Nicola Montanaro

Nicola Montanaro

Ottime prove di Nino Bertasio, quinto con 271 (61 69 74 67, -13), e di Francesco Laporta, settimo con 272 (70 66 69 67, -12), nel Portugal Masters al Dom Pedro Victoria Golf Course (par 7) di Vilamoura in Portogallo, dove si è imposto con 265 (68 64 65 68, -19) il belga Thomas Pieters. Apprezzabile anche Edoardo Molinari, 22° con 276 (72 69 68 67, -8), in crescendo negli ultimi tre turni.

In un finale molto combattuto Pieters, 29enne di Geel, ha conseguito il quinto titolo sul circuito, giunto a due anni e tre mesi dal quarto, grazie a un parziale di 68 (-3, un eagle, tre birdie, due bogey) che gli ha permesso di lasciarsi alle spalle i danesi Lucas Bjerregaard e Nicolai Hojgaard, quest’ultimo autore di un 64 (-7, otto birdie, un bogey) miglior score di giornata, e il francese Matthieu Pavon, in vetta con Pieters dopo tre round, secondi con 267 (-17) .

Bertasio è stato affiancato dall’inglese Matthew Jordan, e sono terminati all’ottavo posto con 273 (-11) l’australiano Min Woo Lee, il transalpino Victor Perez, lo spagnolo Adri Arnaus e l’inglese Richard Bland.

Gli azzurri hanno guadagnato terreno tutti con un 67 (-4). Bertasio, che è stato leader nei primi due round, ha risalito la graduatoria di due gradini, e Laporta di quattro segnando entrambi sei birdie e due bogey, mentre Molinari ha rimontato dal 28° posto con quattro birdie senza bogey. Non hanno superato il taglio Renato Paratore, 74° con 144 (72 72, +2), e Lorenzo Gagli, 100° con 151 (76 75, +9). A Pieters è andato un assegno di 237.810 euro su un montepremi di 1.500.000 euro.

 

TERZO GIRO - Nino Bertasio ha ceduto ed è sceso dal primo a settimo posto con 204 (61 69 74, -9) colpi nel terzo turno del Portugal Masters al Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71) di Vilamoura in Portogallo, dove è stato al vertice nei primi due round. Ha invece tenuto un buon passo Francesco Laporta, 11° con 205 (70 66 69, -8), che ha guadagnato una posizione, mentre ne ha rimontate ventuno Edoardo Molinari, 28° con 209 (72 69 68, -4).

Sono saliti al vertice, realizzando entrambi un 65 (-6), miglior score di giornata, per un totale di 197 (-16) il belga Thomas Pieters e il francese Matthieu Pavon, che hanno marciato con lo stesso passo sin dall’inizio (68 64 65 per entrambi). Pieters, 29enne di Geel, quattro titoli sul circuito, è stato estremamente vario passando per un eagle, otto birdie, due bogey e un doppio bogey, mentre Pavon, 29enne di Tolosa senza successi su entrambi i tour continentali, è stato più lineare con otto birdie e due bogey.

La coppia ha preso un bel vantaggio di quattro colpi e potrebbe giocarsela nel giro finale in una specie di match play, comunque non sono tagliati fuori quanto meno gli altri quattro che li seguono in classifica, il danese Lucas Bjerregaard, terzo con 201 (-12), lo svedese Kristoffer Broberg, quarto con 202 (-11), l’inglese Sam Horsfield e il danese Nicolai Hojgaard, quinti con 203 (-10).

Più complicato per Bertasio, sia per le sette lunghezze di ritardo che, magari, per un possibile contraccolpo psicologico, il quale aveva iniziato bene con un birdie, poi sono arrivati quattro bogey e il 74 (+3). Per Laporta un parziale di 69 (-2) con due birdie senza bogey e 68 (-3) colpi per Molinari con cinque birdie e due bogey. Non hanno superato il taglio Renato Paratore, 74° con 144 (72 72, +2), e Lorenzo Gagli, 100° con 151 (76 75, +9). Il montepremi di 1.500.000 euro.

 

SECONDO GIRO - Nino Bertasio ha mantenuto il comando con 130 (61 69, -12) colpi nel Portugal Masters al Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71) di Vilamoura in Portogallo, dove Francesco Laporta è salito dal 31° al 12° posto con 136 (70 66, -6) ed Edoardo Molinari è 49° con 141 (72 69, -1).

Bertasio, 33enne azzurro, nato a Zurigo in Svizzera, alla 159ª gara sull’European Tour dove non ha titoli, dopo il 61 (-10, dieci birdie) del primo turno ha segnato uno score di 69 (-2) con tre birdie e l’unico bogey su 36 buche e ha visto ridursi da quattro a due i colpi di vantaggio sui primi inseguitori, il belga Thomas Pieters, il danese Lucas Bjerregaard, il francese Matthieu Pavon e lo spagnolo Adri Arnaus (132, -10). Subito dietro due inglesi, Callum Shinkwin, sesto con 133 (-9), e Sam Horsfield, settimo con 134 (-8).

Laporta è risalito con un 66 (-5) nato da sette birdie e da due bogey e Molinari ha segnato un parziale di 69 (-2) con quattro birdie e due bogey. Non hanno superato il taglio Renato Paratore, 74° con 144 (72 72, +2), e Lorenzo Gagli, 100° con 151 (76 75, +9). Il montepremi di 1.500.000 euro.

 

PRIMO GIRO - Grande giornata di Nino Bertasio, leader con 61 (-10) colpi, suo score personale più basso in carriera, nel Portugal Masters al Dom Pedro Victoria Golf Course (par 71) di Vilamoura in Portogallo. Il 33enne azzurro, nato a Zurigo in Svizzera, alla 159ª gara sull’European Tour dove non ha titoli, ma ha guadagnato quasi due milioni di euro, e con un quarto posto nello Scottish Open del 2019 quale sua miglior prestazione, ha segnato dieci birdie senza bogey, quattro in uscita e sei nelle nove buche di rientro, prendendo quattro colpi di vantaggio sullo spagnolo Adri Arnaus (65, -6) e cinque sul malese Gavin Green (66, 5).

 “Sono partito nel modo giusto - ha detto Bertasio - e ho messo a segno parecchi putt sulle prime nove, poi ho giocato veramente bene sulle seconde. No, sono sincero, non stavo pensando a un possibile 59, anzi non mi aspettavo il 61, ma è stato il frutto di una giornata in cui tutto ha funzionato perfettamente. Domani? Vedremo cosa succede. Ho un grande gruppo con Sam Horsfield e Julian Suri e oggi ci siamo divertiti molto. Spero che tutto ciò si ripeta”.

Altri quattro gli italiani in gara: Francesco Laporta, 31° con 70 (-1), Renato Paratore ed Edoardo Molinari, 65.i con 72 (+1), e Lorenzo Gagli, ancora una volta in difficoltà, 100° con 76 (+5).

In classifica sono al quarto posto con 67 (-4) tre danesi, Lucas Bjerregaard e i gemelli Rasmus e Nicolai Hojgaard , l’inglese Callum Shinkwin, il francese Benjamin Hebert e l’irlandese Padraig Harrington, capitano del team europeo sconfitto nella recente Ryder Cup. Il montepremi di 1.500.000 euro.

 

LA VIGILIA - Con il Portugal Masters (4-7 novembre) comincia la volata finale dell’European Tour che si concluderà il 21 novembre a Dubai dopo il Dp World Tour Championship. Saranno cinque gli italiani in gara al Dom Pedro Victoria Golf Course: Renato Paratore, Francesco Laporta, Edoardo Molinari, Nino Bertasio e Lorenzo Gagli. A Vilamoura occasione importante per gli azzurri che ambiscono a guadagnare posizioni nella Race to Dubai, l’ordine di merito dell’European Tour. Guido Migliozzi è già certo di un posto per il gran finale di Dubai (prima del Dp World Tour Championship si disputerà il Dubai Championship). Mentre Laporta ed Edoardo Molinari, rispettivamente al 51° e 67° posto della “money list”, cercano risultati importanti per staccare il biglietto per il Dp World Tour Championship. Discorso diverso per Bertasio e Paratore, rispettivamente 111° e 124° che inseguono la tranquillità per conservare la carta piena per l’European Tour 2022. Più staccato invece Gagli, 19°. Gli azzurri vogliono il primo successo stagionale sul circuito in un evento che ha visto Francesco Molinari runner up nel 2009 e nel 2010.

