Otto italiani, tra i quali tre dilettanti, hanno ottenuto la ‘carta’ piena (categoria 6) per la stagione 2022 del circuito nella “Qualifying School-Final Stage” che si è svolta sui due percorsi del Golf Nazionale di Sutri (VT) e del Terre dei Consoli GC, a Monterosi (VT), con i 144 partecipanti che si sono alternati per due giri su entrambi i tracciati (par) 72) e con i 70 sopravvissuti al taglio che hanno concluso al Golf Nazionale.
Il torneo è stato vinto con 206 (67 68 71, -10) colpi dal dilettante francese Martin Couvra davanti al connazionale Julien Sale, anch’egli amateur, e all’inglese Ben Schmidt (208, -8). Comunque era importante soprattutto terminare tra i 37 che hanno avuto la categoria 6 e tra costoro ci sono i tre dilettanti Andrea Romano, quinto con 211 (71 67 73, -5), Flavio Michetti, nono con 212 (-4), e Manfredi Manica, 13° con 213 (-3), che sono stati anche i migliori tra gli italiani.
Promossi anche Agustin Bardas e Michele Ortolani, 15.i con 214 (-2), Gianmaria Rean Trinchero e Alessandro Notaro, 23.i con 215 (-1), e Federico Zucchetti 37° con 217 (+1).
Sette hanno avuto la ‘carta categoria 8 con meno possibilità di giocare: Giulio Castagnara, 38° con 218 (+2), Federico Livio, 44° con 219 (+3), Alessandro Bianco e Takayuki Matsui, 47.i con 220 (+4), Rocco Sanjust, 54° con 221 (+5), Filippo Bergamaschi, 60° con 222 (+6), e Marco Archetti, 64° con 223 (+7). I 74 giocatori usciti al taglio hanno avuto la categoria nove, con scarse opportunità di gioco.
SECONDO GIRO - Sul percorso del Golf Nazionale di Sutri (VT) si assegnano le ‘carte’ per l’Alps Tour 2022 ai 70 concorrenti rimasti in gara dopo il taglio nella “Qualifying School-Final Stage” del circuito, gara in cui i 144 giocatori al via nei primi due round si sono alternati anche sul percorso del Terre dei Consoli GC, a Monterosi (VT). Al termine i primi 35 classificati verranno gratificati con una ‘carta’ categoria 6 a tempo pieno e gli altri con una ‘carta’ categoria 8 che offre meno opportunità di gioco. Coloro che invece non hanno superato il taglio usufruiranno di una ‘carta’ categoria 9 che offre solo poche gare. Staccheranno il biglietto per il prossimo Alps Tour 15 italiani, (dei 35 al via) dei quali tre dilettanti, e l’ultimo giro dirà se in categoria 6 o 8.
Ha preso il comando con 135 (67 68, -8) colpi il dilettante francese Martin Couvra, inseguito da altri due amateur, il brillante Andrea Romano (138 - 71 67, -6), risalito dal 18° posto con un 67 (-4), e il transalpino Clement Poletti, entrambi affiancati dall’olandese Lars Keunen. In quinta posizione con 139 (-5) un altro amateur azzurro, Flavio Michetti, e il pro Michele Ortolani. Hanno recuperato Filippo Bergamaschi, 22° con 143 (-1) alla pari con Augustin Bardas, e Giulio Castagnara, 26° con 144 (par), entrambi rinvenuti dalla 74ª piazza. Stesso score di Castagnara per Federico Livio, Federico Zucchetti e per Alessandro Notaro. Tra i primi 35 anche Rocco Sanjust, 33° con 145 (+).
PRIMO GIRO - E’ iniziata sui percorso del Terre dei Consoli GC, a Monterosi (VT), e al Golf Nazionale di Sutri (VT), entrambi par 72, la “Qualifying School-Final Stage” dell’Alps Tour, con la partecipazione di 144 giocatori. Il taglio dopo 36 buche lascerà in gara i primi 65 classificati e i pari merito al 65° posto che poi al Golf Nazionale nell’ultimo giro si contenderanno le 35 ‘carte’ categoria 6, ossia per giocare tutto l’anno nel 2022, che verranno assegnate ai primi 35. Gli altri avranno una ‘carta’ categoria 8, con minori possibilità di gioco, e ne avranno ancora meno coloro che non supereranno il taglio, i quali riceveranno una categoria 9.
Dopo il turno iniziale è al vertice con 66 (-6) colpi il dilettante francese Oihan Guillamoundeguy, seguito con 67 (-5) da Alessandro Notaro e da altri due amateur, lo spagnolo Josè Manuel Pardo Benitez e il transalpino Martin Couvra. Il quarto dilettante tra i primi nove concorrenti in graduatoria è Flavio Michetti, quinto con 68 (-4).
Al 18° posto con 71 (-1) Andrea Romano, anch’egli amateur, quindi al 25° con 72 (par), Rocco Sanjust e Michele Ortolani e al 32° con 73 (+1) Augustin Bardas, Michele Cea, Marco Archetti, Gianmaria Rean Trinchero e Federico Zucchetti. In ritardo Filippo Bergamaschi e Giulio Castagnara, 74.i con 75 (+3).
LA VIGILIA - Al Golf Nazionale di Sutri e al Terre dei Consoli Golf Club di Monterosi, sempre in provincia di Viterbo, dal 10 al 12 novembre va in scena la “Qualifying School-Final Stage” dell’Alps Tour. In palio 35 “carte” piene (categoria 6) per giocare nel 2022 sul terzo circuito europeo maschile. Saranno 144 i giocatori in campo, provenienti da 22 diversi Paesi.
L’evento si disputerà sulla distanza di 54 buche, con formula stroke play. Dopo le prime 36 buche accederanno alla fase finale della competizione i migliori 65 giocatori (e pari merito al 65° posto). Con il round finale che si giocherà al Golf Nazionale, la Coverciano del green.
Riceveranno invece una “carta” categoria 8 coloro che si piazzeranno tra il 36° e il 65° posto. Mentre quelli tra la 66ª e la 144ª piazza ne otterranno una categoria 9.
Nel field anche 35 giocatori italiani (di cui diversi amateur). Tra questi spiccano i nomi, tra gli altri, di Filippo Bergamaschi, Giulio Castagnara, Michele Cea, Michele Ortolani, Federico Zucchetti e Rocco Sanjust. Tra gli amateur citiamo Andrea Romano, Jacopo Albertoni e Mandredi Manica.
