Matt Kuchar ha vinto con 262 (64 64 65 69, -22) colpi, dopo una corsa di testa, il Mayakoba Golf Classic (PGA Tour) disputato sul percorso de El Camaleon GC (par 71), a Playa del Carmen in Messico.
Dopo tre giri quasi in scioltezza il 40enne di Winter Park (Florida) ha dovuto faticare parecchio per firmare l’ottavo titolo nel circuito, perché due bogey nel finale, dopo quattro birdie per il parziale di 69 (-2), hanno messo a rischio la sua vittoria per il deciso attacco dell’australiano Danny Lee (sette birdie e un bogey per il 65, -6), che è rimasto corto per un colpo (263, -21).
Al terzo posto con 265 (-19) J.J. Spaun e Richy Werenski, al quinto con 266 (-18) Brice Garrett e al sesto con 267 (-17) Scott Piercy, Harold Varner III, Jim Furyk e Pat Perez. Alti e bassi per Rickie Fowler e Tony Finau, 16.i con 270 (-14) e scivolone finale di Patton Kizzire, che difendeva il titolo, terminato in retrovia (da 22° 55° con 278, -6) insieme al talento cileno Joaquin Niemann, 60° con 279 (-5). Ancora una delusione per Jordan Spieth uscito al taglio. (81° con 140, -2).
Matt Kuchar è stato gratificato con un assegno di 1.296.000 dollari su un montepremi di 7.100.000 dollari. Da ricordare nel primo giro il gesto di Sybi Kuchar, moglie di Matt, che ha portato la sacca a Zach Johnson nelle ultime quattro buche, dopo il malessere che aveva compito il suo caddie Damon Green.
TERZO GIRO - Matt Kuchar ha continuato la sua corsa di testa ad alti ritmi e con lo score di 193 (64 64 65, -20) colpi ha ulteriormente allungato il passo nel Mayakoba Golf Classic (PGA Tour).
Sul percorso de El Camaleon GC (par 71), a Playa del Carmen in Messico, ha ora quattro colpi di vantaggio sul coreano Whee Kim (197, -16) e cinque sul Richy Werenski e sul neozelandese Danny Lee (198, -15). Al quinto posto con 199 (-14) Aaron Wise, J.J. Spaun e Cameron Champ, a segno nel recente Sanderson Farm. Sono fuori gioco nella corsa al titolo Jim Furyk, ottavo con 200 (-13), Tony Finau, 15° con 201 (-12), Rickie Fowler e Patton Kizzire, campione in carica, 22.i con 203 (-10). In bassa classifica il talento cileno Joaquin Niemann, 62° con 210 (-3), mentre nel secondo turno è uscito al taglio il deludente Jordan Spieth, 81° con 140 (-2).
Matt Kuchar, 40enne di Winter Park (Florida) con sette vittorie sul circuito e una sull’Australasia Tour, ha girato in 65 (-6) colpi con sette birdie e un bogey e, complessivamente, ha realizzato 22 birdie a fronte di due bogey. Da ricordare nel primo giro il gesto della moglie Sybi, che ha portato la sacca a Zach Johnson nelle ultime quattro buche, dopo il malessere che aveva compito il suo caddie Damon Green. Il montepremi è di 7.100.000 dollari.
SECONDO GIRO - Matt Kuchar ha realizzato il secondo 64 (-7) di fila e con lo score di 128 (-14) è rimasto solitario al comando del Mayakoba Golf Classic (PGA Tour), che si sta svolgendo sul percorso de El Camaleon GC (par 71), a Playa del Carmen in Messico.
Al secondo posto con 130 (-12) Cameron Champ, primo successo nel recente Sanderson Farm, e al terzo con 131 (-11) Dominic Bozzelli, Brian Gay, Richy Werenski, Patton Kizzire, che difende il titolo, il neozelandese Danny Lee, il coreano Whee Kim e l’indiano Anibarn Lahiri. Al decimo con 132 (-10) Kramer Hickok, leader con Kuchar e con Bozzelli dopo un turno, al 20° con 134 (-8) Rickie Fowler, Jim Furyk e Tony Finau, risalito di 35 posizioni, e al 51° con 137 (-5) il cileno Joaquin Niemann sceso di 32. Ancora delusioni per Jordan Spieth, 81° con 140 (-2) e uscito al taglio per due colpi.
Matt Kuchar, 40enne di Winter Park (Florida) con sette vittorie sul circuito e una sull’Australasia Tour, ha consolidato la leadership segnando otto birdie contro l’unico bogey su 36 buche. Da ricordare nel primo turno il gesto della moglie Sybi, che ha portato la sacca a Zach Johnson nelle ultime quattro buche, dopo il malessere che aveva compito il suo caddie Damon Green. Il montepremi è di 7.100.000 dollari.
PRIMO GIRO - Matt Kuchar, Kramer Hickok e Dominic Bozzelli sono al comando con 64 (-7) colpi nel Mayakoba Golf Classic (PGA Tour), che si sta svolgendo sul percorso de El Camaleon GC (par 71), a Playa del Carmen in Messico.
Classifica piuttosto singolare perché al quarto posto con 65 (-6) vi sono ben 15 concorrenti tra i quali Patton Kizzire, che difende il titolo, Gary Woodland, Harold Varner III, l’indiano Anirban Lahiri, l’argentino Emiliano Grillo e il neozelandese Danny Lee. Subito dietro Rickie Fowler, 19° con 66 (-5), e in ritardo già sensibile Tony Finau, 55° con 69 (-2), e Jordan Spieth, 91° con 71 (par).
Il terzetto di testa ha tenuto lo stesso passo con sette birdie, senza bogey. Il montepremi è di 7.100.000 dollari.
Caddie per amicizia - Damon Green, caddie di Zach Johnson, dopo 14 buche è stato costretto a lasciare il campo per disidratazione. Johnson stava giocando insieme a Matt Kuchar (i due peraltro sono amici) e a quel punto Sybi Kuchar, moglie di Matt, si è offerta di portagli la sacca per le ultime quattro buche. In quel frangente Johnson ha segnato un eagle che gli ha permesso di recuperare il 71 del par e di risalire alcune posizioni in classifica, anche se non è andato oltre lo score di Spieth.
LA VIGILIA - Il PGA Tour si trasferisce sul percorso de El Camaleon GC, a Playa del Carmen in Messico, per la disputa del Mayakoba Golf Classic (8-11 novembre) dove l’attenzione si concentra in particolare su Jordan Spieth, le cui prestazioni sono molto altalenanti. Basti pensare alla scorsa settimana quando, nello Shriners Hospitals, dopo essersi portato all’ottavo posto della classifica con uno score sui primi due giri più basso del migliore che aveva ottenuto nella scorsa stagione 2017/2018, è poi scivolato in retrovia nelle ultime 36 buche.
Nel field anche Rickie Fowler, Tony Finau, Zach Johnson, Jim Furyk, Kevin Kisner, Matt Kuchar, il giovane cileno Joaquin Niemann, il nordirlandese Graeme McDowell e lo spagnolo Adri Arnaus, che ha appena vinto il Ras Al Khaimah Challenge Tour Grand Final guadagnando la ‘carta’ per l’European Tour 2019.
Difende il titolo Patton Kizzire, 32enne di Montgomery (Alabama), due volte a segno sul circuito. Il montepremi è di 7.100.000 dollari.
Stefania Avanzo, 17ª con 146 (73 73, +2), ha guadagnato una posizione nel secondo giro del Santander Golf Tour LETAS El Prat, ultimo evento stagionale del LET Access - il secondo circuito femminile europeo - che si sta disputando sul percorso del Real Club de Golf El Prat (par 72), a Barcellona in Spagna. Ha superato il taglio l’altra italiana in gara, Lucrezia Colombotto Rosso, 43ª con 150 (74 76, +6).
Sono passate a condurre con 142 (-2) l’islandese Gudrun Bjorgvinsdottir (70 72) e la francese Anais Meyssonnier (71 71) che sono seguite a un colpo dalla spagnola Noemi Jimenez, dall’inglese Cloe Frankish e dalla svedese Emma Nilsson (143, -1), la cui leadership nell’ordine di merito con questo piazzamento non corre rischi. In sesta posizione con 144 (par) le finlandesi Tiia Koivisto e Linda Henriksson, la svedese My Leander, l’austriaca Sarah Schober, la svizzera Caroline Rominger, leader dopo un turno, e la dilettante ceca Patricie Mackova. Il montepremi è di 35.000 euro.
