Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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Symetra Tour con Liti e Molinaro

Giulia Molinaro e Roberta Liti tornano in campo nel Windsor Golf Classic (5-7 aprile), torneo per la prima volta nel calendario del Symetra Tour, il secondo circuito femminile statunitense, che si disputa al Windsor Golf Club, nella città da cui il circolo prende nome in California.
Calamita l’attenzione alla vigilia la paraguaiana Julieta Granada, leader della money list, ripartita dal basso dopo un avvio folgorante di carriera sul LPGA Tour e poi al buio per parecchio tempo. Insieme a lai hanno i favori del pronostico Jillian Hollis, vincitrice la scorsa settimana dello IOA Championship, Lauren Coughlin, Demi Runas e la malese Kelly Tan che la seguono nel ranking.
Giulia Molinaro ha fatto registrare progressi nell’ultima gara terminando a metà classifica (37ª), mentre Roberta Liti deve riscattare l’uscita al taglio. Il montepremi è di 150.000 dollari.

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Inizia il LETAS: Luna in campo

Diana Luna, Lucrezia Colombotto Rosso e Stefania Avanzo prendono parte al Terre Blanches Ladies Open (5-7 aprile), torneo inaugurale del LET Access il secondo circuito femminile europeo.
Si gioca sul percorso del Golf de Terre Blanche, a Tourrettes in Francia, dove sono nel field le francesi Jade Schaeffer e Valentine Derrey, l’austriaca Sarah Schober, la svedese Emma Nilsson, la norvegese Marita Engzelius, la belga Fanny Cnops e l’inglese Charlotte Thompson. Il montepremi è di 40.000 euro.


Luca Cianchetti ha vinto con 210 (67 70 73, -6) colpi il Katameya Dunes Open, torneo dell’Alps Tour disputato sul percorso del Lakes Course (par 72) a Il Cairo in Egitto. Ha superato di misura l’inglese Andrew Scrimshaw (211. -5). Gli italiani sono stati i grandi protagonisti dell’evento e hanno ottenuto il terzo posto con Enrico Di Nitto e con Federico Maccario (212, -4), il settimo con Lorenzo Scalise (214, -2) e il decimo con Edoardo Raffaele Lipparelli (215, -1).
È la quinta vittoria stagionale dei professionisti azzurri preceduta dalla splendida prova di Francesco Molinari nell’Arnold Palmer Invitational (PGA Tour), dall’exploit di Guido Migliozzi nel Magical Kenya Open (European Tour) e dai successi di Edoardo Raffaele Lipparelli nella French Tour Qualifying School e di Lorenzo Scalise nel New Giza Open (Alps Tour). Una prova eloquente di come vicino a un grande campione crescano elementi delle nuove leve che danno sempre più ampie garanzie, aprendo ampie prospettive per il futuro del movimento italiano.
Testa a testa con Maccario - Cianchetti, 23enne di Modena, ha firmato il secondo titolo sull’Alps Tour dopo aver conseguito il primo nel 2015 (Abruzzo Open), quando era ancora dilettante. È stata una vittoria sofferta, conseguita sul filo di lana e grazie a un grande controllo sul piano emotivo. Con Scrimshaw da tempo in club house, dopo aver fissato l’asticella a “meno 5”, Cianchetti ha dato vita a un avvincete duello con Federico Maccario. Erano entrambi avanti all’inglese quando Maccario ha dato via libera al modenese con un triplo bogey alla buca 17. Cianchetti ha segnato un bogey, ma sull’ultimo green ha realizzato il par vincente e Maccario, che era scivolato a un immeritato sesto posto, ha avuto una bella reazione e con un birdie e risalito al terzo affiancando Di Nitto, anch’egli sempre nelle prime posizioni.
Money list all’italiana - Il vincitore ha ricevuto un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro ed è salito al sesto posto (punti 7.903) in una money list che parla italiano con Scalise leader (p. 11.784), Maccario terzo (p. 9.812) e Di Nitto quarto (p. 9,177). Nella gara sono andati a premio anche Stefano Pitoni, 17° con 217 (+1), Giovanni Craviolo, 37° con 221 (+5), e Giulio Castagnara, 39° con 222 (+6)
Sono usciti al taglio caduto a 147 (+3), Federico Zucchetti 60° con 150 (+6), Andrea Cavallaro e Carlo Casalegno 69.i con 151 (+7), Guglielmo Bravetti 74° con 152 (+8), Pier Paolo Cuomo, Michele Cea e Alessandro Aloi 82° con 153 (+9), Leonardo Sbarigia 94° con 155 (+11), Alessandro Grammatica 99° con 156 (+12), Michele Ortolani 104° con 157 (+13), Edoardo Vizzotto 106° con 158 (+14), Stefano Ciapparelli 112° con 160 (+16) e Alessandro Stucchi 117° con 162 (+18).

SECONDO GIRO - Gli italiani sono stati gli assoluti protagonisti nel secondo giro del Katameya Dunes Open, il torneo che conclude le Winter Series ossia le cinque gare egiziane che hanno aperto la stagione dell’Alps Tour.
Infatti sul percorso del Lakes Course (par 72) a Il Cairo in sette sono tra i primi nove con Luca Cianchetti al comando con 137 (67 70, -7) colpi. Con lui saranno in corsa per il titolo Federico Maccario, secondo con 139 (69 70, -5), Edoardo Raffaele Lipparelli, terzo con 140 (68 72, -4) insieme al francese David Antonelli, e Stefano Pitoni, quinto con 141 (72 69, -3) alla pari con il transalpino Benjamin Kedochim. Qualche minina chance per Lorenzo Scalise, Enrico Di Nitto e Giovanni Craviolo, noni con 143 (-1).
E’ rimasto in gara anche Giulio Castagnara, 25° con 145 (+1), mentre sono usciti al taglio caduto a 147 (+3), Federico Zucchetti 60° con 150 (+6), Andrea Cavallaro e Carlo Casalegno 69.i con 151 (+7), Guglielmo Bravetti 74° con 152 (+8), Pier Paolo Cuomo, Michele Cea e Alessandro Aloi 82° con 153 (+9), Leonardo Sbarigia 94° con 155 (+11), Alessandro Grammatica 99° con 156 (+12), Michele Ortolani 104° con 157 (+13), Edoardo Vizzotto 106° con 158 (+14), Stefano Ciapparelli 112° con 160 (+16) e Alessandro Stucchi 117° con 162 (+18). Il montepremi è di 40.000 euro.

PRIMO GIRO - Cinque italiani nella top ten dopo il giro iniziale del Katameya Dunes Open, il torneo che conclude le Winter Series ossia le cinque gare egiziane che hanno aperto la stagione dell’Alps Tour.
Sul percorso del Lakes Course (par 72) a Il Cairo, dove è al comando il francese Xavier Poncelet con 66 (-6), Luca Cianchetti è al secondo posto con 67 (-5) alla pari con il transalpino Victor Trehet (am), Edoardo Raffaele Lipparelli al quarto con 68 (-4), Federico Maccario al quinto con 69 (-3), Giovanni Craviolo all’ottavo con 70 (-2) ed Enrico Di Nitto al decimo con 71 (-1).
Seguono Giulio Castagnara e Stefano Pitoni, 17.i con 72 (par), Lorenzo Scalise, a segno nel precedente New Giza Open, e Guglielmo Bravetti, 27.i con 73 (+1). Sono oltre la linea del taglio Andrea Cavallaro e Federico Zucchetti 55.i con 75 (+3), Michele Cea e Leonardo Sbarigia 64.i con 76 (+4), Pier Paolo Cuomo 77° con 77 (+5), Stefano Ciapparelli e Alessandro Aloi 87° con 78 (+6), Alessandro Grammatica e Carlo Casalegno 96.i con 79 (+7),  Edoardo Vizzotto 104° con 80 (+8), Michele Ortolani 117° con 82 (+10) e Alessandro Stucchi 122° con 84 (+12). Il montepremi è di 40.000 euro.