Dopo aver ospitato il “First Stage” delle Qualifying School – su tre diversi percorsi, l’Acaya GC, il GC Le Fonti e il Miglianico G&CC – l’Italia si prepara ad accogliere un altro appuntamento clou dell’Alps Tour.
Pia Babnik nell’individuale e il Team di Emily Kristine Pedersen hanno vinto l’Aramco Team Series – Jeddah, praticamente due gare in una disputate al Royal Greens Golf & Country Club (par 72), a Jeddah in Arabia Saudita, dove erano in palio 200.000 dollari per il torneo individuale e 800.000 dollari quello a squadre. In campo Lucrezia Colombotto Rosso, che si è classificata 47ª con 215 (72 70 73, -1) nell’individuale e decima con il Team Morgan a squadre.
Pia Babnik, 17enne slovena di Lubiana rivelazione dell’anno in cui ha ottenuto i suoi primi due titoli sul circuito, è letteralmente volata con un 65 (-7, otto birdie, un bogey), miglior punteggio del round finale, sorpassando la tedesca Olivia Cowan (201, -15), in vetta dopo due turni e che la precedeva di quattro colpi. In terza posizione con 203 (-13) la gallese Lydia Hall e la spagnola Carlota Ciganda, in quinta con 204 (-12) l’inglese Georgia Hall e in sesta con 205 (-11) la svedese Anna Nordqvist, le inglesi Bronte Law, vincitrice del recente Dubai Moonlight Classic, e Gabriella Cowley, e la thailandese Atthaya Thitikul, 18enne di Ratchaburi, altra giovanissima di grandi prospettive, come la Babnik proette dal 2020, primi due titoli anche per lei in stagione e sicura vincitrice della money list 2021. Lucrezia Colombotto Rosso ha girato in 73 (+1) colpi con tre birdie e quattro bogey. Per la Babnik un assegno di 26.164 dollari.
Il Team della danese Emily Kristine Pedersen, di cui hanno fatto parte l’inglese Hanna Burke, la finlandese Krista Bakker e il dilettante saudita Ahmed Al Subaey, ha concluso con 381 (-5) colpi e ha avuto la meglio superando alla seconda buca di playoff il Team Lydia Hall con il quale aveva concluso alla pari il torneo. Un colpo di ritardo per il Team Babnik (382, -50) e due per i Team dell’australiana Sthepanie Kyriacou e della belga Manon De Roey (383, -49), che aveva iniziato al vertice il turno conclusivo. Al 10° posto, come detto, con 389 (-43) il Team della gallese Becky Morgan che, insieme alla Colombotto Rosso, comprendeva anche l’inglese Florentyna Parker e l’amateur statunitense Ahmed El Mehelmy. Ciascuna proette della squadra vincente ha percepito 43.608 dollari.
SECONDO GIRO - Lucrezia Colombotto Rosso, 40ª con 142 (72 70, -2), ha guadagnato otto posizioni nella classifica individuale dell’Aramco Team Series – Jeddah e sei in quella a squadre, dove il team della gallese Becky Morgan, di cui fa parte insieme all’inglese Florentyna Parker e al dilettante statunitense Ahmed El Mehelmy, è salito dal 14° all’ottavo posto con 257 (-31).
A un giro dal termine dell’evento del Ladies European Tour che si sta svolgendo con doppia graduatoria sul tracciato del Royal Greens Golf & Country Club (par 72), a Jeddah in Arabia Saudita, la tedesca Olivia Cowan è rimasta da sola al comando nell’individuale con 131 (65 66, -13) colpi grazie a un 66 (-6), prodotto di un eagle, sei birdie e di un bogey. Dovrà comunque esprimersi al massimo nella volata verso il titolo poiché dispone di un solo colpo di margine sull’argentina Magdalena Simmermacher (132, -12) e di due sulle inglesi Bronte Law, a segno nel recente Dubai Moonlight Classic, e Georgia Hall (133, -11), leader dopo un turno. In corsa anche l’australiana Stephanie Kyriacou, la spagnola Carlota Ciganda, e la thailandese Atthaya Thitikul, che a fine stagione sarà sicuramente la vincitrice nell’ordine di merito, quinte con 134 (-10).
Nella graduatoria a squadre è passato a condure il team della belga Manon De Roey (251, -37), che comprende l’iberica Carmen Alonso, la finlandese Elina Nummenpaa e l’amateur inglese Nic Davies. Seguono il Team Kyriacou (253, -35), il Team G. Hall (254, -34), che era al vertice dopo 16 buche, e il Team Ciganda (255, -33). Il montepremi dì 800.000 euro per Team e 200.000 per l’individuale.
PRIMO GIRO - Inizio in media classifica per Lucrezia Colombotto Rosso, sia nella gara a squadre che individuale dell’Aramco Team Series – Jeddah, i due tornei in uno del Ladies European Tour. Al Royal Greens Golf & Country Club (par 72) l’azzurra è 48ª con 72 (par, due birdie, due bogey) e il team della gallese Becky Morgan, di cui fa parte insieme all’inglese Florentyna Parker, è 14° con 131 (-13).
Nell’individuale sono al vertice con 65 (-7) l’inglese Georgia Hall e la tedesca Olivia Cowan che precedono di un colpo l’argentina Magdalena Simmermacher e la spagnola Carmen Alonso (66, -6). Al quinto posto con 67 (-5) la scozzese Michele Thomson, la svedese Anna Nordqvist e la thailandese Atthaya Thitikul, che a fine stagione sarà sicuramente prima nell’ordine di merito.
Nella gara a squadre è al vertice con 125 (-19) il Team Hall che comprende la marocchina Maha Haddioui e l’indiana Diksha Dakar. Subito dietro il Team Ciganda (136, -18) e al terzo posto i Team Weaver, De Roey e Givens (127, -17). Il montepremi dì 800.000 euro per Team e 200.000 per l’individuale.
LA VIGILIA - Il Ladies European Tour resta in Arabia Saudita dove, dal 10 al 12 novembre, si gioca il penultimo appuntamento della stagione: l’Aramco Team Series – Jeddah. Al Royal Greens Golf & Country Club lo spettacolo è doppio e tra le protagoniste c’è anche Lucrezia Colombotto Rosso, unica azzurra in campo.
