L’Europa ha trionfato nella 42ª Ryder Cup, battendo gli Stati Uniti per 17,5 a 10,5 sul percorso de Le Golf National a Parigi, e Francesco Molinari, autentico trascinatore della squadra condotta da Thomas Bjorn, oltre ad aver chiuso la sua terza Ryder Cup con la terza vittoria, ha segnato il punto decisivo, quello che ha portato lo score parziale a 14,5, che assicurava il trofeo, battendo Phil Mickelson (4/2).
Inoltre il torinese ha fissato un altro straordinario record in una annata strepitosa in cui ha firmato anche un major (Open Championship). Infatti, dopo essersi imposto nei quattro doppi insieme a Tommy Fleetwood, superando Mickelson è divenuto il secondo giocatore, e il primo europeo, nella storia del torneo a vincere cinque incontri su cinque in una edizione, eguagliando l’impresa riuscita nel lontano 1979 allo statunitense Larry Nelson.
Da Parigi a Roma nel 2022 - Dalla Francia il testimone è passato idealmente all’Italia, prossima sede continentale dove di svolgerà la Ryder Cup. La 44ª sfida avrà luogo nel 2022 a Roma, sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club, anticipata dalla prossima in programma nel 2020 al Whistling Straits, di Kohler nel Wisconsin, in America.
Un idolo internazionale - Francesco Molinari è stato accompagnato da grandi cori da parte del pubblico durante tutta la gara. E’ divenuto un vero idolo internazionale e non solo della tifoseria europea, Inoltre lo stesso Francesco, di solito molto misurato, si è lasciato andare a scene di esultanza e gioia come mai aveva fatto in passato.
Hanno detto - "Lo avevo detto sin dall’inizio - ha spiegato Molinari - che questo era il miglior team con cui avrei giocato la Ryder Cup ed è stato dimostrato dal campo. Sono felice di aver dato un contributo importante, ma è stata una vittoria di squadra in cui ognuno ha fatto il suo. Quanto al record fa molto piacere, ma se non ci fosse stato il successo finale non sarebbe servito nulla".
Franco Chimenti, Vice Presidente vicario del CONI e Presidente FIG, ha dichiarato: "Francesco Molinari al momento è il più forte di tutti. Può arrivare ovunque, secondo me ha tutte le qualità per essere il numero uno al mondo. Un giocatore che vince tutti gli incontri della Ryder Cup per tre giorni consecutivi va considerato tra gli atleti più importanti dello sport italiano e mondiale. Ha stabilito il nuovo record europeo di successi nella sfida fra Europa e Stati Uniti, eguagliando il record dell'americano Larry Nelson che resisteva da 39 anni e lo ha fatto superando due grandi campioni come Tiger Woods e Phil Mickelson. Questi trionfi sono in grado di generare grande entusiasmo in Italia e avvicinare ancora più gente al golf. Complimenti a Molinari e a tutto il golf mondiale che ha partorito una manifestazione bellissima a Parigi e che si ripeterà a Roma fra quattro anni. L’augurio è che le grandi prestazioni di Francesco siano state solo un "riscaldamento" per la Ryder Cup che ospiteremo al Marco Simone. Sono sicuro che sarà uno spettacolo ancora più importante di quello a cui abbiamo assistito in Francia".
Ha detto Thomas Bjorn: "La vittoria è stata davvero entusiasmante ed è difficile descrivere tutte le sensazioni. Sono davvero orgoglioso di questa squadra in cui ho sempre creduto. Tutti sono stati bravissimi a creare il giusto clima. E’ una stata compagine determinata, concentrata, gioiosa e con grande personalità. Non c’è un segreto per questo successo: siamo stati bene insieme e grazie alla nostra solidità si sono ancor più valorizzate le doti dei giocatori stessi".
Infine Jim Furyk, capitano statunitense: "Giù il cappello davanti a questi campioni del team europeo che hanno giocato un golf veramente straordinario. Ora noi speriamo di tornare subito a vincere nel 2020, quando giocheremo in casa".
Nel corso della conferenza stampa si è potuto apprezzare il clima di grande affiatamento e complicità nel team continentale già emerso sul percorso. Dopo la conferenza la festa europea è proseguita fuori del media centre con bagni di champagne tra i giocatori.
Migliore in assoluto - L’azzurro è stato il punto di riferimento della squadra vincitrice e il giocatore che in assoluto ha espresso il miglior gioco, soprattutto con una continuità impressionante. Nei doppi è stato coadiuvato da un ottimo Tommy Fleetwood, con il quale ha trovato un affiatamento raro a vedersi, un duo veramente travolgente che si è imposto sempre con punteggi abbastanza larghi. Significativo il 5/4 con cui i due continentali hanno liquidato Justin Thomas/Jordan Spieth nei foursome della prima giornata, ossia la coppia che per il resto ha conseguito tre successi. Gli altri tre punti sono arrivati contro Tiger Woods, due volte affiancato da Patrick Reed (3/1 e 4/3 nei fourballs) e una da Bryson DeChambeau (5/4 in foursome), compagni che gli hanno offerto un contributo piuttosto scarso.
E Molinari è stato anche premiato da destino, perché ha avuto il merito, e la fortuna, di chiudere il suo incontro al momento giusto, ossia quando all’Europa mancava quel punto per mettere le mani sul trofeo. E notoriamente coloro che segnano il punto decisivo poi restano con inchiostro indelebile nel libro dei ricordi. Quanto a Fleetwood è stato il più positivo dopo il torinese e non è riuscito a fare anch’egli il record essendo arrivato un po’ scarico all’atto finale.
I meriti di Bjorn - Occorre dare i giusti meriti al capitano Thomas Bjorn, che si era preso più di qualche critica all’annuncio delle wild card, specie per aver scelto Sergio Garcia ed Henrik Stenson, che avevano fatto ben poco durante l’anno. Invece Garcia ha portato tre punti su quattro match divenendo il giocatore europeo con più punti conquistati in Ryder Cup, 25,5, superando con il successo su Fowler (2/1), i 25 che aveva assommato Nick Faldo. E quanto a Stenson, il solo altro imbattuto insieme a Molinari, ha vinto due volte in doppio e nel singolo (5/4 su Bubba Watson). E anche le altre due wild card, Ian Poulter e Paul Casey, hanno dato punti e contributo alla compattezza della squadra, apparsa solida e affiatata, cosa che non è stata tra le caratteristiche degli avversari. Poulter si è ancora una volta confermato "Mister Ryder Cup", lui che non ha mai perso un singolo in sei presenze. Significativo anche il fatto che tutti i componenti del team hanno portato almeno un punto alla causa.
Woods a zero punti - Hanno fatto parecchia differenza le wild card che a Bjorn hanno reso ben 9,5 punti, mentre dai giocatori scelti da Furyk ne sono arrivati appena due, opera di Tony Finau. Sono rimasti a zero Phil Mickelson, Bryson DeChambeau e Tiger Woods. Per la verità Tiger, per la prima volta a secco in otto presenze, si è battuto con molta grinta, ma nei doppi per lunghi tratti è rimasto solo a competere con Molinari/Fleetwood e nel singolo ha trovato un Jon Rahm deciso che ha saputo fruttare a meglio qualche sua sbavatura (2/1) e forse un po’ di stanchezza. Il migliore del team, che ha sofferto anche per alcune scelte sbagliate nei doppi di Jim Furyk, è stato Justin Thomas (4 vittorie e una sconfitta) seguito da Jordan Spieth (3 successi, due sconfitte), mentre hanno deluso Dustin Johnson, leader mondiale, Peter Fowler, Brooks Koepka e Patrick Reed.
USA, sesta sconfitta di fila in Europa - Gli statunitensi, che non vincono in Europa dal 1993, hanno subito la sesta sconfitta consecutiva in trasferta. In questo periodo i continentali si sono imposti per nove volte su 12 gare. Il bilancio è ora di 27 successi americani contro 15 dei continentali. Entrambe le squadre in una occasione hanno ottenuto il trofeo dopo pareggio essendo defender.
SECONDA GIORNATA POMERIGGIO - Francesco Molinari e Tommy Fleetwood sono entrati nella storia divenendo l’unica coppia europea capace di vincere quattro incontri nella stessa Ryder Cup, dando un pesante contributo al punteggio di 10-6 in favore dell’Europa nella 42ª sfida con gli Stati Uniti che si conclude sul percorso de Le Golf National a Parigi con la disputa dei 12 singoli dove l’azzurro affronterà Phil Mickelson.
Nei fourballs mattutini i continentali, guidati dal danese Thomas Bjorn, hanno realizzato un parziale di 3-1, poi nel pomeriggio gli americani, affidati a Jim Furyk, hanno evitato con il 2-2 che il divario divenisse ancora più largo.
Coppia imbattibile - Molinari e Fleetwood, che hanno dato spettacolo, hanno battuto per per due volte Tiger Woods - dopo averlo già fatto nella prima giornata - che ha giocato il fourball in compagnia di Patrick Reed (4/3) e il foursome affiancato da Bryson DeChambeau (5/4).
Molinari rispetto al suo compagno, anch’egli autore di giocate di rilievo, è stato anche capace di prendere in mano le redini dell’incontro nei momenti in cui occorreva farlo per annullare sul nascere le reazioni degli avversari, costretti comunque sempre a inseguire. Tiger Woods ha lottato con coraggio, ma non ha trovato la collaborazione che serviva da compagni sicuramente sotto tono. Anche con un miglior aiuto sarebbe stato comunque difficile per chiunque contrare l’incredibile coppia europea. Per Molinari è stato il quinto match contro Tiger in tre Ryder Cup e il torinese si è preso la rivincita con gli interessi dopo la sconfitta nel singolo del 2010 (4/3) e il pari in quello del 2012. Quanto a Fleetwood ha stabilito un altro record: è stato il primo debuttante nella storia della gara a imporsi in quattro incontri, togliendo il primato a Sergio Garcia che ne aveva infilati tre nel 1999.
Hanno detto Molinari e Fleetwood - "Assolutamente fantastico - ha dichiarato Molinari riferendosi al record - ma ora la cosa importante non è guardare i primati, ma cercare di raggiungere 14 punti e mezzo per riportare la Ryder Cup in Europa. Oggi abbiamo continuato a spingere, perché dopo quanto accaduto ieri era scontato che ci sarebbe stata la reazione statunitense. L’abbiamo contrata e ogni volta che abbiamo dovuto fare un passo avanti siamo stati sempre pronti. Dobbiamo proseguire così, c’è ancora molta strada da percorrere, pure se il punteggio è molto favorevole". Ha aggiunto Fleetwood: "Francesco è uno dei miei migliori amici sul campo e nella vita. E’ un giocatore incredibile e sono stato fortunato a conoscerlo. Ci tenevamo a fare coppia in Ryder e comunque stiamo esprimendoci a un gran livello".
Statistiche: a un passo dalla prodezza di Larry Nelson - Una sola altra coppia è riuscita a realizzare la quarterna in una Ryder Cup, quella formata dagli statunitensi Lanny Wadkins e Larry Nelson che vinse i 4 doppi nel 1979. Larry Nelson si è poi imposto anche nel singolo battendo Severiano Ballesteros e realizzando l’unica cinquina della storia. Domani potrebbero imitarlo Molinari e Fleetwood.
Quanto al parziale di 4-0 maturato nella prima giornata nel foursome ad opera dell’Europa esistono nove precedenti. Gli statunitensi hanno ottenuto il cappotto in sette occasioni, cinque nei foursomes (1947, 1963, 1975, 1981 e 2016) e due nei fourballs (1967 e 1971). I continentali hanno compiuto la prodezza solo in due precedenti occasioni nei fourballs (1987, 1989).
