Andrea Saracino, Stefano Pitoni e l’austriaco Timon Baltl sono in testa con 61 colpi (-7) nel Cervino Open, 13° torneo dell’Alps Tour 2018 e sesto appuntamento stagionale dell’Italian Pro Tour Banca Generali Private in svolgimento sul percorso del Golf Club Cervino (par 68). Dopo il primo giro, i tre leader sono tallonati dall’amateur azzurro Jacopo Albertoni, dal francese Alexandre Daydou e dall’inglese Benjamin Wheeler, quarti con 62 (-6). Si conferma in un buon momento di forma lo spagnolo Santigao Tarrio, leader dell’ordine di merito, che ha chiuso in settima posizione con 63 (-5). Avvio positivo anche per il campione in carica inglese James Sharp, ottavo con 64 (-4). Tra gli italiani, hanno tenuto un buon ritmo Nunzio Daniele Lombardi, 11° con 65 (-3), Michele Cea, Corrado De Stefani e Federico Zucchetti, 15.i con 66 (-2).
L’intervista di Pitoni - Ventottenne reatino, Stefano Pitoni ha all’attivo tre vittorie sull’Alps Tour conquistate nel 2016.
Il suo primo round al Golf Club Cervino si è concluso senza sbavature e con ben sette birdie. “Oggi è andato tutto bene, il putt ha funzionato alla grande. Ho avuto un gioco fluido che mi ha dato grande fiducia per tutto il giro terminando senza bogey. I green sono piccoli e serve immaginazione per sfruttare le sponde e far atterrare bene la pallina. La partenza è stata ottima, devo continuare così per sperare nella vittoria”.
Formula e montepremi – Il Cervino Open si sviluppa su tre giri sulla distanza di 54 buche (18 al giorno). Al termine del secondo round, il taglio lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto, dilettanti compresi. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.
Ingresso gratuito - Per tutta la durata della manifestazione l’ingresso per il pubblico sarà gratuito.
Gli sponsor–L’Italian Pro Tour ha il supporto del title sponsor Banca Generali Private; del main sponsor BMW; degli Official Sponsor Casa Vinicola Errico, Cashback World. Official Supplier: Kappa, Frecciarossa, WindTre, Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale. Charity Partner: Fondazione Tommasino Bacciotti. Official Advisor: Infront.
Il percorso - Realizzato dall’architetto Donald Harradine all’inizio degli anni cinquanta, il Golf Club Cervino, che ha festeggiato nel 2015 i sessant’anni di vita, è stato uno dei primi quindici campi in Italia. È quello che si trova più in alto nella penisola e uno dei più alti d’Europa (m. 2.050). Dal 2008, anno in cui è stato ultimato il suo ampliamento, dispone di 18 buche di elevata qualità tecnica, che hanno trovato riscontro nei commenti molto positivi dei giocatori. Splendida la sua collocazione paesaggistica al cospetto del maestoso Cervino, la montagna più fotografata del vecchio continente.
L’inglese Matt Wallace ha vinto con 269 (68 68 66 67, -19) colpi il Made In Denmark (European Tour) sul percorso del Silkeborg Ry GC (par 72), ad Aarhus in Danimarca. E’ l’ultima gara valida per acquisire punteggio nelle classifiche che portavano alla qualificazione diretta di otto dei 12 giocatori cdella squadra europea di Ryder Cup.
Wallace ha superato con un birdie alla seconda buca di playoff i connazionali Lee Westwood (68 65 67 69, Jonathan Thomson (64 69 68 68) e Steven Brown (70 68 63 68) con i quali aveva terminato alla pari il torneo.
E’ rimasto fuori dallo spareggio per un colpo il sudafricano Erik Van Rooyen (270, -18), ha concluso al sesto posto con 271 (-17) il danese Lucas Bjerregaard ed è salito dal 13° al settimo con 272 (-16) l’inglese Matthew Fitzpatrick, che ha cercato la buona prestazione sperando di convincere il capitano di Ryder Cup Thomas Bjorn (69° con 285, -3) a concedergli una wild card per la sfida di Parigi contro gli americani.
Aveva lo stesso obiettivo anche l’altro inglese Eddie Pepperell, che però non ha brillato (56° con 283, -5). Si è classificato 20° con 277 (-11) il danese Thorbjorn Olesen: era già tra i qualificati per la Ryder Cup, ma avrebbe voluto dare maggior soddisfazione ai suoi fans.
Matt Wallace
, 28enne di Hillingdon, ha ottenuto il quarto successo in carriera e il terzo stagionale. Ha ricevuto un assegno di 250.000 euro su un montepremi di 1.500.000 euro. E’ uscito al taglio Edoardo Molinari (74° con 143 - 71 72, -1).
TERZO GIRO - L’inglese Lee Westwood, in vetta con 200 (68 65 67, -16) colpi al Made In Denmark, si è creato l’opportunità di portare a 24 i titoli nell’European Tour, dove non vince dal 2014, ma nel giro finale il 45enne di Worksop potrà contare appena su un colpo di vantaggio nei riguardi dei connazionali Steven Brown e Jonathan Thomson e del belga Thomas Detry (201, -15). E’ l’ultima gara valida per acquisire punteggio nelle classifiche che portano alla qualificazione diretta di otto dei 12 giocatori che comporranno la squadra europea di Ryder Cup, ma in realtà i giochi sono già fatti.
Sul percorso del Silkeborg Ry GC (par 72), ad Aarhus in Danimarca, dove è uscito al taglio Edoardo Molinari (74° con 143 - 71 72, -1), possono competere per il titolo anche gli altri due inglesi Matt Wallace, quinto con 202 (-14), e Callum Shinkwin, sesto con 204 (-12) insieme al sudafricano Christiaan Bezuidenhout, leader dopo due turni.
E’ in gara il danese Thomas Bjorn, capitano europeo di Ryder Cup, 36° con 210 (-6), che dopo l’evento assegnerà le quattro wild card a sua disposizione per completare il team. Sperano di essere scelti Matthew Fitzpatrick, salito dal 27° al 13° posto con 206 (-10), ed Eddie Pepperell, che però è sceso dal 30° al 61° con 213 (-3). Ha recuperato il danese Thorbjorn Olesen, 30° con 209 (-7), che sperava in una prestazione di alta classifica davanti ai suoi fans. Il montepremi è di 1.500.000 euro con prima moneta di 250.000 euro.
SECONDO GIRO - Edoardo Molinari, unico italiano in gara, 74° con 143 (71 72, -1) è uscito al taglio per un colpo di troppo nel Made In Denmark (European Tour) sul percorso del Silkeborg Ry GC (par 72), ad Aarhus in Danimarca. E’ l’ultima gara valida per acquisire punteggio nelle classifiche che portano alla qualificazione diretta di otto dei 12 giocatori che comporranno la squadra europea di Ryder Cup, ma in realtà i giochi sono già fatti.
Si è messo in luce, leader con 131 (66 65, -13) colpi, il sudafricano Christiaan Bezuidenhout, 24enne di Delmas alla seconda stagione sul circuito dove per ora ha ottenuto solo piazzamenti di mezza classifica, anche se numerosi. Lo braccano quattro inglesi, Lee Westwood e Jonathan Thomson, in vetta dopo un turno, secondi con 133 (-11), Sam Horsfield, quarto con 134 (-10), e Matthew Baldwin, quinto con 135 (-9) insieme al belga Thomas Detry.
E’ in gara il danese Thomas Bjorn, capitano europeo di Ryder Cup, 31° con 139 (-5), che dopo l’evento assegnerà le quattro wild card a sua disposizione. Ha lo stesso punteggio l’inglese Eddie Pepperell che insieme al connazionale Matthew Fitzpatrick, risalito dal 71° al 37° posto con 140 (-4), spera di essere tra i prescelti. Nel torneo avrebbe voluto essere protagonista l’atteso danese Thorbjorn Olesen, che invece è riuscito per ora solamente a evitare il taglio (55° con 142, -2).
