Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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Symetra: vince Llaneza, 37ª Liti

 

E’ tornata al successo dopo quattro anni la messicana Alejandra Llaneza che si è imposta con 206 (67 68 71, -10) colpi nel Garden City Charity Classic, quart’ultimo torneo stagionale del Symetra Tour - il secondo circuito femminile statunitense - disputato sul percorso del Buffalo Dunes Golf Club (par 72), a Garden City nel Kansas. E’ terminata al 37° posto con 215 (74 70 71, -1) Roberta Liti, a premio per la terza gara consecutiva.
Alejandra Llaneza, che ha rallentato con un 71 (-1, quattro birdie, tre bogey), è stata raggiunta nel giro finale dalla rookie thailandese Mind Muangkhumsakul (206 - 69 74 63), autrice di un 63 (-9, dieci birdie, un bogey), che però si è dovuta arrendere alla seconda buca di playoff all’esperienza della sua avversaria. La 31enne di Citta del Messico ha firmato il secondo titolo sul circuito, dopo il precedente datato 2015 (Self Regional Healthcare Foundation Health Classic), e ha ricevuto un assegno di 26.250 dollari su un montepremi di 175.000 dollari.
Sono rimaste fuori dallo spareggio per un colpo l’australiana Stephanie Na e la spagnola Maria Parra (207, -9), con l’altra iberica Fatima Fernandez Cano quinta con 208 (-8) e con Robynn Ree e Lori Beth Adams, seste con 209 (-7).
Roberta Liti, che ha rimontato partendo dal 73° posto occupato nel primo giro, ha chiuso il torneo con un 71 (-1, cinque birdie, quattro bogey).

 

 

SECONDO GIRO - Sul percorso del Buffalo Dunes Golf Club (par 72), a Garden City nel Kansas, è stato sospeso per maltempo il secondo giro del Garden City Charity Classic, quart’ultimo torneo stagionale del Symetra Tour, il secondo circuito femminile statunitense. Tra le 48 concorrenti che non hanno completato il turno c’è Roberta Liti, nella classifica provvisoria 52ª con “+1”, ultimo punteggio utile per superare il taglio, il cui destino è legato alla quattro buche che le restano da giocare.
E’ rimasta al vertice con 135 (67 68) la messicana Alejandra Llaneza, ma può essere sorpassata da Lori Beth Adams, che ha lo stesso “meno 9” e tre buche a diposizione. Ha la possibilità di agganciare la Llaneza anche la spagnola Maria Parra, terza con “meno 7” alla 15ª. Hanno concluso Robynn Ree, quarta con 138 (-6), Daniela Jacobelli e Kristy McPherson, quinte con 139, ma hanno la possibilità di cambiare la graduatoria tre giocatrici fermate lungo il percorso con il medesimo “meno 5”: Allison Emrey (14ª), l’australiana Stephanie Na (16ª) e l’iberica Fatima Fernandez Cano (13ª). Il montepremi è di 175.000 dollari dei quali 26.500 spetteranno alla vincitrice.

 

PRIMO GIRO - Sul percorso del Buffalo Dunes Golf Club (par 72), a Garden City nel Kansas, Roberta Liti è al 73° posto con 74 (+2) colpi dopo il primo giro del Garden City Charity Classic, quart’ultimo torneo stagionale del Symetra Tour, il secondo circuito femminile statunitense.
Dopo un lungo periodo di oblio ha trovato un’ottima giornata la messicana Alejandra Llaneza, leader con 67 (-5) colpi in una classifica molto corta dove è tallonata da Catherine O’Donnell, Morgan Vaughn, Jenny Coleman e dalle spagnole Maria Parra e Fatima Fernandez Cano (68, -4).
Sono ben nove le concorrenti al settimo posto con 69 (-3) tra le quali Brittany Benvenuto, Robynn Ree e l’iberica Nuria Iturrios. Ritardo recuperabile per la thailandese Patty Tavatanakit, numero due della money list, tre titoli in stagione, 23ª con 71 (-1).
Alejandra Llaneza, 31enne di Città del Messico con un successo nel tour datato 2015, ha realizzato sette birdie e due bogey. Roberta Liti ha segnato due birdie e quattro bogey. Il montepremi è di 175.000 dollari dei quali 26.500 spetteranno alla vincitrice.

LA VIGILIA - Roberta Liti sarà nel field del Garden City Charity Classic, quart’ultimo torneo stagionale del Symetra Tour - il secondo circuito femminile statunitense - in programma dal 6 all’8 settembre sul tracciato del Buffalo Dunes Golf Club, a Garden City nel Kansas.
Favorite la thailandese Patty Tavatanakit, numero due della money list, tre titoli in stagione, l’ultimo la scorsa settimana nel Sioux Falls GreatLIFE Challenge, e determinata a fare la quaterna, la taiwanese Ssu-Chia Cheng, numero quattro, e l’irlandese Leona Maguire, numero cinque. Hanno comunque ampie possibilità anche le statunitensi Brittany Benvenuto, Jenny Coleman, Vicky Hurst, Daniela Iacobelli ed Esther Lee, le spagnole Marta Sanz Barrio e Nuria Iturrios, l’israeliana Laetitia Beck, la paraguaiana Julieta Granada e l’australiana Stephanie Na. Il montepremi è di 175.000 dollari di cui 26.500 spetteranno alla vincitrice.

 

 

Federico Maccario, secondo con 126 (66 60, -10) colpi, ed Edoardo Raffaele Lipparelli, terzo con 128 (63 65, -8) saranno in corsa per il titolo nella giornata finale del Cervino Open, dove è rimasto al comando con 124 (57 67, -12), in una giornata di freddo e pioggia, l’irlandese David Carey che ha notevolmente rallentato dopo lo straordinario 57 (-11) del turno d’apertura.
Nel torneo in calendario nell’Italian Pro Tour Banca Generali Private e nell’Alps Tour, che si sta svolgendo a Cervinia, sul percorso del Golf Club Cervino (par 68), uno dei campi più alti d’Europa a 2.050 metri sul livello del mare, sono al quarto posto con 129 (-7) l’austriaco Uli Wienhandl, il francese Anthony Renard e l’irlandese Jonathan Yates e si trova al settimo con 130 (-6) e con qualche chances di poter competere per il successo Luca Cianchetti. Appena fuori dai top ten Enrico Di Nitto, 11° con 131 (-5), e a seguire Michele Ortolani, 17° con 133 (-3), Luca D’Andreamatteo, 23° con 134 (-2), Alessandro Grammatica, Alberto Campanile e il dilettante Davide Buchi, 26.i con 135 (-1).
Ammessi al turno conclusivo altri tre amateur italiani, Giacomo Fortini, campione in carica che lo scorso anno aveva battuto i pro, Jacopo Albertoni, e Andrea D’Agostino, 33.i con 136 (par).
Il taglio ha lasciato in corsa 47 concorrenti (13 italiani), tra i quali cinque dilettanti (quattro italiani). I professionisti competeranno per il montepremi di 40.000 euro, dei quali 5.800 gratificheranno il vincitore.