Difenderà il titolo il sudafricano George Coetzee. Nel field, tra gli altri, anche i gemelli danesi Rasmus e Nicolai Hojgaard (vincitore quest’anno del DS Automobiles 78° Open d’Italia), oltre all’irlandese Padraig Harrington, capitano del team Europe all’ultima Ryder Cup del Wisconisn. L’evento ha un montepremi di 1.500.000 euro.  

Diretta su GOLFTV ed Eurosport 2 – Il Portugal Masters verrà trasmesso in diretta su GOLFTV ed Eurosport 2. GOLFTV: giovedì 4 novembre, venerdì 5 e sabato 6, dalle ore 13 alle 18; domenica 7, dalle ore 13 alle ore 17,30. Eurosport 2: giovedì 4 novembre, venerdì 5 e sabato 6, dalle ore 14 alle ore 18: domenica 7, differita dalle ore 23 alle ore 1. Commento di: Maurizio Trezzi e di Giovani Magni.  

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PGA Tour: Viktor Hovland concede il bis

Il norvegese Viktor Hovland ha concesso il bis nel World Wide Technology Championship at Mayakoba, sul percorso de El Camaleon Golf Club (par 71), a Playa del Carmen in Messico. Con lo score di 261 (67 65 62 67, -23) Hovland, 24enne di Oslo, alla 57ª gara sul PGA Tour, ha portato a tre i successi sul circuito a cui se ne aggiunge uno sull’European Tour (BMW International Open, luglio 2021), e lo ha fatto stabilendo lo score record dell’evento sulle 72 buche e divenendo il primo giocatore a imporsi in due edizioni di fila. Ha concluso la sua prestazione con un 67 (-4) dovuto a sei birdie e a due bogey distaccando nettamente il messicano Carlos Ortiz (265, -19), che le ha tentate tutte per essere profeta in patria, e Justin Thomas, terzo con 266 (-18). Il titolo gli ha fruttato un assegno di 1.296.000 dollari, su un montepremi di 7.200.000 dollari, il salto dal 17° al decimo posto nel World ranking, dove è entrato per la prima volta tra i top ten, e dal 93° al quinto nella graduatoria della FedEx Cup.

In quarta posizione con 267 (-17) Scottie Scheffler e in quinta con 268 (-16) Matthew Wolff, leader nei primi due turni, e il cileno Joaquin Niemann. In settima con 269 (-15) lo spagnolo Sergio Garcia e poca gloria per Rickie Fowler, 40° con 275 (-9), per Tony Finau, 45° con 276 (-8) e per Patrick Reed, 56° con 277 (-7).

Nel corso del primo giro sono state effettuate due “hole in one”. La prima da Chris Kirk (64° con 278, -6) alla buca 10, par 3 di 207 yards utilizzando un ferro 6, e la seconda da John Huh (15° con 271, -13) vincitore dell’edizione 2012 del torneo, alla buca 8, par 3 di 139 yards, la 16ª nella storia dell’evento.

Sono usciti al taglio, caduto a 138 (-4), Francesco Molinari (72 71) e Guido Migliozzi (69 74), 113.i con 143 (+1) colpi, che hanno perso anche qualche posizione nel Worl Ranking. Il torinese, da 197° a 203°, è uscito addirittura dai primi 200 e Migliozzi, da 85° a 92°, è comunque rimasto tra i top 100. In vetta nessun cambiamento con Jon Rahm che precede Collin Morikawa e Dustin Johnson.

 

TERZO GIRO - Con un deciso attacco, testimoniato da un ottimo 62 (-9), il norvegese Viktor Hovland ha preso il comando con 194 (67 65 62, -9) colpi nel World Wide Technology Championship at Mayakoba, sul percorso de El Camaleon Golf Club (par 71), a Playa del Carmen in Messico, e si è messo nelle condizioni di bissare il titolo conquistato nella precedente edizione del torneo.

Hovland, 24enne di Oslo con due successi sul PGA Tour, entrambi nell’anno 2020, e uno sull’European Tour (BMW International Open, luglio 2021), ma segnato nove birdie senza bogey lasciandosi alle spalle due giocatori, anche loro in vena di prodezze, quali Talor Gooch, secondo con 196 (-17), dopo un 63 (-8,  un eagle, sei birdie), e Justin Thomas, da quinto a terzo con 197 (-16), autore di un 64 (-7, sette birdie). Il quarta posizione, ma forse troppo lontano per dar corpo alle sue aspettative, il motivatissimo messicano Carlos Ortiz (199, -14), che rende cinque colpi al leader.

In quinta posizione con 200 (-13), ma probabilmente tagliati fuori dalla lotta per il titolo J.J. Spaun e lo spagnolo Sergio Garxia e in settima con 201 (-12) Andrew Landry, Aaron Wise e Scottie Scheffler. Ha ceduto Matthew Wolff, in vetta per due turni e ora 17° con 203 (-10) dopo un pesante 74 (+3). In bassa classifica Rickie Fowler, 54° con 207 (-6), e Patrick Reed, 60° con 208 (-5).

Sono usciti al taglio, caduto a 138 (-4), Francesco Molinari (72 71) e Guido Migliozzi (69 74), 113.i con 143 (+1) colpi. Stessa sorte per l’irlandese Shane Lowry, 84° con 140 (-2), e per Brooks Koepka, 108° con 142 (par). Il montepremi è di 7.200.000 dollari

 

SECONDO GIRO - Sono usciti al taglio di pari passo, 113.i con 143 (+1) colpi, Francesco Molinari (72 71) e Guido Migliozzi (69 74) nel World Wide Technology Championship at Mayakoba, sul percorso de El Camaleon Golf Club (par 71), a Playa del Carmen in Messico.

Matthew Wolff, 22enne di Simi Valley, alla 52ª gara sul PGA Tour con un titolo (3M Open, 2019), ha rallentato notevolmente con un parziale di 69 (-2), dopo un primo giro in 61 (-10, dieci birdie), ma ha mantenuto la leadership con 129 (-13). Sei birdie e tre bogey nel suo score e due colpi di vantaggio su Scottie Scheffler (131, -11) e tre sul norvegese Viktor Hovland, campione in carica, e sul messicano Carlos Ortiz (132, -10), entrambi rinvenuti dal 20° posto.

Tra i dieci concorrenti al quinto con 133 (-9) Justin Thomas, che ha guadagnato 31 posizioni con un 65 (-6, sette birdie, un bogey), Billy Horschell, Ryan Palmer e lo spagnolo Sergio Garcia. Gran salto del sudafricano Garrick Higgo, da 92° a 15° con 134 (-8) dopo un 63 (-8, otto birdie), miglior punteggio di giornata, e due colpi in più per Tony Finau 28° con 136 (-6). Hanno perso terreno gli autori di una “hole in one” nel primo round, John Huh (buca 8), vincitore del torneo nel 2012, da 11° a 22° con 135 (-7), e Chris Kirk, (buca 10), da terzo a 41° con 137 (-5), stesso score di Justin Rose. Hanno evitato l’uscita anticipata con l’ultimo punteggio utile Patrick Reed e Rickie Fowler, 58.i con 138 (-4), mentre non ci sono riusciti l’irlandese Shane Lowry, 84° con 140 (-2), e Brooks Koepka, 108° con 142 (par).

Francesco Molinari, estremamente discontinuo e la cui stagione rischia di andare in archivio come molto deludente, a meno di una impennata in extremis, ha girato nel 71 del par con cinque birdie e altrettanti bogey. Guido Migliozzi di colpi ne ha assommati 74 (+3) con un birdie e quattro bogey. Il montepremi è di 7.200.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Gran ritmo di Matthew Wolff, leader con 61 (-10) colpi, meno veloce Guido Migliozzi, 57° con 69 (-2), piuttosto lento Francesco Molinari, 104° con 72 (+1), anche se l’avvio del torinese era stato più che promettente, e due “buche in uno” nel primo giro del World Wide Technology Championship at Mayakoba.

Sul percorso de El Camaleon Golf Club (par 71), a Playa del Carmen in Messico, Matthew Wolff, 22enne di Simi Valley, alla 52ª gara sul PGA Tour con un titolo (3M Open, 2019) ha realizzato dieci birdie senza bogey e ha eguagliato il suo punteggio più basso sul giro. Ha preso due colpi di margine su Aaron Wise (63, -8) e tre sullo spagnolo Sergio Garcia, su Talor Gooch e su Chris Kirk (64, -7).

