Il dilettante Lorenzo Scalise, 12° con 275 (64 60 70 72, -13) ha destato un’ottima impressione nel Vierumäki Finnish Challenge (Challenge Tour) che si è svolto sul percorso del Vierumäki Resort (par 72), nella città da cui il circolo prende il nome, in Finlandia. Ha concluso al 25° posto con 279 (68 72 69 70, -9) Filippo Bergamaschi.
Profeta in patria il finlandese Kim Koivu (267 - 70 65 66 66, -21), 27enne di Hensinki che ha ottenuto il secondo titolo stagionale e in carriera superando con un birdie alla prima buca di spareggio il 22enne scozzese Robert MacIntyre dopo averlo raggiunto con il settimo dei suoi birdie (contro un bogey) alla buca 17 (66, -6). Forse lo scozzese meritava miglior sorte dopo aver viaggiato con lo stesso ritmo del suo avversario (66 con un eagle, cinque birdie e un bogey) con cui condivideva la leadership al termine del terzo turno. Al vincitore è andato un assegno di 28.800 euro su un montepremi di 180.000 euro.
Ben lontani il francese Mathieu Fenasse (271, -17), il finlandese Antti Ahokas (272, -16) e i concorrenti al quinto posto con 273 (-15): un terzo finlandese, Kalle Samooja, e gli inglesi James Adams, Ben Parker, Oliver Wilson e Tom Murray.
Lorenzo Scalise ha concluso la sua prestazione con due birdie e due bogey per il 72 (par) e Filippo Bergamaschi ha segnato quattro birdie e due bogey per il 70 (-2). Sono usciti al taglio Federico Maccario, 62° con 142 (-2) e fuori per un colpo, e Federico Zucchetti, 153° con 155 (+11). Si è ritirato nel corso del primo giro Enrico Di Nitto.
TERZO GIRO - Il dilettante Lorenzo Scalise è sceso dal primo al quinto posto con 203 (64 69 70, -13) colpi, ma sarà comunque in corsa per il titolo nel Vierumäki Finnish Challenge (Challenge Tour) che si sta svolgendo sul percorso del Vierumäki Resort (par 72), nella città da cui il circolo prende il nome, in Finlandia. E’ salito dal 35° al 25° con 209 (68 72 69, -7) Filippo Bergamaschi.
Cambio in vetta alla classifica dove si sono portati con 201 (-15) il finlandese Kim Koivu (70 65 66), 27enne di Hensinki con l’unico titolo conquistato quest’anno (Yunnan Open), e il 22enne scozzese Robert MacIntyre (68 66 67) in cerca del primo successo. A una lunghezza l’altro finlandese Antti Ahokas, da anni nel tour, e il francese Mathieu Fenasse (202, -14) e stesso score di Scalise anche per il norvegese Kristoffer Ventura e per l’inglese Tom Murray. Chances di successo per un terzo finlandese, Kalle Samooja, e per l’inglese Oliver Wilson, ottavi con 204 (-12).
Lorenzo Scalise, leader dopo due turni insieme all’australiano Dimitrios Papadatos scivolato in 14ª posizione (207, -9), ha girato in 70 (-2) colpi con quattro birdie e due bogey. Sono usciti al taglio Federico Maccario, 62° con 142 (-2) e fuori per un colpo, e Federico Zucchetti, 153° con 155 (+11). Si è ritirato nel corso del primo giro Enrico Di Nitto. Il montepremi è di 180.000 euro dei quali 28.800 euro andranno al vincitore.
SECONDO GIRO - Il dilettante Lorenzo Scalise guida la classifica con 133 (64 69, -11) colpi, alla pari con l’australiano Dimitrios Papadatos (133 - 66 67), nel Vierumäki Finnish Challenge (Challenge Tour) che si sta svolgendo sul percorso del Vierumäki Resort (par 72), nella città da cui il circolo prende il nome, in Finlandia.
E’ rimasto in gara Filippo Bergamaschi, 35° con 140 (68 72, -4), mentre sono usciti al taglio Federico Maccario, 62° con 142 (-2) e fuori per un colpo, e Federico Zucchetti, 153° con 155 (+11). Si è ritirato nel corso del primo giro Enrico Di Nitto.
La coppia di testa ha un colpo di vantaggio su sette concorrenti: gli svedesi Johan Carlsson e Magnus A. Carlsson, i francesi Mathieu Fenasse e Thomas Linard, il norvegese Kristoffer Ventura, lo scozzese Robert MacIntyre e l’inglese Tom Murray, leader dopo un turno.
Dimitrios Papadatos, 27enne di Sydney con un titolo sul circuito ottenuto quest’anno (Open de Portugal), ha segnato sei birdie e un bogey per il 67 (-5). Lorenzo Scalise, 23enne di Vimercate (MI), è salito dal secondo al primo posto con un parziale di 69 (-3) frutto di un cammino piuttosto altalenate, ma efficace, in cui ha messo insieme un eagle, sei birdie e cinque bogey. Il montepremi è di 180.000 euro dei quali 28.800 euro andranno al vincitore.
PRIMA GIORNATA – Il dilettante Lorenzo Scalise è al secondo posto con 64 (-8) colpi nel Vierumäki Finnish Challenge (Challenge Tour) iniziato sul percorso del Vierumäki Resort, nella città da cui il circolo prende il nome, in Finlandia.
Hanno tenuto un bel passo Filippo Bergamaschi e Federico Maccario, 13.i con 68 (-4), mentre è in bassa classifica Federico Zucchetti, 129° con 75 (+3) e si è ritirato Enrico Di Nitto.
E’ al vertice con 63 (-9) l’inglese Tom Murray e affianca Scalise il francese Mathieu Fenasse. In quarta posizione con 66 (-6) gli inglesi Jack Senior e James Adams, l’australiano Dimitrios Papadatos, il finlandese Kalle Samooja e lo svedese Oscar Stark.
Tom Murray, 28enne di Manchester e tifoso del Manchester United, è figlio di Andrew, per anni sull’European Tour dove ha vinto due volte. Tom gli ha fatto da caddie in una Qualifying School del Senior Tour e ha poi detto che quell’esperienza gli è stata utilissima per vincere l’anno dopo, nel 2015, l’Irish Challenge (Challenge Tour) per ora suo unico successo. Ha condotto il giro con nove birdie senza bogey e ha fatto percorso netto anche Lorenzo Scalise che di birdie ne ha realizzati uno in meno. Il montepremi è di 180.000 euro dei quali 28.800 euro andranno al vincitore.
LA VIGILIA - Al Vierumäki Resort, nella città da cui il circolo prende il nome, in Finlandia, è in programma il Vierumäki Finnish Challenge (9-12 agosto) evento del Challenge Tour. Vi saranno impegnati cinque giocatori italiani: Federico Zucchetti, Enrico Di Nitto, Filippo Bergamaschi, Federico Maccario e il dilettante Lorenzo Scalise.
Nel field, che risente di qualche defezione importante, gli inglesi Ben Stow e Oliver Wilson, quest’ultimo reduce dal successo nello Swedish Challenge, l’olandese Darius Van Driel, gli svedesi Sebastian Soderberg e Johan Carlsson, i finlandese Kim Koivu e Antti Ahokas, il tedesco Marcel Schneider, il danese Joachim B. Hansen, il francese Robin Sciot-Siegrist, lo spagnolo Alvaro Velasco, l’australiano Dimitrios Papadatos e il coreano Minkyu Kim. Il montepremi è di 180.000 euro dei quali 28.800 euro andranno al vincitore.
La francese Emie Peronnin ha conquistato il primo titolo nel LET Access, il secondo circuito femminile europeo, imponendosi con 211 colpi (72 69 70, -5) nel Västerås Open, torneo voluto dalla campionessa svedese Anna Nordqvist svoltosi sul tracciato del Västerås Golf Club (par 72), a Bjärby in Svezia. Due le azzurre in gara: Lucrezia Colombotto Rosso, terminata al 25° posto con 223 (71 76 76, +7), e Laura Sedda, 46ª con 228 (74 76 78, +12).
Si è classificata al secondo posto con 213 (-3) la forte dilettante svedese Maja Stark, al terzo con 215 (-1) la finlandese Tiia Koivisto e al quarto con 216 (par) la norvegese Celine Borge e la svedese Jessica Karlsson. Ha ceduto nettamente la svizzera Anais Maggetti, leader con la vincitrice dopo due giri e precipitata in 14ª posizione con 220 (-4) dopo un devastante 79 (+7).
A Emie Peronnin, 23enne di Montelucon, è andato un assegno di 5.600 euro su un montepremi è di 35.000 euro.
SECONDO GIRO - Cambio della guardia in vetta alla classifica del Västerås Open, il torneo del LET Access voluto dalla campionessa svedese Anna Nordqvist che si sta svolgendo sul tracciato del Västerås Golf Club (par 72), a Bjärby in Svezia, dove si sono portare al vertice con 141 (-3) colpi la francese Emie Peronnin (72 69) e la svizzera Anais Maggetti (69 72). Hanno perso posizioni Lucrezia Colombotto Rosso, da quinta a 18ª con 147 (71 76, +3), e Laura Sedda, da 28ª a 35ª con 150 (74 76, +6).
E’ al terzo posto con 142 (-2) la finlandese Sanna Nuutinen, leader dopo un turno, che è affiancata dalla svedese Jessica Karlsson e dalla norvegese Stina Resen, occupa il sesto con 143 (-1) l’inglese Hayley Davis e sono al settimo con 144 (par) la norvegese Karoline Lund e la dilettante svedese Maja Stark. Il montepremi è di 35.000 euro.