LA VIGILIA - Si conclude il ciclo egiziano dell’Alps Tour con la disputa dell’ultimo dei cinque tornei delle Winter Series, il Katameya Dunes Open (4-6 aprile), sul percorso del Lakes Course a Il Cairo.
In campo 125 giocatori, provenienti da 19 nazioni comprese Argentina, Canada, Colombia e Nuova Zelanda, con Lorenzo Scalise, vincitore lunedì scorso del New Giza Open e leader della money list, Federico Maccario, Enrico Di Nitto ed Edoardo Raffaele Lipparelli, rispettivamente in graduatoria dal quarto al sesto posto, che sono stati tra i grandi protagonisti di questo inizio stagione e che assumeranno il ruolo di favoriti anche in questo evento.
In gara altri 17 italiani: Alessandro Aloi, Guglielmo Bravetti, Carlo Casalegno, Giulio Castagnara, Andrea Cavallaro, Michele Cea, Luca Cianchetti, Stefano Ciapparelli, Giovanni Craviolo, Pier Paolo Cuomo, Alessandro Grammatica. Michele Ortolani, Stefano Pitoni, Leonardo Sbarigia, Alessandro Stucchi, Edoardo Vizzotto e Federico Zucchetti.
Nel field lo spagnolo Xavi Puig Giner, l’olandese Lars Keunen, i francesi Pierre Pineau e Benjamin Kedochim, tutti regolati da Scalise al New Giza GC, l’austriaco Lukas Nemecz, l’inglese James Sharp, il tedesco Dominic Foos, l’irlandese David Carey e lo svizzero Arthur Ameil-Planchin. Il montepremi è di 40.000 euro.

 

 

Il canadese Corey Conners, con un bella rimonta finale, ha vinto il Valero Texas Open, il torneo del PGA Tour che sul percorso del TPC San Antonio (par 72), a San Antonio in Texas. ha anticipato il Masters di Augusta (11-14 aprile).
Quindicesimo canadese a imporsi sul circuito, ha concluso la sua corsa con 268 (69 67 66 66, -20) superando di due colpi Charley Hoffman (270, -18) e di tre Ryan Moore (271, -17). Al quarto posto con 273 (-15) Brian Stuard e il coreano Si Woo Kim, leader per tre turni, e al sesto con 274 (-14) Kevin Streelman. Al settimo con 276 (-12) Matt Kuchar, apparso in buona condizione, e stesso score per il nordirlandese Graeme McDowell, rivitalizzato dal recente successo nel Corales Puntacana. Piuttosto altalenanti Rickie Fowler, 17° con 278 (-10), e Jordan Spieth, 30° con 281 (-7).
Corey Conners, 27enne di Listowel, ha ottenuto il primo titolo sul circuito grazie un 66 (-6) con un andamento un po’ particolare. Infatti dopo quattro birdie sulle prime cinque buche, ha infilato quattro bogey di fila, poi nel rientro ha avuto ragione degli avversari con altri sei birdie. Era dal 2010 che non vinceva sul tour un giocatore entrato nel field dalle qualifiche del lunedì. Per lui un assegno di 1.350.000 dollari su un montepremi di 7.500.000 dollari.
 
TERZO GIRO - Il coreano Si Woo Kim ha rallentato con un parziale di 69 (-3) colpi, ma ha mantenuto la leadership con 201 (66 66 69, -15) nel Valero Texas Open, il torneo del PGA Tour che sul percorso del TPC San Antonio (par 72), a San Antonio in Texas. anticipa di una settimana il Masters di Augusta (11-14 aprile).
Il vantaggio del 23enne di Seoul (quattro birdie e un bogey nel suo score) però si è ridotto da quattro a un solo colpo sul canadese Corey Conners (202, -14), e a due su Charley Hoffman. Al quarto posto con 205 (-11) e anche loro in corsa per il titolo, Scott Brown, il venezuelano Jhonattan Vegas e il coreano Kyoung-Hoon Lee. Sono fuori gioco Matt Kuchar, nono con 207 (-9), Rickie Fowler e Jordan Spieth, 16.i con 209 (-7), trio che si divideva alla vigilia i favori del pronostico. Il montepremi è di 7.500.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Il coreano Si Woo Kim, leader con 132 (66 66, -12) ha preso il largo nel secondo giro del Valero Texas Open, il torneo del PGA Tour che sul percorso del TPC San Antonio (par 72), a San Antonio in Texas. anticipa di una settimana il Masters di Augusta (11-14 aprile).
Il 23enne di Seoul ha dato luogo a uno show iniziato con quattro birdie e terminato per il 66 (-6) con una “hole in one” quando ha centrato dal tee la buca 16, par 3 di 167 yard, utilizzando un ferro nove. Sono a quattro colpi i due grandi favoriti della vigilia, Jordan Spieth e Rickie Fowler (136, -8) affiancati da Harold Varner III, da Adam Schenk, dal canadese Corey Conners e dal coreano Kyoung-Hoon Lee. Tra i concorrenti all’ottavo posto con 137 (-7) l’australiano Matt Jones e passi indietro di Matt Kuchar, 28° con 140 (-4), la scorsa settimana secondo nel WGC Dell Match Play (battuto in finale da Kevin Kisner e con Francesco Molinari terzo). Il montepremi è di 7.500.000 dollari.

PRIMO GIRO - Il coreano Si Woo Kim, leader con 66 colpi (-6, otto birdie, due bogey) è stato il protagonista del primo giro del Valero Texas Open, il torneo del PGA Tour che sul percorso del TPC San Antonio (par 72), a San Antonio in Texas. anticipa di una settimana il Masters di Augusta (11-14 aprile).
Le sue prodezze, però, non gli sono valse per distaccare di molto gli avversari, poiché sono a una lunghezza J.T. Poston, Brian Stuard, il messicano Abraham Ancer e il venezuelano Jhonattan Vegas (67, -5). Subito dietro, tra i nove concorrenti al sesto posto con 68 (-4), due dei favoriti, Rickie Fowler e Jordan Spieth. Non è lontano Matt Kuchar, 17° con 69 (-3), la scorsa settimana secondo nel WGC Dell Match Play (battuto in finale da Kevin Kisner e con Francesco Molinari terzo). Il campione in carica Andrew Landry è 52° con 71 (-1) in compagnia del sudafricano Ernie Els, mentre non è stata una buona giornata per Tony Finau, per il tedesco Martin Kaymer e per il cileno Joaquin Niemann, 74.i con 72 (par). Il montepremi è di 7.500.000 dollari

LA VIGILIA - Pochi big hanno scelto di giocare la settimana prima del Masters (Augusta, 11-14 aprile) partecipando al Valero Texas Open (4-7 aprile) in programma sul percorso del TPC San Antonio a San Antonio in Texas.
Motivo principale della settimana di relax arrivare risposati all’appuntamento, ma chissà se qualcuno avrà anche pensato alla cabala estremamente sfavorevole per il vincitore della gara che precede il major, dove poi è salito raramente sul gradino più alto del podio all’Augusta National. Uno dei pochi a non crederci, e che quasi ogni anno si è sobbarcato il doppio impegno, è sicuramente Phil Mickelson, che la doppietta l’ha realizzata (2006, BellSouth Classic e Masters), ma che quest’anno, al contrario delle sue abitudini, ha preferito anch’egli dare forfait.
Saranno sul tee di partenza Jordan Spieth, Rickie Fowler, Tony Finau, Jim Furyk e Matt Kuchar, reduce dal secondo posto nel WGC Dell Match Play, sicuramente favoriti se non trasformeranno l’impegno in poco più di un allenamento per controllare tutti i dettagli del gioco.
Nel field anche Jimmy Walker, il tedesco Martin Kaymer, l’inglese Luke Donald, il nordirlandese Graeme McDonell, tornato al successo dopo quattro anni la scorsa settimana nel Corales Puntacana, il giovane cileno Joaquin Niemann, l’irlandese Padraig Harrington, capitano europeo alla Ryder Cup 2020, e il sudafricano Ernie Els, che viene seguito sempre dai suoi tanti fans e che recentemente ha raggiunto il prestigioso traguardo di 300 gare terminate tra i top ten dall’introduzione del World Ranking (1986). Difende l’unico titolo conquistato sul circuito, con scarse possibilità di riuscirci, Andrew Landry, 31enne texano di Port Neches. Il montepremi è di 7.500.000 dollari.