Due le gare in programma: da una parte quella individuale, che si giocherà sulla distanza di 54 buche (senza taglio) con formula “stroke play” e metterà in palio un montepremi di 200.000 dollari. Dall’altra quella a squadre (36 quelle in campo) composte tutte da 3 proette e un/a dilettante, sempre sulla distanza di 54 buche. Con i capitani dei team scelti in base alla classifica ufficiale del Rolex Women’s Golf Ranking alla data di lunedì 1 novembre 2021. Questo evento garantirà invece un montepremi di 800.000 dollari.
Sul percorso del Royal Greens Golf & Country Club ci saranno tante big del massimo circuito europeo femminile, a partire dalla nuova regina, Atthaya Thitikul. La tailandese, grazie al secondo posto ottenuto la scorsa settimana all’Aramco Saudi Ladies International (vinto dalla neozelandese Lydia Ko), è sicura di imporsi nella “Race to Costa del Sol”, l’ordine di merito del circuito, affermandosi quale più giovane giocatrice (18 anni e 10 mesi) a riuscire in questa impresa.
Sono in tutto 108 le giocatrici nel field. Tra loro ecco pure la norvegese Marianne Skarpnord, l’americana Alison Lee e l’inglese Charley Hull, vincitrici dei primi tre eventi delle Aramco Team Series.
L’appuntamento precede l’Andalucia Costa del Sol Open de Espana, ultima gara del Ladies European Tour 2021 in programma dal 25 al 28 novembre a Malaga.
James Kingston ha vinto il Sergio Melpignano Senior Italian Open, ultima tappa dell’Italian Pro Tour 2021 (il circuito di gare nazionali e internazionali della FIG), inserito anche nel calendario del Legends Tour (circuito europeo riservato agli over 50), con il punteggio di 205 (70 67 68, -11) colpi. Il sudafricano, grazie ad un ultimo giro bogey free, ha superato al fotofinish Joakim Haeggman, secondo con 206 (-10). Per lo svedese, leader al termine del secondo round, è stato fatale un bogey alla buca 17. Ottima prova di Emanuele Canonica: l’azzurro ha chiuso al terzo posto con uno score di 207 (68 70 69, -9) insieme agli inglesi Peter Wilson, David Shacklady e John Bickerton.
Il 55enne di Ottosdal conquista così il secondo successo in carriera sul Legends Tour dopo quello ottenuto lo scorso luglio al WINSTONgolf Senior Open Invitational. Questa vittoria si aggiunge ad un ricco palmarès che comprende anche undici trofei sul Sunshine Tour, quattro sull’Asian Tour e due sull’European Tour. Grazie a questo exploit, il classe 1965 succede nell’albo d’oro a Barry Lane (vincitore nel 2019, nel 2020 il torneo non si è disputato causa Covid) e sale dal 13/o al 6/o posto nell’ordine di merito del Legends Tour.
Tra gli altri azzurri in gara, Michele Reale ha chiuso in 46/a posizione con uno score di 223 (78 74 71, +7). Mauro Bianco si è piazzato 49/o con 224 (75 75 74, +8), Massimo Scarpa 52/o con 226 (77 76 73, +10), Gianluca Pietrobono 57/o con 228 (79 77 72, +12). Buon finale di Costantino Rocca con un -2 di giornata e un punteggio totale di 230 (80 80 70, +14) che gli vale il 59/o posto.
Formula e montepremi – ll torneo si è disputato sulla distanza di 54 buche, 18 al giorno, senza taglio. Il vincitore ha incassato un assegno di 45.000 euro su un montepremi complessivo di 300.000.
In campo in memoria di Sergio Melpignano – L’evento si è giocato in memoria di Sergio Melpignano, fondatore e forza trainante dello sviluppo di San Domenico Hotels e del turismo pugliese. Grazie alla sua intraprendenza visionaria e alla sua determinazione, Melpignano ha vissuto con ispirazione il suo sogno di una vita: portare il golf di alto livello in Puglia.
Il percorso – Dopo esser stato il teatro di gioco del Challenge Tour Grand Final nel 2005 e nel 2012, il San Domenico Golf ha scritto un’altra pagina importante della sua storia. Il percorso di gara, che si snoda lungo la suggestiva costa adriatica, ha messo a dura prova i partecipanti che si sono sfidati su fairway con ulivi centenari e scorci dell’antica città di Egnathia e bunker strategicamente progettati.
Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Sponsor); Fideuram (Official Bank); Allianz, Kappa ed Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Official advisor: Infront.
Social Partner – Il circuito Italian Pro Tour sostiene Sport Senza Frontiere Onlus che da anni porta avanti un progetto di inclusione sociale attraverso il golf.
Continua lo show del Sergio Melpignano Senior Italian Open, ultima tappa dell'Italian Pro Tour 2021 (il circuito di gare nazionali e internazionali della FIG), inserito anche nel calendario del Legends Tour (circuito europeo riservato agli over 50). Al termine del secondo giro Joakim Haeggman è rimasto da solo in testa alla classifica con 135 (67 68, -9). Lo svedese, già leader dopo il primo round in compagnia degli inglesi Shacklady e Wilson, ha ora due colpi di vantaggio sul sudafricano James Kingston, secondo con 137 (-7). In terza posizione un ottimo Emanuele Canonica con 138 (68 70, -6), insieme al britannico John Bickerton. L'azzurro, dopo aver iniziato il secondo giro con un bogey, è rientrato in carreggiata con due birdie consecutivi e un eagle nelle prime nove buche. Nelle seconde nove, ha firmato due bogey e un altro birdie. Seguono in classifica il gallese Stephen Dodd, 5/o con 139 (-5), e gli inglesi Barry Lane (vincitore nel 2019 e campione in carica, dato che nel 2020 il torneo non si è giocato causa Covid) e Paul Wesselingh, sesti con 140 (-4). Chiudono la top ten Rafael Gomez, Ricardo Gonzalez, Phillip Price, Gary Marks e David Shacklady, ottavi con 141 (-3).
"Ho giocato bene anche se alla fine ho sofferto un po' il vento. L'eagle? Erano trent'anni che non imbucavo un putt così. Per come è andata la giornata son più che contento. Credo sia possibile una rimonta, vedremo nell'ultimo giro. Questo è un percorso sul quale gioco spesso, ci tengo a far bene e sono sicuro di riuscirci". Queste le dichiarazioni di Canonica.