PRIMO GIRO - Nel Västerås Open, il torneo del LET Access voluto dalla campionessa svedese Anna Nordqvist che si sta svolgendo sul tracciato del Västerås Golf Club (par 72), a Bjärby in Svezia, bella partenza di Lucrezia Colombotto Rosso, quinta con 71(-1) colpi, e buona classifica anche per Laura Sedda, 28ª con 74 (+12).
E’ al vertice con 68 (-4) la finlandese Sanna Nuutinen, una delle candidate al titolo, inseguita a un colpo dalla svizzera Anais Maggetti e dalla spagnola Maria Beautell (69, -3), altre due pretendenti al successo. In quarta posizione con 70 (-1) la scozzese Laura Murray e quinte, insieme alla Colombotto Rosso, la francese Emilie Piquot, l’inglese Hayley Davis e le svedesi Jessica Karlsson, Sofia Ljungqvist, Therese Nerpin e Elsa Svensson, quest’ultima dilettante. Il montepremi è di 35.000 euro.
LA VIGILIA - Lucrezia Colombotto Rosso e Laura Sedda partecipano al Västerås Open (9-11 agosto, 54 buche), il torneo del LET Access voluto dalla campionessa svedese Anna Nordqvist che si svolge sul tracciato del Västerås Golf Club, a Bjärby in Svezia.
Numerose le candidate al titolo tra le quali ricordiamo le finlandesi Linda Henriksson e Sanna Nuutinen, la francese Lucie André, la belga Fanny Cnops, le spagnole Natalia Escuriola ed Elia Folch, la norvegese Tonje Daffinrud, le svizzere Melanie Maetzler e Caroline Rominger, l’inglese Gabriella Cowley e la malese Ainil Bakar. Il montepremi è di 35.000 euro
L’Italia 2 (Francesco Laporta/Alessandro Tadini) ha conquistato la medaglia di bronzo nell’European Golf Team Championships, ossia il Campionato Europeo a squadre inserito nell’ambito di Berlin Glasgow 2018 European Championships disputato al PGA Centenary Course (par 72) del Gleneagles Hotel, ad Auchterarder in Scozia. I due azzurri, in una giornata di pioggia, hanno sconfitto nella finale per il terzo posto Spagna 2 (Santiago Tarrio/David Borda) per 5/3 e hanno aggiunto un’altra ottima prestazione in una stagione che sta dando tante soddisfazioni al golf italiano. La medaglia d’oro è stata appannaggio di Spagna 1(Pedro Oriol/Scott Fernandez) che ha sconfitto per 2 up l’Islanda. Quanto agli islandesi avevano conseguito l’oro nella gara a coppie miste.
Laporta/Tadini erano approdati in semifinale dopo aver vinto il proprio gruppo a punteggio pieno (battute nell’ordine Irlanda per 2/1, Gran Bretagna 2 per 2/1 e Gran Bretagna 3 per 1 up), ma l’accesso in finale è stato loro precluso da Spagna 1 che si è imposta per 2 up. E’ stata una partita in cui i due italiani sono stati a un passo dalla finale, ma in vantaggio di 2 up poco oltre metà gara hanno subito la rimonta dei due iberici che, raggiunta la parità, hanno poi operato il sorpasso sulle ultime due buche.
Nella finale per il terzo posto non c’è stata praticamente storia. Laporta/Tadini sono passati rapidamente in vantaggio che è aumentato fino a 4 up e poi hanno chiuso il conto alla 15ª. Ha preso parte all’evento un’altra formazione azzurra, Italia 1 (Lorenzo Gagli/Guido Migliozzi) che non ha superato la fase eliminatoria, terza nel proprio gruppo.
Nel torneo femminile oro alla Svezia 3 (Linda Wessberg/Caja Persson) che ha avuto ragione della Francia alla seconda buca di spareggio. Bronzo a Gran Bretagna 3 (3/1 su Gran Bretagna 1).
QUARTA GIORNATA - L’Italia 2 (Francesco Laporta/Alessandro Tadini) sarà in corsa per la medaglia d’oro nell’ultima giornata dell’European Golf Team Championships, ossia il Campionato Europeo a squadre inserito nell’ambito di Berlin Glasgow 2018 European Championships che si sta svolgendo al PGA Centenary Course (par 72) del Gleneagles Hotel, ad Auchterarder in Scozia. I due azzurri sono approdati in semifinale, avendo vinto il proprio raggruppamento a punteggio pieno battendo nell’ordine Irlanda (2/1), Gran Bretagna 2 (2/1) e Gran Bretagna 3 (1 up). Affronteranno Spagna 1 (Pedro Oriol/Scott Fernandez), mentre nell’altro match saranno di fronte Islanda (Birgir Hafthorsson/Axel Boasson) e Spagna 2 (Santiago Tarrio/David Borda). Seguiranno le finali per il primo e il terzo posto.
Intanto l’Islanda (Birgir Hafthorsson/Valdis Thora Jonsdottir 70, -2, Axel Boasson/Olafia Kristinsdottir 71, -1) ha dato prova della propria forza vincendo con 141 (-3) colpi la medaglia d’oro nel doppio misto. La gara si è svolta sulla distanza di 18 buche, con formula foursome e somma degli score delle due coppie (un uomo e una donna) schierate da ciascuna squadra. E’ terminata all’11° posto l’Italia (Lorenzo Gagli/Stefania Avanzo 74, +2, Guido Migliozzi/Diana Luna 76, +4) con 150 (+6), che all’ultimo momento ha dovuto variare le due formazioni cambiando l’abbinamento. Medaglia d’argento a Gran Bretagna 3 con 142 (-2) e di bronzo a Svezia 2 (143, -1) che ha superato con un birdie alla prima buca di spareggio la Spagna, stesso score.
TERZA GIORNATA - La compagine di Italia 2 (Alessandro Tadini/Francesco Laporta) ha superato per 1 up Gran Bretagna 3 (Connor Syme/Liam Johnston) ed è approdata in semifinale nell’European Golf Team Championships, ossia il Campionato Europeo a squadre inserito nell’ambito di Berlin Glasgow 2018 European Championships che si sta svolgendo al PGA Centenary Course del Gleneagles Hotel, ad Auchterarder in Scozia. I due azzurri hanno concluso il gruppo B a punteggio pieno (p. 6) dopo aver sconfitto Irlanda (2/1) e Gran Bretagna 2 (2/1), mentre i loro avversari hanno terminato a 4 punti seguiti da Irlanda (p. 2) e Gran Bretagna 2 (p. 0).
E’ fuori Italia 1 (Lorenzo Gagli/Guido Migliozzi) che ha comunque ha avuto la meglio sul Belgio (4/3) terminando terza nel gruppo D con 2 punti. In finale l’Islanda (p. 6) di Birgir Hafthorsson/Axel Boasson che nel match decisivo ha sconfitto per 2 up la Norvegia (p. 4). Altre due semifinaliste la Spagna 2 (Santiago Tarrio/David Borda), vincitrice del gruppo A e la Spagna 1 (Pedro Oriol/Scott Fernandez), che si è imposta nel gruppo C.
Le semifinali (Italia 2-Spagna 1 e Islanda-Spagna 2) e le finali (per primo e terzo posto) si disputeranno domenica 12 agosto, mentre domani, sabato 11, si svolgerà la gara mista (18 buche foursome) con due compagini italiane formate da Lorenzo Gagli- Stefania Avanzo e Guido Migliozzi-Diana Luna.
SECONDA GIRONATA - Il team di Italia 2 (Alessandro Tadini/Francesco Laporta) ha sconfitto per 2/1 la Gran Bretagna 2 (Rhys Enoch/Charlie Ford) nella seconda giornata dell’European Golf Team Championships, ossia il Campionato Europeo a squadre inserito nell’ambito di Berlin Glasgow 2018 European Championships che si sta svolgendo al PGA Centenary Course del Gleneagles Hotel, ad Auchterarder in Scozia.
I due azzurri, a punteggio pieno nel gruppo B di qualificazione con due vittorie, contenderanno nel terzo turno l’ingresso in semifinale alla Gran Bretagna 3 (2/1 sull’Irlanda), che vanta anch’essa due successi.
E’ praticamente fuori Italia 1 (Lorenzo Gagli/Guido Migliozzi) che ha subito la seconda sconfitta ad opera dell’Islanda (2/1) di Birgir Hafthorsson/Axel Boasson. Sarà la Norvegia (2 up sul Belgio) a contendere agli islandesi il primato nel gruppo D. Per i due azzurri prossimo avversario il Belgio.
Le semifinali e le finali (per primo e terzo posto) si disputeranno domenica 12 agosto, mentre sabato 11 si svolgerà la gara mista (18 buche foursome) con due compagini italiane formate da Lorenzo Gagli-Diana Luna e Guido Migliozzi-Stefania Avanzo.
PRIMA GIORNATA - Una vittoria e una sconfitta per gli italiani impegnati nell’European Golf Team Championships, ossia il Campionato Europeo a squadre, manifestazione innovativa inserita nell’ambito di Berlin Glasgow 2018 European Championships. Al PGA Centenary Course del Gleneagles Hotel, ad Auchterarder in Scozia, nei gironi di qualificazione, che promuoveranno la prima classificata alle semifinali, Italia 2 (Alessandro Tadini/Francesco Laporta), inserita nel gruppo B, ha prevalso per 2/1 sull’Irlanda (Michael Hoey/Neil O’Briain) e guida la classifica insieme a Gran Bretagna 3 che ha battuto Gran Bretagna 2 (4/3).
