Guido Migliozzi si è classificato 56° con 291 (71 72 72 76, +3) colpi nell’Alfred Dunhill Championship, evento organizzato in collaborazione tra European Tour e Sunshine Tour e disputato al Leopard Creek CC (par 72) di Malelane in Sudafrica.
Si è imposto con 274 (70 66 70 68, -14) il 30enne statunitense di Los Angeles David Lipsky, che ha siglato il suo secondo titolo sul circuito continentale, a distanza di quattro anni dal primo, con un giro finale in 68 (-4, sette birdie, un bogey, un doppio bogey) con il quale ha lasciato a due colpi lo scozzese David Drysdale (276, -12) e ha ricevuto un assegno di 237.750 euro su un montepremi di 1.500.000 euro.
Al terzo posto con 277 (-11) il sudafricano Zander Lombard e lo scozzese Scott Jamieson, leader dopo tre turni, e al quinto con 280 (-8) gli inglesi Oliver Wilson e Ben Evans. Non hanno risposto alle aspettative i tre sudafricani più attesi: Louis Oosthuizen, settimo con 281 (-7), Brandon Stone, che difendeva il titolo, 15° con 284 (-4), ed Ernie Els, 26° con 286 (-2).
Guido Migliozzi, andato a premio per la prima volta alla terza gara disputata dopo aver conquistato la ‘carta’ alla Qualifying School, ha concluso con quattro birdie, due bogey e tre doppio bogey per il 76 (+4). Sono usciti al taglio Lorenzo Gagli, 84° con 148 (75 73, +4), Edoardo Molinari, 103° con 150 (76 74, +6), Matteo Manassero (81 74) e Filippo Bergamaschi (76 79), 138.i con 155 (+11).
TERZO GIRO - Guido Migliozzi, 41° con 215 (71 72 72, -1) colpi, ha continuato la sua corsa in media classifica nell’Alfred Dunhill Championship, evento organizzato in collaborazione tra European Tour e Sunshine Tour e in svolgimento al Leopard Creek CC (par 72) di Malelane in Sudafrica.
Lo scozzese Scott Jamieson (205, -11), 35enne di Glasgow con un titolo nel circuito continentale datato 2013, ha girato in 68 colpi (-4, un eagle, cinque birdie, un bogey, un doppio bogey) sorpassando lo statunitense David Lipsky (206, -10). Al terzo posto con 208 (-8) i sudafricani Zander Lombard e Brandon Stone, quest’ultimo campione in carica ancora con possibilità di concedere il bis, al quinto con 209 (-7) gli scozzesi David Drysdale e Marc Warren, lo spagnolo Pablo Larrazabal e il francese Raphael Jacquelin, al nono con 210 (-6) il sudafricano Louis Oosthuizen e al 24° con 213 (-3) il connazionale Ernie Els.
Guido Migliozzi si è tenuto nel 72 del par con alti e bassi sottolineati da quattro birdie, due bogey e un doppio bogey. Sono usciti al taglio Lorenzo Gagli, 84° con 148 (75 73, +4), Edoardo Molinari, 103° con 150 (76 74, +6), Matteo Manassero (81 74) e Filippo Bergamaschi (76 79), 138.i con 155 (+11). Il montepremi è di 1.500.000 euro.
SECONDO GIRO - Guido Migliozzi, 32° con 143 (71 72, -1), si è mantenuto a metà classifica nell’Alfred Dunhill Championship, evento organizzato in collaborazione tra European Tour e Sunshine Tour e in svolgimento al Leopard Creek CC (par 72) di Malelane in Sudafrica. Nuovo leader con 136 (70 66, -8) è lo statunitense David Lipsky, mentre sono usciti al taglio Lorenzo Gagli, 84° con 148 (75 73, +4), Edoardo Molinari, 103° con 150 (76 74, +6), Matteo Manassero (81 74) e Filippo Bergamaschi (76 79), 138.i con 155 (+11).
David Lipsky, 30enne d Los Angeles con un titolo nell’European Tour e uno nell’Asian Tour, ha realizzato un eagle e quattro birdie per il 66 (-6) con cui ha tenuto a distanza quattro scozzesi: Scott Jamieson e Marc Warren, secondi con 137 (-7), Doug McGuigan e David Drysdale, quarti con 138 (-6). Tra i concorrenti al sesto posto con 139 (-5) i sudafricani Brandon Stone, campione in carica, e Oliver Bekker, in vetta dopo un turno. Poco dietro i loro più noti connazionali Ernie Els e Louis Oosthuizen, 12.i con 140 (-4).
Guido Migliozzi ha perso due colpi sulle prime tre buche, poi ha recuperato il par con un’andatura altalenante, ma efficace, aggiungendo sullo score cinque birdie a fronte di altri tre bogey. Il montepremi è di 1.500.000 euro.
PRIMO GIRO - Guido Migliozzi è al 22° posto con 71 (-1) colpi dopo il giro iniziale dell’Alfred Dunhill Championship, evento organizzato in collaborazione tra European Tour e Sunshine Tour in svolgimento al Leopard Creek CC (par 72) di Malelane in Sudafrica dove è al vertice il sudafricano Oliver Bekker con 66 (-6). In ritardo gli altri quattro azzurri in gara: Lorenzo Gagli, 81° con 75 (+3), Edoardo Molinari e Filippo Bergamaschi, 98.i con 76 (+4), e Matteo Manassero, 148° con 81 (+9).
Oliver Bekker, 34enne di Pretoria con sette successi sul Sunshine Tour, ha realizzato sette birdie e un bogey distaccando di un colpo l’australiano Dimitrios Papadatos (67, -5) e di due il francese Raphael Jacquelin (68, -4). In quarta posizione nove concorrenti con 69 (-3) tra i quali i sudafricani Brandon Stone, campione in carica, e Dylan Frittelli e lo svedese Robert Karlsson. Con lo stesso score di Migliozzi anche lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño e il sudafricano Louis Oosthuizen e al 48°posto con 73 (+1), gli altri tre suoi connazionali molto attesi, Ernie Els, Branden Grace e Charl Schwartzel.
Guido Migliozzi, partito dalla buca 10, si è trovato gravato di tre bogey dopo cinque buche, ma ha effettuato un ottimo recupero con quattro birdie. Il montepremi è di 1.500.000 euro.
LA VIGILIA - L’European Tour resta in Sudafrica per l’Alfred Dunhill Championship (13-16 dicembre), ultima gara dell’anno prima del riposo invernale e la ripresa con l’Abu Dhabi Championship (16-19 gennaio).
Sul percorso del Leopard Creek CC, a Malelane, saranno nuovamente in gara Edoardo Molinari, Lorenzo Gagli, Guido Migliozzi, Filippo Bergamaschi e Matteo Manassero in un contesto in cui saranno ancora favoriti i giocatori sudafricani, a segno nelle ultime sei edizioni, che sono in preponderanza che si affidano in particolare nella corsa al titolo a Louis Oosthuizen, vincitore la scorsa settimana del South African Open, Ernie Els, Charl Schwartzel, Brandon Stone, campione in carica, Richard Sterne, Dylan Frittelli, Branden Grace e a Zander Lombard. Possono recitare un ruolo importante anche l’inglese Matt Wallace, il francese Matthieu Pavon, l’austriaco Bernd Wiesberger, lo spagnolo Gonzalo Fernandez Castaño, il finlandese Mikko Ilonen e lo statunitense Kurt Kitayama.
Il quintetto italiano deve cancellare le due precedenti uscite al taglio nel Mauritius Open e nel South African Open e prendere subito quota per evitare il rischio di trovarsi in affanno sin da queste prime battute della stagione 2019. Il montepremi è di 1.500.000 euro.
Luca Cianchetti ha vinto una delle tre gare in cui si è articolato lo Stage 1 della Qualifying School dell’Alps Tour, disputato sui tre percorsi del La Cala Resort (America Course, Asia Course, Europa Course), a Mijas Costa, nei pressi di Malaga in Spagna e che ha promosso alla finale 80 concorrenti dei 186 in campo, compresi 10 italiani.