PRIMO GIRO - La svizzera Caroline Rominger ha effettuato un bel giro in 68 (-4) colpi e ha preso il comando nel Santander Golf Tour LETAS El Prat, ultimo evento stagionale del LET Access - il secondo circuito femminile europeo - che si sta disputando sul percorso del Real Club de Golf El Prat (par 72), a Barcellona in Spagna. Due le italiane in gara, Stefania Avanzo 18ª con 73 (+1) e Lucrezia Colombotto Rosso 31ª con 74 (+2).
La Rominger è seguita con 70 (-2) dall’inglese Cloe Frankish, dall’austriaca Sarah Schober e dall’islandese Gudrun Bjorgvinsdottir e occupano il quinto posto con 71 (-1) le spagnole Andrea Jonama, Mireia Prat e Silvia Bañon, le francesi Lucie André e Anais Meyssonnier, la scozzese Heather MacRae e le svedesi Linda Wessberg e Emma Nilsson, quest’ultima leader della money list e al momento al sicuro da sorpassi. Il montepremi è di 35.000 euro.
LA VIGILIA - Si conclude il LET Access, secondo circuito femminile continentale, con la tredicesima gara in calendario, il Santander Golf Tour LETAS El Prat (8-10 novembre), al quale prendono parte Lucrezia Colombotto Rosso e Stefania Avanzo.
Sul percorso del Real Club de Golf El Prat, a Barcellona in Spagna, si gioca per la definizione dell’ordine di merito, dove sono in corsa per divenire la miglior giocatrice del circuito 2018 la svedese Emma Nilsson, attuale leader, e le spagnole Noemi Jimenez ed Elia Folch, che possono superarla con un successo.
Naturalmente contano anche il quarto e il quinto posto, occupati attualmente la francese Astrid Vayson de Pradenne e la finlandese Sanna Nuutinen, perché le prime cinque in graduatoria avranno la ‘carta’ per il Ladies European Tour 2019. Le concorrenti classificate dal sesto al 20° posto avranno accesso diretto alla finale della Qualifying School del LET in programma dal 16 al 20 dicembre a Marrakech in Marocco.
Possono aspirare a entrare nel quintetto di testa parecchie giocatrici e in particolare l’inglese Cloe Frankish, la transalpina Emie Peronnin, la belga Fanny Cnops, la tedesca Laura Fuenfstueck e l’altra belga Manon De Roey, che seguono dalla sesta posizione alla decima. Il montepremi è di 35.000 euro.
L’inglese Lee Westwood ha vinto con 273 (71 69 69 64, -15) colpi il Nedbank Golf Challenge (European Tour), settimo degli otto eventi delle Rolex Series e penultimo in calendario, disputato sul percorso del Gary Player CC (par 72), a Sun City in Sudafrica. Ha offerto ancora una bella prova Andrea Pavan, 11° con 285 (71 70 75 69, -3), e si è ben difeso Renato Paratore, 27° con 288 (72 71 75 70, par).
Westwood, con un gran finale e cinque birdie sulle ultime otto buche, dopo un eagle e un birdie per il 64 (-8), ha avuto ragione dello spagnolo Sergio Garcia (276, -12), leader per tre turni, e del sudafricano Louis Oosthuizen (277, -11). In tal modo l’inglese ha portato a 24 i titoli sull’European Tour, dove non si imponeva dal 2014, firmando per la terza volta questo torneo. E’ uno dei pochissimi giocatori vincente su tutti i circuiti più importanti del mondo (2 successi PGA Tour, 4 Japan Tour, 7 Asian Tour, 3 Sunshine Tour e 1 Australasia Tour). Ha partecipato a dieci Ryder Cup (sette con trofeo all’Europa), ma non è mai riuscito a fregiarsi di un major.
Nel torneo al quarto posto con 280 (-8) l’inglese Ross Fisher, al quinto con 281 (-7) il cinese Haotong Li e l’inglese Matt Wallace e stesso score di Pavan anche per il sudafricano Branden Grace, che difendeva il titolo. Al 21° con 287 (-1) il nordirlandese Rory McIlroy e il tedesco Martin Kaymer.
Andrea Pavan, ottima la sua stagione, ha recuperato nove posizioni con un eagle, quattro birdie e tre bogey per il parziale di 69 (-3) e Renato Paratore ne ha risalite sette con quattro birdie e due bogey per il 70 (-2). A Westwood è andato un assegno di 1.095.338 euro su un montepremi di 6.614.000 ($ 7.500.000)
TERZO GIRO - Sergio Garcia ha mantenuto il comando con 206 (64 71 71, -10) colpi a un giro dal termine del Nedbank Golf Challenge (European Tour), settimo degli otto eventi delle Rolex Series e penultimo in calendario, che si sta svolgendo sul percorso del Gary Player CC (par 72), a Sun City in Sudafrica, con un montepremi di 7.500.000 dollari. Hanno perso terreno Andrea Pavan, da ottavo a 20° con 216 (71 70 75, par), e Renato Paratore, da 19° a 34° con 218 (72 71 75, +2).
Garcia ha aumentato di un colpo il vantaggio sul sudafricano Louis Oosthuizen, secondo con 208 (-8), e sono al terzo posto con 209 (-7) l’inglese Lee Westwood, il finlandese Mikko Korhonen e il belga Thomas Detry. In risalita l’inglese Ross Fisher, sesto con 210 (-6), e il sudafricano Danner Fichardt, settimo con 212 (-4), e in regresso l’altro sudafricano Branden Grace, 14° con 215 (-1), che difende il titolo. Hanno lo stesso score di Pavan anche il nordirlandese Rory McIlroy, il tedesco Martin Kaymer e il sudafricano Charl Schwartzel.
Sergio Garcia, 38enne di Castellon con 15 successi sul circuito, un major compreso (Masters, 2017), e a segno in ottobre nell’Andalucia Masters, ha replicato il 71 (-1) del secondo giro con tre birdie e due bogey. Andrea Pavan ha segnato quattro birdie, cinque bogey e un doppio bogey per il 75 (+3) e identico punteggio per Renato Paratore con due birdie e cinque bogey.
SECONDO GIRO - Andrea Pavan, da 13° a ottavo con 141 (71 70, -3) colpi, e Renato Paratore, da 21° a 19° con 143 (72 71, -1), hanno guadagnato terreno nel secondo giro del Nedbank Golf Challenge (European Tour), settimo degli otto eventi delle Rolex Series e penultimo in calendario, che si sta svolgendo sul percorso del Gary Player CC (par 72), a Sun City in Sudafrica, con un montepremi di 7.500.000 dollari.
Ha mantenuto il comando lo spagnolo Sergio Garcia (135 - 64 71, -9), ma le sue incertezze sul green, che hanno causato tre dei quattro bogey contro i cinque birdie del 71 (-1), hanno permesso al sudafricano Louis Oosthuizen (136 - 69 67, -8) di ridurre il disavanzo a un solo colpo. In terza posizione con 138 (-6) il finlandese Mikko Korhonen e in quarta con 140 (-4) gli inglesi Lee Westwood e Aaron Rai, l’irlandese Shane Lowry e il sudafricano Dylan Frittelli. Con lo score di Pavan anche il cinese Haotong Li e il sudafricano Branden Grace, campione un carica, mentre Rory McIlroy continua a viaggiare di pari passo con Paratore. Con loro l’inglese Ross Fisher, una delle due "vittime" della buca 15 (par 4) dove ha segnato un "9". Ha fatto lo stesso il sudafricano Charl Schwartzel, finito dalla seconda alla 37ª piazza con 146 (+2) dopo un 78 (+6).
Andrea Pavan, 32° nella money list e sicuramente nel field della gara conclusiva del circuito (DP World Tour, Dubai, 15-18 novembre) dove saranno ammessi i primi 60 di tale graduatoria, ha girato in 70 (-2) con quattro birdie e due bogey. Renato Paratore, 86° nell’ordine di merito, per andare nell’Emirato ha bisogno di conquistare almeno 170/180.000 euro. Ha realizzato un 71 (-1) con tre birdie e due bogey e non è lontano dalla meta essendo a soli tre colpi dai concorrenti al quarto posto.
PRIMO GIRO - Andrea Pavan, 13° con 71 (-1) colpi, e Renato Paratore, 21° con 72 (par), hanno effettuato una buona partenza nel Nedbank Golf Challenge (European Tour), settimo degli otto eventi delle Rolex Series e penultimo in calendario, che si sta svolgendo sul percorso del Gary Player CC (par 72), a Sun City in Sudafrica, con un montepremi di 7.500.000 dollari.