Gioco di squadra - La compagine europea ha soprattutto dimostrato un grande spirito di squadra, che invece è mancato completamente negli avversari. Da una parte giocatori che si aiutavano in ogni modo, che concertavano le tattiche migliori e dall’altra scarsa collaborazione e strategie sbagliate. Nel team di Bjorn hanno reso bene coloro che avevano suscitato qualche perplessità all’annuncio delle wild card, in particolare Sergio Garcia, che invece ha portato due punti su tre, ed Henrik Stenson, due successi in altrettanti match. In casa americana si sono salvati al momento solo Jordan Spieth e Justin Thomas, che hanno ceduto in un solo incontro su quattro, ma seccamente contro Molinari/Fleetwood (5/4). Woods, pur con qualche sbavatura, ha fatto del suo meglio, ma soprattutto Patrick Reed, lontanissimo dal rendimento che ebbe in Minnesota nel 2016, lo ha lasciato praticamente solo.
I match di domani - Ecco gli accoppiamenti per gli incontri singoli: Rory McIlroy (EU)-Justin Thomas; Paul Casey (EU)-Brooks Koepka; Justin Rose (EU)-Webb Simpson; Jon Rahm (EU)-Tiger Woods; Tommy Fleetwood (EU)-Tony Finau; Ian Poulter (EU)-Dustin Johnson; Thorbjorn Olesen (EU)-Jordan Spieth; Sergio Garcia (EU)-Rickie Fowler; Francesco Molinari (EU)-Phil Mickelson; Tyrrell Hatton (EU)-Patrick Reed; Henrik Stenson (EU)-Bubba Watson; Alex Noren (EU)-Bryson DeChambeau.
A Roma nel 2022 - L’edizione parigina è la seconda Ryder Cup al di fuori dai confini della Gran Bretagna, dopo la prima nel 1997 a Valderrama in Spagna. Sarà poi l’Italia ad ospitare la prossima in Europa, che avrà luogo nel 2022 a Roma sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club.
Agli USA basta il pari - All’Europa occorrono 4,5 punti per vincere, mentre agli Stati Uniti ne serviranno otto per arrivare a 14, perché con il pareggio manterranno la Ryder Cup essendo i defender. Infatti si sono imposti nell’ultimo incontro in Minnesota (17-11). Attualmente il bilancio è di 27 successi americani contro 14 dei continentali. Entrambe le squadre in una occasione hanno ottenuto il trofeo dopo pareggio.
SECONDA GIORNATA, MATTINO - L’Europa ha allungato ancora nella seconda giornata della 42ª Ryder Cup e conduce per 8-4 contro gli Stati Uniti, dopo un parziale di 3-1 nei fourballs, sul percorso de Le Golf National a Parigi, dove uno straordinario Francesco Molinari, in coppia con l’altrettanto ottimo Tommy Fleetwood, ha ottenuto la terza vittoria di fila in doppio superando per la seconda volta nel torneo Tiger Woods/Patrick Reed (4/3). E nei foursome del pomeriggio il magnifico duo europeo sarà in ancora in campo e avrà di fronte nuovamente Tiger Woods, nell’occasione affiancato da Bryson DeChambeau. Per Molinari sarà il quinto match contro Tiger in tre Ryder Cup e il torinese si è preso già la rivincita con gli interessi dopo la sconfitta nel singolo del 2010 (4/3) e il pari in quello del 2012.
Sta giocando in maniera inaspettata, dopo l’annata decisamente storta, Sergio Garcia, forse la wild card più criticata concessa dal capitano europeo Thomas Bjorn, e ha confermato di essere tornato al meglio anche Rory McIlroy, alla seconda bella prestazione dopo la falsa partenza in coppia con Thorbjorn Olesen (4/2 da Tony Finau/Brooks Koepka).
Sopra le righe la prova di Paul Casey, ben sostenuto da un concreto Tyrrell Hatton. Non è bastata la grinta a Ian Poulter, sempre più “Mister Ryder Cup” anche in un match perso, e a Jon Rahm superati da Justin Thomas/Jordan Spieth (2/1). Tra gli statunitensi, guidati da Jim Furyk, bene solo i citati Thomas/Spieth e per il resto tanta delusione e mancanza di spirito di squadra, che invece abbonda nel team continentale.
Risultati foursomes: Sergio Garcia/Rory McIlroy (EU)-Brooks Koepka/Tony Finau 2/1; Paul Casey/Tyrrell Hatton (EU)-Dustin Johnson/Rickie Fowler 3/2; Francesco Molinari/Tommy Fleetwood (EU)-Tiger Woods/Patrick Reed 4/3; Justin Thomas/Jordan Spieth-Ian Poulter/Jon Rahm 2/1
I foursomes del pomeriggio - Questi gli accoppiamenti per i quattro foursomes del pomeriggio: Justin Rose/Henrik Stenson-Dustin Johnson/Brooks Koepka; Sergio Garcia/Alex Noren-Bubba Watson/Webb Simpson; Francesco Molinari/Tommy Fleetwood-Tiger Woods/Bryson DeChambeau; Ian Poulter/Rory McIlroy-Justin Thomas/Jordan Spieth.
I match del mattino - Garcia/McIlroy sono partiti molto forte e sono passati 4 up alla buca 13, poi la reazione statunitense di Koepka/Finau che con un birdie del primo e due del secondo hanno accorciato le distanze a 1 down. Alla buca 17, però, un lungo putt per il birdie di Garcia, ha fatto punto europeo.
Un Paul Casey molto ispirato, con il supporto di un tenace Tyrrell Hatton, ha dato subito la svolta all’incontro con un 2 up dopo sei buche in cui l’inglese ha messo a segno cinque birdie. Hatton all’8ª ha fatto 3 up e non c’è stata più storia per Johnson/Fowler.
Molinari/Fleetwood sono andati 2 up (un birdie ciascuno) dopo tre buche, poi Tiger Woods, che praticamente ha giocato da solo essendo Reed assolutamente inconsistente e molto falloso, ha rimesso il match in parità alla buca 10. A quel punto è entrato in scena prepotentemente Molinari che con tre birdie di fila ha propiziato il terzo successo della coppia su altrettanti match. Quanto a Fleetwood era dal 1999 che un esordiente non centrava tre vittorie di fila. Nell’occasione a compiere l’impresa fu Sergio Garcia.
Infine tiratissima la gara fra Thomas/Spieth e Casey/Rahm con i continentali in vantaggio per 1 up alla buca 7 e poi 2 down alla 12, svantaggio che non sono riusciti a recuperare pur avendolo ridotto a 1 down con un birdie di Rahm. Alla 17, infatti, il birdie di Thomas ha chiuso il conto.
PRIMA GIORNATA - L’Europa è in vantaggio per 5-3 dopo la prima giornata della 42ª Ryder Cup sul percorso de Le Golf National a Parigi con due punti firmati da un grande Francesco Molinari, che ha formato una coppia straordinaria con Tommy Fleetwood, prima battendo nei fourballs Tiger Woods/Patrick Reed (3/1) e poi nei foursomes Justin Thomas/Jordan Spieth con un eloquente 5/4, davanti a una cornice di oltre 50.000 spettatori.
Dopo un inizio difficile, con un 3-1 per gli USA nei quattro fourballs del mattino, la compagine affidala al danese Thomas Bjorn, ha reagito con un cappotto nei foursomes, un 4-0 raro a verificarsi in una sessione, poiché il precedente in favore dei giocatori europei è datato 1989, ma nei fourballs, mentre da quell’epoca c’è stato solo un altro risultato identico nei foursomes del 2016 in Minnesota a favore degli americani.
Le prime vittorie in Ryder Cup di Molinari - Molinari ha firmato le sue due prime vittorie in Ryder Cup e ha sconfitto per la prima volta anche Tiger Woods, dopo il singolo perso nel 2010 (4/3) e quello pareggiato nel 2012. L’azzurro ha espresso un ottimo gioco, così come l’inappuntabile Tommy Fleetwood con il quale ha formato una coppia molto affiatata in entrambe le sessioni. Il torinese, nel match contro Woods/Reed ha iniziato la Ryder Cup con un birdie e poi la messo a segno il quinto alla buca 17, decisivo per lo score. In mezzo prodezze di Fleetwood che hanno contribuito a dare la svolta alla gara.
Nel foursome, contro Thomas/Spieth, i due continentali hanno trovato sempre l’intesa giusta e scelto le strategie appropriate e anche in questa occasione è toccato a Molinari chiudere il conto con un putt per niente facile. Molinari e Fleetwood sono stati gli unici a ottenere due punti, impresa non riuscita a Thomas/Spieth, che nel fourball avevano sconfitto Paul Casey/Tyrrell Hatton (1 up)i. E sono rimasti con un solo punto anche Dustin Johnson/Rickie Fowler che hanno dominato contro Rory McIlroy/Thorbjorn Olesen (4/2) e poi sono stati messi in condizioni di non nuocere nel foursome dalla coppia olimpica formata a Justin Rose, oro, ed Henrik Stenson, argento, a Rio de Janeiro (3/2).
Wild card decisive - A fare la differenza sono stati in parte anche i giocatori che hanno avuto la wild card. Henrik Stenson, Ian Poulter e Sergio Garcia hanno risposto con la loro grande esperienza e con determinazione alla chiamata di Bjorn. In particolare Ian Poulter, non a caso detto "Mister Ryder Cup", è stato capace di rivitalizzare McIlroy, piuttosto deludente nel foursome, dandogli una spinta psicologica notevole, che non poteva invece ricevere da Olesen, la quarta wild card europea, il quale non ha demeritato pur nella sconfitta.
Meno felici le risposte che ha avuto Jim Furyk, capitano statunitense. Tiger Woods, che non ha certo giocato male, poteva far poco contro Molinari/Fleetwood, anche perché Reed non è stato certo il mattatore visto nel Minnesota. Tony Finau ha fatto la sua parte sostenendo bene Koepka nella battaglia vinta in extremis con Rose e Jon Rahm (1 up, fourball), mentre hanno profondamente deluso Phil Mickelson e Bryson DeChambeau, che nelle ultime tre settimane avevano denunciato uno scadimento di forma preoccupante. Basti dire che dopo nove buche Garcia/Noren (5/4, foursome) erano avanti per 7 up. Complessivamente l’Europa, nell’unica competizione in cui gioca sotto un’unica bandiera, ha dato l’impressione di essere più squadra
Ha detto Molinari - "Siamo molto felici - ha dichiarato l’azzurro - dell’esito della giornata e anche di quanto abbiamo fatto sul campo con Fleetwood. Siamo in vantaggio, ma occorrerà stare con i piedi in terra e mantenere la massima concentrazione perché dobbiamo attenderci l’inevitabile reazione degli statunitensi. Non so dare una spiegazione dell’affiatamento con Fleetwood, ma ci divertiamo parecchio insieme e siamo molto amici. Sicuramente ci completiamo al meglio".
I match di domani - Nella seconda giornata nei fourballs sarà nuovamente Molinari/Fleetwood contro Woods/Reed. Gli altri match: Garcia/McIlroy-Finau/Koepka; Casey/Hatton-Johnson/Fowler; Poulter/Rahm-Thomas/Spieth.
