Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

%PM, %08 %681 %2019 %15:%Gen

Ryder 2020: Harrington capitano europeo

L’irlandese Padraig Harrington sarà il capitano europeo nella Ryder Cup 2020 in Wisconsin, ultima edizione prima della sfida "italiana" fra Europa e Stati Uniti in programma nel 2022 a Roma, presso il Marco Simone Golf & Country Club.

 

Harrington è stato scelto da un Comitato composto dagli ultimi tre capitani di Ryder Cup, Paul MacGinley, Darren Clarke e Thomas Bjorn, da Keith Pelley, Chief Executive European Tour e da Edoardo Molinari, in rappresentanza dei giocatori del massimo circuito europeo.

Già Vice Capitano nelle ultime tre edizioni, Harrington guiderà la formazione continentale nella sfida contro gli statunitensi in programma dal 25 al 27 settembre 2020 al Whistling Straits di Haven nel Wisconsin, con i padroni di casa molto determinati a cancellare la pesante sconfitta subita lo scorso settembre a Parigi (17,5-10,5) dove Francesco Molinari è stato grande protagonista e autore di due record prestigiosi.

"Entusiasta e onorato" - Terzo irlandese a ricoprire il ruolo dopo McGinley (2014) e Clarke (2016), Harrington ha dichiarato: "E' un grandissimo onore esser stato nominato Capitano del Team Europe e sono entusiasta di affrontare i prossimi 20 mesi che ci porteranno in Wisconsin per la difesa del trofeo. Sin dal mio debutto in Ryder Cup venti anni fa, ho avuto il privilegio di condividere le mie esperienze con Capitani meravigliosi. Mi piace pensare che affronterò questo ruolo prendendo spunto da ognuno di loro. Non vedo l'ora di iniziare".

L’investitura di Edoardo Molinari - Per Edoardo Molinari – vincitore della Ryder Cup nel 2010 insieme al fratello Francesco - il nome di Harrington è garanzia di affidabilità: "Padraig è un giocatore di caratura mondiale. Ha vinto tutto e ha esperienza di Ryder Cup sia in campo sia fuori le corde. È molto benvoluto anche dal pubblico americano e questo aspetto ha il suo peso quando si gioca in trasferta. Lo attende un lavoro difficile perché gli Stati Uniti sono a caccia di rivincita, ma sono convinto che troverà tutte le soluzioni per conquistare nuovamente la vittoria".

Il palmarès di Harrington - Professionista dal 1995, Harrington, 47enne di Dublino, ha disputato per sei volte la Ryder Cup, l’ultima nel 2010, in quattro occasioni e ottenendo in totale 10,5 punti.

Gioca ininterrottamente da 22 anni sull’European Tour con passaggi anche sul PGA Tour, di cui è membro dal 2005. Nel suo palmarés spiccano tre major, due Open Championship (2007-2008) e un PGA Championship (2008), insieme a 12 titoli nel circuito continentale e a tre in quello americano. Inoltre si è imposto una volta nel Japan Tour, due nell’Asian Tour, ha fatto suo un World Challenge e ha conseguito una World Cup (1997, con Paul McGinley).

 

 

 

 

Il colpo con cui Eddie Pepperell ha realizzato la “hole in one” nel corso del British Masters è stato giudicato lo “Shot of The Year” dell’European Tour 2018. L’inglese ha ottenuto il riconoscimento superando Renato Paratore che concorreva con il tiro show effettuato sull’ultima buca del Porsche European Open al Green Eagles GC di Amburgo, dove si è classificato secondo. Paratore ha preceduto a suo volta il belga Nicolas Colsaerts e campioni quali Justin Thomas (5°) e Justin Rose (7°).
Bella soddisfazione anche per Edoardo Molinari, in sesta posizione tra i dieci candidati al titolo, scelti dopo la selezione tra oltre un milione di tiri, con la “buca in uno” ottenuta nell’Irish Open.
“E’ un riconoscimento fantastico - ha detto Pepperell - e sono davvero felice di aver firmato lo ‘Shot of the year’ con un colpo che è stato tra i più pazzi che abbia mai visto. Adesso voglio concentrarmi sul futuro, mi aspetta un’altra stagione emozionante”.

 

%PM, %06 %820 %2019 %18:%Gen

Andrea Romano trionfa nell'Orange Bowl

 

Ancora un trionfo italiano in campo internazionale: Andrea Romano, infatti, ha vinto con 272 (70 67 66 69, -12) colpi il Junior Orange Bowl Championship, prestigioso torneo giovanile disputato sul percorso del Biltmore Golf Course (par 71), a Coral Gables in Florida.

E’ iniziato così sotto i migliori auspici il 2019 dopo la scorsa stagione in cui gli atleti azzurri hanno battuto il record di vittorie internazionali (34). Spiccano, naturalmente, le straordinarie imprese di Francesco Molinari, tre titoli con un major (Open Championship), una grande Ryder Cup e numero uno continentale, ma vanno sottolineati dati rilevanti come la qualità dei tornei vinti, il fatto che i professionisti siano stati capaci di imporsi nei tour più importanti e che i dilettanti abbiano primeggiato in ogni categoria e fascia d’età con ampie prospettive per il futuro. Merito ovviamente degli atleti, del lavoro dei loro maestri e di quello dello staff tecnico azzurro, che li pone in grado di esprimere al meglio le loro potenzialità.

L’azzurro, 17enne romano portacolori del Country Club Castelgandolfo, è emerso prepotentemente nel finale. Dopo essere andato praticamente di pari passo per 12 buche con lo statunitense Alex Vogelsong, con il quale condivideva la leadership dopo tre giri, è avvenuta la svolta con un birdie di Romano (parziale di 69, -2) alla buca 13 e il bogey dell’americano alla buca 16 (parziale di 74, +3). Poi lo show dell’italiano sull’ultima buca con un eagle, mentre Alex Vogelsong (277, -7) scendeva in terza posizione sorpassato in extremis dallo spagnolo José Luis Ballester (276, -8). Subito dietro il britannico Barclay Brown (279, -5) e l’americano John Driscoll (281, -3). Ha chiuso al 33° posto con 299 (72 71 76 80, +15) Pietro Bovari.

Nel campionato femminile ha prevalso con 278 (72 67 67 72, -6) la tedesca Nina Lang davanti alla peruviana Daniela Ballesteros (282, -2) e alla giapponese Mayu Wakui (284, par). In 31ª posizione con 312 (78 75 78 81, +28) Cecilia Durante, figlia di Marco, Consigliere federale, vincitore della gara nel 1979.