 

L’olandese Daan Huizing ha vinto con 200 (64 68 68, -16) colpi il Jordan Mixed Open, torneo innovativo che sul percorso dell’Ayla Golf Cub (par 72), ad Aqaba in Giordania, ha visto in gara 123 concorrenti, 40 per ciascuno dei tre circuiti Challenge Tour, Staysure Tour e Ladies European Tour e tre amateur. Ha ottenuto un buon 11° posto con 208 (69 68 71, -8) Francesco Laporta, e si è ben comportata la dilettante azzurra Emilie Alba Paltrineri, 57ª con 217 (70 74 73, +1), che ha tenuto bene il campo in un contesto con tanti giocatori di grande esperienza.
Huizing (CT) con un parziale di 68 (-4, cinque birdie, un bogey) ha sorpassato nel giro finale l’inglese Meghan MacLaren (LET), leader dopo due turni e seconda al traguardo con 202 (-14) che si è fatta superare a metà giro quando ha lasciato tre colpi al campo con la sequenza bogey-doppio bogey. Al terzo posto con 204 (-12) il danese Martin Simonsen (CT), al quarto con 205 (-11) l’argentino José Coceres (ST), il gallese Oliver Farr (CT) e l’inglese Jack Senior (CT) e al settimo con 206 (-10) l’australiano Peter Fowler (ST) e lo svedese Oscar Lengden (CT). Seconda tra le proette la tedesca Laura Fuenfstueck, 16ª con 209 (-7).
Francesco Laporta ha concluso con cinque birdie e quattro bogey per il 71 (-1). Emilie Alba Paltrinieri, due titoli europei e uno mondiale a squadre con le Girls azzurre, ha realizzato un 73 (+1) con tre birdie e quattro bogey. A Huizing è andato un assegno di 53.847 euro su un montepremi di 350.000 euro.
 
SECONDO GIRO - Meghan MacLaren, proette del Ladies European Tour, ha messo in fila gli uomini prendendo il comando con 130 (65 65, -14) colpi nel Jordan Mixed Open, torneo innovativo che sul percorso dell’Ayla Golf Cub (par 72), ad Aqaba in Giordania, vede in gara 123 concorrenti, 40 per ciascuno dei tre circuiti Challenge Tour, Staysure Tour e Ladies European Tour e tre amateur. Ha operato un bel recupero Francesco Laporta, da 18° a sesto 137 (69 68, -7), e si trova a metà classifica la dilettante azzurra Emilie Alba Paltrinieri, 56ª con 144 (70 74, par).

 

Meghan MacLaren, 25enne di Cambridge che quest’anno ha siglato il primo titolo nel LET imponendosi nel NSW Open in Australia, ha realizzato il secondo 65 (-7, sette birdie) consecutivo e complessivamente ha realizzato  sulle 36 buche quindici birdie e un bogey. Ha sorpassato l’olandese Daan Huizing (CT), secondo con 132 (-12), e ha distanziato di ben sei colpi i terzi classificati con 136 (-6), gli inglesi Jack Senior (CT) e Paul Streeter (ST) e il gallese Oliver Farr (CT). Seconda tra le ladies è la sudafricana Stacy Lee Bregman, nel gruppo dei settimi con 138 (-6) tra i quali si trovano lo scozzese Scott Henry (CT) e lo spagnolo Borja Virto (CT).
Francesco Laporta ha girato in 68 (-6) colpi con sei birdie e due bogey ed Emilie Alba Paltrinieri, due titoli europei e uno mondiale a squadre con le Girls azzurre, in 74 (+2) con un eagle, due birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Per la gara, prima nel calendario del Challenge Tour e dello Staysure Tou e sesta del LET, sono in palio 350.000 euro.

PRIMO GIRO - Francesco Laporta è al 18° posto con 69 (-3) colpi e ed Emilie Alba Paltrinieri al 25° con 70 (-2) nel Jordan Mixed Open, torneo innovativo che sul percorso dell’Ayla Golf Cub (par 72), ad Aqaba in Giordania, vede in gara 123 concorrenti, 40 per ciascuno dei tre circuiti Challenge Tour, Staysure Tour e Ladies European Tour e tre dilettanti compresa la giovanissima azzurra.
Guida la graduatoria con un bel 64 (-8) l’olandese Daan Huizing (CT) davanti all’inglese Meghan MacLaren (LET) e al suo connazionale Jack Senior (CT), secondi con 65 (-7). Al quarto posto con 66 (-6) altri due inglesi, Matt Ford (CH) e Paul Streeter (ST), e al sesto con 67 (-5) gli spagnoli Miguel Angel Martin (ST) e Pep Angles (CT), l’argentino Rafael Gomez (ST), lo svedese Henric Stureher (CT) e l’inglese Barry Lane (ST). All’11° con 68 (-4) altre due proettes, la sudafricana Stacy Lee Bregman e la svedese Camilla Lennarth.
Daan Huizing, 28enne di Zwolle con due titoli sul Challenge Tour datati 2013 che lo avevano fatto sperare in anni successivi diversi, ha realizzato nove birdie e un bogey. Francesco Laporta ha avuto un cammino un po’ accidentato, comunque efficace, con sette birdie e quattro bogey. Emilie Alba Paltrinieri, due titoli europei e uno mondiale a squadre con le Girls azzurre, ha operato un ottimo recupero con quattro birdie nelle ultime cinque buche a cui ha aggiunto un altro birdie e tre bogey. Per la gara, prima nel calendario del Challenge Tour e dello Staysure Tou e sesta del LET, sono in palio 350.000 euro.

LA VIGILIA - Sfida fra i rappresentanti di tre circuiti europei ad Aqaba in Giordania dove si disputa il Jordan Mixed Open (4-6 aprile). In campo 123 giocatori: 40 per ciascuno di Challenge Tour, compreso Francesco Laporta, Staysure Tour e Ladies European Tour e tre dilettanti tra i quali la giovanissima azzurra Emilie Alba Paltrinieri. Una sfida inconsueta, dove competeranno insieme uomini e donne, sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 54 che lascerà in gara i primi 60 classificati e i pari merito al 60° posto.
Tra i possibili protagonisti, oltre ai due italiani, per il Challenge Tour gli spagnoli Borja Virto e Scott Fernandez, il belga Hugues Joannes, l’olandese Will Besseling e lo scozzese Scott Henry, tra gli “over 50” lo statunitense Clark Dennis, vincitore di due Senior Italian Open, l’inglese Barry Lane, l’argentino Rafael Gomez e il gallese Phillip Price e tra le proettes la svedese Caroline Hedwall, la norvegese Marianne Sharpnord, l’inglese Florentyna Parker, la danese Emilie Pedersen e Diksha Dagar, l’indiana più giovane ad aver vinto sul circuito (South African Open a metà marzo).
Per la gara, che sarà la prima nel calendario del Challenge Tour e dello Staysure Tou e la sesta del LET, sono in palio 350.000 euro.

