Uno sport per tutti: inclusivo, aggregante e adatto anche alle esigenze di persone che convivono con una disabilità. L’Open d’Italia Disabili – Sanofi Genzyme, in programma al Golf Club Crema Resort dall’11 al 12 ottobre 2018, è molto più di un torneo di golf. Attraverso questa competizione, infatti, la Federazione Italiana Golf rafforza la propria attenzione e vicinanza nei confronti degli atleti paralimpici, dimostrando la loro centralità all’interno del Progetto Ryder Cup 2022
Nel quartetto So Yeon Ryu, IK Kim. Sung H. Park, In Gee Chun
Il romano si è classifiato al quinto posto, 24° Edoardo Molinari
I continentali hanno trionfato nella 42ª sfida battendo gli Stati Uniti per 17,5 a 10,5 sul percorso de Le Golf National
Si è imposto nel Tour Championship, la sia vittoria numero 80
La 22enne olandese Anne Van Dam (258 - 64 64 65 65, -26) ha firmato il secondo titolo nel Ladies European Tour dominando nell’Estrella Damm Ladies Open disputato sul percorso del Golf Club de Terramar (par 71), a Sitges nei pressi di Barcellona in Spagna. Con due ottimi gini in 64 (-7) e altrettanti in 65 (-6) ha lasciato a otto colpi la tedesca Caroline Masson, la svedese Caroline Hedwall e la dilettante coreana Selin Hyun (266, -18).
Il francese Romain Langasque ha colto il primo titolo nel Challenge Tour imponendosi con 273 (66 69 71 67, -15) colpi nell’Hopps Open de Provence (Challenge Tour) disputato al Golf International de Pont Royal (par 72) di Mallemort in Francia.
Ha ottenuto un buon 16° posto con 282 (70 72 71 69, -6) Filippo Bergamaschi, poco dietro Alessandro Tadini, 24° con 284 (71 68 72 73, -4), e più distanziato Enrico Di Nitto, 55°
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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