Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

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Campionati Nazionali Ragazzi/e a squadre

La compagine maschile dell’Olgiata Golf Club e quella femminile dell’Asolo Golf Club hanno vinto i Campionati Nazionali Ragazzi e Ragazze (Under 18) a Squadre/Trofeo Emilio Pallavicino, mentre la formazione del Golf Club Milano si è imposta nel Torneo di Qualifica Ragazzi Under 18 a Squadre.

Nazionale Ragazzi al team dell’Olgiata GC - Sul percorso del Verona Golf Club la compagine dell’Olgiata Golf Club (Giampaolo Gagliardi 71 70 72, Lorenzo Lombardozzi 67 73 74, Biagio Andrea Gagliardi 73 70 72, Filippo Marchi 76 78 71) si è aggiudicata con 639 (211 213 215) il Campionato Nazionale Ragazzi Under 18 a Squadre/Trofeo Emilio Pallavicino. I romani hanno preceduto Verona (651), Croara e Bergamo L’Albenza (657) e Royal Park I Roveri (660). Al sesto posto con 665 Roma Acquasanta, al settimo con 667 il Golf della Montecchia, quindi con 675 Marco Simone, che difendeva il titolo, Monticello e Castelfalfi.

Stefano Mazzi, Vice Presidente della Federazione Italiana Golf, nel corso della premiazione ha portato il saluto del Presidente Franco Chimenti, il quale ha sottolineato come “dopo i danni alla struttura provocati da un violento temporale, nel mese di luglio, che hanno messo a dura prova il Verona Golf Club, l’impegno incredibile di tutti gli addetti ai lavori e la tenacia di non volersi arrendere di fronte alle difficoltà, abbia permesso, a distanza di un mese esatto da quell’evento atmosferico, che questa competizione non solo si svolgesse, ma si disputasse nel migliore dei modi”.

Al torneo hanno preso parte 35 formazioni di quattro giocatori che si sono confrontate sulla distanza di 54 buche con tre score su quattro giornalieri validi per la classifica. Le prime 21 disputeranno il prossimo anno lo stesso campionato, mentre le altre, terminate dal 22° posto in poi, retrocederanno nel Torneo di Qualifica. Nell’ordine: Le Rovedine, Campodoglio, Franciacorta, Continental Verbania, Padova, Castelconturbia, Castello Tolcinasco, Barialtro Golf, Ca’ Amata, Gardagolf, Villa d’Este, Biella Le Betulle, Rapallo e Brianza. Stessa sorte per Garlenda e La Margherita, che hanno dato forfait.

Nazionale ragazze: domina Asolo - La formazione dell’Asolo Golf Club ha dominato dopo una corsa di testa nel Campionato Nazionale Ragazze Under 18 a Squadre/Trofeo Emilio Pallavicino disputato sul percorso del Golf del Ducato a Sala Baganza (PR). Il team veneto si è imposto con 432 (144 147 141) colpi (Matilde Partele 69 75 70, Natalia Aparicio 75 72 71, Chiara Cornetti 75 80 74) distaccando nettamente quello di Villa Condulmer, secondo con 448. In terza posizione con 449 Torino, in quarta con 454 Royal Park I Roveri, quindi con 456 Castelconturbia e Franciacorta, con 457 Verona, con 461 Ambrosiano, con 463 Madonna di Campiglio e con 465 Croara. Al 23° posto con 501 Padova, che difendeva il titolo. Alla gara hanno preso parte 31 formazioni di tre elementi che si sono battute sulla distanza di 54 buche. Per la classifica sono stati presi in considerazione i migliori due score su tre di ciascun round.

Torneo di Qualifica Ragazzi: successo del GC Milano - Sul percorso del Croara Country Club il team del Golf Club Milano ha vinto con 441 (153 146 142) colpi (Andrea Erba 76 73 69, Francesco Abbonizio 77 73 73, Carlo Melgrati 77 76 79) il Torneo di Qualifica Ragazzi Under 18 a Squadre. I vincitori hanno preceduto le formazioni di Miglianico (451), Arzaga (453), Villa Condulmer e Ambrosiano (456). Tutte nel prossimo anno potranno disputare il Campionato Nazionale Ragazzi insieme alle altre dieci compagini che le hanno seguite in classifica, nell’ordine Cansiglio (465), La Pinetina (466), Conero (470), Lignano (472), Madonna di Campiglio (479), Venezia (479), Le Pavoniere (480), Cervia (484), Le Vigne (484), La Rossera (494). Il torneo, con compagini di tre giocatori, si è svolto sulla distanza di 54 buche con due score su tre giornalisti validi per la graduatoria.

 

LA VIGILIA - Si disputano dal 23 al 25 agosto, su tre percorsi diversi, i Campionati Nazionali Ragazzi e Ragazze (Under 18) a Squadre/Trofeo Emilio Pallavicino e il Torneo di Qualifica Ragazzi Under 18 a Squadre

Nazionale Ragazzi - Il percorso del Verona Golf Club ospita il Campionato Nazionale Ragazzi Under 18 a Squadre/Trofeo Emilio Pallavicino. In campo 35 compagini, delle 37 ammesse di diritto, composte da quattro giocatori che competeranno per il titolo sulla distanza di 54 buche (18 al giorno). Per la classifica saranno conteggiati i tre migliori score di ciascun team in ogni round.

Competeranno le rappresentative di Marco Simone, che difende il titolo, Royal Park I Roveri, secondo lo scorso anno, Asolo, Castello Tolcinasco, Parco di Roma, Barialto Golf, Cherasco, Rapallo, Bergamo L’Albenza, Continental Verbania, Matilde Golf, Roma Acquasanta. Biella Le Betulle, Croara, Modena, Le Rovedine, Brianza, Firenze Ugolino, Molinetto, Ca’ Amata, Le Fonti, Golf della Montecchia, Sicilia’s Picciolo, Campodoglio, Franciacorta, Monticello, Torino, Castelconturbia, Gardagolf, Olgiata, Varese, Castelfalfi, Padova, Verona e Villa d’Este.

Al termine del torneo le prime 21 classificate potranno partecipare il prossimo anno allo stesso Campionato, mentre le altre retrocederanno nel Torneo di Qualifica insieme alle formazioni di Garlenda e La Margherita, che hanno dato forfait.

Nazionale Ragazze - Il team del circolo di Padova difende il titolo nel Campionato Nazionale Ragazze Under 18 a Squadre/Trofeo Emilio Pallavicino in programma al Golf del Ducato a Sala Baganza (PR).

Alla gara prendono parte altre 30 formazioni in rappresentanza dei club di Torino, secondo nella passata edizione, Asolo, Villa Condulmer, Verona, Castelconturbia, Bergamo L’Albenza, Royal Park I Roveri, Olgiata, Madonna di Campiglio, Ambrosiano, Modena, Roma Acquasanta, Marco Simone, Molinetto, Franciacorta, Castelfalfi, Croara, Continental Verbania, Ducato La Rocca, Parco di Roma, Firenze Ugolino, Castello Tolcinasco, Monticello, San Marino, Villa d’Este, Rapallo, Cherasco, Golf della Montecchia, Archi di Claudio e Le Pavoniere.

