Nelly Korda ha ottenuto il secondo titolo nel LPGA Tour imponendosi con 271 (71 66 67 67, -17) colpi nell’ISPS Handa Women's Australian Open svoltosi sul percorso del Grange Golf Club (par 72) nella città australiana da cui il circolo prende nome.
Ha superato di due colpi la coreana Jin Young Ko (273, -15) che ha provato fino all’ultimo a confermare il successo che aveva ottenuto lo scorso anno. Al terzo posto con 276 (-12) la taiwanese Wei-Ling Hsu, al quarto con 277 (-11) Angel Yin e la giapponese Haru Nomura e al sesto con 278 (-10) la canadese Alena Sharp e la spagnola Azahara Muñoz .
Non hanno tenuto fede alle attese l’australiana Minjee Lee, numero sette mondiale, 15ª con 281 (-7), la francese Celine Boutier, a segno nel Vic Open della scorsa settimana. 22ª con 282 (-6), l’australiana Karrie Webb, 38ª con 285 (-3), e la thailandese Ariya Jutanugarn, numero uno mondiale, 41ª con 286 (-2).
Nelly Korda, ventenne di Bradenton (Florida), sorella minore dell’altra proette Jessica che la prossima settimana difenderà il titolo nell’Honda Thailand (21-24 febbraio), entrambe figlie degli ex tennisti Petr Korda e Regina Rajchrtová, ha girato in 67 (-5) colpi con sette birdie e due bogey. Jin Young Ko ha provato a rimontare con un gran 64 (-8( frutto di otto birdie senza bogey.
TERZO GIRO - Nelly Korda è la nuova leader con 204 (71 66 67, -12) colpi a un giro dal termine dell’ISPS Handa Women's Australian Open (LPGA Tour) che si sta svolgendo sul percorso del Grange Golf Club (par 72) nella città australiana da cui il circolo prende nome.
La ventenne di Bradenton (Florida), un titolo nel circuito, sorella minore dell’altra proette Jessica, entrambe figlie degli ex tennisti Petr Korda e Regina Rajchrtová, al vertice grazie a un 67 (-5 con sette birdie e due bogey), proverà a cogliere il secondo successo in carriera cercando di gestire al meglio i tre colpi di vantaggio nei riguardi della giapponese Haru Nomura (207, -9).
In corsa anche l’inglese Jodi Ewart Shadoff, la coreana Jeongeun Lee6, una delle proette della sua nazione con un numero nel cognome, e la taiwanese We-Ling Hsu,in vetta dopo due turni insieme alla svedese Madelene Sagstrom, ora 13ª con 211 (-5) dopo un penalizzante 77 (+5). Hanno qualche chance anche la coreana Jin Young Ko, campionessa uscente, la cinese Yu Liu e l’inglese Bronte Law, seste con 209 (-7).
Sono invece fuori gioco le due australiane più attese, Karrie Webb, 44 anni e 41 vittorie nel circuito, e Minjee Lee, numero sette mondiale, 18.e con 212 (+4). In bassa classifica la francese Celine Boutier, a segno nel Vic Open della scorsa settimana, 37ª con 215 (-1), e la thailandese Ariya Jutanugarn, numero uno del Rolex ranking, 51ª con 217 (+1). Il montepremi è di 1.300.000 dollari.
SECONDO GIRO - La svedese Madelene Sagstrom (134 - 67 67, -10) ha raggiunto la taiwanese Wei-Ling Hsu (134 - 65 69) in vetta all’ISPS Handa Women's Australian Open (LPGA Tour) sul percorso del Grange Golf Club (par 72) nella città australiana da cui il circolo prende nome. Ha ceduto l’inglese Jodi Ewart Shadoff, al comando insieme alla Hsu dopo un giro e scesa al sesto posto con 138 (-6), preceduta al terzo con 137 (-7) da Nelly Korda, dall’australiana Hannah Green e dalla giapponese Haru Nomura. Al decimo con 140 (-4) la coreana Amy Yang e la thailandese Moriya Jutanugarn, e al 17° con 141 (-3) le due attese australiane Karrie Webb e Minjee Lee e la francese Celine Boutier, a segno nel Vic Open della scorsa settimana.
E’ risalita alla 110ª alla 48ª posizione la thailandese Ariya Jutanugarn, sorella minore di Moriya e numero uno mondiale, mentre è uscita al taglio Lydia Ko, 82ª con 148 (+4), che non riesce più a ritrovare il ritmo di quando era leader mondiale.
Madelene Sagstrom ha girato in 67 (-5) colpi con cinque birdie senza bogey e Wei-Ling Hsu in 69 (-3) con quattro birdie e un bogey. Il montepremi è di 1.300.000 dollari.
PRIMO GIRO - L’inglese Jodi Ewart Shadoff e la taiwanese Wei-Ling Hsu hanno girato in 65 (-7) colpi e sono al vertice dell’ISPS Handa Women's Australian Open (LPGA Tour) sul percorso del Grange Golf Club (par 72) nella città da cui il circolo prende nome.
Ha offerto una bella prestazione la grande campionessa australiana Karrie Webb, idolo di casa, 44 anni e 41 successi nel LPGA Tour, che occupa la terza piazza con 67 (-5) insieme all’inglese Bronte Law e alla svedese Madelene Sagstrom. Al sesto posto con 68 (-4) Kristen Gillman, Jackie Stoelting, la thailandese Moriya Jutanugarn, la spagnola Carlota Ciganda, l’australiana Hannah Green e la coreana Jin Young Jo, che difende il titolo.
Hanno margini per recuperare la giapponese Haru Nomura e la coreana Amy Yang, 17.e con 70 (-2), l’australiana Minjee Lee, la neozelandese Lydia Ko e la francese Celine Herbin, a segno nel Vic Open della scorsa settimana, 28.e con 71 (-1): Rischia il taglio la thailandese Ariya Jutanugarn, sorella minore di Moriya e numero uno mondiale, 110ª con 76 (+4).
Jodi Ewart Shadoff ha fatto percorso netto con sette birdie senza bogey e Wei-Ling Hsu ha segnato otto birdie e un bogey. Il montepremi è di 1.300.000 dollari.
LA VIGILIA - Terzo evento stagionale del LPGA Tour che rimane in Australia per la disputa dell’ISPS Handa Women's Australian Open (14-17 febbraio) sul percorso del Grange Golf Club nella città da cui il circolo prende nome. Fari puntati sulla thailandese Ariya Jutanugarn, numero uno mondiale, e sulle australiane Minjee Lee, numero sette, e sulla grande campionessa Karrie Webb, 44 anni e 41 successi nel LPGA Tour, entrambe tese a far dimenticare l’uscita al taglio nel precedente ISPS Handa Vic Open.
Mancano parecchie proettes di rilievo, ma il field è comunque interessante. Saranno in gara la neozelandese Lydia Ko, la coreana Amy Yang, l’altra thailandese Moriya Jutanugarn, sorella maggiore di Ariya, la giapponese Haru Nomura, la cinese Xi Yu Lin, le statunitensi Lizette Salas e Cheyenne Woods, nipote di Tiger Woods, l’inglese Charley Hull e la francese Celine Boutier, a segno nel Vic Open. Il montepremi è di 1.300.000 dollari.
J.B. Holmes ha vinto con 270 (63 69 68 70, -14) colpi il Genesis Open (PGA Tour) disputato sul percorso del Riviera CC (par 71) a Pacific Palisades in California dove Tiger Woods si è classificato 15° con 278 (70 71 65 72, -6).
