Sul percorso del Miglianico Golf & Country Club, a Miglianico (CH), prende il via la quinta edizione dell’Abruzzo Open (20-22 settembre), penultima tappa stagionale dell’Alps Tour e ultimo appuntamento nel calendario 2018 dell’Italian Pro Tour Banca Generali Private.
Il torneo è stato preceduto dalla Pro Am dell’Abruzzo Open vinta con “meno 38” dal team di Nunzio Lombardi con i dilettanti Leonardo Gravina, Giovanni Dell’Armi e Francesco Di Donato davanti alle squadre di Leonardo Sbarigia, insieme a Giorgio Leone, Luciano Troyli e Sandro Miraglia, e Guido Migliozzi, con Lucio Di Muzzio, Maria Federica Simone e Fabio Adezio, rispettivamente secondi e terzi con “meno 34” secondo l’ordine dei migliori score sulle buche finali. Al quarto posto con “meno 32” la compagine del francese Julien Foret insieme ai dilettanti Franco Olivieri, Giuseppe Petolicchio e Alessandro Acerbo. In quinta posizione con “meno 29” il team di Luca D’Andreamatteo con Luciano Cioci, Paolo Chiarella e Corrado Di Gregorio. Per la classifica sono stati conteggiati solamente birdie ed eagle.
Il field – All’Abruzzo Open prendono parte 122 concorrenti (69 italiani) provenienti da 15 nazioni, comprese Argentina, Colombia, Sudafrica, Stati Uniti, Canada e Nuova Zelanda. Il field è di ottima qualità per la presenza di ben diciannove giocatori tra i primi venti dell’ordine di merito e otto vincitori stagionali nel tour. Fra i più attesi lo spagnolo Santiago Tarrio, due successi e leader della money list; i francesi Louis Cohen Boyer, Alexandre Daydou e Xavier Poncelet, l’inglese Marcus Mohr e l’iberico David Borda, che seguono Tarrio in graduatoria. Hanno ampie possibilità anche i tre italiani che sono saliti quest’anno sul gradino più alto del podio: Andrea Saracino, settimo nell’Ordine di Merito e vincitore del Des Iles Borromées Open by Cashback World, Michele Cea (13° OM), che ha fatto centro nell’Ein Bay Open in Egitto e Guido Migliozzi (14° OM) a segno nel Memorial Bordoni by AON e campione in carica dell’Abruzzo Open. Tra gli altri possibili protagonisti i transalpini Maxime Radureau, Thomas Elissalde e Teremoana Beaucousin, l’irlandese Conor O’Rourke, l’inglese Benjamin Wheeler e gli italiani Michele Ortolani, Alessandro Grammatica, Federico Zucchetti, Niccolò Quintarelli, Leonardo Sbarigia. Sul tee di partenza anche l’amateur Giacomo Fortini che ha vinto il Cervino Open, precedente tappa dell’Alps Tour.
Formula e montepremi – L’Abruzzo Open si dipanerà sulla distanza di 54 buche (18 al giorno). Il taglio dopo 36 buche, lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto, dilettanti compresi. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro. Per tutta la durata della manifestazione l’ingresso per il pubblico sarà gratuito.
Gli sponsor–L’Italian Pro Tour ha il supporto del title sponsor Banca Generali Private; del main sponsor BMW; degli Official Sponsor Casa Vinicola Errico, Cashback World. Official Supplier: Kappa, Frecciarossa, WindTre, Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale. Charity Partner: Fondazione Tommasino Bacciotti. Official Advisor: Infront.
Il percorso– Il percorso del Miglianico Golf & Country Club di 18 buche si sviluppa tra numerosi ulivi secolari, fuori limite ed ostacoli d’acqua. Progettato da Ronald Kirby, uno dei più celebri architetti di campi da golf americani, il tracciato risulta impegnativo per i giocatori professionisti e divertente dai tees standard per gli amateurs.
Il grande golf internazionale torna al Miglianico Golf & Country Club per la quinta edizione dell’Abruzzo Open, torneo in calendario nell’Alps Tour e ultima tappa del 2018 dell’Italian Pro Tour Banca Generali Private. La gara si svolgerà da giovedì 20 settembre fino a sabato 22 settembre. Giunto alla penultima tappa, prima del Grand Final, l’Alps Tour entra nella sua fase cruciale. La lotta al vertice dell’ordine di merito per garantirsi uno dei primi cinque posti che promuovono al Challenge Tour 2019 è, infatti, molto aperta. E anche attorno alla 50ª posizione, l’ultima che assicura la ‘carta’ per la prossima stagione, vi sono numerosi giocatori a caccia di punti preziosi per rimanere nel tour.
La Pro Am dell’Abruzzo Open – La competizione sarà anticipata mercoledì 19 settembre dalla Pro Am dell’Abruzzo Open. Scenderanno in campo 29 squadre composte da un professionista e da tre dilettanti che competeranno sulla distanza di 18 buche medal con formula “Tour Scramble - net aggregate team score in relation to par” and “Use your pro”. Per la classifica saranno conteggiati solamente birdie, eagle e albatross. Partenza shotgun (ossia tutte le compagini insieme dai diversi tee del tracciato) alle ore 11:30. Fra i professionisti che prenderanno parte alla Pro Am ci saranno: Andrea Saracino, Michele Cea, Federico Maccario, Santiago Tarrio, Alexandre Daydou e Marcus Mohr.
Il field – All’Abruzzo Open prendono parte 121concorrentiprovenienti da 14 nazioni. Gli italiani sul tee di partenza sono 64. Il field è di ottima qualità per la presenza di ben diciannove giocatori tra i primi venti dell’ordine di merito e otto vincitori stagionali nel tour. Difenderà il titolo l’azzurro Guido Migliozzi.
Formula e montepremi – L’Abruzzo Open si dipanerà sulla distanza di 54 buche (18 al giorno). Il taglio dopo 36 buche, lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto, dilettanti compresi.Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.
Ingresso gratuito - Per tutta la durata della manifestazione, Pro Am compresa, l’ingresso per il pubblico sarà gratuito.
Gli sponsor–L’Italian Pro Tour ha il supporto del title sponsor Banca Generali Private; del main sponsor BMW; degli Official Sponsor Casa Vinicola Errico, Cashback World. Official Supplier: Kappa, Frecciarossa, WindTre, Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale. Charity Partner: Fondazione Tommasino Bacciotti. Official Advisor: Infront.