Tra gli altri italiani in gara, c'è Mauro Bianco al 39/o posto con 150 (75 75, +6). Michele Reale, invece, è 49/o con 152 (78 74, +8). Massimo Scarpa occupa la 52/a piazza con uno score di 153 (77 76, +9), Gianluca Pietrobono la 57/a con 156 (79 77, +12), mentre Costantino Rocca è 61/o con 160 (80 80, +16).
Formula e montepremi – ll torneo si disputa sulla distanza di 54 buche, 18 al giorno, senza taglio. Il montepremi è di 300.000 euro, con prima moneta di 45.000. Mentre sabato 6 novembre si giocherà la Pro-Am.
In campo in memoria di Sergio Melpignano – L’evento si gioca in memoria di Sergio Melpignano, fondatore e forza trainante dello sviluppo di San Domenico Hotels e del turismo pugliese. Grazie alla sua intraprendenza visionaria e alla sua determinazione, Melpignano ha vissuto con ispirazione il suo sogno di una vita: portare il golf di alto livello in Puglia.
Il percorso – Dopo esser stato il teatro di gioco del Challenge Tour Grand Final nel 2005 e nel 2012, il San Domenico Golf scrive un’altra pagina importante della sua storia. Il percorso di gara, che si snoda lungo la suggestiva costa adriatica, metterà a dura prova i partecipanti che si sfideranno su fairway con ulivi centenari e scorci dell’antica città di Egnathia e bunker strategicamente progettati.
Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Sponsor); Fideuram (Official Bank); Allianz, Kappa ed Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Official advisor: Infront.
Social Partner – Il circuito Italian Pro Tour sostiene Sport Senza Frontiere Onlus che da anni porta avanti un progetto di inclusione sociale attraverso il golf.
Gli azzurri hanno guadagnato alcune posizioni nel giro finale del The Spirit International Amateur Golf Championship disputato al Whispering Pines Golf Club (par 72), di Trinity, in Texas, dove gli Stati Uniti si sono imposti con 620 (-28) colpi nella classifica combinata a squadre precedendo con largo margine Canada (641, -7) e Svezia (642, -6). L’Italia (Lucas Nicolas Fallotico, Filippo Celli, Alessia Nobilio, Anna Zanusso) ha concluso al 16° posto con 677 (+29) abbandonando il 19° e penultimo.
Nella graduatoria a squadre maschile successo della Svezia (429, -3) che ha preceduto Stati Uniti (430, -2) e Canada 431 (-1). Italia da 17ª a 15ª con 677 (+29). Tra le ragazze Stati Uniti al vertice con 420 (-12) davanti a Svizzera (427, -5) e Francia (433, +1). Italia da 16ª a 11ª con 455 (+23).
Nell’individuale maschile ha prevalso con 210 (-6) l’inglese Sam Bennett che ha battuto lo svedese Hugo Townsend (212, -4) e il canadese Johnny Travale (213, -3). Piccoli passi avanti di Lucas Nicola Fallotico, 22° con 226 (75 77 74, +10), e di Filipo Celli, 34° con 233 (79 83 71, +17). Nell’individuale femminile la statunitense Rosie Zhang, numero uno del ranking mondiale amateur, non si è fatta sfuggire l’occasione e ha vinto con 206 (-10) colpi precedendo la messicana Isabella Fierro (209, -7) e la canadese Savannah Grewal (211, -5). Anche in questo caso qualche posizione guadagnata da Alessia Nobilio, da 25ª a 16ª con 224 (77 75 72, +8), e da Anna Zanusso, da 32ª a 27ª con 231 (74 82 75, +15).
Nell’individuale combinata dominio delle ragazze con l Rosie Zhang vincitrice e la messicana Isabella Fierro seconda, quindi Sam Bennett. Al 36° posto Nobilio, al 42° Fallotico, al 59° Zanusso e al 64° Celli
SECONDO GIRO - Seconda giornata piuttosto buia per gli azzurri che hanno perso posizioni in tutte e sei le classifiche in cui si articola il The Spirit International Amateur Golf Championship che si sta svolgendo al Whispering Pines Golf Club (par 72), di Trinity, in Texas, sulla distanza di 54 buche.
Nella graduatoria a squadre combinata gli italiani sono scivolati al 19° e penultimo posto con 460 (+28) colpi. mentre sono passati a condurre gli Stati Uniti (415, -17) davanti a Canada (420, -12), leader dopo un turno, e a Francia (426, -6). Il Canada è rimasto al vertice nella classifica per team maschile con 280 (-8) con sei colpi di margine su Svezia e Stati Uniti (286, -2). Azzurri 17.i con 160 (+26). In quella a squadre femminile sono in vetta con 284 (-4) Francia, Svizzera e Stati Uniti. Azzurre da decime a 16.e con 308 (+20).
Nell’individuale maschile l’inglese Joseph Pagdin (138 - 69 69, -6) ha raggiunto al vertice il canadese Johnny Travale (67 71) con lo statunitense Sam Bennett (141, -3) terzo a tre colpi. Lucas Nicolas Fallotico da 20° a 26° con 152 (75 77, +8) e Filippo Celli da 34° a 36° con 162 (79 83, +18). Nell’individuale femminile, la statunitense Rosie Zhang (137 - 69 68, -7), numero uno mondiale, ha allungato il passo e ha tre colpi di vantaggio sulla messicana Isabella Fierro, sulla canadese Savannah Grewal e sulla svizzera Caroline Sturdza (140, -4). Alessia Nobilio da 23ª a 25ª con 152 /77 75, +8) e Anna Zanusso da 18ª a 32ª con 156 (74 82, +12). Nella combinata la Zhang precede di un colpo Pagdin e Travale. Al 50° posto Nobilio e Fallotico, al 62° Zanusso e al 73° Celli.
PRIMO GIRO - E’ iniziato il The Spirit International Amateur Golf Championship al Whispering Pines Golf Club (par 72), di Trinity, in Texas, dove la squadra azzurra è composta da Anna Zanusso, Alessia Nobilio, Filippo Celli e Lucas Nicolas Fallotico e dove si stilano ben sei classifiche con 20 team in gara.