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Ad Augusta titolo a Kupcho, 12ª Don

La statunitense Jennifer Kupcho, numero uno del ranking mondiale, ha inaugurato l’albo d’oro dell’Augusta National Women's Amateur Championship, la che ha segnato una svolta storica. Infatti per la prima volta si è disputato un torneo femminile all’Augusta National, dove la prossima settimana si disputerà il Masters (11-14 aprile).
Jennifer Kupcho ha dominato concludendo la sua corsa di testa con 206 (68 71 67, -10) colpi, quattro di vantaggio sulla messicana Maria Fassi (210, -6). Ha offerto una bella prova l’azzurra Caterina Don, 12ª con 218 (73 72 73, +2), in un contesto che ha compreso 72 dilettanti, praticamente le più forti del mondo, e dove è entrata tra le trenta concorrenti che hanno superato il taglio per accedere all’Augusta National (par 72) dopo due giri sul Champions Retreat Golf Club (par 72), ad Augusta in Georgia.
Non ci sono riuscite Alessia Nobilio, 21ª con 147 (76 71, +3) e out dopo uno spareggio con altre dieci giocatrici con il medesimo score, Alessandra Fanali, 32ª con 148 (70 78, +4), e Virginia Elena Carta, 52ª con 153 (79 74, +9), ma aver avuto ben quattro atlete in un simile field è stato molto gratificante il golf italiano. La loro presenza è un riconoscimento che conferma l’ottimo lavoro del settore tecnico federale e testimonia l’attenzione nei confronti del movimento femminile da parte della FIG, che quest’anno darà avvio al Progetto “Golf è donna” per aumentare ulteriormente il numero delle giocatrici attraverso eventi ed iniziative ad hoc nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022.
La gara - Jennifer Kupcho, 21enne di Westminster, dopo una partenza un po’ incerta per una forte emicrania è stata sorpassata da Maria Fassi, ma ha cambiato passo con un eagle alla buca 13 volando poi verso la vittoria con tre birdie e realizzando con 67 (-5) il miglior score della gara. Alle loro spalle la filippina Yuka Saso e la giapponese Yuka Yasuda, terze con 214 (-2), e le americane Zoe Campos e Kaitlyn Papp, quinte con 215 (-1).
“E’ sempre bello - ha detto la Kupcho - vincere, ma farlo qui sull’Augusta National, camminando sui faiway per tutte le 18 buche con al seguito tante persone è un’esperienza assolutamente unica. Personalmente ho ricevuto un bonus avendo avuto il grande onore di aprire il torneo con il tee shot inaugurale e poi di averlo chiuso con l’ultimo putt”. Peraltro un putt di oltre sette metri.
Caterina Don ha sicuramente dato dimostrazione delle sue ottime qualità fra tanta élite. Dopo l’inizio al 21° posto ha effettuato un bel recupero nel secondo giro e poi ha mantenuto la posizione sull’Augusta National con due birdie e tre bogey per il 73 (+1). Ha accompagnato le azzurre il tecnico Roberto Zappa.

SECONDO GIRO - Caterina Don con una bella prestazione è risalita dal 21° all’undicesimo posto con 145 (73 72, +1) colpi e parteciperà al giro finale dell’Augusta National Women's Amateur Championship che si disputerà sabato sul percorso dell’Augusta National. Sarà una svolta storica, perché il mitico tracciato voluto da Bobby Jones, dove la settimana prossima si svolgerà il Masters (11-14 aprile), ospiterà per la prima volta un evento di golf femminile. Giocheranno le prime trenta classificate tra le quali non vi saranno Alessia Nobilio, 21ª con 147 (76 71, +3) e uscita dopo uno spareggio con altre dieci concorrenti con il medesimo score, Alessandra Fanali, 32ª con 148 (70 78, +4), e Virginia Elena Carta, 52ª con 153 (79 74, +9).
Dopo primi due turni in cui le 72 concorrenti, praticamente le migliori dilettanti al mondo, si sono cimentate sul Champions Retreat Golf Club (par 72), ad Augusta in Georgia, è al comando con 139 (68 71, -5) colpi Jennifer Kupcho, numero uno del world ranking, tallonata dalla messicana Maria Fassi (140, -4). Saranno in corsa per il titolo anche Sierra Brooks, Kaitlyn Papp e la thailandese Pimnipa Panthong, terze con 141 (-3), la giapponese Yuka Yasuda, sesta con 142 (-1), e Zoe Campos, settima con 143 (-1), in vetta con la Kupcho nel primo giro.
Don, un bel recupero - Caterina Don, dopo una partenza difficile dalla buca 10, ha concluso il giro con il 72 del par (quattro birdie, quattro bogey) che l’ha portata a ridosso delle top ten: “Ho iniziato con due bogey nelle prime tre buche e con una palla tra gli alberi alla quarta, dove però sono riuscita a salvare un buon par che mi ha dato morale che recuperare i colpi persi. Sono molto contenta di aver passato il taglio e poter giocare sabato sull’Augusta National ed è stato veramente un onore per me poter vestire la maglia azzurra in questa occasione. Debbo ringraziare la Federazione Italiana Golf che ci aiuta e ci sostiene in tutti i modi, anche con un ottimo staff tecnico, e ci mette nelle condizioni migliori per poterci esprimere al meglio”. La gara, come detto, si concluderà sabato, mentre domani, venerdì, si effettuerà la prova campo. Ad Augusta con le azzurre l’allenatore Roberto Zappa.

PRIMO GIRO - Alessandra Fanali, quarta con 70 (-2) colpi, ha effettuato un ottimo primo giro nell’Augusta National Women's Amateur Championship, il torneo che segna una svolta storica. Infatti dopo i primi due turni al Champions Retreat Golf Club (par 72), ad Augusta in Georgia, il torneo si concluderà all’Augusta National che, a una settimana dal Masters (11-14 aprile), ospiterà per la prima volta un evento di golf femminile al quale prendono parte 72 ragazze, praticamente le migliori del mondo comprese quattro azzurre. Al vertice con 68 (-4) due statunitensi, Jennifer Kupcho, numero uno del world ranking, e Zoe Campos, che precedono di misura la sudafricana Kaleigh Telfer (69, -3), mentre la Fanali è affiancata da altre tre candidate al titolo, la svedese Maja Stark, la spagnola Marta Perez e la messicana Maria Fassi. Ha tenuto un buon passo Caterina Don, 21ª con 73 (+1), e sono più indietro Alessia Nobilio, 40ª con 76 (+4), e Virginia Elena Carta, 59ª con 79 (+7).
Le dichiarazioni - Alessandra Fanali ha guadagnato i due colpi sul campo sulle prime nove buche (quattro birdie, due bogey), poi ha condotto in par le rimanenti (un birdie, un bogey). “Ha provato una certa emozione - ha detto -  perché partecipare a questo torneo è un’esperienza incredibile e una grande opportunità per l’intero movimento femminile. Il percorso è ricco di insidie, ma ho giocato molto bene, in maniera costante e ho avuto un ottimo sostegno dal putter. Spero di mantenere la stessa concentrazione di oggi e arrivare così fino in fondo”. Pochi giorni e Francesco Molinari sarà tra i protagonisti ad Augusta: “Francesco - ha continuato l’azzurra - penso che al momento sia una delle più grandi fonti di ispirazione. Da italiana mi fa piacere che sia conosciuto e si parli di lui in tutto il mondo. Io tifo per lui in continuazione e spero poterlo incontrare. Mi piace molto il suo gioco e in particolare il suo modo di puttare”.
Soddisfatta Caterina Don: “Giocare questo torneo è un’emozione unica. Sono partita molto bene, poi nelle buche di rientro, che sono più lunghe, ho avuto qualche difficoltà, ma ritengo lo score apprezzabile”.
Ha spiegato Alessia Nobilio: “Il percorso lungo e molto difficile e il tipo d’erba al quale non siamo abituate non ha certo aiutato. Non mi sono espressa come speravo, ho mancato alcuni green, ma ho piena fiducia di poter recuperare domani”.
Infine Virginia Elena Carta: “Oggi non ho giocato molto bene, ma certamente sto facendo una buona esperienza. Stamane in campo pratica ho effettuato ottimi colpi, poi sul percorso le cose sono andate diversamente”.
La formula - La gara si svolge in due fasi, sulla distanza di 54 buche. Nelle prime 36 le concorrenti competono sul percorso del Champions Retreat Golf Club, poi le prime 30 classificate disputeranno il giro finale sull’Augusta National (6 aprile), dopo un giorno di pausa per la prova campo.
Il trofeo firmato Tiffany - Progettato in collaborazione con Tiffany & Co, il trofeo dell'Augusta National Women's Amateur Championship consiste in una ciotola realizzata in argento e oro giallo 24K con dettagli che raffigurano il logo dell’evento e i fiori che caratterizzano le buche dell’Augusta National.