Luca Cianchetti (133 - 69 64, -11) si è imposto sul percorso dell’Asia Course (par 72) portando a 33 le vittorie italiane in campo internazionale in una stagione che rimarrà nella storia, sia per le grandi imprese di Francesco Molinari, sia per i successi in eventi prestigiosi ottenuti anche negli altri tour professionistici e dai dilettanti per un movimento che si dimostra sempre più di ottima qualità a ogni livello e fascia d’età. Cianchetti ha superato di un colpo Edoardo Raffaele Lipparelli e il tedesco Maximilian Laier (134, -10). Tra i 35 ammessi alla finale anche i dilettanti Giovanni Craviolo, settimo con 139 (-5), Takayuki Matsui, 15° con 144 (par) e Alessandro Aloi, 27° con 147 (+3).
Sull’America Course (par 71) ha prevalso con 130 (67 63, -12) colpi il francese Pierre Pineau e hanno passato il turno, fra i 36 promossi, gli amateur Stefano Ciapparelli, 11° con 142 (par), Ruggero Brandoli, 21° con 144 (+2), ed Edoardo Vizzotto, 32° con 146 (+4).
Sull’Europa Course (par 71) hanno passato il turno nove giocatori tra i quali Gabriele Marcomigni, terzo con 148 (+6) e il dilettante Federico Zuckermann, ottavo con 154 (+12). IAl primo posto con 140 (69 71, -2) il transalpino Timothee Guin.
La finale avrà luogo nello stesso Resort dal 13 al 15 dicembre: al termine i primi 35 avranno una ‘carta’ a tempo pieno per il circuito 2019. Saranno in gara 21 italiani: i dieci che hanno superato lo Stage 1 e undici qualificati di diritto.
LA VIGILIA - Sui tre percorsi del La Cala Resort (America Course, Asia Course, Europa Course), a Mijas Costa, nei pressi di Malaga in Spagna, si disputa lo Stage 1 della Qualifying School dell’Alps Tour (9-10 dicembre, 36 buche) al quale prendono parte 34 giocatori italiani, tra i quali vi sarà Luca Cianchetti, di recente vincitore dell’Invitational Pro-Am (circuito PGAE). I concorrenti qualificati accederanno alla finale che avrà luogo nello stesso Resort dal 13 al 15 dicembre: al termine i primi 35 avranno una ‘carta’ a tempo pieno per il circuito 2019.
Sul percorso dell’America saranno in campo: Lorenzo Acerbo (am), Giacomo Bianchi Albrici (am), Ruggero Brandoli, Marco Chiarenza (am), Stefano Ciapparelli (am), Giacomo Locatelli (am), Thomas Milone, Alessandro Notaro (am) ed Edoardo Vizzotto (am).
Giocheranno all’Asia: Alessandro Aloi (am), Michele Bosco (am), Simone Cabianca, Salvatore Caruso, Lorenzo Castelli, Andrea Cavallaro, Dimitri Cavazzana (am), Luca Cianchetti, Giovanni Craviolo (am), Umberto Cuomo, Luca D’Andreamatteo, Giovanni Ferrero (am), Ludovico Folli, Andrea Gobbato (am), Tianyi Hu (am), Edoardo Raffaele Lipparelli, Takayuki Matsui (am), Cristiano Polidoro, Gianluca Proietti, Pierluigi Severa (am), Alessandro Stucchi e Mosè Tavecchio (am).
Infine all’Europa saranno in campo Riccardo Alberti, Gabriele Marcomigni e Federico Zuckermann (am)
Patton Kizzire e Brian Harman si sono imposti con 186 (59 66 61, -30) colpi nel QBE Shootout, gara a coppie del PGA Tour, al limite dell’esibizione, disputata al Tiburon GC (par 72) del Ritz-Carlton Golf Resort a Naples in Florida. Kizzire/Harman hanno superato in una accesa volata finale Graeme McDowell/Emiliano Grillo (187, -29). A fare la differenza, dopo nove birdie di entrambe le coppie senza bogey, l’eagle alla buca 17 dei vincitori contro il decimo birdie dei loro avversari.
Al terzo posto con 188 (-28) Luke List/Charles Howell III, Kevin Na/Bryson DeChambeau e Charley Hoffman/ Gary Woodland, con Woodland autore di una "hole in one" (buca 5, par 3, yards 202). Al sesto con 189 (-27) Bubba Watson/Harold Varner III e al settimo con 193 (-23) Tony Finau e la proette Lexi Thompson, numero cinque del ranking femminile, alla terza partecipazione consecutiva e seconda donna a scendere in campo nell’evento dopo Annika Sorenstam (con Fred Couples nel 2006). Solo ottavi con 194 (-22) Steve Stricker/Sean O’Hair, che difendevano il titolo.
Al torneo hanno preso parte 12 coppie che si sono battute in tre turni effettuati rispettivamente con formula scramble, foursome e fourball.
SECONDO GIRO - A un giro dal termine del QBE Shootout, gara del PGA Tour, al limite dell’esibizione, che si sta svolgendo al Tiburon GC (par 72) del Ritz-Carlton Golf Resort a Naples in Florida, guidano la graduatoria con 125 (-19) colpi Patton Kizzire/Brian Harman (59 66), Graeme McDowell/Emiliano Grillo (59 66) e Gary Woodland/Charley Hoffman (61 64), questi ultimi subentrati nel terzetto di testa a Kevin Na/Bryson DeChambeau, scesi ak quarto posto con 126 (-18). Nella volata per il titolo hanno chances anche Luke List/Charles Howell III, quinti con 127 (-17), e Tony Finau e la proette Lexi Thompson, numero cinque del ranking femminile, sesti con 128 (-16). La Thompson, alla terza partecipazione consecutiva, è la seconda donna a scendere in campo nell’evento dopo Annika Sorenstam (con Fred Couples nel 2006).
Qualche possibilità anche per Steve Stricker/Sean O’Hair, campioni in carica, e Bubba Watson/Harold Varner III, settimi con 129 (-15), e molte di meno per Billy Horschel/Brandt Snedeker, che ha festeggiato il 38° compleanno, noni con 130 (-14).
Al torneo prendono parte 12 coppie che dopo essersi battute nel primo turno con formula scramble e nel secondo con formula foursome, termineranno con un terzo giro fourball. Il montepremi è di 3.400.000 dollari.
PRIMO GIRO - Tre coppie al vertice con 59 (-13) colpi nel QBE Shootout, gara del PGA Tour, al limite dell’esibizione, che si sta svolgendo al Tiburon GC (par 72) del Ritz-Carlton Golf Resort a Naples in Florida. Sono composte da Patton Kizzire/Brian Harman, Graeme McDowell/Emiliano Grillo e da Kevin Na/Bryson DeChambeau, che in una classifica molto corta precedono di due colpi Luke List/Charles Howell III, Gary Woodland/Charley Hoffman e il duo formato da Tony Finau e da Lexi Thompson (61, -11), numero cinque del ranking femminile, alla terza partecipazione consecutiva e seconda proette a scendere in campo nell’evento dopo Annika Sorenstam (con Fred Couples nel 2006).
Sono al settimo posto con 62 (-10) Steve Stricker/Sean O’Hair, campioni uscenti, e compleanno amaro per Luke Donald (gioca con Andrew Landry), 41 anni, e per Billy Horschel (insieme a Brandt Snedeker), 32 anni, al nono e ultimo posto con 63 (-9) in compagnia di altre due squadre. Al torneo prendono parte 12 coppie che si sono battute nel primo turno con formula scramble: si proseguirà con un giro foursome e si terminerà con uno fourball. Il montepremi è di 3.400.000 dollari.