Partenza sprint dello spagnolo Sergio Garcia, il quale con uno score di 64 (-8 con otto birdie, senza bogey) ha preso quattro colpi di vantaggio sul un terzetto composto dal francese Mike Lorenzo-Vera, dal finlandese Mikko Korhonen e dal sudafricano Charl Schwartzel (68, -4). Tra i sei concorrenti al quinto posto con 69 (-3) si trovano l’inglese Matt Wallace, il cinese Ashun Wu e il sudafricano Louis Oosthuizen, è all’11° con 70 (-2) l’altro sudafricano Branden Grace, che difende il titolo, mentre il cinese Haotong Li è alla pari con Pavan e il nordirlandese Rory McIlroy affianca Paratore. In ritardo il tedesco Martin Kaymer, 58° con 76 (+4) tra i 72 concorrenti in campo che si affrontano sulla distanza di 72 buche, senza taglio.
Andrea Pavan, 32° nella money list e sicuramente nel field della gara conclusiva del circuito (DP World Tour, Dubai, 15-18 novembre) dove saranno ammessi i primi 60 di tale graduatoria, ha segnato quattro birdie, un bogey e un doppio bogey. Renato Paratore ha viaggiato in par con tre birdie, un bogey e un doppio bogey. Il romano, 86° nell’ordine di merito, per andare nell’Emirato ha bisogno di conquistare almeno 170/180.000 euro.
LA VIGILIA - L’European Tour si avvia alla conclusione con la disputa del Nedbank Golf Challenge (8-11 novembre), settimo degli otto eventi delle Rolex Series e penultimo in calendario. Si gioca sul percorso del Gary Player CC, a Sun City in Sudafrica, con un montepremi di 7.500.000 dollari, dove tra i 72 concorrenti vi saranno Andrea Pavan e Renato Paratore.
E’ assente Francesco Molinari, leader della money list, ma hanno dato forfait anche gli inglesi Tommy Fleetwood e Justin Rose, che lo seguono in graduatoria a distanza di oltre un milione di punti. Ciò significa che la resa dei conti per il titolo di miglior giocatore d’Europa avverrà la settimana prossima nel DP World Tour a Dubai (15-18 novembre) dove il torinese ha grandi chances di mantenere il primato.
A Sun City il sudafricano Branden Grace proverà a confermarsi campione in un contesto che comprende i connazionali Louis Oosthuizen e Charl Schwartzel, il nordirlandese Rory McIlroy, lo spagnolo Sergio Garcia, il tedesco Martin Kaymer, gli inglesi Matthew Fitzpatrick, Matt Wallace, Tom Lewis, Lee Westwood e Danny Willett, lo statunitense Julian Suri, il thailandese Kiradech Aphibarnrat e i cinesi Hatong Li e Ashun Wu.
Andrea Pavan, 32° nella money list e sicuramente in campo a Dubai, è atteso a dare seguito alle ottime prove che hanno caratterizzato la sua stagione, mentre Renato Paratore, 86°, cercherà di entrare tra i primi 60 che andranno nell’Emirato, ma ha bisogno di conquistare almeno 170/180.000 euro.
Il torneo su Sky - Il Nedbank Golf Challenge va in onda in diretta, in esclusiva e in alta definizione su Sky, canale Sky Sport Golf, ai seguenti orari: giovedì 8 novembre, dalle ore 8 alle ore 15; venerdì 9, dalle ore 9 alle ore 15; sabato 10 e domenica 11, dalle ore 8 alle ore 14. Commento di Roberto Zappa, Donato Di Ponziano e di Marco Cogliati.
La diciannovenne giapponese Nasa Hataoka ha ottenuto il secondo titolo stagionale e in carriera sul LPGA Tour imponendosi con 202 (66 69 67, -14) colpi nel TOTO Japan Classic, terz’ultimo evento in calendario al quale sono state ammesse 78 concorrenti, nessuna italiana, disputato sul percorso del Seta Golf Club (par 72), a Sjoga in Giappone.
Nasa Hataoka ha concluso con sette birdie e due bogey per il 67 (-5) con cui ha avuto partita vinta sulle connazionali Momoko Ueda e Saki Nagamine e sulla spagnola Carlota Ciganda (204, -12). La vincitrice è stata gratificata con un assegno di 225.000 dollari su un montepremi di 1.500.000 dollari.
Al quinto posto con 205 (-11) le coreane Jin Young Ko e Ji-Hee Yang, all’11° con 208 (-8) la loro connazionale So Yeon Ryu, numero tre mondiale, e al 15° con 209 (-7) l’australiana Minjee Lee, leader dopo due giri e affondata da un 78 (+6).
Mai in corsa per il titolo la thailandese Ariya Jutanugarn, numero uno del Rolex Ranking, 19ª con 210 (-6), la cinese Shanshan Feng, campionessa uscente, 30ª con 212 (-4), e la canadese Brooke M. Henderson, 41ª con 214 (-2).
SECONDO GIRO - L’australiana Minjee Lee è la nuova leader con 131 (67 64, -13) del TOTO Japan Classic, terz’ultimo evento in calendario nel LPGA Tour al quale sono state ammesse 78 concorrenti, nessuna italiana, che si sta svolgendo sul tracciato del Seta Golf Club (par 72), a Sjoga in Giappone.
Ben distanziata la giapponese Sakura Koiwai, seconda con 134 (-10), e ritardo più consistente per le coreane Jiyai Shin e per la nipponica Nasa Hataoka, terze con 135 (-9). Al quinto posto con 136 (-8) la spagnola Carlota Ciganda, le coreane Hee-Kyung Bae, Jae.Eun Chung e In-Kyung Kim e le giapponesi Momoko Ueda e Saki Nagamine. Al 13° con 138 (-6) Lexy Thompson e la coreana So Yeon Ryu, numero tre mondiale e leader dopo un giro, al 23° con 140 (-4) la cinese Shanshan Feng, campionessa uscente, e al 25° con 141 (-3) la thailandese Ariya Jutanugarn, numero uno del Rolex Ranking, e la canadese Brooke M. Henderson.
E’ 18ª con 139 (-5) Mo Martin, 36enne di Pasabena (California) con un titolo sul circuito, ma major (British Open, 2014),che non ha tratto gran giovamento dalla "hole in one" (buca 9, par 3, yards 178, legno 5) realizzata nel primo giro, la nona della sua carriera e la prima sul LPGA Tour.
Minjee Lee, 22enne di Perth con quattro titoli sul circuito di cui l’ultimo a maggio (Volvik Championship), ha segnato otto birdie senza bogey per il 64 (-8). E’ la sorella maggiore di Min Woo Lee, vincitore dell’US Junior Amateur (2016), ed essendo anche lei andata a segno nel corrispondente femminile (US Girls Junior, 2012), hanno stabilito il primato di essere stati gli unici fratelli e imporsi nei due tornei junior dell’USGA. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
PRIMO GIRO - La coreana So Yeon Ryu giuda la graduatoria con 65 colpi (-8, con nove birdie e un bogey) nel TOTO Japan Classic, terz’ultimo evento in calendario nel LPGA Tour al quale sono state ammesse 78 concorrenti, nessuna italiana.
Sul tracciato del Seta Golf Club (par 72), a Sjoga in Giappone, la numero tre mondiale è seguita con 66 (-6) dalle connazionali In-Kyung Kim e Jiyai Shin e dalla giapponese Nasa Hataoka e con 67 (-5) dall’altra coreana Sei Young Kim e dall’australiana Minjee Lee. Nel gruppo al settimo posto con 68 (-4) Lizette Salas e la spagnola Carlota Ciganda, e ritardi recuperabili per Lexi Thompson, per la cinese Shanshan Feng, che difende il titolo, e per la canadese Brooke M. Henderson, 15.e con 69 (-3), e per la thailandese Ariya Jutanugarn, numero uno del Rolex Ranking, e per Nelly Korda, primo successo domenica scorsa nello Swinging Skirts Taiwan, 28.e con 70 (-2). Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
LA VIGILIA - Il LPGA Tour si avvia alla conclusione con i tornei a invito e a numero chiuso. Saranno 78 le concorrenti, nessuna italiana, ammesse al TOTO Japan Classic (2-4 novembre, 54 buche), il terz’ultimo evento del calendario, dove difende il titolo la cinese Shanshan Feng in un contesto che comprende la thailandese Ariya Jutanugarn, tornata al vertice mondiale, le giapponesi Chie Arimura e Nasa Hataoka, la canadese Brooke M. Henderson, le statunitensi Lexi Thompson, Lizette Salas, Danielle Kang e Nelly Korda, primo titolo domenica scorsa nello Swinging Skirts Taiwan.