Italian Pro Tour Banca Generali Private- Nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2022 – con la collaborazione di Infront Sport & Media, Official Advisor della FIG – la stagione dell’Italian Pro Tour, il circuito delle gare nazionali e internazionali della FIG, è caratterizzata da sette tornei. Dopo aver toccato in precedenza l’Emilia Romagna (Campionato Nazionale Open), il Friuli Venezia Giulia (Senior Italian Open by Villaverde H&R), la Lombardia (Memorial Giorgio Bordoni by AON), la Sardegna (Italian Challenge Open presented by Cashback World), il Piemonte (Des Iles Borromées Open presented by Cashback World) e la Valle d’Aosta (Cervino Open), l’Abruzzo Open sarà l’ultimo di sette tornei a dimostrazione che il cammino del golf italiano verso la Ryder Cup 2022 coinvolge tutta la nazione. L’Italian Pro Tour ha quale title sponsor Banca Generali Private.
Il percorso– Il percorso del Miglianico Golf & Country Club di 18 buche (par 71, 5878 metri) è disegnato tra numerosi ulivi secolari, fuori limite ed ostacoli d’acqua. Progettato da Ronald Kirby, uno dei più celebri architetti di campi da golf americani, il tracciato risulta impegnativo per i giocatori professionisti e divertente dai tees standard per gli amateurs.
Ancora una grande prestazione azzurra in campo internazionale, in una stagione ricca di successi di prestigio: l’Italia (Alessia Nobilio, Caterina Don, Emilie Alba Paltrinieri) si è imposta nella classifica a squadre del World Junior Girls Championship, il campionato del mondo per la categoria, in cui Alessia Nobilio è terminata seconda nella graduatoria individuale. Le azzurre hanno concluso l’evento con 554 (139 132 145 138, -22) colpi alla pari con gli Stati Uniti e poi hanno avuto la meglio imponendosi nel playoff. E’ il quarto successo a squadre all’estero per l’Italia, in una grande annata in cui i dilettanti hanno raccolto anche dodici vittorie individuali. Da ricordare, naturalmente, le straordinarie imprese di Francesco Molinari, tre titoli con un major (Open Championship), in campo professionistico e gli undici complessivi degli italiani al momento. In totale 27 vittorie, a un passo del record di 28 del 2009.
Junior Ryder Cup per Nobilio e Paltrinieri - Sul percorso del Camelot G&CC (par 72) a Cumberland, nell’Ontario in Canada, nello spareggio hanno giocato le tre azzurre contro le tre americane. Caterina Don e Emilie Alba Paltrinieri hanno realizzato un par e Alessia Nobilio un birdie, contro un par, un bogey un triplo bogey delle avversarie. Tutte le azzurre si sono dimostrate in ottima condizione e in particolare la Nobilio che parteciperà alla Junior Ryder Cup, dove sarà nella compagine europea insieme ad Emilie Alba Paltrinieri, altrettanto carica, e alle successive Olimpiadi Giovanili di ottobre in Argentina, insieme ad Andrea Romano.
Nobilio seconda nell’individuale - Nell’individuale la thailandese Atthaya Thitikul ha effettuato uno straordinario giro in 60 colpi (-12, un eagle, dieci birdie), per uno score di 268 (68 71 69 60, -20), e ha effettuato un recupero incredibile su Alessia Nobilio (270 - 66 66 69 69, -18), che pure ha fatto un’ottima gara tutta di testa fino a tre buche dal termine quando è avvenuto il sorpasso. Ben distaccate alle loro spalle le due statunitensi Zoe Campos, terza con 274 (-14), e Brooke Seay, quarta con 280 (-8). E’ stata sempre in alta classifica Caterina Don, sesta con 284 (73 66 76 69, -3), anche lei autrice di una bella prova, e ha dato il suo contributo Emilie Alba Paltrinieri, 30ª con 299 (75 77 76 71, +11), in una squadra molto affiatata. Il team azzurro è stato assistito dall’allenatore Enrico Trentin.
La statunitense Angela Stanford (272 - 72 64 68 68, -12) si è imposta in un concitato finale nell’Evian Championship, il quinto e ultimo major stagionale femminile disputato sul percorso dell’Evian Resort Golf Club (par 71), a Evian-les-Bains in Francia, al quale non hanno partecipato giocatrici italiane.
La 41enne di Fort Worth ha reso brillante con un major un’onesta carriera, che aveva condotto sin qui con cinque titoli, in parte per i propri meriti e per aver saputo segnare un birdie sulla buca conclusiva e in parte perché la connazionale Amy Olson, che aveva un colpo di vantaggio alla buca 17, le ha lasciato stata per il sorpasso con un doppio bogey. Con lo stesso 273 (-11) della Olson, leader dopo tre giri, anche Austin Ernst, Mo Martin e la coreana Sei Young Kim, che non hanno saputo rispondere al birdie della Stanford.
Al sesto posto con 274 (-10) Ryann O’Toole e la coreana Jeongeun Lee6, identificata anche da un numero, all’ottavo con 275 (-9) Jessica Korda e la coreana Inbee Park, una delle protagoniste mancate così come la sua connazionale So Yeon Ryu, la canadese Brooke M. Henderson e la neozelandese Lydia Ko decime con 276 (-8). Stesso discorso, ma sono andate peggio, per la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due mondiale, 36ª con 283 (-1), per la svedese Anna Nordqvist, campionessa uscente, e per la cinese Shanshan Feng, 44.e con 286 (+2).
TERZO GIRO - Amy Olson è la leader a sorpresa con 199 (69 65 65, -14) colpi dopo il terzo giro dell’Evian Championship, il quinto e ultimo major stagionale femminile che si svolge sul tracciato dell’Evian Resort Golf Club (par 71), a Evian-les-Bains in Francia, al quale non partecipano giocatrici italiane.
Amy Olson, 26enne di Oxbow (Dakota), grazie a un eagle e quattro birdie per un 65 (-6), si è procurata l’occasione per inaugurare il suo palmarés con un major dall’alto di due colpi di vantaggio sulla coreana Sei Young Kim (201, -12) e di quattro sull’americana Mo Martin (203, -10). Hanno comunque speranze di inserirsi nella corsa al titolo la coreana Inbee Park, numero quattro mondiale, la statunitense Angela Stanford e l’inglese Georgia Hall, quarte con 204 (-9).