L’intervista - Federico Maccario, 25enne nato a Nizza in Francia, ma italiano a tutti gli effetti, due successi sul circuito e ottavo nella money list, è in corsa per un ‘carta’ nel Challenge Tour del prossimo anno. Passano i primi cinque, ma potrebbe bastare il sesto posto. Ha iniziato con un bogey, poi sono stati nove birdie per il 60 (-8), miglior punteggio parziale del giro. “Mi sono espresso molto bene - ha detto - pure in condizioni meteo difficili, ma devo questo score anche al mio caddie Lapo. Bisogna giocare con attenzione e rispettare il campo perché ci sono molti avvallamenti e parecchie sponde a cui poggiarsi per facilitarsi il colpo. Non è un tracciato da sottovalutare, poiché puoi fare un ottimo score, ma può anche finir male con la stessa facilità se non sei vigile. Domani? Nessuna strategia particolare, ma solo giocare una buca alla volta e tirare le somme a fine torneo. Certo, l’obiettivo è la ‘carta’ Challenge e mi auguro che per il Grand Final possa avere ancora a disposizione Lapo, che vive in Scozia e che mi auguro torni per l’occasione”.
David Carey ha avuto una partenza difficile perdendo due colpi in tre buche, poi si è ripreso gradatamente per concludere in 67 (-1, sei birdie, tre bogey, un doppio bogey). Edoardo Raffaele Lipparelli, leader dell’ordine di merito, ha girato in 65 (-3) con cinque birdie e due bogey.

Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di Banca Generali Private (Title Sponsor), di BMW (Main Sponsor), e degli Official Supplier Kappa, Leaseplan, Dailies Total 1, Corriere dello Sport e Tuttosport. Official advisor: Infront.
Ingresso gratuito per il pubblico - Anche nell’ultima giornata di torneo l’ingresso per il pubblico sarà gratuito.

Il percorso - Sta ricevendo elogi incondizionati da tutti i protagonisti il tracciato del Golf Club Cervino, circolo che ha festeggiato nel 2015 i sessant'anni di vita e che ha avuto un notevole peso sul comprensorio nel richiamo del turismo golfistico, contribuendo inoltre alla promozione e alla diffusione di questo sport. Realizzato dall'architetto Donald Harradine all'inizio degli anni cinquanta, è stato uno dei primi quindici campi in Italia. Nel 2008 è stato ultimato l’ampliamento del percorso che può contare su 18 buche di elevata qualità tecnica, ma nel contempo offre al giocatore un panorama spettacolare al cospetto del maestoso Cervino, la montagna più fotografata del vecchio continente. 

 

L’Italian Pro Tour Banca Generali Private torna in alta quota per il classico appuntamento stagionale con il Cervino Open, giunto alla quinta edizione. Il torneo, in calendario anche nell’Alps Tour, è in programma da giovedì 5 settembre a sabato 7 sul percorso del Golf Club Cervino, a Cervinia, uno dei campi più alti d’Europa a 2.050 metri sul livello del mare. Difenderà il titolo il dilettante Giacomo Fortini, lo scorso anno capace di superare i professionisti.

La Pro Am Banca Generali Private prologo all’evento – La gara sarà anticipata mercoledì 4 settembre, dalla Pro Am Banca Generali Private alla quale prendono parte 26 squadre composte da un professionista e da tre dilettanti che competeranno sulla distanza di 18 buche con formula “Tour Scramble - net aggregate team score in relation to par” and “Use your pro”. Per la classifica saranno conteggiati solamente birdie, eagle e albatross. Partenza shotgun (ossia tutte le compagini insieme dai diversi tee del tracciato) alle ore 12. Per i giocatori pro che guideranno i team sarà un’occasione per perfezionare la conoscenza con il campo e per gli spettatori di vederli all’opera in anteprima.

Corsa verso il Challenge Tour - Saranno in gara 132 concorrenti, tra i quali 67 italiani, in rappresentanza di 13 nazioni per un field che promette alta qualità tecnica e spettacolo per la presenza di 15 tra i primi venti classificati nell’ordine di merito e di sei vincitori stagionali. Sicuramente atteso con curiosità Giacomo Fortini, in un contesto in cui i giocatori azzurri, sempre protagonisti nell’Alps Tour con cinque successi nel 2019, saranno sotto i riflettori con Edoardo Raffaele Lipparelli, leader della money list, ed Enrico Di Nitto, terzo, entrambi a segno nell’anno e quasi sicuri di salire nel prossimo sul Challenge Tour, privilegio che spetta ai primi cinque in questa graduatoria.
Saranno tra i favoriti insieme a Luca Cianchetti, anch’egli vincitore in stagione come l’austriaco Timon Baltl, l’inglese Benjamin Wheeler e lo spagnolo Gonzalo Vicente Elena, ognuno in grado di potersi ripetere anche se non tutti in corsa per cambiare tour, ma che sicuramente riavranno la ‘carta’ per il 2020. Saranno particolarmente motivati Federico Maccario, ottavo nella money list, e lo stesso Cianchetti (12°), che con due gare a disposizione posso ancora sperare, a patto di grandi prestazioni, di entrare tra i promossi.
Tra gli altri italiani hanno possibilità di poter ben figurare nel torneo anche Carlo Casalegno, Alessandro Grammatica, Stefano Pitoni, e Federico Zucchetti. Oltre a Fortini, vi saranno numerosi altri dilettanti tra i quali Jacopo Albertoni, Gregorio Alibrandi, Riccardo Bregoli, Lorenzo Bruzzone, Gregorio De Leo e Adalberto Montini, per citarne alcuni.

Formula e montepremi - Il Cervino Open si svolgerà sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati, i pari merito ai 40° posto e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. In palio 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

Ingresso gratuito per il pubblico - Per tutta la durata della manifestazione, pro-am compresa, l’ingresso per il pubblico sarà gratuito.

Nono torneo dell’Italian Pro Tour Banca Generali Private - Il Cervino Open è il nono evento 2019 dell’Italian Pro Tour Banca Generali Private, il circuito di dieci gare nazionali e internazionali della FIG programmate in sette regioni diverse, dalla Valle d’Aosta alla Puglia attraversando Lombardia, Veneto, Abruzzo, Umbria e Lazio, in un cammino verso la Ryder Cup 2022 che coinvolge tutta la nazione.

Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di Banca Generali Private (Title Sponsor), di BMW (Main Sponsor), e degli Official Supplier Kappa, Leaseplan, Dailies Total 1, Corriere dello Sport e Tuttosport. Official advisor: Infront.