Romano è il terzo azzurro a imporsi nel torneo dopo il citato Durante e Renato Paratore (2013) iscrivendo il proprio nome in un albo d’oro che comprende tanti atleti di peso tra i quali Tiger Woods, Mark Calcavecchia, il colombiano Camilo Villegas e il giapponese Ryuji Imada.

 

TERZO GIRO - Andrea Romano (203 - 70 67 66, -10) ha raggiunto in vetta alla classifica lo statunitense Alex Vogelsong (203 - 67 66 70, -10) e correrà per il titolo nel giro finale del Junior Orange Bowl Championship, il prestigioso torneo giovanile che si sta disputando sul percorso del Biltmore Golf Course (par 71), a Coral Gables in Florida, e al quale prendono parte 93 selezionati concorrenti, 53 nel campionato maschile e 40 in quello femminile.

Probabilmente si assisterà a una sorta di match play tra i due leader, poiché il terzo classificato, il britannico Barclay Brown (208, -5) ha un ritardo di ben cinque colpi. Al quarto posto con 211 (-2) lo spagnolo José Luis Ballester e l’americano Jake Beber-Frankel e al 18° con 219 (72 71 76, +6) Pietro Bovari, che ha perso nove posizioni.

Romano ha iniziato il terzo turno con quattro colpi di ritardo da Vogelsong e li ha recuperati con un parziale di 66 (-5) frutto di sei birdie, di cui quattro a chiudere, e di un bogey contro il 70 (-1) dell’avversario dovuto a quattro birdie e a tre bogey.

Nel campionato femminile la tedesca Nina Lang (206 - 72 67 67, -7) ha allungato il passo e affronterà il turno decisivo con un margine di quattro lunghezze sulla peruviana Daniela Ballesteros (210, -3), di otto sulla giapponese Mayu Wakui (214, +1) e di dieci sulla finlandese Kerttu Hiltunen e sulla britannica Darcey Harry (216, +3). E’ al 25° posto con 231 (78 75 78, +18) Cecilia Durante, figlia del Consigliere Federale Marco, che si impose nel 1979, imitato poi nel 2013 da Renato Paratore, unici due azzurri a iscrivere il proprio nome in un albo d’oro che comprende tanti atleti di peso tra i quali Tiger Woods, Mark Calcavecchia, il colombiano Camilo Villegas e il giapponese Ryuji Imada.

 SECONDO GIRO - Andrea Romano si è portato dal quarto al secondo posto con 137 (70 67, -5) colpi e Pietro Bovari dal decimo al nono con 143 (72 71, +1) nel torneo maschile del Junior Orange Bowl Championship, prestigioso torneo giovanile che si sta disputando sulla distanza di 72 buche e al quale prendono parte 93 selezionati concorrenti, 53 nel campionato maschile e 40 in quello femminile. 

 Sul percorso del Biltmore Golf Course (par 71), a Coral Gables in Florida, è rimasto al comando lo statunitense Alex Vogelsong con 133 (67 66, -9) colpi e sono in terza posizione con 141 (-1) il giapponese Ryou Hisatsune, il britannico Barclay Brown, l’americano Jake Beber-Frankel e l’austriaco Christoph Bleier. Romano ha girato in 67 (-4) colpi con sei birdie e due bogey e Bovari si è disimpegnato con cinque birdie e altrettanti bogey per 71 del par.

Nel campionato femminile la tedesca Nina Lang (139 - 72 67, -3) ha sorpassato la peruviana Daniela Ballesteros (140, -2), leader dopo in turno. Seguono con 141 (-1) la nipponica Mayu Wakui e Chloe Chan di Hong Kong. Ha recuperato tre posizioni Cecilia Durante, 23ª con 153 (78 75), figlia del Consigliere Federale Marco, che si impose nel 1979, imitato poi nel 2013 da Renato Paratore, unici due azzurri a iscrivere il proprio nome in un albo d’oro che comprende tanti atleti di peso tra i quali Tiger Woods, Mark Calcavecchia, il colombiano Camilo Villegas e il giapponese Ryuji Imada.

PRIMO GIRO - Sul percorso del Biltmore Golf Course (par 71), a Coral Gables in Florida, è iniziato il Junior Orange Bowl Championship, prestigioso torneo giovanile che si disputa sulla distanza di 72 buche e al quale prendono parte 93 selezionati concorrenti, 53 nel campionato maschile e 40 in quello femminile.

Nel torneo maschile hanno iniziato bene i due azzurri in campo, Andrea Romano, quarto con 70 (-1), e Pietro Bovari, decimo con 72 (+1). Guida la graduatoria con 67 (-4) lo statunitense Alex Vogelsong, seguito a un colpo dal britannico Barclay Brown e dal norvegese Alexander Settemsdale (68, -3), mentre Romano è affiancato dal giapponese Ryou Hisatsune, dal canadese Laurent Desmarchais e dall’austriaco Christoph Bleier.

Nel campionato femminile è al vertice con 69 (-2) la peruviana Daniela Ballesteros, che ha preso due colpi di vantaggio sull’americana Yukino Yoshihara (71, par). Seguono con 72 (+1) la paraguaiana Giovanna Fernandez, la nipponica Mayu Wakui, la svizzera Elena Moosmann e la tedesca Nina Lang. E’ al 26° posto con 78 (+7) Cecilia Durante, figlia del Consigliere Federale Marco, che si impose nel 1979, imitato poi nel 2013 da Renato Paratore, unici due azzurri a iscrivere il proprio nome in un albo d’oro che comprende tanti atleti di peso tra i quali Tiger Woods, Mark Calcavecchia, il colombiano Camilo Villegas e il giapponese Ryuji Imada.

LA VIGILIA - Andrea Romano, Pietro Bovari e Cecilia Durante partecipano al Junior Orange Bowl Championship, il prestigioso torneo giovanile che si disputa dal 3 al 6 gennaio sul percorso del Biltmore Golf Course, a Coral Gables in Florida. Alla gara, che si svolge sulla distanza di 72 buche, prendono parte 95 selezionati concorrenti, 54 nel campionato maschile e 41 in quello femminile.