A Roma nel 2022 - L’edizione parigina è la seconda Ryder Cup al di fuori dai confini della Gran Bretagna, dopo la prima nel 1997 a Valderrama in Spagna. Sarà poi l’Italia ad ospitare la prossima in Europa, che avrà luogo nel 2022 a Roma sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club.
La formula - Il torneo si svolge con formula match play. Nelle prime due giornate si disputano due sessioni di quattro incontri di doppio, fourballs al mattino e foursomes nel pomeriggio, poi il gran finale con dodici singoli. Si assegna un punto per ogni match vinto e mezzo punto per la parità. In palio 28 punti. In caso di pareggio nel conto finale la Ryder Cup rimarrà agli Stati Uniti quale defender che si sono imposti nell’ultimo incontro in Minnesota (17-11). Attualmente il bilancio è di 27 successi americani contro 14 dei continentali. Entrambe le squadre in una occasione hanno ottenuto il trofeo dopo pareggio.
CERIMONIA D'APERTURA - Sarà subito Francesco Molinari contro Tiger Woods nella prima giornata della 42ª Ryder Cup iniziata ufficialmente con la suggestiva Cerimonia d’Apertura, dove sono sfilate le squadre di Europa e Stati Uniti in un bagno di folla, che ha anticipato l’entusiasmo e anche il tifo che ci saranno sul percorso de Le Golf National (28-30 settembre) a Parigi, per sostenere le due formazioni.
Ventiquattro campioni in passarella, compresi i primi dieci nel world ranking, cosa mai accaduta nella storia della competizione, presentati dai due capitani, il danese Thomas Bjorn per i continentali e Jim Furyk per gli Stati Uniti, tra i quali Francesco Molinari (grandi applausi per lui), alla sua terza Ryder Cup, dopo le due precedenti vinte con il Team Europe, e Tiger Woods, il valore aggiunto della gara, capace di mettere d’accordo nell’ovazione, che lo ha accolto, tutte e due le fazioni, altrimenti divise da una rivalità nata insieme alla stessa Ryder Cup.
Ancora Molinari contro Woods - Alla fine si è entrati direttamente nel clima gara quando i due capitani hanno annunciato le coppie domani mattina in campo per i primi quattro fourballs, che assegneranno 4 punti dei 28 punti in palio. Francesco Molinari, in coppia con Tommy Fleetwood nel quarto match, affronterà Tiger Woods affiancato da Patrick Reed. E’ la terza volta che l’azzurro incontra Woods. Sarà la prima in doppio dopo i due singoli del 2010, perso per 4/3, e del 2012 pareggiato. Inizieranno Justin Rose-Jon Rahm (EU) contro Brooks Koepka-Tony Finay, per proseguire con Rory McIlroy/Thorbjorn Olesen (EU)-Dustin Johnson/Rickie Fowler e con Paul Casey/Tyrrell Hatton (EU)-Jordan Spieth/Justin Thomas.
L’Europa è determinata a cancellare la pesante sconfitta subita in Minnesota (17-11) nel 2016 e gli Stati Uniti a riscattare 25 anni di sconfitte nel vecchio continente dove non prevalgono dal 1993. Imponente la cornice prevista per la sfida: circa 270.000 spettatori.
A Roma nel 2022 - L’edizione parigina è la seconda Ryder Cup al di fuori dai confini della Gran Bretagna, dopo la prima nel 1997 a Valderrama in Spagna. Sarà poi l’Italia ad ospitare la prossima in Europa, che avrà luogo nel 2022 a Roma sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club.
Team Europe - La compagine europea ha sette giocatori d’esperienza e cinque debuttanti. Hanno già disputato la gara Francesco Molinari (2 presenze), che eguaglierà il primato azzurro di Costantino Rocca con tre partecipazioni, Justin Rose (4), Rory McIlroy (6) e le quattro wild card: Ian Poulter (5), Paul Casey (3), Henrik Stenson (4) e l’iberico Sergio Garcia. Debutteranno: Tyrrell Hatton, Tommy Fleetwood, Jon Rahm, Alex Noren e Thorbjorn Olesen. Assisteranno Thomas Bjorn i vice capitani Lee Westwood, Luke Donald, Padraig Harrington, Robert Karlsson e Graeme McDowell. La Ryder Cup è l’unica manifestazione sportiva in cui una formazione continentale gareggia sotto un’unica bandiera.
Team USA - Nella squadra americana Tiger Woods, sette presenze, tornerà a disputare la Ryder Cup dopo sei anni avendo avuto una wild card più che meritata. Per troppo tempo lontano dai campi non poteva arrivarci attraverso l’apposita classifica che ha portato nel team Brooks Koepka (una presenza), Dustin Johnson (3), Patrick Reed (2), Bubba Watson (3), Jordan Spieth (2), Rickie Fowler (3), Webb Simpson (2) e Justin Thomas. Quest’ultimo uno dei tre debuttanti insieme a Tony Finay e a Bryson DeChambeau, che hanno avuto una wild card come Phil Mickelson, il quale con la dodicesima partecipazione a Parigi diventerà il giocatore con maggior numero di Ryder Cup disputate in assoluto. Vice capitani: Zach Johnson, Matt Kuchar, David Duval, Davis Love III e Steve Stricker.
La formula - Il torneo si svolge con formula match play. Nelle prime due giornate si disputano due sessioni di quattro incontri di doppio, fourballs al mattino e foursomes nel pomeriggio, poi il gran finale con dodici singoli. Si assegna un punto per ogni match vinto e mezzo punto per la parità. In palio 28 punti. In caso di pareggio nel conto finale la Ryder Cup rimarrà agli Stati Uniti quale defender. Attualmente il bilancio è di 27 successi americani contro 14 dei continentali. Entrambe le squadre in una occasione hanno ottenuto il trofeo dopo pareggio.
Il percorso - Le Golf National, progettato dagli architetti Hubert Chesneau e Robert Von Hagge, è stato inaugurato nel 1990 e sarà il secondo campo continentale a ospitare la Ryder Cup dopo Valderrama (1997) in Spagna.. E’ dotato di tre percorsi e si giocherà sull’Albatros Course dove si disputa permanentemente l’Open de France. L’Albatros Course, ritenuto uno dei tracciati più difficili tra quelli ove si disputa l’European Tour, è caratterizzato da numerosi ostacoli d’acqua. Sono molto difficoltose le buche 15, 16 e 18, dove l’acqua è insidia costante, ma nulla è dato per scontato in tutto il resto del campo.
LA VIGILIA - La Ryder Cup entra nel vivo. La Cerimonia di Apertura - in programma domani alle ore 17 a Le Golf National di Parigi - sarà il primo atto ufficiale della 42esima edizione che da venerdì 28 settembre a domenica 30 vedrà sfidarsi i 12 migliori giocatori europei e i 12 migliori giocatori americani. C’è grande attesa per le scelte degli accoppiamenti per i primi quattro fourballs che domani verranno svelate dai capitani proprio in occasione della cerimonia d’apertura. Intanto proseguono gli allenamenti sul campo, con le due squadre che hanno approfittato dei Practice Days per prendere confidenza con il percorso di gara e testare le varie dinamiche di gioco. L’entusiasmo fuori dalle corde cresce di giorno in giorno. Anche nelle fasi di allenamento il pubblico riesce a trasmettere grande adrenalina ai giocatori.
Aspettando la Ryder Cup a Roma - L’edizione parigina è la seconda Ryder Cup al di fuori dai confini della Gran Bretagna, dopo la prima nel 1997 a Valderrama in Spagna. Sarà poi l’Italia ad ospitare la prossima edizione europea, che avrà luogo nel 2022 a Roma sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club.
Nel 2020, invece, la competizione avrà luogo al Whistling Straits, di Kohler nel Wisconsin, in America.
La terza di F. Molinari - Francesco Molinari sarà alla terza Ryder Cup, dopo quelle vittoriose del 2010 (Insieme al fratello Edoardo) e del 2012. Si è guadagnato il posto attraverso una delle due classifiche che designavano otto posti di diritto, l’European Point, dove è stato primo con largo margine grazie alle tre splendide vittorie stagionali, major compreso (Open Championship), ma sarebbe entrato anche attraverso la ‘World Points’ in cui il torinese era egualmente al vertice.
Valori aggiunti - La presenza di Tiger Woods nella compagine statunitense, impensabile fino a tre mesi addietro quando a Parigi sarebbe andato solo come vice capitano, e la partecipazione, per la prima volta nella storia dell’evento, dei primi dieci giocatori del world ranking sono i due valori aggiunti di una competizione che si annuncia piuttosto incerta, perché non tutti i componenti dei due team sono al top della condizione. L’Europa dovrà riscattare la pesante sconfitta (17-11) subita all’Hazeltine National GC di Chaska nel 2016 e gli Stati Uniti dovranno rimediare a 25 anni di insuccessi nel vecchio continente dove non vincono dal 1993 (Inghilterra, 15-13),
La squadra europea nel ricordo di Celia - La squadra europea scenderà in campo con un nastrino giallo per ricordare Celia Barquin Arozamena, la giovane dilettante spagnola (campionessa europea in carica) barbaramente uccisa da un coetaneo ad Ames, negli Stati Uniti nei pressi di un campo da golf. Una tragedia che ha scosso tutto il mondo del golf ed in particolare i due giocatori spagnoli presenti nel Team Europe: Sergio Garcia e Jon Rahm.
Il team europeo - Il danese Thomas Bjorn, capitano europeo, non ha avuto incertezze nel designare le quattro wild card, andando sul sicuro con le scelte degli inglesi Ian Poulter (già 5 presenze) e Paul Casey (3), dello svedese Henrik Stenson (4) e dell’iberico Sergio Garcia. otto partecipazioni e il più giovane ad aver giocato nella formazione continentale a 19 anni, 8 mesi e 15 giorni (1999). Una scelta probabilmente dettata dal fatto di aver avuto cinque debuttanti dalle apposite classifiche: gli inglesi Tyrrell Hatton, e Tommy Fleetwood, lo spagnolo Jon Rahm, lo svedese Alex Noren e il danese Thorbjorn Olesen. A completare il team, oltre a Francesco Molinari, anche Justin Rose (4) e Rory McIlroy (6). Vice capitani: gli inglesi Lee Westwood e Luke Donald, l’irlandese Padraig Harrington, lo svedese Robert Karlsson e il nordirlandese Graeme McDowell.
Il team americano - Jim Furyk, a cui è affidata la compagine a stelle e strisce, si è preso più tempo per le sue decisioni. Doveva scogliere il nodo Woods e lo ha fatto probabilmente anche intuendo che sarebbe tornato al successo, come avvenuto poi domenica scorsa nel Tour Championship. Ha annunciato la scelta di Woods (7 presenze) insieme a quelle di un debuttante, Bryson DeChambeau, e di un grande veterano, Phil Mickelson, che a 48 anni batterà il record assoluto di presenze in Ryder Cup con la 12ª apparizione. Successivamente ha chiamato Tony Finau, altro debuttante. Qualificati di diritto Brooks Koepka (una presenza), Dustin Johnson (3),Patrick Reed (2), Bubba Watson (3), Jordan Spieth (2), Rickie Fowler (3), Webb Simpson (2) e Justin Thomas, terzo debuttante nel team, situazione un po’ curiosa per un ex numero uno mondiale, che però è emerso solo negli ultimi due anni. Vice capitani: Zach Johnson, Matt Kuchar, David Duval, Davis Love III e Steve Stricker.