LA VIGILIA - Il PGA Tour di fatto è già in vacanza natalizia, ma prima di chiudere definitivamente propone un torneo-esibizione, il QBE Shootout (7-9 dicembre, 54 buche) che si disputa al Tiburon GC del Ritz-Carlton Golf Resort a Naples in Florida. Vi prendono parte dodici coppie che si batteranno nei tre giri rispettivamente con formule scramble, foursome e fourball. Difendono il titolo Sean O’Hair e Steve Stricker, che sarà sul tee di partenza per l’undicesima volta consecutiva.
In gara Lexi Thompson, numero cinque mondiale del ranking femminile, alla terza presenza di fila. Sarà nuovamente insieme a Tony Finau, mentre nel 2016 aveva giocato con Bryson DeChambeau. E’ la seconda donna a prendere parte all’evento dopo la svedese Annika Sorenstam che nel 2006 scese in campo insieme a Fred Couples.
Tra le altre coppie hanno buone chances di giungere al successo Kevin Kisner/Cameron Champ, Brandt Snedeker/Billy Horschel, Bubba Watson/Harold Varner III e Bryson DeChambeau/Kevin Na. Il montepremi è di 3.400.000 dollari.
Compleanni - Durante il torneo festeggeranno il compleanno tre giocatori: venerdì 7 dicembre Billy Horschel compirà 32 anni e l’inglese Luke Donald 41, mentre Brandt Snedeker ne finirà 38 sabato 8.
Lo statunitense Clark Dennis si è imposto con 193 (63 66 64, -23) colpi nel MCB Tour Championship/Mauritius, penultima gara stagionale dello Staysure Tour, disputato sul percorso del Constance Belle Mare Plage (par 72), il Resort a Poste de Flacq nell’isola di Mauritius, dove Costantino Rocca si è classificato 50° con 227 (79 72 76, +11).
Clark Dennis, vincitore degli ultimi due Senior Italian Open, ha firmato il quarto titolo tra gli "over 50" lasciando a otto colpi lo svedese Magnus P. Atlevi (201, -15). Al terzo posto con 203 (-13) l’inglese Roger Chapman, al quarto con 204 (-12) il gallese Phillip Price e l’irlandese Paul McGinley, al sesto con 205 (-11) lo statunitense Tom Lehman, al 12° con 210 (-6) il thailandese Taworn Wiratchant, campione uscente, e al 13° con 211 (-5) il sudafricano David Frost e il gallese Ian Woosman. A Clark Dennis un assegno di 68.486 su un montepremi di 450.000 euro.
SECONDO GIRO - Costantino Rocca, 49° con 151 (79 72, +7) colpi, è rimasto in bassa classifica dopo il secondo giro del MCB Tour Championship/Mauritius, penultima gara stagionale dello Staysure Tour, che si sta disputando sul percorso del Constance Belle Mare Plage (par 72), il Resort a Poste de Flacq nell’isola di Mauritius.
Ha mantenuto il comando con 129 (63 66, -15) lo statunitense Clark Dennis, vincitore degli ultimi due Senior Italian Open, autore di un 66 (-6 con sei birdie e nessun bogey in 36 buche), che per ottenere il quarto successo tra gli "over 50" dovrà gestire i tre colpi di vantaggio che ha sullo svedese Magnus P. Atlevi (132, -12), peraltro più noto per la sua propensione ai buoni piazzamenti che alle vittorie (due sole al momento).
In corsa per il titolo anche il gallese Phillip Price, terzo con 133 (-11), e chances minori per l’irlandese Paul McGinley, quarto con 135 (-9), e per l’inglese Roger Chapman, quinto con 136 (-8). Non hanno possibilità l’americano Tom Lehman, sesto con 138 (-6), il sudafricano David Frost e il thailandese Taworn Wiratchant, campione uscente, 18.i con 141 (-3), e il gallese Ian Woosnam, 25° con 142 (-2). Il montepremi è di 450.000 euro.
PRIMO GIRO - Partenza difficile per Costantino Rocca, 50° con 79 (+7) colpi, nel MCB Tour Championship/Mauritius, penultima gara stagionale dello Staysure Tour, che si sta disputando sul percorso del Constance Belle Mare Plage (par 72), il Resort a Poste de Flacq nell’isola di Mauritius.
Al vertice con 63 (-9) lo statunitense Clark Dennis, vincitore degli ultimi due Senior Italian Open, che ha praticamente fatto il vuoto. Infatti i primi inseguitori sono a quattro colpi: il sudafricano Chris Williams, il gallese Phillip Price, lo svedese Magnus P. Atlevi e l’irlandese Paul McGinley (67, -5). In sesta posizione con 68 (-4) gli inglesi Roger Chapman e David Shacklady, lo spagnolo Miguel Angel Martin, il gallese Ian Woosnam e lo svedese Jarmo Sandelin e in undicesima con 69 (-3) il sudafricano David Frost e l’inglese Tom Lehman, Il montepremi è di 450.000 euro.
LA VIGILIA - Sul percorso del Constance Belle Mare Plage, il Resort a Poste de Flacq nell’isola di Mauritius, si disputa il MCB Tour Championship/Mauritius (7-9 dicembre), penultima gara stagionale dello Staysure Tour, che si concluderà la settimana prossima nelle Isole Seychelles. In campo Costantino Rocca, che proverà a occupare posizioni d’alta classifica dopo un’annata vissuta attorno alla metà.
Difende il titolo il thailandese Thaworn Wiratchant in un contesto che comprende il gallese Ian Woosnam, lo statunitense Tom Lehman, il sudafricano David Frost, l’australiano Peter Fowler, il sudafricano Chris Williams, gli inglesi Paul Streeter, vincitore sabato scorso del Costa Blanca Masters, Paul Broadhurst, Barry Lane e Philip Golding, gli spagnoli Santiago Luna e Miguel Angel Martin, lo svedese Magnus P. Atlevi, lo svizzero André Bossert e gli argentini Rafael Gomez, José Coceres e Mauricio Molina. Il montepremi è di 450.000 euro.
Il sudafricano Louis Oosthuizen (266 - 62 70 67 67, -18) ha letteralmente dominato nel South African Open che ha vinto con sei colpi di vantaggio sul francese Romain Langasque (272, -12). Il torneo, organizzato in combinata tra European Tour e Sunshine Tour, si è disputato sui due percorsi del Randpark GC (Firethorn Course, Bushwillow Course, entrambi par 71), a Johannesburg in Sudafrica.
Oosthuizen, 36enne di Mossel Bay che non andava a segno dal 2016, ha portato a nove i titoli sul circuito continentale, comprensivi di un major, a cui se ne aggiungono cinque sul Sunshine Tour, allungando il passo nel giro finale, iniziato da leader, con un 67 (-4, un eagle, cinque birdie, tre bogey). Al proscenio i giocatori di casa con altri otto nelle prime 14 posizioni. Hanno concluso in terza con 274 (-10) Bryce Easton, Thomas Aiken e Charl Schwartzel, affiancati dall’inglese Oliver Wilson, e tra i concorrenti in settima con 275 (-9) ricordiamo Brandon Stone e Branden Grace. In 15ª con 276 (-8) il grande campione Ernie Els e in 24ª con 278 (-6) l’inglese Chris Paisley, che difendeva il titolo.
Sono usciti al taglio, caduto a 140 (-2), Guido Migliozzi, 101° con 143 (69 74, +1), Matteo Manassero (73 71) e Filippo Bergamaschi (74 70), 125.i con 144 (+2), Lorenzo Gagli, 166° con 146 (72 74, +4), ed Edoardo Molinari, 181° con 147 (74 73, +5). Louis Oosthuizen ha percepito un assegno di 174.417 euro su un montepremi di 1.120.000 euro.
TERZO GIRO - Il sudafricano Louis Oosthuizen (199 - 62 70 67, -14) è tornato in vetta, dove era già stato dopo il primo giro, nel South African Open, torneo in combinata tra European Tour e Sunshine Tour che si sta svolgendo sui due percorsi del Randpark GC (Firethorn Course, Bushwillow Course, entrambi par 71), a Johannesburg in Sudafrica.