Il torneo si disputa sulla distanza di 54 buche, 18 al giorno, con squadre di tre ragazze. Per la graduatoria saranno presi in considerazione i due migliori punteggi giornalieri su tre di ciascuna squadra.

Torneo di Qualifica Ragazzi - Al Croara Country Club si svolge il Torneo di Qualifica Ragazzi Under 18 a Squadre dove si compete per avere l’anno prossimo l’accesso al Campionato Nazionale/Trofeo Emilio Pallavicino. La gara si disputa sulla distanza di 54 buche (18 al giorno) con compagini di tre giocatori. Per la classifica saranno validi due risultati su tre giornalieri di ogni team. Interessante la contesta per il successo, ma saranno numerosi i circoli che potranno raggiungere l’obiettivo perché verranno ammessi al torneo superiore i primi 15 in graduatoria.

 

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Junior Solheim Cup con F. Fiorellini

Francesca Fiorellini farà parte per la seconda volta consecutiva del Team Europe alla PING Junior Solheim Cup, la sfida a livello Under 18 con il Team USA, giunta alla 12ª edizione. L’azzurra ha ricevuto una delle sei wild card a disposizione della capitana, la francese Gwladys Nocera, e sarà in campo a La Zagaleda Golf Club a Benahavís, sulla Costa del Golf spagnola, nei giorni 18 e 19 settembre, antefatto alla Solheim Cup (22-24 settembre, Finca Cortesin, Spagna).

La squadra è composta da 12 giocatrici. Si sono qualificate di diritto, attraverso l’apposita classifica, nell’ordine, la spagnola Rocio Tejedo, le svedesi Nora Sundberg e Meja Ortengren, la tedesca Helen Briem, che si è appena imposta nel Girls Amateur, l’altra iberica Andrea Revuelta e la belga Savannah De Bock.

Oltre che alla Fiorellini, la capitana Nocera, che sarà coadiuvata dalla vice capitana Nora Angehrn, ha affidato le altre wild card alle spagnole Cloe Amion e Anna Cañadó Espinal, alla ceca Denisa Vodickova, alla svizzera Yana Beeli e alla svedese Josefin Widal.

Il torneo si svolge in due giornate. Nella prima sono in programma sei foursome al mattino e altrettanti fourball nel pomeriggio e nella seconda dodici singoli.

Il bilancio è favorevole alle statunitensi per otto successi a tre, ma il precedente incontro in Ohio è stato appannaggio delle europee (13-11) tra le quali hanno giocato, oltre alla Fiorellini, anche Ortengren, Sundberg, Revuelta, Vodickova, De Bock e Briem.

Primo titolo stagionale e terzo sull’Epson Tour per la cinese Xiaowen Yin, 18enne di Tianjin, che si è imposta con 132 (66 66, -12) colpi nel Wildhorse Ladies Golf Classic sul percorso del Wildhorse Golf Course (par 72), a Pendleton, nell’Oregon. Il torneo è stato sospeso dopo due giri, perché la qualità dell’aria non ha consentito lo svolgimento del terzo in sicurezza e di conseguenza è divenuto definitivo il risultato dopo due round.

Xiaowen Yin ha superato di tre colpi Alana Uriell, seconda con 135 (-9), e di cinque la malese Ashley Lau, terza con 137 (-7). In quarta posizione con 138 (-6) Alexis Phadungmartvorakul, Jenny Coleman, Kim Kaufman, la canadese Alen Sharp e la taiwanese Cynthia Lu.

Non avrebbe partecipato al giro conclusivo Roberta Liti, 101ª con 150 (76 74, +6), uscita al taglio, che è scesa di un posto nella money list (settima), che a fine anno promuoverà sul LPGA Tour le prime dieci. E’ la seconda volta sul circuito 2023 che l’azzurra si ferma dopo 36 buche nel contesto di 14 tornei in cui ha ottenuto cinque top ten – compresi un terzo e tre quarti posti – e complessivamente in dieci occasioni non è andata sotto la 17ª piazza. La vincitrice ha ricevuto un assegno di 30.000 dollari su un montepremi di 200.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Roberta Liti parteciperà al Wildhorse Ladies Golf Classic (18-20 agosto), prima delle due gare dell’Epson Tour che si svolgeranno sulla costa occidentale del Beaver State. Sul percorso del Wildhorse Golf Course, a Pendleton, nell’Oregon, 144 atlete si contenderanno il montepremi di 200.000 dollari con una prima moneta di 30.000.

Difende il titolo la statunitense Daniela Iacobelli in un field che comprende 8 delle 10 migliori della Race For The Card (ordine di merito): la malesiana Natasha Andrea Oon (n. 2), la francese Agathe Laisne (n. 4), l’americana Jenny Bae (n. 5), Roberta Liti (n. 6), le statunitensi Gigi Stoll (n. 7) e Jenny Coleman (n. 8), l’altra sud coreana Minji Kang (n. 9) e ancora un’americana, Becca Huffer (n. 10). Oltre che per loro, favori del pronostico anche per altre atlete già vincitrici quest’anno: la cinese Miranda Wang (IOA Championship), la canadese Alena Sharp (Champions Fore Change Invitational) e la taiwanese Tsai Ching Tseng (Island Resort Championship).

La Liti arriva da un’ulteriore buona prova, il 14° posto nel Four Winds Invitational, che le ha permesso di mantenere la sesta posizione nell’ordine di merito che a fine stagione concederà le ‘carte’ per il LPGA Tour 2024 alle prime dieci classificate. La toscana in 13 tornei disputati ha ottenuto cinque top ten – tra cui un terzo e tre quarti posti – e in dieci occasioni non è andata sotto la 17ª piazza.

La gara si svolgerà su 54 buche, con un taglio dopo le prime 36 che lascerà in gara le prime 60 classificate e le pari merito con l’ultimo punteggio utile per la qualifica.

Per la prima volta nella storia della Ryder Cup, due fratelli saranno tra i vicecapitani del team Europe alla Ryder Cup di Roma. Dopo Edoardo, anche Francesco Molinari entra a far parte dello staff di Luke Donald verso la super sfida tra il Vecchio Continente e gli Usa che, per la prima volta nella sua storia, si giocherà in Italia, sul percorso del Marco Simone Golf & Country Club, dal prossimo 29 settembre al 1° ottobre. Per un evento, il terzo al mondo per importanza mediatica, sempre più made in Italy.