Christiaan Bezuidenhout ha girato in 65 (-7) colpi con otto bridie e un bogey, mentre Edoardo Molinari ha chiuso il torneo con tre birdie e tre bogey per il 72 (par). Il montepremi è di 1.500.000 euro con prima moneta di 250.000 euro
PRIMO GIRO - Edoardo Molinari, unico italiano in gara, ha iniziato al 53° posto con 71 (-1) colpi il Made In Denmark (European Tour) sul percorso del Silkeborg Ry GC (par 72), ad Aarhus in Danimarca, ultima gara valida per acquisire punteggio nelle classifiche che portano alla qualificazione diretta di otto dei 12 giocatori che comporranno la squadra europea di Ryder Cup. Leader con 64 (-8) colpi è l’inglese Jonathan Thomson inseguito con 66 (-6) da sei concorrenti: il danese Lucas Bjerregaard, il neozelandese Josh Geary, l’australiano Brett Rumford, lo statunitense Hunter Stewart, il sudafricano Christiaan Bezuidenhout e l’inglese Matthew Boldwin. Tra i nove partecipanti in ottava posizione con 67 (-5) il gallese Jamie Donaldson e l’inglese Robert Rock. Il capitano europeo di Ryder Cup, il danese Thomas Bjorn che dopo questa gara assegnerà le quattro wild card a sua disposizione, è al 39° posto con 70 (-2), così come l’inglese Eddie Pepperell, che insieme al connazionale Matthew Fitzpatrick, 71° con 72 (par), spera di essere scelto dal danese. Ha deluso l’altro danese Thorbjorn Olesen, molto atteso dagli appassionati di casa, 93° con 73 (+1).
Jonathan Thomson, 22enne di Rotherham senza particolari note di merito sul circuito, ha girato con nove birdie e un bogey. Edoardo Molinari si è espresso con cinque birdie e quattro bogey. Il montepremi è di 1.500.000 euro con prima moneta di 250.000 euro
LA VIGILIA - Edoardo Molinari sarà l’unico italiano in campo nel Made In Denmark (30 agosto-2 settembre), torneo dell’European Tour che si disputa sul percorso del Silkeborg Ry GC, ad Aarhus in Danimarca. E’ l’ultima gara valida per acquisire punteggio nelle classifiche che portano alla qualificazione diretta nella squadra europea di Ryder Cup, ma in realtà i giochi sono già fatti e c’è soprattutto attesa per sapere a chi il capitano Thomas Bjorn destinerà le quattro wild card a sua disposizione. Lo comunicherà dopo questo evento.
Degli otto che risultano ammessi di diritto sarà presente solo Thorbjorn Olesen, che insieme a Bjorn non poteva disertare l’Open nazionale. Sei competeranno nel PGA Tour per la FedEx Cup (Justin Rose, Tyrrell Hatton, Tommy Fleetwood, Jon Rahm, Rory McIlroy e Alex Noren), mentre riposerà Francesco Molinari, leader della "European points".
Nel field di buona caratura gli inglesi Eddie Pepperell e Matthew Fitzpatrick, appena fuori dalla lista dei qualificati, proveranno a convincere Bjorn a puntare su di loro per la sfida di Parigi (28-30 settembre). Un tema in più nel torneo dove, oltre a Olesen e ai due britannici, cercheranno di ritagliarsi un ruolo da protagonisti anche il tedesco Martin Kaymer, gli altri inglesi Matt Wallace e Danny Willett, i coreani Soomin Lee e Jeunghun Wang, il belga Thomas Pieters, l’australiano Scott Hend e il sudafricano Haydn Porteous, per citarne alcuni. Non sarà probabilmente in grado di vincere, ma calamiterà certamente l’attenzione del pubblico lo statunitense John Daly. Il montepremi è di 1.500.000 euro con prima moneta di 250.000 euro
L’inglese Jack Singh Brar ha ottenuto il primo titolo nel Challenge Tour prevalendo con 265 (69 65 64 67, -15) nel Cordon Golf Open, torneo del Challenge Tour disputato sul percorso del Golf Blue Green de Pléneuf Val André (par 70), a Pleneuf in Francia. Ha ottenuto un bel nono posto Francesco Laporta con 272 (66 70 69 67, -8), ha recuperato 28 posizioni nel finale Filippo Bergamaschi, 16° con 274 (68 70 71 65, -6) grazie a un 65 (-5) miglior score di giornata realizzato anche da altri tre concorrenti, ne ha perse 24 Alessandro Tadini, 41° con 279 (64 73 68 74, -1), ed è rimasto praticamente stabile Luca Cianchetti, 56° con 284 (70 70 70 74, +4).
Jack Singh Brar, 22 anni da compiere, da poco passato al professionismo e con un successo nell’Alps Tour ottenuto a inizio stagione, ha preso il comando nel terzo giro e lo ha mantenuto nel quarto con un 67 (-3) dovuto a cinque birdie e a due bogey. Con il titolo anche un assegno di 36.800 euro su un montepremi di 230.000 euro.
Hanno provato a recuperare senza esito lo spagnolo Adri Arnaus, secondo con 268 (-12), e il cileno Hugo Leon, terzo con 269 (-11). In quarta posizione con 270 (-10) il nordirlandese Jonathan Caldwell e il gallese Stuart Manley e in sesta con 271 (-9) il francese Damien Perrier, lo svedese Oscar Stark e l’inglese Steven Tiley. Non hanno superato il taglio Federico Maccario, 66° con 142 (73 69, +2), out per un colpo, Jacopo Vecchi Fossa, 93° con 144 (71 73, +4), ed Enrico Di Nitto, 104° con 145 (75 70, +5).
TERZO GIRO - L’inglese Jack Singh Brar, emergente 22enne inglese che ha iniziato la stagione vincendo sull’Alps Tour, ha preso il largo con 198 (69 65 64, -12) colpi nel Cordon Golf Open, torneo del Challenge Tour che si sta svolgendo sul percorso del Golf Blue Green de Pléneuf Val André (par 70), a Pleneuf in Francia. Si sono mantenuti in buona posizione Alessandro Tadini (64 73 68) e Francesco Laporta (66 70 69), 17.i con 205 (-5), e sono più indietro Filippo Bergamaschi, 44° con 209 (68 70 71, -1), e Luca Cianchetti, 49° con 210 (70 70 70, par).
Il leader ha distaccato di tre colpi il connazionale Steven Tiley, il gallese Stuart Manley e lo spagnolo Adri Arnaus (201, -9), e di quattro il cileno Hugo Leon, il nordirlandese Dermot McElroy e l’altro iberico Daniel Berna Manzanares (202, -8).
Non hanno superato il taglio Federico Maccario, 66° con 142 (73 69, +2), out per un colpo, Jacopo Vecchi Fossa, 93° con 144 (71 73, +4), ed Enrico Di Nitto, 104° con 145 (75 70, +5). Il montepremi è di 230.000 euro con prima moneta di 36.800 euro.
SECONDO GIRO - Francesco Laporta, 16° con 136 (66 70, -4), è l’azzurro meglio classificato nel Cordon Golf Open, torneo del Challenge Tour che si sta svolgendo sul percorso del Golf Blue Green de Pléneuf Val André (par 70), a Pleneuf in Francia. Sono rimasti in gara Alessandro Tadini, 25° con 137 (64 73, -3), Filippo Bergamaschi, 37° con 138 (68 70, -2), e Luca Cianchetti, 50° con 140 (70 70, par). Non hanno superato il taglio Federico Maccario, 66° con 142 (73 69, +2), out per un colpo, Jacopo Vecchi Fossa, 93° con 144 (71 73, +4), ed Enrico Di Nitto, 104° con 145 (75 70, +5).
Classifica rivoluzionata nelle prime posizioni. Si sono portati al comando con 132 (-8) lo spagnolo Adri Arnaus (68 64) e l’inglese Ben Evans (66 66) con il minimo vantaggio sul nordirlandese Jonathan Caldwell, sul gallese Stuart Manley e sull’iberico Daniel Berna Manzanares (133, -7). In sesta posizione con 134 (-6) i danesi Rasmus Hjelm e Martin Ovesen, lo scozzese David Law e l’inglese Jack Singh Brar. Il montepremi è di 230.000 euro con prima moneta di 36.800 euro.
PRIMO GIRO - Alessandro Tadini al secondo posto con 64 (-6) colpi e Francesco Laporta al settimo con 66 (-4) dopo il primo giro del Cordon Golf Open, torneo del Challenge Tour che si sta svolgendo sul percorso del Golf Blue Green de Pléneuf Val André (par 70), a Pleneuf in Francia.
