Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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PGA Tour: la quarta di Marc Leishman

L’australiano Marc Leishman ha alzato il ritmo nel giro finale e con un parziale di 65 (-7) e lo score di 262 (68 62 67 65, -26) colpi ha firmato il CIMB Classic, secondo torneo della stagione 2018/2019 del PGA Tour svoltosi sul percorso del TPC Kuala Lumpur (par 72) nella capitale della Malesia.

Si sono classificati al secondo posto, a debita distanza con 267 (-21), Chesson Hadley, Bronson Burgoon e l’argentino Emiliano Grillo, ed è salito da 19° al quinto con 268 (-20) Justin Thomas, numero quattro mondiale. Non ha potuto vincere per la terza volta la gara, dopo le edizioni del 2015 e 2016, ma si è congedato con un 64 (-8 con un eagle, sette birdie e un bogey), miglior score del turno realizzato anche da Kyle Stanley, 13° con 270 (+18). Thomas è stato affiancato da Charles Howell III, dal messicano Abraham Ancer, dal sudafricano Louis Oosthuizen e da Gary Woodland, che dopo tre giri era in vetta con Leishman insieme all’indiano Shubhankar Sharma, terminato decimo con 269 (-19).

Marc Leishman, 34enne di Warmambool, ha ottenuto il quarto titolo nel circuito per un palmares che comprende anche un successo nell’European Tour e ha ricevuto un assegno di 1.280.000 dollari su un montepremi di 7.000.000 di dollari.

 

TERZO GIRO - L’indiano Shubhankar Sharma (197 – 67 64 66, -19) ha raggiunto Gary Woodland (69 61 67) e l’australiano Marc Leishman (68 62 67) in vetta alla graduatoria del CIMB Classic, secondo torneo della stagione 2018/2019 del PGA Tour che si sta svolgendo sul percorso del TPC Kuala Lumpur (par 72) nella capitale della Malesia.

Il terzetto precede di due colpi Bronson Burgoon e il sudafricano Louis Oosthuizen (199, -17) e di tre Austin Cook (200, -16). Al settimo posto con 201 (-15) Stewart Cink, Charles Howell III, Chesson Hadley, J.B. Holmes, Nick Watney e l’argentino Emiliano Grillo e al 13° con 202 (-14) l’inglese Paul Casey.

Ha perso quattro posizioni Justin Thomas, 19° con 204 (-12), che non potrà dar corpo al ruolo di grande favorito avuto alla vigilia di una gara alla quale è particolarmente legato avendola vinta per due anni di fila (2015/2016), prime due vittorie delle nove (comprensive di un major) che figurano attualmente nel suo palmarés. Il campione uscente Pat Perez è 42° con 210 (-6).

Shubhankar Sharma, in evidenza a inizio stagione con due successi nell’European Tour e la leadership per un breve periodo nell’ordine di merito, ha segnato sette birdie e un bogey per il 66 (-6). Gary Woodland ha realizzato un 67 (-5) con un eagle, cinque birdie e due bogey e Marc Leishman ha ottenuto lo stesso score con sei birdie e un bogey. Il montepremi è di 7.000.000 di dollari.

SECOBDO GIRO - Prodezze a suon di birdie di Gary Woodland e dell’australiano Marc Leishman, nuovi leader con 130 (-14) colpi del CIMB Classic, secondo torneo della stagione 2018/2019 del PGA Tour che si sta svolgendo sul percorso del TPC Kuala Lumpur (par 72) nella capitale della Malesia.

Woodland (69 61) ha recuperato 25 posizioni con un 61 (-11), mettendo a segno undici birdie, e Leishman (68 62) è risalito di 19 con dieci birdie per il 62 (-10). Seguono i due battistrada con 131 (-13), l’inglese Paul Casey e l’indiano Shubhankar Sharma, che dopo essersi messi in evidenza a inizio stagione con due successi nell’European Tour e la leadership per un breve periodo nell’ordine di merito ha preferito i palcoscenici del circuito statunitense. Al quinto posto con 132 (-12) Austin Cook, Scott Piercy e Bronson Burgoon, al vertice dopo in turno, e al settimo con 133 (-11) Nick Watney e Kevin Chappell.

Ha rallentato Justin Thomas, la ‘stella’ dell’evento, da sesto a 15° con 135 (66 69, -9), particolarmente legato al CIMB Classic che ha vinto per due anni di fila (2015/2016), le prime due vittorie delle nove (comprensive di un major) che figurano attualmente nel suo palmarés. Non ha più chances di difendere il titolo Pat Perez, 36° con 139 (-5). Il montepremi è di 7.000.000 di dollari.

PRIMO GRO - Justin Thomas, grande favorito della gara, ha iniziato al sesto posto con 66 (-6) colpi il CIMB Classic, secondo torneo della stagione 2018/2019 del PGA Tour che si sta svolgendo sul percorso del TPC Kuala Lumpur (par 72) nella capitale della Malesia.

E’ al vertice con 63 (-9 con un eagle, otto birdie e un bogey) Bronson Burgoon con il minimo margine su Austin Cook (64, -8). In terza posizione con 65 (-7) Scott Piercy, Billy Horschel e il cinese C.T. Pan e tra i sette concorrenti insieme a Thomas si trovano anche l’inglese Paul Casey e il sudafricano Louis Oosthuizen. Al 26° posto con 69 (-3) Xander Schauffele e al 35° con 70 (-2) Pat Perez, che difende il titolo.

Justin Thomas, tornato in campo dopo la sconfitta subita con il team statunitense in Ryder Cup, ma risultando uno dei migliori americani in gara, ha segnato otto birdie e due bogey. Il 25enne di Louisville (Kentucky), nove titoli nel circuito comprensivi di un major e vincitore della money list nella stagione 2017/2018 appena conclusa, ha inaugurato il suo palmares proprio con questo evento, vincendolo per due anni consecutivi (2015/2016) e dando inizio a una carriera fino a questo momento ottima in cui è stato anche leader mondiale. Il montepremi è di 7.000.000 di dollari

LA VIGILIA - Il PGA Tour si trasferisce in Asia per il CIMB Classic (11-14 ottobre) che avrà luogo sul percorso del TPC Kuala Lumpur nella capitale della Malesia.

La scena è tutta per Justin Thomas che torna in campo dopo la sconfitta subita con il team statunitense in Ryder Cup, ma risultando uno dei migliori americani in gara. Il 25enne di Louisville (Kentucky), nove titoli nel circuito comprensivi di un major e vincitore della money list nella stagione 2017/2018 appena conclusa, ha inaugurato il suo palmares proprio con questo evento, vincendolo per due anni consecutivi (2015/2016) e dando inizio a una carriera fino a questo momento ottima in cui è stato anche leader mondiale.

Nel field Keegan Bradley, Ryan Moore, Xander Schauffele, Brandt Snedeker, Kevin Tway, a segno la scorsa settimana nel Safeway Classic suo primo successo nel circuito, e Pat Perez, che difende il titolo. Tra i non americani l’inglese Paul Casey, l’australiano Marc Leishman, l’indiano Anirban Lahiri, lo spagnolo Rafa Cabrera Bello e il belga Thomas Pieters. Il montepremi è di 7.000.000 di dollari

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Francesco Laporta ha concluso al 45° posto con 288 (69 71 73 75, par) l’Hainan Open, terz’ultimo torneo del Challenge Tour disputato sul percorso del Sanya Luhuitou Club (par 72), a Sanya City in Cina.

Si è imposto con 273 (65 66 71 71, -15) colpi il finlandese Kalle Samooja, 30enne di Turku che ha firmato il primo titolo nel circuito con due birdie e un bogey per il 71 (-1) con cui ha avuto ragione dello scozzese Grant Forrest (275, -13), che lo ha inseguito invano negli ultimi due turni. In terza posizione con 277 (-11) lo statunitense Sean Crocker, in quarta con 278 (-10) lo spagnolo Adri Arnaus e lo svedese Niklas Lemke, e in sesta con 279 (-9) l’australiano Ben Eccles.

Francesco Laporta, dopo essere rimasto attorno al 20° posto della classifica per tutto il torneo, ha ceduto nel finale con un 75 (+5) dovuto a due birdie, tre bogey e a un doppio bogey. E’ uscito al taglio Lorenzo Gagli, 96° con 150 (73 77, +6), sceso dal sesto all’ottavo posto nella money list dove Laporta è 62°.

Kalle Samooja è stato gratificato con un assegno di 48.485 euro si un montepremi di 305.000 euro.

 

TERZO GIRO - Francesco Laporta, 22° con 213 (68 71 73, -3) colpi, è rimasto stanzialmente stabile nell’Hainan Open, terz’ultimo torneo del Challenge Tour che si sta disputando sul percorso del Sanya Luhuitou Club (par 72), a Sanya City in Cina.