Nel 2010, 47 anni dopo Bernard e Geoff Hunt (nel 1963 fecero parte del team della Gran Bretagna, solo dal 1979 è Europa-Usa), i Molinari al Celtic Manor Resort di Newport, in Galles, si affermarono come i primi fratelli a raggiungere la vittoria in Ryder Cup dieci mesi dopo aver regalato all’Italia (nel novembre 2009) la prima Coppa del Mondo nella storia del golf tricolore grazie al trionfo in Cina.

Dalle gare di circolo passando per i campionati italiani, fino ad arrivare alla World Cup e alla Ryder Cup, prima da giocatori, ora da vicecapitani. Dodo e Chicco hanno cominciato a giocare in coppia all’età di 7 anni a Torino. E ora, insieme, saranno tra i protagonisti, seppur non in campo, della 44esima edizione della Ryder Cup.

The italian brothers. Sarà un evento ancora più speciale quello che tra 44 giorni prenderà il via nella Città Eterna. Francesco Molinari è infatti il quinto e ultimo vicecapitano del team Europe e va ad aggiungersi appunto al fratello Edoardo, al danese Thomas Bjorn, al belga Nicolas Colsaerts e allo spagnolo Josè Maria Olazabal. Il 40enne torinese, laureato in Economia Aziendale, ha giocato e vinto tre Ryder Cup rispettivamente nel 2010, 2012 (negli Usa, pareggiò con Tiger Woods nel match di singolo) e 2018 quando, a Parigi, diventò il primo giocatore continentale a vincere tutti e cinque gli incontri disputati, firmando così il nuovo record europeo. Ma Francesco Molinari ha scritto pagine storiche del golf italiano distinguendosi anche come primo azzurro a imporsi in un Major, quello più antico, il The Open, sempre nel 2018 (a Carnoustie, in Scozia), il suo anno d’oro, impreziosito pure dall’exploit nel BMW PGA Championship (a Wentworth, in Inghilterra) e dalla vittoria nella Race to Dubai (l’ordine di merito dell’allora European Tour, oggi DP World Tour) che lo portarono a ricevere prima il Collare d’Oro (massima onorificenza dello sport italiano) e poi il premio World Sport Star of the Year agli UK Sports Personality of The Year Awards. Nel suo palmares vanta otto successi tra il DP World Tour e il PGA Tour, l’ultimo dei quali arrivato negli Usa nel 2019 quando fece suo l’Arnold Palmer Invitational dopo aver realizzato una “hole in one” nel round di apertura.

Comincia dunque a delinearsi il Team Europe per la Ryder Cup di Roma dove sono attesi 300.000 spettatori da tutto il mondo. E se Donald ha chiuso il cerchio per quel che riguarda i vicecapitani, le qualificazioni si concluderanno il 3 settembre prossimo al termine dell’Omega European Masters. Poi, il giorno dopo, l’inglese scioglierà le riserve e assegnerà le sei wild card a sua disposizione. Ad oggi, insieme al nordirlandese Rory McIlroy e allo spagnolo Jon Rahm, rispettivamente numero 2 e 3 al mondo, anche il norvegese Viktor Hovland, quinto nel world ranking, ha staccato il pass per l’attesissima Ryder Cup 2023.

Le dichiarazioni

Francesco Molinari, Vicecapitano del Team Europe: “Sono molto orgoglioso. Ho iniziato il 2023 con la speranza di partecipare a questa Ryder Cup da giocatore, ma ricoprire il ruolo di vicecapitano rappresenta un grande onore. Quando ho ricevuto la telefonata di Donald, non ci ho pensato un attimo e ho deciso subito di accettare. Entro a far parte di uno staff composto da grandi persone. Il momento più bello che ho vissuto in Ryder Cup è stato certamente quello di debuttare al fianco di Edoardo in Galles e sperimentare per la prima volta cosa significasse far parte del Team Europe. È davvero speciale essere di nuovo insieme a lui a Roma, in Italia, nel nostro Paese. Vestire questi colori è un motivo di orgoglio e farò di tutto per aiutare Donald e la squadra a riportare il trofeo in Europa”.

Franco Chimenti, Presidente della FIG: “Per la prima volta nella storia quasi centenaria della competizione, due fratelli, peraltro italiani, ricopriranno il ruolo di vicecapitani. Un unicum, che rende ancora più prestigiosa questa Ryder Cup che, sono sicuro, sarà indimenticabile. Francesco Molinari ha scritto pagine storiche della Ryder Cup e sono certo che avrebbe potuto rappresentare un valore aggiunto anche in campo. Porterà calma, esperienza ed estro. Insieme al fratello Edoardo e a tutto lo staff di Donald, sarà un punto di riferimento non solo per i più giovani ma anche per i più esperti. Non poteva esserci una Ryder Cup, quella di Roma, senza Francesco Molinari, un campione che darà ancora tante soddisfazioni al golf italiano”.

Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2023: “Siamo felici e orgogliosi per la scelta di Luke Donald. Con Francesco ed Edoardo Molinari, quella che ci apprestiamo a vivere sarà una Ryder Cup sempre più made in Italy. Due figure come quelle dei Molinari non saranno solo importanti, ma determinanti per il Team Europe nella sfida agli Usa. Siamo contenti anche per il pubblico che, a Roma, potrà vedere all’opera questi due fratelli, icone del golf italiano, in un ruolo inedito che, sicuramente, ricopriranno al meglio”.

Luke Donald, Capitano del Team Europe: “Ho scelto Francesco per la sua esperienza in Ryder Cup, ma anche perché è un campione Major. Inoltre, è italiano e vanta una straordinaria carriera. Lo volevo con me a tutti i costi, non importa se da giocatore o da vicecapitano. Sarà davvero speciale averlo nel Team insieme al fratello Edoardo. In Italia, Francesco è un eroe della disciplina per tutto quello che ha fatto nel mondo del golf. Per lui ho un grande rispetto e non potrei essere più felice di così”.

 

L’inglese Daniel Brown con 266 (64 66 67 69, -15) colpi e la statunitense Alexa Pano con 281 (76 70 69 66, -8) hanno vinto l’ISPS HANDA World Invitational presented by AVIV Clinics, un evento innovativo, in cui si sono disputati in contemporanea due tornei, uno maschile e uno femminile, sui percorsi del Castlerock Golf Club (par 71 e 73 donne), a Castlerock, e del Galgorm Castle Golf Club( par 70 e 72 donne), a Ballymena, nell’Irlanda del Nord con identico montepremi di 1.500.000 dollari per ciascuna delle due gare e prima moneta di 225.000 dollari per ognuno dei due vincitori. Nei primi due round i concorrenti (144 uomini e altrettante donne) si sono alternati sui due tracciati al Galgorm Castle Golf Club. Hanno avuto accesso al terzo giro i primi 61 uomini e le prime 63 donne e un ulteriore taglio al termine delle 54 buche ne ha lasciati in gara rispettivamente 40 e 38.