Tadini, affiancato dall’inglese Jamie Abbott e dal nordirlandese Dermot McElroy, ha due colpi di ritardo dal portoghese José-Filipe Lima, che guida il gruppo dopo un ottimo 62 (-8 con un eagle, sette birdie, un bogey). In quinta posizione con 65 (-5) l’inglese Ross McGowan e l’olandese Darius Van Driel, mentre Laporta ha la compagnia di altri otto concorrenti tra i quali il gallese Stuart Manley, lo scozzese David Law e lo spagnolo Borja Virto.
Ha tenuto un buon passo Filippo Bergamaschi, 24° con 68 (-2), è al limite del taglio Luca Cianchetti, 51° con 70 (par), e sono oltre Jacopo Vecchi Fossa, 70° con 71 (+1), Federico Maccario, 100° con 73 (+3), ed Enrico Di Nitto, 122° con 75 (+5). Il montepremi è di 230.000 euro con prima moneta di 36.800 euro.
LA VIGILIA - Il Challenge Tour ritorna in Francia dopo quasi due mesi per la disputa del Cordon Golf Open (30 agosto-2 settembre) sul percorso del Golf Blue Green de Pléneuf Val André, a Pleneuf.
Sette gli italiani presenti: Francesco Laporta e Alessandro Tadini, che hanno conquistato la medaglia di bronzo ai recenti Campionati Europei per team e che appaiono in buona forma, Federico Maccario, Enrico Di Nitto, Luca Cianchetti, Jacopo Vecchi Fossa e Filippo Bergamaschi.
Pur essendoci parecchie defezioni tra i migliori, il field è sicuramente buono. Infatti saranno sul tee di partenza gli scozzesi Calum Hill e David Law, l’olandese Darius Van Driel, il gallese Stuart Manley, il portoghese Pedro Figueiredo, il giovanissimo coreano Minkyu Kim, il francese Victor Perez, gli inglesi Tom Murray, Ross McGowan e l’emergente Jack Singh Brar, che ha iniziato la stagione vincendo sull’Alps Tour, il danese Mark Flindt Haastrup e il sudafricano Oliver Bekker. Il montepremi è di 230.000 euro con prima moneta di 36.800 euro.
Bryson DeChambeau ha vinto con 268 (70 68 63 67, -16) colpi il Dell Technologies Championship, seconda delle quattro prove dei PlayOffs del PGA Tour che portano all’assegnazione dei dieci milioni di dollari della FedEx Cup al vincitore di una speciale classifica a punti e che concludono anche la stagione 2017/2018 del circuito statunitense.
Sul percorso del TPC Boston (par 71), a Norton nel Massachusetts, dove era assente Francesco Molinari, DeChambeau, 25enne di Modesto (California), ha ottenuto il quarto successo in carriera, il terzo stagionale e il secondo consecutivo nei PlayOffs rafforzando la sua posizione di leader della FedEx Cup. Era dal 2008 che un giocatore non si imponeva nel Northern Trust e nel Dell Championship (Vijay Singh).
Ha superato di due colpi Justin Rose (270, -14) e di tre Cameron Smith (271, -13). Al quarto posto con 272 (-12) C.T. Pan, Tony Finau e Hideki Matsuyama, risalito dal 25°, e hanno recuperato alcuni big: Dustin Johnson, leader mondiale, da 33° a settimo con 273 (-11), stesso punteggio del messicano Abraham Ancer in vetta dopo tre turni, Phil Mickelson, autore di un 63 (-8) miglior score di giornata, e Brooks Koepka, 12.i con 274 (-10), e Justin Thomas, che difendeva il titolo, da 60° a 24° con 277 (-7).
Hanno perso qualcosa Jordan Spieth e Rory McIlroy, che hanno affiancato Mickelson, e Tiger Woods, da 16° a 24° (277), che ha chiuso con un 71 (par). Dopo 13 buche di gran livello con tre birdie, si è perso nel finale tornando in par con un bogey e un doppio bogey.
Classifica FedEx – Bryson DeChambeau, come detto, ha rafforzato la sua posizione in FedEx e avendo più di 2.000 punti di vantaggio su Dustin Johnson sarà sicuro di non venire superato nel prossimo evento, il BMW Championship (6-9 settembre), dove sono stati ammessi i primi 70 in FedEx, e quindi di poter iniziare da leader anche la gara finale, il Tour Championship (20-23 settembre), che si disputerà la settimana prima della Ryder Cup. Posizione di privilegio perché in quella occasione i punti verranno resettati. Si manterrà l’ordine di classifica, ma Il primo riceverà 2.000 punti e a scendere 1.800, 1.520, 1.296 e 1.280 fino ai 115 del 30°. In tal modo quasi tutti avranno la possibilità di conquistare il jackpot, ma i primi cinque, in caso di vittoria, avranno la matematica certezza di conseguire la FedEx, poiché nessuno degli altri quattro potrà superarlo con qualsiasi piazzamento. Nell’attuale graduatoria seguono i due battistrada Justin Rose, Tony Finau, Justin Thomas, vincitore FedEx 2017, Brooks Koepka e Bubba Watson. Francesco Molinari ha perso una posizione, scendendo dal 13° al 14° posto ma mantenendo inalterate le sue chance pur non avendo partecipato alla gara, e Tiger Woods è rimasto al 25°.
World Ranking e money list – Bryson DeChambeau è salito dal 12° al settimo posto nella classifica mondiale (p. 6,94), dove al vertice Dustin Johnson (p. 10,18) precede di pochissimo Brooks Koepka (p. 10,07). Vicini anche Justin Thomas (p. 9,52) e Justin Rose (p. 9,30). E’ rimasto in sesta posizione Francesco Molinari (p. 7,35) preceduto di un centesimo da Jon Rahn (p, 7,36).
DeChambeau ha lanciato anche la sua candidatura per divenire il numero uno del circuito. Nella money list, grazie all’assegno di 1.620.000 dollari ricevuto su un montepremi di nove milioni di dollari, è ora secondo con $ 7.809.009 alle spalle di Justin Thomas ($ 8.225.921) e davanti a Dustin Johnson ($ 7.761.625). Molinari è 11° con $ 4.650.042.
TERZO GIRO - Abraham Ancer è il leader a sorpresa con 200 (66 69 65, -13) colpi del Dell Technologies Championship, seconda delle quattro prove dei PlayOffs del PGA Tour che portano all’assegnazione dei dieci milioni di dollari della FedEx Cup al vincitore di una speciale classifica a punti e che concludono anche la stagione 2017/2018 del circuito statunitense.
Sul percorso del TPC Boston (par 71), a Norton nel Massachusetts, dove è assente Francesco Molinari, il 27enne di nazionalità messicana, ma nato a McAllen nel Texas, ha realizzato un bel 65 (-6 con sette birdie e un bogey) proponendosi quale terzo messicano nella storia a vincere sul circuito. Nelle battute conclusive ha superato Tyrrell Hatton e Bryson DeChambeau (201, -12), leader della FedEx Cup, rinvenuto dal 21° al secondo posto con un 63 (-8), miglior punteggio di giornata. Al quarto con 202 (-11) Justin Rose e Cameron Smith e si è portato dal 21° all’ottavo con 204 (-9) Rory McIlroy che ha agganciato Jordan Spieth.
Ha risalito la graduatoria di cinque gradini Tiger Woods, 16° con 206 (-7), autore di un 68 (-3) fatto di quattro birdie e di un bogey arrivato dopo 33 buche senza errori, e più che mai deciso a convincere Jim Furyk, capitano americano di Ryder Cup, a portarlo a Parigi (28-30 settembre) non solo come vice capitano. A caccia di una wild card, ma sul fronte europeo, Paul Casey, 28° con 208 (-5): saprà se la riceverà mercoledì prossimo quando il capitano Thomas Bjorn rivelerà le sue scelte. Ha lo stesso punteggio Alex Noren, che invece è tra gli otto già nel team insieme a Francesco Molinari.
Scivolone di Webb Simpson, in vetta dopo due turni e ora 25° con 207 (-6) dopo un 76 (+5) affiancato da Hideki Matsuyama, e posizioni preziose perse anche da Dustin Johnson, numero uno mondiale, da 16° a 33° con 209 (-4). Non stanno rendendo come nelle loro possibilità Jon Rahm, 40° con 210 (-3), Phil Mickelson, 50° con 211 (-2), Justin Thomas, campione uscente, 60° con 212 (-1), e Adam Scott, 67° con 215 (+2).