Nel gruppo D Italia 1 (Lorenzo Gagli/Guido Migliozzi) ha perso per 4/3 contro la Norvegia (Jarand Ekeland Arnoy/Kristian Krogh Johannessen), che è al comando insieme all’Islanda (6/5 sul Belgio). Nella seconda giornata: Italia 2-Gran Bretagna 2 e Italia 1-Islanda.
Tadini/Laporta hanno preso rapidamente vantaggio passando 4 up alla nova buca, poi hanno contenuto il ritorno degli avversari chiudendo il match alla 17ª. Ha detto Tadini: "Sono contento di come abbiamo iniziato. Con Francesco c’è stato un ottimo feeling. Speriamo di continuare così anche domani".
Gagli/Migliozzi ,1 down dopo metà percorso, hanno ceduto nelle prime buche di rientro con un 4 down dopo 13 buche che ha dato la svolta all’incontro.
Le semifinali e le finali (per primo e terzo posto) si disputeranno domenica 12 agosto, mentre sabato 11 si svolgerà la gara mista (18 buche foursome) con due compagini azzurre formate da Lorenzo Gagli-Diana Luna e Guido Migliozzi-Stefania Avanzo.
LA VIGILIA - Al PGA Centenary Course del Gleneagles Hotel, ad Auchterarder in Scozia, si disputa l’European Golf Team Championships (8-12 agosto), ossia il Campionato Europeo a squadre, manifestazione innovativa inserita nell’ambito di Berlin Glasgow 2018 European Championships, che vedrà in gara formazioni maschili, femminili e miste composte da due elementi. L’Italia partecipa con due compagini maschili formate da Lorenzo Gagli/Guido Migliozzi (Italia 1) e da Francesco Laporta/Alessandro Tadini (Italia 2) e schiererà Lorenzo Gagli/Diana Luna e Guido Migliozzi/Stefania Avanzo nel misto.
I tornei maschile e femminile si svolgeranno in due fasi. Le 16 squadre di ciascun evento saranno divise in gruppi di quattro e si incontreranno nelle prime tre giornate con calendario all’italiana (ossia ognuna affronterà le altre tre). Formula fourball match play, 18 buche, e graduatoria a punti. Al termine le prime classificate di ogni raggruppamento disputeranno semifinali e finali (per primo e terzo posto) domenica 12 agosto. Sabato 11 agosto sarà destinato al torneo misto (formula foursome).
Italia 1 (Gagli/Migliozzi) incontrerà nel primo turno la Norvegia e successivamente Islanda e Belgio. Italia 2 (Laporta/Tadini) avrà di fronte nell’ordine Irlanda, Gran Bretagna 2 e Gran Bretagna 3.
Brooks Koepka ha vinto con 264 (69 63 66 66, -16) colpi il 100° US PGA Championship, disputato al Bellerive CC (par 70) di St. Louis nel Missouri, divenendo il quinto giocatore al mondo ad essersi imposto nello stesso anno in questo major e nell’US Open. Ancora un’ottima prova di Francesco Molinari, sesto con 270 (68 67 68 67, -10), dopo i tre successi stagionali compreso l’Open Championship e il secondo posto dello scorso anno, ma grande protagonista è stato anche Tiger Woods, secondo con 266 (70 66 66 64, -14) autore di una prova all’altezza dei suoi tempi migliori sottolineata da un 64 (-6) score più basso di giornata. Tiger ha portato all’entusiasmo gli spettatori con giocate che solo lui riesce a fare uscendo dal campo sotto un’autentica ovazione dopo il birdie di chiusura. Altro protagonista Adam Scott, terzo con 267 (-13) e in corsa per il successo praticamente fino all’ultima buca dove ha perso la seconda piazza insieme a Woods. In quarta posizione con 269 (-11) Stewart Cink e Jon Rahm e, alla pari con Molinari, anche Thomas Pieters, Justin Thomas, che difendeva il titolo, e Gary Woodland. Decimi con 271 (-9) Tyrrell Hatton e Rafa Cabrera Bello, gli altri due con un parziale di 64.
Brooks Koepka, 28enne di West Palm Beach (Florida), ha portato a quattro i titoli sul PGA Tour, ma tre conseguiti in major (l’attuale e due US Open 2017 e 2018), a cui se ne aggiungono uno nell’European Tour e quattro nel Challenge Tour compreso uno in Italia (Montecchia Open, 2013). Con il successo è salito al secondo posto nel world ranking, alle spalle di Dustin Johnson, mentre Francesco Molinari è rimasto al sesto e Woods è volato dal 51° al 26°. Koepka ha ricevuto un assegno di 1.980.000 dollari su un montepremi di 10.500.000 dollari.
"Quest’anno – ha detto – sono rientrato dopo un infortunio e non pensavo di vincere due major. Devo dire che gli spettatori mi hanno fatto comprendere quanto faceva Tiger perché ad ogni sua grande giocata mi arrivava il boato. Non è stato facile giungere al successo con Woods che macinava birdie e con Scott che mi marcava stretto: c’è voluta veramente tanta pazienza, freddezza e concentrazione".
Ha dichiarato a caldo Tiger Woods: "Ho fatto parecchia fatica e mi mancano almeno un paio di colpi nello score. Ho lottato duramente, perché ho commesso errori sia nel gioco lungo che nel corto e sono stato in competizione anche con la mia testa per mantenere al massimo la concentrazione. Sono stato tanto aiutato dal pubblico, che mi ha sostenuto spingendomi a tentare di tornare al successo in un major. La Ryder Cup? Io già sono nella squadra come vice capitano, poi vedremo se scenderò in campo. Mancano ancora le gare dei PlayOffs e al termine discuteremo della cosa insieme al capitano Jim Furyk".
Infine Francesco Molinari, saldamente primo nella money list europea: "E’ stata una settimana molto buona in cui ho ripreso il ritmo che mi era mancato nella precedente, Non ho messo a segno abbastanza putt nelle prime buche e questo non mi ha permesso di entrare nel vivo della lotta per il titolo. In realtà i green erano molto complicati per le ondulazioni di difficile lettura. Penso che sia stato fisiologico aver avuto un rendimento non ottimale nel WGC, ma ora posso dire di esser tornato al mio livello attuale e sono molto caricato per i prossimi impegni. Il pubblico? Credo di non aver mai visto tanta gente in un torneo di golf e soprattutto con la presenza di molti giovanissimi".
TERZO GIRO - Francesco Molinari è rimasto al 12° posto con 203 (68 67 68, -7) colpi nel terzo giro dell’US PGA Championship, quarto e ultimo major stagionale che si conclude sul percorso del Bellerive CC (par 70), a St. Louis nel Missouri. Ha decisamente attaccato Brooks Koepka, leader con 198 (69 63 66, -12) che proverà a divenire il quinto giocatore nella storia a vincere nello stesso anno l’US Open e l’US PGA partendo per il giro finale con due colpi di vantaggio su Adam Scott (200, -10) e tre su Rickie Fowler, Gary Woodland, leader per due turni, e su Jon Rahm (201, -9), che ha recuperato nove posizioni.
Ancora in ascesa Tiger Woods, da 19° a sesto con 202 (-8) dopo un bel 66 (-4) con il rammarico di aver perso numerose occasioni nelle buche di rientro, condotte tutte in par dopo la gran partenza con cinque birdie contro un bogey, Stesso score per Justin Thomas, campione in carica, Jason Day, Charl Schwartzel, Shane Lowry e Stewart Cink. Sono fuori gioco Justin Rose e Dustin Johnson, numero uno mondiale, 21.i con 205 (-5), Jordan Spieth, 28° con 206 (-4), Rory McIlroy, 45° con 208 (-2), e Hideki Matsuyama, 63° con 210 (par).
Brooks Koepka, 28enne di West Palm Beach (Florida) con tre titoli sul PGA Tour (due major, US Open 2017 e 2018), uno nell’European Tour e quattro nel Challenge Tour compreso uno in Italia (Montecchia Open, 2013), è partito fortissimo con cinque birdie in uscita, prendendo largo margine, poi ha ridato fiato agli avversari con due bogey nel finale a cui ha fatto seguire però un altro birdie (66).
Francesco Molinari (68, -2), che sta conducendo ancora una prova di grande livello, ha tenuto un bel passo per dieci buche (tre birdie), poi ha frenato con un bogey e ha avuto qualche difficoltà sulle buche conclusive con il merito di non aver perso altri colpi. Il montepremi è di 10.500.000 dollari.
"Buca in uno" di Wallace – Matt Wallace, 28enne di Hillingdon con tre successi nell’European Tour in quindici mesi, dopo essere emerso nell’Alps Tour con il record di sei titoli nel 2016, ha realizzato una "hole in one". La prodezza alla buca 16 (par 3, yards 237), dove ha centrato il bersaglio direttamente da tee utilizzando un ferro 5. Nel suo 68 (-2) oltre all’ace anche quattro birdie, due bogey e un doppio bogey. L’inglese affianca in classifica Justin Rose e Dustin Johnson
SECONDO GIRO CONCLUSO - Francesco Molinari è al 12° posto con 135 (68 67, -5) colpi nell’US PGA Championship, quarto e ultimo major stagionale, dopo la conclusione del secondo giro avvenuta nella mattinata della terza giornata prima dell’inizio del terzo. Sul percorso del Bellerive CC (par 70), a St. Louis nel Missouri, è rimasto al vertice Gary Woodland (130 – 64 66, -10) seguito da Kevin Kisner (131, -9), mentre le otto buche che aveva ancora da giocare hanno permesso a Rickie Fowler di agganciare al terzo posto con 132 (-8) Brooks Koepka. Al quinto con 133 (-7) Dustin Johnson, leader mondiale, Thomas Pieters, Shane Lowry e Charl Schwartzel, ha recuperato 24 posizioni Justin Thomas, nono con 134 (-6), e stesso score di Molinari anche per Adam Scott, Jon Rham e Jason Day,
Tiger Woods, fermato dopo sette buche ad alto ritmo (tre birdie), non ha mantenuto lo stesso passo al ritorno in campo, ma è riuscito comunque con un 66 (-4) a risalire la classifica di 29 gradini (19° con 136, -4). Lo affianca Justin Rose e hanno un colpo in più, 25.i con 137 (-3) Jordan Spieth, Rory McIlroy e Hideki Matsuyama. Sono usciti al taglio, caduto a 140 (par), Sergio Garcia, 81° con 141 (+1), Henrik Stenson e Alex Noren, 93.i con 142 (+2), e Patrick Reed, 104° con 143 (+3). Il montepremi è di 10.500.000 dollari.