Nella gara maschile Brown, che ha fatto corsa di testa. ha superato i connazionali Alex Fitzpatrick, secondo con 271 (-10) ed Eddie Pepperell, terzo con 274 (-7). Al quarto posto con 276 (-6) il sudafricano Wilco Nienaber, il britannico John Parry, lo spagnolo Adrian Otaegui, lo scozzese Connor Syme e il danese Marcus Helligkilde.

Daniel Brown, 28enne inglese, che vanta una carriera da amateur ricca di successi (vittoria nell’English Amateur e nel Dutch Junior Open) ha festeggiato il suo primo titolo nel DP World Tour in 20 gare disputate. Il giovane golfista britannico aveva già mostrato segnali di crescita negli ultimi mesi, quando aveva ottenuto un 17° posto nel made in Himmerland e un 7° nel Barbasol Championship, gara organizzata in combinata tra DP World Tour e PGA Tour.

Sono usciti nel primo taglio dopo 36 buche i quattro azzurri in campo: Gregorio De Leo, 62° con 145 (65 80, +4), Lorenzo Scalise, 81° con 147 (75 72, +6), Renato Paratore, 93° con 148 (70 78, +7) e Matteo Manassero, 120° con 152 (74 78, +11).

Nella gara femminile Alexa Pano ha superato in un playoff a tre la tedesca Esther Henseleit (72 71 69 69) e l’inglese Gabriella Cowley (69 75 67 70), che avevano concluso alla pari con lei il torneo. Al quarto posto con 282 (-7) l’altra americana Ryann O’Toole e al quinto con 283 (-6) la tedesca Olivia Cowan.

La Pano, 19enne di Westborough, ha festeggiato il suo primo successo da professionista proprio il giorno del suo compleanno. Proette dall’aprile del 2022 aveva ottenuto la ‘’carta’’ per il LPGA Tour tramite la Q-School. Conosciuta anche per essere stata protagonista del film documentario del 2013 ‘’The Short Game’’, la Pano è è stata la più giovane golfista a giocare un evento del tour femminile giapponese (Yonex Ladies Open del 2016), all’età di 11 anni. Tre anni dopo, nel 2019 è stata la dilettante più giovane nell’Augusta National Women’s Amateur. Delle azzurre non ha superato il secondo taglio dopo 54 buche, Alessandra Fanali, 54ª con 225 (72 77 76, +8). Nel giro precedente era uscita Clara Manzalini, 129ª con 159 (77 82, +14).

 

TERZO GIRO - A un giro dal termine dell’ISPS HANDA World Invitational presented by AVIV Clinics, manifestazione organizzata per il terzo anno consecutivo da DP World Tour, LPGA Tour e Ladies European Tour, l’inglese Daniel Brown ha consolidato con 197 (64 66 67, -14) colpi la posizione di leader nel torneo maschile, mentre in quello femminile è salita al vertice con 211 (69 75 67, -6) l’inglese Gabriella Cowley.

Brown ha ben sei colpi di vantaggio sul connazionale Alex Fitzpatrick e sul sudafricano Wilco Nienaber, secondi con 203 (-8). Al quarto posto con 204 (-7) lo spagnolo Adrian Otaegui, al quinto con 205 (-6) l’inglese John Parry e al sesto con 206 (-5) l’iberico Angel Hidalgo e l’inglese Eddie Pepperell. Sono usciti nel primo taglio dopo 36 buche i quattro azzurri in campo: Gregorio De Leo, da secondo a 62° con 145 (65 80, +9), Lorenzo Scalise, 81° con 147 (75 72, +6), Renato Paratore, che lo scorso anno era giunto quarto, 93° con 148 (70 78, +7), e Matteo Manassero, 120° con 152 (74 78, +11).

Nella gara femminile non ha superato il secondo taglio, dopo 54 buche (che ha lasciato in gara 38 donne e 40 uomini), Alessandra Fanali, 54ª con 225 (72 77 76, +8), ultima dei sei azzurri ad essere eliminata. Nel giro precedente stessa sorte per Clara Manzalini, 129ª con 159 (77 82, +14). Come detto Cowley al vertice braccata con 212 (-5) colpi da Ryann O’Toole e dalla tedesca Esther Henseleit. In corsa per il titolo anche la svizzera Kim Metraux, quarta con 213 (-4), Alexa Pano, l’inglese Bronte Law, la tedesca Olivia Cowan e l’elvetica Albane Valenzuela, quinte con 215 (-2).

I concorrenti di entrambi i gruppi dopo essersi alternati nei primi due turni sui percorsi del Castlerock Golf Club (par 71 e 73 donne), a Castlerock, e del Galgorm Castle Golf Club (par 70 e 72 donne), a Ballymena, nell’Irlanda del Nord, dal terzo giocano sul secondo. Identico il montepremi di 1.500.000 dollari per ciascuna delle due gare e prima moneta di 225.000 dollari per ognuno dei due vincitori.

 

SECONDO GIRO - Sui percorsi del Castlerock Golf Club (par 71 e 73 donne), a Castlerock, e del Galgorm Castle Golf Club (par 70 e 72 donne), a Ballymena, nell’Irlanda del Nord, si è disputato il secondo giro dei due tornei, maschile e femminile, dell’ISPS HANDA World Invitational presented by AVIV Clinics, manifestazione unica organizzata per il terzo anno consecutivo da DP World Tour, LPGA Tour e Ladies European Tour con identico montepremi di 1.500.000 dollari per ciascuna delle due gare e prima moneta di 225.000 dollari per ognuno dei due vincitori.

Nella gara maschile l’inglese Daniel Brown ha mantenuto con 130 (64 66, -11) il comando, ma ha portato a sei i colpi di vantaggio sui secondi classificati, il connazionale Alex Fitzpatrick e lo spagnolo Angel Hidalgo (136, -5). Al quarto posto con 138 (-3) il danese Rasmus Neergaard-Petersen, gli inglesi Eddie Pepperell e John Parry, lo scozzese Connor Syme e l’iberico Adrian Otaegui.

Sono usciti al taglio i quattro azzurri in campo: Gregorio De Leo, da secondo a 62° con 145 (65 80, +9), Lorenzo Scalise, 81° con 147 (75 72, +6), Renato Paratore, che lo scorso anno era giunto quarto, 93° con 148 (70 78, +7), e Matteo Manassero, 120° con 152 (74 78, +11).

Nel torneo femminile l’unica azzurra rimasta in gara, Alessandra Fanali, 43ª con 149 (72 77, +4). Guida la graduatoria la statunitense Marissa Steen con 142 (70 72, -3) che precede la tedesca Esther Henseleit, seconda con 143 (-2). Al terzo posto con 144 (-1) Ryann O’Toole, l’altra tedesca Olivia Cowan, la svizzera Kim Metraux e l’inglese Gabriella Cowley. Non ha superato il taglio Clara Manzalini, 129ª con 159 (77 82, +14).