Oosthuizen, 36enne di Mossel Bay, otto titoli nel circuito continentale comprensivi di un major (Open Championship, 2010), con un parziale di 67 (-4, sei birdie, due bogey) ottenuto sul Firethorn Course, dove si è svolto il terzo turno e avrà luogo anche il quarto, ha sorpassato il connazionale Charl Schwartzel, ora secondo con 202 (-11), alla pari con l’inglese Matt Wallace e con Madalitso Muthiya dello Zambia, Al quinto posto, con sei colpi di distacco e probabilmente tagliati fuori dalla lotta per il titolo, otto concorrenti tra i quali i sudafricani Ernie Els e Branden Grace (205, -8). Fuori gioco l’inglese Chris Paisley, 22° con 207 (-6), campione in carica.
Sono usciti al taglio, caduto a 140 (-2), Guido Migliozzi, 101° con 143 (69 74, +1), Matteo Manassero (73 71) e Filippo Bergamaschi (74 70), 125.i con 144 (+2), Lorenzo Gagli, 166° con 146 (72 74, +4), ed Edoardo Molinari, 181° con 147 (74 73, +5).
SECONDO GIRO - Charl Schwartzel è il nuovo leader con 130 (67 63, -12) colpi del South African Open, torneo in combinata tra European Tour e Sunshine Tour che si sta svolgendo con la partecipazione di 240 concorrenti sui due percorsi del Randpark GC (Firethorn Course, Bushwillow Course, entrambi par 71), a Johannesburg in Sudafrica. Sono usciti al taglio, caduto a 140 (-2), gli azzurri in gara: Guido Migliozzi, 101° con 143 (69 74, +1), Matteo Manassero (73 71) e Filippo Bergamaschi (74 70), 125.i con 144 (+2), Lorenzo Gagli, 166° con 146 (72 74, +4), ed Edoardo Molinari, 181° con 147 (74 73, +5).
Charl Schwartzel, 34enne di Johannesburg con undici titoli sul circuito continentale comprensivi di un major (Masters, 2011), ha realizzato sul Bushwillow un 63 (-8, un eagle, sei birdie), miglior score del turno, e ha un colpo di vantaggio su Madalitso Muthiya (131, -11) dello Zambia, e due sui connazionali Zander Lombard e Louis Oosthuizen, in vetta dopo un giro, e sullo statunitense Kurt Kitayama (132, -10), vincitore del precedente Mauritius Open. Dominano i giocatori di casa con cinque di loro tra i primi nove classificati. Tra gli altri più attesi Branden Grace è ottavo con 134 (-8), Thomas Aiken decimo con 135 (-7) ed Ernie Els 15° con 137 (-5). Al 57° posto con 140 (-2) l’inglese Chris Paisley, che difende il titolo. Il montepremi è di 17.500.000 rand (circa 1.120.000 euro).
PRIMO GIRO - Guido Migliozzi, 46° con 69 (-2) colpi, ha realizzato il miglior score tra i cinque azzurri in gara nel South African Open, torneo in combinata tra European Tour e Sunshine Tour che si sta svolgendo con la partecipazione di 240 concorrenti sui due percorsi del Randpark GC (Firethorn Course, Bushwillow Course, entrambi par 71), a Johannesburg in Sudafrica, dove conduce con 62 (-9), uno dei favoriti, il sudafricano Louis Oosthuizen. Sono oltre metà classifica Lorenzo Gagli, 122° con 72 (+1), Matteo Manassero, 149° con 73 (+2), Edoardo Molinari e Filippo Bergamaschi, 177.i con 74 (+3).
Oosthuizen precede di misura lo statunitense Kurt Kitayama e Madalitso Muthiya dello Zambia (63, -8) e di due colpi il connazionale Zander Lombard (64, -7), un altro degli otto giocatori di casa che sono nelle prime 16 posizioni. Al quinto posto con 65 (-6) Tyrone Ferreira, insieme all’inglese Matt Wallace e a Mark Williams dello Zimbabwe, all’ottavo con 66 (-5) Ernie Els e Branden Grace e al 17° con 67 (-4) Charl Schwartzel. Subito difficile la difesa del titolo per l’inglese Chris Paisley, 62° con 70 (-1).
Louis Oosthuizen, 36enne di Mossel Bay con otto titoli sul circuito continentale comprensivi di un major, ha realizzato nove birdie senza bogey sul Bushwillow Course. Sullo stesso tracciato Guido Migliozzi è sceso di due colpi sotto par con quattro birdie e due bogey. Il montepremi è di 17.500.000 rand (circa 1.120.000 euro).
LA VIGILIA - Prima delle due tappe consecutive in Sudafrica per l’European Tour che anticipano la pausa invernale. Sul percorso del Randpark GC, a Johannesburg, si disputa il South African Open (6-9 dicembre) al quale prendono parte cinque azzurri: Edoardo Molinari, Matteo Manassero, Lorenzo Gagli, Guido Migliozzi e Filippo Bergamaschi.
Molto determinati i giocatori di casa che tengono in modo particolare al titolo del loro Open. Il folto gruppo è guidato da tre campioni, Ernie Els, Louis Oosthuizen e Charl Schwartzel, ma in parecchi hanno le carte in regola per imporsi tra i quali ricordiamo Branden Grace, Justin Walters, Thomas Aiken, Jaco Van Zyl, Brandon Stone e Haydn Porteous. Nel field anche gli inglesi Matt Wallace, Chris Paisley, campione in carica, e il promettente Jack Singh Brar, gli spagnoli Pablo Larrazabal e Gonzalo Fernandez Castaño, l’austriaco Bernd Wiesberger, il francese Matthieu Pavon, l’indiano S. Chikkarangappa, il giapponese Masahiro Kawamura, il coreano Jeunghun Wang e lo statunitense Kurt Kitayama vincitore la scorsa settimana del Mauritius Open.
Il quintetto italiano deve cancellare l’uscita al taglio di Mauritius dove hanno fatto l’esordio stagionale Manassero, Migliozzi e Bergamaschi, mentre erano alla seconda uscita Gagli e Molinari, andati a premio in precedenza nell’Hong Kong Open (rispettivamente 20° e 57°). Il montepremi è di 17.500.000 rand (circa 1.120.000 euro).
L’inglese Paul Streeter ha ottenuto il secondo titolo in stagione e in carriera tra gli "over 50" imponendosi con 202 (68 67 67, -14) nel Costa Blanca Benidorm Senior Golf Masters (Staysure Tour) disputato sul percorso del Meliã Villaitana GC (par 72), a Benidorm in Spagna. Ha recuperato qualcosa nel finale Costantino Rocca, terminato al 35° posto con 219 (80 70 69, +3), la cui prestazione è stata condizionata da un 80 (+8) di partenza.
Paul Streeter, 52 anni, ha concluso il torneo alla pari con lo spagnolo Miguel Angel Jimenez (202 - 68 69 65) e poi lo ha superato con un birdie alla prima buca supplementare. In terza posizione con 205 (-11) l’inglese David Shacklady e l’argentino Rafael Gomez, leader per due turni, e in quinta con 206 (-10) il gallese Stephen Dodd e l’austriaco Markus Brier. Più attardati il francese Jean Van de Velde, 10° con 208 (-8), noto in particolare per aver perso in maniera rocambolesca un Open Championship nel 1999, e l’iberico José Maria Olazabal, 21° con 213 (-3), che alla vigilia divideva i favori del pronostico con Jimenez.
SECONDO GIRO - Costantino Rocca, 44° con 150 (80 70, +6), ha recuperato otto posizioni nel secondo giro del Costa Blanca Benidorm Senior Golf Masters (Staysure Tour) in svolgimento sul tracciato del Meliã Villaitana GC (par 72), a Benidorm in Spagna.