Non hanno chance la canadese Brooke M. Henderson, 16ª con 208 (-5), e la neozelandese Lydia Ko, 21ª con 209 (-4). Prestazioni sotto tono della cinese Shanshan Feng, 39ª con 213 (par), della thailandese Ariya Jutanugarn, numero due del Rolex Ranking, 48ª con 214 (+1), e della svedese Anna Nordqvist, campionessa uscente, 52ª con 216 (+3). Il montepremi è di 3.850.000 dollari, tra i più alti per una gara dei tour femminili.
SECONDO GIRO – La portoricana Maria Torres è rimasta al comando con 134 (65 69, -8) colpi nell’Evian Championship, il quinto e ultimo major stagionale femminile che si svolge sul tracciato dell’Evian Resort Golf Club (par 71), a Evian-les-Bains in Francia, ma sono cambiate le sue compagne di viaggio. Infatti la spagnola Carlota Ciganda, che l’affiancava, è scesa al quinto posto (135, -7) sostituita dalle statunitensi Amy Olson (69 65) e Mo Martin (68 66) e dalla coreana Mi Hyang Lee (68 66).
In sesta posizione con 136 (-6) le statunitensi Angela Stanford e Austin Ernst, la taiwanese Wei-Ling Hsu, l’inglese Georgia Hall, la canadese Brooke M. Henderson e le coreane Jenny Shin e So Yeon Ryu, numero tre mondiale. A ridosso l’altra coreana Inbee Park, numero quattro, 13ª con 137 (-5), e con ritardi diversi la svedese Anna Nordqvist, campionessa uscente, 30ª con 141 (-1), la neozelandese Lydia Ko, 36ª con 142 (par), la cinese Shanshan Feng e la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due del Rolex ranking, 51.e con 144 (+2). Sono uscite al taglio Lexi Thompson, 73ª con 146 (+4), e la coreana Sung Hyun Park, numero uno al mondo, 90ª con 148 (+6). Il montepremi è di 3.850.000 dollari, tra i più alti per una gara dei tour femminili.
PRIMO GIRO - La spagnola Carlota Ciganda e la portoricana Maria Torres hanno preso il comando con 65 (-6) colpi nell’Evian Championship, il quinto e ultimo major stagionale femminile che si svolge sul tracciato dell’Evian Resort Golf Club (par 71), a Evian-les-Bains in Francia, dove non è in gara nessuna giocatrice italiana.
La coppia di testa precede la statunitense Austin Ernst (66, -5), la giapponese Nasa Hataoka, la canadese Brooke M. Henderson e la coreana So Yeon Ryu, numero tre mondiale (67, -4). Sono tra le dieci concorrenti al settimo posto con 68 (-3) le coreane Inbee Park, numero quattro, e In Gee Chun e l’inglese Georgia Hall. Già in ritardo la thailandese Ariya Jutanugarn, numero due del Rolex Ranking, la svedese Anna Nordqvist, campionessa uscente, e Lexi Thompson, numero cinque, 35.e con 71 (par), la neozelandese Lydia Ko, 41ª con 72 (+1), e la cinese Shanshan Feng, 56ª con 73 (+2). Giornata da dimenticare per la coreana Sung Hyun Park, leader mondiale, 97ª con 77 (+6). Il montepremi è di 3.850.000 dollari, tra i più alti per una gara dei tour femminili.
LA VIGILIA - La svedese Anna Nordqvist difende il titolo nell’Evian Championship (13-16 settembre), il quinto e ultimo major stagionale femminile che si svolge sul tracciato dell’Evian Resort Golf Club, a Evian-les-Bains in Francia, dove non sarà in gara nessuna giocatrice italiana.
Calamitano l’attenzione la coreana Sung Hyun Park, leader mondiale, e le altre quattro proette che la seguono nel ranking: la thailandese Ariya Jutanugarn, le altre due coreane So Yeon Ryu e Inbee Park e la statunitense Lexi Thompson. Saranno tuttavia molte le candidate a un ruolo da protagonista tra le quali ricordiamo l’americana Lizette Salas, la cinese Shanshan Feng, l’australiana Minjee Lee, la canadese Brooke M. Henderson, la neozelandese Lydia Ko, la giapponese Nasa Hataoka e, tra le europee, le inglesi Charley Hull e Georgia Hall, vincitrice quest’anno di un major (British Womens), e la svedese Caroline Hedwall, che domenica è tornata al successo dopo sei anni sul circuito europeo imponendosi nell’Open de France. Il montepremi è di 3.850.000 dollari, tra i più alti per una gara dei tour femminili.
Lo scozzese Gary Orr (209 - 68 65 76, -4) è riuscito a vincere, malgrado gli errori nel giro finale sottolineati da un 76 (+5), lo Scottish Senior Open, evento dello Staysure Tour, riservato agli ‘over 50’, svoltosi sul tracciato del Craigielaw GC (par 71), nella città dai cui il circolo prende nome in Scozia. E’ terminato 41° con 222 (73 72 77, +9) Costantino Rocca, unico italiano in campo.
Gary Orr, 51enne di Helensburgh con due successi nella lunga carriera sull’European Tour, ha colto il primo titolo da senior superando di misura l’inglese Paul Streeter (210, -3). Al terzo posto con 213 (par) il gallese Philip Price, l’argentino Rafael Gomez, l’austriaco Marcus Brier e l’inglese David Shacklady, al settimo con 214 (+1) lo svizzero André Bossert e gli inglesi Barry Lane e Gary Marks e al decimo con 215 (+2) il gallese Ian Woosnam.
SECONDO GIRO - Costantino Rocca è rimasto al 30° posto con 145 (73 72, +3) colpi nello Scottish Senior Open, evento dello Staysure Tour, riservato agli ‘over 50’, in svolgimento sul tracciato del Craigielaw GC (par 71), nella città dai cui il circolo prende nome in Scozia.