E’ rimasto al vertice con 202 (65 66 71, -14) finlandese Kalle Samooja, 30enne di Turku che insegue il primo titolo nel circuito, il quale inizierà il giro finale con due colpi di margine sullo scozzese Grant Forrest (204, -12), tre sullo svedese Niklas Lemke /205, -11) e quattro sull’australiano Troy Moses (206, -10). Al quinto posto con 208 (-8), e con scarse possibilità di inserirsi nella lotta per il successo, lo statunitense Sean Crocker e lo scozzese Calum Hill.

Kalle Samooja ha rallentato con un 71 (-1) dovuto a tre birdie e a due bogey, ma è riuscito ugualmente a contenere Grant Forrest, che ha potuto solo ridurre di un colpo lo svantaggio. Francesco Laporta ha girato in 73 (+1) colpi con due birdie e tre bogey. E’ uscito al taglio Lorenzo Gagli, 96° con 150 (73 77, +6). Il montepremi è di 350.000 dollari (circa 305.000 euro).

SECONDO GIRO - Francesco Laporta è al 20° posto con 140 (69 71, -4) colpi nell’Hainan Open, terz’ultimo torneo del Challenge Tour che si sta disputando sul percorso del Sanya Luhuitou Club (par 72), a Sanya City in Cina, dove Lorenzo Gagli, 96° con 150 (73 77, +6), è uscito al taglio.

Il finlandese Kalle Samooja, 30enne di Turku che insegue il primo titolo nel circuito, è salito in vetta con 131 (65 66, -13). Grazie a un 66 (-6 con otto birdie e due bogey) ha sorpassato lo scozzese Grant Forrest sceso in seconda posizione con 134 (-10). In terza con 135 (-9) lo svedese Niklas Lemke e il cileno Nico Geyger, in quinta con 136 (-8) lo statunitense Sean Crocker e in sesta con 137 (-7) l’inglese Matt Ford e l’australiano Troy Moses.

Francesco Laporta ha salito la classifica di un gradino con tre birdie e due bogey per il 71 (-1). Lorenzo Gagli, che è già sicuro della ‘carta’ per l’European Tour 2018 essendo sesto nella money list (promossi i primi 15), rischia di fare qualche passo indietro con questa uscita. Nel suo score 77 (+5) colpi con tre birdie, un bogey, due doppi bogey e un triplo bogey. Il montepremi è di 350.000 dollari (circa 305.000 euro).

PRIMO GIRO - Francesco Laporta 21° con 69 (-3) colpi e Lorenzo Gagli 68° con 73 (+1) dopo il primo giro dell’Hainan Open, terz’ultimo torneo del Challenge Tour che si sta disputando sul percorso del Sanya Luhuitou Club (par 72), a Sanya City in Cina.

E’ al vertice con un gran 62 (-10) lo scozzese Grant Forrest, che ha lasciato a tre colpi il finlandese Kalle Samooja (65, -7) e a cinque l’inglese Matt Ford, l’altro scozzese Liam Johnston e il cinese Xuewen Luo (67, -5). Al sesto posto con 68 (-4) ben quindici concorrenti tra i quali il portoghese Pedro Figueiredo, lo scozzese Calum Hill, il francese Victor Perez e lo svedese Sebastian Soderberg.

Grant Forrest, 25enne di Livingston a caccia del primo titolo nel circuito, ha segnato ben tre eagle, cosa rarissima da realizzare in un unico giro, e quattro birdie. Per Francesco Laporta quattro birdie e un bogey e per Lorenzo Gagli due birdie e tre bogey. Il montepremi è di 350.000 dollari (circa 305.000 euro).

LA VIGILIA - Due tappe in Cina per il Challenge Tour prima del Grand Final negli Emirati Arabi dove si assegneranno le 15 ‘carte’ per l’European Tour 2019. Si gioca l’Hainan Open (11-14 ottobre) sul percorso del Sanya Luhuitou Club a Sanya City per poi andare a Shishan Town per il Foshan Open (18-21 ottobre), torneo che designerà i primi 45 classificati nell’ordine di merito i quali accederanno all’atto finale.

A Sanya City saranno in gara Lorenzo Gagli, sesto in graduatoria, che grazie anche al successo nel Kenya Open ha praticamente già una delle ‘carte’ in tasca ma il cui obiettivo è cercare di giungere più in alto possibile per poi avere maggiori possibilità di gioco, e Francesco Laporta, attualmente 61°, che spera in questi due eventi di guadagnare le 16 posizioni necessarie per andare negli Emirati.

Nel field tutti i migliori atleti del circuito, a iniziare da 14 dei primi 15 della money list con unico assente il finlandese Kim Koivu (terzo), ormai fuori dalla mischia essendo già sul circuito maggiore avendo colto tre successi stagionali. Tra i favoriti il danese Joachim B. Hansen, leader dell’ordine di merito, lo svedese Sebastian Soderberg, il gallese Stuart Manley e lo scozzese Liam Johnston, che lo seguono. Per i due azzurri la necessità di essere tra i protagonisti onde raggiungere gli obiettivi prefissati. Il montepremi è di 350.000 dollari (circa 305.000 euro).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Youth Olympic: Nobilio medaglia d'argento

Alessia Nobilio ha conquistato la medaglia d’argento agli Youth Olympic Games, ossia le Olimpiadi Giovanili che si sono svolte sul percorso dell’Hurlingham Golf Club (par 70), a Buenos Aires in Argentina, dove l’oro è andato all’australiana Grace Kim (211 - 71 69 71, +1). Di rilievo anche il buon ottavo posto di Andrea Romano nel torneo maschile.

L’azzurra ha concluso con 214 (68 72 74, +4) colpi, raggiungendo al secondo posto, con un birdie sull’ultima buca, la filippina Yuka Saso e l’austriaca Emma Spitz e poi le ha battute per l’argento con un birdie alla prima buca supplementare. Bronzo alla Spitz.

Ancora un altro grande risultato in una stagione che si ricorderà come memorabile per il golf italiano, nella quale i giocatori hanno prevalso in ogni categoria e in ogni fascia d’età e dimostrando che dietro le magnifiche perle di Francesco Molinari, major compreso (Open Championship), esiste una solida base. I professionisti hanno vinto su tutti i circuiti più importanti e i dilettanti hanno colto successi di grande prestigio, individuali e a squadre, costituendo una solida base per il futuro, nata da un sapiente lavoro fatto nel tempo e che premia le qualità dei ragazzi, l’impegno dei loro maestri e, naturalmente, dello staff tecnico federale che li mette in condizioni di esprimersi al meglio.

Alessia Nobilio, milanese, 17 anni, ha dato ancora una prova delle sue grandi potenzialità in una annata in cui ha disputato per il quarto anno di fila l’europeo Girls a squadre riportando con le azzurre la seconda medaglia d’oro (dopo quella del 2016) e ha fatto parte della compagine, insieme a Emilie Alba Paltrinieri e a Caterina Don, vincitrice del World Junior Girls Championship, ossia il campionato del mondo per la categoria, dove si è anche classificata seconda nell’individuale.

Da ricordare che l’argento della Nobilio è la terza medaglia olimpica ottenuta dagli azzurri ai Giochi Giovanili dopo l’oro individuale di Renato Paratore e il bronzo a squadre dello stesso atleta romano insieme a Virginia Elena Carta nel 2014 in Cina.

Nel campionato maschile ha fatto doppietta per l’Australia Karl Vilips, oro con 205 (69 68 68, -5) colpi, davanti allo statunitense Akshay Bhatia (208, -2), all’olandese Jerry Ji e al thailandese Vanchai Luangnitikul (211, +1). In quinta posizione con 213 (+3) il ceco Varclav Tichy e il giapponese Ryou Hisatsune e in settima con 214 (+4) lo svizzero Nicola Gerhardsen.In ottava come detto Andrea Romano (215 - 69 72 74, +5), che è stato autore di una bella prestazione, rimanendo costantemente nelle parti alte della classifica.

Da sabato 13 a lunedì 15 ottobre si disputerà la competizione a squadre con formula quattro palle la migliore nel primo giro, quindi foursome nel secondo e medal nel terzo con somma degli score dei due giocatori di ciascuna rappresentativa. Alessia Nobilio e Andrea Romano hanno ottime chances per recitare ancora un ruolo da protagonisti. Il team italiano è assistito dall’allenatore Roberto Zappa.

 

SECONDO GIRO - Alessia Nobilio è rimasta al comando e Andrea Romano è al quinto posto negli Youth Olympic Games, ossia le Olimpiadi Giovanili che si concludono con la disputa del terzo giro sul percorso dell’Hurlingham Golf Club (par 70), a Buenos Aires in Argentina.

Nel torneo femminile Alessia Nobilio (140 - 68 72, par) è stata raggiunta in vetta dall’australiana Grace Kim (71 69). In una classifica che si è molto allungata, saranno in corsa per l’oro anche l’austriaca Emma Spitz, terza con (142, +2), e la taiwanese Hoyu An, quarta con (143, +3). Più difficile un recupero della filippina Yuka Saso, quinta con 145 (+5), della tedesca Paula Kirner, sesta con 146 (+6), della norvegese Emilie Oeveraas e della canadese Celeste Dao, settime con 147 (+7)

L’azzurra è partita con un birdie, ma alla terza buca un doppio bogey ha dato inizio all’altalena che è proseguita poi con due birdie, un bogey e un altro doppio bogey per il 72 (+2).