L’inglese Paul Streeter (135 - 68 67, -9), 52 anni e primo titolo sul circuito in stagione, ha raggiunto in vetta alla classifica l’argentino Rafael Gomez (135 - 64 71), 51enne di Buenos Aires che nel 2005 vinse l’Open dei Tessali (Challenge Tour). In corsa per il titolo nel turno conclusivo anche l’australiano Peter Fowler, terzo con 136 (-8), gli spagnoli Santiago Luna e Miguel Angel Jimenez, quarti con 137 (-7), gli inglesi David Shacklady e Paul Wesselingh, sesti con 138 (-6). Fuori gioco l’iberico José Maria Olazabal, 19° con 142 (-2), che era l’altro grande favorito insieme a Jimenez. Il montepremi è di 300.000 euro.
PRIMO GIRO - Falsa partenza di Costantino Rocca, 52° con 80 (+8) colpi dopo il giro iniziale del Costa Blanca Benidorm Senior Golf Masters (Staysure Tour) in svolgimento sul tracciato del Meliã Villaitana GC (par 72), a Benidorm in Spagna.
Ha preso il comando con 64 (-8) l’argentino Rafael Gomez, 51enne di Buenos Aires che nel 2005 vinse l’Open dei Tessali (Challenge Tour), il quale ha tre colpi di margine sul gallese Stephen Dodd (67, -5). In terza posizione con 68 (-4) gli spagnoli Miguel Angel Jimenez, uno dei favoriti dell’evento, e Santiago Luna, gli inglesi Roger Chapman e Paul Streeter e l’argentino Cesar Monasterio e in ottava con 69 (-3) l’altro iberico Miguel Angel Martin, lo svizzero André Bossert e l’inglese David Shacklady. Al 22° posto con 72 (par) lo spagnolo José Maria Olazabal, l’altro atteso protagonista insieme a Jimenez. Il montepremi è di 300.000 euro.
LA VIGILIA - Lo Staysure Tour, il circuito europeo per "over 50", si avvia alla conclusione. Si disputa la terz’ultima gara in calendario, il Costa Blanca Benidorm Senior Golf Masters (29 novembre-1 dicembre) in programma sul tracciato del Meliã Villaitana GC, a Benidorm in Spagna.
In campo Costantino Rocca che proverà in queste ultime uscite a cercare posizioni di alta classifica dopo una stagione vissuta tra metà e bassa. Fari puntati sui due grandi campioni spagnoli Miguel Angel Jimenez e José Maria Olazabal, quest’ultimo oggi 52enne, in una delle sue rare uscite sul circuito.
Saranno da seguire, tra gli altri, anche i loro connazionali Miguel Angel Martin e Santiago Luna, l’australiano Peter Fowler, gli inglesi Philip Golding, Roger Chapman, David Shacklady e Paul Wesseling, il gallese Mark Mouland, lo svizzero André Bossert, l’irlandese Brendan McGovern, lo scozzese Gary Orr, vincitore del precedente Paris Legends, e l’argentino Rafael Gomez. Il montepremi è di 300.000 euro.
Gran finale dello spagnolo Jon Rahm che con lo score di 268 (71 63 69 65, -20) colpi ha vinto l’Hero World Challenge (PGA Tour) giunto alla 20ª edizione e disputato sul percorso dell’Albany Golf Course (par 72) ad Albany, nel distretto di New Providence alle Isole Bahamas. Il torneo, al quale hanno partecipato 18 selezionati concorrenti tra i quali ve ne erano tredici dei primi 18 al mondo di cui sei tra i top ten, è stato promosso da Tiger Woods, attraverso la sua Fondazione, il quale sicuramente si attendeva un esito migliore che non un piazzamento al 17° e penultimo posto con 287 (73 69 72 73, -1).
Rahm con un 65 (-7, sette birdie) ha staccato nettamente i due giocatori con i quali condivideva la leadership dopo 54 buche: Tony Finau, secondo con 272 (-16), e lo svedese Henrik Stenson, quarto con 274 (-14). Tra di loro l’inglese Justin Rose, risalito dall’ottava alla terza piazza con 273 (-15).
In quinta con 275 (-13) Rickie Fowler, che difendeva il titolo, e Patrick Cantlay, che ha donato in favore delle famiglie delle vittime dell’incendio della California 500 dollari per ciascuno dei 23 birdie che ha realizzato. Peraltro ne ha siglati otto nel turno conclusivo, insieme a un eagle e due bogey per il 64 (-8), miglior punteggio di giornata.
Mai in partita Dustin Johnson, settimo con 276 (-12), Patrick Reed, 11° con 278 (-10), e Justin Thomas, 12° con 280 (-8).
Tiger Woods, forse un po’ deconcentrato una volta finito in ultima posizione dopo tre turni, ha segnato quattro bogey sulle prime nove buche, poi ha recuperato con quattro birdie e ha ceduto un colpo al par con il quinto bogey alla 17ª (73, +1). Ha comunque evitato di chiudere in coda, perché il 18° posto, con 288 (par), l’ha occupato il giapponese Hideki Matsuyama, che si era imposto nel 2016.
Jon Rahm ha siglato il terzo titolo nel circuito, che si è aggiunto ai tre ottenuti sull’European Tour, e ha ricevuto un assegno di un milione di dollari su un montepremi di tre milioni di dollari.
TERZO GIRO - Tony Finau (203 - 72 64 67, -13) ha agganciato lo svedese Henrik Stenson (203 - 68 66 69) e lo spagnolo Jon Rahm (71 63 69) in vetta alla classifica dell’Hero World Challenge (PGA Tour), giunto alla 20ª edizione e in svolgimento sul percorso dell’Albany Golf Course (par 72) ad Albany, nel distretto di New Providence alle Isole Bahamas.
Il torneo, al quale prendono parte 18 selezionati giocatori tra i quali ve ne sono tredici dei primi 18 al mondo di cui sei tra i top ten, è promosso da Tiger Woods, attraverso la sua Fondazione. Ottima l’organizzazione, meno buona la prestazione di Tiger che occupa il 18° e ultimo posto con 214 (73 69 72, -2).
Probabile un testa a testa per il titolo tra i tre al comando, ma hanno sicuramente possibilità di inserirsi Gary Woodland, quarto con 205 (-11), Rickie Fowler, campione uscente, quinto con 206 (-10), Xander Schauffele e Dustin Johnson, sesti con 207 (-9). Non ha più possibilità di tornare numero uno al mondo l’inglese Justin Rose, ottavo con 208 (-8), che per raggiungere lo scopo dovrebbe classificarsi almeno secondo.
Tony Finau ha rimontato dalla quinta piazza con sei birdie e un bogey per il 67 (-5) e Jon Rahm ed Henrik Stenson hanno contenuto l’attacco camminando di pari passo con cinque birdie e due bogey per il parziale di 69 (-3).
I problemi di Tiger Woods, che ha vinto la gara cinque volte, sono iniziati nelle prime tre buche con un bogey e un doppio bogey. Reazione decisa e ritorno in par con tre birdie tra le buche sei e undici. Subito dopo altri due bogey compensati con due birdie nel finale per il 72 (par). Il montepremi è di 3.500.000 dollari.
SECONDO GIRO - Lo spagnolo Jon Rahm (134 - 71 63, -10) e lo svedese Henrik Stenson (134 - 68 66) hanno sorpassato Patrick Cantlay (135, -9), ora terzo con Dustin Johnson, nel secondo giro dell’Hero World Challenge (PGA Tour), giunto alla 20ª edizione e in svolgimento sul percorso dell’Albany Golf Course (par 72) ad Albany, nel distretto di New Providence alle Isole Bahamas. Il torneo, al quale prendono parte 18 selezionati giocatori tra i quali ve ne sono tredici dei primi 18 al mondo di cui sei tra i top ten, è promosso da Tiger Woods, attraverso la sua Fondazione. L’ex numero uno mondiale è in 14ª posizione con 142 (73 69) insieme a Patrick Reed (al vertice con Cantlay dopo un turno), Bubba Watson e al giapponese Hideki Matsuyama.