J.B Holmes (dove J.B. sta per John Bradley) 37enne di Campbellsville (Kentucky), ha colto il quinto titolo in carriera effettuando il giro finale in 70 colpi (-1, tre birdie, due bogey) e approfittando dei demeriti di Justin Thomas, secondo con 271 (-13), in giornata nera, il quale ha buttato un successo che sembrava suo con un 75 (+4, tre birdie, cinque bogey, un doppio bogey). Al terzo posto con 272 (-12) Si Woo Kim, al quarto con 273 (-11) Marc Leishman e Rory McIlroy, al settimo con 276 (-8) Adam Scott e al nono con 277 (-7) Dustin Johnson, Jon Rahm e Hideki Matsuyama. Insieme a Woods anche Bryson DeChambeau e Bubba Watson, campione uscente, e in retrovia Phil Mickelson e Sergio Garcia, 37.i con 282 (-2) e Jordan Spieth, 51° con 285 (+1) che per la terza volta in carriera è andato sopra gli 80 colpi (81, +10).
Tiger Woods, piuttosto altalenante, ha effettuato un ottimo terzo giro in 65 (-6), ma ha ceduto nel quarto (72, +1, tre birdie, quattro bogey). Ha detto al termine: "E’ stata una delle mie settimane peggiori sui green. Ho fatto troppi errori e non credo di aver mai preso per sei volte tre putt in una gara. Devo mettere a posto questa parte del gioco prima che inizi il Mexico Championship". A J.B. Holmes è andato un assegno di 1.330.000 dollari su un montepremi di 7.400.000 dollari.
TERZA GIORNATA - Due giri completati insieme a qualche buca nel terzo per i partecipanti al Genesis Open (PGA Tour) che saranno costretti agli straordinari, tempo permettendo, per completare il torneo nella quarta giornata. Due sole buche giocate per i primi cinque della graduatoria provvisoria: Justin Thomas, leader con "meno 13", l’australiano Adam Scott, secondo con "meno 12", Patrick Rodgers e J.B. Holmes, terzi con "meno 11", e Michael Thompson, quinto con "meno 10".
Sul percorso del Riviera CC (par 71) a Pacific Palisades in California, nelle sette buche percorse Tiger Woods, 14° con "meno 6", ha recuperato ben 41° posizioni con una partenza sprint sottolineata dalla sequenza birdie-eagle-birdie-birdie seguita da tre par
Lo precedono, settimi con "meno 8", Tony Finau (2ª buca), l’inglese Paul Casey (4ª) e il nordirlandese Rory McIlroy (3ª), e sono in decima posizione con "meno 7" Jordan Spieth, Bubba Watson, campione in carica, e lo spagnolo Jon Rahm, tutti fermati alla 4ª. Più indietro Bryson DeChambeau (6ª) e il giapponese Hideki Matsuyama (9ª), 20.i con "meno 5", Dustin Johnson, 33° con "meno 3" (9ª), Phil Mickelson (6ª) e l’iberico Sergio Garcia (4ª), 48.i con "meno 1". Il montepremi è di 7.400.000 dollari.
SECONDA GIORNATA - Viaggia in ritardo il Genesis Open (PGA Tour) che si sta svolgendo sul percorso del Riviera CC (par 71) a Pacific Palisades in California. Dopo il primo giro completato in due giornate è al comando J.B Holmes, 37enne di Campbellsville (Kentucky), quattro titoli nel circuito, con 63 (-8) colpi maturati con una "hole in one", avendo centrato direttamente dal tee la buca 6 (147 yards, par 3, ferro 8)), prodezza a cui ha aggiunto sette birdie e un bogey.
Holmes (dove J.B sta per John Bradley) precede di un colpo Jordan Spieth (64, -7 con 7 birdie) e di due Justin Thomas, Patrick Rodgers, Tony Finau, Kramer Hickok, Keegan Bradley e l’australiano Adam Scott (66, -5). Nono con 67 (-4) lo spagnolo Jon Rahm.
E’ al 52° posto con 70 (-1) Tiger Woods affiancato da Bryson DeChambeau, e non sono andati come avrebbero sperato il giapponese Hideki Matsuyama, 68° con 71 (par), Phil Mickelson e il nordirlandese Rory McIlroy, 100.i con 72 (+1). Molto deludenti Dustin Johnson, numero tre mondiale, 117° con 73 (+2), e l’iberico Sergio Garcia 133° con 75 (+4).
Molto altalenante Tiger Woods (cinque birdie, quattro bogey) che ha detto: "E’ curioso, ma con questo campo ho un rapporto di odio-amore. Ci ho giocato da ragazzo con mio padre e da pro non vi ho mai vinto un torneo esprimendomi veramente bene una volta sola. E’ un tracciato difficile in cui devi sempre colpire la palla nel modo giusto e con dei green impegnativi, specie nello stato attuale". Il montepremi è di 7.400.000 dollari.
PRIMA GIORNATA- Pioggia e grandine hanno ostacolato il gioco nel primo giro del Genesis Open (PGA Tour) sul percorso del Riviera CC (par 71) a Pacific Palisades in California. Sono scesi in campo solo 72 giocatori, di cui nessuno ha completato le 18 buche, e pertanto il ritardo potrebbe portare a lunedì la conclusione del torneo, anche se gli organizzatori faranno di tutto per evitarlo.
In una classifica piuttosto aleatoria sono al comando con "meno 5" Jordan Spieth, fermato dopo 12 buche, e il coreano Sung Kang, stoppato dopo 14. Seguono con "meno 4" Patrick Rodgers (13ª) e Jimmy Walker (10ª) e con "meno 3" Tony Finau (12ª) e J.T. Poston (9ª). Sono al 42° posto con "+1" Phil Mickelson (12ª), Xander Schauffele (11ª) e il giapponese Hideki Matsuyama (11ª) e si trova al 57° con "+2" Dustin Johnson (13ª). Non sono partiti Tiger Woods, Justin Thomas, Rory McIlroy (che giocheranno insieme) e Bryson DeChambeau. Il montepremi è di 7.400.000 dollari.
LA VIGILIA - Torna Tiger Woods in un field da grandi occasioni per la disputa del Genesis Open (14-17 febbraio) in programma al Riviera CC di Pacific Palisades in California, al quale parteciperanno sei tra i primi dieci del ranking mondiale: Dustin Johnson (n. 3), Justin Thomas (n. 4), Bryson DeChambeau (n. 5), lo spagnolo Jon Rahm (n. 6), Xander Schauffele (n. 7) e il nordirlandese Rory McIlroy (n. 9). Assenti l’inglese Justin Rose (leader), Brooks Koepka (n. 2), Rickie Fowler (n. 8) e Francesco Molinari (n. 10) bloccato da un’influenza.
Insieme ai giocatori citati saranno della partita anche Phil Mickelson, che ha firmato il 44° successo in carriera a 48 anni nell’AT&T Pebble Beach Pro Am della scorsa settimana, l’inglese Paul Casey, sconfitto nell’occasione dal mancino da San Diego, Tony Finau, Matt Kuchar, l’iberico Sergio Garcia, che rientra dopo la squalifica subita per condotta scorretta (ha danneggiato due green) nel Saudi International (European Tour), il giapponese Hideki Matsuyama, l’australiano Adam Scott e il tedesco Martin Kaymer.
Campione in carica Bubba Watson, 40enne di Bagdad (Florida) con 12 titoli (tre in questo torneo di cui due quando si chiamava Northern Trust Open) sul circuito comprensivi di due major e di due WGC.