LA VIGILIA - Il Masters ha la sua versione rosa, un evento storico per il golf femminile. Con l’Augusta National Women's Amateur Championship, infatti, l’Augusta National, il mitico percorso voluto da Bobby Jones dove tra una settimana si svolgerà il prestigioso major, aprirà le sue porte per la prima volta a un torneo femminile. Ad Augusta in Georgia, dal 3 al 6 aprile, saranno in gara 72 giocatrici dilettanti, praticamente le migliori del mondo e, a conferma del grande momento che sta attraversando il golf italiano, saranno ben quattro le rappresentanti azzurre: Virginia Elena Carta, Caterina Don, Alessandra Fanali e Alessia Nobilio.
“Golf è donna” - La loro presenza è un riconoscimento che conferma l’ottimo lavoro del settore tecnico federale e testimonia l’attenzione nei confronti del movimento femminile da parte della FIG, che quest’anno darà avvio al Progetto “Golf è donna” per aumentare ulteriormente il numero delle giocatrici attraverso eventi ed iniziative ad hoc nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022.
Ad Augusta le donne solo dal 2012 - È la prima volta, come detto, che l’Augusta National ospita un torneo femminile. Nel circolo, nato nel 1933, le donne non sono state ammesse fino al 2012, anno in cui l’onore toccò all’ex Segretario di Stato Condoleeza Rice alla manager Darla Moore.
Torneo in due fasi - La gara si svolgerà in due fasi, sulla distanza di 54 buche. Nelle prime 36 (3 e 4 aprile) le concorrenti si batteranno sul percorso del Champions Retreat Golf Club, poi le prime 30 classificate disputeranno il giro finale sull’Augusta National (6 aprile), dopo un giorno di pausa per la prova campo.
Field di altissimo profilo - Il field, come detto, è quanto di meglio si possa avere al momento e le azzurre sono sicuramente in grado di poter dire la loro in tale contesto. Virginia Elena Carta ha ottenuto importanti successi negli Stati Uniti (individuale NCAA 2016 compreso) e ha affrontato più volte molte delle avversarie che troverà, mentre Alessia Nobilio, che quest’anno ha già sfiorato due volte la vittoria in gare internazionali, e Caterina Don, potranno mettere sul piatto della bilancia due titoli europei Girls a squadre (2016-2018) e un mondiale Girls a squadre (2018), così come Alessandra Fanali ha dalla sua un campionato continentale Girls (2016).Tra le partecipanti, tutte in grado di prevalere, ricordiamo le statunitensi Jennifer Kupcho, Emilia Migliaccio e Alexa Pano, la quindicenne thailandese Atthaya Thitikul considerata la miglior golfista junior, la messicana Maria Fassi, le inglesi Annabell Fuller e Lily May Humphreys, le svedesi Linn Grant, Beatrice Wallin e Amanda Linner, la slovena Ana Belac, la francese Agathe Laisne, la nordirlandese Olivia Mehaffey, l’austriaca Emma Spitz, la tedesca Leonie Harm, la coreana Jiwon Jeon e la filippina Yuka Saso.
Quattro star all’inaugurazione - Quattro grandi campionesse del golf mondiale saranno presenti all’evento. Sono Annika Sorenstam, Nancy Lopez, Lorena Ochoa e Se Ri Pak, invitate per essere state in vario modo gli esempi a cui si sono ispirate molte delle giovani che andranno in campo. Prenderanno parte all’apertura del torneo e ad altre iniziative nella giornata di pausa. “Il gioco nel golf femminile - ha detto Nancy Lopez, 48 titoli nel LPGA Tour con tre major - si è sviluppato in maniera significativa rispetto ai miei tempi e questo campionato rappresenta un’altra pietra miliare atta a suscitare ulteriore interesse e a farlo crescere ancora”.
Il trofeo firmato Tiffany - Progettato in collaborazione con Tiffany & Co, il trofeo dell'Augusta National Women's Amateur Championship consiste in una ciotola realizzata in argento e oro giallo 24K con dettagli che raffigurano il logo dell’evento e i fiori che caratterizzano le buche del percorso.                     Il torneo su Sky - Sky teletrasmetterà in diretta e in esclusiva il 6 aprile la giornata finale dell'Augusta National Women's Amateur Championship con collegamento dalle ore 18 alle ore 21. Commento di Silvio Grappasonni e di Michele Gallerani.

 

 

Lorenzo Scalise ha vinto con 204 (68 66 70, -12) colpi il New Giza Open, torneo dell’Alps Tour disputato sul percorso del New Giza Golf Club (par 72) a Il Cairo in Egitto. L’azzurro, 23enne di Vimercate al primo titolo tra i pro, ha superato di un colpo nel finale lo spagnolo Xavi Puig Giner e l’olandese Lars Keunen (205, -11). A completare il successo italiano il sesto posto di Enrico Di Nitto (209, -7) e l’ottavo di Edoardo Raffaele Lipparelli e di Federico Maccario (210, -6).
E’ la quinta vittoria stagionale dei professionisti azzurri preceduta dalla splendida prova di Francesco Molinari nell’Arnold Palmer Invitational (PGA Tour), dall’exploit di Guido Migliozzi nel Magical Kenya Open (European Tour) e dai successi di Edoardo Raffaele Lipparelli nella French Tour Qualifying School e del dilettante Andrea Romano nel prestigioso Junior Orange Bowl. Una testimonianza eloquente di come gli atleti italiani siano capaci di imporsi sia con un grandissimo campione e che con le nuove leve, allargando sempre di più le prospettive per il futuro.
Scalise, una laurea in USA - Lorenzo Scalise, che ha studiato negli Stati Uniti laureandosi in Design dell’Ambiente alla University of Tennesse e facendo un’ottima esperienza nelle gare di College, dove ha anche prevalso lo scorso anno prima di passare di categoria, ha iniziato il giro finale al comando, ma ha trovato due avversari validissimi in Xavi Puig Giner e Lars Keunen. Lo spagnolo è arrivato con largo anticipo in club house fissando l’asticella a “meno 11” stesso score a due buche dal termine dell’azzurro e di Keunen, ma un birdie di Scalise alla 17ª ha fatto la differenza. In totale 70 (-2) colpi con un’andatura altalenante (sei birdie, due bogey, un doppio bogey), ma efficace. Da ricordare il terzo posto che il lombardo ha ottenuto nel precedente Dreamland Pyramids Open. Ha ricevuto un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro.
Buone le rimonte dei già citati Di Nitto, Lipparelli e Maccario e a premio anche Luca Cianchetti, 28° con 215 (-1), Alessandro Grammatica, 34° con 216 (par), Giulio Castagnara, 36° con 217+1), e Guglielmo Bravetti, 44° con 219 (+3).
Sono usciti al taglio, caduto a 144, Michele Cea 55° con 146 (+2), Carlo Casalegno 67° con 147 (+3), Andrea Cavallaro, Leonardo Sbarigia, Michele Ortolani e Giovanni Craviolo 75.i con 148 (+4), Federico Zucchetti 86° con 149 (+5), Stefano Pitoni 90° con 150 (+6), Alessandro Aloi 113° con 153 (+9), Stefano Ciapparelli 122° con 156 (+12), Edoardo Vizzotto 127° con 159 (+15) e Pier Paolo Cuomo 129° con 163 (+19).
 
SECONDO GIRO - Con un deciso attacco Lorenzo Scalise, autore di un 66 (-6), è passato a condurre con lo score di 134 (68 66, -10) colpi nel New Giza Open, quarta delle cinque gare delle Winter Series, tutte programmate in Egitto che aprono la stagione dell’Alps Tour.