Il percorso - Cervinia non si identifica solo con gli sport e le vacanze invernali, ma anche d’estate offre validi motivi per un soggiorno con una serie di attrattive sia ambientali, grazie alla splendida paesaggistica, che sportive con una variegata scelta di sport di montagna, incluso lo sci, una delle esclusive di Cervinia, in aggiunta all’alpinismo, ai tanti percorsi di mountain bike e di trekking, oltre al golf.
In tal senso il Golf Club Cervino, che ha festeggiato nel 2015 i sessant'anni di vita, ha avuto notevole peso nel richiamo del turismo golfistico, contribuendo inoltre alla promozione e alla diffusione di questo sport. Realizzato dall'architetto Donald Harradine all'inizio degli anni cinquanta, è stato uno dei primi quindici campi in Italia. Nel 2008 è stato ultimato l’ampliamento del percorso che può contare su 18 buche di elevata qualità tecnica, ma nel contempo offre al giocatore un panorama spettacolare al cospetto del maestoso Cervino, la montagna più fotografata del vecchio continente. 

Ai nastri di partenza la quinta edizione del Cervino Open (5-7 settembre), torneo in calendario nell’Italian Pro Tour Banca Generali Private e nell’Alps Tour, che ha quale teatro di gara il percorso del Golf Club Cervino, a Cervinia, uno dei campi più alti d’Europa a 2.050 metri sul livello del mare.
La gara è stata anticipata dalla Pro Am Banca Generali Private vinta con “meno 36” dal team di Edoardo Raffaele Lipparelli con gli amateur Michele Gallerani, Marco Dal Fior e Giovanni Fileccia, che ha preceduto la squadra di Giovanni Craviolo (meno 33) con Alessandro Pozzi, Massimo Menegotto e Marco Vierin. Alle loro spalle l’austriaco Timon Baltl (meno 31) con Ivan Ravizzotti, e gli ex calciatori Giuseppe Dossena e Massimo Mauro, quindi Andrea Rota (meno 30) con Pietro Turrinelli, Omar Maja e Paolo Della Salda e Luca D’Andreamatteo (meno 28) con Alberto Borre, Franco Marguerettaz e Uka Lulzim. Prodezza del dilettante Riccardo Benzi, autore di una “buca in uno” che ha contribuito al sesto posto della compagine condotta dal francese Thomas Elissalde (meno 27) in cui erano anche Paolo Troni e Marco Rizzi. Si è giocato sulla distanza di 18 buche con formula “Tour Scramble - net aggregate team score in relation to par” and “Use your pro” e per la classifica sono stati conteggiati solamente eagle e birdie.

Il dilettante Fortini difende il titolo - L’amateur Giacomo Fortini, lo scorso anno capace di battere i professionisti, difenderà il titolo in un contesto di 132 concorrenti, tra i quali 68 italiani, in rappresentanza di 12 nazioni. Non mancheranno alto livello tecnico, agonismo e spettacolo per la presenza di 15 tra i primi venti classificati nell’ordine di merito e di sei vincitori stagionali. Nelle previsioni della vigilia si attendono prestazioni da protagonisti dei giocatori italiani, che sono stati fino a questo momento i dominatori della stagione con cinque successi e con Edoardo Raffaele Lipparelli, leader della money list, ed Enrico Di Nitto, terzo, entrambi a segno nell’anno e quasi sicuri di salire nel prossimo sul Challenge Tour, privilegio che spetta ai primi cinque in questa graduatoria. Saranno tra i favoriti insieme a Luca Cianchetti, anch’egli vincitore nel 2019 come l’austriaco Timon Baltl, l’inglese Benjamin Wheeler e lo spagnolo Gonzalo Vicente Elena, ognuno in grado di potersi ripetere. Particolarmente motivati Federico Maccario, ottavo nella money list, e lo stesso Cianchetti (12°), che con due gare a disposizione posso ancora sperare, a patto di grandi prestazioni, di entrare tra i promossi.
Hanno chance di poter dire la loro anche altri che si sono messi in evidenza in alcuni eventi quali Carlo Casalegno, Alessandro Grammatica, Stefano Pitoni, e Federico Zucchetti. Oltre a Fortini vi saranno parecchi dilettanti. Ricordiamo, per citarne alcuni, Jacopo Albertoni, Gregorio Alibrandi, Riccardo Bregoli, Lorenzo Bruzzone, Gregorio De Leo e Adalberto Montini.

Formula e montepremi - Il Cervino Open si svolgerà sulla distanza di 54 buche con taglio dopo 36 che lascerà in gara i primi 40 classificati, i pari merito ai 40° posto e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. In palio 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

Ingresso gratuito per il pubblico - Per tutta la durata della manifestazione l’ingresso per il pubblico sarà gratuito.
Nono torneo dell’Italian Pro Tour Banca Generali Private - Il Cervino Open è il nono evento 2019 dell’Italian Pro Tour Banca Generali Private, il circuito di dieci gare nazionali e internazionali della FIG programmate in sette regioni diverse, dalla Valle d’Aosta alla Puglia attraversando Lombardia, Veneto, Abruzzo, Umbria e Lazio, in un cammino verso la Ryder Cup 2022 che coinvolge tutta la nazione.

Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di Banca Generali Private (Title Sponsor), di BMW (Main Sponsor), e degli Official Supplier Kappa, Leaseplan, Dailies Total 1, Corriere dello Sport e Tuttosport. Official advisor: Infront.

Il percorso - il Golf Club Cervino, che ha festeggiato nel 2015 i sessant'anni di vita, ha avuto un notevole peso sul comprensorio nel richiamo del turismo golfistico, contribuendo inoltre alla promozione e alla diffusione di questo sport. Realizzato dall'architetto Donald Harradine all'inizio degli anni cinquanta, è stato uno dei primi quindici campi in Italia. Nel 2008 è stato ultimato l’ampliamento del percorso che può contare su 18 buche di elevata qualità tecnica, ma nel contempo offre al giocatore un panorama spettacolare al cospetto del maestoso Cervino, la montagna più fotografata del vecchio continente. 

 

Straordinaria impresa dell’irlandese David Carey che ha realizzato uno spettacolare score record di 57 colpi, undici sotto par, nel primo giro del Cervino Open, torneo in calendario nell’Italian Pro Tour Banca Generali Private e nell’Alps Tour, che si sta svolgendo a Cervinia, sul percorso del Golf Club Cervino (par 68), uno dei campi più alti d’Europa a 2.050 metri sul livello del mare.