Nella gara maschile è rimasto da solo al comando con 137 (69 68, -3) l’australiano Karl Vilips che precede di un colpo lo statunitense Akshay Bhatia (138, -2) e di due colpi il thailandese Vanchai Luangnitikul (139, -1). Andrea Romano è sceso dal primo al quinto posto con 141 (69 72, +1), ma anche lui sarà in corsa per una medaglia come i tre che lo precedono e come lo svizzero Nicola Gerhardsen, quarto con 140 (par), e il britannico Joe Padgin, sesto con 142 (+2). Anche Andrea Romano ha iniziato con un birdie poi tre bogey hanno fatto 72.

Successivamente da sabato 13 a lunedì 15 ottobre si disputerà la competizione a squadre con formula quattro palle la migliore nel primo giro, quindi foursome nel secondo e medal nel terzo con somma degli score dei due giocatori di ciascuna rappresentativa. Accompagna il team italiano l’allenatore Roberto Zappa.

LA VIGILIA - Alessia Nobilio ha iniziato molto decisa con due birdie, poi ha saputo ben gestirsi nel vento che soffiava a 15 miglia orarie con raffiche fino a 25, mantenendo i due colpi di vantaggio sul campo con una condotta di gara molto attenta, salvandosi più volte con approccio e putt. Ha completato lo score con un birdie alla buca 13 e l’unico bogey alla 14.

Nel torneo maschile Andrea Romano ha girato in 69 (-1) colpi e condivide la leadership con il thailandese Vanchai Luangnitikul, con lo statunitense Akshay Bhatia e con l’australiano Karl Vilips. Seguono con 71 (+1) il britannico Joe Pagdin, lo svizzero Nicola Gerhardsen, il filippino Carl Jano Corpus e il ceco Vaclav Tichi. Noni con 72 (+2) lo spagnolo David Puig, l’olandese Jerry Ji e Chuantai Lin di Taipei.

Andrea Romano, subito alla prese con il forte vento, ha avuto un paio di occasioni di birdie che non ha sfruttato, ma è stato molto paziente su un percorso con green piccoli e difficili da leggere. Ha accusato un bogey alla buca 9, però non si è disunito. Ha riportato lo score in par con un birdie alla buca 12, la più difficile del tracciato, e ha agganciato i primi con altro birdie alla buca 18. Entrambi i tornei si disputano sulla distanza di 54 buche. Accompagna il team italiano l’allenatore Roberto Zappa.

LA VIGILIA - Andrea Romano e Alessia Nobilio difendono i colori azzurri agli Youth Olympic Games, ossia le Olimpiadi Giovanili che si stanno svolgendo a Buenos Aires in Argentina, e dove la gara di golf individuale (maschile e femminile con formula stroke play) avrà luogo dal martedì 9 a giovedì 11 ottobre.

Successivamente da sabato 13 a lunedì 15 ottobre si disputerà la competizione a squadre con formula quattro palle la migliore nel primo giro, quindi foursome nel secondo e medal nel terzo con somma degli score dei due giocatori di ciascuna rappresentativa. Entrambi i tornei avranno per teatro l’Hurlingham Golf Club nella capitale.

Il primo campione olimpico giovanile è stato Renato Paratore che conquistò l’oro nel 2014 sul percorso del Nanjing Zhongshan International Golf Club a Nanjing in Cina. Splendida la sua rimonta iniziata dal 17° posto del primo giro e, dopo essere passato per il quinto, completata con un 66 (-6) finale, che gli fece superare sul filo di lana lo svedese Marcus Kinhult con il quale ora gioca sull’European Tour. Tra le ragazze Virginia Elena Carta terminò quarta, poi i due azzurri salirono sul terzo gradino del podio per ricevere il bronzo nella gara a squadre. Accompagna gli azzurri l’allenatore Roberto Zappa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’inglese Eddie Pepperell ha vinto con 279 (67 69 71 72, -9) colpi lo Sky Sports British Masters, torneo dell’European Tour disputato su percorso del Walton Heath GC (par 72), a Walton on the Hill in Inghilterra, dove hanno concluso al 16° posto con 287 (-1) Edoardo Molinari (74 72 71 70) e Andrea Pavan (73 72 67 75). Ha recuperato 31 posizioni Matteo Manassero, 22° con 288 (72 72 76 68, par), e si è classificato 56° con 293 (73 73 75 72, +5) Francesco Molinari.

Pepperell ha avuto ragione in un bel duello finale dello svedese Alexander Bjork (281, -7). Al terzo posto con 283 (-5) l’australiano Lucas Herbert e l’inglese Jordan Smith e al quinto con 284 (-4) lo statunitense Julian Suri e gli inglesi Sam Horsfield e Tom Lewis. Appena dietro i due inglesi forse più attesi, Justin Rose, ottavo con 285 (-3), e Tommy Fleetwood, nono con 286 (-2).

Eddie Pepperell, 27enne di Oxford, ha siglato il secondo titolo in carriera dopo aver vinto il Qatar Masters a inizio anno. Nel turno d’apertura ha realizzato una "hole in one" e ha tenuto a distanza Bjork con un 72 (par) un po’ sofferto, specie nelle ultime battute, con un eagle, un birdie e tre bogey. Edoardo Molinari ha risalito la graduatoria di 18 gradini con quattro birdie e due bogey per il 70 (-2) e Andrea Pavan ne ha discesi dieci con due birdie, tre bogey e un doppio bogey per il 75 (+3). Per Matteo Manassero 68 (-4) colpi con sette birdie e tre bogey e per Francesco Molinari 72 con tre birdie, un bogey e un doppio bogey. E’ uscito al taglio Renato Paratore, 106° con 152 (74 78, +8), mentre si è ritirato Nino Bertasio.

 

TERZO GIRO - Andrea Pavan è risalito dal 31° al sesto posto con 212 (73 72 67, -4) colpi, dopo un 67 (-5) miglior score di giornata, e potrà competere per obiettivi importanti nel giro finale dello Sky Sports British Masters, torneo dell’European Tour che si sta svolgendo sul tracciato del Walton Heath GC (par 72), a Walton on the Hill in Inghilterra, dove ha mantenuto il comando l’inglese Eddie Pepparell con 207 (67 69 71, -9). Edoardo Molinari è 34° con 217 (74 72 71, +1), Matteo Manassero 53° con 220 (72 72 76, +4) e Francesco Molinari 60° con 221 (73 73 75, +5).

Sono a tre colpi dal leader lo svedese Alexander Bjork, lo statunitense Julian Suri, il francese Julien Guerrier e l’inglese Jordan Smith (210, -6), mentre Pavan è affiancato dall’inglese Matt Wallace. Il suo connazionale Tommy Fleetwood è 12° con 214 (-2) insieme all’australiano Lucas Herbert, uno dei tre autori del 67. L’altro è il francese Adrien Saddier, ottavo con 213 (-3). In rimonta tardiva l’inglese Justin Rose, 19° con 215 (-1).

Eddie Pepperell, 27enne di Oxford, che ha l’opportunità di cogliere il secondo titolo in carriera dopo aver vinto il Qatar Masters a inizio anno e che nel turno d’apertura ha siglato una "hole in one", ha girato in 71 (-1) con un eagle, un birdie e due bogey. Andrea Pavan ha segnato cinque birdie senza bogey. Anche per Edoardo Molinari 71 colpi con tre birdie e due bogey, per Matteo Manassero 76 (+4) con due birdie e sei bogey e per Francesco Molinari 75 (+3) con quattro birdie, altrettanti bogey e un triplo bogey. E’ uscito al taglio Renato Paratore, 106° con 152 (74 78, +8), mentre si è ritirato Nino Bertasio.

SECONDO GIRO - L’inglese Eddie Pepperell (136 - 67 69, -8) è rimasto da solo in vetta allo Sky Sports British Masters, torneo dell’European Tour che si sta svolgendo sul tracciato del Walton Heath GC (par 72), a Walton on the Hill in Inghilterra e dove anche il secondo giro non si è concluso per l’oscurità.

E’ comunque già delineata la classifica dei giocatori italiani che potrà subire qualche leggera modifica, ma non sostanziale. Hanno recuperato posizioni Matteo Manassero, da 41° a 21° con 144 (72 72, par), Andrea Pavan, da 59° a 31° con 145 (73 72, +1), Francesco Molinari, da 59° a 43° con 146 (73 73, +2), stesso score del fratello Edoardo (74 72) risalito dalla 79ª piazza. Uscirà al taglio Renato Paratore, 107° con 152 (74 78, +8), mentre si è ritirato Nino Bertasio.