Nuovo leader è lo scozzese Gary Orr (133 - 68 65, -9), che proverà a fare il profeta in patria cercando di gestire i tre colpi di vantaggio presi sull’inglese David Shacklady (136, -6). In corsa per il titolo anche l’altro inglese Paul Streeter e il gallese Stephen Dodd, vincitore di un Senior Italian Open (2016) e in vetta dopo un turno. terzi con 137 (-5), e lo svizzero André Bossert, quinto con 138 (-4). Più difficile che possano rientrare gli otto concorrenti al sesto posto con 140 (-2), tra i quali vi sono il gallese Ian Woosnam, l’inglese Barry Lane e lo svedese Magnus P. Atlevi. Il montepremi è di 250.000 sterline (circa 280.000 euro).
PRIMO GIRO - Costantino Rocca, tornato in campo dopo una breve pausa, è al 30° posto con 73 (+2) colpi dopo il giro iniziale dello Scottish Senior Open, evento dello Staysure Tour, riservato agli ‘over 50’, in svolgimento sul tracciato del Craigielaw GC (par 71), nella città dai cui il circolo prende nome in Scozia.
E’ a comando con 66 (-5) colpi il gallese Stephen Dodd, vincitore di un Senior Italian Open (2016), tallonato dal connazionale Ian Woosnam, molto seguito dal pubblico per il suo grande passato e per la sua classe rimasta intatta, e dall’inglese David Stocklady (67, -4). Al quarto posto con 68 (-3) lo scozzese Gary Orr e al quinto con 69 (-2) l’inglese Barry Lane e lo svedese Magnus P. Atlevi. Il montepremi è di 250.000 sterline (circa 280.000 euro).
LA VIGILIA - Costantino Rocca torna in campo dopo un turno di pausa nello Scottish Senior Open (14-16 settembre), evento dello Staysure Tour, riservato agli ‘over 50’, che avrà luogo sul tracciato del Craigielaw GC, nella città dai cui pende il nome il circolo in Scozia.
Tra i possibili protagonisti il campione gallese Ian Woosnam, gli inglesi Philip Golding, Barry Lane, Roger Chapman e Paul Wesselingh, l’australiano Peter Fowler, il sudafricano Chris Williams, gli svedesi Jarmo Sandelin e Magnus P. Atlevi, a segno nell’European Tour Properties Classic, gli spagnoli Santiago Luna e Miguel Angel Martin, lo svizzero André Bossert, lo scozzese Gary Orr e il francese Jean-François Remesy. Il montepremi è di 250.000 sterline (circa 280.000 euro).
Neil Schietekat, con un bel recupero dalla quarta piazza, ha vinto con 205 (69 68 68, -11) colpi il Vodacom Origins – Arabella, torneo del Sunshine Tour disputato sul percorso dell’Arabella Country Club (par 72) a Kleinmond in Sudafrica. E’ il secondo titolo stagionale per il 34enne sudafricano a segno anche nel Sun City Challenge.
Schietekat ha prevalso per un colpo su Louis De Jager (206, -10) e per due su Jake Roos e Trevor Fisker jr (207, -9)..Al quinto posto con 209 (-7) Jacques Blaauw e Jaco Ahlers e al decimo con 212 (-4) Brandon Stone, tre titoli sull’European Tour. E’ uscito al taglio Philip Geerts, 77° con 152 (76 76, +8) colpi.
Neil Schietekat è stato gratificato con un assegno di 126.800 rand (quasi 7.340 euro) su un montepremi di 800.000 rand (circa 52.000 euro).
SECONDO GIRO - Philip Geerts, 77° con 152 (76 76, +8) colpi, è uscito al taglio nel Vodacom Origins – Arabella, torneo del Sunshine Tour che si sta svolgendo sul tracciato dell’Arabella Country Club (par 72) a Kleinmond in Sudafrica.
Guidano la graduatoria con 135 (-9) Louis de Jager (68 67) e Jaco Ahlers (68 67) davanti a Trevor Fisher jr (136, -8). In quarta posizione con 137 (-7) Neil Schietekat, in quinta con 138 (-6) Marc Cayeux dello Zimbabwe e in sesta con 139 (-5) Pieter Moolman. Il montepremi è di 800.000 rand (circa 52.000 euro) con prima moneta di 126.800 rand (quasi 7.340 euro).
PRIMO GIRO - Philip Geerts, 59° con 76 (+4), ha iniziato a metà classifica il Vodacom Origins – Arabella, torneo del Sunshine Tour che si sta svolgendo sul tracciato dell’Arabella Country Club (par 72) a Kleinmond in Sudafrica.
In una graduatoria molto corta sono al comando con 68 (-4) sette giocatori: i sudafricani Ockie Strydom, Louis de Jager, Jaco Ahlers, Trevor Fisher jr ed Heinrich Bruiners insieme a Dayne Moore dello Zambia e a Marc Cayeux dello Zimbabwe. Seguono con 69 (-3) altri quattro sudafricani: Jacques Blaauw, Pieter Moolman, Neil Schietekat e Jean Hugo. Il montepremi è di 800.000 rand (circa 52.000 euro) con prima moneta di 126.800 rand (quasi 7.340 euro).
LA VIGILIA - Il Sunshine Tour propone il Vodacom Origins – Arabella (14-16 settembre, 54 buche), che avrà luogo sul tracciato dell’Arabella Country Club a Kleinmond in Sudafrica.
Vi prende parte Philip Geerts, che sta svolgendo la stagione sul circuito per il quale ha preso la ‘carta’ alla Qualifying School.
Nel field Brandon Stone, tre titoli nell’European Tour, Hennie Otto, a segno in due Open d’Italia (2008-2014), Trevor Fisher Jr e Jaco Ahlers, con presenze nel circuito continentale, i numero due e tre dell’ordine di merito, Alex Haindl e Daniel Van Tonder insieme a JJ Senekal, Neil Skietekat, al greco Peter Karmis, vincitore del precedente Vodacom Origins-Selborne, allo scozzese Doug McGuigan e allo svizzero Martin Rominger. Il montepremi è di 800.000 rand (circa 52.000 euro) con prima moneta di 126.800 rand (quasi 7.340 euro).
La svedese Anna Nordqvist difende il titolo nell’Evian Championship (13-16 settembre), il quinto e ultimo major stagionale femminile che si svolge sul tracciato dell’Evian Resort Golf Club, a Evian-les-Bains in Francia, dove non sarà in gara nessuna giocatrice italiana.