Altre possibili protagoniste la neozelandese Lydia Ko, tuttavia da tempo alla ricerca dello smalto perduto dopo essere stata leader del Rolex Ranking, l’australiana Minjee Lee, la svedese Anna Nordqvist e le coreane So Yeon Ryu e Amy Yang. Il montepremi è di 1.500.000 dollari.
Bryson DeChambeau ha vinto con 263 (66 66 65 66, -21) colpi lo Shriners Hospitals for Children Open (PGA Tour) sul percorso del TPC Summerlin (par 71), a Las Vegas in Nevada. Il 25enne di Modesto (California) ha colto il quinto titolo in carriera, il terzo negli ultimi cinque eventi a cui ha preso parte, prevalendo nel finale in un acceso duello con Patrick Cantlay, secondo con 264 (-20), che ha difeso il titolo con onore pur non riuscendo a confermarlo. Decisivo l’eagle, ottenuto con un putt di circa 20 metri da DeChambeau alla buca 16 con cui ha preso il vantaggio determinante di un colpo.
Al terzo posto con 265 (-19) San Ryder e al quarto con 267 (-17) Rickie Fowler, che ha rimontato dal 19° con un 63 (-8), Robert Streb e il messicano Abraham Ancer. E’ terminato in decima posizione con 270 (-14) il giovanissimo cileno Joaquin Niemann, che ha impreziosito la sua gara con la prima "hole in one" sul circuito. Durante il terzo giro, ha centrato direttamente dal tee la buca 17 (par 3, yards 176) utilizzando un ferro 8.
E’ crollato Peter Uihlein, sceso dal primo posto, condiviso con DeChambeau dopo tre turni, al 23° con 272 (-12) travolto da un 75 (+4). Al 36° con 274 (-10) Tory Finau e al 55° con 277 (-7) Jordan Spieth, incredibilmente sotto tono dopo le prime 36 buche condotte in 134 (-8), punteggio mai così basso siglato in tutta la stagione precedente a metà torneo.
DeChanbeau n. 5 nel world ranking - Bryson DeChambeau ha ottenuto un assegno di 1.260.000 dollari su un montepremi di 7.000.000 di dollari e si è portato dal sesto al quinto posto nel world ranking dove il nuovo leader è Justin Rose, che con la vittoria nel Turkish Airlines Open ha sorpassato Brooks Koepka, E’ rimasto in settima posizione Francesco Molinari.
TERZO GIRO - Bryson DeChambeau (197 - 66 66 65, -16) ha raggiunto Peter Uihlein (197 - 63 66 68) in vetta alla classifica dello Shriners Hospitals for Children Open (PGA Tour), che si sta svolgendo sul percorso del TPC Summerlin (par 71), a Las Vegas in Nevada.
La coppia di testa ha il minimo vantaggio su Lucas Glover (198, -15) e due colpi di margine su Robert Streb e su Patrick Cantlay (199, -14), rimessosi in corsa per difendere il titolo con un 63 (-8). Hanno chances anche Cameron Champ, vincitore domenica scorsa del Sanderson Farms, sesto con 200 (-13), e Ryan Palmer, Chesson Hadley, Harold Varner III e il messicano Abraham Ancer, settimi con 201 (-12). Fuori gioco Rickie Fowler e il giovane cileno Joaquin Niemann, 19.i con 204 (-9), e più lontani Jordan Spieth, 27° con 205 (-8), e Tony Finau, 40° con 206 (-7).
Bryson DeChambeau, quattro successi sul circuito, ha girato in 65 (-6) colpi con sei birdie, senza bogey, e Peter Uihlein, in cerca del primo titolo, ne ha contenuto l’attacco con quattro birdie e un bogey per 68 (-3). Il montepremi è di 7.000.000 di dollari.
SECONDO GIRO - Peter Uihlein ha mantenuto il comando con 129 (63 66, -13) colpi nel secondo giro dello Shriners Hospitals for Children Open (PGA Tour), che si sta svolgendo sul percorso del TPC Summerlin (par 71), a Las Vegas in Nevada.
Hanno due colpi di ritardo Robert Streb e il coreano Whee Kim (131, -11) e sono a tre colpi, quarti con 132 (-12) Bryson DeChambeau, Harold Varner III e il messicano Abraham Ancer. All’ottavo posto con 134 (66 68, -8) Jordan Spieth, che nella precedente stagione 2017-2018 non ha mai ottenuto un punteggio così basso dopo due giri, al 12° con 135 (-7) Rickie Fowler, al 16° con 136 (-6) Patrick Cantlay, che difende il titolo e risalito dal 32°, e al 31° con 137 (-5) Tony Finau e il giovane il cileno Joaquin Niemann.
Peter Uihlein, 29enne di New Bedford (Massachusetts) con un titolo sull’European Tour dove ha iniziato la carriera, ha aggiunto al 63 (-8) di partenza un 66 (-5) frutto di sei birdie e di un bogey. Il montepremi è di 7.000.000 di dollari.
PRIMO GIRO - Patrick Cantlay è al 32° posto con 69 (-2) colpi, alla pari con Tony Finau e con il cileno Joaquin Niemann, nello Shriners Hospitals for Children Open dove difende l’unico titolo conquistato fino ad ora sul PGA Tour.
Sul percorso del TPC Summerlin (par 71), a Las Vegas in Nevada, guida la graduatoria con 63 (-8, con nove birdie e un bogey) Peter Uihlein, 29enne di New Bedford (Massachusetts) con un titolo sull’European Tour dove ha iniziato la carriera. A un colpo Seth Reeves (64, -7) e a due Harold Varner III e Robert Streb (65, -6).
Tra i sette giocatori al quinto posto con 66 (-5) Jordan Spieth e Byson DeChambeau e più distaccato Rickie Fowler, 19° con 68 (-3). Il montepremi è di 7.000.000 di dollari.
LA VIGILIA - Patrick Cantlay, 26enne di Long Beach (California), difende il suo unico titolo sul PGA Tour nello Shriners Hospitals for Children Open (1-4 novembre), che si disputa al TPC Summerlin di Las Vegas in Nevada.
Saranno in campo Jordan Spieth, Bryson DeChambeau, Rickie Fowler, Tony Finay, sconfitto domenica scorsa al playoff da Xander Schuffele nel WGC HSBC Champions a Shanghai, Jim Furyk, Matt Kuchar, Gary Woodland, Cameron Champ, a segno la scorsa settimana nel Sanderson Farms, il nordirlandese Graeme McDowell e il giovane cileno Joaquin Niemann. Il montepremi è di 7.000.000 di dollari.
L’inglese Steve Surry ha ottenuto il primo titolo nel Sunshine Tour imponendosi con 210 (69 69 72, -6) colpi nel Vodacom Origins of Golf Final, ossia la gara conclusiva della serie Vodacom Origins, disputata sul percorso del Pinnacle Points (par 72), a Mosselbay in Sudafrica. Philip Geerts, unico italiano in gara, 71° con 156 (75 81, +12) colpi, è uscito al taglio per il quarto evento di fila.
Steve Surry ha avuto la meglio su Derick Petersen (214, -2) e sullo svedese Philip Eriksson (215, -1). Al quarto posto con 216 (par) Zander Lombard, più volte in gara sull’European Tour, Rhys West, Jacques Blaauw e Madalitso Muthiya dello Zambia e all’ottavo con 217 (+1) Jacques P. de Villiers e lo svedese Jonathan Agren.Il vincitore ha ricevuto un assegno di 134.725 rand (quasi 8.250 euro) su un
montepremi è di 800.000 rand (circa 52.000 euro).
SECONDO GIRO - Sul percorso del Pinnacle Points (par 72), a Mosselbay in Sudafrica, Philip Geerts, 71° con 156 (75 81, +12) colpi, è uscito al taglio nel Vodacom Origins of Golf Final (Sunshine Tour), ossia la gara conclusiva della serie Vodacom Origins.