Sono stati ammessi al torneo i primi 100 (98 partiti) della graduatoria FedEx, che si ridurranno a 70 nel prossimo BMW Championship (6-9 settembre) e a 30 nel Tour Championship (20-23 settembre). Prima dell’atto finale, che si terrà la settimana precedente la Ryder Cup, i punti verranno resettati. Si manterrà l’ordine di classifica, ma Il primo riceverà 2.000 punti e a scendere 1.800, 1.520, 1.296 e 1.280 fino ai 115 del 30°. In tal modo quasi tutti avranno la possibilità di conquistare il jackpot.
Con l’attuale graduatoria del Dell Technologies Championship rimarrebbe al comando della FedEx Bryson DeChambeau, seguito da Dustin Johnson, Tony Finau, Justin Thomas e Abraham Ancer. Francesco Molinari scenderebbe dal 13° al 17° posto e Tiger Woods dal 25° al 26°.Il montepremi è di nove milioni di dollari.
SECONDO GIRO - Webb Simpson, autore con 63 (-8) del miglior score di giornata per un totale di 131 (68 63, -11) colpi, si è portato in vetta al Dell Technologies Championship, seconda delle quattro prove dei PlayOffs del PGA Tour che portano all’assegnazione dei dieci milioni di dollari della FedEx Cup al vincitore di una speciale classifica a punti e che concludono anche la stagione 2017/2018 del circuito statunitense.
Sul percorso del TPC Boston (par 71), a Norton nel Massachusetts, dove è assente Francesco Molinari, il 34enne di Ragleigh (North Carolina), cinque titoli sul circuito con un major, ha superato con un eagle sull’ultima buca (dopo sei bridie) Justin Rose e Tyrrell Hatton (132, -10), l’altro concorrente con uno score di 63, e ha lasciato a tre colpi Tommy Fleetwood (134, -8).
Protagonista anche Tiger Woods, risalito dal 57° al 21° posto con 138 (72 66, -4), grazie a un 66 (-5, cinque birdie). E’ la seconda volta, negli ultimi quattro giri, che Woods effettua un turno senza bogey, dopo che dal 2015 tutti i suoi score ne assommavano almeno uno. Hanno lo stesso punteggio Brooks Koepka, Rory McIlroy e Bryson DeChambeau, leader della FedEx Cup, e sono più avanti Jordan Spieth, settimo con 136 (-6), e anch’egli in recupero, e Dustin Johnson, numero uno mondiale, 16° con 137 (-5), sceso di otto gradini. Non decolla Hideki Matsuyama, 34° con 140 (-2) e sono in difficoltà Justin Thomas, campione in carica, e Adam Scott, 56,i con 142 (par) e Phil Mickelson, 68° con 144 (+2).
Sono stati ammessi al torneo i primi 100 (98 partiti) della graduatoria FedEx, che si ridurranno a 70 nel prossimo BMW Championship (6-9 settembre) e a 30 nel Tour Championship (20-23 settembre). Prima dell’atto finale, che si terrà la settimana precedente la Ryder Cup, i punti verranno resettati. Si manterrà l’ordine di classifica, ma Il primo riceverà 2.000 punti e a scendere 1.800, 1.520, 1.296 e 1.280 fino ai 115 del 30°. In tal modo quasi tutti avranno la possibilità di conquistare il jackpot.
Con l’attuale classifica del Dell Technologies Championship salirebbe in vetta alla FedEx Webb Simpson davanti a Bryson DeChambeau, Dustin Johnson, Justin Thomas e a Justin Rose. Francesco Molinari scenderebbe dal 13° posto al 16° posto e Tiger Woods dal 25° al 27°.Il montepremi è di nove milioni di dollari.
SECONDO GIRO - Justin Rose, leader con 65 (-6, sei birdie), ha iniziato con molta decisione il Dell Technologies Championship, seconda delle quattro prove dei PlayOffs del PGA Tour che portano all’assegnazione dei dieci milioni di dollari della FedEx Cup al vincitore di una speciale classifica a punti e che concludono anche la stagione 2017/2018 del circuito statunitense.
Sul percorso del TPC Boston (par 71), a Norton nel Massachusetts, dove è assente Francesco Molinari, l’inglese precede di un colpo Russell Knox e Abraham Ancer (66, -5) e di due Chris Kirk, Beau Hossler, Keegan Bradley e Gary Woodland (67, -4). Subito dietro, ottavi con 68 (-3), Dustin Johnson, leader mondiale, e Rafa Cabrera Bello, che spera in una wild card del capitano Thomas Bjorn per partecipare con la selezione europea alla Ryder Cup (Francia, 28-30 settembre).
Sono in buona posizione Jordan Spieth e Brooks Koepka, 16.i con 69 (-2), e hanno perso terreno prezioso Bryson DeChambeau, numero uno nella classifica FedEx Cup, 33° con 70 (-1), Rory McIlroy e Adam Scott, 42.i con 71 (par).
Non è stata una buona giornata per Tiger Woods, 57° con 72 (+1) insieme a Phil Mickelson, ma è andata peggio a Justin Thomas, campione in carica, 70° con 73 (+2), e a Jason Day, 89° con 76 (+5).
Sono stati ammessi al torneo i primi 100 (98 partiti) della graduatoria FedEx che si ridurranno a 70 nel prossimo BMW Championship (6-9 settembre) e a 30 nel Tour Championship (20-23 settembre). Prima dell’atto finale, che si terrà la settimana precedente la Ryder Cup, i punti verranno resettati. Si manterrà l’ordine di classifica, ma Il primo riceverà 2.000 punti e a scendere 1.800, 1.520, 1.296 e 1.280 fino ai 115 del 30°. In tal modo quasi tutti avranno la possibilità di conquistare il jackpot.
Con l’attuale classifica del Dell Technologies Championship salirebbe in vetta alla FedEx Justin Rose, seguito da Bryson DeChambeau, Dustin Johnson, Justin Thomas e Tony Finau. Francesco Molinari manterrebbe il 13° posto e Tiger Woods scenderebbe al 33° mettendo a rischio la sua partecipazione all’ultima gara.
LA VIGILIA - Entrano nella fase calda i PlayOffs del PGA Tour che portano all’assegnazione dei dieci milioni di dollari della FedEx Cup al vincitore di una speciale classifica a punti e che concludono anche la stagione 2017/2018 del circuito statunitense.
Sul percorso del TPC Boston, a Norton nel Massachusetts, si disputa il Dell Technologies Championship (31 agosto-3 settembre), la seconda delle quattro prove alla quale sono stati ammessi i primi cento della classifica FedEx. Difende il titolo Justin Thomas, terzo in FedEx dove conduce Bryson DeChambeau, grazie al successo nel Northern Trust, con Dustin Johnson, leader mondiale, in seconda posizione. Nel field quasi tutti i migliori giocatori del mondo compresi Rory McIlroy, che rientra dopo lo stop della scorsa settimana, Justin Rose, Jason Day e Phil Mickelson, che sono tra i top ten. Ha necessità di recuperare Tiger Woods (25°) per non correre il rischio di uscire dal Tour Championship (20-23 settembre), la gara finale nella quale entreranno solo i primi trenta.
Non sarà presente Francesco Molinari, 13° in FedEx e praticamente già sicuro di arrivare fino all’atto conclusivo. "L'assenza dal Dell Technologies Championship - ha dichiarato Gorka Guillen, manager dell’azzurro - è stata dettata da una scelta tecnica per le future gare della FedEX Cup, ma soprattutto in vista della Ryder Cup di Parigi, appuntamento al quale Francesco vuole arrivare al massimo della forma".
Dopo il Dell Technologies Championship si svolgerà il BMW Championship (6-9 settembre) dove accederanno i primi 70 in FedEx, poi il gran finale la settimana precedente la Ryder Cup. Nel Tour Championship i punti verranno resettati. Si manterrà l’ordine di classifica, ma Il primo riceverà 2.000 punti e a scendere 1.800, 1.520, 1.296 e 1.280 fino ai 115 del 30°. In tal modo quasi tutti avranno la possibilità di conquistare il jackpot.
Il torneo su Sky –
Sul percorso del Golf Club Cervino, a Cervinia, prende il via la quarta edizione del Cervino Open (29-31 agosto), torneo in calendario nell’Alps Tour e nell’Italian Pro Tour Banca Generali Private che riporta il grande golf internazionale nella Valle d’Aosta.