Due “hole in one” - Kirk è stato uno degli autori delle due “hole in one”. L’ha firmata alla prima buca giocata, la 10, par 3 di 207 yards utilizzando un ferro 6 (nello score anche un altro eagle, sei birdie e tre bogey) e una simile prodezza a una buca di partenza era stata realizzata l’ultima volta da Keith Mitchell nel 2019. L’altra, la sedicesima nella storia dell’evento, l’ha siglata successivamente John Huh, vincitore dell’edizione 2012 del torneo, alla buca 8, par 3 di 139 yards, completando lo score con quattro birdie e un bogey per un 11° posto con 66 (-5) condiviso con Rickie Fowler e altri.

Molinari parte forte, poi cede - E’ al 20° posto con 67 (-4) il norvegese Viktor Hovland, campione in carica, insieme a Tony Finau e all’inglese Justin Rose, e ha un colpo in più Justin Thomas, 36° con 68 (-3). Sotto tono Brooks Koepka, l’irlandese Shane Lowry e il sudafricano Garrick Higgo, 92.i con 71 (par), così come Patrick Reed, 112° con 73 (+2).

Guido Migliozzi, al via dalla buca 10, ha segnato due birdie sulle prime nove, poi altri due birdie accoppiati a due bogey lo hanno lasciato fermo sul “meno 2”. Cinque birdie di fila dalla seconda alla sesta buca per Molinari, che poi si è gradatamente spento aggiungendo allo score quattro bogey e un doppio bogey. Il montepremi è di 7.200.000 dollari

 

LA VIGILIA - I due migliori azzurri nel world ranking, Guido Migliozzi (85/o) e Francesco Molinari (197/o), saranno tra i protagonisti del World Wide Technology Championship at Mayakoba, torneo del PGA Tour in programma dal 4 al 7 novembre a Playa del Carmen in Messico. L’evento metterà in palio un montepremi di 7.200.000 dollari e si giocherà sul percorso del El Camaleon Golf Club, dove difenderà il titolo vinto nel 2020 il norvegese Viktor Hovland.

Chicco Molinari torna a giocare sul massimo circuito americano dopo il 67° posto ottenuto lo scorso 10 ottobre allo Shriners Children’s Open di Las Vegas. Mentre Migliozzi, alla quinta apparizione sul circuito, è reduce dal 57/o posto al Bermuda Championship. Field di livello in Messico dove l’americano Justin Thomas, numero sette al mondo, partirà con i favori del pronostico. Con lui chance pure per i connazionali Tony Finau, Brooks Koepka, Patrick Reed, Scottie Scheffler, Billy Horschel e Will Zalatoris. Sognano l'impresa in casa i messicani Abraham Ancer e Carlos Ortiz. Dopo il primo successo sul PGA Tour (al Bermuda Championship) l’australiano Lucas Herbert punta un nuovo exploit in un torneo che vedrà in gara, tra gli altri, anche per lo spagnolo Sergio Garcia, l'irlandese Shane Lowry, il cileno Joaquin Niemann e il naturalizzato slovacco Rory Sabbatini (medaglia d’argento ai Giochi di Tokyo).

Il torneo su GOLFTV e su Eurosport 2 – Il World Wide Technology Championship at Mayakoba verrà trasmesso su GOLFTV e su Eurosport 2 in contemporanea ai seguenti orari: giovedì 4 novembre e venerdì 5, dalle ore 20 alle ore 23; sabato 6, dalle ore 19 alle ore 22: domenica 7, dalle ore 20 alle ore 23. Commento di Nicola Pomponi e di Isabella Calogero.

Da Costantino Rocca a Barry Lane, da Clark Dennis a Stephen Dodd. Al San Domenico Golf di Savelletri di Fasano (Brindisi) è tutto pronto per il Sergio Melpignano Senior Italian Open, ultimo torneo dell’Italian Pro Tour 2021 (il circuito di gare nazionali e internazionali della Federazione Italiana Golf), inserito anche nel calendario del Legends Tour, in programma dal 3 al 5 novembre (con Pro-Am sabato 6). A sfidarsi, tanti campioni over 50 (tra questi anche sei italiani) che hanno scritto pagine importanti della storia del golf e che adesso si affronteranno in un Puglia nell’ultima tappa europea del Legends Tour prima dell’MCB Tour Championship, che chiuderà la stagione dal 10 al 12 dicembre alle Mauritius.

Difenderà il titolo vinto nel 2019 – la competizione non s’è giocata, causa Covid, nel 2020 – l’inglese Barry Lane. In un appuntamento di prestigio, nell’ambito del Progetto Ryder Cup 2023 che punta a valorizzare il patrimonio artistico e culturale dell’Italia, da Nord a Sud, anche in chiave turistica.

Rocca guida gli azzurri in Puglia – Primo italiano a giocare la Ryder Cup (nel 1993), Costantino Rocca sarà tra le star della competizione. Tra gli azzurri in gara ci saranno anche Emanuele Canonica (45° nell’ordine di merito del Legends Tour), Massimo Scarpa (Commissario Tecnico della Squadra Nazionale Professionisti FIG), Gianluca Pietrobono (miglior italiano del torneo nel 2019), Michele Reale e Mauro Bianco.

C’è attesa e attenzione verso Rocca, pioniere del golf tricolore che in carriera ha collezionato cinque successi sull’European Tour e due sull’ex Senior Tour (entrambi nel 2007). Tre le apparizioni in Ryder Cup (con due exploit, il primo nel 1995 dove ha realizzato anche una “hole in one”, e l’altro nel 1997 quando riuscì a superare nel singolo Tiger Woods). Storico anche il suo secondo posto al British Open del 1995, in cui fu sconfitto solo al play-off dallo statunitense John Daly sull’Old Course di St. Andrews, in Scozia, con Rocca protagonista prima di un recupero straordinario alla 71esima e penultima buca regolamentare e poi di un putt per il birdie imbucato da distanza impossibile (che portò la contesa al play-off) e che ancora oggi viene ricordato dagli appassionati di tutto il mondo.

Il field, Lane difende il titolo – L’inglese Barry Lane ha conquistato il torneo nel 2019 superando con un birdie alla seconda buca supplementare il francese Marc Farry (quest’anno a caccia della rivincita), e ora insegue il bis di successi nella competizione. Tra i principali avversari nella lotta al titolo il britannico avrà l’americano Clark Dennis (vincitore nel 2017 e nel 2018) e il gallese Stephen Dodd (campione nel 2016 e secondo nell’ordine di merito del Legends Tour 2021. E ancora: il francese Thomas Levet (quarto nella money list del Legends Tour), l’austriaco Markus Brier, il gallese Phillip Price, l’argentino Mauricio Molina, il neozelandese Michael Campbell (suo lo US Open nel 2005) e l’inglese Roger Chapman.

Formula e montepremi - ll torneo si disputa sulla distanza di 54 buche, 18 al giorno, senza taglio. Il montepremi è di 300.000 euro, con prima moneta di 45.000. Mentre sabato 6 novembre si giocherà la Pro-Am.

In campo in memoria di Sergio Melpignano – L’evento si gioca in memoria di Sergio Melpignano, fondatore e forza trainante dello sviluppo di San Domenico Hotels e del turismo pugliese. Grazie alla sua intraprendenza visionaria e alla sua determinazione, Melpignano ha vissuto con ispirazione il suo sogno di una vita: portare il golf di alto livello in Puglia.

Il percorso di gioco – Dopo esser stato il teatro di gioco del Challenge Tour Grand Final nel 2005 e nel 2012, il San Domenico Golf scrive un’altra pagina importante della sua storia. Il percorso di gara, che si snoda lungo la suggestiva costa adriatica, metterà a dura prova i partecipanti che si sfideranno su fairway con ulivi centenari e scorci dell’antica città di Egnathia e bunker strategicamente progettati.

Gli sponsor – L’Italian Pro Tour ha il supporto di DS Automobiles (Main Sponsor); Fideuram (Official Bank); Allianz, Kappa ed Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport, Il Giornale (Media Partner). Official advisor: Infront.