Calamitano l’attenzione la coreana Sung Hyun Park, leader mondiale, e le altre quattro proette che la seguono nel ranking: la thailandese Ariya Jutanugarn, le altre due coreane So Yeon Ryu e Inbee Park e la statunitense Lexi Thompson. Saranno tuttavia molte le candidate a un ruolo da protagonista tra le quali ricordiamo l’americana Lizette Salas, la cinese Shanshan Feng, l’australiana Minjee Lee, la canadese Brooke M. Henderson, la neozelandese Lydia Ko, la giapponese Nasa Hataoka e, tra le europee, le inglesi Charley Hull e Georgia Hall, vincitrice quest’anno di un major (British Womens), e la svedese Caroline Hedwall, che domenica è tornata al successo dopo sei anni sul circuito europeo imponendosi nell’Open de France. Il montepremi è di 3.850.000 dollari, tra i più alti per una gara dei tour femminili.
Lo scozzese Liam Johnston ha ottenuto il secondo successo stagionale e in carriera nel Challenge Tour imponendosi con 264 (66 67 64 67, -24) colpi nel Kazakhstan Open, disputato sul percorso dello Zhailjau Golf Resort (par 72) ad Almaty nel Kazakhstan, dove Francesco Laporta si è classificato 26° con 276 (69 69 69 69, -12) e Lorenzo Scalise, alla gara d’esordio tra i professionisti, 50° con 281 (69 68 70 74, -7).
Il 23enne Johnston ha avuto ragione con un 67 (-5, un eagle, quattro birdie, un bogey) nel giro finale degli inglesi Tom Murray, secondo con 266 (-22), e Tom Lewis, terzo con 267 (-21) insieme allo statunitense Sean Crocker, in vetta dopo tre turni. In quinta posizione con 270 (-18) gli inglesi Max Orrin e Nathan Kinsey, il nordirlandese Michael Hoey e il francese Romain Langasque.
Francesco Laporta è stato regolarissimo con quattro giri in 69 (-3) colpi l’ultimo dovuto a cinque birdie e a due bogey. Lorenzo Scalise ha fatto sicuramente un buon debutto nella nuova categoria anche se ha ceduto un pò nel finale con un 74 (+2, tre birdie, tre bogey, un doppio bogey), dopo essere stato nei primi tre giri tra la 21ª e la 26ª posizione. Sono usciti al taglio Filippo Bergamaschi, 82° con 143 (72 71, -1), Lorenzo Gagli, 87° con 144 (71 73, par) e Alessandro Tadini, 107° con 147 (72 75, +3).
A Liam Johnston è andato un assegno di 72.000 euro su un montepremi di 450.000 euro, che praticamente gli ha assicurato la ‘carta’ per l’European Tour 2019, essendo quarto nella money list che premierà i primi 15. Potrebbe però salirci prima qualora riuscisse a vincere un terzo torneo sul circuito.
TERZO GIRO - Nel Kazakhstan Open (Challenge Tour), sul percorso dello Zhailjau Golf Resort (par 72) di Almaty nel Kazakhstan, si sono mantenuti in buona classifica, 26.i con 207 (-9), Francesco Laporta (69 69 69) e Lorenzo Scalise (69 68 70), al debutto tra i professionisti.
Si è portato al vertice con 196 (66 68 62, -20) colpi il 22enne Sean Crocker, nato ad Harare nello Zimbabwe ma di nazionalità statunitense, da poco passato tra i pro, il quale si è procurato l’occasione di conquistare il primo titolo sul circuito con un 62 (-10), fatto di dieci birdie senza bogey.
Avrà comunque i suoi problemi per contenere i prevedibili attacchi di coloro che gli sono a ridosso: lo scozzese Liam Johnston secondo con 197 (-19), e gli inglesi Tom Lewis, vincitore del Bridgestone Challenge della scorsa settimana,, terzo con 198 (-18), Ben Stow, quarto con 199 (-17), e Max Orrin, Nathan Kimsey e Tom Murray, quinti con 201 (-15).
Il regolarissimo Francesco Laporta ha realizzato il terzo parziale di 69 (-3) consecutivo con sette birdie e quattro bogey, mentre Lorenzo Scalise ha segnato un 70 (-2) con due birdie senza bogey. Sono usciti al taglio Filippo Bergamaschi, 82° con 143 (72 71, -1), Lorenzo Gagli, 87° con 144 (71 73, par) e Alessandro Tadini, 107° con 147 (72 75, +3). Il montepremi di 450.000 euro è uno dei più ricchi del circuito: al vincitore andranno 72.000 euro.
SECONDO GIRO - Challenge: coppia al vertice in Kazakhstan, 21° Scalise, 28° Laporta – Lorenzo Scalise, 21° con 137 (69 68, -7) colpi, sta tenendo un buon passo nel Kazakhstan Open (Challenge Tour), la gara che segna il suo debutto tra i professionisti. E’ al 28° posto Francesco Laporta con 138 (69 69, -6), mentre sono usciti al taglio Filippo Bergamaschi, 82° con 143 (72 71, -1), Lorenzo Gagli, 87° con 144 (71 73, par) e Alessandro Tadini, 107° con 147 (72 75, +3).
Sul percorso dello Zhailjau Golf Resort (par 72) di Almaty nel Kazakhstan, conducono con 131 (-13) colpi gli inglesi Max Orrin (66 65) e Ben Stow (67 64), due di vantaggio sui connazionali Nathan Kimsey e Tom Lewis, vincitore del Bridgestone Challenge della scorsa settimana, sugli scozzesi Liam Johnston e Calum Hill, sul portoghese José-Filipe Lima e sul tedesco Moritz Lampert (133, -11), leader dopo un turno.
Max Orrin si è portato in testa con otto birdie e un bogey per il 65 (-7) e Ben Stow lo ha agganciato con un eagle, sette birdie e un bogey per un 64 (-8). Lorenzo Scalise ha realizzato un 68 (-4) con cinque birdie e un bogey e Francesco Laporta ha segnato un parziale di 69 (-3) con quattro birdie e un bogey. Il montepremi di 450.000 euro è uno dei più ricchi del circuito: al vincitore andranno 72.000 euro.