L’evento è stato anticipato dalla Pro Am del Cervino Open vinta con “meno 34” dal team del francese Xavier Poncelet, con i dilettanti Cristina Spagna, Monica Moroni e Jacob Hoekstra, che ha preceduto quelli di Nunzio Lombardi, con Pasquale Rosito, Raffaele Chiera e Antonella Lucentini, e dell’irlandese David Carey con Marino Vuillermoz, Edi Machet ed Ennio Abram, entrambi con “-33” e messi nell’ordine dal miglior score sulle buche finali. In quarta posizione con “-30” la formazione dello spagnolo Alex Esmatges con Mario Foscale, Alberto Chiola e Andrea Rossi e in quinta con “-29” la compagine di Alessandro Grammatica, con Michele Gallerani, Andrea Bonatti e Marco Dal Fior.
Si è giocato sulla distanza di 18 buche con formula “Tour Scramble - net aggregate team score in relation to par” and “Use your pro” e per la classifica sono stati conteggiati solamente birdie ed eagle.
Cervino Open con un field di qualità - Al Cervino Open prendono parte 122 concorrenti (52 italiani) provenienti da 15 nazioni, comprese Argentina, Sudafrica, Stati Uniti e Nuova Zelanda. Il field è di ottima qualità per la presenza di ben diciotto giocatori tra i primi venti dell’ordine di merito e di otto degli undici vincitori stagionali. Calamita l’attenzione lo spagnolo Santiago Tarrio, due successi e leader della money list, ma saranno in tanti poter puntare al titolo a iniziare dai francesi Alexandre Daydou e Louis Cohen Boyer, dall’inglese Marcus Mohr e dall’iberico David Borda, che seguono Tarrio in graduatoria. Hanno ampie possibilità anche i tre italiani che sono saliti quest’anno sul gradino più alto del podio: Andrea Saracino, subito alle spalle dei cinque e vincitore del precedente Des Iles Borromées Open by Cashback World, Guido Migliozzi (11° OM) a segno nel Memorial Bordoni by AON, e Michele Cea (20 OM), che ha fatto centro nell’Ein Bay Open in Egitto.
Tra gli altri possibili protagonisti l’inglese James Sharp, che difende il titolo, i transalpini Maxime Radureau e Thomas Elissalde, l’olandese Davey Porsius, l’irlandese Conor O’Rourke e gli italiani Alessandro Grammatica, Niccolò Quintarelli, Stefano Pitoni, Gregory Molteni, Federico Zucchetti, Corrado De Stefani e Leonardo Sbarigia.
Formula e montepremi – Il Cervino Open si dipanerà sulla distanza di 54 buche (18 al giorno). Il taglio dopo 36 lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto, dilettanti compresi. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.
Ingresso gratuito - Per tutta la durata della manifestazione l’ingresso per il pubblico sarà gratuito.
Gli sponsor–L’Italian Pro Tour ha il supporto del title sponsor Banca Generali Private; del main sponsor BMW; degli Official Sponsor Casa Vinicola Errico, Cashback World. Official Supplier: Kappa, Frecciarossa, WindTre, Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale. Charity Partner: Fondazione Tommasino Bacciotti. Official Advisor: Infront.
Il grande golf internazionale torna in alta quota per la disputa del Cervino Open, torneo in calendario nell’Alps Tour e nell’Italian Pro Tour Banca Generali Private. E’ la quarta edizione dell’evento, dopo le felici esperienze del 2012, 2013 e 2017, che avrà luogo da mercoledì 29 agosto a venerdì 31 sul tracciato del Golf Club Cervinio, a Cervinia, uno dei percorsi più alti d’Europa a 2.050 metri sul livello del mare.
La Pro Am del Cervino Open – La gara sarà anticipata domani, martedì 28 agosto, dalla Pro Am del Cervino Open alla quale prendono parte 22 squadre composte da un professionista e da tre dilettanti che competeranno sulla distanza di 18 buche con formula "Tour Scramble - net aggregate team score in relation to par" and "Use your pro". Per la classifica saranno conteggiati solamente birdie, eagle e albatross. Partenza shotgun (ossia tutte le compagini insieme dai diversi tee del tracciato) alle ore 12.
Saranno in campo alcuni tra i possibili protagonisti del torneo tra i quali ricordiamo Guido Migliozzi e Andrea Saracino, vincitori in stagione, Niccolò Quintarelli, Stefano Pitoni, Alessandro Grammatica, Corrado De Stefani, l’inglese Marcus Mohr, lo spagnolo Ivan Cantero e i francesi Maxime Radureau e Xavier Poncelet.
Nell’Open in gara 132 concorrenti - Al Cervino Open prendono parte 132 concorrenti (54 italiani) provenienti da 16 nazioni, comprese Argentina, Sudafrica e Nuova Zelanda. Il field è di ottima qualità per la presenza di ben diciannove giocatori tra i primi venti dell’ordine di merito e di otto degli undici vincitori stagionali. Difenderà il titolo l’inglese James Sharp.
Formula e montepremi – Il Cervino Open si dipanerà sulla distanza di 54 buche (18 al giorno). Il taglio dopo 36 lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto, dilettanti compresi. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.
Ingresso gratuito - Per tutta la durata della manifestazione, Pro Am compresa, l’ingresso per il pubblico sarà gratuito.
Gli sponsor –L’Italian Pro Tour ha il supporto del title sponsor Banca Generali Private; del main sponsor BMW; degli Official Sponsor Casa Vinicola Errico, Cashback World. Official Supplier: Kappa, Frecciarossa, WindTre, Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale. Charity Partner: Fondazione Tommasino Bacciotti. Official Advisor: Infront.
Italian Pro Tour Banca Generali Private - Nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022 – con la collaborazione di Infront Sport & Media, Official Advisor della FIG – la stagione dell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali della FIG, è caratterizzata da sette tornei. Il Cervino Open sarà il sesto di un percorso che, dopo aver toccato in precedenza l’Emilia Romagna (Campionato Nazionale Open), il Friuli (Senior Italian Open by Villaverde H&R), la Lombardia (Memorial Giorgio Bordoni by AON), la Sardegna (Italian Challenge Open presented by Cashback World) e il Piemonte (Des Iles Borromées Open presented by Cashback World) ora farà tappa in Valle d’Aosta e poi si concluderà in Abruzzo (Abruzzo Open), a dimostrazione che il cammino del golf italiano verso la Ryder Cup 2022 coinvolgerà tutta la nazione. L’Italian Pro Tour ha quale title sponsor Banca Generali Private.
Il percorso - Cervinia non si identifica solo con gli sport e le vacanze invernali, ma anche d’estate offre validi motivi per un soggiorno con una serie di attrattive sia ambientali, grazie alla splendida paesaggistica, che sportive con una variegata scelta di sport di montagna, incluso lo sci, una delle esclusive di Cervinia, in aggiunta all’alpinismo, ai tanti percorsi di mountain bike e di trekking, oltre al golf.
In tal senso il Golf Club Cervino, che ha festeggiato nel 2015 i sessant'anni di vita, ha avuto notevole peso nel richiamo del turismo golfistico, contribuendo inoltre alla promozione e alla diffusione di questo sport. Realizzato dall'architetto Donald Harradine all'inizio degli anni cinquanta, è stato uno dei primi quindici campi in Italia. Nel 2008 è stato ultimato l’ampliamento del percorso che può contare su 18 buche di elevata qualità tecnica, ma nel contempo offre al giocatore un panorama spettacolare al cospetto del maestoso Cervino, la montagna più fotografata del vecchio continente.
Philip Geerts, unico italiano in gara, si è classificato al 42° posto con 205 (69 67 69, -5) colpi nel Sun Wild Coast Sun Challenge, il torneo del Sunshine Tour disputato sul percorso del Wild Coast Sun Country Club (par 70), a Port Edward in Sudafrica, e ridotto da 72 a 54 buche per i ritardi causati dal maltempo.
Nel giro finale il brasiliano Adilson Da Silva (194 – 63 64 67, -16) è stato raggiunto dai sudafricani Darren Fichardt (66 66 62), cinque titoli sull’European Tour, Hennie du Plessis (66 64 64) e Vaughn Groenewald (67 61 66) e quest’ultimo, 44 anni, si è poi imposto un birdie alla prima buca di playoff firmando il sesto successo nel circuito.
Al quinto posto con 195 (-15) Alex Haindl, al sesto con 197 (-13) Oliver Bekker e Benjamin Follett-Smith dello Zimbabwe e all’ottavo con 198 (-12) Titch Moore e Jake Roos.