 

Sul percorso del New Giza Golf Club (par 72) a Il Cairo, l’azzurro, 23enne di Vimercate, a un giro dal termine precede di un colpo l’olandese Lars Keunen (135, -9) e di tre il francese Pierre Pineau (137, -7). In corsa per il titolo anche i transalpini Julien Foret e Frederic Lacroix, quarti con 138 (-6), mentre è in buona posizione, ma forse troppo lontano, Guglielmo Bravetti, nono con 140 (72 68, -4). Al 15° posto con 141 (-3) Federico Maccario, Luca Cianchetti e Alessandro Grammatica, al 24° con 142 (-2) Edoardo Raffaele Lipparelli ed Enrico Di Nitto e al 43° con 144 (par) Giulio Castagnara.
Sono usciti al taglio, caduto a 144, Michele Cea 55° con 146 (+2), Carlo Casalegno 67° con 147 (+3), Andrea Cavallaro, Leonardo Sbarigia, Michele Ortolani e Giovanni Craviolo 75.i con 148 (+4), Federico Zucchetti 86° con 149 (+5), Stefano Pitoni 90° con 150 (+6), Alessandro Aloi 113° con 153 (+9), Stefano Ciapparelli 122° con 156 (+12), Edoardo Vizzotto 127° con 159 (+15) e Pier Paolo Cuomo 129° con 163 (+19). Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

PRIMO GIRO - Hanno tenuto un bel ritmo Lorenzo Scalise, secondo con 68 (-4) colpi, ed Edoardo Raffaele Lipparelli, terzo con 69 (-3), nel primo giro del New Giza Open, quarta delle cinque gare delle Winter Series, tutte programmate in Egitto che aprono la stagione dell’Alps Tour.
Sul percorso del New Giza Golf Club (par 72) a Il Cairo, guida la graduatoria con 67 (-5) il francese Julien Foret e affiancano Lipparelli lo svizzero Arthur Ameil-Planchin, l’olandese Lars Van Meijel e lo spagnolo Manuel Elvira. Il giro non si è concluso per oscurità, ma i sei giocatori fermati lungo il percorso non incideranno in maniera significativa sulla classifica.
Sono nella parte buona della graduatoria Federico Maccario 12° con 71 (-1), Guglielmo Bravetti 27° con 72 insieme ad Andrea Cavallaro, unico italiano non giunto in club house e che ha lo stesso par dopo 15 buche, Enrico Di Nitto, Michele Cea e Giulio Castagnara 41.i con 73 (+1). Sono oltre la linea del taglio Luca Cianchetti e Alessandro Grammatica 49.i con 74 (+2), Carlo Casalegno 63° con 75 (+3), Michele Ortolani, Giovanni Craviolo e Stefano Pitoni 76.i con 76 (+4), Leonardo Sbarigia e Federico Zucchetti 107.i con 78 (+6), Alessandro Aloi 116° con 79 (+7), Edoardo Vizzotto 118° con 80 (+8), Pier Paolo Cuomo e Stefano Ciapparelli 124.i con 81 (+9). Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

LA VIGILIA - L’Alps Tour resta a Il Cairo, in Egitto, per la quarta delle cinque gare delle Winter Series, tutte programmate nella terra dei Faraoni che aprono la stagione.
Sul percorso del New Giza Golf Club si disputa il New Giza Open (30 marzo-1 aprile, 54 buche) con la partecipazione di 20 giocatori italiani. Sono Alessandro Aloi, Guglielmo Bravetti, Carlo Casalegno, Giulio Castagnara, Andrea Cavallaro, Michele Cea, Luca Cianchetti, Stefano Ciapparelli, Giovanni Craviolo, Pier Paolo Cuomo, Enrico Di Nitto, Alessandro Grammatica. Edoardo Raffaele Lipparelli, Federico Maccario, Michele Ortolani, Stefano Pitoni, Leonardo Sbarigia, Lorenzo Scalise, Edoardo Vizzotto e Federico Zucchetti, gli stessi che hanno partecipato al precedente Dreamland Pyramids Open
Saranno in campo 130 atleti provenienti da 19 nazioni comprese Colombia, Canada, Argentina e Nuova Zelanda. Nel field l’austriaco Lukas Nemecz, vincitore del Dreamland, l’argentino Leandro Marelli, l’inglese James Sharp, lo spagnolo Daniel Berna, il francese Thomas Le Berre, l’irlandese David Carey e il neozelandese Shaun Jones. Attesi alla prova Edoardo Raffaele Lipparelli e Lorenzo Scalise, rispettivamente secondo e terzo alle spalle di Nemecz nel precedente evento. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.

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LPGA: in California Hataoka travolgente

Nuova prodezza di Nasa Hataoka, 20enne giapponese di Ibaraki, che ha conseguito il terzo titolo nel LPGA Tour nelle ultime sedici gare disputate. Si è imposta con 270 (69 70 64 67, -18) colpi nel Kia Classic, all’Aviara Golf Club (par 72) di Carlsbad in California, distaccando di ben tre colpi le coreane Sung Hyun Park, leader mondiale, e Inbee Park, campionessa olimpica a Rio 2016, la loro connazionale Jin Young Ko, la statunitense Danielle Kang e la spagnola Azahara Muñoz (273, -15).
Tra le proettes al settimo posto con 274 (-14) la thailandese Thidapa Suwannapura e la messicana Gaby Lopez, al 13° con 276 (-12) la neozelandese Lydia Ko, al 19° con 280 (-8) la cinese Shanshan Feng e al 28° con 282 (-6) la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due del Rolex ranking, e l’australiana Minjee Lee.
Nasa Hataoka, nel cui palmarés figurano anche tre titoli sul Japan Tour siglati tra il 2016 e il 2017 di cui il primo (Japan Womens Open) da amateur, ha effettuato la sua volata vincente con sei birdie e un bogey per il 67 (-5). E’ salita al quarto posto nella classifica mondiale ed è stata gratificata per il successo con un assegno di 270.000 dollari su un montepremi di 1.800.000 dollari.

TERZO GIRO - La coreana Inbee Park, campionessa olimpica a Rio 2016 ed ex numero uno mondiale, si è portata con 202 (68 67 67, -14) al vertice del Kia Classic, evento del LPGA Tour che si sta svolgendo all’Aviara Golf Club (par 72) di Carlsbad in California senza la partecipazione di giocatrici italiane.
Proveranno a contrastare la sua volata verso il titolo la giapponese Nasa Hataoka, seconda con 203 (-13), thailandese Thidapa Suwannapura, terza con 204 (-12), e le coreane Mi Jung Hur, autrice del miglior parziale di giornata con un 62 (-10), e Sung Hyun Park, attuale leader del Rolex ranking e in vetta dopo due turni con la Suwannapura, quarte con 205 (-11). Hanno chances anche la messicana Gaby Lopez, la spagnola Azahara Muñoz e la colombiana MariaJo Uribe seste con 206 (.10), ne ha molte meno la neozelandese Lydia Ko, nona con 207 (-9), e sono fuori gioco l’australiana Minjee Lee, 15ª con 209 (-7), la cinese Shanshan Feng, 22ª con 211 (-5), e la thailandese Ariya Jutanugarn, 42ª con 214 (-2). Il montepremi è di 1.800.000 dollari.
 

SECONDO GIRO - La coreana Sung Hyun Park (134 - 68 66, -10) e la thailandese Thidapa Suwannapura (134 - 68 66) sono salite al vertice del Kia Classic, evento del LPGA Tour che si sta svolgendo all’Aviara Golf Club (par 72) di Carlsbad in California senza la partecipazione di giocatrici italiane.

E’ scesa al terzo posto con 135 (-9) la coreana Chella Choi, in vetta dopo un giro, dove è affiancata dalla connazionale Inbee Park, campionessa olimpica a Rio 2016, e sono al quinto con 137 (-7) l’australiana Minjee Lee e la colombiana MariaJo Uribe. Al nono con 139 (-5) Stacy Lewis e la coreana Eun-Hee Ji, che difende il titolo, al 17° con 140 (-4) la neozelandese Lydia Ko e la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due del Rolex Ranking, e al 34° con 142 (-2) la cinese Shanshan Feng. Il montepremi è di 1.800.000 dollari.