Cambio della guardia in vetta alla classifica dove si è portato con 138 (69 69, -6) l’inglese Steve Surry, che precede il connazionale Luke Joy e i sudafricani Jacques Blaauw e Derick Petersen (142, -2). In quinta posizione con 143 (-1) Rhys West e Zander Lombard e in settima con 145 (+1) Madalitso Muthiya.
Il montepremi è di 800.000 rand (circa 52.000 euro) dei quali 126.800 rand (quasi 7.340 euro) andranno al vincitore.
PRIMO GIRO - Sul percorso del Pinnacle Points (par 72), a Mosselbay in Sudafrica, Philip Geerts è al 41° posto con 75 (+3) colpi nel Vodacom Origins of Golf Final (Sunshine Tour), ossia la gara conclusiva della serie Vodacom Origins.
Guidano la graduatoria con 68 (-4) colpi Jacques P. de Villiers e Chris Swanepoel, che precedono l’inglese Steve Surry (69, -3).In quarta posizione con 70 (-2) Ibe Kruger, Alex Haindl e Jacques Blaauw, giocatori visti in azione anche in Europa, Michael Palmer, Lyle Rowe, Derick Petersen e lo scozzese Doug McGuigan.
Una buca sbagliata, e finita con un quadruplo bogey, ha rovitato lo score di Philip Geerts, che sul resto del percorso ha segnato tre birdie e due bogey. L’azzurro, in bilico sulla linea del taglio, ha necessità di rimanere quanto meno in gara dopo essere uscito anzitempo negli ultimi tre eventi.
Il montepremi è di 800.000 rand (circa 52.000 euro) dei quali 126.800 rand (quasi 7.340 euro) andranno al vincitore.
LA VIGILIA - Sul percorso del Pinnacle Points, a Mosselbay in Sudafrica, si disputa il Vodacom Origins of Golf Final (1-3 novembre), ossia la gara concusiva della serie Vodacom Origins alla quale prende parte Philip Geerts. L’azzurro sta attraversando un momento difficile essendo uscito al taglio negli ultimi tre tornei.
Tra i partecipanti all’evento alcuni giocatori visti in Europa quali Zander Lombard, Jbe Kruger ed Hennie Otto (due Open d’Italia per lui, 2008-2014) per citarne alcuni. Nel field anche Dawie Van der Walt, Alex Haindl, Vaughn Groenewald, Keith Horne. JJ Senekal e lo scozzese Doug McGuigan. Il montepremi è di 800.000 rand (circa 52.000 euro) dei quali 126.800 rand (quasi 7.340 euro) andranno al vincitore.
Guido Migliozzi e Filippo Bergamaschi hanno superato lo Stage 2 della Qualifying School dell’European Tour e sono stati ammessi alla finale che avrà luogo al Lumine GC di Tarragona, sempre in Spagna, dal 10 al 15 novembre. Si giocherà sulla distanza di 108 buche: i primi 25 classificati avranno accesso all’European Tour 2019 con la categoria 17, mentre gli altri che supereranno il taglio dopo 72 buche riceveranno la categoria 22 per il Challenge Tour.
Lo Stage 2, al quale hanno preso parte 291 concorrenti dei quali 95 sono stati promossi, si è svolto su quattro percorsi spagnoli. Guido Migliozzi si è classificato 14° con 276 (73 66 68 69, -12) colpi sul percorso de El Encín Golf Hotel (par 72), ad Alcala de Henares vicino Madrid, dove ha vinto con 271 (-17) il neozelandese Josh Geary davanti all’inglese Ben Evans (272, -16). Out Lorenzo Scalise 43° con 283 (74 68 71 70, -5).
Filippo Bergamaschi, con una bella rimonta finale, è terminato 16° con 280 (69 70 73 68, -8) all’Alenda Golf (par 72) di Alicante. Sono rimasti fuori Aron Zemmer, 32° con 284 (71 69 70 74, -4), Andrea Saracino, 33° con 285 (72 73 71 69, -3), e Jacopo Vecchi Fossa, 39° con 286 (70 72 71 73, -2). Si è imposto con 273 (-15) l’inglese Joseph Dean che ha preceduto il francese Jerome Lando Casanova (274, -14).
Al Desert Springs Golf Club (par 72) di Almería non è entrato tra gli ammessi per un solo colpo Enrico Di Nitto, 27° con 281 (71 70 70 70, -7). Al 46° posto con 287 (-1) Francesco Laporta (70 74 70 73) e Carlo Casalegno (70 70 71 76). In vetta con 267 (-21) l’australiano Deyen Lawson con buon margine sullo spagnolo Emilio Cuartero Blanco (271, -17).
Infine al Las Colinas G&CC (par 71) di Alicante quartetto al primo posto con 269 (-15) formato dal tedesco Christian Braeunig, dal cileno Felipe Aguilar e dagli spagnoli Ivan Cantero e Santiago Tarrio, vincitore dell’ordine di merito dell’Alps Tour. Non qualificati Stefano Pitoni, 50° con 286 (73 71 72 70, +2), e Leonardo Sbarigia, 53° con 287 (68 74 73 72, +1).
TERZO GIRO - Su quattro percorsi spagnoli si conclude con la disputa del quarto giro lo Stage 2 della Qualifying School dell’European Tour al quale prendono parte undici giocatori italiani.
Al Desert Springs Golf Club (par 72) di Almería sono al 30° posto con 211 (-5) Enrico Di Nitto (71 70 70) e Carlo Casalegno (70 70 71) e si trova al 47° con 214 (70 74 70, -2) Francesco Laporta. Al vertice con 201 (67 65 69, -15) lo scozzese Scott Henry con un colpo di vantaggio sull’australiano Deyen Lawson (202, -14).
Anche al Las Colinas G&CC (par 71) di Alicante uno scozzese al comando: è Chris Robb (198 - 63 71 64, -15), che precede lo spagnolo Ivan Cantero Gutierrez (199, -14). Al 51° posto con 215 (68 74 73, +2) Leonardo Sbarigia e al 54° con 216 (73 71 72, +3) Stefano Pitoni.
Sul percorso de El Encín Golf Hotel (par 72), ad Alcala de Henares vicino Madrid, è salito ancora Guido Migliozzi, da 27° a 21° con 207 (73 66 68, -9), mentre è stazionario Lorenzo Scalise, 53° con 213 (74 68 71, -3). E’ passato a condurre l’argentino Jorge Fernandez-Valdes (199 - 64 68 67, -17), che ha sorpassato il neozelandese Josh Geary (200, -16).
All’Alenda Golf (par 72) di Alicante Aron Zemmer è 18° con 210 (71 69 70, -6), Filippo Bergamaschi 26° con 212 (69 70 73, -4), Jacopo Vecchi Fossa 32° con 213 (70 72 71, -3) e Andrea Saracino 47° con 216 (72 73 71, par). In vetta con 201 (68 67 66, -15) l’inglese Joseph Dean davanti al finlandese Oliver Lindell (202, -14).
Saranno ammessi alla finale 93 dei 291 concorrenti in campo: i primi 24 all’El Encin e i primi 23 sugli altri tre percorsi. La finale avrà luogo al Lumine GC di Tarragona, sempre in Spagna, dal 10 al 15 novembre.
SECONDO GIRO- Su quattro percorsi spagnoli è si è svolto il secondo giro dello Stage 2 della Qualifying School dell’European Tour al quale prendono parte undici giocatori italiani.
Al Desert Springs Golf Club (par 72) di Almería hanno perso qualche posizione, ma sono comunque in corsa per il passaggio del turno, Carlo Casalegno, 23° con 140 (70 70, -4), Enrico Di Nitto, 35° con 141 (71 70, -3) e Francesco Laporta, 46° con 144 (70 74, par). E’ rimasto leader con 130 (65 65, -14) l’australiano Deyen Lawson che precede scozzese Scott Henry (132, -12).
Al Las Colinas G&CC (par 71) di Alicante al proscenio con 130 (-12) due tedeschi: Christian Brauenig (63 67) e Nicolai Von Dellingshausen (63 67). In media classifica Leonardo Sbarigia, 39° con 142 (68 74, par), e Stefano Pitoni, 50° con 144 (73 71, +2).
Sul percorso de El Encín Golf Hotel (par 72), ad Alcala de Henares vicino Madrid, è risalito di 36 posizioni Guido Migliozzi, 27° con 139 (73 66, -5), e ne ha recuperate 15 Lorenzo Scalise, 51° con 142 (74 68, -2). Ha mantenuto il comando con 131 (63 68, -13) il neozelandese Josh Geary davanti all’argentino Jorge Fernandez-Valdes (132, -12).