Romano, che lo scorso anno si classificò 12°, e Bovari hanno le carte in regola per competere in un lotto di concorrenti molto agguerrito in cui, tra gli altri, figurano Quentin Debove, Justin Burrows, James Imai, Nicolas Quintero e Karl Vilips, vincitore nel 2016.
Nell’evento femminile, dove sono tra le favorite Elena Moosmann, Carla Escuder, Kerttu Hiltunen e Ffion Tynan, vi sarà Cecilia Durante, figlia del Consigliere Federale Marco, che si impose nel 1979, imitato poi nel 2013 da Renato Paratore, unici due azzurri a iscrivere il proprio nome in un albo d’oro che comprende tanti atleti di peso tra i quali Tiger Woods, Mark Calcavecchia, il colombiano Camilo Villegas e il giapponese Ryuji Imada.

 

 

 

 

Xander Schauffele ha vinto con 269 (72 67 68 62, -23) il Sentry Tournament of Champions, torneo del PGA Tour riservato ai vincitori della stagione precedente disputato al Plantation Course (par 73) di Kapalua nell’isola di Maui alle Hawaii, dove Francesco Molinari si è classificato 27° con 291 (73 71 73 74, -1).

Schauffele, 25enne di San Diego (California), ha ottenuto il quarto titolo in carriera con una gran volata finale in 62 (-11) colpi, iniziata con un bogey a cui sono seguiti due eagle e otto birdie, l’ultimo alla buca finale per sorpassare Gary Woodland (270, -22), leader dopo tre turni. Al terzo posto con 274 (-18) Justin Thomas, al quarto con 277 (-15) Dustin Johnson, che difendeva il titolo, Marc Leishman e Rory McIlroy, al settimo con 278 (-14) Bryson De Chambeau e all’ottavo con 279 (-13) Jon Rahm. Mai in partita Brooks Koepka, 24° con 288 (-4), sceso al secondo posto nel world ranking, superato da Justin Rose, assente nel torneo. Francesco Molinari, nono nella graduatoria mondiale, ha concluso la gara con tre birdie e quattro bogey per il 74 (+1). Schauffele ha ricevuto un assegno di 1.300.000 dollari su un montepremi di 6.500.000 dollari.

 

TERZO GIRO - Francesco Molinari è al 21° posto con 217 (73 71 73, -2) colpi dopo il terzo giro del Sentry Tournament of Champions, torneo del PGA Tour riservato ai vincitori della stagione precedente che si sta svolgendo al Plantation Course (par 73) di Kapalua nell’isola di Maui alle Hawaii.

Il leader Gary Woodland (202 - 67 67 68, -17) ha mantenuto i tre colpi di vantaggio su Rory McIlroy (205, -14), rimasto solitario in seconda posizione. In terza con 206 (-13) Marc Leishman, in quarta con 207 (-12) Xander Schauffele e Bryson DeChambeau, in sesta con 209 (-10) Justin Thomas e Kevin Tway e in ottava con 210 (-9) Jon Rahm e Dustin Johnson, che non ha più possibilità di difendere il titolo. Quasi in coda, fra i 33 concorrenti, Brooks Koepka, numero uno mondiale, 29° con 219 (par).
Gary Woodland, 34enne di Topeka (Kansas) con tre successi nel tour, ha tenuto alto il ritmo con un eagle e quattro birdie, contro un bogey, per il 68 (-5). Francesco Molinari, ammesso alla gara per aver vinto nel 2018 il Quicken Loans National, ha iniziato e terminato con un bogey e in mezzo ha messo due birdie per il 73 (par). Il montepremi è di 6.500.000 dollari.
Diretta su GOLFTV - Il Sentry Tournament of Champions viene teletrasmesso in esclusiva su GOLFTV, la nuova piattaforma di streaming realizzata da Discovery (per maggiori informazioni www.golf.tv/it). Quarta giornata: notte tra domenica 6 gennaio e lunedì 7, dalle ore 00.00 alle ore 4.00. Commento di Nicola Pomponi e di Alessandro Bellicini. Lunedì 7 gennaio dalle ore 10.00 alle ore 11.15 gli highlights della gara.

 SECONDO GIRO - Francesco Molinari, 17° con 144 (73 71, -2) colpi, ha recuperato cinque posizioni nel secondo giro del Sentry Tournament of Champions, torneo del PGA Tour riservato ai vincitori della stagione precedente che si sta svolgendo al Plantation Course (par 73) di Kapalua nell’isola di Maui alle Hawaii. E’ passato a condurre con 134 (67 67, -12) Gary Woodland con tre colpi di vantaggio su Rory McIlroy, Bryson DeChambeau e Kevin Tway (137, -9), in vetta dopo un turno. Hanno perso terreno Justin Thomas, sesto con 139 (-7), Jason Day e Patton Kizzire, autore della prima “buca in uno” dell’anno nel giro iniziale, noni con 140 (-6), e Dustin Johnson, campione in carica, 12° con 141 (-5) insieme a Jon Rahm. E’ rimasto in retrovia Brooks Koepka, numero uno mondiale, 27° con 146 (par).

 Gary Woodland, 34enne di Topeka (Kansas) con tre successi nel tour, ha realizzato il secondo 67 (-6) consecutivo con otto birdie, di cui cinque di fila, e due bogey. Francesco Molinari ha concluso in par le prime nove buche con due birdie e altrettanti bogey e poi ha guadagnato due colpi sul campo con quattro birdie e due bogey nel rientro (71, -2). Il montepremi è di 6.500.000 dollari.
Diretta su GOLFTV - Il Sentry Tournament of Champions viene teletrasmesso in esclusiva su GOLFTV, la nuova piattaforma di streaming realizzata da Discovery (per maggiori informazioni www.golf.tv/it). Terza giornata, notte tra sabato 5 e domenica 6, dalle ore 22.00 alle ore 2.00. Commento di Nicola Pomponi e di Alessandro Bellicini.

