La Rolex Pro Am, vinta dal team dello spagnolo Jorge Campillo, ha anticipato lo show dell’82° Open d’Italia, che inizierà domani 26 giugno e si concluderà domenica 29 sul percorso dell’Argentario Golf Club
In Toscana è tutto pronto per il torneo del DP World Tour, in programma dal 26 al 29 giugno. Nel Media Center le conferenze stampa di Migliozzi, Edo Molinari, Paratore e Siem. I tee times dei primi due round, la diretta su Sky Sport Golf e un montepremi di 3 milioni di dollari
Presentato a Firenze il torneo del DP World Tour in programma all’Argentario Golf Club dal 26 al 29 giugno (ingresso libero)
Si è classificata sesta cnell’Island Resort Championshipnel Michigan
L’australiana tornata al successo dopo quasi due anni. Out Benedetta Moresco
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Finale al playoff nel Blot Play9, torneo dell’HotelPlanner Tour disputato al Golf Bluegreen de Pléneuf Val André (par 70), a Pléneuf in Francia, che l’inglese James Morrison (274 - 64 66 74 70, -6) e l’irlandese Max Kennedy (274 - 60 76 68 70) hanno concluso alla pari dopo le 72 buche regolamentari. Poi alla prima di spareggio il primo ha avuto la meglio con un par, contro il bogey dell’avversario. Fuori al taglio gli italiani
Primo titolo per la sudafricana autrice di un gran giro finale in 62 (-10)
Lo statunitense ha sconfitto nella finale per 1 up Gavin Tiernan
Renato Paratore ha solo 28 anni ma di Open d’Italia ne ha già giocati 13. L’esordio nel 2012, non ancora 16enne
Ha preceduto lo scozzese Robert MacIntyre, secondo con 281 (+1)
Nel Media Center dell’Open d’Italia è stata presentata la Fondazione Franco Chimenti alla presenza del Presidente della Federazione Italiana Golf, Cristiano Cerchiai, e di Ugo Chimenti, figlio del Professor Franco Chimenti. La Fondazione, nata per volontà della famiglia Chimenti, ha come finalità quella di proseguire negli obiettivi che hanno segnato la vita e i successi dell’indimenticato numero 1, per 22 anni, della FIG, con un glorioso passato non solo da dirigente sportivo, ma anche da accademico. I giovani talenti, il golf, la scienza. L’ambizione è quella di costruire una linea di connessione tra i percorsi che hanno tracciato la sua esistenza e la formazione di talenti, tra golf e studio
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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