Infine all’Alenda Golf (par 72) di Alicante Filippo Bergamaschi occupa il 15° posto con 139 (69 70, -5), Aron Zemmer è al 23° con 140 (71 69, -4), Jacopo Vecchi Fossa è al 33° con 142 (70 72, -2) e Andrea Saracino al 50° con 145 (72 73, +1). Nuovo leader con 134 (67 67, -10) il finlandese Oliver Lindell seguito con 135 (-9) dall’inglese Joseph Dean, dal cileno Matias Calderon e dallo svedese Anton Wejshag.
Saranno ammessi alla finale 93 dei 291 concorrenti in campo: i primi 24 all’El Encin e i primi 23 sugli altri tre percorsi. La finale avrà luogo al Lumine GC di Tarragona, sempre in Spagna, dal 10 al 15 novembre.
PRIMO GIRO - Su quattro percorsi spagnoli è iniziato lo Stage 2 della Qualifying School dell’European Tour al quale prendono parte undici giocatori italiani.
Al Desert Springs Golf Club (par 72) di Almería Carlo Casalegno e Francesco Laporta sono al 17° posto con 70 (-2) ed Enrico Di Nitto è 29° con 71 (-1). Leader con 65 (-7) l’australiano Deyen Lawson davanti all’inglese Jamie Abbott (66, -6).
Al Las Colinas G&CC (par 71) di Alicante trio al comando con 63 (-8) composto dai tedeschi Christian Brauenig e Nicolai Von Dellingshausen. In 18ª posizione con 68 (-3) Leonardo Sbarigia e in 59ª con 73 (+2) Stefano Pitoni.
Sul percorso de El Encín Golf Hotel (par 72), ad Alcala de Henares vicino Madrid, inizio difficile per Guido Migliozzi, 63° con 73 (+1), e per Lorenzo Scalise, 66° con 74 (+2). In vetta con 63 (-9) il neozelandese Josh Geary che precede l’argentino Jorge Fernandez-Valdes (64, -8).
Infine all’Alenda Golf (par 72) di Alicante Filippo Bergamaschi è 13° con 69 (-3), Jacopo Vecchi Fossa 23° con 70 (-2), Aron Zemmer 32° con 71 (-1) e Andrea Saracino 43° con 72 (par). Guida la graduatoria il dilettante tedesco Allen John con 65 (-7) davanti al francese Robin Sciot-Siegrist e al cileno Matias Calderon (66, -6).
Accederanno alla finale circa 20 concorrenti per torneo, ma il numero esatto sarà comunicato in corso d’opera. La finale avrà luogo al Lumine GC di Tarragona, sempre in Spagna, dal 10 al 15 novembre.
LA VIGILIA - Su quattro percorsi spagnoli si disputa lo Stage 2 della Qualifying School dell’European Tour (2-5 novembre) al quale prendono parte undici giocatori italiani. Hanno avuto accesso diretto Filippo Bergamaschi, Andrea Saracino e Francesco Laporta, mentre hanno superato lo Stage 1 Carlo Casalegno, Enrico Di Nitto, Stefano Pitoni, Lorenzo Scalise, Guido Migliozzi, Jacopo Vecchi Fossa, Leonardo Sbarigia e Aron Zemmer.
I giocatori, come detto, competeranno sui seguenti quattro percorsi: al Desert Springs Golf Club di Almería (dove saranno Casalegno, Di Nitto e Laporta), al Las Colinas G&CC di Alicante (Pitoni e Sbarigia), al El Encín Golf Hotel, ad Alcala de Henares vicino Madrid (Migliozzi e Scalise) e all’Alenda Golf di Alicante (Bergamaschi, Saracino, Vecchi Fossa e Zemmer). Accederanno alla finale circa 20 concorrenti per torneo, ma il numero esatto sarà comunicato in corso d’opera. La finale avrà luogo al Lumine GC di Tarragona, sempre in Spagna, dal 10 al 15 novembre.
Lorenzo Gagli è terminato al 13° posto (euro 113.893) nell’ordine di merito del Challenge Tour, dove si è imposto il danese Joachim B. Hansen (E 222.320), e ha ricevuto una delle 15 ‘carte’ per accedere all’European Tour 2019 riservate ai migliori 15 del circuito.
Nel Ras Al Khaimah Challenge Tour Grand Final, la gara conclusiva del Challenge Tour 2018 disputata sul percorso del Al Hamra GC (par 72) nell’Emirato di Ras Al Khaimah, Gagli si è classificato 30° con 287 (71 67 74 75. -1) colpi. Ha vinto con 271 (66 69 67 69, -17) lo spagnolo Adri Arnaus al quale è andato un assegno di 72.000 euro (su un montepremi di 420.000 euro), che gli ha permesso di classificarsi secondo nella money list (E 205.836) e ottenere la seconda promozione in due anni, dopo essersi imposto da dilettante in quello dell’Alps Tour 2017, successo che l’aveva portato sul Challenge.
Adri Arnaus, 24enne di Barcellona al primo titolo sul secondo tour continentale e a segno nel Villaverde Open (2017) al GC Udine, ha concluso la gara con quattro birdie, l’ultimo decisivo alla buca 18, e un bogey per il parziale di 69 (-3) con cui ha regolato per un colpo il francese Victor Perez (272, -16). Al terzo posto con 273 (-15) il danese Daan Huizing, al quarto con 274 (-14) il transalpino Romain Langasque e al quinto con 277 (-11) lo statunitense Sean Crocker. Al 13° con 281 (-7) il danese Joachim B. Hansen.
Insieme a Hansen, Arnaus e a Gagli hanno avuto la ‘carta’ per il prossimo European Tour, classificati nell’ordine dal terzo posto: Victor Perez, Kalle Samooja, Sebastian Soderberg, Jack Singh Brar, Grant Forrest. Kim Koivu, Stuart Manley, Liam Johnston, Sean Crocker, Robert MacIntyre, David Law e Pedro Figueiredo, gli ultimi due terminati dopo Gagli.
TERZO GIRO - Lorenzo Gagli, 18° con 212 (71 67 74, -4), ha preso dieci posizioni nel terzo giro del Ras Al Khaimah Challenge Tour Grand Final, gara conclusiva del Challenge Tour 2018 che si sta svolgendo sul percorso del Al Hamra GC (par 72) nell’Emirato di Ras Al Khaimah. Vi sono stati ammessi i primi 45 classificati dell’ordine di merito e, al termine dell’evento, i primi 15 avranno la ‘carta’ per l’European Tour 2019.
A un turno dal termine lo spagnolo Adri Arnaus è rimasto da solo al comando con 202 (66 69 67, -14) e ha distaccato di tre colpi lo statunitense Sean Crocker (205, -11), con cui condivideva la leadership dopo 36 buche, raggiunto in seconda posizione dall’olandese Daan Huizing e dai francesi Victor Perez e Romain Langasque. Al sesto posto con 206 (-10) il danese Joachim B. Hansen, che in tal modo si imporrebbe nella money list, al settimo con 207 (-9) il portoghese José-Filipe Lima e all’ottavo con 208 (-8) l’inglese Jack Senior.
Adri Arnaus, che da dilettante lo scorso anno si è imposto nella money list dell’Alps Tour, dopo aver vinto due tornei, passando sul Challenge Tour, ha segnato sei birdie e un bogey per il 67 (-5).
Lorenzo Gagli 11° nell’ordine di merito, non rischia di rimanere fuori dai 15, ma ha necessità di risalite tra i top ten - dove è rimasto fino al torneo precedente e da cui è uscito a seguito di due tagli consecutivi - in modo da avere maggiori possibilità di giocare nel 2019. Nel suo score di 74 (+2) colpi sedici par e due bogey. Il montepremi è di 420.000 euro con prima moneta di 72.000 euro e seconda di 47.000 euro.
SECONDO GIRO - Lorenzo Gagli è salito dal 20° all’ottavo posto con 138 (71 67, -6) colpi, grazie a un bel 67 (-5), nel secondo giro del Ras Al Khaimah Challenge Tour Grand Final, gara conclusiva del Challenge Tour 2018 che si sta svolgendo sul percorso del Al Hamra GC (par 72) nell’Emirato di Ras Al Khaimah. Vi sono stati ammessi i primi 45 classificati dell’ordine di merito e, al termine dell’evento, i primi 15 avranno la ‘carta’ per l’European Tour 2019.