 

PRIMO GIRO - Francesco Molinari è al 22° posto con 73 (par) colpi dopo il giro iniziale del Sentry Tournament of Champions, torneo del PGA Tour riservato ai vincitori della stagione precedente che si sta svolgendo al Plantation Course (par 73) di Kapalua nell’isola di Maui alle Hawaii. E’ al vertice con 66 (-7) Kevin Tway, seguito a un colpo da Dustin Johnson, campione in carica e numero tre mondiale, Justin Thomas e da Gary Woodland (67, -6) e a due da Marc Leishman (68, -5). Al sesto posto con 69 (-4) Rory McIlroy, Jason Day e Bryson DeChambeau, al 12° con 70 (-3) Jon Rahm, e solo al 30° con 76 (+3), su 33 concorrenti, Brooks Koepka, leader mondiale.
Kevin Tway, 30enne di Edmond (Oklahoma) figlio di Bob vincitore di un major, ha realizzato sette birdie senza bogey e si propone per il secondo titolo nel circuito dopo il primo firmato a ottobre.
Francesco Molinari, reduce da uno straordinario 2018 fatto di grandi imprese e di prestigiosi riconoscimenti, si è mantenuto in par con tre birdie e altrettanti bogey. Ha così commentato con un tweet: “Prima giornata buona come sensazioni, un po’ di ruggine nel fare lo score, ma tante note positive”. Il montepremi è di 6.500.000 dollari.

LA VIGILIA - Francesco Molinari riparte dal Sentry Tournament of Champions (3-6 gennaio), il torneo del PGA Tour riservato ai vincitori della stagione precedente che si svolge al Plantation Course di Kapalua nell’isola di Maui alle Hawaii. L’azzurro torna in campo dopo le straordinarie imprese del 2018, in cui si è fregiato del primo major (Open Championship), ha vinto sull’European Tour (BMW PGA Championship) e sul PGA Tour (Quicken Loans National), è stato il protagonista assoluto nella Ryder Cup, trascinando al successo la formazione continentale, e ha concluso con un’altra perla conquistando la Race To Dubai, divenendo il numero uno nel continente. Poi ha inanellato una serie di riconoscimenti di assoluto prestigio compresi il “World Sport Star of the Year 2018” della BBC e il Collare d’Oro, la massima onorificenza del CONI.

Al Plantation Course difende il titolo Dustin Johnson, numero tre mondiale, in un contesto che comprende altri sei classificati nella top ten del world ranking, dove Molinari è settimo: Brooks Koepka, numero uno, Justin Thomas (n. 4), Bryson DeChambeau (n. 5), Jon Rahm (n. 6), Rory McIlroy (n. 8) e Xander Schauffele, che ha appena tolto il decimo posto a Tony Finau, assente nell’occasione. Tra gli altri pretendenti alla vittoria Jason Day, Matt Kuchar, Patrick Reed, Bubba Watson, Matt Kuchar e Marc Leishman. Il montepremi è di 6.500.000 dollari.
Diretta su GOLFTV - Il Sentry Tournament of Champions sarà il primo torneo che verrà trasmesso in esclusiva su GOLFTV, la nuova piattaforma di streaming realizzata da Discovery per vedere il grande golf, live e on demand, su tutti i device scaricando l'applicazione da App Store o Google Play (per maggiori informazioni www.golf.tv/it). Il Sentry Tournament of Champions sarà visibile in diretta con la seguente programmazione: notte tra giovedì 3 e venerdì 4 gennaio: dalle ore 00.00 alle ore 4.00; notte tra venerdì 4 e sabato 5: dalle ore 00.00 alle ore 4.00; notte tra sabato 5 e domenica 6: dalle ore 22.00 alle ore 2.00; notte tra domenica 6 e lunedì 7: dalle ore 00.00 alle ore 4.00. Commento di Nicola Pomponi e Alessandro Bellicini. Lunedì 7 gennaio dalle ore 10.00 alle ore 11.15 GOLFTV manderà in onda gli highlights della gara.

 

 

"Una giornata così, quando ho iniziato a giocare, era impensabile. E’ il segnale che la percezione del golf in Italia sta cambiando. Ora non voglio pormi limiti e affronterò la nuova stagione con grandi stimoli”. Francesco Molinari, dopo aver ricevuto il Collare d'Oro al Merito Sportivo, è stato il protagonista dell'incontro con la stampa italiana allo Stadio Olimpico alla presenza di Franco Chimenti, Vice Presidente Vicario del CONI e Presidente della Federazione Italiana Golf, e con la partecipazione di Luigi Contu, Direttore dell'Ansa. 

Tra i presenti, Carlo Mornati, Segretario Generale del CONI; i rappresentanti del Consiglio Federale; Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2022 e Lavinia Biagiotti, Presidente del Marco Simone Golf & Country Club. In rappresentanza del Governo, Vito Cozzoli, Capo di Gabinetto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Ministero dello Sviluppo Economico e componente del Comitato Promotore della Ryder Cup 2022.

Sala gremita e grande entusiasmo per Molinari, che ha mostrato con orgoglio la Claret Jug conquistata nell'Open Championship di Carnoustie e ha posato al fianco del trofeo ufficiale della Ryder Cup, giunto appositamente dall'Inghilterra per il "Molinari Day". Per Francesco anche la sorpresa di un video messaggio con i complimenti di Tommy Fleetwood, suo compagno di doppio nella Ryder Cup.

Franco Chimenti, che ha celebrato i successi di Molinari consegnandogli un vassoio a ricordo dello straordinario 2018, ha affermato: “Quanto ha fatto Francesco è incredibile. Ha una grande personalità, è un campione di quelli che raramente nascono in ogni sport e noi abbiamo la fortuna di averlo nel golf. Avevo detto che quest’anno avrebbe vinto un major e che sarebbe entrato nella top ten mondiale e ora credo che diverrà anche il numero uno”.

“Il Progetto Ryder Cup 2022 procede secondo i tempi prestabiliti - ha aggiunto Chimenti - e in accordo con il board della Ryder Cup Europe sono stati completati i lavori alle prime due buche del percorso di gara del Marco Simone Golf & Country Club”.

Francesco Molinari ha poi raccontato le emozioni di una stagione indimenticabile: “Quest’anno mi ero proposto di vincere un torneo in America, che avrebbe avuto un grande impatto sul mio morale e sulle mie convinzioni, ma evidentemente sono andato ben oltre. Riprenderò a giocare con il Tournament of Champions (3-6 gennaio) alle Hawaii, ma la mia stagione, anche mentalmente, inizierà a metà febbraio perché ho bisogno di una vera e propria preparazione per fare bene. A ottobre parteciperò all’Open d’Italia all’Olgiata Golf Club su uno dei percorsi più tecnici d’Italia. L’inserimento del torneo tra le Rolex Series è stato un passaggio importante, perché il montepremi è di stimolo per i grandi giocatori ed elemento discriminante nelle loro scelte. Mi impegnerò a promuoverlo per avere anche la presenza di qualche professionista statunitense”.