Hanno tre colpi di ritardo da Pepperell il connazionale Matt Wallace (139) e il francese Julien Guerrier, che ha il medesimo "meno 5" e la possibilità di salire ancora con tre buche da giocare. Quarto con 140 (-4) l’inglese Jordan Smith e quinti con 141 (-3) il danese Lucas Bjerregaard, lo statunitense Julian Suri e gli inglesi Sam Horsfield, Ross Fisher e Andy Sullivan. Degli altri tre giocatori, oltre a Francesco Molinari, che hanno preso parte alla Ryder Cup di Parigi nel team europeo, l’inglese Tommy Fleetwood è alla pari con Manassero dopo uno scivolone dal primo posto a causa di un 77 (+5), l’inglese Justin Rose affianca i due Molinari e il danese Thorbjorn Olesen, 83° con 149 (+5) non potrà evitare il taglio. Il montepremi è di 3.420.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Gli inglesi Tommy Fleetwood, Matt Wallace ed Eddie Pepperell hanno preso il comando con 67 (-5) colpi nello Sky Sports British Masters, torneo dell’European Tour che si sta svolgendo sul tracciato del Walton Heath GC (par 72), a Walton on the Hill in Inghilterra e dove il primo giro non si è concluso per l’oscurità. Al termine non vi saranno, però, cambiamenti di rilievo.

Il migliore tra gli azzurri è stato Matteo Manassero, 41° con 72, ma è in par con il veronese anche Andrea Pavan, fermato alla buca 17. Francesco Molinari, che incontrava per la prima volta Fleetwood con cui aveva firmato le quattro splendide prestazioni in doppio nella Ryder Cup, è al 60° posto con 73 (+1), e sono più indietro Edoardo Molinari e Renato Paratore, 79.i con 74 (+2), e Nino Bertasio, 126° con 81 (+9)

Il terzetto di testa precede di un colpo lo svedese Joakim Lagergren, il  francese Mike Lorenzo-Vera, lo statunitense David Lipsky e l’inglese Richard McEvoy (68), ma può migliorarsi l’altro transalpino Alexander Levy, stesso "meno 4" con una buca da terminare. In nona posizione con 69 (-3) Matthew Fitzpatrick e in 21ª con 70 (-2) l’irlandese Paul Dunne, che difende il titolo.

Degli altri due giocatori che hanno disputato la Ryder Cup a Parigi, il danese Thorbjorn Olesen ha lo stesso punteggio di Francesco Molinari, e l’inglese Justin Rose è anch’egli 79° con 74. Il montepremi è di 3.420.000 euro.

"Buca in uno" di solidarietà - Eddie Pepperell è stato autore di una "hole in one", la 33ª sul circuito della stagione. Ha messo a segno la palla direttamente dal tee alla buca 9, par 3 di 173 metri. Traiettoria piuttosto singolare: infatti la pallina ha fatto un rimbalzo molto alto avanti alla buca, l’ha appena superata ed è tornata indietro andando a bersaglio. L’inglese, in questo modo, ha dato corpo ad una iniziativa benefica: infatti per la prodezza c’erano un palio 20.000 dollari destinati a una associazione impegnata nella ricerca sul cancro.

LA VIGILIA - Francesco Molinari e Tommy Fleetwood, grandi protagonisti nel team europeo nella vittoriosa Ryder Cup a Parigi, si ritroveranno avversari, decisi però a dare spettacolo, nello Sky Sports British Masters (11-14 ottobre), torneo dell’European Tour in programma sul tracciato del Walton Heath GC, a Walton on the Hill in Inghilterra. Insieme a Molinari saranno in gara il fratello Edoardo, Matteo Manassero, Andrea Pavan, Renato Paratore e Nino Bertasio.

A dare ancor più tono al field altri due giocatori continentali di Ryder Cup, Justin Rose, numero due mondiale e anch’egli tra i grandi favoriti, e il danese Thorbjorn Olesen insieme a quasi tutto lo staff tecnico con il capitano danese Thomas Bjorn e quattro vice capitani, gli inglesi Lee Westwood e Luke Donald, l’irlandese Padraig Harrington e lo svedese Robert Karlsson. Da seguire anche il tedesco Martin Kaymer, il danese Lucas Bjerregaard, reduce dal successo nel Dunhill Links, gli inglesi Danny Willett, Chris Wood e Matthew Fitzpatrick, i sudafricani Charl Schwartzel e Dean Burmester, il thailandese Thongchai Jaidee e il cinese Haotong Li. Difende il titolo, probabilmente con scarse possibilità, l’irlandese Paul Dunne.

Tra gli azzurri, a parte Francesco Molinari, numero sei mondiale, che punterà al titolo, è in ottima condizione Andrea Pavan (5° nel Dunhill), sono in ripresa Renato Paratore ed Edoardo Molinari e manca di continuità Nino Bertasio. Quanto a Matteo Manassero ha assoluta necessità di un risultato di peso per evitare di perdere la ‘carta’ per il circuito 2019. Il montepremi è di 3.420.000 euro.

Il torneo su Sky – Il British Masters va in onda in diretta, in esclusiva e in alta definizione su Sky, canale Sky Sport Golf, ai seguenti orari: giovedì 11 ottobre, e venerdì 12, dalle ore 10,30 alle ore 18,30; sabato 13, dalle ore 13 alle ore 18; domenica 14, dalle ore 12,30 alle ore 17,30. Commento di Silvio Grappasonni, Nicola Pomponi, Massimo Scarpa e di Michele Gallerani.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel 2019 l’Open d’Italia si disputerà sul percorso dell’Olgiata Golf Club a Roma. Si giocherà dal 10 al 13 ottobre. Il torneo, giunto alla 76esima edizione, verrà nuovamente inserito nelle Rolex Series dell’European Tour e metterà in palio 7 milioni di dollari, montepremi che conserverà fino al 2027. Attesi in campo i grandi protagonisti del panorama mondiale per un evento che, come consuetudine, abbinerà l’aspetto sportivo all’intrattenimento, coinvolgendo così anche i non golfisti.

La scelta di disputare la massima manifestazione nazionale di golf a Roma rientra nell’ambito di un accordo fra la Federazione Italiana Golf e la Regione Lazio con l’obiettivo di valorizzare il territorio lungo il cammino verso la Ryder Cup 2022, che si disputerà fra quattro anni proprio a Roma, presso il Marco Simone Golf & Country Club.

L’Open d’Italia, punta di diamante del Progetto Ryder Cup 2022, farà dunque tappa nel Lazio dopo quattro anni consecutivi in Lombardia. Si conferma così la volontà della Federazione Italiana Golf - in accordo con l’Official Advisor Infront - di coinvolgere tutta la nazione nel percorso di avvicinamento alla prestigiosa sfida Europa-USA, che Roma si prepara ad accogliere dopo aver ricevuto il testimone da Parigi.

La sesta edizione nel Lazio – Sarà la sesta volta che un Open d’Italia si gioca nel Lazio dopo le tre edizioni all’Acquasanta (1950, 1973, 1980), l’edizione del 1994 al Marco Simone Golf & Country Club e l’edizione del 2002 disputata proprio all’Olgiata, quando la vittoria dell’inglese Ian Poulter diede inizio alla sua straordinaria carriera che lo ha portato a disputare sei Ryder Cup, tra le quali l’ultima conquistata a Parigi insieme a Francesco Molinari e al resto del Team Europe.

Nel tempo l’Olgiata è stato teatro di molti altri eventi di prestigio, quali due World Cup, una Coppa del Mondo dilettanti, una finale della Dunhill Cup, tre tornei del Ladies European Tour, alcune gare del Challenge Tour oltre a una lunghissima serie di campionati nazionali.

Il percorso di gara - Inaugurato nel 1961, il percorso di gara a 18 buche è stato disegnato dall’architetto inglese C. Kenneth Cotton ed è stato poi oggetto di un profondo restyling nel 2012 a cura dell’architetto americano Jim Fazio. Completa la struttura un secondo percorso a 9 buche, per un totale di 27 buche e un’ampia Club House ispirata ai Country Club americani e perfettamente armonizzata nello splendido contesto naturalistico che la circonda.

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LPGA: la Corea senza problemi

La Corea (So Yeon Ryu, In-Kyung Kim. Sung Hyun Park, In Gee Chun) era la grande favorita e ha vinto con 15 punti l’UL International Crown, sfida tra otto selezioni nazionali disputata sul percorso del Jack Nicklaus Golf Club, a Incheon in Corea. Le vincitrici hanno avuto ragione di Stati Uniti e Inghilterra (11 punti), Thailandia (p. 10), Svezia (p. 9), Australia (p. 7), Giappone (p. 5) e Taiwan (p. 0).

La formula - Le prime otto giocatrici di nazioni diverse nel Rolex Ranking al 3 giugno hanno qualificato il proprio Paese, poi le squadre sono state composte dalle prime quattro atlete di quella nazione nella graduatoria mondiale al 1° luglio, con sostituzione a scalare di chi ha dato forfait. Le otto formazioni sono state divise in due gruppi di quattro.