Nella graduatoria a squadre maschile l’Italia è 15ª con 154 (+10) colpi. Al vertice il Canada con 137 (-7) seguito da Stati Uniti (141, -3) e Belgio (142, -2). In quella femminile le azzurre sono decime con 151 (+7) e rendono nove colpi alla Svizzera, in vetta con 142 (-2), davanti a Colombia e Francia con 143 (-1). Infine nella combinata (tre score dei quattro componenti ciascuna compagine a ogni giro) Italia 15ª con 226 (+10). Al vertice il Canada con 208 (-8), quindi Stati Uniti (210, -6) e Francia (214, -2).
Nell’individuale maschile Lucas Nicolas Fallotico è 20° con 75 (+3) colpi e Filippo Celli 34° con 79 (+7). Al vertice con 67 (-5) il canadese Johnny Travale con alle spalle lo statunitense James Piot (68, -4) e l’inglese Joseph Pagdin (69, -3). Tra le ragazze Anna Zanusso, capitana della formazione azzurra, è 18ª con 74 (+2) e Alessia Nobilio 23ª con 77 (+5). Leader con 69 (-3) l’attuale astro statunitense delle dilettanti Rosie Zhang con 69 (-3) inseguita dalla svizzera Caroline Sturdza (70, -2) e da cinque concorrenti in terza posizione con 71 (-1). Nella combinata in vetta il canadese Johnny Travale quindi Zanusso 32ª, Fallotico 36°, Nobilio 50ª e Celli 66°. Si gioca sulla distanza di 54 buche.
LA VIGILIA - Due anni dopo l’ultima volta negli Stati Uniti torna protagonista il The Spirit International Amateur Golf Championship. Al Whispering Pines Golf Club di Trinity, in Texas, dal 4 al 6 novembre l’Italia sarà rappresentata da un quartetto composto da Anna Zanusso (Capitano), Alessia Nobilio, Filippo Celli e Lucas Nicolas Fallotico.
L’evento biennale, arrivato alla decima edizione, vedrà in gara tanti tra i migliori amateur al mondo, provenienti da 20 Paesi e quattro Continenti.
Nel 2019 a imporsi fu la Francia che riuscì a superare di due colpi la Norvegia e la Corea. In un evento disputato in passato da giocatori diventati poi grandi campioni quali, tra gli altri, Lorena Ochoa, Paula Creamer, Lexi Thompson, Brandt Snedeker, Martin Kaymer e Jordan Spieth. Un torneo, dunque, di altissimo profilo, al punto che, scorrendo i nomi dei partecipanti delle passate edizioni e il loro curriculum da pro, le statistiche riportano: 650 vittorie professionistiche, 25 titoli major, 17 partecipazioni alle Olimpiadi, 16 vincitori sul PGA Tour, 25 vincitori sull’European Tour, 23 vincitrici sul LPGA Tour e 21 vincitrici sul Ladies European Tour.
Un'altra splendida vittoria per Francesca Fiorellini, che continua a stupire in una stagione che l'ha vista protagonista assoluta. Dopo aver trovato il successo al Campionato Nazionale Femminile/Trofeo Giuseppe Silva, al Campionato Nazionale Ragazze/Trofeo Silvio Marazza e dopo essere stata una delle artefici del trionfo europeo alla PING Junior Solheim Cup e del team dell’Europa Continentale al Junior Vagliano Trophy, l'azzurra si è imposta anche agli Internazionali di Francia U21/Esmond Trophy.
La romana classe 1995, qualificatasi per i Match Play dopo il 14/o posto nelle 36 buche di Stroke Play con 144 (75 70, +2), ha superato agli ottavi di finale la spagnola Tejedo Rocio Mulet (in testa dopo i due turni di qualificazione) alla 20/a buca. Nel turno successivo, la quindicenne (ne compirà 16 il prossimo 15 novembre) si è imposta su un'altra iberica, Carla Bernat, per 2&1. In semifinale, contro la britannica Woad, l'azzurra ha vinto per 4&3, mentre nell'ultimo atto, dove ha affrontato la svedese Meja Ortengren, ha trovato il successo per 1Up.
Francesca Fiorellini è dunque la nuova campionessa degli Internazionali di Francia U21/Esmond Trophy, il torneo annuale che si svolge sul percorso del Golf de Saint-Cloud, alle porte di Parigi. Nel 2020 l’evento non si giocò a causa del Covid-19 e l'atleta dell'Olgiata Golf Club succede nell'albo d'oro a Lucie Malchirand (vincitrice nel 2019 e quest’anno della 25/a edizione del Ladies Italian Open).
LA VIGILIA - Tutto pronto per gli Internazionali di Francia U21/Esmond Trophy, il torneo annuale che si svolge sul percorso del Golf de Saint-Cloud, alle porte di Parigi. Si tratta di una manifestazione aperta alle migliori atlete europee Under 21 e, tra queste, ci sono sei italiane: Paris Appendino, Giulia Bellini Charlotte Cattaneo, Francesca Fiorellini, Matilde Innocenti Angelini e Francesca Pompa. Partecipa a titolo individuale Rebecca Galasso. Il team azzurro sarà accompagnato dall’allenatore federale Enrico Trentin e da Emanuela Baj.
Nel 2020 l’evento non si giocò a causa del Covid-19, mentre nel 2019 a trionfare fu la francese Lucie Malchirand (vincitrice quest’anno della 25/a edizione del Ladies Italian Open) davanti alla connazionale Pauline Roussin-Bouchard. L’ultima vittoria italiana risale al 2014, quando Virginia Elena Carta superò Celia Barquin Arozamena, la promessa del golf spagnolo scomparsa tragicamente nel 2018.
Il torneo andrà in scena dal 3 al 7 novembre. Il primo e il secondo giorno ci sarà la fase di qualificazione con la formula Stroke Play sulla distanza di 36 buche. Le migliori 16 concorrenti si qualificheranno per la fase finale (Esmond Trophy) e questa si giocherà con la formula Match Play dagli ottavi di finale fino all’ultimo atto che decreterà il vincitore dell’edizione 2021.
Ci sarà anche spazio per la Nations Cup, che prevede che ogni team sia composto da 2 o 3 atlete della stessa nazionalità e il punteggio sarà calcolato tenendo conto dei due migliori score sui primi due giri. Inoltre si svolgerà anche il Claude Roger Cartier Trophy, aperto alle otto migliori concorrenti Under 18 (nate dal 2003 in poi) non qualificate per l’Esmond Trophy.