In una classifica che si sta decisamente allungando è al quinto posto con 136 (-8) Tony Finau e occupano il sesto con 138 (-6) Gary Woodland e lo svedese Alex Noren. Non stanno brillando Rickie Fowler, campione in carica, ottavo con 139 (-5), e l’inglese Justin Rose, numero due mondiale, nono con 140 (-4), che vuol sfruttare l’occasione per sorpassare Brooks Koepka al vertice del world ranking, assente nell’occasione.
Jon Rahm ha rimontato dalla decima piazza con nove birdie, senza bogey, per il 63 (-9), miglior score di giornata ed Henrik Stenson ha raggiunto la vetta partendo dalla terza con sette birdie e un bogey per il 66 (-6).
Tiger Woods, cinque volte a segno nell’evento, ha tenuto un bel ritmo per 17 buche in cui è sceso di cinque colpi sotto il par con cinque birdie, poi l’inatteso scivolone con un doppio bogey sull’ultimo green (69, -3) che l’ha riportato al penultimo posto. Il montepremi è di 3.500.000 dollari.
PRIMO GIRO - Partenza decisamente in salita per Tiger Woods, 16° e penultimo con 73 (+1) colpi dopo il giro iniziale dell’Hero World Challenge (PGA Tour), giunto alla 20ª edizione e in svolgimento sul percorso dell’Albany Golf Course (par 72) ad Albany, nel distretto di New Providence alle Isole Bahamas, torneo promosso da lui stesso attraverso la sua Fondazione. Vi prendono parte 18 selezionati giocatori tra i quali ve ne sono tredici dei primi 18 al mondo di cui sei tra i top ten.
Sono al comando con 65 (-7) Patrick Cantlay e Patrick Reed che hanno tre colpi di vantaggio sullo svedese Henrik Stenson e su Dustin Johnson (68, -4). Al quinto posto con 69 (-3) Bubba Watson e l’altro svedese Alexander Noren, e al settimo con 70 (-2) Justin Thomas, Bryson DeChambeau, e Justin Rose, numero due del World Ranking, determinato a riprendersi la leadership mondiale approfittando dell’assenza di Brooks Koepka, attuale numero uno. Al decimo con 71 (-1) lo spagnolo Jon Rahm e solo al 13° con 72 (par) Rickie Fowler, che difende il titolo. Chiude la fila il giapponese Hideki Matsuyama, 18° con 74 (+2), vincitore nella gara nel 2016.
Patrick Cantlay, 26enne di Long Beach (California) con un titolo nel PGA Tour (Shriners Hospital for Children Open, 2017) e uno nel Web.com Tour (Colombia Championship, 2013), ha deciso di donare 500 dollari per ogni birdie effettuato in favore delle famiglie delle vittime dell’incendio che ha devastato la California. E l’iniziativa è partita sicuramente bene perché di birdie ne ha realizzati sette, senza bogey. Patrick Reed lo ha raggiunto con l’ottavo dei suoi birdie (contro un bogey) segnato sull’ultima buca.
Tiger Woods, cinque volte a segno nell’evento, ha iniziato con due bogey in cinque buche, rimediando subito con due birdie consecutivi. La doccia fredda alla buca 12 (par 3) con un triplo bogey che gli ha devastato lo score. Con grande orgoglio ha cercato di rimediare e sono arrivati altri due birdie. Il montepremi è di 3.500.000 dollari.
LA VIGILIA - Tiger Woods nel ruolo di protagonista e promotore nell’Hero World Challenge (29 novembre-2 dicembre), giunto alla 20ª edizione e in programma sul percorso dell’Albany Golf Course ad Albany, nel distretto di New Providence alle Isole Bahamas.
Nel torneo a invito organizzato dalla sua fondazione, Tiger proverà a conquistare per la sesta volta il titolo, che lo porterebbe a 81 successi nel PGA Tour a uno solo dal recordman Sam Snead e, soprattutto, al sesto posto nel World Ranking. Attualmente è 13° e la cosa ha già del miracoloso se pensiamo che era 1.199° quando è rientrato alle gare in questo stesso evento lo scorso anno, dopo le tante vicissitudini legate agli interventi chirurgici alla schiena. Rientrare tra i top ten, sarebbe comunque un bonus per il 2018 in cui ha suscitato tanto entusiasmo tra i suoi fans e non solo, è tornato al successo, è giunto secondo in FedEx Cup perdendola praticamente sull’ultima buca del Tour Chanpionship, facendo tante cose buone e mancando, in pratica, solo l’appuntamento con la Ryder Cup, dove ha sicuramente deluso.
Ad Albany difende il titolo Rickie Fowler, numero 9 mondiale,. impresa per nulla facile quando in campo ci sono tredici dei primi 18 giocatori al mondo di cui sei tra i primi dieci. Molto determinato a riprendersi la leadership mondiale Justin Rose, che da quattro settimane balla in cima alla classifica con Brooks Koepka, attualmente in vetta e assente nell’occasione: sorpassi e controsorpassi persino un po’ curiosi, perché accaduti persino quando i due contendenti erano in vacanza. Tra i favoriti, oltre a Woods e a Fowler, anche Dustin Johnson (numero 3), Justin Thomas (n. 4), Bryson DeChambeau (n. 5) e Jon Rahm (n. 8) e nel ruolo di guastatori Jason Day (n. 11), Xander Schauffele (n. 12), Tony Finau (n. 14) e Bubba Watson (n. 17), che s’impose nel 2015. Nel primo giro Tiger Woods giocherà insieme a Justin Thomas. Il montepremi è di 3.500.000 dollari.
Lo statunitense Kurt Kitayama (268 - 65 65 70 68, -20) si è imposto nell’Afrasia Bank Mauritius Open, torneo organizzato da European Tour e Sunshine Tour e svoltosi sul percorso del Four Seasons GC Mauritius at Anahita (par 72), a Beau Champ nell’isola di Mauritius. Il 25enne di Chico (California), promosso alla Qualifying School dell’European Tour (terzo), ha ottenuto il primo titolo precedendo di due colpi il francese Matthieu Pavon e l’indiano S. Chikkarangappa (270, -18). In quarta posizione con 271 (-17) il sudafricano Justin Harding, in vetta con Kitayama dopo tre giri, e in quinta con 272 (-16) l’altro sudafricano Dylan Frittelli, campione uscente, e il giapponese Masahiro Kawamura. In 47ª con 285 (-3) il sudafricano Ernie Els. Kurt Kitayama è stato gratificato con un assegno di 158.500 euro su un montepremi di un milione di euro.
Sono usciti al taglio i cinque azzurri in gara: Guido Migliozzi, 66° con 143 (73 70, -1), out per un colpo, Lorenzo Gagli, 78° con 144 (72 72, par), Filippo Bergamaschi, 89° con 145 (70 75, +1), Matteo Manassero, 135° con 150 (76 74, +6), ed Edoardo Molinari, 144° con 153 (77 76, +9).
TERZO GIRO - Il sudafricano Justin Harding (200 - 67 69 64, -16) ha raggiunto lo statunitense Kurt Kitayama (200 - 65 65 70) in vetta alla classifica dell’Afrasia Bank Mauritius Open, torneo organizzato da European Tour e Sunshine Tour in svolgimento sul percorso del Four Seasons GC Mauritius at Anahita (par 72), a Beau Champ nell’isola di Mauritius.
La coppia di testa precede di tre colpi il giapponese Masahiro Kawamura, il francese Matthieu Pavon e l’indiano S. Chikkarangappa (203, -13) e di quattro l’altro transalpino Victor Perez (204, -12). Al settimo posto con 205 (-11) l’irlandese Gavin Moynihan, al 12° con 207 (-9) il sudafricano Dylan Frittelli, campione in carica che non ha chances di ripetersi, e al 27° con 210 (-6) il suo connazionale Ernie Els dal grandissimo passato.