Nelle prime tre giornate si è giocato con girone all’italiana, ossia ogni compagine ha incontrato le altre tre in due match di fourballs, ricevendo due punti per la vittoria, uno per il pareggio e zero per la sconfitta. Al termine dei tre turni i primi due team in graduatoria (Corea e Inghilterra nel girone A, Stati Uniti e Svezia nel B) hanno avuto accesso al quarto in cui si sono svolti i singoli. Ammessa anche una quinta formazione, uscita da un playoff tra le terze qualificate con la Thailandia che ha prevalso su Giappone, terzo pari merito con la stessa Thailandia nel gruppo B, e l’Australia.

La gara - Dopo una giornata di stop per maltempo si è svolto il terzo turno eliminatorio e il quarto finale. Nel gruppo A Corea ha battuto l’Inghilterra (4-0) la cui sconfitta è stata indolore, perché ha comunque ha occupato la seconda piazza ai danni dell’Australia avendo prevalso nello scontro diretto (3-1). Nel Gruppo B gli Stati Uniti hanno pareggiato con il Giappone (2-2) e la Svezia ha salvato la seconda piazza impattando con la Thailandia (2-2).

Nei singoli, in cui le cinque formazioni sono partite con i punti acquisiti nella prima parte della gara, la Corea ne ha raccolti cinque che l’hanno resa irraggiungibile, con le vittorie di In-Kyung Kim (2 up sull’inglese Bronte Law), e di In Gee Chun (1 up sulla svedese Anna Nordqvist) e con il pari di Son Yeon Ryu, numero tre mondiale (con l’americana Lexi Thompson, numero cinque), mentre Sung Hyun Park, leader del Rolex Ranking, ha ceduto alla thailandese Ariya Jutanugarn (2/1) numero due.

 

SECONDO TURNO - Inghilterra e Stati Uniti hanno fatto bottino pieno e conducono i due gironi in cui sono divise le otto selezioni nazionali che stanno prendendo parte dell’UL International Crown, sul percorso del Jack Nicklaus Golf Club, a Incheon in Corea. Le inglesi hanno prevalso in entrambi i fourballs del secondo turno su Taiwan con Charley Hull/Georgia Hall (2/1 su Wei-Ling Hsu/Teresa Lu) e con Bronte Law/Jodi Ewart Shadoff (6/4 su Candie Kung/Phoebe Yao). Le americane hanno avuto la meglio sulla Thailandia con Jessica Korda/Michelle Wie (6/4 su Moriya Jutanugarn/Pornanong Phatlum) e con Cristie Kerr/Lexi Thompson (4/3 su Ariya Jutanugarn/Sherman Santiwiwatthanaphong). Negli altri due match parità tra Giappone e Svezia e tra Corea e Australia.

Le classifiche. Gruppo A: Inghilterra p. 7; Corea p. 6; Australia p. 3; Taiwan p. 0. Gruppo B: Stati Uniti p. 6; Svezia p. 4; Giappone e Thailandia p. 3.

Prossimo turno. Girone A: Inghilterra-Corea; Australia-Taiwan. Gruppo B: Giappone-Stati Uniti; Svezia-Thailandia.

PRIMO TURNO - Sul percorso del Jack Nicklaus Golf Club, a Incheon in Corea, si è svolta la prima giornata dell’UL International Crown, torneo tra le selezioni di otto Paesi. Le prime otto giocatrici di nazioni diverse nel Rolex Ranking al 3 giugno hanno qualificato il proprio Paese, poi le squadre sono state composte dalle prime quattro atlete di quella nazione nella graduatoria mondiale al 1° luglio, con sostituzione a scalare di chi ha dato forfait. Le otto formazioni sono state divide in due gruppi.

Nelle prime tre giornate si gioca con girone all’italiana, ossia ogni squadra incontra le altre tre in due match di fourballs. Si ricevono due punti per la vittoria, uno per il pareggio e zero per la sconfitta. Al termine dei tre turni le prime due compagini in graduatoria accederanno alla giornata finale, dove si disputeranno i singoli, insieme a una quinta formazione che uscirà da un playoff tra le due terze in graduatoria. Il titolo andrà a chi avrà totalizzato più punti nell’intero torneo.

Nel Gruppo A è in vetta con 4 punti la Corea, che ha vinto entrambi i fourballs con Taiwan (Sung Hyun Park/In-Kyung Kim b Candie Kung/Phoebe Yao 1 up; In Gee Chun/So Yeon Ryu b Teresa Lu/Wei-Ling Hsu 2 up). Seconda l’Inghilterra con tre punti, grazie a una vittoria e a un pari con l’Australia, terza con un punto e quarta Taiwan rimasta al palo.

Nel Gruppo B la Thailandia, altra grande favorita insieme alla Corea, guida la graduatoria con tre punti (Ariya Jutanugarn/Sherman Santiwiwatthanaphong b Misuzu Narita/Mamiko Higa 2/1; Moriya Jutanugarn/Pornanong Phatlum pari con Nasa Hataoka/Hayako Uehara). La seguono Stati Uniti e Svezia con 2 (un successo per parte nello scontro diretto) e Giappone con 1.

Prossimo turno. Girone A: Inghilterra-Taiwan; Corea-Australia. Gruppo B: Giappone-Svezia; Stati Uniti-Thailandia

LA VIGILIA - Le rappresentative di otto nazioni si affrontano nell’UL International Crown (4-7 ottobre) in programma al Jack Nicklaus Golf Club di Incheon in Corea. Le prime otto giocatrici di nazioni diverse nel Rolex Ranking al 3 giugno hanno qualificato il proprio Paese, poi le squadre sono state composte dalle prime quatto atlete di quella nazione nella graduatoria mondiale al 1° luglio, con sostituzione a scalare di chi ha dato forfait. Le otto formazioni sono state divide in due gruppi. Nel primo: Corea, Inghilterra, Australia e Taiwan; nel secondo Stati Uniti, Giappone Thailandia e Svezia.

Nelle prime tre giornate si gioca con girone all’italiana, ossia ogni selezione incontra le altre tre in due match di fourballs. Si ricevono due punti per la vittoria, uno per il pareggio e zero per la sconfitta. Al termine dei tre turni le prime due compagini in graduatoria accederanno alla giornata finale, dove si disputeranno i singoli, insieme a una quinta formazione che uscirà da un playoff tra le due terze in graduatoria. Il titolo andrà a chi avrà totalizzato più punti nell’intero torneo.

Tra le favorite la Corea, che schiera Sung Hyun Park, numero uno al mondo, e So Yeon Ryu, numero tre, la Thailandia delle sorelle Ariya, numero due, e Moriya Jutanugarn, la Svezia, che potrà contare su Anna Nordqvist e Caroline Hedwall e gli Stati Uniti di Lexi Thompson, numero cinque del Rolex Ranking, e della veterana Cristie Kerr.

Primo turno. Gruppo A: Inghilterra-Australia; Corea-Taiwan. Gruppo B: Stati Uniti-Svezia; Giappone-Thailandia

 

 

 

 

 

 

 

 

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PGA Tour: Kevin Tway primo titolo

Kevin Tway ha conseguito il primo titolo nel PGA vincendo con 274 (68 67 68 71, -14) colpi  il Safeway Classic, gara inaugurale del circuito 2018/2019 svoltasi sul North Course (par 72) del Silverado Resort&Spa a Napa in California.

Il 30enne di Edmond (Oklahoma), figlio di Bob oggi 59enne, una lunga carriera nel PGA Tour con otto titoli comprensivi di un major (PGA Championship 1986), ha concluso il torneo alla pari con Ryan Moore (67 67 73 67) e Brandt Snedeker (66 65 69 74), leader nei due turni centrali, e poi li ha superati con un birdie alla terza buca supplementare. Al quarto posto con 275 (-13) Luke List, Troy Merritt, Sam Ryder, l’australiano Aaron Baddeley e il coreano Sungjae Im e al nono con 277 (-11) J.B. Holmes.

Amareggiato Phil Mickelson, 17° con 280 (-8), che dopo una buona partenza e il secondo posto sperava di riscattare la deludente Ryder Cup in cui ha battuto il record di presenze assoluto (12), ma non ha dato punti alla squadra americana. "Ho giocato abbastanza bene - ha detto Lefty - ma non è bastato".

In 41a posizione con 283 (-5) uno dei beniamini del pubblico americano, Fred Couples, grande campione invitato dagli sponsor, che a 59 anni ha superato per la 500ª volta il taglio sul circuito. Solo in53ª con 285 (-3) Brendan Steele, che difendeva il titolo. Kevin Tway ha ricevuto un assegno di 1.152.000 euro su un montepremi di 6.400.000 euro.

 

TERZO GIRO - Brandt Snedeker, in vetta con 200 (66 65 69, -16), ha mantenuto i tre colpi di vantaggio sul primo inseguitore Kevin Tway (203, -13) nel Safeway Classic, gara inaugurale del PGA Tour 2018/2019 che si sta svolgendo sul North Course (par 72) del Silverado Resort&Spa a Napa in California.