SECONDO GIRO SOSPESO - E’ stato sospeso per maltempo il secondo giro dell’US PGA Championship, quarto e ultimo major stagionale, dove Francesco Molinari, nono con 135 (68 67, -5) colpi, ha guadagnato sette posizioni nella classifica provvisoria che avrà sicuramente qualche oscillazione, ma non modifiche sostanziali.
Sul percorso del Bellerive CC (par 70), a St. Louis nel Missouri, ha mantenuto il comando Gary Woodland (130 – 64 66, -10), ma gli sono a ridosso Kevin Kisner (131, -9) e Brooks Koepka (132, -8). Al quarto posto con 133 Dustin Johnson, leader mondiale, Thomas Pieters e Charl Schwartzel, ma ha la possibilità di migliorarsi Rickie Fowler, stesso "meno 7" e otto buche da giocare. Tra i concorrenti giunti in club house Jon Rahm e Adam Scott hanno lo stesso score di Molinari, Justin Rose è 16° con 136 (-4), Jordan Spieth 23° con 137 (-3) e probabilmente vede allontanarsi la Ryder Cup Sergio Garcia, 75° con 141 (+1), che rischia il taglio.
Lo show di Tiger Woods è stato fermato dopo sette buche da manuale, quando aveva segnato tre birdie ed era risalito dal 48° al 23° posto e sono stati stoppati lungo il percorso anche Jason Day (16°, -4, 8ª), Hideki Matsuyama, 23° (10ª) come Woods, Justin Thomas, campione in carica, 32° con "-2" (7ª), e Rory McIlroy, 64° con il par (7ª).
Gary Woodland, 34enne di Topeka (Kansas) lo scorso febbraio a segno nel Phoenix Open terzo titolo in carriera, ha un’andatura un po’ altalenante (1 eagle, 4 birdie, 2 bogey), ma sul green per ora fa la differenza (66, -4). Francesco Molinari (67, -3) ha iniziato con grande determinazione e in cinque buche (tre birdie) ha dato il volto allo score, mantenendo poi i tre colpi di vantaggio sul campo nelle altre 13 (due birdie, due bogey). Il montepremi è di 10.500.000 dollari.
In ricordo di Jarrod Lyle – Per onorare la memoria dell’australiano Jarrod Lyle, scomparso a inizio settimana dopo aver lottato invano contro la leucemia, i giocatori sono scesi in campo con un nastrino giallo sul cappellino.
PRIMO GIRO - Francesco Molinari ha concluso al 16° posto con 68 (-2) colpi il primo giro dell’US PGA Championship, quarto e ultimo major stagionale che si sta svolgendo sul percorso del Bellerive CC (par 70), a St. Louis nel Missouri, dove è al vertice con 64 (-6) Gary Woodland. L’azzurro si è reso autore di una grande rimonta dopo un avvio molto incerto nel quale si è trovato tre colpi sopra par alla sesta buca (bogey e doppio bogey). Con grande determinazione ha affrontato le dodici successive mettendo a segno cinque birdie e rimediando a una situazione che avrebbe potuto complicare tutto il resto del suo torneo.
Woodland, 34enne di Topeka (Kansas) lo scorso febbraio a segno nel Phoenix Open terzo titolo in carriera, raramente sbaglia putt da meno di un metro e mezzo e anche in questa occasione è stato implacabile sul green riuscendo a sorpassare in extremis, grazie a sette birdie (contro un bogey), Rickie Fowler (65, -5) ben determinato a cogliere il suo primo major. Subito dietro Zack Johnson e Brandon Stone (66, -4) e un gruppo di undici concorrenti con 67 (-3) tra i quali Dustin Johnson, leader mondiale, Jason Day e Justin Rose. Con lo stesso score di Molinari anche Jon Rahm e Hideki Matsuyama e ritardo recuperabile per Justin Thomas, campione in carica, e Brooks Koepka, 33.i con 69 (-1).
Non è andata come si aspettavano a Tiger Woods, Rory McIlroy e a Sergio Garcia 48.i con il 70 del par. Anche per Woods partenza falsa con tre colpi persi come per Molinari. La sua reazione però lo ha portato solo a evitare un punteggio sopra par. "E’ stata una giornata difficile – ha detto – ma la reazione mi ha soddisfatto. Ora dovrò solo cambiare passo". Il montepremi è di 10.500.000 dollari.
LA VIGILIA - Sul percorso del Bellerive CC, a St. Louis nel Missouri, si svolge la 100ª edizione dell’US PGA Championship, quarto e ultimo major stagionale, dove Francesco Molinari, numero sei del world ranking e vincitore dell’Open Championship, è nuovamente chiamato a un ruolo da protagonista in un contesto che vede in campo i migliori giocatori del mondo. Il torinese, alla decima presenza consecutiva nell’unico major in cui non è mai uscito al taglio, lo scorso anno terminò secondo a due colpi da Justin Thomas.
Il 25enne di Louisville, a segno la scorsa settimana nel WGC Bridgestone Invitational e il più giovane tra i cinque pro che sono riusciti ad assicurarsi in carriera un major, un WGC e la FedEx Cup, proverà a concedere il bis, sostenuto anche da un ottimo stato di forma, e ad unirsi ai due unici giocatori che a oggi hanno conquistato il Wanamaker Trophy, dopo aver vinto la settimana precedente il WGC Bridgestone, Tiger Woods (2007) e Rory McIlroy (2014).
Impresa non facile per la concorrenza di tanti campioni tra i quali Dustin Johnson, che dovrà salvaguardare la sua leadership mondiale, e Justin Rose, che rientra dopo un lieve infortunio. Tra i favoriti vanno ricordati Brooks Koepka, Rory McIlroy, Jon Rahm, Rickie Fowler, Jason Day e Tommy Fleetwood, che però hanno tutti problemi di continuità. Indecifrabile Jordan Spieth. Potrebbe chiudere il grande slam, avendo nel palmarés gli altri tre major, ma attualmente è lontano dal suo standard.
Quanto a Tiger Woods ha lasciato perplessi la sua prestazione a due facce nel WGC: in corsa per il titolo per due giri e poi il crollo negli altri due. Si è imposto quattro volte nella gara, è a un passo dai recordman Walter Hagen e Jack Nicklaus con cinque titoli, e nell’anno ha dato in qualche occasione l’impressione di poter tornare al successo, ma sul più bello gli è sempre mancato qualcosa. Con lui però mai dire mai.
Al via anche Jim Furyk, capitano della squadra statunitense di Ryder Cup. E’ l’ultima occasione per entrare nella classifica che definisce otto dodicesimi della compagine. Sono in bilico Rickie Fowler e Webb Simpson ai quali proveranno a togliere il posto Phil Mickelson e Bryson DeChambeau, mentre Furyk dovrà schiarirsi le idee per affidare le quattro wild card.
Nei primi due turni Molinari giocherà con Patrick Reed e Koepka, ossia gli altri due vincitori stagionali di major, mentre Thomas sarà in terna con McIlroy e Woods. "Sarà affascinante duellare con Woods" ha detto Thomas. "Fin da quando ero un bambino è sempre stato il mio esempio. Mi ha motivato ad arrivare fin qui". Il montepremi è di 10.500.000 dollari.
Il torneo su Sky – Il PGA Championship va in onda in diretta, in esclusiva e in alta definizione su Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 9 agosto, dalle ore 20 alle ore 2 (Sky Sport Golf HD); venerdì 10, dalle ore 20 alle ore 2 (Sky Sport Golf HD e Sky Sport Uno HD); sabato 11 e domenica 12, dalle ore 20 alle ore 1 (Sky Sport Golf HD e Sky Sport Uno HD).
Gran finale e rimonta quasi incredibile di Philip Golding che con un 63 (-9) e lo score di 270 (72 67 68 63, -18) colpi ha risalito la classifica di tredici gradini e ha vinto il PGA Seniors Championship (Staysure Tour) disputato sul percorso del The London GC (par 72), ad Ash in Inghilterra. Dopo due buoni giri iniziali Costantino Rocca ha perso terreno concludendo al 52° posto con 289 (68 70 77 74, +1).
Philip Golding, 56enne di Luton, per circa venti anni ha svolto la carriera alternandosi sull’Europoean Tour (un successo) e sul Challenge Tour (due titoli), poi ha trovato una dimensione diversa tra gli "over 50" dove ha firmato nell’occasione la quinta vittoria. Alle sue spalle lo svedese Magnus P. Atlevi (272, -16), prolifico per i piazzamenti ma poco propenso ai successi (uno solo), l’inglese Paul Broadhurst, il sudafricano Chris Williams e lo spagnolo Santiago Luna, terzi con 273 (-15). Sembrava il torneo di Colin Montgmerie, ma il grande campione scozzese (31 titolii nel tour maggiore), dopo la leadership iniziale è scivolato fino al 15° posto (277, -11).