Il leader precede di quattro colpi il francese Anthony Renard e lo spagnolo Angel Hidalgo Portillo (61, -7) e sono subito dietro, quarti con 63 (-5) tre degli azzurri indicati tra i favoriti: Edoardo Raffaele Lipparelli, leader dell’ordine di merito, Enrico Di Nitto, numero tre, e Luca Cianchetti, tutti già vincitori in stagione. Al settimo posto con 64 (-4) Alberto Campanile, che ha la compagnia dell’austriaco Uli Weinhandl e degli irlandesi Simon Bryan e Peter Dallat. Si stanno comportando molto bene i dilettanti con Davide Buchi, 16° con 66 (-2) alla pari con Luca D’Andreamatteo, Federico Maccario e Alessandro Grammatica, e anche con Giacomo Fortini, che difende il titolo conquistato lo scorso anno ai danni dei pro, Henri Battilani, Andrea D’Agostino e con Andres Felipe Varley, 27.i con 67 (-1) come MIchele Ortolani. In ritardo Niccolò Quintarelli, 43° con 68 (par) e Stefano Pitoni, 56° con 69 (+1).

Il Cervino Open si svolge sulla distanza di 54 buche, 18 al giorno. Dopo il secondo giro il taglio lascerà in gara i primi 40 classificati, i pari merito ai 40° posto e i dilettanti che rientreranno nel punteggio di qualifica. I professionisti competeranno per il montepremi di 40.000 euro, dei quali 5.800 gratificheranno il vincitore.

L’intervista - David Carey, 23 anni, quattro top ten nelle ultime due stagioni di Alps Tour, ha realizzato il suo eccezionale punteggio abbassando di due colpi il precedente primato del circuito di 59 ottenuto da Jean-Luc Burnier (Sestrieres Open, 2007), Michael Bush (Cervino Open, 2013) e da Julien Clement (Vigevano Open, 2016), tutti in Italia. Nello score di Carey undici birdie senza bogey. Ha iniziato dalla buca 10 infilando i primi sette fino alla 18 con un putt su ogni buca, le due chiuse in par comprese. Poi nel ritorno ha messo a segno gli altri quattro.
“E’ ovviamente la miglior performance della mia carriera e non ho mai avuto bisogno di così pochi putt in passato. Non ho obiettivi particolari per quest’anno, a parte la Qualifying School. Domani? Devo solo pensare a divertirmi: se andrà nuovamente come oggi tanto meglio, altrimenti sarà un giro normale come i numerosi altri che ho già effettuato. Dedico questo exploit alla mia famiglia. Campo e green sono perfetti e ritengo sia un onore poter giocare in tali condizioni e con lo splendido panorama del Cervino”.

Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di Banca Generali Private (Title Sponsor), di BMW (Main Sponsor), e degli Official Supplier Kappa, Leaseplan, Dailies Total 1, Corriere dello Sport e Tuttosport. Official advisor: Infront.
Ingresso gratuito per il pubblico - Per tutta la durata della manifestazione l’ingresso per il pubblico è gratuito.

Nono torneo dell’Italian Pro Tour Banca Generali Private - Il Cervino Open è il nono evento 2019 dell’Italian Pro Tour Banca Generali Private, il circuito di dieci gare nazionali e internazionali della FIG programmate in sette regioni diverse, dalla Valle d’Aosta alla Puglia attraversando Lombardia, Veneto, Abruzzo, Umbria e Lazio, in un cammino verso la Ryder Cup 2022 che coinvolge tutta la nazione.

 

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Internazionale U18 trionfa B. Moresco

 

Benedetta Moresco ha vinto con 270 (67 71 66 66, -14) colpi il Campionato Internazionale d'Italia Femminile Under 18 colorando d’azzurro anche la seconda edizione del torneo, disputata come la prima sul percorso di Villa Condulmer (par 71), e che era stata appannaggio nel 2018 di Anna Zanusso.
Per le italiane, assolute dominatrici, è stato un autentico trionfo con il secondo posto di Alessia Nobilio (276 (-8), il quarto di Matilde Innocenti Angelini (282, -2) seguita da Carolina Melgrati e da Giulia Bellini (285, +1) e da Francesca Fiorellini e Charlotte Cattaneo (287, +3). Terza con 277 (-7) la russa Nataliya Guseva.
Inoltre l’Italia (Nobilio, Moresco, Melgrati) che si è imposta anche nel Nations Trophy concludendo con 273 (134 139, -11) e lasciando a 13 colpi il Belgio (286, +2).
Benedetta Moresco, portacolori del GC Padova, bronzo ai recenti Campionati Europei a squadre Girls e oro nello stesso evento nel 2018, anno in cui è stata pure Tricolore Ragazze, ha apposto la sua firma alla nona vittoria individuale in campo internazionale dei dilettanti azzurri, che hanno conseguito anche tre successi a squadre. Da ricordare anche le 12 siglate dai professionisti per una stagione che offre una nuova testimonianza, dopo quella record del 2018 con 34 titoli complessivi, di un gruppo forte, tecnicamente di gran livello e compatto, capace di vincere nelle competizioni più importanti del mondo.

 

 

 

L’inglese Paul Casey ha vinto con 274 (66 73 69 66, -14) colpi il Porsche European Open, firmando il 14° titolo sull’European Tour, dove non si imponeva dal 2014, e facendo ancor più crescere l’attesa per la sua presenza al prossimo Open d’Italia (Olgiata GC, 10-13 ottobre) dove sarà in gara insieme a tanti altri campioni.
Sul percorso del Green Eagle Golf Courses (par 72) ad Amburgo in Germania, è stato tra i protagonisti fino alle ultime buche Guido Migliozzi, settimo con 278 (71 68 72 67, -10), terza miglior prestazione stagionale dopo le sue due vittorie (Kenya Open e Belgian Knockout).
In un finale molto combattuto e ricco di colpi di scena Casey, 42enne di Cheltenham nel cui palmarès figurano anche tre successi sul PGA Tour e quattro presenze in Ryder Cup, con un parziale di 66 (-6, sei birdie senza bogey), ha superato di un colpo l’ottimo giovane irlandese Robert MacIntyre e il tedesco Bernd Ritthammer, entrambi in vetta dopo tre turni, e l’austriaco Matthias Schwab (275, -13). In quinta posizione con 276 (-12) l’austriaco Bernd Wiesberger, che giunto in club house prima degli altri aveva posto l’asticella da superare appunto al suo “-12”, ma con troppi concorrenti in campo per sperare. E’ stato tuttavia autore con 64 (-8) dello score più basso di giornata, imitato dal francese Romain Wattel, sesto con 277 (-11). Insieme a Migliozzi lo spagnolo Pablo Larrazabal, mentre non hanno lasciato il segno due attesi protagonisti quali gli statunitensi Patrick Reed, campione Masters 2018, 36° con 289 (+1), e Xander Schauffele, secondo nella recente FedEx Cup, 46° con 290 (+2). Paul Casey è stato gratificato con un assegno di 333.330 euro su un montepremi di due milioni di euro.
Guido Migliozzi ha concluso la sua bella prestazione con un 67 (-5) dovuto a otto birdie e a tre bogey. Sono usciti al taglio gli altri italiani in gara: Renato Paratore (77 73) e Lorenzo Gagli (75 75), 105.i con 150 (+6), Matteo Manassero, 143° con 157 (81 76, +13), e Filippo Bergamaschi, 145° con 158 (77 81, +14).