Si è defilato nella corsa al titolo, Phil Mickelson, da secondo a 15° con 208 (-8) rallentato da un 74 (+2), che cercava riscatto dopo la deludente Ryder Cup in cui ha battuto il record di presenze assoluto (12), ma non ha dato punti alla squadra americana.

Non sarà facile recuperare il distacco da Snedeker per il coreano Sungjae Im, terzo 204 (-12), per Bill Haas, quarto con 205 (-11), ma probabilmente è quasi impossibile per Sam Ryder, Chase Wright. Adam Schenk e per l’australiano Aaron Baddeley, quinti con 206 (-10).

Ha lo stesso score di Mickelson anche Fred Couples, invitato dagli sponsor, che a 59 anni ha superato per la 500ª volta il taglio sul PGA Tour. Non è stato mai in grado di difendere il titolo Brendan Steele, 35° con 210 (-6).

Brandt Snedeker, 38enne di Nashville (Tennessee) con nove titoli sul circuito, uno nell’European Tour, due Ryder Cup disputate e un successo nella FedEx Cup (2012), ha messo insieme cinque birdie e due bogey per il parziale di 69 (-3). Il montepremi è di 6.400.000 dollari. 

SECONDO GIRO - L’attacco di Brandt Snedeker, leader con 131 (66 65, -13 colpi), e la decisa difesa di Phil Mickelson, da terzo a secondo con 134 (65 69, -10), hanno caratterizzato la seconda giornata del Safeway Classic, gara inaugurale del PGA Tour 2018/2019 che si sta svolgendo sul percorso North Course (par 72) del Silverado Resort&Spa a Napa in California.

Mickelson, che tende a riscattarsi dopo la deludente Ryder Cup in cui ha battuto il record di presenze (12) senza però realizzare punti per il team americano, è affiancato da Ryan Moore e da Michael Thompson. In quinta posizione con 135 (-9) Kevin Tway, il coreano Sungjae Im e l’austriaco Sepp Straka, in vetta dopo un turno, e tra i sette concorrenti in nona con 136 (-8) Kevin Streelman e Ricky Barnes.

Al 24° posto con 138 (-6) Brendan Steele, che difende il titolo, il sudafricano Dylan Frittelli, e Fred Couples, 59 anni. che ha superato il taglio per la 500ª volta sul PGA Tour. Ha ceduto il giovanissimo cileno Joaquin Niemann, da 22° a 68° con 141 (-3), ultimo punteggio utile per superare il taglio, dopo un 73 (+1).

Brandt Snedeker, 38enne di Nashville (Tennessee) con nove titoli sul circuito, uno nell’European Tour, due Ryder Cup disputate e un successo nella FedEx Cup (2012), ha girato in 65 (-7) colpi con otto birdie e un bogey. Phil Mickelson ha messo insieme sei birdie e tre bogey per il parziale di 69 (-3). Il montepremi è di 6.400.000 dollari.

PRIMO GIRO - Phil Mickelson, ben deciso a riscattarsi dopo la deludente prestazione nella sua dodicesima Ryder Cup, record di presenze assoluto, è al terzo posto con 65 (-7) colpi dopo il primo giro del Safeway Classic, gara inaugurale del PGA Tour 2018/2019 che si sta svolgendo sul percorso North Course (par 72) del Silverado Resort&Spa a Napa in California.

Leader a sorpresa con 63  colpi (-9 con nove birdie) è il 25enne austriaco di Vienna Sepp Straka, proveniente dal Web.com Tour, che precede di un colpo Chase Wright (64, -8). Tra gli otto concorrenti al quarto posto con 66 (-6) si trovano Brandt Snedeker e il canadese Mackenzie Hughes e tra i dieci al 12° con 67 (-5) Brendan Steele. campione in carica, lo scozzese Martin Laird e il sudafricano Dylan Frittelli. Al 22° con 68 (-4) l’emergente giovanissimo cileno, vent’anni da compiere, Joaquin Niemann.

Grande partenza dalla buca 10 di Phil Mickelson che ha realizzato cinque birdie di file, aggiungendone poi altri due per completare lo score. Il montepremi è di 6.400.000 dollari.

LA VIGILIA - Il PGA Tour riparte subito con la nuova stagione 2018/2019, a due settimane dal Tour Championhsip che ha chiuso la precedente. Si inizia con il Safeway Classic sul percorso North Course del Silverado Resort&Spa a Napa in California.

Subito in campo Phil Mickelson, che cercherà di riscattare la deludente prestazione in Ryder Cup, dove ha battuto il record di presenze, con la dodicesima apparizione, ma in cui ha dovuto arrendersi nel singolo contro uno straordinario Francesco Molinari sul tee della buca 16, concedendo il punto che ha dato ufficialmente la vittoria all’Europa, che poi è dilagata portando i punti che in quel momento erano 14,5 a 17,5.

Big a riposo, ma nel circuito statunitense ci sono tanti ottimi giocatori per cui il field in ogni caso garantisce spettacolo. Difenderà il titolo Brendan Steele, 35enne di Idyllwild (California) con tre titoli nel tour, che proverà a vincere la gara per la terza volta consecutiva, dopo i successi dei due anni precedenti, in un field che comprende Hunter Mahan, Brandt Snedeker, Patrick Cantlay, Jason Dufner, Russell Henley, lo scozzese Russell Knox, il neozelandese Danny Lee, l’indiano Anirban Lahiri e l’inglese Danny Willett. Da seguire il cileno Joaquin Niemann, giovanissimo in ascesa. Il montepremi è di 6.400.000 dollari

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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PGAI Championship: vince Cianchetti

Luca Cianchetti ha vinto con 204 (71 67 66, -12) colpi il 42° PGAI Championship, ossia il campionato della PGA Italiana, disputato sul percorso del Country Club Castelgandolfo (par 72).

Con una rimonta iniziata dall’11° posto del giro d’apertura, passando per il quarto, ha concluso con un 66 (-6) che gli ha permesso di lasciare a due colpi Leonardo Sbarigia, in vetta dopo un turno, e Pietro Ricci, al vertice dopo due (206, -10). In quarta posizione con 209 (-7) Gregory Molteni, in quinta con 211 (-5) Leonardo Motta, Michele Reale ed Emmanuele Lattanzi e in ottava con 212 (-4) Michele Cea, Lorenzo Magini e Alessandro Tadini. E’ terminato 14° con 215 (-1) Joon Kim, che difendeva il titolo.

Luca Cianchetti, 23enne modenese, è al primo successo da professionista, ma si era già imposto da dilettante nell’Abruzzo Open (Alps Tour) del 2015, un anno prima di divenire campione europeo amateur. Ha ricevuto un assegno di 7.600 euro su un montepremi di 34.000 euro.

Il torneo si è svolto con formula quattro palle la migliore (un pro e un dilettante) nelle prime 36 buche, poi i primi 28 classificati hanno disputato l’ultimo turno con formula medal. Nella gara a squadre hanno avuto la meglio Mattia Bergamaschi e Pierluigi Severa (129, -15) nella graduatoria scratch e Pietro Ricci e Luciano Fantoli (126, -18) in quella pareggiata.

Nei giorni 8 e 9 ottobre avrà luogo sul tracciato del CUS Ferrara il 30° Senior PGAI Championship riservato ai professionisti over

 

PRIMO GIRO - Pietro Ricci con un parziale di 66 (-6) e lo score totale di 133 (67 66, -11) colpi ha sorpassato Leonardo Sbarigia (135, -9) nel secondo giro il 42° PGAI Championship, ossia il campionato della PGA Italiana, che si conclude con la disputa del terzo sul percorso del Country Club Castelgandolfo (par 72).

In una classifica che si è allungata hanno qualche possibilità di competere per il titolo Alessandro Tadini, terzo con 137 (-7), e Luca Cianchetti, quarto con 138 (-6) e risalito dall’undicesima piazza con un 67 (-5). Più difficile un recupero di Gregory Molteni, quinto con 140 (-4), di Emmanuele Lattanzi, Luca D’Andreamatteo, Andrea Signor, Lorenzo Magini e di Andrea Perrino, sesti con 141 (-3).

Non ha più possibilità di difendere il titolo Joon Kim, 11° con 142 (-2) insieme a Michele Cea, Michele Reale e ad Alberto Campanile. Il torneo si è svolto con formula quattro palle la migliore (un pro e un dilettante) nei primi due turni, mentre a quello finale sono stati ammessi i primi 28 classificati che si affronteranno con formula medal. Il montepremi è di 34.000 euro con prima moneta di 7.600 euro.

Successivamente sul percorso del CUS Ferrara si disputerà il 30° Senior PGAI Championship (8-9 ottobre) riservato ai professionisti over 50.

LA VIGILIA - E’ iniziato sul percorso del Country Club Castelgandolfo il 42° PGAI Championship, ossia il campionato della PGA Italiana dove al termine del primo giro è al comando Leonardo Sbarigia con 65 colpi, sette sotto il par del campo. Il torneo si disputa sulla distanza di 54 buche. Nelle prime due giornate si gioca con formula quattro palle la migliore con i pro abbinati a un dilettante, poi nel giro finale i primi 25 pro classificati disputeranno il terzo e ultimo giro con formula medal.