Ha mantenuto la leadership con 135 (66 69, -9) lo spagnolo Adri Arnaus, ma è cambiato il suo compagno di viaggio che ora è lo statunitense Sean Crocker (135 – 71 64), mentre è scivolato dal primo al 14° posto lo svedese Niklas Lemke con 140 (-4), penalizzato da un 74 (+2).
Seguono la coppia di testa con un colpo di ritardo i francesi Romain Langasque e Victor Perez e il portoghese José-Filipe Lima (136, -8), e con due l’olandese Daan Huizing e lo scozzese Robert MacIntyre (137, -7).
Sean Crocker si è espresso con un 64 (-8), miglior score del turno, dovuto a un eagle, sette birdie e a un bogey e Adri Arnaus ha evitato il sorpasso con un eagle, tre birdie e due bogey per il parziale di 69 (-3).
Lorenzo Gagli, 11° nell’ordine di merito, non rischia di rimanere fuori dai 15, ma ha necessità di risalite tra i top ten - dove è rimasto fino al torneo precedente e da cui è uscito a seguito di due tagli consecutivi - in modo da avere maggiori possibilità di giocare nel 2019. Ha messo insieme un eagle e tre birdie in un cammino senza sbavature. Il montepremi è di 420.000 euro con prima moneta di 72.000 euro e seconda di 47.000 euro.
PRIMO GIRO - Lorenzo Gagli ha iniziato al 20° posto con 71 (-1) colpi il Ras Al Khaimah Challenge Tour Grand Final, gara conclusiva del Challenge Tour 2018 che si sta svolgendo sul percorso del Al Hamra GC (par 72) nell’Emirato di Ras Al Khaimah. Vi sono stati ammessi i primi 45 classificati dell’ordine di merito e, al termine dell’evento, i primi 15 avranno la ‘carta’ per l’European Tour 2019.
Sono al vertice con 66 (-6) colpi lo spagnolo Adri Arnaus, nono della money list e ormai sicuro della ‘carta’, e lo svedese Niklas Lemke, 37°, che invece ha bisogno della prima moneta di 72.000 euro o della seconda di 47.000 euro (montepremi 420.000 euro) per entrare tra i 15 promossi. In terza posizione con 67 (-5) l’inglese Tom Murray e i francesi Romain Langasque e Victor Perez e in sesta con 68 (-4) il finlandese Kim Koivu, che è già da qualche mese sull’European Tour, salito immediatamente dopo il terzo successo in stagione.
Niklas Lemke ha realizzato sei birdie senza bogey e Adri Arnaus ha mantenuto lo stesso passo con un eagle, cinque birdie e un bogey.
Lorenzo Gagli, 11° nell’ordine di merito, non rischia di uscire dai 15, ma ha necessità di risalite tra i top ten - dove è rimasto fino al torneo precedente e da cui è uscito a seguito di due tagli consecutivi - in modo da avere maggiori possibilità di giocare nel 2019. Ha condotto il turneo con due birdie e un bogey.
LA VIGILIA - Il Challenge Tour si conclude con il Ras Al Khaimah Challenge Tour Grand Final (31 ottobre-3 novembre) sul percorso del Al Hamra GC nell’Emirato di Ras Al Khaimah. Gareggeranno i primi 45 classificati dell’ordine di merito e, al termine dell’evento, i primi 15 avranno la ‘carta’ per l’European Tour 2019.
E’ in corsa Lorenzo Gagli, 11° in graduatoria, che non rischia di non averla, ma che ha necessità di risalite tra i top ten, dove è rimasto fino al torneo precedente e da cui è uscito a seguito di due tagli consecutivi. Arrivare più in alto possibile significa, peraltro, avere maggiori possibilità di giocare quando sarà sul circuito maggiore.
Ha molte probabilità di divenire il re del Challenge Tour 2018 il danese Joachim B. Hansen, leader dell’ordine di merito, che può essere sorpassato dai sette che lo seguono in graduatoria solo con un successo (al primo andranno 72.000 euro su un montepremi di 420.000 euro), ma non sarà matematico perché tutti dipenderanno anche dal suo piazzamento.
Hanno tale possibilità Victor Perez, Kalle Samooja, Sebastian Soderberg, Jack Singh Brar, Kim Koivu, che è già da qualche mese sul circuito maggiore avendo vinto tre tornei in stagione, Stuart Manley e Grant Forrest.
L’inglese Justin Rose ha vinto con 267 (65 65 69 68, -17) colpi il Turkish Airlines Open, confermando il titolo ottenuto lo scorso anno e divenendo il nuovo numero uno mondiale. Nella sesta delle otto gare delle Rolex Series dell’European Tour disputata sul percorso del Regnum Carya G&S Resort (par 71), ad Antalya in Turchia, Renato Paratore si è classificato 30° con 276 (73 66 70 67, -8) e Andrea Pavan 33° con 277 (68 75 64 70, -7).
Rose ha terminato la gara alla pari con il cinese Haotong Li (267 - 66 67 63 71) e poi lo ha superato con un par alla prima buca di spareggio, dopo che il suo avversario lo ha enormemente agevolato sbagliando due facili putt, per la vittoria alla buca 18 e per continuare il playoff alla prima supplementare. Al terzo posto con 269 (-15), ma mai in corsa per il titolo, lo spagnolo Adrian Otaegui e il belga Thomas Detry, al quinto con 270 (-14) il tedesco Martin Kaymer e il danese Lucas Bjerregarrd e al settimo con 271 (-13) il danese Thorbjorn Olesen e gli inglesi Danny Willett e Tommy Fleetwood. Quest’ultimo, secondo nella money list, si è avvicinato anche se non di molto al leader Francesco Molinari, che comunque ha ancora un vantaggio consistente di oltre un milione di punti, ma il torinese disertando anche il prossimo Nedbank Golf Challenge (8-11 novembre, Sudafrica) concederà un’altra opportunità di ridurre il distacco al suo avversario prima della resa dei conti al DP World Tour di Dubai (15-18 novembre).
Justin Rose ha colto l’undicesima vittoria sull’European Tour, al netto di un major, in un palmares che ne conta altre otto sul PGA Tour e la medaglia d’oro olimpica. Per il titolo ha ricevuto un assegno di 1.025.132 euro su un montepremi di 6.150.000 euro. Complessivamente buone le prestazioni dei due azzurri, anche se un po’ altalenanti. Renato Paratore ha recuperato undici posizioni dopo un giro molto pulito con quattro birdie senza bogey per il 67 (-4) e Andrea Pavan ne ha perse due con cinque birdie e quattro bogey per il 70.
TERZO GIRO - Il cinese Haotong Li si è portato al comando con 196 (66 67 63, -17) colpi nel Turkish Airlines Open, sesta delle otto gare delle Rolex Series dell’European Tour in svolgimento sul percorso del Regnum Carya G&S Resort (par 71), ad Antalya in Turchia, dove Andrea Pavan ha rimontato dal 58° al 31° posto con 207 (68 75 64, -6), con un parziale di 64 (-7), e Renato Paratore, 41° con 209 (73 66 70, -4), ha fatto quattro passi indietro.
Hatong Li, 23enne di Shanghai con due titoli sul circuito, l’ultimo a gennaio (Dubai Desert Classica), ha girato in 63 (-8, con un eagle e sei birdie) e si è procurato l’occasione per acquisire il terzo superando l’inglese Justin Rose, leader dopo due giri e ora secondo con 199 (-14), distaccato di tre colpi insieme al francese Alexander Levy. In quarta posizione con 200 (-13) il danese Thorbjorn Olesen, in quinta con 201 (-12) i due inglesi Sam Horsfield e Danny Willett e in settima con 202 (-11) il sudafricano Thomas Aiken e l’inglese Tommy Fleetwood. Questi, secondo nella money list, è ben deciso a insidiare la leadership di Francesco Molinari, ma per poter centrare l’obiettivo ha bisogno di almeno una vittoria o di due ottimi piazzamenti in questa gara e nella prossima (Nedbank Golf Challenge, 8-11 novembre, Sudafrica) dove sarà ancora assente il torinese.
Andrea Pavan ha recuperato con un’ottima prestazione e con il terzo score di giornata nato da un eagle, sette birdie e da due bogey. Renato Paratore è sceso di un colpo sotto par con tre birdie e due bogey (70). Il montepremi è di 7.000.000 di dollari, quasi 6.150.000 euro, con prima moneta di circa un milione di euro.