 

TERZO GIRO - Guido Migliozzi, settimo con 211 (71 68 72, -5), è rimasto in alta classifica e parteciperà alla volata finale per il titolo nel Porsche European Open (European Tour), che termina sul percorso del Green Eagle Golf Courses (par 72) ad Amburgo in Germania.
In vetta alla graduatoria il tedesco Bernd Ritthammer (207 - 71 66 70, -9), ha raggiunto lo scozzese Robert MacIntyre (207 - 68 65 74), che ha notevolmente rallentato. La coppia ha un colpo di vantaggio sull’inglese Paul Casey (208, -8), che sarà uno dei protagonisti nel prossimo Open d’Italia (Olgiata GC, 10-13 ottobre), e due sullo spagnolo Pablo Larrazabal e sull’austriaco Matthias Schwab (209, -7). In corsa per il titolo anche l’inglese Ben Evans, sesto con 210 (-6), e il danese Jeff Winther, che affianca Migliozzi. Sono fuori gioco gli statunitensi Patrick Reed, 32° con 217 (+1), che ha guadagnato 13 posizioni, e Xander Schauffele, 42° con 218 (+2), che ne ha perse 28.
Bernd Ritthammer ha segnato un 70 (-2) con cinque birdie e tre bogey e Robert MacIntyre si è fatto riprendere con un 74 (+2, un birdie, tre bogey). Guido Migliozzi ha passato un momento difficile alle buche 10 e 11 con la sequenza bogey-triplo bogey, ma è rimasto nel 72 del par con quattro birdie nel resto del tracciato.
Sono usciti al taglio gli altri quattro italiani in gara: Renato Paratore (77 73) e Lorenzo Gagli (75 75), 105.i con 150 (+6), Matteo Manassero, 143° con 157 (81 76, +13), e Filippo Bergamaschi, 145° con 158 (77 81, +14). Il montepremi è di 2.000.000 di euro.

 

SECONDO GIRO - Guido Migliozzi, autore di un’ottima performance, si è portato dal 13° al terzo posto con 139 (71 68, -5) colpi nel secondo giro del Porsche European Open (European Tour), che si sta svolgendo sul percorso del Green Eagle Golf Courses (par 72) ad Amburgo in Germania, dove non hanno superato il taglio gli altri azzurri in gara. E’ in vetta con 133 (68 65, -11) lo scozzese Robert MacIntyre, 23enne di Oban, che con un 65 (-7, sette birdie), miglior score del turno, ha lasciato a quattro colpi il tedesco Bernd Ritthammer (137, -7).

Migliozzi, che ha girato in 68 (-4, quattro birdie) colpi, è alla pari con l’austriaco Matthias Schwab e con l’inglese Paul Casey, che sarà uno dei protagonisti nel prossimo Open d’Italia (Olgiata GC, 10-13 ottobre), leader dopo un giro. In sesta posizione con 140 (-4) l’austriaco Bernd Wiesberger e lo svedese Alexander Bjork, mentre i tre attesi statunitensi hanno avuto rendimenti molto differenti. Ha rimontato Xander Schauffele, secondo alla recente FedEx Cup, da 37° a 14° con 142 (-2), è rimasto praticamente stabile Patrick Reed, 45° con 146 (+2), ed è rimasto fuori Matt Kuchar, 71° con 148 (+4), così come l’inglese Richard McEvoy, 87° con 149 (+5), che difendeva il titolo.
Fuori gioco, come detto, gli altri quattro italiani: Renato Paratore (77 73) e Lorenzo Gagli (75 75), 105.i con 150 (+6), Matteo Manassero, 143° con 157 (81 76, +13), e Filippo Bergamaschi, 145° con 158 (77 81, +14). Il montepremi è di 2.000.000 di euro.

PRIMO GIRO - L’inglese Paul Casey, uno dei favoriti alla vigilia, ha preso subito il comando con 66 (-6) colpi nel turno iniziale del Porsche European Open (European Tour), che si sta svolgendo sul percorso del Green Eagle Golf Courses (par 72) ad Amburgo in Germania. Ha effettuato un buon giro Guido Migliozzi, 13° con 71 (-1, quattro birdie, tre bogey), mentre sono oltre la linea del taglio Lorenzo Gagli, 76° con 75 (+3), Renato Paratore e Filippo Bergamaschi, 106.i con 77 (+5), e Matteo Manassero, 146° con 81 (+9).
Paul Casey, che sarà uno dei protagonisti nel prossimo Open d’Italia (Olgiata GC, 10-13 ottobre), su un campo difficile in cui ha avuto il suo peso anche il vento, ha realizzato sette birdie e un bogey e ha preso un colpo di vantaggio sul sempre più convincente austriaco Matthias Schwab (67, -5).
Al terzo posto con 68 (-4) l’inglese Ben Stow, lo scozzese Robert MacIntyre e il tedesco Max Rottluff e al sesto con 69 (-3) l’australiano Lucas Herbert, lo svedese Alexander Bjork e l’inglese Ben Evans. Al nono con 70 (-2) il belga Thomas Pieters, mentre non hanno reso come ci si attendeva i tre statunitensi molto attesi, Xander Schauffele, secondo nella recente FedEx Cup, 37° con 73 (+1), Patrick Reed e Matt Kuchar, 49.i con 74 (+2). Difesa del titolo praticamente già impossibile per l’inglese Richard McEvoy anch’egli 106° con 77. Il montepremi è di 2.000.000 di euro.