Philip Geerts ha concluso con un parziale di 69 (-19 dovuto a tre birdie e a due bogey.
A Vaughn Groenewald è andato un assegno di 126.800 rand (quasi 7.340 euro) su un montepremi è di 800.000 rand (circa 52.000 euro).
SECONDO GIRO - Philip Geerts, unico italiano in gara, è salito dal 43° al 32° posto con 136 (69 67, -4) colpi nel Sun Wild Coast Sun Challenge, il torneo del Sunshine Tour che si sta disputando sul percorso del Wild Coast Sun Country Club (par 70), a Port Edward in Sudafrica.
Ha mantenuto la leadership con 127 (63 64, -13) colpi il brasiliano Adilson Da Silva, 46enne di Santa Cruz do Sul, che ha svolto la sua carriera in parte nello Zimbabwe, dove ha vinto una trentina di tornei nel circuito locale tra il 1996 e il 2003, per poi proseguire nel Sunshine Tour dove è andato a segno in dodici occasioni, l’ultima nel 2013. Con sette birdie e un bogey per il 64 (-6) è riuscito ad evitare l’aggancio da parte di Vaughn Groenewald (128, -12) rinvenuto con un 61 (-9), miglior score di giornata.
Al terzo posto con 130 (-10) Daniel van Tonder, Hennie du Plessis e Alex Haindl, al sesto con 131 (-9) Benjamin Follett-Smith e Duane Keun e, tra i giocatori al nono con 132 (-8),
Darren Fichardt, cinque titoli sull’European Tour.
Philip Geerts ha girato in 67 (-3) colpi con cinque birdie e due bogey. Il taglio ha lasciato in gara 52 concorrenti che effettueranno il terzo giro con partenza shotgun alle ore 7,30 del mattino.
PRIMO GIRO - Viaggia in notevole ritardo il Sun Wild Coast Sun Challenge, il torneo del Sunshine Tour che su sta disputando sul percorso del Wild Coast Sun Country Club (par 70), a Port Edward in Sudafrica. Infatti nella prima giornata il gioco è stato sospeso e il giro iniziale si è potuto concludere solamente nella seconda. E’ al 43° posto con 69 (-1) colpi Philip Geerts, unico italiano in campo, che ha realizzato due birdie e un bogey con una condotta molto accorta.
E’ al vertice con 63 (-7) il brasiliano Adilson Da Silva, 46enne di Santa Cruz do Sul, che ha svolto la sua carriera in parte nello Zimbabwe, dove ha vinto una trentina di tornei nel circuito locale tra il 1996 e il 2003, per poi proseguire nel Sunshine Tour dove è andato a segno in dodici occasioni, l’ultima nel 2013.
Con un eagle, sei birdie e un bogey ha preso un colpo di vantaggio su Martin Rohwer e su Daniel van Tonder (64. -6) e due su Jaco Prinsloo, Jacques Blaauw, Wynand Dingle e su Toto Thimba (65, -5). Tra i giocatori all’ottavo posto con 66 (-4)
Darren Fichardt, cinque titoli sull’European Tour, e Tyrone Ferreira. Il montepremi è di 800.000 rand (circa 52.000 euro) con prima moneta di 126.800 rand (quasi 7.340 euro).
LA VIGILIA - Philip Geerts scende nuovamente in campo nel Sunshine Tour partecipando al Sun Wild Coast Sun Challenge, che si disputa sul percorso del Wild Coast Sun Country Club, a Port Edward in Sudafrica.
Tra i possibili protagonisti Darren Fichardt, cinque titoli sull’European Tour, Trevor Fisher jr, Rourke van der Spuy, JJ Senekal, Neil Schietekat, Daniel van Tonder, Jake Roos, Hennie Otto, a segno in due Open d’Italia (2008, 2014), lo scozzese Doug McGuigan e il brasiliano Adilson Da Silva. Il montepremi è di 800.000 rand (circa 52.000 euro) con prima moneta di 126.800 rand (quasi 7.340 euro)
L’australiano Peter Fowler si è imposto con 204 (66 69 69, -12) colpi nel Willow Senior Golf Classic (Staysure Tour), sul percorso dell’Hanbury Manor Marriott Hotel & CC (par 72), a Vare in Inghilterra, dove Costantino Rocca si è classificato 33° con 215 (73 72 70, -1), dopo una gara tutta a metà classifica.
Fowler, 59enne di Sydney e uno dei personaggi di maggior carisma del circuito "over 50", ha ottenuto il sesto titolo nel tour staccando di due colpi lo scozzese Gary Orr e lo statunitense Clark Dennis (206, -10), vincitore del Senior Italian Open negli ultimi due anni. Al quarto posto con 207 (-9) gli inglesi Philip Golding e Roger Chapman, il gallese Stephen Dodd e lo spagnolo Miguel Angel Martin e all’ottavo con 208 (-8) l’inglese Gary Wolstenholme, l’iberico Santago Luna e il sudafricano James Kingston. Deludente l’inglese Barry Lane, che difendeva il titolo, 24° con 213 (-3). A Fowler è andato un assegno di 61.710 euro su un montepremi di 410.000 euro.
SECONDO GIRO - Costantino Rocca, 35° con 145 (73 72, +1), è rimasto sostanzialmente stabile nel Willow Senior Golf Classic (Staysure Tour), che si sta svolgendo sul percorso dell’Hanbury Manor Marriott Hotel & CC (par 72), a Vare in Inghilterra.
Sarà una volata finale per il titolo molto combattuta ed emozionante con almeno undici giocatori in grado di vincere dei quali quattro guidano la classifica con 135 (-9) colpi: lo scozzese Gary Orr (66 69), l’australiano Peter Fowler (66 69), il sudafricano James Kingston (69 66) e lo spagnolo Miguel Angel Martin (67 68). Seguono l’argentino Rafael Gomez e l’iberico Santiago Luna, quinti con 136 (-8), l’inglese Paul Eales, il gallese Stephen Dodd e lo statunitense Clark Dennis, vincitore del Senior Italian Open negli ultimi due anni, settimi con 137 (-7), e gli inglesi Jonathan Lomas e David Shacklady, quest’ultimo a segno nel precedente Russian Open, decimi con 138 (-6). Non ha nessuna possibilità di difendere il titolo l’inglese Barry Lane, 21° con 142 (-2). Il montepremi è di 410.000 euro.
PRIMO GIRO - Costantino Rocca, 36° con 73 (+1), è poco oltre metà classifica nel Willow Senior Golf Classic (Staysure Tour), iniziato sul percorso dell’Hanbury Manor Marriott Hotel & CC (par 72), a Vare in Inghilterra.
In una classifica abbastanza corta sono leader con 66 (-6) colpi l’argentino Rafael Gomez, lo scozzese Gary Orr e l’australiano Peter Fowler sulla cui scia si trovano lo statunitense Clark Dennis, vincitore del Senior Italian Open, e lo spagnolo Miguel Angel Martin (67, -5). In sesta posizione con 68 (-4) l’iberico Santiago Luna e gli inglesi Mark James, Paul Wesselingh, Roger Chapman, Paul Eales e David Shacklady, quest’ultimo a segno nel precedente Russian Open, e in 16ª con 70 (-2) l’inglese Barry Lane che difende il titolo. Il montepremi è di 410.000 euro.
LA VIGILIA - Costantino Rocca torna in campo nel Willow Senior Golf Classic (24-26 agosto, 54 buche), torneo dello Staysure Tour, che si svolge sul tracciato dell’Hanbury Manor Marriott Hotel & CC, a Vare in Inghilterra.
Difende il titolo l’inglese Barry Lane in un field che comprende buona parte dei migliori del circuito per "over 50" tra i quali cinque vincitori stagionali: il gallese Stephen Dodd, il francese Jean-François Remesy, lo statunitense Clark Dennis e gli inglesi Philip Golding e David Shacklady, quest’ultimo a segno nel precedente Russian Open.
Da seguire anche lo svizzero André Bossert, lo scozzese Gordon Brand jr, gli spagnoli Miguel Angel Martin e José Rivero, l’austriaco Markus Brier, gli argentini José Coceres e Rafael Gomez, l’americano Tim Thelen e Mardan Mamat di Singapore. Il montepremi è di 410.000 euro.
