Nel Cognizant Classic Matteo Manassero è uscito al taglio
Nel Central Florida Championship, evento inaugurale del circuito
Nell Investec South African Open Championshipin Sudafrica
In Spagna Natalia Aparicio si è fermata negli ottavi di finale
L'azzurro è stato superato nella finale da Hugo Le Goff (5&3)
Seconda buona prestazione di fila in Spagna dell'azzurro
Ha vinto Oliver Hundeboll Jorgensen alla terza buca di spareggio
Prima vittoria di Francesca Fiorellini, che difende i colori dell’UCLA, nelle gare di College USA. L’azzurra ha esercitato un autentico dominio nel Bruin Wave Invitational, che ha concluso con 207 (69 68 70, -9) colpi, unica giocatrice capace di scendere sotto par, lasciando a ben dieci lunghezze la statunitense Tiffany Le, seconda con 217 (+1), e a undici la cinese Angela Liu, terza con 218 (+2), entrambe sue compagne di università
Al playoff,ha battuto il sudafricano Potgieter. Manassero 68°
Gregorio De Leo, con una bella prestazione, si è classificato al quinto posto con 273 (-11) colpi nel Magical Kenya Open, vinto con 266 (69 66 64 67, - 18) dal sudafricano Jacques Kruyswijk. Sul percorso del Muthaiga GC (par 71), a Nairobi in Kenya, il 32enne di Pretoria ha firmato il primo titolo sul DP World Tour superando l’inglese John Parry, secondo con 268 (-16). Il trionfo sudafricano è stato completato da Germishuys e Schaper 3° e 4°
Dai successi alle difficoltà e ritorno. Dopo anni di purgatorio Renato Paratore ha ritrovato la vittoria. Negli Emirati Arabi Uniti ha dominato l’UAE Challenge, evento dell’HotelPlanner Tour, tornando a festeggiare una impresa a distanza di 1.723 giorni dall’ultima volta (British Masters sul DP World Tour nel luglio 2020). “Sono davvero felice. È stato un exploit importante perché non riuscivo ad affermarmi da molto tempo. Ho avuto dei dubbi e mi sono chiesto: ‘Ma riuscirò a tornare a vincere’? Non è stato facile, ma ce l’ho fatta. E adesso, l’obiettivo del 2025, è quello di riconquistare la ‘carta’ per il massimo circuito continentale”, spiega Paratore in una intervista a cuore aperto sui canali federali. È la storia di un predestinato, quella di Paratore. Nato il 14 dicembre del 1996 a Roma, da dilettante ha conquistato prima lo Junior Orange Bowl nel 2013 a Miami (Usa), poi, nel 2014, il Portuguese International Amateur Championship a Palmela.
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Da 2 al 5 settembre prossimo tornerà l’Open d’Italia. Sarà la 78ª edizione dell’evento nato nel 1925 che però in tanti anni ha espresso solo sei vincitori italiani, due capaci di fare doppietta, Ugo Grappasonni (1950-1954) e Francesco Molinari (2006-2016) che si sono affiancati a Francesco Pasquali, a segno dell’edizione inaugurale del 1925, Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e a Massimo Mannelli (1980). Tra i "magnifici sei" soffermiamo l’attenzione su Aldo Casera e Ugo Grappasonni, due esponenti dei mitici "Tre moschettieri" del golf italiano.
Del trio faceva parte anche Alfonso Angelini, che non ebbe mai la fortuna di vincere l’Open, ma che detiene un primato probabilmente destinato a perenne imbattibilità: si impose per ben dieci volte nel Campionato Nazionale Omnium, oggi Campionato Nazionale Open. La loro storia si intreccia con quella di un altro grandissimo personaggio, Pietrino Manca "il maestro dei maestri" che ha trascorso tutta la sua vita al Circolo Golf Roma Acquasanta
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