PRIMO GIRO - Il tedesco Moritz Lampert è al comando con 65 (-7) colpi nel Kazakhstan Open (Challenge Tour) che si sta disputando allo Zhailjau Golf Resort (par 72) di Almaty nel Kazakhstan. Sono al 23° posto con 69 (-3) Francesco Laporta e Lorenzo Scalise, alla sua prima gara da professionista, è al 65° con 71 (-1) Lorenzo Gagli e al 76° con 72 (par) Alessandro Tadini e Filippo Bergamaschi.
Moritz Lampert, 26enne di Schwetzingen con tre titoli nel circuito tutti ottenuti nel 2014, ha realizzato due eagle, sei birdie e tre bogey, ma sono stati in tanti a mantenere un alto ritmo e pertanto la classifica è piuttosto corta. Lo seguono a un colpo il danese Mark Flindt Haastrup, lo scozzese Liam Johnston, lo statunitense Sean Crocker e gli inglesi Max Orrin e Jack Singh Brar (66, -6) e tra i sette concorrenti in settima posizione con 67 (-5) si trovano il portoghese Pedro Figueiredo e l’inglese Tom Lewis, vincitore del Bridgestone Challenge della scorsa settimana.
Francesco Laporta e Lorenzo Scalise hanno fatto cammino parallelo con cinque birdie e due bogey, Lorenzo Gagli ha assemblato cinque birdie e quattro bogey, Filippo Bergamaschi da segnato cinque birdie e altrettanti bogey e Alessandro Tadini ha messo nello score un birdie e un bogey. Il montepremi di 450.000 euro è uno dei più ricchi del circuito: al vincitore andranno 72.000 euro.
LA VIGILIA - Lorenzo Gagli, Filippo Bergamaschi, Alessandro Tadini, Francesco Laporta e Lorenzo Scalise, al debutto come professionista, prendono parte al Kazakhstan Open (13-16 settembre), uno dei tornei più ricchi del circuito con 450.000 euro di montepremi, che si disputa allo Zhailjau Golf Resort di Almaty nel Kazakhstan.
Nei field quasi tutti i migliori giocatori del circuito tra i quali il danese Joachim B. Hansen, leader dell’ordine di merito dove Gagli è quinto, lo svedese Sebastian Soderberg, numero due, il gallese Stuart Manley, gli inglesi Tom Lewis, vincitore del Bridgestone Challenge della scorsa settimana, Oliver Wilson e Jack Singh Brar, il francese Victor Perez, il tedesco Marcel Schneider, il finlandese Kalle Samooja, lo spagnolo Adri Arnaus, gli scozzesi David Law e Grant Forrest, il portoghese Pedro Figueiredo e l’australiano Dimitrios Papadatos.
Lorenzo Scalise, 24enne di Vimercate (MI), entra nel mondo pro dopo aver partecipato al Campionato del Mondo a squadre, dove l’Italia (con lui anche Stefano Mazzoli e Giovanni Manzoni) si è classificata quinta, terzo risultato di sempre per gli azzurri, due volte quarti in precedenza (2004 e 2008). "Dopo aver terminato gli studi alla University of Tennesee – ha detto Scalise che era in 20ª posizione nel World Ranking Amateur - avevo in programma di cambiare categoria in questo mese e così è stato. Sono contento di averlo fatto dopo la bella prova nel mondiale a squadre. Sarebbe molto importante per me fare bene in questo torneo, ma credo che sarà soprattutto una grande esperienza e pertanto come giocherò sarà relativo. Nel futuro spero di poter entrare nel tour europeo, anche se non mi creo pressione per arrivarci rapidamente".
Particolarmente motivato Lorenzo Gagli, vincitore a inizio anno del Kenya Open, che gioca su entrambi i tour continentali. Ha la ‘carta’ per il circuito maggiore, dove al momento è fuori dai 110 della money list che l’avranno riconfermata, ed essendo come detto quinto nella money list del Challenge Tour, che promuoverà i primi 15, ha questa ottima opportunità per conservarla.
Andrea Pavan è terminato 20° con 276 (66 71 69 70, -8) colpi nel KLM Open (European Tour), disputato sul percorso del The Dutch (par 71), a Spijk in Olanda, e vinto dal cinese Ashun Wu (268 - 64 66 71 67, -16). Al 36° posto con 279 (66 70 75 68, -5) Renato Paratore, al 46° con 282 (66 72 74 70, -2) Nino Bertasio e al 57° con 284 (67 72 72 73, par) Matteo Manassero.
Ashun Wu, 33enne di Xiamen Fujian, ha portato a tre i titoli nel circuito sorpassando con tre birdie nelle ultime cinque buche, che hanno completato il suo 67 (-4) dopo due birdie e un bogey, l’inglese Chris Wood (269, -15), che sembrava aver già messo il suo sigillo sulla gara prima di mandare una palla in acqua alla buca 12 e perdere lucidità con il doppio bogey.
In terza posizione con 270 (-14) il belga Thomas Detry e il giapponese Hideto Tanihara, in quinta con 271 (-13) il sempreverde irlandese Padraig Harrington e in 15ª con 275 (-9) il tedesco Martin Kaymer.
Andrea Pavan ha girato in 70 (-1) colpi con tre brdie e due bogey facendo otto passi indietro, mentre ne ha fatti sette in avanti Renato Paratore dopo un 68 (-3) con cinque birdie e due bogey. Anche per Nino Bertasio 70 colpi con quattro birdie e tre bogey e per Matteo Manasseo 73 (+2) con due birdie e quattro bogey. Sono usciti al taglio Edoardo Molinari, 97° con 144 (75 69, +2), e Luca Cianchetti, 130° con 149 (75 74, +7). Per Ashun Wu un assegno di 300.000 euro su un montepremi di 1.800.000 euro.
TERZO GIRO - Andrea Pavan, 12° con 206 (66 71 69, -7), si è mantenuto in alta classifica del KLM Open (European Tour), che si sta svolgendo sul percorso del The Dutch (par 71), a Spijk in Olanda, dove il nuovo leader con 200 (65 70 65, -13) è l’inglese Chris Wood. Hanno perso terreno Renato Paratore (66 70 75) e Matteo Manassero (67 72 72), 43.i con 211 (-2), e Nino Bertasio, 54° con 212 (66 72 74, -1).