Molinari spera di tornare a Roma anche nel 2022 per giocare la Ryder Cup davanti al proprio pubblico: “La sfida Usa-Europa è da sempre per me motivo di orgoglio. Ho capito i valori di questa competizione ammirando big del calibro di Costantino Rocca e di Severiano Ballesteros. Punto a vincerla ancora e sarei davvero contento di trasformarmi in esempio per i golfisti del domani”. Due anni prima ci saranno le Olimpiadi di Tokyo: “E’ un torneo a cui tengo avendo mancato l’occasione a Rio, Nella mia programmazione è ancora lontano, ma ho sicuramente la voglia di andare e di vincere una medaglia che può darti una dimensione ancora maggiore come sportivo”

 

 

%PM, %16 %853 %2018 %19:%Dic

Open Day al Marco Simone: un successo

Oltre 700 i partecipanti all’Open Day della Federazione Italiana Golf al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio con il trofeo ufficiale della Ryder Cup accolto come ospite d’onore. Una festa di sport per famiglie e bambini, che hanno fatto il proprio esordio sul green nella futura casa della Ryder Cup. Lezioni gratuite per tutti e un clima di entusiasmo contagioso per una disciplina sempre più aggregante e inclusiva. La quinta e ultima tappa stagionale della «Road to Rome 2022» si è aperta con una sfida Pro-am (squadre composte da 1 professionista e 4 dilettanti) con la partecipazione, tra gli altri di Giuseppe Incocciati, ex calciatore del Milan e del Napoli di Maradona, e degli attori Kaspar Capparoni e Davide Devenuto. In campo come rappresentanti del settore paralimpico anche Edoardo Biagi e Alessandro Petrianni "perché il golf - sottolinea Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2022- è uno sport per tutti".

Gian Paolo Montali si è detto anche soddisfatto di come stanno procedendo i lavori di restyling al percorso di gara della Ryder Cup 2022: "Siamo perfettamente in linea con i tempi concordati con il board della Ryder Cup Europe. Il Marco Simone è pronto ad accogliere la terza competizione sportiva al mondo. Un cammino ambizioso, che ha avuto inizio grazie all’intuizione visionaria del Presidente della Federazione Italiana Golf, Franco Chimenti". In vista della Ryder Cup, con il supporto della Regione Lazio, abbiamo intrapreso un progetto di valorizzazione del territorio e nel 2019 riporteremo l’Open d’Italia a Roma, presso l’Olgiata Golf Club. Un grazie particolare va anche ai rappresentanti del Comune di Roma e di Guidonia Montecelio e tutte le altre Autorità che ci hanno onorato della presenza oggi, rafforzando il clima di coesione e collaborazione che si sta creando in vista della sfida Europa-Usa. Un Progetto che la FIG condivide in piena armonia e affiatamento con Lavinia Biagiotti e tutto il team del Marco Simone Golf & Country Club al quale vanno i miei ringraziamenti per l’organizzazione dell’Open Day. Il primo di una lunga serie di eventi che si terranno nella futura casa della Ryder Cup con il prezioso supporto di Infront e di tutti i nostri partner".

In occasione della premiazione della Pro Am, vinta con "meno" 38 dal team del giovane amateur Alessandro Boccia, con i dilettanti Cesare Chiabrera, Vittorio Vagliasin, Michele Santocchini e Antonio Corrado, sono stati celebrati - alla presenza del Consigliere Federale Andrea Pischiutta - i risultati sportivi del Marco Simone Golf & Country Club, che con il primo posto nel Campionato Nazionale Under 14 a squadre e i due secondi posti nei Campionati Nazionali a Squadre Assoluti Maschili e Femminili, ha dato prova di grande competitività in ambito giovanile.

Prevenzione e inclusione sociale

-

 

 

Per rafforzare il binomio sport e prevenzione, la FIG ha dato vita anche un "percorso salute" al Marco Simone Golf & Country Club, dove tutti i partecipanti hanno potuto usufruire di screening gratuiti sia dermatologici con la Fondazione Melanoma Onlus, sia venosi degli arti inferiori con la vWIN Foundation Onlus ed il dedicato progetto Golf è Salute. La presenza dei ragazzi di Sport Senza Frontiere nel ruolo di assistenti ai tecnici ha portato poi in evidenza il golf come strumento di inclusione sociale. I piccoli golfisti al centro del Progetto Golf Senza Frontiere - che offre a ragazzi provenienti da realtà periferiche di Roma un percorso di integrazione attraverso il green - hanno dimostrato sul campo che il golf è uno sport accessibile a tutti".

I partner - 

Con la collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG, l’Open Day ha avuto il supporto di BMW (Main Sponsor); Kappa, Trenitalia, TRE, (Official Sponsor); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner).

 

 

 

 

Due giocatrici italiane hanno conquistato la ‘carta’ per il Ladies European Tour 2019 alla Finals Lalla  Aicha Tour School: Stefania Avanzo, 17ma con 355 (73 67 70 72 73, -5), ha ottenuto una ‘carta’ di categoria 8 e Lucrezia Colombotto Rosso, 34ª con 359 (72 69 77 71 70, -1), una di categoria 9a.

 

 

Nel torneo, svoltosi sui percorsi dell’Amelkis Golf Club e del Palm Golf Ourika, entrambi par 72, a Marrakech in Marocco, si è imposta con 334 (70 71 62 64 67, -26) l’inglese Bronte Law che ha preceduto la svedese Linnea Strom (335, -25). Alle loro spalle la dilettante tedesca Esther Henseleit (342, -18), l’inglese Sian Evans (344, -16), l’altra svedese Sarah Nilsson e l’irlandese Leona Maguire /347, -13). Sono uscite al taglio Laura Sedda (75 73 78 76) e Alice Barbieri (75 75 77 75), 99.e con 302 (+14).

 

QUARTO GIRO - Stefania Avanzo, tredicesima con 282 (73 67 70 72, -6), e Lucrezia Colombotto Rosso, 40ª con 289 (72 69 77 71, +1), sono in zona "carta" a un giro dal termine della Finals Lalla  Aicha Tour School del Ladies European Tour, ossia l’ultimo atto che porta all’assegnazione di 25 "carte" per il circuito 2019, in svolgimento sui percorsi dell’Amelkis Golf Club e del Palm Golf Ourika, entrambi par 72, a Marrakech in Marocco. Sono uscite al taglio Laura Sedda (75 73 78 76) e Alice Barbieri (75 75 77 75), 99.e con 302 (+14).