LA VIGILIA - L’European Tour fa tappa ad Amburgo, in Germania, per la disputa del Porsche European Open (5-8 settembre), sul percorso del Green Eagle Golf Courses, al quale partecipano cinque italiani: Lorenzo Gagli, reduce dal secondo posto nell’European Masters ottenuto dopo uno sfortunato spareggio, Renato Paratore, Guido Migliozzi, Matteo Manassero e Filippo Bergamaschi.
Le attenzioni della vigilia si focalizzano sull’inglese Paul Casey, che sarà uno dei protagonisti nel prossimo Open d’Italia (Olgiata GC, 10-13 ottobre), e sul trio statunitense composto da Patrick Reed, vincitore del Masters 2018, Xander Schauffele, secondo nella recente FedEx Cup, e Matt Kuchar, ma con loro c’è anche un altro giocatore del PGA Tour, Rory Sabbatini, che recentemente ha lasciato da cittadinanza sudafricana per prendere quella slovacca.
Nel field anche l’austriaco Bernd Wiesberger, il danese Lucas Bjerregaard, il francese Alexander Levy, il belga Thomas Pieters, gli spagnoli Jorge Campillo e Adrian Otaegui, gli australiani Scott Hend e Lucas Herbert, il sudafricano Dean Burmester, l’indiano S.S.P. Chawrasia e il cinese Ashun Wu.
Difende il suo unico titolo sul circuito, con scarse possibilità di ripetersi, l’inglese Richard McEvoy, 40enne di Shoeburyness, che lo scorso anno superò di misura Christofer Blomstrand, che sarà nuovamente al via, e Renato Paratore. Dal romano e da Lorenzo Gagli si attende una conferma dopo le ottime prestazioni di entrambi in Svizzera. Il montepremi è di 2.000.000 di euro.
Il torneo su GOLFTV - Il Porsche European Open viene teletrasmesso in diretta e in esclusiva su GOLFTV, piattaforma streaming di Discovery (info www.golf.tv/it), con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 5 settembre e venerdì 6, dalle ore 11 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18; sabato 7, dalle ore 13 alle ore 17,30; domenica 8, dalle ore 12,30 alle ore 17. Commento di Maurizio Trezzi, Isabella Calogero e di Nicola Pomponi.

 

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China Tour: Zemmer bella rimonta, quarto

 

Aron Zemmer, con una bella prestazione e una decisa rimonta finale, si è classificato al quarto posto con 280 (69 73 71 67, -8) nell’Hunan Taohuayuan Open, torneo del China Tour, uno dei due circuiti della nazione insieme al PGA Tour Series-China, che si è disputato sul tracciato del Taohuayuan International Golf Club (par 72) a Changde in Cina. E’ terminato al 49° con 298 (79 71 72 76, +10) Cristiano Terragni.
Ha ottenuto il primo titolo nel circuito il cinese Huilin Zhang, trentenne di Hunan e profeta in patria, che con 272 (69 68 66 69, -16) ha lasciato a quattro colpi il taiwanese Yung-Lung Lin (276, -12). In terza posizione con 279 (-9) l’australiano Kevin Yuan e, insieme a Zemmer, anche gli altri due australiani Maverick Antcliff e Kade McBride e il coreano Woojin Jung. In ottava con 281 (-7) i cinesi Hongfu Wu e Guxin Chen, quest’ultimo dilettante.
Huilin Zhang ha concluso la sua cavalcata vittoriosa con un parziale di 69 (-3, un eagle, due birdie, un bogey) e ha ricevuto un assegno di 126.000 renmimbi (quasi 16.500 euro) su un montepremi di 700.000 renmimbi (circa 90.000 euro). Aron Zemmer ha girato in 67 (-5) con sei birdie e un bogey e Cristiano Terragni in 76 (+4) con due birdie, un bogey, un doppio e un triplo bogey.

 

TERZO GIRO - Aron Zemmer, 12° con 213 (69 73 71, -3), e Cristiano Terragni, 40° con 222 (70 71 72, +6), hanno guadagnato entrambi due posizioni nel terzo dei quattro giri in cui si articola l’Hunan Taohuayuan Open, torneo del China Tour, uno dei due circuiti della nazione insieme al PGA Tour Series-China, che si sta disputando sul tracciato del Taohuayuan International Golf Club (par 72) a Changde in Cina. 

Ha decisamente attaccato il cinese Huilin Zhang, trentenne di Hunan, che con un 66 (-6, sette birdie, un bogey) e lo score di 203 (69 68 66, -6) ha lasciato a cinque colpi il taiwanese Yung-Lung Lin (208, -8), ponendo le basi per cercare di ottenere il primo titolo sul circuito. Al terzo posto con 209 (-7) gli australiani Bryden MacPherson e Kade McBride, quest’ultimo in vetta con Zhang dopo due giri, e al quinto con 210 (-6) l’altro australiano Maverick Antcliff e i cinesi Hongfu Wu e Zeming He.
Aron Zemmer ha girato in 71 (-1) colpi con cinque birdie, due bogey e un doppio bogey e Cristiano Terragni in 72 (par) con quattro birdie e altrettanti bogey. Il montepremi è di 700.000 renmimbi (circa 90.000 euro) dei quali 126.000 renmimbi (quasi 16.500 euro) andranno al vincitore.

SECONDO GIRO - Aron Zemmer è sceso dal sesto al 14° posto con 142 (69 73, -2) colpi e Cristiano Terragni è salito dal 73° al 42° con 150 (79 71, +6) nel secondo giro delL’Hunan Taohuayuan Open, torneo del China Tour, uno dei due circuiti della nazione insieme al PGA Tour Series-China, che si sta disputando sul tracciato del Taohuayuan International Golf Club (par 72) a Changde in Cina.
Ha ceduto l’australiano Maverick Antcliff, da primo a nono con 141 (-3) dopo un 75 (+3), e in vetta alla graduatoria si sono portati con 137 (-7) il connazionale Kade McBride (67 70) e il cinese Huilin Zhang (69 68). In terza posizione con 138 (-6) un altro australiano, Bryden MacPherson, insieme al taiwanese Yung-Lung Lin e al cinese Changping Chen e in sesta con 139 (-5) il neozelandese Kieran Muir e il taiwanese Lawrence Ting.
Huilin Zhang, trentenne di Hunan senza titoli sul circuito, ha girato in 68 (-4) con un eagle, cinque birdie e tre bogey e Kade McBride, 24enne di Brisbane con due successi in stagione, ha realizzato un 70 (-2) con tre birdie e un bogey. Per Aron Zemmer 73 (+1) colpi con due birdie e tre bogey e per Cristiano Terragni 71 (-1) con sette birdie e tre doppi bogey. Il montepremi è di 700.000 renmimbi (circa 90.000 euro) dei quali 126.000 renmimbi (quasi 16.500 euro) andranno al vincitore.

PRIMO GIRO - Bella partenza di Aron Zemmer, sesto con 69 (-3) colpi, nell’Hunan Taohuayuan Open, torneo del China Tour, uno dei due circuiti della nazione insieme al PGA Tour Series-China, che si sta disputando sul tracciato del Taohuayuan International Golf Club (par 72) a Changde in Cina. In ritardo Cristiano Terragni, 73° con 79 (+7).
Aron Zemmer, 29enne di Bolzano, ha segnato quattro birdie e un bogey e rende tre colpi al leader, il 26enne australiano Maverick Antcliff (66, -6 un eagle, cinque birdie, un bogey) già vincitore tre volte in stagione.
Al secondo posto con 67 (-5) il suo connazionale Kade McBride e al terzo con 68 (-4) i cinesi Tian Yuan e Changping Chen e il taiwanese Yung-Lung Lin, mentre Zemmer è affiancato da tre cinesi, Guowu Zhou, Huilin Zhang e Hongfu Wu.
Il montepremi è di 700.000 renmimbi (circa 90.000 euro) dei quali 126.000 renmimbi (quasi 16.500 euro) andranno al vincitore.