SECONDO GIRO - L’inglese Justin Rose (130 – 65 65, -12), numero due mondiale, con un deciso attacco sottolineato dal secondo 65 (-6) di fila si è portato al vertice del Turkish Airlines Open, sesta delle otto gare delle Rolex Series dell’European Tour in svolgimento sul percorso del Regnum Carya G&S Resort (par 71), ad Antalya in Turchia, dove Renato Paratore è 37° con 139 (73 66, -3) e Andrea Pavan 58° con 143 (68 75, +1).
Rose ha due colpi di vantaggio sui connazionali Tom Lewis e Danny Willett e sul danese Thorbjorn Olesen (132, -10) e tre sullo spagnolo Adrian Otaegui, sul francese Alexander Levy, sull’inglese Sam Horsfield e sul cinese Hatong Li (133, -9). E’ salito dal 20° al nono posto con 134 (-8) l’inglese Tommy Fleetwood, secondo nella money list e ben deciso a insidiare la leadership di Francesco Molinari, ma per poter centrare l’obiettivo ha bisogno di almeno una vittoria o di due ottimi piazzamenti in questa gara e nella prossima (Nedbank Golf Challenge, 8-11 novembre, Sudafrica) dove sarà ancora assente il torinese. Stesso score di Fleetwood anche per l’irlandese Paul Dunne, leader dopo un giro.
Justin Rose, anche in caso di successo, ha possibilità molto remote di imporsi nella money list, poiché anche lui non andrà in Sudafrica. Ha segnato sette birdie e un bogey per il 65. Renato Paratore, partito dalla buca 11, ha realizzato sette birdie, poi un doppio bogey sull’ultimo green (66, -5) gli ha impedito di risalire per più di 23 posizioni. Ne ha perse, invece, 38 Andrea Pavan il cui score (75, +4) è stato pesantemente condizionato da un "8" alla buca 10 (par 4), che si è aggiunto a quattro birdie e a quattro bogey. Il montepremi è di 7.000.000 di dollari, quasi 6.150.000 euro, con prima moneta di circa un milione di euro.
PRIMO GIRO - Andrea Pavan, 20° con 68 (-3) colpi, ha tenuto un buon passo nel primo giro del Turkish Airlines Open, sesta delle otto gare delle Rolex Series dell’European Tour in svolgimento sul percorso del Regnum Carya G&S Resort (par 71), ad Antalya in Turchia, dove Renato Paratore è 60° con 73 (+2).
L’irlandese Paul Dunne, 26enne di Dublino con un titolo nel circuito (British Masters, 2017), ha realizzato sette birdie senza bogey e ha preso il comando con 64 (-7) colpi, ma ha a ridosso quasi tutti i migliori. Lo seguono con 65 (-6) il connazionale Padraig Harrington, il danese Thorbjorn Olesen e l’inglese Justin Rose, appena tornato numero due mondiale, e sono in quinta posizione con 66 (-5) il tedesco Martin Kaymer, il thailandese Kiradech Aphibarnrat, gli inglese Lee Westwood e Sam Horsfield, i cinesi Haotong Li e Ashun Wu e il belga Thomas Detry. Ha lo stesso score di Pavan l’inglese Tommy Fleetwood, secondo nella money list e ben deciso a insidiare la leadership di Francesco Molinari, ma per poter centrare l’obiettivo ha bisogno di almeno una vittoria o di due ottimi piazzamenti in questa gara e nella prossima (Nedbank Golf Challenge, 8-11 novembre, Sudafrica) dove sarà ancora assente il torinese.
Andrea Pavan, che appare in ottima condizione, ha messo insieme cinque birdie e due bogey, mentre Renato Paratore, piuttosto altalenante per tutta la stagione, ma sicuro di essere sul circuito anche nel 2019, ha segnato un birdie e tre bogey. Il montepremi è di 7.000.000 di dollari, quasi 6.150.000 euro, con prima moneta di circa un milione di euro.
LA VIGILIA - L’European Tour è alla svolta finale con la disputa delle ultime tre gare stagionali, tutte nel gruppo delle otto Rolex Series. Si gioca il Turkish Airlines Open (1-4 novembre), sul percorso del Regnum Carya G&S Resort, ad Antalya in Turchia, dove saranno in gara Andrea Pavan e Renato Paratore.
Assente Francesco Molinari, leader della money list, fari puntati sugli inglesi Tommy Fleetwood e Justin Rose, appena tornato numero due mondiale, e sul danese Thorbjorn Olesen, gli unici tre della top ten europea che prendono parte all’evento. Il vero antagonista di Molinari al momento è solo Fleetwood, che lo segue in graduatoria con un ritardo di 1.207.083 punti e che con un successo rimetterebbe tutto in discussione, ma che può anche giungere alla meta con ottimi piazzamenti, poiché, al contrario dell’azzurro, sarà di scena anche nel successivo Nedbank Gofl Challenge (8-11 novembre, Sudafrica). Invece Olesen (n. 7) e Rose (n.10), per mettersi veramente in corsa hanno necessità innanzi tutto di un vittoria. Nel field anche il tedesco Martin Kaymer, lo scozzese Russell Knox, il thailandese Kiradech Aphibarnrat, lo statunitense Julian Suri e i cinesi Haotong Li e Ashun Wu.
E’ in ottima condizione Andrea Pavan, che ha ben debuttato in un torneo del WGC con il 22° posto a Shanghai, mentre Renato Paratore deve riscattare gli ultimi due tagli di fila in una stagione molto altalenante, ma che comunque lo vede saldamente in possesso della ‘carta’ per la prossima stagione. Il montepremi è di 7.000.000 di dollari, quasi 6.150.000 euro con prima moneta di circa un milione di euro.
Il torneo su Sky - Il Turkish Airlines Open va in onda in diretta, in esclusiva e in alta definizione su Sky, canale Sky Sport Golf, ai seguenti orari: giovedì 1 novembre, venerdì 2 e sabato 3, dalle ore 10 alle ore 15; domenica 4, dalle ore 9,30 alle ore 14,30. Commento di Silvio Grappasonni e di Nicola Pomponi.
Virginia Elena Carta ha dato ancora prova del suo valore vincendo, alla pari con la statunitense Gina Kim, sua compagna di studi, il Landfall Tradition, gara di College Usa dove entrambe hanno trascinato al successo a squadre anche la loro Duke University.
Nuovo record di vittorie internazionali azzurre (30) in una stagione - Virginia Elena Carta ha siglato la 30ª vittoria in campo internazionale degli azzurri (11 dei professionisti, 14 dei dilettanti e cinque a squadre), che supera il record di successi ottenuti nel 2009. Spiccano, naturalmente, le straordinarie imprese di Francesco Molinari, tre titoli con un major (Open Championship), ma vanno sottolineati dati rilevanti come la qualità dei tornei, il fatto che i professionisti siano stati capaci di imporsi nei tour più importanti e che i dilettanti abbiano primeggiato in ogni categoria e fascia d’età con ampie prospettive per il futuro. Merito ovviamente degli atleti, del lavoro dei loro maestri e di quello dello staff tecnico azzurro, che li pone in grado di esprimere al meglio le loro potenzialità.
La gara - Al Dye Course (par 72) del CC of Landfall, a Wilmington nel North Carolina, Virginia Elena Carta ha concluso con 216 colpi (72 72 72, par) dopo una gara regolarissima, mentre Gina Kim (74 73 69) è rinvenuta nel finale. Hanno superato di un colpo Dylan Kim e Kaylee Benton (217, +1), entrambe dell’Arkandas, e di due Lois Kaye Go (218, +2, South Carolina). Al sesto posto con 219 (+3) Vinunpat Olankitkunchai (Mariland) che conduceva dopo due turni e penalizzata da un 78 (+6). Nel torneo a squadre la Duke University (879, +15) ha prevalso su South Carolina (881, +17) e su Arkansas (882, +18).
Virginia Elena Carta, 23 anni, milanese, tesserata per il GC Udine, è al secondo titolo nei College dopo la prodezza del 2016 quando si impose nell’individuale del NCAA Womens Medal Championship, ossia il più importante evento statunitense a livello universitario. Lo fece da matricola, impresa che era riuscita solo alla grandissima Annika Sorenstam, dominatrice poi della scena mondiale per oltre un decennio.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
(Cliccare sul titolo per continuare a leggere)
Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
(Cliccare sul titolo per continuare a leggere)