Ha mantenuto la leadership l’inglese Bronte Law con 267 (70 71 62 64, -21) che ha portato da uno a due i colpi di vantaggio sulla svedese Linnea Strom (269, -19). Molto distanziate le altre concorrenti: l’inglese Sian Evans terza con 277 (-11), la dilettante tedesca Esther Henseleit quarta con 278 (-10), la francese Emilie Alonso quinta con 279 (-9), l’irlandese Leona Maguire e la transalpina Manon Gidali, seste con 280 (-8).

Hanno iniziato il torneo, su 90 buche, 115 concorrenti che nei primi quattro giri si sono alternate sui due tracciati. Il taglio ne ha lasciate in corsa 68 le quali nel turno finale sul percorso dell’Amelkis si contenderanno il diritto a giocare sul Ladies European Tour 2019. Le prime cinque in graduatoria avranno la categoria 5c e le giocatrici classificate dal sesto al 25° posto riceveranno la categoria 8. Le rimanenti usufruiranno della categoria 9a con minori possibilità di gioco.

 

TERZO GIRO - Stefania Avanzo, nona con 210 (73 67 70, -6) colpi, ha recuperato altre tre posizioni nella Finals Lalla  Aicha Tour School del Ladies European Tour, ossia l’ultimo atto che porta all’assegnazione di 25 "carte" per il circuito 2019, in svolgimento sui percorsi dell’Amelkis Golf Club e del Palm Golf Ourika, entrambi par 72, a Marrakech in Marocco. Hanno perso terreno Lucrezia Colombotto Rosso, 44ª con 218 (72 69 77, +2), Laura Sedda, 93ª con 226 (75 73 78, ,+10), e Alice Barbieri, 95ª con 227 (77 75 77, +11).

Ancora cambio al vertice dove la nuova leader è l’inglese Bronte Law con 203 (70 71 62, -13), dopo uno spettacolare 62 (-10), miglior score di giornata, all’Amelkis Golf Club con dodici birdie, di cui nove di fila, e due bogey. Ha tenuto la svedese Linnea Strom (204, -12), mentre sono più distanziate la francese Manon Gidali, terza con 207 (-9), l’indiana Astha Madan, l’irlandese Leona Maguire e le inglesi Dulcie Sverdloff e Sian Evans, quarte con 208 (-8), e la transalpina Emilie Alonso, ottava con 209 (-7).

Il torneo si disputa sulla distanza di 90 buche. Dopo 72, in cui le 115  partecipanti si alternano sui due tracciati, accederanno al turno finale, che avrà luogo all’Amelkis, le prime 60 in graduatoria e le pari merito al 60° posto.

Al termine le prime cinque avranno la categoria 5c e le concorrenti classificate dal sesto al 25° posto riceveranno la categoria 8. Le rimanenti che supereranno il taglio usufruiranno della categoria 9a con minori possibilità di gioco.

SECONDO GIRO - Stefania Avanzo è salita dal 43° al 12° posto con 140 (73 67, -4) colpi e Lucrezia Colombotto Rosso dal 32° al 14° con 141 (72 69, -3) nella Finals Lalla  Aicha Tour School del Ladies European Tour, ossia l’ultimo atto che porta all’assegnazione di 25 "carte" per il circuito 2019, in svolgimento sui percorsi dell’Amelkis Golf Club e del Palm Golf Ourika, entrambi par 72, a Marrakech in Marocco,. Sono a metà classifica Laura Sedda, 68ª con 148 (75 73, +4), e Alice Barbieri. 85ª con 150 (75 75, +6).

Si sono portate al comando con 136 (-8) colpi la belga Leslie Cloots (69 67), l’inglese Sian Evans (68 68) e la svedese Linnea Strom (70 66) che precedono la forte dilettante tedesca Esther Henseleit (137, -7). In quinta posizione con 138 (-6) le francesi Manon Gidali ed Emma Grechi, le inglesi Lauren Horsford e Dulcie Sverdloff e l’irlandese Leona Maguire.

Il torneo si disputa sulla distanza di 90 buche. Dopo 72, in cui le 115  partecipanti si alternano sui due tracciati, accederanno al turno finale, che avrà luogo all’Amelkis, le prime 60 in graduatoria e le pari merito al 60° posto.

Al termine le prime cinque avranno la categoria 5c e le concorrenti classificate dal sesto al 25° posto riceveranno la categoria 8. Le rimanenti che supereranno il taglio usufruiranno della categoria 9a con minori possibilità di gioco.

PRIMO GIRO - Lucrezia Colombotto Rosso ha iniziato al 32° posto con 72 (par) colpi la Finals Lalla  Aicha Tour School del Ladies European Tour ossia l’ultimo atto che porta all’assegnazione dei 25 "carte" per il circuito 2019, in svolgimento sui percorsi dell’Amelkis Golf Club e del Palm Golf Ourika, a Marrakech in Marocco,.

Al termine della gara le prime cinque avranno la categoria 5c e le concorrenti classificate dal sesto al 25° posto riceveranno la categoria 8. Le rimanenti che supereranno il taglio usufruiranno della categoria 9a con minori possibilità di gioco. In 43ª posizione con 73 (+1) Stefania Avanzo, che ha giocato come la Colombotto Rosso al Palm Golf Ourika, e in 68ª con 75 (+3) Laura Sedda (PGO) e Alice Barbieri (AGC).

E’ al vertice con 65 (-7) l’indiana Astha Madan seguita con 66 (-6) dall’inglese Lauren Horsford. Al terzo posto con 68 (-4) la spagnola Maria Hernandez, l’irlandese Leona Maguire, le inglesi Sian Evans e Dulcie Sverdloff, la francese Manon Gidali e la dilettante tedesca Esther Henseleit.

Il torneo si disputa sulla distanza di 90 buche. Dopo 72, in cui le 115  partecipanti si alternano sui due tracciati, accederanno al turno finale, che avrà luogo all’Amelkis, le prime 60 in graduatoria e le pari merito al 60° posto.

LA VIGILIA - Stefania Avanzo, Alice Barbieri, Lucrezia Colombotto Rosso e Laura Sedda prendono parte, sui percorsi dell’Amelkis Golf Club e del Palm Golf Ourika, a Marrakech in Marocco, alla Finals Lalla  Aicha Tour School del Ladies European Tour ossia l’ultimo atto che porta all’assegnazione dei 25 "carte" per il circuito 2019.