PRIMO GIRO - Scatto della coreana Chella Choi, leader con 65 (-7) colpi nel Kia Classic, evento del LPGA Tour che si sta svolgendo all’Aviara Golf Club (par 72) di Carlsbad in California.
Classifica piuttosto insolita poiché alle spalle della nordirlandese Stephanie Meadow, seconda con 67 (-5), occupano il terzo posto con 68 (-4) ben quindici concorrenti tra le quali le coreane Sung Hyun Park, numero uno mondiale. e Inbee Park, la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due del Rolex Ranking, l’australiana Minjee Lee e la giapponese Haru Nomura, tutte candidate alla vittoria.
Hanno un colpo in più la canadese Brooke M. Henderson, la nipponica Nasa Hataoka e la coreana Eun-Hee Ji, che difende il titolo, 18.e con 69 (-3), e sono più lontane la cinese Shanshan Feng, 26ª con 70 (-2), Stacy Lewis e la neozelandese Lydia Ko, 41.e con 71 (-1). Non vi sono italiane in gara. Il montepremi è di 1.800.000 dollari.

LA VIGILIA - All’Aviara Golf Club di Carlsbad in California prende il via il Kia Classic, evento del LPGA Tour dove difende il titolo la coreana Eun-Hee Ji. Sono nel filed di qualità le sue connazionali Sung Hyun Park, leader del Rolex ranking, In Gee Chun e Inbee Park, le cinesi Yu Liu e Shanshan Feng, prima proette della sua nazione a divenire numero uno mondiale sia pure per poche settimane, le giapponesi Nasa Hataoka e Haru Nomura, la canadese Brooke M. Henderson, le sorelle thailandesi Ariya, numero due mondiale, e Moriya Iutanugarn, la neozelandese Lydia Ko, l’australiana Minjee Lee e le statunitensi Lexi Thompson, Stacy Lewis e Brittany Lincicome. Ancora assente Michelle Wie che risente dei postumi di un infortunio alla mano, operata nei mesi scorsi, e che richiede tempi più lunghi del previsto per guarire. Non vi sono italiane in gara. Il montepremi è di 1.800.000 dollari.

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PGA Tour: McDowell dopo quattro anni

Il nordirlandese Graeme McDowell (270 - 73 64 64 69, -18) è tornato al successo dopo quattro anni vincendo il Corales Puntacana Resort & Club Championship (PGA Tour) svoltosi sul percorso del Corales Golf Club (par 72) a Punta Cana, nella Repubblica Dominicana.
In un acceso giro finale condotto con un parziale di 69 (-3, cinque birdie, due bogey) ha superato sul filo di lana, malgrado un bogey sulla buca 18, Chris Stroud e il canadese Mackenzie Hughes (271, -17) che hanno commesso lo stesso errore mancando il playoff.
Al quarto posto con 272 (-16) Joanathan Byrd, al quinto con 273 (-15) Chip McDaniel e Kelly Kraft e solo al 39° con 281 (-7) Brice Garnett, che difendeva il titolo.
Graeme McDowell, 40 anni nel prossimo luglio, nativo di Portrush, vanta nel palmarés un major (US Open, 2010, tre titoli sul PGA Tour e nove sull’European Tour, dove ha iniziato la carriera, al netto del major, Nel 2004 si impose nell’Open d’Italia. Ha ricevuto un assegno di 540.000 dollari su un montepremi di 3.000.000 di dollari piuttosto basso rispetto alla media. E’ stato il quarto giocatore europeo di fila a vincere sul circuito dopo Francesco Molinari (Arnold Palmer), Rory McIlroy (The Players) e Paul Casey (Valspar Championship).
"E' una vittoria dal sapore dolcissimo -ha detto - sudata e sofferta. D'altronde non è mai facile conquistare titoli sul PGA Tour. Sono partito alla grande nell'ultimo round e sono davvero felice di avercela fatta"

TERZO GIRO - Il nordirlandese Graeme McDowell, da tempo in ombra, si è procurato un’occasione per tornare al successo balzando in vetta al Corales Puntacana Resort & Club Championship (PGA Tour) con un totale di 201 (73 64 64, -15), grazie a un 64 (-8 con dieci birdie e due bogey).
Sul percorso del Corales Golf Club (par 72) a Punta Cana, nella Repubblica Dominicana, è rinvenuto con lo stesso parziale di 64 Chris Stroud, secondo con 202 (-14), ed è sceso al terzo posto con 203 (-13), rimanendo però in corsa per il titolo, il coreano Sungjae Im, leader dopo due turni, affiancato dall’australiano Aaron Baddeley. Pur con quattro colpi di ritardo possono sperare anche Kelly Kraft, il canadese Mackenzie Hughes, l’austriaco Sepp Straka e l’irlandese Paul Dunne, quinti con 205 (-11).
Al torneo prendono parte i giocatori esclusi dal giro del WGC e di differente dagli altri eventi in calendario ha solo il montepremi di 3.000.000 di dollari, notevolmente inferiore alla media del circuito.

SECONDO GIRO - Il coreano Sungjae Im ha preso con 134 (67 67, -10) colpi la leadership nel Corales Puntacana Resort & Club Championship (PGA Tour) sul percorso del Corales Golf Club (par 72) a Punta Cana, nella Repubblica Dominicana.
Il 20enne di Jeju Island, lo scorso anno in grande spolvero sul Web.com Tour con due successi e subito a caccia del primo sul circuito maggiore, ha realizzato il secondo 67 (-5) di fila con otto birdie, un bogey e un doppio bogey distaccando di un colpo Jonathan Byrd, George McNeill, l’australiano Aaron Baddeley e l’irlandese Paul Dunne (135, -9). A due lo svedese Jonas Blixt (136, -8) e al settimo posto con 137 (-7) il nordirlandese Graeme McDowell, Kelly Kratf, Joel Dahmen e l’australiano Matt Jones, gli ultimi due in vetta con Dunne dopo un turno.
Hanno tenuto il venezuelano Jhonattan Vegas e l’austriaco emergente Sepp Straka, 11.i con 138 (-6), e ha perso la possibilità di confermare il titolo Brice Garnett, 37° con 140 (-4), a meno di una impresa nel terzo turno. È uscito al taglio (caduto a 142, -2) Tony Romo, ex stella NFL e già quarterback dei Dallas Cowboys, che ha chiuso con 159 (+15) colpi.
Al torneo prendono parte i giocatori esclusi dal giro del WGC e di differente dagli altri eventi in calendario ha solo il montepremi di 3.000.000 di dollari, notevolmente inferiore alla media del circuito.

PRIMO GIRO - Joel Dahmen, l’australiano Matt Jones e l’irlandese Paul Dunne sono al vertice con 66 (-6) colpi del Corales Puntacana Resort & Club Championship (PGA Tour) sul percorso del Corales Golf Club (par 72) a Punta Cana, nella Repubblica Dominicana.
Il terzetto ha distaccato di un colpo il coreano Sungjae Im (67, -5) e sono al quinto posto con 68 (-4) Brady Schnell, Jonathan Byrd, Sam Burns, il messicano Roberto Diaz, l’australiano Aaron Baddeley e l’austriaco Sepp Staka, in evidenza nelle ultime uscite. All’11° con 69 (-3) il venezuelano Jhonattan Vegas e al 43° con 71 (-1) Brice Garnett, che difende il titolo, il sudafricano Charl Schwartzel e l’emergente giovane cileno Joaquin Niemann. E’ al limite del taglio, 69° con 72 (par), il messicano José de Jesus Rodriguez, che 22 anni addietro impiegò tre mesi per attraversare il Rio Grande ed entrare negli Stati Uniti, mentre Tony Romo, ex stella NFL e già quarterback dei Dallas Cowboys, è 128° con 79 (+7).
Al torneo prendono parte i giocatori esclusi dal giro del WGC e di differente dagli altri eventi in calendario ha solo il montepremi di 3.000.000 di dollari, notevolmente inferiore alla media del circuito.