A Philip Golding è andato un assegno di 67.446 euro su un montepremi di 450.000 euro
TERZO GIRO - Costantino Rocca, da 17° a 44° con 215 (68 70 77, -1) colpi, ha ceduto nel terzo giro del PGA Seniors Championship (Staysure Tour) che si sta svolgendo sul percorso del The London GC (par 72), ad Ash in Inghilterra.
E’ rimasto al comando con 201 (-15) il neozelandese Greg Turner, vincitore di un Open d’Italia (1993), ma è cambiato il suo compagno di viaggio che ora è lo spagnolo Santiago Luna, mentre lo svedese Magnus P. Atlevi (203, -13) è sceso dal primo al terzo posto. In corsa per il titolo anche l’argentino Mauricio Molina, il gallese Stephen Dodd, il francese Jean-François Remesy e lo scozzese Colin Montgomerie, quarti con 204 (-12). Montgomerie, grande campione ora 55enne, è stato per otto volte vincitore dell’ordine di merito dell’European Tour, con il record difficilmente battibile di sette di fila, vanta 31 titoli sul circuito maggiore e otto sullo Staysure Tour, dove finalmente ha prevalso nei major, anche se per "over 50", cosa che non gli è riuscita in carriera sulla grande ribalta. Il montepremi è di 450.000 euro.
SECONDO GIRO - Costantino Rocca, 17° con 138 (68 70, -6) colpi, si è mantenuto in buona classifica nelPGA Seniors Championship (Staysure Tour) sul percorso del The London GC (par 72), ad Ash in Inghilterra.
Sembrava già il torneo di Colin Montgomerie, ma il campione scozzese è scivolato al sesto posto con 135 (-9) e ha lasciato spazio a due giocatori che si distinguono soprattutto per i buoni piazzamenti, lo svedese Magnus P. Atlevi e il neozelandese Greg Turner, vincitore di un Open d’Italia (1993), in vetta con 131 (-13).
A ridosso l’altro svedese Jarmo Sandelin, il francese Jean-François Remesy e lo spagnolo Santiago Luna (134, -10), mentre Montgomerie ha la compagnia del connazionale Andrew Oldcorn e dell’inglese Peter Baker. Il montepremi è di 450.000 euro.
PRIMO GIRO - Per otto volte vincitore dell’ordine di merito dell’European Tour, con il record difficilmente battibile di sette di fila, 31 titoli sul circuito maggiore e otto sullo Staysure Tour, dove finalmente ha prevalso nei major, anche se per "over 50", cosa che non gli è riuscita in carriera sulla grande ribalta.
Colin Montgomerie, scozzese di Glasgow, anche a 55 anni continua a esprimere la sua classe e non ha mancato di far sentire il suo peso con un ottimo 63, nove colpi sotto par, nel giro iniziale del PGA Seniors Championship sul percorso del The London GC (par 72), ad Ash in Inghilterra. Non ha preso molto vantaggio perché non gli hanno lasciato tanto spazio lo statunitense Clark Dennis (64, -8), l’inglese Peter Baker e lo svedese Jarmo Sandelin (65, -7).
Buon giro anche di Costantino Rocca, 15° con 68 (-4), ben deciso a riscattarsi dopo aver mancato il taglio la scorsa settimana. Il montepremi è di 450.000 euro.
LA VIGILIA- Lo Staysure Tour viaggia dalla Scozia in Inghilterra per la disputa del PGA Seniors Championship (2-5 agosto) sul percorso del The London GC ad Ash dove sarà presente Costantino Rocca, in cerca di riscatto dopo l’uscita al taglio nel Senior Open, il major per "over 50" della scorsa settimana.
Calamita l’attenzione lo scozzese Colin Montgomerie, che richiama sempre un grande seguito per il suo carisma e per la sua grande carriera, in un contesto che comprende il nordirlandese Ronan Rafferty, gli statunitensi Tim Thelen e Clark Dennis, l’australiano Peter Fowler, gli inglesi Phil Golding, Paul Broadhurst e Barry Lane, lo spagnolo Miguel Angel Martin, il gallese Stephen Dodd. il francese Jean Van de Velde, noto soprattutto per aver perso all’ultima buca in maniera rocambolesca un Open Championship praticamente già vinto nel 1999, e Mark McNulty, naturalizzato irlandese dopo aver iniziato la carriera sotto la bandiera dello Zimbabwe. Il montepremi è di 450.000 euro.
Alessandro Tadini ha concluso al 13° posto con 280 (69 70 71 70, -8) colpi lo Swedish Challenge (Challenge Tour) sul tracciato del Katrineholms GK (par 72), a Katrineholm in Svezia, un bel risultato che gli consentirà di affrontare in piena fiducia l’impegno con la squadra azzurra nell’European Golf Team Championship della prossima settimana a Gleneagles. Ha recuperato nel finale Filippo Bergamaschi, da 37° a 22° con 282 (70 71 73 68, -6).
L’inglese Oliver Wilson, 38enne di Mansfield, ha conseguito il primo titolo nel Challenge Tour imponendosi con 275 (68 70 69 68, -13) colpi in una carriera che sembra andare al contrario, poiché dopo alcuni anni nel circuito maggiore (una Ryder Cup giocata nel 2008 e un titolo nel 2014) ha dovuto fare un passo indietro. Ha superato con un par alla seconda buca di spareggio il danese Joachim B. Hansen (69 69 69 68), mentre hanno mancato l’occasione gli inglesi Max Orrin e Tom Lewis, che erano ai primi due posti dopo tre giri e che si sono dovuti accontentare del terzo (276, -12), affiancati dallo svedese Anton Karlsson. Sesto con 277 (-11) l’altro svedese Mikael Lindberg.
Oliver Wilson, che ha sfatato il tabù dei playoff dopo aver perso i primi quattro disputati sull’European Tour, è stato gratificato con un assegno di 32.000 euro su un montepremi di 200.000 euro.
Sono usciti al taglio, caduto a 142 (-2), Francesco Laporta e Guido Migliozzi, 63.i con 143 (-1), Federico Zucchetti, 94° con 145 (73 72, +1), e Jacopo Vecchi Fossa, 122° con 148 (77 71, +4).
TERZO GIRO - Alessandro Tadini, 16° con 210 (69 70 71, -6) colpi ha guadagnato due posizioni e Filippo Bergamaschi, 37° con 214 (70 71 73, -2), ne ha recuperata una nello Swedish Challenge (Challenge Tour) sul tracciato del Katrineholms GK (par 72), a Katrineholm in Svezia.
E’ rimasto al vertice con 204 (-12) l’inglese Max Orrin, 24enne di Margate, che dopo aver conquistato due titoli sul circuito è da tre anni in attesa del terzo. Ora ha l’occasione, ma il connazionale Tom Lewis (206, -10), 27enne di Welwyn Garden City, probabilmente non sarà un avversario facile da gestire. Subito a segno nell’European Tour al suo ingresso (2011, Portugal Masters) non ha poi mantenuto le promesse, tanto che dopo sei anni difficili ora fa la spola tra circuito maggiore e Challenge. E’ una grande opportunità che non può mancare. Ma anche altri aspirano al titolo e sono avversari di tutto rispetto quali il danese Joachim B. Hansen, il francese Victor Perez, lo spagnolo Adri Arnaus e l’inglese Oliver Wilson, terzi con 207 (-9), il portoghese Pedro Figueiredo, lo svedese Mikael Lindberg e l’inglese Tom Murray, settimi con 208 (-8).
Sono usciti al taglio, caduto a 142 (-2), Francesco Laporta e Guido Migliozzi, 63.i con 143 (-1), Federico Zucchetti, 94° con 145 (73 72, +1), e Jacopo Vecchi Fossa, 122° con 148 (77 71, +4). Il montepremi è di 200.000 euro con prima moneta d 32.000 euro.
SECONDO GIRO - Nello Swedish Challenge, (Challenge Tour) Alessandro Tadini, 18° con 139 (69 70, -5), ha guadagnato sei posizioni. Un buon auspicio in vista del suo impegno con la squadra azzurra nell’European Golf Team Championship della prossima settimana a Gleneagles.
Sul tracciato del Katrineholms GK (par 72), a Katrineholm in Svezia, è rimasto in gara Filippo Bergamaschi, 38° con 141 (70 71, -3), e ha preso il comando l’inglese Max Orrin (134, -10). Il 24enne di Margate, è stato un ottimo dilettante, ma non è riuscito a esprimersi allo stesso livello tra i pro. Da cinque anni naviga nel Challenge dove ha colto due titoli, l’ultimo nel 2015, poi si è dovuto accontentare solo di piazzamenti pur avendo avuto altre occasioni per imporsi. Ora ha un’altra opportunità avendo tre colpi di vantaggio, a due giri dal termine, sul connazionale Liam Robinson, sullo scozzese Jack McDonald, sul sudafricano Oliver Bekker e sul norvegese Eirik Tage Johansen (137, -7).
Sono usciti al taglio, caduto a 142 (-2), Francesco Laporta e Guido Migliozzi, 63.i con 143 (-1), anche loro impegnati a Gleneagles (il quarto sarà Lorenzo Gagli), Federico Zucchetti, 94° con 145 (73 72, +1), e Jacopo Vecchi Fossa, 122° con 148 (77 71, +4). Il montepremi è di 200.000 euro con prima moneta d 32.000 euro.