Al San Domenico Golf (par 72) di Savelletri di Fasano (Brinidisi), il primo round del Sergio Melpignano Senior Italian Open è iniziato con una grande prova di Emanuele Canonica. Il piemontese, con uno score di 68 (-4) avvalorato da sei birdie con due bogey, dopo le prime 18 buche giocate (su un totale di 54) è quarto ad un solo colpo da un terzetto di leader composto dallo svedese Joakim Haeggman e dagli inglesi David Shacklady e Peter Wilson, in testa con 67 (-5).
“E’ andata bene nonostante il forte vento e sono assolutamente soddisfatto. E’ sempre bello giocare bene in casa, l’emozione s’è fatta sentire e ora spero di continuare in questo modo anche negli ultimi due round”. Queste le dichiarazioni di Canonica.
In Puglia ha regalato subito spettacolo l’ultimo evento dell’Italian Pro Tour 2021 (il circuito di gare nazionali e internazionali della FIG), inserito anche nel calendario del Legends Tour (circuito europeo riservato agli over 50). L’americano Clark Dennis (vincitore nel 2017 e nel 2018) è quinto con 70 (-2) al pari dell’argentino Ricardo Gonzalez, del sudafricano James Kingston e del britannico Peter Baker. Mentre il gallese Stephen Todd, campione nel 2016 e secondo nell’ordine di merito del Legends Tour 2021, condivide la nona posizione con 71 (-1) insieme ad altri sei giocatori. E’ invece 16° con 72 (par) il britannico Barry Lane, campione in carica (ha fatto suo il torneo nel 2019, la competizione non s’è giocata, causa Covid, nel 2020).
Più indietro gli altri azzurri. Mauro Bianco è 37° con 75 (+3), mentre Massimo Scarpa è 52° con 77 (+5) e precede in classifica Michele Reale, 55° con 78 (+6) davanti a Gianluca Pietrobono, 56° con 79 (+7), e Costantino Rocca, 58/° con 80 (+8).
Formula e montepremi – ll torneo si disputa sulla distanza di 54 buche, 18 al giorno, senza taglio. Il montepremi è di 300.000 euro, con prima moneta di 45.000. Mentre sabato 6 novembre si giocherà la Pro-Am.
In campo in memoria di Sergio Melpignano – L’evento si gioca in memoria di Sergio Melpignano, fondatore e forza trainante dello sviluppo di San Domenico Hotels e del turismo pugliese. Grazie alla sua intraprendenza visionaria e alla sua determinazione, Melpignano ha vissuto con ispirazione il suo sogno di una vita: portare il golf di alto livello in Puglia.
Il percorso – Dopo esser stato il teatro di gioco del Challenge Tour Grand Final nel 2005 e nel 2012, il San Domenico Golf scrive un’altra pagina importante della sua storia. Il percorso di gara, che si snoda lungo la suggestiva costa adriatica, metterà a dura prova i partecipanti che si sfideranno su fairway con ulivi centenari e scorci dell’antica città di Egnathia e bunker strategicamente progettati.
Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Sponsor); Fideuram (Official Bank); Allianz, Kappa ed Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Official advisor: Infront.
Social Partner – Il circuito Italian Pro Tour sostiene Sport Senza Frontiere Onlus che da anni porta avanti un progetto di inclusione sociale attraverso il golf.
Philip Geerts è terminato al 41° posto con 292 (71 72 71 78, +4 colpi), penalizzato da un 78 (+6) finale nel SA PGA Championship (Sunshine Tour) al St Francis Links (par 72) di St. Francis Bay in Sudafrica. Ha vinto con 271 (69 81 66 65, -17) Dean Burmester, al settimo titolo sul circuito e con altri due sull’European Tour. Alle sue spalle Peter Moolman (273, -15) e Louis de Jager (274, -14). Per Burmester un assegno di 190.200 rand (10.902 euro) su un montepremi è 1.200.000 rand (circa 67.000 euro).
La neozelandese Lydia Ko ha dominato nel Saudi Ladies International Presented by Public Investment Fund, evento del Ladies European Tour che ha vinto con 265 (67 70 63 65, -23) colpi, disputato al Royal Greens Golf & Country Club (par 72) di King Abdullah Economic City in Arabia Saudita.
Bo-Gyung “Lydia” Ko, 24enne di Seoul, ex leader del Rolex Ranking e numero sette prima della gara, 16 titoli sul LPGA Tour con due major e, al netto di questi e dei tornei in comune tra due o più circuiti, con quattro successi sul LET, con l’attuale, due sul tour australiano e uno in quello coreano, è volata negli ultimi due round, prima con un 63 (-9, dieci birdie, un bogey), record del campo eguagliato su 18 buche eguagliato, e poi con un 65 (-7) con un eagle e tre birdie nelle prime nove buche con cui ha chiuso il conto per poi fare passerella sulle seconde nove con altri due birdie.
Al secondo posto con 270 (-18) la thailandese Atthaya Thitikul, che non avrà problemi a imporsi nella money list del LET, al terzo con 275 (-13) la spagnola Carlota Ciganda e l’inglese Alice Hawson, al quinto con 276 (-12) la tedesca Olivia Cowan e l’australiana Whitney Hillier e al settimo con 277 (-11) la statunitense Alison Lee e l’iberica Nuria Iturrioz. E’ uscita al taglio Lucrezia Colombotto Rosso, 63ª con 148 (75 73, +4). Lydia Ko ha ricevuto un assegno di 129.680 dollari su un montepremi è di 1.000.000 di dollari.
TERZO GIRO - Nel Saudi Ladies International Presented by Public Investment Fund, evento del Ladies European Tour che si sta svolgendo al Royal Greens Golf & Country Club (par 72) di King Abdullah Economic City in Arabia Saudita, la neozelandese Lydia Ko, numero sette del Rolex Ranking ed ex numero uno mondiale, ha eguagliato con 63 (-9, dieci birdie, un bogey) il record del campo e con lo score di 200 (67 70 63, -16) ha fatto il vuoto alle sue spalle.
Partirà per il turno conclusivo con quattro colpi di margine sulla thailandese Atthaya Thitikul (204, -12), inarrivabile numero uno della money list del Ladies European Tour, e con sei sull’inglese Alice Hewson (206, -10), che guidava la classifica dopo due round.