Chris Wood, 31enne di Bristol, tre titoli nel circuito, con sette birdie e un bogey per il 65 (-6) è riuscito nel finale a superare di un colpo il connazionale Jonathan Thomson, il giapponese Hideto Tanihara e il cinese Ashun Wu (201, -12), che ha condotto per due turni. Possono puntare al titolo anche l’inglese Richard McEvoy, quinto con 202 (-11), l’irlandese Padraig Harrington e lo scozzese David Drysdale, sesti con 203 (-10). Fuori gioco il tedesco Martin Kaymer, 20° con 207 (-6).
Andrea Pavan ha realizzato un parziale di 69 (-2) con un eagle, un birdie e un bogey e Matteo Manassero ha girato in 72 (+1) con un eagle, tre birdie e sei bogey. Per Renato Paratore 75 (+4) colpi con tre birdie, cinque bogey e un doppio bogey e per Nino Bertasio 74 (+3) con tre birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Sono usciti al taglio Edoardo Molinari, 97° con 144 (75 69, +2), e Luca Cianchetti, 130° con 149 (75 74, +7). Il montepremi è di 1.800.000 euro.
SECONDO GIRO - Renato Paratore all’ottavo posto con 136 (66 70, -6) colpi e Andrea Pavan al nono con 137 (66 71, -5) dopo il secondo giro del KLM Open (European Tour), che si sta svolgendo sul percorso del The Dutch (par 71), a Spijk in Olanda, dove ha mantenuto il comando con 130 (64 66, -12) il cinese Ashun Wu. Sono in buona posizione anche Nino Bertasio, 21° con 138 (66 72, -4), e Matteo Manassero, 36° con 139 (67 72, -3), mentre sono usciti al taglio Edoardo Molinari, 97° con 144 (75 69, +2), e Luca Cianchetti, 130° con 149 (75 74, +7).
Ashun Wu, 33enne di Xiamen Fujian con due titoli nel circuito, ha tenuto alto il ritmo con un 66 (-5, sette birdie, due bogey) e ha portato a tre colpi il vantaggio sull’inglese Jonathan Thomson (133, -9). In terza posizione con 134 (-8) lo scozzese David Drysdale e l’altro cinese Haotong Li. Il tedesco Martin Kaymer affianca Pavan e l’inglese Lee Westwood è alla pari con Manassero. Out il transalpino Romain Wattel, 88° con 143 (+1), che difendeva il titolo.
Paratore ha girato in 70 (-1) colpi con quattro bridie, un bogey e un doppio bogey e Pavan in 71 (par) con quattro birdie e altrettanti bogey. Piuttosto difficoltoso il cammino di Bertasio e di Manassero, entrambi autori di un 72 (+1), il primo con un eagle, quattro birdie, tre bogey e due doppi bogey e il secondo con cinque birdie, tre bogey e un triplo bogey. Il montepremi è di 1.800.000 euro.
PRIMO GIRO - Ottima partenza dei giocatori italiani nel KLM Open dove sono al terzo posto con 66 (-5) colpi Renato Paratore, Andrea Pavan e Nino Bertasio, mentre è al 16° con 67 (-4) Matteo Manassero.
Sul percorso del The Dutch (par 71), a Spijk in Olanda, guida la graduatoria con 64 (-7, con sette birdie) il cinese Ashun Wu, 33enne di Xiamen Fujian con due titoli nel circuito, che precede di misura l’inglese Chris Wood (65, -6). In terza posizione con i tre azzurri altri dieci concorrenti tra i quali lo statunitense Kevin Stadler, l’inglese Eddie Pepperell e il danese Soren Kjeldsen. In 27ª con 68 (-3) l’inglese Lee Westwood, in 65ª con 70 (-1) il tedesco Martin Kaymer e in 101ª con 72 (+1) il francese Romain Wattel, la cui difesa del titolo è praticamente già compromessa. Sono in retrovia gli altri due italiani in campo, Edoardo Molinari e Luca Cianchetti, 138.i con 75 (+4).
Renato Paratore ha realizzato cinque birdie senza sbavature, hanno marciato di pari passo Andrea Pavan e Nino Bertasio con sei birdie e un bogey e Matteo Manassero ha segnato sei birdie e un doppio bogey. Per Edoardo Molinari due birdie e sei bogey e per Luca Cianchetti un eagle, tre birdie, sette bogey e un doppio bogey.
LA VIGILIA - Edoardo Molinari, Nino Bertasio, Matteo Manassero, Renato Paratore e Andrea Pavan saranno in gara nel KLM Open (13-16 settembre), evento dell’European Tour che si svolgerà sul percorso del The Dutch, a Spijk in Olanda. Sono nel buon field il tedesco Martin Kaymer, l’irlandese Padraig Harrington, gli inglesi Matt Wallace, tre titoli in stagione, Chris Wood, Eddie Pepperell e Lee Westwood, il francese Alexander Levy, gli spagnoli Pablo Larrazabal e Alvaro Quiros, l’australiano Scott Hend, i sudafricani Haydn Porteous, Zander Lombard e Darren Fichardt, i thailandesi Thongchai Jaidee e Kiradech Aphibarnrat, il coreano Jeunghun Wang e i cinesi Ashun Wu e Haotong Li. Difende il titolo il francese Romain Wattel, che dopo il successo dello scorso anno non ha fatto molto, a parte un quinto posto nell’European Open.
Nino Bertasio proverà a confermare la buona prova della scorsa settimana nell’European Masters (16°) ed Edoardo Molinari, andato anch’egli a premio, a collocarsi in migliori posizioni di classifica. Dovranno riscattare il taglio mancato a Crans sur Sierre Renato Paratore, Andrea Pavan e Matteo Manassero, con quest’ultimo che dovrà tenere d’occhio la money list, essendo attualmente fuori dai primi 110 posti che confermano la ‘carta’ (123°). Il montepremi è di 1.800.000 euro.
Il torneo su Sky – Il KLM Open viene teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 13 settembre dalle ore 11,30 alle ore 13,30 e dalle ore 15,30 alle ore 18,30 (Sky Sport Golf HD e Sky Sport Uno HD); venerdì 14 dalle ore 11,30 alle ore 13,30 e dalle ore 15,30 alle ore 18,30 (Sky Sport Golf HD); sabato 15 e domenica 16, dalle ore 13 alle ore 17,30 (Sky Sport Golf HD). Commento di Silvio Grappasonni e di Nicola Pomponi.