Proseguiranno il torneo sul Galgorm Castle Golf Club 61 concorrenti nella gara maschile e 63 in quello femminile. Un ulteriore taglio dopo 54 buche ammetterà al round conclusivo i primi 35 e i pari merito sulla 35ª piazza.

 

SECONDO GIRO - Sui percorsi del Castlerock Golf Club (par 71 e 73 donne), a Castlerock, e del Galgorm Castle Golf Club (par 70 e 72 donne), a Ballymena, nell’Irlanda del Nord, sono iniziato i due tornei, maschile e femminile, dell’ISPS HANDA World Invitational presented by AVIV Clinics, manifestazione unica organizzata per il terzo anno consecutivo da DP World Tour, LPGA Tour e Ladies European Tour con identico montepremi di 1.500.000 dollari per ciascuna delle due gare e prima moneta di 225.000 dollari per ognuno dei due vincitori. Nel testo che segue stessi punteggi possono avere l’indicazione del par differente, essendo stati i concorrenti, di entrambi i gruppi, divisi sui due tracciati.

Nell’evento maschile ottima prova di Gregorio De Leo, secondo con 65 (-5) colpi, a due dal leader, l’inglese Daniel Brown con 65 (-7). L’azzurro è affiancato dall’indiano Manu Gandas e dagli inglesi Alex Fitzpatrick, fratello minore di Matt, e da Callan Barrow. In sesta posizione con 67 (-4) lo svedese Niklas Lemke, l’inglese Sam Bairstow, il francese Joel Stalter e il coreano Jeunghun Wang. Altri tre gli italiani in gara: Renato Paratore, quarto lo scorso anno, 23° con 70 (-1), Matteo Manassero, 90° con 74 (+3), e Lorenzo Scalise, 115° con 75 (+5).

Nel torneo femminile quartetto al vertice con 69 (-4 al Galgorm Castle) composto dalla svedese Ellinor Sudow, dalla svizzera Kim Metraux, dall’australiana Karis Davidson e dall’inglese Gabriella Cowley. Al quinto posto con 70 (-3) la francese Anne-Charlotte Mora, l’inglese Bronte Law, la svedese Dani Holmqvist e la gallese Cloe Williams. Al 13° con 72 (-1) Alessandra Fanali e al 102° con 77 (+4) Clara Manzalini.

La formula - Come detto nei primi due round i concorrenti (144 uomini e altrettante donne) si alternano sui due percorsi, poi lasceranno il Castlerock Golf Club, nato nel 1901, tipico links tra le dune, e giocheranno sul Galgorm Castle Golf Club, un impegnativo parkland. Accederanno al terzo giro i primi 60 classificati e i pari merito al 60° posto di ciascun torneo, quindi un ulteriore taglio dopo 54 buche promuoverà al turno finale i primi 35 e i pari merito sulla 35ª piazza.

 

LA VIGILIA - Per il terzo anno consecutivo DP World Tour, LPGA Tour e Ladies European Tour organizzano in collaborazione l’ISPS HANDA World Invitational presented by AVIV Clinics, un evento innovativo, in programma dal 17 al 20 agosto, in cui si disputano in contemporanea due tornei, uno maschile e uno femminile, sui percorsi del Castlerock Golf Club, a Castlerock, e del Galgorm Castle Golf Club, a Ballymena, nell’Irlanda del Nord con identico montepremi di 1.500.000 dollari per ciascuna delle due gare e prima moneta di 225.000 dollari per ognuno dei due vincitori.

Nel doppio show sei i giocatori italiani in campo: Matteo Manassero, Lorenzo Scalise, Gregorio De Leo e Renato Paratore, quarto lo scorso anno, Alessandra Fanali e Clara Manzalini.

Nel torneo maschile difende il titolo lo scozzese Ewen Ferguson, che nel 2022 si impose dopo una corsa d testa, il quale sarà in gara insieme al past winner della prima edizione, l’inglese Daniel Gavins. Tra i possibili protagonisti, oltre agli azzurri Manassero (due titoli) e Scalise (un successo) entrambi vincitori quest’anno sul Challenge Tour, lo scozzese Robert MacIntyre, il francese Victor Perez e lo spagnolo Adrian Otaegui, tutti in corsa per entrare nel Team Europe di Ryder Cup, i nordirlandesi Tom McKibbin e Jonathan Caldwell, gli inglesi Paul Waring e Matthew Jordan, gli altri scozzesi Connor Syme, David Law e Craig Lee e lo statunitense John Catlin. Con loro altri a segno nel secondo circuito europeo, i sudafricani Casey Jarvis, leader della Race To Mallorca (ordine di merito), e Darren Fichardt e l’inglese Alex Fitzpatrick, fratello minore di Matt. Nel field anche l’inglese Jack Senior, che si è imposto nell’edizione inaugurale del torneo svoltosi sotto l’egida del Challenge Tour e del LET nel 2019, con titolo femminile alla nordirlandese Stephanie Meadow, e David Howell, 48 enne di Swindon, che ha l’unico obiettivo di stabilire il primato di presenze sul circuito maggiore: disputerà la gara numero 718 e gliene mancheranno due per raggiungere il recordman, lo spagnolo Miguel Angel Jimenez, fermo a 720.

In campo anche due fratelli, gli svedesi Marcus Kinhult, insieme alla sorella minore Frida, che riscuote buon credito alla vigilia nelle previsioni dell’evento femminile. Fari puntati soprattutto sulle nordirlandesi Leona Maguire, 28enne di Cavan, due successi sul LPGA Tour e due sull’Epson Tour, la citata Stephanie Meadow e Olivia Mehaffey in un contesto che comprende l’inglese Georgia Hall, le emergenti americane Lucy Li e Alexa Pano, le thailandesi Pavarisa Yoktuan e Pornanong Phatlum, la sudafricana Lee-Anne Pace, le spagnole Nuria Iturrioz e Ana Pelaez Trivino e le cinesi Yu Liu e Ruixin Liu. Assenti le due past winner, la svedese Maja Stark (2022) e la thailandese Pajaree Anannarukarn (2021).

La formula - Nei primi due round i concorrenti (144 uomini e altrettante donne) si alterneranno sui due percorsi, poi lasceranno il Castlerock Golf Club, nato nel 1901, tipico links tra le dune, e giocheranno sul Galgorm Castle Golf Club, un impegnativo parkland. Accederanno al terzo giro i primi 60 classificati e i pari merito al 60° posto di ciascun torneo, quindi un ulteriore taglio dopo 54 buche promuoverà al turno finale i primi 35 e i pari merito sulla 35ª piazza.

Il torneo su Sky e in streaming su NOW - L’ISPS Handa World Invitational sarà trasmesso in diretta sul canale Sky Golf di Sky e in streaming su NOW con collegamenti ai seguenti orari: giovedì 17 agosto e venerdì 18, dalle ore 14 alle ore 19; sabato 19, dalle ore 14,30 alle ore 19,30; domenica 20, dalle ore 12 alle ore 17,30. Commento di Silvio Grappasonni, Michele Gallerani, Marco Cogliati, Roberto Zappa e di Giovanni Dassù.