Al termine della gara le prime cinque avranno la categoria 5c e le concorrenti classificate dal sesto al 25° posto riceveranno la categoria 8. Le rimanenti che supereranno il taglio usufruiranno della categoria 9a con minori possibilità di gioco.

Il torneo si disputa sulla distanza di 90 buche. Dopo 72, in cui le partecipanti si alterneranno sui due tracciati, accederanno al turno finale, che avrà luogo all’Amelkis,  le prime 60 in graduatoria e le pari merito al 60° posto.

Tra le 115 giocatrici in gara ci saranno. tra le altre, la malese Ainik Bakar, la scozzese Vikki Lang, la belga Chloe Leurquin, la svedese Emma Westin e Nobuhle Dlamini dello Swaziland.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

%PM, %13 %542 %2018 %12:%Dic

Best Golf Day Roma al Parco de' Medici

Al Golf Club Parco de’ Medici domenica 16 dicembre su svolge l’evento "Best Golf Day Roma 2018", una full immersion nel golf con una serie di manifestazioni di varia natura. Golfisti e non saranno coinvolti in maniera diretta: i giocatori potranno partecipare a quattro gare su nove buche (due alle ore 9 e due alle ore 12,30), con partenza shotgun, e a un Contest Putting Green, mentre i neofiti potranno avvicinarsi alla disciplina provando a giocare gratuitamente con l’assistenza di maestri.

Vi sarà anche un Expò Village dove si effettueranno dimostrazioni delle ultime novità nel settore delle attrezzature e dove sarà possibile ammirare le più recenti creazioni per quel che concerne l’abbigliamento del golfista. E ancora degustazioni Food & Wine e Brunch dalle ore 12,30 alle ore 15 (E 25).

Tanti i premi per i golfisti, anche ad estrazione.

Il Golf Club Parco de' Medici si trova in Via Cesare Giulio Viola, 13, accanto a The Space Cinema Parco de Medici. È consigliato lasciare l’auto al parcheggio del The Space Cinema Parco de Medici.

Ulteriori informazioni:

https://www.italybestgolf.com/bestgolfday-roma-2018.php

 

%PM, %15 %977 %2018 %22:%Dic

Finale QS Alps: "carta" a sei italiani

Sei giocatori italiani hanno ottenuto la ‘carta’ per l’Alps Tour 2019 nella finale della Qualifying School che si è svolta sui due percorsi del La Cala Resort (America Course par 71, Asia Course par 72) di Mijas Costa in Spagna e vinta dall’iberico Angel Hidalgo con 201 (69 67 65, -14) davanti all’argentino Maxi Godoy (206 (-9).

Hanno ottenuto una ‘carta’ categoria 6, a tempo pieno, Enrico Di Nitto, terzo con 207 (68 66 73, -8), Lorenzo Scalise, 12° con 212 (73 69 71, -3), e Luca Cianchetti, 15° con 213 (72 70 71, -2). Hanno ricevuto una ‘carta’ categoria 8, con meno possibilità di giocare, il dilettante Giovanni Craviolo, 39° con 219 (72 73 74, +4), Stefano Pitoni, 46° con 220 (73 72 75, +5), e Guglielmo Bravetti, 53° con 221 (74 72 75, +5).

Hanno iniziato il torneo 145 concorrenti, che si sono alternati nei primi due giri sui due tracciati, poi i 70 che hanno superato il taglio hanno concluso sull’Asia Course. Sono usciti dopo 36 buche: Guido Castagnara ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 71.i con 150 (+7), Federico Zucchetti, Federico Maccario, Alessandro Aloi (am) e Manfredi Manica (am), 80.i con 151 (+8), Takayuki Matsui (am) e Alberto Fisco, 111.i con 155 (+12), Stefano Ciapparelli (am), 120° con 157 (+14), Andrea Vercesi, 135° con 161 (+18), Ruggero Brandoli (am) ed Edoardo Vizzotto (am), 138.i con 162 (+19), Paolo Cuomo, 142° con 165 (+22), Federico Zuckermann (am) e Gabriele Marcomigni, 144.i con 171 (+28).

SECONDO GIRO - Enrico Di Nitto è passato a condurre con 134 (68 66, -9) colpi nella finale della Qualifying School dell’Alps Tour che si sta svolgendo al La Cala Resort di Mijas Costa in Spagna, dove i 145 concorrenti si sono alternati nei primi due giri sui due tracciati dell’America Course (par 71) e dell’Asia Course par 72), mentre nel terzo turno i 70 rimasti in gara giocheranno sull’Asia Course. Al termine i primi 35 in graduatoria e i par merito in 35ª posizione riceveranno una ‘carta’ categoria 6" a tempo pieno per il circuito 2019 e gli altri una ‘carta’ categoria 8 con meno possibilità di giocare.

Di Nitto, con un 66 (-6, un eagle, sei birdie due bogey) sull’Asia Course ha lasciato a due colpi l’argentino Maxi Godoy e lo spagnolo Angel Hidalgo (136, -7) e a quattro il canadese Callum Davison, l’iberico Juan Carlos Osorio e il dilettante francese Jeong Weon Ko (138, -5). In corsa altri cinque italiani: Lorenzo Scalise, ottavo con 141 (-2), Luca Cianchetti, vincitore di una delle tre gare dello Stage 1, 15° con 142 (-1), Stefano Pitoni e il dilettante Giovanni Craviolo, 30.i con 145 (+2), e Guglielmo Bravetti, 41° con 146 (+3).

Sono usciti al taglio: Guido Castagnara ed Edoardo Raffaele Lipparelli, 71.i con 150 (+7), Federico Zucchetti, Federico Maccario, Alessandro Aloi (am) e Manfredi Manica (am), 80.i con 151 (+8), Takayuki Matsui (am) e Alberto Fisco, 111.i con 155 (+12), Stefano Ciapparelli (am), 120° con 157 (+14), Andrea Vercesi, 135° con 161 (+18), Ruggero Brandoli (am) ed Edoardo Vizzotto (am), 138.i con 162 (+19), Paolo Cuomo, 142° con 165 (+22), Federico Zuckermann (am) e Gabriele Marcomigni, 144.i con 171 (+28).