Social Partner – Il circuito Italian Pro Tour sostiene Sport Senza Frontiere Onlus che da anni porta avanti un progetto di inclusione sociale attraverso il golf.

Entusiasmo, divertimento e tanta voglia di scoprire uno sport sempre più coinvolgente per un evento all’insegna del green nel cuore di Roma. Con “Golf in Piazza” la Road to Rome 2023 - il viaggio verso la Ryder Cup - è ripartito dalla Città Eterna. Piazza di Siena si è trasformata in un percorso di gioco con undici postazioni di prova dove famiglie, bambini e numerosi turisti hanno provato la magia dello swing nello splendido scenario di Villa Borghese. Ospite d’onore il trofeo della Ryder Cup che ha calamitato le attenzioni di tutti tra foto, selfie e informazioni sulla prossima edizione della super sfida Europa-Stati Uniti in programma fra due anni al Marco Simone Golf & Country Club di Guidonia Montecelio (Roma).

Un sabato con il golf protagonista assoluto in un evento che ha visto la presenza, tra gli altri, di Franco Chimenti, Presidente della Federazione Italiana Golf; Gian Paolo Montali, Direttore Generale del Progetto Ryder Cup 2023 e Carlo Scatena, Presidente del Comitato Regionale Lazio FIG. Un’altra tappa importante del Progetto Ryder Cup 2023, con Roma che torna ad abbracciare il golf poche settimane dopo il DS Automobiles 78° Open d’Italia.

I Partner – L’evento Golf in Piazza, patrocinato dal Comune di Roma, ha avuto come Partner Istituzionale la Regione Lazio. E il supporto di: DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier); Lindt Italia ed Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport e Il Giornale (Media Partner). Official Advisor: Infront Italy.

30 ottobre 2021

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LET: a Dubai Bronte Law vince in rimonta

Con un imperioso giro finale in 64 (-8) colpi, miglior score di giornata, l’inglese Bronte Law ha rimontato dal sesto posto e ha vinto con 201 (68 69 64, -15) il Dubai Moonlight Classic, torneo del Ladies European Tour disputato sul Faldo Course (par 72) dell’Emirates Golf Club a Dubai e del quale le fasi conclusive di ogni round si sono giocate in notturna.

Bronte Law, 26enne di Stockport, ha ottenuto il primo titolo sul circuito realizzando un eagle e sei birdie, senza bogey, che le hanno permesso di sorpassare la messicana Maria Fassi (202, -14), in vetta nei primi due turni, nel secondo insieme alla svedese Jessica Karlsson, crollata nel finale con un 74 (+2) e terminata undicesima con 208 (-8)-

In terza posizione con 204 (-12) la tedesca Esther Henseleit, in quarta con 205 (-11) la thailandese Pajaree Anannarukarn e la sudafricana Lee-Anne Pace, in sesta con 206 (-10) l’altra thailandese Moriya Jutanugarn e in settima con 207 (-9) la sua sorella minore Ariya, che era la grande favorita alla vigilia. Ha rimontato dal 23° al 14° posto con 210 (-6) la thailandese Atthaya Thitikul, numero uno della Race to Costa del Sol (l’ordine di merito), Alla vincitrice è andato un assegno di 36.735 euro su un montepremi di 260.000 euro.

 

SECONDO GIRO - La messicana Maria Fassi ha rallentato con un 71 (-1, tre birdie, due bogey), per un totale di 134 (63 61, -10) colpi, ed è stata raggiunta in vetta al Dubai Moonlight Classic dalla svedese Jessica Karlsson (134 - 66 68), autrice di un 68 (-4, cinque birdie, un bogey.

Nel torneo del Ladies European Tour, che si sta disputando sul Faldo Course (par 72) dell’Emirates Golf Club a Dubai e del quale le fasi conclusive di ogni giro si giocano in notturna, è rimasta sulla scia delle leader la sudafricana Lee-Anne Pace, terza con 135 (-9). Al quarto posto con 136 (-8) la tedesca Olivia Cowan e la thailandese Pajaree Anannarukarn e al sesto con 137 (-7), e tutte con possibilità di inserirsi nella lotta per il titolo, la finlandese Ursula Wikstrom, la spagnola Nuria Iturrioz, l’inglese Bronte Law, la gallese Lydia Hall e le sorelle thailandesi Ariya, una delle favorite alla vigilia, e Moriya Jutanugarn. Non ha alcun chances di puntare al successo nel giro finale l’altra thailandese Atthaya Thitikul, numero uno della Race to Costa del Sol (l’ordine di merito), 23ª con 142 (-2). Il montepremi è di 260.000 euro

 

PRIMO GIRO - La messicana Maria Fassi guida la graduatoria con 63 (-9) colpi nel Dubai Moonlight Classic, evento del Ladies European Tour iniziato sul Faldo Course (par 72) dell’Emirates Golf Club a Dubai e del quale le fasi conclusive di ogni giro si giocano in notturna.

La 23enne di Pachuca, con un solo titolo in carriera ottenuto nel 2020 in un circuito minore, il Womens All Pro Tour (Cooper Communities NWA Classic, 2020) e che esercita la sua attività sul LPGA Tour, ha eguagliato il record del percorso mettendo a segno un eagle e nove birdie, contro due bogey. Non è stata, però, da meno la sudafricana Lee-Anne Pace (64, -8, un eagle, sei birdie) che le ha concesso solo un colpo di vantaggio.

Al terzo posto con 65 (-7) la tedesca Olivia Cowan, al quarto con 66 (-6) la svedese Jessica Karlsson e al quinto con 67 (-5) la gallese Lydia Hall e l’inglese Alice Hewson, Tra le concorrenti in settima posizione con 68 (-4) la thailandese Ariya Jutanugarn. E’ nella parte alta della classifica, 16ª con 70 (-2), ma già con un ritardo pesante la thailandese Atthaya Thitikul, leader della Race to Costa del Sol (l’ordine di merito). Si gioca sulla distanza di 54 buche con un montepremi di 260.000 euro.

Guizzo vincente dell’australiano Lucas Herbert con un parziale di 69 (-2) colpi per un totale vincente di 269 (70 65 65 69, -15) e cedimento inatteso di Guido Migliozzi da 22° a 57° con 283 (72 65 69 77, -1) nel Butterfield Bermuda Championship (PGA Tour), disputato al Port Royal Golf Course (par 71, yards 6.828) di Southampton nelle Isole Bermuda.

Lucas Herbert, 25enne di Bendigo nel Victoria, ha ottenuto il primo titolo sul circuito, dopo averne colti due sull’European Tour (Dubai Desert Classic 2020 e Irish Open 2021) che ora probabilmente non sarà più il suo tour di competenza avendo ricevuto anche l’esenzione insieme al corposo assegno di 1.170.000 dollari su un montepremi di 6.500.000 dollari.

Ha segnato quattro birdie e due bogey che gli hanno permesso di respingere di misura la vigorosa rimonta di Patrick Reed, rinvenuto dalla 17ª piazza con un 65 (-6, sette birdie, un bogey), che ha affiancato il neozelandese Danny Lee al secondo posto con 270 (-14)..

"Non è stato facile giocare con queste condizioni - ha detto l’australiano divenuto il più giovane vincitore nella storia di questo evento -  ma a me piace quando c'è tanto vento e non mi sono spaventato. Ho saputo sfruttare tutte le opportunità che sono arrivate e sono riuscito ad ottenere il risultato che speravo".

Al quarto posto con 271 (-13) Patriick Rodgers e al quinto con 272 (-12) Scott Stallings, uno che quando mancano i big si fa sempre o quasi notare, e il canadese Taylor Pendrith, leader nei due turni centrali e che ha subito danni dalla pressione e dall’inesperienza (solo 13 gare sul circuito) tradotti in un 76 (+5, tre bogey, un doppio bogey). In dodicesima posizione con 274 (-10) il nordirlandese Graeme McDowell e Bryan Gay, che tutto sommato ha difeso onorevolmente il titolo risalendo con costanza dalle retrovie dopo una brutta partenza, e in 30ª con 278 (-6) l’inglese Matt Fitzpatrick, che rientrava dopo aver vinto in Spagna l’Andalucia Masters ed essersi preso una settimana di riposo.