Il finlandese Lauri Ruuska ha ottenuto il suo primo titolo sul Challenge Tour con 257 (59 70 64 64, -27) colpi dominando nel Vierumäki Finnish Challenge, dove Filippo Bergamaschi, il migliore tra gli italiani, si è classificato 17° con 272 (67 67 68 70, -12).

Sul percorso del Vierumäki Resort (par 71), nella città da cui il circolo prende il nome, in Finlandia, Ruuska, 29 anni, ha lasciato a sette colpi lo svedese Joakim Wikstrom e lo scozzese Jack McDonald, secondi con 264 (-20), e a undici il portoghese Tomas Gouveia, quarto con 268 (-16). In quinta posizione con 269 (-15) il francese Sébastien Gros, il danese Sebastian Friedrichsen e l’austriaco Maximilian Steinlechner e in ottava con 270 (-14) il finlandese Oliver Lindell, lo statunitense Cole Madey e gli svedesi Kristoffer Broberg e Hannes Ronneblad.

Degli altri azzurri Francesco Laporta è terminato 29° con 274 (-10), Aron Zemmer 31° con 275 (-9), Enrico Di Nitto 41° con 278 (-6) e Federico Livio 53° con 282 (-2).

Ruuska ha interpretato il ruolo di profeta in patria sin dal primo giro in cui ha firmato un fantastico 59 (-12, un eagle, dieci birdie), terzo giocatore nella storia del Challenge Tour, dopo il francese Adrien Mork (Tikida Hotels Agadir Moroccan Classic, 2006, vincitore) e l’azzurro Nicolò Ravano (Fred Olsen Challenge de España, 2016, secondo) anche loro su par 71, a compiere tale prodezza. Da ricordare, però, che meglio di tutti ha fatto lo spagnolo Alejandro Del Rey, il quale ha segnato un 58 (-14, tre eagle, otto birdie) nello Swiss Challenge (2021, decimo al termine), score che nessuno ha eguagliato sia sul Challenge Tour che sul DP World Tour. Nel secondo round Ruuska ha rallentato con un 70 (-1) ed è stato sorpassato da McDonald, poi nel terzo ha ripreso il comando delle operazioni con un 64 (-7) che ha replicato nel turno conclusivo (due eagle consecutivi e tre birdie) annullando qualsiasi possibilità di reazione degli avversari. Al finlandese è andato un assegno di 40.000 euro su un montepremi di 250.000 euro.

Sono usciti al taglio Lorenzo Gagli, 83° con 141 (-1), Giovanni Manzoni, 125° con 145 (+3), e Jacopo Vecchi Fossa, 143° con 147 (+5).

 

TERZO GIRO - Sono in buona posizione di classifica Filippo Bergamaschi, sesto con 202 (67 67 68, -11) colpi, e Aron Zemmer, 11° con 203 (70 66 67, -10), ma non potranno competere per il titolo nel giro finale del Vierumäki Finnish Challenge, perché è considerevole il distacco dal leader Lauri Ruuska. Il finlandese ha ripreso il comando con 193 (59 70 64, -20), dopo essere stato in vetta al termine del primo round nel quale si è espresso con un fantastico 59 (-12, un eagle, dieci birdie) terzo giocatore nella storia del Challenge Tour, dopo Adrien Mork (Tikida Hotels Agadir Moroccan Classic, 2006) e l’azzurro Nicolò Ravano (Fred Olsen Challenge de España, 2016), a compiere tale prodezza. Da ricordare, però, che meglio di tutti ha fatto lo spagnolo Alejandro Del Rey, il quale ha firmato un 58 nello Swiss Challenge (2021), score che nessuno ha eguagliato sia sul Challenge Tour che sul DP World Tour.

Altri tre italiani sono rimasti in gara, dei quali due sopra metà classifica, Francesco Laporta, 21° con 204 (67 68 69, -9) ed Enrico Di Nitto, 31° con 206 (71 67 68, -7) e un terzo al di sotto, Federico Livio, 62° con 214 (69 70 75, +1).

Sul percorso del Vierumäki Resort (par 71), nella città da cui il circolo prende il nome, in Finlandia, Ruuska, 29enne a caccia del primo titolo sul circuito, ha due colpi di vantaggio sullo scozzese Jack McDonald (195, -18), sul quale ha operato un controsorpasso, dopo essere stato sopravanzato al termine del secondo round, grazie a un 64 (-7, un eagle, sette birdie, due bogey). La gara potrebbe risolversi con un duello tra questi due giocatori, perché i terzo classificato, il ceco Filip Mruzek (200, -13), accusa sette colpi di ritardo. In quarta posizione con 201 (-12) il sudafricano Dylan Naidoo e il francese Sebastien Gros. Sono usciti al taglio Lorenzo Gagli, 83° con 141 (71 70, -1), Giovanni Manzoni, 125° con 145 (71 74, +3), e Jacopo Vecchi Fossa, 143° con 147 (72 75, +5). Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Filippo Bergamaschi, settimo con 134 (67 67, -8), Francesco Laporta, 12° con 135 (67 68, -7) e Aron Zemmer, 17° con 136 (70 66, -6), sono in alta classifica dopo il secondo round del Vierumäki Finnish Challenge sul percorso del Vierumäki Resort (par 71), nella città da cui il circolo prende il nome, in Finlandia.

E’ passato a condurre con 128 (63 65, -14) lo scozzese Jack McDonald che ha sorpassato il finlandese Lauri Ruuska, autore nel primo round di uno straordinario 59 (-12, un eagle, dieci birdie) e ora secondo con 129 (-13) dopo un 70 (-1). In terza posizione con 131 (-11) lo svedese Kristoffer Broberg e in quarta con 132 (-10) l’inglese Curtis Knipes e il ceco Filip Mruzek.

Hanno superato il taglio Enrico Di Nitto, 38° con 138 (71 67, -4) e Federico Livio, 51° con 139 (69 70, -3), mentre sono usciti Lorenzo Gagli, 83° con 141 (71 70, -1), Giovanni Manzoni, 125° con 145 (71 74, +3), e Jacopo Vecchi Fossa, 143° con 147 (72 75, +5). Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Impresa del finlandese Lauri Ruuska, che ha concluso in 59 (-12) colpi, con un eagle e 10 birdie, il primo giro del Vierumäki Finnish Challenge sul percorso del Vierumäki Resort (par 71), nella città da cui il circolo prende il nome. Ruuska è il terzo giocatore a firmare un 59 sul circuito dopo Adrien Mörk (Tikida Hotels Agadir Moroccan Classic, 2006) e l’azzurro Nicolò Ravano (Fred Olsen Challenge de España, 2016), ma meglio di tutti ha fatto lo spagnolo Alejandro Del Rey, che ha firmato un 58 nello Swiss Challenge (2021), score che nessuno ha eguagliato sia sul Challenge Tour che sul DP World Tour.