Tiger Woods, attualmente numero 13 al mondo, giocherà i primi due giri con Rory McIlroy e con Justin Thomas, esattamente come lo scorso anno, quando uscì al taglio. Il montepremi è di 7.400.000 dollari.
Diretta su GOLFTV -Il Genesis Open va in onda in diretta e in esclusiva su GOLFTV, la nuova piattaforma di streaming realizzata da Discovery (per maggiori informazioni www.golf.tv/it). Giovedì 14 febbraio e venerdì 15, dalle ore 20 alle ore 24; sabato 16 dalle ore 19 alle ore 24; domenica 17, dalle ore 19 alle ore 0,30. Commento di Nicola Pomponi e di Alessandro Bellicini.
Il neozelandese Ryan Fox ha vinto l’ISPS Handa World Super 6 Perth, uno dei tornei innovativi dell’European Tour con formula particolare (54 buche medal, poi match play su sei buche tra i primi 24 in graduatoria) disputato sul percorso del Lake Karrinyup CC (par 72), a Perth in Australia. Approdato alla fase a eliminazione diretta con il quinto posto dopo i tre giri medal, Ryan Fox, 31enne di Auckland, ha ottenuto il primo titolo sul circuito, dopo due sul Challenge Tour, superando in finale lo spagnolo Adrian Otaegui per 3/2. Nella finalina per il terzo posto l’irlandese Paul Dunne ha prevalso su Scott Vincent dello Zimbabwe dopo una buca di spareggio (birdie).
Per accedere all’atto conclusivo Fox ha superato nell’ordine il thailandese Jazz Janewattananond con un birdie alla terza buca supplementare, il norvegese Kristoffer Reitan (1 up) e in semifinale Paul Dunne (1 up). Adrian Otaegui, che ha giocato un turno in più toccato ai classificati dal 9° al 24° posto, ha sconfitto l’australiano Daniel Gale (2 up), lo svedese Per Langfors (2/1), leader dopo 54 buche, l’australiano Min Woo Lee (2 up) e in semifinale Scott Vincent (3/2). Non hanno superato il taglio dopo 36 buche Matteo Manassero, 86° con 145 (73 72, +1), Filippo Bergamaschi, 102° con 146 (73 73, +2), e Guido Migliozzi, 122° con 148 (72 76, +4). A Ryan Fox è andato un assegno di 162.727 euro su un montepremi di un milione di euro.
TERZO GIRO - Si è esaurita la prima fase dell’ISPS Handa World Super 6 Perth, uno dei tornei innovativi dell’European Tour con formula particolare (54 buche medal, poi match play su sei buche) che ha definito i 24 concorrenti, i primi della graduatoria, ammessi a disputarsi il titolo a eliminazione diretta.
Sul percorso del Lake Karrinyup CC (par 72), a Perth in Australia, a sorpresa ha concluso in prima posizione con 206 (71 71 64, -10) Per Langfors, 24enne svedese di Langjum senza titoli nel circuito, davanti all’irlandese Paul Dunne, al norvegese Kristoffer Reitan, e all’australiano Brad Kennedy (207, -9). Al quinto posto con 208 (-8) il giapponese Yuta Ikeda, il belga Thomas Pieters e i neozelandesi Gareth Paddison e Ryan Fox. Questi otto hanno avuto accesso direttamente al secondo turno, mentre gli altri 16 disputeranno il primo. E’ stato necessario uno spareggio tra gli undici giocatori al 15° posto con 209 (-7) per assegnare i dieci posti disponibili ed è stato eliminato l’inglese Tom Murray.
Sono usciti al taglio dopo 36 buche Matteo Manassero, 86° con 145 (73 72, +1), Filippo Bergamaschi, 102° con 146 (73 73, +2), e Guido Migliozzi, 122° con 148 (72 76, +4). Il montepremi è di 1.600.000 dollari australiani (1.000.000 di euro).
SECONDO GIRO - Quartetto al vertice con 136 (-8) colpi formato dal belga Thomas Pieters (70 66), dal neozelandese Ryan Fox (68 68), dall’australiano Matthew Griffin (69 67) e dal thailandese Panuphol Pittayarat (70 66) nell’ISPS Handa World Super 6 Perth, uno dei tornei innovativi con formula particolare (54 buche medal, poi match play su sei buche tra i primi 24) che tende a favorite lo spettacolo. Sul percorso del Lake Karrinyup CC (par 72), a Perth in Australia, sono usciti al taglio i tre italiani in gara: Matteo Manassero, 86° con 145 (73 72, +1), Filippo Bergamaschi, 102° con 146 (73 73, +2), e Guido Migliozzi, 122° con 148 (72 76, +4).
In una classifica molto corta sono al quinto posto con 137 (-7) l’australiano Matt Jager, lo scozzese Robert MacIntyre e l’inglese Richard McEvoy e tra i concorrenti all’ottavo con 138 (-6) lo spagnolo Adrian Otaegui. Sono scivolati in basso i due giovani leader del turno iniziale, il 20enne norvegese Kristoffer Reitan, 37° con 142 (-2) dopo un 77 (+5), e il 24enne filippino Miguel Tabuena, 49° con 143 (+1) penalizzato da un 78 (+6). Crollo inatteso dello scozzese David Law, tra i favoriti dopo il successo della scorsa settimana nel Vic Open, uscito di scena per un 80 (+8) con cui è finito in 141ª posizione con 150 (+6). Il montepremi è di 1.600.000 dollari australiani (1.000.000 di euro).
PRIMO GIRO - Due giovani alla ribalta, il 24enne filippino Miguel Tabuena e il 20enne norvegese Kristoffer Reitan, leader con 65 (-7) colpi nel giro iniziale dell’ISPS Handa World Super 6 Perth uno dei tornei innovativi con formula particolare (54 buche medal, poi match play su sei buche tra i primi 24) che tende a favorite lo spettacolo, organizzato in collaborazione tra European Tour e PGA Tour of Australasia in svolgimento al Lake Karrinyup CC (par 72) di Perth in Australia. Sono a metà classifica Guido Migliozzi, 54° con 72 (par), Filippo Bergamaschi e Matteo Manassero, 76.i con 73 (+3).
Il duo di testa ha un vantaggio di due colpi sul neozelandese Benjamin Campbell e sull’inglese Richard McEvoy (67, -5).. In quinta posizione con 68 (-4) gli australiani Nick Flanagan e Brad Kennedy, l’altro neozelandese Ryan Fox, lo svedese Anton Karlsson, il nordirlandese Michael Hoey e l’indiano S.S.P. Chawrasia. Poco dietro, in un gruppo di venti concorrenti al 16° posto con 70 (-2), i favoriti della vigilia, lo scozzese David Law, reduce dal successo nel Vic Open, e il belga Thomas Pieters.
Miguel Tabuena, due titoli nell’Asia Tour suo circuito di competenza, ha realizzato nove birdie, di cui sette consecutivi, e due bogey e il neo pro Kristoffer Reitan ha tenuto il passo con otto bridie e un bogey. Andatura molto regolare di Guido Migliozzi con un birdie, un bogey e sedici par e un colpo sopra par per Filippo Bergamaschi, con tre birdie e quattro bogey, e per Matteo Manassero, con due birdie e tre bogey. Il montepremi è di 1.600.000 dollari australiani (1.000.000 di euro).