Migliozzi, al quarto torneo sul PGA Tour a cui ha preso parte quest’anno dopo il Travelers Championship (13°) e due major, che contano per tutti i circuiti, l’US Open, in chi è terminato quarto, e l’Open Championship dove è uscito al taglio, aveva dato l’impressione per tre round di poter ottenere un buon risultato, ma si è perso in vista del traguardo. Dopo due bogey e un birdie sulle prime undici buche le cose sono precipitate con cinque birdie sulle ultime sette per un penalizzante 77 (+6).

 

TERZO GIRO - Guido Migliozzi, 22° con 206 (72 65 69, -7) colpi, ha perso cinque posizioni, ma è rimasto nella prima metà della classifica dopo il terzo giro del Butterfield Bermuda Championship (PGA Tour), che si sta svolgendo al Port Royal Golf Course (par 71, yards 6.828) di Southampton nelle Isole Bermuda.

E’ rimasto al vertice con 196 (70 61 65, -17), punteggio più basso nella storia del torneo dopo 54 buche, il canadese Taylor Pendrith, 30enne di Richmond Hill (Ontario), solo 13 gare sul circuito e due titoli nel PGA Tour Canada datati 2019, che dopo aver battuto il record su un giro del tracciato con un 61 (-10) nel secondo round, ha siglato un ottimo 65 (-8, sette birdie e un bogey) e ha dilatato il suo vantaggio a tre lunghezze sul primo inseguitore, il neozelandese Danny Lee (199, -14). Al terzo posto con 200 (-13) l’australiano Lucas Herbert e al quarto con 201 (-12) Patrick Rodgers e Vincent Whaley, tutti in corsa per il successo.

E’ fuori gioco, malgrado il salto dalla 17.ma alla decima piazza con 204 (-9), il nordirlandese Graeme McDowell, così come Patrick Reed rimasto sulla 17.ma con 205 (-8). Hanno lo stesso score di Migliozzi anche l’inglese Matt Fitzpatrick e Brian Gay, campione in carica ormai senza possibilità di concedere il bis, che comunque ha avuto un’impennata d’orgoglio risalendo dal 63° posto con un 64 (-7, sette birdie senza bogey), miglior score del turno realizzato anche da Ben Kohles, pure lui 22°.

Guido Migliozzi, al secondo torneo del PGA Tour (escludendo i due major) a cui prende parte quest’anno dopo il Travelers Championship (13°), ha segnato quattro birdie e due bogey per il parziale di 69 (-2). Il montepremi è di 6.500.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Decisa rimonta di Guido Migliozzi, da 50° a 17° con 137 (72 65, -5) colpi, grazie a un bel 65 (-6), nel Butterfield Bermuda Championship (PGA Tour), che si sta svolgendo al Port Royal Golf Course (par 71, yards 6.828) di Southampton nelle Isole Bermuda.

Cambio della guardia in vetta alla classifica, dove si alternato gli outsider. E’ stato il turno del canadese Taylor Pendrith (131 - 70 61, -11), 30enne di Richmond Hill (Ontario), appena 13 gare sul circuito e due titoli nel PGA Tour Canada datati 2019, che ha fatto il giro della vita con un 61 (-10), frutto di un eagle, nove birdie e un bogey, record del tracciato e che l’ha portato per la prima volta a dirigere le danze.

Ora bisognerà vedere se reggerà all’impatto con la tensione, poiché i vantaggi sono minimi e manca ancora molto per giungere al traguardo. Lo seguono a un colpo Patrick Rodgers (132, -10), a due Vincent Whaley (133, -9), a tre il neozelandese Danny Lee e l’inglese David Skinns (134, -8) e sono al sesto posto con 135 (-7) Patrick Flavin, Justin Lower, Peter Malnati e l’australiano Lucas Herbert.

Ha perso terreno Patrick Reed, che era decimo, e ne ha guadagnate alcune il nordirlandese Graeme McDowell, che hanno lo stesso score di Migliozzi così come anche Brandon Hagy, affondato da un 72 (+1) dopo aver guidato la graduatoria nel turno d’apertura con Chad Ramey, che si è assestato in decima posizione con 136 (-6) passando per un 71 (par). E’ rimasto al 34° posto con 139 (-3) l’inglese Matt Fitzpatrick e ha superato il taglio con l’ultimo punteggio utile Brian Gay, campione in carica, 63° con 142 (par).

Guido Migliozzi, al quarto torneo del PGA Tour a cui prende parte quest’anno dopo il Travelers Championship (13°) e due major, che contano per tutti i circuiti, l’US Open, in cui è terminato quarto, e l’Open Championship dove è uscito al taglio, ha iniziato dalla buca 10 passando al giro di boa tre colpi sotto par con quattro birdie e un bogey e poi ha guadagnato altri tre colpi con ulteriori tre birdie. Il montepremi è di 6.500.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Guido Migliozzi ha iniziato al 50° posto con 72 (+1) colpi il Butterfield Bermuda Championship al Port Royal Golf Course (par 71, yards 6.828) di Southampton nelle Isole Bermuda dove il maltempo ha condizionato il turno costringendo prima a due sospensioni e poi alla chiusura anticipata per oscurità con tredici concorrenti fermati lungo il percorso, ma che non incidiranno sulla classifica provvisoria.

Due outsider al vertice con 65 (-6) colpi, Brandon Hagy e Chad Ramey, che precedono di misura un altro elemento in cerca di gloria che per ora non ha, Vincent Wahley (66, -5). Hagy, 30enne di Santa Monica (California) alla 102ª partenza su circuito, del quale si ricorda un torneo perso al playoff nel 2018 sul Korn Ferry Tour, ha realizzato nove birdie insieme a un bogey e a un doppio bogey. Chad Ramey, 29enne di Fulton (Mississippi), un rookie alla sesta gara sul tour e con un titolo sul Korn Ferry Tour (Maine Open, 2020) è andato diretto al traguardo con sei birdie, unico a non trovare bogey.

Sono al quarto posto con 67 (-4) Justin Lower, il neozelandese Danny Lee, il sudafricano Garrick Higgo, l’irlandese Seamus Power, l’inglese David Skinns e il thailandese Kiradech Aphibarnrat. Al decimo posto con 68 (-3) Patrick Reed e tre colpi in più per Matt Fitzpatrick, 34° con 71 (par), mentre sono già fuori gioco Brian Gay, campione in carica, e l’inglese Danny Willett, 89.i con 75 (+5).

Migliozzi, al quarto torneo del PGA Tour a cui prende parte quest’anno dopo il Travelers Championship (13°) e due major, che contano per tutti i circuiti, l’US Open, in cui è terminato quarto, e l’Open Championship dove è uscito al taglio, è partito con due bogey recuperati con due birdie. Ha proseguito senza scossoni fino alla buca 15, poi un finale in cui ha ceduto un colpo al par con la sequenza bogey-eagle-doppio bogey. Il montepremi è di 6.500.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Guido Migliozzi torna negli Stati Uniti per partecipare al Butterfield Bermuda Championship (28-31 ottobre), quarto torneo del PGA Tour a cui prende parte quest’anno dopo il Travelers Championship (13°) e due major, che contano per tutti i circuiti, l’US Open, in cui è terminato quarto, e l’Open Championship dove è uscito al taglio. Ci si attende una ottima prestazione, come le due precedenti sul suolo statunitense, dove sembra trovarsi a suo agio.

Si gioca al Port Royal Golf Course di Southampton nelle Isole Bermuda dove i big si sono ben guardati da andare, a parte Patrick Reed, che di solito va dappertutto. Vi saranno anche gli inglesi Matthew Fitzpatrick, ora ribattezzato Matt, che rientra dopo una settimana di riposo seguita al suo successo nell’Andalucia Masters (European Tour) e Danny Willett, che non è più quello che vinse il Masters nel 2016, e il canadese Adam Hadwin.

Nel field giocatori americani che a volte si mettono in mostra quando non ci sono i grandi come John Rollins, J.J. Spaun, Scott Stallings, Brian Stuard, Nick Watney, Taylor Vaughn e Nick Taylor, per citarne alcuni, e della stessa tipologia anche l’austriaco Sepp Straka. In gara altri elementi del tour europeo che molto difficilmente avranno possibilità di recitare ruoli importanti quali il belga Thomas Detry, l’inglese Aaron Ray e i sudafricani Christiaan Bezuidenhout e Garrick Higgo.