La canadese Brooke M.Henderson è stata profeta in patria vincendo con 267 (66 66 70 65, -21) colpi il CP Women's Open (LPGA Tour) svoltosi sul tracciato del Wascana Country Club (par 72), a Regina in Canada, dove non è partita per la seconda gara consecutiva Giulia Molinaro, che era iscritta. L’azzurra, che ha problemi alla schiena, sta curandosi a Phoenix e non è stata in grado di tornare in campo.
Brooke M. Henderson, 21enne di Smiths Falls nell’Ontario, ha realizzato nove birdie e due bogey per il 65 (-7) con cui ha lasciato a quattro colpi Angel Yin (271, -17) e ha portato a sette i titoli nel circuito comprensivi di un major.
Al terzo posto con 273 (-15) Jennifer Song, al quarto con 274 (-14) Austin Ernst, le australiane Minjee Lee e Su Oh e la coreana Amy Yang e all’ottavo con 275 (-13) la coreana Sung Hyun Park, che con il terzo successo stagionale ottenuto la scorsa settimana nell’Indy Championship è divenuta la nuova numero uno del Rolex Ranking, ma che nell’occasione non è riuscita a confermare il titolo conseguito lo scorso anno. Hanno realizzato lo stesso score la svedese Anna Nordqvist, la portoricana Maria Torres, la neozelandese Lydia Ko e la giapponese Nasa Hataoka. Mai in corsa per il titolo la cinese Shanshan Feng, 13ª con 276 (-12), e la thailandese Ariya Jutanugarn, 16ª con 277 (-11), numero due mondiale.
TERZO GIRO - La canadese Brooke M.Henderson. leader con 202 (66 66 70, -14) colpi, prova a essere profeta in patria nel CP Women's Open (LPGA Tour) in svolgimento sul tracciato del Wascana Country Club (par 72), a Regina in Canada, dove non è partita per la seconda gara consecutiva Giulia Molinaro, che era iscritta. L’azzurra, che ha problemi alla schiena, sta curandosi a Phoenix e non è stata in grado di tornare in campo.
La Henderson ha il minimo vantaggio su Angel Yin e sulla giapponese Nasa Hataoka (203, -13), mentre la coreana Sung Hyun Park, quarta con 204 (-12), che con il terzo successo stagionale ottenuto la scorsa settimana nell’Indy Championship è divenuta la nuova numero uno del Rolex Ranking, si è data l’opportunità di confermare il titolo acquisito lo scorso anno.
Hanno chances di successo anche Austin Ernst e l’australiana Su Oh, quinte con 205 (-11), Jennifer Song, Mariah Stackhouse, l’australiana Minjee Lee, la neozelandese Lydia Ko e la coreana Amy Yang, in vetta dopo due turni, settime con 206 (-10). Potrebbe rientrare anche la thailandese Ariya Jutanugarn, 12ª con 207 (-9), mentre appare fuori gioco la cinese Shanshan Feng, 20ª con 207 (-9). Il montepremi è di 2.250.000 dollari.
SECONDO GIRO - La coreana Amy Yang (131 - 66 65, -13) è la nuova leader del CP Women's Open (LPGA Tour) in svolgimento sul tracciato del Wascana Country Club (par 72), a Regina in Canada, dove non è partita per la seconda volta consecutiva Giulia Molinaro, che era iscritta.
L’azzurra, che ha problemi alla schiena, sta curandosi a Phoenix e non è stata in grado di tornare in campo.
Sono a un colpo dalla leader Angela Yin e la canadese Brooke M. Henderson (132, -12) e sono al quarto posto con 134 (-10) la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due mondiale, la giapponese Nasa Hataoka, la portoricana Maria Torres e la coreana Sung Hyun Park, campionessa in carica, che con il terzo successo stagionale ottenuto la scorsa settimana nell’Indy Championship è divenuta la nuova numero uno del Rolex Ranking. Non decollano la cinese Shanshan Feng e la neozelandese Lydia Ko, 21.e con 138 (-6). E’ uscita al taglio Lexi Thompson, numero cinque al mondo, 136ª con 150 (+6). Il montepremi è di 2.250.000 dollari.
PRIMO GIRO - La thailandese Ariya Jutanugarn, numero due mondiale, la colombiana MariaJo Uribe e la giapponese Nasa Hataoka guidano con 64 (-8) colpi il CP Women's Open (LPGA Tour) in svolgimento sul tracciato del Wascana Country Club (par 72), a Regina in Canada.
Non è partita per la seconda volta consecutiva Giulia Molinaro, che era iscritta. L’azzurra, che ha problemi alla schiena, sta curandosi a Phoenix e non è stata in grado di tornare in campo.
Il terzetto di testa è tallonato con 65 (-7) dalla danese Nanna Koerstz Madsen e da Angel Yin e sono in sesta posizione con 66 (-6) Jessica Korda, Austin Ernst, Mariah Stackhouse, la canadese Brooke M. Henderson, l’australiana Minjee Lee, la coreana Amy Yang e la neozelandese Lydia Ko.
Hanno già un discreto ritardo, 52.e con 70 (-2), la cinese Shanshan Feng e la coreana Sung Hyun Park, campionessa in carica, che con il terzo successo stagionale ottenuto la scorsa settimana nell’Indy Championship è divenuta la nuova leader del Rolex Ranking. Rischia il taglio Lexi Thompson, numero cinque al mondo, 109ª con 72 (par). Il montepremi è di 2.250.000 dollari.
LA VIGILIA - Giulia Molinaro riprende il suo cammino nel LPGA Tour partecipando al CP Women's Open (23-26 agosto) in programma sul tracciato del Wascana Country Club, a Regina in Canada.
Difende il titolo la coreana Sung Hyun Park, che con il terzo successo stagionale ottenuto la scorsa settimana nell’Indy Championship è divenuta la nuova leader del Rolex Ranking. Proveranno in particolare a impedirle di salire nuovamente sul gradino più alto del podio la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due mondiale, e Lexi Thompson, numero cinque. Hanno le carte in regola per giungere al successo anche la neozelandese Lydia Ko,
la giapponese Nasa Hataoka, la canadese Brooke M. Henderson, la coreana In Gee Chun
e la cinese Shanshan Feng, sebbene quest’ultima abbia perso un po’ di smalto dopo essere scesa dal trono mondiale. Da seguire anche alcune giocatrici emergenti quali Daniela Iacobelli, Jacqui Concolino, l’indiana Aditi Ashok, la francese Celine Boutier e la cinese Xi Yu Lin. Il montepremi è di 2.250.000 dollari.
Un grandissimo Andrea Pavan ha vinto con 266 (65 69 65 67, -22 ) colpi il D+D Real Czech Masters sul percorso dell’Albatross Golf Resort (par 72), a Praga nella Repubblica Ceca. E’ il primo successo sull’European Tour del 29enne romano che in precedenza si era imposto in quattro occasioni sul Challenge Tour.
Ha battuto Padraig Harrington, secondo con 268 (-20). I due erano in vetta alla pari dopo tre giri, poi l’azzurro con uno splendido finale ha recuperato i tre colpi di svantaggio accusati inizialmente, operando il sorpasso nelle battute conclusive, mettendo in mostra un gran gioco.
E’ il decimo successo stagionale dei professionisti italiani in anno veramente d’oro per il golf azzurro e in cui spiccano le tre perle di Francesco Molinari, vincitore anche di un major. E va detto come l’Italia prevalga in ogni categoria e fascia d’età come attestano anche i nove titoli internazionali conquistati dai dilettanti, insieme a due successi per team, compreso quello di prestigio nell’Europeo Girls a squadre.
La dichiarazioni di Franco Chimenti -
Franco Chimenti, vice Presidente vicario del CONI e Presidente della Federazione Italiana Golf ha commentato: "Purtroppo io e il mio golf abbiamo una strana abitudine: quella di vincere, per cui ci vuole pazienza. Ma il golf italiano ormai s’impone dappertutto e sono contento soprattutto per il mio amico Giovanni Malagò, Presidente del CONI, e per il CONI stesso che dalle Federazioni si aspetta successi, naturalmente nei limiti del possibile. Noi, come Federgolf, abbiamo tale merito e mi ha fatto estremamente piacere che Giovanni Malagò mi abbia telefonato per riconoscerlo. Sono felice per Andrea Pavan, che ha saputo superare momenti negativi e che ha ottenuto un grande successo battendo uno dei giocatori più forti al mondo".