Aron Zemmer si è classificato al 46° posto con 293 (74 69 74 76, +5) colpi nel Qinhuangdao Championship, torneo del PGA China Tour disputato al Qinhuangdao Poly Golf Club (par 72) di Qinhuangdao in Cina, dove Cristiano Terragni, 84° con 150 (74 76, +6), è uscito al taglio.
Si è imposto con un birdie alla seconda buca di spareggio il 23enne neozelandese Nick Voke (276 – 71 70 69 66, -12), che ha effettuato il giro finale in 66 (-6) colpi con sei birdie senza bogey. Raggiunto sull’ultima buca con il quinto birdie di giornata, contro un bogey, per il 68 (-4) dall’inglese Stephen Lewton (276 – 67 69 72 68), lo ha poi superato con un birdie alla seconda buca supplementare, dopo il par di entrambi sulla prima. Erano tre anni che un neozelandese non si affermava sul circuito.
Ha ceduto lo statunitense Charlie Saxon, leader con Lewton dopo tre turni e dominatore della stagione con quattro successi, due in ciascun tour cinese (l’altro è il China Tour), che si è dovuto accontentare del terzo posto con 279 (-9). Al quarto con 280 (-8) l’americano Sejun Yoon, il coreano Kevin Lee e gli australiani James Marchesani e Max McCaddle e all’ottavo con 281 (-7) Bowen Xiao e Yechun Yuan.
A Nick Voke, professionista da inizio anno e al primo titolo nel circuito appena alla seconda data disputata, è andato un assegno di 270.000 renminbi (poco più di 34.000 euro) su un montepremi è di 1.500.000 renminbi (circa 197.000 euro).
TERZO GIRO - Aron Zemmer è rimasto al 32° posto con 217 (74 69 74, +1) colpi nel terzo giro del Qinhuangdao Championship, torneo del PGA China Tour che termina con la disputa del quarto al Qinhuangdao Poly Golf Club (par 72) di Qinhuangdao in Cina,
Hanno preso il comando con 208 (-8) colpi l’inglese Stephen Lewton (67 69 72) e lo statunitense Charlie Saxon (68 67 73), quest’ultimo dominatore della stagione con quattro successi, due in ciascun tour cinese.
Al terzo posto con 209 (-7) l’altro inglese Adam Sagar, al quarto con 210 (-6) il neozelandese Nick Voke e al quinto con 211 (-5) gli australiani James Marchesani, Max McCardle e Bryden MacPherson, quest’ultimo leader dopo due turni.
Stephen Lewton ha girato in 72 (par) colpi con cinque birdie, tre bogey e un doppio bogey, Charlie Saxon in 73 (+1) con cinque birdie, quattro bogey e un doppio bogey e Aron Zemmer in 74 (+2) con due birdie e quattro bogey. E’ uscito al taglio Cristiano Terragni, 84° con 150 (74 76, +6).
Come in tutti i tornei del PGA China Tour il montepremi è di 1.500.000 renminbi (circa 197.000 euro) con prima moneta di 270.000 renminbi (poco più di 34.000 euro).
SECONDO GIRO - Aron Zemmer ha recuperato, portandosi dal 61° al 32° posto con 143 (74 69, -1) colpi, nel Qinhuangdao Championship, torneo del PGA China Tour che si sta svolgendo al Qinhuangdao Poly Golf Club (par 72) di Qinhuangdao in Cina, mentre Cristiano Terragni è scivolato dal 61° all’84° con 150 (74 76, +6) uscendo al taglio.
Nuovo leader è l’australiano Bryden MacPherson (134 – 70 64, -10), 28enne di Melbourne con due successi nel tour, datati 2015, e uno nel China Tour (2017), l’altro circuito del Paese. Con otto birdie senza bogey per il 64 (-8), miglior punteggio di giornata, da preso un colpo di vantaggio sugli statunitensi Joseph Winslow e Charlie Saxon (135. -9), quest’ultimo dominatore della stagione con quattro successi, due in ciascun tour cinese. In quarta posizione con 136 (-8) l’inglese Stephen Lewton e Shunyat Hak di Hong Kong, in sesta con 137 (-7) l’inglese Adam Sagar e in settima con 139 (-5) i coreani Daejin Jeong e Seongkeun Cha, l’australiano Max McCardle e i cinesi Yinong Yang e Yechun Yuan.
Aron Zemmer ha segnato cinque birdie e due bogey per il parziale di 69 (-3) e Cristiano Terragni ha girato in 76 (+4) colpi con tre birdie, un bogey e tre doppi bogey. Come in tutti i tornei del PGA China Tour il montepremi è di 1.500.000 renminbi (circa 197.000 euro) con prima moneta di 270.000 renminbi (poco più di 34.000 euro).
PRIMO GIRO - Aron Zemmer e Cristiano Terragni hanno terminato al 61° posto con 74 (+2) colpi il primo giro del Qinhuangdao Championship, torneo del PGA China Tour che si sta svolgendo al Qinhuangdao Poly Golf Club (par 72) di Qinhuangdao in Cina.
Guida la graduatoria il cinese Dinggen Chen con 66 (-6, sei birdie) colpi e il minimo vantaggio sull’inglese Stephen Lewton (67, -5). In terza posizione con 68 (-4) il taiwanese Tao Huang, l’australiano Max McCardle, l’inglese Adam Sagar e lo statunitense Charlie Saxon, dominatore della stagione con due successi nel tour e due nel China Tour, l’altro circuito del Paese. Tra i concorrenti in settima con 69 (-3) l’americano Joseph Winslow, l’inglese Callum Tarren e Motin Yeung di Hong Kong.
Cristiano Terragni ha segnato quattro birdie, quattro bogey e un doppio bogey e Aron Zemmer ha messo insieme tre birdie, tre bogey e un doppio bogey. Come in tutti i tornei del PGA China Tour il montepremi è di 1.500.000 renminbi (circa 197.000 euro) con prima moneta di 270.000 renminbi (poco più di 34.000 euro).
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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