Difende il quinto dei suoi titoli in carriera, arrivato lo scorso anno a sette anni dal quarto, Brian Gay, 49enne di Fort Worth, che superò al playoff Wyndham Clark, il quale ha scarse chances di ripetersi e che probabilmente sta già pensando al salto sul comunque ricco e più confortevole PGA Tour Champions. Il montepremi è di 6.500.000 dollari.

Il torneo su GOLF TV e su Eurosport 2 - Il Butterfield Bermuda Championship sarà trasmesso da GOLFTV e da Eurosport 2 ai seguenti orari su entrambe le piattaforme: giovedì 28 ottobre, venerdì 29 e sabato 30, dalle ore 19,30 alle ore 22,30: domenica 31, dalle ore 18 alle ore 21. Commento di Alessandro Bellicini, Federico Colombo e di Marco Durante.

Due anni dopo l’ultima volta, torna “Golf in Piazza”. Il trofeo ufficiale della Ryder Cup, le meraviglie di Roma sullo sfondo, per una nuova tappa di avvicinamento verso l’edizione italiana della sfida Europa-Usa del 2023. Sabato 30 ottobre (dalle ore 10:00 alle 17:00) Piazza di Siena (Villa Borghese) è pronta a trasformarsi in un “green” per il primo evento 2021 della “Road to Rome 2023”.

Una vera e propria festa dello sport, per un evento gratuito e aperto a tutti, che sarà patrocinato dal Comune di Roma e avrà il supporto della Regione Lazio. E che torna a ripetersi dopo il grande successo del 2019 quando, alla vigilia del 76° Open d’Italia, a Piazza di Siena l’entusiasmo fu importante con oltre 2.500 persone impegnate a scoprire la magia del golf.

Torna “Golf in Piazza”, a Villa Borghese anche il trofeo della Ryder Cup – Dopo lo stop forzato per Covid, torna “Golf in Piazza”. Un’attesa lunga due anni. Era il 27 ottobre 2019 quando nel “Salotto” di Torino, a Piazza San Carlo e Via Roma, sotto la Mole Antonelliana, andò in scena un vero e proprio spettacolo “green”. E adesso si riparte, dalla Città Eterna. Dove sarà presente il trofeo della Ryder Cup, sempre più un’icona popolare, che sarà a disposizione per foto e selfie.

Undici le postazioni di prova allestite per l’occasione a Piazza di Siena, con tanti contest - ma anche attività di animazione e musica - che permetteranno a chiunque lo vorrà di mettere in mostra le proprie abilità con il supporto di maestri qualificati. Nell’ambito di uno scenario unico, a due anni dalla Ryder Cup italiana in programma al Marco Simone Golf & Country Country Club di Guidonia Montecelio (Roma) da venerdì 29 settembre a domenica 1 ottobre 2023.

Su e giù lungo tutto lo Stivale, da Nord a Sud. La “Road to Rome 2023” riprende e continua ad abbracciare tutto il Paese, con l’obiettivo di valorizzare storia, cultura e territori, incrementando anche la crescita del turismo golfistico. Sarà proprio Roma nel 2022 ad ospitare l’International Golf Travel Market - il più grande evento per il settore del turismo golfistico - dal 17 al 20 ottobre tra i Padiglioni della Nuova Fiera Roma, lo Sheraton Parco de’ Medici Rome Hotel e gli Studi di Cinecittà.

I Partner – L’evento Golf in Piazza, patrocinato dal Comune di Roma, ha come Partner Istituzionale la Regione Lazio. E il supporto di: DS Automobiles (Main Partner); Fideuram (Official Bank); Kappa (Technical Supplier); Lindt Italia ed Eureco (Official Supplier); Corriere dello Sport, Tuttosport e Il Giornale (Media Partner). Official Advisor: Infront Italy.

Si è tinto di azzurro il French International Girls & Boys Junior U14 Championship - Challenge Alexis Godillot con la vittoria tra le Girls di Ginevra Coppa e l’ottimo terzo posto di Federico Randazzo tra i Boys. e con l’Italia che ha fatto suo il  Trofeo delle Nazioni.

Sul percorso del Golf de Chantilly (par 71), a Vineuil-Saint-Firmin in Francia, Ginevra Coppa 14enne catanese tesserata per il Royal Park I Roveri, ha saputo annullare gli effetti di un 76 (-5) iniziale inseguendo la francese Alice Kong e sorpassandola con un 70 (-1) finale, unica giocatrice sotto par nel round conclusivo per il miglior score di giornata, condotto con un due birdie, tre bogey e un eagle decisivo alla buca 15, un par 4. Ha concluso con 218 (76 72 70, +5) lasciando a due colpi Alice Kong (220, +7) e a quattro la sua connazionale Juliette Demeaux (222, +9).

In sesta posizione con 226 (+13) Diana Maria Casartelli, in 14ª con 236 (+23) Giulietta Bertero, in 20ª con 238 (+25) Guia Vittoria Acutis e in 22ª con 238 (+27) Natalia Aparicio.

Tra i Boys ottima prova con rimonta di Federico Randazzo, 14enne portacolori del Picciolo Golf Club, terzo con 212 (72 73 67, -1), dopo un ottimo 67 (-4, un eagle, sei birdie, due bogey, un doppio bogey), miglior parziale del giro e unico sotto il 70.

Il titolo è andato al francese Oscar Couilleau con 209 (70 67 72, -4) che ha battuto il lituano Gledrius Mackelis (211, -2), In quarta posizione con 214 (+1) il transalpino Callixte Alzas e in quinta il belga Hugo Duquaine (216, +3). Si sono ben comportati Giovanni Binaghi, settimo con 218 (+5), e Bruno Frontero  11° con 219 (+6). In media graduatoria Paolo Perrino, 35° con 232 (+19) e Carlo Melgrati, 36° con 233 (+20).

L’Italia (Giovanni Binaghi, Ginevra Coppa, Bruno Frontero) si è imposta nel Trofeo delle Nazioni con 289 (147 142, +5) colpi davabti a Francia (290, +6), Olanda (293, +9) e Belio (295, +11).

 

LA VIGILIA - Prosegue l’attività agonistica dei giovani dilettanti italiani. Tappa al Golf de Chantilly per il French International Girls & Boys Junior U14 Championship - Challenge Alexis Godillot (22-24 ottobre). Tre giri da 18 buche, con taglio dopo i primi due round (prii 48 ragazzi e 24 ragazze più i pari merito), decreteranno i vincitori individuali e il team primo classificato nel Trofeo delle Nazioni.

Nel torneo maschile in gara gli azzurri Giovanni Binaghi e Bruno Frontero, con il supporto tecnico di Alberto Binaghi, Commissario Tecnico della Squadra Nazionale Maschile Dilettanti FIG. Saranno sul tee di partenza anche Carlo Melgrati, Federico Randazzo e Paolo Perrino, in un torneo che vedrà competere 60 giocatori.

Nella gara femminile, con trenta partecipanti, l’Italia sarà rappresenta da Natalia Aparicio e Ginevra Coppa – coadiuvate dall’allenatore federale Roberto Recchione – e da Diana Maria Casartelli, Giulietta Bertero e Guia Vittoria Acutis.

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LPGA Tour: Jin Young Ko implacabile

Jin Young Ko implacabile. La 26enne di Seoul ha vinto con 266 (71 64 67 64, -22) colpi il BMW Ladies Championship superando nel playoff la connazionale Hee Jeong Lim (266 - 67 66 65 68) che ha raggiunto con l’ottavo birdie di giornata alla buca 17 e poi ha battuto con un altro birdie alla prima supplementare. Con il successo è tornata numero uno mondiale.

Sul percorso del LPGA International Busan (par 72), a Busan nella Repubblica di Corea, Jin Young Ko ha portato a undici i titoli (quattro in stagione e secondo consecutivo) sul circuito, comprensivi di due major, che si aggiungono agli undici siglati sul LPGA of Korea Tour. Lo ha fatto con una rimonta iniziata dal 42° posto, dopo un 71 (-1), e passando per il quinto e il secondo con tre round spettacolari con cui ma messo a segno ventuno birdie senza bogey. Nell’ordine otto nel secondo giro (64), cinque nel terzo (67) e ancora otto nel quarto (64). Ha intascato un buon assegno di 300.000 dollari, su un montepremi di 2.000.000 di dollari, ma probabilmente le è rimasto il rammarico di non aver potuto battere il record di 14 giri consecutivi sotto i 70 colpi, che condivide con la svedese Annika Sorenstam (2005) e con la connazionale So Yeon Ryu(2015-2017). Dopo averle agganciate nell’ultimo round della gara precedente dominata e vinta (Founders Cup), ha poi mancato il sorpasso con il 71 (-1) di cui si è detto.