Sono usciti al taglio i cinque azzurri in gara: Guido Migliozzi, 66° con 143 (73 70, -1), out per un colpo, Lorenzo Gagli, 78° con 144 (72 72, par), Filippo Bergamaschi, 89° con 145 (70 75, +1), Matteo Manassero, 135° con 150 (76 74, +6), ed Edoardo Molinari, 144° con 153 (77 76, +9). Il montepremi è di un milione di euro.
SECONDO GIRO - Lo statunitense Kurt Kitayama è il nuovo leader con 130 (65 65, -14) colpi dell’Afrasia Bank Mauritius Open, torneo organizzato da European Tour e Sunshine Tour in svolgimento sul percorso del Four Seasons GC Mauritius at Anahita (par 72), a Beau Champ nell’isola di Mauritius. Sono usciti al taglio i cinque azzurri in gara: Guido Migliozzi, 66° con 143 (73 70, -1), out per un colpo, Lorenzo Gagli, 78° con 144 (72 72, par), che ha ceduto nelle ultime buche, Filippo Bergamaschi, 89° con 145 (70 75, +1), Matteo Manassero, 135° con 150 (76 74, +6), ed Edoardo Molinari, 144° con 153 (77 76, +9).
Kurt Kitayama, con il secondo 65 (-7, nove birdie, un doppio bogey) di fila, ha superato l’indiano S. Chikkarangappa (132, -12) in vetta dopo un giro insieme al francese Victor Perez, ora terzo con 133 (-11) alla pari con il connazionale Matthieu Pavon. Al quinto posto con 134 (-10) l’irlandese Gavin Moynihan e al sesto con 135 (-9) il sudafricano Trevor Fisher jr. Sono al 25° con 139 (-5) altri due sudafricani, il campione Ernie Els e Dylan Frittelli, che difende il titolo. Il montepremi è di un milione di euro.
PRIMO GIRO - Il francese Victor Perez e l’indiano S. Chikkarangappa guidano con 64 (-8) colpi la classifica dell’Afrasia Bank Mauritius Open, torneo organizzato da European Tour e Sunshine Tour in svolgimento sul percorso del Four Seasons GC Mauritius at Anahita (par 72), a Beau Champ nell’isola di Mauritius. E’ al 33° posto con 70 (-2) Filippo Bergamaschi, alla sua prima gara sul circuito dopo aver conseguito la ‘carta’ alla Qualifying School, e sono più indietro Lorenzo Gagli, 77° con 72 (par), Guido Migliozzi, 100° con 73 (+1), Matteo Manassero, 135° con 76 (+4), ed Edoardo Molinari, 143° con 77 (+5).
La coppia di testa precede di un colpo il sudafricano Jaco Van Zyl, il giapponese Masahiro Kawamura e lo statunitense Kurt Kitayama (65, -7). Al sesto posto con 67 (-5) sette concorrenti tra i quali il transalpino Matthieu Pavon e l’inglese Lee Slattery, al 22° con 69 (-3) i sudafricani Ernie Els e Dylan Frittelli, campione un carica, mentre lo spagnolo Alvaro Quiros ha lo stesso score di Bergamaschi.
S. Chikkarangappa ha fatto percorso netto con otto birdie senza bogey e Victor Perez ha tenuto lo stesso passo con nove birdie e un bogey. Cinque birdie e tre bogey per Filippo Bergamaschi (bella foto), quattro birdie e altrettanti bogey per Lorenzo Gagli, due birdie e tre bogey per Guido Migliozzi, anch’egli al debutto sul circuito con la ‘carta’, due birdie, due bogey e due doppi bogey per Matteo Manassero e un birdie, quattro bogey e un doppio bogey per Edoardo Molinari. Il montepremi è di un milione di euro.
LA VIGILIA - Edoardo Molinari, Matteo Manassero, Lorenzo Gagli, Guido Migliozzi e Filippo Bergamaschi saranno sul percorso del Four Seasons GC Mauritius at Anahita, a Beau Champ nell’isola di Mauritius, per partecipare all’Afrasia Bank Mauritius Open (29 novembre-2 dicembre), gara in calendario nell’European Tour 2019, organizzata in combinata con il Sunshine Tour, che si svolge in concomitanza con l’Australian PGA Championship.
Difende il secondo dei due titoli conquistati sul circuito il sudafricano Dylan Frittelli, 28enne di Johannesburg, in un contesto che comprende, tra gli altri, i connazionali Ernie Els, Richard Sterne, Haydn Porteous, Hennie Otto, due Open d’Italia vinti, Thomas Aiken, Justin Walters e Zander Lombard, l’indiano Arjun Atwal, lo scorso anno superato al playoff da Frittelli, l’austriaco Bernd Wiesberger e gli spagnoli Alvaro Quiros e Gonzalo Fernandez Castaño.
Secondo impegno per Lorenzo Gagli, dopo aver ripreso la ‘carta’ via Challenge Tour (13° nella money list), terminato 20° nel precedente Hong Kong Open, e per Edoardo Molinari, 57° nello stesso evento. Prima stagionale per Matteo Manassero e debutto con la ‘carta’ conquistata alla Qualifying School per Guido Migliozzi e per Filippo Bergamaschi. Il montepremi è di un milione di euro.
L’australiano Cameron Smith ha vinto con 272 (70 65 67 70, -16) colpi l’Australian PGA Championship, bissando il successo dello scorso anno. Nel torneo organizzato in combinata tra European Tour e PGA of Australia, disputato sul percorso del RACV Royal Pines Resort (par 72) a Benowa, sulla Gold Coast nel Queensland in Australia, Renato Paratore con un bel giro finale in 69 (-3) colpi ha recuperato 28 posizioni classificandosi 19° con 285 (73 70 73 69, -3).
Leader dopo il terzo turno, Cameron Smith, 25enne di Brisbane che svolge la sua attività sul PGA Tour dove vanta un titolo, ha concluso con un 70 (-2, quattro birdie, due bogey) che non sarebbe stato sufficiente per concedere il bis senza gli errori del connazionale Marc Leishman, secondo con 274 (-14), il quale dopo averlo sorpassato con cinque birdie gli ha concesso strada con due bogey nel finale (69).
Al terzo posto con 277 (-11) l’altro australiano Matthew Millar e l’inglese Ross McGowan, al quinto con 281 (-7) il coreano Jaewoong Eom e al sesto con 282 (-6) altri tre australiani: Jason Scrivener, Nick Flanagan e Ben Eccles. Sotto tono le prestazioni dei due statunitensi Harold Varner III, 16° con 284 (-4), e Troy Merritt, 34° con 287 (-1).
Renato Paratore è partito bene con due birdie, ha rallentato con un bogey e poi ha messo a segno altri due birdie per lo score parziale più basso tra i quattro della sua prestazione. A Cameron Smith, per il secondo successo nel circuito continentale, è andato un assegno di 160.668 euro su un montepremi di 950.000 euro.
TERZO GIRO - Renato Paratore. 47° con 216 (73 70 73, par) colpi, è rimasto sostanzialmente stabile nell’Australian PGA Championship, torneo organizzato in combinata tra European Tour e PGA of Australia, che si sta svolgendo sul percorso del RACV Royal Pines Resort (par 72) a Benowa, sulla Gold Coast nel Queensland in Australia.
Ha allungato il passo l’australiano Cameron Smith, leader con 202 (70 65 67, -14), che ha portato a tre i colpi di vantaggio sul connazionale Marc Leishman (205, -11). Al terzo posto con 209 (-7) Matthew Millar e lo statunitense Harold Varner III, unico giocatore non di casa tra i primi sette. La coppia probabilmente non riuscirà a inserirsi nella corsa al titolo e hanno ancor meno possibilitò Matt Jager, Braden Becker e Ben Eccles, quinti con 210 (-6). E’ risalito dal 21° al 13° posto con 212 (-4) l’altro americano Troy Merritt, che insieme a Varner III era molto atteso alla vigilia.