Nel torneo Ruuska precede di quattro colpi il connazionale Kristian Kulokorpi e lo scozzese Jack McDonald (63, -8). In quarta posizione con 64 (-7) lo statunitense Cole Madey e lo svedese Kristoffer Broberg e in sesta con 65 (-6) gli inglesi Harry Ellis e Curtis Knipes.

Così gli otto italiani in campo: Filippo Bergamaschi e Francesco Laporta 14.i con 67 (-4), Federico Livio 46° con 69 (-3), Aron Zemmer, 68° con 70 (-1), Giovanni Manzoni, Lorenzo Gagli ed Enrico Di Nitto 93.i con 71 (par), e Jacopo Vecchi Fossa 115° con 72 (+1). Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.

 

LA VIGILIA - Otto giocatori italiani in trasferta in Finlandia dove è in programma dal 17 al 20 agosto il Vierumäki Finnish Challenge sul percorso del Vierumäki Resort, nella città da cui il circolo prende il nome. Sono Francesco Laporta, Jacopo Vecchi Fossa, Lorenzo Gagli, Aron Zemmer, Filippo Bergamaschi, Enrico Di Nitto, Giovanni Manzoni e Federico Livio in un torneo in cui sarà presente solamente un giocatore, lo svedese Jesper Svensson (n. 11), tra i primi 20 della Road To Mallorca (ordine di merito), posizione che a fine anno varrà una delle 20 ‘carte’ per il DP World Tour 2024.

A otto tornei dal Rolex Challenge Tour Grand Final (2-5 novembre, Mallorca, Spagna) dove saranno in gara i migliori 45 della money list, che si contenderanno le citate ‘carte’, è abbastanza giustificabile l’assenza dei primi dieci, la cui posizione è piuttosto stabile. Sei hanno scelto di giocare sul DP World Tour (i primi cinque, nell’ordine Casey Jarvis, Ugo Coussaud, Matteo Manassero, Manuel Elvira e Lorenzo Scalise e il settimo, Alex Fitzpatrick), mentre hanno optato per il riposo Adam Blomme, Andrea Pavan, Stuart Manley e Brandon Stone. Gli altri nove assenti tra i 20 sono tutti a rischio e del loro forfait ne potrà approfittare Francesco Laporta, che occupa la 24ª piazza. Dopo il successo nel German Challenge che l’aveva portato al 18° posto, il pugliese è tornato indietro per un taglio subito e due tornei non disputati e ora ha un’occasione da non farsi sfuggire.

Nel field i francesi Pierre Pineau e Romain Wattel, secondo la scorsa settimana nello Scottish Challenge, il citato Svensson e il suo connazionale Joel Sjoholm, lo spagnolo Emilio Cuartero Blanco e molti elementi dell’Alps Tour tra i quali ricordiamo il transalpino Oihan Guillamoundeguy, vincitore dell’Abruzzo Alps Open, e gli iberici Quim Vidal Mora, a segno nel Red Sea Little Venice Open, Izcue Asier Aguirre, Alvaro Hernandez Cabezuela e Manuel Morugan, l’irlandese Paul McBride e il finlandese Eemil Alajarvi, per citarne alcuni.

Tra gli azzurri attesi alla prova, dopo la buona prestazione in Scozia, Aron Zemmer (nono) e Jacopo Vecchi Fossa (17°). Per gli altri un’opportunità di mettersi in evidenza. Il montepremi è di 250.000 euro con prima moneta di 40.000 euro.

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LETAS: Tamburlini primo successo

che ha vinto con 204 (70 66 68, -12) colpi e dove Erika De Martini ha concluso al 59esimo posto con 227 (72 77 78, +11). Sul percorso del Kungsbacka Golfklubb (par 72) di Särö, in Svezia, la svizzera ha preceduto l’inglese Emily Price, seconda con 209 (-7), la danese Puk Lyng Thomsen e la norvegese Dorthea Forbrigd, terze con 210 (-6). Al quinto posto con 215 (-1) l’altra svizzera Elena Moosmann, la spagnola Harang Lee e la tedesca Carolin Kauffmann.

La Tamburlini, 23enne nata a San Gallo, alla sua prima gara da proette ha festeggiato subito con una importante vittoria. Durante la stagione, nelle sei gare disputate, ha sempre superato il taglio, ottenendo, tra l'altro, un 5° posto nella precedente tappa (Big Green Egg Swedish Open) e un 10° nel Vasteras Open By Elite Hotels lo scorso fine giugno.
Con questo successo l'ex studentessa della University of Mississipi ha guadagnato 33 posizione nell’ordine di merito e occupa adesso il 10° posto. Per lei un assegno di 6.400 euro su un montepremi di 40.000

Non hanno superato il taglio le altre italiane in gara: Lucrezia Colombotto Rosso, 78ª con 154 (+10), Sara Berselli, 93ª con 156 (+12), ª Martina Flori, 98ª con 157 (+13), Caterina Tatti e Alessia Fornara, 105/e con 159 (+15).

 

LA VIGILIA - Lucrezia Colombotto Rosso, Martina Flori, Erika De Martini, Sara Berselli, Caterina Tatti e Alessia Fornara saranno di scena nel PGA Championship Gothenburg, il torneo del LET Access, secondo circuito femminile europeo, in programma dal 17 al 19 agosto (54 buche) sul percorso del Kungsbacka Golfklubb di Särö in Svezia.

Nel field nove tra le prime dieci dell’ordine di merito tra le quali sei vincitrici stagionali: le inglesi Gemma Clews (n. 2), Emily Price (n. 3) e Lianna Bailey (n. 10), l’austriaca Katharina Muehlbauer (n. 4), la danese Puk Lyng Thomsen (n. 6) e la spagnola Marta Martin (n. 8). Saranno affiancate dalle altre in top ten: la svizzera Elena Moosmann (n. 5), la slovena Katja Pogacar (n. 7) e la scozzese Hannah McCook (n. 9). Con loro la francese Lucie Andrè, a segno anche lei nell’anno e scivolata in undicesima posizione. Assente la danese Sofie Kibsgaard Nielsen, numero uno del ranking e unica con due successi nel 2023.

Hanno le qualità per ritagliarsi un ruolo da protagoniste anche l’australiana Kristalle Blum, le olandesi Pasqualle Coffa e Zhen Bontan, la spagnola Teresa Diez Moliner, la danese Fie Olsen e le transalpine Charlotte Liautier e Lucie Malchirand, 20enne di Aix-en-Provence, dominatrice del Ladies Italian Open nel 2021, quando era ancora amateur. Il montepremi è di 40.000 euro dei quali 6.400 andranno alla prima classificata.