LA VIGILIA - L’European Tour rimane in Australia per la disputa dell’ISPS Handa World Super 6 Perth (14-17 febbraio), terza edizione di uno dei tornei innovativi con formula particolare che tende a favorite lo spettacolo, organizzato in collaborazione tra European Tour e PGA Tour of Australasia che si disputa al Lake Karrinyup CC di Perth. La gara inizia con formula medal, ma dopo 54 buche rimarranno in corsa solo i primi 24 classificati che si affronteranno in match play sulla distanza di 6 buche. I primi otto accederanno direttamente al secondo turno. Tre gli azzurri in campo: Matteo Manassero, Guido Migliozzi e Filippo Bergamaschi in cerca di riscatto dopo l’uscita al taglio della scorsa settimana e, comunque, tesi a trovare il passo giusto.
Sarà da seguire lo scozzese David Law, vincitore a sorpresa domenica scorsa dell’ISPS Handa Vic Open, in un contesto in cui i giocatori di casa cercheranno la rivincita dopo essere stati superati sul filo di lana a Melbourne, pur avendo tenuto in mano l’evento praticamente fino sull’ultima buca. Hanno in particolare buone possibilità Wade Ormsby, James Nitties, Jason Scrivener, Marcus Fraser e David Brandson, ma saranno numerosi i concorrenti in grado di arrivare al titolo, soprattutto grazie alla formula che non rispetta quasi mai le previsioni. Ricordiamo, tra gli altri, lo spagnolo Adrian Otaegui, il belga Nicolas Colsaerts, il sudafricano Thomas Aiken, lo statunitense Kurt Kitayama, il giapponese Yuta Ikeda, i thailandesi Prom Meesawat e Jazz Janewattananond, il malese Gavin Green e l’indiano S. Chikkarangappa. Il montepremi è di 1.600.000 dollari australiani (1.000.000 di euro).
Best the Pro - Spettacolo nello spettacolo. Sabato 16 febbraio venti appassionati, giovanissimi compresi, estratti a sorte tra il pubblico, potranno sfidare i professionisti in un "nearest to te pin". Match a gruppi che si svolgerà alla buca 12, par 3 con la possibilità di vincere attrezzature da golf per un totale di 1.000 dollari.
ll torneo su GOLFTV - Il World Super 6 Perth va in onda in diretta e in esclusiva su GOLFTV, la nuova piattaforma di streaming realizzata da Discovery (per maggiori informazioni www.golf.tv/it). Giovedì 14 febbraio, venerdì 15, sabato 16 e domenica 17, dalle ore 5 alle ore 10. Commento di Maurizio Trezzi e di Federico Colombo.
Il portoghese Daniel Da Costa Rodrigues ha vinto con 275 (69 67 69 70, -13) colpi l’89th Portuguese International Amateur Championship disputato sul percorso del Montado Golf Resort (par 72), a Palmela in Portogallo. Miglior italiano Andrea Romano, 12° con 283 (70 73 71 69, -5), e in classifica anche Filippo Celli, 21° con 287 (66 74 71 76, -1), che ha ceduto un po’ nel finale dopo essere stato leader nel primo giro, e Davide Buchi, 40° con 292 (71 73 75 73, +4).
Il vincitore ha avuto ragione del francese Lucas Abrial e dell’inglese Laurie Owen, secondi con 278 (-10). Al quarto posto con 279 (-9) il norvegese Bard Bjoernevik Skogen e al quinto con 280 (-8) i transalpino Charles Almeida e l’inglese Bailey Gill.
Non hanno superato il taglio dopo 54 buche: Pietro Bovari, Lucas Nicolas Fallotico e Carlo Edaordo Lasi, 47.i con 220 (+4) e out per un colpo, Tommaso Zorzetto, Giacomo Fortini e Massimiliano Campigli, 58.i con 221 (+5), Adalberto Montini, 68° con 222 (+6), Matteo Cristoni e Jacopo Albertoni, 76.i con 223 (+7), Riccardo Bregoli, 81° con 224 (+8), Riccardo Leo, Kevin Latchayya e Gianmarco Manfredi, 84.i con 225 (+9), Luca Pettinau e Gregorio De Leo, 92.i con 226 (+10), Takayuki Matsui, 97° con 228 (+12), Alessio Battista, 109° con 232 (+16), e Pier Francesco De Col, 111° con 223 (+17). Hanno accompagnato gli azzurri i tecnici Alberto Binaghi e Alessandro Bandini.
TERZO GIRO - Filippo Celli, ottavo con 211 (66 74 71, -5), Andrea Romano, 21° con 214 (70 73 71, -2), e Davide Buchi, 38° con 219 (71 73 75, +3), sono tra i 46 concorrenti rimasti in gara dopo il taglio nell’89th Portuguese International Amateur Championship, che si sta disputando sul percorso del Montado Golf Resort (par 72), a Palmela in Portogallo.
E’ rimasto solitario al vertice con 205 (69 67 69, -11) il portoghese Daniel Da Costa Rodrigues, che inizierà il giro finale con due inglesi al suo inseguimento: Laurie Owen, secondo con 207 (-9), e Bailey Gill, terzo con 208 (-8). Correranno per il titolo anche il francese Charles Almeida e l’altro inglese Ben Schmidt, quarti con 209 (-7).
Sono rimasti fuori: Pietro Bovari, Lucas Nicolas Fallotico e Carlo Edaordo Lasi, 47.i con 220 (+4) e out per un colpo, Tommaso Zorzetto, Giacomo Fortini e Massimiliano Campigli, 58.i con 221 (+5), Adalberto Montini, 68° con 222 (+6), Matteo Cristoni e Jacopo Albertoni, 76.i con 223 (+7), Riccardo Bregoli, 81° con 224 (+8), Riccardo Leo, Kevin Latchayya e Gianmarco Manfredi, 84.i con 225 (+9), Luca Pettinau e Gregorio De Leo, 92.i con 226 (+10), Takayuki Matsui, 97° con 228 (+12), Alessio Battista, 109° con 232 (+16), e Pier Francesco De Col, 111° con 223 (+17). Accompagnano gli azzurri i tecnici Alberto Binaghi e Alessandro Bandini.
SECONDO GIRO - Filippo Celli è sceso dal primo al settimo posto con 140 (66 74, -4) colpi nell’89th Portuguese International Amateur Championship, che si sta disputando sul percorso del Montado Golf Resort (par 72), a Palmela in Portogallo.
E’ rimasto al comando con 136 (66 70, -8) l’inglese Charlie Thornton, che condivideva la posizione con l’azzurro e ora affiancato dal portoghese Daniel Da Costa Rodrigues (136 - 69 67). In terza posizione con 137 (-7) l’inglese Sam Done e in quarta con 138 (-6) il gallese Matt Roberts e altri due inglesi, Ben Schmidt e Laurie Owen.
Sono entro i primi 40 posti, validi per accedere dopo 54 buche al turno conclusivo, Andrea Romano, 20° con 143 (70 73, -1), Davide Buchi (71 73) e Massimiliano Campigli (71 73), 26.i con 144 (par). Sono al momento fuori, ma in molti hanno possibilità di rientrare, Gregorio De Leo e Tommaso Zorzetto, 46.i con 147 (+3), Jacopo Albertoni, Carlo Edoardo Lasi e Pietro Bovari, 57.i con 148 (+4), Adalberto Montini e Lucas Nicolas Fallotico, 66.i con 149 (+5), Giacomo Fortini, 80° con 150 (+6), Luca Pettinau, Riccardo Bregoli, Kevin Latchayya, Riccardo Leo e Matteo Cristoni, 87.i con 152 (+8), Takayuki Matsui, 104° con 154 (+10), Gianmarco Manfredi, 106° con 155 (+11), Alessio Battista, 108° con 156 (+12), e Pier Francesco De Col, 117° con 160 (+16). Con gli azzurri i tecnici Alberto Binaghi e Alessandro Bandini.