Botta e risposta - Perentori i due capitani alla vigilia del match. Thomas Bjorn ha detto senza mezzi termini "Non abbiamo paura di nessuno". Poi ha aggiunto: "In campo non andranno dodici elementi, ma una squadra compatta. E questa è la nostra forza". Jim Furyk ha dichiarato: "Non serve motivare i miei giocatori, i quali sanno perfettamente che non vincono in Europa dal 1993, una striscia negativa lunga 25 anni. Sono contento per il successo di Tiger Woods: lo ha sicuramente caricato. Ha fatto una grande stagione e questa è stata una eccellente notizia per noi. Averlo in campo dà una grande fiducia a tutti".
La carica dei 270.000 spettatori- La Ryder Cup è l’unica manifestazione dove l’etichetta, una delle bandiere del golf, viene messa da parte, lasciando spazio a esplosioni di adrenalina sia tra i giocatori che nel pubblico, spesso portato a eccessi di tifo da stadio di calcio. Un campanilismo esasperato oppone due continenti per una gara che piace anche per questa dose di "follia" che l’accompagna. Sono previsti circa 270.000 spettatori dei quali quasi la metà francesi, segno tangibile del crescente interesse che la Ryder Cup sa generare nel Paese ospitante.
Diretta su Sky - Sky manderà in onda tutta la Ryder Cup con 34 ore di diretta, in esclusiva e in alta definizione sul canale Sky Sport Golf HD. Questi gli orari: giovedì 27 settembre, Cerimonia d’Apertura, dalle ore 17 alle ore 18; venerdì 28 e sabato 29, dalle ore 8 alle ore 19; domenica 30, dalle ore 12 alle ore 19. Dopo le dirette della gara seguiranno 30 minuti di approfondimento con Studio Golf. Commento al torneo di Silvio Grappasonni, Massimo Scarpa, Roberto Zappa, Nicola Pomponi, Marco Cogliati e Michele Gallerani. Inviato a Parigi Alessandro Lupi. Studio Golf con Francesca Piantanida e Donato Di Ponziano.
Cresce sempre di più l’attesa per la 42
ª edizione della Ryder Cup che si disputerà a Le Golf National (28-30 settembre). Prima di vedere in azione campioni del calibro di Francesco Molinari e di Tiger Woods, sarà la Junior Ryder Cup, sfida a livello Under 18 tra la selezione europea e quella statunitense in programma al Golf Disneyland a Parigi (24-25 settembre), ad aprire la settimana di grande golf a Parigi.
L’Italia sarà rappresentata nella Junior Ryder Cup da Alessia Nobilio e da Emilie Alba Paltrinieri, due delle Girls campionesse d’Europa e del Mondo a squadre.
Le due compagini saranno composte da 12 elementi: cinque ragazzi under 18, uno under 16 e sei ragazze under 18.
Doppia gioia azzurra - In un momento particolarmente felice per il golf italiano, illuminato dalle grandi imprese di Francesco Molinari e dalle 28 vittorie complessive in campo internazionale di pro e dilettanti, la doppia convocazione azzurra per la Junior Ryder Cup rappresenta un ulteriore motivo d’orgoglio per la Federazione Italiana Golf, il cui Settore Tecnico ha intrapreso, con successo, un percorso di valorizzazione dei talenti.
Il team europeo - Emilie Alba Paltrinieri sarà alla seconda presenza nella manifestazione, dopo la prima nel 2016, mentre Alessia Nobilio farà il suo debutto. Insieme alle due azzurre, compongono la squadra europea l’austriaca Emma Spitz, l’inglese Annabell Fuller, le svedesi Amanda Linner e Ingrid Lindblad, gli spagnoli David Puig e Eduard Rousaud Sabate, gli inglesi Conor Gough e Robin Williams e i gemelli danesi Nicolai e Rasmus Hojgaard. Sarà la seconda volta di due gemelli in campo dopo la partecipazione nel 2008 delle irlandesi Lisa e Leona Maguire. Il team è guidato dalla capitana Maïtena Alsuguren. Il ruolo di vice capitano è stato affidato a Richard Heath, che ha preso il posto di Anna Roscio (Coordinatrice delle Squadre Nazionali Femminili dilettanti FIG), in "dolce attesa" del secondogenito.
La formazione americana - La compagine degli Stati Uniti, condotta da Allen Wronowski che avrà la moglie Gail come vice, sarà formata da Askhay Bhatia, Ricky Castillo, Canon Claycomb, William Moll, Cole Ponich, Michael Thorbiornsen e dalle ragazze Rachel Heck, Lucy Li, Yealimi Nok, Erica Sheperd, Rose Zhang e Alexa Pano, quest’ultima appena vincitrice nell’Evian Junior Cup dell’individuale e della competizione a squadre con gli USA.
Il format - Il torneo si articola in due giornate. Nella prima vi saranno 12 incontri di doppio. In mattinata si svolgeranno sei match foursomes. con coppie dello stesso sesso, e nel pomeriggio sei fourballs con coppie miste. Nella seconda la conclusione con i 12 singoli. L’evento sarà anticipato, come per la Ryder Cup, dalla cerimonia d’apertura.
Il bilancio - Il bilancio, dopo dieci edizioni, è di sei successi degli Stati Uniti, due dell’Europa e due pareggi, ma la formazione americana viene da cinque vittorie consecutive, l’ultima per 15,5-8,5 all’Interlachen GC in Minnesota nel 2016. Tra i campioni che in passato hanno preso parte alla gara ricordiamo, tra gli altri, Rory McIlroy, Sergio Garcia, Jordan Spieth, Justin Thomas, Lexi Thompson e Suzann Pettersen.
Guido Migliozzi ha vinto con 195 (67 63 65,-18) l’Abruzzo Open, torneo in calendario nell’Alps Tour e ultima tappa del 2018 dell’Italian Pro Tour Banca Generali Private. mantenendo il titolo conquistato lo scorso anno. Sull’impegnativo percorso del Miglianico Golf & Country Club (par 71), a Miglianico (CH), l’azzurro con un ottimo giro finale in 65 (-6) ha superato di un colpo i francesi Paul Elissalde, leader dopo due giri, e Julien Foret (196, -17).
Record di vittorie azzurre in una stagione eguagliato - A pochi giorni dall’inizio della Ryder Cup che avrà Francesco Molinari tra i grandi protagonisti (con Emilie Alba Paltrinieri e Alessia Nobilio impegnate nella Junior Ryder Cup), e in una annata veramente straordinaria per il golf italiano, Migliozzi ha siglato il 28° successo in campo internazionale degli azzurri (11 dei professionisti, 13 dei dilettanti e quattro a squadre), che eguaglia il record di vittorie ottenute nel 2009. Spiccano, naturalmente, le straordinarie imprese dello stesso Francesco Molinari, tre titoli con un major (Open Championship), ma il dato più rilevante è nella qualità dei successi e nel fatto che i giocatori italiani sono riusciti a imporsi con i pro nei circuiti più importanti e con i dilettanti in ogni categoria e fascia d’età. Merito ovviamente degli atleti, del lavoro dei loro maestri e di quello dello staff tecnico azzurro che li pone in grado di esprimere al meglio le loro potenzialità.
La gara - Niccolò Quintarelli, quarto con 199 (69 66 64, -14), e Raffaele Benatti, settimo con 200 (63 68 69, -13), hanno sottolineato l’ottima prova complessiva degli azzurri. Quintarelli è stato affiancato dall’inglese Ben Wheeler e dal belga Kevin Hesbois mentre Benatti ha concluso alla pari con gli spagnoli Santiago Tarrio, leader della money list, e David Borda, con il colombiano Alvaro Arizabaleta e con il transalpino Xavier Poncelet. Buona gara anche per Carlo Casalegno, 13° con 202 (-11), Leonardo Sbarigia e Federico Maccario, 17i con 203 (-10), Andrea Saracino e Gregory Molteni, 20i con 204 (-9).
Si sono ben comportati gli amateur azzurri Kevin Latchayya, 23° con 206 (-7), Flavio Micchetti, 31° con 208 (-5), Giacomo Fortini, 35° con 209 (-4), Pietro Bovari e Riccardo Bregoli, 39i con 210 (-3), Riccardo Leo, 41° con 211 (-2), Jacopo Albertoni e Filippo Celli, 44i con 212 (-1).
L’intervista – Guido Migliozzi, con la vittoria è salito al quinto posto nell’ordine di merito dell’Alps Tour. Un giro finale cominciato nel migliore dei modi con cinque birdie e un eagle nelle prime nove buche, poi un approccio sbagliato alla buca 17 ha portato un doppio bogey di cui non ha saputo approfittare Paul Elissalde. "Sono stati tre giorni incredibili" ha detto il 21enne vicentino al terzo successo sul circuito, il secondo stagionale. "Volevo difendere il titolo conquistato lo scorso anno e sono riuscito a vincere con un gioco aggressivo e divertente. Ci ho creduto fin dall’inizio, ho avuto una energia incredibile in tutti i giri. Il mio obiettivo è giocare sull’European Tour e quindi devo continuare ad allenarmi duramente soprattutto sul gioco corto. Voglio ringraziare lo staff del Miglianico GCC che è stato splendido". Migliozzi ha ricevuto un assegno di 5.800 euro su un montepremi di 40.000 euro.
Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto del title sponsor Banca Generali Private; del main sponsor BMW; degli Official Sponsor Casa Vinicola Errico, Cashback World. Official Supplier: Kappa, Frecciarossa, WindTre, Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale. Charity Partner: Fondazione Tommasino Bacciotti. Official Advisor: Infront.
Il percorso – Il percorso del Miglianico Golf & Country Club di 18 buche si sviluppa tra numerosi ulivi secolari, fuori limite ed ostacoli d’acqua. Progettato da Ronald Kirby, uno dei più celebri architetti di campi da golf americani, è stato molto apprezzato da tutti i concorrenti per qualità e preparazione.
Si è conclusa la Section B dello Stage 1 della Qualifying School dell’European Tour disputata su un campo inglese e uno austriaco. Dei cinque giocatori italiani in gara hanno ottenuto l’accesso allo Stage 2 Aron Zemmer e Stefano Pitoni.
Al Golfclub Schloss Ebreichsdorf (par 72), a Ebreichsdorf in Austria, Zemmer si è classificato secondo con 271 (71 68 66 66, -17) colpi e Pitoni settimo con 276 (68 67 72 69, -12). Si è imposto con 270 (67 70 65 68, -18) lo statunitense Casey Wittenberg ed è terminato terzo il danese Victor Gebhard Osterby (272, -16). Sono stati promossi allo Stage 2 ventitre partecipanti e sono rimasti fuori Federico Elli, 24° con 280 (70 65 71 74, -8) e out per un colpo, e Cristiano Terragni, 56° con 287 (76 77 63 71, -1).
Nella Section B Stoke by Nayland, sul percorso dello Stoke By Nayland Hotel Golf & Spa (par 71) nella città da cui il circolo prende nome, in Inghilterra, l’unico italiano presente, Agustin Bardas, si è classificato 44° con 299 (77 75 67 80, +15). Ha vinto con 276 (66 68 69 73, -8) l’inglese Jamie Abbott davanti al dilettante norvegese Kristoffer Reitan (277, -7) e al gallese Jack Davidson (278, -6). Allo Stage 2 sono stati ammessi i primi 16 in graduatoria.
In precedenza nella Section A, al The Player Club in Inghiterra non si era qualificato Michele Cea (26°).