Ha perso 20 posizioni nel turno conclusivo Giulia Molinaro, 75ª con 290 (72 71 72 75, +2), che dopo aver viaggiato poco sotto metà graduatoria è scesa in bassa con un 75 (+3, un birdie, due bogey e un doppio bogey). Era un torneo a numero chiuso (78 concorrenti) e senza taglio che le ha permesso di ricevere un mini assegno di 3.641 dollari, dopo essere rimasta a secco per nove eventi in cui è sempre uscita dopo 36 buche.

Il torneo è stato letteralmente dominato dalle coreane con ben sette tra le prime otto in graduatoria. Unica infiltrata la neozelandese Lydia Ko, terza con 271 (-17) insieme a Da Yeon Lee, Na Rin An e a A Lim Kim. In settima posizione con 272 (-16) In Gee Chun e Hae Ran Ryu.

 

TERZO GIRO - Dominio coreano nel BMW Ladies Championship, torneo del LPGA Tour a numero chiuso e riservato a 84 concorrenti in svolgimento sul percorso del LPGA International Busan (par 72), a Busan nella Repubblica di Corea, dove è rimasta da sola al comando Hee Jeong Lim con 198 (67 66 65, -18) colpi, grazie a un 65 (-7, sette birdie), ma dove soprattutto si è portata al secondo posto con 202 (-14) Jin Young Ko, numero due mondiale, risalita dal 42° iniziale e passando per il quinto grazie a due giri senza bogey (64, -8, otto birdie) e 67 (-5, cinque birdie). Forse una reazione anche nervosa per non essere riuscita a battere il record di 14 giri consecutivi sotto i 70 colpi (che condivide con la svedese Annika Sorenstam e con la connazionale So Yeon Ryu). Dopo averle agganciate nell’ultimo giro della gara precedente dominata e vinta (Founders Cup), ha poi mancato il sorpasso con il 71 (-1) in apertura d torneo. E’ affiancata da Na Rin An, che era in vetta con la Lim dopo due round.

Altra coreana in quarta posizione con 203 (-13), Hae Ran Ryu, alla pari con Danielle Kang. e ancora una proette di casa in sesta con 204 (-12), In Gee Chun, insieme con l’australiana Minjee Lee.

Giulia Molinaro, unica italiana in campo, 55ª con 215 (72 71 72, -1) dopo un 72 (par, tre birdie, tre bogey), naviga poco oltre metà classifica sin dal turno iniziale. Dopo aver subito nove tagli consecutivi andrà finalmente a premio in un torneo che non prevedeva esclusioni a metà gara ed è auspicabile che comunque tragga profitto per riprendersi dopo un evento in cui ha potuto esprimersi senza assilli e con maggior serenità.

Non hanno brillato alcune proettes che avevano altre ambizioni. Parliamo della neozelandese Lydia Ko, 12ª con 207 (-9), della thailandese Ariya Jutanugarn, 16ª con 208 (-8), e delle coreane Ha Na Jang, campionessa in carica, 30ª con 210 (-6), Inbee Park, numero tre del Rolex Ranking, 38ª con 212 (-4), e Sei Young Kim, numero quattro, 46ª con 213 (-3). Il montepremi è di 2.000.000 di dollari.

 

SECONO GIRO - La coreana Na Rin An (133 - 64 69, -11) è stata raggiunta dalla connazionale Hee Jeong Lim (133 - 67 66) al vertice del BMW Ladies Championship, torneo del LPGA Tour a numero chiuso e riservato a 84 concorrenti in svolgimento sul percorso del LPGA International Busan (par 72), a Busan nella Repubblica di Corea, dove Giulia Molinaro, 52ª con 143 (72 71, -1), arriverà comunque al termine della gara, che non prevede tagli, dopo averne subiti nove consecutivi,

La coppia di testa precede altre due connazionali, In Gee Chun, terza con 134 (-10) alla pari con Danielle Kang, e Jin Young Ko, numero due mondiale, volata  dal 42° al quinto posto con 135 (-9) grazie a un 64 (-8, otto birdie), miglior score di giornata. Il suo punteggio sotto i 70 colpi è arrivato con un giorno di ritardo. Infatti il 71 (-1) del turno precedente non le ha permesso di battere il primato di 14 round consecutivi firmati con un “6” quale prima cifra che condivide con la svedese Annika Sorenstam (2005) e con la connazionale So Yeon Ryu (2015-2017), agganciate nell’ultimo giro della gara precedente dominata e vinta (Founders Cup).

In sesta posizione con 136 (-8) l’australiana Minjee Lee e la coreana Hae Ran Ryu e più indietro la thailandese Ariya Jutanugarn e la coreana Sei Young Kim, 15.e con 139 (-3), la neozelandese Lydia Ko, 26ª con 140 (-4), e altre due coreane, Inbee Park, 36ª con 141 (-3) e Ha Na Jang, campionessa in carica, che affianca la Molinaro. L’azzurra ha segnato un 71 (-1) con tre birdie e due bogey. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari.

 

PRIMO GIRO - Giulia Molinaro è al 57° posto con 72 (par, due birdie, due bogey) dopo il giro iniziale del BMW Ladies Championship , torneo del LPGA Tour a numero chiuso e riservato a 84 concorrenti in svolgimento sul percorso del LPGA International Busan (par 72), a Busan nella Repubblica di Corea.

Coreane subito all’attacco con Na Rin An leader con 64 (-8, nove birdie, un bogey) e con In Gee Chun e Ju Young Park seconde con 65 (-7). In quarta posizione con 66 (-6) altre due loro connazionali, A Lim Kim e Hae Ran Ryu e la statunitense Danielle Kang. Tra le concorrenti in settima con 67 (-5) l’australiana Minjee Lee e la coreana Sei Young Kim,

E’ in netto ritardo Jin Young Ko, numero due mondiale e grande favorita, 42ª con 71 (-1), che non è riuscita a battere in record di 14 giri di fila sotto i 70 colpi che condivide con Annika Sorenstam (2005), icona mondiale, e con la coreana So Yeon Ryu (2015-2017), agganciato nella gara precedente dominata e vinta (Founders Cup). Ha fatto meglio l’altra coreana Inbee Park, 27ª con 70 (-2), e peggio Ha Na Jang, 72ª con 74 (+2), che difende il titolo conquistato nel 2019 (nel 2020 stop all’evento per la pandemia). Il montepremi è di 2.000.000 di dollari.

 

LA VIGILIA - Giulia Molinaro scende nuovamente in campo nel BMW Ladies Championship (21-24 ottobre), gara del LPGA Tour a numero chiuso e riservata a 84 concorrenti, che avrà luogo sul percorso del LPGA International Busan, a Busan nella Repubblica di Corea. 

Favorita la coreana Jin Young Ko, numero due mondiale, reduce dal successo nella Founders Cup dove è stata al comando dal principio alla fine, che prova a battere il primato dei giri consecutivi sotto i 70 colpi. E’ giunta a 14 con il 66 nell’ultimo turno dell’evento menzionato eguagliando chi l’aveva preceduta, la svedese Annika Sorenstam (2005), icona mondiale, e la coreana So Yeon Ryu (2015-2017.

Jin Young Ko, dunque, in cima a tutte le previsioni della vigilia, ma le avversarie non la staranno certo a guardare a comincuare dalle sue connazionali Inbee Park, numero tre del Rolex Ranking, Sei Young Kim, numero quattro, Hyo-Joo Kim e Ha Na Jang, che difende il titolo ottenuto nel 2019 (nel 2020 tutto annullato dalla pandemia). E ancora Danielle Kang, la thailandese Ariya Jutanugarn, la francese Celine Boutier, la finlandese Matilda Castren, l’australiana Minjee Lee e la neozelandese Lydia Ko. Il montepremi è di 2.000.000 di dollari.