PRIMO GIRO - Filippo Celli è al comando con 66 (-6) colpi, insieme all’inglese Charlie Thornton, dopo la prima giornata dell’89th Portuguese International Amateur Championship, che si sta disputando sul percorso del Montado Golf Resort (par 72), a Palmela in Portogallo.
La coppia di testa precede di un colpo il gallese Matt Roberts e il francese Charles Almeida (67, -5) e di due l’olandese Felix Van Dijk e gli inglesi Mats Ege, Harrison Arnold e Laurie Owen. Sono nella parte alta della graduatoria Andrea Romano, 14° con 70 (-2) Jacopo Albertoni, Davide Buchi e Massimiliano Campigli, 24.i con 71 (-1).
In gara altri 16 italiani così classificati: al 36° posto con 72 (par) Tommaso Zorzetto, al 50° con 73 (+1) Luca Pettinau, al 65° con 74 (+2) Giacomo Fortini, Pietro Bovari, Riccardo Bregoli, Carlo Edoardo Lasi, Lucas Nicolas Fallotico, Takayuki Matsui e Riccardo Leo, al 79° con 75 (+3) Gregorio De Leo e Matteo Cristoni, al 91° con 76 (+4) Adalberto Montini, al 100° con 77 (+5) Alessio Battista e Gianmarco Manfredi, al 109° con 78 (+6) Kevin Latchayya e al 114° con 79 (+7) Pier Francesco De Col. Filippo Celli ha segnato un eagle, sei birdie e due bogey, Charlie Thornton nove birdie, un bogey e un doppio bogey.
La gara si disputa sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 54 che lascerà in gara i primi quaranta classificati e i pari merito al 40° posto. L’ultimo successo italiano in questo torneo è stato ottenuto da Guido Migliozzi, oggi professionista, nel 2016. Con gli azzurri i tecnici Alberto Binaghi e Alessandro Bandini.
LA VIGILIA - Saranno ben 16 gli azzurri impegnati nell’89th Portuguese International Amateur Championship (13-16 febbraio), che si disputa sul percorso del Montado Golf Resort, a Palmela in Portogallo.
Compongono il team: Jacopo Albertoni, Pietro Bovari, Riccardo Bregoli, Massimiliano Campigli, Filippo Celli, Matteo Cristoni, Pier Francesco De Col, Gregorio De Leo, Lucas Nicolas Fallotico, Giacomo Fortini, Carlo Edoardo Lasi, Kevin Latchayya, Riccardo Leo, Gianmarco Manfredi, Andrea Romano e Takayuki Matsui. Saranno assistiti dai tecnici Alberto Binaghi e Alessandro Bandini.
La gara si disputa sulla distanza di 72 buche con taglio dopo 54 che lascerà in gara i primi quaranta classificati e i pari merito al 40° posto. L’ultimo successo italiano in questo torneo è stato ottenuto da Guido Migliozzi, oggi professionista, nel 2016.
Quattro giorni di allenamenti intensi per preparare al meglio una stagione di grande golf. Oltre 40 atleti - professionisti e dilettanti - riuniti per la prima volta tutti insieme sul campo con lo staff tecnico federale al completo. Cornice dell’evento il Marco Simone Golf & Country Club, futura casa della Ryder Cup 2022, che venerdì ha accolto più di cento bambini degli Istituti Scolastici del IV Municipio e di Guidonia Montecelio invitati dalla FIG a scoprire la magia del golf nell’ambito della prima tappa stagionale della Road to Rome 2022.
Un’iniziativa che ha saputo abbinare l’aspetto agonistico a quello promozionale, in linea con gli obiettivi principali del Progetto Ryder Cup 2022.
Con il coordinamento del Direttore Tecnico Alessandro Rogato, il raduno ha offerto l’opportunità agli allenatori federali di seguire da vicino i talenti del golf italiano che hanno usufruito delle strutture tecniche del Marco Simone Golf & Country Club. Dal potenziamento in palestra al perfezionamento in campo pratica, una full immersion molto proficua per gli azzurri. Tra questi, Renato Paratore che ha trasmesso la sua esperienza internazionale ai più giovani. Negli occhi di tutti il desiderio di seguire la scia vincente di Francesco Molinari, vincitore della Race to Dubai e protagonista assoluto della Ryder Cup di Parigi.
Il Raduno degli azzurri al Marco Simone si è chiuso con una Pro Am su 18 buche che ha visto sfidarsi team formati da due atleti delle Squadre Nazionali e tre dilettanti. Il modo migliore per mettere in pratica gli insegnamenti degli allenatori e testare lo stato di forma dei giocatori in vista dei primi impegni internazionali.
La gara è stata vinta con il punteggio di -37 dalla squadra formata dai due azzurri Federico Zucchetti e Filippo Celli con gli amateur Pierapaolo Re, Sergio Fantoni e Alessandro Monaco.
Presenti in premiazione Lavinia Biagiotti, Presidente del Marco Simone Golf & Country Club; i Consiglieri federali Andrea Pischiutta e Celso Lombardini, Alessandro Rogato, Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali FIG e l’Onorevole Felice Mariani, Componente della Commissione Cultura Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, che dall’alto della sua esperienza di campione di judo si è complimentato con la Federazione Italiana Golf per le iniziative intraprese nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022 con particolare riferimento al Progetto "Golf a Scuola".
Gli sponsor – La nuova stagione della "Road to Rome 2022" ha il supporto di BMW (main sponsor); Kappa, Dailies Total 1, LeasePlan, (official supplier); Infront (official advisor).
Dai banchi di scuola al green: la Road to Rome 2022 riparte dal Marco Simone Golf & Country Club dove oltre cento bambini degli Istituti Scolastici del IV Municipio e di Guidonia Montecelio hanno accolto l’invito lanciato dalla Federazione Italiana Golf in occasione del Raduno Tecnico delle Squadre Nazionali. Una mattinata alla scoperta del golf con gli atleti (tra i quali anche Renato Paratore) diventati maestri per un giorno. Dopo aver dato dimostrazione del proprio talento, gli azzurri hanno invitato gli studenti a provare sul campo sotto lo sguardo del Direttore Tecnico Alessandro Rogato e degli allenatori federali.
Grande entusiasmo tra i bambini e tanta curiosità per la "Questions & Answers" che, alla presenza di Michel Barbet, Sindaco di Guidonia Montecelio, ha visto protagoniste Diana Luna - proette plurititolata ora allenatrice della Squadra Nazionale Professionisti - e le due dilettanti Charlotte Cattaneo e Caterina Don. La visita degli studenti al Marco Simone Golf & Country Club - futura casa della Ryder Cup 2022 - è il primo passo concreto verso "Golf a Scuola", iniziativa che la FIG svilupperà con il supporto delle Istituzioni nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022.
La prima tappa stagionale della Road to Rome 2022 si concluderà al Marco Simone Golf & Country Club sabato 9 febbraio con la disputa di una Pro Am che vedrà in azione i giocatori e le giocatrici delle Squadre Nazionali e con una Golf Clinic in cui verranno illustrate le innovazioni tecnologiche applicate all’allenamento sul campo.
Gli sponsor – La nuova stagione della "Road to Rome 2022 ha il supporto di BMW (main sponsor); Kappa, Dailies Total 1, LeasePlan, (official supplier); Infront (official advisor).