Lo Stage 2 si svolgerà dal 2 al 5 novembre sui quattro percorsi spagnoli del Desert Springs GC (Almeria), del Las Colinas e dell’Alenda Golf (Alicante), e del Panoramica G&SR (Castellon). La finale al Lumine GC di Tarragona, sempre in Spagna, dal 10 al 15 novembre.
Il francese Paul Elissalde (128 – 62 66, -14) ha mantenuto il comando con due colpi di vantaggio su Guido Migliozzi, campione in carica che si è messo in condizione di concedere il bis, e sul belga Kevin Hesbois (130, -12) a un giro dal termine dell’Abruzzo Open, torneo in calendario nell’Alps Tour e nell’Italian Pro Tour Banca Generali Private, che si sta disputando sul tracciato del Miglianico Golf & Country Club (par 71), a Miglianico (CH).
E’ in corsa per la vittoria anche Raffaele Benatti, quarto con 131 (-11), seguito in quinta posizione dall’austriaco Uli Weinhandl e dai transalpini Xavier Poncelet e Leo Lespinasse (132, -10). Nella top ten anche Gregory Molteni e Federico Maccario con 133 (-9), ottavi insieme allo spagnolo e leader della money list, Santiago Tarrio, al sudafricano Albert Venter, al francese Alexandre Daydou e all’inglese Ben Wheeler. Si sta comportando bene l’amateur Kevin Latchayya al 19° posto condiviso con altri cinque concorrenti con il punteggio di 135 (-7). Il taglio, caduto a 141 (-1), ha lasciato in gara 50 giocatori (nove dilettanti) dei quali 23 italiani. I pro si divideranno il montepremi di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro.
L’intervista – Guido Migliozzi, autore del miglior score di giornata insieme all’inglese Ben Wheeler con 63 (-8), dopo un buon primo turno, ha accelerato il passo nel secondo, collezionando dieci birdie: "E’ stato un gran bel giro. Ho cominciato con due bogey, poi ho infilato quattro birdie di fila che mi hanno rimesso in gioco e ho continuato con questo buon ritmo. Il campo è tenuto davvero molto bene, i green sono perfetti. L’importante è stare sempre in fairway, così poi è possibile attaccare le aste avendo una traiettoria agevole. Io voglio puntare sempre in alto. La prossima settimana ci sarà lo Stage 1 della Qualifying School a Bogogno dove il mio obiettivo è fare bene".
Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto del title sponsor Banca Generali Private; del main sponsor BMW; degli Official Sponsor Casa Vinicola Errico, Cashback World. Official Supplier: Kappa, Frecciarossa, WindTre, Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale. Charity Partner: Fondazione Tommasino Bacciotti. Official Advisor: Infront.
Il percorso – Il percorso del Miglianico Golf & Country Club di 18 buche si sviluppa tra numerosi ulivi secolari, fuori limite ed ostacoli d’acqua. Progettato da Ronald Kirby, uno dei più celebri architetti di campi da golf americani, il tracciato risulta impegnativo per i giocatori professionisti e divertente dai tees standard per gli amateurs.
Tiger Woods è tornato! Con una prestazione strepitosa e lo score di 269 (65 68 65 71, -11) colpi ha vinto il Tour Championship, quarta e ultima gara dei PlayOffs che ha assegnato anche i 10 milioni di dollari della FedEx Cup a Justin Rose, leader di una speciale classifica a punti.
Sul percorso dell’East Lake GC (par 70), ad Atlanta in Georgia Woods, 42enne di Cypress (California), ha mandato in visibilio il pubblico, che alla fine ha invaso il campo per festeggiarlo, e ha portato a 80 i successi nel circuito (comprensivi di 14 major), dove non vinceva dal 2013 (WGC Bridgestone Invitational), esattamente da 1876 giorni. Ora è a due titoli dal record di Sam Snead (82). E’ stata la 43 volta, su 45, che Woods si è imposto sul PGA Tour partendo da leader nel giro finale con almeno due colpi di vantaggio.
Valore aggiunto per la Ryder Cup - Naturalmente un Tiger così è un valore aggiunto non solo per la squadra americana, ma per la stessa Ryder Cup, che si disputerà a Le Golf National di Parigi da venerdì 28 settembre a domenica 30.
Corsa di testa vincente - Woods ha staccato di due colpi Billy Horschel (271, -9) e di quattro Dustin Johnson (273, -7). In quarta posizione con 274 (-6) Hideki Matsuyama, Webb Simpson e Justin Rose, che con un birdie sull’ultima buca ha conquistato in extremis la FedEx Cup strappandola letteralmente dalle mani di Woods. E’ terminato 21° con 281 (70 75 69 67, +1) Francesco Molinari.
Tiger ha fatto corsa di testa, in compagnia di Rickie Fowler e di Justin Rose nei due giri iniziali, poi è rimasto solo nel terzo e non ha più permesso agli avversari di avvicinarsi. Da quando è rientrato a inizio anno, dopo gli ultimi due interventi alla schiena, è andato in crescendo, sfiorando la vittoria in alcune occasioni e risalendo la classifica mondiale dove era sceso al 625° posto. Con questo successo è ora 13°. Con il titolo ha ricevuto un assegno di 1.620.000 dollari su un montepremi di 9.000.000 di dollari, per lui solo un dettaglio in una straordinaria impresa perché erano in pochi a credere che potesse tornare a tali livelli.
Le dichiarazioni di Tiger- “All’inizio dell’anno - ha detto Woods dopo il trionfo - certamente non sapevo cosa sarebbe accaduto. Poi ha preso coscienza che potevo ancora giocare, ho trovato uno swing adatto, ho rimesso insieme i vari pezzi del gioco, ho ottenuto risultati con crescita di condizione e ho capito che potevo tornare a vincere. Ho avuto difficoltà a non piangere sull’ultima buca, poi con la palla in green ho dato il cinque a Joe LaCava, il mio caddie, perché sapevo che era fatta. Sono ancora incredulo. Dedico questo successo ai miei figli. In tutti questi anni loro hanno equiparato il golf al dolore. Mi hanno visto soffrire, piangere. Adesso finalmente possono godersi la felicità. E’ stata dura, ma ce l’ho fatta. E ora voglio la Ryder Cup”.
Dustin Johnson numero 1 mondiale, F. Molinari n. 5 - Con il terzo posto conquistato in extremis Dustin Johnson (p. 10.29) è tornato numero uno mondiale sorpassando per soli sei centesimi Justin Rose (10,23). E’ sceso dal secondo al terzo posto Brooks Koepka (p. 9,91), è rimasto al quarto Justin Thomas (p. 9,43) ed è tornato al quinto, risalendo dal sesto, Francesco Molinari (p. 7,25). Tiger Woods, come detto, è ora al 13° (p. 5.82).
Justin Thomas primo nella money list PGA Tour, F. Molinari 11° - Justin Thomas si è imposto nella money list del PGA Tour con 8.694.821 dollari guadagnati in stagione. Ha superato Dustin Johnson ($ 8.457.352), Justin Rose ($ 8.130.678), Bryson DeChambeau ($ 8.094.489) e Brooks Koepka ($ 7.094.047). Ottavo Tiger Woods ($ 5.443.841) e undicesimo Francesco Molinari ($ 5.065.842), posizione record per un azzurro.
Classifica FedEx Cup – Justin Rose, come detto, ha intascato I 10 milioni di dollari per il successo nella FedEx Cup, ma sono andati premi consistenti anche a chi lo ha seguito in classifica: Tiger Woods ($ 3.000.000), Bryson DeChambeau ($ 2.000.000), Dustin Johnson ($ 1.5000.000) e Billy Horschel ($ 1.000.000). Francesco Molinari, 17°, ha ricevuto un bonus di 237.500 dollari.
TERZO GIRO - Tiger Woods ha dato spettacolo nel terzo giro del Tour Championship prendendo decisamente il comando con 198 (65 68 65, -12) e lasciando a tre colpi Rory McIlroy e Justin Rose (201, -9), numero uno mondiale. E’ rimasto al 25° posto con 214 (70 75 69, +4) Francesco Molinari.
Sul percorso dell’East Lake GC (par 70), ad Atlanta in Georgia, nella quarta e ultima gara dei PlayOffs che assegna i 10 milioni di dollari della FedEx Cup al vincitore di una speciale classifica a punti e che conclude anche la stagione del PGA Tour 2017/2018, la corsa al successo sembra circoscritta al trio di testa, poiché sembrano troppi i sei colpi che debbono recuperare Jon Rahm e Kyle Stanley, quarti con 204 (-6). Al sesto posto con 205 (-5) Tony Finau, Billy Horschel e Paul Casey e al nono con 206 (-4) Dustin Johnson, Justin Thomas e Xander Schauffele, gli ultimi due impossibilitati a difendere i titoli nella FedEx Cup e nel torneo, così come. il deludente Bryson DeChambeau, 21° con 212 (+2), l’attuale prima posizione nella FedEx Cup.
Pensando alla Ryder Cup - In campo vi sono 17 giocatori che la prossima settimana saranno impegnati nella Ryder Cup a Parigi (28-30 settembre) dei quali undici statunitensi (escluso Jordan Spieth eliminato dalla FedEx) e sei europei. L’esito di una gara conta relativamente in contesto molto diverso da quello della sfida Europa-Usa, tuttavia va notato come tra i primi sette in graduatoria vi siano quattro componenti della formazione continentale contro il solo Woods per gli americani. E non sono buoni segni neanche l’ennesima defaillance di DeChambeau nei momenti topici e il penultimo e l’ultimo posto occupati da Patrick Reed e da Phil Mickelson.
L’exploit di Tiger - Woods ha effettuato una partenza alla vecchia maniera segnando sei birdie sulle prime sette buche e portando il suo vantaggio a cinque colpi su Justin Rose, peraltro brillante nel suo gioco. L’inglese ha avuto la pazienza di attendere fino ad arrivare alla buca 16 quando il secondo bogey di Woods (contro sette birdie totali, 65, -5) si è combinato con il suo quinto birdie (contro tre bogey per il 68, -2) e il divario si è ridotto a tre colpi che hanno cambiato le prospettive. In extremis, con due birdie, l’altalenante McIlroy si è agganciato a Rose, che con l’attuale classifica vincerebbe la FedEx Cup con Woods secondo e Molinari 19°.
"Si – ha detto Woods – sono partito bene. Ho eseguito ottimi putt, ma mi sono procurato tante buone occasioni da birdie. Inoltre erano tutti putt in salita ed è stato veramente bello. Mi sentivo come se andassi a ruota libera: entravano tutti". Forse il miglior commento lo ha fatto Tony Finau: "Quando ho visto sul leaderboard il sei sotto par su sette buche di Tiger ho pensato all’incredibile".
Francesco Molinari ha effettuato il suo primo giro sotto par in 69 (-1) colpi con due birdie, un bogey e un’andatura piuttosto regolare. Il montepremi è di 9.000.000 di dollari con prima moneta di 1.620.000 dollari.
SECONDO GIRO - Tiger Woods è rimasto al comando con 133 (65 68 -7) colpi nel Tour Championship, ma è cambiato il suo compagno di viaggio che ora è Justin Rose (133 - 66 67). mentre ha ceduto Rickie Fowler, ottavo con 137 (-3). Passi indietro anche di Francesco Molinari, 25° con 145 (70 75, +5).
Sul percorso dell’East Lake GC (par 70), ad Atlanta in Georgia, nella quarta e ultima gara dei PlayOffs che assegna i 10 milioni di dollari della FedEx Cup al vincitore di una speciale classifica a punti e che conclude anche la stagione del PGA Tour 2017/2018, la coppia di testa è inseguita a due colpi da Rory McIlroy (135, -5) e a tre da Justin Thomas, campione uscente FedEx, Billy Horschel, Patrick Cantlay e da Jon Rahm (136, -4).