Grandi protagonisti
- Nel torneo Pavan e Harrington sono stati assoluti protagonisti lasciando agli altri solo la possibilità di competere per il terzo posto conquistato meritatamente dal malese Gavin Green (271, -17) davanti all’inglese Lee Slattery e allo scozzese Scott Jamieson (273, -15). Ha perso posizioni nel finale Nino Bertasio, 29° con 279 (-9), autore peraltro di tre bei giri iniziali, mentre è risalito Renato Paratore, 36° con 280 (-8).
All’inizio del turno decisivo Pavan è sembrato soffrire la personalità di Harrington, 47enne di Dublino con tre titoli major in carriera insieme a dodici successi nell’European Tour e a tre nel PGA Tour, ma nelle buche di rientro ha cambiato passo, ritrovando il gioco che aveva caratterizzato la prestazione in precedenza e assistito da un putter più che ‘caldo’. Dei cinque birdie nelle ultime nove buche sono stati decisivi i due chilometrici conclusivi.
Papà per la seconda volta
- E’ ed è stato il miglior modo per accogliere il secondogenito, una bambina che nascerà mercoledì. "Sono davvero entusiasta di questo e non vedo l’ora di festeggiare con la mia famiglia. Quanto al successo, devo ancora realizzare ciò che è avvenuto. Una cosa incredibile che mi ha lasciato senza parole. E’ stato un finale thrilling nel quale ha adottato una strategia molto aggressiva che mi ha permesso di cogliere il titolo. Complimenti ad Harrington, è stato un grande avversario. Non credevo di farcela e invece è andata bene". Pavan, che è stato uno dei primi giocatori italiani a coniugare il golf e la laurea in un College americano (Texas A&M), ha ricevuto un assegno di 166.660 euro su un montepremi di un milione di euro. Nella money list dell’European Tour, dove è saldamente al comando Francesco Molinari, è salito al 39° posto, secondo azzurro in graduatoria.
TERZO GIRO - Un grande Andrea Pavan (199 – 65 69 65, -17), grazie a un gioco impeccabile sottolineato da un 65 (-7), si è portato al comando insieme all’irlandese Padraig Harrington (199 – 66 68 65) a un giro dal termine del D+D Real Czech Masters sul percorso dell’Albatross Golf Resort (par 72), a Praga nella Repubblica Ceca. Ottima anche la prova di Nino Bertasio, da 19° a quinto con 204 (66 71 67, -12), mentre ha perso terreno Renato Paratore, 52° con 211 (67 72 72, -5).
In un momento particolarmente felice per il golf italiano, che ha ottenuto successi prestigiosi a tutti i livelli e con le tre perle assolute di Francesco Molinari, Andrea Pavan, 29enne romano più volte autore di belle prove in stagione con tre top ten, avrà l’occasione di cogliere la prima vittoria nel circuito maggiore, ma avrà di fronte Padraig Harrington (65 anche per lui), 47enne di Dublino con tre titoli major in carriera insieme a dodici successi nell’European Tour e a tre nel PGA Tour. Un grande campione al quale però Pavan ha tenuto testa nel terzo giro andando di pari passo e costringendolo anche a rincorrerlo. Sono stati sette birdie senza bogey per entrambi e probabilmente il turno conclusivo sarà una sorta di match play tra i due, perché gli altri sono ben distanziati e non hanno espresso un gioco alla loro altezza.
E’ al terzo posto con 202 (-14) il malese Gavin Green, in vetta dopo 36 buche, occupa il quarto con 203 (-13) lo scozzese Scott Jamieson e affiancano Bertasio il thailandese Phachara Khongwatmai e il finlandese Tapio Pulkkanen. Sono fuori gioco, sebbene ottavi con 205 (-11), gli inglesi Eddie Pepperell e Lee Slattery, il tedesco Alexander Knappe e il belga Thomas Pieters.
Nino Bertasio ha operato la rimonta con sei birdie e un bogey per il 67 (-5) e Renato Paratore ha girato in 72 (par) con un birdie e un bogey. È uscito al taglio Matteo Manassero, 127° con 146 (73 73, +2). Il montepremi è di un milione di euro.
SECONDO GIRO - Un ottimo Andrea Pavan, da quinto a terzo con 134 (65 69, -10) colpi, ha consolidato la sua posizione in alta classifica nel D+D Real Czech Masters sul percorso dell’Albatross Golf Resort (par 72), a Praga nella Repubblica Ceca. Si sono ben difesi Nino Bertasio, 19° con 137 (66 71, -7), e Renato Paratore, 36° con 139 (67 72, -5), mentre è uscito al taglio Matteo Manassero, 127° con 146 (73 73, +2).
E’ passato a condurre con 132 (64 68, -12) Gavin Green, 25enne malese di Selangor con un titolo sull’Asian Tour e un 16° posto come miglior piazzamento stagionale nel circuito (Indian Open), che ha il minimo vantaggio sul danese Jeff Winther (133, -11). Con il medesimo score di Pavan anche il belga Thomas Pieters, l’irlandese Padraig Harrington e il finlandese Tapio Pulkkanen e tra i concorrenti in settima posizione con 135 (-9) l’inglese Matt Wallace e il coreano Soomin Lee. In 24ª con 138 (-6) l’inglese Danny Willett e non potrà difendere ormai il titolo il sudafricano Haydn Porteous, 54° con 140 (-4).
Andrea Pavan, 29enne romano con quattro successi nel Challenge Tour e più volte autore di belle prove in stagione con tre top ten, è partito dalla buca 10 e ha condotto 15 buche con cinque birdie, poi l’improvvisa frenata con un bogey e un doppio bogey e la reazione con un birdie a chiudere (69, -3). Per Nino Bertasio 71 (-1) colpi con due birdie e un bogey e per Renato Paratore 72 (par) con tre birdie e altrettanti bogey. Il montepremi è di un milione di euro.
PRIMO GIRO - Bella partenza dei giocatori italiani nel D+D Real Czech Masters dove Andrea Pavan è quinto con 65 (-7) colpi, Nino Bertasio decimo con 66 (-6) e Renato Paratore 19° con 67 (-5). In ritardo Matteo Manassero, 130° con 73 (+1)
Sul percorso dell’Albatross Golf Resort (par 72), che per la verità ha concesso molto, a Praga nella Repubblica Ceca, guida la graduatoria con 64 (-8) un quartetto composto dal campione statunitense John Daly, dal malese Gavin Green, dal belga Thomas Pieters e dall’inglese Callum Tarren, mentre l’inglese Lee Slattery, lo spagnolo Nacho Elvira, il finlandese Tapio Pulkkanen e il danese Jeff Winther affiancano Pavan.
Hanno lo stesso score di Bertasio anche l’inglese Paul Waring, vincitore la scorsa settimana del Nordea Masters, e l’irlandese Padraig Harrington, è al 29° posto l’inglese Danny Willett con 68 (-4), ed è divenuta già difficile la difesa del titolo per il sudafricano Haydn Porteous, 87° con 71 (-1).
Andrea Pavan ha siglato otto birdie contro un bogey, Nino Bertasio ha messo insieme sei birdie e Renato Paratore ha segnato sette birdie e due bogey. Per Matteo Manassero un eagle, due birdie e cinque bogey. Il montepremi è di un milione di euro.
LA VIGILIA - Matteo Manassero, Renato Paratore, Nino Bertasio e Andrea Pavan sono i quattro azzurri in campo nel D+D Real Czech Masters (23-26 agosto), torneo che anticipa di una settimana il Made in Denmark, ultima gara che definirà la composizione della squadra europea di Ryder Cup (Francia, 28-30 settembre).
Sul percorso dell’Albatross Golf Resort, a Praga nella Repubblica Ceca, saranno nel field gli inglesi Lee Westwood, Danny Willett e Paul Waring, vincitore domenica scorsa del Nordea Masters, l’irlandese Padraig Harrington, i belgi Thomas Pieters e Nicolas Colsaerts, i sudafricani Haydn Porteous, che difende il titolo, e Thomas Aiken, l’australiano Scott Hend, i coreani Jeunghun Wang e Soomin Lee e il cinese Ashun Wu. Tra i partenti anche lo statunitense John Daly, nella fase finale della carriera, ma sempre con un buon seguito tra il pubblico.
Atteso alla prova Andrea Pavan dopo l’ottimo sesto posto in Svezia, mentre cercano una maggior continuità Matteo Manassero, Nino Bertasio e soprattutto Renato Paratore, passato da una seconda posizione (Porsche European Open) a un taglio (Nordea Masters). Il montepremi è di un milione di euro.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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