PRIMO GIRO - Adri Arnaus, 23enne di Barcellona, si è fatto apprezzare da dilettante vincendo lo scorso anno due tornei e l’ordine di merito dell’Alps Tour. Passato sul Challenge Tour e ridotto il nome da Adria ad Adri, ha già avuto modo di mettersi in mostra e lo ha fatto anche nel primo giro dello Swedish Challenge, sul tracciato del Katrineholms GK (par 72), a Katrineholm in Svezia, dove si è portato a in vetta con 64 (-8) colpi. Sono a due lunghezze il francesi Ugo Coussaud e gli svedesi Mikael Lundberg e Simon Forsstrom, mentre primo tra gli italiani è Alessandro Tadini con 69 (-3).
Nella parte buona della graduatoria Filippo Bergamaschi e Guido Migliozzi, 40.i con 70 (-2), e oltre la linea del taglio Federico Zucchetti, 98° con 73 (+1), Francesco Laporta, 121° con 74 (+2), e Jacopo Vecchi Fossa, 148° con 77 (+5). Il montepremi è di 200.000 euro con prima moneta d 32.000 euro.
LA VIGILIA - Sei giocatori italiani prendono parte allo Swedish Challenge (2-5 agosto) in programma sul tracciato del Katrineholms GK, a Katrineholm in Svezia. Sono: Filippo Bergamaschi, Guido Migliozzi, Alessandro Tadini, Federico Zucchetti, Francesco Laporta e Jacopo Vecchi Fossa.
Tutti hanno le qualità per rientrare tra i possibili protagonisti così come l’olandese Darius Van Driel, vincitore la scorsa settimana dell’Euram Bank Open, gli svedesi Oscar Lengden e Sebastian Soderberg, gli inglesi Ben Stow e Jack Singh Brar, gli scozzesi David Law e Liam Johnston, il danese Joachim B. Hansen, il portoghese Pedro Figueiredo, il finlandese Kim Koivu e il francese Victor Perez. Il montepremi è di 200.000 euro con prima moneta d 32.000 euro.
L’inglese Georgia Hall ha vinto con 271 (67 68 69 67, -17) colpi il Ricoh Womens British Open, il quarto dei cinque major stagionali femminili disputato sul tracciato del Royal Lytham & St. Annes Golf Links (par 72), a Lytham St Annes in Inghilterra.
La 22enne di Bournemouth ha inaugurato il palmarés sul circuito di competenza (LET) con un major, una cosa più frequente di quanto si pensi tra le proettes, mentre è molto più difficile che accada nei tour maschili. Non è però una sconosciuta, perché nei cinque anni di professionismo aveva siglato un successo nel periodo delle prime esperienze sul LET Access (2014) e uno nel tour femminile australiano (2016). Lo scorso anno si è poi imposta nell’ordine di merito del LET dopo una serie di ottimi piazzamenti, compreso un terzo posto nel Womens British Open, e ha fatto parte della squadra europea di Solheim Cup.
Molto bello il duello finale, in una sorta di match play, con la thailandese Pornanong Phatlum (273, -15), leader nei due turni centrali e fino a tre buche dal termine quando ha subito il sorpasso dell’avversaria, lasciandole poi definitivamente libera la strada con un doppio bogey alla buca 17.
Mai in corsa per il titolo la coreana So Yeon Ryu (275, -13), la thailandese Ariya Jutanugarn, numero uno mondiale, la giapponese Mamiko Higa e la coreana Sei Young Kim, quarte con 279 (-9). Al settimo posto con 280 (-8) la cinese Shanshan Feng, al decimo con 281 (-7) l’australiana Minjee Lee e all’11° con 282 (-6) la canadese Brooke M. Henderson e la neozelandese Lydia Ko.
Non ha superato il taglio la dilettante Ludovica Farina (139ª con 157 - 73 84, +13), unica italiana in gara che ha fatto sicuramente una gratificante esperienza dopo aver effettuato una prodezza nella prequalifica in cui ha superato uno spareggio nel quale è rimasta fuori una campionessa come Paula Creamer
TERZO GIRO - La thailandese Pornanong Phatlum ha mantenuto il comando con 203 (67 67 69, -13) colpi nel Ricoh Womens British Open, il quarto dei cinque major stagionali femminili, in svolgimento sul tracciato del Royal Lytham & St. Annes Golf Links (par 72), a Lytham St Annes in Inghilterra. E’ una leader sicuramente a sorpresa in un contesto in cui le grandi favorite si sono un po’ perse per la strada e dove di candidate al titolo nel sono rimaste ben poche. Infatti possono competere con la Phatlum l’inglese Georgia Hall (204, -12), la coreana So Yeon Ryu (205, -11), l’australiana Minjee Lee, la giapponese Mamiko Higa e la coreana Sung Hyun Park, quarte con 206 (-10). Molto difficile un recupero di Mina Harigae e della canadese Brooke M. Henderson, settime con 208 (-8), e della neozelandese Lydia Ko, nona con 209 (-7). Fuori gioco la thailandese Ariya Jutanugarn, numero uno mondiale, 13ª con 210 (-6), la cinese Shanshan Feng, 17ª con 211 /-5), e la coreana In-Kyung Kim, campionessa in carica, 34ª con 215 (-1).
Non ha superato il taglio la dilettante Ludovica Farina (139ª con 157 - 73 84, +13), unica italiana in gara che ha fatto sicuramente una gratificante esperienza dopo aver effettuato una prodezza nella prequalfica in cui ha superato uno spareggio nel quale è rimasta fuori una campionessa come Paula Creamer.
Pornanong Phatlum, 29enne di Khon Kaen, ha effettuato buona parte della carriera nel tour femminile asiatico con nove titoli a cui ne ha aggiunti due sul Ladies European Tour, cinque nel circuito di casa e uno in una gara non ufficiale della LPGA In Brasile. Il montepremi è di 3.250.000 dollari.
SECONDO GIRO - La dilettante Ludovica Farina, 139ª con 157 (73 84, +13), si è fermata dopo 36 buche nel Ricoh Womens British Open, il quarto dei cinque major stagionali femminili. Unica italiana in gara, ha fatto comunque una prodezza guadagnandosi un posto nel field in prequalifica, superando uno spareggio i nel quale è rimasta fuori una campionessa come Paula Creamer.
Sul percorso del Royal Lytham & St. Annes Golf Links (par 72), a Lytham St Annes in Inghilterra, è salita in vetta a una classifica molto corta la thailandese Pornanong Phatlum (134, -10), tallonata dall’inglese Georgia Hall, dalla giapponese Mamiko Higa e dall’australiana Minjee Lee (135, -9), leader dopo un turno. Subito dietro la taiwanese Teresa Lu (136, -8) e le coreane Sung Hyun Park (137, -7) e So Yeon Ryu (138, -6). Tra le concorrenti in ottava posizione con 139 (-5) la neozelandese Lydia Ko e la canadese Brooke M. Henderson, in 15ª con 141 (-3) la thailandese Ariya Jutanugarn, appena tornata leader mondiale, e la coreana In-Kyung Kim, campionessa in carica, e in 24ª con 142 (-2) la cinese Shanshan Feng. Out la coreana Inbee Park, 106ª con 150 (+6), numero due del Rolex Ranking. Il montepremi è di 3.250.000 dollari.
PRIMO GIRO La dilettante Ludovica Farina si difende bene nel major – La prodezza l’ha già effettuata nella prequalifica, dove si è guadagnata un posto nel field che invece ha mancato una campionessa quale Paula Creamer, e ora si è ben difesa nel primo giro del Ricoh Womens British Open, il quarto dei cinque major stagionali femminili. Ludovica Farina, 22enne portacolori del GC Siracusa, ha girato in 73 (+1) colpi e si è posizionata al 61° posto facendo meglio di tante campionesse come, ad esempio Inbee Park, numero due mondiale, 113ª con 76 (+4).
Sul percorso del Royal Lytham & St. Annes Golf Links (par 72), a Lytham St Annes in Inghilterra, l’australiana Minjee Lee è leader con 65 (-7) colpi, la giapponese Mamiko Hisa, seconda on 66 (-6), le coreane Mi Hyang Lee e Sung Hyun Park, la taiwanese Teresa Lu, l’inglese Georgia Hall e la thailandese Pornanong Phatlum, terze con 67 (-5).
Non hanno perso molto terreno la neozelandese Lydia Ko, ottava con 68 (-4), la canadese Brooke M. Henderson e la coreana So Yeon Ryu, 11.e con 69 (-3), l’altra coreana In-Kyung Kim, campionessa uscente, 20ª con 70 (-2), la thailandese Ariya Jutanugarn, ritornata numero uno mondiale, e la cinese Shanshan Feng, 28.e con 71 (-1). Il montepremi è di 3.250.000 dollari.
LA VIGILIA - La dilettante Ludovica Farina sarà l’unica rappresentante italiana al Ricoh Womens British Open (2-5 agosto), il quarto dei cinque major stagionali femminili in programma sul percorso del Royal Lytham & St. Annes Golf Links, a Lytham St Annes in Inghilterra. Dopo aver superato una prequalifica, la Farina si è classificata undicesima nella finale insieme ad altre 11 concorrenti e ha poi trovato posto nel field in uno spareggio che ne ha promosse sette. Tra le escluse la pluridecorata americana Paula Creamer.
Difende il titolo la coreana In-Kyung Kim, ma sarà sotto i riflettori la thailandese Ariya Jutanugarn, tornata numero uno del Rolex Ranking dopo il successo della scorsa settimana nello Scottish Open.
Tra le altre favorite le coreane Inbee Park, appena spodestata dal trono mondiale, Sung Hyun Park e So Yeon Ryu, numero 3 e 4, la cinese Shanshan Feng, la svedese Anna Nordqvist, l’australiana Minjee Lee, la neozelandese Lydia Ko, la canadese Brooke M. Henderson e le statunitensi Lizette Salas e Brittany Lincicome. Il montepremi è di 3.250.000 dollari.