Ancora un’impresa di Phil Mickelson che a 48 anni ha firmato il 44° torneo sul PGA Tour imponendosi con 268 (65 68 70 65, -19) colpi nell’AT&T Pebble Beach Pro-Am (PGA Tour), svoltosi con formula Pro Am (un pro e un dilettante) sui tre percorsi del Pebble Beach GL (par 72), dello Spyglass Hill GC (par 72) e del Monterey Peninsula CC (par 71), a Pebble Beach in California.
Con una grande prova nel giro finale, disputato sul Pebble Beach GL in due frazioni, Mickelson ha recuperato tre colpi all’inglese Paul Casey e poi gliene ha presi altri tre di vantaggio con un 65 (-7, sette birdie). Al momento dello stop per maltempo domenica sera praticamente l’esito della gara si era già delineato con il divario dei tre colpi, ma il mancino di San Diego ha voluto chiudere le due buche che gli rimanevano con un birdie e Casey ha fatto lo stesso alla buca 18 (71, -1 con tre birdie e due bogey) e in tal modo si è preso il secondo posto da solo (271, -16) davanti a Scott Stallings (272, -15).
Al quarto con 274 (-13) l’australiano Jason Day e il coreano Si Woo Kim e al sesto con 275 (-12) Scott Langley. Al 22° con 280 (-7) Patrick Reed e molto deludenti Dustin Johnson, numero tre mondiale e reduce dal successo nel Saudi International sull’European Tour, e Jordan Spieth, 45.i con 283 (-4).
Phil Mickelson, che la prossima settimana difenderà il titolo nel WGC Mexico Championship (21-24 febbraio) dove tornerà in campo anche Francesco Molinari, come detto ha portato a 44 i titoli sul circuito comprensivi di cinque major e di tre WGC. Inoltre ha ottenuto due vittorie sull’European Tour, al netto di major e WGC, e una nel Challenge Tour quando nel 1993 si presentò a Parigi per il Tournoi Perrier de Paris. Per l’attuale successo ha ricevuto un assegno di 1.368.000 dollari su un montepremi di 7.600.000 dollari.
TERZO GIRO - L’inglese Paul Casey, con lo score di 200 (69 64 67, -15), ha preso il largo nell’AT&T Pebble Beach Pro-Am (PGA Tour), che si sta disputando con formula Pro Am (un pro e un dilettante) sui tre percorsi del Pebble Beach GL (par 72), dello Spyglass Hill GC (par 72) e del Monterey Peninsula CC (par 71), a Pebble Beach in California.
Nel giro finale, che si svolgerà al Pebble Beach GL il 41enne di Cheltenham con tredici titoli sull’European Tour, ha l’opportunità di portare a tre quelli sul PGA Tour provando a gestire i tre colpi di margine che ha su Phil Mickelson (203, -12), il quale ha superato il taglio per la 500ª volta sul circuito, e i quattro su Scott Piercy e su Lucas Glover (204 (-11). Peraltro le statistiche gli sono anche favorevoli: infatti dal 2000 i leader o co-leader dopo tre turni hanno vinto per undici volte.
In quinta posizione con 205 (-10) Brian Gay e Matt Every e tra i sei concorrenti in settima con 206 (-9) l’australiano Jason Day. Fuori gioco Jordan Spieth, 18° con 208 (-7), e Dustin Johnson, numero tre mondiale e reduce dal successo nel Saudi International sull’European Tour, 47° con 212 (-3). Fuori al taglio Ted Potter jr, 151° con 227 (+12), che difendeva il titolo. Il montepremi è di 7.600.000 dollari.
Diretta su GOLFTV - La giornata finale dell’AT&T Pebble Beach Pro-Am sarà teletrasmessa in diretta e in esclusiva su GOLFTV, la nuova piattaforma di streaming realizzata da Discovery (per maggiori informazioni www.golf.tv/it) con collegamento domenica 10 febbraio, dalle ore 19 alle ore 0,30. Commento di Maurizio Trezzi e di Federico Colombo.
SECONDO GIRO - Non è stato completato il secondo giro dell’AT&T Pebble Beach Pro-Am (PGA Tour), che si sta disputando con formula Pro Am (un pro e un dilettante) sui tre percorsi del Pebble Beach GL (par 72), dello Spyglass Hill GC (par 72) e del Monterey Peninsula CC (par 71), a Pebble Beach in California con taglio dopo 54 delle 72 buche in programma.
In una classifica che fa riferimento al par, essendo differente quello dei tre percorsi in cui si alterano i concorrenti, sono al comando con "meno 10" Phil Mickelson, Lucas Glover, Scott Langley e l’inglese Paul Casey, ma potrebbero essere tutti sorpassati da Jordan Spieth, che ha lo stesso score ma con due buche da giocare. Possono quanto meno agganciarsi al gruppo di testa anche l’australiano Jason Day, sesto con "meno 9" alla buca 15, e Scott Piercy, settimo con "meno otto" anch’egli alla 15.
E’ in netto ritardo Dustin Johnson, numero tre mondiale e reduce dal successo nel Saudi International sull’European Tour, 45° con "meno 3" alla 16. In coda Ted Potter Jr, 153° con "+12" alla 17 il quale difendeva il titolo. Il montepremi è di 7.600.000 dollari.
PRIMO GIRO - Brian Gay e Scott Langley sono al comando con "meno 7" nell’AT&T Pebble Beach Pro-Am (PGA Tour), che si sta disputando con formula Pro Am (un pro e un dilettante) sui tre percorsi del Pebble Beach GL (par 72), dello Spyglass Hill GC (par 72) e del Monterey Peninsula CC (par 71), a Pebble Beach in California con taglio dopo 54 delle 72 buche in programma. La classifica fa riferimento al par essendo differente quello dei tre tracciati.
Sono al terzo posto con "meno 6" Phil Mickelson, Matt Every, Kevin Kisner, il coreano Si Woo Kim e l’australiano Jason Day (tutti 65 MP) e Cody Gribble (66 SH). Tra i nove concorrenti al nono con "meno 5" Jordan Spieth e Dustin Johnson, numero tre mondiale e reduce dal successo nel Saudi International sull’European Tour (per entrambi 66 MP). Al 28° con "meno 3" Patrick Reed (68 MP), al 68° con "meno 1" l’australiano Adam Scott (70 MP) e al 127° con "+2" l’inglese Tommy Fleetwood (73 MP). Non ha nessuna chances di difendere il titolo Ted Potter Jt, 155° e ultimo con "+10" (82 SH).
Sia Brian Gay che Scott Langley hanno realizzato un 64 sul Monterey Peninsula CC, il primo con otto birdie e un bogey e il secondo con nove birdie e due bogey. Il montepremi è di 7.600.000 dollari.
LA VIGILIA - Il PGA Tour propone una delle classiche del calendario, l’AT&T Pebble Beach Pro-Am (7-10 febbraio), che si disputa con formula Pro Am (un pro e un dilettante) sui tre percorsi del Pebble Beach GL, dello Spyglass Hill GC e del Monterey Peninsula CC, a Pebble Beach in California con taglio dopo 54 delle 72 buche in programma.
Fari puntati su Dustin Johnson, numero tre mondiale e reduce dal successo del Saudi International (European Tour), che proverà quanto meno ad accorciare le distanze dall’inglese Justin Rose, leader del world ranking, e da Brooks Koepka, numero due, assenti nell’occasione. A contrastarlo proveranno Jordan Spieth, Phil Mickelson, che ha anche l’obiettivo di superare per la 500ª volta il taglio cosa che non gli è riuscita la scorsa settimana, Patrick Reed, Tony Finau, Matt Kuchar, Patrick Cantlay, gli australiani Jason Day e Adam Scott e gli inglesi Paul Casey e Tommy Fleetwood,
Difende il titolo Ted Potter Jr, 35enne di Ocala (Florida) con due successi su circuito. Atteso con molta curiosità il 45enne sudcoreano Ho Sung Choi, celebre per i suoi colpi piuttosto stravaganti e divenuti virali sul web. Il montepremi è di 7.600.000 dollari.