Cameron Smith, 25enne di Brisbane che svolge la sua attività sul PGA Tour dove vanta un titolo, si è dato l’opportunità di bissare il successo dello scorso anno con cinque birdie, senza bogey, per il 67 (-5). Ancora un giro un po’ complicato per Renato Paratore che ha concesso un colpo al campo con quattro birdie e cinque bogey. Il montepremi è di 1.500.00 dollari australiani (circa 950.000 euro).
SECONDO GIRO - Con un ottimo recupero Renato Paratore è salito dall’81° al 41° posto con 143 (73 70, -1) colpi nell’Australian PGA Championship, torneo organizzato in combinata tra European Tour e PGA of Australia, che si sta svolgendo sul percorso del RACV Royal Pines Resort (par 72) a Benowa, sulla Gold Coast nel Queensland in Australia.
Con un parziale di 65 (-7), miglior score del turno, e il totale di 135 (70 65, -9) ha preso il comando l’australiano Cameron Smith, campione in carica, che precede cinque connazionali: Jake McLeod e Marc Leishman, secondi con 136 (-8), Matt Jager, Christopher Wood e Dimitrios Papadatos, quarti con 137 (-7). In sesta posizione con 138 (-6) lo statunitense Harold Varner III e in 21ª con 142 (-2) l’altro americano Troy Merritt.
Cameron Smith, 25enne di Brisbane che svolge la sua attività sul PGA Tour dove vanta un titolo, ha messo insieme otto birdie e un bogey per la leadership. Cammino in altalena di Renato Paratore, ma efficace, con sei birdie e quattro bogey per il 70 (-2). Il montepremi è di 1.500.00 dollari australiani (circa 950.000 euro).
PRIMO GIRO - Renato Paratore ha iniziato all’81° posto con 73 (+1) colpi l’Australian PGA Championship, torneo organizzato in combinata tra European Tour e PGA of Australia, che si sta svolgendo sul percorso del RACV Royal Pines Resort (par 72) a Benowa, sulla Golf Coast nel Queensland.
Dominio degli australiani, peraltro prevedibile essendo in stragrande maggioranza. che occupano la prima posizione con Jake McLeod e Matt Jager, autori di un 66 (-6), e la terza con Dimitrios Papadatos (67,-5), affiancato dal coreano Jaewoong Eom.
Altri quattro giocatori di casa in quinta con 68 (-4): Marc Leishman e Jason Scrivener, due tra i favoriti, Douglas Klein e Matthew Goggin che hanno la compagnia dello spagnolo Adrian Otaegui. In decima con 69 (-3) lo statunitense Harold Varner III, in 23ª con 70 (-2) l’australiano Cameron Smith, che difende il titolo, e in 48ª con 71 (-1) l’altro americano Troy Merritt.
Jack McLeod ha realizzato sei birdie senza bogey, Matt Jager due eagle, tre birdie e un bogey e Renato Paratore ha segnato due bogey in uscita e ha recuperato un colpo con un birdie sull’ultima buca. Il montepremi è di 1.500.00 dollari australiani (circa 950.000 euro)
LA VIGILIA - Renato Paratore, dopo la bella prestazione nella World Cup insieme ad Andrea Pavan (sesti), è rimasto in Australia per prendere parte all’Australian PGA Championship (29 novembre-2 dicembre), torneo organizzato in combinata tra European Tour e PGA of Australia, che avrà luogo sul percorso del RACV Royal Pines Resort, a Benowa, sulla Golf Coast nel Queensland.
Tutti i migliori giocatori di casa saranno sul tee di partenza per uno degli eventi più importanti del loro calendario. Nel novero dei favoriti Cameron Smith, campione in carica, Marc Leishman, Robert Allenby, Rod Pampling e Geoff Ogilvy, la cui carriera è legata al PGA Tour, e i loro connazionali Terry Pilkadaris, Nathan Green, Jason Scrivener, Wade Ormsby, Marcus Fraser e Scott Hend. Da seguire anche i due statunitensi Harold Varner III e Troy Merritt, il malese Gavin Green, lo spagnolo Adrian Otaegui e l’inglese James Morrison.
Renato Paratore inizia la stagione con l’intento di trovare quella regolarità che gli è mancata lo scorso anno, dove però ha espresso guizzi di classe con tre top ten e in particolare con il secondo posto nell’European Open. Il montepremi è di 1.500.00 dollari australiani (circa 950.000 euro)
L’olandese Anne Van Dam ha vinto con 271 (68 67 66 70, -13) colpi l’Andalucia Costa del Sol Open de España ultimo torneo stagionale del Ladies European Tour disputato sul percorso del La Quinta Golf & Country Club (par 71) a Marbella in Spagna.
E’ il secondo successo stagionale e in carriera sul circuito per l’emergente 23enne di Amhem che ha un particolare feeling con la Spagna essendosi imposta due mesi addietro nell’Estrella Damm Mediterranean Ladies Open al Golf Club de Terramar di Sitges nei pressi di Barcellona. Inoltre all’inizio di novembre ha preso la ‘carta’ per il LPGA Tour con il 15° posto nella finale della Qualifying School.
Anne Van Dam, con un giro finale in 70 (-1, due birdie, un bogey) ha regolato l’iberica Azahara Muñoz (274, -10), una delle favorite alla vigilia. Al terzo posto con 278 (-6) la scozzese Catriona Matthew, al quarto con 279 (-5) la spagnola Natalia Escuriola e la tedesca Olivia Cowan e al sesto con 280 (-4) ancora un’altra iberica, Luna Sobron, e l’inglese Hannah Burke. Al 10° con 282 (-2) l’inglese Georgia Hall che ha primeggiato nell’ordine di merito.
Alla vincitrice è andato un assegno di 45.000 euro su un montepremi di 300.000 euro.Al torneo non hanno preso parte giocatrici italiane.
SECONDA E TERZA GIORNATA - Procede a rilento l’Andalucia Costa del Sol Open de España ultimo torneo stagionale del Ladies European Tour che si sta svolgendo sul percorso del La Quinta Golf & Country Club (par 71) a Marbella in Spagna. Il secondo giro, infatti, è stato completato nel corso della terza giornata in cui è passata a condurre con 135 (68 67, -7) colpi l’olandese Anne Van Dam, mentre è rimasta al secondo posto, ma ora da sola, la spagnola Azahara Muñoz (136, -6), una delle favorite. Al terzo con 137 (-5) la scozzese Catriona Matthew e l’inglese Georgia Hall, leader dopo un turno, al quinto con 138 (-4) la tedesca Olivia Cowan e al sesto con 139 (-3) la statunitense Amelia Lewis. Non sono in campo giocatrici italiane. Il montepremi è di 300.000 euro.
PRIMA GIORNATA - Viaggia in ritardo l’Andalucia Costa del Sol Open de España ultimo torneo stagionale del Ladies European Tour che si sta svolgendo sul percorso del La Quinta Golf & Country Club (par 71) a Marbella in Spagna.
Infatti si è concluso solo nella mattinata della seconda giornata il giro iniziale dell’evento dove l’inglese Georgia Hall ha preso il comando con 67 (-4) colpi. Le sono a ridosso con 68 (-3) la scozzese Michele Thomson, l’olandese Anne Van Dam, la tedesca Olivia Cowan e la spagnola Azahara Muñoz, una delle favorite. In sesta posizione con 69 (-2) la francese Agathe Sauzon e la scozzese Gemma Dryburgh. Non sono in campo giocatrici italiane. Il montepremi è di 300.000 euro.
LA VIGILIA - Si chiude la stagione del Ladies European Tour con l’Andalucia Costa del Sol Open de España (22-25 novembre) sul percorso del La Quinta Golf & Country Club a Marbella in Spagna, dove sono saranno presenti giocatrici italiane.
Nel field le spagnole Azahara Muñoz e Noemi Jimenez, l’inglese Georgia Hall, la statunitense Beth Allen, la scozzese Catriona Matthew, la francese Celine Herbin, l’olandese Anne Van Dam e le danesi Nanna Koestz Madsen ed Emily Pedersen. Il montepremi è di 300.000 euro.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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