André De Decker si è imposto con 200 (67 67 66, -16) colpi nel Royal Swazi Spa Challenge sul percorso del Royal Swazi Spa CC, a Lobamba nello Swaziland. Arrivato a 28 anni non aveva ancora fatto molto sul Sunshine Tour e per ottenere il primo titolo ha scelto un cammino piuttosto tortuoso. Aveva tre colpi di vantaggio a due buche dal termine e praticamente il trofeo in mano, quando è accaduto l’imprevedibile. Ha segnato un bogey alla buca 17, abbastanza normale se pensi che il traguardo è a un passo, ma non poteva prevedere la prodezza di Michael Palmer (200 – 69 67 64) che con un eagle l’ha raggiunto.
Una bella mazzata per chiunque, ma De Decker non si è arreso e con tanta calma e pazienza è venuto a capo dell’avversario dopo cinque buche di spareggio. Terzo posto per Michael Hollick e per Louis de Jager (201, -15) e quinto per Rourke van der Spuy, Keith Horne e per Keenan Davidse (202, -14), leader con il vincitore dopo due turni.
Dopo due belle prestazioni nei tornei precedenti, è uscito al taglio Philip Geerts, 48° con 143 (-1).
André De Decker è stato gratificato con 126.800 rand (quasi 8.200 euro) su un montepremi è di 800.000 rand (circa 52.000 euro).
SECONDO GIRO - Sul percorso del Royal Swazi Spa CC, a Lobamba nello Swaziland, Philip Geerts, 25enne nato a Nairobi, ma italiano a tutti gli effetti, è uscito al taglio nel Royal Swazi Spa Challenge (Sunshine Tour) dopo un 71 (-1), che l’ha condotto al 48° posto con 143 (-1).
Sono al vertice con 134 (-10) due sudafricani in cerca del primo titolo, Keenan Davidse, 29anni e 19 top ten, e André De Decker, 28 anni e ancora pochi risultati di peso. Seguono Louis de Jager, (135, -9), Triston Lawrence, Michael Palmer e Michael Hollick (136, -8). Il montepremi è di 800.000 rand (circa 52.000 euro).
PRIMO GIRO - Philip Geerts, 48° con 72 (par) colpi, ha iniziato a metà classifica il Royal Swazi Spa Challenge (Sunshine Tour), che si sta svolgendo al Royal Swazi Spa CC, a Lobamba nello Swaziland.
Autore di un 65 (-7), ha perso il largo il 48enne scozzese Doug McGuidan, otto titoli nel circuito, seguito a due colpi da Daniel van Tonder, Musiwalo Nethunzwi, André De Decker ed Erhard Lambrechts. Tra i sette concorrenti al sesto posto con 68 (-4) Shaun Norris, Louis de Jader e Christiaan Basson. Il montepremi è di 800.000 rand (circa 52.000 euro).
LA VIGILIA - Philip Geerts continua nel suo impegno sul Sunshine Tour partecipando al Royal Swazi Spa Challenge (1-3 agosto), che si svolge al Royal Swazi Spa CC, a Lobamba nello Swaziland.
Nel field JJ Senekal, Rourke van der Spuy, Michael Palmer, JC Ritchie, Shaun Norris, Daniel Van Tonder, Jean Hugo e Tyrone Ferreira, Il montepremi è di 800.000 rand (circa 52.000 euro).
Francesco Molinari ha effettuato una buona rimonta nel WGC-Bridgestone Invitational, terzo dei quattro tornei del WGC, il minitour mondiale, risalendo dal 57° al 39° posto con 281 (70 72 70 69, +1) colpi, grazie a un parziale di 69 (-1) in un giro finale affrontato con decisione e buon gioco, miglior viatico in vista dell’US PGA Championship, il quarto major stagionale che inizierà giovedì prossimo al Bellerive CC di St. Louis.
Sul percorso del Firestone CC (par 70), ad Akron nell’Ohio, ha dominato Justin Thomas (265 – 65 64 67 69, -15) al quale è bastato solamente controllare la situazione poiché gli avversari che aveva a ridosso hanno ceduto nettamente. Infatti Rory McIlroy è terminato sesto (272, -8), e Ian Poulter e Jason Day decimi (273, -7). Al secondo posto si è portato il tenace Kyle Stanley (269, -11), hanno concluso al terzo entrambi con una volata in 64 (-6), miglior punteggio del turno, Dustin Johnson, numero uno mondiale, e Thorbjorn Olesen (270, -10) e al quinto Brooks Koepka (271, -9).
Deludente Tiger Woods, che decimo dopo due bei giri è scivolato con due 73 (+3) al 31° (280, par) e mai in partita Hideki Matsuyama, campione uscente, e Sergio Garcia, stesso score di Molinari, e Jordan Spieth (60° con 285, +5).
Justin Thomas, che difenderà il titolo nell’US PGA Championship, è al terzo successo stagionale e ha portato nove le sue vittorie sul circuito divenendo il quinto giocatore, ma il più giovane (25 anni), a imporsi in un major, in un WGC e nella Fedex Cup.
World ranking
- Thomas, che ha ricevuto un assegno di 1.700.000 dollari su un montepremi di 10 milioni di dollari, è salito dalla terza alla seconda posizione nel world ranking (p. 9,49) superando Justin Rose (p. 8,83), fermo per problemi fisici, e accorciando le distanze da Dustin Johnson (p. 10,77). Saldamente sesto Francesco Molinari (p. 7,27).
TERZO GIRO - Nel WGC-Bridgestone Invitational, terzo dei quattro tornei del WGC, il minitour mondiale, Justin Thomas (196 – 65 64 67, -14) è rimasto da solo al vertice e ha l’opportunità di allungare la serie positiva che lo ha visto vincitore negli ultimi cinque tornei in cui è stato leader dopo 36 buche. Sul percorso del Firestone CC (par 70), ad Akron nell’Ohio, Francesco Molinari, 57° con 212 (70 72 70, +2), è rimasto sostanzialmente stabile dopo un giro in par (70), mentre ha ceduto Tiger Woods, da 10° a 28° con 207 (-3), autore di un 73 (+3), inatteso per il giocatore che in stagione fino all’inizio del torneo vantava la migliore media score sui terzi giri delle varie gare.
Sarà un finale di altissimo livello tecnico che vedrà impegnati nella corsa al titolo, oltre a Thomas, altri tre grandi campioni, Rory Mclroy e Ian Poulter, secondi con 199 (-11), e Jason Day, quarto con 200 (-10).
Difficile che rientrino l’altalenante Jon Rahm, settimo con 202 ( -8), e Tommy Fleetwood, leader con Thomas e Poulter a metà gara e ora nono (203, -7) e tardivo risveglio di Dustin Johnson, numero uno mondiale, e di Sergio Garcia 22.i con 206 (-4). Non è riuscito a difendere il titolo Hideki Matsuyama, 36° con 209 (-1), e nessun acuto di Jordan Spieth, 49° con 211 (+1).
Un mix di classe personale e di errori avversari hanno permesso a Justin Thomas di prendere il largo con un 67 (-3, sei birdie, tre bogey). Francesco Molinari ha tenuto il bilancio in attivo di due colpi (cinque birdie, tre bogey) fino alla 17ªbuca, poi con un doppio bogey sull’ultima è tornato in par.
SECONDO GIRO - Sul percorso del Firestone CC (par 70), ad Akron nell’Ohio, Francesco Molinari, 53° con 142 (70 72, +2) colpi, è rimasto in bassa classifica nel WGC-Bridgestone Invitational, terzo dei quattro tornei del WGC, il minitour mondiale, dove Ian Poulter (129, -11) è stato raggiunto in vetta alla graduatoria da Tommy Fleetwood e da Justin Thomas. Pur con qualche sbavatura hanno tenuto Jason Day, quarto con Kyle Stanley (131, -9), Rory McIlroy, sesto con Si Woo Kim (132, -8), mentre un Tiger Woods (134, -6) sempre più tonico ha guadagnato quattro posizioni con un 68 (-2), salendo al decimo posto dove è anche Jon Rahm. Ha mollato Rickie Fowler (137, -3), da secondo a 27°, e sta probabilmente mettendo a rischio la sua partecipazione alla Ryder Cup Sergio Garcia (37° con 139, -1), che non ha cambi di marcia, così come Paul Casey e Hideki Matsuyama, campione in carica, che lo affiancano. Non è la gara di Dustin Johnson, numero uno mondiale (46°- 140, par) e di Jordan Spieth (60° - 143, +3), che probabilmente già guardano al major della prossima settimana (US PGA Championship).
Nel trio di testa pensa in grande Justin Thomas che nelle ultime cinque occasioni in cui è stato leader dopo 36 buche ha poi vinto. Punta al titolo anche Tommy Fleetwood e mira alla prossima Ryder Cup Ian Poulter, che manda segnali sempre più forti al capitano europeo Thomas Bjorn per prenotare una wild card.
Quanto a Molinari è andato a sprazzi alternando buone cose a errori. Ha tenuto il par per sedici buche poi lo ha perso con due bogey a chiudere (72, +2). Il montepremi è di 10.000.000 di dollari.
Le prospettive di Woods - Ha molta fiducia Tiger Woods. Deriva dal suo gioco, anche se qualche colpo tende ad andar storto, dal fatto di aver vinto otto volte il torneo e, in vista del terzo giro, di essere il giocatore che in stagione ha la media score più bassa (68,20) sul terzo round delle varie gare. "Ho intenzione – ha detto - di proseguire su questa strada. Il campo è ricettivo e permette score bassi e domani sarà una di quelle giornate in cui dovrò solo puntare a un punteggio ben sotto par".