Sbarigia precede di due colpi Pietro Ricci (67, -5) e di tre Alessandro Tadini (68, -4). Al quarto posto con 69 (-3) Andrea Perrino e al quinto con 70 (-2) Federico Colombo, Lorenzo Magini, Gregory Molteni, Marco Archetti, Andrea Signor e Lorenzo Scotto. Difende il titolo Joon Kim, che ha concluso all’11° posto con 71 (-1) insieme a Luca Cianchetti, Stefano Pitoni, Michele Reale, Giovanni Dassù, Leonardo Motta, Marco Fabio Mari e Michele Cea. Il montepremi è di 34.000 euro con prima moneta di 7.600 euro.

Successivamente sul percorso del CUS Ferrara si disputerà il 30° Senior PGAI Championship (8-9 ottobre) riservato ai professionisti over 50.

 

 

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Challenge: Wilson va, gli italiani no

Secondo titolo stagionale per Oliver Wilson, che si è imposto con 276 (69 70 68 69 -12) colpi nel Monaghan Irish Challenge, torneo del Challenge Tour disputato sul percorso del Concra Wood GC (par 72), a Castleblayney in Irlanda. In bassa classifica Jacopo Vecchi Fossa, 57° con 296 (71 73 78 74, +8), ed Enrico Di Nitto, 60° con 299 (72 74 74 79, +11).

Oliver Wilson, 38enne di Mansfield, pensava sicuramente a una carriera più importante dopo aver disputato la Ryder Cup nel 2008 e aver vinto sull’European Tour il Dunhill Championship (2014), ma le cose sono andate diversamente ed è finito nel Challenge Tour, che gli permetterà almeno di tornare sul circuito maggiore nel 2019. Con un giro finale in 69 colpi (-3, con cinque  birdie e due bogey) ha lasciato a due lunghezze lo svizzero Marco Iten (278, -10) e a tre lo svedese Niklas Lemke (279, -9), al vertice dopo tre turni. Al quarto posto con 281 (-7) l’inglese Simon Khan, due successi nell’European Tour lontani nel tempo, e lo scozzese Robert MacIntyre e al sesto con 283 (-5) il francese Thomas Linard, il portoghese Ricardo Santos e lo scozzese Calum Hill. Al vincitore è andato un assegno di 28.800 euro su un montepremi di 180.000 euro.

TERZO GIRO - Enrico Di Nitto, 51° con 220 (72 74 74, +4) colpi, e Jacopo Vecchi Fossa, 56° con 222 (71 73 78, +6) sono in retrovia nel Monaghan Irish Challenge, torneo del Challenge Tour che si sta svolgendo sul percorso del Concra Wood GC (par 72), a Castleblayney in Irlanda.

E’ rimasto solitario al comando con 206 (70 67 69, -10) lo svedese Niklas Lemke, ma nella corsa al titolo avrà parecchia concorrenza. In particolare dall’inglese Oliver Wilson, secondo con 207 (-9), dal portoghese Ricardo Santos e dallo scozzese Robert MacIntyre, terzi con 208 (-8), e dallo svizzero Marco Item, dall’inglese Matt Ford e dallo scozzese Calum Hill, quest’ultimo leader con Lemke dopo due giri insieme a Santos, quinti con 210 (-6).

Sono usciti taglio Lorenzo Scalise, 81° con 149 (75 74, +5), e Filippo Bergamaschi, 83° con 150 (76 74, +6). Il montepremi è di 180.000 euro dei quali 28.800 andranno al vincitore.

 

SECONDO GIRO - Jacopo Vecchi Fossa. 32° con 144 (71 73, par), ed Enrico Di Nitto, 50° con 146 (72 74, +2), hanno superato il taglio nel Monaghan Irish Challenge, torneo del Challenge Tour che si sta svolgendo sul percorso del Concra Wood GC (par 72), a Castleblayney in Irlanda. Sono usciti Lorenzo Scalise, 81° con 149 (75 74, +5), e Filippo Bergamaschi, 83° con 150 (76 74, +6).

Guidano la graduatoria con 137 (+7) il portoghese Ricardo Santos (67 70), lo svedese Niklas Lemke (70 67) e lo scozzese Calum Hill (68 69) con un colpo di margine sull’inglese Matt Ford (138, -6). In quinta posizione con 139 (-5) lo scozzese Robert MacIntyre, il belga Christopher Mivis e l’inglese Oliver Wilson e in ottava con 140 (-4) lo svizzero Marco Iten, il gallese Stuart Manley, lo svedese Bjorn Hellgren, l’inglese Garrick Porteous e l’irlandese Paul McBride

Jacopo Vecchi Fossa ha girato in 73 )+1) colpi con un eagle, quattro birdie, un bogey e tre doppi bogey ed Enrico Di Nitto in 74 (+2) con cinque birdie, tre bogey e due doppi bogey. Il montepremi è di 180.000 euro dei quali 28.800 andranno al vincitore.

PRIMO GIRO - Non è terminato per sopravvenuta oscurità il primo giro del Monaghan Irish Challenge, ma alla sua conclusione non vi saranno sostanziali variazioni di classifica. Sul percorso del Concra Wood GC (par 72), a Castleblayney in Irlanda, è al comando con 66 (-6) colpi il gallese Rhys Enoch, che precede di misura l’inglese Bradley Moore, il portoghese Ricardo Santos e il francese Thomas Linard (67; -5).

Il miglior score tra i quattro italiani in campo lo ha realizzato Jacopo Vecchi Fossa, 22° con 71 (-1), e ha un colpo in più Enrico Di Nitto, 31° con 72 (par). Sono oltre la linea del taglio Lorenzo Scalise, 74° con 75 (+3), alla seconda uscita da professionista, e Filippo Bergamaschi, 85° con 76 (+4). Il montepremi è di 180.000 euro dei quali 28.800 andranno al vincitore.

LA VIGILIA - Filippo Bergamaschi, Enrico Di Nitto, Jacopo Vecchi Fossa e Lorenzo Scalise, alla sua seconda gara da professionista, saranno sul tee di partenza del Concra Wood GC, a Castleblayney in Irlanda, per partecipare al Monaghan Irish Challenge. E’ la quart’ultima gara del Challenge dove si sta accentuando la competizione per entrare tra i primi 15 classificati nell’ordine di merito che accederanno all’European Tour 2019.

Nel field gli scozzesi Calum Hill e David Law, gli inglesi Oliver Wilson e Ben Stow, il gallese Stuart Manley, il portoghese Pedro Figuereido, il tedesco Moritz Lampert, il francese Thomas Linard e lo statunitense Sean Crocker. Il montepremi è di 180.000 euro dei quali 28.800 andranno al vincitore.

 

 

 

 

 

 

 

Il danese Lucas Bjerregaard ha vinto con 273 (70 65 71 67, -15) colpi l’Alfred Dunhill Links Championship (European Tour), disputato in Scozia con formula Pro Am. Nei primi tre giri i concorrenti si sono alternati sui percorsi dell’Old Course di St. Andrews, di Carnoustie e del Kingsbarns, tutti par 72, e hanno effettuato il quarto sull’Old Course, dove la partenza è stata data shotgun (tutti insieme dalle varie buche del campo) per sopperire a problemi di maltempo. Ha ottenuto un ottimo quinto posto Andrea Pavan con 278 (72 63 71 72, -10) e sono terminati in buona posizione Edoardo Molinari, 24° con 282 (73 66 68 75, -6), e Renato Paratore, 32° con 284 (72 68 73 71, -4).

Grossa delusione per l’inglese Tyrrell Hatton, secondo con 274 (-14) insieme al connazionale Tommy Fleetwood, entrambi nella vittoriosa formazione europea di Ryder Cup, con il secondo grande protagonista insieme allo straordinario Francesco Molinari. Hatton si è fatto rimontare sulle ultime buche cinque colpi di vantaggio perdendo l’opportunità di imporsi nel torneo per il terzo anno di fila. In quarta posizione con 276 (-12) il finlandese Tapio Pulkkanen e insieme a Pavan il cinese Haotong Li, che ha vinto la Pro Am con l’amateur Allen Zhang (253, -35). C’erano in gara altri due giocatori reduci da Parigi, sponda statunitense, Tony Finau e Brooks Koepka, settimi con 279 (-9).

Lucas Bjerregaard. 27enne di Frederikshavn al secondo successo nel circuito, ha operato il sorpasso con sei birdie e un bogey (67, -5) segnato proprio sull’ultima buca che gli ha messo addosso brividi, ma Hatton ha mancato il putt dello spareggio. Andrea Pavan ha colto la quarta top ten stagionale, oltre al titolo nel Czech Masters. Ha mantenuto il quinto posto con un 72 (par) molto complicato fatto di cinque birdie, tre bogey e un doppio bogey. Per Edoardo Molinari 75 (+3) colpi con tre bogey e per Renato Paratore  71 (-1) con tre birdie e due bogey. Sono usciti al taglio dopo tre giri Nino Bertasio, 139° con 222 (73 78 71, +6), e Matteo Manassero, 159° con 226 (78 75 73, +10). 