LA VIGILIA - Il PGA Tour offre ai propri giocatori, esclusi dal giro del WGC, di non rimanere una settimana a riposo: infatti è in programma il Corales Puntacana Resort & Club Championship (28-31 marzo) sul percorso del Corales Golf Club a Punta Cana, nella Repubblica Dominicana. Il torneo di differente dagli altri ha solo il montepremi di 3.000.000 di dollari, notevolmente inferiore alla media del circuito.
Difende l’unico titolo conquistato sul tour Brice Garnett, 35enne di Gallatin (Missouri), nel cui palmarés figurano anche due successi nel Web.com Tour. Nel field Hunter Mahan, Harris English, il sudafricano Charl Schwartzel, il nordirlandese Graeme McDowell, l’austriaco Sepp Straka, l’emergente cileno Joaquin Niemann, il venezuelano Jhonattan Vegas e il canadese David Hearn. Partecipano all’evento anche il messicano José de Jesus Rodriguez, che 22 anni addietro impiegò tre mesi per attraversare il Rio Grande ed entrare negli Stati Uniti, e Tony Romo, ex stella NFL e già quarterback dei Dallas Cowboys.

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Alps: Nemecz ok, secondo Lipparelli

Edoardo Raffaele Lipparelli e Lorenzo Scalise si sono classificati al secondo e al terzo posto, dopo una ottima rimonta, nel Dreamland Pyramids Open, terza gara delle Winter Series dell’Alps Tour, il ciclo di cinque eventi tutti programmati in Egitto, disputata sul percorso del Dreamland Golf Club (par 72), a Il Cairo, e vinta dall’austriaco Lukas Nemecz con 204 (68 66 70, -12) colpi.
I due italiani hanno realizzato entrambi un 66 (-6): Lipparelli (207 - 70 71 66, -9) rimontando otto posizioni e Scalise (208 - 74 68 66, -8) ben dodici condividendo la terza piazza con il francese Thomas Le Berre e con l’inglese James Sharp. In buona classifica Enrico Di Nitto, 13° con 212 (73 70 69, -4), e Michele Cea, 14° con 213 (72 69 72, -3), e a premio anche Giovanni Craviolo, 32° con 216 (70 74 72, par), Federico Maccario (72 71 76) e Alessandro Grammatica (68 74 77), 39.i con 219 (+3).
Lukas Nemecz ha gestito il vantaggio acquisito nel secondo turno con un 70 (-2) frutto di quattro birdie e di un doppio bogey, ma ha avuto partita vinta solo nelle ultime quattro buche quando con due birdie di fila ha allontanato definitivamente Lipparelli, recente vincitore della French Tour Qualifying School, che si era portato a un colpo. I due azzurri hanno marciato di pari passo con sei birdie senza bogey. Nemecz, 29 anni, per il secondo titolo sul circuito ha ricevuto un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro.
Non hanno superato il taglio, caduto a 144 (par), Stefano Ciapparelli, 44° con 145 (+1), Federico Zucchetti, 59° con 147 (+3), Michele Ortolani, Stefano Pitoni e Leonardo Sbarigia, 70.i con 148 (+4), Guglielmo Bravetti e Luca Cianchetti, 82.i con 149 (+5), Andrea Cavallaro, 103° con 152 (+8), Giulio Castagnara e Carlo Casalegno, 105.i con 153 (+9), Alessandro Aloi, 111° con 156 (+12), Pier Paolo Cuomo, 117° con 158 (+14), ed Edoardo Vizzotto, 122° con 162 (+18).

SECONDO GIRO - L’austriaco Lukas Nemecz (134 - 68 66, -10) ha preso il largo a un giro dal termine del Dreamland Pyramids Open, terza gara delle Winter Series, il ciclo di cinque eventi tutti programmati in Egitto che apre la stagione dell’Alps Tour.
Sul percorso del Dreamland Golf Club (par 72), a Il Cairo, il leader ha tre colpi di vantaggio sull’inglese James Sharp e sull’argentino Leandro Marelli (137, -7) e quattro sull’austriaco Timon Baltl e sullo svizzero Arthur Ameil-Planchin (138, -6).
Sono al decimo posto con 141 (-3) Edoardo Raffaele Lipparelli (70 71) e Michele Cea (72 69) ed è sceso dal secondo al 15° con 142 (-2) Alessandro Grammatica, dopo un 74 (+2), che è affiancato da Lorenzo Scalise. Sono rimasti in gara anche Federico Maccario ed Enrico Di Nitto, 19.i con 143 (-1), e Giovanni Craviolo, 31° con 144 (par).
Non hanno superato il taglio, caduto a 144, Stefano Ciapparelli, 44° con 145 (+1), Federico Zucchetti, 59° con 147 (+3), Michele Ortolani, Stefano Pitoni e Leonardo Sbarigia, 70.i con 148 (+4), Guglielmo Bravetti e Luca Cianchetti, 82.i con 149 (+5), Andrea Cavallaro, 103° con 152 (+8), Giulio Castagnara e Carlo Casalegno, 105.i con 153 (+9), Alessandro Aloi, 111° con 156 (+12), Pier Paolo Cuomo, 117° con 158 (+14), ed Edoardo Vizzotto, 122° con 162 (+18). Il montepremi è di 40.000 euro.
 
PRIMO GIRO – Alessandro Grammatica è al secondo posto con 68 (-4) colpi dopo il giro iniziale del Dreamland Pyramids Open, terza gara delle Winter Series, il ciclo di cinque eventi tutti programmati in Egitto che apre la stagione dell’Alps Tour.
Sul percorso del Dreamland Golf Club (par 72), a Il Cairo, ha preso vantaggio il francese Benjamin Grimal, leader con 66 (-6), mentre Grammatica è affiancato dagli austriaci Timon Baltl, Ralph Leitner e Lukas Nemecz, dallo svizzero Arthur Ameil-Planchin e dell’olandese Lars Van Meijel. Sono in buona posizione Edoardo Raffaele Lipparelli e Giovanni Craviolo, undicesimi con 70 (-2), e anticipano la linea del taglio Federico Maccario, Luca Cianchetti e Michele Cea, 33.i con 72 (par). Sono oltre Enrico Di Nitto, Federico Zucchetti e Stefano Ciapparelli, 49.i con 73 (+1), Lorenzo Scalise e Guglielmo Bravetti, 69.i con 74 (+2), Michele Ortolani e Stefano Pitoni, 84.i con 75 (+3), Leonardo Sbarigia, 94° con 76 (+4), Andrea Cavallaro e Giulio Castagnara, 102.i con 77, Carlo Casalegno 112° con 78 (+6), Pier Paolo Cuomo, 121° con 80 (+8), Edoardo Vizzotto, 123° con 81 (+9), e Alessandro Aloi, 125° con 82 (+10). Il montepremi è di 40.000 euro.
 
LA VIGILIA- Terza gara delle Winter Series che quest’anno aprono la stagione dell’ Alps Tour, tutte programmate in Egitto. Al Dreamland Golf Club, de Il Cairo, si disputa il Dreamland Pyramids Open (25-27 marzo) al quale prendono parte 20 giocatori italiani. Sono: Alessandro Aloi, Guglielmo Bravetti, Carlo Casalegno, Giulio Castagnara, Andrea Cavallaro, Michele Cea, Luca Cianchetti, Stefano Ciapparelli, Giovanni Craviolo, Pier Paolo Cuomo, Enrico Di Nitto, Alessandro Grammatica. Edoardo Raffaele Lipparelli, Federico Maccario, Michele Ortolani, Stefano Pitoni, Leonardo Sbarigia, Lorenzo Scalise, Edoardo Vizzotto e Federico Zucchetti.
Nel field, che comprende 128 atleti provenienti da 19 nazioni comprese Argentina, Colombia e Canada, l’olandese Lars Van Meijel, i francesi Thomas Elissalde, Julien Foret e Nicolas Joakimides, gli spagnoli Xavier Ballesteros, Daniel Berna e Xavi Puig Giner, l’inglese James Sharp, il belga Kevin Hesbois e l’argentino Leandro Marelli. Il montepremi è di 40.000 euro.

 

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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