PRIMO GIRO . Partenza lanciata di Enrico Di Nitto, secondo con "meno 3" nella finale della Qualifying School dell’Alps Tour che si sta svolgendo su due dei tre percorsi del La Cala Resort (America Course par 71 e Asia Course par 72), a Mijas Costa in Spagna. La classifica fa riferimento al par essendo diverso quello dei due tracciati.

In vetta il francese Clément Hauchard con "meno 4", mentre Di Nitto è affiancato dallo spagnolo Juan Carlos Osorio e dall’inglese Jack Clarkson, tutti e quattro impegnati sull’America Course. Degli altri 20 italiani in gara Giovanni Craviolo (am) è 15° con il par (72 Asia), Luca Cianchetti 27° con "+1" (72 America), Lorenzo Scalise (73 Am), Stefano Pitoni (73 Am), Alberto Fisco (74 As) e Guglielmo Bravetti (74 As), 36.i con "+2".

Dopo i primi due giri in cui i 145 concorrenti si alternano sui due tracciati, i primi 65 classificati e i pari merito al 65° posto accederanno al turno conclusivo, che avrà luogo sull’Asia Course. Al termine i primi 35 in graduatoria e i par merito in 35ª posizione riceveranno una ‘carta’ categoria 6" a tempo pieno per il circuito 2019 e gli altri una ‘carta’ categoria 8 con meno possibilità di giocare.

LA VIGILIA - Su due dei tre percorsi del La Cala Resort (America Course e Asia Course), a Mijas Costa, nei pressi di Malaga in Spagna si disputa la finale della Qualifying School dell’Alps Tour (13-15 dicembre, 54 buche) alla quale prendono parte 145 giocatori provenienti da venti nazioni. In campo 21 italiani: Luca Cianchetti, che ha vinto una delle tre gare dello Stage 1, Enrico Di Nitto, Guglielmo Bravetti, Pier Paolo Cuomo, Alberto Fisco, Edoardo Raffaele Lipparelli, Federico Maccario, Gabriele Marcomigni, Stefano Pitoni, Lorenzo Scalise, Andrea Vercesi, Federico Zucchetti e i dilettanti Alessandro Aloi, Ruggero Brandoli, Giulio Castagnara, Stefano Ciapparelli, Giovanni Craviolo, Manfredi Manica, Takayuki Matsui, Edoardo Vizzotto e Federico Zuckermann.

Dopo i primi due giri in cui i concorrenti si alterneranno sui due tracciati, i primi 65 classificati e i pari merito al 65° posto accederanno al turno finale, che avrà luogo sull’Asia Course. Al termine i primi 35 in graduatoria e i par merito in 35ª posizione riceveranno una ‘carta’ categoria 6" a tempo pieno per il circuito 2019 e gli altri una ‘carta’ categoria 8 con meno possibilità di giocare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

%AM, %12 %493 %2018 %10:%Dic

Domenica 19 Open Day al Marco Simone

Alla scoperta del golf nella futura casa della Ryder Cup 2022. Il 16 dicembre con l’Open Day della Federazione Italiana Golf il Marco Simone Golf&Country Club di Guidonia Montecelio aprirà le porte dalle ore 10 alle ore 15.30 per offrire a tutti la possibilità di iniziare a giocare a golf attraverso lezioni gratuite. Sarà una domenica speciale all’insegna del divertimento e della condivisione per i golfisti di oggi e di domani.

In mostra il trofeo della Ryder Cup - Per la quinta e ultima tappa stagionale della “Road to Rome 2022” il Marco Simone Golf&Country Club - situato a 17 chilometri dal cuore di Roma - accoglierà come ospite d’onore della giornata il trofeo ufficiale della Ryder Cup. La coppa sarà infatti esposta nella Club House per foto e selfie e farà rivivere l’emozione del trionfo del Team Europe nell’ultima edizione disputata a Parigi, con Francesco Molinari protagonista del record europeo di 5 vittorie su 5 match.

Golf, un gioco da ragazzi - Con l’Open Day, la FIG vuole ribadire il messaggio di uno sport accessibile a tutti e dalla forza aggregante. L’evento si rivolge in particolar modo alle famiglie e ai bambini con il coinvolgimento degli studenti delle scuole primarie e secondarie di Guidonia Montecelio e del IV Municipio di Roma. Nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022 si consolida così il legame tra golf e scuola, uno dei punti cardine del percorso di crescita intrapreso dalla FIG.

Pro Am - La festa del golf non si limiterà all’Open Day, ma coinvolgerà anche volti noti dello sport e dello spettacolo, pronti a sfidarsi in una Pro Am che vedrà gareggiare team composti da un professionista e 4 dilettanti. Ci sarà spazio dunque anche per l’aspetto agonistico nel pieno rispetto dello spirito competitivo del golf in una giornata che vedrà la presenza di Lavinia Biagiotti, Presidente del Marco Simone Golf&Country Club; Michel Barbet, Sindaco di Guidonia Montecelio, e di Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2022.

Sport e Prevenzione - Dopo le esperienze di “Golf in Piazza” a Napoli e a Milano, il tema della prevenzione legata al golf sarà al centro anche dell’Open Day al Marco Simone Golf&Country Club dove verrà allestito un “percorso salute” per screening gratuiti sia dermatologici con la Fondazione Melanoma Onlus, sia venosi degli arti inferiori con la vWIN Foundation Onlus ed il dedicato progetto Golf è Salute.

I partner - Con la collaborazione di Infront, Official Advisor della FIG, l’Open Day ha il supporto di BMW (Main Sponsor); Kappa, Trenitalia, TRE, (Official Sponsor); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner).

Sport Senza Frontiere - La Onlus “Sport Senza Frontiere” sarà il Social Partner dell’Open Day. Al Marco Simone Golf&Country Club sarà presente un gruppo di piccoli golfisti cresciuti sul green attraverso il Progetto “Golf Senza Frontiere” che offre un’opportunità di integrazione sociale a oltre 20 ragazzi segnalati alla Onlus dallo SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) di Tor Bella Monaca a Roma.

In occasione dell’Open Day, i ragazzi di “Sport Senza Frontiere” daranno supporto ai tecnici come assistenti durante le lezioni di prova e porteranno un ulteriore testimonianza di come il golf sia uno sport inclusivo e aperto a tutti.

Pagina 204 di 291

Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

    (Cliccare sul titolo per continuare a leggere)

Viaggi

Attualità

Cerca