TERZO GIRO - Andrea Pavan, quinto con 206 (72 63 71, -10), ha perso la leadership nell’Alfred Dunhill Links Championship (European Tour), ma potrà comunque competere per il titolo nel giro finale insieme a Edoardo Molinari, salito dal 12° al settimo posto con 207 (73 66 68, -9). Ha ceduto terreno Renato Paratore, 50° con 213 (72 68 73, -3), e sono usciti al taglio dopo tre giri Nino Bertasio, 139° con 222 (73 78 71, +6), e Matteo Manassero, 159° con 226 (78 75 73, +10). 

Nel torneo, che si sta svolgendo con formula Pro Am sui tre percorsi dell’Old Course di St. Andrews, di Carnoustie e del Kingsbarns, tutti par 72, in Scozia, ha preso il comando con 202 (70 66 66, -14) l’inglese Tyrrell Hatton, campione uscente, che precede l’australiano Marcus Fraser (203, -13). In terza posizione con 205 (-11) lo scozzese Stephen Gallacher e l’altro inglese Tommy Fleetwood, che come Hatton ha giocato la Ryder Cup, grande protagonista in coppia con uno straordinario Francesco Molinari. Pavan ha la compagnia del danese Lucas Bierregaard, con il quale condivideva il primato dopo due turni. In gara altri due giocatori scesi in campo a Parigi, ma con il team americano, Brooks Koepka, stesso score di Edoardo Molinari, e Tony Finau, 20° con 210 (-6).

Tyrrell Hatton ha realizzato un 66 (-6) all’Old Course con due eagle, quattro birdie e due bogey. Sul tracciato di Carnoustie Andrea Pavan ha segnato un eagle, un birdie e due bogey per il 71 (-1) e Renato Paratore tre birdie e quattro bogey per il 73 (+1). Edoardo Molinari, al Kingsbarns, ha chiuso in 68 (-4) con cinque birdie e un bogey. Nella Pro Am sono in vetta con 192 (-24) Haotong Li/Allen Zhang e Nacho Elvira/John Van Wyk. Hanno avuto accesso al turno conclusivo i primi 60 della classifica e le prime 23 coppie della pro am. Il montepremi è di cinque milioni di dollari (circa 4.330.000 euro).

 

SECONDO GIRO - Andrea Pavan, con un gran giro in 63 (-9) colpi, miglior score di giornata, e il totale di 135 (72 63, -9), è risalito dal 25° posto portandosi al comando, insieme al danese Lucas Bjerregaard (70 65) nell’Alfred Dunhill Links Championship, che si sta svolgendo con formula Pro Am sui tre percorsi dell’Old Course di St. Andrews, di Carnoustie e del Kingsbarns, tutti par 72, in Scozia. In ottima posizione anche Edoardo Molinari, da 42° a 12° con 139 (73 66, -5), e Renato Paratore, da 25° a 18° con 140 (72 68, -4). In retrovia Nino Bertasio, 149° con 151 (73 78, +7), e Matteo Manassero, 159° con 153 (78 75, +9).

Il duo di testa precede di un colpo l’austriaco Matthias Schwab, l’australiano Marcus Fraser e l’inglese Tyrrell Hatton (136, -8), uno dei quattro giocatori in campo reduci dalla Ryder Cup. In sesta posizione con 137 (-7) l’inglese Ashley Chesters e il finlandese Mikko Ilonen, che insieme al sudafricano Darren Fichardt (18° come Paratore), ha concluso con un 63 come Pavan. Degli altri tre concorrenti in gara a Parigi la scorsa settimana, l’inglese Tommy Fleetwood è ottavo con 138 (-6), lo statunitense Tony Finau affianca Molinari e l’altro americano Brooks Koepka è 30° con 142 (-2).

Andrea Pavan ha realizzato sul Kingsbarns birdie sulla metà delle 18 buche e non hanno segnato bogey neanche Edoardo Molinari (Old Course), sei birdie per il 66 (-6), e Renato Paratore, anch’egli sul Kingsbarns, quattro birdie per il 68 (-4). Il taglio, dopo tre giri, lascerà in corsa i primi 60 classificati e le prime venti coppie della Pro Am, dove sono al vertice con 124 (-20) lo spagnolo Nacho Elvira e l’amateur John Van Wyk. Il montepremi è di cinque milioni di dollari (circa 4.330.000 euro).

PRIMO GIRO - Renato Paratore e Andrea Pavan sono al 25° posto con il 72 del par nell’Alfred Dunhill Links Championship dove guidano la graduatoria con 68 (-4) l’australiano Marcus Fraser e l’inglese Matt Wallace. Nel torneo dell’European Tour, che si sta svolgendo sui tre percorsi dell’Old Course di St. Andrews, di Carnoustie e di Kingsbarns in Scozia, tutti par 72, con formula Pro Am (un pro e un dilettante), sono in 42ª posizione con 73 (+1) Edoardo Molinari e Nino Bertasio e accusa un notevole ritardo Matteo Manassero, 147° con 78 (+6).

Fraser e Wallace precedono di misura gli irlandesi Padraig Harrington e Paul McGinley, il coreano Jinho Choi, l’austriaco Matthias Schwab e il thailandese Phachara Khongwatmai (69, -3). Dei quattro giocatori di Ryder Cup in gara l’inglese Tyrrell Hatton, che difende il titolo, e lo statunitense Brooks Koepka sono ottavi con 70 (-2), l’altro inglese Tommy Fleetwood, che a Parigi ha fatto coppia imbattibile con lo straordinario Francesco Molinari, è 15° con 71 (-1) e l’americano Tony Finau 42°.

Tranne Edoardo Molinari (quattro birdie, tre bogey, un doppio bogey) impegnato a Carnoustie, gli altri azzurri hanno giocato sull’Old Course. Andrea Pavan ha segnato due birdie e due bogey, Renato Paratore tre birdie e altrettanti bogey, Nino Bertasio due birdie e tre bogey e Matteo Manassero sei bogey. Nella Pro-Am è in vetta la coppia formata dallo svedese Marcus Kinhult e da Frank Quattrone (63, -9).  Il montepremi è di cinque milioni di dollari (circa 4.330.000 euro).

LA VIGILIA - Dopo la brillante vittoria del Team Europe a Parigi nella Ryder Cup, in cui Francesco Molinari ha offerto una straordinaria prestazione impreziosita anche da due primati (primo continentale a ottenere quattro punti nei doppi e cinque punti in totale),  riprende l’European Tour  con l’Alfred Dunhill Links Championship (4-7 ottobre), in programma sui tre percorsi dell’Old Course St. Andrews, di Carnoustie e di Kingsbarns in Scozia. Si gioca con formula pro-am (un pro e un dilettante) e taglio dopo 54 buche che lascerà in corsa i primi 60 concorrenti e le prime 20 squadre.

Cinque gli italiani in gara, Matteo Manassero, Edoardo Molinari, Renato Paratore, Andrea Pavan e Nino Bertasio, in un contesto che comprende alcuni interpreti della Ryder Cup. Sul fronte europeo l’ottimo Tommy Fleetwood, che ha fatto coppia record con Molinari,  e Tyrrell Hatton, che difende il titolo (e giocherà con l’ex calciatore Ruud Gullit), insieme ai vice capitani Luke Donald, Robert Karlsson, Graeme McDowell e Padraig Harrington. Del team statunitense vi saranno Brooks Koepka e Tony Finau con il vice capitano Matt Kuchar.

Nel field altri atleti di peso tra i quali ricordiamo Matthew Fitzpatrick, Chris Wood, Martin Kaymer, Shane Lowry, Thomas Pieters, Ernie Els, Richard Sterne, Thongchai Jaidee e Tom Lewis, rigenerato dai due successi nell’arco di due settimane, uno nel circuito (Portugal Masters) e l’altro nel Challenge Tour (Bridgestone Challenge)

Matteo Manassero, che negli ultimi dieci tornei ha superato solo due volte il taglio, ha assoluto bisogno di un risultato di rilievo essendo molto a rischio la sua ‘carta’ per il 2019. Andrea Pavan ha l’obiettivo di rendere ancor più positiva la sua miglior stagione sul tour; Renato Paratore sarà in cerca di continuità dopo aver ritrovato il gioco; Nino Bertasio proverà a portare a sei la striscia di eventi consecutivi terminati a premio ed Edoardo Molinari a rendere più regolare il suo cammino troppo altalenante. Il montepremi è di cinque milioni di dollari (circa 4.330.000 euro).

Diretta su Sky - L’Alfred Dunhill Links Championship viene teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky sul canale Sky Sport Golf ai seguenti orari:  giovedì 4 ottobre, venerdì 5 e sabato 6, dalle ore 14 alle ore 18; domenica 7, dalle ore 13,30 alle ore 18,30. Commento di Marco Cogliati e di Nicola Pomponi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Primo piano

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    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

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Golf Story

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    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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