Altri tre giocatori, oltre a Rose e a Thomas, possono assicurarsi il jackpot con la vittoria senza che nessuno possa ostacolarli (per tutti gli altri imperativo il successo, ma con combinazioni favorevoli sulla classifica di chi li precede in FedEx): Tony Finau, decimo con 138 (-2), alla pari con Xander Schauffele che difende il titolo nel torneo, Dustin Johnson, 15° con 139 (-1), e Bryson DeChambeau, 27° con 146 (+6). Con l’attuale graduatoria la FedEx Cup sarebbe di Rose, con Woods secondo e Molinari 20°.
In ottica Ryder Cup - In campo vi sono 17 giocatori che la prossima settimana saranno impegnati nella Ryder Cup a Parigi (28-30 settembre) dei quali undici statunitensi (escluso Jordan Spieth eliminato dalla FedEx) e sei europei. I più lineari al momento sono naturalmente Woods e Rose, insieme a McIlroy, Rahm e Thomas. In Francia sarà altra cosa per tutti, ma lascia perplessi Bryson DeChambeau che nei momenti decisivi a volte perde lucidità, come in questa occasione.
Tiger non molla - Tiger Woods ha firmato un 68 (-2) malgrado abbia colto solo sette fairway su 14 e abbia segnato un doppio bogey. "Non sono andato bene in generale - ha detto - e non avevo la brillantezza messa in mostra ieri. Però nella maggior parte dei casi, quando ho sbagliato, l’ho fatto dalla parte giusta e questo mi ha permesso di avere quasi sempre la visuale libera al green". Nel suo score anche cinque birdie e un bogey, mentre Rose ha realizzato cinque birdie e due bogey per il 67 (-3).
Non è stata la giornata di Francesco Molinari messo subito in difficoltà da due bogey sulle prime quattro buche. Poi ne sono seguiti altri tre senza birdie. Il montepremi è di 9.000.000 di dollari con prima moneta di 1.620.000 dollari.
PRIMO GIRO - Tiger Woods, leader con 65 (-5) colpi insieme a Rickie Fowler, è stato il grande protagonista del primo giro del Tour Championship, quarta e ultima gara dei PlayOffs che assegna i 10 milioni di dollari della FedEx Cup al vincitore di una speciale classifica a punti e che conclude anche la stagione del PGA Tour 2017/2018. Sul percorso dell’East Lake GC (par 70), ad Atlanta in Georgia, Francesco Molinari è al 17° posto con il 70 del par, dopo un buon recupero seguito a una partenza difficoltosa.
La coppia di testa precede di un colpo Justin Rose, numero uno mondiale e secondo in FedEx, e Gary Woodland (66, -4) e di due Rory McIlroy, Tony Finau (3° FC) e Justin Thomas (5° FC), campione uscente in FedEx (67, -3). All’ottavo posto con 68 (-2) Paul Casey, John Rahm, Jason Day e Xander Schauffele, che difende il titolo nella gara. Sono in ritardo gli altri due giocatori che insieme a Rose, Finau e Thomas, possono assicurarsi il jackpot vincendo il torneo senza che nessuno possa ostacolarli: Dustin Johnson (4° FC), 12° con 69 (-1), e Bryson DeChambeau, leader FedEx, 21° con 71 (+1). Per tutti gli altri imperativo il successo, ma con combinazioni favorevoli sulla classifica di chi li precede in FedEx, dove con l’attuale graduatoria Rose sarebbe primo davanti a Woods e a Fowler con Molinari 18°.
Pensando alla Ryder Cup - Tra i 30 giocatori in campo ben 17 disputeranno la Ryder Cup nella prossima settimana a Parigi (28-30 settembre) dei quali undici statunitensi (escluso Jordan Spieth eliminato dalla FedEx) e sei europei. I più tonici, a parte Woods, sono sembrati Fowler, Thomas e il sempre più sorprendente Finau in casa USA, mentre tra gli europei Rose, McIlroy e Casey sono apparsi molto sicuri. Gli altri, però, Molinari compreso, sono stati solo penalizzati da risultato, ma non certo dal gioco dando un’anteprima dello spettacolo che ci sarà in Francia.
Woods, gran finale - Tiger Woods, che ha vinto per 14 volte nelle 29 in cui ha iniziato una gara da leader sul circuito, è partito con un bogey, poi dopo quattro birdie ha finito in gloria con un eagle sull’ultima buca mettendo a segno un putt di circa nove metri per agganciare Fowler. "Una vittoria - ha detto Woods - migliorerebbe solo il bilancio di un anno in cui sono riuscito a riportarmi a questi livelli, cosa di cui all’inizio della stagione non ero certo. Oggi ho cercato di sfruttare le occasioni che mi si sono presentate con buon esito e per il resto sono stato piuttosto conservativo".
Francesco Molinari si è trovato due colpi sopra par dopo sette buche (un birdie, tre bogey), poi ha mostrato tutta la sua grinta e con pazienza ha ricostruito il par. Il montepremi è di 9.000.000 di dollari con prima moneta di 1.620.000 dollari.
LA VIGILIA - Francesco Molinari partecipa alla volata finale verso i 10 milioni di dollari della FedEx Cup, assegnati al vincitore di una speciale classifica a punti, sul percorso dell’East Lake GC, ad Atlanta in Georgia, dove si disputa il Tour Championship (20.-23 settembre), quarta e ultima gara dei PlayOffs che conclude anche la stagione del PGA Tour 2017/2018.
In gara 17 giocatori della Ryder Cup di Parigi - In campo trenta giocatori, i primi nella graduatoria della FedEx, tra i quali ben 17 (undici statunitensi, praticamente tutto il team escluso Jordan Spieth, e sei europei) dei 24 che la prossima settimana disputeranno la Ryder Cup (Le Golf National, Parigi, 28-30 settembre). Un eccellente test per verificare le loro condizioni di forma.
Punti resettati - I concorrenti saliranno sul tee di partenza del Tour Championship con un punteggio FedEx diverso da quello acquisito dopo la gara precedente. Infatti i punti sono stati resettati, naturalmente mantenendo le posizioni. Bryson DeChambeau, leader, avrà una dotazione di 2.000 punti, seguito da Justin Rose (p. 1.800), Tony Finau (p. 1.520), Dustin Johnson (p. 1.296) e Justin Thomas (1.280) e gli altri a scendere fino ai 115 del 30° Patton Kizzire. Francesco Molinari, 13°, avrà 352 punti e Tiger Woods, 20°, ne riceverà 219. I primi cinque, in caso di vittoria, avranno la matematica certezza di conseguire la FedEx, mentre tutti gli altri, pur con il successo, saranno legati alla posizione di chi li precede in graduatoria. Molinari, se vincente, per arrivare ai 10 milioni di dollari deve sperare che DeChambeau finisca settimo pari merito o peggio, Rose oltre il terzo posto, Finau da terzo in poi, Dustin Johnson e Justin Thomas secondi pari merito od oltre.
I defender - Difende il titolo in FedEx Justin Thomas, mentre nel torneo lo farà Xander Schauffele, uno dei giocatori rivelazione della stagione, che però ha chances limitate per arrivare al jackpot (18° in FedEx). Riscuotono il maggior credito DeChambeau, vincitore di due dei tre precedenti PlayOffs, e Justin Rose, che pur avendo perso il terzo (BMW Championship) nello spareggio contro Keegan Bradley, è divenuto al termine il nuovo numero uno mondiale. Da Tiger Woods si attende una buona prova, dopo quelle delle gare precedenti. Le sue possibilità di conseguire per la terza volta la FedEx (2007-2009) sono piuttosto ridotte, ma va ricordato che nel 2011 Bill Haas conquistò i 10 milioni di dollari partendo per l’atto conclusivo dal 25° posto.
Per il successo nella money list del PGA Tour sono in corsa il leader Justin Thomas, e Bryson DeChambeau, Dustin Johnson e Justin Rose che lo seguono. Ognuno dei quattro imponendosi nel Tour Championship sarebbe anche numero 1 nel PGA Tour, ma Rose solo se Thomas non occupa la seconda piazza. Il montepremi è di 9.000.000 di dollari con prima moneta di 1.620.000 dollari.
Il torneo su Sky – Il Tour Championship viene teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky, sul canale Sky Sport Golf HD, con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 20 settembre e venerdì 21, dalle ore 19,30 alle ore 24; sabato 22, dalle ore 18,30 alle ore 0,30; domenica 23, dalle ore 18 alle ore 24. Commento di Nicola Pomponi e Marco Cogliati.
- La 22enne olandese Anne Van Dam (258 - 64 64 65 65, -26) ha firmato il secondo titolo nel Ladies European Tour dominando nell’Estrella Damm Ladies Open disputato sul percorso del Golf Club de Terramar (par 71), a Sitges nei pressi di Barcellona in Spagna.
Con due ottimi gini in 64 (-7) e altrettanti in 65 (-6) ha lasciato a otto colpi la tedesca Caroline Masson, la svedese Caroline Hedwall e la dilettante coreana Selin Hyun (266, -18).
Al quinto posto con 268 (-16) la giovanissima indiana Aditi Ashok e la sudafricana Ashleigh Buhai, conosciuta come Simon prima del matrimonio. Subito dietro le due spagnole più attese che frequentano il LPGA Tour, Azahara Muñoz ,settima con 269 (-15), e Carlota Ciganda, ottava con 270 (-14), e la svedese Anna Nordqvist, nona con 271 (-13). E’ uscita al taglio Laura Sedda, unica italiana in gara, 107ª con 156 (79 85, +14) colpi.
TERZO GIRO - L’emergente olandese Anne Van Dam, leader con 193 (64 64 65, -20) colpi, ha allungato il passo nell’Estrella Damm Ladies Open, il torneo del Ladies European Tour che si sta svolgendo sul percorso del Golf Club de Terramar (par 71), a Sitges nei pressi di Barcellona in Spagna.
A un giro dal termine la Van Dam ha cinque colpi di margine sulla svedese Caroline Hedwall (198, -15) e sei sulla sudafricana Ashleigh Buhai (199, -14). Al quarto posto con 200 (-13) la thailandese Thidapa Suwannapura, la tedesca Caroline Masson, la francese Celine Herbin e la dilettante coreana Selin Hyun, mentre si è portata dal 25° all’ottavo con 202 (-11) l’attesa iberica Carlota Ciganda, ma troppo tardi per poter puntare al titolo.
E’ uscita al taglio Laura Sedda, unica italiana in gara, 107ª con 156 (79 85, +14) colpi. Il montepremi è di 300.000 euro.
SECONDO GIRO - Laura Sedda, unica italiana in gara, 107ª con 156 (79 85, +14) colpi, è uscita al taglio nell’Estrella Damm Ladies Open, il torneo del Ladies European Tour che si sta svolgendo sul percorso del Golf Club de Terramar (par 71), a Sitges nei pressi di Barcellona in Spagna.
Si è portata in vetta con 128 (64 64, -14) l’emergente olandese Anne Van Dam, la quale ha lasciato a quattro colpi la spagnola Carmen Alonso (132, -10). In terza posizione con 133 (-9) la tedesca Caroline Masson e la francese Celine Herbin, leader dopo un giro, e in quinta con 134 (-8) l’indiana Aditi Ashok, la ceca Klara Spilkova e la svedese Anna Nordqvist. Non decolla l’attesa iberica Carlota Ciganda, 25ª con 139 (-3). Il montepremi è di 300.000 euro.