In quarta posizione con 207 (-9) le spagnole Nuria Iturrioz e Carlota Ciganda e in sesta con 209 (-7) la statunitense Alison Lee, l’australiana Whitney Hillier e la finlandese Sanna Nuutinen, numero due della money list. E’ uscita al taglio Lucrezia Colombotto Rosso, 63ª con 148 (75 73, +4). Il montepremi è di 1.000.000 di dollari.
SECONDO GIRO - L’inglese Alice Hewson, con lo score di 64 (-8) colpi, il migliore del turno, e il totale di 135 (71 64, -9) ha preso il comando del Saudi Ladies International Presented by Public Investment Fund, evento del Ladies European Tour che si sta svolgendo al Royal Greens Golf & Country Club (par 72) di King Abdullah Economic City in Arabia Saudita sulla distanza di 72 buche e dove Lucrezia Colombotto Rosso, 63ª con 148 (75 73, +4), è uscita al taglio.
La Hewson, 24enne di Hemel Hempstead con un titolo sul LET, ha realizzato nove birdie e un bogey prendendo una lunghezza di vantaggio sulla finlandese Sanna Nuutinen (136, -8), seconda nell’ordine di merito. Al terzo posto con 137 (-7) le svedesi Caroline Hedwall e Linnea Strom e la neozelandese Lydia Ko, numero sette mondiale, leader dopo un round insieme alla spagnola Carlota Ciganda, scesa al sesto con 139 (-5), posizione che condivide con la connazionale Nuria Iturrioz, e con l’inglese Hannah Burke, l’australiana Whitney Hillier e la thailandese Atthaya Thitikul, assoluta dominatrice della money list.
Lucrezia Colombotto Rosso ha segnato un 73 (+1) con tre birdie e quattro bogey ed è rimasta fuori per un colpo insieme ad altre 17 concorrenti con lo stesso 148. Il montepremi è di 1.000.000 di dollari.
PRIMO GIRO - Lucrezia Colombotto, 66ª con 75 (+3) colpi, è stata piuttosto lenta nel primo giro dell’Aramco Saudi Ladies International Presented by Public Investment Fund, evento del Ladies European Tour che si sta svolgendo al Royal Greens Golf & Country Club (par 72) di King Abdullah Economic City in Arabia Saudita.
Due giocatrici del LPGA Tour al vertice con 67 (-5), la spagnola Carlota Ciganda (sette birdie, due bogey) e la neozelandese Lydia Ko (sei birdie, un bogey), numero sette mondiale, con un colpo di margine sulla svizzera Kim Metraux e sulle svedesi Johanna Gustavsson e Linnea Strom (68, -4). In sesta posizione con 69 (-3) l’argentina Magdalena Simmermacher e la gallese Becky Brewerton e in ottava con 70 (-2) la thailandese Atthaya Thitikul, incontrastata dominatrice dell’ordine di merito. Tra le sedici concorrenti al 13° posto con 71 (-1) la svedese Anna Nordqvist, la slovena Pia Babnik e la finlandese Sanna Nuutinen, seconda nella money list.. Lucrezia Colombotto Rosso ha segnato tre birdie, due bogey e due doppi bogey. Il montepremi è di 1.000.000 di dollari.
LA VIGILIA - Il Ladies European Tour da Dubai si trasferisce in Arabia Saudita per il primo di due eventi consecutivi a King Abdullah Economic City che precedono l’Andalucia Costa del Sol Open de Espana (25-28 novembre), ultimo atto stagionale. Dal 4 al 7 novembre al Royal Greens Golf & Country Club, nella seconda edizione dell’Aramco Saudi Ladies International Presented by Public Investment Fund, tra le concorrenti in gara ci sarà anche Lucrezia Colombotto Rosso.
Lo scorso anno, quando per la prima volta un torneo del LET s’è giocato in Arabia Saudita, ad imporsi fu Emily Kristine Pedersen che riuscì ad avere la meglio, dopo lo spareggio, su Georgia Hall. La proette danese, così come quella inglese, torneranno a sfidarsi in un torneo che vedrà, tra le protagoniste annunciate, anche la thailandese Atthaya Thitikul e la finlandese Sanna Nuutinen, rispettivamente al primo e al secondo posto dell’ordine di merito con la Thitikul, comunque, sicura regina del circuito.Con loro ci sarà, tra le altre, anche l’australiana Stephanie Kyriacou, terza nella money list. Ma la star della competizione sarà la neozelandese Lydia Ko, numero 7 del world ranking. Il montepremi è di 1.000.000 di dollari.
Una buona e generosa prova e l’ottavo posto con 280 (70 69 71 70, -4) colpi nel Rolex Challenge Tour Grand Final non sono bastati a Matteo Manassero per tornare sull’European Tour. Infatti per ottenere una delle venti ‘carte’ per il circuito maggiore, assegnate ai primi 20 della “Road To Mallorca”, il nome pubblicitario dell’ordine di merito, avrebbe dovuto occupare uno dei primi due posti.
Sul percorso del “T Golf & Country Club” (par 71), a Maiorca in Spagna, ha vinto uno dei protagonisti della stagione, il 25enne danese Marcus Helligkilde, che ha concluso con 276 (69 67 68 72, -8) e ha ottenuto il terzo titolo sul circuito nell’anno e in carriera. Con i 78.000 euro (su un montepremi di 450.000 euro), corrispondenti a 78.000 punti, ha prevalso anche nella money list con 222.628 punti. Il terzo titolo, per la verità, è arrivato un po’ tardi, perché se lo avesse conseguito prima avrebbe già potuto giocare sull’European Tour per la norma che promuove immediatamente al terzo successo in stagione.
Pur avendo girato con un 72 (+1, tre birdie, quattro bogey), un colpo sopra par, Helligkilde è riuscito a prevalere di misura sui francesi Julien Brun e Frederic Lacroix, sul tedesco Yannik Paul e sul portoghese Ricardo Gouveia, secondi con 277 (-7). Subito dietro due sudafricani, JC Ritchie, sesto con 278 (-6), e Oliver Bekker, settimo con 279 (-5), mentre Manassero ha avuto la compagnia dello svedese Jesper Kennegard, in vetta dopo tre giri, del danese Niklas Norgaard Moller e del sudafricano Wilco Nienaber.