Solidarietà – Nel secondo giro i giocatori hanno fissato sul cappellino un nastrino giallo. Un segno di solidarietà e di sostegno alla famiglia dello sfortunato giocatore australiano Jarrod Lyle, purtroppo malato terminale di leucemia.
PRIMO GIRO - Francesco Molinari ha iniziato in sordina il WGC-Bridgestone Invitational, terzo dei quattro tornei del WGC, il minitour mondiale, sul percorso del Firestone CC (par 70), ad Akron nell’Ohio. E’ al 46° posto con 70 (par) colpi, costretto da quattro bogey al continuo inseguimento del par raggiunto con determinazione, ma era prevedibile un calo di tensione, almeno in partenza, dopo le energie spese nel vittorioso Open Championship e nelle gare precedenti. Non è certo out con tante buche a disposizione, anche se il leader Ian Poulter (62, -8) ha otto colpi di vantaggio. E’ a quattro dalla vetta Tiger Woods (14° con 66, -6), che ha un ottimo feeling con il Firestone CC, dove ha vinto ben otto volte. Non è stato molto preciso, ma alla fine ha fatto quadrare i conti.
Su un percorso che ha insolitamente concesso parecchio Ian Poulter, teso alla conquista dell’ennesima wild card della sua carriera per giocare la Ryder Cup, ha mandato un segnale forte al capitano europeo Thomas Bjorn sia con lo score, che con un gioco di gran levatura. Ha superato nel finale Kyle Stanley, in vetta per quasi tutto giorno, e Rickie Fowler (63, -7). Sono vicini John Rham, Patrick Cantlay e Si Woo Kim, quarti con 64 (-6), Rory McIlroy e Justin Thomas, settimi con 65 (-5). Ha dato spettacolo, rallentando però nel finale, Phil Mickelson, stesso 66 di Woods, ha tenuto un discreto passo Hideki Matsuyama, 21° con 67 (-3), campione in carica, ed è rimasto attardato Dustin Johnson, numero 1 mondiale, 39° con 69 (-1), che ha raccolto meno di quanto meritasse. Il montepremi è di 10.000.000 di dollari.
Ha detto Tiger - Tiger Woods ha tratto buoni auspici da un gioco rivedibile: "E’ stata una battaglia, non mi sono espresso bene, ma quando ho sbagliato l’ho fatto dalla parte giusta e questo mi ha permesso di ottenere un score buono aiutato anche da un putter caldo. E’ bello, comunque, ritrovarsi con un bel punteggio al termine di un giro in cui non dai il meglio: è così che si vincono i tornei".
LA VIGILIA - Francesco Molinari, dopo la straordinaria impresa nell’Open Championship, torna in campo per prendere parte al primo di due grandi tornei in sequenza, il WGC-Bridgestone Invitational (2-5 agosto) che sarà poi seguito la prossima settimana dall’US PGA Championship, il quarto e ultimo major stagionale. Sarà l’ottava presenza del torinese nel terzo dei quattro eventi del World Golf Championships, il mini circuito mondiale, ma questa volta arriva con credenziali ben diverse, da numero sei nel mondo, con un major nel palmarés e inserito d’obbligo tra i grandi favoriti.
Sul percorso del Firestone CC, ad Akron nell’Ohio, l’avvenimento sarà di grande caratura tecnica e agonistica, come sempre accade quando in campo ci sono i primi 50 della classifica mondiale. Tornerà a disputare un WGC Tiger Woods, che ha recuperato il 50° posto nel world ranking grazie alla bella prestazione nell’Open Championship (6°). Inutile dire che Tiger è atteso con curiosità da tutti e con grandi speranze dai suoi fans, che lo ritengono pronto per un successo. Di sicuro la sua partecipazione è un bonus per una manifestazione che è sempre stata tra le sue corde, avendola vinta in otto occasioni.
Difende il titolo il giapponese Hideki Matsuyama, che non è nelle condizioni di forma nello scorso anno. Insieme a Molinari sono nella prima fascia dei candidati al titolo Dustin Johnson, leader mondiale fresco del successo nel Canadian Open e con un ottimo feeling con il WGC avendone conquistati già cinque, Justin Rose, Justin Thomas e Brooks Koepka, che lo seguono nel ranking. Sono un passo dietro, perché un po’ discontinui, gli altri cinque tra i top ten, ossia Jon Rahm, Rory McIlroy, Jordan Spieth, Rickie Fowler e Jason Day.
Il torneo su Sky – Il WGC-Bridgestone Invitational va in onda in diretta, in esclusiva e in alta definizione su Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 2 agosto, dalle ore 19,30 alle ore 0,30 (Sky Sport Golf HD); venerdì 3, alle ore 19,30 alle ore 0,30 (Sky Sport Golf HD e Sky Sport Uno HD); sabato 4, dalle ore 19 alle ore 24 (Sky Sport Golf HD); domenica 5, dalle ore 19 alle ore 24 (Sky Sport Golf HD).
Continua lo straordinario momento d’oro del golf italiano con gli azzurri che vincono tornei internazionali su tutti i circuiti professionistici di peso e in ogni fascia d’età con gli amateur. Andrea Saracino nel Des Iles Borromées Open presented by Cashback World, torneo in calendario nell’Alps Tour e nell’Italian Pro Tour Banca Generali Private, ha firmato l’ottavo successo italiano nell’arco di 40 giorni da ricordare in cui spiccano le due perle assolute di Francesco Molinari (Open Championship, un major, e Quicken Loans nel PGA Tour) e la vittoria delle Girls nel campionato europeo a squadre a cui si aggiungono un altro titolo nell’Alps (Guido Migliozzi) e i tre ottenuti da giovani azzurri (Anna Zanusso in Svezia, Matteo Cristoni in Scozia e Maria Vittoria Corbi in Francia). Inoltre Lorenzo Scalise e Stefano Mazzoli hanno dato il loro fattivo contributo al successo dell’Europa Continentale nel St. Andrews Trophy.
Sul percorso del Golf Des Iles Borromées (par 71) Andrea Saracino (195 – 62 68 65, -18) ha lasciato a sei colpi il più esperto francese Julien Foret (201, – 12), leader dopo due turni e raggiunto al secondo posto dallo spagnolo Santiago Tarrio. Subito dietro altri due transalpini, Victor Marchiset (202, -11) e Alexandre Daydou (204, -9), in sesta posizione un tonico Pietro Ricci con 205 (71 68 66, -8) e in 11ª con 206 (-7) Joon Kim. A metà classifica Carlo Casalegno, Lorenzo Scotto e Tommaso Zorzetto, 28.i con 211 (-2), quest’ultimo il migliore tra i dilettanti italiani che si sono comportati molto bene superando in sette il taglio.
L’intervista
Aveva annunciato alla vigilia una gara d’attacco e Andrea Saracino non si è smentito giocando con una grinta e una determinazione che hanno prodotto un ritmo insostenibile per gli altri. Sette birdie sulle prime 14 buche, poi un bogey ininfluente a giochi fatti per il 65 (-6) con cui ha siglato il suo primo titolo nel circuito che gli ha reso 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro.
"Come ci si sente dopo il primo successo? Benissimo – ha detto il vincitore - credo sia la parola più adatta. Oggi il mio gioco non ha avuto falle e inoltre la brutta partenza di Foret, unita all’ottima mia, con tre birdie sulle prime sei buche, mi ha messo in condizioni di andare fino al termine con la necessaria tranquillità, tanto da avere la sensazione che fosse tutto facile. Con la vittoria ho avuto un bonus perché passerò direttamente allo Stage 2 della Qualifying School dell’European Tour. Spero di approdare sul circuito maggiore o quanto meno sul Challenge Tour, entrando tra i primi cinque della money list dell’Alps".
Saracino, romano, 24 anni, professionista dall’inizio del 2017, si è messo in evidenza lo scorso anno con due quinti posti (Memorial Bordoni e Campionato PGAI) e per una certa regolarità di gioco. Nella nuova stagione è partito con maggior convinzione, è stato spesso nelle parti alte della classifica, ed è giunto quattro volte tra i primi dieci (4° Memorial Bordoni, sesto Red Sea Little Venice, 8° Obidos International Open, 9° Campionato Nazionale Open) prima di sbancare il Des Iles Borromées Open presented by Cashback World.
Gli sponsor
L’Italian Pro Tour ha il supporto del title sponsor Banca Generali Private; del main sponsor BMW; degli Official Sponsor Casa Vinicola Errico, Cashback World. Official Supplier: Kappa, Frecciarossa, WindTre, Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale. Charity Partner: Fondazione Tommasino Bacciotti. Title sponsor del torneo: Cashback World. Official Advisor: Infront.
Italian Pro Tour Banca Generali Private
Nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022 – con la collaborazione di Infront Sport & Media, Official Advisor della FIG – la stagione dell’Italian Pro Tour Banca Generali Private, il circuito delle gare nazionali e internazionali della FIG, è caratterizzata da sette tornei. Il Des Iles Borromées Open presented by Cashback World è stato il quinto di un percorso che, dopo aver toccato in precedenza l’Emilia Romagna (Campionato Nazionale Open), il Friuli (Senior Italian Open by Villaverde H&R), la Lombardia (Memorial Giorgio Bordoni by AON), la Sardegna (Italian Challenge Open presented by Cashback World) e ora il Piemonte farà le ultime due tappe in Valle d’Aosta e in Abruzzo, dimostrando che il cammino del golf italiano verso la Ryder Cup 2022 coinvolge tutta la nazione.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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