PRIMO GIRO - Laura Sedda, unica italiana in gara, è al 92° posto con 74 (+3) colpi nell’Estrella Damm Ladies Open, il torneo del Ladies European Tour che si sta svolgendo sul percorso del Golf Club de Terramar (par 71), a Sitges nei pressi di Barcellona in Spagna.
Guida la graduatoria con un ottimo 62 (-9) la francese Celine Herbin seguita dall’olandese Anne Van Dam (64, -7), dalla scozzese Carly Booth (65, -6) e dall’indiana Aditi Ashok (66, -5),
Tra le dieci concorrenti al quinto posto con 67 (-4) e spagnole Azahara Muñoz e Carmen Alonso e la marocchina Maha Haddioui e al 15° con 68 (-3) la scozzese Catriona Matthew. Non ha reso come nelle attese dei fans di casa l’iberica Carlota Ciganda, 35ª con 70 (-1). Il montepremi è di 300.000 euro.
LA VIGILIA - Laura Sedda sarà l’unica italiana in gara nell’Estrella Damm Ladies Open (20-23 settembre), il torneo del Ladies European Tour in programma sul percorso del Golf Club de Terramar, a Sitges nei pressi di Barcellona in Spagna.
Saranno in gara numerose proettes che frequentano il LPGA Tour, dopo aver iniziato dal LET: l’iberica Carlota Ciganda, la scozzese Catriona Matthew, la svedese Anna Nordqvist, la sudafricana Ashleigh Buhai, l’indiana Aditi Ashok e le tedesche Caroline Masson e Sandra Gal. Nel field anche l’inglese Florentyna Parker, la ceca Klara Spilkova, le danesi Emily Pedersen e Nicole Broch Larsen, la svedese Camilla Lennarth, la francese Celine Herbin, l’islandese Olafia Kristinsdottir, la norvegese Marianne Skarpnord e la svedese Madelene Sagstrom, rivelatasi sui green statunitensi. Il montepremi è di 300.000 euro.
Il francese Romain Langasque ha colto il primo titolo nel Challenge Tour imponendosi con 273 (66 69 71 67, -15) colpi nell’Hopps Open de Provence (Challenge Tour) disputato al Golf International de Pont Royal (par 72) di Mallemort in Francia.
Ha ottenuto un buon 16° posto con 282 (70 72 71 69, -6) Filippo Bergamaschi, poco dietro Alessandro Tadini, 24° con 284 (71 68 72 73, -4), e più distanziato Enrico Di Nitto, 55° con 291 (71 71 77 72, +3).
Langasque, 23enne di Grasse, ha avuto partita vinta con un 67 (-5) frutto di un eagle, cinque birdie e di due bogey, che gli ha permesso di avere ragione dello svizzero Joel Girrbach e dello svedese Joel Sjoholm, secondi con 276 (-12). In quarta posizione con 278 (-10) il cileno Hugo Leon e il francese Victor Perez, che aveva iniziato il turno conclusivo da leader.
Filippo Bergamaschi ha concluso la sua corsa con tre birdie senza bogey per il parziale di 69 (-3). Per Tadini 73 (+1) colpi con tre birdie, due bogey e un doppio bogey e 72 (par) per Di Nitto con sette birdie, due bogey, un doppio bogey e un triplo bogey. Langasque è stato gratificato con un assegno di 32.000 euro su un montepremi di 200.000 euro.
Sono usciti al taglio Francesco Laporta, 88° con 147 (70 77, +3), e Jacopo Vecchi Fossa, 114° con 152 (79 73, +8).
TERZO GIRO - Nell’Hopps Open de Provence (Challenge Tour) al Golf International de Pont Royal (par 72) di Mallemort in Francia, è passato a condurre con 204 (72 64 68, -12) il francese Victor Perez, 24 anni e un titolo nel circuito, autore di un 68 (-4, sette birdie, tre bogey).
E’ salito dal 20° al 16° posto con 211 (71 68 72, -5) Alessandro Tadini, ha recuperato dieci posizioni Filippo Bergamaschi, 23° con 213 (70 72 71, -3), e ne ha perse 21 Enrico Di Nitto, 54° con 219 (71 71 77, +3).
Perez, meriti a parte, ha approfittato del crollo verticale dell’inglese Matt Ford, che dopo il 60 (-12) del secondo giro, ha segnato un 76 (+4), riuscendo tuttavia a perdere solo un colpo dal leader, collocandosi al secondo posto con 205 (-11) affiancato dallo svizzero Joel Girrbach e dallo svedese Joel Sjoholm. Al quinto con 206 (-10) il transalpino Romain Langasque, al sesto con 208 (-8) l’inglese Jack Senior e il finlandese Kalle Samooja e all’ottavo con 209 (-7) il danese Joachim B. Hansen. leader della money list. che dovrà rinviare al altra occasione il tentativo di ottenere il terzo successo stagionale per salire immediatamente sul circuito maggiore, come ha già fatto il finlandese Kim Koivu.
Sono usciti al taglio Francesco Laporta, 88° con 147 (70 77, +3), e Jacopo Vecchi Fossa, 114° con 152 (79 73, +8). Il montepremi è di 200.000 euro dei quali 32.000 euro saranno appannaggio del vincitore.
SECONDO GIRO - Nell’Hopps Open de Provence (Challenge Tour) al Golf International de Pont Royal (par 72) di Mallemort in Francia, l’inglese Matt Ford si è portato al comando con 129 (69 60, -15) grazie a un parziale di 60 (-12) colpi con il quale ha sfiorato il record di 59 sul giro realizzato in questo circuito da due soli giocatori, il francese Adrien Mork (Moroccan Classic, 2006) e Nicolò Ravano (Challenge de España, 2016) entrambi stabiliti su tracciato par 71. Per una singola coincidenza Ford ha effettuato la sua prodezza proprio nel giorno in cui il connazionale Oliver Fisher ha ottenuto il primo 59 della storia nell’European Tour.
Ford ha lasciato a cinque colpi il cileno Hugo Leon (134, -10) e a sei il francese Romain Langasque, lo scozzese Ewen Ferguson e il danese Martin Ovesen (135, -9). E’ sceso al sesto posto con 136 (-8) il danese Joachim B. Hansen. leader della money list. in vetta dopo un giro, che sta tentando di ottenere il terzo successo stagionale per salire immediatamente sul circuito maggiore, come ha già fatto il finlandese Kim Koivu.
Ha recuperato 23 posizioni Alessandro Tadini, da 43° a 20° con 139 (71 68, -5), sono al 33° posto con 142 (-2) Filippo Bergamaschi (70 72) ed Enrico Di Nitto (71 71). Sono usciti al taglio Francesco Laporta, 88° con 147 (70 77, +3), e Jacopo Vecchi Fossa,114° con 152 (79 73, +8). Il montepremi è di 200.000 euro dei quali 32.000 euro saranno appannaggio del vincitore.
PRIMO GIRO - Il danese Joachim B. Hansen, leader della money list e praticamente già sull’European Tour 2019, ha preso decisamente il comando con 65 (-7) colpi nell’Hopps Open de Provence (Challenge Tour) al Golf International de Pont Royal (par 72) di Mallemort in Francia.
Cinque gli italiani in gara: Filippo Bergamaschi e Francesco Laporta, 27.i con 70 (-2). Alessandro Tadini ed Enrico Di Nitto, 43.i con 71 (-1), e Jacopo Vecchi Fossa, 121° con 79 (+7).
Joachim B. Hansen, 28enne di Hillerod, due titoli in carriera ottenuti quest’anno, prova ad anticipare i tempi perché con la terza vittoria stagionale salirebbe immediatamente nel circuito maggiore come ha già fatto il finlandese Kim Koivu. Con un eagle e cinque birdie ha preso un colpo di margine sull’inglese Alfie Plant, ex campione europeo dilettanti, sui francesi Romain Langasque e Damien Perrier, sullo scozzese Ewen Ferguson e sul finlandese Roope Kakko. Al settimo posto con 67 (-5) il danese Jeppe Pape Huldahl, il cileno Hugo Leon e il transalpino Robin Sciot-Siegrist. Il montepremi è di 200.000 euro dei quali 32.000 euro saranno appannaggio del vincitore.
LA VIGILIA - Alessandro Tadini, Francesco Laporta, Enrico Di Nitto, Filippo Bergamaschi e Jacopo Vecchi Fossa provano a ritagliarsi un ruolo da protagonisti nell’Hopps Open de Provence (20-23 settembre) al Golf International de Pont Royal di Mallemort in Francia.
Saranno in gara, tra gli altri, l’olandese Darius Van Driel, gli inglesi Ben Stow e Max Orrin, lo scozzese David Law, il portoghese Pedro Figueiredo, il tedesco Marcel Schneider, il gallese Stuart Manley, l’australiano Dimitrios Papadatos e il francese Victor Perez.
Da seguire in particolare il danese Joachim B. Hansen, leader dell’ordine di merito praticamente già sull’European Tour 2019, dove potrebbe salire immediatamente qualora ottenesse il terzo successo stagionale. E’ già andato sul tour maggiore con anticipo Kim Koivu a fine agosto, dopo essersi imposto nel Rolex Trophy. In precedenza aveva vinto in Cina e nella sua Finlandia. Il montepremi è di 200.000 euro dei quali 32.000 euro saranno appannaggio del vincitore.
L’inglese Tom Lewis è tornato al successo dopo sette anni sull’European Tour imponendosi con 262 (72 63 61 66, -22) nel Portugal Masters, lo stesso torneo che nel 2011 aveva inaugurato il suo palmares. Sul percorso del Dom Pedro Victoria GC (par 71), a Vilamoura in Portogallo, Renato Paratore ha concluso al 27° posto con 273 (66 66 67 74, -11) e Nino Bertasio si è classificato 69° con 280 (67 72 71 70, -4).
Tom Lewis, 27enne di Welwyn Garden City, non aveva mantenuto le promesse iniziali dopo essere andato a segno alla terza gara sul circuito maggiore al punto da essere tornato sul Challenge Tour dove ha dato una nuova svolta alla sua carriera andando a segno ai primi di settembre nel Bridgestone Challenge. Ora il grande ritorno favorito da un 61 (-10) nel terzo turno e da un 66 (-5, sei birdie, un bogey) nel quarto con cui ha superato l’australiano Lucas Herbert, leader dopo tre giri e secondo con 265 (-19) insieme all’altro inglese Eddie Pepperell.
In quarta posizione con 267 (-17) il coreano Soomin Lee e lo svedese Marcus Kinhult, in sesta con 268 (-16) l’irlandese Shane Lowry e in settima con 269 (-15) lo spagnolo Sergio Garcia, che ha fornito una buona prestazione alla vigilia della Ryder Cup (Parigi, 28-30 settembre) in cui sarà impegnato nel team europeo insieme al danese Thorbjorn Olesen, 20° con 272 (-12), dopo un recupero nel finale. Con lo score di Garcia anche l’inglese Oliver Fisher che nel secondo turno ha girato in 59 (-12) colpi, primo giocatore nella storia dell’European Tour infrangere il muro dei 60 colpi.