Nella “Race to Mallorca” Helligkilde ha preceduto Ricardo Gouveia (p. 188.291), l’iberico Santiago Tarrio (p. 173.938), che era leader prima della gara, Julien Brun (p. 163.772) e Frederic Lacroix (p. 120.334). Manassero è terminato 33° (p. 54.365) risalendo dal 44° posto.
TERZO GIRO - Matteo Manassero, decimo con 210 (70 69 71, -3) colpi, dovrà ricorrere a un miracolo per coronare il suo sogno di tornare sull’European Tour. Infatti ha bisogno almeno di un secondo posto nel Rolex Challenge Tour Grand Final, gara conclusiva del Challenge Tour, condizione essenziale per prendersi una delle venti ‘carte’ per l’European Tour 2022 che verranno assegnate ai primi venti dell’ordine di merito. E’ rimasto praticamente stabile, poiché era nono dopo due turni, ma da quattro i colpi di ritardo dalla vetta sono diventati sette e questo gli complicherà notevolmente le cose nel giro finale.
Sul percorso del “T Golf & Country Club” (par 71), a Maiorca in Spagna, è al vertice con 203 (68 68 67, -10) colpi lo svedese Jesper Kennegard che precede di misura il danese Marcus Helligkilde (204, -9). In terza posizione con 206 (-7) il sudafricano JC Ritchie, in vetta dopo due turni con il connazionale Oliver Bekker, ora quarto con 208 (-5) insieme al francese Julien Brun, al norvegese Espen Kofstad, al tedesco Yannik Paul e al portoghese Ricardo Gouveia, numero due dell’ordine di merito risalito dalla 19ª piazza, sorpassando lo spagnolo Santiago Tarrio, nono con 209 (-4), leader della money list. Il montepremi è di 450.000 euro.
SECONDO GIRO - Gran salto di Matteo Manassero, da 23° a nono con 139 (70 69, -3) colpi, che può così cullare le sue speranze di classificarsi in uno dei primi due posti nella graduatoria del Rolex Challenge Tour Grand Final, gara conclusiva del Challenge Tour, unica condizione per prendersi una delle venti ‘carte’ per l’European Tour 2022 che verranno assegnate ai primi venti dell’ordine di merito.
Sul percorso del “T Golf & Country Club” (par 71), a Maiorca in Spagna, si sono presi la scena salendo in vetta alla classifica con 135 (-7) i sudafricani Oliver Bekker (66 69) e JC Ritchie (68 67). Il primo ha girato in 69 (-2) con quattro birdie e un doppio bogey, unica sbavatura in 36 buche, e il secondo lo ha raggiunto con un 67 (-5), miglior punteggio di giornata fatto di cinque birdie e di un bogey siglato anche da altri quattro concorrenti.
In terza posizione con 136 (-6) lo svedese Jesper Kennegard e il danese Marcus Helligkilde e in quinta con 137 (-5) il norvegese Espen Kofstad, il tedesco Yannik Paul, il danese Nicolai Kristensen e il francese Julien Brun.
Ha rimontato lo spagnolo Santiago Tarrio, leader della money list, uno degli altri autori del 67, ora accanto a Manassero dopo una rimonta dal 39° posto, e ha ceduto il portoghese Ricardo Gouveia, numero due dell’ordine di merito, da quarto a 19° con 141 (-1) dopo un 74 (+3).
Manassero ha firmato uno score di 69 (-2) colpi con quattro birdie, di cui tre a chiudere, e due bogey. Il montepremi è di 450.000 euro.
PRIMO GIRO - Inizio guardingo, ma positivo, di Matteo Manassero 23° con 70 (-1) colpi nel Rolex Challenge Tour Grand Final, il torneo che conclude la stagione del Challenge Tour e al termine del quale si assegneranno venti ‘carte’ per l’European Tour 2022. Sul percorso del “T Golf & Country Club” (par 71), a Maiorca in Spagna, hanno preso il comando con 65 (-6) colpi l’austriaco Lukas Nemecz e il norvegese Espen Kofstad, che precedono di misura il sudafricano Oliver Bekker (66, -5).
Al quarto posto con 67 (-4) il portoghese Ricardo Gouveia, numero due della money list, e i tedeschi Marcel Schneider e Yannik Paul e tra i concorrenti al settimo con 68 (-3) altri due sudafricani, Wilco Nienaber e J.C. Ritchie. In netto ritardo lo spagnolo Santiago Tarrio, 38° con 72 (+1) su 45 concorrenti, numero uno della Road To Mallorca, ossia l’ordine di merito, che in tal modo rischia di essere sorpassato da Gouveia.
Nemecz ha segnato sette birdie e un bogey e Kofstad un eagle, cinque birdie e un bogey. Matteo Manassero, 44° nella money list, che per ottenere la ‘carta’ ha bisogno almeno di un secondo posto, è stato molto prudente concludendo con un birdie e 17 par. Il montepremi è di 450.000 euro.
LA VIGILIA - Arrivare nelle prime due posizioni al Rolex Challenge Tour Grand Final (4-7 novembre) per conquistare una delle 20 “carte” a disposizione e tornare a giocare nel 2022 sull’European Tour dove ancora oggi vanta il primato di più giovane vincitore della storia del circuito. E’ questo il grande obiettivo di Matteo Manassero che a Maiorca, in Spagna, insegue l’impresa. Con il terzo posto (miglior risultato stagionale sul Challenge Tour) al Challenge Costa Brava, Manassero ha guadagnato 20 posizioni (da 64° a 44°) nella “Road to Mallorca” (l’ordine di merito del circuito), concedendosi l’occasione di giocare il Grand Final. Gara che si svolgerà al “T Golf & Country Club” e che vedrà in campo i migliori 45 giocatori del Challenge Tour 2021.
Dalla Spagna alla Spagna. Il 24 ottobre del 2010 con l’exploit al Castelló Masters, arrivato all’età di 17 anni e 188 giorni, è diventato il più giovane vincitore sull’European Tour. E ora, sempre in Spagna, Manassero sogna un grande risultato per ritornare sul massimo circuito continentale. In un appuntamento che vedrà rinnovarsi la sfida tra lo spagnolo Santiago Tarrio e il portoghese Ricardo Gouveia, che si contenderanno la palma di miglior giocatore del Challenge Tour 2022. Il montepremi è di 450.000 euro.
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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