany Benvenuto, Jenny Coleman e Daniela Iacobelli. Sono in palio 225.000 dollari.

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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