Renato Paratore, quinto dopo tre giri, ha tenuto fino alla buca 11, poi alla 12 (par) un’autentica disavventura con un "9" che gli ha rovinato lo score. In tutto 74 (+3) colpi assommando anche cinque birdie e quattro bogey. Per Nino Bertasio 70 (-1) con tre birdie e due bogey. Sono usciti al taglio Lorenzo Gagli, 82° con 140 (71 69, -2), e Matteo Manassero, 111° con 143 (70 73, +1). Lewis ha percepito un assegno di 333.330 euro su un montepremi di 2.000.000 di euro.
TERZO GIRO - Renato Paratore è rimasto al quinto posto con 199 (66 66 67, -14) colpi nel Portugal Masters (European Tour) e avrà chances di competere per il titolo nel giro finale sul percorso del Dom Pedro Victoria GC (par 71), a Vilamoura in Portogallo, dove Nino Bertasio è 69° con 210 (69 72 71, -3).
E’ rimasto da solo al comando il 23enne australiano Lucas Herbert (194 - 63 67 64, -19) con due colpi di margine sull’inglese Tom Lewis (196, -17), che ha rimontato 14 posizioni con un 61 (-10, dieci birdie) e molto motivato dopo il successo nel Bridgestone Challenge (Challenge Tour) arrivato sette anni dopo la sua prima e unica vittoria sull’European Tour proprio in questo torneo (2011).
In corsa anche lo svedese Marcus Kinhult e l’inglese Eddie Pepperell, terzi con 198 (-15), il finlandese Mikko Korhonen e l’inglese Oliver Fisher, che affiancano Paratore. Fisher, dopo lo straordinario 59 (-12) del secondo giro, primo giocatore ad aver infranto il muro dei 60 colpi sul circuito, ha perso la leadership con un parziale di 69 (-2). Non ha più possibilità di difendere il titolo il danese Lucas Bjerregaard, 19° con 203 (-10), e sono in media classifica i due giocatori che saranno nel team europeo in Ryder Cup (Parigi, 28-30 settembre), lo spagnolo Sergio Garcia, 27° con 204 (-9), e il danese Thorbjorn Olesen, 35° con 205 (-8).
Paratore, molto regolare negli score, ha girato in 67 (-4) colpi con cinque birdie e un bogey e Bertasio in 71 (par) con quattro birdie, due bogey e un doppio bogey. Sono usciti al taglio Lorenzo Gagli, 82° con 140 (71 69, -2), e Matteo Manassero, 111° con 143 (70 73, +1). Il montepremi è di 2.000.000 di euro con prima moneta di 333.330 euro.
SECONDO GIRO - Renato Paratore è salito dal sesto al quinto posto con 132 (66 66, -10) colpi nel Portugal Masters (European Tour), che si sta svolgendo sul percorso del Dom Pedro Victoria GC (par 71), a Vilamoura in Portogallo, dove ha superato il taglio Nino Bertasio, 64° con 139 (67 72, -3), e sono usciti Lorenzo Gagli, 82° con 140 (71 69, -2), e Matteo Manassero, 111° con 143 (70 73, +1).
Il grande protagonista della giornata è stato l’inglese Oliver Fisher, trentenne londinese con un titolo nel circuito datato 2011, primo giocatore nella storia dell’European Tour a infrangere il muro dei 60 colpi. Ne ha realizzati 59 (-12, con un eagle e dieci birdie) dopo 46 anni di circuito e oltre 690.000 round giocati. Nel Challenge Tour, invece, uno dei recordman con questo punteggio è Nicolò Ravano, che lo realizzò nel secondo turno del Challenge de España, sul tracciato de La Gomera (par 71) alle Isole Canarie, nel 2016.
Fisher si è portato al comando con 130 (71 59, -12), recuperando 92 posizioni e agganciando l’australiano Lucas Herbert (63 67) e l’inglese Eddie Pepperell (64 66). Al quarto posto con 131 (-11) l’inglese Matt Wallace, mente affiancano Paratore il cinese Haotong Li e il francese Adrien Saddier. Sono a metà classifica i due giocatori che la prossima settimana saranno impegnati con il team europeo nella Ryder Cup (Parigi, 28-30 settembre): lo spagnolo Sergio Garcia, 25° con 136 (-6) e il danese Thorbjorn Olesen, 36° con 137 (-5). Stesso score di Garcia anche per l’altro danese Lucas Bjerregaard, che difende il titolo.
Renato Paratore ha girato in 66 (-5) colpi con cinque birdie senza bogey e Nino Bertasio in 72 (+1) con cinque birdie, quattro bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 2.000.000 di euro con prima moneta di 333.330 euro.
PRIMO GIRO - Renato Paratore è al sesto posto con 66 (-5) colpi e Nino Bertasio al 16° con 67 (-4) nel Portugal Masters (European Tour), iniziato sul percorso del Dom Pedro Victoria GC (par 71), a Vilamoura in Portogallo. A metà classifica Matteo Manassero, 71° con 70 (-1), e Lorenzo Gagli, 94° con 71 (par).
Guida la graduatoria con 63 (-8) l’australiano Lucas Herbert con un colpo di vantaggio sugli inglesi Matt Wallace ed Eddie Pepperell e sull’irlandese Shane Lowry (64, -7) e due sul cinese Haotong Li (65, -6). Lo spagnolo Sergio Garcia è tra i nove concorrenti che affiancano Paratore, mentre l’altro giocatore che insieme all’iberico sarà nel team europeo alla Ryder Cup (Parigi, 28-30 settembre), il danese Thorbjorn Olesen, è in 27ª posizione con 68 (-3) insieme al connazionale Lucas Bjerregaard, che difende il titolo.
Il 23enne Lucas Herbert ha sorpassato tutti nel finale con un eagle e sei birdie. Paratore di birdie ne ha messi insieme otto, ma con tre bogey, e otto birdie anche per Bertasio, macchiati da due bogey e da un doppio bogey che sull’ultima buca gli ha fatto perdere la quinta piazza. Manassero, che ha necessità di fare risultato per mantenere la ‘carta’, ha realizzato cinque birdie e quattro bogey e Gagli ha siglato il par con quattro birdie e altrettanti bogey. Il montepremi è di 2.000.000 di euro con prima moneta di 333.330 euro.
LA VIGILIA - L’European Tour fa tappa in Portogallo per la disputa del Portugal Masters (20-23 settembre) dove saranno presenti Renato Paratore, Matteo Manassero, Nino Bertasio e Lorenzo Gagli.
Sul percorso del Dom Pedro Victoria Golf Course, a Vilamoura, difende il titolo il danese Lucas Bjerregaard in un contesto che comprende gli inglesi Danny Willett, Chris Wood e Matt Wallace, gli irlandesi Padraig Harrington e Shane Lowry, lo spagnolo Alvaro Quiros, i sudafricani Charl Schwartzel, Haydn Porteous e Thomas Aiken, il thailandese Thongchai Jaidee e i cinesi Haotong Li e Ashun Wu, vincitore domenica scorsa del KLM Open.
Olesen e Garcia pensando alla Ryder Cup - Da seguire in particolare il danese Thorbjorn Olesen e l’iberico Sergio Garcia, i quali saranno nella squadra europea che la prossima settimana affronterà gli statunitensi in Ryder Cup (Le Golf National, Parigi, 28-30 settembre). Altri sei sono impegnati nel Tour Championship in America (F. Molinari, McIlroy, Rose, Fleetwood, Rahm e Casey), mentre hanno preferito risposare Henrik Stenson, Tyrrell Hatton, Alexander Noren e Ian Poulter.
Obiettivi azzurri - In Portogallo Matteo Manassero, andato a premio due sole volte e in bassa classifica nelle ultime nove uscite, dovrà cambiare marcia per salvare a fine stagione la ‘carta’ ed evitare la Qualifying School. Nino Bertasio cerca conferme dopo quattro buone prestazioni di fila e Renato Paratore la continuità. Lorenzo Gagli ha perso smalto e ha necessità di riprendere il ritmo tenuto fino a giugno. Anche lui ha problemi per la ‘carta’, ma ha una buona ancora di salvezza nel Challenge Tour, dove è sesto nella money list, posizione che a fine anno porta sul circuito maggiore. Il montepremi è di 2.000.000 di euro con prima moneta di 333.330 euro.
Il torneo su Sky – Il Portugal Masters viene teletrasmesso in diretta, in esclusiva e in alta definizione da Sky, sul canale Sky Sport Golf HD, con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 20 settembre e venerdì 21, dalle ore 12,30 alle ore 14,30 e dalle ore 16,30 alle ore 19,30; sabato 22 e domenica 23, dalle ore 13,30 alle ore 18. Commento di Silvio Grappasonni e di Donato Di Ponziano.
Il francese Paul Elissalde, leader dopo un ottimo giro in 62 (-9) colpi, e Raffaele Benatti, secondo con 63 (-8), sono stati i protagonisti della prima giornata dell’Abruzzo Open, torneo in calendario nell’Alps Tour e ultimo appuntamento dell’Italian Pro Tour Banca Generali Private, che si sta disputando sul tracciato del Miglianico Golf & Country Club (par 71), a Miglianico (CH). Quattro giocatori in terza posizione con 65 (-6): il belga Kevin Hesbois, il sudafricano Albert Venter e i francesi Leo Lespinasse e Julien Foret. Buona partenza per l’amateur azzurro Kevin Latchayya che ha concluso settimo in classifica con uno score di 66 (-5) insieme al leader spagnolo della money list Santiago Tarrio, all’austriaco Uli Weinhandl e al transalpino Xavier Poncelet. Non lontani dalla vetta il campione in carica Guido Migliozzi, Federico Maccario, Mattia Miloro, Gregory Molteni e Nunzio Lombardi appaiati all’11° posto con 67 (-4) insieme al francese Teremoana Beaucousin.
L’intervista – Raffaele Benatti, 27enne di Negrar (VR), ha mostrato un buon feeling con il percorso del Miglianico G&CC dove conquistò un terzo posto nel 2015. Uno score di 63 (-8) con un eagle, otto birdie e due bogey. "E’ andata molto bene. Sono partito dalla 10 e ho segnato un 29 nella prima metà che ho chiuso con un eagle alla 18. Nelle seconde nove ho realizzato quattro birdie ma sono arrivati anche due bogey. Ho commesso qualche errore dal tee che in altri campi mi avrebbero penalizzato e invece questo percorso permette di giocare. Sui fairway la palla rotola bene e ciò accorcia il campo, molto belli anche i green. Tra l’altro le previsioni davano pioggia e invece c’è stato un sole perfetto. Ho chiuso questo round con due birdie che mi danno fiducia per il secondo giro".
Formula e montepremi – L’Abruzzo Open si dipanerà sulla distanza di 54 buche (18 al giorno). Il taglio dopo 36 buche, lascerà in gara i primi 40 classificati e i pari merito al 40° posto, dilettanti compresi. Il montepremi è di 40.000 euro con prima moneta di 5.800 euro. Per tutta la durata della manifestazione l’ingresso per il pubblico è gratuito.
Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto del title sponsor Banca Generali Private; del main sponsor BMW; degli Official Sponsor Casa Vinicola Errico, Cashback World. Official Supplier: Kappa, Frecciarossa, WindTre, Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale. Charity Partner: Fondazione Tommasino Bacciotti. Official Advisor: Infront.
Il percorso – Il percorso del Miglianico Golf & Country Club di 18 buche si sviluppa tra numerosi ulivi secolari, fuori limite ed ostacoli d’acqua. Progettato da Ronald Kirby, uno dei più celebri architetti di campi da golf americani, il tracciato risulta impegnativo per i giocatori professionisti e divertente dai tees standard per gli amateurs.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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