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PGA Tour: Matsuyama domina nello Zozo

Era il grande favorito e non si è smentito. Hideki Matsuyama ha dominato nello Zozo Championship (PGA Tour), che ha vinto con 265 (64 68 68 65, -15) colpi sul percorso dell’Accordia Golf Narashino CC (par 70) di Chiba in Giappone.

Matsuyama, 29enne nato nella città di Matsuyama, prefettura di Ehime, ha portato a sette i titoli sul circuito comprensivi di un major (Masters, 2021) e di due WGC, per un palmarès in cui figurano anche otto successi nel Japan Tour. Ha condotto il giro finale del suo 201° evento giocato sul tour iniziandolo e terminandolo con un eagle e xon in mezzo tre birdie e due bogey per il 65 (-5) con cui non solo ha impedito agli inseguitori di avvicinarsi, ma ha anche dilatato il vantaggio da uno a cinque colpi su Cameron Tringale, che lo ha tallonato sin dal secondo round in cui il nipponico aveva preso il comando. Tringale ha comunque mantenuto la seconda piazza con 270 (-10), pur dovendola condividere con Brendan Steele.

Matsuyama ha ottenuto il più largo vantaggio sul secondo classificato nella storia del torneo e ha emulato Tiger Woods che nel 2019, quando siglò il suo 82° e ultimo titolo, aveva vinto come lui anche il Masters. Tiger, però, si impose con tre colpi di margine.

Al quarto posto con 274 (-6) il canadese Mackenzie Hughes, l’inglese Matt Wallace e il colombiano Sebastian Muñoz, al settimo con 275 (-5) Collin Morikawa, numero tre mondiale, insieme all’inglese Tommy Fleetwood, che ha giocato con un invito dello sponsor, e al 28° con 280 (par) Xander Schauffele, numero quattro mondiale e oro alle Olimpiadi di Tokyo. in difficoltà sin dalle prime battute.

 

TERZO GIRO - Il giapponese Hideki Matsuyama, grande favorito alla vigilia, ha mantenuto la leadership con 200 (64 68 68, -10) colpi nello Zozo Championship (PGA Tour), ma non è riuscito a scrollarsi di dosso Cameron Tringale (201, -9), rimasto sulla sua scia con il colpo di ritardo che accusava già nel turno precedente.

Sul percorso dell’Accordia Golf Narashino CC (par 70) di Chiba in Giappone, Matsuyama, 29enne nato nella città di Matsuyama, prefettura di Ehime, all’evento 201 sul circuito dove ha ottenuto sei titoli comprensivi di un major (Masters, 2021) e di due WGC, per un palmarès in cui figurano anche otto successi nel Japan Tour, ha replicato il 68 (-2) de secondo giro con quattro birdie e due bogey, un’andatura non irresistibile, ma sicuramente buona su un tracciato dove solamente cinque concorrenti hanno fatto di meglio (due 66, -4 e tre 67, -3).

Un po’ lontani, ma comunque con possibilità di competere per il titolo, Brendan Steele, l’inglese Matt Wallace e il colombiano Sebastian Muñoz, terzi con 204 (-6). Ne hanno sicuramente meno l’inglese Tommy Fleetwood, che sta giocando grazie a un invito dello sponsor, e il sudafricano Branden Grace, sesti con 205 (-5), e Collin Morikawa, numero tre mondiale, salito dal 22° all’ottavo posto con 206 (-4) grazie a un 67 (-3, un eagle, tre birdie, due bogey). In panne Xander Schuffele, numero quattro e oro alle Olimpiadi di Tokyo, 36° con 212 (-4). Al torneo, che non prevedeva taglio, prendono parte 78 concorrenti che si divideranno il montepremi di 9.950.000 dollari.

 

SECONDO GIRO - Il giapponese Hideki Matsuyama, grande favorito alla vigilia, sembra ben deciso a divenire profeta in patria e, pur senza strafare, con un 68 (-2) di giornata e lo score di 132 (64 68, -8) colpi è passato a condurre nello Zozo Championship (PGA Tour) che si sta svolgendo all’Accordia Golf Narashino CC (par 70) di Chiba in Giappone.

A Matsuyama, 29enne nato nella città di Matsuyama, prefettura di Ehime, all’evento 201 sul circuito dove ha ottenuto sei titoli comprensivi di un major (Masters, 2021) e di due WGC, per un palmarès in cui figurano anche otto successi nel Japan Tour, sono bastati tre birdie, contro un bogey, per tenere a distanza, sia pure minima, Cameron Tringale (133, -7), uno dei quattro autori di un 66 (-4, cinque birdie, un bogey), miglior parziale del round.

In terza posizione con 134 (-6) Brendan Steele e l’inglese Matt Wallace e in quinta con 135 (-5) il cileno Joaquin Niemann e l’inglese Tommy Fleetwood, che gioca per un invito dello sponsor. E’ sceso in settima con 136 (-4) il nipponico Hiroshi Iwata, leader dopo 18 buche e entrato nel field all’ultimo momento per la defezione di Kevin Na.

Non stanno brillando i due giocatori più in alto nel World Ranking. Collin Morikawa, numero tre, ha avuto un’impennata salendo dal 42° al 22° posto con 139 (-1) dopo un 68 (-2), ma è ancora lontano dalla vetta, e Xander Schauffele, numero quattro, è scivolato dal 29° al 58° con 144 (+4) affondato da un 74 (+4). E’ rimasto in media classifica Rickie Fowler, 35° con 141 (+1). Al torneo, che non prevedeva taglio, prendono parte 78 concorrenti che si divideranno il montepremi di 9.950.000 dollari.

 

PRIMO GIRO - Nipponici subito al proscenio nello Zozo Championship (PGA Tour) iniziato all’Accordia Golf Narashino CC (par 70) di Chiba in Giappone dove è al comando con 63 (-7) colpi Hiroshi Iwata inseguito con 64 (-6) dal connazionale Hideki Matsuyama, ritenuto il gran favorito nelle previsioni della vigilia, che ha la compagnia del cileno Joaquin Niemann.

Iwata, 40enne di Sendai con tre successi nel Japan Tour, il suo circuito di competenza, l’ultimo ottenuto a maggio (The Crown) a distanza di sei anni dal penultimo, ha segnato un eagle, sei birdie e un bogey, mentre Matsuyama e Niemann non hanno commesso errori, ma entrambi con sei birdie sono rimasti corti di un colpo.

In quarta posizione con 65 (-5) l’inglese Matt Wallace, in quinta con 66 (-4) Brendan Steele e tra i sei concorrenti in sesta con 67 (-3) l’inglese Tommy Fleetwood e il venezuelano Jhonattan Vegas. In ritardo i due giocatori più in alto nel world ranking, Xander Schauffele, numero quattro, 29° con 70 (par) alla pari con il redivivo Rickie Fowler, e Collin Morikawa, numero tre, 42° con 71 (+1). Sono 78 i concorrenti che in un evento senza taglio, si contendono un montepremi di 9.950.000 dollari.

 

LA VIGILIA - Il PGA Tour torna in Giappone per la disputa dello Zozo Championship all’Accordia Golf Narashino CC di Chiba. E’ il torneo vinto nel 2019 da Tiger Woods, che nell’occasione si affiancò a Sam Snead con 82 vittorie nella graduatoria dei plurivittoriosi di tutti i tempi sul circuito. Woods, naturalmente non ci sarà e ci si chiede anche se mai tornerà sui green, ma sarà assente anche Patrick Cantlay, campione in carica, che malgrado l’allettante montepremi di 9.950.000 dollari da dividere in soli 78 concorrenti si è chiamato fuori come quasi tutti i big.

Nel field Collin Morikawa, numero tre mondiale, Xander Schauffele, numero quattro, Rickie Fowler, in grande spolvero la scorsa settimana nella The CJ Cup (terzo), Will Zalatoris, i giapponesi Hideki Matsuyama, Ryuji Himada e Hiroshi Iwata, il cileno Joaquin Niemann e l’inglese Tommy Fleetwood.

La gara su GOLFTV ed Eurosport 2 - Lo Zozo Championship verrà trasmesso in diretta da GOLFTV e da Eurosport 2 con collegamenti su entrambe le piattaforme agli orari seguenti: giovedì 21 ottobre e venerdì 22, dalle ore 5,30 alle ore 8,30; sabato 23 e domenica 24, dalle ore 5,30 alle ore 8,45. Commento di Alessandro Bellicini e di Nicola Pomponi.

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