LA VIGILIA - Cristiano Terragni e Aron Zemmer scendono in campo nell’Hunan Taohuayuan Open, torneo del China Tour, uno dei due circuiti della nazione insieme al PGA Tour Series-China, che si disputa sul tracciato del Taohuayuan International Golf Club a Changde in Cina.
Nel field gli australiani Bryden MacPherson, Kevin Yuan e Kade McBride, lo statunitense Harry Boyd, i cinesi Jin Zhang, Hongfu Wu e Zhao Chen, il giapponese Hidemoto Sato e il taiwanese Wei Lin. Il montepremi è di 700.000 renmimbi (circa 90.000 euro) dei quali 126.000 renmimbi (quasi 16.500 euro) andranno al vincitore.

 

Il tedesco Sebastian Heisele ha replicato il 65 (-5) del terzo giro, che lo aveva portato al vertice della classifica, e ha vinto con 267 (73 64 65 65, -13) colpi l’Open de Bretagne, svoltosi al Golf Bluegreen de Pléneuf Val André (par 70), nella città da cui il circolo prende nome in Francia. Hanno concluso al 34° posto con 281 (+1) Alessandro Tadini (71 69 68 73) e Stefano Mazzoli (73 67 70 71), alla seconda gara tra i professionisti.

Heisele, 31enne di Heemstede, ha colto il primo successo sul circuito tenendo alto il ritmo (sei birdie e un bogey per lui) e stoppando il tentativo di rimonta del neozelandese Josh Geary, secondo con 269 (-11), autore di un 64 (-6). In terza posizione con 271 (-9) l’inglese Jonathan Thomson e in quarta con 272 (-8) i francesi Damiel Perrier e Robin Sciot-Siegrist, lo spagnolo Santiago Tarrio Ben e l’austriaco Martin Wiegele e all’ottavo con 273 (-7) lo scozzese Scott Henry e l’inglese Dale Whitnell. Per Heisele un assegno di 32.000 euro su un montepremi di 200.000 euro.
Sono usciti al taglio Lorenzo Scalise, 80° con 146 (75 71, +6), Andrea Saracino, 90° con 147 /75 72, +7), Michele Cea, 106° con 149 (72 77, +9), Jacopo Vecchi Fossa, 112° con 150 (72 78, +10), e Francesco Laporta, 136° con 153 (80 73, +13).

 

TERZO GIRO - Il tedesco Sebastian Heisele conduce con 202 (73 64 65, -8) colpi l’Open de Bretagne, che si sta svolgendo al Golf Bluegreen de Pléneuf Val André (par 70), nella città da cui il circolo prende nome in Francia.
E’ al 18° posto con 208 (71 69 68, -2) Alessandro Tadini e ha due colpi in più Stefano Mazzoli, alla prima gara da pro, 29° con 210 (73 67 70, par).
Sono molti i pretendenti al titolo con l’inglese Dale Whitnell, a segno la scorsa settimana nel KPMG Trophy in Belgio, secondo con 203 (-7) e con un gruppo di nove concorrenti al terzo posto con 205 (-5) formato dagli altri due inglesi Richard Mansell e Jordan Wrisdale, dal tedesco Marcel Schneider, dallo scozzese Scott Henry, dal neozelandese Josh Geary, leader dopo due turni, dall’austriaco Martin Wiegele e dai francesi Damien Perrier, Robin Sciot-Siegrist e da Antoine Rozner, a caccia del terzo titolo stagionale per salire immediatamente sull’European Tour.
Sono usciti al taglio Lorenzo Scalise, 80° con 146 (75 71, +6), Andrea Saracino, 90° con 147 /75 72, +7), Michele Cea, 106° con 149 (72 77, +9), Jacopo Vecchi Fossa, 112° con 150 (72 78, +10), e Francesco Laporta, 136° con 153 (80 73, +13). ll montepremi è di 200.000 euro con prima moneta di 32.000 euro.

SECONDO GIRO - Il neozelandese Josh Geary è il nuovo leader dell’Open de Bretagne, che si sta svolgendo al Golf Bluegreen de Pléneuf Val André (par 70), nella città da cui il circolo prende nome in Francia, dove sono al 24° posto con 140 (par) Alessandro Tadini (71 69) e Stefano Mazzoli (73 67), alla secondo evento da pro, gli unici due italiani rimasti in gara.
Sono, infatti, usciti al taglio Lorenzo Scalise, 80° con 146 (75 71, +6), Andrea Saracino, 90° con 147 /75 72, +7), Michele Cea, 106° con 149 (72 77, +9), Jacopo Vecchi Fossa, 112° con 150 (72 78, +10), e Francesco Laporta, 136° con 153 (80 73, +13).
Josh Geary, 35enne di Invercargill senza titoli sul circuito e vincitore lo scorso anno di uno degli Stage 2 della Qualifying School dell’European Tour, non ha segnato bogey sulle prime 36 buche, con due birdie per il 68 (-2) iniziale e un eagle e un bogey per il 67 (-3) successivo.
Precede di un colpo lo svedese Niclas Johansson (136, -4) e di due un gruppo di otto concorrenti al terzo posto con 137 (-3): lo svizzero Raphael De Sousa, i francesi Frederic Lacroix e Damien Perrier, gli inglesi Richard Mansell e Matthew Jordan, l’austriaco Martin Wiegele, il tedesco Sebastian Heisele, e lo spagnolo Santiago Tarrio Ben. E’ scivolato dalla prima alla decima piazza con 138 (-2) l’inglese Robert Dinwiddie. ll montepremi è di 200.000 euro con prima moneta di 32.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Alessandro Tadini, 25° con 71 (+1) colpi e alla seconda gara stagionale sul Challenge Tour, è l’italiano meglio classificato nell’Open de Bretagne, che si sta svolgendo al Golf Bluegreen de Pléneuf Val André (par 70), nella città da cui il circolo prende nome in Francia, e dove è al vertice con 66 (-4) Robert Dinwiddie.
Sono al 38° posto con 72 (+2) Jacopo Vecchi Fossa e Michele Cea, al 58° con 73 (+3) Stefano Mazzoli alla seconda gara da professionista, al 92° con 75 (+5) Lorenzo Scalise e Andrea Saracino e al 142° con 80 (+10) Francesco Laporta.
Robert Dinwiddie, 37enne nato a Dumfries in Scozia ma inglese a tutti gli effetti, vanta tre titoli nel circuito, l’ultimo datato 2010. Con cinque birdie e un bogey ha tenuto alla minima distanza gli islandesi Gudmundur Kristjansson e Birgir Hafthorsson (67, -3). In quarta posizione con 68 (-2) il danese Marcus Helligkilde, il francese Frederic Lacroix, l’inglese Dale Whitnell, vincitore domenica scorsa del KPMG Trophy, il neozelandese Josh Geary e lo svedese Niclas Johansson. Il montepremi è di 200.000 euro con prima moneta di 32.000 euro.