Diretta su GOLFTV - L’AT&T Pebble Beach Pro-Am sarà teletrasmesso in diretta e in esclusiva su GOLFTV, la nuova piattaforma di streaming realizzata da Discovery (per maggiori informazioni www.golf.tv/it). Giovedì 7 febbraio e venerdì 8, dalle ore 21 alle ore 1; sabato 9 dalle ore 19 alle ore 24; domenica 10 dalle ore 19 alle ore 0,30. Commento di Maurizio Trezzi e Federico Colombo.
La francese Celine Boutier ha firmato il primo titolo nel LPGA Tour imponendosi con 281 (69 71 69 72, -8) colpi nell’ISPS Handa Vic Open svoltosi sui due percorsi del 13th Beach Golf Links (Beach Course par 72, Creek Course par 73) a Geelong, nello Stato del Victoria in Australia, in contemporanea con l’evento maschile sugli stessi due campi.
La 25enne di Clamart ha nel palmarés anche due successi nel Ladies European Tour, dove ha iniziato la carriera da pro nel 2017, con un giro finale in par sul Beach Course (72, tre birdie, tre bogey), ha regolato l’inglese Charlotte Thomas e le australiane Sarah Kemp e Su Ho, seconde con 283 (-6). Al quinto posto con 284 (-5) l’altra australiana Katherine Kirk, la giapponese Haru Nomura e la spagnola Azahara Muñoz e all’ottavo con 285 (-4) la statunitense Kim Kaufman, entrata nel tour attraverso la Qualifying School (11ª), leader nei due giri centrali e messa fuori gioco dalla pressione che ha causato un 78 (+6).
Sono uscite nel secondo taglio, dopo 54 buche, le due giocatrici australiane più attese: Minjee Lee, numero sette mondiale, 44ª con 291 (+2), e la grande campionessa Karrie Webb, da quinta a 56ª con 220 (+3) dopo un inatteso 82 (+10).
TERZO GIRO - La statunitense Kim Kaufman ha mantenuto il comando con 207 (66 66 75, -10) colpi dell’ISPS Handa Vic Open che si sta disputando sui due percorsi del 13th Beach Golf Links (Beach Course par 72, Creek Course par 73) a Geelong, nello Stato del Victoria in Australia, in contemporanea con l’evento maschile sugli stessi due campi.
Nel terzo turno, disputato sul Beach Course (dove avrà luogo anche il quarto) in condizioni meteo difficili per il forte vento, Kim Kaufman è riuscita a conservare la leadership malgrado un 75 (+3) frutto di tre birdie, quattro bogey e di un doppio bogey pur non avendo potuto impedire alla francese Celine Boutier e all’australiana Su Ho (209, -8) di portarsi a due colpi.
A tre la giapponese Haru Nomura (210, -7), mentre sembrano tagliate fuori dalla lotta per il successo le quattro proette in quinta posizione con 213 (-4): la coreana Mirim Lee, l’australiana Katherine Kirk e le inglesi Jodi Ewart Shadoff e Felicity Johnson. Sono uscite nel secondo taglio, dopo 54 buche, le due giocatrici australiane più attese: Minjee Lee, numero sette mondiale, 44ª con 291 (+2), e la grande campionessa Karrie Webb, da quinta a 56ª con 220 (+3) dopo un inatteso 82 (+10). Il montepremi è d 1.100.000 dollari.
SECONDO GIRO - Kim Kaufman e la nuova leader con 132 (66 66, -13) colpi dell’ISPS Handa Vic Open che si sta disputando sui due percorsi del 13th Beach Golf Links (Beach Course par 72, Creek Course par 73) a Geelong, nello Stato del Victoria in Australia, in contemporanea con l’evento maschile sugli stessi due campi.
La Kauffman (66, -7 con un eagle, sei birdie e un bogey sul Creek Course) ha due colpi di vantaggio sulla giapponese Haru Nomura (134, -11), tre sull’australiana Su Ho (135, -10) e quattro sull’inglese Charlotte Thomas (136, -9). Con un’ottima rimonta la grande campionessa australiana Karrie Webb si è portata dal 73° al quinto posto con 138 (-7), grazie a un 65 (-7 BC), dove è affiancata da Marissa Steen, dalla tedesca Olivia Cowan e dalla canadese Alena Sharp. E’ scivolata dal primo al nono con 139 (-6) l’inglese Felicity Johnson e sta deludendo le attese l’australiana Minjee Lee, numero sette mondiale, 65ª con 145 (par), che ha evitato il taglio con l’ultimo punteggio utile. Out Paula Creamer, 77ª con 146 (+1), la quale non riesce a ritrovare il passo di un tempo. Il montepremi è d 1.100.000 dollari.
PRIMO GIRO - Sui due percorsi del 13th Beach Golf Links (Beach Course par 72, Creek Course par 73) si sta disputando la versione al femminile dell’ISPS Handa Vic Open in contemporanea con l’evento maschile sugli stessi due campi.
Guida la graduatoria, che fa riferimento al par essendo differenti quelli dei due tracciati, l’inglese Felicity Johnson con "meno 8" (65 Creek Course) che precede di un colpo Kim Kaufman (66 CC), la canadese Anne-Catherine Tanguay (66 CC) e l’australiana Su Oh (67 BC). Al quinto posto con "meno 5" la belga Manon De Roey e la giapponese Haru Nomura (67 CC) e Alison Lee, la tedesca Olivia Cowan e la dilettante coreana Yae Eun Hong (68 BC).
In netto ritardo l’australiana Minjee Lee, numero sette mondiale, 53ª con il par (72 BC), la connazionale Karrie Webb e Paula Creamer, 73.e con +1 (73 BC). Il montepremi è d 1.100.000 dollari.
LA VIGILIA- LPGA Tour ed European Tour a braccetto in Australia. Infatti sui due percorsi del 13th Beach Golf Links (Beach Course e Creek Course, con lunghezze inferiori per le donne), a Geelong, nello Stato del Victoria, si disputano in contemporanea le versioni maschile e femminile dell’ISPS Handa Vic Open (7-10 febbraio).
Nel field, dove non vi sono giocatrici italiane, mancano le migliori del lotto, ma vi sono alcune proettes in grado di garantire lo spettacolo a iniziare dalla campionessa di casa Karrie Webb e da Minjee Lee, la giovane australiana numero 7 mondiale.
Vi saranno anche le inglesi Charley Hull, già a segno nel 2019 (Fatima Bint Mubarak Open, LET), Jodi Ewart Shadoff e Georgia Hall (vincitrice del Women's British Open 2018), la scozzese Catriona Matthew, capitana europea alla prossima Solheim Cup, la svedese Madelene Sagstrom, la giapponese Haru Nomura e la cinese Xi Yu Lin. Il montepremi è d 1.100.000 dollari.
l golf azzurro è pronto per un’altra stagione di grandi soddisfazioni. In occasione del Raduno Tecnico e nell'ambito della prima tappa stagionale della "Road to Rome 2022", la conferenza stampa di presentazione delle Squadre Nazionali FIG - ospitata dal Marco Simone Golf & Country Club, futura casa della Ryder Cup 2022 - ha visto la partecipazione per la prima volta degli atleti delle Squadre Nazionali e dello Staff Tecnico al completo.
