Sono previsti quattordici tornei dal 6 febbraio ad 24 agosto
Nel torneo femminile al Biltmore Golf Course a Coral Gables,in Florida,
Il primo torneo del 2025 va a Hideki Matsuyama. Il giapponese, medaglia di bronzo ai Giochi di Parigi, ha conquistato alle Hawaii, con un totale di 257 (65 65 62 65, -35) colpi, il The Sentry. Nell'evento del PGA Tour, riservato ai vincitori del 2024 e ai migliori 50 della FedEx Cup, ha superato l'americano Collin Morikawa, secondo con 260 (-32) davanti al sudcoreano Sungjae Im, terzo con 263 (-29)
L'idea farà storcere il naso ai "puristi" ma negli Stati Uniti diconoi: è il futuro
L’inglese si è imposto con una gran rimonta finale sottolineata a un 64 (-8)
Anna Zanusso e Alessia Nobilio giocheranno nel 2025 sul Ladies European Tour, affiancando Virginia Elena Carta e Alessandra Fanali. Le due azzurre con una brillante prestazione hanno ottenuto la ‘carta’ a tempo pieno classificandosi rispettivamente al 14° posto con 350 (-13) colpi e al 16° con 352 (-11) nella finale della Lalla Aicha Qualifying School, disputata sulla distanza di 90 buche, che si è svolta in Marocco
Ha rimontato tredici posizioni nel giro finale dell’Alfred Dunhill
La disputerà a Hua-Hin in Thailandia insieme a Luca Ciancetti
La disputerà a Hua-Hin in Thailandia insieme a Luca Ciancetti
Sono la proette Anna Zanusso e le dilettanti Caminoli e Corbi
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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