LA VIGILIA - Nutrita rappresentanza italiana all’Open de Bretagne (5-8 settembre), il torneo del Challenge Tour che avrà luogo al Golf Bluegreen de Pléneuf Val André, nella città da cui il circolo prende nome in Francia. Scenderanno in campo Lorenzo Scalise, Francesco Laporta, Andrea Saracino, Jacopo Vecchi Fossa, Michele Cea, Stefano Mazzoli, alla seconda gara da professionista, e Alessandro Tadini, alla seconda presenza stagionale sul circuito.
Nel field gli inglesi Dale Whitnell, vincitore domenica scorsa del KPMG Trophy, Ross McGowan, Matthew Jordan e Jack Senior, gli olandesi Darius Van Driel e Daan Huizing, lo spagnolo Sebastian Garcia Rodriguez, il portoghese José-Filipe Lima, i francesi Robin Roussel e Antoine Rozner e lo scozzese Calum Hill.
Saranno nuovamente a caccia del terzo titolo nell’anno, che li porterebbe immediatamente sull’European Tour, Rozner, che però appare in un momento di appannamento, e Hill, sicuramente più tonico. Il montepremi è di 200.000 euro con prima moneta di 32.000 euro.

 

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Symetra: Tavatanakit fa terno, 56ª Liti

Terzo successo nel Symetra Tour per la thailandese Patty Tavatanakit, sicuramente la rivelazione dell’anno sul circuito, che con una imperiosa rimonta dovuta a un 62 (-8) e con lo score di 267 (70 65 70 62, -13) colpi si è imposta nel Sioux Falls GreatLIFE Challenge, svoltosi sul percorso del Willow Run Golf Club (par 70), a Sioux Falls nel South Dakota. E’ terminata 56ª con 285 (73 67 74 71, +5) Roberta Liti, unica italiana in gara.

Patty Tavatanakit, nativa di Bangkok, vent’anni da compiere, ha concluso la gara alla pari con la coreana Yujeong Son (267 - 72 64 65 66) e poi l’ha superata con un birdie alla prima buca di spareggio. Al terzo posto con 271 (-9) Esther Lee, Kyung Kim, Janie Jackson e la spagnola Marta Sanz Barrio, al vertice dopo tre turni. Al settimo con (272, -8) Lori Beth A dams, la paraguaiana Julieta Granada e la taiwanese Ssu-Chia Cheng.
La Tavatanakit, che si è portata al secondo posto dell’ordine di merito alle spalle della francese Perrine Delacour, ha ricevuto un assegno di 33.750 dollari su un montepremi di 225.000 dollari.

 

TERZO GIRO - La spagnola Marta Sanz Barrio, con un deciso attacco portato con un parziale di 62 (-8, nove birdie, un bogey) colpi, per uno score totale di 199 (67 70 62, -11), si è portata al vertice del Sioux Falls GreatLIFE Challenge, una delle ultime gare stagionali del Symetra Tour che, dopo questa, ne proporrà altre quattro. Ha perso posizioni Roberta Liti, 56ª con 214 (73 67 74, +4).
Sul percorso del Willow Run Golf Club (par 70), a Sioux Falls nel South Dakota, l’iberica ha superato la tedesca Sophia Popov (201, -9), in vetta dopo due turni e raggiunta al secondo posto dalla coreana Yujeong Son.
Seguono al quarto posto con 202 (-8) Janie Jackson e al quinto con 203 (-7) Lori Beth Adams, la finlandese Emily Penttila e la paraguaiana Julieta Granada. Il montepremi è di 225.000 dollari.

SECONDO GIRO - La tedesca Sophia Popov è rimasta da sola al comando con 133 (65 68, -7) colpi nel Sioux Falls GreatLIFE Challenge, una delle ultime gare stagionali del Symetra Tour che, dopo questa, ne proporrà altre quattro. Sul percorso del Willow Run Golf Club (par 70), a Sioux Falls nel South Dakota, è salita dal 66° al 34° posto con 140 (73 67, par) Roberta Liti, unica italiana in campo che ha rimontato con un 67 (-3) dovuto a cinque birdie e a due bogey.Sophia Popov è seguita con 134 (-6) da Lori Beth Adams e con 135 (-5) da Janie Jackson e dalla thailandese Patty Tavatanakit. In quinta posizione con 136 (-4) un folto gruppo composto da Kyung Kim, Sophia Schubert, Natalie Sheary, Esther Lee, dalla coreana Yujeong Son, dalla finlandese Emily Penttila e dalla canadese Valerie Tanguay. Il montepremi è di 225.000 dollari.

PRIMO GIRO - Roberta Liti è al 66° posto con 73 (+3), un colpo oltre la linea del taglio, dopo il giro iniziale del Sioux Falls GreatLIFE Challenge, una delle ultime gare stagionali del Symetra Tour che, dopo questa, ne proporrà altre quattro.
Sul percorso del Willow Run Golf Club (par 70), a Sioux Falls nel South Dakota, guidano la graduatoria con 65 (-5) colpi Esther Lee e la tedesca Sophia Popov, tallonate con 66 (-4) da Lori Beth Adams. In quarta posizione con 67 (-3) Janie Jackson, l’israeliana Laetitia Beck e la spagnola Marta Sanz Barrio e in settima con 68 (-2) la canadese Valerie Tanguay. Il montepremi è di 225.000 dollari.

LA VIGILIA - Roberta Liti scende nuovamente in campo nel Symetra Tour, per disputare il Sioux Falls GreatLIFE Challenge (29 agosto-1 settembre), una delle ultime gare stagionali del circuito che, dopo questa, ne proporrà altre quattro.
Sul percorso del Willow Run Golf Club, a Sioux Falls nel South Dakota, fari puntati sulle prime cinque giocatrici della money list, che partono con i favori del pronostico, nell’ordine la francese Perrine Delacour, Jillian Hollis, la taiwanese Ssu-Chia Cheng, l’irlandese Leona Maguire e la thailandese Patty Tavatanakit.
Non saranno le sole candidate al titolo in un contesto che comprende, tra le altre, Jenny Coleman, Vicky Hurst, Madison Pressel, la paraguaiana Julieta Granada, l’australiana Stephanie Na, l’israeliana Laetitia Beck e l’inglese Holly Clyburn, Il montepremi è di 225.000 dollari.

 

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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