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Ryder Cup: anche Hovland nel Team Europe

Il norvegese Viktor Hovland, numero 5 mondiale, è il terzo giocatore che ha acquisito il diritto a far parte del Team Europe nella Ryder Cup 2023, la sfida con il Team USA, in programma dal 29 settembre al 1° ottobre, che avrà luogo per la prima volta in Italia (Marco Simone Golf & Country Club, Guidonia Montecelio – Roma).

Dopo Rory McIlroy, numero 2 del World Ranking, e lo spagnolo Jon Rahm, numero tre, che si sono qualificati con anticipo attraverso l’European Points (graduatoria che ammette nella squadra i primi tre) classificandosi nell’ordine ai primi due posti e non essendo più raggiungibili, è stata la volta di Hovland nell’altra graduatoria, la World Points (anche in questo caso tre posti a disposizione). Il norvegese occupa la terza piazza, alle spalle di McIlroy e Rahm, che però sono usciti di classifica essendo prioritaria l’European Points, e quindi Hovland è divenuto il primo della lista, anche lui irraggiungibile. Le qualificazioni si concluderanno il 3 settembre, al termine dell’Omega European Masters (Crans sur Sierre, Svizzera), e il 4 settembre alle ore 15 italiane, il capitano continentale, l’inglese Luke Donald, comunicherà a chi affiderà le sei wild card a sua disposizione.

Una settimana prima, invece, si definirà il Team USA. Infatti le qualificazioni termineranno il 27 agosto dopo il Tour Championship (Atlanta, Georgia) e il capitano statunitense Zach Johnson comunicherà il 28 agosto i nomi dei sei giocatori che riceveranno le sue wild card. Attualmente sono già qualificati di diritto Scottie Scheffler, numero 1 mondiale, e Wyndham Clark, numero 11.

 

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G4D Tour: Popert domina, quinto Perrino

Ancora Kipp Popert. L’inglese ha dominato anche nel G4D Tour @ ISPS HANDA World Invitational presented by AVIV Clinics, ottenendo la settima vittoria sul circuito con 135 (69 66, -9) colpi, unico giocatore a concludere sotto par, distaccando di dieci lunghezze il canadese Kurtis Barkley, secondo con 145 (+1), e di undici lo svedese Ramus Lia, che nello scorso aprile si è imposto nell’Open d’Italia disabili-Sanofi, e lo statunitense Chris Biggins, terzi con 146 (+2).

Nel settimo evento dei nove stagionali del G4D Tour 2023, il circuito giunto alla seconda stagione e riservato a giocatori diversamente abili, promosso dal DP World Tour nell’intento di evidenziare sempre di più l’inclusività di uno sport aperto a tutti, si è classificato in quinta posizione con 149 (74 75, +5) Tommaso Perrino, che recentemente ha fatto suo il Campionato Europeo della categoria e che, nell’occasione, difendeva il titolo conquistato lo scorso anno. Alle sue spalle l’irlandese Brendan Lawlor, sesto con 150 (+6), e lo spagnolo Juan Postigo Arce, settimo con 151 (+7).

Impressionante la marcia di Popert, 25 anni, che non sembra avere rivali. Ha disputato sei dei sette tornei in calendario vincendone tre e arrivando secondo negli altri tre, mentre nel primo anno si è imposto quattro volte su sette eventi, con un secondo e due quarti posti. Altri a segno nel 2023 Postigo Arce (due successi), Lawlor e il sudafricano David Watts, mentre nel 2022 hanno ottenuto un titolo Perrino, Lia e l’inglese Mike Brown.

 

LA VIGILIA - Tommaso Perrino difende il titolo nel G4D Tour @ ISPS HANDA World Invitational presented by AVIV Clinics, settimo dei nove tornei del G4D Tour 2023, il circuito giunto alla seconda stagione e riservato a giocatori diversamente abili, promosso dal DP World Tour nell’intento di evidenziare sempre di più l’inclusività di uno sport aperto a tutti. Si gioca nei giorni 14 e 15 agosto, sulla distanza di 36 buche, al Galgorm Castle GC (par 72) di Ballymena nell’Irlanda del Nord, che ha già ospitato l’evento lo scorso anno e dove l’azzurro dominò dopo una corsa di testa con 138 (-6) colpi, cinque di vantaggio sull’inglese Kipp Popert e sull’irlandese Brendan Lawlor, rispettivamente numero uno e due del World Ranking for Golfers with Disability (WR4GD) dove Perrino, che a luglio ha vinto il Campionato Europeo della categoria, è settimo. “Quello in Irlanda - ha detto il livornese - è stato un successo importante, perché ha dimostrato che anche i giocatori con disabilità possono emergere a livello europeo”.

Popert e Lawlor, che sono tra i favoriti, cercheranno sicuramente la rivincita con il primo, peraltro, che è l’assoluto dominatore del G4D Tour, con quattro successi sulle sette gare del 2022 e altri due nel 2023, mentre Lawlor ne ha ottenuto uno quest’anno. Con loro punteranno al titolo, oltre a Perrino a caccia del bis, anche gli altri due elementi andati a segno in stagione, lo spagnolo Juan Postigo Arce (due titoli), e il sudafricano David Watts, insieme agli altri due vincitori del 2022, l’inglese Mike Browne, e lo svedese Rasmus Lia, che inoltre ad aprile ha fatto suo l’Open d'Italia disabili-Sanofi. Completano il field degli undici partecipanti lo statunitense Chris Biggins, il canadese Kurtis Barkley, l’irlandese Conor Stone e Issa Nlareb, primo giocatore del Camerun a prendere parte a una gara del G4D Tour.

L’edizione numero 81 dell’Open d’Italia si giocherà dal 27 al 30 giugno 2024. La data è stata ufficializzata dal DP World Tour che ha svelato il calendario della prossima stagione. A 52 giorni dalla Ryder Cup - la sfida tra il Team Europe e il Team USA in programma dal 29 settembre al 1°ottobre 2023 al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma), ecco un altro appuntamento con il grande golf internazionale in arrivo in Italia.

Il torneo, che avrà il supporto di Infront Italy, official advisor della FIG, metterà in palio 3.250.000 dollari. Nell’80esima edizione, disputata al Marco Simone Golf & Country Club lo scorso maggio, successo del polacco Adrian Meronk. Ulteriori aggiornamenti sull’81°Open d’Italia saranno comunicati prossimamente attraverso i canali ufficiali della Federazione Italiana Golf.

 

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Primo piano

  • Il ritorno al successo
    di Paratore: “Bisogna
    crederci, sempre”
    Il ritorno al successo di Paratore: “Bisogna crederci, sempre” 14/04/2025

    Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.

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Golf Story

  • I "tre moschettieri"
    e il super maestro
    del golf italiano
    I "tre moschettieri" e il super maestro del golf italiano 15/04/2021

    Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925  che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano. 

    Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open.  La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta

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