Alla presenza di Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2022, e Alessandro Rogato, Direttore Tecnico delle Squadre Nazionali FIG, i giovani azzurri hanno raccontato le proprie esperienze sul campo e gli obiettivi futuri. Lorenzo Scalise ha ripercorso il suo passaggio da amateur a professionista, mentre per il settore dilettantistico sono intervenuti i giovani Gregorio De Leo, Kevin Latchayya, Caterina Don e Charlotte Cattaneo, sottolineando il supporto costante della FIG – guidata dal Presidente Franco Chimenti – che con uno staff tecnico qualificato affianca i ragazzi nel percorso di crescita. Edoardo Biagi, in qualità di Coordinatore dell’Attività Paralimpica, ha affrontato il tema dell’inclusione sociale, portando la personale testimonianza di golfista con disabilità.
LE DICHIARAZIONI
Gian Paolo Montali: "Nel Progetto Ryder Cup 2022 la crescita dei talenti e il continuo ricambio generazionale dei giovani golfisti sono due aspetti fondamentali. Mi complimento con Alessandro Rogato, con i tecnici e con gli atleti che nel 2018 hanno stabilito il nuovo record di vittorie stagionali. La FIG punta a coinvolgere sempre di più i giovani.
Grandi iniziative per il 2019: con il supporto delle Istituzioni, daremo avvio al Progetto "Golf a Scuola". In quest’ottica venerdì al Marco Simone arriveranno oltre cento studenti delle scuole del IV Municipio e di Guidonia Montecelio per scoprire la magia del golf nell’ambito della prima tappa stagionale della "Road to Rome 2022", evento che sabato vivrà il suo atto conclusivo con una Pro Am e una Golf Clinic. Oltre a rappresentare uno strumento di aggregazione sociale, il golf è uno sport altamente formativo per i ragazzi. La legacy del Progetto Ryder Cup 2022, con il supporto di Infront come official advisor, darà impulso a tutto il movimento toccando anche aspetti extra sportivi. Tra questi, l’inclusione sociale ha un’importanza prioritaria. Sono felice di poter annunciare che il progetto "Golf4autism", dopo il lancio dell’iniziativa pilota, ha avuto ulteriore sviluppo con i corsi di formazione per i Maestri presso la Scuola Nazionale FIG che per la prima volta in Italia includeranno un modulo dedicato all’insegnamento per ragazzi con spettro autistico.
Per ribadire la nostra vicinanza a tutto il mondo paralimpico anche quest’anno organizzeremo l’Open d’Italia Disabili, competizione che sa far emergere la forza di uno sport che va oltre ogni barriera".
Alessandro Rogato: "La FIG ha iniziato un percorso di crescita che ha nella Ryder Cup 2022 il suo motore trainante, anche per quanto riguarda l’aspetto agonistico. Sulla scia dei trionfi di Francesco Molinari e dopo aver stabilito il record di successi azzurri in una stagione - con 35 vittorie internazionali - i professionisti e i dilettanti della FIG puntano a confermare la propria competitività sul campo. Il Raduno Tecnico in corso al Marco Simone Golf & Country Club, diventa così una preziosa opportunità per gettare le basi di nuovi risultati di prestigio, pianificando un lavoro a 360 gradi, dalla tecnica di gioco alla preparazione fisica. Per favorire la maturazione agonistica dei nostri giocatori, anche quest’anno il calendario gare dell’Italian Pro Tour offrirà numerose opportunità di gioco in tutti i circuiti internazionali. Nella programmazione tecnica, il Golf Nazionale di Sutri avrà un ruolo fondamentale. L’impianto di proprietà della FIG, oggetto di lavori di restyling per l’ottimizzazione dei suoi spazi e delle sue strutture, sarà sempre di più la casa del golf italiano. Dai raduni dei giocatori alla disputa di tornei nazionali e internazionali fino alla Scuola Nazionale che ogni anno forma le principali figure professionali che operano nel golf, tutto sarà centralizzato e coordinato dalla FIG".
Gli sponsor – L’evento "Squadre Nazionali" ha il supporto di BMW (main sponsor); Kappa (sponsor tecnico Squadre Nazionali); Rolex, Cashback World (official sponsor); Istituto per il Credito Sportivo (partner istituzionale); Dailies Total 1, LeasePlan, Club Car (official supplier); Infront (official advisor).
L’Italian Pro Tour Banca Generali Private alza il sipario sul calendario 2019. Nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022, saranno nove i tornei in programma nella 13ª edizione del circuito di gare nazionali e internazionali organizzate dalla Federazione Italiana Golf. La nuova stagione dell’Italian Pro Tour partirà ad aprile dal Golf Nazionale di Sutri (VT) con il Campionato Nazionale Open Dailies Total 1, la competizione più longeva della FIG che per la prima volta verrà disputata anche nella versione femminile.
Il grande golf da nord a sud – Dalla Valle d’Aosta, alla Puglia, passando per il Friuli, la Lombardia, l’Abruzzo e il Lazio (che ospiterà quattro tornei), l’Italian Pro Tour Banca Generali Private coinvolgerà tutto il Paese. In linea con gli obiettivi del Progetto Ryder Cup 2022 e in accordo con Infront - Official Advisor della FIG - tutte le gare abbineranno l’aspetto agonistico a quello promozionale per aumentare la popolarità del golf. Scenderanno in campo i campioni over 50 dello Staysure Tour (Senior Italian Open – GC Udine, 30 maggio-1 giugno), i talenti più promettenti del Challenge Tour (Italian Challenge Open – Terre dei Consoli GC, 27-30 giugno) e i giovani emergenti dell’Alps Tour, il terzo circuito europeo che farà tappa cinque volte in Italia. Il primo appuntamento con l’Alps Tour sarà al Miglianico Golf & Country Club dal 17 al 19 aprile per l’Abruzzo Open Dailies Total 1. Per il sesto anno consecutivo il Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon si disputerà a La Pinetina Golf Club dal 22 al 24 maggio. L’Alps Tour si sposterà poi in Puglia per l’Acaya Open Dailies Total 1 che verrà giocato al Circolo Acaya Golf & Country dal 13 al 15 giugno. Dal 25 al 27 luglio il Golf Nazionale sarà ancora protagonista con il Nazionale Open. L’ultimo appuntamento italiano dell’Alps Tour 2019, che chiuderà anche la stagione dell’Italian Pro Tour Banca Generali Private, sarà al Golf Club del Cervino per il Cervino Open in programma dal 5 al 7 settembre.
Il green si tinge di rosa – Tra le grandi novità del circuito, spicca la presenza del Campionato Nazionale Femminile Open Dailies Total 1. Dal 12 al 13 aprile al Golf Nazionale le proette e le migliori dilettanti azzurre si contenderanno per la prima volta il titolo di campionessa italiana. Un segnale concreto dell’impegno per il movimento femminile da parte della FIG che nel 2019 lancerà il Progetto "Golf è donna". Oltre alla sfida tutta al femminile, il Golf Nazionale, circolo di proprietà della FIG, sarà il teatro di gara anche per i professionisti e per i migliori amateur che dal 10 al 13 aprile scenderanno in campo per l’edizione numero 80 del Campionato Nazionale Open.
Gli sponsor -L’Italian Pro Tour avrà il supporto del title sponsor Banca Generali Private e del main sponsor BMW. Official Supplier: Kappa, Dailies, Leaseplan. Official Advisor: Infront.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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